Cpi 83 finale

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Sotto questo sole di Alessandro Ruta

L’estate di solito è la stagione meno pregna di eventi. Vacanze o non vacanze, in tanti si prendono una pausa, piú o meno meritata. E allora nelle pause si riflette e si pensa, si pianifica. Che stagione sará la prossima? È difficile fare delle previsioni precise.

Settembre è il mese del ritorno sui banchi di scuola, e degli esami di riparazione, tornati d’attualitá da qualche anno. Qualcuno deve farli? Non spetta a noi dirlo. Il mondo del poker italiano ha sicuramente bisogno di aggiustatine, ma un aiuto dovrebbe anche arrivare dall’alto. Parliamo sempre della regolamentazione del live, problema che da anni, ormai, sembra in una

fase di stallo. Anche se diversi pareri positivi sono giá stati espressi. Non vogliamo prendere posizione qua; potete leggere ancora in questo numero gli ultimi aggiornamenti al riguardo. Sotto il sole agostano abbiamo un sogno: che si possa giocare nei circoli in tutta tranquillitá e in maniera legale. Punto e stop. Non chiediamo molto altro. Peraltro in una stagione, la prossima, che si profila sempre più intensa in quanto a eventi: oltre ai circuiti giá in moto (l’ultimo nato, le Pls di Lottomatica che si stanno rivelando un grande successo) tornerá l’Ept PokerStars in terra italiana, nella prossima primavera. Un’altra stagione, un’altra storia. ♠

Alessandro Ruta

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ITALIA

SETTEMBRE 2013

NUMERO 83

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S PECIALI

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NUMERO 83

PG 26

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IPT SANREMO - VINCE PIVA



S OMMARIO EDITORIALE Sotto questo sole........................................................................................05 Alessandro Ruta

SPECIALI & TORNEI PLS Lottomatica - Mosca beffa Zambruno......................................18 Alessandro Ruta

IPT PokerStars - Piva, la gioia è qui.......................................................26 Fabio Serra

IPO - Canedda, ma che bella rimonta ..................................................30 Fabio Serra

Haxton, Macao e gli high stakes.............................................................52 Brian Pempus

POKER PRO Vacanza? E quando mai...............................................................................46 Rocco Palumbo

Le vittorie e gli swing......................................................................................60 Roy Cooke

STRATEGIE ED ANALISI Tu non giochi bene come pensi...............................................................54 Ed Miller

Canedda , ma che bella rimonta

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Tornei e cash game........................................................................................55 Gavin Griffin

Quella percezione di follia ............................................................................56 Qualche riflessione sulle Wsop 2013.................................................56

John Vorhaus

Steve Zolotow

La gestione dello stack nei tornei limit................................................58 Ben Yu

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NUMERO 83

46

Vacanza? E quando mai...

NEWS DALL’ITALIA E DALL’ESTERO News.................................................................................................................12 Diego Cavalla

THE SCOOP SPECIAL Enrico Mosca................................................................................................22 Cesare Antonini

Loni Harwood ...............................................................................................36 Alessandro Ruta

Sergio Castelluccio ....................................................................................40 Alessandro Ruta

ITALIA

IL “LUIS” GALLO PARLANTE Vincere, questione di testa.........................................................................50 Niccolò Caramatti

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IL PUNTO LEGISLATIVO Regolamento? No grazie (per ora)....................................................64 Francesca Palmerini

WANTED - DOVE SONO FINITI? Constant Rijkenberg...................................................................................66

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Fabio Serra


SETTEMBRE

36

I TWEET DEL MESE Obrestad, bagno di sangue / Le barchette di carta di...............70

THE INSIDE STRAIGHT Head Games .................................................................................................72

Loni Harwood una ragazza, tanti record

Craig Tapscott

Final Table Takedown................................................................................74 Craig Tapscott

L’ALTRO LATO DEL TAVOLO Wembley - i perchè di un fallimento ....................................................76 Marco Melai

REDAZIONALI I consigli di IQ4Poker ................................................................................62 Ufficio stampa IQ4Poker

CLASSIFICHE E PROSSIMI TORNEI Prossimi Tornei ...........................................................................................78 Fabio Serra

Questo mese vi diamo i numeri di......................................................79 Fabio Serra

Italian Money List........................................................................................80

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SETTEMBRE 2013 CARDPLAYER

60 Roy Cooke

ITALIA

46 Rocco Palumbo

NUMERO 83

Fabio Serra

Haxton, Macao e gli high stakes

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ANNO 7, NUM. 83 - SETTEMBRE 2013

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FABIO SERRA FABIO SERRA

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: ANREW BROKOS, BRIAN PEMPUS, BEN YU, CESARE ANTONINI, CRAIG TAPSCOTT, CRISTIANO BLANCO, ED MILLER, FABIO SERRA, FRANCESCA PALMERINI, FRANCESCO SERRA, JEFF HWANG, JOHN VORHAUS, MARCO BOGNANNI, MATT LESSINGER, MATTHEW HILGER, ROCCO PALUMBO, ROY COOKE, STEVE ZOLOTOW.

TRADUTTORI: ALESSANDRO RUTA, ALESSANDRO TAJANA, FABIO SERRA.

STAMPA Graffietti Stampati S.n.c. Via SS Umbro Casentinese km 4.500 - 01027 - Montefiascone (Vt) chiuso in stampa il 27 AGOSTO 2013 - tiratura: 30.000 copie

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Poker online, sulla Francia

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SETTEMBRE 2013

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Ept ed Ipt PokerStars, quante novitá

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Per il decimo compleanno l’Ept si rifá in parte il trucco. In occasione della prima tappa di Barcellona verranno introdotte alcune importanti novità. La più importante di tutte è l’estensione della registrazione tardiva, che sarà disponibile fino all’inizio del day 2. Sarà dunque possibile entrare al main event risparmiandosi due giorni (day 1a e 1b), anche se, ovviamente, lo stack (30mila chips) a quel punto sarà già Il programma della decima stagione dell’EPT inferiore ai 40 big blinds: il day 2 partirà infatti dal livello 9 che prevede bui 400/800 con ante 100. Inoltre, per quanto riguarda i side events - satelliti compresi - ci si potrà iscrivere per tutti i primi 5 livelli. Visto il crescente successo degli High Roller, questa tipologia di torneo sarà portata da due a tre giorni di durata. Cambia anche qualcosa per quanto riguarda il payout e la bolla. A premio andrà sempre fra il 13 e il 15% dei partecipanti, e il minimo è stabilito in 1,7 volte il buy-in. Ma da questa stagione l’Ept pagherà sempre una persona in meno rispetto al redraw. Quindi, in caso ad esempio di torneo con 550 partecipanti, andranno a premio non 72 giocatori ma 71. Questo perchè si vuole garantire che il gioco in bolla si svolga con tavoli che abbiano tutti un numero uguale di giocatori. Tante novitá anche per l’Ipt. Giá dalla tappa di Nova Gorica sará con la formula “accumulator”. Ovvero tre day 1 da 700 € di buy-in, e la possibilità di iscriversi ad uno o più fra questi. Al day 2 tutte le chips di un giocatore formeranno un solo stack. La formula era già stata adottata nel corso del Mini Ipt. In piú è allo studio il lancio di side events di draw game in ogni tappa. Ad esempio di deuce-to-seven ma anche del classico “poker all’italiana”. Prepariamoci, insomma, a una grande stagione. In Italia e in Europa.

sorpasso

Una notizia da sottolineare per quanto riguarda il poker online italiano. Per la prima volta da quando il cash game ha fatto il suo esordio sulle nostre piattaforme, il mercato italiano regolamentato ha superato quello francese, per numero di giocatori attivi. In base alla media calcolata da PokerScout tra la metá del mese di luglio e la metá del mese di agosto, PokerFuse ha rivelato che dall’1 agosto, l’Italia è in leggero vantaggio con 3.537 giocatori di media presenti sulle piattaforme, rispetto ai 3.523 rilevati sul network gestito dall’Arjel. A contribuire al sorpasso molto probabilmente è stato il crollo del mercato transalpino per via della pesante tassazione applicata alle room nel cash game, calcolata una pressione fiscale del 37%.

EuroVegas presentato il piano Va avanti il progetto della “nuova Las Vegas” a Madrid: Las Vegas Sands, guidata da Sheldon Adelson, ha presentato alla Comunità regionale 326 pagine, con tutti i particolari dell’opera. Qualche numero: 12 mega resort, di cui 9 a cinque stelle, che sorgeranno su una Strip in versione spagnola. In totale, 36mila camere e 40mila parcheggi. Saranno sei i casinò che sorgeranno nel cuore di EuroVegas, ma è prevista anche la costruzione di sette teatri, oltre a ristoranti e negozi per 318.000 metri


quadrati e un centro Su Ebay le buste di congressi da 450mila. Eastgate e Demidov Vi saranno altre aree Eravamo rimasti alle vendite “classiche” su Ebay: l’ultimo, il a tema, come “Circo” deck con le carte della vittoria di Moneymaker alle Wsop 2003 e “Times Square”. (mai acquistato da nessuno, peraltro). In aggiunta ai vari bracIl business plan precialetti, messi all’asta su internet piú o meno per beneficenza. Sheldon Adelson con sua vede che il 60% delle moglie Ma ora pare sia scoppiata una nuova moda: quella di mettere presenta il progetto Eurove gas sale saranno destinaall’asta gli oggetti dei giocatori durante le stesse World Series. te ai turisti e agli scommettitori, il restante 40% ai partecipanti Un tale Scott Neumann, professione poker pro, è entrato in posdei congressi. sesso delle buste che avevano contenuto gli stack di Peter Nei sei casinò sono previsti 1.605 tavoli da gioco e 18mila slot Eastgate e Ivan Demidov all’heads up del main 2008. machines. Eurovegas creerà 250mila posti di lavoro, con un inveOvviamente senza le chips, anche se firmate dal danese e dal stimento iniziale di 7,9 miliardi di dollari. Ancora però non è russo. Scott ha deciso di metterle all’asta, con l’intento di ricavarstato dato il via libera definitivo ai lavori. ne 15mila dollari: soldi con i quali andrebbe a partecipare alle

Wsope, il calendario completo Presentato ufficialmente il calendario delle prossime World Series of Poker europee, che per la prima volta sbarcano a Parigi. Ci sono due novità assolute: sarà disputato il Ladies Event, con buy-in da 1.100 €, e l’High Roller da 25.600 €. Il main event (campione in carica, Phil Hellmuth) comincerá il 19 ottobre. Ecco dunque tutti gli eventi che saranno ospitati al Casinò Barriere d’Enghien-les-Bains, a 8 chilometri da Parigi.

prossime World Series. Promettendo di riservare una quota del suo torneo all’acquirente dei curiosi oggetti. Va detto che giá una volta Neumann aveva tentato di vendere gli oggetti senza fortuna, ma nemmeno senza “bonus”. Vedremo ora se gli andrá meglio.

11 ottobre Ladies No-Limit Hold’em (2-Day Event) €1,000 + €100 12 ottobre

15 ottobre Pot Limit Omaha (3-Day Event) €1,500 + €150 16 ottobre No Limit Hold’em (3-Day Event) €2,000 + €200 17 ottobre Mixed-Max P.L. Omaha – Day 1 (3-Day Event) €3,000 + €250 19 ottobre Main Event – N.L. Hold’em – Day 1a (7-Day Ev.) €10,000 + €450 20 ottobre Main Event – N.L. Hold’em – Day 1b (7-Day Ev.) €10,000 + €450 22 ottobre High Roller No-Limit Hold’em (3-Day Event) €25,000 + €600

Qualche bilancio “benefico” per le ultime World Series of Poker, che giá sono entrate nella storia per aver distribuito un totale di 197 milioni di dollari in montepremi. Sono stati raccolti, appunto, anche più di 1,3 milioni per beneficenza, tramite i due eventi One Drop. Così i giocatori hanno regalato acqua potabile a ben 13mila persone che vivono tra l’Africa occidentale, l’Asia e l’America Latina. Un numero incredibile destinato a crescere se i Le News sono a cura di Diego Cavalla

SETTEMBRE 2013

Mixed-Max No-Limit Hold’em (4-Day Event) €5,000 + €300

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14 ottobre

Wsop, Lalibertè raccoglie 1,3 milioni per beneficenza

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13 ottobre N.L. Hold’em Re-Entry Day 1b (4-Day Event) €1,000 + €100

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N.L. Hold’em Re-Entry Day 1a (4-Day Event) €1,000 + €100

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A Trickett il “Road to Old Trafford”

November Nine prenderanno in considerazione la possibilità di devolvere l’1% delle loro vincite alla fondazione creata da Guy Laliberté. In soli due anni di partnership Wsop e One Drop hanno raccolto quasi 7 milioni di dollari. Un grande successo, come conferma Mitch Garber, amministratore delegato della Caesars Interactive Entertainment: “Siamo estremamente orgogliosi della generosità e dell’entusiasmo mostrato dall’intera comunità del poker. Il matrimonio tra eventi di prestigio e filantropia ha funzionato alla grande e fino ad oggi abbiamo già donato quasi sette milioni di dollari, un risultato davvero notevole”. Aggiunge Lalibertè: “Ancora una volta, abbiamo fatto la storia. Sono grato a chi gestisce le Wsop per la loro dedizione, cosí come ai giocatori per la loro generosità. I veri vincitori sono le persone per le quali One Drop fornirà l’accesso ad acqua sicura: queste famiglie possono rompere il muro della povertà e sperare in un futuro migliore. Insieme abbiamo dimostrato al mondo che la comunità del poker è in grado di dare una grando mano al sistema”.

Grande spettacolo a Old Trafford, casa del Manchester United, per il torneo targato PartyPoker “Road to Old Trafford”. Tanti, i presenti, compresi alcuni ex-giocatori dei Red Devils come Bryan Robson, Dwight Yorke, Quinton Fortune e Norman Whiteside. Ma a vincere è stato Sam Trickett, grande tifoso del Manchester United. Ha messo in fila 168 giocatori, che avevano pagato il buy-in da 365 sterline, circa 450 euro. “Sono felicissimo innanzitutto per aver partecipato e poi per aver anche vinto questo bellissimo torneo. Ho giocato pensando soprattutto a divertirmi insieme ai miei amici calciatori, ma sapevo che dovevo vincere visto che giocavamo a Old Trafford. Così ho compiuto la mia grande missione”, ha detto Sam dopo la vittoria. L’inglese ha devoluto la vincita, 10mila sterline (circa 12mila euro) alla “Live the Dream Foundation Charity”, fondazione benefica di Rio Ferdinand, attuale giocatore sempre del Manchester United. Questo nel dettaglio il pay out del Final Table del PartyPoker “Road to Old Trafford” Sam Trickett – £ 10.000 Alejandro Santos - £ 6.520 Matt Adams - £ 4.200

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Karl Michael Roberts - £ 2.320

NUMERO 83

Brandon Leslie - £ 1.840 Jimmy Cinquemani - £ 1.520 David Menzies - £ 1.220 Kane Bambrook - £ 924

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SETTEMBRE 2013

David Phethean - £ 650

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Daniel Creser - £ 3.100

Le News sono a cura di Diego Cavalla


Il punto sul poker live: dalla legge di Stabilità agli scenari futuri e futuribili di Cesare Antonini

3. Nella discussione della legge di stabilità è stata prima proposta e poi abrogata da un subemendamento (Pichetto-Fratin) una ulteriore proroga del bando di gara a giugno 2013; 4. Con il voto di fiducia si conferma la partenza del poker dal vivo entro gennaio 2013. Questi i fatti nudi e crudi. Poi si è costruito un vero e proprio castello di polemiche e falsità demagogiche che solo in Italia poteva essere creato. La confusione generata dai media generalisti e dai politici che hanno cavalcato la stessa onda mediatica è enorme. Oltre a senatori (Emanuela Baio) che hanno confuso il poker live con quello online c’è stato anche chi ha sparato addosso alla legge che lo regola nonostante il partito che rappresenta (Raffaele Lauro Pdl) lo avesse confermato in due riprese, nel 2009 e nel 2011. Bene ha fatto il relatore della legge di stabilità, Legnini del PD, a stigmatizzare questa improvvisa crociata contro il poker live quando sono 4 anni che si attende una legge fissata dal Parlamento stesso e si gioca nei circoli da almeno il doppio degli anni (c’era già qualche pioniere tanti anni fa). Che succede ora? Senza tornare sulle numerose polemiche e imprecisioni prodotte da chi ci rappresenta a livello nazionale, ora cosa succederà?

