n.33 21 ottobre
2015
assoluti d’italia 2015 assolutamente antoine meo
Sommario n.33 2015
21 ottobre
4
Rubrica
fabio mossini Rubrica
rudy moroni
8
6
#offroadgirl di @micolmuraglia
12
voce al tassello
di @francesconadile
campionato italiano assoluti d’italia assolutamente antoine meo!
Ultimo impegno tricolore per il Team Italia Enduro
47
16
46
Nicola Dutto quarto nel Mondiale Baja
La Dakar comincia dal Marocco
48
sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo
la rubrica
fabio
mossini
Ciao amici di mAXImagazine, inizio questo ultimo appuntamento sono un pò malinconico…pensando che un anno e praticamente volato, e che un’altra nuova stagione presto sarà alle porte per riservarci nuove avventure e fantastiche sorprese. Quando i giochi sono fatti, e lo scenario si chiude, si ha sempre un po’ il senso di vuoto che racchiude tutti noi piloti, che siamo già in modalità anno nuovo! Già, si potrebbe pensare a un pò di vacanza e relax, ma noi piloti siamo sempre con la mente proiettata a come sarà la prossima stagione! I miei propositi per la prossima? Ho grandi progetti, ho meglio, grandi idee che vorrei tanto si concretizzassero, per poter far un ulteriore passo nella mia carriera. E come ho sempre pensato che i sogni son desideri…che si possono materializzare, ci metterò tutto il mio impegno per far si che il sogno possa non rimanere un desiderio, ma diventare realtà! Come concluderò quest’anno agonistico, da coach! In questo momento sto scrivendo, dopo aver pianificato le ultime cose, prima di partire per l’Ecuador, dove raggiungerò uno dei miei pupilli, Tomy, che il prossimo fine settimana disputerà il campionato motocross latino americano. Sarà un week end pieno di aspettative e di ansie chiaramente, ma sicuro porteremo a casa grandi soddisfazioni! Ma devo dire che la vita in sud America non ci da il tempo di annoiarci! L’avvenimento del mese possiamo dire che è stato il terremoto a metà Settembre, che ha colpito la zona centrale del Cile. Beh che il Cile trema non è una novità, e si diceva che dopo il terremoto del 2010, 8.8 Richter, sarebbero passati 25 anni prima che tornasse a tremare così forte!!
Ne sono passati appena 5 ed è arrivato un altro evento sismico di 8.3, con epicentro a circa 200 km dalla capitale, che ha pregiudicato parte della zona, soprattutto quella colpita dallo tsunami generato dal forte movimento tellurico! Si perché nonostante le oltre 500 scosse di assestamento devo dire che i danni avvenuti sono stati causati maggiormente dalla onda dell’oceano. Qui a Santiago la percezione non è stata intensa come vicino all’epicentro, ma comunque un grado 7.5, che ha fatto oscillare gli alti grattacieli notevolmente! Anche a noi è toccato passare il terremoto, in casa, al settimo piano…il risultato? Una bella crisi di panico di mia moglie che non sapeva per dove scappare, ma per fortuna tutto si è concluso con un po’ di paura si, e una risata per esorcizzare la immensa potenza, che ancora una volta ha voluto dimostrare la natura! A distanza di un mese la terra segue tremando, con intensità minori chiaramente, ma ti tiene sempre all’erta, ogni tanto sembra voglia dirti: “ehi non rilassarti troppo!!” Ragazzi prima di chiudere, volevo fare i complimenti ai neo campioni italiani, che si sono coronati la scorsa domenica! Ma non solamente a loro, anche a tutti coloro che hanno partecipato e hanno reso il campionato Assoluti d’Italia, un po’ piccante! Complimenti a tutti i protagonisti, non solo tra le fettucce, ma anche a chi le fettucce le ha fissate, e a tutta la organizzazione che riesca a rendere, con il duro lavoro e la passione, tutto questo possibile. Io dal lontanissimo Cile, vi auguro buona vacanze, e se volete venire a fare un giro da queste parti, adesso in Cile inizia l’estate!!!! Un caro saluto a tutti i lettori, Hasta luego! Moss #83
la rubrica
rudy moroni
Ciao ragazzi, mi sono intrufolato in questo ultimo numero di mAXImagazine, anche se non era il mio turno, per raccontarvi il mio ritorno in gara, seppur non brillante… Sabato 17 e domenica 18 ottobre sono rientrato per l’ultima di Assoluti d’Italia a Borno, in provincia di Brescia, dove già avevo corso nel 2011, ma… Cotto e mangiato! Il mio ginocchio non mi ha dato problemi per fortuna, ma mi sono reso conto che non ero allenato, d’altronde sono salito in sella tre volte prima di scendere dalla pedana di partenza di Borno, direi che questa sia la motivazione e, per di più, il fango come sapete non è mai stato il mio forte! Detto ciò ho chiuso penultimo della E1 in entrambe le giornate, lo so, non è da me, ma credetemi che dopo due minuti a tutto gas, le mie braccia mi mollavano! NEVER GIVE UP!
