n.12 06 maggio 13 maggio
2015
minienduro successo per il minienduro nel fango di gorizia in esclusiva, intervista a
SIMONE ALBERGONI campionato italiano major i campioni major si sfidano nelle marche a matelica il secondo round
06 maggio 13 maggio
Sommario n.12 2015
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Rubrica
lady
enduro project
campionato italiano minienduro successo per il minienduro nel fango di gorizia
Nove titoli italiani, due vittorie alla Six Days In esclusiva su mAXImagazine:
SIMONE ALBERGONI
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campionato italiano major i campioni major si sfidano nelle marche a matelica il secondo round
Zero in comunicazione
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di Elisabetta Caracciolo
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la rubrica
lady enduro project
Ladies: the YOUTHS and the ROOKIES! Titolo di questo numero della nostra rubrica dedicato alle più giovani del Team, perchè se le Ladies “Senior” “Veterane” e “Madamine” sono sempre presenti e competitive, le più giovani stanno crescendo, in numero, tecnica, ma anche in muscoli, altezza e.... forme! Questa è per noi una grande soddisfazione, un progetto che si concretizza e una garanzia che l’enduro femminile in Italia abbia un futuro ‘roseo’ in tutti i sensi. Iniziamo con una new entry di quest’anno, Isabella Soncin (MC Valle Staffora), classe 2005, moto ktm 65 e tanta voglia di imparare e di dare gas! Il 12 aprile si è cimentata nella sua prima “vera” gara di enduro, con CO, trasferimento e PS, al Trofeo Nord Ovest di Minienduro! Esperienza positiva e divertente per lei, tanto più che al via, c’erano anche due compagne di squadra, le sorelle Elisa ed Elena Givonetti (MC Azeglio). Elisa, 12 anni e già una buona esperienza in moto nel Minienduro e Minicross, è migliorata molto e nonostante una caduta, ha chiuso la gara al secondo posto, mentre Elena, la più piccola del team con i suoi 9 anni, è ancora agli inizi ma ha completato la gara dimostrando già carattere e tenacia! Tanta grinta dunque in queste Mini-Ladies e una grande passione per la moto che sta crescendo con loro e sappiamo bene che, una volta presa, diventa una fantastica “malattia” cronica!!! Un’altra bella - e non solo metaforicamente - endurista che ha iniziato quest’anno a gareggiare è la neodiciottenne Elisa Caronni (MC Casazza). Il 12 aprile ad Anghiari, provincia di Arezzo, ha partecipato alla 3^ prova del Campionato Regionale Toscano. Unica ragazza al via e da quello che ci ha raccontato è stata una gara molto bella ma anche tosta, con un CO tirato che le ha fatto prendere qualche minuto di ritardo ma senza uscire dal tempo massimo riuscendo dunque a riportare la moto in parco chiuso. Ottimo allenamento! Sempre “la Caronna” il week end successivo era alla Green Pistons, a Cassano Magnago nel varesotto, appuntamento classico per noi Ladies, con una formula di gara divertente ed una perfetta organizzazione che ha sempre un occhio di riguardo per le ragazze iscritte. Secondo gradino del podio per lei che ha mancato la vittoria per soli 3’’! Bravissima Elisa, senza paura di mettersi alla prova e già con dei buoni risultati.
