mAXImagazine n. 31 - 2015

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n.31 07 ottobre 14 ottobre

2015

ewc 2015

finale scoppiettante in francia

campionato italiano major a mansue’ proclamati i campioni italiani 2015


07 ottobre 14 ottobre

Sommario n.31 2015

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Rubrica

nicolo’

mori

#offroadgirl di @micolmuraglia

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campionato italiano major a mansue’ proclamati i campioni italiani 2015

campionato mondiale enduro finale scoppiettante in francia

Mondiale Enduro, GP di Francia. Frattura al mignolo per Matteo Bresolin

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audizione della fmi in senato

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la rubrica

Foto Freenduro

Foto Endurorace

nicolo’

mori


Ciao ragazzi! Eccoci al nostro ultimo appuntamento per questa stagione con la mia rubrica. Sono appena rientrato dal mondiale in Francia, un gran premio dolce-amaro per me! Sabato infatti a concludere una giornata negativa è arrivata la squalifica successiva ad un mio errore nell’entrare al parco chiuso. Non ci voleva, ma dovevo stare più attento e così ho deciso di riscattarmi per il giorno dopo, la domenica. Ultima giornata del Mondiale 2015. Fortunatamente io e tigra ci siamo rifatti e abbiamo chiuso questo campionato con un bel quinto posto finale che mi fa tornare a casa con il sorriso. Prima del meritato riposo (che poi di riposo non ce c’è mica tanto visto che durante l’inverno ci si prepara per la prossima stagione) c’è l’ultimo appuntamento con gli Assoluti d’Italia. Si svolgeranno a Borno il 17 e 18 ottobre, in una due giorni che proclamerà i nuovi campioni italiani. Io attualmente occu-

Foto Elisa Stafforini

Foto Freenduro

po la seconda posizione nella E2, dietro ad un certo Alex Salvini al quale voglio fare i miei complimenti per la doppia vittoria nel GP di Francia. Batterlo sarà dura, ma io e tigra ce la metteremo tutta! A fine stagione è tempo di mercato piloti e il paddock è in fermento anche se per ora non so darvi nessuna novità. Facendo un bilancio finale sulla mia prova al Mondiale 2015 mi reputo abbastanza contento perché comunque di giornate positive ce ne sono state, a partire dalla lotta in Cile con i top alla fatica estenuante del Portogallo. Finita la stagione mi dedicherò all’altra mia passione che ormai occupa gran parte del mio tempo, ENTROPHY MOTORBIKE. Vi invito a seguire le novità sulle mie pagine. Spero di vedervi numerosi a Borno e buon fine settimana a tutti! @nickmori80


di @micolmuraglia

#offroadgirl

Ciao ragazzi, sono rientrata dall’ultimo gp della stagione mondiale, in Francia e…influenza a parte perché faceva freddo, ma freddo davvero, sono supermegaultra soddisfatta! RIEPILOGHIAMO: Nella E1 “chapeau” a Eero Remes, che è sempre stato considerato l’eterno secondo, ma di secondo e soprattutto di eterno il finlandese in sella a TM direi che non abbia nulla, ha vinto sul campo, non ha mai mollato e non ha più sbagliato e si è meritato il titolo di campione del mondo! Nella E2 abbiamo festeggiato il quinto titolo mondiale di Antoine Meo, che ci saluta a testa alta e si da al Rally, auguro al “gimbaldo” (così ci soprannominiamo) una nuova ed entusiasmante esperienza, sperando che riesca a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato e lo ringrazio per la collaborazione, è un campione a tutti gli effetti!

Foto Press TM Racing - Morello


Foto J. Edmunson

Nella E3 si è meritato la vittoria Mathias Bellino quest’anno, non nascondo che tenevo per il mio “best mate in the world” Matthew Phillips, ahimè, ho dovuto salutare “il ciccio” che nel 2016 comincerà una nuova avventura, cambierà squadra perché sapete che passerà in Sherco, ma so che non perderemo i contatti, l’amicizia va oltre la casacca… E’ vero, lo ammetto, l’ho abbracciato piangendo perché so quanto ho lottato insieme a lui per vincere il titolo lo scorso anno e sappiamo quanto l’ho sopportato, ops, supportato! Nella EW Laia “Wonder Woman” Sanz ha vinto con un giorno d’anticipo e si è catapultata in Marocco per prendere parte al rally, la collaborazione tra KTM e la pluricampionessa spagnola è andata alla grande, lei sì che è una dura… Grazie Laia, è un onore lavorare con te! Infine a Jamie McCanney la EJ e a Mikael Persson la EY quindi… complimenti a tutti i campioni del mondo 2015 e arrivederci al prossimo 2016!

