n.32 14 ottobre 21 ottobre
2015
assoluti d’italia
finale di stagione a borno
14 ottobre 21 ottobre
Sommario n.32 2015
4
Rubrica
lady
enduro project
campionato italiano assoluti d’italia finale di stagione a borno
6
10 Italia ottava al Nazioni Quad e Sidecar
Le Fiamme Oro vincono il titolo riservato ai Club Top
Commissione Normative Fuoristrada Presidente Marco Marcellino
20
18
Defend Life. I risultati della campagna della Forestale illustrati al Mugello
la rubrica
lady enduro project
2^stagione LADY: the happy end! Siamo agli ultimi appuntamenti, ultima rubrica Lady sul maAXImagazine - grazie ad Axiver che ci concede sempre spazio, qui come al paddock – ed è dunque ora di tirare le somme e portare a casa il lavoro di un intero anno di gare. Cominciamo con il bel risultato al campionato italiano, che vede sul podio finale due delle nostre pilotesse più rappresentative: al secondo posto Raissa Terranova – MC Monreale, la più giovane e promettente del circuito e in terza posizione la più esperta e titolata, il nostro Team Manager Anna Sappino – MC Altaserra. Questo rende l’idea di quanto sia larga la maglia, quanta possibilità di crescita ancora ci sia per la categoria Ladies e di conseguenza quanto duro e bellissimo lavoro ci aspetta per il 2016 e speriamo molto oltre! Per quanto riguarda il resoconto dell’ultima gara a Sant’Angelo in Vado (PU), si sa, nell’enduro il risultato è sicuro solo quando... la moto è in parco chiuso! Così meteo incerto, CO tirato, ritardi, anticipi necessari per non incorrere nella squalifica per fuori tempo massimo e fuori programma vari hanno impegnato sia le ragazze in gara che la squadra ai box per concretizzare la classifica finale. Delle quattro pilotesse del team al via solo Maria Teresa Belgiovine non ha concluso la prova; e per una tosta come lei ci sono voluti due ossicini rotti per farmarla... ma mentre vi scriviamo la Terrybile altaserrina è già passata in “officina” a fare il tagliando e farsi mettere un paio di vitine alla mano: come nuova! Bilancio positivo invece per chi vi scrive, Paola Veronelli – MC Altaserra – che con questa porta a termine la quarta gara di italiano di 7 disputate in “carriera” (a ognuno i suoi obiettivi!!!). Una profonda carreggia di fango...rimanda invece i propositi di riscatto di Anna che, avendo solo 3 punti di distacco da Raissa, era partita per andarsi a prendere la 2^ posizione assoluta; ma visto il ritardo accumulato in quella disastrosa prima linea, ha dovuto pensare prima di tutto a concludere la gara anticipando il CO successivo e vanificando gli ottimi tempi fatti segnare nelle altre speciali.
Per i campionati regionali, si è concluso la scorsa domenica a Gussola il Lombardo, con Elisa Caronni – MC Casazza – che chiude al terzo posto gara e classifica finale; un buon risultato per la sua prima stagione agonistica nell’enduro e tanta esperienza. Sicuramente lei è una delle pilotesse con il più alto potenziale di miglioramento e nel 2016 potrà raccogliere dei bei risultati... se si allena a dovere, pietre e radici comprese, vero Ely?!? Manca ancora una prova invece per il Trofeo NordOvest Minienduro, con la nostra agguerrita Elisa Givonetti – MC Azeglio – in seconda posizione generale e che, reduce dalla bella vittoria nell’ultima gara, si giocherà domenica 18 ottobre il tutto per tutto, sempre in compagnia della sorellina più piccola Elena e di Isa Soncin – MC Valle Staffora – che completano la formazione del nostro team mini. Ultima gara ancora da disputare, il 25 ottobre, anche per il regionale piemontese, che però ha già i giochi fatti con Anna Sappino di nuovo sul gradino più alto del podio dopo qualche anno di “latitanza” impegnata più nei campionati maggiori e anche per la pausa... Mattia! Al secondo posto la campionessa uscente Alessia Signetti – MC Alfieri – infortunatasi purtroppo al ginocchio nella tappa di Bagnasco e in terza posizione Susanna Grasso – MC Altaserra – che nella stagione di rientro dopo la brutta doppia frattura al polso si toglie la soddisfazione di tornare sul podio. C’è poi un’altro campionato regionale che ha visto quest’anno la presenza costante di una Lady: quello ligure con Giulia Garibaldi – MC Calvari. Ancora agli inizi nel mondo dell’enduro, è nata sua s-fortuna in uno dei posti più belli ma anche più impegnativi per praticarlo e per il momento litiga ancora spesso con i tempi dei trasferimenti e CO... la aspettiamo ospite in Piemonte alla gara del 25 per portare finalmente la moto al traguardo. Nel frattempo si lavora già per la futura stagione, nuovi progetti, nuove pilotesse, nuove sfide, ma andremo anche a lustrarci gli occhi all ‘EICMA, il Paese dei Balocchi per quelle come noi che comprano... più GOMME che GONNE! Sarà l’occasione per incontrare tanti amici, conoscerne di nuovi e ringraziare personalmente i nostri sponsor che in questi due anni hanno creduto in noi e supportato il Lady Enduro Project. GRAZIE a tutti!!!
