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Ciak, si vince di Alessandro Ruta
DICEMBRE 2013
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NUMERO 86
Alessandro Ruta
ITALIA
Non è Moneymaker e nemmeno Raymer (ricordiamolo, anche “Fossilman” era partito da un satellite, un filo più costoso di quello di Chris), lo studente della Michigan State University, la stessa di un mito dello sport come Magic Johnson. Non è Joe Hachem, professione chiropratico, con il suo carico di viaggi dal Medio Oriente all’Australia chiudendo alla grande in quel di Vegas; ma non è nemmeno Jamie Gold, secondo me nonostante tutto il vincitore di un main event più “personaggio” dai tempi dell’indimenticabile Moneymaker. Nel bene e nel male. I November Nine, ormai, sono un ricordo, però: il poker viaggia talmente in fretta che un torneo, persino
il più importante, va nel dimenticatoio soppiantato da un altro torneo, un altro personaggio, un’altra vincita milionaria (penso solo a Philipp Gruissem, il tedesco che nel giro di poche settimane porta a casa due Wpt Alpha8, evento da 100mila dollari di buy-in: potete leggerlo nelle news tra qualche pagina). È chiaro che una volta non era così, ma anche qui, cosa ci vuoi fare? Sta a chi vince tentare di perpetrare la sua magia, la sua fortuna, il suo carisma. Non bisogna perdere l'occasione. È vero o non è vero che le vittorie extra-poker che si ricordano di più sono quelle più insperate? Tipo la Grecia o la Danimarca agli Europei di calcio. Le loro chance di conquistare quella competizione erano, in proporzione, identiche a quelle di un Riess che si siede al day 1 di un torneo da 8mila iscritti. Eppure Zagorakis, o i fratelli Laudrup (esempi banali), ancora oggi li ricordiamo, pur non essendo, loro, dei Messi o dei Cristiano Ronaldo. Hanno saputo sfruttare l'occasione giusta, hanno proseguito un certo tipo di magia. L’unica cosa che può auto-alimentarsi, ad oggi. ♠
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La storia di Ryan Riess sembra presa paro paro da un film. E non è detto che un giorno non se ne faccia uno. L'ex squattrinato che si "redime" e che alla fine porta a casa 8 milioni di dollari (meno 2,5 per via delle tasse, va specificato anche agli eventuali sceneggiatori) al termine di un anno vissuto molto intensamente, beh, piace come personaggio.
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DICEMBRE 2013
NUMERO 86
S PECIALI
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Riess, we can!
PG 18
S OMMARIO 28
EDITORIALE Ciak, si vince..................................................................................................05 Alessandro Ruta
SPECIALI & TORNEI Riess, we can!.....................................................................................................18 Alessandro Ruta
Un anno al massimo ......................................................................................22 Alessandro Ruta
IPT - PokerStars - Piroddi se la gode....................................................28 Fabio Serra
WPT Caribbean - Fundarò, sfuma il bis..............................................34 Fabio Serra
POKER PRO Gira e rigira, ma un bel freezeout? .......................................................54 Rocco Palumbo
Recuperare la mentalità vincente..........................................................60
IPT PokerStars Sanremo
Roy Cooke
STRATEGIE ED ANALISI Perchè un buon giocatore non ha mai colore................................50 Reid Young
I tornei con re-entry ........................................................................................51
Il mio main event 2013................................................................................51
Gavin Griffin
Matt Matros
NEWS DALL’ITALIA E DALL’ESTERO
Main Wsop 2013
News.................................................................................................................12 Alessandro Ruta
POCKET PAIR Vito Planeta e Mario Biondi...................................................................16 Alessandro Ruta
NUMERO 86
THE SCOOP SPECIAL Giovanni Rizzo, il giorno del ringraziamento ..................................40 Alessandro Ruta
DICEMBRE 2013
MEN OF ACTION Titanic Thompson ......................................................................................46 Bob Pajich
IL “LUIS” GALLO PARLANTE Accumuliamo patatine ..................................................................................56
ITALIA
Niccolò Caramatti
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WANTED - DOVE SONO FINITI?
8
Szabolcs Mayer............................................................................................64 Fabio Serra
18
I TWEET DEL MESE Haxton, la sfiga corre sull’ip / O’Brien, chili o soldi? ....................66
DICEMBRE
46 Titanic Thompson
THE INSIDE STRAIGHT Head Games .................................................................................................68 Craig Tapscott
IL PUNTO LEGISLATIVO Poker Sportivo - la lunga strada verso il riconoscimento .......72 Francesca Palmerini
L’ALTRO LATO DEL TAVOLO “Il gioco online è l’oro degli stolti”........................................................74 Marco Melai
REDAZIONALI I consigli di IQ4Poker ................................................................................62 Ufficio stampa IQ4Poker
CLASSIFICHE E PROSSIMI TORNEI Prossimi Tornei ...........................................................................................78 Questo mese vi diamo i numeri di......................................................79 IPOY...................................................................................................................80 GPI .....................................................................................................................81
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Fundarò, sfuma il bis
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60 Roy Cooke
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54 Rocco Palumbo
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ANNO 7, NUM. 86 - DICEMBRE 2013
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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: ANREW BROKOS, BRIAN PEMPUS, BEN YU, CESARE ANTONINI, CRAIG TAPSCOTT, CRISTIANO BLANCO, ED MILLER, FABIO SERRA, FRANCESCA PALMERINI, FRANCESCO SERRA, JEFF HWANG, JOHN VORHAUS, MARCO BOGNANNI, MATT LESSINGER, MATTHEW HILGER, ROCCO PALUMBO, ROY COOKE, STEVE ZOLOTOW.
TRADUTTORI: ALESSANDRO RUTA, ALESSANDRO TAJANA, FABIO SERRA.
