n.14 11 maggio 18 maggio
2016
assoluti d’italia 2016 prima vittoria stagionale per alex salvini a pievebovigliana
under23/senior
il tricolore arriva ad anghiari
krka rally raid 2016 la potenza degli amatori
Sommario n.14
11 - 18 maggio
2016
#offroadgirl di @micolmuraglia
12 38
6
campionato italiano assoluti d’italia coppa italia prima vittoria stagionale per alex salvini a pievebovigliana
trofeo x-cup maxxis-honda redmoto
trofeo fiat professional six days
team italia enduro a pievebovigliana
39 41
di Elisabetta Caracciolo
Sommario n.14
11 - 18 maggio
2016
campionato italiano under23/senior il tricolore under23/senior arriva ad anghiari
di Oscar Polli
50
42
46
moto sul passo san boldo
la risposta del geco offroad team
Krka Enduro Raid 2016 la potenza degli amatori
52
sotto la
lente
di @micolmuraglia
#offroadgirl
Ciao ragazzi, di ritorno dagli Assoluti d’Italia a Pievebovigliana (MC), finalmente non abbiamo beccato pioggia, sembra essere la nostra persecuzione quest’anno! Apro e chiudo una breve parentesi, facendo le congratulazioni alla mia amica Valentina ed al suo compagno Fabio che hanno messo al mondo Filippo Claudio domenica 8 maggio, facendomi diventare ‘zia’, è un fantastico cucciolo! Detto questo, siete pronti a conoscere Nathan Watson? Poco dopo aver spento la ventiduesima candelina, si è fatto intervistare...
Foto KTM/Morello Presentati. Ciao a tutti, sono Nathan Watson e vivo in Gran Bretagna, non lontano da Londra. Ho compiuto esattamente ieri ventidue anni e dal 2016 ho lasciato il motocross per l’enduro. Dall’MXGP all’Enduro. Sei felice della tua scelta? Assolutamente sì, oggi posso dire che il motocross e l’enduro sono due discipline completamente diverse, quindi ho da imparare e fare esperienza, il cambiamento mi ha entusiasmato. Sento un po’ la mancanza del cancelletto di partenza, ma è tutto nella norma... All’esordio a Lignano Sabbiadoro sei stato il più veloce, la sabbia è il tuoterreno preferito? Sì, mi piace la sabbia, mi diverte... Per questo la tappa di Lignano Sabbiadoro è stata, fin’ora, la migliore della stagione!!! Hai corso tre round degli Assoluti d’Italia di Enduro, quale reputi sia stato il migliore? Se guardo il risultato, ovviamente il primo round è stato perfetto, mentre il secondo e il terzo disastrosi! Non ho apprezzato gli Enduro Test, troppo veloci e poi ci si è messa di mezzo la sfortuna con alcuni problemi tecnici... archiviati!
di @micolmuraglia
#offroadgirl
Nella seconda giornata del Gp del Portogallo hai ottenuto un’ottima performance, ti piace l’enduro? Il weekend portoghese è stato decisamente positivo, sono migliorato giornata dopo giornata dal Marocco al Portogallo, vuol dire che sto imparando... Chi ti sta aiutando? Primo fra tutti Tof (Christophe Meyer), è il mio trainer, poi, ovviamente, tutti quelli che si sono allenati con me fino ad oggi. Perché gli Assoluti d’Italia e non il campionato inglese di enduro? Corro l’italiano anziché l’inglese perché il Team fa base a Bergamo ed è di facile organizzazione, oltretutto agli Assoluti d’Italia ci sono piloti italiani e stranieri di spicco quindi è anche un ottimo allenamento in vista del mondiale. Il tuo obiettivo del 2016. Stare a podio ogni gara di mondiale e imparare il più possibile!
Foto KTM/Morello
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campionato ita
assoluti d’ital assoluti d’italia/coppa italia 08 maggio - pievebovigliana
prima vittoria stagionale per alex salvini a pievebovigliana Prima vittoria assoluta con i nuovi colori del Team Beta Motor per Alex Salvini in questa stagione 2016. Quello di domenica 8 maggio a Pievebovigliana è stato infatti il primo successo per il bolognese in sella alla Beta RR 430 4t del team diretto da Fabrizio Dini; dopo un avvio di campionato che lo ha visto un po’ soffrire nella tappa inaugurale di Lignano, seguita da un secondo appuntamento sfortunato con la vittoria assoluta sfiorata per soli cinque secondi il sabato e svanita per un minuto di penalità la domenica, è arrivata finalmente la tanto desiderata prima piazza in una fresca e piovosa giornata di maggio.
aliano enduro
lia/coppa italia
Location della manifestazione Pievebovigliana e la provincia di Macerata. Dopo sette anni dall’ultimo appuntamento con il massimo campionato tricolore, la cittadina marchigiana è tornata a colorarsi di verde, bianco e rossi con i fuoriclasse dell’Enduro che ci hanno regalato una giornata ricca di entusiasmanti duelli. Alla regia il motoclub Amatori Fuoristrada Sibillini che ha allestito una prova decisamente impegnativa, con tre prove speciali da ripetersi quattro volte, che hanno lasciato poco respiro ai riders.