Le perplessità di AAMS e MEF Aams e due giorni fa il Ministero dell’Economia hanno però espresso grosse perplessità sull’effettiva possibilità di regolamentazione. Verrà aperta una valutazione anche se ora c’è da attendere la consultazione elettorale per capire il nuovo governo politico che indirizzo prenderà. Ma il termine di gennaio 2013 va rispettato. È possibile una ‘melina’ da parte di Aams e Mef ma come detto prima, l’ordine dei ragionieri e dei contabili è preciso: quei soldi ci servono. Gli scenari futuri La possibilità di abrogazione del settore ormai slitta al nuovo governo. Ma se dovesse essere scelta questa strada cosa succederebbe? Di fatto, in assenza di una legge alla quale il poker voleva uniformarsi, si potrebbe tornare a giocare? Lo scenario peggiore ma purtroppo prevedibilissimo, è che, una volta abrogata la legge, la politica si accorga della diffusione capillare del poker dal vivo. Cancellata la norma è possibile fare un passo indietro? Si ritornerebbe nel limbo di questi 4 anni? Ma possibile che nessuno legga la stampa di settore e nessuno dei nostri politici riesca a far trasmettere le vere problematiche al regolatore e faccia ragionare chi prende decisioni così scellerate? Questo sarebbe un vero gioco d’azzardo. ♠

NUMERO 76

2. Nella legge di stabilità non c’era alcun provvedimento riguardante il poker live: la legge è stata già promulgata sia nel luglio del 2009 che dopo due anni esatti e prevede l’assegnazione di 1,000 concessioni per sale dal vivo tramite bando di gara pubblico;

FEBBRAIO 2013

to del Governo Monti.

Un settore da regolare perché già esiste Ma c’è anche un’emergenza sociale. I politici questo non lo hanno compreso. In Italia si gioca e alcuni tribunali e questure hanno giustamente dato il loro assenso proprio in assenza di una legge nazionale promessa da oltre 40 mesi. In Italia si gioca soprattutto un poker sano, sportivo, con buy in moderati e spesso addirittura più bassi di quelli che sono ipotizzati nella bozza di decreto ancora fermo nei cassetti del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ma si gioca anche a cifre spropositate. Giocano forse anche i minori. E i players non sono tutelati da nessuno se da un giorno all’altro un questore può svegliarsi e chiudere un circolo. Una denuncia per gioco d’azzardo, poi, non è una cosa semplice da rimuovere come dice qualcuno in giro. Ci vogliono mesi, forse anni, spese legali e stress e problemi connessi e annessi.

ITALIA

1. È stata approvata la legge di stabilità, ultimo provvedimen-

La palla passa ad Aams. La Ragioneria dello Stato ha detto (lo ha specificato e ricordato Azzollini del PD) che questi soldi sono iscritti nei mastrini del bilancio italiano. C’è quindi un’emergenza e una necessità contabile da espletare.

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C’è grande confusione attorno al poker live. Conviene quindi dirimere alcuni punti il day after del voto alla legge di Stabilità e dello scioglimento ufficiale del Governo Monti. Andiamo per ordine, in maniera schematica visto che i continui interventi, specie dei politici, hanno mischiato le carte (è proprio il caso di dirlo) generando ancora più confusione denotando una notevole disinformazione dei nostri ‘rappresentanti’ in Parlamento.

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QUARTA TAPPA PERCILKPOKERCLUB SERIES RAK E BA CL U B LIVE 55% DAL 5 Rake ALBack 9 STTEMBRE A pari SAINT VINCENT E’ finalmente arrivato avere un bonus Benvenuto Poker al questa regola: a ogni 0,25 centesimi Club, il nuovo Vip System di Poker Alla prima tappa si sono superati gli otClub. E la partecipanti novità è di quelle tocento totali, che allafanno seconda abbiamo e dovuto rumore poichésuperato la sogliai mille di rake back chiudere in anticipo le iscrizioni al Main raggiungibile è pari al 55%! Per farlo è Event per esaurimento posti. Bagno di semplice, basta giocare accumulare folla annunciato ancheed alla terza meravigliosa tappa di luglio. punti, e riceverai così bonus poker. Al Ca Vendramin, il primo appuntaA partire dal 15 aprile infatti, e fino mento per le Poker Club Live Series di al aprile, 15 gennaio delup2014, condel tutte le lo shuffle and deal grande Clemente Russo ha visto Punti 253 iscritti giocate Poker accumulerai Poker al Main Event, mentre lo start dato al CaClub (PPC), visualizzabili sul software sinò De la Vallèe di Saint Vincent a giudigno gioco, che Filippo saranno trasformati dal mitico Magnini, in occainsione bonus e accreditati sul tuodelle Conto della seconda puntata PLS,

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Gioco il mese successivo. I PPC sono

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assegnati sulla SETTEMBRE base del rake generato dalla di PPC e PP. (vedi tabella1) PLS 5/9 2013 - somma SAINT VINCENT dalle tue giocate (cash, sit&go, Tornei ORARI

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di rake generato corrisponde 1PPC. I sto di un programma fittissimo e ricco PPC mese di riferimento di maturati suspance,nel incroceranno le spade oltre centinaia l’appartenenza di persone previste tra i determineranno ad una vari eventi in palinsesto. delle soglie previste da Rake Back Club. Si parte dalla punta di diamante, ovviaOgni mese il tuoEvent bonusche viene calcolato mente il Main prenderà il via 5 settembre unadel tre rake giorni ingiovedì percentuale sulla per base di grande poker ai tavoli con i più grangenerato, come nella tabella 2: di campioni del panorama italiano ed (vedi tabella 2) ed i giocatori del Team internazionale Pro di Poker Pescatori, Carlo Ricorda che i Club, PPC Max vengono attribuiti Braccini, Maurizio Musso ed il giovane solo considerando importi di rake e promettente Alessandro Chiarato. multipli di 0,25non €, finisce pertanto per Ma ovviamente qui poiché il programma PLSnel è periodo costellato verificare il rake delle generato eventi interessantissimi: primis didi riferimento, moltiplica i tuoiInPPC per i satelliti turbo ed il freeroll per il Main 0,25 €. Non resta dunque che correre Event , che si svolgeranno direttamente per andareper subito a che provare questa al casinò coloro vorranno qualificarsi prima agli eventi più importanti nuova, entusiasmante promozione di del week-end successivo . Poi cci sono Poker Club! i grandi eventi delle altre specialità, il SUPER OMAHA ad esempio per gli appassionati di questa specialità ed1 il Tabella nuovissimo TURBO VELOX entrambi in programma sabato 7. Si chiude domenica con il LAST CHANCE ed i SUPER SIDE EVENT. Qualificati online, tutti i giorni, fino al 31 Agosto con i satelliti a partire da soli 3€! Insomma, un programma di tutto rispetto per soddisfare i più disparati tipi di esigenze. E non dimenticatevi l’imperdibile appuntamento con il FINAL TABLE lunedì 9 settembre alle 14:30!

LUNEDÌ 09/09/2013 14.30

Tabella 2

ATTENZIONE! Il gioco è vietato ai minori, e può creare dipendenza.*Termini e condizioni nel sito.



Mosca beffa Zambruno Ma la sorpresa è Cassina “Aldinopro” comanda dal day 1, ma si scioglie L’oro olimpico di Atene itm al suo primo torneo

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Uno fa il lavoro sporco per tre giorni, tira la carretta e poi cosa combina? Si squaglia all’heads up decisivo?

Faticaccia inutile

Gloria comunque o sogno mancato? Enrico Mosca mette la

tonico e in palla, “Aldinopro” ha accusato il colpo proprio

freccia nel finale, Aldo Zambruno vede il rivale passargli da-

sul più bello: peccato, perché era arrivato al tavolo finale net-

vanti e anche per via di una mano imparabile alza bandiera

tamente in testa, con 2,5 milioni di chips (Mosca, per dire,

bianca. La seconda tappa delle Pokerclub Live Series in quel

ne aveva appena 800mila). Una mano, forse, Zambruno l’ha

di Venezia-Ca’ Noghera si chiude così, con un epilogo sor-

spewata troppo: contro Massimo Monti, che aveva due 10,

prendente e qualche sorpresa sparsa qua e là.

ha chiamato un all in piuttosto pesante con A-9 che non ave-

Zambruno ha dominato fin dal day 1, dicevamo. Sempre


Max Pescatori

Maurizio Musso

L’heads up tra Mosca e Zambruno

I numeri del torneo Buy in: 550 € Località: Venezia - Cà Noghera Data: 25-29 luglio / 2013 Iscritti: 355 Montepremi: 167.00 € Giocatori a premio: 36

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va legato nulla sul flop Q-Q-7. Quasi un terzo dello stack

posto artigliato da Max Pescatori, appena rientrato da Las

evaporato così, e con ogni probabilità anche molte certezze.

Vegas: 1.500 euro per lui. Del team ha fatto meglio soltanto Maurizio Musso, 14° (2.150 euro).

La formichina e il cooler

Ma la vera sorpresa è stato Igor Cassina: sì, l’oro olim-

Enrico Mosca, dal canto suo, fino a 6-left non si è prati-

pico di Atene 2004, al suo primo torneo in carriera è anda-

camente visto. Subito dopo ha vinto un coinflip sempre con-

to subito a premio. Un onesto 26° posto (1.500 euro anche

tro Zambruno (7-7 vs. A-K) e ha cambiato marcia. Ha rin-

per il lombardo) da archiviare come un buon punto d’inizio.

forzato enormemente lo stack quando si è trovato due donne

D’altronde, i fuoriclasse si vedono sempre. ♠

contro l’openpush di Cristian Proietti Rocchi, che aveva A-9. All’heads up, infine, il colpo di fortuna più grande: perché se hai tris come il tuo avversario (Zambruno), ma con un kicker appena migliore, è inevitabile che finiscano tutte nel mezzo. Board con 10-3-3-6-A: J-3 per Aldo, Q-3 per Enrico. Il resto del torneo è solo accademia, fino alle foto di rito. Il campione Ottima, l’affluenza di persone al torneo. Ormai è acclarato che con questi buy-in abbordabili i numeri diventano ottimi. Tutto il team pro Lottomatica presente, e buon 23°

Foto di gruppo per il tavolo finale

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I L P A Y O U T

Enrico Mosca 37.225 € Aldo Zambruno 25.400 € Cristian Proietti Rocchi 19.300 € Federico Abiuso 14.200 € Marco Beltrame 10.200 € Massimo Monti 7.900 € Domenico Antonio Cosentino 5.900 € Stefano Farina

4.400 €


Igor Cassina

“VENUTO DALLO SPAZIO” “Guardatelo bene: ha un aspetto umano, ma è un punto esclamativo pervaso da energia, venuto dallo spazio”. Così, al termine del suo esercizio da medaglia d’oro olimpica, il commentatore della Rai dell’epoca, aveva descritto Igor Cassina.“Non ce n’è per nessuno”, aveva aggiunto. Per quei pochi che non lo conoscono, ecco un breve riassunto della sua vita. Nato nel 1977 a Seregno (provincia di Monza e Brianza), ha vinto in carriera, oltre all’oro ad Atene 2004, un argento e un bronzo mondiale, più un argento e due bronzi europei. Ritiratosi nel 2011, ha segnato talmente tanto la storia della ginnastica artistica che un suo movimento peculiare è stato rinominato dalla federazione internazionale con il suo nome: il “Cassina”, appunto.

Aldo Zambruno

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“Anche Zambruno avrebbe meritato” “Sono davvero contento per un risultato che conta tantissimo in un torneo da 355 giocatori e con tantissimi buoni giocatori. Poi, scusate, ma non potevo mica farmi lasciare indietro dal mio compagno di squadra Max Forti”. Chiamatela ironia della sorte, serietà delle skills o come vi pare, ma è successo: la seconda tappa delle PokerClub Live Series, giocata a Saint Vincent, ha visto vincere il milanese Max Forti. Nella terza tappa a trionfare è il suo amico torinese nonché suo capitano e compagno di squadra in MyPokerSquad, Enrico Mosca. È andata così, insomma: “Vengo da un periodo buono e ci tenevo tanto a fare risultato. Non ero riuscito a giocare le Pls Saint Vincent perché ero impegnato con il team all’Ispt ma arrivai giusto in tempo per festeggiare con Max la sua vincita. Non potevo proprio fargli prendere un vantaggio del genere”, scherza Mosca. Un team che vince, ha una bella immagine e frutta anche bei soldini a chi ci punta sopra: “Oltre a qualche quota che abbiamo sempre tra noi players c’è un buon 15% di quote vendute sul sito di staking live e online MyPokerSquad e chi ha comprato parte del mio buy-in avrà indietro la stessa percentuale sulla mia vittoria. Come sapete nel team c’è anche lo stesso Max Forti e il nostro amico Ale Minasi. Chi punta su di noi non sbaglia e anche stavolta abbiamo fatto contenti alcuni utenti da casa”.

Cesare Antonini: Che torneo è stato?

Enrico Mosca:

bile con quel colpo in cui tutti e due abbiamo chiuso trips di 3 e abbiamo girato J3 Aldo e Q3 io. Pazzesco.

“Ho fatto re-entry dopo essere uscito al day 1a. Ho

Alla fine ho vinto io e il premio me lo tengo stretto,

sofferto tantissimo, ma sono riuscito ad entrare al final

ma anche lui avrebbe meritato. Io non avevo spazi di

table con 800mila”.

gioco ma appena si è aperto uno spiraglio l’ho saputo

CA: Alcuni colpi ben messi e poi ti sei trasformato in un falco.

EM: “Non posso che essere contento per questa vittoria, ma devo anche dire che Zambruno ha fatto praticamente tutto il lavoro. Poi ho incrociato un’ora di rush allucinante. Parliamo di poker e altri punti chiusi oltre ai tre trips arrivati al final table”.

CA: Una bellissima sfida con Aldo, poi però…

EM: “Sono arrivati i due che meritavano di più. È stato

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come uno sprint sul traguardo. Un heads up incredi-

sfruttare bene”.


CA: Comunque Venezia ti sembra portare bene:

EM:

prio da queste Pls, Alessandro Minasi, un altro acquisto importantissimo. Ci prepariamo anche per il nuovo

“A Saint Vincent vinco spesso, non ho giocato la se-

Ispt, International Stadium Poker Tour, che pare sia

conda tappa Pls, ma alla prima tappa veneziana ho fat-

fissato a Praga in autunno. Ormai a breve arriverà l’uf-

to due final table ad un turbo side event e al Pot Limit

ficialità. Se è troppo presto rispetto all’evento di Wem-

Omaha”.

bley? L’organizzazione dopo un lancio lunghissimo è

CA:

convinta di poter andare avanti senza problemi e con

Un grande 2012, il 2013 dopo l’esperienza Wsop, sem-

continuità. Dopo Praga potrebbe esserci una nuova

bra prendere un’altra piega e ci sono tanti progetti in

tappa nel giro di pochi mesi. Sono convinti che la mac-

ballo.

china sia partita e staremo a vedere come andrà questo

EM: “Proseguiamo con MyPokerSquad dove è entrato pro-

progetto che, senza dubbio, è uno dei più importanti e ambiziosi realizzati nel poker live al mondo”. ♠

PAROLA AL RUNNER UP “Tanto lavoro per niente” Tornato nella sua Latina, Aldo Zambruno, runner up delle PokerCLub Live Series di Venezia, ha già smaltito la delusione di non aver scippato un torneo da 355 iscritti. Un final table e un torneo con due giocatori così bravi e simpatici a tutto il settore non si vedeva da tempo. Il trofeo l’ha portato a casa Enrico Mosca ma i due si sono scambiati complimenti a ruota libera: un esempio da seguire per chi gioca a poker. Come ha commentato Mosca, Aldo ha fatto un lavoro pazzesco per tutto il torneo e anche al final table: “Sono stato il più attivo al tavolo e avevo uno stack importante che mi permetteva di esprimere al meglio il mio gioco. Dalla mia non avevo solo le chips ma anche un edge notevole. Alla mia destra avevo tre giocatori forse meno skillati degli altri al tavolo e del field del torneo e ho aperto il range delle mani”. Qualcuno forse non ha capito quella 4-bet con A-9: “Sarei rimasto comunque con uno stack considerevole e pensavo di avere un equity buona, specie postflop. Poi è andata come è andata e ho trovato A-K”. A freddo, però, torna la consapevolezza di aver giocato un ottimo torneo e di aver raggiunto comunque uno splendido risultato: “Non è il migliore dal punto di vista del risultato economico, ma di sicuro è tra i primissimi per visibilità con i tanti media che erano a Venezia. Ora, però, non vorrei diventare l’eterno secondo e alla prossima non mi farò scappare il primo posto”.