Il 19 aprile, è anche iniziato, a Farigliano, nelle Langhe, il Campionato Regionale Piemontese, da sempre il più Pink d’Italia, con 7 ragazze al via. Vittoria di Alessia Signetti (MC Alfieri) che si prende una bella soddisfazione riuscendo a stare davanti alla plurititolata Anna Sappino (MC Altaserra) e terzo posto per Susanna Grasso (MC Altaserra), definitivamente ristabilita dal brutto infortunio al polso che l’ha fermata la scorsa stagione. A seguire, quarta posizione per Raffaella Guaschetti (MC Altaserra) e, fermate da inconvenienti meccanici, Maria Teresa Belgiovine e Paola Veronelli. Nota – di merito – a parte va fatta per l’ospite della giornata, la ligure Giulia Garibaldi (MC Calvari), alla sua prima gara in assoluto!!! Un esordio che tanto tosto non si immaginava ed a lei vanno dunque fatti i complimenti anche solo per quell’unico giro che ha costretto al ritiro molti piloti ben più esperti e “forzuti”. In chiusura di questo intenso aprile, l’appuntamento più importante: 2^ prova di Campionato Italiano in Puglia, il 26 aprile a Pietramontecorvino. La nostra Raissa Terranova (MC Monreale), sedicenne di origine siciliana, dopo il bellissimo podio di esordio nella gara di Ottobiano, si è riconfermata al terzo posto. Per l’occasione non potevano mancare le orecchiette, non nel piatto però... ma sul casco! Ormai un segno distintivo della nostra Tigre di Palermo, che stà dimostrando di esser sempre meno una promessa e sempre più una realtà! In gara, in questa impegnativa trasferta dall’altra parte dello stivale, altre due Lady Enduro Project; Alessia Signetti (MC Vittorio Alfieri) che riesce a concludere al quarto posto nonostante una brutta caduta nel primo enduro test e Maria Teresa Belgiovine (MC Altaserra), sesto posto finale e per lei, pugliese Doc, un tifo speciale e caloroso. Un ‘BIG THANKS’ va ad una persona speciale, un punto di riferimento per noi Ladies che con la sua esperienza ci aiuta a migliorare continuamente; non è certo una nuova leva (… anta... anni compiuti proprio in occasione della gara di Farigliano!), ma ci dà comunque tanto gas divertendosi sempre come un ragazzino: Dario Maria Alessandro, il Coach. Stay tuned perché Maggio sarà un mese ricchissimo di eventi!
campionato it
minie
taliano enduro
enduro
campionato ital
m in i e n
Gorizia (GO), 02-03 maggio 2015
successo per il nel
minienduro fango
di gorizia di Monica Mori
aliano enduro
nduro Un weekend all’insegna del fango quello appena concluso a Gorizia. A sfidarsi i campioni del MiniEnduro che hanno raggiunto la città friulana per la terza e la quarta prova del Campionato Italiano di categoria. Una due giorni caratterizzata dal fango, che ha messo a dura prova gli 85 atleti che si sono cimentati in due prove speciali, un Cross Test ed un Enduro Test. Ottimo il lavoro del Motoclub Pino Medeot che, insieme a Simone Albergoni, hanno saputo disegnare e gestire al meglio una gara certamente non semplice. Il fango infatti ha condizionato molto le due giornate di gara, costringendo lo staff organizzativo ad apportare alcune modifiche sulle due prove speciali. Il sabato è stata fatta provare al primo passaggio la speciale in linea, mentre nella parte finale del Cross Test è stata deviata una discesa resa particolarmente scivolosa dall’abbondante acqua scesa nel giorni precedenti. Per i Baby, nella giornata di sabato, la gara si è disputata solamente all’interno dell’Enduro Test, mentre la domenica, grazie alle condizioni meteo più favorevoli, sono state affrontate entrambe le prove speciali, ma sono stati ridotti i giri, passati da cinque a tre.
Nell’Aspiranti 85 la vittoria in Gara 1 è per Filippo Colarusso che trionfa in una gara in rimonta. Vince la prima speciale di giornata ma poi la strada è tutta in salita; davanti a lui un velocissimo Lorenzo Corti che però vede allontanarsi la prima posizione alla speciale 9, dove diversi errori lo fanno scivolare nelle retrovie facendo registrare un ritardo di 1’23”. Gradino più alto del podio conquistato dunque da Colarusso, primo per un secondo e 75 centesimi su Davide Costantini, sempre nelle prime posizione per tutta la gara. Completa il podio Andrea Spagliccia, mentre il quarto e quinto posto vengono occupati da Riccardo Fabris e Michele Gaballo. Nel Day 2 lotta Colarusso – Corti, ma gli avversari sono a poca distanza. Ad ogni speciale sono pochi infatti i secondi che separano i primi riders della classifica provvisoria. A fine giornata il più veloce è Lorenzo Corti che conquista il podio con 25” su Colarusso. Terza posizione per Costantini, mentre Gaballo e Fabris si scambiano le posizioni concludendo rispettivamente quarto e quinto. La trasferta di Gorizia viene vinta da Colarusso, che fa registrare anche il miglior tempo assoluto.
