n.17 04 giugno 10 giugno
2015
campionato italiano major terza prova bollente a sarnico
ewc 2015
husqvarna e tm regine in grecia
04 giugno 10 giugno
Sommario n.17 2015
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Rubrica
fabio mossini #offroadgirl di @micolmuraglia
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campionato italiano major terza prova bollente a sarnico
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campionato mondiale enduro husqvarna e tm regine in grecia
Il Team Italia in Grecia per il Mondiale Enduro
A scuola di quad cross
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sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo
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la rubrica
Foto: Vision Sport
fabio
mossini Foto: Vision Sport
Cari amici di Axiver, bentornati! Siamo già arrivati a metà anno e non è ancora tempo di tirare le somme. Siamo giusto al giro di boa del campionato, o meglio lo abbiamo passato, mancano ancora due appuntamenti e la stagione dell’enduro nazionale si chiude. Sembra strano anche a voi vero? Si anche io non mi sono ancora abituato a queste tempistiche. Ma ravvicinando le date delle gare, ha fatto si che il campionato si concentrasse per poter lasciare spazio alla stagione estiva di fine anno, aperta allo svolgimento di altri eventi ormai classici. Aggiornando il calendario al prossimo appuntamento mancano tre settimane, e in questi giorni mi sto concedendo un po di “relax”, dedicandomi solo in parte agli allenamenti in moto, con la possibilità di dedicare spazio anche per altro, senza però perdere la concentrazione e focalizzandomi sul mio obiettivo. Già perché questo inizio stagione non è stato proprio facile per me, chiaramente agonisticamente parlando. Sono stato un pó “lento” a trovare il feeling con la mia moto, era come una relazione forzata, ma finalmente è ri-scoppiato l’amore e insieme abbiamo conquistato il primo posto in campionato. Nonostante questo breve momento poco brillante, devo dire che non ci siamo mai persi d’animo e anche con la mia squadra abbiamo sempre guardato in alto, per poter dare l’esempio alle giovani promesse che fanno parte del team Honda. E come sempre, il lavoro paga! Questo è quello che dico sempre anche ai miei giovani, e giovanissimi, allievi che seguono i miei insegnamenti. Già perché il mio progetto dedicato alla formazione delle giovani promesse segue e con grande entusiasmo.
Anche da parte mia, ho un grande stimolo nel seguire questo progetto non solo perché mi da la possibilità di poter trapassare tutto ció che ho imparato in questi 20 anni di agonismo, facendo della mia più grande passione, una professione vera e propria che in questo lungo periodo mi ha dato davvero molte soddisfazioni. E proprio seguire passo passo i progressi dei miei alunni, mi fa ricordare, a quando sognavi dietro ai banchi di scuola il pomeriggio in moto, e quanto sembrava lunga la settimana, aspettando che arrivasse la domenica per ritrovarti con gli amici della moto! Tutto girava in torno al sogno di diventare un pilota professionista, crescendo a pane e moto, cosa che faceva anche un pó figo tra gli altri compagni non solo di scuola, ma anche di merende. Ma lasciamo da parte la nostalgia, e i bei ricordi delle mille esperienze che mi hanno portato ad essere la persona che sono oggi, non solo professionalmente parlando, ma anche umanamente, perché un’altra cosa molto importante che dico sempre é, che lo sport é lezione di vita, soprattutto quando pratichi uno sport individuale, dove tu sei responsabile dei tuoi risultati. Ma lasciamo da parte la nostalgia e la moto, e torniamo al Chile. Qui tutto si sta dipingendo dei colori patriottici, già perchè sono tutti in fibrillazione per la Coppa America, uno dei campionati maggiori qui in sud America. So che a molti “motoqueri”, non piace il calcio, ma io da sportivo non posso e non voglio discriminare gli altri sport, perciò mi diverto a vivere questo clima di festa che si crea nello sport, non nazionale, ma interazione per eccellenza. Perció per il prossimo mese, tra un allenamento e l’altro la mia distrazione sarà seguire le avventure della nazionale cilena, la squadra della mia seconda casa! Vi aggiornerò il prossimo appuntamento chi sarà il vincitore! A presto! Moss #83
Foto: Vision Sport
di @micolmuraglia
#offroadgirl
Ciao ragazzi, Sono rientrata dal Gp di Grecia , che si è corso a Serres, dove nel settembre del 2008 la squadra junior italiana si era aggiudicata il vaso con Oldrati, Gritti, Balletti e Cominotto. Tre prove speciali toste da ripetersi per quattro tornate e caldo torrido… Ma veniamo a noi: ho avuto il piacere di viaggiare con Gian Mario Facchinetti, per tutti noi “nonno Spandre”…un mito!