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Piva, la gioia è qui Speranza, Longobardi e Pignataro steccano al final table. A sorpresa la spunta l’imprenditore pavese Un ringraziamento, innanzitutto a Fabrizio Piva. Grazie alla sua vittoria all’Ipt di Sanremo ci ha evitato brutte figure o impapocchiamenti con il cognome del giocatore sconfitto nell’heads up finale: Arslane Belabdelouahab. Che, con tutto il bene possibile, avrebbe occupato da solo una riga di titolo. Scherzi a parte, il 37enne imprenditore di

Deal benedetto?

Pavia, al primo grosso risultato della carriera, può vantarsi

stringendo Alessandro Ferrari a un amaro terzo posto (A-8

di aver messo in fila gente che ha fatto final table alle Wsop

vs. A-7 e 7 sul board per il britannico).

E meno male che Piva ha vinto la mano che contava di più del torneo, altrimenti l’inglese avrebbe portato a casa la picca costringendoci alle acrobazie grafiche. Deal a due una volta rimasti in heads up e A-Q di Fabrizio a dominare fino alla fine l’A-4 di Belabdelouahab. Meglio così, dato che a parti inverse il dominato era diventato il dominatore, co-

(Alex Longobardi) o alle Wsope (Gianluca Speranza). Oltre che l’immancabile presenza straniera. Fabrizio Piva

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I numeri del torneo Buy in: 2.200 € Località: Sanremo Data: 25-29 luglio / 2013 Iscritti: 245 Montepremi: 477.240 € Giocatori a premio: 24


Alessandro Longobardi

Sul più bello Dicevamo di Longobardi e Gianluca Speranza, pezzi grossi del poker nostrano giunti al tavolo finale. Aggiungiamoci anche Gigetto Pignataro, che ha chiuso quinto, ed ecco servito un final table coi fiocchi. Purtroppo per i tre big italiani nessuno si è nemmeno avvicinato al podio. Premio della sfiga a Speranza, che si è visto eliminare da un mono-out: K-5 contro coppia di 5 del solito Belabdelouahab. Un bel K al turn per gioire e l’ultimo 5 nel mazzo al river, a ribaltare di nuovo tutto. La mano più incredibile Nulla, però, in confronto a quello che è successo a Dario Minieri nel day 1b. Al romano è riuscita “l’impresa”

Luigi Pignataro

di essere fatto fuori nonostante avesse poker di 3. L’avversario, il francese Laurent Tual, ha chiuso scala colore al river. Board tutto quadri, A-3-4, poi altro 3 al turn e 2 al river. Giochi di raise e re-raise all in, e showdown allucinante per Darietto, con il transalpino che aveva in mano il 5 di quadri. Sì, premio della sfiga forse annuale già assegnato. Le conferme “Questo Ipt non l’ha vinto di certo il migliore. Ma stavolta è toccata a me. Dedico questa vittoria alla mia bambina”. Così Fabrizio Piva dopo il successo, il primo (come abbiamo già scritto) della sua carriera. Sono usciti prima del tavolo finale, ma confermando il loro buon periodo, “MaxShark” Mosele 9°, Muhamet Perati 17° e

Gianluca Speranza

Attilio Donato 19°. Fabio Serra

I L P A Y O U T

1° - Fabrizio Piva 121.000 €* 2° - Arslane Belabdelouahab 89.600 €* 3° - Alessandro Ferrari 44.200 € 4° - Marcin Wydrowski 34.000 € 5° - Luigi Pignataro 27.700 € 6° - Alessandro Longobardi 22.000 € 7° - Gianluca Speranza 16.700 € 8° - Pawel Brzeski 12.440 € * dopo il deal

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I numeri del torneo Buy in: 550 € Località: Campione d’Italia Data: 18-22 luglio / 2013 Iscritti: 777 Montepremi: 377.945,00 € Giocatori a premio: 77

Canedda, ma che bella rimonta Da short (era rimasto con due bui) a vincitore Al tavolo finale si rivede Giovanni Safina Che cosa sarebbe il poker senza queste favole? Poca roba, davvero. Passare da short stack a vincitore,

Due bui

quando ballano circa 80mila euro di differenza tra un piazza-

dote salita a meno di sette bui al final table, dove partiva net-

mento e l’altro, è una storia pazzesca. Pietro Camedda, che

tamente ultimo. Con Bonometti che aveva otto volte il suo

mai in carriera era andato così avanti in un torneo, porta a

stack. Va detto che a un certo punto a Pietro hanno anche

casa la seconda tappa dell’Ipo di Titanbet in quel di Campio-

cominciato a girare le carte. E quindi, così corto, chiamare i

ne d’Italia. Amaro secondo posto per Pierangelo Bonometti,

suoi all in non era molto costoso per gli avversari. Qualche

stra-chipleader del tavolo finale a un certo punto e poi travol-

cooler a favore ed ecco la risalita. All’heads up, proprio con

to dalla rimonta dell’avversario.

Bonometti, c’è stata poca storia.

Il final table

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Con questo, era rimasto Camedda a un certo punto. Una


Canedda e Bonometti in heads up

Giovanni Safina

I L P A Y O U T

1° - Pietro Canedda 2° - Pierangelo Bonometti 3° - Alberto Fiorilla 4° - Alessio Bove 5° - Danilo Cosentino 6° - Giovanni Safina 7° - Nordin Lakhder 8° - Predrag Budakovic

83.000 € 56.300 € 41.300 € 30.100 € 22.000 € 16.500 € 11.100 € 9.100 €

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Chi si rivede

Nonostante l’intasamento del calendario, ancora eccel-

tavolo finale si è rivisto un giocatore che in passato qualche

lenti numeri per l’Ipo. Ben 777 gli iscritti e diversi big ai na-

bel colpo l’aveva piazzato, arrivando anche a una sponso-

stri di partenza. Oltre che poi a premio, naturalmente. Da

rizzazione di prestigio: Giovanni Safina. A lungo davanti a

Gianluca Speranza a Christian Viali, e “Swissy” Rinaldi, Mar-

tutti nel day 2 e nel day 3, il siciliano si è fermato in sesta

co Della Monica e Franco Cirianni. Data la vicinanza geo-

posizione. “Colpa” di un Camedda già in piena rush di carte,

grafica, anche molti giocatori svizzeri hanno partecipato al

con coppia di K contro A-Q e nessun aiuto dal board per

torneo: due di loro sono arrivati al tavolo finale, uscendo

Giovanni.

però subito. ♠

Pietro Canedda

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I numeri

Dopo due anni e passa di assenza dai grandi tornei, al


Le

Odds

di esser beccati da un fulmine

Max Pescatori

576.000 a 1

Maurizio Musso

L’heads up tra Mosca e Zambruno

I numeri del torneo Buy in: 550 € Località: Venezia - Cà Noghera Data: 25-29 luglio / 2013 Iscritti: 355 Montepremi: 167.00 € Giocatori a premio: 36

Calcola le tue odds Cardplayer.com

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Una ragazza, tanti record Molti si saranno distratti, a Vegas, mentre si stava preparando il main event delle ultime World Series. Nel frattempo gli altri tornei andavano avanti, e qualcuno di loro anche con risultati sorprendenti. Addirittura da record. L’evento 60, per esempio: per molti, l’ennesima “tombolata” da 1.500 dollari, con migliaia di iscritti e varianza infinita. Per qualcun altro, invece, un piccolo pezzo di storia del poker. Soprattutto, ma non solo, per ciò che riguarda la parte femminile del movimento. Sì, perché la vincitrice di questo torneo, Loni Harwood, in un colpo solo ha frantumato tutta una serie di record. Intanto ne ha pareggiati due: tre tavoli finali in un’unica edizione delle Wsop (come Cyndy Violette nel 2005) e unica donna insieme ad Annette Obrestad e Dana Castaneda a conquistare un evento open (cioè aperto a tutti) di no-limit hold’em alle Wsop. E poi, i primati veri: evento open con più iscritti (2.541) nella storia delle World Series vinto da una donna, maggior vincita in denaro per una donna sia per quanto riguarda un torneo singolo (609.017 dollari) che per un’intera edizione Wsop (874.698 dollari) e donna più giovane ad aver vinto un braccialetto Wsop a Las Vegas, a 23 anni e 10 mesi (il record assoluto appartiene ad Annette Obrestad, che però lo vinse alle World Series europee, dove l’età minima per giocare è 18 anni e non 21 come negli Usa). Niente male anche il balzo, compiuto dalla Harwood: da zero itm alle Wsop a ottavo posto globale nel ranking delle vincite femminili alle World Series. In più, il terzo posto nella classifica “Player of the Year” delle Wsop. Eccola, dunque, in esclusiva per i nostri lettori.

Alessandro Ruta: Insomma, Loni: complimentoni per questi tuoi risultati pazzeschi.

Loni Harwood: Grazie per le belle parole. Sì, è stata anche dura realizzare il tutto.

AR: Presentati un po’: quando hai cominciato a giocare a poker?

LH: A 16 anni.

AR: E chi ti ha “spinto”, così presto?

LH: Mio padre. Lui giocava online tantissime specialità, poker compreso: a me è bastato guardarlo, anche se per diverse ore, e imparare. Poi ho fatto tutto da me.

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AR: Che studi hai fatto?

LH: Sono laureata in finanza, all’università di Albany. Non mi sono spostata tanto lontano da casa, visto che sono di Staten Island, della zona di New York.

AR: I tuoi genitori erano d’accordo con la tua scelta pokeristica?

LH: Assolutamente, mi hanno dato un enorme supporto.

AR: Quando hai cominciato con il live?

LH: Dopo la laurea, appunto, mi sono trasferita in Florida.

Prima non c’era nessun casinò dove potessi andare legalmente a giocare. Mi sono costruita un piccolo bankroll con il cash e con l’aiuto di mio padre: dopodiché ho iniziato a partecipare ai live.

AR: E proprio in Florida hai vinto il tuo primo torneo, nel 2012.

LH: Sì, del circuito Wsop. Un altro, a New Orleans, sempre lo scorso anno.

AR: Da allora, però, quasi niente di eclatante fino a queste incredibili Wsop.

LH: In effetti sono passata da zero itm l’anno scorso a

BRACCIALETTI PER SIGNORA - LE ALTRE DONNE VINCITRICI ALLE WSOP (solo tornei open) Vanessa Selbst - 2 titoli Jennifer Harman - 2 Annette Obrestad - 1 Annie Duke - 1 Kathy Liebert - 1 Cyndy Violette - 1 Nani Dollison - 1 Dana Castaneda - 1 Barbara Enright - 1 Jerri Thomas - 1 Linda Johnson - 1 Katja Thater - 1 Maria Stern - 1 37


sei bandierine in questo. Che dire? Ho avuto una run

ne. Superati quelli, la sfida è stata un po’ meno diffici-

pazzesca.

le. Certo, ho avuto molta fortuna quando ho scoppiato

AR: Come si arriva a una serie di risultati così?

LH: Ci vuole tempo, cercando di giocare nel modo migliore possibile e sempre concentrati. Io ce l’ho messa tutta dall’inizio.

AR: Venendo al torneo che hai vinto, che esperienza è stata? Ricordiamo che al final table eri la più short.

LH: Guarda, nel day 2 nel day 3 ho avuto dei momenti davvero duri, in cui sono stata a un passo dall’eliminazio-

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i due assi di Steen con A-K (scala al river, ndr): ma quello è stato l’attimo in cui mi sono detta che avrei potuto vincere il braccialetto. E così è stato.

AR: A parte il poker, cosa ti piace?

LH: Andare in spiaggia e uscire con gli amici. Gioco spesso a beer pong, la specialità preferita della mia compagnia.

AR: Descriviti in tre parole.

LH:

Divertente, simpatica, tranquilla. ♠



“In fondo non è cambiato niente” A bocce ferme, a cuor leggero, a freddo. La marea è passata, le sensazioni belle e brutte avvertite nel giro di una settimana ormai sono un ricordo. Rimane l’analisi, il commento. Sergio Castelluccio ha sfiorato l’impresa pur avendone compiuta una: 14° al main event delle World Series of Poker, seconda miglior prestazione di sempre per un italiano nel torneo più importante dell’anno. Ha ripreso con calma, con la partecipazione all’Ipt di Sanremo.

Alessandro Ruta:

carriera finora ricca di soddisfazioni. Appena tornato

un exploit simile? Appena tornato in Italia che cos’hai

in Italia mi sono fatto una gran dormita. È dura smal-

fatto?

tire 9 ore di jetlag.

Sergio Castelluccio:

AR:

Conduco la mia vita esattamente come facevo prima,

Ripensando al main, sei soddisfatto o hai ancora l’a-

non è cambiato niente: mi dedico quasi esclusivamen-

maro in bocca?

te al poker durante le trasferte e stacco la spina quando rientro a casa. Arrivare in fondo ad un torneo del

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genere è come mettere la ciliegina sulla torta ad una

Intanto, com’è cambiata la vita? Come ci si sente dopo

SC: C’è un po’ di rammarico per come sono andate le cose


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sul finale e non sono pienamente soddisfatto delle

Mi dispiace deludere i lettori, ma non ho nessuna ri-

to, non si può essere perfetti e quando capitano scelte

cetta magica per raggiungere le fasi finali dei tornei.

difficili da gestire è normale che in quei momenti si

Ci vuole studio, applicazione e tanta esperienza. In

possano commettere degli errori.

una parola: passione. Con il tempo penso che i risultati arrivino sempre se si effettuano le scelte giuste.

AR: Cosa ti è mancato per andare più avanti?

AR: Momenti-chiave del main che ti hanno fatto pensare:

SC: È mancata un po’ di lucidità sul finale, credo nient’altro.

AR:

“Ok, è il mio torneo”.

SC:

Invece, in cosa sei “migliorato” per riuscire ad andare

Non ho mai pensato all’esito finale ed ho giocato mano

così avanti in un torneo così grande?

per mano cercando sempre di effettuare la scelta migliore in ogni spot. Non c’è stato mai un momento in

SC: Penso nella mia “tenuta” nei tornei. Con ciò intendo

cui ho pensato che fosse fatta. Sono oramai abituato al

dire che non mi demoralizzo più di tanto quando per-

fatto che in un torneo, anche se sei chipleader, può ca-

do parti di stack importanti. Questo è un aspetto fon-

pitare da un momento all’altro un colpo che compro-

damentale, secondo me, in un torneo così lungo du-

mette tutto. Viceversa, ho visto diverse volte giocatori

rante il quale si hanno vari saliscendi da gestire.

molto short andare a ritirare il primo premio.

AR:

AR:

Tre motivi per cui si arriva così in fondo a un torneo

È vero che alle Wsop molti giocano non dico a caso,

così grosso come il main?

però non esattamente secondo lo schema abc?

www.cardplayeritalia.com

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SC:

scelte effettuate a 18 left del torneo ma, tutto somma-

.

www.cardplayeritalia.com

.

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SC: Come in ogni torneo dal field grosso, anche al main event delle Wsop è abbastanza facile trovare giocatori amatoriali nelle fasi iniziali.

AR:

riuscirà a rimanere in partita fino a 5-6 left, poi probabilmente accuserà la maggiore aggressività degli altri.

AR: Cosa farà da grande Sergio Castelluccio?

