n.17 01 giugno 08 giugno
2016
assoluti d’italia
alex salvini re nel fango di firezuola
campionato italiano major giro di boa in abruzzo
Sommario n.17 Rubrica
matteo bresolin
10 32
01 giugno - 08 giugno
2016
6
campionato italiano assoluti d’italia coppa italia alex salvini re nel fango di firezuola
trofeo x-cup maxxis-honda redmoto
trofeo fiat professional six days
35
assoluti d’italia gara impegnativa per il team italia enduro a firenzuola
33
Sommario n.17
01 giugno - 08 giugno
2016
campionato italiano major giro di boa in abruzzo per il tricolore major
40
36
trofeo ktm enduro 2016 terza prova a farini
trofeo husqvarna 2016 a cairo montenotte vince bruschi
di
Là , dove il sole tramonta nell’Adriatico
48
43
44
Fabio Mossini
sotto la
lente
Rubrica
matteo bresolin Ciao ragazzi, eccoci di nuovo qui! Sono trascorse quattro settimane dall’ultimo appuntamento su mAXImagazine e se vi ricordate bene la grossa novità dello scorso mese era… la mia frattura al braccio sinistro! Sono passati trenta giorni e ora vi scrivo senza il gesso…finalmente libero! Beh, libero… diciamo che il peggio è passato! Ora mi devo mettere sotto per recuperare a pieno le energie per ritornare in sella più forte! Il mio rientro è previsto per il GP d’Italia e l’idea di ritornare nella tappa tricolore del Mondiale mi mette ancora più entusiasmo e voglia di fare. A Fabriano mi vedrete in sella alla Beta 350 4t; infatti dopo un avvio di stagione così e così, insieme al Team Boano, abbiamo deciso di abbandonare il 2t e di affrontare il resto della stagione con il 4t, motore che spero si addica di più alle mie caratteristiche. Ma prima di parlare di futuro, facciamo un breve rewind del mese. Subito dopo l’infortunio il mio morale non era certe alle stelle; ero giù perché un incidente così a metà stagione non ci voleva proprio! Non mi sono buttato giù troppo però! mi sono messo subito a lavoro per non rimanere indietro con la preparazione fisica. Ma cosa potevo fare con un braccio praticamente fermo? Ho cominciato, o meglio, mi sono focalizzato sul camminare.
Ho camminato molto, macinato km su km, per non perdere l’allenamento sulle gambe! Oltre alle lunghe passeggiate, mi sono concentrato sulla mia officina; quando sei sempre in giro per il mondo tenere in ordine è sempre un “problema” ma questo periodo di stop mi è servito sistemare tutto per il mio rientro. Dopo un mese, finalmente è giunto il tanto atteso 25 maggio, giorno programmato per togliere il gesso. L’operazione è stata svolta dal Dott. Andrea Vicario, che mi ha seguito durante la mia convalescenza. L’osso ha risposto bene, le sedute di magnetoterapia hanno funzionato e la calcificazione è avvenuta come da programma. Ora si parte con gli allenamenti e la fisioterapia. Sarò seguito dal Dott. Riccardo Erbetta, che sta avendo un ruolo importante. In questa prima settimana senza gesso tutto sta andando per il meglio; sto recuperando la mobilità del braccio ed ho anche ripreso ad uscire in bicicletta (nuovo arrivo in casa Bresolin… diciamo un piccolo regalo che mi sono fatto per riprendere al meglio la forma fisica!). La cosa sicura è che ho tanta (troppa!) voglia di ritornare in sella. Mi manca la tensione prima di entrare in speciale e l’adrenalina che provi terminata la prova. Non vedo l’ora di riprovare queste sensazioni! @matteobresolin
Data di nascita: 26/01/1994 Nazionalità: Italiana Numero Gara: 79 Ranking: 29,45 Moto: Beta 300 2t Team: Beta Boano Motoclub: Granozzo con Monticello
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campionato ita
assoluti d’ital assoluti d’italia/coppa italia 29 maggio - firenzuola
alex salvini
re nel fango di
firezuola
Ancora una volta il maltempo e la pioggia non abbandonano il Campionato Italiano Enduro e si presentano puntali a Firenzuola dove domenica 29 maggio, si è svolta la sesta prova del tricolore Assoluti d’Italia/Coppa Italia. Siamo quasi a giugno eppure la giornata di domenica ci ha riservato un clima piuttosto rigido, con la pioggia battente che l’ha fatta da padrona a partire dal secondo giro tanto da costringere gli organizzatori a ridurre di un giro la gara per la Coppa Italia, apportando anche delle modifiche alla prova fettucciata, diventata piuttosto scivolosa. Nonostante queste avverse condizioni meteo, la gara non ha avuto problemi, grazie all’impegno degli uomini del Motoclub Pegaso, organizzatori del sesto appuntamento, supportati dagli amici del Costa Etrusca e dell’Adventures.