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Nadal ospite d’onore all’Ept di Praga
Torna l’Ipo da un milione garantito Dopo lo straordinario successo dello scorso aprile, con i 2.492 iscritti alla “Special Edition”, l’Ipo torna con un nuovo torneo da un milione garantito. L’annuncio è arrivato dal country manager Titanbet.it Raphael Naccache. “Ormai siamo arrivati a quota 13 eventi: un sogno, condiviso con l’ideatore e l’organizzatore dell’Italian Poker Open Andrea Bettelli, che si realizzava. L’Ipo 14 sarà una Special Edition da un milione di euro garantito. La data è ancora da definire ma sarà a cavallo tra aprile e maggio 2014. Naturalmente con congruo anticipo inseriremo tutta una serie di eventi e satelliti per i nostri giocatori online, che al momento possono già partecipare ai satelliti della prossima tappa Ipo 13, in programma dal 2 al 6 Gennaio nella cornice familiare del Casinò di Campione d’Italia”.
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Ept, Vienna sostituisce Berlino
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Cambia il calendario dello European Poker Tour. L’Ept di Berlino non si fa più e viene sostituito dall’Ept di Vienna. All’Hofburg Palace, l’ex residenza imperiale, andrà in scena un festival di undici giorni dal 19 al 29 marzo 2014. Lo European Poker Tour mancava da Vienna da 3 anni, dalla settima stagione. Allora vinse Rupert Eiler e quinto arrivò il nostro Luca Cainelli. Ora invece l’Ept torna in grande stile e si preannuncia un evento strepitoso.
L’Hofburg Palace
La stagione del tennis Atp è andata in archivio, ma Rafael Nadal non si ferma, da bravo ambasciatore e testimonial di Pokerstars. In attesa di riprendere in mano la racchetta il ragazzone di Manacor si siederà ai tavoli dell’Ept di Praga, per un evento benefico insieme ad altri grossi nomi del Texas Hold’em. Il festival partirà il 12 dicembre. “Non è un segreto il fatto che io ami la competizione, e questo è il motivo per cui mi piace il poker” ha dichiarato Nadal. “E’ un gioco d’abilità che richiede forza mentale e capacità di leggere i tuoi avversari, cosa che lo accomuna con il tennis. Ormai gioco a poker da circa un anno e mezzo e non vedo l’ora di disputare il mio primo torneo live”. Appassionati della racchetta, ma non solo: tutti a Praga, insomma.
Wsop Europe, arrivederci al 2015 Niente Wsop Europe nel 2014. La manifestazione tornerà nel 2015. L’annuncio ufficiale è stato dato dal board delle World Series. Che ha aggiunto un’altra novità significativa: le manifestazioni Wsop extra-Usa si
svolgeranno ogni due anni. Quindi nel 2014 sì alle World Series Asia-Pacific e niente Wsope. Che torneranno, appunto, nel 2015. Delle Apac si sanno già date e numero di eventi: dieci tornei, dall’1 al 17 ottobre 2014. “Entriamo in una nuova era”, ha affermato Ty Stewart, direttore esecutivo delle Wsop. “Ci sarà più tempo per organizzare meglio gli eventi”, ha poi aggiunto. Quindi se da un lato si parlava di spostamento delle Wsope in Spagna nel 2014, adesso arriva questa grossissima notizia. Non solo non ci saranno nel 2014, ma a questo punto difficilmente prima di 6/7 mesi sapremo la location dell’evento, in data 2015.
Poker Champions League Trionfa Mansutti su Di Giacomo
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Sorel Mizzi 466.000 $ Jeff Gross 276.000 $ Dan Colman 194.000 $ Scott Seiver 130.000 $ Jason Koon 118.000 $ Brian Rast 102.000 $
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Va a Sorel Mizzi la PartyPoker Premier League 2013. Per lui, dopo la vittoria in heads up contro Jeff Gross, un premio di quasi 500mila dollari. Ecco il format: 12 partecipanti, tra cui Vanessa Selbst, Jonathan Duhamel, Daniel Cates e Antonio Esfandiari. Ciascuno doveva versare un buy-in da 125.000 dollari, e quindi partecipare a quattro sit&go da otto partecipanti ciascuno: in ognuno di questi si riceveva un punteggio in base al piazzamento, utile sia per guadagnare denaro che per accedere al tavolo finale. Infatti ogni punto valeva 2mila dollari. I primi quattro di ogni tavolo passavano di diritto al final table, ed altri quattro che dovevano sfidarsi per gli ultimi due posti disponibili. Ma nessuno ha fatto meglio di Mizzi. Questo il payout:
Al termine di un heads up tirato e combattuto è Jonni Mansutti a sollevare nel cielo di Nova Gorica il trofeo della Poker Champions League 2013 davanti al vincitore dell’Ipt Claudio Di Giacomo. La vittoria di Jonni - nell’unica edizione 2013 - giunge solo dopo essere riuscito a mettersi alle spalle Claudio Di Giacomo, runner up per 7.500 euro e avversario di tutto rispetto (nel suo palmares spicca la vittoria targata agosto 2013 nella tappa slovena dell’Italian Poker Tour). Erano ancora in 10 allo shuffle up and deal a poter ambire al successo finale con un parterre dai nomi altisonanti a certificare la bontà di questo format unico nel suo genere. Tra questi, e non potrebbe essere altrimenti, occhi puntati sul pro di Roombet Salvatore Bonavena che, nonostante esca come uomo bolla del tv table, centra l’ennesimo risultato di prestigio. “Mr. Ept” con uno stack non più così profondo si trova costretto a spingere nel mezzo tutte le sue restanti chips con A-Q incrociando l’A-K di Pierluigi Tamai. Con l’occhio vigile delle telecamere a scrutarne ogni movimento, gli otto finalisti non impiegano molto a darsi battaglia, e dopo l’eliminazione di Luigi Collacchioni tocca a Loris Grancini terminare la Pcl in settima piazza. Per il milanese, volto storico del circuito pokeristico italiano, forse rimane qualche rimpianto visto il monster stack col quale si è presentato al tavolo finale e l’ottimo torneo fin li disputato. Mansutti, grazie anche ad un rush di carte favorevoli, prende il largo nel chipcount “bustando” prima Roberto Minniti, poi Pierluigi Tamai e infine Gianni Sutera.