Voglio però complimentarmi con i neo campioni italiani: nella E1 Alessandro Battig, nella E2 Alex Salvini, nella E3 Manuel Monni, nella EJ Giacomo Redondi, nella YOUTH Mirko Spandre e nell’Assoluta Antoine Meo, che ci ha salutati e si sta dirigendo verso i Rally, qui voglio ringraziarlo per avermi ospitato a casa sua per allenarmi e per insegnarmi, qui voglio augurargli in bocca al lupo per la sua nuova avventura, Totò è prima di tutto una grande persona, poi un grande pilota!!! Il mio dopo stagione non prevede feste e relax, quest’anno prevede allenamento e fatica per rimettermi in forma per il prossimo anno e, se mi chiederete cosa farò nel 2016, ancora non vi so rispondere, ma spero presto di poter avere novità incoraggianti! Ringrazio il Team Sherco CH Racing, il mio meccanico Thomas, Juri Danesi, Micol Muraglia, il mio preparatore atletico Eros Grazioli, la mia famiglia e i miei supporters tutti! Al prossimo anno! @bomber90
di @micolmuraglia Foto Maglia Azzurra/FIM
#offroadgirl
Ciao ragazzi, all’inizio della stagione abbiamo tutti quell’entusiasmo e quella voglia di cominciare, di vivere la gara e la sfida, la pausa invernale, per alcuni, sembra essere interminabile e poi, in realtà, l’annata vola, in un batter d’occhio siamo subito a ottobre e ci ritroviamo a salutarci, a stringerci la mano e a dirci “a presto…”.
Nonostante la stanchezza, si è tristi di chiudere una porta per preparare il 2016 e, ahimè, nella mia posizione quel che più mi dispiace è salutare i piloti che cambiano casacca…
In Francia con le lacrime ho salutato Matt Phillips, il mio mate per eccellenza, mentre a Borno, anzi, il giorno seguente dopo una meritata festa, con gli occhi pieni di lacrime e un nodo al cuore ho dovuto dire “Ciao Gimbaldo, in bocca al lupo per la tua prossima avventura…” A chi secondo voi? Ebbene sì, ad Antoine Meo! Premesso che io sono la Gimbalda e lui è il Gimbaldo, ho lavorato per o con lui per ben due stagioni sia per KTM, in quanto pilota ufficiale del Team KTM Enduro Factory Racing, che per 100%. Totò non è solo un grande pilota, ma per chi lo conosce, è una grande persona, infatti da buon meridionale italo/francese, considerato che è un napoletano di Digne Les Bains, ha un cuore grande, è genuino, ha sempre la battuta pronta, ma quando deve concentrarsi sul suo lavoro… sono cazzi! A lui in lacrime ho augurato buona fortuna, gli ho augurato di realizzare ogni suo desiderio, di raggiungere gli obiettivi che si è prefissato nelle dune, si usare la testa e soprattutto l’ho obbligato a venirci a trovare, ASAP (as soon as possible, please!).
Foto Npo Rallye
di @micolmuraglia Foto Maglia Azzurra/FIM
#offroadgirl
Detto ciò ho rinunciato a presenziare all’ITDE 2015, la sei giorni di enduro revival all’isola d’Elba per problemi logistici, ma ho comunque tifato papà Chicco da casa, ma sono stata a Borno per gli Assoluti d’Italia e colgo l’occasione per complimentarmi con i neo campioni italiani 2015!
Tra una chiacchiera e l’altra quel che più mi ha lasciato perplessa è l’incertezza da parte di tanti piloti per il prossimo anno: sono sempre meno i team e le disponibilità economiche, sono sempre più i piloti “a piedi”, chissà che ne sarà di loro… Nel frattempo tra due settimane volerò a Valencia, in occasione dell’ultima tappa della motogp, a tifare LOKA #55 e poi è la volta delle mie meritate vacanze! Cari amici, questa è la mia ultima rubrica del 2015 sulle pagine virtuali di mAXImagazine, in primis ringrazio tutti coloro che mi hanno letto o, in alcune occasioni, hanno scoperto volti noti dell’enduro insieme a me, E… ARRIVEDERCI AL 2016! @micolmuraglia
Foto Endurorace
Foto J.Edmuson
voce al tassello
Dall’asfalto al fango passando per l’italiano di @francesconadile
Buongiorno ragazzi e ben trovati nel consueto spazio mensile, sono reduce da due weekend full, dall’asfalto del Mugello allo sterrato delle prove speciali di Borno (BS). Al Mugello uno nuovo “terreno” , quello del CIV, quello del National Trophy del Motoclub Spoleto, una bella esperienza per chi come me nella sua vita mastica solo offroad, le strutture, gli spazi e le moto sono totalmente diverse, un labirinto in cui perdersi, ma fatto comunque di passione, moto e piloti di alto valore agonistico. Gustare il CIV dal vivo è un’esperienza da fare anche per noi amanti del tassello, soprattutto per vedere gare che vanno dalle categorie SBK e Supersport, ma non dimenticandosi della splendida Moto 3: una categoria con parecchi team del Mondiale GP e giovani piloti con tanto manico e grinta.