Lasciato il palco partenza, alle ore 8.30 di domenica mattina, i piloti si sono cimentati dapprima nella prova in linea, lunga circa otto minuti, e poi nel controllo tirato, affrontato il 12 minuti al primo passaggio e 10’ nei successivi tre. A seguire il cross Test, adagiato sul versante di una collina ma con una parte decisamente impervia, con passaggi in contropendenza su pietra stratiforme. Prima di rientrare al paddock, una spettacolare extreme test, contornato da un numeroso e chiassoso pubblico, ha messo in evidenza le abilità dei campioni, con passaggi su pietraia e tronchi. L’Estrema era valida anche per l’X-Cup Maxxis-Honda Redmoto che ha visto trionfare in questo quinto appuntamento il vincitore delle prime due edizioni, Alex Salvini, seguito da Giacomo Redondi e Davide Soreca. Nella classifica generale, troviamo attualmente una situazione di pari merito: Salvini e Redondi si condividono infatti la vetta del podio con 52 punti. Terzo posto per Johnny Aubert, assente a Pievebovigliana a causa di alcuni problemi al braccio, conseguenza della caduta nel GP di Portogallo. Per il francese il rientro alle competizioni è previsto per la prossima settimana, quando in Grecia andrà in scena il terzo atto del Mondiale EnduroGP.
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A Pievebovigliana abbiamo assistito anche al quinto round del Trofeo Fiat Professional Six Days, riservato alla Coppa Italia. Ad aggiudicarsi la prova il triestino Enrico Collovigh, che precede di 47 secondi Damiano Lullo e di oltre un minuto Ivan Boezi, capoclassifica del trofeo con 89 punti. Come detto, la classifica assoluta porta la firma di Alex Salvini che però non ha avuto vita semplice in terra marchigiana. Ad infastidire il pilota Beta c’erano infatti Giacomo Redondi e Manuel Monni, che hanno cercato di insidiare Salvini per tutta la giornata; a metà gara circa il poliziotto della TM Monni ha dovuto rinunciare alla corsa per la vittoria assoluta a causa di qualche errore di troppo. A cercare di strappare la generale nelle fase salienti della gara c’era dunque Redondi, che però non è riuscito a dare quel colpo in più per aggiudicarsi la prova. Il bergamasco della Honda conclude la sua gara con un gap di soli sette secondi da Salvini.
A stupire a Pievebovigliana sono state le prestazioni di Jamie McCanney e Pascal Rauchenecker, in lotta per tutta la giornata per la classifica Stranieri e grandi protagonisti anche nella Assoluta. Per Rauchenecker quella di domenica scorsa è la prima vittoria nel mondo dell’Enduro; l’ex crossista, classe 1993, sta crescendo in questa nuova specialità e a dimostrarlo sono anche gli ottimi tempi nella prova estrema. A lasciare il segno a Pievebovigliana anche Jamie McCanney, al suo esordio nel Campionato Italiano. L’inglese ha dovuto infatti rinunciare alle prime due tappe del tricolore a causa di un infortunio alla spalle; per non compromettere la sua partecipazione al Mondiale McCanney è dovuto infatti stare a riposo. Riposo che sembra abbia giovato al portacolori del Team Yamaha Miglio, che sicuramente sarà protagonista anche nei prossimi appuntamenti.
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CLASSE E1 La classe E1 ha avuto un avvio con il botto a Pievebovigliana; alla seconda speciale infatti uno dei suo principali attori, Alessandro Battig, è stato protagonista di una brutta (e preoccupante) caduta nel Cross Test. Per il triestino solo qualche botta, che passerà con qualche giorno di riposo. Con Battig out, la sfida si è focalizzata tra Jonathan Manzi (Husqvarna BBM) e Rudy Moroni (KTM Farioli): a firmare la classifica E1 è stato il pilota di Rovetta Manzi, più incisivo rispetto all’avversario in alcune speciali. Al terzo posto il veterano dell’Enduro, Simone Albergoni su KE Moto.
CLASSE E2 Con la vittoria Assoluta, Alex Salvini fa suo anche il podio della E2 davanti a Davide Guarneri (Honda Redmoto), che continua il suo apprendistato nell’Enduro. L’ex crossista è veloce nel cross test, ma le difficoltà delle prove estreme e delle linee non gli permettono di essere incisivo per la prima posizione. I due sono comunque separati da un solo punto in campionato, a favore di Guarneri. In terza posizione troviamo Deny Philippaerts (Beta Boano), medaglia di bronzo senza particolari problemi.
