mAXImagazine n. 19 - 2016

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n.19 15 giugno 22 giugno

2016 sole e pioggia alla prima tappa minienduro di piediluco

La Sardegna di Joan Pedrero

endurogp 2016 remes tabella oro in finlandia




Sommario n.19 Rubrica

jonathan manzi

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15 giugno - 22 giugno

2016

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campionato italiano minienduro sole e pioggia alla prima tappa minienduro di piediluco

prosegue il progetto enduro italia

endurogp 2016

remes tabella oro in finlandia

remes sfiora la doppietta nella endurogp

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sempre piu’ remes

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l’allungo di phillips

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Sommario n.19

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15 giugno - 22 giugno

2016

passo falso per holcombe

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sogno azzurro

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doppietta per jack edmonson

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fantastica jane daniels

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endurogp finlandia

marchelli 23° e 15° a heinola

faticare, sudare ma anche... “aperitivare”!!!

46 La Sardegna di Joan Pedrero

Rubrica

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sotto la

lente

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Foto Husqvarna Future7Media

Rubrica

Foto Husqvarna Future7Media

jonathan manzi Ciao a tutti cari lettori di mAXImagazine! Se la scorsa volta vi stavo scrivendo mentre aspettavo il volo che mi avrebbe portato in Grecia, questa volta invece vi scrivo direttamente dalla Svezia, dove sabato 18 e domenica 19 giugno andrà in scena il secondo round del GP scandinavo. Ma facciamo un passo indietro e riprendiamo da dove vi avevo lasciato, ovvero dalla trasferta del Mondiale in Grecia. Qui tutti si aspettavano di correre sotto un sole cocente ed invece… giusto il tempo di partire per il Super Test venerdì sera e le nuvole cariche di acqua si sono fatte avanti prepotenti. E’ stata una gara davvero molto difficile; l’Enduro Test, bellissimo nei giorni precedenti la gara e lungo circa 14 minuti, si è trasformato in un vero inferno costringendo gli organizzatori ed il Track Ispector Maurizio Micheluz a tagliare buona parte della prova. Stessa cosa per il Cross Test uguale, situato su una serie di colline, è diventato molto scivoloso! Fortunatamente la terza P.S., l’Estrema, era caratterizzata da un fondo piuttosto ghiaioso e perciò non ci ha riservato troppe complicazioni.Personalmente sono riuscito a concludere il GP al nono e sesto posto nella E1. Rientrati dalla Grecia, giusto un paio di giorni a casa per rilassarsi e fare il cambio dell’abbigliamento e via, siamo partiti in direzione Firezione per gli Assoluti d’Italia. Quella toscana è stata una gara bellissima, con un Cross Test subito fuori il paese, un Enduro Test molto lungo ma da vero Enduro (come piace a me!) e una Estrema molto impegnativa.


Foto Husqvarna Future7Media

I giorni antecedenti la gara sono stati caratterizzati da bel tempo e caldo, ma ovviamente non poteva durare anche il giorno della gara e quindi… giù acqua! E quanta acqua… All’inizio del secondo giro ha cominciato a piovere facendo diventare davvero tutto molto più complicato. Sono tornato a casa con un terzo posto, non molto soddisfacente ma comunque importante per il campionato. Al momento sono terzo, alle spalle di Rudy Moroni e Gianluca Martini. Qualche giorno di riposo prima di riprendere gli allenamenti in vista del GP di Finlandia. Ho cercato di allenarmi su terreni pressoché simili a quelli nordici per abituarmi subito all’ambiente che avrei trovati lì, fatti soprattutto di sassi e radici! Arrivati a Heinola, città che ha ospitato il GP finlandese, abbiamo cominciato a guardare le speciali, anche se sapevamo già cosa ci aspettava: buche, sabbia, sassi e radici! Per fortuna qua non ha piovuto, altrimenti la situazione cominciava a essere problematica! Non è stata una trasferta molto positiva in termini di piazzamenti, se non per qualche discreta prova speciale. Questi terreni sono davvero particolari e difficili; anche se ti sembra di andare forte quando esci dalle speciali ti accorgi che forse non era proprio così. I piloti nordici hanno tutta in altra tecnica, e si vede! Ora vi mando un grosso saluto dalla Svezia, è giunta di nuovo l’ora di camminare le speciali qui a Enköping. Ciao ragazzi, alla prossima! JM #61

Data di nascita: 31/08/1990 Nazionalità: Italiana Numero Gara: 61 Ranking: 23,80 Moto: Husqvarna 250 4T Team: BBM Husqvarna Motorcycles Motoclub: Lumezzane


campionato ita

miniend

minienduro 11-12 giugno - piediluco - tr

sole e pioggia alla prima tappa minienduro di piediluco Nella suggestiva località umbra, famosa agli amanti del fuoristrada per aver ospitato numerose manifestazione tra cui la piÚ prestigiosa di tutte, la tappa italiana del Mondiale Enduro nel 2008, si è svolta sabato 11 e domenica 12 giugno la prima e seconda prova del tricolore MiniEnduro.