Per quanto riguarda il commento gare, mi sono occupato del National Trophy, un trofeo che ormai non può più definirsi tale, sarebbe riduttivo, il livello è alto, l’affluenza consistente (circa 35 piloti nella 1000 ed altrettanti nella 600), altre gare da vedere, che letteralmente lasciano folgorati noi spettatori! Mi sono perso nei box a vedere i mezzi, la tecnologia e moto tanto diverse e mi saliva la cosiddetta pelle d’oca a sentire il sound pieno sul rettilineo e sulle curve veloci: WOW! Il weekend dopo si torna nei “ranghi” con la finale degli Assoluti d’Italia Enduro a Borno (BS) organizzati dal Motoclub Sebino, gara prestigiosa ed ottima location per assegnare i titoli nazionali ancora in palio. Il terreno era tosto, ma direi che ha retto splendidamente al meteo che ha flagellato i giorni antecedenti la gara, il percorso definito da alcuni “poco selettivo” nel CROSS TEST si è rivelato una vera astuzia perché’ ha permesso il totale svolgimento dei due giorni di gara e non preoccupatevi: col fango la selezione è arrivata! Spettacolari tutte le categorie con un Salvini in splendida forma, non ha risparmiato le ”manciate” di gas nonostante il titolo vinto al sabato, vuoi la presenza anche di un certo Antoine Meo, Salvini ha emozionato tutti ed il suo record nel CT4 all’ultima speciale della domenica ci ha dato prova della sua forma e generosità.
voce al tassello
di @francesconadile
E1 ed E3 totalmente aperte fino all’ultimo, Monni nella E3 era già sul piede di guerra alla prima speciale ed ha dimostrato di volere il titolo a tutti i costi nonostante un Oldrati concentrato sull’obiettivo, vince Monni, ma bravi entrambi! Nella E1 sfida infinita tra Battig ed Albergoni, entrambi aggressivi ed entrambi fino all’ultimo in lotta, si è decisa all’ultimo la sorte del campionato E1, ma il duello è stato stellare fino alla fine con anche l’inserimento di un Manzi in formato big la domenica, bravo Battig che la spunta e dimostra di essere moto maturato agonisticamente. Ottimi in senso assoluto (classifica assoluta) Redondi e Soreca, uno show senza fine, li aspettiamo per il WEC 2016!
Ragazzi il 2015 enduro-velocistico è archiviato, ma io vi aspetto a Genova per il Superbowl ed a Milano per EICMA-MOTOLIVE, non dimenticandoci degli eventi benefici RIDE FOR LIFE ed OTTOBIANO SPORT SHOW, che lo spettacolo abbia inizio!
Ci si legge presto su queste pagine. Enjoy.
Francesco Nadile a.k.a. Skippy
campionato ital
assolut
liano enduro
ti d’italia
campionato ital
assolut
Borno (BS) - 17-18 ottobre 2015
assolutamente
antoine meo! di Monica Mori
La stagione duemilaquindici degli Assoluti d’Italia si è conclusa sabato 17 e domenica 18 ottobre a Borno – BS. Una due giorni ottimamente organizzata dal Motoclub Sebino che ha allestito tre prove speciali (Enduro Test, Cross Test ed Extreme Test) rese anche più impegnative dalla pioggia caduta nei giorni precedenti la gara e dalle temperature particolarmente rigide, con addirittura qualche spruzzo di neve che ha fatto capolino alla fine della prova in linea. Pubblico ben presente a bordo pista, spettacolo assicurato con i nostri campionissimi e atmosfera elettrizzante per l’assegnazione dei titoli italiani 2015: questi gli ingredienti dell’ultimo weekend offroad della stagione!
liano enduro
ti d’italia Assente purtroppo alcuni nomi illustri, come il neo campione del mondo E1 Eero Remes e Matti Seistola, fresco di addio alle competizione. Arrivo al photofinish per Antoine Meo, atterrato direttamente dal Marocco dove si stava svolgendo il Merzouga Rally (a cui ha preso il via anche il nostro Deny Philippaerts, con la vittoria finale andata al pilota di Lumezzane Alessandro Botturi, presente a Borno la domenica) e laureatosi campione italiano assoluto il giorno successivo, in una gara tutta in salita! Commovente infine il momento delle premiazioni, dove un sentito applauso è stato dedicato a Romina, segretaria del Motoclub Sebino prematuramente scomparsa nel 2014.