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Mizzi è il re della PartyPoker Premier League
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La traversa di Maresca fa il giro della rete Geo Maresca ha vinto un concorso che mette in palio un abbonamento annuale per seguire le partite interne del Bologna nella prossima stagione. Chissenefrega, direte voi. Invece no, perchè il poker pro bolognese, appunto, ce l’ha fatta con un numero veramente da circo. Nell’intervallo Si giunge ai 3 players left con il giovane Alessio Abatino costretto ad “accontentarsi” del della sfida tra i rossoblù e l’Inter il gradino più basso del podio e vittima degli American Airlines di Claudio Di Giacomo. buon Geo, tifosissimo del Bologna, ha Nel testa a testa regna l’equilibrio fino a quando Mansutti riesce a creare il gap decisivo centrato la traversa da fuori area con coronato dall’ultimo spot nel quale il K-9 di Claudio non riesce ad avere la meglio su Q-T un tiro a palombella. Difficilissimo di Mansutti che può così esternare tutta la gioia per una vittoria più che meritata. per un calciatore vero, figuriamoci per un amatore come Maresca (cognome, Classifica finale comunque, molto calcistico). Il video 1 - Jonni Mansutti della sua impresa ha spopolato in rete, 2 - Claudio Di Giacomo anche perchè dopo aver preso la tra3 - Alessio Abatino versa Geo ha cominciato a correre 4 - Giovanni Sutera come un pazzo per il campo.
5 - Pierluigi Tamai 6 - Roberto Minniti 7 - Loris Grancini 8 - Luigi Collacchioni 9 -Salvatore Bonavena 10 - Virgilio Di Cicco
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DICEMBRE 2013
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* Errata corrige: nello scorso numero a pagina 29 abbiamo messo una foto di Cristiano Ferrante con la didascalia “Luca Falaschi”. Ci scusiamo per il refuso.
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È un gioco, quindi prendetelo come tale. Le somiglianze fanno parte della vita, ma più sono curiose e inspiegabili e più fanno ridere. Separati alla nascita?
Mario Biondi
Vito Planeta
Avete mai sentito cantare il grande “Invernomuto”? No? Nemmeno noi. Eppure se ci fate caso c’è qualcun altro che potrebbe affermare il contrario. Lasciando stare la pelata e la voce, non trovate anche nello stile degli occhiali e della barba qualcosa di similare? 16 CARDPLAYER.IT
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Report Live
dicembre 2013
Il pi첫 giovane dei finalisti spegne la favola di Jay Farber di Alessandro Ruta 18
WSOP MAIN EVENT - NOVEMBER NINE
Tutti, o quasi, si aspettavano J.C. Tran. Niente da fare. Allora perché non Amir Lehavot, l’israeliano che ancora a un mese dal tavolo finale vendeva le sue quote offrendo guadagni agli investitori? Niente. Ma almeno chi ha creduto in lui qualcosina ha incassato. Chi rimaneva, allora? Il chipcount alla partenza dei November Nine, guardandolo bene, più che un leader assoluto mostrava equilibrio, tanto equilibrio. Dal primo (Tran) al quinto (Ryan Riess) ballavano trenta bui; non moltissimo. Quindi il vincitore del main event delle World Series poteva venire fuori da uno che stazionava nelle retrovie; magari non il più short, ma di sicuro uno in grado di far valere la propria edge senza timori reverenziali, sia dal punto di vista del gioco che del count.
Il secondo classificato, Jay Farber, sarebbe stato il lieto fine di una favola ben più “favolosa”; per qualcuno avrebbe eguagliato, come impatto, la vittoria di Chris Moneymaker.
Stiamo costruendo un identikit sapendo già il risultato, non siamo dei maghi. Però il successo di Ryan Riess non è stato affatto sorprendente. Intanto perché, appunto, parliamo di un pro. Molto giovane, sì: anzi, il più giovane dei nove con i suoi 23 anni. Ma pur sempre un pro. Ora più
Le cose in chiaro
ricco di ben 8,3 milioni di dollari (in euro circa 6,2 milioni),
Carte in aria, e subito mischiate. La chiplead di Tran dura
con un braccialetto al polso che in molti si sognano e un
a fatica, perché Marc McLaughlin sembra voler ribaltare la
futuro tutto da scoprire. Il secondo classificato, Jay Farber,
situazione. Le carte lo aiutano parecchio, bisogna dirlo, no-
sarebbe stato il lieto fine di una favola ben più “favolosa”;
nostante uno scoppio subito (per sua fortuna) dal più short,
per qualcuno avrebbe eguagliato, come impatto, la vittoria di
ovvero Mark Newhouse: coppia di K contro coppia di Q e
Chris Moneymaker. Ma nell’albo d’oro il piccolo p.r. di Las
donnona al flop, un all in misero rispetto allo stack del ca-
Vegas, giocatore per hobby e non per professione, non ci è
nadese. McLaughlin massaggia Lehavot, stranamente timido
andato. Era arrivato all’heads up finale in leggero vantaggio;
nonostante la montagna di chips a disposizione (partiva da
poi l’emozione, chissà, forse la paura o l’effettivo svantaggio
secondo al final table), e gliene porta via parecchie dopo un
nei confronti di Riess, e fine delle speranze. Certo, quei 5 mi-
full al river che incoccia contro un tris dell’israeliano. Zit-
lioni di dollari in più in tasca sono un buon motivo per non
to zitto, nel frattempo, sale anche Riess che elimina Mark
ripensarci troppo su.
Newhouse in nona posizione e si posiziona subito alle spalle
Ora andiamo a rivivere le due notti che hanno deciso il main event delle World Series of Poker 2013.
di Tran. Lo stesso J.C. nel frattempo fa fuori David Benefield e pare resistere agli assalti degli avversari.