Foto Laia Sanz

Tramonta il mondiale di enduro, ma i giochi non sono ancora chiusi nel tricolore, nel frattempo sono già focalizzata sulla prossima stagione, smacchino nella mia mente, chissà cosa ci riserverà il futuro! C’è chi mi ha detto che sono come una DURACELL, chi mi da dell’iperattiva, sono solo C-A-R-I-C-A! Alla prossima, che io sia alla finale degli Assoluti d’Italia a Borno o a vedere il mio più grande eroe, mio papà, all’Isola d’Elba in occasione della tre giorni storica in sella a… SORPRESA! @micolmuraglia


campionato ita


aliano enduro

major


campionato ita Mansuè (TV), 4 ottobre 2015

a

mansue’

proclamati i campioni italiani 2015 di Monica Mori Foto: ABMLAB

Ultimo atto per il tricolore Major che domenica 4 ottobre, ha visto sfidarsi per la quinta prova della stagione 2015 i piloti Over35. A fare da cornice alla festa verde, bianco, rossa la cittadina trevigiana di Mansuè che ha ospitato 172 atleti che hanno infuocato le vie di Mansuè regalando un emozionante finale di stagione, con l’inno di Mameli che ha riecheggiato per tutto il paese per festeggiare i neo tricolori gli atleti. La gara ha impegnato i piloti in tre prove speciali, entrambe fettucciate, caratterizzate da un fondo bagnato, dovuto alla forte pioggia che ha colpito la zona poco prima della partenza. Il sole però si è fatto poi largo tra le nubi, regalando un fine giornata asciutto. Alla regia il Motoclub Pradegai che non ha disatteso le aspettative, disegnando una prova bella e divertente, sviluppata nella pianura attorno al paese, con suggestivi passaggi in mezzo ai vigneti.


aliano enduro

major

Nella Master1 vittoria di giornata e titolo italiano per Maurizio Lenzi (KTM TNT Corse) che ci regala una gara ricca di emozioni grazie alla bella lotta con Matteo Guastini (KTM) e Paolo Dalla Zuanna (KTM), protagonisti di battaglie sul filo dei centesimi ad ogni speciale.


Tensione alle stelle anche nella Master2 dove la situazione prima dell’ultimo appuntamento vedeva Angelo Maggi (Honda Norelli BG) e Daniele Tellini (KTM TNT Corse) al primo posto entrambi con 74 punti. Chi stava davanti in quest’ultimo atto sarebbe stato il nuovo campione italiano e cosi, allacciato al casco, abbiamo assistito a una lotta avvincente, che ha dato ragione a fine giornata a Maggi, che si è laureato così campione italiano di categoria. Seconda posizione per Tellini, mentre il terzo posto è andato a Matteo Zoppas su KTM.


La prima parte di gara della Master3 ha visto la supremazia di Riccardo Cantenne (Beta), leader della generale provvisoria fino alla quinta speciale quando Federico Mancinelli (KTM Norelli BG) ha dato una svolta alla gara agganciando il primo posto che equivale alla quinta vittoria di stagione e titolo italiano. Alle spalle del pilota umbro chiudono il quinto appuntamento lo stesso Cantenne e Christian Natta (Beta). Come per la Master2, anche la Expert1 la situazione prima dell’ultimo round duemilaquindici vedeva la prima posizione condivisa da due piloti, Pierluigi Surini (KL Kawasaki) e Marco Feltracco (Husaberg TNT Corse), entrambi con 74 punti. A Mansuè i due alfieri delle ruote artigliate hanno dato vita a una lotta spumeggiante, consumata tra le speciali trevigiane a suon di secondi. Qualche errore di troppo ha fatto perdere secondi preziosi a Feltracco che non è riuscito a recuperare il gap di nove secondi che lo separava da Surini a due speciali dalla fine; così, dopo nove PS, la vittoria ed il campionato sono andati al portacolori del Motoclub Sebino. Secondo posto per Feltracco, mentre in terza posizione troviamo Roberto Zardo su KTM con un ritardo di un minuto dal leader di giornata.




