n.21 08 luglio 15 luglio
2015
campionato italiano major a ormea i verdetti del penultimo atto major 2015
tricolore quad
quella torrida domenica , a carpenedolo
08 luglio 15 luglio
Sommario n.21 2015
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Rubrica
fabio mossini #offroadgirl di @micolmuraglia
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campionato italiano major a ormea i verdetti del penultimo atto major 2015
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Quella torrida domenica, a Carpenedolo
“insieme naturalmente� enduro nella val tassobbio
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la rubrica
fabio
mossini Foto: Vision Sport
Cari amici di mAXImagazine bentornati! Sto ascoltando le voci dei miei deejay preferiti, Linus e Nicola, che...“per osmosi” stanno scrivendo le ultime novità dal Cile! A dire il vero mi sembra di essere a casa, ma l’effetto svanisce quanto continuamente ricordano che il termometro in Italia segna temperature bollenti, quelle di una bella estate finalmente calda, mentre io qui sono in maglione di lana! Dunque da dove volete che comincio? Allora vi avevo detto che eravamo quasi al termine del campionato nazionale di enduro, adesso siamo a meno uno alla chiusura della stagione “endurera”, ma posso ufficialmente comunicarvi che dopo alcune toste battaglie, la matematica è dalla mia e sono già stato proclamato Campione Cileno di Enduro nella categoria E2! La vittoria del campionato si è concretizzata dopo essermi aggiudicato il primo posto della gara uggiosa e fangosa, che ha evidenziato la poca confidenza dei piloti sudamericani con la pioggia. Nella mia vita non mi sarei mai sognato, che a quasi 35 anni suonati, avrei conquistato un titolo nazionale sudamericano, ma è proprio vero, nella vita mai dire mai! Innanzi tutto devo ringraziare tutte le persone che da vicino e lontano mi hanno accompagnato e sostenuto, e soprattutto il mio “equipo” che non mi ha mai fatto mancare niente. Ma oltre alla vittoria del campionato, che mi fa felice, mi da soddisfazione il fatto di aver vinto la mia battaglia contro i “furbetti” che si ostinavano a voler vincere a tutti costi inventandosi il possibile per agguantare il podio con il tipico taglio della traiettorie in speciale.
Certo all’inizio era solo una notizia che girava nel paddock e a volte pubblicata un pò per rumoreggiare tra il pubblico...gli italiani si lamentavano di questo, vedi Philippaerts e Soreca, ma le lamentele hanno generato un rumore tale che la federazione ha iniziato a prendere i provvedimenti necessari sorprendendo e squalificando dalla gara in corso tutti coloro che venivano sorpresi a tagliare. So che sono argomenti delicati da trattare, ma mi sento di dover rendere pubblica questa realtà, perché lo sport non deve essere contaminato dagli imbrogli. Le nuove generazioni devono avere un buon esempio e sapere che i risultati si ottengono con il duro lavoro e la passione che ti aiuta ad alleggerire i sacrifici e le fatiche. E credo che con la mia insistenza ho contribuito a trasmettere qualche sano principio ai futuri piloti. Torniamo alla mia vittoria…festeggiamenti? Ancora niente festa ufficiale che sarà in concomitanza della prossima gara, anche perché il fine settimana appena vissuto oltre la mia medaglia d’oro, la storica vittoria della nazionale cilena di calcio che si è aggiudicata la tanto desiderata coppa America. Felicitaciones a todo los Chilenos!! Ma oltre alla gioia purtroppo abbiamo vissuto anche tanto dolore per la perdita del grande idolo, un icona del rally cileno, colui che ha portato la Dakar in Cile, l’immenso Carlo De Gavardo, che ha segnato e lasciato il ricordo nel cuore di tante persone non solo appassionate al mondo della moto. Per questo mi sento di dedicare questo titolo anche a lui, grande persona con tanta passione, che ha fatto tanto per lo sport… Mi ricordo di averlo conosciuto in occasione della Dakar 2015, all’arrivo a Valparaiso, era stato proprio lui ad accogliermi nell’hospitality del podio, dandomi il benvenuto e facendomi subito sentire come a casa, nonostante fossi qui da solo un giorno e non solo non conoscevo nessuno, ma non capivo niente!!! Ciao Carlo…sei stato un grande!! Saluto anche voi amici di mAXImagazine, vi lascio per questa pausa estiva, e ci riaggiorniamo presto con le nuove news per la prossima stagione!! …Buone vacanze!! Ps. un po’ vi invidio!! Moss #83
di @micolmuraglia
#offroadgirl
Ciao ragazzi, è tutto pronto per la penultima tappa di mondiale in Belgio, a Saint-Hubert, ma per non perdere il ritmo frenetico e per non entrare ancora in modalità HOLIDAY, la scorsa domenica mi sono data al Campionato Italiano Regolarità d’epoca, o, per chi se ne intende, posso dire il GR5. Giuro di non essere né matta, né ossessionata, ma correva mio papà… #doveredifiglia!