campionato ital
assolut
14 ottobre 2015
assoluti d’italia finale di stagione a borno di Monica Mori
Sesto ed ultimo appuntamento con gli Assoluti d’Italia duemilaquindici. Giunto al fatidico rush finale della stagione, il massimo campionato tricolore è pronto a raggiungere Borno, preparato per fare da teatro alle ultime battaglie targate 2015. Si ritorna tra le montagne della Valle Camonica a quattro anni dall’ultimo appuntamento, corso nell’ottobre del 2011. Una prova rimasta nei nostri cuori perché fu l’ultima gara in cui prese parte il “Lupo” Mika Ahola. A Borno Ahola si aggiudicò il titolo assoluto, oltre alla categoria stranieri, e proprio da questa sua vittoria, Honda, nella persona di Franco Mayr, insieme alla moglie di Mika, Marika, a partire dal 2012, idearono un Trofeo dedicato al fuoriclasse finlandese per il pilota più veloce della stagione. Nelle stagioni ’12,’13 e ’14 Alex Salvini è stato l’unico pilota ad aver inciso il suo nome nella classifica assoluta, aggiudicandosi così il Trofeo Mika Ahola. A contrastare il bolognese della Honda quest’anno c’è il transalpino Antoine Meo, attuale leader della generale con 137 punti contro i 112 di Salvini. Se per la testa dell’Assoluta il verdetto finale è quanto mai delineato, così non si può dire per la terza posizione, condivisa attualmente dai due piloti TM Manuel Monni e Eero Remes. Entrambi i piloti si trovano a 72 lunghezze ed in palio ci sono ancora 40 punti.
liano enduro
ti d’italia
L’ultima prova della stagione ci riserverà diverse sorprese. Due i grandi rientri a Borno; rivedremo al via Johnny Aubert e Rudy Moroni, pronti a risalire in sella dopo i recenti infortuni. In fase di guarigione anche il ginocchio di Davide Soreca, che dopo l’operazione di inizio settembre continuava a dare del problemi al pilota ligure. Pronto ad attaccare la testa della Junior anche Matteo Bresolin, che sarà a Borno nonostante la fresca operazione al mignolo sinistro fratturato nel GP di Francia. Fuori forma anche Jonathan Manzi, che dopo il successo di
Carsoli, deve fare i conti con una frattura alla scapola procurata in allenamento. Non vedremo sfrecciare tra le impervie prove bresciane Matthew Phillips, volato in Australia dopo la fine del Mondiale Enduro, Emanuele Facchetti, a riposo e in attesa dell’intervento alla spalla infortunata all’ultima tappa del tricolore Under23/Senior, e Matti Seistola che dopo il suo recente addio alle corse, ha preferito non prendere parte all’ultimo round degli Assoluti d’Italia per operarsi al polso. Al via al posto di Seistola per il Team Sherco CH Racing lo spagnolo Lorenzo Santolino.
Parcheggiata anche la Beta numero 44 di Deny Philippaerts, impegnato nel Merzouga Rally che si sta svolgendo in questi giorni in Marocco. Impegnato nel rally marocchino anche Antoine Meo che però farà ritorno in Italia subito dopo il termine della gara (venerdì 16 ottobre) per essere regolarmente al via di questa due giorni dove lo vedremo lottare per la vittoria assoluta. Come detto prima, a contrastarlo Alex Salvini che si presenta a Borno forte dei successi di Carsoli e del GP di Francia, dove è stato autore di una splendida doppietta proprio in casa di Meo, fresco Campione del Mondo della categoria E2. Il tricolore degli Assoluti d’Italia può sfregiarsi della partecipazione di un altro campione iridato, Eero Remes vincitore del titolo nella E1 con l’italianissima TM Racing.