SC:

Secondo te chi vincerà il main? C’è qualcuno dei no-

Da un po’ di tempo sto pensando alla mia vita post-

vember 9 che vedi favorito?

poker ma non ho ancora deciso a cosa mi dedicherò

SC: È molto difficile azzardare previsioni su una singola

in futuro.

AR:

partita che vede affrontarsi giocatori che più o meno si

Visto che suoni, se la tua impresa alle Wsop fosse una

equivalgono a livello di skills. Credo che Tran abbia un

canzone, quale sarebbe?

piccolo vantaggio per via dello stack e dell’esperienza

SC:

a questi livelli. Lui e McLaughlin hanno qualche chan-

Ci vedrei bene “Kashmir” dei Led Zeppelin come co-

ce in più rispetto agli altri, secondo me. Lehavot ha

lonna sonora di una cavalcata così lunga ed entusia-

un gioco molto passivo e, con lo stack che si ritrova,

smante. ♠

NOME: Sergio

COGNOME: Castelluccio

SOPRANNOME: Genio delle tartarughe NATO IL: 10-2-1976

VINCITE IN CARRIERA: 1.277.921 €

TORNEI VINTI: 2 (Senator Poker Tournament 2009 e Ipt Sanremo 2010) TAVOLI FINALI: 10

VINCITA MAGGIORE IN SINGOLO TORNEO: 402.955 € (Ept Grand Final 2012) IN THE MONEY: 25

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Vacanza? E quando mai...

O

ramai sono passate quasi tre settimane

sollievo unico, mi buttavo tutto alle spalle e vivevo la mia vita

dal mio rientro da Las Vegas, e non ho

nel miglior modo possibile, felice e spensierato. Dopotutto, lo

ancora ripreso la normale routine pokeri-

stipendio era sempre quello, no?

stica. Mi verrebbe da puntualizzare che sto tra-

Penso il punto focale sia questo; avere un reddito insta-

slocando, che sto risolvendo molte problemati-

bile, derivato dal caso/periodo/varianza, ma anche dalle no-

che, che ho avuto un sacco di compleanni di miei

stre capacità, preme sulla nostra mente in maniera incredibile.

familiari, che fa caldo! Ma tanto non c’è niente

È simile alla situazione di un imprenditore, il quale però nei

da coprire. Non sono in vacanza. Penso che per

momenti in cui va tutto bene può stare rilassato quando non

capire a cosa mi riferisco, sia necessario pensa-

lavora; potrà avere chi lo sostituisce, o avere un azienda ben

re esattamente alla definizione di “vacanza”. Se

avviata che, a meno di imprevisti, non genererà in lui preoccu-

guardiamo banalmente su un dizionario qualsia-

pazioni. Al contrario, il pokerista, anche nei momenti positivi,

si, ecco cosa troviamo: “Giornate di astensione

quando tutto va bene, ha mille preoccupazioni o pensieri. Se

dal lavoro”. Sulla base di questa definizione nelle

così non fosse, le cose non andrebbero. Se non facessimo re-

ultime tre settimane sono stato in vacanza, ma

view anche quando runniamo bene, se non programmassimo

la mia mente no.

al meglio il nostro futuro grinding, non potremmo di certo avere buoni risultati in futuro. “E se inizio a badrunnare?” “E se in quello spot avessi giocato così?” “E se da settembre, per

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Sempre a pensare al prossimo torneo, alla prossima tra-

essere più libero, giocassi cash game?”. Non venitemi a dire

sferta, a come programmare il grinding autunnale. Nella mia

che queste domande non vi vengono in mente, anche sotto un

situazione, poi, ho la testa tutt’altro che in vacanza: essendomi

ombrellone o mentre siete in campagna, a me costantemente.

da poco trasferito e quindi in procinto di riprendere a giocare

E ricordo bene che “cavolo, ho sbagliato a registrare quella

sui .com, la mia mente viaggia a mille pensando a quali tor-

fattura ieri al lavoro” non l’ho mai pensato, neanche se mi ero

nei fare, che giornate grindare, come cambieranno gli orari e

beccato una strigliata dal capo di turno. Ed ero un lavoratore

di conseguenza la mia vita, visto il palinsesto totalmente dif-

modello.

ferente dai siti italiani. Ma anche tralasciando dei particolari

È sbagliato essere cosi? Vuol dire essere ludopatici?

avvenimenti, riesce un pokerista a passare tutto il tempo in

Una volta un mio caro amico disse “siamo solo gioca-

vacanza senza pensare al proprio lavoro? Senza aprire un fo-

tori di carte”: il tono era una via di mezzo tra l’orgoglioso e

rum online per leggere delle discussioni su delle mani, senza

il dispregiativo, ma alla fine, era esattamente la spiegazione

aprire una room la sera per railare un amico, senza fantasticare

che cercavamo. Un “giocatore”, prendendo l’esempio di uno

a quale torneo parteciperà prossimamente?

sportivo, non va mai in vacanza. Anche solo un giocatore di

Il paragone con un lavoro “normale” non ha molto senso;

calcio, certo si farà i suoi 10 giorni al mare, ma il suo pensiero

rammento bene quando lavoravo come ragioniere in un uffi-

sarà solo alla prossima partita. Andrà a cena, e sarà preoccu-

cio di commercialisti. Appena scattava l’ora X in cui potevo

pato di non mangiare troppo o male, altrimenti non sarà in

staccare dal lavoro, finiva tutto; nel resto della giornata non

forma. La mattina dopo, quando si sveglierà, il pensiero non

pensavo neanche alle fatture registrate la mattina stessa, e po-

sarà su cosa farà in vacanza, ma quando ritornerà a “giocare”.

tevo davvero godermi il tempo libero. Anche quelle – non po-

Se in mezzo ci inseriamo anche dell’allenamento, una corsetta

che – occasioni in cui avevo una pessima giornata lavorativa,

o una giornata in palestra per tenersi in forma, ecco lì che...

magari per litigi coi capi, tirate d’orecchie, o più semplicemen-

quale vacanza?

te una giornata davvero piena e stressante, uscire poi era di un

Un giocatore di poker potrebbe staccare del tutto; ma la


mente non ce la fa. Ho alcuni amici pro-

riodi dell’anno di vacanza

fessionisti che dicono di farcela, e posso

tipo il Natale, non sono

anche credergli, ma trovo sia un pregio

i periodi migliori per il

di pochi eletti. O, banalmente, di chi lo

poker; meno tornei

tratta solo come un banale lavoro. In tal

interessanti, partite

caso, quando le cose filano lisce o non

cash più spente,

troppo male, è abbastanza facile essere

meno traffico in

distaccati o non pensarci. Ma se le cose

generale. Que-

deragliano un minimo, dubito che anche

sto dovreb-

una persona distaccata riesca a essere

be aiutare

sereno nel suo dolce far niente. In più,

il relax e il

ricordiamocelo, per la maggior parte del-

distacco? Non

le persone, questo lavoro è una passione.

credo

Lo spirito di competizione che vi è dietro

anzi; l’idea di essere

incita a non fermarsi mai, a mettersi sem-

impossibilitati a giocare come vor-

pre in gioco. Quasi al punto da far sem-

remmo, magari in un momento libero

tornei

della vacanza, fa venire ancora più voglia

live di rilievo, e fare una reale vacanza in-

di tornare alla normalità.

tervallata dal torneo al casinò; in questo

brare una vacanza una perdita di tempo. Fermandosi un attimo a raziona-

proprio,

lizzare le cose ovviamente realizziamo

Trovo che combattere queste diffi-

caso ho trovato la scena del poker live

che non sia così e siamo ben contenti di

coltà sia inutile, e organizzare invece le

molto più adatta per inserirsi in una va-

sorseggiarci il nostro cocktail in riva al

vacanze in modo consono alla vita del

canza, al contrario del classico grinding

mare. “Ma perché stasera non grindo?”

pokerista possa essere ideale; magari per

online che, inevitabilmente, riporta alla

“Dov’è hold’em manager, fammi rive-

un torneista scegliere un paio di giorni

realtà del lavoro davanti al pc.

dere le mani della mia ultima sessione”,

in cui lavorare, per esempio la domenica,

Non credo ci sia una reale risposta

pensiamo a un certo punto. Allo stesso

per evitare di saltare tornei importanti. O

al quesito nel titolo di questo articolo,

tempo l’estate, come anche gli altri pe-

magari scegliere delle mete vicino a dei

anche perché se dovessi guardare dentro di me e quindi parlare personalmente, la

Le mie vacanze reali sono piuttosto rare, ma

risposta sarebbe sicuramente solo una:

posso comunque godere di una vita rilassata

no. Ma io sono particolarmente incline

nella consuetudine delle mie giornate lavorative.

per fare poco vacanze, lavorare e grindare sempre, per un semplice motivo: mi diverto a lavorare, mi piace il mio lavoro. Per me la mia vita è già vacanza, anche se stressato, stanco e magari deluso da un brutto periodo, sono conscio di avere tutti gli strumenti per stare al meglio. Di conseguenza le mie vacanze reali sono piuttosto rare, ma posso comunque godere di una vita rilassata nella consuetudine delle mie giornate lavorative. Ma se lo chiedessi a voi, invece: voi, pokeristi, ci andate davvero in vacanza? ♠

47




Vincere, questione di testa

L

estate, o meglio le vacanze, mi permettono di de-

cio, ad esempio, ognuno ha un ruolo ben definito, c’è il corri-

dicarmi a una passione che accantono spesso

dore, quello con i piedi buoni, quello che dá l’impronta tattica

durante l’anno: la lettura. Il tempo a disposizione,

e via dicendo. Ognuno si basa sugli altri, l’ingranaggio indi-

i momenti di relax e la ricerca di benessere mi aiutano

viduale non fa la differenza; allo stesso tempo però ognuno

a immergermi in qualche storia interessante su carta

può trovare negli altri la scusa o il rifugio per una prestazione

stampata. Da qualche giorno ho terminato un bellissimo li-

modesta o addirittura per una sconfitta. Nel tennis questo

bro: “Open” l’autobiografia del tennista Andre Agassi. L’ho

non avviene: un giocatore vince e l’altro perde, non ci sono

letteralmente divorato in una settimana, tanto la storia mi

compagni da condannare o l’allenatore per scelte tattiche av-

ha appassionato.

ventate, se vinco ho vinto io e se perdo, beh, è solo colpa mia. Proprio nella prima parte del libro, Agassi fa una riflessione ineteressante: dice che il tennis è uno dei pochissimi

Come molti di voi ben sanno, al di fuori del poker il tennis

sport in cui si è veramente soli, non si parla con l’avversario,

è un mio amato hobby. Per lo più, Agassi è stato uno de-

raramente con l’arbitro e, salvo il caso isolato della Coppa

gli idoli della mia generazione: è esploso quando io avevo 12

Davis, non si ha un allenatore a bordo campo. Egli ritiene che

anni, ovvero nel momento in cui un ragazzino, che pratica

questo fattore sia stato causa di successi e insuccessi nella sua

sport, è alla ricerca della figura a cui ispirarsi. Capello lungo,

carriera molto più che quanto le sue doti tecniche e atletiche

atteggiamento ribelle, calzoncini da tennis in jeans, come non

abbiano influito. Questo perchè, quando si arriva alla finale di

poteva essere accattivante un personaggio di questo tipo? In

un evento importante, come ad esempio uno dei tornei del

più dotato di un talento fuori dal comune e di una forte perso-

Grande Slam, l’avversario è probabilmente al nostro stesso

nalità. Non posso negare di aver aiutato il suo sponsor com-

livello di gioco e quindi altri fattori entrano nell’equazione.

prando racchette e abbigliamento per sentirmi un pò come il

Mentre scrivo questo articolo mi trovo nel mio ufficio, sono solo di fronte ai miei due monitor, ho appena termina-

ragazzino di Las Vegas.

to una sessione online e mi

La sua storia parte pro-

Andre Agassi

accorgo che, da circa tre ore

sono tantissimi parallelismi

il tennis è uno dei pochissimi

no, salvo una veloce chat su

con il poker. Il grande pa-

sport in cui si è veramente soli,

skype. Durante il gioco onli-

non si parla con l’avversario,

sensazioni che Agassi descri-

prio da Las Vegas, sarà una mera coincidenza, però ci

radosso del tennis è proprio l’essere uno degli sport più tecnici in assoluto, dove però molto spesso capita che quello meno dotato tecnicamente o fisicamente vinca grazie ad una forza mentale superiore all’avversario. In una squadra di cal-

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raramente con l’arbitro e, salvo il caso isolato della Coppa

non ho parlato con nessu-

ne mi trovo a provare tante ve nel suo libro. Vivo i momenti di tilt dove avrei bisogno di un coach che mi dice

Davis, non si ha un allenatore a

che fare. Subisco le bad beat

bordo campo.

nessuna parte. Mi trovo a di-

e non trovo consolazione da scutere di strategia con me


stesso, su come affrontare un avversario durante una sessione.

ore di gioco online è allenabile.

Il poker, in particolar modo il cash game, è come una lun-

Agassi è stato esempio di dedizione e impegno ma allo

ga partita di tennis, dove il più bravo non è detto che vinca

stesso tempo, nella sua carriera, ha avuto uno sbandamento

sempre: non solo per l’elemento “fortuna” del breve periodo,

molto forte proprio perchè la concentrazione lo aveva abban-

proprio perchè più fattori vanno a collidere. Ecco che allora il

donato. Ha trovato un allenatore molto intelligente, l’ex gioca-

diritto diventa il raise, la voleè il re-raise e la bad beat a favore

tore Brad Gilbert che, non a caso, ha scritto un libro intitolato

o contro o l’hero call su un bluff ben giocato, rappresentano

“winning ugly” ovvero vincere in modo “brutto”, cioè usando

il punto di svolta. Quanto un poker player riesce a tenere con

tutti i trucchetti del mestiere. In pratica vincere di testa. Sono

la testa dopo che si è trovato gli assi scoppiati? Vuole recu-

convinto che Agassi, se non si fosse dedicato al tennis, vi-

perare subito o riesce a rimettersi in carreggiata e attendere?

vendo a Las Vegas, molto probabilmente sarebbe diventato

Nel poker l’aspetto mentale è chiaramente accentuato perchè

un giocatore di poker professionista. In fondo, in inglese la

manca la parte fisica del gioco. Per quanto ci si possa stancare

parola “limp” vuol dire zoppicare e Agassi sa benissimo che

nel tenere alta la concentrazione per un lungo periodo, non

un giocatore di tennis che limpa non può vincere: è già sulla

si avranno mai i crampi che ci faranno perdere un punto o il

buona strada anche nel poker. ♠

fiatone da annebbiare la vista. Però, mantenere il focus dopo

Niccolò Caramatti

51


di Brian Pempus

52


Tutto quello che ci vuole è un giocatore con meno esperienza ma piú voglia di gamblarsela, e ovviamente molti soldi da spendere. Questo crea una sorta di frenesia, a cascata, nel mondo high stakes. È ciò che sta accadendo nell’ultimo periodo sui server di FullTilt a Dublino. “Mai visto un traffico così”, ha detto a Card Player Isaac Haxton, noto grinder dal nickname “luvtheWNBA”.

per citarne alcuni. Nel dubbio, grazie all’action imbastita da MalACEsia, Haxton a giugno ha vinto qualcosa come 700mila dollari (il doppio, contando l’anno intero). Dopodichè ha preso l’aereo per andare a giocare il Big One da 111.111 dollari, uscendo quasi subito. “Anche se ho perso qualche giorno di grinding mi sono divertito parecchio”, ha ammesso Isaac prima di tornare a giocare online a Hong Kong, dove risiede. Il nato di Syracuse, nello stato di New York, è stato una delle vittime (se così si puó dire) dalla moratoria Usa sul gioco online. Quindi da un po’ di tempo vive una vita abbastanza errabonda. “Per principio non mi piace tanto girare in lungo e in largo, ma d’altronde ora va così e quindi bazzico tra Malta e Hong Kong, viaggiando qua e lá. Ogni volta che

La sola ragione per cui le partite sono cominciate è stato un account nello specifico, “MalACEsia”; secondo Haxton,

torno negli Stati Uniti, poi, ho una prospettiva in piú. Non migliore, solo in piú”.

proveniva da Macao, e qualcuno ci ha speculato, su chi po-

Prospettive che l’hanno anche aiutato ad affrontare situa-

tesse essere quel giocatore. Nessuno lo sa per certo, tuttavia.

zioni molto particolari. Durante i suoi viaggi gli è capitato di

Di sicuro i tavoli aperti erano da 400-800 dollari six-handed,

giocare il piatto cash piú grosso della sua carriera. Un piat-

no limit hold’em. Perchè? Semplice, MalACEsia voleva quel-

to da un milione di euro a Montecarlo, quest’anno. “Stavolta

la specialitá. Storicamente, però, i piatti piú folli sono venuti

sono stato calmo. Certo, dopo aver floppato scala è piú facile:

fuori sempre in heads up (ricorderete senz’altro i casi Isildur

avessi dovuto chiamare sperando di essere buono. Fosse stato

e compagnia bella). Poco male, comunque, per i grinder, che

online sarebbe andata diversamente, forse. Anche se pure lì i

hanno visto perdere un milione di dollari in un mese al “po-

piatti da un milione possono capitare. Così come si possono

vero” MalACEsia. “Eppure non mi sembrava un principiante.

vedere stack da 500mila dollari”.