L’Assoluta si conclude con un pazzesco pari tra Antoine Meo e Alex Salvini. I due mattatori della stagione duemilanquindici infatti salgono sul tetto della generale di campionato con 152 punti ciascuno, ottenuti nel corso delle nove prove disputate. A sfregiarsi del titolo di campione italiano assoluto, conquistando altresì il Trofeo Mika Ahola, è il francesco Meo, grazie al numero di vittorie ottenuto nell’arco dell’anno, sei, contro le tre di Salvini. Un plauso va ad entrambi i piloti, che hanno regalato una stagione ricca di patos, animando i vertici della classifica per tutta la stagione. Ed un particolare in bocca al lupo per la sua carriera lo vogliamo riservare ad Antoine Meo, che dal 2016 sarà impegnato al 100% nel mondo dei Rally. Grazie per aver scelto il Campionato Italiano Enduro per la tua ultima stagione Enduristica! Se Meo si aggiudica il titolo Assoluto, Salvini strappa dalle mani del portacolori KTM il primato nella speciale classifica del Trofeo X-Cup Brema-Honda Redmoto. Alex diventa così, per il secondo anno consecutivo il pilota più veloce nelle prove Estreme degli Assoluti d’Italia!
Nella Classe E1 battaglia fino all’ultima curva per la conquista del titolo italiano 2015. A contendersi il tricolore Alessandro Battig e Simone Albergoni che hanno dato vita a una due giorni di fuoco. I due portacolori di Honda e KE Moto si sono presentati a Borno con cinque punti di distacco, diventati poi zero alla fine del day1. Infatti, dopo una accesa gara conclusa con la vittoria di Simone Albergoni e il terzo posto di Alessandro Battig, i due campioni si sono ritrovati a 131 lunghezze ciascuno. Il titolo si sarebbe deciso la domenica: chi stava davanti sarebbe diventato il nuovo campione italiano! Pronti via la domenica mattina la tensione era alle stelle: i due, insieme a un brillante Jonathan Manzi, hanno regalato una prima parte di gara da cardiopalma! Pochissimi centesimi separavano i tre i piloti fino a quando, una serie di errori hanno fatto perdere tempo prezioso al bergamasco Albergoni che ha dovuto affrontare una seconda parte di gara tutta in salita. Nonostante un grande recupero, e i dieci secondi di penalità inflitti a Battig per aver perso la targa, non c’è stato nulla da fare per Simone, che ha visto svanire il titolo tricolore per soli nove secondi a favore di Battig, al suo primo successo nel mondo dell’Enduro. Tra i protagonisti del weekend anche Manzi, in lotta per il podio anche se provato da una frattura della scapola.
Nella E2 vince con una giornata di anticipo il titolo Alex Salvini che anche a Borno dimostra che la classe riservata alle oltre 125 e 450 è “affar suo”. Il bolognese segna una doppietta che gli permette di chiudere la stagione con nove vittorie su nove prove disputate. Alle sue spalle la tabella numero 80 di Nicolò Mori che seppur con un distacco cronometrico importante, conclude l’annata duemilaquindici con il titolo di vice campione italiano. Avvincente la lotta per il gradino più basso del podio con Roberto Rota, Tommaso Montanari e Maurizio Gerini in battaglia fino all’ultimo. Nel Day1 a piazzarsi al terzo posto è Rota, che fa suo anche la terza posizione in campionato, mentre nel Day2 medaglia di bronzo per Tommaso Montanari, rallentato all’ultima prova in linea nella giornata di sabato mentre occupava il terzo gradino del podio.
Anche nella E3 abbiamo vissuto un fine settimana ad alta tensione. Manuel Monni e Thomas Oldrati si presentavano a questo ultimo appuntamento 2015 con lo stesso punteggio: quaranta il massimo dei punti a disposizione per mettere in tasca il tricolore. Mattatore della trasferta Monni, in uno stato di forma brillante, soprattutto dopo la trasferta iridata del GP di Francia che lo ha visto tra i piloti più veloci della E1 su un TM 250 4. Tornato in sella al 300 2t, Manuel ha tirato fuori tutta la sua grinta e dopo aver dominato la giornata di sabato con oltre 45 secondi di vantaggio fatto registrare nei confronti di Balletti, secondo nel Day1, è andato a conquistare il titolo italiano nella prova della domenica terminando la giornata con un secondo posto dietro a Oscar Balletti e davanti al diretto avversario per la corsa al titolo, Oldrati. Il poliziotto di Petosino non è riuscito a trovare il giusto feeling con il terreno di Borno, facendo così registrare un pesante ritardo nei confronti dei primi due classificati. Con Monni che mette in bacheca il suo secondo successo nel mondo tassellato dell’Enduro, c’è da sottolineare la brillante prova di Oscar Balletti, che strappa la vittoria di giornata allo stesso Monni proprio all’ultimo giro, andando a concludere con un tempo di sette secondi migliore rispetto al poliziotto di Perugia. Festa tricolore nel Day1 anche per Giacomo Redondi, che si laurea campione italiano della categoria Junior davanti a Davide Soreca e Matteo Bresolin. Per il portacolori Beta è il secondo titolo nazionale dopo quello conquistato nel 2012 nella categoria E1 2T ed arrivato dopo un anno ricco di emozioni, sia in ambito nazionale che internazionale. La giornata di sabato ha visto il “Red” condurre una gara attenta, senza troppi rischi per assicurarsi così il titolo con una giornata di anticipo. La gara del Day1 è andata a un velocissimo Matteo Bresolin che infligge quasi un minuto a Redondi e un primo e 47 secondi a Davide Soreca, in luce nella giornata di domenica dove è rimasto ai vertici della classifica fino all’inizio del terzo giro, innescando una bella lotta a suon di centesimi con il pilota di Costa Volpino.