I centocinquantacinque iscritti si destreggeranno lungo i 40 km del percorso abilmente disegnato dal Motoclub Sebino, coadiuvato da Costante Bontempi. Il giro, a “otto”, conterrà al suo interno tre prove speciali; la partenza è fissata, sia sabato che domenica, alle ore 9.00 da piazza Umberto I di Borno. Una volta scesi dalla pedana di partenza i conduttori si immetteranno in un trasferimento che li condurrà nei pressi del Cross Test, sviluppato nello stesso punto in cui era situato nella tappa del 2011. Un grande e divertente intreccio di curve su un pratone impegnerà gli atleti per quattro chilometri prima del trasferimento li accompagnerà all’Enduro Test, caratterizzato da un mix di sottobosco e tratti in mulattiera. Rientro al paddock per il C.O. prima di affrontare la spettacolare prova Estrema X-Cup Brema-Honda Redmoto dove potremmo ammirare i piloti tra tronchi e sassi, per finire poi in bellezza nel famoso tunnel che farà capolino vicino al paddock. Prima di rientrare per la conclusione del giro, un ultimo tratto di trasferimento impegnerà i concorrenti per oltre trenta minuti. Le danze si apriranno ufficialmente venerdì, con le operazioni preliminari. Il briefing di gara si svolgerà intorno alle 17.30 al quale farà seguito un momento conviviale con un rinfresco offerto dal Motoclub Sebino. Sia sabato che domenica poi le vie di Borno saranno allestite a festa con stand enogastronomici e musica, sempre grazie al motoclub organizzatore in collaborazione della ProLoco locale. A supportare Costante Bontempi nella realizzazione del tracciato di gara i Club Costa Volpino ed Edolo.
Italia ottava al Nazioni Quad e Sidecar La Maglia Azzurra torna a casa da Schwedt, in Germania con un risultato eccezionale per i sidecar. Per i quad, sicuramente, ci si aspettava qualcosa di più, ma i nostri piloti ce l’hanno messa davvero tutta di Elisabetta Caracciolo
Maglia Azzurra 2015 Foto:Elisabetta Caracciolo
Lo scorso anno era stata l’Olanda. Quest’anno è toccato alla Germania – sulla pista di Schwedt, a nord est del Paese, a pochi passi dal confine con la Polonia, ospitare la Sfida delle Nazioni Quad e Sidecar. Lo scorso anno per i quad aveva vinto l’Olanda, davanti a Francia e Gran Bretagna, quest’anno l’Olanda fa il bis e vince davanti a Lettonia e Germania A (sono sempre due le squadre del Paese che ospita il Nations). L’Italia finì nel 2014 al decimo posto. Quest’anno è salita all’ottavo. A prima vista potrebbe sembrare un segnale positivo, visto che è andata meglio, ma in realtà non è così. La nostra squadra italiana quad ha tutte le carte in regola per salire sul podio e nel 2010, non va dimenticato, addirittura arrivò a vincere, solo che non è stato questo l’anno giusto.
I tre piloti, Andrea Cesari, Nicola Ciceri e Simone Mastronardi ce l’hanno messa davvero tutta, hanno corso con la testa e con il cuore, e nelle qualifiche di sabato avevano conquistato un ottimo sesto posto, con il chiaro obiettivo di scalare la classifica nelle gare di domenica, ma così – purtroppo – non è andata. Potremmo consolarci guardando gli altri, le altre Nazioni. Per esempio l’Irlanda che sabato sera era in testa, prima davanti a tutti, e domenica è tornata a casa mesta mesta con un settimo posto. Ma consolarci non è il nostro forte e ora bisogna mettersi subito al lavoro per capire dove e come si può migliorare. Di certo la sabbia, il fondo morbido che si scava e che non viene mai risistemato, rappresenta per i piloti italiani un grosso scoglio che bisognerà imparare a superare. Un po’ come qualche anno fa quando il fango ‘spaventava e bloccava’ la Maglia Azzurra dell’enduro. I tracciati sabbiosi in Italia ci sono, esistono – basti pensare per esempio alla pista di Ottobiano – ma sia lo scorso anno in Olanda, a Markelo, che quest’anno in Germania a Schwedt le condizioni della pista sono davvero diverse. Qui non si tratta di sabbia mista a terriccio e sassolini, come per esempio sulla bella pista di Cingoli. Qui si tratta di sabbia vera e propria, come quella che si trova sulle nostre spiagge, in riva al mare.