Nell’Aspiranti 50 in Gara1 parte bene Francesco Giusti, ma è costretto ben presto a lasciare il comando della classifica a Manolo Morettini. Il pilota bergamasco, agguanta il comando della generale alla quarta prova speciale, ma deve ben difendersi da Giusti che gli fa sentire il fiato sul collo per tutta la gara. I due lottano sul filo dei secondi; saranno poi solamente otto quelli che regaleranno la vittoria della terza prova di Campionato a Morettini, seguito dallo stesso Giusti. Terzo posto per Ravizzola che fa sentire la sua presenza per tutta la giornata, anche se il gap dai primi è troppo grande da recuperare. Nella Top Five troviamo Francesco Servalli e Simone Malagola, quarto e quindi di classe. Elettrizzante la gara di domenica che ha visto la vittoria di Morettini per un soffio! Manolo infatti vince per 14 decimi su Ravizzola, veloce nella seconda parte di gara dove una serie di errori hanno fatto perdere a Morettini il vantaggio accumulato nella prima parte di gara. Terza posizione per Francesco Giusti, seguito come nella giornata di sabato da Servalli e Malagola.
Nella Esordienti, in entrambe le giornate di gara, la prima posizione porta la firma di Gabriele Pasinetti, che vince con distacchi importanti sugli avversari che si giocano, sia sabato che domenica, la piazza d’onore dietro Pasinetti. In Gara1 a conquistare la medaglia d’argento è Denny Bastianon con 40” di vantaggio su Daniele Delbono, terzo al termine della giornata. Protagonisti della gara anche Davide Pitzoi, fuori dal podio per 47 secondi e Luca Ruffini, partito bene, scivola in quinta posizione per alcune cadute che gli hanno fatto perdere tempo prezioso. Il giovane del Motoclub Bergamo apre la manopola del gas della prova della domenica e si piazza dietro al velocissimo Pasinetti con 1’51” di ritardo. Retrocede di una posizione Denny Bastianon che fa sua la terza posizione in questa gara2. Completano la classifica della Top Five Daniele Delbono e Andrea Gheza.
La categoria Baby merita un grande plauso da parte di tutti noi. La grinta e la forza che hanno messo in campo questi piccoli campioni è davvero stupefacente. Nel fango insidioso delle prove friulane, i piloti della Baby hanno dimostrato di non avere paura di affrontare le difficoltà del percorso, cimentandosi in speciali davvero impegnative. Entrambe le giornate hanno visto il podio occupato nell’ordine da Simone Cagnoni, Simone Mauri e Luca Piersigilli, ma tutti i protagonisti della categoria sono stati bravi! A dimostrare grande tenacia l’unica Lady della classe al via, Emily Faganel, quarta sabato e sesta domenica. Ma un applauso va anche a Floriano Pernechele e Riccardo Pasquato, alla loro prima prova di Campionato Italiano. Costretto purtroppo al ritiro Takis Vanelli per alcuni problemi alla moto.
Nella classifica riservata aI Motoclub, si aggiudica la trasferta il Motoclub Bergamo con Gabriele Pasinetti, Daniele Delbono, Luca Ruffini e Simone Cagnoni, seguito dal Motoclub Parini (Corti, Ravizzola, Mauri, Bocconi) e dal Motoclub Gaerne (Bastianon, Fabris, Malagola, Degiacomi, Verona).
the inte simone
ALBERGONI di Monica Mori
PolePositionCommunication Simone Albergoni, classe 1981, è uno dei piloti veterani dell’Enduro italiano. Ha all’attivo nove titoli tricolori e due Sei Giorni. Una carriera costellata da vittorie e delusioni, sconfitte e soddisfazioni, con infortuni che lo hanno costretto a rinunciare al titolo iridato proprio quando era più vicino che mai. Il 2015 è l’anno delle novità per Simone; dalla nuova moto agli impegni come responsabile di percorso nel Campionato Italiano MiniEnduro. E proprio all’ultimo appuntamento tricolore a Gorizia lo abbiamo incontrato ed intervistato per voi...