Siamo abituati a vedere al fianco di un pilota il papà, la mamma o la fidanzata, a lato di Mirko Spandre, invece, c’è SEMPRE il nonno! E’ il nonno materno mi raccontava, il papà di sua mamma per intenderci e hanno un legame fortissimo, si capiscono con uno sguardo. Il nonno giustifica il fatto di essere l’ombra di Mirko dicendo: “I genitori lavorano, io sono in pensione e quindi ho più tempo da dedicargli…” Non credo sia solo il fatto che Gian Mario sia in pensione il motivo per cui lo segue, innanzitutto è stato anche lui pilota ai tempi di Arnaldo Farioli, quindi alla base c’è grande esperienza e può dare consigli preziosi a suo nipote , oltre a essere il primo tifoso di Mirko, è come il suo “maestro”. “Nonno Spandre” non è affatto invadente nei confronti del suo pilota: gioisce quando Mirko ottiene i risultati perché sa i sacrifici che ci sono dietro, ma se qualcosa gira storto gli dà una pacca sulla spalla, quella giusta per tirar su il morale… Il venerdì sulla strada che dall’aeroporto portava al posto di gara fremeva per arrivare in tempo per il SuperTest, il suo pupillo prendeva parte alla prima gara di mondiale del 2015 e alla seconda in carriera (Mirko aveva corso anche al Gp d’Italia,a Lumezzane, nell’agosto 2014) e gli ha regalato un secondo posto il sabato e un terzo la domenica, per un errore nella prima enduro test… chi l’avrebbe mai detto! Insomma fa strano che un pensionato giri come una mina vagante al nord-sud-est-ovest dell’Italia per seguire il campionato Assoluti d’Italia e Under23, che prenda gli aerei per non mancare al campionato europeo e mondiale, insomma Nonno Spandre è un OVER 60 in SUPER FORMA! Nokia 3310 alla mano, occhiali sempre pronti per leggere da vicino e zaino in spalle per… SUPPORTARE MIRKO SPANDRE!
campionato ita
aliano enduro
major
campionato ital Sarnico (BG), 10 giugno 2015
campionato italiano major
terza prova bollente a sarnico Sono stati 203 i piloti Over34 che domenica 7 giugno hanno dato vita alle ore 8.30 alla terza prova del Campionato Italiano Major 2015. Ad ospitare gli atleti tricolore la bellissima cittadina di Sarnico, situata sulle sponde del Lago d’Iseo, ottima cornice di un weekend esaltante. Alla regia, per la prima volta in una competizione nazionale, il Motoclub Lago d’Iseo, che ha allestito una prova piuttosto impegnativa, resa ancora più difficile dal caldo torrido che ha accompagnato la carovana dell’Enduro per tutto il fine settimana. Le prove speciali, un Cross Test ed un Enduro Test, sono state affrontate per tre giri, per un totale di circa 35 minuti di gara. Il miglior tempo assoluto è stato fatto registrare da Roberto Bazzurri, che si aggiudica altresì il Trofeo Memorial Alessandro Corbetta, come pilota più veloce in gara. di Monica Mori Foto: mAXIm/ABMLAB
liano enduro
major
La Master1 quest’anno riserva molte sorprese. Terzo appuntamento della stagione e terzo vincitore che si alterna sulla vetta del podio; dopo Guastini e Lenzi ad aggiudicarsi il primo posto è Maurizio Casartelli (Honda Sebino) che, dopo un avvio di campionato in salita con un ritiro ed una quinta posizione, vince davanti a Maurizio Lenzi (KTM TNT Corse) e Matteo Guastini (KTM), protagonisti di una bella ed intensa battaglia per tutta la giornata di gara.