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duro

Dopo una lunga attesa, il Campionato Italiano riservato ai più piccoli è tornato così ad accendere i riflettori riservandoci un weekend ricco di emozioni, adrenalina e divertimento. La formula di gara, che riproponeva quella della scorsa stagione, ha visto i cuccioli dell’Enduro sfidarsi sabato pomeriggio e domenica mattina. La prova ha riservato due prove speciali, una Linea in mezzo al bosco, e un Fettucciato dislocato su un campo con alcune contropendenze. Il tutto è stato ripetuto per cinque giri in entrambe le giornate.


Differenti sono state però le condizioni del terreno, passato da asciutto nella giornata di sabato, a fangoso in quella della domenica. Gara2 è stata infatti condizionata dalla pioggia che puntuale si è presentata pochi minuti dello start, rendendo così più impegnativa questa seconda giornata di gara. L’acqua è caduta per buona parte della manifestazione, che però non ha subito particolari variazioni, eccezion fatta per la categoria Baby che non ha affrontato la prova in Linea ed ha accorciato di due giri la propria gara. Grande impegno è stato messo in campo dal Motoclub Racing Terni, organizzatore della prova. Alla guida del sodalizio umbro il presidente Roberto Pagnanini, supportato dall’eccellente Mauro Troiani.



I risultati sono variati da una giornata all’altra: distacchi più pesanti e cambi ai vertici hanno delineato il profilo di due gare simile ma praticamente differenti per le opposte condizioni meteo. Partiamo dalla 125 Mini, classe d’esordio in questo primo atto della stagione 2016. Nata con l’idea di aiutare il passaggio dei piccoli campioni dal tricolore MiniEnduro all’under23, la classe 125 Mini raccoglie i giovani tra i 14 e i 16 anni che si vogliono cimentare con la ottavo di litro, che altrimenti non potrebbero utilizzare nelle altre gare di italiano poiché è richiesta la patente e l’età minima di 16 anni. E così abbiamo visto cimentarsi con il 125 i ragazzi che abitualmente vediamo all’Under23 o addirittura agli Assoluti d’Italia in sella alle piccole 50 cc, come il portacolori del Team Italia Francesco Giusti, terzo sabato a pochissimi secondi della vetta del podio e settimo la domenica. A vincere Gara1 è stato l’abruzzese Adriano Bellicoso, seguito da Michele Gabello ed appunto da Giusti; Bellicoso non è riuscito però ad imporsi anche in Gara2 che ha visto la vittoria per soli 27 centesimi di Alessio Bigiarini, mentre la terza posizione è andata al pugliese Gaballo.

Adriano Bellicoso

Alessio Bigiarini

Michele Gaballo


Francesco Ross


Solamente due i cinquantini in gara: al via con le piccole “zanzarine” Francesco Servalli, vincitore di entrambe le giornate, e Lorenzo Bersini, secondo con un gap di 38” nel Day1 e 1’21” nel Day2. Francesco Servalli

Riccardo Fabris

Lorenzo Aramini

Andrea Spagliccia

Combattutissima la Aspiranti 85 dove il sabato in soli 38” vediamo ben sei piloti! Distacco impercettibile tra i due contenti alla vittoria, Riccardo Fabris e Andrea Spagliccia, che concludono le loro fatiche a 1”19 di differenza. Più distaccato Gabriele Pasinetti, vittima di qualche caduta di troppo che gli ha fatto perdere secondi preziosi. Cadute che gli costano il podio (e un giro in ospedale per degli accertamenti) anche per Paolo Degiacomi, che conclude la gara del sabato in quarta posizione a due secondi da Pasinetti. Poco distanti Giuseppe Arangio Febbo e Lorenzo Aramini completano la Top Six della classe. Il terreno pesante si è fatto sentire invece domenica; in Gara2 i distacchi si sono moltiplicati. Nel marasma di fango a spuntarla è stato Gabriele Pasinetti, con Fabris e Arangio Febbo a completare il podio. Nella somma delle due giornate, il giovane veneto Riccardo Fabris è risultato il pilota più veloce del weekend ternano!


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CAMPIONI DEL MONDO ENDURO 2015 E1 E2

Eero Remes

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Negli Esordienti troviamo una doppietta e porta la firma di Andrea Gheza, che vince imponendosi su Luca Ruffini e Elgari. I due avversari del pilota lombardo concludono nell’ordine la giornata di sabato, salvo poi scambiarsi le posizione in quella domenica.

Alberto Elgari

Luca Ruffini

Andrea Gheza


Gabriel Faganel

Gabriele Melchiorri

Spettacolari come sempre i Baby. Dieci piccole pesti hanno animato la categoria riservata ai più giovani del tricolore enduro; i cuccioli hanno entusiasmato tutti i presenti con prodezze davvero impressionati. Poco importa poi il risultati finale, l’importante è divertirsi in sella a queste moto in miniatura! Per onor di cronaca si aggiudica la giornata di sabato Gabriele Melchiorri, seguito da Gabriel Faganel e Giammarco Bartolini, mentre il podio di Gara2 è formato da Manuel Savi, Niccolò Vecchi e Matteo Fersini. Tra le squadre, brillano i colori del Motoclub Gaerne che vince entrambe le giornate. Alle spalle concludono, sia sabato che domenica, il Motoclub Bergamo e il Motoclub Racing Terni.



