mAXImagazine n. 23 - 2016

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n.23 13 luglio 20 luglio

2016 under23/senior mirko gritti campione italiano nella polvere di vesime

QUAD Ottobiano, 4 settembre: vietato non esserci




Sommario n.23 Rubrica

jonathan manzi

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13 luglio - 20 luglio

2016

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campionato italiano under23/senior mirko gritti campione italiano nella polvere di vesime

trofeo fiat professional six days

anna vs raissa due ladyenduro veloci a confronto!

Ottobiano, 4 settembre: vietato non esserci

46

sotto la

lente

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Rubrica

jonathan manzi Ciao a tutti cari lettori di mAXImagazine, sembra diventata ormai una tradizione scrivervi prima di una partenza per qualche gara… questa volta sono in procinto di partire per Fabriano, dove questo weekend si svolgerà il GP d’Italia del Mondiale Enduro. A Fabriano abbiamo già corso diverse volte, l’ultima nel 2014. La gara iridata sarà un fac-simile degli Assoluti con una spettacolare prova Estreme a pochi chilometri dal Paddock, un Cross Test disegnato a ridosso di una collina e una Linea lunga più di 10 minuti! Sarà una gara tosta, ma sicuramente bellissima quindi… Vi aspetto numerosi a farci il tifo! Facciamo qualche passo indietro per raccontarvi del GP di Svezia che, come ormai la maggior parte delle gare, è stato caratterizzato dal fango. La pioggia è diventata ormai la normalità nell’Enduro quest’anno! Le prove speciali erano veramente molto belle; il Cross Test era situato vicino al paddock e disegnato su un pratone con una parte ricavata da una pista di Motocross, l’Enduro Test era in una pineta con sabbia, radici e sassi, tipico delle zone scandinave, e l’Estrema, non particolarmente difficile ma che ha creato comunque molta selezione.


Per quanto riguarda la mia gara, quella svedese è stata un’altra prestazione non molto positiva. Al sabato ho concluso all’undicesimo posto, mentre alla domenica sono stato costretto a riportare la moto al paddock per un problema alla catena. Sono le gare! Ho colto l’occasione per raggiungere le speciali e guardare i top riders della classifica assoluta per cercare di “rubare qualche accorgimento”. Rientrati dalla doppia trasferta scandinava, c’è stato giusto il tempo per riprendere fiato e passare qualche giorno con la famiglia prima di riprendere gli allenamenti sia fisici che in moto, dedicandomi in gran parte anche alla mia altra passione, ovvero la bici da strada. Ora vi saluto ragazzi. Le borse sono pronte e caricate sul furgone. Tra qualche ora mi ritrovo con i miei compagni di viaggio Rudy Moroni e Thomas Oldrati, per metterci in viaggio direzione Fabriano. Mi raccomando seguitemi, spero di farvi leggere dei buoni tempi! Ciao a tutti alla prossima! Gasssssss! JM #61

Data di nascita: 31/08/1990 Nazionalità: Italiana Numero Gara: 61 Ranking: 23,80 Moto: Husqvarna 250 4T Team: BBM Husqvarna Motorcycles Motoclub: Lumezzane



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under23

under23/senior 10 luglio - vesime

mirko gritti

campione italiano nella polvere di vesime

Il tricolore Under23/Senior ha festeggiato domenica 10 luglio il suo primo campione italiano della stagione 2016: a fregiarsi del titolo di miglior atleta dell’anno della classe E3 Senior è stato Mirko Gritti che ha potuto brindare con una prova di anticipo grazie anche a una prestazione poco brillante del suo diretto avversario, Omar Chiatti, che ha concluso al quinto posto il round di Vesime. Per Gritti è stata una stagione da incorniciare, con quattro centri nelle quattro prove disputate a Chieve, Custonaci, Anghiari e naturalmente Vesime.


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3/senior

In quest’ultimo appuntamento marchiato duemilasedici a brillare nella classifica assoluta è stato il giovane Matteo Cavallo che si aggiudica il suo primo podio della generale battendo Nicolas Pellegrinelli per soli sei secondi. Una gara gestita con intelligenza quella del pilota piemontese, che vince conquistando solamente una speciale, la seconda prova in linea. Entusiasmante la rimonta di Pellegrinelli, capace di recuperare ben dieci secondi nell’ultimo giro, ma che non gli sono bastati per salire sul gradino piĂš alto del podio. Il terzo tempo assoluto porta la firma di Matteo Rossi, al via in sella a una KTM dopo lo scioglimento del contratto che lo vedeva legato a KE moto.