Dopo due vittorie nei precedenti due round, Daniele Tellini (KTM TNT Corse) cede il gradino più alto del podio al rivale Angelo Maggi (Honda Norelli BG), davvero veloce tra le speciali bergamasche. Il portacolori della Scuderia Norelli BG si aggiudica tutte le speciali nella sua categoria, conquistando così il primo oro stagionale precedendo di venti secondi lo stesso Tellini. Al terzo posto il compagno di squadra, Carmelo Mazzoleni (KTM Norelli BG), con 53 secondi di ritardo rispetto al miglior tempo di giornata.
Ancora una volta la Master3 porta la firma di Federico Mancinelli (KTM Norelli BG). Il pilota umbro porta a casa il terzo successo duemilaquindici che lo proietta così sempre più verso il tricolore. Alle sue spalle, conquista l’argento Christian Natta (Beta Alfieri), mentre il terzo gradino del podio viene occupato da Luca Politanò (TM Alfieri).
A dir poco elettrizzante la sfida nella Expert1 con Marco Feltracco (Husaberg TNT Corse) e Pierluigi Surini (KL Kawasaki Sebino) che hanno dato vita a una battaglia sul filo dei centesimi! A separarli, dopo sei speciali e trentaquattro minuti di cronometrato, sono soli quattro secondi; Feltracco mantiene per tutta la giornata la testa della classifica, ma Surini fa sentire la sua presenza a suon di gas. Con la vittoria del veneto, e la seconda posizione del pilota in sella alla verde KL Kawasaki, la lotta per il campionato è apertissima, a soli due round dal termine. Il terzo gradino del podio viene occupato da Andrea Gianni (Honda MAV), ma il divario dai due riders di testa è assoluto: quasi due i minuti che separano Gianni dal duo Feltracco-Surini.
Ancora una volta la Expert2 non conosce altro protagonista che Roberto Bazzurri (Beta Graffignano). Il pilota umbro vince con un margine davvero impressionante: 2’23” lo proclamano vincitore su Andrea Cabass (Honda) e Paolo Bertorello (KTM Alfieri), rispettivamente in seconda e terza posizione.
Terzo successo consecutivo per Luca Uccellini (Husqvarna Graffignano), che conquista un altro podio con un vantaggio abissale. Quasi un minuto e mezzo lo separa dal secondo classificato, Davide Marangoni (KTM), autore di una gara spettacolare, decisa all’ultima speciale. Prima del rush finale, Marangoni e Guido Chiavelli (Husqvarna) si trovavano a soli trenta centesimi di distacco; pronti via, gas spalancato per l’ultima, decisiva, sfida che ha regalato, dopo oltre sette minuti, il secondo posto a Marangoni, con Chiavelli medaglia di bronzo.
Bella la battaglia nella classe Veteran dove a spuntarla è il pilota del Motoclub Sebino Roberto Cesareni (Husqvarna) che fa sua la classe con 3 vittorie su 6 speciali disputate. Dietro di lui si piazza il triestino Fabrizo Hriaz su Honda a 12”97 su Cesareni mentre occupa il gradino più basso del podio Enzo Michielis (Honda) che conquista la medaglia di bronzo.
Continua la performance positiva di Lucio Chiavini che va a vincere anche in terra bergamasca. Bella la lotta con Pegurri; i due si alternano i miglior tempi nelle prove speciali, con Lucio Chiavini che solo a fine giornata riesce spuntarla aggiudicandosi la Veteran con un distacco di 9”80 su Renato Pegurri (Husqvarna). Il terzo posto viene conquistato da Giancarlo Moscone su Yamaha.