Davide Guarneri
Deny Philippaerts
Thomas Oldrati
Nicolò Mori
CLASSE E3 Si conferma per la quinta volta consecutiva il più veloce della E3 Manuel Monni (TM Racing), che a Pievebovigliana vince con 45 secondi di margine sul collega delle Fiamme Oro Thomas Oldrati (Husqvarna BBM Racing). Un’entusiasmante battaglia ha visto protagonisti Nicolò Mori e Maurizio Micheluz (Husqvarna BBM Racing), in lotta per il terzo gradino del podio, conquistato per soli quattro secondi dal perugino Mori in sella alla TM 300 2T.
Manuel Monni
Andreas Pferifer
Pietro Pini
CLASSE JUNIOR Davvero non sembra conoscere rivali Giacomo Redondi (Honda Redmoto) nella categoria Junior. Per il leader della classe un’altra vittoria e altri 20 punti per la corsa al titolo 2016 grazie alle 12 speciali conquistate sulle 12 in programma; alle spalle di “Red” il compagno di casacca, Davide Soreca, che ottiene la seconda posizione di categoria e il nono posto assoluto. Sul gradino più basso del podio troviamo Matteo Cavallo, alla sua prima gara con i colori del Team Boano. Per Cavallo non è stata una prova semplice; ad ostacolare il piemontese Matteo Rossi che però conclude la sua prova fuori da podio per 14 secondi. In questa categoria c’è da segnalare il ritiro di Nicolas Pellegrinelli (Diligenti Racing) a causa di una contusione al polso e alla caviglia, e l’assenza di Matteo Bresolin (Beta Boano), costretto allo stop per la frattura di ulna e radio del braccio sinistro a seguito di una caduta in allenamento. Matteo Cavallo
Matteo Rossi
Davide Soreca
Giacomo Redondi
Matteo Pavoni
Mirko Spandre
CLASSE YOUTH Cambio ai vertici nella categoria riservata ai giovani in sella alle 125 2t. Grazie infatti alla vittoria di Pievebovigliana, Matteo Pavoni (Desio) è il nuovo leader del campionato davanti a Emanuele Facchinetti, protagonista di una gara sottotono in terra marchigiana. Alle spalle di Pavoni, ad occupare la seconda e terza posizione troviamo Andrea Verona (Team Gabrielli) e Mirko Spandre (KTM Farioli), separati da un gap di soli due secondi a favore del pilota veneto.
Jamie McCanney
Pascal Rauchenecker
Matthew Phillips
CLASSE STRANIERI Nella Stranieri colleziona la sua prima vittoria nel mondo dell’Enduro e nel Campionato Italiano Pascal Rauchenecker (Husqvarna Rockstar), trionfatore dopo una bella battaglia con Jamie McCanney (Yamaha Miglio) e Matthew Phillips (Sherco CH Racing). L’inglese conclude a soli due secondi dall’austriaco, mentre il Diavolo del Tasmania, leader del mondiale EnduroGP Phillips, conquista la terza posizione con un distacco di 13 secondi.
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COPPA ITALIA Nella Coppa Italia continua la corsa per aggiudicarsi la vetta del podio nelle quattro categoria che interessano questo Trofeo. Nella Cadetti vince con un largo margine di vantaggio il portacolori Norelli Alberto Capoferri su KTM 125 2T. Oltre due minuti è il gap che Capoferri lascia tra lui e il suo diretto avversario, Ramon Bregoli (KTM), che termino al secondo posto, mentre terzo c’è Federico Piccina su Husqvarna.
Alberto Capoferri Alberto Capoferri
Ramon Bregoli
Andrea Giubettini
Sono invece raggruppati in soli 26 secondi i tre protagonisti della Junior: il primo posto è occupato da Andrea Giubettini (Husqvarna), al suo terzo centro stagionale. Distaccato di 12 secondi dal vincitore troviamo Riccardo Dal Fior (Husqvarna), con Davide Beggio (Husqvarna) che completa il podio conquistando la terza posizione. Entusiasmante duello nella Senior dove a separare i due attori principali sono solamente due secondi. Dopo 12 prove e oltre un’ora di speciale cronometrate a conquistare l’ambito primo posto è Damiano Lullo (Husqvarna), che vince per un soffio la categoria su Tommaso Gabrielli (Husqvarna), mentre al terzo posto conclude, distaccato di soli 20 secondi, Ivan Boezi (KTM), che riesce comunque a mantenere la leadership di campionato. Ivan Boezi
Matteo Zoppas
Riccardo Dal Fior
Damiano Lullo
Paolo Dalla Zuanna
Tra i Major piacevole ritorno di Maurizio Lenzi (KTM) che quest’anno ha deciso di lasciare da parte l’Enduro classico per concentrarsi di più sull’offroad estremo. La sua comparsa alla Coppa Italia di Pievebovigliana non passa comunque inosservata: il bresciano infatti vince la Major con un discreto margine su Duccio Graziani e Paolo Dalla Zuanna, rispettivamente secondo e terzo su Suzuki e KTM.