Pietro Scardina



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prosegue il progetto

enduro italia Seconda tavola rotonda a Pistoia tra FMI e CFS

Venerdì 10 giugno si è tenuta a Pistoia la seconda tavola rotonda del Progetto Enduro Italia. L’incontro ha avuto luogo presso la sede del Comitato Regionale FMI Toscana con l’obiettivo di sensibilizzare i Moto Club, i Tesserati FMI e i numerosi appassionati presenti all’utilizzo corretto del territorio durante la pratica del fuoristrada. Erano presenti il Presidente della FMI, Paolo Sesti, Massimo Romolini – Capo della Segreteria tecnica del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini – il Presidente del Comitato Regionale FMI Toscana, Andrea Vignozzi, il Coordinatore del Dipartimento per le Politiche Istituzionali FMI, Tony Mori, e Marco Marcellino, Presidente della Commissione Normative Fuoristrada FMI. A rappresentare il Corpo Forestale dello Stato sono stati il Comandante Regionale della Toscana, Giuseppe Vadalà, il Comandante Provinciale di Arezzo, Claudio D’Amico, l’Ispettore Marco Mazzi e la Comandante Provinciale di Pistoia, Raffaella Pettinà. La tavola rotonda toscana ha toccato gli stessi argomenti trattati durante il primo appuntamento del 16 maggio a Milano. Dopo i saluti del Presidente Sesti, si sono affrontati i temi della condivisione del territorio, della collaborazione tra FMI e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il nuovo Codice della Strada, dell’importanza del Protocollo d’Intesa tra FMI e Corpo Forestale dello Stato, dei rapporti tra Moto Club e Strutture Territoriali del CFS e delle normative sulla circolazione in fuoristrada come valore aggiunto per il rispetto del territorio. Quest’ultimo, si è voluto sottolineare, non appartiene ad una categoria in particolare ma deve essere condiviso da tutti gli utenti nel rispetto totale delle regole. Al termine dell’incontro – dopo la consegna di due Tessere Member FMI a D’Amico e Mazzi – si è aperto un interessante dibattito a cui appassionati e Moto Club sono intervenuti con forte spirito costruttivo. Il Presidente FMI, Paolo Sesti, ha dichiarato: “Queste tavole rotonde sono fondamentali per sensibilizzare gli appassionati di fuoristrada e tutti i motociclisti al rispetto dell’ambiente. La collaborazione tra FMI e Corpo Forestale dello Stato è determinante per regolare al meglio la circolazione off-road e, proseguendo con la sensibilizzazione degli appassionati, sono certo che questa in futuro possa continuare senza difficoltà.E’ con tale obiettivo che organizzeremo altre tavole rotonde, a cui parteciperanno nuovamente sia i rappresentanti della FMI, che del Corpo Forestale che di altre istituzioni – anche governative – il cui contributo è fondamentale”.


mondiale endurogp 2016 remes tabella oro in finlandia Eero vince il Gran Premio di casa e diventa il leader della EnduroGP, ai danni di Phillips per… 0 punti. Vittorie di classe anche per Aubert (E3) ed Edmondson (EY), mentre Redondi fa doppietta nella Junior ed inizia a sognare.

Foto: EnduroGP

Dici Finlandia e pensi, inevitabilmente, alla fucina di talenti che anno dopo anno questa nazione produce nel Motorsport, siano essi a 2 o 4 ruote. Dici Finlandia e pensi, inevitabilmente, al Rally dei Mille Laghi ed alle incantevoli foreste nelle quali è più facile perdersi che trovare un arbusto. È in questo splendido scenario che va in scena il 4° Gran Premio stagionale del Mondiale Enduro, con temperature accettabili e senza diluvi (e questa sì che è una notizia!).


di matteo solinghi

remes sfiora la doppietta nella endurogp

Steve Holcombe Foto: EnduroGP

Weekend (quasi) perfetto per Eero Remes (TM Factory), che, spinto dal calore del tifo dei suoi connazionali, centra la vittoria, ma non solo: ora è lui il detentore della tabella oro, quella che – da quest’anno – si dà al leader della EnduroGP, la neonata categoria che altro non è che l’Assoluta. L’unica “sbavatura” riguarda il Day2, che vede la vittoria di Matthew Phillips (Sherco CH Racing) ed il 2° posto di Remes: i due sono così a pari punti (125) a +27 su Steve Holcombe (Beta Factory), che fa un passo falso prendendo una penalità di 5’ nel Day2, vanificando una prestazione sopra le righe. Nathan Watson (KTM Factory) non è più, ormai, una novità: piano piano ci stiamo facendo l’abitudine a vederlo tra i primi della classe nonostante sia un “esordiente” in questa disciplina. Certo che vederlo sul podio sia il sabato che la domenica, un po’ effetto lo fa… Il migliore degli azzurri è Alex Salvini (Beta Factory), che torna dalla trasferta scandinava con 20 punti in più ed il 7° posto assoluto.