La classe Super Veteran riserva delle belle sorprese nei gradini più bassi del podio. Costretto al ritiro anche a Sarnico Sergio Bazzurri lascia via libera al suo diretto avversario Remo Fattori (Bg Norelli Husqvarna) che va a vincere la classe. Fattori però non ha terreno facile in quanto lotta per tutta la giornata con Giuliano Piccinini (Honda) in splendida forma in questa terza prova del Major: il suo distacco dal primo è di solo 1”13! Sorpresa anche per la terza posizione del podio conquistata da Gianni Belloni Pasquinelli (Mc Sebino Kl Kawasaki) che lungo le sponde del Lago d’Iseo si trova perfettamente a suo agio.
La categoria riservata ai Motoclub è stata vinta dal Bg Norelli con i piloti Fattori, Maggi, Mancinelli e Mazzoleni; al secondo posto troviamo il Ragni Fabriano (Bazzurri Roberto, Chiavini, Uccellini e Bazzurri Sergio), mentre il gradino piÚ basso del podio è conquistato dal Sebino grazie ai piloti Surini, Casartelli, Cesareni e Carini.
Vittoria per il TNT Corse nelle categoria riservata ai Team Indipendenti, va a vincere con i piloti Tellini, Mancinelli, Lenzi e Feltracco, mentre il Mc Graffignano conquista la seconda piazza con i piloti Uccellini, Bazzurri Sergio, Bazzurri Roberto e Girolami, penalizzato anche dai due zero dei piloti Bazzurri e Girolami ritirati durante la competizione.
I L IA D N O M I N IO EMOZ di Matteo Solinghi
di Monica Mori
Serres (Grecia), 06/07 giugno 2015
husqvarna e tm regine in grecia Doppietta per l’italianissima TM Racing che con Eero Remes sale sul gradino più alto del podio della E1. Nella E2 e nella E3 i riflettori sono tutti puntati su Husqvarna che vince con Renet e Bellino. Nella Junior si alternano Holcombe e Mccanney, mentre Youth Cup splendida prestazione per l’azzurro Mirko Spandre, secondo e terzo.
Foto: Περδικίδης Βασίλειος
Siamo giunti al fatidico giro di boa anche per il Campionato del Mondo di Enduro che approda in Grecia per il quarto appuntamento della stagione. Serres torna protagonista dell’offroad con targa e fanale dopo la strepitosa Sei Giorni del 2008 che ha visto brillare i colori azzurri nel Trofeo Junior con Thomas Oldrati, Mirko Gritti, Vanni Cominotto e Oscar Balletti.
Foto: Enduro ABC
Sabato 6 e domenica 7 giugno i campioni di specialità hanno animato la terra greca a suon di gas, affrontando tre impegnative prove speciali, disposte su un percorso che si articolava su 50 km e ripetuto per quattro volte. Lo show iridato ha avuto inizio come di consueto il venerdì sera, con il prologo vinto dal francese Loic Larrieu con 2’15”08. Archiviata la sfida serale, a letto presto in attesa dello start ufficiale del sabato per la settima prova della stagione. La prima speciale a decretare i primi risultati di giornata è stata la linea, lunga e particolarmente insidiosa, con canali profondi formatosi via via che i piloti affrontavano la prova. A seguire l’Extreme Test, che anticipava il polveroso Cross Test.
Foto: Enduro ABC
Foto: Enduro ABC
Foto: Enduro ABC
Foto: Enduro ABC
e1: prima doppietta stagionale per eero remes Strepitosa trasferta per il portacolori TM che sale sul gradino più alto del podio della E1 in entrambe le giornate di gara. Il finlandese si trova a suo agio sul terreno duro e polveroso della Grecia, e ce lo dimostra con due prove perfette; alle sue spalle la lotta per la piazza d’onore è serrata, tant’è che i due protagonisti principali, Marc Bourgeois e Chrstistophe Nambotin concludono con lo stesso, incredibile, responso cronometrico: entrambi fanno registrare un tempo totale di 1.08’09” dopo ben tredici speciali disputate! È vero, Nambotin parte svantaggiato a causa di una caduta nel prologo del venerdì, ma Bourgeois dimostra che è la sua giornata e sfodera tutto il gas che ha sul polso destro. Il francese della Yamaha non riesce a ripetersi nella giornata di domenica; a dominare è ancora Remes, seguito da Nambotin e da Daniel Mccanney. I nostri azzurri concludono la proprio trasferta greca nella Top Ten della categoria: Albergoni fa sua la quinta e sesta posizione, Moroni si aggiudica il nono e ottavo posto, mentre Gianluca Martini termina in decima posizione in entrambe le giornate.