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Botte da orbi Qua avviene il cambio di marcia di Ryan Riess, che a furia di rubacchiate pre-flop (anche 5-bet si sono viste) incrementa considerevolmente lo stack. Curiosi, gli scontri con Michiel Brummelhuis: l’olandese prima raddoppia contro di lui con coppia di 9 contro A-Q e poi gli ridà tutto indietro ancora con coppia di 9, stavolta contro gli assi di Riess, che tengono. Tran è in difficoltà, e perde un altro piatto importante contro il riccioluto del Michigan, che non dà tregua a nessuno. Per due livelli si vede poca action, fino al piatto della svolta per Jay Farber, che già prima, comunque, non era messo malissimo. Il cooler dei cooler lo vede uscire vincitore contro un McLaughlin risalito parecchio: ma nulla può, il canadese, con i suoi K contro gli assi del p.r. di Las Vegas. Poco dopo esce un anonimo Tran, ancora per mano di Farber. Tutto si delinea L’azione accelera, e al quarto posto saluta la truppa il
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WSOP MAIN EVENT - NOVEMBER NINE
francese Sylvain Loosli, piuttosto chiuso al final table. Una
coppia di J fa volare Ryan in sensibile vantaggio, con Farber
strategia che comunque gli vale quasi 3 milioni di dollari.
che su board rainbow 8-4-3-2-7 si sente buono con A-4 e
Lo elimina Ryan Riess in guerra di bui: Q-7 per il transal-
paga, consegnando un piatto da 58 milioni all’avversario.
pino, A-10 per il biondo del Michigan e asso a chiudere i
Riess non ha più paura e continua a martellare, nonostante
conti. Ormai è lotta a due, con Farber a fare da lepre e Riess
un raddoppio di Jay che lo riporta fino a 65 milioni contro
a rincorrere. Rimane da scrollarsi di dosso Lehavot, forse
125. L’ultima mano è semplice: raise di Ryan, all in di Far-
il più deludente dei nove finalisti; l’uscita dell’israeliano è
ber con Q-5 e snap call del biondo con A-K. Board che più
inevitabile per mano ancora di Riess (coppia di 7 vs. cop-
liscio non si può e trionfo per “The beast”, che scoppia in
pia di 10), che si presenta così all’heads up decisivo con le
lacrime sommerso dall’abbraccio dei suoi tifosi. ♠
distanze molto accorciate rispetto a Jay Farber. In cifre, 105 milioni contro 85. Sorpasso e trionfo Nella serata successiva ecco dunque l’ultimo testa a testa. Tempo tre mani e la situazione è già tornata in parità. Farber soffre, forse gli viene “il braccino”, mentre Riess è nettamente più a suo agio. La leadership passa da una parte all’altra di continuo rendendo il gioco molto piacevole (tutt’altra roba rispetto all’anno scorso, per chiarirci). Una
I L P A Y O U T
1° - Ryan Riess 2° - Jay Farber 3° - Amir Lehavot 4° - Sylvain Loosli 5° - J.C. Tran 6° - M. Etienne McLaughlin 7° - Michiel Brummelhuis 8° - David Benefield 9° - Mark Newhouse
$ 8.361.570 $ 5.174.357 $ 3.727.823 $ 2.792.533 $ 2.106.893 $ 1.601.024 $ 1.225.356 $ 944.650 $ 733.224
Main event - L’albo d’oro dal 2000 ad oggi 2000 - Chris Ferguson (Usa)
2007 - Jerry Yang (Usa)
2001 - Carlos Mortensen (Spagna)
2008 - Peter Eastgate (Danimarca)
2002 - Robert Varkonyi (Usa)
2009 - Joe Cada (Usa)
2003 - Chris Moneymaker (Usa)
2010 - Jonathan Duhamel (Canada)
2004 - Greg Raymer (Usa)
2011 - Pius Heinz (Germania)
2005 - Joe Hachem (Australia)
2012 - Greg Merson (Usa)
2006 - Jamie Gold (Usa)
2013 - RYAN RIESS (USA)
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Tutto in poco tempo per Ryan Riess, lo “spartano� di Alessandro Ruta 22
WSOP MAIN EVENT - IL VINCITORE
Un heads up è anche una sfida tra due mondi. Da un lato, la “curva Farber”, gli amici dei club di Las Vegas di cui il buon Jay era, e sarà ancora sicuramente, assiduo frequentatore, visto che di lavoro fa il p.r. per quei locali; dall’altro, Ryan “The Beast” Riess dal Michigan, uno stato che negli ultimi anni ha occupato le pagine di cronaca non proprio per episodi divertenti. Tipo la bancarotta economica di Detroit, la città più
Ryan Riess è del Michigan, laureato
alla
prestigiosa
università di Michigan State, dove il soprannome degli studenti è “Spartans”, dall’effigie stilizzata del soldato greco che campeggia nei loghi delle squadre sportive dell’ateneo.
celebre, la capitale dei motori, dove ora le case le puoi com-
Quindi gente abituata a lotta-
prare a 100 dollari, se riesci a entrare e a sopravvivere agli
re, con o senza il Leonida di
assalti degli sbandati che le occupano. Insomma, i lustrini della Strip (che non se la passa bene nemmeno lei, ma le
turno e i 300 combattenti a
luci restano) contro la depressione del Midwest impoverito.
sacrificarsi.
Ryan Riess è del Michigan, laureato alla prestigiosa università di Michigan State, dove il soprannome degli studenti è “Spartans”, dall’effigie stilizzata del soldato greco che campeggia nei loghi delle squadre sportive dell’ateneo. Quindi gente abituata a lottare, con o senza il Leonida di turno e i 300 combattenti a sacrificarsi. Hammond, la svolta Naturalmente nel poker è difficile parlare di lotta di classe, proletari o padroni. Per cui rinchiudere l’heads up Riess vs. Farber in una moderna riedizione del marxismo è fuori da ogni logica. Di sicuro, però, “The Beast” è uno che nel suo piccolo ha fatto la rivoluzione nel giro di un anno. Dodici mesi fa, a sentire lui, era andato quasi broke: nonostante la laurea, appunto, e un lavoretto come dealer in un cir-
sione. Poi un bel giorno riesce a qualificarsi a un evento
colo della sua città, il
del circuito Wsop (non le Wsop, ricordiamolo; ma i tornei
suo sogno di diven-
itineranti che vanno avanti tutto l’anno tranne nel periodo,
tare
professionista
appunto, delle World Series) a Hammond, vicino a Chicago.
di Texas Hold’em
Secondo posto su oltre 1.500 iscritti e 240mila dollari in
era a rischio implo-
tasca. Ecco la svolta.
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WSOP MAIN EVENT - IL VINCITORE
“Il migliore al mondo”
E ora?