Maurizio Lenzi
Duccio Graziani
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team italia enduro a pievebovigliana Il quinto round degli Assoluti d’Italia e della Coppa Italia di Enduro è andato in scena domenica 8 maggio a Pievebovigliana, in provincia di Macerata. A livello nazionale il Team Italia Enduro è impegnato nella seconda competizione, classe Cadetti, con i giovanissimi Giovanni Bonazzi, Lorenzo Corti, Francesco Giusti, Manolo Morettini e Leonardo Ravizzola. I cinque piloti della squadra FMI nelle Marche hanno avuto fortune alterne. Sono stati costretti al ritiro per problemi di varia natura, nell’ordine, Lorenzo Corti, Manolo Morettini e Francesco Giusti. Bravi ad arrivare al traguardo Giovanni Bonazzi e Leonardo Ravizzola, rispettivamente 2° e 3° tra i 50 cc dietro ad Adriano Bellicoso. I due hanno dovuto fare i conti non solo con le difficili Prove Speciali, ma anche con la pioggia di fine tappa caduta sui piloti della Coppa Italia. A seguire i giovani del Team Italia Enduro, era presente il Tecnico FMI Juri Simoncini: “Nonostante alcuni piloti si siano ritirati, è stato un fine settimana con spunti positivi per tutti. Innanzitutto perché quando si è così giovani ogni gara rappresenta un’opportunità in più per migliorare, inoltre perché il sabato abbiamo visionato dettagliatamente tutte le Prove Speciali, analizzando i passaggi più complicati e non solo. Quella di Pievebovigliana è stata una prova difficile, ma tutti i ragazzi sono stati bravi”. Prossimo appuntamento per il Team Italia Enduro, il 21 e 22 maggio con Michele Marchelli, Matteo Rossi e Mirko Spandre impegnati nel GP di Grecia del Mondiale.
campionato ita
under23
under23/senior 15 maggio - anghiari
il tricolore under23/senior arriva ad anghiari
Il Campionato Italiano Under23/Senior, a soli 20 giorni dal secondo appuntamento di Custonaci, torna sotto i riflettori nazionali con la terza prova della stagione. Siamo giunti al fatidico giro di boa, punto da cui le classifiche delle varie categorie si faranno più delineate, con la corsa al titolo sempre più ristretta a pochi piloti. Ad ospitare questa terza sfida marchiata duemilasedici sarà la cittadina toscana di Anghiari con il Motoclub Adventures che, dopo l’ottima organizzazione del Trofeo delle Regioni MiniEnduro “Felice Manzoni”, è stato promosso a dirigere una delle tappa del campionato più chiassoso e allegro del panorama offroad nazionale.
aliano enduro
3/senior
La kermesse enduristica andrà in scena domenica 15 maggio, dalle ore 8.30, orario predefinito della partenza della manifestazione. A precedere la giornata di gara le consuete operazioni preliminari che si svolgeranno dalle ore 13.00 alle ore 17.00 di sabato 14 maggio; quello di questo weekend sarà un sabato particolare per il circus Under23/Senior poiché, a pochi metri dall’area paddock, transiterà il Giro D’Italia.
La carovana rosa passerà da Anghiari intorno alle ore 15.00 e per questo motivo la circolazione sarà chiusa al traffico dalle ore 12.00 alle 16.00. Lo staff del motoclub Adventures ha comunque assicurato un percorso alternativo per raggiungere le prove speciali e una cartina dettagliata sarà a vostra disposizione presso la segreteria di gara.
Terminata la parentesi ciclistica, tutta la concentrazione dovrà essere incentrata per domenica 15 maggio: quella di Anghiari si prospetta infatti una prova piuttosto impegnativa con tre prove speciali e un controllo tirato. Pronti via, gli atleti scalderanno subito i motori nel Cross Test che nei giri successivi sarà però affrontato a fine giro; la prova fettucciata sarà percorsa così quattro volte, mentre le altre prove saranno affrontate per tre volte. Percorsi i 5000 metri di prato in contropendenza, gli atleti si dirigeranno verso l’Xtreme Test, contraddistinto da un fondo ghiaioso da affrontare in salita. A seguire il C.O. assistenza, prima di addentrarsi nei 12 km del controllo tirato. Al termine ci sarà la prova in linea, con tratti in mulattiera sui pendii di una montagna. Tutto è pronto ad Anghiari, non vi resta che raggiungere la località toscana per essere protagonisti di un weekend artigliato insieme alle giovane promesse dell’Enduro!