Foto: Press TM Racing/Morello
Foto: Enduro ABC
Foto: Press Husqvarna - Future7media
Foto: Press Bourgeois
e2: gp di grecia all’insegna di Renet
Foto: Press Husqvarna - Future7media
Foto: Press Honda Redmoto/Agrati
Suona ben forte la bersagliese nella E2 con Alexandre Renet e Antoine Meo protagonisti del GP di Grecia. A spuntarla in entrambe le giornate è il pilota ufficiale Husqvarna che nel day1 agganciata la prima posizione alla prima speciale non la lascia fino al termine della gara, mentre nel day2 si vede costretto a un mini recupero dopo un primo giro firmato da Meo. Il portacolori KTM fa sentire il fiato sul collo a Renet, concludendo la prima giornata a 12 secondi dal gradino più alto del podio e il secondo giorno a soli due secondi! Il terzo posto è tutto tricolore con Alex Salvini, che perde il secondo posto il sabato per lo spegnimento del motore in linea, che gli ha fatto perdere tempo prezioso per la lotta alla piazza d’onore. Sfida tutta italiana anche nelle retrovie, con Nicolò Mori e Deny Philippaerts che hanno dato vita a un bel duello, andato, in entrambe le giornate, all’alfiere KTM, Mori. A salutare con largo anticipo la Grecia è purtroppo Johnny Aubert, che risente ancora della brutta caduta al GP del Portogallo. Per il francese della Beta i dolori alla schiena sono talmente forti che è costretto a parcheggiare la sua moto dopo la prima speciale. Volato in Francia, Johnny sta eseguendo ora tutti gli accertamenti medici per ritornare presto in sella!
e3: bellino vince, seistola eroe! Foto: Enduro ABC
Crediamo fermamente che i piloti siano una specie umana a sé. Cadono e si rialzano come nulla fosse, si rompono, si operano e il weekend dopo sono di nuovo in sella rischiando addirittura di vincere. Lunedì nei social girava un post che ricordava un’impresa eroica avvenuta nella Dakar del 1987: Hubert Auriol, pilota ufficiale Cagiva (gestita da Roberto Azzalin), con le caviglie rotte a seguito di una violenta caduta, concluse la terz’ultima tappa della gara più dura al mondo percorrendo gli ultimi 20 km senza poter cambiare marcia e con un dolore lancinante che lo accompagnò in quegli ultimi, interminabili, chilometri. Nel weekend greco l’eroe è stato Matti Seistola, che ha corso con la mano sinistra rotta e concludendo le due giornate di gara con un brillante sesto posto il sabato e un’ottava posizione la domenica. Grinta e tenacia da vendere il pilota Sherco. Grande! A Serres è il weekend di Mathias Bellino che si aggiudica entrambe le prove davanti a Aigar Leok, secondo con poco margine di distacco. Il terzo posto è del campione iridato in carica, Matthew Phillips, costretto a fare i conti con 40 secondi di penalità per alcuni problemi meccanici alla sua KTM che gli hanno impedito di concludere il SuperTest. Ottimo risultato per Thomas Oldrati, ad un soffio dal podio nel day2, perso per soli sei secondi. In difficoltà Manuel Monni, che conclude con un nono ed un settimo posto.