Le basi c’erano - prosegue Haxton -. Di sicuro avrebbe potuto essere un professionista, di quelli che giocano live a Macao”.

Nonostante la giovane etá, Haxton è nel giro da almeno otto anni. Tuttavia, la sua “vecchiaia” come giocatore non è

Giá, le partite di Macao. Girano voci incontrastate che

nulla rispetto a quella di altri pro high stakes. “Sono sorpreso

siano le piú succose al mondo, grazie alla presenza dei vari

dalla mia crescita in meno di un decennio, non me lo sarei mai

Tom Dwan, Sam Trickett, Gus Hansen e John Juanda, solo

aspettato, visto che ho cominciato davvero dai low stakes”. ♠

Macao

53


Ed Miller

Michael McDonald

Tu non giochi bene come pensi Non siete da soli, no. Molti non giocano bene come credono, anche se i giudizi degli altri non sempre possono interessarvi. Secondo me, comunque, dovrete affrontare la verità prima di migliorarvi.

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ITALIA

SETTEMBRE 2013 ♠

NUMERO 83

di buy-in. Il giocatore, di fatto, mette solo 5.115 dollari; buon

54

Prima dell’inizio delle Wsop Mike McDonald, il famoso

affare per loro, visto che spendono meno della metà del pre-

“Timex”, ha offerto via Twitter una “Bank of Timex”. L’idea

ventivato. Sfortunatamente, dice McDonald, non si può dire lo

era semplice: avrebbe scommesso contro chiunque che un tal

stesso per i compratori di quote. E’ difficile, infatti, guadagnare

giocatore non sarebbe andato a premio. Se avesse perso avrebbe

1,3 di mark up in un torneo di poker, tra varianza e field comun-

ridato indietro il denaro scommesso più una percentuale presta-

que di livello. Ovviamente se scommettete su ogni giocatore per

bilita. Ma con un “trucco”: la somma da versare sarebbe stata a

una somma 1,3 volte più grande del dovuto andrete rotti subito.

mo’ di mark up. Mi spiego, dato che il termine (economico) ha

Solo i migliori saranno in grado di farcela.

un parallelismo anche con le scommesse: mettiamo che gli Yan-

È comune più per i medi giocatori, piuttosto che per i top,

kees siano super-favoriti contro gli Astros nella Mlb. Diciamo

vendere le loro quote con alto mark up. L’idea di Timex era di

che per vincere 100 dollari voi dobbiate giocarne 200. Ok, ora

aggiustare il prezzo di mercato (tenendosi sempre un vantaggio)

volete giocare su Phil Ivey in un torneo da 5mila dollari: Timex

offrendo la disponibilità di più quote per venderle tutte. In altre

vi dà il via libera, ma chiede un mark up. Quindi vuole che gli

parole, i giocatori non sono bravi come pensano. E i giocatori

paghiate mille dollari per avere una quota del 10%. Poi se Ivey

non sono così bravi come pensano gli altri. Vale per quasi tutti.

va a premio per 60mila, McDonald vi darà 6mila dollari, il 10%,

Allo stesso tempo del lancio della Bank of Timex, ho letto una

appunto. Altrimenti si tiene i vostri soldi.

mano postata da uno che era iscritto all’evento da 5mila dollari

Mike ha fermato le operazioni pochi giorni dopo aver an-

no-limit alle Wsop. Un rinomato e vincente specialista del cash.

nunciato l’idea. Questo, per motivi legali non precisati. Ma è

La sua domanda riguardava una situazione in cui era short sul

un concetto interessante, il suo. McDonald ha detto di aver co-

grande buio; apertura di un avversario, call di un altro e lui vo-

minciato per un motivo: molti giocatori sovrastimano le loro

leva sapere con quali mani andare all in. La discussione è andata

prestazioni nei tornei di poker. Non è un guaio in sé, ma perché

avanti e ho capito subito che non aveva fatto la giocata giusta:

ormai si vendono un sacco di quote in giro. Andate su qualsiasi

infatti aveva presunto di poter shovare con un range molto gran-

forum online e troverete giocatori che cercano finanziatori per

de, con una mano debole. Peccato che poi avesse perso.

partecipare a un torneo. Magari accompagnando il tutto con una sorta di curriculum. Il mark up è la norma.

D’altronde, se si gioca prevalentemente cash, è raro ritrovarsi con uno stack tra un buio e quaranta. Se non vi siete mai

Per esempio, qualcuno ha in mente di giocare 10 tornei alle

seduti a un computer per ore selezionando i range, capendo

Wsop. Totale buy-in, 33mila dollari. Con zero mark up l’1% di

l’importanza dello stack, è difficile affrontare queste situazioni

quote costerebbe 330 dollari. Ma mettiamo il caso che ci sia l’1,3

live. L’obiettivo, brutalmente, quando si è a un tavolo Wsop, è

di mark up. Ciò significa che dovete pagare la vostra quota mol-

giocare in modo ottimale. Insisto, quindi, non sul player in sé,

tiplicandola per 1,3. Quindi, 429 dollari. In molti casi, i giocatori

ma sulla scelta adottata qui: visto che ha venduto le quote con

vendono la metà se non di più delle loro quote. Ipotizziamo il

un mark up dell’1,2. Il fatto è che deve chiaramente migliorare,

65%: con mark up 1,3 si arriverebbe a 27.885 dollari su 33mila

questo giocatore; soprattutto nel gioco da short. Mi domando,

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però, dati i suoi precedenti comunque buoni: vorrà farlo? Impa-

neo è fondamentale, specie a un final table. Nei primi livelli biso-

rerà dagli errori? Magari darà la colpa alla sfortuna, alle carte, e

gna essere consapevoli degli stack avversari per capire i range di

non ci penserà più, oppure racconteranno balle sulla mano sia a

apertura, ad esempio, e adattarsi a come gestiscono le loro chips.

chi gli chiederà informazioni sia a se stesso. “La mano giocava

Avvicinandosi al final table, poi, gli stack diventano ancora più

da sé, che potevo fare?”.

importanti perchè entriamo in un altro tipo di ragionamento.

Voi non giocate bene come credete. Figo, eh? E nessun altro

Giochereste, ad esempio, K-Q diversamente contro un aper-

lo fa. Accettate questa affermazione e imparate dagli errori. Così

tore quando avete 25 bui e tutti gli altri hanno 25 bui. Cambia la

giocherete meglio domani. ♠

storia se sette giocatori hanno 25 bb, uno ne ha 10 e l’altro 70.

L’ultimo libro di Ed, “Playing the player: moving beyond ABC Poker

Situazione capitata al secondo evento delle Wsop 2013,

to dominate your opponents”, è disponibile su notedpokerauthority.com .

quando Trevor Pope aveva 3,5 milioni e il più immediato in-

Trovate Ed su facebook.com/edmillerauthor e su twitter @edmillerpoker .

seguitore 600mila. Il più corto ne aveva 400mila e i bui erano 12mila-24mila. Quindi Pope sapeva di dover aprire l’80% delle volte con un mini-raise e non ci sarebbe stato nessuno in grado di fare altrettanto. A meno che qualcuno non avesse intenzione

Tornei e cash game

di raddoppiare, ma comunque erano praticamente tutti short.

Scrivo mentre le Wsop si stanno ancora svolgendo a

aveva facilitato la visuale dei rispettivi stack. Quindi quel torneo

Las Vegas. Stelle di ogni forma e grandezza stanno com-

era diventato una specie di “acchiappa i gradini del prizepool”.

battendo per soldi, gloria e braccialetti. Il talento ammassa-

Un’abilità aggiunta, non riscontrabile in tutti i giocatori. Perché

to ai tavoli è senza dubbio straordinario. Dopo averne visto

giocarsi un coinflip o fare una giocata rischiosa può aumentare

tanto è difficile provare a dibattere se il poker sia o meno

le probabilità di vincere un torneo, ma anche quelle di suicidarsi.

un gioco di abilità. Sfortunatamente, alcuni giocatori di cash

Non gioco tanti eventi in questo periodo per via del poco

guardano ai pro dicendo che chi vince un torneo è stato solo

tempo a disposizione e della varianza, ma riconosco che sia il

fortunato per un tot di giorni. E che la vera abilità è nel cash

cash che i tornei hanno diversi fattori di abilità. Senza dimenti-

game. Beh, alcuni grandi giocatori di cash hanno centrato

carsi che il colpo fortunato, nel breve, può succedere a tutti. ♠

ottimi risultati alle Wsop, come Phil Galfond che è andato

Questo ha creato un final table molto interessante, anche se sembrava già dall’esito scontato. Trevor avrebbe perso se fosse stato coolerato svariate volte, oppure se avesse “sbrodolato” lo stack. Gli altri potevano solo guardare. Favoriti anche dal chip-race che

Gavin Griffin è stato il primo giocatore di poker a vincere un titolo delle World Series Of Poker, dello European Poker Tour, e del World Poker

bene al 5mila dollari di pot-limit omaha.

Tour. Nel corso della sua carriera di torneista ha accumulato quasi cinque nei è riuscire ad adattarsi ai vari stack differenti. I giocatori di cash sono certamente migliori nei primi livelli, quando gli stack sono super-deep, e saper giocare deep porta diretti all’itm. Tutta-

milioni di dollari. Griffin è sponsorizzato da HeroPoker.com

SETTEMBRE 2013 ♠

In realtà la vera abilità per essere un vincente anche nei tor-

Trevor Pope vince l’evento n°2 alle Wsop 2013

via, quanta analisi sul gioco si può fare quando si hanno 20 o 30 bb? La maggior parte dei tornei si giocano con una media di 60

ITALIA

o meno. Se siete abituati a caricarne 100 per volta, come a cash, le strategie saranno totalmente differenti. Oltre a conoscere il proprio stack, è fondamentale conosce-

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re quelli degli altri. Giocherete i vostri 100 bui differentemente se un avversario ne ha 20 piuttosto che 50 o 60. Non è una grossa considerazione da fare a un tavolo cash, a meno che non siate circondati da giocatori che sono tutti short; viceversa in un torCARDPLAYERITALIA.COM

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Gavin Griffin

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catori poi andati rotti. Gente che

Steve Zolotow

ha vinto tornei importanti ed è andata in tv a “High Stakes

Qualche riflessione sulle Wsop 2013

Poker”. Cos’hanno fatto con quei soldi? Molti li hanno buttati nelle scommesse e al casinò. Altri hanno voluto tentare a livelli più alti, dove partivano svantaggiati, per testarsi. Essere un

È impossibile giocare un numero sufficiente di tornei per

grande a pot-limit omaha online non vi rende automaticamente

valutarsi in base ai risultati. Ho giocato una marea di eventi

dei buoni giocatori di mixed games. Il poker cinese, poi, è un’al-

dal piccolo buy-in (mille, 1.500 dollari) e questi attraggono

tra mania divenuta di moda. La follia che lo riguarda ultimamente

dai 2mila ai 3mila partecipanti. Un po’ più del 10% entrerà a

cozza con le discipline tradizionali. Piace perché i guadagni sono

premio, e solo i primi tre vinceranno una somma pari a 100

molto volatili e rendono le partite una sorta di “Fantasilandia”

volte il costo d’ingresso.

molto pericolosa per i meno esperti. È sempre piuttosto triste essere avvicinati da uno di questi ragazzi in cerca di qualcuno che

Per la maggior parte dei giocatori il piazzamento in tali tor-

gli presti denaro. Ho scritto tanti articoli sulla gestione del ban-

nei è irrilevante: dovrebbe partecipare a centinaia e migliaia di

kroll, ma lo ripeto: se centrate un grosso risultato, non cercate di

eventi del genere per avere un raffronto. Dovreste essere molto

salire subito a un livello dove non potete arrivare. ♠

meglio o molto peggio della media per valutare le vostre qualità

Steve “Zee” Zolotow, detto “The Bald Eagle”, è un giocatore di suc-

in base ai risultati (e questo se assumiamo che la vostra abilità ri-

cesso. Al momento dedica al poker la maggior parte del suo tempo. Lo

manga uguale). Casomai, bisognerebbe guardare le singole mani.

si può trovare a molti dei più grossi tornei o su Full Tilt, dove è un pro.

E allora perché si giocano i tornei?

Quando è in pausa dal poker frequenta i suoi bar sull’Avenue A - Nice

Qual è il bello di queste manifestazioni? In parte è la “sin-

Guy Eddie’s a Houston e Doc Holiday sulla nona strada - a New York.

drome della lotteria”. Tutti vogliono partire da un piccolo buy-in per vincere una fortuna. Originariamente, più per caso che per

John Vorhaus

volontà, le Wsop avevano avuto il merito di creare un oggetto, il braccialetto, ambito davvero da tutti. Mi eccita sempre quando

Quella percezione di follia

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SETTEMBRE 2013 ♠

NUMERO 83

opto per la partecipazione a un torneo piuttosto che sedermi a

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un tavolo da cash lì accanto. Un buon giocatore può andare in attivo nel 60% delle partite di cash a cui partecipa. Un grande torneista giocherà decine di questi eventi con migliaia di partecipanti (e credetemi, se non si arriva primi si è sempre un po’

Quante volte, mentre vincevo un piatto, ho pensato:

frustrati). Nei tornei, poi, si dipende dall’orario prestabilito: co-

“Questi mai e poi mai capiranno la mia strategia: d’altronde,

minciare, finire, mangiare, andare in bagno, tutto è scandito dai

non ne ho”. Far percepire il nonsense è una forza nel mio

livelli e dalle pause. Invece al cash ti gestisci da solo. In tutto.

gioco. Occhio, far percepire è diverso: non è detto che la

Quindi vanno sviluppate forza e resistenza

giocata in sé sia senza senso. Distinzione cruciale.

Quest’ultima diventa sempre più importante. Le scelte più decisive, di solito, si fanno quando la sessione sta finendo. Met-

Follia è, ad esempio, chiamare una tribet con 6-4 off. Ma è

tiamo undici livelli al day 1, per i tornei con grossi field: più le

meno folle, con la stessa mano, rilanciare da bottone. I bui po-

pause, più l’ora e mezza di pausa cena, più (si spera) l’imbusta-

trebbero foldare perché effettivamente non hanno niente o per

mento delle chips, fanno 14 ore ai tavoli. Crudele, vero?

paura che stavolta io abbia una mano vera e non stia bluffando.