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6/8 Maggio Gara doppia del Campionato Italiano Motorally I ragazzi del PGM, Oscar Polli, impegnati in tre giorni intensi di gara al Rally d’Abruzzo nella location di Aielli (AQ) Il venerdì pomeriggio verifiche tecniche, sabato e domenica in gara con: Luca Ferrara, Pastore Stefano classe 50, Leonardo Gangi classe 450 e Ivan Brognoli classe 125 purtroppo Assente Davide Giorgi per un piccolo infortunio. Una manifestazione caratterizzata da Speciali lunghe, navigate, viscide insomma tutto quello che si può trovare nel fuoristrada per un totale di 220 km di tappa di cui 76 km di speciale. Prima giornata con Luca Ferrara terzo dopo qualche disavventura, Stefano pastore ritirato per la rottura del motore. Secondi di team unico under 23 Domenica si riparte per 140 km di gara con 100 km di speciale. Stefano Pastore riesce a ripartire grazie all’assistenza del Papà, ancora con qualche problema al motore conquista il terzo posto di classe 50, bravo, mai mollare! I ragazzi over 18 Gangi e Brognoli e Ferrara a seguito di alcune cadute non riescono a raggiungere il podio. Riusciamo ancora ad agguantare il secondo posto di classifica di Team. E’ stato un weekend con alcuni imprevisti, non tutto è andato come si deve, ma già nel collegiale del 5 maggio abbiamo approfondito alcuni aspetti da mettere a punto.
Non dimentichiamo il Toscano Alessio Biagiotti impegnato nel Campionato Regionale Enduro a Pistoia che conquista il 3 posto classe 125cc. Nel fine settimana appena passato Lorenzo Stortini e Roberto Treves hanno corso nella gara di campionato regionale piemontese di motocross ad Armeno. Hanno fatto delle belle gare, divertendosi complimenti a tutti e due. Bravi e gass! Ora ci aspettano altre gare: la prossima del Campionato Italiano Motorally al Lago Trasimeno il 22 maggio, il minicross, cross ed enduro e nel prossimo numero l’intervista e le speranze del Campione del Mondo Baja under 23 2015 Luca Tavernari
moto sul passo san boldo la risposta del geco offroad team Il Geco off road team, è una associazione sportiva dilettantistica di Trichiana, affiliata all’AICS di Belluno e al M.C. La Marca. La società è nata nel dicembre del 2013 dall’idea dei 5 soci fondatori, che hanno creduto in un progetto per promuovere le moto da enduro, da cross, da trial e dallo scorsoanno anche la mountainbike nel territorio bellunese. Gli obbiettivi che cerchiamo si seguire sono: - Insegnare - un’etica in questo sport, rispettando comunità e territorio cercando di collaborare con le - amministrazioni ed gli enti per la tutela del territorio - Insegnare e promuovere corsi di guida in fuoristrada per piccoli piloti e creare un’area sportiva adibita agli allenamenti di cross ed enduro nella Valbelluna. - Partecipare a gare e creare eventi sportivi. Lo scorso 5 e 6 settembre 2015, abbiamo avuto l’onore di ospitare a Trichiana la II° Tappa del Campionato Triveneto di Enduro. Con la collaborazione del Moto Club La Marca e il Comune di Trichiana abbiamo cercato di realizzare una gara che rendesse merito alle bellezze paesaggistiche delle prealpi bellunesi. Vi hanno preso parte 172 piloti che hanno affrontato i tre giri del percorso per un totale di 166km, con 6 prove speciali, 6200metri di dislivello per un totale di 7 ore di gara. Per realizzare questo grande evento abbiamo avuto l’aiuto del Comune di Trichiana e dei moltissimi volontari che hanno collaborato. Va detto che tre aziende il giorno seguente hanno ripristinato i terreni interessati al passaggio delle moto. A novembre abbiamo riproposto, nella spettacolare conca del passo San Boldo, l’annuale Hobby Sport la Bull’s Valley – la valle dei tori, la manifestazione non competitiva aperta a tutti. Purtroppo alcuni giorni fa, con nostro grande dispiacere, un quotidiano ha pubblicato un articolo relativo alla hobby sport dello scorso novembre che non premia di sicuro tutti i nostri sforzi per organizzare degli eventi che rispettino le regole, il territorio e la comunità. Come direttivo abbiamo deciso di mandare un comunicato stampa al direttore del giornale.