PolePositionCommunication
Foto Heneiquez
erview Sei uno dei piloti veterani dell’Enduro tricolore. Hai all’attivo 9 titoli italiani. Una carriera ricca, fatta di momenti positivi e negativi. Riassumici la tua vita di pilota dagli esordi ad oggi. La mia avventura nell’enduro comincia quasi per gioco nel 1996 in sella ad una Ktm 50 codice. Partecipo al Campionato Italiano cadetti, supportato dalla mia famiglia e da mio padre naturalmente, il primo tifoso e sponsor, e chiudo al quarto posto dietro a tre piloti che avevano già un anno di esperienza con le gare. Carichi ed entusiasti per il risultato, l’anno successivo arriva la vittoria finale nel tricolore, al Trofeo Ktm, abbinato al Campionato d’Italia revival ed al regionale lombardo. Nel 1998, a sedici anni, il primo vero banco prova; salgo su una Ktm 125 privata, vinco Campionato Cadetti e debutto nel Mondiale in Svezia e Finlandia grazie all’interessamento del Sig. Arnaldo Farioli. Un’esperienza massacrante che ricorderò per sempre, ma altrettanto surreale perché passai quindici giorni con i miei idoli di allora: Giovanni Sala, Mario Rinaldi, Stefano Passeri, Fabio Farioli...praticamente un sogno. L’anno seguente siglo un accordo con Arnaldo Farioli per 5 anni. Accumulo esperienza vinco l’Europeo e nel 2000 da Junior arriva il primo traguardo importante: conquisto la tabella rossa di pilota Senior. Per la felicità di mamma invece mi diplomo! Nel 2001 chiudo nono nel Mondiale e con Ivan Boano, Paolo Carrara e Giovanni Gritti divento campione del Mondo a squadre junior in Francia. Il seguente Mondiale individuale chiudo quinto, vincendo però l’ultima giornata in Svezia.
befuriouscom S.Albergoni
Il 2003 potrebbe essere l’anno decisivo, vengo inserito nella Squadra ufficiale gestita da Fabio (n.d.r. Farioli), ma nella prova di apertura in Portogallo in area training, cado e mi frantumo la clavicola in quattro punti. Stagione Mondiale addio, poiché allora in 3 mesi circa (da Marzo a Luglio), si sbrigava la pratica iridata.
Archivio Axiver
Nel 2004, la mia strada e quella del Team Farioli, a cui devo tantissimo, si dividono ed inizio un’altra bella avventura con il Team Jolly Racing di Franco Mayr. Salgo sulla nuovissima 250 4t e mi aggiudico il mio primo titolo italiano “vero”, mentre al Mondiale chiudo alle spalle di un certo Merriman, dopo una bella lotta con Oblucki. Gioia immensa!!!! L’anno successivo non sono così concreto e mi devo accontentare del quarto posto finale, ma almeno do il mio contributo alla Nazionale in Slovacchia per la vittoria finale alla Sei giorni!
Il 2006 è forse l’anno più bello della mia carriera. Battaglio tutto l’anno con Ivan Cervantes, sul filo dei centesimi ed Alex Belometti, vinco diverse giornate e scendo raramente dal podio, ma Ivan è un osso duro, ci crede più di me è si aggiudica il titolo. Mi consolo con il terzo titolo tricolore consecutivo ed il terzo posto assoluto alla Sei Giorni in Nuova Zelanda.