State attenti al bankroll e lui farà altrettanto

In secondo luogo, anche se chiamano e voi centrate qualcosa

Ogni anno nei corridoi del Rio si incontrano ex grandi gioCARDPLAYERITALIA.COM

di buono al flop, si può andare fino in fondo e allo showdown

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mostrare il proprio nonsense, però vincente. E qua dire: “Non

polare. Dimenticatevi di aggiustare la tattica: piuttosto, aggiustate

capite la mia strategia visto che non ce l’ho”. Che poi vincere il

l’intero approccio. Non è vero che, per esempio, molti di quelli

piatto è secondario. È la possibilità di mostare la giocata folle

che limpano con manacce chiameranno ugualmente un raise? Potranno o meno essere nel giusto dopo il primo call, ma ci

che dà valore alle vostre strategie. Quindi, come può un 6-4 off essere un male con un call e

penseranno su due volte davanti a una second barrel. Insomma,

ottimo con un raise? La risposta non sta nelle carte, ma in ciò che

K-9 off può hittare tanto quanto ogni altra mano, vero? Come

le circonda. Se chiamate una tribet con una manaccia, è difficile

conseguenza di quest’altra pazzia, vediamo situazioni allucinanti.

vincere il piatto e allo stesso tempo rafforzare la propria imma-

A questo punto, quindi, diventa più corretto chiamare con picco-

gine. Se non hittate non potete fare granché, con conseguente

li progetti di modo da confondere ancora di più le acque. Ricor-

figura da asino. Ma un raise, in posizione, vi dà la possibilità di

date, vero: “Non capiscono la mia strategia perché non ne ho”.

vincere il piatto e modellare (anche in maniera sbagliata) la vostra immagine. Io vi incoraggio a fare come nella seconda ipotesi.

Aggiustare la strategia, ecco. Se sapete che un avversario farà un brutto call dopo l’altro, rilanciate per restringere il campo dei rivali. Tutti i vostri rilanci danno loro l’opportunità di mischiare

svegli. Non apprezzeranno la distinzione tra follia reale e la follia

altri errori. Non è una cattiva cosa, ma in questo gioco ogni

percepita. In altre parole, non hanno nemmeno loro una stra-

raise preflop dopo vari limp significherà che per vincere la mano

tegia, e quindi toccherà a voi adeguarvi. Avete sentito questo

dovrete andare a showdown, e sperare che sia la migliore. Quin-

slogan trito e ritrito: “Non buttate soldi in pubblicità se i gioca-

di dentro con mani forti e via dal pot con suited connectors e

tori non stanno attenti”. Oppure: “Non andate a sfidare in bluff

middle-pair, che comportano un miglioramento di fronte a carte

quelli che sono abituati a vedersi bluffare in faccia”. Saggezza po-

casuali in possesso degli avversari. D’altronde, questi ci credo-

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ITALIA

AGOSTO 2013

NUMERO 82

Il problema è che i vostri avversari non sempre saranno così

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no. Chiamano, e stop. Sappiamo che alla lunga è una strategia

Ben Yu

perdente. Però è il breve periodo che a voi in quel momento interessa. Ed è vitale che vi rimanga in testa chiara la differenza

La gestione dello stack nei tornei limit

tra follia reale e follia percepita. Tra il cadere al loro livello e il fingere di caderci. Nella maggior parte dei tornei a basso buy-in, sarete testimoni di errori incredibili mano dopo mano, ora dopo ora, giorno dopo giorno. Potrete far bene in questi tavoli, ma ci vuole bravura vera nell’essere fintamente pazzi. Siate solidi anche se dimostrate poca tenuta mentale. Fate azioni forti contro i giocatori deboli mentre parlate apertamente della vostra debolezza.

C’è molta letteratura sui tornei no-limit, ma poca sul re-

Puniteli per gli errori che compiono insieme all’ammissione di

sto. Quando ero agli inizi della mia carriera nei mixed games,

aver fatto voi stessi degli errori. In altre parole, giocate sulla vo-

mi sono interessato subito ai tornei, ma ho voluto esplorare

stra forza e reclamizzate la debolezza. Non potranno mai capire

anche la vita oltre il nlhe. Nello specifico, ci sono tanti artico-

una strategia che non avete. E se giocate bene le vostre carte non

li su quante chips abbia un giocatore, legato all’importanza

lo sapranno mai. ♠

data alla gestione dello stack. In un evento no-limit questa è

John Vorhaus è l’autore della serie Killer Poker e il co-autore di Decide to Play Great Poker, oltre a molti altri romanzi gialli. Tweetta,

cruciale a tutti i livelli; nei giochi limit, invece, aumenta d’importanza quando si hanno poche chips.

senza motivo apparente, @ TrueFactBarFact.

Tournament Hand Matchup 2013 World Series Of Poker $111,111 One Drop High Roller

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SETTEMBRE 2013 ♠

58

Preflop: 66.5% Flop: 53.2% Turn: 61.4%

RIVER

Percentuali di vittoria

TURN

NUMERO 83

325.000 in chips

FLOP

Richard Yong

Preflop: Con i blinds a 800/1.600 e le ante a 200 Yong rilancia a 3.200 da under the gun Esfandiari controrilancia a 9.000 da late position.Yong chiama.

Flop: Yong punta 12.000, Esfandiari rilancia a 30.100,Yong controrilancia a 92.000, Esfandiari fourbetta a 190.100,Yong va all in ed Esfandiari calla ed è anche lui in all in.

Antonio Esfandiari

308.000 in chips Percentuali di vittoria Preflop: 33.1% Flop: 45.0% Turn: 25.0%

Esfandiari, detentore del braccialetto vinto al One Drop dello scorso anno, è felice di vedere Yong bettare al flop, dopo aver centrato top pair, flush draw e un progetto di scala/ scala reale bilaterale. Certo lui non sa di esser sotto perché Yong contemporaneamente ha centrato un set e lo difende dalle possibili scale o colori che potrebbero realizzarsi con quelle carte sul board. Esfandiari con due carte ancora da girare sa che nella peggiore delle ipotesi si potrebbe trovare all’incirca in un coin flip, oppure di partire in forte vantaggio, in caso di un all in di entrambi, per cui non esita a rilanciare. È consapevole inoltre che un raddoppio in quella fase del torneo avrebbe significato mettere un’ipoteca importante per il final table e fare un passo in avanti per bissare il successo dell’anno precedente. Al turn calano le sue possibilità di vincita, nonostante si aggiungano alle sue carte favorevoli anche i due 10 rimanenti, per un flush draw più grande di quello di Yong. Alla fine il river lo premia, riesce quindi a centrare il final table, ma non riesce a salire sul podio, fermandosi al 4° posto, per una vincita di $1.433.438.

Nota bene: le percentuali di vittoria non tengono conto del pareggio. Probabilità fornite da CardPlayer.com

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Parliamo di “M”, per quanto riguarda l’ammontare delle chips nel pot preflop e quello che si spende per ogni orbita senza giocare nemmeno una mano. È usato ad ogni livello per valutare le opzioni a disposizione. Mentre sulla “M” si è discusso e ridiscusso per anni, poco si sa per quanto riguarda i tornei limit. Quindi vi presento la sorella gemella della “M”, e cioè la “L”: la quantità di chips richieste per giocare una mano di limit dall’inizio alla fine. Consideriamo un raise alla prima strada e una puntata per ogni strada successiva. Il concetto è stato applicato

badugi), “L” è un rilancio preflop con poi una bet al flop, al

ulteriori puntate. Le implied odds nel limit sono basse, e diven-

turn e al river. In queste partite “L” è 7 volte il bb. Negli stud,

tano inesistenti con meno di 4 grosse puntate.

coinvolge un completamento alla terza strada e una puntata dalla

Zona di gioco normale - Stack superiore a 1,5L

quarta alla settima. Qui “L” comprende 4 grosse puntate, 8 pic-

Se cominciate una mano con 1,5L, chiamare vi lascerà con

cole e può andare ovunque da 24 a 48 ante.

0,5L se perderete il piatto, costringendovi ad andare all in nel-

Zona all in - Stack inferiore a 5L

la mano successiva. Mantenere uno stack da 1L ha del valore

Con meno di 1L, un giocatore è difficile che vinca un piatto

aggiunto se state affrontando una situazione piuttosto chiusa,

senza showdown e sotto i 5L queste possibilità sono comunque

mentre non ha abbastanza valore per chiamare oppure bluffare.

pochissime. Con questo stack cerco, quindi di isolarmi se possi-

Invece, se qualcuno ha all’incirca 2L, c’è più possibilità di essere

bile contro un solo giocatore. Con meno di 5L i giocatori sono all

bluffati. Valutando il livello di breakeven di un bluff, mi aspet-

in già a metà della mano, quindi un avversario può fare call senza

to che gli avversari difficilmente chiameranno con mani margi-

preoccuparsi dalle reverse implied odds con mani cattive. L’ulti-

nali a quella profondità di stack e cercheranno di farli foldare.

ma puntata sarà fatta al turn o alla sesta strada e un avversario

Persino chi non ha considerato le implicazioni della “L” sono

dovrà essere 4 a 1 per mettere a rischio lo stack. Con solo il 20%

consapevoli che una puntata sulle ultime strade rappresenta una

delle possibilità di vincere la mano con le carte in arrivo, spesso il

grossa porzione del loro stack. Quando si trovano di fronta una

rivale folderà la mano anche se ha un minimo di equity. Le carte

puntata al turn con 10 grosse bet, un call significa mettere nel

che normalmente si folderebbero (K alta a limit hold’em oppure

mezzo un quinto dello stack rimanente. Nei giochi stud, questo

un progetto debole senza possibilità di punto high a omaha 8-or

è addirittura più estremo. Diventa il 30% del proprio stack. I più

better) ora non sono più bluffabili da parte nostra.

astuti useranno questo trucco come un’opportunità per bluffare

Zona pericolo - Stack tra 1,5L e 5L

più spesso quando vi vedono deep. Questo, però, provoca una

Con uno stack pari a 4 grosse puntate abbiamo l’opportu-

specie di domino in cui non volete chiamare perché siete a 1L,

nità di raddoppiare con buone carte, ma in maniera più critica

ma siete costretti perché sapete che l’altro sta bluffando più fre-

possiamo proteggere dei bluff. Che sono più credibili per dei

quentemente del solito

rivali che si vedono puntare contro ad ogni strada. Mantenere

Usare “L” per vincere i tornei

uno stack di 1L significa difendere il proprio diritto al bluff. È

Spero di scrivere anche in futuro di questi argomenti, per

l’ultimo bastione in cui poter giocare a poker. Implica anche che

ogni tipo di specialità. Fino ad arrivare all’horse e all’8-game.

non siete obbligati a committarvi in ogni mano, specie se non

Per ora, nei giochi con pot diviso (omaha 8-or better e stud 8-or

centrate nulla al flop o in quinta strada. Trovarsi delle buone

better), questi fattori sono mitigati quando sapete che il piatto

mani per andare all in può diventare una preoccupazione, ma

sarà smezzato. Quindi prima di parlare di tutte queste cose di-

a meno che non siate a 0,5L non è una priorità. Al contrario è

vertenti, vorrei che sia chiaro il concetto di “L”. Non mi aspetto

anche vero quanto sia importante cominciare a valutare mani

che rivoluzioni il panorama del poker mondiale come invece ha

speculative giocate soprattutto per le loro buone implied odds. CARDPLAYERITALIA.COM

fatto “M”, ma spero che possa aiutarvi nei tornei limit. ♠

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SETTEMBRE 2013 ♠

definizione, saremo all in al river senza poter raisare per vincere

ITALIA

Se un avversario punta ad ogni strada quando siamo a 1L, per

blind presente (limit hold’em, omaha 8 or better, 2-7 triple draw,

CARDPLAYER

letto Wsop nel 2010) nel forum “2+2”. Nei giochi con un big

NUMERO 83

per la prima volta da Brendan Taylor (vincitore di un braccia-

59


Roy Cooke

Le vittorie e gli swing

D

a piccoli ci dicevano: “Non importa vin-

aspetto psicologico più recondito, ovvero la perdita di fiducia

cere o perdere, l’importante è parteci-

durante una prolungata striscia negativa. Quando la fiducia si

pare”. Naturalmente, in quanto bambini,

erode, i giocatori si mettono sulla difensiva, il loro umore si

per noi erano tutte balle: il vincitore era quello

deteriora e la strategia cambia da corretta a sbagliata perché

che si prendeva la gloria, le belle donne e i soldi.

pensano che gli errori siano dovuti a errori strategici piuttosto

Il come giocassimo non contava granché: vince-

che alla sfortuna. Spesso il giocatore non è consapevole del

re, era tutto. E, ovvio, così la mentalità vincente

fatto che sta perdendo. Questo effetto psicologico è la ragione

ci sarebbe entrata in testa da subito.

per cui molti ex grandi giocatori diventano “normali”.

Nel poker è diverso. Non importa se si vince o si

Dall’altro lato, vincere avrà un altro effetto psicologico.

perde la mano o la sessione: si guarda a come

Ci piace molto pensare che quando vinciamo è merito no-

influisce la vincita eventuale su se stessi oppure

stro e quando perdiamo è colpa delle carte. Mentre perdere

sull’avversario. Il record vittorie/sconfitte è irri-

colpisce la fiducia, vincere accentua l’euforia, e si gioca sullo

levante. Ciò che conta davvero è agire al meglio,

slancio del momento anche se, magari, la situazione non lo

sapere che nel tempo questo comporta una vin-

consentirebbe. Si abbassa la guardia, la concentrazione cala.

cita. È meglio vincere in un terzo delle sessioni

Perché? Semplice: vincere fa sentire bene, abbiamo raggiunto

ed essere sopra in generale che vincere l’80%

un obiettivo e godiamo del momento. Comunque, l’obiettivo

ed essere un perdente. Ora, in cosa vi concen-

deve essere andare per i massimi e non sedersi sugli allori.

trate quando vi sedete a un tavolo? Sulla vitto-

Quando si gioca, bisogna mantenere sempre alta la qualità, e

ria, vero? Nel breve periodo, la fortuna conta

non lasciarsi prendere dall’emozione.

immensamente. Perderete anche se giocherete bene. Al contrario, giocando malissimo potreste essere in attivo. Ciò che conta, nel tempo, è la quantità di edge in cui avrete messo il vostro denaro e non se avete vinto o perso. È chiaro che vincere o perdere condizionerà la vostra mente: dipende se avete interiorizzato il “mindset vincente” già dalla tenera età o meno. Ma gli swing fanno parte del gioco, e bisogna saperli gestire. Tutti abbiamo tiltato o abbiamo visto qualcun altro tiltare. Come si gestiscono gli swing? Se siete stabili mentalmente, scegliere uno stile di gioco che favorisce gli swing può essere un grande vantaggio. Non solo vi porterà, appunto, a grandi swing, ma costringerà gli altri ad averne: con la differenza che, magari, questi non sono pronti. Gestire gli swing meglio degli avversari significa aumentare l’edge. Altrimenti, se siete inclini al tilt, avere un gioco solido e meno “tiltante” ridurrà gli effetti di questa debolezza.

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Dietro l’immediato impatto emozionale del tilt c’è un CARDPLAYERITALIA.COM

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quando

tare le vostre strategie a ciò che pensano

è un mix di fortuna e abilità, e siccome

state vincendo gli avversari saranno

Aggiustamenti

possibili:

gli altri di voi, piuttosto che adattare voi

nel breve conta più la fortuna, nel lungo

più intimiditi e cercheranno di evitarvi,

al modo in cui vi state comportando. Nel

periodo i risultati saranno determinati

rendendo gli steal e i bluff più lucrativi.

momento in cui capirete come vi staran-

da quanto bene avrete giocato. Usate le

Qualcun altro, più “indurito”, vorrà sfi-

no immaginando gli avversari, allora sarà

energie mentali per concentrarvi sull’au-

darvi di più, confrontarsi in più mani con

facile fare l’opposto, o comunque sviar-

to-controllo.

voi. Qua dovrete essere più attenti ai loro

li. Ricordate sempre che il poker è un

cambiamenti e utilizzare contro-strate-

gioco da lungo periodo e che l’obiettivo

gie. Quando state perdendo, gli altri si

principale deve essere mettere i soldi

Roy Cooke è columnist di CardPlayer sin

sentiranno più forti a sfidarvi, pensando

nel mezzo con il maggior vantaggio

dal 1992. Ha grindato ai tavoli per 16 anni

che non avrete una mano. Contro di loro,

possibile, senza essere coinvolti emo-

prima di diventare anche un venditore immobi-

semplicemente, più intrappolamenti e

tivamente nei risultati. Essere troppo

liare di successo a Las Vegas nel 1989. Il suo

meno bluff.

pieni di sé mentre si sta vincendo può

indirizzo e-mail è RealtyAce@aol.com. Il suo

portare ad errori. Questo perché il poker

sito web è www.roycooke.com.