Foto: Tinin Brizio
Ebbene sì, Super Chicco Muraglia non sa cosa vuol dire appendere il casco al chiodo e barcolla, ma non molla! In sella alla sua Ancillotti 250cc era uno dei 242 partenti a Rodengo Saiano. Un enduro ed un cross test da ripetersi per tre giri, insomma, come quelli veri! Il moto club RS77 ha fatto un grande lavoro, a loro i dovuti complimenti!
Sensazioni? Un déjà-vu. Ho fatto un salto nel passato, come quando ero bambina e la domenica mattina andavo alle gare di regionale ad assistere papà, al fondo della speciale a dargli l’acqua ed una pacca di conforto sulla spalla, a riportargli i tempi, allora rigorosamente solo a voce, dei suoi “avversari”… Con i 40° all’ombra che battevano su Rodengo Saiano, mi sono sentita di nuovo bambina… Impressionante vedere una miriade di moto d’epoca, quanti appassionati ed ossessionati, quanti che davvero ancora battagliano e quanti tifosi, di un tempo, di Chicco Muraglia, quel Chicco Muraglia che vinceva… E’ stata una domenica emozionante, seppur diversa! Colgo l’occasione per augurare a Bomber Rudy Moroni una pronta guarigione perché giovedì 9 luglio gli tocca andare sotto ai ferri per sistemare il suo ginocchio e ritornare più forte di prima! Let’s go! Alla prossima, @micolmuraglia
Foto:Mc RS77
campionato ital 08 luglio2015
a ormea i verdetti del penultimo atto
major 2015
di Monica Mori Foto: mAXIm/ABMLAB
Trasferta piemontese per l’allegra troupe del tricolore over34 che è pronta a gettare l’ancora a Ormea, accogliente cittadina del cuneese. Ad aspettare i simpatici campioni Major il Motoclub Ceva, che ritorna sul palcoscenico nazionale dopo vent’anni di assenza. Al timone del club Franco Vizio che ha allestito una manifestazione che si prospetta bollente, e non solo dal punto di vista della temperatura; a supportare il Motoclub Ceva in questa avventura marchiata Major i clubs Vittorio Alfieri ed Alassio, che hanno fornito un supporto prezioso per l’allestimento dell’evento che animerà le vie di Ormea domenica 12 luglio.
liano enduro
major
La formula di gara per questa quarta tappa del tricolore Major sarà del tutto inusuale e fuori dai classici canoni a cui siamo abituati da qualche anno a questa parte: le prove speciali lungo i 55 km di tracciato saranno tre e saranno ripetute per due giri. Il primo banco di prova per gli oltre 200 atleti iscritti sarà il Cross Test che, con i suoi 3500 metri di sviluppo, impegnerà i piloti tra sali e scendi, ed impegnativi scalini di vecchi terrazzamenti adibiti a pascolo. Il fettucciato, disegnato su una pista da sci in disuso, è situato in località Aimoni, e anticiperà il C.O. di assistenza, che si troverà a una ventina di chilometri dopo la speciale, presso la frazione di Prale. Nello stesso borgo partirà l’Enduro Test 1, caratterizzato da un primo tratto su terrazzamenti, per concludersi nel sottobosco. Altri venti chilometri accompagneranno i piloti al via nei pressi della seconda prova in Linea, disegnata all’interno di mulattiere di montagna in salita, all’interno della quale ci saranno impegnativi tratti su fondo sassoso.