Nella Youth successo per Mirko Spandre, anche lui laureatosi campione nazionale con una giornata di anticipo. Prova non semplice per Mirko che ha dovuto fare i conti con un bravissimo Matteo Pavoni, al comando della categoria riservata ai giovanissimi in sella a moto 125 2t, per oltre metà gara, quando c’è stato il sorpasso del portacolori KTM Farioli che ha concluso così la gara del sabato con un primo posto che equivale al tricolore 2015. A completare il podio, dietro a Spandre, ci sono Pavoni e Lorenzo Macoritto, al suo esordio agli Assoluti d’Italia di Enduro. Day2 sfortunato per il fresco campione italiano, costretto a parcheggiare la sua KTM per una brutta caduta, in previsione anche dell’ultimo appuntamento con l’Europeo Enduro dove si trova al comando della Junior U20. La giornata di sabato porta la firma di Michele Marchelli, che incide il suo nome nell’ultimo atto della stagione davanti a Macoritto e Pavoni, protagonisti insieme al pilota Team Italia Andrea Verona di una bella sfida per la conquista delle posizione di vertice.
Purtroppo sono stati solamente quattro i piloti stranieri al via. Qualche infortunio di fine stagione hanno costretto a salutare con una prova d’anticipo la stagione duemilanquidici del Campionato italiano Luis Correia, Aigar Leok ed il fresco campione del mondo E1 Eero Remes. Rientro anticipato in Australia per Matthew Phillips, mentre Matti Seistola ha lasciato il posto a Lorenzo Santolino dopo il comunicato ufficiale del suo addio alle competizione. Ed è proprio Santolino uno dei protagonisti del weekend bresciano; veloce e pulito nelle guida, lo spagnolo vince il doppio appuntamento di Borno davanti al suo connazionale del Team Yamaha Miglio Yamalube Cristobal Guerrero. Ritiro in entrambe le giornate per un problema elettrico per Johnny Aubert, mentre Antoine Meo, dopo la vittoria nel Day1, non porta a termine la sua gara per una caduta.
Tra le squadre dominio in entrambe le giornata e titolo Italiano per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro con Thomas Oldrati, Simone Albergoni, Manuel Monni e Oscar Balletti, mettendosi alle sue spalle il sabato l’ Intimiano Noseda con i piloti Davide Soreca, Matteo Bresolin e Riccardo Peroni e in terza posizione il moto club Trial David Fornaroli (Alex Salvini, Luca Marcotulli, Diego Nicoletti e Michele Marchelli), mentre la domenica troviamo il Trial D. Fornaroli al secondo posto seguito dall’Intimiano Noseda, così come nella classifica di Campionato.
Nella Coppa Italia Cadetti Matteo Menchelli in sella alla sua Ktm-Tnt Corse conquista la prima posizione entrambe le giornate di gara e fa suo il Trofeo Coppa Italia Cadetti 2015, seguito il sabato da Fabio Gobbi (KTM GP Motorsport) e sul terzo gradino del podio Ramon Bregoli (Ktm), mentre domenica in seconda posizione troviamo Igor Brunengo (Yamaha 125 2T) seguito da Fabio Gobbi.
Nella classe Junior in terra bresciana si trova a proprio agio Igor Sonzogni (Ktm) che vince sia il sabato che la domenica e si aggiudica il Trofeo Coppa Italia Junior 2015. A completare il podio sabato troviamo al secondo posto Nicholas Sana (Ktm) mentre la terza posizione va a Marco Montelaghi (Ktm), la domenica sempre secondo posto per Sana mentre sul gradino più basso del podio sale Andrea Giubettini (Hvsquarna). Sale sul primo gradino del podio il sabato e sul secondo la domenica Andreas Pfeifer (Gas Gas) giunto a Borno con il titolo del Trofeo Coppa Italia categoria Senior già in tasca. In gara si aggiudica il secondo posto il sabato Eric Rebellato (Ktm) e la terza posizione va a Francesco Pasqualetti (TM). Domenica la vittoria di classe va a Alberto Cicalò (Yamaha) seguito da Pfeifer. Terzo posto per Alessandro Esposto su Suzuki.