Archivio Axiver
S.Albergoni
Il biennio 07/08 lo trascorro a Sarzana nel Team UFO Corse di Vito Consoloni. Altro Team fantastico e professionale come i precedenti. Raccolgo tanto, ma non quanto desiderato, perché chiudo il primo anno alle spalle di Salminen, rientrato dall’America, ed il secondo, ad eccezione delle prime gare, faccio da spettatore alla lotta Ahola-Cervantes. A fine stagione, dopo la festa per il quinto titolo italiano, il Sig. Consoloni ci annuncia che il Team chiuderà. Dopo il dispiacere iniziale, ricevo una chiamata da Fabio Farioli che mi risolleva il morale. Contratto biennale nella squadra ufficiale. Parto a bomba, come spesso nei tornei precedenti, ma a metà campionato calo il ritmo ed assisto impotente alla nuova sfida Ahola-Meo. Chiudo al terzo posto come l’anno successivo sul 300 2t e così, ahimé, colleziono nel mio palmares 3 secondi posti e 3 terzi posti.
PolePositionCommunication
Gustavo Ortega Suazo
La dodicesima stagione mondiale la passo tra i “matti” del Team Azzalin. Squadra ufficiale di vertice, con la quale purtroppo ho il rimpianto di non aver ricambiato i loro sforzi con qualche bel risultato Internazionale. Porto alla casa di Varese “solo” un titolo italiano, l’ottavo per me. Visti i frutti raccolti e i tempi duri io e l’Azza decidiamo che forse è meglio prendere strade diverse. Torno alla corte di Franco Mayr ed Alessandro Tramelli, impugno il manubrio della mia amata Honda, e nel 2012 dopo tre gare mi ritrovo secondo nel Mondiale ed in testa alla classifica assoluta in Italia. Si corre in Portogallo, quarto round, passo nel trasferimento Antoine Meo, fermo per noie meccaniche, e penso tra me e me, che forse la ruota sta girando. Il pensiero dura circa dieci minuti, perché nel Cross test valuto male un salto e finisco tra gli spettatori. Frattura del gomito e stagione fin qui positiva sfumata. Dopo l’ennesimo sconforto, mi riprendo e rientro in fretta e furia dall’infortunio, mi gioco e conquisto il nono titolo italiano dopo una bella lotta con Oldrati, ma perdo l’assoluta con Salvini a pari punti. Gli ultimi due anni forse non serve che io ve li racconti perché è storia recente.
Enduro di ieri e di oggi. Due realtà certamente diverse. Come lo vedi il tuo sport nel 2015? Il nostro sport ha subito diversi mutamenti negli ultimi anni e forse non ha ancora un’identità ben definita. Ricordo gare molto dure agli esordi senza ispettori di percorso o pre-rider. Ore ed ore in trasferimento lontano dal pubblico. Negli ultimi anni invece credo si stia lavorando nella direzione giusta con l’avvento delle prove estreme, la durata delle prove speciali da ripetersi più volte rispetto al passato, il super test al venerdì sera. Forse si sta rendendo tutto un po’ troppo spettacolare e si è snaturata l’essenza del vero enduro, che io ho sempre amato, ma se questo serve a coinvolgere più gente e sponsor extra settore, ben venga! Il 2015 è stato un anno di cambiamenti. Sei in testa alla E1 agli Assoluti d’Italia con una moto nuova per te, la verde KE Kawasaki. Come ti trovi alla guida di questo mezzo? Quest’anno ho deciso di continuare con il Team Motorace della famiglia Comotti. L’anno scorso ho avuto un ottimo supporto e da qui è nata la decisione di continuare con loro, dettata anche dalla voglia di rimediare ad una stagione non troppo esaltante per me. Inoltre sono stato motivato dal fatto di dover sviluppare la KE Kawasaki, omologata dal Sig . Ciresa, insieme ai tecnici Emilio Comotti ed Adolfo Greco. Purtroppo, per motivi vari, non eravamo al top già ad inizio stagione, ma con lavoro e dedizione ci siamo portati in testa agli Assoluti dopo la gara di Spoleto. C’è ancora margine di miglioramento, sia dal punto di vista tecnico, che di feeling con il mezzo. Sono soddisfatto del mio esordio mondiale. Conto sicuramente di risalire la classifica già in Spagna. PolePositionCommunication