Gara tranquilla per Roberto Bazzurri (Beta Graffignano) che rifila oltre un minuto al diretto avversario Andrea Cabass (Honda), andando cosĂŹ a conquistare il suo personale quinto successo stagionale che gli vale il titolo tricolore 2015. Medaglia di bronzo per Massimo Grammatica su KTM, mentre scivola al quarto posto Paolo Tassan Toffola (KTM), autore di una bella gara ai vertici della categoria.

Prova senza particolari problemi anche per Luca Uccellini (Husqvarna Graffignano) che chiude la stagione con una vittoria e 100 punti in campionato, conquistati vincendo tutte le tappe del Campionato Major. Uccellini si sfregia cosÏ del titolo italiano, concludendo la prova di Mansuè davanti a Davide Marangoni e Guido Chiavelli, rispettivamente su KTM e Husqvarna. Nella Veteran leadership di giornata per il pilota di casa Franco Dal Bello su KTM, primo su tutti con 46 secondi di vantaggio sul neo tricolore Roberto Cesareni (Husqvarna) e oltre un minuto sul triestino Fabrizio Hriaz (Honda).


Gara al cardiopalma per la SuperVeteran dove Giancarlo Moscone (Yamaha) e Massimo Chiesa (KTM) terminano la prova con soli settantasei centesimi di differenza, con Chiesa protagonista di grande recupero sul finale di giornata. Prima dell’ultima speciale la testa della classifica era nelle mani di Chiesa che però si è dovuto arrendere a Moscone che proprio al fettucciato numero nove riesce a recuperare il gap che lo separava dalla vetta. Vittoria dunque per Moscone, che diventa così campione italiano della categoria per un solo punto su Renato Pegurri (Husqvarna), solamente quarto a Mansuè. Terza posizione per Fabio Mauri (Yamaha), che aggancia il podio all’ultima speciale ai danni di Antonio Xausa (KTM).




Nella UltraVeteran rientro alle gare per Sergio Bazzurri (Honda Graffignano) dopo l’infortunio di Matelica. Il pilota umbro ritorna alle competizioni segnando il miglior tempo di categoria e conquistando il secondo successo stagionale dopo la vittoria nella tappa inaugurale di Castel di Tora. Al secondo posto Giuliano Piccinini (Honda), mentre la terza posizione viene conquistata da Remo Fattori (Husqvarna Norelli BG), neo campione italiano UltraVeteran. Tra i Club medaglia d’oro e titolo tricolore per il Ragni Racing, primo classificato davanti al Norelli BG e al Motoclub Sebino, mentre tra i Team la vittoria di giornata è andata al Team Graffignano, con il TNT Corse che si aggiudica il secondo posto e il campionato.









I L IA D N O M I N IO EMOZ di Matteo Solinghi

di Matteo Solinghi

Requista (Francia), 03-04 ottobre 2015

ewc 2015

finale scoppiettante in francia A Requista va in scena l’ultimo round del Mondiale Enduro: Remes porta la TM sul tetto del mondo, Meo e Sanz vincono i titoli iridati il sabato e poi scappano in Marocco, Bellino chiude la partita in E3 e Salvini termina la stagione con una doppietta