Nathan Watson Foto: EnduroGP



Matthew Phillips Foto: Press Sherco/D.Agrati


sempre piu’ remes La E1 è un dominio di Remes, che non ha ancora sbagliato un colpo da inizio a stagione; Watson lo insegue a 30 punti di distacco. Bene le Husqvarna Factory di Daniel McCanney e Pascal Rauchenecker, mentre gli azzurri faticano nella sabbia della Finlandia, specie Gianluca Martini (Kawasaki), ancora 4° di categoria.

Eero Remes - Foto: EnduroGP


di matteo solinghi

l’allungo di phillips In E2 Phillips allunga su Mathias Bellino (Husqvarna Factory), 2° sia il sabato che la domenica. Segue il terzetto Salvini-Larrieu-Robert a 112 punti, tutti ancora in lotta per la vittoria di categoria. Positivo, tutto sommato, il weekend di Davide Guarneri (RedMoto Honda), con 18 punti ed il consolidamento dell’8° posto in Campionato (oltre a qualche punticino nell’EnduroGP).

Mathias Bellino - Foto: EnduroGP

Alex Salvini - Foto: EnduroGP

Loic Larrieu Foto: EnduroGP


di matteo solinghi

passo falso per holcombe

La E3 è la classe più incerta, con due piloti Beta Factory che se le suonano PS dopo PS. Aubert “mangia” 9 punti al compagno di squadra Holcombe e si porta a -7. Antoine Basset (KTM) guarda la sfida da posizione privilegiata (-14 da Holcombe, -7 da Aubert), pronto ad approfittare del primo errore di uno dei due. Manuel Monni (TM Factory) si conferma la quarta forza del Campionato.

Antoine Basset - Foto: EnduroGP

Johnny Aubert - Foto: EnduroGP



sogno azzurro

Josep Garcia Foto: EnduroGP

Giacomo Redondi Foto: EnduroGP

In EJ Giacomo Redondi (RedMoto Honda) è il padrone e anche in Finlandia fa gli onori di casa aggiudicandosi l’intero bottino. Segue Albin Elowson (Husqvarna) a 58 (!) punti di distanza, poi Josep Garcia (Husqvarna) a -67. Weekend mezzo amaro per Davide Soreca: la sua RedMoto Honda si ferma nel Day2 per noie meccaniche.


di matteo solinghi

doppietta per jack edmonson

Nella Youth Cup Jack Edmondson (KTM) fa doppietta, ma il leader di classe rimane Jean-Baptiste Nicolot (Yamaha). Antti Hanninen (Husqvarna) sorprende tutti con 32 punti conquistati ed il 3° posto: non male per una wild card! Appuntamento al 2-3 luglio per il GP dei Paesi Baschi.

Foto: EnduroGP


Non è solo ciò che provi nel momento in cui sei al massimo della forma, la cosa veramente importante è la passione che ti ha spinto a mangiare polvere per anni per vivere questi momenti


di matteo solinghi

fantastica jane daniels

Il GP di Finlandia ha visto al via anche la categoria Woman, con una folta rappresentanza delle Lady su due ruote. Tutti si aspettavano una doppietta della campionessa in carica Laia Sanz (KTM), regina dell’offoroad negli ultimi anni ma… a sorprenderci è stata una veloce Jane Daniels (Husqvarna) che si porta a casa una splendida doppietta. La spagnola Sanz si aggiudica un secondo e un terzo posto, mentre a completare il podio è la tedesca Marie Franke (KTM).

Foto: EnduroGP

Foto: EnduroGP


Michele Marchelli - Foto Morello

endurogp finlandia marchelli 23° e 15° a heinola Miglioramenti tra il Day 1 e il Day 2 per il pilota del Team Italia Enduro Il Team Italia Enduro si è presentato al round finlandese del Mondiale Enduro con il solo Michele Marchelli a disposizione. Matteo Rossi non ha potuto essere presente a Heinola sabato e domenica a causa della frattura alle costole rimediata in Grecia; Mirko Spandre non ha partecipato alla quarta tappa del Campionato del Mondo in seguito all’operazione subita al ginocchio sinistro dopo la prova degli Assoluti d’Italia a Firenzuola (FI).

Su delle Prove Speciali molto complicate, Marchelli non è riuscito a trovare il giusto feeling nel primo giorno di gara e ha concluso in 23° piazza nella categoria Junior. L’affiatamento con la moto è migliorato domenica, quando il giovane pilota ha chiuso 15° mostrando notevoli passi avanti. In questa classe, sia il Day 1 che il Day 2 sono stati vinti da Giacomo Redondi.

Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “In Finlandia i piloti si sono dovuti misurare su delle Prove davvero difficili, rese insidiose da sassi, radici e buche. Inizialmente il percorso poteva sembrare semplice, poi però tutto si è complicato giro dopo giro. Marchelli sabato non è riuscito ad esprimersi, mentre domenica si sono visti dei miglioramenti soprattutto nella parte finale di giornata”.

Sarà sufficiente aspettare pochi giorni prima del prossimo round. Sabato e domenica infatti sarà Enkoping, in Svezia, ad ospitare la 5° prova del Campionato del Mondo di Enduro.

Ufficio stampa FMI


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faticare, sudare ma anche... “aperitivare”!!!

Se è vero che l’enduro significa sudare, faticare e spingere la moto su e giù per le rive è anche vero che il bello di questo sport è il clima di divertimento – e di spassoso disagio - che si crea ogni volta, indipendentemente che ci si trovi ad una motocavalcata o nel bel mezzo di un m@[#]$ì$$ìmo CO tirato al campionato italiano!

Che lo spirito goliardico sia insito nel DNA dell’endurista lo dimostrano chiaramente i Party di fine corso organizzati dalla Federazione!! Ahahaha! Scherzi a parte iniziamo a raccontarvi, anche se cronologicamente non è l’ultima news, delle due belle giornate di Collegiale femminile FMI, il 4-5 giugno al crossodromo Predella | Salsomaggiore, a cui hanno partecipato ben 11 ragazze! Perfetta la location con campo da cross, fettucciato su prato in contropendenza + anello di enduro nel bosco. Due giorni di scuola intensi, posizione, lap crono, passaggi tecnici ma tutte insieme a girare e confrontarsi (e ovviamente ridere delle scivolate e “performance” varie) ci si diverte e si sente meno la fatica.


Un grazie a tutti gli istruttori, che con pazienza hanno cercato di correggere e migliorare la guida di ogni pilotessa, già ricordarsi tutti i nostri nomi non è stata un’impresa da poco, vero Geppo?!? Strepitosa poi la festa, organizzata il sabato sera a bordo pista dai genitori dei ragazzi, con grigliata, torte, musica, birra, prosecco, grappa e molto altro…. Un mix esplosivo a cui nessuno è riuscito a sottrarsi!!!! È stata davvero una bella iniziativa, a conclusione di un primo ciclo di allenamenti-scuola organizzati dalla Federazione e dedicati ai più giovani e alle ragazze; eventi come questo favoriscono e rafforzano lo spirito di gruppo, creando il giusto clima sportivo prezioso poi anche durante le gare. Ma torniamo appunto ai paddock dei vari campionati… Il 22 maggio è stata una domenica scoppiettante con gare per tutti e tre i campionati regionali a cui partecipano le nostre Ladies: piemontese, lombardo e ligure. 4^ appuntamento per il piemontese (anche detto WEP – World Enduro Piedmont) a Cortemilia-Cuneo sul percorso del campionato Assoluti d’Italia/ Coppa Italia 2012.


Gara piuttosto impegnativa in cui mancavano all’appello per concomitanze varie alcune delle nostre ragazze tra cui la Campionessa regionale in carica Anna Madamin Sappina (n.d.r. per una volta a fare la mamma!). A portare dunque la nostra maglia sul secondo gradino del podio ci ha pensato la Pupa Susanna Grasso, per Deborah Niada invece, un quarto posto che vale una vittoria perchè è stata la sua prima gara di enduro, dopo 4 disputate, portata finalmente a termine. Alessia JR Martucci ha invece purtroppo cotto la frizione del suo (povero e stressato) 50cc ma è corsa come sempre a bordo PS a farci un tifo da stadio TOP!!! A Dego - Savona, in scena la 3^ prova del ligure, con la nostra portacolori Lady in riviera Giulia Garibaldi che non ha mai mollato e ha completato la gara in seconda posizione di categoria; trasferimento guidato, pochissimo asfalto e 4 giri che confessa… “si sono sentiti tutti!!” ;)


La scelta versatile per ogni terreno

Estremamente versatile in termini di utilizzo terreni che siano morbidi, sabbiosi, misti o duri.

su

Ottima resistenza all’usura ed allo strappo, così come un ottimo grip su terreno duro grazie ai suoi tasselli rinforzati e ingranditi. Più comfort grazie ad un ottimo assorbimento dei colpi (su radici, pietre, ...) e ad una ottima stabilità in frenata, il che consente di frenare più energicamente. La scelta dei Campioni del Mondo d’Enduro, Pierre-Alexandre RENET, (categoria E2 nel 2014) e Mathias BELLINO (categoria EJ nel 2013). www.michelin.it/moto/