Foto: Press Husqvarna - Future7media
Foto: Press Oldrati/Agrati
Foto: Press Boano/Morello
ej: mccanney e holcombe sempre protagonisti Nella Junior a dare spettacolo sono ancora una volta il neo arrivato Holcombe e Mccanney, entrambi vittoriosi nel GP di Grecia. Il primo si aggiudica il Day1 dopo un accesa battaglia con il connazionale Mccanney, vincitore della seconda giornata di gara con otto secondi di vantaggio sul portacolori Beta Boano, rallentato dall’acqua entrata nel motore della sua moto. In entrambe le giornate terza posizione per Giacomo Redondi, seguito da un altro azzurro, Alessandro Battig. Trasferta negativa per Davide Soreca, che conclude in decima e sedicesima posizione. Al via nel GP di Grecia anche Nicolò Bruschi e Mauro Zucca, nella top twenty della Junior, mentre il pilota Team Italia Matteo Bresolin fa suo il nono e tredicesimo posto.
Foto: Press Beta/Morello
Chiudiamo con la Youth Cup che ha visto protagonista il giovane Mirko Spandre, al suo debutto mondiale in questo duemilaquindici. Spandre ottiene il miglior risultato tricolore in terra greca, conquistando un secondo posto il sabato e un terzo posto la domenica, dietro un velocissimo Mikael Persson, vincitore di questo quarto appuntamento iridato.
Foto:Honda Redmoto/Agrati
Foto: Press Husqvarna - Future7media
classifica campionato 2015 MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E1 1. Nambotin Christophe 148 2. Remes Eero 144 3. Mccanney Daniel 103 4. Santolino Lorenzo 95 5. Bourgeois Marc 90 6. Albergoni Simone 83 7. Guerrero Cristobal 82 8. Martini Gianluca 57 9. Moroni Rudi 56 10. Hubner Edward 41 MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E2 1. Meo Antoine 151 2. Renet Pierre Alexandre 138 3. Salvini Alex 127 4. Larrieu Loic 87 5. Betriu Jaume 85 6. Guerrero Victor 68 7. Aubert Jhonny 65 8. Mena Oriol 64 9. Philippaerts Deny 60 10. Mori Nicolò 57 MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E3 1. Bellino Mathias 143 2. Phillips Matthiew 121 3. Seistola Matti 117 4. Leok Aigar 107 5. Oldrati Thomas 84 6. Monni Manuel 78 7. Correia Luis 78 8. Joly Jeremy 59 9. Barragan Jonathan 55 10. Basset Antoine 43
MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO JUNIOR 1. Mccanney Jaime 146 2. Redondi Giacomo 125 3. Holcombe Steve 104 4. Battig Alessandro 104 5. Ventura Diogo 82 6. Oliveira Luis 79 7. Mirabet Kirian 69 8. Bresolin Matteo 53 9. Carpentier Jeremy 37 10.Soreca Davide 37 MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO YOUTH CUP 1. Garcia Joseph 117 2. Persson Mikael 111 3. Edmondson Jack 71 4. Maliges Luc 60 5. Garello Luca 48
il
team italia in grecia per il mondiale enduro
È stata la località di Serres in Grecia ad ospitare il quarto appuntamento del Mondiale Enduro 2015, tappa che ha visto al via anche i colori azzurri del Team Italia con Matteo Bresolin. La gara, davvero impegnativa, ha riservato ai piloti tre prove speciali, affrontate per quattro giri. Un Cross Test, una Estrema (divenuta insidiosa per la polvere) e un Enduro Test reso difficile dai profondi canali sono stati gli ingredienti principali di questo 4° round. Buona la prestazione di Matteo Bresolin, schierato nella categoria Junior. Il pilota Team Italia ha concluso la prima giornata in nona posizione, mentre oggi, domenica 7 giugno, ha terminato al tredicesimo posto. Bresolin è stato rallentato in questa seconda giornata da una brutta caduta, dopo la quale non è più riuscito a recuperare il gap dagli avversari. Presente a Serres anche Mirko Spandre, pilota Team Italia nel Campionato Europeo di specialità. L’azzurro è andato a podio nella Youth Cup in entrambe le giornate di gara, facendo sua la seconda e la terza posizione.