Una lunga pausa estiva e poi di nuovo in campo, per il gran finale. La stagione EWC 2015 ha visto il concentrarsi di 6 Gran Premi in meno di 3 mesi, salvo poi sospendersi per quasi altrettanti 3. Come da consuetudine, l’ultimo GP stagionale va in scena in Francia il primo fine settimana di ottobre. Il weekend di Requista (questo il nome del paese ospitante il 7° round) è caratterizzato da un clima tipicamente autunnale, con tanto di nebbia, pioggia, vento freddo e temperature al di sotto dei 10°. Condizioni quasi proibitive per il pubblico, che nonostante ciò risponde a gran voce ed è numeroso nelle prove speciali (anche se pecca un po’ in termini di calore e tifo). La gara prevede 3 PS (un Extreme Test ricavata dal SuperTest del venerdì sera, un Enduro Test molto spettacolare e un Cross Test in contropendenza con molte salite, discese e salti), per un totale di 2 ore e 20 minuti al giro. Viene da pensare, dunque, ad una gara difficile, dai tempi tirati e con tratti estremi: non è così, invece. Parlando con alcuni piloti, le sensazioni che trasmettono sono esattamente l’opposto. Su una cosa, però, tutti sono d’accordo: lo spettacolo della manifestazione. Whip e scrub sul minuscolo ponticello, il muro di terra da affrontare a gas spalancato, salite e discese, pietraie, tronchi e salti: l’Extreme Test è estremamente facile da vedere in quanto situato in una cava e altresì estremamente emozionante. Il terreno del Cross Test, invece, è di quelli che drenano bene l’acqua. Quindi anche quando diluvia i piloti riescono ad avere la massima trazione in traiettoria e regalare traversi controllati senza rischiare di perdere il controllo della moto.

Foto Elisa Stafforini

Foto Enduro ABC


supertest: bellino toglie l’assoluta a salvini Tutto ha inizio in un venerdì sera al tramonto. Per primi scendono in pista i piloti della EY nella consueta sfida 1 contro 1. I motori da 125 cc 2T urlano a squarciagola e manche dopo manche i tempi si abbassano sempre di più, sino ad arrivare allo scontro diretto tra Mikael Persson (Yamaha) e Josep Garcia (Husqvarna), rispettivamente 1° e 2° in Campionato. Lo svedese abbatte il muro del 1’ e 20”, mentre lo spagnolo manca l’obiettivo per poco. È la volta dei ragazzi della Junior. Il sole inizia a calare, i piloti accendono i fanali e il pubblico continua ad arrivare in massa. Il migliore della EJ risulta essere Alessandro Battig (RedMoto Honda Zanardo), ma il bello deve ancora venire. Cala ufficialmente la sera, le temperature si fanno più rigide e ora tocca alla E1. Christophe Nambotin (KTM Farioli) è l’unico a firmare un 1’ e 18” che ha il gusto di assoluta. Eero Remes (TM Racing) paga 1,45” dall’avversario diretto. In E1 abbiamo ben 4 italiani: Simone Albergoni (Kawasaki KE-Moto), diventato papà proprio nel weekend francese, Manuel Monni (TM Racing), Gianluca Martini (Yamaha Miglio) e Francesco Pasqualetti (TM), quest’ultimo wild card e unico ad usare il 125 2T anziché il 250 4T. La scelta di far correre Monni in E1 (e farlo partire di proposito con 5’ di anticipo rispetto al suo tempo) è stata presa dal Team, nel caso Remes avesse avuto bisogno d’aiuto. Una scelta che, come vedremo nel prossimo capitolo, si rivelerà azzeccata. Fuori la E1, dentro la E2. L’apice di calore del pubblico lo si ha quando scendono in campo Antoine Meo (KTM Farioli) e Alex Salvini (RedMoto Honda Zanardo). L’italiano batte il francese per 1,50”: un gap significativo in una prova di appena 1’ e 17”, ma che poteva essere ben superiore se Alex non si fosse piantato nel tratto roccioso. Il finale di serata è occupato dalle sfide in E3: Mathias Bellino (Bel-Ray Husqvarna) toglie la soddisfazione a Salvini di firmare l’assoluta in casa degli avversari per una manciata di centesimi. “È un risultato fine a se stesso, ma peccato, ci tenevo”, commenta lo stesso Salvini a fine serata. Si spengono i riflettori e la serata prosegue con tanta birra e panini caldi per il pubblico, ma di piloti non c’è traccia: tutti a dormire che sabato è un giorno importante.