La gara di Vesime è stata contrassegnata dal caldo. In questo quarto round della stagione a farla da padrona è stata la polvere che ha davvero messo a dura prova gli atleti, con la visibilità delle speciali ridotta al minimo, tant’è che la direzione gara ha deciso di effettuare le partenza con un ritmo di due piloti al minuto, proprio per la polvere. Due le prove speciali allestite dal motoclub Acqui Terme; una linea da oltre 8 minuti affrontata in tre passaggi e un cross test di tre minuti e mezzo ripetuto per quattro volte, per un totale di oltre 40 minuti di speciali cronometrate. Con la prova di Vesime è andato di scena anche il quarto appuntamento del Trofeo Fiat Professional Six Days. Nel Campionato riservato ai giovani atleti offroad hanno trionfato Diego Nicoletti nel tricolore Senior, e Matteo Cavallo in quello Under23.


Proprio dai giovani vogliamo partire per raccontare i risultati del penultimo round della stagione. Nella 50 codice a sollevare al cielo la coppa del vincitore è Manolo Morettini che conclude la tappa di Vesime con 37 secondi di vantaggio su Lorenzo Corti e 46 secondi su Francesco Giusti. Entusiasmante anche la sfida per la quarta posizione che ha visto contrapporsi Leonardo Ravizzola e Giovanni Bonazzi con il pilota Suzuki Valenti piÚ veloce del bergamasco della Beta per mezzo secondo!


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Tra le nostre Lady a spuntarla a fine prova è ancora una volta la campionessa in carica Cristina Marrocco che ha dovuto fare i conti con una agguerritissima Paola Riverditi, seconda con un gap di 29”. Terzo posto per Alessia Signetti, mentre c’è da segnalare il ritiro per rottura meccanica di Anna Sappino, al suo primo zero in carriera per un guasto alla moto.

Chi si è trovato a suo agio nella polvere di Vesime è Andrea Verona che ottiene il suo primo successo in sella a una 125 2t davanti a Lorenzo Macoritto e Matteo Pavoni, che mantiene comunque la leadership del campionato con 75 punti. Secondi a pari merito nella generale di campionato ci sono Verona e Macoritto, entrambi a 64 punti.




Molto bella la sfida della E1 2T Junior con Riccardo Crippa e Emanuele Facchetti in lotta tutto il giorno per vittoria finale, andata al termine delle sette speciali al pilota del Team Gaiardoni per tre secondi. Facchetti non è riuscito ad essere abbastanza incisivo nelle varie prove e dare la zampata vincente che gli avrebbe regalato la prima vittoria stagionale. Al terzo posto troviamo Alberto Rizzini che è riuscito ad aggiudicarsi il gradino più basso del podio all’ultimo giro ai danni di un bravo Stefano Costa, quarto a 10 secondi da Rizzini.


Ottimo il nuovo binomio tra Matteo Rossi e motoclub Graffignano che ha regalato al pilota ligure una performance eccellente con la vittoria della E1 4T Junior e, come dicevamo, il terzo posto assoluto. Matteo si mette alle spalle Michele Marchelli e con i venti punti conquistati nella tappa piemontese riesce ad agguantare la prima posizione in campionato, condivisa però con il pilota del team Jolly Zanardo. I due infatti si trovano a 75 punti ottenuti con due primi e due secondi posti cadauno. La medaglia di bronzo è andata a Jordi Gardiol che ha fatto registrare un ritardo di un primo e due secondi.

La E2 è stata la classe regina di Vesime, con i protagonisti dell’Assoluta Matteo Cavallo e Nicolas Pellegrinelli in lotta anche per la vittoria di categoria. Sul gradino centrale del podio è salito Cavallo, seguito da Pellegrinelli mentre la terza posizione è andata a Federico Aresi che però accumula un ritardo di oltre un minuto dal primo classificato.

Gara tranquilla per Nicolò Bruschi che ottiene il suo quarto centro stagionale facendo registrare il miglior tempo della categoria E3 Junior. Alle spalle di Bruschi terminano nell’ordine Michele Musso e Fabio Pampaloni con 36 e 47 secondi di distacco.