Gentile Direttore, Abbiamo letto con amarezza l’articolo comparso sul Vostro giornale in data 8 maggio 2016 in merito all’evento da noi organizzato nel mese di novembre 2015 dal nome “Bulls’ Valley La valle dei tori”. Vi abbiamo rivenuto diverse imprecisioni che, se fossimo stati contattati prima della pubblicazione, sarebbero state evitate e Vi avrebbero consentito di fornire ai Vostri lettori un’informazione corretta e completa che invece non vi è stata. Teniamo infatti a precisare che, in totale buona fede, e convinti di agire nel rispetto della legge, avevamo adempiuto alle formalità che avevamo ritenuto necessarie per poter procedere con la gara. Solo dopo l’evento, e non a seguito di un blitz nel corso di esso, ci sono state mosse delle contestazioni alle quali ci siamo tempestivamente opposti, illustrando le ragioni per le quali avevamo invece ritenuto di aver posto in essere tutto quanto necessario per poter procedere legittimamente. A quanto ci consta l’Autorità competente non si è ancora pronunciata in merito alla correttezza o meno del nostro operato: non corrisponde quindi a verità l’affermazione di cui all’articolo “E’ risultata di fatto abusiva la manifestazione ...”, a meno che l’estensore non fosse a conoscenza di circostanze a noi ancora ignote. Che la manifestazione avrebbe lasciato dei segni sul terreno sul quale si è svolta era evenienza nota e vagliata dall’Autorità preposta, tanto che, nel parere favorevole allo svolgimento della stessa, rilasciato per quanto di competenza dal Dirigente della Regione Veneto, era previsto che alla fine avremmo dovuto provvedere al ripristino delle sedi percorse ed alla bonifica del cotico erboso eventualmente danneggiati, cosa che è stata puntualmente fatta anche se, come è ovvio, per potersene vedere tutti i risultati è necessario attendere l’avanzamento della buona stagione; nulla infatti ci è stato contestato a questo proposito. Ricordiamo che la manifestazione, organizzata sul terreno di un privato, era rivolta soprattutto ai giovani (un terzo dei partecipanti era minorenne) e alle famiglie e si proponeva di dare la possibilità di praticare dello sport, obiettivo che da anni la nostra associazione persegue, relazionandosi con le Autorità locali sempre nel rispetto delle regole. Detto questo siamo veramente dispiaciuti perchè la nostra associazione di volontari si muove sempre nel rispetto delle regole, relazionandosi con le amministrazioni e le autorità locali, per creare degli eventi che promuovano il turismo locale, cercando anche di dare lavoro alle maestranze locali. In questi anni abbiamo raccolto dei fondi per donare dei giochi all’asilo di Trichiana e questo anno stiamo cercando di regalare alla comunità trichianese un importante ausilio medico pubblico da collocare nella piazza.Tutto questo nel pieno rispetto del territorio in quanto al primo posto c’è sempre il ripristino ambientale e non solo in questi eventi, ma durante tutto l’anno come testimoniano le domeniche Passate a ripristinare i sentieri. Distinti saluti. Il Direttivo della GECO Off Road
sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo Foto ASO - Caracciolo
Krka Enduro Raid 2016 la potenza degli amatori La sesta edizione dell’evento targato TRX The Raid Experience ha richiamato in Croazia 498 piloti, provenienti da 12 Paesi diversi. E per loro lo staff ha creato una intera settimana dedicata alla moto.
L’enduro amatoriale internazionale esiste. E il Krka Enduro Raid ne è una chiara dimostrazione. In sei anni questo appuntamento è venuto via via crescendo, partendo da una prima edizione nel 2001, con 60 partecipanti, ed arrivando a quella di quest’anno, appena conclusasi, con 498 persone al via. 12 le nazionalità partecipanti con, per la prima volta, anche francesi, polacchi, britannici ed americani al via. L’organizzatore, TRX The Raid Experience, che in questo caso significa Marco Borsi, Giampaolo Cincotto, Luigi Sala e Claudio Verna, insieme ad uno staff davvero di prim’ordine, ha messo a punto in questi anni una macchina perfettamente funzionante. Perchè stiamo parlando di piloti, alcuni ancora sulla breccia, altri meno, che oggi organizzano gare, e quindi sanno perfettamente che cosa cerca l’appassionato, che cosa gli piace, e che cosa ha in mente e voglia di fare.
Così quest’anno il Krka Enduro Raid, evento di due giorni sulle Coste Dalmati, a Primosten, con l’hotel Zora come centro logistico, si è trasformato in una intera settimana di iniziative. Moltissimi partecipanti – il 71 % viene dall’Austria – infatti, si presentano in Croazia già il lunedì, per una manifestazione che in realtà coinvolge solo il week end. Vengono con le loro famiglie e si concedono qualche giorno di divertimento in sella alla loro moto. Molti di loro, hanno addirittura incollato sul proprio mezzo ancora l’adesivo Krka dello scorso anno, segno che non hanno fatto altro per tutto il corso dell’anno, che non hanno partecipato ad altre gare o eventi, e che per loro il Krka ha sempre un cerchietto segnato intorno a sè sul calendario : ogni anno.