aliano enduro
lia/coppa italia
Le difficili condizioni del terreno sono costate care a Rudy Moroni (KTM Farioli), che commette diversi errori nelle ultime due speciali di giornata che gli fanno scivolare dalle mani il primo posto della E1 e il terzo nella Assoluta, a favore di un veloce ed incisivo Gianluca Martini (Kawasaki Lunigiana Enduro). Il dominatore di giornata è stato, ancora una volta, Alex Salvini (Beta Motor) che si porta a casa altri importanti 20 punti per il campionato anche se la leadership generale passa nelle mani di Giacomo Redondi (Honda Redmoto). I due portacolori di Beta e Honda hanno innescato un inteso duello per tutta la giornata, con un ultimo giro mozzafiato dove Redondi ha recuperato, in sole due speciali, ben 24 secondi su Salvini, finendo alle sue spalle per sei secondi.
Al terzo posto, come detto prima, si piazza Gianluca Martini, mentre appena fuori dalla zona podio troviamo Johnny Aubert, al rientro dopo l’infortunio al gomito nel GP di Portagallo, che riesce a strappare la quarta posizione assoluta per pochissimi centesimi a Davide Guarneri, in continua crescita. A un secondo dal bresciano della Honda c’è Thomas Oldrati; più distaccato in settima posizione troviamo Deny Philipparts, mentre completano la Top Ten di Firenzuola Davide Soreca, Rudy Moroni e Manuel Monni.
Rudy Moroni
Jonathan Manzi
CLASSE E1 La E1 è la categoria che ci ha riservato il colpo di scena più eclatante della giornata: come accennato nell’introduzione, questa classe ha vissuto un finale scoppiettante con la vetta della classifica che ha visto un cambio proprio all’ultima speciale. Per tutta la giornata Rudy Moroni ha condotto una gara ai vertici, amministrando il suo vantaggio dagli attacchi di Gianluca Martini, salvo poi commettere alcuni errori fatali nelle ultime due speciali che gli sono costate la vittoria di giornata. Il bergamasco della KTM conclude al secondo posto, dietro a Gianluca Martini (Kawasaki lunigiana Enduro), ma mantiene il comando del campionato con 111 punti, contro i 95 del pilota toscano. Il terzo posto, sia di giornata che in campionato, è occupato da Jonathan Manzi su Husqvarna BBM.
Simone Albergoni
Gianluca Martini
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CLASSE E2 La testa della E2 è stata ben salda nelle mani di Alex Salvini (Beta Motor) che grazie a questa vittoria balza al comando del campionato con due punti di vantaggio nei confronti di Davide Guarneri (Honda Redmoto), primo di categoria fino al quinto round. Salvini conduce una gara regolare e, agganciata la prima posizione, non la lascia fino al termine. Buone comunque le risposte degli avversari, con Guarneri che riesce ad imporsi in tre speciali, riuscendo ad andare veloce nelle prove in linea, e Deny Philippartes (Beta Boano) che risulta molto incisivo nelle estreme, soprattutto negli ultimi due passaggi.
Alex Salvini
Davide Guaneri
Deny Philippaerts
CLASSE E3 Nella E3 ancora una volta podio tutto Fiamme Oro, con la vittoria andata a Thomas Oldrati (Husqvarna BBM) che centra così il primo successo della stagione 2016. Alle sue spalle finisce Manuel Monni (TM Factory) che a Firenzuola non è riuscito a trovare il feeling vincente con le speciali; questa sintonia mai trovata con il terreno di gara è costato a Monni il comando dell’Assoluta di Campionato. Rimane ancora nelle sue mani la leadership della E3, con conduce con 16 punti di vantaggio sullo stesso Oldrati quando mancano due giornate alla conclusione e 50 punti ancora in gioco. Al terzo posto troviamo un brillante Maurizio Micheluz (Husqvarna) che sul finire di gara ha dovuto fare i conti con un agguerrito Nicolò Mori (TM), in recupero dopo un avvio in salita, ma che non riesce a strappare la terza posizione al friulano dell’Husqvarna per 10 secondi
Manuel Monni
Maurizio Micheluz
Andreas Pfeifer
Thomas Oldrati
Johnny Aubert
CLASSE STRANIERI La categoria Stranieri ha visto purtroppo l’assenza di molti suoi piloti tra cui Matthew Phillips, a riposo per una contusione al polso, Jamie McCanney, infortunatosi nel GP di Grecia e costretto ad un altro peridio di stop, Nathan Watson e Eero Remes, già partiti in direzione Finlandia per prepararsi al meglio in vista del doppio GP dei Paesi Scandinavi, in programma l’11-12 e 18-19 giugno. In questa categoria abbiamo visto la vittoria di Johnny Aubert (Beta Motor), al suo rientro nel tricolore dopo aver rinunciato alla prova di Pievebovigliana per riprendersi dall’infortunio al gomito subìto nel GP di Portogallo. Il francese della Beta vince davanti al giovane Oliver Nelson (TM Factory), per la prima volta sul podio nel Campionato Italiano, e Pascal Rauchenecker (Husqvarna Rockstar), che aggancia però la vetta del campionato per un solo punto su Aubert, mentre Watson scivola in terza posizione.