Maglia Azzurra 2015 Foto: Chris Helm
Foto:Elisabetta Caracciolo
E l’organizzazione non mette mai a posto la pista, al massimo la innaffia un po’ e sistema la zona davanti al cancelletto, forse la prima curva, nulla più. Per questo la pista, che viene usata per tutta la giornata di sabato fra prove libere e qualifiche, si scava, si buca, presta il fianco a dei canali in cui sai quando entri ma non sai quando esci e il galleggiamento diventa un’arte fondamentale per destreggiarsi in questi solchi profondi. Neanche la temperatura scesa sotto zero nella notte di sabato ha cambiato le cose. Quando i piloti alle 8 di domenica mattina sono entrati in pista per il warm up sotto il sole ma con un solo grado di temperatura, la situazione era esattamente la stessa. Pista scavata, sabbia molle e friabile. Nulla di gelato, né sulle curve, né sui rettilinei.
Pozzi - Ceresa Foto: Elisabetta Caracciolo
Andrea Cesari Foto: Elisabetta Caracciolo
Tra i sidecar lo scorso anno avevano vinto i Belgi, davanti alle due squadre olandesi, A e B e quest’anno i Paesi Bassi si sono presi la loro rivincita. Hanno vinto alla grande precedendo sul traguardo la Gran Bretagna e il Belgio. E l’Italia, che lo scorso anno aveva chiuso 14. assoluta quest’anno ha guadagnato un ottavo posto e qui a differenza dei quad, c’è da gridare al successo. Mai prima d’ora la Maglia Azzurra sidecar era finita così in alto in classifica e la soddisfazione è talmente tanta che fa dimenticare quasi, la sfortuna in Gara 2, domenica, quando i commissari hanno lasciato fuori – in maniera molto discutibile – uno dei nostri equipaggi dal pre parco e gli hanno impedito di disputare la manche. Il sidecarcross in Italia è uno sport praticato da pochi appassionati e al campionato italiano partecipano al massimo 16 equipaggi. Però basta affacciarsi ai paesi limitrofi, Svizzera, Austria e Francia per scoprire una realtà completamente diversa. In Olanda poi, così come in Belgio, il sidecarcross è lo sport nazionale, in pratica, e il pubblico che si riversa in pista per assistere alle gare supera spesso le 20 mila unità, così come accade anche in Francia, per esempio. Nel nostro piccolo quindi, gli italiani hanno davvero fatto un capolavoro. Sabato sera dopo le qualifiche la Maglia Azzurra Sidecar era decima ma ci ha creduto fino in fondo, nonostante tutto e ha conseguito uno splendido risultato.