Il punto è che dovete sempre adat-

Giocate bene e le vincite avranno cura di loro stesse. ♠

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Regolamento? No grazie (per ora) Le cose più cambiano più restano le stesse. Ebbene,

live permetterebbe di tutelare tutti quegli operatori che, ad

sembra proprio che sia quello che sta accadendo al

oggi, operano nel labile confine tra legittimità e tolleranza.

poker live dove, nonostante le sempre più numerose

In ogni caso, se non fosse bastato quanto affermato

pronunce favorevoli e il rifiorire dell’attività dei circoli

da Giorgetti, è intervenuto sulla questione anche Luigi

un po’ in tutta Italia, nulla appare ancora all’orizzonte

Magistro, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che

in tema di regolamentazione.

ad Agicos ha dichiarato: “Non è cambiato niente rispetto al passato, si attende il momento idoneo per quando sarà

Dal 2009, infatti, pur essendosi alternati vari governi nessuno ha messo mano all’affaire poker live; sono cam-

to di vista tecnologico.”

biati i tempi, sono cambiati i personaggi politici, sta cam-

Insomma, non solo un problema di “percezione so-

biando la percezione sociale del poker sportivo ma per

ciale” ma anche di adeguamento tecnologico per gestire

quanto concerne il bando per l’aggiudicazione delle licenze

materialmente il flusso delle informazioni prodotte dagli

per il live tutto tace.

eventi di poker e il loro monitoraggio. Purtroppo, allora,

Purtroppo, il fatto che ci si trovi in uno stallo non sembra una condizione destinata a risolversi a breve; il sottosegretario all’Economia con la delega ai Giochi, Alberto Giorgetti, non lascia grandi margini di manovra e, durante un suo intervento in occasione della presentazione dell’iniziativa per “L’impegno per il gioco responsabile” Giorgetti ha spiegato all’agenzia di stampa dei giochi AGIMEG, che l’affaire poker non è inserito nell’ agenda del Governo: “La gara è prevista da una norma di legge e quindi dovrebbe essere indetta, ma bisogna valutare anche l’esposizione mediatica che coinvolge il settore in questo momento.” Insomma, dal tenore delle affermazioni di Giorgetti, il poker live appare percepito ancora come un qualche cosa di poco “chiaro” e “socialmente” percepito come un disvalore motivo per cui la sua regolamentazione non rientra tra le priorità governative. Tuttavia, volendo tacere sulle più volte menzionate capacità aggregative, di confronto e crescita di questa disciplina – il poker sportivo - non si può trascurare come questo settore rappresenti una vera e propria opportunità di business che può generare un indotto – diretto e mediato – in grado di creare occupazione facendo “girare l’economia” oltre che fornire un supporto al gettito erariale tramite la raccolta fiscale. A questo riguardo, poi, occorre evi-

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possibile attivare il servizio anche e soprattutto da un pun-

denziare come una regolamentazione del poker sportivo

non ci resta che continuare ad aspettare … la mano buona. Buon gioco e buona fine estate. ♠


di Francesca Palmerini

Francesca Palmerini Marelli funzionario pubblico, esperta in Diritto Amministrativo, si occupa delle problematiche legali collegate alla pratica del poker sportivo. Puoi contattare Francesca all’indirizzo e-mail: palme@tiscali.it per sottoporle i tuoi quesiti ai tuoi articoli.

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DOVE SONO FINITI? La nostra nuova rubrica, chiamiamola “amarcord”, torna. Tutti quei giocatori che hanno centrato un grosso risultato e poi via via si sono eclissati. Lo facciamo in modo scherzoso e divertente, cercando informazioni nuove su di loro e, chissà, riabbracciarli ancora.

Piccola escursione all’estero, per rievocare uno dei tornei più incredibili mai disputati suL suolo italiano: l’Ept di Sanremo del 2008, quello dei record, poi battuti, di partecipanti e del vincitore totalmente sconosciuto, l’olandese Rijkenberg. L’exploit della vita, dato che prima non aveva mai piazzato risultati di rilievo: e non che dopo sia andato meglio. Lo ricordiamo per i colpi di fortuna al tavolo finale e per aver chiuso il torneo grazie ad una coppia d’assi. Mandateci una mail a info@cardplayeritalia.com. I RISULTATI DI COSTANT RIJKENBERG Piazzamenti a premio in carriera: 10 Vincita più grossa: Ept Sanremo 2008 - 1.508.000 € (1° posto) Ultimo piazzamento: Partouche Poker Deepstack, Cannes 2012 (5° posto) Totale vincite in carriera: 1.565.087 € 66





Obrestad, bagno di sangue Le barchette di carta di Nguyen Definizione Twitter è il luogo dove la grammatica e la punteggiatura vanno a farsi benedire. Kenna James

Definizione n.2 Twitter migliora la tua scrittura, in 140 caratteri devi riuscire ad arrivare al nocciolo della questione. Marcel Luske

Giornatona Autoritratto di un 42enne, grazie a tutti per gli auguri. Nascere a Ferragosto non è un privilegio. Mario Adinolfi

Utilizzo Ora il mio telefono di casa avrĂĄ una linea diretta per quelli che vogliono pulire i miei tappeti. Erik Seidel

Sapevatelo Ci credete che leggendo al contrario le parole "Taco cat" viene fuori ancora "Taco cat"? Tatjana Pasalic

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Gustosa Devo proprio avere un buon sapore, ho 26 punture di zanzare sulle gambe. Annette Obrestad


Tenerezza Sto insegnando ai bambini come si fanno le barchette di carta. Scotty Nguyen

Disistima Se mai vedró ancora qualcuno fumare una sigaretta, questo perderá tutta la mia stima. Olivier Busquet

Non si capisce È triste vedere come oggi la parola “letteralmente” significhi “non letteralmente”. Letteralmente. Jimmy Fricke

Sportivo Alan Gold, il tizio con cui ho perso il coinflip decisivo, ora è all'heads up per vincere il torneo. Buona fortuna a lui. Jake Cody

La saponetta Apro stamattina una saponetta Lux di almeno 15 anni fa comodi e sorprendentemente fa ancora benissimo il suo. Riccardo Lacchinelli

Canti Impazzisco quando vedo un ragazzo di colore salire sul palco di un karaoke, scegliere una canzone rock e poi steccare completamente. Kevin Saul

De gustibus "Lone ranger" è un irreale film di m...a. Lex Veldhuis

Giá ce l'hai fatta Faró di tutto per farmi conoscere nel mondo del poker. Tom Schneider

Crisi Ci credo che in Grecia c'è crisi, ho appena pagato 4 euro un Gatorade all'aeroporto. Simone Rossi

Previsioni Tra 41 anni ne avrò 80 e ancora guarderò Mtv. Daniel Negreanu

Sempre la famiglia Una gran bella giornata, per il cinquantesimo anniversario di matrimonio dei miei genitori. Phil Hellmuth

Bella visuale Ho visto la mia prima alba a Bali stamattina. Lacey Jones

Due gocce Gnam gnam Porcetto di zia Michelina... Brutto?? Carla Solinas

Il tizio che pulisce il bagno sta mettendo su reggae a manetta, forse per farmela fare meglio. Jeff Madsen

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Decisioni nell’High-Stakes cash game e nei tornei A volte è difficile ottenere una risposta univoca e completa da un professionista di poker. Poni una domanda a 3 Poker Pro e probabilmente riceverai 3 diverse risposte. Perché? Perché ci sono molte variabili da tenere in considerazione, come l’avversario, la situazione, la misura degli stacks, l’immagine al tavolo e molto altro ancora. Head Games esplorerà nel profondo le menti complesse degli odierni giocatori di poker. Cercheremo di capire le loro scelte quando si trovano in situazioni scomode.

flop, è qui che i giocatori esperti possono far valere la propria edge. Ciò non toglie che le strategie aggressive preflop rimangono una risorsa importante se sapute gestire caso per caso.

Scott Augustine: Il calo dell’aggressione preflop è maturato negli ultimi anni principalmente come conseguenza al calo dell’uso delle four-bet. Tempo fa i siti di training e i forum cominciarono a “predicare” la forza delle three-bet preflop. La logica conseguenza a questa spinta è stata la sempre più frequente presenza di fourbet in bluff, atte a catturare piatti già consistenti preflop. Un atteggiamento non troppo proficuo però col passare del

I Professionisti: Dan Cates, Scott Augustine, Reid Young. Craig Tapscott: Come mai negli ultimi due anni circa, l’ag-

tempo. Così le four-bet sono cominciate a diminuire, oppure sono cominciate a diminuire le size. Una volta infatti ci si attestava sui 10 big blinds per le three-bet e sui 25 big blinds per

gressione preflop si è affievolita nel no-limit cash-games?

le four-bet, poi ci si è resi anche conto che si riusciva a rag-

Dan Cates: Per diverse ragioni. Prima di tutto, nell’età d’oro

giungere lo stesso scopo anche diminuendo la size della four-

del poker threebettare, fourbettare e cold fourbettare in bluff,

bet quando in posizione.

threebettare in posizione eccetera era poco in auge. Per cui chi

Un altro fattore che ha contribuito all’attenuamento dell’ag-

si affidava a queste soluzioni, solitamente poteva ragranellare

gressione preflop, è stato la sempre maggior propensione dei

diverse chips. Quando però sempre più persone sono divenu-

giocatori a flattare con determinati range invece che fourbet-

te consapevoli dell’efficacia di queste tecniche, il gioco aggres-

tare. Quando si è in posizione la four-bet è conveniente sia

sivo preflop è divenuto meno redditizio.

con buone mani che con mani mediocri. Con mani forti ha

Queste strategie sono pericolose, perché richiedono l’investi-

senso far inserire all’avversario altre chips, mentre con mani

mento di esigue porzioni di stack, e normalmente ci si scontra

medio/deboli ha senso una four-bet pesante con l’intenzione

con avversari che hanno una buona, o peggio un’ottima star-

di far foldre l’avversario. Ma fuori posizione far scappare l’av-

ting hand. L’obiettivo è quello di far foldare gli avversari nel

versario con delle mani forti non risulta conveniente. Certo un

preflop, perché poi nel postflop diventerebbe più complicato.

flop avverso potrebbe rovinare il prosieguo della propria

E difatti oggi il grosso dell’attenzione si è spostata nel post-

mano, ma alle lunghe, flattare invece che four-bettare, risulta conveniente.

Dan Cates

Reid Young: Le dinamiche e l’aggressione nel preflop, sono più facili da analizzare che nel postflop. Il gioco deep stack postflop coinvolge un insieme di punti chiave e di decisioni nettamente più ampio del gioco preflop, in cui ognuno di questi può esser tramutato in un’occasione per “strumentalizzare” a proprio vantaggio la strategia dell’aversario. Tutti noi ad esempio sappiamo bene che due assi in mano costituiscono la miglior starting hand possibile nell’hold’em. Venir invece check-raisati al turn, con 150 bb e con top pair e kicker debole è ben altra cosa, una situazione molto

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The Inside Straight

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più difficile da gestire. Come effettuare la migliore scelta in

si potrebbe andare subito all in, senza avere il rammarico di

questo caso? Per rispondere a questa domanda siamo costret-

non aver spinto tutto con la migliore mano di partenza. Però,

ti ad analizzare sia le mosse effettuate al preflop che quelle al

capiamo bene che la strategia adottata in questo caso è fin

flop. È in situazioni più complicate come questa che emerge

troppo semplice, e di certo corre in aiuto più ai nostri avver-

l’abilità dei giocatori attenti e navigati, e quindi che senso

sari che a noi. Diversamente se si volesse giocare la mano in

avrebbe provocare delle guerre preflop? Questo nuovo trend

un modo più proficuo nel lungo termine, sarebbero molti gli

dimostra una progressione generale della qualità di gioco di

aspetti da considerare prima di effettuare la propria mossa,

tutta la massa dei giocatori.

come le tendenze al call o al raise dei nostri avversari etc. A

Craig Tapscott: Preferisci adottare strategie più semplici e

seconda quindi delle informazioni che avremo durante la

sicure rispetto ad altre più rischiose ma anche più redditizie, o

mano e della capacità che avremo ad usarle, potremmo deci-

viceversa?

dere se adottare una giocata più o meno rischiosa.

Dan Cates: Normalmente preferisco adottare le soluzioni

Reid Young: Anzitutto, prima di poter decidere fra una di

dal +EV più elevato. Scegliere le strade più semplici, come

queste due opzioni, verifico le mie giocate in rapporto al mio

regola generale, non paga molto nel poker, come anche nella

bankroll. Sei in un torneo durante il quale è più profittevole

vita. Certo se non si è sufficientemente convinti delle decisio-

alla fine vincere correndo meno rischi? Dovresti fare call poco

ni più redditizie o si sta partecipando ad un torneo per noi

rischiosi a un limite particolare, ma evitare all-in in bluff pre-

particolarmente importante, dal quale non si vuole uscire, in

flop quando sai di avere un ritorno positivo? È possibile che

questi casi è preferibile volare basso con giocate più semplici.

entrambe le soluzioni vadano bene quando consideri la varian-

Scott Augustine: Diciamo che la questione, così posta, è

za di ogni giocata in relazione al ritorno che ci si aspetta.

ingannevole. Non credo si possa effettuare sempre la stessa

Ciò che va chiarito però è che non si può fare il medesimo

scelta. Si potrebbe sviluppare un grafico per ogni mano, dove

discorso per i tornei e per il cash. Nel cash ha senso fare sem-

sull’asse delle x potremmo misurare la difficoltà della mano,

pre la giocata con il miglior +EV, sempre tenendo d’occhio le

da poco a tanto, e sull’asse delle y l’Equity Cost da basso ad

proprie possibilità di bankroll s’intende, mentre nei tornei

alto. Se si è dei principianti, bisogna rendere necessariamen-

bisogna tener maggiormente conto della varianza. Se si spin-

te il più semplici possibile le decisioni da prendere e preoc-

ge troppo sull’acceleratore si potrebbe uscir fuori senza otte-

cuparsi meno dell’Equity Cost. Questo perché nei primi

ner alcun premio, e a volte è preferibile attendere, essere più

tempi non si è in grado di comprendere pienamente l’Equity

cauti, magari aspettando l’uscita di qualcuno corto e prossimo

della mano in svolgimento. Con il tempo e l’esperienza inve-

all’all in. Ma la varianza può essere anche positiva, e quindi la

ce si riescono ad individuare quelle soglie entro le quali con-

si può ulteriormente sfruttare, per suggestionare gli avversari

viene rischiare.

al tavolo, impaurirli oltremodo per fargli commettere degli

Un facile esempio di questo concetto potrebbe essere il

errori. La paura nel poker è un’arma molto utile, al servizio di

modo di giocare AA preflop da UTG. In questa condizione

chi la sa gestire. ♥

Scott Augustine

Reid Young

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Michael Linster, due letture sul filo del rasoio che gli valgono un titolo del WPT

Michael Linster

Michael Linster ha cominciato a giocare a poker a 17 anni, dedicandosi a differenti varianti sia in famiglia che con gli amici. Ha approcciato il texas hold’em solo nel 2003. Il suo primo grande risultato è stato nel 2009 in un evento del Venetian Deep Stack: 50mila dollari. Questo è stato l’inizio del “corso di gestione del bankroll”. Infatti di quei 50mila buona parte Michael se li è bruciati in partite di cash game troppo elevate o semplicemente al casinò. Linster oggi parla di quel periodo come di una benedizione mascherata. Nel 2012 ha poi portato a casa il main event del Caesars Palace Mega Stack Challenge, per altri 192mila dollari. Ad oggi Michael ha vinto circa 800mila dollari in torneo e si reputa fortunato perché può fare il poker pro di mestiere. L’ultimo titolo al Wpt crede che sia solo l’inizio di qualcosa di molto più grande.

basta perché lui è uno dei chipleader e non voglio essere costretto a callare una 5-bet che mi costerebbe tutto lo stack. Linster chiama. FLOP: 10♣ 6♦ 4♥ (pot: 268mila). CT: Il flop dei sogni. ML: Ah, sì. Ora nella maggior parte dei casi check-callo o checkraiso. Ma contro uno come Diaz cambio strategia. Linster punta 150mila, Diaz rilancia a 300mila. CT: Una reazione che avevi sperato. Ora come si estrae il maggior

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Concetti chiave: Concetti chiave - Capire come ottenere valore da una monster hand basandosi sulle qualità dell’avversario. Linster rilancia a 44mila da utg con 10♦ 10♠. Diaz controrilancia a 110mila da bottone. Craig Tapscott: Cosa sai di Diaz? Michael Linster: Che è un ottimo giocatore capace di rilanciare praticamente con qualsiasi mano da bottone. In più sa che apro molte mani. CT: Quindi? Rilanci ancora o ti appoggi? ML: Potrei 4-bettare perché siamo ancora deep, per vedere che fa. Oppure flattare e giocarmela post-flop e sperare in carte comuni basse o comunque board favorevoli. Ma decido di chiamare e

valore possibile da quella che sembra essere un’ovvia overpair?