Foto Elisa Stafforini


e1: remes inarrestabile, nambotin sconfitto, super monni Senza ombra di dubbio la E1 è la categoria più interessante: Remes arriva all’ultimo GP con 7 punti di vantaggio dopo essere stato in seconda piazza per oltre metà Campionato. In più, Nambotin gioca in casa, vuole difendere il titolo iridato e vanta un minimo vantaggio sull’avversario grazie all’eccellente prestazione nel SuperTest della sera prima. Pronti via, nel corso del primo giro i due si studiano e nessuno prevale sull’altro, anche se nel Cross Test di oltre 6’ Remes mette parecchia pressione all’alfiere KTM, il quale però, dall’alto della sua esperienza, è in grado di non cadere nel tranello. Decisivo il 2° Enduro Test: non si sa bene come, Remes stampa un impressionante 7’ e 25”, a differenza del 7’ e 43” di Nambo. Il fenomeno si ripete un giro più tardi, quando il finlandese va a raddoppiare il gap di vantaggio dal pluri-iridato. I punti di vantaggio diventano così 10: un gap difficile da colmare per Nambotin il giorno seguente. Due i francesi sul podio grazie al 3° posto, replicato poi il giorno successivo, di Anthony Boissiere (Sherco), seguito da Lorenzo Santolino (Sherco) e Daniel McCanney (Bel-Ray Husqvarna). La domenica spunta il sole, a differenza delle pessime condizioni climatiche del sabato, ma la sostanza non cambia: Remes continua a firmare tempi record nell’Enduro Test e Nambotin, ginocchio dolorante o meno, non può far altro che rimanere incredulo. C’è tutto lo staff TM ad accogliere Eero all’ultimo Cross Test: ce l’ha fatta! Dopo anni ed anni di secondi e terzi posti, finalmente Eero Remes si laurea Campione del Mondo della E1! Ma attenzione a cosa combina quello scatenato di Monni: togliendo i 5’ di penalità, l’azzurro della TM risulterebbe non solo 1° di classe E1 davanti a Remes e Nambotin, ma anche 1° assoluto, battendo Salvini per una manciata di centesimi! Chissà se il prossimo anno lo vedremo in questa categoria…

Foto Press Sherco - Agrati

Foto Enduro ABC

Foto Press TM Racing - C.Morello


e2: salvini beffa meo (che scappa in marocco...) Foto Enduro ABC

Discorso interessante quello della E2: Meo vuole a tutti i costi vincere la giornata di sabato, conquistare il titolo iridato e poi scappare in Marocco per il Mondiale Rally. Salvini vuole a tutti i costi rovinargli la festa e dimostrare che la vittoria all’ultima tappa degli Assoluti d’Italia Enduro 2015 non è arrivata per caso. I due se la giocano sul filo dei secondi: Salvini abbatte psicologicamente l’avversario, che incappa in un errore di guida grossolano nell’ultimo Extreme Test, perdendo circa 11”. Il gap finale tra i due è proprio di 11”, a vantaggio dell’italiano. Meo sale sul podio con un sorriso un po’ amaro, la sua espressione è un po’ malinconica. E non può essere altrimenti, dato che si tratta dell’ultima giornata di carriera per un Campione con la “C” Foto Press Honda Redmoto - Agrati

maiuscola che cambia disciplina (al momento sta correndo il Rally del Marocco, poi sarà la volta del Merzouga Rally e poi ancora gli Assoluti a Borno (BS), per due settimane di fuoco). A dire il vero, nella sfida Salvini-Meo cerca di inserirsi anche Jeremy Tarroux (Sherco), eccezionalmente in E2. Spinto dal pubblico di casa, il francese chiude in terza posizione ad appena 0,95” da Meo. Deny Philippaerts (Beta Boano) è 8°, mentre Nicolò Mori (KTM Farioli) viene squalificato per aver saltato involontariamente un pre-finish. Salvini alza così le braccia al cielo sul gradino più alto del podio e si gusta già la gara del giorno successivo. Ed è ancora il nostro Alex a vincere la E2 nel Day2, che ha tempo anche di regalare spettacolo al pubblico nel Cross Test. Questa volta però i distacchi sono ben più significativi: Tarroux è 2° a quasi 40”, mentre Jaume Betriu (Husqvarna) si toglie la soddisfazione di salire sul podio. Molto bene gli altri italiani, con Mori che recupera due posizioni all’ultima PS e termina 5° di giornata e DP44 6° di classe.