Rientra nelle competizioni titolate dopo anni di assenza e fa sua subito, in entrambe le giornate, la classe Major Coppa Italia il pilota Mauro Rolli su Ktm. Posizioni invariate sia il sabato che la domenica dove al secondo posto troviamo Marco De Rocchi su Beta e sul gradino più basso del podio ma si aggiudica il Trofeo Coppa Italia categoria Major 2015 Mirko Colombo su Ktm.
ultimo impegno tricolore per il team italia enduro Si sono conclusi sabato 17 e domenica 18 ottobre a Borno (BS) gli Assoluti d’Italia per i quattro piloti del Team Italia Enduro Giovanni Bonazzi, Gianluca Caroli, Claudio Spanu e Andrea Verona. Quest’ultimo era impegnato in sella alla sua 125 2T mentre i primi tre hanno corso con la 50 cc. I giovani hanno affrontato l’ultimo impegno della stagione con grande grinta, in una gara molto difficile, sviluppata su tre prove speciali percorse quattro volte in entrambe le giornate di gara. Le temperature invernali e il terreno reso impegnativo dalla pioggia caduta i giorni scorsi, hanno condizionato sia la prova del sabato sia quella della domenica. Grande la crescita per questi giovani piloti, una crescita avvenuta gara dopo gara grazie anche al prezioso supporto dei Tecnici FMI e di Simone Albergoni.
Alex Zanni, tecnico FMI: “Sono molto contento di questa ultima trasferta. I ragazzi si sono comportanti molto bene, dimostrando impegno e ottenendo buoni risultati. In una gara certamente non semplice, dove anche i piloti in sella a moto più potenti hanno avuto diverse difficoltà, queste giovani leve hanno dimostrato grande tenacia. Sabato Caroli non ha preso il via a causa di uno stato febbrile, ma in entrambe le giornate i piloti hanno concluso la gara, portando la moto al parco chiuso. Brillante prova anche per Andrea Verona, al suo secondo impegno in sella a una moto 125 2T”.
nicola dutto quarto nel mondiale baja Nicola Dutto ha conquistato un ottimo quarto posto al Mondiale Baja. Nonostante non abbia partecipato all’ultima tappa del Campionato del Mondo, andata in scena il 16 e 17 ottobre in Marocco con la Merzouga Baja, il pilota cuneese ha chiuso il 2015 a ridosso del podio. Vittima di un incidente nel 2010 che gli ha tolse l’uso delle gambe, Dutto è stato il primo pilota paraplegico a gareggiare in una competizione mondiale al fianco di normodotati, riuscendo a realizzare una grande impresa. La prima gara del mondiale si è corsa a giugno a Pordenone – proprio dove Nicola ebbe l’incidente – chiusa dal pilota KTM in 12° piazza. La seconda tappa, la Baja Aragon, si è disputata in Spagna su un tracciato durissimo di 1.100 Km, terminata da Dutto al 17° posto. A Vezprem, in Ungheria, è andata in scena la terza tappa nella quale è stato protagonista di una gara perfetta. Nicola ha percorso 630 Km in sole 8h47m, conquistando così la quarta posizione in classifica generale. In Portogallo infine ha affrontato la Baja TT de Idanha-aNova: 300 Km completati in appena 5h, risultato che gli ha permesso di consolidare la posizione ai piedi del podio. In tutte le tappe della competizione Nicola è stato assistito come un’ombra da Julian Villarubia, necessario ghost rider che lo ha aiutato nei momenti di maggiore difficoltà.
In merito alle gare disputate Nicola Dutto ha dichiarato: “A Pordenone ho salutato per sempre un po’ di fantasmi; in Spagna, durante la seconda gara, ho cominciato a divertirmi mentre in Ungheria ho guidato quasi come se avessi ancora le gambe funzionanti. In Portogallo ho consolidato la posizione in classifica generale. Solo ora mi sto rendendo conto che ho concluso quarto in una Coppa del Mondo, sono soddisfatto del risultato che è andato oltre le mie aspettative, ma non di molto”. Sui suoi progetti futuri il pilota cuneese ha annunciato: “La prossima sfida sarà il Campionato Americano e il mio obiettivo è quello di prepararmi al meglio per compiere un’altra impresa…l’asta si alza!”.
sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo
La Dakar comincia dal Marocco L’OiLibya Rally, valido per il mondiale Cross Country Rally FIM, si propone ormai come ultima prova prima della competizione di gennaio in Sud America, ma oltre che un test rappresenta spesso anche una grossa incognita.