Sul fronte classifiche, i giochi sono ancora molto aperti: a Ormea infatti, salvo colpi di scena o improvvisi spostamenti di posizione, non si dovrebbe assegnare alcun titolo di classe in anticipo. I distacchi nelle varie categorie sono molto ravvicinate, e dovremmo attendere l’ultimo round di Mansuè, del prossimo 4 ottobre, per festeggiare i nuovi campioni italiani di specialità. Nella Master1, al comando della generale troviamo Maurizio Lenzi (KTM TNT Corse) con 52 punti, contro i 48 di Matteo Guastini (KTM) e i 43 di Giorgio Alberti (Honda), rispettivamente secondo e terzo. Nella Master2 distacchi ancora ravvicinati; Daniele Tellini (KTM TNT Corse) lo troviamo al primo con posto con tre punti di vantaggio su Angelo Maggi (Honda Norelli BG), secondo a 54 lunghezza, mentre il terzo posto è occupato da Carmelo Mazzoleni (KTM Norelli BG), leggermente più staccato con 43 punti. Più tranquilla la corsa al titolo per Federico Mancinelli (KTM Norelli BG); il pilota umbro conduce la classifica di campionato con 60 punti; sono soli 47 e 45 i punti guadagnati dai diretti avversari Christian Natta (Beta) e Luca Politanò (TM Alfieri). Nella Expert1 vetta del podio per Pierluigi Surini su KL Kawasaki che guida il campionato con 57 punti contro i 54 di Marco Feltracco (Husaberg TNT Corse). Terzo posto per Ubaldo Mastropietro (KTM), sul gradino più basso del podio con 43 lunghezze.
Situazione di punteggio pieno anche nella Expert2 con Roberto Bazzurri (Beta Graffignano) primo a 60 punti, seguito da Andrea Cabass (Honda) e Renzo Ravagli (Beta), con 49 e 37 punti ciascuno. Salendo di categoria, leadership con enplein per Luca Uccellini (Husqvarna Graffignano), al comando della Expert3 con 60 punti, contro i 47 di Riccardo Giannettoni (Beta) e i 45 di Guido Chiavelli (Husqvarna). Tra i Veteran, prima posizione per Roberto Cesareni su Husqvarna con 57 punti, seguito da Fabrizio Hriaz (Honda) e Romeo Valbusa (Honda), rispettivamente a 54 e 34 lunghezze, mentre nella SuperVeteran al comando della classifica generale troviamo Lucio Chiavini (Beta) con 57 punti, seguito da Renato Pegurri (Husqvarna) secondo a 54 punti e Giancarlo Moscone (Yamaha) a 45 punti.
Tra i Super Veteran guida la generale Remo Fattori (Husqvarna Norelli BG) a 57 punti. Secondo posto per Giuliano Piccinini (Honda) con 47 punti e terza posizione per Gianni Belloni Pasquinelli (KL Kawasaki) con 39 punti. Tra le squadre conduce la classifica il Ragni Fabriano (180 pt), seguito dalla Scuderia Norelli BG (171 pt) e dal Motoclub Sebino (154 pt), mentre tra i Team Indipendenti con 171 punti al primo posto troviamo il TNT Corse, seguito dal Team Graffignano a 154 punti.