Oliver Nelson
CLASSE JUNIOR Continua la striscia positiva di Giacomo Redondi, che anche a Firenzuola vince la Junior collezionando cosÏ il sesto successo della stagione. Il pilota Honda Redmoto non parte però con il piede giusto, ma non appena il terreno si bagna e il fango inizia a farla da padrone, Redondi prende il largo andando a vincere con un minuto e diciotto secondi di vantaggio sul teammate Davide Soreca, autore di una bella prova, e Matteo Cavallo (Beta Boano), che centra il suo secondo podio consecutivo.
Giacomo Redondi
Davide Soreca
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Matteo Pavoni
CLASSE YOUTH La Youth, in questa sesta prova, ha vissuto una prima parte di gara davvero esaltante con Matteo Pavoni, Andrea Verona, Emanuele Facchetti e Mirko Spandre protagonisti di una battaglia a suon di secondi. Anche qui, come nella Junior, la pioggia è stata un fattore determinante che ha favorito Pavoni (KTM Desio), vincitore di giornata davanti a Facchetti (KTM) e Macoritto (KTM), e messo in difficoltà Andrea Verona (Husqvarna Gabrielli). Costretto al ritiro per i forti dolori al ginocchio, Mirko Spandre (KTM Farioli), che a breve si sottoporrà a un’operazione per risolvere il problema che lo assilla da inizio anno.
Emanuele Facchetti
Lorenzo Macoritto
MOTOCLUB E TEAM INDIPENDENTI Tra i club Deny Philippaerts, Gianluca Martini, Giacomo Redondi e Andrea Belotti portano sul gradino piĂš alto del podio il Motoclub Sebino, mentre ad occupare il secondo e terzo posto di giornata sono i sodalizi di Fiamme Oro e Trial David Fornaroli. Tra i Team Indipendenti, vince la sfida di Firenzuola il Team Osellini Husqvarna al secondo posto troviamo il Team Diligenti.
COPPA ITALIA Prova dura ed impegnativa anche per la Coppa Italia che ha visto ridurre la propria gara da quattro a tre giri proprio a causa delle insidie formate dalla pioggia battente che ha colpito Firenzuola domenica. Sul fango toscano, il giovane Federico Piccina fa segnare il miglior tempo assoluto in sella alla piccola Husqvarna 125 2t, precedendo i vincitori delle categorie Junior e Senior, Igor Sonzogni e Ivan Boezi. Per Piccina non solo il successo assoluto, ma anche quello della classe Cadetti, che vince davanti a Alberto Capoferri e Silvestro Silvi.
Alberto Capoferri
Federico Piccina
Silvestro Silvi
Igor Sonzogni
Nella Junior alle spalle di Sonzogni concludono Nicholas Sana e Andrea Giubettini, quest’ultimo sul podio per soli tre secondi di vantaggio rispetto al diretto avversario Pietro Collovigh. Dietro Boezi terminano invece, con un discreto margine di ritardo, Damiano Lullo e Tommaso Gabrielli. Il podio della Major vede ancora una volta sul gradino centrale Maurizio Lenzi, vincitore su Carmelo Mazzoleni e Marco Luvisetto,
Carmlo Mazzoleni
Ivan Boezi
E con gli Assoluti d’Italia non poteva mancare l’appuntamento con l’X-Cup Maxxis-Honda Redmoto, trofeo riservato alla sola prova estrema e che premia il più temerario di questa difficile speciale. Dopo aver festeggiato Aubert, Monni, Redondi e Salvini nei round precedenti, in questo quinta prova a fregiarsi del titolo di miglior pilota xtreme è stato Gianluca Martini, davvero incisivo tra le pietre di Firenzuola. La testa della generale passa ora nelle mani di Alex Salvini, primo con due punti di vantaggio su Redondi, mentre il terzo posto porta la firma del francese Aubert.