CRONACA
Belgio - Olanda Foto: Cinzia Francolino
Belgio Foto: Elisabetta Caracciolo
Gran Bretagna Foto Elisabetta Caracciolo
Domenica mattina dopo la cerimonia d’apertura i primi a scendere in pista sono stati i sidecar per la Gara 1 che vedeva insieme i gruppi A e B per un totale di 26 equipaggi al cancelletto: per l’Italia al via si presentavano Hotmar Pozzi e Marco Ceresa, oltre a Luca e Marco Bernardini – padre e figlio – e quando il cancelletto si abbassava Pozzi era bravissimo a sistemarsi nelle prime posizioni. Una felicità che durava poco purtroppo, ma che serviva a infondere forza e caparbietà nel duo italiano. Bernardini-Bernardini si insediavano nel gruppo di coda mentre il colpo di scena coinvolgeva in un tamponamento uno degli equipaggi favoriti, quello degli olandesi Willemsen e Beunk che ripartivano dall’ultima posizione. Gara 1 assisteva ad un combattimento pazzesco fra Belgi, olandesi e britannici ma alla fine la vittoria andava ai belgi con Hendrickx e Van Den Bogaart – personaggi ben noti nell’ambiente – con Bax-Stupelis olandesi secondi e Vandaele-Dhont terzi, sempre per il Belgio. Gli italiani ottenevano un 14° posto con Pozzi Ceresa e un 18° con i Bernardini. La seconda gara della giornata era Gara 1 dei quad, gruppi A e B. 30 i quads al cancelletto e fra loro Andrea Cesari – secondo nelle qualifiche del sabato – e Nicola Ciceri. Al via Cesari si piazzava secondo alla prima curva e poi scivolava in
Compalati - Piana Foto: Chris Helm
Compalati - Piana Foto: Chris Helm
Pozzi - Ceresa Foto: Chris Helm
Simone Mastronardi Foto: Elisabetta Caracciolo
terza posizione mentre a Ciceri cadeva un pilota davanti e la cosa lo rallentava un po’. La gara andava benissimo, con Cesari attaccato dapprima dal tedesco Schreiber e verso il fine gara invece all’attacco asua volta del britannico Cooper, impossibile da superare nonostante un paio di affiancamenti in curva. Sul traguardo Cesari era quarto assoluto e Ciceri risaliva arrivando a sistemarsi in 21. posizione. La vittoria andava al ‘supereroe’ Edgars Mengelis – lettone – che infliggeva al secondo, l’olandese Van Grinsven la bellezza di 20 secondi di distacco. Gara 2 dei sidecar portava in pista 24 mezzi e qui accadeva il fattaccio per l’Italia. Pozzi Ceresa nella pausa avevano sostituito il motore per un problema al cambio ma erano riusciti a stare nei tempi previsti. Quando però sono arrivati al cancelletto d’entrata del pre parco, strettissimo, si sono trovati il passaggio ostruito dai belgi che stavano facendo qualche cosa di poco chiaro. Il sidecar del numero 2 presentava qualche problema meccanico e così il team ha preso il mezzo del numero 1, ha sostituito il numero e si è presentato al via con il sidecar di un altro equipaggio. Il tutto è avvenuto proprio davanti al cancello d’entrata ostacolando i nostri italiani che quando finalmente sono riusciti a passare si sono visti chiudere il cancello in faccia. “Siete in ritardo di 20 secondi “ gli è stato detto e non c’è stato nulla da fare. Discussioni e chiarimenti non hanno portato a nulla e l’ottusità di chi stava al cancello e che aveva assistito a tutta la faccenda, vedendo bene che i nostri italiani non avevano spazio per passare, ha prevalso. Amarezza e delusione per Pozzi Ceresa e voglia di rivincita per gli amici e compagni di squadra Zeno Compalati e Matteo Piana che sono partiti da soli in questa manche in rappresentanza dell’Italia. Al via l’equipaggio si infilava fra la sesta, settima e ottava posizione e si trovava a combattere con i più forti. La gara filava liscia, nonostante una pista pressocchè distrutta che falcidiava tantissimi equipaggi coinvolgendo un sacco di piloti in cadute ed errori: I nostri resistevano bene, evitando gli altri, e al traguardo arrivavano con la 15. posizione. Vincitori gli olandesi, con Willemsen-Beunk e secondo il Belgio con Vanluchene-Soenens davanti alla Gran Bretagna di Wilkinson-Kirwin. L’unica magra soddisfazione per l’Italia che intanto aveva presentato reclamo in direzione gara è stata la squalifica, a fine gara dell’equipaggio belga che aveva sostituito il sidecar.
Ciceri Pit Lane Foto: Elisabetta Caracciolo
Andrea Cesari Foto: Paul Ervine
Gara 2 dei quad vede nuovamente 30 mezzi al via e per l’Italia c’è di nuovo Nicola Ciceri e Simone Mastronardi che è alla sua prima manche. Il romano parte benissimo, sfiorando l’holeshot e si insedia in quarta posizione mentre Ciceri è più indietro ma si difende bene. Dopo cinque giri però Mastronardi rallenta ed è costretto a rientrare in pit lane: ha una ruota bucata. Gliela sostituiscono alla velocità della luce e quando rientra in pista è 16°. Parte all’attacco ma recuperare non è facile però ci riesce, passa qualche avversario e alla fine della manche arriva 12° assoluto con Nicola Ciceri che ha recuperato posizioni chiudendo 19°. La vittoria va nuovamente a Mengelis che fa una gara a sé: rifila 39 secondi e mezzo al secondo, il tedesco Schreiber e 50” all’olandese Maessen.