Quella torrida domenica, a Carpenedolo La quinta prova del tricolore quad è andata in scena nella bresciana in una giornata caratterizzata da temperature infernali, ma lo spettacolo è stato comunque di altissimo livello. di Elisabetta Caracciolo Foto Wideangle
Quella di Carpenedolo è stata una domenica infuocata. La quinta di Campionato Italiano Quad FMI 2015 verrà ricordata da tutti come qualche cosa di impossibile. Temperatura intorno ai 40 gradi e un’umidità pressante, con un sole infuocato che rendeva incandescente tutto quello che toccava. Nonostante questo, 71 coraggiosi piloti si sono ritrovati nella bassa bresciana a pochi passi dal confine fra Mantova e Brescia per una gara – organizzata dal GF Racer - che come sempre si conferma molto bella e combattuta. La polvere ovviamente l’ha fatta da padrona ma una saggia autobotte azionata ad hoc ha tenuto a bada una situazione altrimenti difficile da gestire. Bagnando spesso, fra una manche e l’altra, i piloti hanno trovato più spesso un fondo scivoloso che non polveroso e questo ha regalato ancora più emozioni in pista.
Alle 9 di mattina, già con 30 gradi nell’aria, il briefing ha aperto la giornata e alle 9,30 le prove cronometrate hanno messo ordine sulle griglie di partenza. A cominciare stavolta sono stati gli UTV, 12 a Carpenedolo per la terza prova dell’UTV Trophee, suddivisi nelle due categorie e la battaglia si è scatenata in pista fin dalla prima manche, con un Mauro Balzi, primo nelle qualifiche, praticamente irraggiungibile. Ad alimentare la battaglia, fra sorpassi e curve fianco a fianco sono stati Ignazio Scollo, Nicolò Algarotti, Maurizio Arcolini e Gianpiero Bianchi con Luca Locatelli costretto alla sosta, quasi subito, per sostituire un semiasse. Balzi vince Gara 1 davanti a Giuliano Gullo, Algarotti e Pietro Strada mentre Andrea Gianini vince ancora una volta la manche per la sua categoria, su Savatteri e Bianchi. Gara 2 sembrerebbe quasi la fotocopia della prima, ma in realtà dietro Balzi e Gullo si sistema subito Algarotti inseguito da Luca Locatelli, Pietro Strada e Roberto Bozano. Algarotti arriva ad essere secondo, ma in un tentativo inutile di sorpasso su Gullo si gira e perde il contatto, oltre che la posizione. Finisce con Balzi primo su Gullo e Algarotti, di manche e di giornata e nella UTV1 ugualmente vince Gianini su Savatteri e Bianchi. Il Trofeo Centro Nord scende in pista dopo gli UTV e questa volta il cancelletto è ben nutrito. Ci sono 16 piloti al via e hanno davvero voglia di scontrarsi gli uni con gli altri. Al via il più veloce è Lorenzo Redaelli mentre sulla prima curva restano incastrati uno sull’altro Gregorio Ciceri e Carlo Rigoletto: ci vorranno 4 persone e almeno 4 minuti per liberare i due quad e solo allora i due piloti riusciranno a ripartire. Nel frattempo Redaelli cerca di distaccare gli altri ma alle sue spalle c’è Renzo Cortese che non vuole lasciarlo allontanare ed anche Andrea Nesi con Marco Sabbadini alle costole e un Cristian Corlazzoli in rimonta.
Nesi perde la leva del cambio e lo superano in diversi mentre la lotta sembra restringersi a Redaelli e Cortese, poi quando mancano ancora due giri e mezzo Paolo Astori centra Eddy Maffi e i medici sono costretti ad entrare in pista : così il direttore di gara decide di fermare la prova, avendo comunque già coperto la lunghezza necessaria imposta dal regolamento. Astori viene portato via in ambulanza e Maffi non ricorda granchè dell’accaduto, ma alla fine entrambi tornano al paddock, solo un po’ più acciaccati e con un paio di costole rotte per Astori. La seconda manche del Trofeo dunque, riparte con 13 piloti e stavolta Ciceri non si fa sorprendere, scatta per primo ma alla curva lo infila Andrea Nesi che si sistema davanti a tutti. Dietro di lui ci sono Cortese, Redaelli e Ciceri con Enzo Barbetta, Carlo Rigoletto e Cristian Corlazzoli ad inseguire. Bastano tre giri a Gregorio Ciceri per passare al comando, davanti a Barbetta che ha fatto una rimonta incredibile, e Nesi, con Cortese dietro di loro e Corlazzuoli che ha tutte le intenzioni di salire sul podio. Betrice Grola prende una forte insaccata alla schiena e si ritira mentre proprio sul finire Barbetta viene attaccato da Cortese ma riesce a non farsi superare e chiude secondo, dietro Ciceri e davanti a Cortese. A fine giornata sul podio sale, sul gradino più alto, Cortese, davanti a Barbetta e Redaelli.