Foto: Press GP Motorsport - Dario Agrati
Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “Continua il cammino di crescita di Matteo Bresolin che anche in questo quarto appuntamento ha dimostrato di saper dire la sua a livello mondiale. Buona la prima giornata, mentre oggi una brutta caduta in linea lo ha costretto a rallentare il ritmo. In Grecia era presente anche Mirko Spandre, che difende i colori del Team Italia in campo europeo. Spandre sta migliorando gara dopo gara e questo doppio podio a livello mondiale ne è la prova”. Il Team Italia Enduro sarà ora impegnato nella tappa italiana del Campionato iridato con il GP D’Italia che si svolgerà a Rovetta (BG) il prossimo 20-21 giugno.
sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo
A scuola di quad cross Due gli appuntamenti organizzati dalla FMI fra maggio e giugno sulle piste da cross: a Montevarchi per gli Over 14 e a Lugo di Romagna per gli Under 14. Foto: Massimiliano Sassi
Due le scuole di quad cross organizzate quest’anno, fino a questo momento, dalla FMI. La prima dedicata agli Over 14 si è svolta a Montevarchi in provincia di Arezzo – grazie al Moto Club Brilli Peri - e ben 10 piloti vi hanno preso parte. Nicola Montalbini e Tiziano Sette, i due istruttori federali che in un week end si sono prodigati per cercare di migliorare le prestazioni degli allievi. Un bel briefing iniziale, il sabato mattina e poi via con le prime norme fondamentali per il riscaldamento pre gara. Un po’ di ginnastica e tanto stretching per presentarsi al cancelletto di partenza con i muscoli già caldi, e pronti per lo sforzo che durante una gara richiederebbe una manche. Le curve, i salti soprattutto e i segreti per chiuderli al meglio, i panettoni, le paraboliche, le partenze e le accelerazioni sono stati solo alcuni degli argomenti che i due istruttori hanno approfondito con gli allievi, osservandoli uno per uno, in spazi diversi della pista, arrivando poi alla simulazione della gara, la domenica, con una vera manche che è servita a tutti i presenti per mettere in pratica quello che i due piloti-istruttori avevano spiegato nel corso delle ore di lezione.
Nello stesso week end anche i sidecar sono arrivati sulla pista Miravalle di Montevarchi per una scuolapromozione, che si proponeva soprattutto di far conoscere più da vicino questo mezzo. Fabio Righi e Alberto Santolini, con grande pazienza e ricchezza di particolari, hanno spiegato a tutte le persone che si sono avvicinate al sidecar il suo funzionamento e soprattutto i segreti e le astuzie necessarie per guidare e spostare questo fantastico mezzo durante le gare. Diverse persone, incuriosite, sono salite in sella, provando a guidare oppure provando a fare un giro in pista nel ruolo, importantissimo, del passeggero che con lo spostamento del suo peso determina il movimento dell’intero sidecar. Anche qualche pilota quad ha voluto provare e il divertimento, per tutti i presenti, in questo gioco di scambi, è stato davvero grandissimo.
A Lugo di Romagna invece, sulla pista Francesco Baracca, con il moto club omonimo, il ponte del 2 giugno, è servito per raggruppare gli Under 14, partendo dai piccoli di 8 anni, e metterli a confronto con una pista da cross non grandissima ma senza dubbio impegnativa con i suoi salti, le sue whoops e le paraboliche. I ragazzi sono arrivati in pista al lunedì mattina ed anche loro si sono sottoposti ad una prima sessione di allenamenti, con una corsetta intorno alla pista e il consueto stretching pre gara. Poi uno per uno sono stati messi sotto osservazione. “Per prima cosa – ha spiegato il cinque volte campione italiano, Nicola Montalbini – bisogna spiegare come si sta in sella nelle diverse situazioni di gara perchè la posizione è fondamentale”.