Sum Sunderland
Foto: NPO Rallye
L’OiLibya rally organizzato dalla Npo, di cui oggi a capo è Stephane Clair, ha vissuto in questo ottobre 2015 la sua dodicesima edizione e dopo tanti anni si è confermato come la gara più importante del fine anno, quella che precede la Dakar e che soprattutto si propone di testare i mezzi e i piloti in vista della grande sfida di gennaio. E così è stato anche quest’anno con un ‘parterre’ di piloti davvero di altissimo livello. Honda, Ktm, Yamaha solo per citare alcune Case ufficiali, ma anche – per la prima volta quest’anno – diversi enduristi approdati ai rally e per molti dei quali il Marocco rappresentava un vero e proprio primo banco di prova.
La maggior parte dei piloti, 81 i partenti fra moto e quad, dichiaravano alla partenza di non avere alcuna velleità di classifica – fatta eccezione per quelli che stavano combattendo per il titolo mondiale - ma di essere lì solo per testare i mezzi, la loro forma fisica, stando bene attenti a non farsi male o a non rompere la propria moto. In realtà, una volta allacciato il casco e tirati giù gli occhiali, tutti, nessuno escluso, hanno dimenticato in una frazione di secondo i buoni propositi e sono partiti a testa bassa per dimostrare agli altri, oltre che a loro stessi, che la propria moto era la più forte e che alla Dakar 2016 sarebbe stata anche quella da battere. Così Joan Barreda (Honda), Toby Price (Ktm), Helder Rodrigues (Yamaha) hanno subito messo il loro sigillo alla prima tappa, costretti però poi a fare i conti giorno dopo giorno con diversi problemi. Rotture meccaniche per il portoghese della Yamaha, brutta caduta con evacuazione in elicottero per Barreda, pasticci vari per Toby Price. Ma questo solo per citarne alcuni perchè per terra, e anche in maniera violenta, ci sono finiti in parecchi, compreso quel Pela Renet che ha rischiato di gettare alle ortiche la sua iscrizione alla Dakar in sella alla Husqvarna ufficiale per una caduta assurda, con tanto di frattura della mascella in un posto che sul road book era ben indicato con tre punti esclamativi e tre segni +, a significare “Rallenta!! Punto molto pericoloso”.
Pela Renet
Joan Barreda
Helder Rodrigues
Matthias Wlakner
Sam Sunderland e Matthias Walkner
La gara è stata vinta da Sam Sunderland, britannico della Ktm da anni residente in Dubai che ha festeggiato la sua prima vittoria in un rally mondiale alla grande: regalandosi subito un altro rally, due giorni dopo, sempre in Marocco, il Merzouga rally che gli è costato un bruttissimo incidente, una clavicola rotta e una frattura scomposta del femore... che potrebbero rappresentare un piccolo problema in vista della Dakar di gennaio ! Al secondo posto dell’OiLibya ha chiuso Matthias Walkner, ragazzotto austriaco, non propriamente simpatico, e senza particolari doti né di navigazione né di velocità che, eppure, ha conquistato il titolo mondiale combattuto fino all’ultima tappa con Pablo Quintanilla, pilota cileno, sempre di Ktm caduto ed evacuato anche lui in elicottero proprio nell’ultima speciale. Terza posizione per Paulo Goncalves (Honda) partito male e a rilento ma capace di recuperare proprio sul finire grazie a quella grinta e caparbietà che lo contraddistinguono e quarto Kevin Benavides, endurista argentino, approdato in Italia nel 2011 al Mondiale enduro in Sicilia, passato ora ai rally e già vincitore del Desafio Guarani in Paraguay quest’estate.
Jacopo Cerutti
Nell’elenco dei primi dieci compaiono tutti coloro che saranno di sicuro protagonisti alla Dakar visto che quinto ha chiuso Ruben Faria, ex portatore d’acqua di Cyril Despres alla Dakar ed ex Ktm ora passato “capo squadra” alla Husqvarna mentre il sesto posto è andato ad Olivier Pain, ex Yamaha ufficiale, ora in forze al team francese Nomade su Ktm...pilota che personalmente ritengo sia da tenere d’occhio alla prossima Dakar. Settima posizione per la Sherco dello spagnolo Juan Pedrero e ottavo per Xavier De Soultrait, altro endurista passato ormai da un paio di anni ai rally e in forze nella squadra Yamaha. Al nono e al decimo posto ecco i nostri italiani: al nono c’è l’esperienza, il pilota maturo e capace, al decimo il ‘novellino’ nel senso di rally, la promessa del futuro. Paolo Ceci, da questo rally nelle fila del team ufficiale Honda HRC Honda, ha ottenuto il nono posto con una moto che non conosceva e sulla quale montava per la prima volta, e lo stesso ha fatto Jacopo Cerutti, il decimo, il nuovo che avanza, in sella alla nuova Husqvarna con cui correrà alla Dakar 2016, protagonista di una gara accorta, attenta e importantissima per lui che deve sfruttare ogni minimo metro di speciale e pagina di road book per fare esperienza.