ML: Sono abbastanza sicuro che Diaz adesso abbia mani come Q-Q, K-K o A-A. Quindi chiamo. Call di Linster. TURN: 10♥ (pot: 868mila). CT: Non male come turn. Ora devi sperare che lui abbia una mano con cui andare avanti nel gioco.

ML: Lo so. Beh, ho quads. Come arrivare a mettere tutte le chips nel mezzo? Quasi sempre, ancora, qua check-callo per poi puntare al river o check-raisare al river. Ma so che lui è un ottimo giocatore, in grado di snasare qualcosa che non quadra. Qui, però, commetto un errore. Decido di provare a rappresentare un gros-


so progetto o una grossa coppia che penso di battere. Quindi vado all in. Linster va all in. CT: Stuzzicante. Ha funzionato? ML: Diaz va “in the tank” per oltre cinque minuti. Ora so che ha una coppia molto forte e forse farà addirittura call. CT: Gli hai detto qualcosa per persuaderlo al call? ML: Ho iniziato, sì. Robe tipo: “Dai, folda, sono davanti già dal preflop”. Nel mentre lui ha risposto: “Secondo me ti sono sopra, al cento per cento”. Il problema è che comunque il mio all in è abbastanza dispendioso per lui. La buona notizia è che sembro voler estrarre valore con set floppati oppure qualche 10, e Diaz non si aspetta una giocata simile con qualcosa di così forte. Quindi sta togliendo dal mio range queste mani. CT: In passato hai avuto esperienze positive su trash talking andati a

ster. Mischio le mie chips qualche secondo e...

segno per indurre al call?

sembrava essere stufo dei miei raise. In seguito, osservandolo,

ML: Non voglio dire troppo, ma mi soffermo su quelli che hanno grosse mani oppure che sono in bluff completo. Quindi cerco di innervosire i giocatori che credo abbiano mani peggiori della mia. Parlare molto è una tattica semplice, tanto quanto muoversi intorno alla sedia. Non funziona sempre, però se capita una volta va benone. Diaz folda. Linster vince il piatto da 868mila. ML: Scuoto la testa in segno di disgusto e mi metto a ridere mostrando i miei due 10. In seguito lui mi ha detto che aveva coppia di donne. Non ci ho creduto granché. Nel frattempo ero abbastanza sorpreso dalla condotta della mano da parte mia. Perché pensavo che ero nella situazione migliore per estrarre massimo valore senza rischiare. Sono stato a un passo dall’essere chiamato, ma niente. Morale: siate certi di bluffare un avversario quando avete il nuts assoluto. Concetti chiave: Lettura dei giocatori, fare attenzione allo svolgimento della mano. Linster rilancia da bottone con A♦ 6♠. Bell chiama dal piccolo buio. ML: Il grande buio (Schecther) è un signore anziano, molto tight. In

Linster va all in. Bell folda. ML: Quando Bell passa, immediatamente dopo di lui passa pure Schechter. Linster vince il piatto da 1,155 milioni.

ML: Oltre un milione incassato senza nemmeno vedere il flop. Gli giro il 6 giusto per farlo imbestialire di più. In quel momento, comunque, la mia mano non contava granché. Infatti mi sono basato esclusivamente sulla lettura del mio avversario.

CT: Hai detto di averlo visto teso, Schechter. In base a cosa puoi affermarlo?

ML: Ripeto, quando un giocatore bluffa compie dei gesti fuori dalla logica normale.

CT: E lui che aveva fatto? ML: Innanzitutto, delle espressioni facciali. Quando ho rilanciato pareva scomodo sulla sua sedia. In precedenza non si era mai alzato, e aveva sempre mostrato mani legittime. Invece stavolta no, e ha iniziato a bere. Quindi mi ha dato un’immagine debole, non in grado di chiamare un all in.

precedenza si era detto stufo di dover foldare ad ogni mio rilancio. So che sta per raisare non dico a prescindere, ma quasi.

Schecther rilancia a 675mila. CT: La tua non è una mano forte e stai per scontrarti con un giocatore molto chiuso.

ML: Guarda, normalmente è fold istantaneo. Ma questo spot è diverso, perché Schechter la sta mettendo sul piano della durezza. L’azione, quindi, torna a me: foldare o outplayarlo? Ci penso un paio di minuti e lo vedo un po’ teso, scomodo. Non m’importa se ha la mano migliore: tanto, se proprio mi deve chiamare lo fa con le mon-

75


i perchè di un fallimento

U

n errore molto frequente nel poker è sovrastimare la taglia della propria audience. In generale ci sono due seg-

menti: il giocatori regulars e i giocatori ricreazio-

nali, (con gli “sharks” che sono un sottoinsieme ancor più piccolo dei regulars e i fish che sono un sottoinsieme dei ricreazionali).

ancor di più perplesso dal marketing messo in atto per promuovere e supportare tale evento. Conosco bene sia Prosper Masquelier che Laurent Tapie, i due organizzatori dell’Ispt. La prima osservazione e forse la più banale: il torneo più grande d’Europa ha fatto circa duemila persone, il più grande del mondo circa 8mila: come si può pensare di fare un torneo da zero da 30.000 persone? Tutto questo indipendentemente dal buy in? Un torneo cresce nel tempo, si crea una reputazione e un suo posiziona-

Il mercato/segmento dei giocatori “regulars” è general-

mento edizione dopo edizione: 30mila giocatori da zero per me

mente sovrastimato; Più ci sono giocatori ricreazionali più reg

è pura utopia. Io quando organizzo un torneo in Italia, dove le

entrano di conseguenza: ma non in proporzione, visto che i

mie ambizioni sono di portare 300/400 giocatori, punto su una

giocatori regulars restano una percentuale piccola.

comunicazione locale e di nicchia. È impensabile fare della

Questa piccola percentuale di giocatori che tendono ad essere saggi e coscienti dei propri mezzi sono anche quelli che parlano, sono attivi sui forum, sono vincenti, muovono grosse masse di denaro e quindi sono più evidenti.

comunicazione di massa se non ex post, ma per altre finalità, e lavoro nel tempo per aumentare la specificità dei miei tornei. Una stima molto semplice del mercato dei pro è che essi siano il 5% del mercato totale. Quindi stiamo parlando, som-

Quando si creano prodotti per i pokeristi spesso li si crea-

mando i mercati noti che sono anche quelli principali, di

no pensando ai regulars ed immaginando un mercato di ricrea-

200/300mila giocatori al mondo (pro online è per me un gio-

zionali e poi si è delusi dai volumi e dalle vendite. Il mercato è

catore profittevole che gioca almeno 6 ore al giorno, multitabla

comunque grande abbastanza per sostenere certi prodotti, ma

e usa dei tool quali hold’em manager). Il pro online è anche

non tutti: in Italia si stimano tra i 600mila e gli 800mila gioca-

uno che non parte per fare dei tornei dubbi perchè ogni gior-

tori di poker, la più parte ricreazionali a basso valore aggiunto.

no perso a grindare per lui è una fetta del suo salario persa.

Sicuramente certi prodotti sono tagliati fuori e ad esempio la pubblicità televisiva è un nonsense.

76

Una lezione di marketing poker dall’International Stadiums Poker Tour

Un grandioso esempio di mercato sovrastimato è l’Ispt

qualificazioni online. I pochi siti partners, LockPoker, Poker

Ho sempre avuto grossi dubbi sul potenziale e sono stato

770 (sito .com della famiglia Partouche, tra gli organizzatori

Le avvisaglie: Una settimana prima l’Ispt ha cancellato le


dell’Ispt) hanno cancellato a loro volta delle qualificazioni perché avevano pochi giocatori. Il fallimento ha le sue radici nell’aver sovrastimato il potenziale da un lato e dall’altro nel non aver eseguito un marketing di livello tale da poter cercare di ridurre i danni al minimo. In Italia una poker room come PokerClub, che ha il potenziale di classificare molti giocatori, non è stata nemmeno contattata.

Le ricerche di mercato Abbiamo già fatto alcune considerazioni sull’audience dei tornei più importanti al mondo, tali sia per montepremi sia per

vi ha partecipato. Se non comunichi mass market con la tv allo-

il mercato portante. Definisco il mercato portante il mercato di

ra devi esser presente sui media di settore: se non ci sei neanche

riferimento del luogo in cui l’evento è tenuto, gli 8.770 gioca-

lì, beh, sei quasi un masochista.

tori del main delle Wsop sono stati possibili grazie a tre fattori: Montepremi, Wsop e mercato americano. Dei tre fattori citati:

Ci sono stati talmente tanti cambi che nemmeno il sito ufficiale riusciva a stare dietro alle novità. Questo ha generato confusione a tutti i livelli, confondendo sia gli addetti ai lavori ma

• il montepremi c’era, ancorché pesantemente danneggiato dalle varie revisioni che hanno insinuato più di un dubbio;

soprattutto i potenziali giocatori.

• il brand, non è stato costruito e non è attrattivo abbastanza da spingere dei giocatori ad andarci;

Conclusioni

• il mercato Uk non è in grado di portare una fetta consistente dei 30mila giocatori sperati.

be capace ora che i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mi domanderete cosa dicessi prima dell’Ispt: sicuramente non

Per gli altri giocatori europei quali potevano essere le moti-

avevo la lucidità della critica che ora faccio, ma i dubbi erano

Col senno di poi è facile fare quest’analisi: chiunque sareb-

vazioni per andare a Londra, una delle città più care del

ben presenti e molto ben argomentati. Non essendo stato coin-

mondo? Il montepremi per quanto alto è in funzione della

volto non mi sono premurato di fare tante analisi e ragionavo

massa degli iscritti: già un torneo con mille iscritti è più una lot-

per esperienza e di pancia. Sicuramente gli organizzatori avreb-

teria, figuriamoci uno dove si parlava di numeri record, quindi

bero dovuto fare delle analisi approfondite, dato il livello di

per un giocatore razionale non c’è motivo per parteciparvi. La

spesa e di rischio, e sarebbero arrivati alla conclusione che avreb-

fama non è stata costruita, le Wsop oramai sono mitiche: solo

bero dovuto lasciar perdere o fare qualcosa di assolutamente

per dire di esserci stato almeno una volta qualunque giocatore

diverso. Il tentativo è stato eroico e di questo diamo merito.

di poker al mondo è pronto ad investire dei soldi per andarci, l’Ispt è come il Carneade dei “Promessi Sposi”. Chi era costui?

Ci sarà un’Ispt 2? Non credo e non perché l’organizzazione si sia scottata. Perlopiù perché dal punto di vista del giocatore l’esperienza di quelli che ci sono andati e avrebbero potuto esse-

Il garantito e i coinvolgimenti Il poker vive sulla fiducia, il giocatore di poker è allo stesso

re gli ambasciatori della seconda edizione è stata emotivamente piatta. Giocare a Wembley, il tempio del calcio è potenzialmen-

tempo una “bestia affamata di denaro” e un individuo che basa

te una figata, per usare un eufemismo, ma cosa è successo vera-

la propria esistenza su dei valori morali solidi.. Il disattendere la

mente? Gli organizzatori per paura del tempo volubile e per

parola data nel poker è mortale e l’Ispt lo ha fatto più volte: da

ragioni tecnologiche hanno montato una serie di tende sul ter-

30 miloni a 20 milioni a zero. In tutti i forum del mondo, poi,

reno: i pochi giocatori hanno giocato chiusi in delle tensostrut-

erano presenti dei thread e delle discussioni animate sull’Ispt:

ture tristi in una delle primavere più calde degli ultimi 100 anni

molte erano negative ma altrettante positive (sicuramente l’idea

senza vedere o sentirsi parte del mito. Un torneo che fa riferi-

era grandiosa e il tentativo encomiabile). Bene, tutte queste

mento nel brand allo stadio lo giochi in una tenda? Ma dai...

discussioni sono state ignorate, nessun responsabile del torneo

Marco Melai

77


Prossimi Tornei Date tornei aggiornate al: 13/08/2013 Date

Tournament

settembree 3-20 settembr

Atlantic City (Usa)

Borgata Poker oker er Open Pok

settembree 4-23 settembr

Los Angeles (Usa)

Heartland Heartland Poker Pok oker er Tour Tour Gold Rush Series

settembree 5-9 settembr

Saint Vincent

5-9 settembr settembree

Nova Gorica (Slovenia) Nova (Slovenia)

6-15 settembr settembree

Black Ha Hawk wk (Usa)

7-8 settembr settembree

Briston (Inghilter ra) (Inghilterra)

9-15 settembr settembree

Spa (Belgio)

9-15 settembr settembree

Sanremo Sanremo

settembree 11-17 settembr

Pravets Pra vets (Bulgaria)

Pra Prav vets Poker oker er Masters Pok Pravets

settembree 12-14 settembr

Badajoz (Spagna)

poker Campeonato de Espana de poker

settembree 17-21 settembr

Linz (Austria)

settembree 18-22 settembr

Eivissa (Spagna)

settembree 18-22 settembr

Panama (Panama)

settembree 19-23 settembr

Nova Nova Gorica (Slovenia) (Slovenia)

settembree 23-29 settembr

Barcellona Barcellona (Spagna)

settembree 24-29 settembr

poule (Fr) Mandelieu la Na Napoule

26-29 settembr settembree

PPortomaso ortomaso (Malta)

Battle of Malta

27-29 settembr settembree

(Inghilterra) Londra (Inghilterra)

Ukipt Series 3

28-29 settembr settembree

Dublino (Irlanda)

2-12 ottobr ottobree

78

Country

Londra (Inghilter ra) (Inghilterra)

Pokerclub Pokerclub Live Live Series Re Mida Deep Heartland Poker Pok Heartland oker er Tour Tour Colorado Play Players Championship Lppl Players Belgian Poker Pok oker er Challenge Deepstack Open

Alps Poker Poker Tour Tour Cnp Ibiza oker Tour Tour PokerStars PokerStars Latin America PPoker People's People's Poker Poker Tour Tour Deepstacks PPoker oker Tour Tour oker Series France PPoker

Poker Championship Apat Irish Amateur Poker Ept PPokerStars okerStars Londra


QUESTO MESE VI DIAMO I NUMERI DI...

Muhamet Perati

Anno

Torneo

2008

Campionato Italiano Pro - Side event

1.460

2009

Red Sea Poker Cup

12°

2.670

2010

Mini Ipt Sanremo 2 Ipt Nova Gorica Ipt Venezia II

1° 14° 46°

25.000 6.500 3.000

2011

Ipt Campione d'Italia - Side event Ept Sanremo - Side event Ept Sanremo Ipt Nova Gorica 2 Ipt Campione d'Italia - Side event Ipt Campione d'Italia

15° 6° 66° 31° 10° 35°

2.033 3.200 13.000 3.700 1.085 4.263

2012

Ppt Praga Ipt Sanremo Wsop - Evento 43 Ipt Sanremo Ipt Sanremo

20° 36° 7° 30° 24°

3.800 3.900 51.346 4.100 4.400

2013

Wpt National Venezia Ipt Sanremo

15° 17°

5.400 5.600

TOTALE VINCITE IN CARRIERA

Piazzamento

Premi €

144.457 euro

79


Italian Money List Classifica aggiornata al: 22/08/2013

Consulta tutte le nostre classifiche sul sito:

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Italian Money List Classifica aggiornata al: 21/02/2013

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