Nella Senior quella di Vesime è stata la gara dei ritorni, soprattutto nelle categorie E1 2T e E1 4T con Simone Zaffaroni nuovamente sul gradino più alto del podio dopo l’infortunio al polso di due mesi fa e con Maurizio Gerini tornato in gara dopo la doppia frattura di spalle e caviglia patita in una prova di Motorally. Per Gerini è stato un campionato segnato dalla sfortuna; un inizio difficile nel fango di Chieve, poi il doppio zero di Custonaci per la rottura della catena proprio all’ultima speciale e di Anghiari per infortunio. Una vittoria che comunque strappa un sorriso al pilota ligure che ottiene il primo posto davanti a Guido Conforti e Andrea Di Luca. Simone Zaffaroni risulta invece il miglior pilota di giornata battendo Luca Rovelli e Luca Ghislandi, i suoi rivali più vicini nella lotta per il titolo tricolore.




La E2 Senior ha vissuto una giornata intensa a Vesime. La gara è stata caratterizzata dalla entusiasmante lotta tra Diego Nicoletti e Roberto Rota che si sono alternati più volte la vetta del podio durante tutta la giornata. La vittoria finale è andata al veneto Nicoletti per poco più di un secondo su Rota, a cui è stata inflitta però una penalizzazione a fine gara di un minuto e venti per non esser partito nei tempi stabiliti all’ingresso delle speciali. Limitati comunque i danni; Rota ottiene infatti la terza posizione finale con Umberto Boffa al secondo posto.


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La E3 Senior è tricolore con il titolo già nelle mani di Mirko Gritti. Il pilota di Vertova innesca una bella lotta con Niccolò Scarpelli, secondo per soli otto secondi. In terza posizione, sia in campionato che in gara, c’è Mauro Zucca su KTM.

Tra le squadre di motoclub, festeggiano la vittoria di giornata il Motoclub Graffignano, primo negli Under23, e il Motoclub Intimiano Natale Noseda, al primo posto tra gli Senior. Doppio successo per il Team Diligenti, che ottiene la vittoria sia nel tricolore Under23 sia in quello Senior, entrambe le volte davanti al KTM Sissi Racing e al Team Husqvarna Osellini.







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anna vs raissa due ladyenduro veloci a confronto!

Quest’oggi la nostra rubrica diventa più… intima! Per una volta niente cronache noiose, per quelle vi rimandiamo alla nostra pagina facebook dove troverete tutti i report dettagliati di allenamenti, manifestazioni e gare a cui partecipano le Ladies! Vogliamo invece, visto che siamo ormai in piena estate, proporvi qualcosa di più leggero e frizzante presentandovi più da vicino le nostre due Top riders, non solo per come le conoscete sui campi di gara a parlare di tempi, gomme, PS, CO e assistenza, ma facendovi scoprire qualche aspetto più privato che potrebbe stupirvi! Vero è che il tema principale restano sempre le due ruote per le nostre smanettone, ma entriamo nel vivo dell’intervista doppia…!


Come ti chiami? Anna Sappino [la Lediciempion] Raissa Terranova [la Tigre] Dove e con chi vivi? Anna: Abito a Cavaglià, in provincia di Biella, con mio marito Marco e il nostro figlioletto Mattia. [+cane pazzo Spooky + gatto trovatello Ciccio ] Raissa: Abito vicino a Bologna e vivo ancora con i miei genitori. [+ 2 cocker neri Lilli, sì quella che se la faceva con il vagabondo, e Duca] Che lavoro fai? Anna: Mamma, casalinga [=madamin] Raissa: Io avendo 17 anni vado a scuola, Liceo scientifico sportivo e forse riuscirò ad andare in quinta! [mancano giusto 2 “formalità” da sbrigare a settembre…!!!] Da quanti anni vai in moto? Anna: Direi…tanti!!! Almeno una ventina!!! Raissa: Io vado in moto da quando avevo 4 anni quindi circa 13 anni.