Così la TRX ha pensato di dare qualche cosa a tutti loro per divertirsi anche nel corso della settimana, aspettando appunto l’Enduro Raid. E’ nato così, martedì e mercoledì, 3 e 4 maggio, il Krka Discovery : una semplice passeggiata a spasso per la Croazia, senza tempi imposti o cronometri a sorvegliare la cosa, senza road book ma con una traccia sul GPS che può servire a far pratica per quelli meno esperti. Un via tutti insieme alla mattina, sempre sotto controllo dei microchip inseriti negli adesivi di gara, e 180 chilometri di sterrato, fra piste battute, mulattiere, sentieri. Quello che i francesi chiamano « mise en jambe » e che noi possiamo riassumere con parole come allenamento, o sgranchirsi le ossa, dopo un inverno magari passato usando poco la moto. Un pranzetto in un bel agriturismo e poi via di nuovo, fino alle 15, al massimo le 16, per permettere a tutti di rientrare in albergo, a Primosten, di stare con le proprie famiglie, magari di passare due orette in spiaggia e di riposarsi. Mercoledì e giovedì poi è stata la volta del Training Camp – con un numero inferiore di iscritti, naturalmente – e con due istruttori. Due le zone battezzate per le lezioni, con tratti difficili, salite sassose, discese impervie e mulattiere strettissime, per controllare lo stile di ognuno, la semplice posizione in sella, la posizione delle gambe e delle braccia e per cercare di dare qualche consiglio in più, quando serve.
Il giovedì poi il Krka Enduro Raid apre le sue porte ai partecipanti con le registrazioni : un semplice controllo dell’iscrizione di ognuno, la consegna del pacco gara e il ritiro del GPS da parte dell’organizzazione per caricare al suo interno tutti i punti GPS della traccia dei due giorni. Un lavoro impegnativo ma doveroso, che gli uomini dello staff eseguono alla perfezione, su ogni GPS, di qualsiasi marca, il concorrente consegni loro. Il primo momento in cui tutti i piloti si ritrovano insieme è il briefing, il giovedì sera. Quest’anno all’hotel Zora una sala non è bastata. Così con una telecamera a circuito chiuso due sale attigue hanno ospitato tutti i concorrenti : 380 da una parte e gli altri nella sala accanto per ascoltare tutte le notizie inerenti alla gara e al suo svolgimento. Dico gara, perchè in effetti c’è una classifica alla fine, ma il Krka Enduro Raid in realtà, è un evento non competitivo.
Nonostante questo, o forse proprio per questo, le Case lo hanno scoperto e, sapendo bene che alla fine è l’amatore che definisce le linee guida del mercato, sono venute al KER. Per prima la Husqvarna, che direttamente dall’Austria ha portato in Croazia moto ufficiali, e fra queste la 701 preparata da enduro, e alcuni dei suoi piloti migliori, fra cui Rudi Poeschl, che ha vinto. E lo hanno scoperto anche gli sponsor, cominciando dalla Airoh, e fino alla TCX Boots, con Cobra PZ5, Newfren, Castrol, EnduroPuro, Gravit che hanno riempito di regali e prodotti i partecipanti che oltre alla casetta tipica croata – per i primi tre delle sei classifiche – si sono portati a casa un po’ di tutto. La classifica viene in realtà costruita su due situazioni: i time check, o CO tirati, e la prova speciale in spiaggia. Chi riesce a stare dentro il tempo imposto dei CO non prende penalità, chi invece arriva in ritardo vedrà il suo ritardo in minuti sommarsi al tempo della prova speciale in spiaggia. Una cosa tranquilla, che offre però ai tanti partecipanti uno spunto per confrontarsi, per mettersi alla prova, per prendersi in giro fra amici.
Nel primo giorno, venerdì 6 maggio – 145 chilometri complessivi da percorrere – con 2 Time Check e la prova speciale in spiaggia su 498 partenti, ben 90 piloti hanno rispettato i tempi imposti dei CO senza incorrere in penalità, mentre 245 hanno effettuato tutto il percorso (che viene suddiviso in zone green, yellow e red, e cio easy, medium e hard in modo tale che il partecipante possa scegliere quello che meglio si confà al suo stile di guida e alla sua esperienza) senza rinunciare ad alcun passaggio. Gli altri magari, non sono scesi sulla speciale in spiaggia, oppure non hanno affrontato un time check e per questo sono rientrati in classifica con il loro tempo, ma non sono stati classificati. Fra il primo della giornata di apertura, ed il 245° (i primi trenta sono quelli che poi il giorno dopo possono partire per primi rispetto agli altri) ci sono stati solo 34 minuti di differenza, segno che il livello dei piloti presenti si è alzato di molto quest’anno. Due percorsi diversi, naturalmente, per ogni giorno, e ancora 150 chilometri da percorrere il sabato, con una partenza, da piazza Rudina a Primosten che emoziona e smuove qualche cosa dentro perchè 500 piloti, anzi 498 per l’esattezza, non sono pochi da vedere tutti insieme. E fra le tante trovate geniali del TRX ce ne sono due che meritano una particolare menzione: la prima riguarda le classi, che non solo le solite 450, 250, 2tempi o 4 tempi, ma sono Heavy, dedicata alle moto pesanti e quindi le bicilindriche, la Light, leggera e quindi per le altre moto senza limite di cilindrata, purchè entro un certo peso, la Femminile – con ben 27 donne al via quest’anno – la classifica Quad, e le due Over, 50 e 60. E per il prossimo anno già si sta pensando ad una Under 23 – visto che i giovani quest’anno erano numerosi - e magari una Junior.