Foto Press Sherco - Agrati


e3: la doppia faccia di phillips e il titolo a bellino

Foto Press Husqvarna

Foto Enduro ABC Foto Press TM Racing - Morello

Tutto secondo le (ultime) previsioni: la E3 va comodamente nelle mani di Bellino già nella giornata di sabato, anche se il francese non va oltre il 2° posto dietro al grande favorito Matthew Phillips (KTM Farioli). L’australiano dimostra che quando è in giornata non ce n’è per nessuno, ma i grandi talenti sono così, un po’ pazzi: alternano prestazioni stellari ad altre molto meno convincenti. Assistere ad una curva di MWP in fettucciato dovrebbe rientrare tra le cose da fare obbligatoriamente prima di morire: l’aggressività agonistica con la quale apre il gas, i movimenti che fa con il corpo sulla moto per bilanciare qua e là il peso, la ruota anteriore sempre alzata e quella posteriore mai dritta, il rombo del motore a 2T che quasi scoppia per i fuori giri in volo. Che c’è di più bello? Phillips perde questo Mondiale un po’ per merito di Bellino e un po’ per colpa sua: in alcune gare è mancata la giusta concentrazione e determinazione, in altre invece ha dimostrato di essere lui il più forte. La domenica si assiste alla vittoria di Bellino davanti a Matti Seistola (Sherco CH Racing) e Jonathan Barragan (Gas Gas Pons). Tre piloti in 12”: la E3 non si smentisce mai! Phillips invece chiude solamente 8°. Thomas Oldrati (Husqvarna BBM Italia) chiude la top 5 di giornata dopo un sabato sofferente.

Foto Press Oldrati - Agrati Foto Enduro ABC


ej: occasione sciupata per redondi, mccanney trionfa

Foto Press Husqvarna

Che ci crediate o no, questo era l’anno giusto per Giacomo Redondi (Beta Factory). Dopo due stagioni chiuse in seconda posizione dietro a Phillips nel 2013 e a Daniel McCanney nel 2014, il 2015 doveva essere la volta buona per “Red18”. Come lui stesso afferma, ha perso il titolo quando le speciali erano troppo lente: questa non può essere una scusa ma un punto di partenza per migliorare. La vittoria finale di Campionato va dunque a Jamie McCanney, fratello minore di Daniel, più concreto dell’italiano in occasioni decisive. A dirla tutta anche Steve Holcombe (Beta Boano) sarebbe stato in lotta per il titolo, ma, se ricordate, il britannico ha firmato con il Team Boano proprio nel weekend del primo GP stagionale, senza avere il tempo materiale per correre in Cile e perdendo così i primi 40 punti in palio. Tra i protagonisti di questa classe troviamo anche Alessandro Battig (RedMoto Honda Zanardo), che termina entrambe le giornate francesi brillantemente al 2° posto dietro a Holcombe. McCanney si accontenta di un 4° posto nel Day1, mentre Redondi è due volte 3°.

Foto Press Honda Redmoto - Agrati Foto Elisa Stafforini

Foto Enduro ABC


ey: l’ascesa di persson Emozionante la sfida in EY tra Persson e Garcia. In Cile si presentò solamente lo spagnolo dell’Husqvarna e si pensava, visti i distacchi inflitti agli avversari, di assistere ad un monologo targato Garcia. La situazione si ribalta quando, dopo un paio di Gran Premi di assestamento, arriva la prima vittoria di Persson. L’ascesa dello svedese della Yamaha si fa sempre più significativa, mentre Garcia cala gradualmente e soffre per un infortunio. In Francia Persson fa doppietta e conquista il titolo Youth Cup; Garcia, il grande favorito, non può che restare a guardare e rimandare al prossimo anno i suoi sogni di gloria. Jack Edmondson (KTM) si conferma la terza forza del torneo.