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Infine per la 2^ prova del regionale lombardia, a Pisogne - Brescia, a salire sul secondo gradino del podio la Lady Elisa Caronni che ha segnato degli ottimi tempi nelle prove speciali, belle e tecniche, annoiandosi invece non poco per i trasferimenti con molti, troppi, tratti asfaltati. E sempre per il regionale Lombardia, si è già disputata anche la 3^ prova, a Gardone in Val Trompia, la scorsa domenica. Le foto che venivano pubblicate sui social il sabato durante le ricognizioni PS non erano delle più rassicuranti… all’acqua da sopra ormai ci siamo abituati ma qui si trattava di portarsi il kayak invece della moto!!! Arghhh! Nonostante questo, Elisa era al via, la testa però era da un’altra parte; parecchi problemi nel primo cross test, molto bene come sempre nell’estrema e nel secondo cross test dove al secondo giro ha fatto segnare il miglior tempo, ma risultati altalenanti e come detto, giornata no, così a fine del secondo giro ha deciso di riportare la sua Gas Gas al paddock. Quest’anno la prova più dura per lei e che ruba giustamente un po’ di concentrazione alla moto (no, non è il Tully!) sono gli esami di maturità a cui andrà data nelle prossime settimane la massima priorità. In bocca al lupo Eli, ti aspettiamo per festeggiare a tutto GAS! Chiudiamo il nostro resoconto mensile con il Minienduro, ormai nel vivo della stagione, con la seconda tappa del Trofeo Nord-Ovest Minienduro “Mario Ferrero”, il 29 maggio in Valsassina, che ha visto la netta vittoria di Elisa Givonetti seguita da Isabella Soncin, Elena Givonetti e Giada Ukmar, squadra mini-lady al completo e in formissima .


Lo scorso week-end, 11 e 12 giugno, si sono finalmente aperte le danze anche dell’Italiano Minienduro con la prima tappa della stagione a Piediluco – Terni; al via Elisa Givonetti che, non essendo prevista la categoria femminile, ha corso negli aspiranti 85 con i ragazzi e ci racconta: <<Sabato le speciali erano molto belle e si è corso col sole. Il secondo giorno invece, sotto la pioggia sin dal mattino, il fettucciato è diventato pongo fangoso e la linea molto stretta tra gli alberi viscidissima e bruttina. A causa di un po’ di tappi e qualche caduta gli organizzatori hanno tagliato un pezzo di trasferimento e ci hanno fatto fare qualche tratto di asfalto. La gara è stata comunque bella, non molto difficile tecnicamente il primo giorno ma il secondo con la pioggia tutto si è decisamente complicato.>> E conoscendo le pietre belle viscide di Terni cara Elisina ti crediamo!!! :D Ora ci aspetta un altro mese con gare ad ogni fine settimana, non perdetevi dunque la prossima rubrica Lady qui sul mAXImagazine che ne avremo “di ogni” da raccontarvi!!! A presto ;-)


un’impresa titanica

Le gare sono così: si vince, si perde, ci si perde, si cade, si va piano, si va forte, si sbaglia, si fa tutto giusto. Tutte possibilità per un pilota che corre. Poi c’è la fortuna: c’è chi ne ha di più, chi ne ha di meno, chi ci crede e chi non ci crede. Oggi avremmo il piacere di raccontarvi com’è andata la gara di Campionato Regionale Lombardo del 12 Giugno a Gardone Val Trompia a cui hanno preso parte quasi tutti i componenti degli Enduristi Seccati, lasciando a voi qualsiasi interpretazione su quale possa essere la spiegazione dei risultati raggiunti dai componenti del gruppo. Già dal Sabato la gara sembrava anomala: condizioni meteorologiche catastrofiche, prove speciali molto corte, decisamente fangose e per di più passaggi lungo un fiume carico d’acqua. Tutti ingredienti favorevoli ad una prestazione stratosferica da parte degli ES (Enduristi Seccati). Bando alle ciance, è stata una gara molto complicata ed il risultato è aperto alle interpretazioni più fantasiose: partiamo dal nostro leader, Scande (Alessandro Scandella), ritiratosi dopo aver perso la propria battaglia personale con il fango insidioso del fettucciato e la terribile pendenza dell’8,5% che dopo ben due tentativi lo hanno costretto al ritiro (pare per problemi tecnici). Paghini . Foto IEnduro


Passiamo poi a Pago (Alessandro Paghini) che su una speciale della durata di circa 1min e 14 secondi è riuscito nell’impresa titanica di impiegarci ben 4 minuti, raccogliendo lo stupore di tutti i membri della Crew, che lo avevano ormai dato per disperso. Storia simile per Lazzer (Edoardo Lazzarini) il quale, pensando di essere già sulle spiagge di Porto Rotondo, ha deciso di concedersi un bagno nelle acque della Prova Estrema, per la gioia di tutte le sue followers, ma penalizzandolo nella classifica finale che lo ha visto piazzarsi solamente al 6° posto. Non dimentichiamoci poi di Espa (Alessandro Esposto) che proprio in Prova Estrema ha preso la decisione di NON voler vincere a qualunque costo e intenzionalmente ha imbroccato la strada sbagliata, percorrendo una prova speciale tutta sua e centrando il suo obiettivo: il 2° posto. Da menzionare comunque anche coloro che hanno portato a termine una gara senza intoppi come Crem (Alessandro Cremasco) che nonostante l’odio incondizionato per il fango manifestato alla prima gara dell’anno a Chieve, questa volta ha deciso di non ritirarsi senza motivo, finendo con un buon piazzamento e Riccardo Crippa che come al solito ha evitato che il gruppo degli Enduristi seccati concludesse la trasferta senza nemmeno una vittoria. Il giudizio ora spetta a voi... dobbiamo davvero credere alla sfortuna in tutto questo?