Il momento più bello sulle due ruote? Anna: Il più bello alla fine della mia prima sei giorni! Io, Alessandro (il nostro attuale Coach e presidente del Moto Club Altaserra) e Camoletto junior ci siamo iscritti come club, faticando un sacco in quanto la Federazione non era molto convinta delle nostre possibilità. Abbiamo fatto tutta la gara contando sulle nostre forze e l’abbiamo portata a termine! Alla fine è stata un’esperienza bellissima ed una grossa soddisfazione. Raissa: Il mio momento più bello sulle due ruote è stato circa 2 anni fa quando ho vinto il Trofeo Testori con il cinquantino nella categoria dei ragazzi. E cosa ancora più bella: l’ho vinto con una gara di anticipo! Anche i festeggiamenti dopo sono stati memorabili…!

Ed il momento più bello nella vita? Anna: …Urka! Nella vita di momenti belli ne ho avuti tanti perché ho avuto una vita bellissima fino ad oggi. Il momento più bello è stato quando sono diventata mamma di questo mostriciattolo, quasi due anni fa! Raissa: Per me è stato quando mio padre il giorno dopo in cui ho imparato ad andare in bici senza le rotelle, mi ha comprato una motocicletta, per la precisione un Lem piccolino rosso, con le ruote da 8, in quel momento la mia passione è iniziata! All’inizio seguendo lui e oggi mi trovo qui.



Qual è stato il momento più brutto sulle due ruote? Anna: Direi oggi! Motociclisticamente parlando è andata male, ho rotto il motore. È stato il mio primo ritiro per guasto meccanico in tutta la mia carriera. Raissa: Il mio è stato domenica scorsa quando dopo aver fatto registrare il miglior tempo, a fine gara una mia avversaria mi ha fatto squalificare, per essere ricorsa ad una “forza motrice esterna”, cioè un altro pilota che mi ha spinto nell’ultimo tratto di asfalto del trasferimento fino al paddock in quanto ero rimasta senza benzina :-/ Quali sono i tuoi hobby? Anna: Ne avrei tantissimi, ovviamente ora con la famiglia non posso sbizzarrirmi con tutti quanti perché adoro andare in bici, sciare, andare a correre, andare a cavallo, cercar funghi… ne avrei un’infinità, davvero! Ma appena posso mi ritaglio un po’ di tempo e vado in moto. Raissa: A me piace fare moltissimi sport più che altro. Mi piace la pallavolo, andare a cavallo, la pole dance, la moto ovviamente.. però non avendo il tempo per poter fare tutto, per “colpa” della scuola e dell’allenamento… alla fine vado in moto. Come concili la moto con gli affetti? Anna: Mi porto gli affetti personali in moto! Oggi c’era la gara, ho caricato la famiglia e sono venuta qua con papà e “bocino” [bambino in piemontèis]. Raissa: La moto non mi limita nella mia vita privata…anzi se devo dirla tutta mi ha aiutato. Il mio ragazzo corre in moto, mio papà è sempre con me ed ultimamente mi sta seguendo anche la mamma, quindi la vita privata per me è perfetta! Cosa pensi della persona seduta accanto a te? Anna: Penso che Raissa sia una bravissima pilota e una brava ragazza, deve crescere ovviamente sia a livello personale perché è ancora tanto giovane ma soprattutto a livello motociclistico. Raissa: Anna mi sta molto simpatica! Mi aiuta sempre ed è un riferimento come Team manager e come amica, mi dà tanti consigli molto utili, senza di lei non mi sarei adattata così bene nel salto dal minienduro all’italiano under23.


Va più forte di te? Anna: Mmmmm… Nì. Sul fettucciato non c’è dubbio sì, in linea deve migliorare ancora tanto ed io ho qualche asso nella manica da vecchia volpe. Ultimamente, a volte, me le sta dando anche lì, però in linea deve ancora imparare. Sta diventando fortissima, una pilota con molti margini di crescita, ci credo molto. Deve migliorare il passo sulle pietre, la resistenza ed un po’ di coraggio, ci deve credere, però va forte. Raissa: Anna si, sono sincera, va più forte lei di me. In fettucciato forse a volte vado un po’ più forte io, ce la giochiamo sempre fino all’ultima curva, è una questione di secondi, in linea lei ha molta più esperienza io sono una novella praticamente, ne ha ancora parecchi di assi nella manica! :D


Non è solo ciò che provi nel momento in cui sei al massimo della forma, la cosa veramente importante è la passione che ti ha spinto a mangiare polvere per anni per vivere questi momenti