Altro appuntamento fisso nelle tappe del Campionato Italiano è quello con il Trofeo Fiat Professional Six Days, riservato per l’occasione agli atleti della Coppa Italia. A Firenzuola, con un tempo totale di 49’06” si aggiudica la prova Ivan Boezi, primo davanti a Damiano Lullo e Pietro Collovigh.
gara impegnativa per il team italia enduro a firenzuola
I piloti del Team Italia Enduro FMI hanno gareggiato domenica a Firenzuola (FI) nella sesta prova degli Assoluti e Coppa Italia di Enduro. Impegnati nella categoria Cadetti della seconda competizione in sella a delle moto da 50 cc, i giovanissimi hanno ben figurato nonostante le problematiche che un round già di per sé impegnativo, e complicato dalla pioggia, ha riservato loro. Proprio a causa del meteo, gli organizzatori hanno dovuto ridurre la gara di un giro ed apportare delle modifiche al fettucciato, diventato molto scivoloso. In una classe in cui i piloti corrono con delle ottavo di litro, Manolo Morettini ha completato la gara come primo atleta con moto da 50 cc davanti ad Adriano Bellicoso. Francesco Giusti, Lorenzo Corti, Leonardo Ravizzola e Giovanni Bonazzi sono stati invece costretti al ritiro pur avendo dimostrato molta determinazione. “Ancora una volta i giovani del Team Italia Enduro hanno dato il massimo”, spiega il Tecnico FMI Alex Zanni. “Alcuni si sono ritirati per problemi tecnici, altri per non aver concluso la prova entro il tempo massimo consentito. Morettini è stato bravo a terminare la gara, anche lui ha messo in campo molta grinta così come i suoi compagni. Non è facile correre con queste moto in condizioni tanto complicate ma in questo modo i ragazzi possono tornare a casa con un grosso bagaglio di esperienza. In tale ambito i risultati hanno un’importanza relativa; ciò che più ci preme è che i giovani continuino ad impegnarsi”. Prossimo appuntamento per il Team Italia Enduro FMI, l’11 e 12 giugno con la tappa finlandese del Campionato del Mondo a Heinola. Ufficio Stampa FMI
campionato ita
major
major 05 giugno - torricella sicura - te
giro di boa in abruzzo per il tricolore major E’ giunto il momento di affrontare la fatidica terza prova della stagione, quella che segna il giro di boa dell’anno. E per farlo i nostri atleti del tricolore Major stanno per raccogliere armi e bagagli direzione Torricella Sicura, in provincia di Teramo, dove domenica 5 giugno si svolterà il terzo atto 2016. Ad attendere i riders il Motoclub Falchilaga, impegnato per la prima volta nella direzione di una gara nazionale. E per iniziare questo cammino tricolore, il ragazzi di Antonio Fantozzi sono pronti a far divertire, senza dimenticare la competizione vera, oltre 180 piloti che hanno scelto Torricella Sicura ed il Campionato Italiano Major Maxxis per trascorrere il ponte del 2 giugno.
aliano enduro
Non sarà un ponte di riposo però; due le prove speciali che dovranno essere camminate prima, e percorse in sella alle sfiammanti moto dopo. Tutta la manifestazione avrà come cuore pulsante gli impianti sportivi della cittadina abruzzese; nei pressi del paddock sarà allestita anche la partenza, programmata per domenica mattina alle ore 8.30.
metzeler.it
6 DAYS EXTREME
CAMPIONI DEL MONDO ENDURO 2015 E1 E2
Eero Remes
Antoine Meo
MCE 6 DAYS EXTREME
Pneumatico Enduro F.I.M. che domina le competizioni mondiali, sviluppato con i campioni del mondo, per garantire grip e trazione su ogni terreno.
Scesi dal palco partenza, i conduttori si immergeranno nella natura per raggiungere la prova in linea, che riserverà diverse insidie. Si partirà con un tratto in discesa prima di affrontare un ruscello e un pezzo di pietraia; a seguire un sentiero porterà i piloti su un ultimo tratto caratterizzato da tornanti in salita disposti su un fondo di pietra misto a terra. Terminati i 4,5 km di Enduro Test, sarà la volta del C.O., situato in località Villa Riccio, che sarà seguito da Cross Test, disegnato su due livelli. Il tutto sarà ripetuto per tre giri, per un totale di sei prove speciali che determineranno il più veloce di questo terzo appuntamento. Purtroppo le previsioni meteo non promettono nulla di buono. Il Campionato Italiano continua ad essere perseguitato dal maltempo, ma noi non ci fermeremo perché siamo Enduristi!