Podio FX4
La FX4, come già si sapeva, ha vissuto sulla battaglia fra Tiziano Sette e Silvano Grola e come sempre, i due, hanno fatto scintille. In Gara 1 Sette scatta per primo su Grola, e Stefano Dalla Valle, alle sua prima prova di Campionato, se la deve vedere con Luca Bernardoni che al secondo giro riesce ad agguantare la terza posizione. La gara va avanti così con Marco Giusti che non riesce a tenere il passo dei primi, e ha problemi con il filo dello staccamassa, e quando mancano due giri Grola comincia a spingere ma Sette se ne accorge e reagisce mantenendo il distacco fra i due costante fra i 4 e i sei decimi. Vince Sette davanti a Grola e Bernardoni. Quando si riparte per Gara 2 il colpo di scena arriva alla seconda curva, all’entrata della doppia traiettoria. Marco Giusti scatta veloce davanti, ma lo infilano Sette e Grola che però si toccano e si incastrano appunto al secondo tornantino. Agli avversari non sembra vero. Se ne vanno veloci, ma nel giro di pochi secondi Sette si libera e così anche Grola. Bernardoni intanto è davanti a tutti, seguito da Gianlucio Ferrari e Marco Giusti ma bastano due giri a Sette per portarsi in seconda posizione e a Grola per agguantare la quarta.
Bernardoni tiene d’occhio i due contendenti ma a due giri dalla fine entrambi lo passano e si scatenano: quando comincia l’ultimo giro Sette ha due decimi di vantaggio su Grola che cerca in tutti i modi di passarlo, ma non ci riesce. Vince Sette, su Grola e Bernardoni e il podio di giornata è esattamente lo stesso. A quel punto scendono in campo JF250 e FA2, accorpate, per un totale di 7 piloti, e al via scatta benissimo Paolo Galizzi che gioca in casa in questa pista di Carpenedolo e sorprende Grigore Vieru. Michele Monti parte bene e si piazza davanti al suo avversario principale, Riccardo Poggi ma bastano due giri al leader della classifica per superarlo e portarsi in testa, nella FA2. Vieru invece non riesce a spingere come vorrebbe e resta indietro: così Galizzi vince la prima manche su Vieru, Fiora e Agnelli mentre Poggi trionfa su Monti e Giorgia Rigamonti. In Gara 2 di nuovo scatta davanti Galizzi ma stavolta Luca Agnelli lascia tutti di stucco e si attacca al mattatore del campionato disputando una gara eccezionale.
Poggi parte bene e Monti invece perde posizioni per un problema ai freni. Grigore Vieru che è terzo cerca di avvicinarsi ad Agnelli con l’intenzione di superarlo ma non ci riesce a al traguardo arrivano Galizzi, Agnelli, Vieru e Fiora, e nella FA2 di nuovo en plein di Poggi su Monti e Rigamonti. La classifica di giornata per la FA2 è uguale mentre per la JF250 Vieru è comunque secondo alle spalle di Galizzi e davanti ad Agnelli. Otto i Pulcini in pista, fra Cadetti ed Esordienti con la new entry Riccardo Lami, figlio del campione Aldo. Alla partenza di Gara 1 il più veloce è Mattia Venturini che ottiene l’holeshot per la Cadetti mentre Massimiliano Moro conquista quello per la categoria Esordienti. In seconda posizione c’è Matteo Simeoni che appare fin dalle prime battute velocissimo e infatti dopo lunghi e ripetuti tentativi di sorpasso, a due giri dalla fine riesce a passare Venturini e a portarsi in prima posizione. Nel frattempo Mattia Benedetti è terzo mentre Moro precede Tommaso Spagnolo e Riccardo Lami. A fine gara però arrivano le penalità per partenza anticipata e le cose cambiano, ma un reclamo pende sulla giornata, relativamente ai Pulcini e quindi le cose restano momentaneamente in sospeso. Quando si riparte per Gara 2 scatta bene al via stavolta Mattia Benedetti che precede Simeoni e Venturini, mentre di nuovo Moro è il più veloce per gli Esordienti. Non è ancora finito il primo giro però che Simeoni, aggressivo come non mai sui tornanti stretti e sulle curve più insidiose, si porta in testa e ci resta fino al traguardo con il solo Benedetti in grado di tenere il suo ritmo. In terza posizione c’è Venturini mentre quarto arriva Umberto Caronna, autore di un’ottima qualifica, ma meno incisivo poi in gara. Moro vince per gli Esordienti davanti a Carotenuto che con