Fra dieci anni come la vedi? Anna: Bhe di sicuro un bel pilota, dieci anni sono tanti, mi sembra che lei a differenza di altri lo faccia con passione… e la moto è uno sport in cui o lo vivi con passione o dopo un po’ essendoci tante avversità e problemi, è facile odiarla, se non lo fai per amore di questo sport ti stufi. Secondo me Raissa ha la passione per le due ruote e fra dieci anni la vedo sempre nel mondo delle moto perché è un bel mondo e lei può dare ancora molto a livello di prestazioni agonistiche. Fra dieci anni: campionessa del mondo di enduro!!!!! Raissa: Fra dieci anni Anna la vedo ancora in moto, magari la potrei trovare a farmi assistenza alle gare, mi piacerebbe averla a fianco se un giorno, magari, arrivassi davvero a fare il mondiale. Secondo me la possiamo vedere ancora per tanti anni nel mondo dell’enduro con tutta la passione che ha dentro. [Un “Romano” al femminile insomma :-P] La tua compagna di squadra va più forte nel cross test o nell’enduro test? Anna: Come dicevo prima di sicuro in fettuccia va fortissimo, sulle pietre e sulle difficoltà naturali ha ancora da imparare. Raissa: Anna va molto più forte nell’enduro test senza alcun dubbio, mentre nel cross test riesco a darle qualche secondo che magari mi aiuta a vincere alcune gare.


Qual è la sua qualità? Anna: La determinazione: è determinata a vincere! La sete di vittoria la porta avanti ed è una bella caratteristica, nelle ragazze a volte è più la voglia di partecipare che la voglia di vincere, invece lei è bella agguerrita! Direi la fame di vittoria senza alcun dubbio! [E poi fa delle torte ipersupercaloriche buonissime!!!!] Raissa: La resilienza! È sempre positiva e si adatta a tutte le situazioni in cui si trova.

E il suo difetto? Anna: Il suo difetto è che ha un papà troppo bravo! Deve farsi le ossa purtroppo a sue spese e scoprire che nel mondo fuori a volte non tutti sono amici, questo lo sta apprendendo adesso. Un suo “difetto” è che vive in un mondo dorato… ma è giovane è sta imparando in fretta! Raissa: ……Anna non ha difetti! [wuaaahhhhhhoooooo!] Dille qualcosa Anna: Raissa vivi felice e divertiti, troverai momenti buoni in cui si vince e alcuni meno buoni, e a volte anche sfortunati, in cui si perde, ma tu fai la tua strada, prendi tutto il lato positivo dell’enduro e goditi le gare e la bella compagnia. Raissa: Anna anche se sei tecnicamente una delle mie avversarie più dirette, ti auguro di cogliere ancora tante vittorie e soddisfazioni nell’enduro, e magari chissà un giorno correre una Six Days insieme, in bocca al lupo e grazie di tutto.



sotto la

lente

di Elisabetta Caracciolo Foto Cinzia Francolino

Ottobiano, 4 settembre: vietato non esserci La prova lombarda, finale dei due Campionati Quadcross e Sidecarcross, sarà decisiva per quasi tutti i titoli e la situazione in classifica è incandescente dopo la quinta prova di Gazzane.

E ora si pensa alle vacanze. Il penultimo capitolo dei Campionati quadcross e sidecarcross FMI si è svolto al Galaello di Gazzane di Preseglie – Odolo - e tutti i piloti ora possono godersi un po’ di riposo in attesa dell’ultima prova, quella di Ottobiano, il 4 settembre. Un riposo importante perchè tutti i campionati, o quasi, sono praticamente aperti. Sarà la prova di Ottobiano infatti, a stabilire il nome dei campioni italiani 2016, al termine di un campionato che davvero quest’anno è stato bello, appassionante, direi addirittura avvincente. E la prova di Gazzane ne è la riprova. Una giornata calda, afosa, con un acquazzone pazzesco piombato sulla pista proprio al termine dell’ultima batteria della Elite non ha smorzato gli ardenti spiriti dei 56 piloti arrivati da tutta Italia ai quali per la prima volta si sono uniti anche 25 ‘due ruote’ per il Regionale Motocross d’epoca, il tutto con la regia della FX Action e del Moto Club Galaello.