Foto Enduro ABC Foto Enduro ABC

ew: 4° iride per sanz Terminiamo quest’anno di EWC con la categoria Woman. Laia Sanz (KTM Farioli) vince nel Day1 in Francia, andando a completare un incredibile bottino: ha vinto tutte le volte che ha corso. Al termine della giornata di sabato, dopo aver raggiunto l’obiettivo di laurearsi per la quarta volta Campionessa del Mondo Enduro, segue Meo e si dirige in Marocco per il Mondiale Rally, lasciando così la possibilità a Jane Daniels (Husqvarna) di aggiudicarsi sia la vittoria di giornata di domenica sia il Gran Premio davanti a Jessica Gardiner (Sherco). Foto Press Sherco - Agrati


Foto Elisa Stafforini


frattura al mignolo per

matteo bresolin

all’ultima prova del

mondiale enduro 2015

Foto GP Motorsport - Dario Agrati

Si è tenuta questo weekend in Francia, a Requista, l’ultima prova del Mondiale Enduro in cui il Team Italia era impegnato con Matteo Bresolin nella classe Enduro Junior. Il percorso di gara era impegnativo: subito dopo la partenza ad attendere gli atleti c’erano la prova estrema - ricavata in una conca naturale con alcuni passaggi su pietraia e tronchi - e la prova in linea, sviluppata nel sottobosco. Dopo il Controllo Orario, il Cross Test disegnato su diversi pendii di colline. Gara sfortunata per Bresolin che saluta la stagione 2015 del Mondiale Enduro con una frattura al mignolo della mano (e conseguente ritiro) causata da una caduta nella seconda linea odierna, mentre era in fase di recupero dopo un avvio di gara sottotono. Partenza tutta in salita anche ieri, quando Bresolin ha poi rimontato e lottato per il podio fino all’ultima Speciale, al termine della quale ha chiuso 5°. Matteo sarà sottoposto a un operazione chirurgica mercoledì 7 ottobre per ridurre la frattura. Cristian Rossi, CT Nazionale Enduro: “Matteo Bresolin è cresciuto molto in questa stagione e gara dopo gara ha dimostrato di poter lottare per il podio. Ieri ha sfiorato la terza posizione, mentre oggi in una caduta si è procurato una microfrattura del mignolo.”


Foto GP Motorsport - Dario Agrati


audizione della fmi in senato Si è svolta oggi una Audizione della Federazione Motociclistica Italiana in Commissione Lavori Pubblici del Senato, in merito al Disegno di Legge di modifica del Nuovo Codice della Strada (AS 1638). Tra gli argomenti proposti dalla FMI: 1) La richiesta di una attenzione maggiore da riservare alla manutenzione delle strade, in particolare alle barriere di sicurezza e ai guard-rail, con la necessità di applicazione della terza fascia per salvaguardare la vita dei motociclisti. 2) La possibilità di incentivare l’uso della pista per chi ama correre in moto, per scoraggiarne poi la corsa sulla pubblica strada. 3) La diffusione dei corsi di guida sicura avanzata per rinforzare le consapevolezze di guida dei motociclisti già patentati. 4) La certezza che parte dei proventi delle sanzioni amministrative venga destinata all’educazione stradale, secondo quanto già previsto dalla legge, ma spesso disatteso. La FMI ritiene infatti che l’educazione stradale sia lo strumento fondamentale per incrementare la sicurezza e che vada offerta gratuitamente sin dai primi anni di scuola. 5) La possibilità per le moto di utilizzare una targa sostitutiva in occasione delle competizioni e degli allenamenti fuoristrada al fine di evitare perdite e danneggiamenti. 6) La possibilità per moto e quad di trainare un carrello appendice, al pari di quanto già avviene in molti paesi europei. 7) L’attenzione e la salvaguardia, attraverso una oculata regolamentazione, del patrimonio dei veicoli storici. 8) La pratica del fuoristrada in armonia con l’ambiente e nel pieno ossequio delle regole, che attesta, da parte dei motociclisti, un profondo rispetto per il territorio. A questo proposito il Presidente della FMI, Paolo Sesti, ha dichiarato: “Mi auguro che si giunga presto all’approvazione di questo disegno di legge (il n. 1638, n.d.r.), che contiene già molti argomenti che vedono la FMI favorevole, primo tra tutti il riconoscimento dei motociclisti come utenti vulnerabili della strada, concetto che, ci auguriamo, possa portare all’elaborazione di iniziative per aumentare la loro sicurezza”




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