Nicola Ciceri Foto: Paul Ervine
A questo punto della giornata, dopo due gare per entrambe le categorie l’Italia è settima nei quad e undicesima per i quad e al termine del Nazioni 2015 manca una sola manche per ogni categoria. Si ricomincia dai sidecar e Compalati Piana sono affiancati da Bernardini-Bernardini, solo che quando va giù il cancelletto, alla prima curva padre e figlio restano coinvolti in un pigia pigia laterale con lamiere contorte e incastri spaventosi. Ci vuole un bel po’ per liberarsi e quando ripartono sono praticamente ultimi. Compalati Piana invece sono in mezzo al gruppo e cercano di tenere la posizione. Al traguardo ci arrivano in tredicesima posizione mentre i Bernardini sono riusciti a mettersene dietro sette e chiudono diciottesimi. La classifica ci mette tantissimo a uscire e quando arriva, insieme ai risultati finali la squadra italiana esplode: ottavi assoluti. Si sono messi dietro Irlanda, Lituania, Australia, Svezia e Danimarca e se non avessero pagato quei 34 punti rifilati a Pozzi Ceresa per mancata partenza avrebbero forse potuto combattere per la sesta e settima posizione visto che Francia e Germania – rispettivamente sesta e settima - sono separate da un solo punto, 57 a 58.
Simone Mastronardi Foto: Elisabetta Caracciolo
Ma non c’è tempo per festeggiare perchè l’Italia sta per scendere in campo per l’ultima di quad: Gara 3 mette insieme al cancelletto Cesari e Mastronardi e la tensione è altissima. Cesari parte bene, anzi benissimo, realizza l’holeshot ma si lascia sfilare dai più forti in poche curve sapendo che non può stargli davanti. Mastronardi invece finisce in mezzo ad una mischia che coinvolge sette piloti e quando riparte è ventiquattresimo. Comincia una rimonta forsennata e passa gli avversari, uno dopo l’altro, ma mentre i supporter tricolore impazziscono sugli spalti Cesari rallenta vistosamente e si ferma nella pit lane. Ha preso un brutto colpo al polso e chiede l’intervento dei medici. Il dolore è fortissimo e Andrea è costretto ad arrendersi. Tutte le sorti dell’Italia a questo punto sono nelle mani di Mastronardi che deve avanzare in classifica per prendere un punteggio basso e mentre ci sta provando il suo quad comincia a fare qualche rumore sospetto. Lui non molla, lo spreme il più possibile giocandosi, giustamente, il tutto per tutto, ma il quad cede, a cinque giri dalla fine. Si spegne e lo lascia lì, a bordo pista. La gara va all’olandese Van Grinsven che precede di ben 34 secondi il tedesco Haas e di 37” l’irlandese Reid. La giornata, ed il Nazioni 2015 si chiudono qui, con la premiazione e i soliti noti che si godono il podio ma l’Italia – soprattutto quella dei sidecar- torna a casa con un bottino formidabile. Ora si pensa già al 2016, quando il Nazioni si correrà in Francia, in attesa, nel 2017, di riportarlo in Italia, sulla pista marchigiana di Cingoli.
Bernardini - Bernardini Foto: Chris Helm
GRUPPO SPORTIVO FIAMME ORO MOTOCICLISMO MILANO
le fiamme oro
vincono il titolo riservato ai club top
Dopo la vittoria con una gara di anticipo di Grattarola nella TR1 restava da assegnare la seconda posizione con Maurino come uno dei pretendenti; il piemontese dopo un buon avvio al termine del primo giro incappava in un inconveniente tecnico che lo costringeva a “timbrare” l’ultima zona e perdere diverso tempo prima di ripartire. Al termine della gara ha comunque conquistato un buon terzo posto di giornata ed in campionato. Combattutissimo invece il campionato TR3 125 che ha visto Gandola in testa dopo la prima tornata, secondo al termine della seconda e primo al traguardo sia in gara che in campionato; per il pilota cremisi della sez. giovanile trial era fondamentale vincere la gara o stare davanti al suo diretto avversario e con una prova di grande maturità ha centrato l’obiettivo. Nella stessa categoria ottimo terzo posto sia in gara che in campionato per Spreafico, mentre Gautiero e Franco e Bisogno terminano anch’essi gara e campionato in 6°,7°, 9° posizione.; Meozzi assente chiude la stagione in 12° piazza. Concludiamo segnalando che ancora una volta le Fiamme Oro sono Campioni Italiani nella categoria riservata ai Club Top.