trofeo ktm enduro 2016
terza prova a farini Ancora acqua all’improvviso per la terza gara del Trofeo. Ancora 250 Moto al via. Ancora Enduro, di quello “vero”! Dopo le edizioni 2006, 2009 e 2013, il Moto Club Chieve ha “voluto” riportare a Farini una gara di Trofeo Enduro KTM. Una gara che, al di là dell’aspetto sportivo, ha riportato nel paesino Emiliano una ventata di ottimismo e allegria, dopo che l’alluvione del fiume Nure nel settembre del 2015 aveva portato morte e devastazione, lasciando una ferita tutt’ora aperta. Una gara bella, vera e soprattutto caratterizzata da un meteo incertissimo, che sino alla mattina di domenica non aveva deciso se pioggia sarebbe stata o meno. Risultato: pioggia è stata! Tutti con l’abbigliamento anti acqua, abbastanza infreddoliti e soprattutto impauriti da un tracciato che già dal Briefing si preannunciava impegnativo! Da queste parti si sa, l’Enduro è quello “vero” e quando le mani ce le mette Gigi Bianchetti da Crema…la sudata (…anche quando piove…) è garantita! Per cui, chi ha accettato la sfida, sapeva a cosa sarebbe andato incontro, senza timore di essere smentito e poi, per completare l’opera, ci si è messo ancora una volta il meteo con nuvoloni minacciosi sin dalle prime ore del mattino, che non hanno esitato un secondo a scaricare acqua sul tracciato già dalla partenza. Un andirivieni di pioggia e vento che ha “provato” i 250 “orange riders” mai domi e soprattutto tignosi e cattivi sino a fine gara. Della partita anche questa volta il comico di House of Gag Omar Fantini, ancora in versione apripista, in sella alla sua Freeride 350 4T, decisamente più “sciolto” dopo l’apprendistato di Pennabilli. Omar Fantini: “bello davvero! Ora, come si dice, ho capito il verso e non credo di perdermi nemmeno una prova di questo spettacolare Trofeo. Fortissimi tutti coloro che vi partecipano! Davvero Complimenti!! Per la cronaca vittoria con miglior tempo assoluto al Super Robert Malanchini e per le classi: E1 2 Tempi a Davide Marchetti E1 4 Tempi a Fabio Milani E2 a Simone Bichicchi E3 a Claudio Ravagni, Squadre di Club al gruppo dell’Alta Valle Reno e Squadre Concessionari a Moto Race Modena. Tra gli “Ospiti” 2 tempi vittoria per Marco Rovero, mentre sempre negli ospiti, ma 4 tempi, vittoria per Fabio Volpi. Nella Vintage a segno Gianluca Bettanchini, Nella Iron ancora Andrea Rastrelli e nella sempre più affollata Freeride vittoria per l’esordiente Franco Contenti. Prossimo Round in Piemonte a Monleale (Val Curone, AL) per l’organizzazione del Moto Club Alfieri che è stato “obbligato” a modificare la località a causa di problemi di autorizzazioni.
Non è solo ciò che provi nel momento in cui sei al massimo della forma, la cosa veramente importante è la passione che ti ha spinto a mangiare polvere per anni per vivere questi momenti
trofeo enduro husqvarna 2016 a cairo montenotte vince bruschi Continua la festa del monomarca dedicato ai clienti Husqvarna Motorcycles. Tanti partenti, gara ottima, ricchi premi per i partecipanti. Molte sorprese tra i vincitori di classe. Si è corsa domenica 22 maggio a Dego (SV) la seconda prova del Trofeo Enduro Husqvarna 2016. Ottima come sempre l’organizzazione del Motoclub Cairo Montenotte che ha accolto i piloti nel migliore dei modi mettendo a disposizione i propri fantastici territori, e la gestione del Motoclub Factory responsabile per il Trofeo. Già ottima l’affluenza dei partecipanti fin dalla giornata di sabato quando, al termine della consueta ricognizione delle prove speciali e una volta effettuate le verifiche tecniche, ci si è ritrovati come da tradizione al briefing pre gara dove sono stati assegnati numerosi premi messi in palio dagli sponsor, il tutto accompagnato da un ricco aperitivo. Domenica la giornata di gara si è svolta al meglio, con tre giri di percorso regolarmente effettuati e sette prove speciali cronometrate disputate. A conclusione della gara il più veloce è stato Nicolò Bruschi del team Osellini, in gara con la TE 300 per i colori del Motoclub Pavia. Bruschi si è imposto con un totale cronometrato di 27’38”29 su una new entry per il trofeo: Andrea Balboni. Il pilota lombardo ha concluso con un distacco di circa 10 secondi da Bruschi, ed è riuscito per un soffio a precedere Luca Rovelli, terzo classificato in sella a una Husqvarna TE 125. Grande agonismo e nomi nuovi al vertice delle varie classi. Nella E1 si è imposto Simone Martini su Rovero e Gabrielli mentre nella E2 Stefano Nigelli ha avuto la meglio per soli 4.39 secondi su Luca Turra, con Dogliotti al terzo posto. Nella E3 la vittoria è andata a Matteo Gabrielli che ha regolato con un distacco di 35 secondi Ganozzi e, più staccato, Dodi. Passando alla junior, Lorenzo Bazzurri, figlio del pluri campione italiano Roberto, ha bissato la vittoria della prima prova con Segantini e Pirilli alle sue spalle. Dai giovani ai Veteran, dove il podio è composto da Gabriele e Giacomo Giraldi nell’ordine, con Bin al terzo posto. Chiude l’elenco dei vincitori Andrea Casaretto, primo nella classe ospiti su Minazzo e Devincenzi. Si aggiudica la speciale classifica MxTrainer Golden Boys, per i piloti più “acerbi” in possesso della licenza più recente, Maurizio Farace in sella alla FE 250. Le premiazioni hanno concluso la giornata, con grande soddisfazione da parte di tutti i piloti per questa seconda tappa del Trofeo che si è conclusa senza intoppi. Il prossimo appuntamento con il Trofeo Enduro Husqvarna 2016 è fissato per il 12 giugno a Sant’Angelo in Vado (PU).