Chiudiamo il nostro simpatico articolo con un tono più serio e rivolgendo i nostri pensieri alla tragica vicenda di Nicola Arizzi, un pilota e un ragazzo che rimarrà in modo indelebile nella nostra memoria. Ciao Nico.




sotto la

lente

di Elisabetta Caracciolo Foto Bike Village

La Sardegna di Joan Pedrero l pilota Sherco vince la prova di Mondiale organizzata dalla Bike Village al termine di un avvincente duello con il francese De Soultrait. Botturi conquista il podio italiano e il titolo RTT 2016

La nona edizione del Sardegna RallyRace si è corsa una settimana fa, terza prova del Mondiale Rally Tout Terrain FIM. Una edizione ancora da record se confrontata con le gare che l’avevano preceduta : 39 partecipanti ad Abu Dhabi, 19 in Qatar, e 61 in Sardegna. Segno che la navigazione stretta e forsennata della Sardegna non solo piace, ma è anche utile per imparare, tanto è vero che anche personaggi del calibro di Kevin Benavides, argentino ufficiale Honda, abituato alle grandi distese del Sud America, ha deciso di venire, all’ultimo istante, dopo aver vinto il Merzouga. « Per fare esperienza » ha detto il pilota, e dal cilindro di Simone Agazzi e della RS Moto Honda è saltata fuori una moto per il campione d’oltre oceano.


Al Mondiale in Sardegna, e ai suoi 61 piloti, si sono poi aggiunti i 25 piloti dell’Italiano RTT per i quali questa gara rappresentava la seconda ed ultima prova del tricolore di specialità, dopo la prima a fine aprile ad Aielli, in Abruzzo. Tutti i piloti italiani però, che corrono nel mondiale, automaticamente, con il sistema a caduta, rientrano anche nella classifica dell’italiano, e così, se la vittoria assoluta del 9° Sardegna Rally Race è andata a Joan Padrero su Sherco, quella dell’italiano è andata ad Alessandro Botturi (Yamaha) che in questo modo ha anche vinto il titolo, il primo per quanto riguarda i rally assegnato in questo 2016 da FMI, del Raid Tout Terrain. Botturi è riuscito a vincere tre giorni su sei totali e nonostante uno zero nel secondo giorno in Abruzzo ha vinto battendo Vanni Cominotto (Husqvarna CF Racing), secondo assoluto, con sette lunghezze di distacco. Al terzo posto del campionato Maurizio Gerini su Husqvarna del Rally Team Solarys.

Cristian Espana, con il team Beta Dirt Racing


Vanni Cominotto Restando in Sardegna dunque, Pedrero ha vinto dopo una battaglia forsennata cominciata fin dalle prime fasi della gara, nel prologo, corso a Budoni, a due passi dal mare, il 2 giugno. In quell’occasione il più veloce era stato Xavier de Soultrait (Yamaha) che aveva battuto proprio Vanni Cominotto e Joan Pedrero, con Benavides (Honda) quarto davanti al francese Van Beveren su Yamaha. In base al regolamento le carte si erano mescolate alla sera per la partenza del giorno dopo e il francese De Soultrait aveva scelto la settima posizione, dietro a Benavides e davanti a Cominotto. Una scelta che gli aveva portato fortuna sulla prima tappa, di 284 chilometri complessivi – un anello con partenza ed arrivo da Budoni – e due prove speciali, la prima da 70 e la seconda da 98 km, e che lo aveva visto vincere entrambe le ps e la tappa. Così al termine del primo giorno De Soultrait era in testa su Pedrero con 2’50 mentre alle loro spalle con pochi secondi di distacco c’erano Armand Monleon – ospitato dalla squadra Husqvarna CF Racing di Fabrizio Carcano – e poi Kevin Benavides con le altre Yamaha quelle di Helder Rodrigues e Adrien Van Beveren più indietro. Il primo degli italiani era Botturi ottavo davanti a Cominotto nono.



La seconda giornata portava il rally, con una leggera pioggerellina a Sa Itria, fra le montagne della Barbagia, fra Fonni che è il paese più alto dell’isola e Gavoi. Un bivacco all’aperto, senza alberghi, bellissimo, che è diventato ormai una tradizione in questo rally. Pedrero partiva forte e vinceva la prima speciale, ma poi sbagliava scivolando in classifica in questa giornata da oltre 200 chilometri e due speciali da 48 e 59 km, mentre Botturi vinceva la tappa e si portava in seconda posizione assoluta, alle spalle di De Soultrait, staccato di soli 55 secondi. Olivier Pain, il francese in forze al team Beta di Paolo Machetti, Dirt Racing, agguantava la terza posizione assoluta con una moto che conosceva poco e che non aveva praticamente avuto modo di provare prima, mentre Monleon era quarto.