Amerigo Ventura Cominciamo dalla classe regina del campionato, la Elite, che con otto piloti in pista, ha visto ribaltarsi la situazione della vigilia. Quando Simone Mastronardi (Yamaha) era arrivato ad Odolo la classifica lo riconosceva come leader con 165 punti contro i 161 di Andrea Cesari. Ma al termine delle due batterie di domenica il romano ha passato il testimone, e la tabella rossa, ad Andrea Cesari (Yamaha) che ora conduce con 10 punti di vantaggio sul romano: 211 punti contro 201. Le batterie sono state combattute e al via dal cancelletto di partenza in Gara 1 Amerigo Ventura (Yamaha) sembrava il più veloce quando dall’estrema sinistra come un fulmine è arrivato Andrea Cesari che si è imposto su tutti, con Ventura secondo e Nicola Ciceri (Yamaha) terzo. Meno di mezzo giro e Simone Mastronardi era già terzo e alla fine del primo giro secondo. L’inseguimento si scatena, ma contro Cesari non c’è nulla da fare e il primo traguardo lo vede vincitore su Mastronardi, Ventura, Ciceri, Gianmarco Monaci (Kawasaki) mentre Mario Cinotti ha rotto il suo Can Am ed è rimasto fermo sulla pista. Andrea Cesari

Simone Mastronardi Quando si riparte per Gara 2 – con un nuvolone nero che nel cielo si avvicina velocemente alla pista – al cancelletto Mastronardi è più veloce e mette in fila Ventura e Cesari ma in meno di un giro il bresciano passa secondo mentre alle spalle di Ventura Mario Cinotti cerca di recuperare i punti persi in Gara 1. Il ritmo della gara è incredibile, i primi due volano sulle buche del Galaello, ma quando mancano cinque minuti Cesari passa in testa e in meno di un giro ha già un vantaggio notevole su Mastronardi. Solo a fine manche si saprà che il romano non si è sentito bene: ha avvertito un lieve calo fisico – uno strascico forse del suo incidente di due anni fa - e già il giorno successivo alla gara si è sottoposto ad alcune visite di controllo.



Vincenzo Alercia

Cesari dunque, bissa il successo in Gara 2 e se ne va da Odolo con 50 punti tondi tondi che innalzano ancora di più il livello della classe perchè il Campione italiano 2016 emergerà solo a Ottobiano. Amerigo Ventura ha chiuso terzo di giornata e Gianmarco Monaci, quarto ha preceduto Nicola Ciceri mentre Mario Cinotti in Gara 2, con il ‘muletto’ ha faticato a tenere il ritmo degli altri. In questo momento, nella classifica di Campionato Ventura è cementato alla sua terza posizione e Monaci ha scavalcato in quarta posizione, Mario Cinotti. Dieci i piloti in pista per una classe Sport quanto mai ricca di colpi di scena. Le prove cronometrate avevano subito messo in luce Mattia Ioli (Yamaha) che era arrivato al Galaello con uno svantaggio di nove lunghezze rispetto a Fabio Marchionni (Ktm), e tanta voglia di pareggiare i conti. Così al primo cancelletto partiva fortissimo, con uno strabiliante Vincenzo Alercia (Suzuki) attaccato alle ruote posteriori e la cugina, Elena Alercia (Suzuki) ugualmente velocissima, inseguita da Marco Barbagli (Can Am) e ‘Fabietto’ Marchionni. Dopo un solo giro Marchionni era già secondo e a metà del terzo giro passava in testa cercando di staccare Ioli che sul traguardo avvertiva un ritardo di 10 secondi. Alle loro spalle Barbagli si sistemava in terza posizione davanti a Vincenzo Alercia e Gregorio Ciceri (Yamaha) con un Majcol Porracin (Kawasaki) autore di una rimonta sorprendente: se solo ci fossero stati duecento metri in più avrebbe passato probabilmente Alercia, chiudendo Gara 1 quarto. Majcol Porracin


Marco Barbagli

Il colpo di scena arriva al cancelletto di partenza di Gara 2, quando Fabio Marchionni non si presenta per un problema tecnico. A quel punto per Mattia Ioli le cose si sono semplificate e nessuno è stato in grado, dopo il via, di mantenere il suo ritmo. Al via ci aveva provato Marco Barbagli caduto proprio mentre cercava di passarlo nel secondo giro, e ripartito poi dalla settima posizione, mentre Vincenzo Alercia, secondo di giornata, non ha mai avuto l’intenzione vera di battersi con Ioli impegnato com’era a difendersi dalla pressione schiacciante di Majcol Porracin. A fine giornata Ioli è primo su Alercia e Barbagli e ora in