una gara di anticipo conquista il titolo italiano della categoria. Sul podio di giornata salgono Simeoni primo, su Benedetti e Venturini, mentre Massimiliano Moro vince su Tommaso Spagnolo e Niccolò Carotenuto, nuovo campione italiano 2015. Nella FA1 si presentano al via in cinque e Aldo Lami – convalescente da una brutta caduta all’Italian Baja, solo sette giorni prima - afferra l’holeshot di Gara 1 senza problemi. Alle sue spalle si sistema Diego Paggi attaccato subito da Roberto Rigamonti che a sua volta vede avvicinarsi pericolosamente Francesco Milana, ma a metà gara Rana Rigamonti riesce a passare Paggi e a insediarsi in seconda posizione. Quando mancano circa 5 minuti alla fine Marco Giusti passa Milana prendendosi la quarta posizione e così arrivano fino in fondo. In Gara 2 i primi a partire sono Lami e Milana con Paggi terzo, Rigamonti quarto e Giusti a chiudere. Tutto il primo giro si snoda con queste posizioni ma nel secondo Rigamonti passa secondo davanti a Milana e Paggi. A metà gara Giusti si sveglia e cerca di recuperare: supera Milana e poi anche Paggi mentre Rigamonti cerca di infastidire con diversi attacchi Aldo Lami. Ma la situazione va in stallo e così Lami vince Gara 2 e giornata, su Rigamonti e Giusti e questa è anche la classifica di giornata.
Podio FA1
A questo punto tocca alla FX1 e alla FX2: le due classi hanno disputato le prove cronometrate insieme ma quando la gara sta per andare in scena la FX1 annuncia la propria disponibilità a correre con l’altra categoria, ma la FX2 non ne vuole sapere. Così si separano e la FX2 scende in pista con 11 piloti. Giovanni Guzzo è il più veloce in partenza e si piazza davanti a Vincenzo Tascione e Tommaso Nesi ma deve ancora finire il primo giro che Luigi Gerotti è già secondo con Alessio Santi quarto dietro Tascione e affiancato da Nesi. Gianmarco Monaci si gira e perde terreno ma recupera velocemente e a metà gara la situazione vede Guzzo davanti tallonato da Santi, Gerotti e Nesi che sente il fiato sul collo di Monaci. Gli ultimi due giri vivono della battaglia sfegatata fra Guzzo e Santi, con una serie di sorpassi uno sull’altro davvero entusiasmanti e al traguardo la spunta Santi su Guzzo, Gerotti e Monaci, con Nesi quinto. Sono le cinque di pomeriggio quando si riparte con Gara 2 e questa volta...non ci son Santi, o meglio, Alessio azzecca una buona partenza e va subito davanti a tutti. Guzzo gli è alle spalle con Mario Radici mentre Gerotti e Monaci si toccano e si girano subito dopo il via. Quando ripartono sono in settima e nona