Paolo Ceci
Olivier Pain
Alessandro Botturi, al via della gara, è stato l’unico a mantenere i propositi della partenza: allenarsi, così, semplicemente. Non ha mai esagerato, non ha forzato i tempi, ha preso confidenza con la moto che ha anche smontato a favore del suo compagno di squadra Rodrigues e non ha rischiato. E’ finito in fondo alla classifica, proprio per aver dato un pezzo al portoghese nella prima tappa e recuperando poi un distacco e un ritardo incolmabili (sesto di tappa è stato il suo miglior risultato all’OiLibya), ma è tornato a casa, in compenso con la vittoria del Merzouga Rally, pochi giorni dopo. “L’OiLibya non è andato troppo bene, in effetti – ammette Alessandro Botturi. – Il mio compagno di squadra, Helder Rodrigues, ha rotto la pompa della benzina il primo giorno, subito prima di entrare in prova speciale. E’ arrivato alla partenza, dopo il trasferimento ed era disperato così io gli ho dato la pompa della mia Yamaha...ero tranquillo, non mi interessava la classifica, sapevo che dopo avrei fatto l’altra gara, il Merzouga Rally...” Così i due lavorano affannosamente sulle due moto e Helder Rodrigues può ripartire, chiudendo quella tappa in terza posizione mentre per Botturi inizia il calvario: “Sono entrato nella speciale da oltre 330 chilometri e ho percorso bene i primi 100 chilometri, poi sono cominciati i travasi dai serbatoi, non avendo più la pompa. E’ stata lunga. Sono partito con circa 8 minuti di ritardo in speciale e ho finito con circa due ore di ritardo la giornata”. E non è tutto perchè nell’ultimo giorno, quando ripartiva quarto, Bottu ha rotto nuovamente : “proprio l’ultimo giorno ho rotto il piantone della strumentazione”, e menomale che si è rotto in questa gara perchè se fosse accaduto in una delle prime tappe della Dakar il nostro pilota italiano avrebbe buttato via tutta la gara. “E’ stato un bene tutto sommato, anche perchè a me non piaceva molto questo piantone, lo avevo anche detto, e così se ne sono resi conto anche loro e hanno deciso di sostituirlo...” Ma rotture a parte Alessandro Botturi è contento sia dell’OiLibya, sia della vittoria al Merzouga: “A fine gara, all’OiLybia ero contento: pur partendo indietro, con la polvere degli altri piloti da passare, ho fatto dei buoni piazzamenti..anche nell’ultima speciale, per esempio, mi sono fermato oltre venti minuti a soccorrere Quintanilla, per aiutarlo dopo la caduta e quando sono ripartito ho recuperato in fretta e negli ultimi chilometri ho controllato i tempi e ho visto che avevo lo stesso passo di Goncalves, che ha vinto quella speciale”. Alessandro Botturi
E poi, appunto, è arrivato il Merzouga Rally, sempre in Marocco: “Sono partito per la prima tappa quinto poi sono risalito quarto, e me la sono giocata con gli altri che mi partivano davanti. Ho sempre tenuto un bel passo, battendomi con Sunderland, Meo, Walkner...Quando Sam Sunderland è caduto gli altri si sono fermati ad aiutarlo e mi hanno detto di proseguire, così ho aperto io la pista quel giorno, fino alla fine, oltre 100 chilometri di deserto, di certo non facile, e ho chiuso quarto assoluto. Il giorno dopo sono andato a prendere Meo, poi Adrien Van Beveren e infine Svitko e mi sono portato in testa”. E poi è arrivata la vittoria del rally, ma a proposito di Meo, che impressione ti ha fatto l’endurista in questi rally? “Meo è partito subito, il primo giorno, con il gruppo giusto, e ha ottenuto un buon piazzamento, fra i primi tre. E nei giorni a seguire ha trovato Sunderland davanti e si è aiutato un po’ nella navigazione. Però io l’ho visto in speciale, è capace, sa navigare e ho visto che è intelligente, guida nel modo giusto...”
Mondiale assegnato dunque alla Ktm che porta il titolo in Austria per la prima volta nella sua storia con un pilota austriaco, Matthias Walkner che ha preceduto in classifica Sam Sunderland (Ktm) e Paulo Goncalves (Honda). Ed essendo l’OiLibya l’ultima prova di Mondiale Cross Country Rally FIM sono stati assegnati i titoli anche della classifica quad, con la vittoria del polacco Rafal Sonik su Yamaha e della classifica Junior Cross Country Rallies che ha premiato il praticamente debuttante Jakub Piatek, il nuovo acquisto del team polacco della Orlen. Jakub Piatek
Antoine Meo
Team Nomade
Kevin Benavides