Altra novità importante la nuova collaborazione con la FMI. Sei impegnato con i ragazzi del Team Italia al quale offri un supporto prezioso per la loro crescita. Come li vedi questi giovani che saranno il futuro dell’Enduro italiano? Si quest’anno sono stato coinvolto part-time dalla Fmi per seguire alcuni degli allenamenti del Team Italia. Attualmente la mia attività sportiva ha la precedenza, ma non nascondo che in futuro mi piacerebbe seguire da vicino e più assiduamente questi ragazzi, perché tra di loro c’è qualcuno che potrebbe emergere veramente. La mia opinione è che andrebbero messi “sotto torchio” già in allenamento per capire chi realmente ha voglia di sacrificarsi per uno sport duro qual è l’enduro. Oltre al Team Italia è inizia l’avventura come responsabile del percorso al Campionato Italiano MiniEnduro. A fine marzo il tuo esordio a Ottobiano, lo scorso weekend la seconda tappa a Gorizia. Com’è “trovarsi dall’altra parte”? Con il Minienduro, devo essere sincero, all’inizio ero un po’ scettico, ma già dopo la gara di Gorizia, una gara di enduro in miniatura, mi sono reso conto che mi piace. A fine gara, quando ricevo i complimenti di alcuni genitori, è gratificante. Oltre a curare il percorso, ho la possibilità di seguire da vicino questi ragazzini all’opera. Il livello di alcuni è buono e, secondo me, tra i più grandicelli, si dovrebbe già imbastire un discorso per la loro crescita sportiva, in previsione futura. Il 2015 ti riserva un’altra novità, la più bella che la vita possa offrirti. Vogliamo svelarla ai nostri lettori? Certamente… La mia splendida famiglia ad ottobre si allargherà, è in arrivo un maschietto! Grazie ed in bocca al lupo per la doppia trasferta Mondiale di Spagna e Portogallo! Crepi il lupo grazie!!!
campionato ital
m
06 maggio 2015
i campioni
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si sfidano nelle marche
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matelica
il secondo round di Monica Mori Foto: ABMLAB
A tre settimane dall’esordio di Castel di Tora, i riders del Campionato Italiano Major sono pronti a cimentarsi nel secondo atto di una stagione partita nei migliori dei modi. Un tracciato di gara bello e divertente ha entusiasmato i protagonisti della prima tappa pronti a percorrere i sentieri marchigiani per vivere un’altra giornata di sport e amicizia.
liano enduro
major Ad ospitare gli oltre 200 piloti iscritti la cittadina di Matelica, divenuto oramai punto di riferimento dell’offroad nazionale. Alla direzione un club storico, il Motoclub Matelica di Carlo Maria Conti, neo presidente del sodalizio, alla sua prima esperienza organizzativa a capo del club. Il giro sarà ad “8”, una formula ben consolidata alla prima prova dello scorso 19 aprile. C.O. 1 e C.O.2 saranno dunque localizzati sempre all’interno del paddock con le prove che saranno disposte una per ognuno dei due settori. Nella prima parte di gara i riders affronteranno l’Enduro Test, lungo circa 4.5 km; la linea sarà tecnica e non particolarmente veloce, si svolgerà quasi esclusivamente in salita tra sottobosco e un sentiero guidato. Una volta effettuata l’assistenza di metà giro, sarà la volta del Cross Test, ricavato da un tratto di pista Motocross e una parte in pianura. Nella sezione all’interno del crossodromo non saranno presenti passaggi su salti e pannettoni, tipici dei tracciati crossistici.