posizione e da lì cominciano una rimonta incredibile. Intanto Santi cerca di distaccare Guzzo che vede alle sue spalle il bravo Tommaso Nesi con Nicholas Angeli in lotta con Tascione. Il fondo è scivoloso e più di qualcuno si gira o si tocca e così quando si arriva agli ultimi cinque minuti Santi è sempre al comando su Guzzo ma Gerotti sta rimontando ed è quarto dietro Nesi e davanti a Monaci. Al traguardo ci arrivano così e per un soffio Santi passa in testa al campionato ai danni di Guzzo. La giornata la vince Santi, su Guzzo e Gerotti. Nella FX1 Andrea Cesari, presente per la seconda volta quest’anno in una gara di italiano quad schizza bene dalla linea di partenza in Gara 1 ma è bravo a infilarlo di lato Mauro Perazzolo che realizza l’holeshot davanti a Ruggeri e Mastronardi, mentre a Cesari si spegne il quad. Perazzolo parte fortissimo con Mastronardi che lo insegue mentre Nicolò Ruggeri – non avvezzo al fettucciato - se la deve vedere con Lorenzo Truffelli. Cesari si ritira per rottura meccanica mentre Perazzolo e Mastronardi lottano ad armi pari: all’ultimo giro il romano è velocissimo ma il suo quad si spegne e lo lascia a piedi mentre lo stesso Perazzolo, che è davanti, si gira per vedere che fine abbia fatto il suo antagonista. La gara si chiude così con Perazzolo vincitore su Ruggeri e Truffelli mentre, a un giro, Mastronardi è quarto. Ormai è tardo pomeriggio quando l’ultima gara della torrida giornata va in scena: Cesari non parte e così al cancelletto sono in quattro. Perazzolo parte bene ma stavolta nulla può fermare Mastronardi che decolla e si piazza primo davanti a Ruggeri, bruciante nelle partenze, Perazzolo e Truffelli. Subito dopo il via però Perazzolo si gira sul viscido e lo stesso capita anche a Truffelli ma ai fini della classifica e delle posizioni nulla cambia. Dopo cinque minuti di gara Perazzolo è secondo davanti a Ruggeri e Truffelli e la gara arriva al traguardo con questo stesso ordine. La giornata va a Perazzolo alla sua terza gara di fettucciato in questa stagione, su cinque disputate, e Simone Mastronardi è secondo davanti a Nicolò Ruggeri.
Mauro Perazzolo
Simone Mastronardi
E ora si pensa alle vacanze perchè la prossima gara, quella conclusiva dell’anno 2015 sarà il 6 settembre a Liscate, in provincia di Milano.
Podio FX1
“insieme naturalmente” enduro nella val tassobbio
Enduro e territorio. Due elementi che, nel rispetto delle regole, possono coesistere. L’ennesima testimonianza è arrivata dalla manifestazione dello scorso 5 luglio nella Val Tassobbio (RE) dal titolo “Insieme naturalmente”. L’evento, dedicato alla scoperta del territorio, ha visto la partecipazione del CER, FMI, CAI, Federazione Sport Equestri e G.A.S.T Onlus,oltre al patrocinio delle amministrazioni locali coinvolte. La giornata ha permesso ad una quarantina di escursionisti del CAI, una cinquantina di enduristi, altrettanti bikers e una trentina di cavalieri di percorrere la valle con itinerari singoli a loro dedicati, completamente autonomi. I percorsi infatti erano 4, differenziati per tipologie e per modalità di percorrenza (a piedi, in moto, a cavallo o in bici) ma con un unico obiettivo: scoprire la Valle del Tassobbio, pranzare e festeggiare insieme. Una manifestazione ben riuscita, la prima del neonato Coordinamento della Valle del Tassobbio, alla quale il CER (Coordinamento degli Escursionisti su ruote dell’Emilia Romagna) ha aderito fin da subito. La giornata ha evidenziato come la convivenza di moto e territorio sia possibile e auspicabile sempre nel rispetto delle regole, e come la strada da percorrere sia questa. Da segnalare poi un importante contributo di solidarietà svolto dalla manifestazione. Grazie alla presenza della onlus G.A.S.T., nata per offrire opportunità motorie a persone con disabilità congenita o acquisita, e alla collaborazione degli istruttori FMI e del MotoClub Crostolo, alcuni ragazzi disabili hanno potuto partecipare all’evento, per la gioia loro, dei genitori e di tutti i partecipanti.