GRUPPO SPORTIVO FIAMME ORO MOTOCICLISMO MILANO
I commenti del tecnico Fabio Lenzi: “Sono molto felice per il risultato di tutti i nostri piloti. Il Motoclub organizzatore ha proposto una bella gara, non troppo facile, non troppo difficile ma con zone tecniche ed insidiose, e così gli atleti hanno potuto giocarsi le posizioni di campionato alla pari. Grattarola nonostante il titolo conquistato ha chiuso ancora con una vittoria conquistandoo tutte le gare. Peccato per Maurino che è stato ritardato da un problema tecncico e che avrebbe potuto chiudere almeno la giornata in seconda posizione. Gandola ha dato una prova di grande maturità e nonostante alcune difficoltà nel secondo giro ed all’inizio del terzo ha stretto i denti ed ha vinto con due punti di margine gara e di conseguenza il campionato. Spreafico, Gautiero, Franco e Bisogno hanno chiuso la gara ed il campionato con lo stesso risultato. Sportivamente ed alla luce della somma delle penalità di tutte e sette le gare mi sento di dire che i risultati di fine campionato hanno rispecchiato i reali valori in campo. Faccio i miei più sinceri complimenti a tutti i miei ragazzi per l’impegno profuso e la sportività dimostrata, archiviamo questa stagione outdoor molto positiva e fin dalla prossima settimana torniamo al lavoro per la stagione 2016”
Commissione Normative Fuoristrada Presidente Marco Marcellino
Commissione Normative Fuoristrada: Al servizio e supporto dell’organizzatore e utilizzatore del territorio Tutto quello che vorresti sapere sulla legislazione che riguarda la pratica del fuoristrada
Marco Marcellino
Defend Life. I risultati della campagna della Forestale illustrati al Mugello
D efend Life. Questo il nome della campagna del Corpo forestale dello Stato dedicata ai controlli per la sicurezza lungo le strade di montagna. Nel corso dell’ultimo round del CIV al Mugello (10-11 ottobre) si è svolta una conferenza che ha illustrato i risultati di un’iniziativa che ha mosso i primi passi nel 2009, quando il Corpo forestale dello Stato inizia un’attività in provincia di Arezzo per risolvere il problema dell’alto numero di incidenti registrati in zone come i passi del Muraglione, della Futa o del Giogo.
Dopo alcuni anni, a seguito della di un protocollo d’intesa tra l’Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato e la Direzione centrale della Polizia Stradale, la campagna è stata estesa nel territorio della Regione Toscana, con l’impiego dei Comandi Stazione forestale delle zone montane. Nel 2012 poi si registra un ulteriore passo avanti con un altro protocollo tra il Corpo forestale dello Stato e la Federazione Motociclistica Italiana, basato su iniziative per favorire le attività dei motociclisti nel rispetto del territorio. Nell’anno in corso il Comando regionale del Corpo forestale dello Stato della Toscana ha organizzato l’edizione 2015 di Defend Life coinvolgendo i Comandi provinciali di Arezzo, Firenze, Grosseto e Siena. Nel corso della conferenza, alla quale sono intervenuti Federico Ignesti (Presidente Unione Montana comuni Mugello), Giuseppe Vadalà (Comandante regionale del Corpo forestale dello Stato della Toscana), Tony Mori (Responsabile delle Relazioni istituzionali FMI), Claudio D’Amico (Comandante provinciale di Arezzo del Corpo Forestale dello Stato) e Andrea Vignozzi (Presidente del Comitato regionale Toscana FMI), si è illustrato il lavoro svolto, con i controlli che hanno interessato zone come le province di Arezzo (passi dello Spino, Viamaggio, Calla e Croce a Mori), Firenze (passi del Muraglione, Futa e Giogo), Grosseto e Siena (Monte Amiata). Nel complesso sono stati allestiti 18 cantieri di controllo con l’impiego di 58 unità di personale. Il tutto per oltre 200 verifiche su strada, rilevando 60 irregolarità e registrando una riduzione degli incidenti di motociclisti lungo le strade dei passi appenninici