Cristian Pinoli

Campionato la tabella rossa passa nelle mani del pilota del Pistons Valley, con un punteggio di 173 punti contro i 164 di Marchionni e i 123 di Marco Barbagli che dovrà fare molta attenzione a Vincenzo Alercia che di punti, dopo Gazzane, ne ha 108. La Veteran, rappresentata da 7 piloti in pista, ha assistito al dominio di Alessandro Fontanazzi (Suzuki) vincitore in entrambe le Gare su Cristian Pinoli (Yamaha) e Silvano Grola (Honda) quest’ultimo autore sempre di belle partenze. In Gara 1 Grola è schizzato bene sulla salita del Galaello ma Fontanazzi lo ha superato poco dopo andandosene via per conto suo, davanti a tutti, con un vantaggio che è culminato sul traguardo in 26 secondi. Alle sue spalle Cristian Pinoli è risalito dalla quarta posizione, mentre in quattro giri Davide Gigli (Ktm) recuperava e passava Grola che dopo un paio di tornate subiva il sorpasso anche di Pinoli. Lorenzo Alfaroli inseguito da Samuele Fiora


Da quel momento la pressione su Gigli è aumentata e solo all’ultimo giro il pilota Yamaha è riuscito ad avere la meglio sul toscano. In Gara due di nuovo Grola era il più veloce, tallonato da Pinoli e Fontanazzi che in cima alla salita si infilava davanti a Gigli e al secondo giro si scambiano le posizioni. Pinoli va in testa e innesta una sfida con Fontanazzi che va avanti fino all’ultimo giro quando l’emiliano passa primo e Pinoli rallenta vistosamente. A fine giornata Fontanazzi è primo su Pinoli e Grola. La classifica di Campionato vede Fontanazzi primo con 165 punti, contro i 143 di Davide Gigli, il che significa 22 lunghezze di vantaggio, non abbastanza per garantire il successo matematico, specie quando un pilota, campione italiano, di nome Pinoli, occupa la terza piazza con 122 punti. La JF250 mette ancora una volta in luce Paolo Galizzi (Can Am)che sta per raggiungere un suo bel record personale : al momento il giovanissimo pilota del GF Racer ha vinto tutte le dieci prove fino ad oggi disputate e l’obiettivo delle dodici su dodici è davvero vicino. Non per questo però le due Gare di domenica sono state facili per lui a Gazzane. La JF250 è stata accorpata al Trofeo Nord e in questo modo in pista sono scesi 11 piloti e quando il cancelletto è caduto nella polvere il toscano Roberto Casalini (Ktm), è sempre schizzato davanti a tutti: in Gara 1 accompagnato dal compagno di squadra, Lorenzo

Samuele Fiora

Alfaroli (Ktm) e in Gara 2 dall’altro compagno di squadra, Alessandro Savone (Can Am) e Paolo Galizzi ha penato non poco nella fase iniziale a recuperare lo svantaggio e poi a superarli, andando a vincere entrambe le manche, in maniera assoluta: primo di JF 250 cioè e primo della batteria, davanti quindi anche agli 8 piloti del Trofeo Nord. Oltre a Galizzi in JF250 c’erano Grigore Vieru (Yamaha) e Mattia Venturini (Can Am), rispettivamente secondo e terzo di giornata, e Grigore è senza dubbio stato uno degli eroi del week end: caduto in partenza in Gara 2 – lui è leggero come un fuscello e il quad lo ha disarcionato – è stato capace di recuperare dall’ultima posizione, giro dopo giro, fino a chiudere secondo di JF250 e quarto assoluto di batteria. Nel Trofeo Nord invece Casalini ha vinto la giornata su un Samuele Fiora (Kawasaki) davvero bravissimo: il pilota del Moto Club Sebino ha vinto Gara 1 e in Gara 2 si è toccato in partenza con Vieru, che appunto è caduto, e gli si è spento il quad. Quando è ripartito era penultimo, ma è riuscito a rimontare fino a chiudere secondo, alle spalle di Casalini per soli due secondi. Sul podio di giornata quindi, gradino più alto per il toscano Casalini, seguito da Fiora e Marco Sabbadini e quest’ultimi due, insieme a Silvano Grola hanno garantito la vittoria della classifica di Moto Club al Sebino.