Xavier de Soultrait

Olivier Pain

Armand Monleon


Alessandro Botturi In questo momento Pedrero è ottavo in classifica, staccato dal primo di ben quattro minuti. Il terzo giorno la carovana del rally si sposta ad Arbatax, e per iniziare lo fa con una tappa marathon. I piloti lasciano Sa Itria con due speciali da 94 e 67 km sapendo che alla sera i mezzi verranno messi in parco chiuso e nessuno potrà toccarli fino all’assistenza del giorno dopo. Fra la prima e la seconda speciale scoppia un bel temporale e questo rende le cose un po’ più complicate per tutti. In assistenza tutti cambiano le gomme, sapendo che poi non potranno più toccarle fino all’assistenza del giorno dopo e a fine giornata Pedrero e De Soultrait si sono spartiti le vittorie di speciale : una per lo spagnolo, e una per il francese. Alla sera la tappa la vince Pedrero che ha riconquistato il secondo posto in classifica ai danni di Botturi.

Joan Pedrero


Giovanni Zecca I distacchi però sono sempre forti : De Soultrait conduce con 3’ e 38 secondi sullo spagnolo e con 4’ e 32 su Botturi che annuncia per il giorno dopo l’attacco. Il pilota di Lumezzane è convinto di poter recuperare e così parte fortissimo nella prima parte della speciale, ma incappa in una serie di errori di navigazione. Peggio di lui fanno Helder Rodrigues e diversi altri, compreso, nella seconda parte della ps, Xavier de Soultrait. La tappa che rappresenta la seconda parte della marathon, conta una speciale da 165 chilometri, interrotta da una neutralizzazione di mezz’ora per l’assistenza, e alla sera, al rientro ad Arbatax la classifica ha subito una bella rivoluzione. De Soultrait e Benavides hanno sbagliato percorso, e come da regolamento vengono penalizzati. Pedrero si ritrova quindi, grazie anche ad una ottima

Adriean Mare prestazione quel giorno, in testa alla classifica, con soli 17 secondi di vantaggio su De Soultrait. Lo spagnolo Monleon è salito in terza posizione a 2’ e sette dal primo con Olivier Pain quarto e Botturi quinto a oltre 5’ dal leader. L’ordine di partenza del giorno dopo è fondamentale : nei rally raid, si sa, partire dietro aiuta, ma con distacchi così piccoli bisogna far bene i calcoli. Padrero parte per primo, e alle sue spalle ci sono Monleon, Van Beveren, Pain, De Soultrait, Cominotto, Benavides e Botturi. Il Bottu vuole a tutti i costi salire sul podio, ma non sarà facile dalla ottava posizione, anche e soprattutto perchè mai come quest’anno la gara sarda è stata così ricca di polvere e superare non è affatto semplice.



Juan Carlos Salvatierra Vilagut

Nella prima speciale di 66 km Botturi ottiene il miglior tempo : sbaraglia gli avversari, scatenato, e batte Pain, De Soultrait e Pedrero. Il francese della Yamaha rifila allo spagnolo 42 secondi e così si riporta al comando, per soli 24 secondi. Quando la seconda ed ultima speciale – 76 km - del Sardegna Rally Race 2016 riparte, la tensione è fortissima. E forse è questa che fa incappare, di nuovo, De Soultrait in un errore di navigazione. Botturi nuovamente è il più veloce, ma Monleon che ha capito le sue intenzioni e non vuole cedere il podio accelera e contiene i distacchi. Botturi vince con 1h.24 minuti e 23 secondi e Monleon prende solo nove secondi dal campione d’enduro. In questo modo si garantisce il terzo gradino del podio, per soli 39 secondi su Botturi che sarà quarto. Pedrero chiude la ps terzo davanti a Pain, Van Beveren, Benavides e De Soultrait appunto, che ha beccato oltre un minuto dallo spagnolo della Sherco.

Andrea Mancini


Kevin Benavides



Pedrero dunque, vince la gara con soli 43 secondi di vantaggio sul francese regalando agli appassionati un duello epico, di quelli che si ricorderanno per parecchio tempo in Sardegna. Van Beveren vince la classifica del Mondiale riservata agli Junior, battendo il giovanissimo israeliano Sella Gev e il cileno Josè Ignacio Cornejo mentre nella Veteran trionfa Mauro Uslenghi (Honda) su Alessandro Fadda ed Antonio Colombo entrambi su Sherco. La classifica quad assiste alla vittoria del francese Sebastien Souday su Rafal Sonik e Axel Dutrie. Per quanto riguarda il podio italiano Botturi sale sul primo gradino, davanti a Cominotto e Andrea Mancini (Beta) e vince anche il titolo Raid Tout Terrain 2016. Il prossimo impegno del Mondiale RTT sarĂ il 21 agosto, in Cile, con l’Atacama Rally.



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