Lorenzo Bazzurri
Nicolò Bruschi
di
Fabio Mossini
Cari amici di maximagazine, la grande attesa è finita! Le valigie sono pronte, manca solo un’ultima occhiata ai dettagli e ci siamo per la partenza di domani. Sono quasi due, e dico due anni che non torniamo in Italia, e non sto nella pelle al pensiero di tornare alle mie abitudini, anche se per pochi giorni, e rivedere la famiglia e gli amici di sempre. Saranno due settimane intense, dove l’unica preoccupazione sarà relax e divertimento. Questa sarà una piccola pausa, o meglio una meritata vacanza intermedia a la stagione agonistica in corso, necessaria a ricaricare le pile, per poter proseguire con la giusta energia. La scorsa domenica è iniziato il campionato FIM, la prima gara importante della stagione, ed è stata caratterizzata dalla pioggia, che è iniziata a cadere copiosamente sulle speciali, migliorando ad un certo punto il grip del terreno secco del Cile, ma poi trasformando il circuito in una vera saponetta, quasi come a dire ‘’stiamo correndo una gara europea’’!!??
È stata una bella gara, che la nuova organizzazione ha pianificato e gestito con grande impegno, riuscendo a imitare a tutti gli effetti lo stile delle nostre competizioni. Il risultato? Beh non potevo desiderare di meglio, insieme al team Honda Racing Chile, abbiamo conquistato il gradino più alto del podio tanto nella categoria, come nell’assoluta.
Foto LUIS BARRA
Il feeling é stato buono fin dall’inizio, attaccando per poter raggiungere e mantenere la prima posizione speciale dopo speciale. A metà gara uno tra i miei avversari principali è uscito di scena per un guasto meccanico e questo ha contribuito, senza nessuno dubbio, al mio successo. Raramente si vedono inseriti nei tracciati degli ostacoli artificiali, e questa volta una piscina naturale, prima di una sessione di pneumatici giganti, ha riservato per il pubblico uno spettacolo a momenti anche comico. La pioggia e il fango, hanno messo in difficoltà non pochi piloti, che hanno intrattenuto il pubblico con diverse cadute acrobatiche. Beh insomma uno show da mettersi le mani nei capelli, ma fortunatamente tutto si è concluso senza infortuni. “Finde semana” positivo per il team Honda, oltre alla mia vittoria nell’assoluta, altre due piloti del team hanno completato il podio della E1.
di
Fabio Mossini
Insomma tutto va per il giusto verso, e se mi permettete, voglio condividere con voi una considerazione…vi ho raccontato varie volte di quanto mi mancasse lo stile italiano, o comunque europeo, nel mondo delle competizioni. Vi assicuro che dopo tanti anni a livello professionistico, dove ti educano a una disciplina e all’ordine, dover rinunciare a quel tipo di concetto, o cercare di trasmetterlo a chi non parla il tuo stesso idioma, non solo effettivamente, se non che anche figurativo, è stata una dura lotta, ma piano piano sta iniziando a dare i suoi risultati. Sono state efficaci le obiezioni costruttive, i consigli del “piloto maduro italiano” e oggi sembra ci stiamo incamminando sulla giusta via anche a livello organizzativo…..ojalà!!! Ragazzi, adesso devo scappare, mi mancano gli ultimi particolari, tipici prima di una grande partenza, da terminare! Per la prossima vi racconterò come è andata! A presto Moss #21
La scelta versatile per ogni terreno
Estremamente versatile in termini di utilizzo terreni che siano morbidi, sabbiosi, misti o duri.
su
Ottima resistenza all’usura ed allo strappo, così come un ottimo grip su terreno duro grazie ai suoi tasselli rinforzati e ingranditi. Più comfort grazie ad un ottimo assorbimento dei colpi (su radici, pietre, ...) e ad una ottima stabilità in frenata, il che consente di frenare più energicamente. La scelta dei Campioni del Mondo d’Enduro, Pierre-Alexandre RENET, (categoria E2 nel 2014) e Mathias BELLINO (categoria EJ nel 2013). www.michelin.it/moto/
OMOLOGATO STRADA OMOLOGATO FIM
sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo Foto Michael Minelli
Là, dove il sole tramonta nell’Adriatico Conoscere i piloti e le loro passioni, ed essere uno di loro, ha portato Marco Borsi e lo staff TRX a creare, con il Croatia Rally, una gara divertente, impegnativa e sempre più carica di agonismo.