Come a questo tavolo finale del main event, in cui ha
Primo giocatore nato negli anni Novanta a vincere il
preso le misure agli avversari per poi stenderli uno dopo l’al-
main event delle Wsop (ma non il più giovane in assoluto),
tro, così quel piazzamento (soldi compresi) hanno generato
ora Riess è atteso al varco. Tanti, troppi, suoi colleghi arri-
in lui una fiducia smisurata. “Mi sento il miglior giocatore
vati al suo livello si sono arenati negli ultimi anni, scompa-
al mondo” ha dichiarato a caldo, con il braccialetto appena
rendo dal circuito o quasi. D’accordo, otto milioni di dol-
messo al polso. Esagerato? Chissà. “Lo sognavo da quando
lari abbondanti cambiano la vita e chiunque al suo posto
avevo 14 anni”, ha aggiunto Ryan in seguito. Come a dire che
smetterebbe di giocare vivendo di rendita; ma c’è modo e
la passione per il poker ha radici lontane. Dopo quel secon-
modo di farlo. La vittoria di Farber sarebbe stata una storia
do posto a Hammond, comunque, Ryan ha piazzato venti
da raccontare, senz’altro, quasi da film; ma anche questa
bandierine in meno di un anno, esclusa la vittoria al main.
non è male. Di Moneymaker ce n’è uno, per mille moti-
Tre itm alle ultime World Series, all’evento 6, 30 e 49. Con
vi. Potremmo aspettarci un “effetto Riess” sul mondo del
un tavolo finale sfiorato al torneo da mille dollari d’iscrizione
poker? Noi ce lo auguriamo. Da uno “spartano” la ritirata
(11° posto su 2.108 iscritti).
non l’accetteremmo.
C URIOS I TÀ
Sulle orme di Magic Johnson . La mano A-K ha chiuso un main event per la seconda volta nella storia del torneo. L’ultimo era stato Pius Heinz nel 2011. . Riess ha eliminato 5 giocatori su 8 al tavolo finale del main event, compreso ovviamente Farber. . Ryan Riess è uscito dalla Michigan State University, la stessa di campioni dello sport come Magic Johnson (5 titoli Nba con i Los Angeles Lakers), Plaxico Burress (un titolo Nfl con i Pittsburgh Steelers), Rod Brind’Amour (un titolo Nhl con i Carolina Hurricanes) e registi come Michael Cimino (Premio Oscar per “Il cacciatore”). Ryan è nato a East Lansing, nel Michigan, che è proprio la sede della Michigan State University: la cittadina ha circa 50mila abitanti e, a parte, oltre 40mila studenti dell’ateneo. Al final table Riess indossava la maglia del giocatore di football americano Calvin Johnson, dei Detroit Lions. Johnson è uno dei ricevitori (“wide receiver”) più forti del mondo, detentore di alcuni significativi record di tutti i tempi nella storia del campionato Nfl: tra questi, il maggior numero di yard su ricezione in singola stagione (1964) e primo giocatore di sempre con due stagioni consecutive da almeno 1600 yard su ricezione. Riess è il terzo giocatore del Michigan a conquistare il main event: prima di lui,Tom McEvoy e Joe Cada. Per il gruppo di amici di Riess sono state delle Wsop indimenticabili: tra di loro hanno vinto un braccialetto Loni Harwood e Bryan Campanello. Il suo indirizzo Twitter è @RyanRiess1.
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I numeri del torneo Buy in: 550 € Località: Campione d’Italia Data: 10-14 ottobre / 2013 Iscritti: 901 Montepremi: 436.500 € Giocatori a premio: 90
Wow, Wodimella! Nicole Noroc, signora De Michele, rimonta e sbaraglia la concorrenza. Trasforma un buio in 100mila euro. Deve aver insegnato questo, Alessandro “Wodimello” De Michele, alla sua compagna Nicole. Occhio, però, che adesso in
Non sbagliano mai
famiglia quella in rush è lei; non ce ne voglia il pro di Poker-
Cifre super, considerando il mezzo ingorgo del calendario,
stars, ma quest’anno la bella Noroc ha già all’attivo questa
tra Ept di Londra, Wsop europee e Wpt National (partito
vittoria all’Ipo e un tavolo finale alle Pls di Lottomatica. Urge
mentre ancora si stavano più o meno levando le insegne
rimonta di Alessandro (che in carriera può già vantare, per
dell’Ipo). Tanti pro si sono presentati ai nastri di parten-
dire, due vittorie consecutive al Pgp). Scherzi a parte, torneo
za per questo circuito ormai divenuto una certezza per gli
da ricordare per più motivi.
appassionati. Il montepremi che si è venuto a formare ha
Alessandro De Michele con la Noroc
26
Come al solito a Campione d’Italia per l’evento griffato Titanbet, partiamo da numeri eccezionali: 901 iscritti.
consegnato al vincitore 100mila euro tondi tondi. Finiti poi
sario che ha A-K; al turn il colpo è andato, ma a favore della
nelle tasche di Nicole Noroc.
Noroc, perché esce un 4. È la svolta. Rimasti in quattro, altra mano memorabile: all in a tre, Nicole contro Vittorio Santa-
Dal fondo
niello e Cesare Raso. Quest’ultimo ha coppia d’assi, la futura
Qualche nome di peso eliminato prima del tavolo finale:
vincitrice coppia di 8 e Raso A-3; niente da fare, 8 al flop e tutti
Luca Falaschi (14°), Paolo Petrucci (16°), Giovanni “Giannino
a casa. Tranne Luigi Di Donato, runner up quasi per caso in
Kart” Salvatore (19°), Marco Pistilli (23°), Piero Compagnoni
mezzo a una raffica di emozioni fortissime. ♠ Fabio Serra
(30°), Alessandro Minasi (50°) e Dario Rusconi (58°). Pazzesca l’eliminazione di Riccardo Trevisani, giornalista di Sky, super chipleader e poi fuori dopo un tentativo di squeeze con 4-2. In testa, poi, a lungo c’è rimasto Cristiano Ferrante, pro del team Snai. E laggiù, in fondo al count, stabile la “Wodimella”; fino al colpo che la lascia con un buio appena. Quel 4 al turn Finita? Macché. Prima un triple up, poi un double up, poi un altro ancora. Sembra chiusa quando in all in contro Luca
I L P A Y O U T
1° - Nicole Noroc 2° - Luigi Di Donato 3° - Vittorio Santaniello 4° - Cesare Raso 5° - Ovadie Loulidi
100.000 € 61.880 € 36.000 € 25.000 € 19.000 €
6° - Luca Mauri
13.500 €
7° - Argentino Padoan
3.350 €
Mauri i due 4 di Nicole incocciano su un K al flop con l’avver-
Giannino Kart Salvatore
Luigi Di Donato
Luca Falaschi
27
Sammartino, la picca sfugge ancora Piroddi se la gode Il napoletano domina a lungo, ma chiude secondo dietro al giovane grinder
28
Mettiamola così: anche Ronaldo, presenza di gran lusso
L’Ipt se non è la Champions League poco ci manca; è uno
all’Ipt di Sanremo (senza giocare il torneo principale, però)
dei circuiti top in Italia e in Europa. Dario Sammartino nel-
di cui abbiamo parlato nell’ultimo numero di CardPlayer Ita-
le ultime due tappe di questo torneo è arrivato entrambe le
lia, non ha mai vinto la Champions. Eppure è Ronaldo, il
volte al tavolo finale, ma non è ancora riuscito a conquistare
“Fenomeno” per eccellenza: anche se qualcuno non lo rico-
la vittoria. Non è tornato a casa a mani vuote, anzi; però la
nosce (vedi di recente il ministro francese dello sport, che
picca è finita a casa di qualcun altro. A settembre, a Nova
l’ha scambiato per Cristiano Ronaldo) rimane il calciatore più
Gorica, è toccato a Claudio Di Giacomo: stavolta, a Sanre-
famoso degli ultimi vent’anni, a pari merito con Messi, forse.