Ma le emozioni e le palpitazioni più forte, a Gazzane, sono arrivate dalla gara dei Sidecar. Alla vigilia della gara Compalati Piana, saldamente in testa alla classifica dell’italiano con 200 punti si ritrovavano alle spalle Mattoni Corsini con 152 punti, Pozzi-Ceresa con 148, Bernardini Bernardini con 117 e Righi Santolini con 114. A due passi dal Garda però l’equipaggio locale composto da Hotmar Pozzi e Marco Ceresa, si sentiva a suo agio sulla pista di casa e lo dimostrava da subito, strappando il miglior tempo nelle qualifiche anche se per soli 37 centesimi su Compalati Piana (Wsp Zabel). Al via di Gara 1 Pozzi-Ceresa schizzavano davanti a tutti con il nuovo WSP Husqvarna, ma dopo poche curve, alla parabolica bassa, Compalati Piana erano già in prima posizione tallonati da vicinissimo dai due piloti del Gardone Riviera. All’inizio del secondo giro però il colpo di scena: Pozzi Ceresa si presentano al salto d’arrivo primi e dietro di loro arrancano Compalati Piana con il pilota, Zeno, che indica ai suoi assistenti la ruota davanti: hanno bucato.

Compalati - Piana

Podio Sidecar




Pozzi - Ceresa Il tempo di entrare nell’area meccanici e tutti e due gli assistenti sono al lavoro per cambiare la ruota. Ce la fanno in meno di due minuti e quando i due ripartono sono ultimi. Pozzi Ceresa continuano a girare velocissimi seguiti da Mattoni-Gualatrucci (Eml Zabel), Bernardini Bernardini (Wsp Zabel) e Mattoni Corsini (Vmc Ktm), ma là dietro Compalati Piana recuperano. Ottavi dopo tre giri, poi settimi, poi quinti, fino al traguardo. Alle spalle di Pozzi Ceresa ci sono Mattoni Gualatrucci con Mattoni Corsini terzi e Bernardini-Bernardini a 1”, in quarta posizione. Quando si riparte per Gara 2 la tensione è altissima : il cancelletto si abbassa e Compalati Piana non esitano. Sono primi ma Hotmar Pozzi cerca di passarli in tutti i modi, commettendo anche qualche errore che lo porta a un paio di lunghi in curva e in discesa. Alle loro spalle ci sono Mattoni Corsini che lasciano poi la terza posizione a Mattoni Gualatrucci inseguiti da Bernardini Bernardini e Costa Pedroni (TSC TM). Quando mancano 5 minuti alla fine Hotmar Pozzi decide che è arrivato il momento giusto: nella parte più alta della pista affianca Compalati Piana e li supera e mentre in un primo momento l’equipaggio del MC Della Superba pensa di inseguirlo, dopo due giri, stabilisce che per questa gara ha già fatto abbastanza. Depone le armi e si accontenta del secondo posto, mentre Pozzi Ceresa trionfano davanti a tutti i loro sostenitori. Sul gradino più alto del podio salgono Pozzi Ceresa con Mattoni Gualatrucci secondi e Compalati Piana terzi. Ora ad Ottobiano si arriva davvero con una situazione di classifica incandescente: Compalati-Piana sono primi con 243 punti, Pozzi-Ceresa secondi con 208 e in palio ci sono 60 punti. Al terzo posto ci sono Mattoni-Corsini con 174 inseguiti dai Bernardini a 157 e Mattoni-Gualatrucci a 143 con Gamba-Passantino a quota 140. Sarà una battaglia epica ! E prima di pensare alle vacanze estive del quadcross e del sidecarcross un piccolo aneddoto simpatico: alla vigilia della gara di Gazzane lo zio di Marco Ceresa aveva proposto al Moto Club Galaello un Trofeo riservato ai Sidecar e aveva deciso di acquistare lui i premi: delle splendide coppe in cristallo. Ha mandato a sceglierle proprio Marco Ceresa, un po’ recalcitrante per la verità, quanto meno per scaramanzia. Quando l’acquisto è stato portato a termine Marco Ceresa ha detto a suo zio “Ho scelto le coppe più belle che ho trovato anche se so che non saremo noi a conquistarle”. A cambiare il corso del destino poi, domenica, ha pensato un tale di nome Hotmar Pozzi.



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