Markus Stiefel Quando un rally finisce, al termine della cerimonia di premiazione, con un applauso a scena aperta di due minuti e i piloti che uno dopo l’altro si alzano in piedi ad applaudire gli organizzatori, allora vuol dire che si è trattato di una bella gara. Davvero. In tutta sincerità era da molto tempo che non mi accadeva di assistere ad una cosa del genere e allora, per forza, ti fermi a ragionare. Sul successo del Croatia Rally per esempio, sulla sua formula che quest’anno ha richiamato al via, sulle coste della Dalmazia, dal lato ovest dell’Adriatico, 75 piloti. Anzi, per dirla tutta, 85 paganti e 75 concorrenti perchè alla fine per vicissitudini varie, cadute in allenamento, moto rotta o impegni di lavoro, qualcuno è dovuto restare a casa, confermando però la sua presenza per il 2017. Altro segno indiscutibile di successo.
Thomas Graf Marco Borsi e la sua TRX – società organizzatrice - in questi anni non solo sono cresciuti, organizzativamente parlando, ma hanno saputo scandagliare bene la psiche dei piloti, e degli amatori, cogliendo quell’essenza che è fondamentale, per non dire alla base del successo di un rally. Per tutti noi che conosciamo i rally raid di navigazione da decenni, una gara di cinque giorni in cui il terzo giorno sia di riposo, sembra una stranezza, e invece ai piloti che vengono a correre il Croatia Rally quel giorno di riposo serve come il pane, anche a quelli più allenati. Perchè qui si parla di una gara tosta, per davvero, che comincia con un prologo da 60 km e poi 260 chilometri il primo giorno, 400 il secondo, 423 il quarto, perchè il terzo appunto è di riposo, e 260 circa l’ultimo giorno. Sommandoli tutti insieme si ottiene un percorso complessivo di quasi 1400 chilometri il che equivale al chilometraggio totale di gare per esempio, come il Sealine Cross Country Rally, in Qatar, o l’Abu Dhabi Desert Challenge che durano un giorno in più, calcolando anche che il Pharaons Rally per esempio misura 2000 km, di cui 1600 di speciali circa e si svolge su un totale di 7 giorni.
Domenica Saul
Qualcuno potrebbe dire che le speciali in Croazia sono corte, mai più di 30 chilometri, ma nei road book di Marco Borsi le speciali non si differenziano poi molto dai trasferimenti. In una giornata da 423 chilometri di asfalto se ne farà forse, meno di un dieci per cento : fuoristrada, fuoristrada e fuoristrada, e il più delle volte impestato, con controlli orari tirati e mulattiere e sentieri a farla da padrone. E questo è il bello, e soprattutto rappresenta la ricchezza della Croazia. Ecco perchè quando il mercoledì arriva il giorno di riposo, tutti sono contentissimi di restare a letto un’oretta di più (la partenza in genere varia fra le 6 e le 7 di mattina), di godersi il sole della costa adriatica, di andarsene a spasso dopo aver lavato e risistemato le proprie moto e soprattutto di non stare in sella oltre 12 ore.
Briefing
Castello di Knin
I road book lunghissimi, ricchi di note e molto dettagliati sono precisi al millimetro, e ormai la storia insegna che quando Borsi dice « devi girare subito dopo l’albero o il muretto di pietre », devi davvero giare subito dopo, perchè i trabocchetti sono un’arte che al Croatia Rally sanno interpretare al meglio. Per soli dieci metri di differenza si sballa tutto : una pista parallela può ingannare, così come un fuoripista in mezzo all’erba, o una stradina in salita nascosta da una curva o da un albero. E così si finisce per perdersi, regalando ancora più adrenalina ad una gara che quest’anno si è svolta tutta sul filo dei secondi. Gli speed limits e i tagli di percorso sono stati i due fattori decisivi della classifica. Tratti imposti a 30 km/h in alcune zone abitate o coltivate hanno sorpreso piloti che non essendo professionisti, almeno non tutti, non si sono ancora abitutati a questi limiti che invece nelle gare di Mondiale, o di Italiano ormai sono all’ordine del giorno. E così alla fine della giornata, quando al rientro viene ritirato l’apparecchietto che disegna per filo e per segno tutto quello che il pilota fa durante la tappa, saltano fuori le sorprese. Compresi i tagli di percorso che sono abbastanza consueti.