mo, a Federico Piroddi.
nuts” (già in precedenza si era preso quello di Andrea Benelli),
Il vincitore Non ha rubato nulla, Piroddi, che al tavolo finale partiva
la picca e 125mila croccantissimi euro.
subito dietro Sammartino, seppur a distanza di due milioni di chips. Online meglio conosciuto come “IfoldAces4u”, e quin-
Lo sconfitto
di grinder di spessore, non ha avuto paura di confrontarsi con
Mastica amaro, Sammartino. I 95mila euro fanno cassa, ma
il mostro sacro, con il probabilissimo vincitore dell’Ipoy 2013
c’è il sentore di occasione persa, ancora. Parentesi; il napole-
come miglior giocatore dell’anno. Un paio di colpi fortunati
tano tra i vari side event dell’Ipt ha vinto il torneo di poker
l’hanno aiutato a ribaltare situazioni sfavorevoli. Basti pensa-
polacco, ma capite bene anche voi che è poca roba rispetto,
re alla mano conclusiva: Sammartino si limita al call con A-J
appunto, al main event. Super chipleader al final table, Dario
per indurre l’all in di Federico, che in effetti mette tutto con
ha sbagliato davvero poco; la sorte non gli ha voluto bene, ma
A-3 e trova il 3 al flop. Fosse venuto un board liscio, per dire,
la qualità resta. È riuscito anche a gestire situazioni complesse,
sarebbe rimasto con pochissimi bui. Invece, dopo il deal già
come quando ha perso la chiplead dopo un pazzesco all in a tre
effettuato a tre, Piroddi porta a casa lo scalpo di “Sammar-
con Ivan Gabrieli e Alfonso Amendola (A-K vs. coppia di 3 e
I numeri del torneo
Alfonso Amendola
Buy in: 700 € Località: Sanremo Data: 24-29/ottobre/2013 Iscritti: (ACCUMULATOR): 1.010 Montepremi: 617.211 € Giocatori a premio: 56
Andrea Benelli
Michele Di Lauro
29
coppia di J, addirittura terzo jack al flop per Amendola); gli
re che anche il Grand Final, l’ultimo torneo della stagione
è bastato tornare a macinare il suo poker per risalire la china
dell’Italian Poker Tour, in programma dal 28 novembre al
e arrivare a condurre, in heads up, anche 20 milioni contro
2 dicembre a Saint Vincent, farà registrare numeri simili. ♠ Fabio Serra
4 di Piroddi. Verso il Grand Final Oltre a Sammartino e Benelli, tanti altri pro sono andati a premio, in un main event che ha fatto registrare ancora un grande successo per la formula accumulator: 1.010 i buy-in registrati. Michele Di Lauro ha chiuso ottavo, e fuori dal tavolo finale sono rimasti big come Alessandro Chiarato (12°), Salvatore Bonavena (13°), Muhamet Perati (15°), Carlo Savinelli (18°), Alessandro De Michele (20°), Carlo Braccini (38°) e Gianluca Trebbi (48°). Tutto lascia presagi-
30
I L P A Y O U T
1° - Federico Piroddi 2° - Dario Sammartino 3° - Alfonso Amendola 4° - Vincenzo Ruggiero 5° - Andrea Benelli 6° - Ivan Gabrieli 7° - Guido Presti 8° - Michele Di Lauro * dopo il deal
125.000 € * 95.000 € * 70.000 € * 43.000 € 32.000 € 22.500 € 16.000 € 12.000 €
Il runner up Dario Sammartino in azione
Alessandro De Michele
Piroddi festeggia con gli amici
31
I numeri del torneo Buy in: 3.500 $ Località: Sint Maarten Data: 19-24 / novembre / 2013 Iscritti: 191 Montepremi: 592.850 $ Giocatori a premio: 24
Fundarò, sfuma il bis CARIBBEAN Dunst è inarrestabile Il siciliano arriva 2° al Wpt Caribbean Anche Rettenmaier al tavolo finale Sint Maarten è una meravigliosa isoletta dei Caraibi.
do posto. Sì, Giacomo Fundarò, uno dei tre nostri rappresen-
Fa parte delle ex Antille Olandesi, insieme ad Aruba e Cu-
tanti che sono riusciti a conquistare un World Poker Tour (Isa-
raçao. Turisticamente, insomma, una favola: mare limpido,
ia, Bernaudo e appunto lui), ha rischiato il bis. Peccato abbia
clima temperato quasi tutto l’anno, l’isolamento che serve per
trovato davanti a sé un Tony Dunst in versione carro armato.