E così con un istruttore in sella agli allievi si mostra la posizione base, in piedi sulle pedane e con il peso concentrato sul posteriore del mezzo, e poi le posizioni in curva, con i gomiti alzati, per non andare a intralciare il movimento del manubrio, e con il peso spostato in maniera inversa rispetto al senso di curva. I ragazzi poi salgono in sella, uno per uno e si controlla anche il tipo di mezzo a loro più adatto in base alla loro altezza. Poi, una volta chiarite le posizioni si entra in pista, per un giretto semplice semplice, nel raggio di 50 metri che aiuta gli istruttori ad analizzare il controllo del mezzo in frenata e poi in accelerazione. Una volta chiariti questi aspetti base si comincia a fare sul serio. Le curve, veloci e poi lente, sono fondamentali, così come le esse, che richiedono uno spostamento del peso veloce a destra e sinistra. Ma i ragazzi impazienti vogliono imparare a fare i salti ed è lì che si applicano di più, sotto lo sguardo attento di tutti i genitori che con un po’ di batticuore seguono le gesta dei loro piccoli, orgogliosi e fieri dei progressi. Intanto, fuori dalla pista, in una zona prato, Roberto Pirola, responsabile del settore Pulcini nel Comitato Quad FMI, ha preso in carico i più piccoli, intorno ai sei anni per insegnar loro i rudimenti del quad. L’acceleratore per esempio, che in certi mezzi è sulla manopola, come nelle moto, ed in altri invece si manovra con il solo pollice. Una volta che i bambini imparano a gestirlo si passa alla frenata e si fa avanti e indietro nel campo, aggiungendo poi i birilli che insegnano agli allievi a slalomare, controllando così le sbandate, l’accelerazione e la frenata. I progressi, veloci e lampanti, si misurano nel giro di poche ore e il divertimento, per tutti, grandi e piccini è immediato. Anche tanti bambini venuti solamente a curiosare hanno voluto provare a cimentarsi alla guida del quad che per molti di loro è un mezzo sconosciuto, abituati magari, e piuttosto, alle mini moto, da cross, o da pista.
Alla fine della prima giornata un debriefing coinvolge tutti i bambini e sono loro che spiegano agli istruttori che cosa hanno imparato in quella giornata. Una bella cena tutti insieme, in pista e la voglia di giocare nel paddock sono le fasi conclusive della prima giornata. Questo aspetto conviviale delle scuole FMI di quad cross è una delle cose più belle di tutto l’evento: lo stare insieme, fra piloti, genitori, istruttori ed altre persone, Moto Club organizzatori compresi, serve moltissimo a rafforzare non solo i rapporti ma anche a discutere di tutti quegli aspetti che fanno parte del mondo sportivo e spesso con confronti cordiali, in un clima di massima serenità, nascono idee per iniziative future dedicate al mondo dei quad. Il secondo giorno di scuola, dalle 9, di nuovo è cominciato con un briefing con tutti i ragazzi durante il quale è stato riassunto a tutti i partecipanti il programma della giornata che, di nuovo, è cominciata con la ginnastica, cosa
della quale i più piccoli avrebbero volentieri fatto a meno. Poi di nuovo si è entrati in pista, ognuno con il suo quad, e uno dopo l’altro hanno messo in pratica quanto imparato. Solo che non è facile. Spesso, per la smania di andar veloci si dimenticano le posture corrette, opure ci si sbaglia nelle impostazioni, di una curva per esempio, e si tende a commettere errori. E’ allora che gli istruttori intervengono, fermando l’allievo e spiegando nuovamente le manovre corrette, fino a che, tentativo dopo tentativo, diventa praticamente automatico il movimento in sella. La stanchezza non si sa cosa sia, e per forza quando si hanno otto anni, o 13, e il divertimento in pista è tale che quando gli istruttori dicono “stop, la scuola è finita”, tutti vorrebbero continuare ancora. Solo un buon tortellino li mette tutti d’accordo, sempre nella struttura della pista Francesco Baracca e la consegna finale dei diplomi è un momento emozionante, per i genitori che sguainano tutti le loro macchine fotografiche e le telecamere, e per i ragazzi che si vedono consegnare una pergamena che sancisce i loro meriti, al termine di un corso divertente, ma anche prezioso per quelli che potrebbero diventare, domani, i piloti del futuro del quad italiano.