E la seconda trovata non solo geniale, ma anche divertente, riguarda la partenza. Impossibile stabilire un ordine di partenza in base al numero, o in base al pilota – più o meno famoso – alle priorità, all’ordine di arrivo dell’anno prima (questo vale solo per i primi trenta) e così ecco nascere l’idea dello schieramento. Alle sei, si aprono gli ipotetici cancelli di piazza Rudina, strettamente sorvegliati dallo staff e uno per uno i piloti entrano a lasciare la propria moto. Le parcheggiano strette strette una accanto all’altra e quando poi alle otto si darà il via alla manifestazione, ognuno uscirà con lo stesso ordine con cui è entrato in questa sorta di pre parco. La partenza avviene con cinque piloti ogni minuto, fino a che tutti, in poco meno di due ore, lasciano Primosten. Così, chi ci tiene a partire per primo si alza alle cinque e spesso in ciabatte e pigiama, o tuta da ginnastica, scende dall’Hotel Zora alla piazza (circa 400 metri di distanza), parcheggia la moto e se ne torna in camera, a vestirsi e a fare colazione. Qualcuno si riaddormenta e lascia la moto in piazza quando sarebbe il momento di partire, arrivando poi di corsa, in ritardo, ma anche questo fa parte del gioco. Altri invece non si affannano e scendono alle nove, mettendosi pazientemente in fila.
La classifica? Bè sì, tutto sommato vale la pena di sfogliarla, perchè pur essendo un evento non competitivo il Krka Enduro Raid ha una premiazione e appunto, una classifica. Rudi Poeschl, austriaco, su Husqvarna 701 ha vinto la classifica assoluta battendo per 1’13” l’altro austriaco (i primi otto piloti sono tutti austriaci) Roberto Pirpamer su Beta che ha preceduto il terzo classificato, Robert Kaiser su Ktm, vincitore della passata edizione 2015. E sempre loro tre sono anche i primi tre per la Light. Sul podio della Congress Hall dell’hotel Zora sono salite cinque categorie (delle sei previste): nella Bicilindrici hanno vinto due Africa Twin, la prima quella di Josef Podling che ha battuto per poco più di un minuto il connazionale, Patrick Auer che si è imposto sul terzo, Karl Sadlauer, su Ktm staccato di soli 17”.
Stefano Pirola
La classifica femminile ha visto primeggiare la minuta Christina Konrad – anche in questo caso le prime sei sono austriache – su Ktm che ha battuto nell’ordine Veronika Dallhammer e Larissa Redinger, anche loro su Ktm. A conquistare la classifica quad lo spumeggiante Mike Vogl su Can Am che ha superato Roland Wieser, anche lui su Can Am, per 41 secondi, mentre l’Artic Cat di Martin Alber ha chiuso terzo assoluto. Per trovare un italiano al primo posto bisogna andare nella classifica Over 50, con Stefano Pirola vincitore su Beta (terzo nel 2015). Una vittoria sofferta, soprattutto sulle speciali in spiaggia che non sono certo le favorite del pilota, ma che gli ha permesso di vincere seppure con soli 5 secondi di vantaggio su Bernhard Weissenbach, Husqvarna e Hermann Baueregger, Beta.
Non è mancato neanche quest’anno il famoso Sardina Party – e mi viene il sospetto che alcuni piloti vengano solo per questo. Al termine della speciale in spiaggia, il venerdì, tutti i pescatori e la popolazione di Primosten grigliano migliaia di sardine. Cominciano alle 15,30 e vanno avanti fino alle nove fra pane e sardine, vino e birra, e tanta musica. Una festa che finisce per richiamare tutta la popolazione e tutti i turisti e fino alle nove di sera centinaia di persone affollano la spiaggia e il centro del paese, dando al Krka Enduro Raid ancora di più la prima posizione nella classifica degli eventi conviviali dell’anno in Croazia, e soprattutto sulle belle coste dalmati.
I numeri del KRKA