stare tranquillo, e magari per fare bene in un torneo di poker. L’ideale per i giocatori che hanno affollato le sale del casinò
34
Da Magazan a runner up
per partecipare al Wpt Caribbean. Circa 200 iscritti, buy-in
Solo che Fundarò poteva diventare il primo italiano (e uno
non popolarissimo ma nemmeno folle, e un italiano al secon-
dei pochissimi nella storia) a vincere due tappe del Wpt. L’an-
Il Final Table
no scorso, proprio dodici mesi fa, in quel di Magazan, Marocco,
contro J-2 e doppia coppia di Dunst al flop.
aveva portato a casa il trofeo. Dalle dune alle palme è mancato solo l’ultimo gradino: tuttavia gli si può davvero rimproverare
L’inarrestabile
poco. Ha lottato come un leone al tavolo finale, a cui era arrivato
Sei finalisti, un vincitore e cinque eliminati. Fin qui ci siamo,
con uno stack pari alla metà dell’average, e si è arrampicato fino
no? Ecco, tutti i cinque eliminati del tavolo finale sono stati opera
all’heads up decisivo benedicendo la vena spaventosa del futuro
del vincitore. Episodio raro, ma non impossibile. Peccato che
vincitore, Tony Dunst. Una mano persa malamente, incoccian-
al final table la situazione in partenza fosse di equilibrio a due:
do su un full dell’americano, e poi all in quasi al buio con K-3
Dunst e Severin Schleser erano quasi alla pari. Comunque circa
Giacomo Fundarò
35
120 bui a testa. Poi Tony ha messo il turbo e ha fatto fuori tutti,
quest’isoletta gli porta bene. D’altronde, con un panorama
compreso un Marvin Rettenmaier che puntava al terzo succes-
così (vedi foto del final table)...
so Wpt in carriera dopo i due (consecutivi) del 2012. Quarto
Fabio Serra
posto per il tedesco, che si conferma sempre temibile a questi livelli. Schleser, l’ex co-chipleader, ha invece chiuso terzo. L’altro italiano Tra i 24 giocatori andati a premio, mezza sorpresa (più che altro perché questi tornei non sono molto frequentati dai nostri giocatori vista la distanza), troviamo un altro italiano. Antonio Chemi, che in carriera può vantare un tavolo finale proprio a Sint Maarten nel 2010, stavolta è arrivato 19°, per 6.400 dollari di premio. Non male, evidentemente
36
I L
1° - Tony Dunst
145.000 $
2° - Giacomo Fundarò
100.000 $
P A Y O U T
3° - Severin Schleser
63.500 $
4° - Marvin Rettenmaier
46.800 $
5° - Zoltan Purak
35.900 $
6° - Robbie Bakker
28.700 $
Mike Sexton
37
The Scoop Special dicembre 2013
I protagonisti del gioco
Il giorno del ringraziamento Chiacchierata a tutto tondo con il pro di Gioco Digitale. Poker, amore, futuro, rimpianti (pochi), al termine di un 2013 da protagonista sia nel live che, forse ancora di più, online.
Che cos’è la pace dei sensi? È un po’ come chiedere se sia nato prima l’uovo o la gallina. Difficile da sbrogliare, come matassa. Di sicuro se arrivi a due tavoli finali nei due circuiti live più frequentati (Ipt e Wpt National) e vinci a raffica nei tornei online (un braccialetto Icoop nel 7-Stud e la vittoria nel Sunday Master i suoi risultati più recenti, per dire), qualcosa di simile alla pace dei sensi la stai raggiungendo. In più aggiungeteci un fidanzamento ufficiale con tanto di proposta (accettata) di matrimonio a uno dei volti migliori, in tutti i sensi, del mondo del poker come Kara Scott, ed ecco servito il 2013 di Giovanni Rizzo, meglio conosciuto come “gioriz”.
Alessandro Ruta: Giovanni, qual è il segreto di questi successi?
Giovanni Rizzo:
tranne i primissimi pionieri. Il processo di “sdoganamento televisivo” era appena cominciato. Quindi l’i-
Non c’è nessun segreto: sono soddisfatto ma certo
nizio è stato per me una scoperta continua, una sorta
non appagato, perché la strada da fare è ancora molta.
di fai da te, un processo di “trial and error” lungo e
Semplicemente, amo questo gioco. Profondamente. In
faticoso, ma appagante. Non c’è stato un solo giorno
fondo sono un professionista da cinque anni, grazie
negli ultimi cinque anni in cui io abbia rimpianto la
al poker ho viaggiato per il mondo: un insieme di per-
strada intrapresa. Rimpiango semmai di non aver co-
sone, luoghi, colori e sapori che mi hanno arricchito,
minciato prima, quando le partite erano più semplici.
frammenti di vita unici. Ho potuto condurre in questi anni una vita diversa e avvincente, con i miei orari e soprattutto i miei tempi, mi son tolto qualche sfizio, e
40
del poker come professionalità, come carriera in Italia,
AR: Come si fa a conciliare bravura live e online?
GR:
ho perfino conosciuto mia moglie. Per tutto questo al
Più che conciliare, visto che le skill necessarie non
poker sarà sempre grato.
sono contrastanti ma anzi spesso complementari, direi
Gli ingredienti per il successo in ogni attività profes-
piuttosto fare la transizione, il passaggio con conse-
sionale credo siano sempre gli stessi: lavoro e studio
guente adattamento. E devo dire che non è stato per
- tanto - applicazione e passione - tantissima - e poi
niente semplice, e ci sto ancora lavorando. A livello
un pizzico di follia. Non è stato semplice, soprattutto
di mtt online, senza falsa modestia, ho shippato quel
agli inizi, quando da tutte le parti arrivavano parecchie
che c’è da shippare, ma i risultati live non sono arrivati
“mozioni di sfiducia”, per dirla in “avvocatese”, visto
subito. Quando ho cominciato a frequentare il circui-
che mi stavo laureando in giurisprudenza e insomma
to live, onestamente ho faticato un po’, e la vittoria di
la strada tracciata sembrava dovesse essere un’altra.
peso ancora mi manca. Credo però di esser migliorato
E poi quando ho cominciato io non c’erano tutti gli
molto anno dopo anno, e per la prima volta in questo
strumenti che ci sono oggi, il coaching, i forum, le vi-
2013 mi ritengo soddisfatto fino in fondo del mio gioco
deo-lezioni, né tantomeno molti modelli di riferimento
live: 3 tavoli finali su appena 7 tornei giocati in Italia
nel 2013 dimostrano che sono sulla buona strada.