Il weekend sarà allietato da due eventi che faranno da cornice a tre giorni di sport e sole; da venerdì 8 maggio, in centro paese, la Proloco locale ha organizzato una serie di stand con prodotti locali, musica e mercatini, mentre per sabato pomeriggio il Motoclub Matelica sarà ben lieto di offrirvi degli assaggi alimenti e bevande del territorio. Questo secondo appuntamento della stagione sarà quello delle conferme. I vincitori del primo round saranno in grado di ripetersi anche a Matelica? Cambia la location e il tipo di terreno, ma le sfide per la corsa al titolo sono più accese che mai.
sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo
Zero in comunicazione Nonostante i social network e i siti internet c’è ancora chi nel 2015 ignora completamente la necessità di comunicare e di promuovere sport e competizioni Foto: Caracciolo
Facebook, Twitter, Instagram non bastano, o forse, non sono sufficienti. Nel 2015 ci sono ancora moltissime persone che non hanno capito l’importanza di fare comunicazione, di far sapere le cose, e questo inevitabilmente si ritorce contro le manifestazioni sportive che proprio per questo motivo non richiamano né piloti, o partecipanti, né tantomeno pubblico. Sono moltissimi gli organizzatori che si lamentano, o che piangono per le spese elevate, ma che nello stesso tempo non fanno nulla per evidenziare gli eventi, ignorando completamente il valore di una adeguata comunicazione. Cominciamo dagli esempi, guardando in casa nostra e cioè nel mondo del motociclismo: nel week end appena trascorso si è svolta la seconda gara di Campionato
Europeo Quadcross 2015. Una prova appartenente al calendario FIM Europe e quindi ufficialmente nota a chi queste gare le segue in tutto il territorio europeo. Ad ospitarla il crossodromo di Gazzane di Presceglie, ad Odolo, ed insieme al Quadcross anche il Minicross, 65 ed 85. Trovare informazioni su queste gare è stato praticamente impossibile, prima, durante e dopo la manifestazione. Sullo stesso sito della FIM Europe la gara compariva solo nella sezione calendari e non era possibile rintracciare uno straccio di classifica del Campionato con la situazione attuale. Nella sezione risultati c’erano solo i risultati della prima gara, corsa in Francia ad inizio aprile e nulla più.
Boutique Dakar, il merchandising è un’altra grande idea per fidelizzare il pubblico
Importante è comunicare ogni info relativa alla gara: dalle iscrizioni, alle struttire ricettive, agli orari gara
Sul sito del Moto Club Galaello invece le informazioni erano poco di più: in home page una sorta di manifesto recitava “Il Gruppo Sportivo vi dà il benvenuti sul nostro sito” (con buona pace della lingua italiana) e accanto c’era la locandina dell’evento, con un invito ai lettori ad andare sulla sezione apposita all’interno della quale c’era solo il programma della due giorni e i prezzi al pubblico. Tutto qui, oltre all’elenco concorrenti: 17 per il quadcross, 33 per MX 85 e 22 per l’MX 65. In tutto questo però, neanche la traccia di una promozione, di un comunicato stampa, di pubblicità magari sui siti di settore, sui giornali, ovunque possibile pur di far sapere alle persone che in quel momento, e in quel week end l’Italia avrebbe comunque ospitato un circus europeo. Nulla. Ma non finisce qui. Per tutta la durata della gara non c’è stata alcuna comunicazione e gli orari delle gare sono stati spostati e manovrati per evitare un terribile acquazzone che poi in realtà non è mai arrivato alla domenica. Le gara si sono corse al sabato e alla domenica ed il pubblico non ha mai realmente ben capito a che ora doveva arrivare per assistervi. Risultato è stato che a bordo pista c’erano solo gli addetti al settore, i piloti, i parenti, gli amici e i meccanici degli stessi partecipanti, e tutti gli appassionati di questo sport che tradotto significa i piloti italiani. Presentazione Dakar al Pirellone di Milano con Formigoni
Conferenza Stampa