TOP 10 Bernhard Pitzl
Thomas Graf
Briefing sicurezza prima della speciale Un pilota sbaglia strada e quando sta cercando l’errore vede un altro pilota passare poco più lontano e pensa : « Eccolo lì, ora lo seguo » e non si rende conto che così facendo sta tagliando una parte del percorso. Lo ha fatto quest’anno Ferdinand Kriedl (Ktm), un habituè della Croazia che lo scorso anno si è battuto per la vittoria con i nostri piloti italiani, Andrea Tronconi e Stefano Fasani. E si sarebbe battuto anche quest’anno se quest’errore non lo avesse fatto scivolare in settima posizione alla seconda tappa, da primo che era, con cinque minuti di ritardo. E’ stato in quel momento che in cima alla classifica assoluta è saltato l’austriaco Bernhard Pitzl (Ktm) con Giorgio Gambacorta (Yamaha) staccato di soli 49 secondi alle sue spalle e il terzo, sempre austriaco Claus Wittmann (Ktm) a 2minuti e 31 secondi dal primo ed il quinto e il sesto in classifica staccati fra loro di solo 4 secondi. Markus Hoerhan
Riordino presso il Castello di Knin
Flavio Tomasini a sinistra e Giorgio Gambacorta a destra
Una bellissima battaglia che i piloti – più esperti i primi dieci – hanno vissuto con allegria certo, ma anche con un certo spirito competitivo perchè anno dopo anno, il livello dei partecipanti si innalza. Il terzo giorno, nella tappa più lunga da 423 chilometri, gli errori di navigazione hanno caratterizzato tutto il percorso. E così Gambacorta ha perso il contatto dal primo, pur restando secondo, e Kriedl ha saputo invece rimontare fino alla terza posizione, approfittando appunto degli ‘svarioni’ degli altri. Wittmann si è perso e alla fine la classifica si è un po’ rivoluzionata, fatta salva la prima posizione. Il tutto fino all’ultimo giorno, con ancora 250 chilometri circa da affrontare e altre due prove speciali – splendide, in mezzo a vigneti e affacciate sul mare. Alla mattina, la classifica vedeva sempre Pitzl in testa con un vantaggio di un minuto e 23 secondi su Gambacorta che a sua volta aveva 2 minuti e 26 su Kriedl che poteva contare solo su 20 secondi di vantaggio sullo svizzero Cesare Gallina (Ktm) e un minuto e sei secondi sull’austriaco Edi Ederer (Yamaha).
Ferdinan Kriedl
Andy Heierli
Markus Fischer con Marco Borsi in un controllo di velocità Distacchi contenuti che hanno dato una sferzata di adrenalina in più portando i piloti a chiudere la seconda speciale della giornata, ultima di tutta la competizione, stanchi ma felici e soprattutto ansiosi di conoscere il risultato finale. Bernhard Pitzl ha vinto questa quarta edizione del Croatia Rally, precedendo sul traguardo Giorgio Gambacorta di 4’ e 21 secondi con Kriedl terzo a 1 minuto e 24 secondi dall’italiano. Quarta piazza, per soli 30 secondi di differenza, per Edi Ederer che nell’ultima tappa ha strappato la quarta posizione a Gallina, a 11 minuti dal vincitore. Ma a parte la classifica assoluta poi ci sono le classifiche di classe che parlano di A (Light Racing Bike) vinta sempre da Pitzl, B (Dualsport e Rally Motorbike) conquistata da Kriedl, mentre Gambacorta ha conquistato la Over 50. Bravissimo il ceco Zdenek Burda (Ktm), un enorme giovanottone, che al suo primo rally e alla sua prima prova di navigazione ha sbaragliato tutti gli avversari vincendo la categoria C riservata ai bicilindrici: proprio la sua poca esperienza si è rivelata decisiva per lui perchè andando forse un po’ più piano degli altri e leggendo con precisione quasi maniacale il road book, non è incappato in errori di navigazione o nei famosi “speed limit” che quest’anno hanno pesato non poco a livello di penalità sulla classifica finale.
Podio Femminile
Nella classifica femminile successo di Serena Borsi (Husqvarna) su Domenica Saul (Husaberg) mentre la terza donna in gara, Tanja Willmann (Ktm) ha gareggiato nella categoria Amatori. E a questo proposito ecco aprirsi un altro capitolo, sempre parlando di scandagliare la psiche del pilota. Quest’anno Marco Borsi e il suo braccio destro, Luigi Sala, hanno pensato ad una classifica Amatori a cui ben 17 piloti su 75 partenti hanno aderito, segno che l’idea è giusta. Si tratta sempre dello stesso rally raid, con navigazione e tutto il resto, semplicemente più corto. I piloti “Amatori” partono insieme agli altri e disputano in realtà solo la prima speciale della tappa trovandosi poi in un exit point – segnato sul loro road book - tracciato sullo stesso percorso degli altri. In questo modo rientrano prima dei loro colleghi con 300 chilometri magari sulle spalle al posto di 400 e la soddisfazione di essere riusciti a concludere tutta la tappa. Questa categoria è stata vinta da Thomas Haug, tedesco su Husqvarna, e dei 17 partenti ben 13 sono riusciti a concludere la loro gara.
n. 38 Serena Borsi, 43 Domenica Saul