Ovvio che per il Moto Club l’evento si sia trasformato in una sorta di ‘bagno di sangue’ perchè sono mancati gli incassi, da parte dei partecipanti prima e da parte del pubblico, poi, ma se non si fa comunicazione come si spera che la gente possa sapere quello che accade? Di certo non è stato di grande aiuto neanche il sito della FIM Europe che fino alle 8 di sera di domenica non aveva neanche una riga in home page della gara di Odolo, mentre c’era ampio spazio per eventi in Polonia, Bulgaria, Russia. Solo alle 20,20 finalmente, sono comparsi i risultati dei due giorni ma di un comunicato neanche l’ombra ! Un altro esempio? Si sta correndo in questi giorni l’Hellas Rally Raid in Grecia e sono più di 100 i piloti che vi stanno prendendo parte. In questo caso la scelta dell’organizzatore, così come avevano fatto anche gli organizzatori dell’Oilybia Maroc Rally nell’ottobre scorso, è stata quella di affidare completamente la comunicazione a Facebook. Sul sito non c’è una sola riga relativa a comunicati, o a una sorta di storia di quello che accade tutti i giorni, e la sezione chiamata Press è tristemente vuota (mi chiedo perchè farla a questo punto?) ma su Facebook, a mo’ di Twitter, ci sono aggiornamenti, brevi, poche righe, ogni mezz’ora circa. Anche questa è una forma sbagliata di comunicazione: prima di tutto perchè non tutti hanno Facebook e vivono guardandolo e secondo poi perchè Facebook non è una fonte e non è in nessun modo attendibile, soprattutto a livello giornalistico. In questo modo però, almeno, si raggiungono tante persone e le cose si scoprono e si leggono e soprattutto si riesce a seguire, più o meno, una gara.
Sala Stampa
Ancora un esempio: la Baja Terre del Sole in Sicilia: si sarebbe dovuta correre in questo week end ma è stata sospesa dagli organizzatori siciliani per mancanza di iscritti. E chissà come mai visto che un mese fa di questa gara non si sapeva nulla, ma davvero niente. Un sito fermo al 2014, nessun percorso, nessun modulo di iscrizione, nessuna comunicazione, neanche un calendario con le date principali (apertura e chiusura iscrizioni, verifiche, partenza, ecc ecc). E sì che andare in Sicilia per i piloti, moto, quad o auto non è uno scherzo. Per muovere un mezzo su un carrello, via strada o in nave e arrivare fino a Mezzojuso – questa la località della gara – ci vogliono almeno almeno 2500 euro, più l’iscrizione alla gara e le spese vive di vitto e alloggio. Qualcuno aveva rischiato, prenotando biglietti nave e oggi si ritrova con un bel po’ di centinaia di euro buttati nella spazzatura. Mentre la Federazione Motoclicistica italiana aveva previsto tutto questo -alla luce appunto della comunicazione ridotta a zero - dichiarando annullata la gara per moto e quad già due settimane fa, per le auto la comunicazione di AciSportItalia è arrivata oggi, che significa a 2 giorni dalla partenza della gara. Sconcertante! Che dire? Siamo lontani anni luce da un sistema come quello per esempio della Dakar, o dei campionati italiani di enduro, o di cross, dove un sistematico lavoro certosino di ufficio stampa distribuisce informazioni, comunicati e classifiche in ogni momento del week end o della competizione. Dove i siti di settore sono minuziosamente ricchi di dettagli e dove chiunque, anche un profano, riesce ad addentrarsi alla ricerca di informazioni e soprattutto di notizie. Più difficile l’operazione se parliamo di Campionati Regionali, ma questo è un altro discorso ancora. Senza comunicazione gli sport non crescono, non decollano e restano semplici sport di nicchia, con buona pace di tutti gli appassionati che potranno anche essere numerosissimi, ma non riusciranno comunque a saperne di più sul proprio beniamino, o sul proprio sport preferito. E con buona pace dei piloti che delusi si ritirano spesso da questi sport che tanto hanno amato ma che oggi abbandonano. Non lamentiamoci sempre perchè sui giornali nazionali, o in televisione, non si parla degli sport motoristici, cosidetti minori, a volte, o forse tropèpo spesso, è semplicemente e solo perchè nessuno ha mandato un semplice comunicato alle grandi testate nazionali per far sapere che questi sport e questi eventi, semplicemente, esistono.