AR: Comunque tra live e online tante cose cambiano.
GR: Parlando di adattamenti, più di ogni altra cosa, bisogna riaggiustare i range, che nel live sono diversi, e cambiano molto a seconda dell’evento e del field. Ad un torneo low buy-in non si possono giocoforza avere
do va bene) di un torneo live. Tempi morti che sono utilissimi per carpire le mille informazioni in più che il gioco dal vivo ti dà, concentrandosi sui betting patterns dei nostri avversari e sul flow della partita. E sì, insomma, anche speware un po’ di meno forse.
AR: Dove pensi di dover migliorare ancora?
GR:
gli stessi range che si hanno ad un Wpt ad esempio.
Nel cash game nl. Anche se sono un torneista, e quindi
Bisogna poi studiare bene anche le strutture, che spes-
il cash lo gioco quasi “for fun” per spezzare il ritmo de-
so presentano ante molto corpose che ridefiniscono il
gli mtt ed approfondire un po’ di dinamiche deep stack
concetto di “short” e in generale l’approccio alle varie
è una specialità che mi affascina e nella quale ho ancora
fasi del torneo.
tanto da imparare. In partenza sono nato come giocato-
Occorre soprattutto avere molta più pazienza ed affron-
re cash di varianti, anche ad alti livelli, per poi passare
tare il fattore noia di chi è in modalità a.d.d. (attention
agli mtt, ma il nl cash non l’avevo mai affrontato. Ho
deficit disorder) da “cliccaggio online” abituato a mul-
cominciato a studiarlo un po’ di più nell’ultimo anno
titablare 15x, rendendo invece produttivi i tempi morti
dopo un inizio abbastanza casuale. Sono migliorato pa-
che inevitabilmente ci sono nelle 20 mani all’ora (quan-
recchio, e navigo adesso discretamente nei middle sta-
41
kes: nl 100/200 battuto per circa 1bb/100 su 400k mani
lapena reggere in piedi e i mille coinflip persi per la
quest’anno, sicuramente niente di trascendentale sia
chiplead da 30 left - dopo un day2 in rush, a onor del
nel risultato che nel sample size, ma è un inizio. Faccio
vero - hanno dato solo più gusto alla cosa, una bella
però ancora tanti errori, e mi piacerebbe approfondire
prova di forza.
di più e risolvere qualche leak, anche se ripeto, sono un romantico: la profonda felicità che ti dà alzarti per un ultimo in un torneo per me non ha paragoni. Oltre
AR: E nella “vita vissuta”?
GR:
ovviamente ad un calcolo più prettamente pragmatico:
In assoluto l’emozione che ho provato a sentire il fati-
gli mtt a mio avviso sono ad oggi mediamente più soft
dico sì dalla mia fidanzata quando mi sono messo in
del field cash game ai middle/high stakes.
ginocchio e le ho chiesto la mano è stata qualcosa di prezioso e raro. Sicuramente il momento che porterò
AR: Momento migliore e peggiore del 2013?
con me per sempre di questo 2013.
AR:
GR: È stato un anno davvero pieno questo per me, con pic-
Giocheresti in maniera diversa qualche mano che ha
chi altissimi ma anche momenti difficili nella sfera fa-
influito sui tuoi live?
miliare. Pokeristicamente non mi posso lamentare, i
GR:
momenti belli sono stati tanti. Online probabilmente
Quest’anno non direi. Per carità, faccio sempre, come
una 48 ore di rush incredibile in cui sono arrivato pri-
quasi tutti credo, tanti piccoli errori, e sono piuttosto
mo, secondo e terzo nei tre tornei di punta di Gioco
critico con me stesso, ma nulla di trascendentale. Spul-
Digitale: rispettivamente Monday Party, Sunday Ma-
ciando negli anni passati, ho più di qualche rimpianto
ster e Ultima Chance.
per le due Premier League giocate, torneo molto pre-
Live sicuramente il final table al Wpt National dei re-
stigioso e particolare, dove sono arrivato secondo e ter-
cord di Campione. Ci tenevo particolarmente dopo gli
zo. Se nella prima ero ancora “acerbo”, quindi peccati
scoppi di Venezia a far bene nel torno di casa, con la
di gioventù, nella seconda non ho affrontato al meglio
mia fidanzata Kara Scott, mio fratello e tutta la grande
il final table e soprattutto l’hu, per il quale ho ancora
famiglia di GD a fare il tifo. Il fatto di aver giocato
qualche rimpianto. Comunque nei momenti importanti
tutto il torneo con la labirintite che mi faceva a ma-
della mia vita, pokeristica e non, mi sono sempre fidato molto del mio istinto, e spesso son stato ripagato. Ecco, sì, un po’ tutto quell’hu lo rivivo con rammarico.
AR: Che 2014 pensi che sarà?
GR: Spero sereno, lo vedo come un anno pieno e importante. E felice.
AR: Come vedi il futuro del poker in Italia?
GR: Bella domanda. Dal punto di vista del poker come professione, puntualmente se ne parla con gli atri reg in Giovanni Rizzo con Kara Scott
42
ogni trasferta, e ci penso almeno una volta a settimana, specie dopo qualche sessione un po’ più pesante. In re-
di Cesare Antonini
altà credo che a differenza di quello che pensano molti
tenzialità di questo fenomeno hold’em sono ancora
disfattisti, ci sia ancora molto spazio per chi ha voglia
inesplorate da tanti punti di vista. Un primo passo
di impegnarsi e lavorare sul proprio gioco, perlomeno
sarebbe sicuramente a mio avviso quello dell’apertura
parlando degli mtt che sono il mio lavoro. Personalmen-
alla liquidità congiunta, fosse anche solo ai merca-
te non mi posso lamentare: il roi medio è un po’ calato,
ti regolamentati di Francia e Spagna. L’aumento di
certo, ma si tratta più che altro di essere professionisti
giocatori e i montepremi conseguentemente più alti
più maturi, e a 360 gradi. Fare un po’ più di table/tour-
creerebbero un effetto virtuoso a catena attraendo
nament selection. Giocare il più possibile in A game,
nuovi giocatori e dando anche più stimoli ai reg, oltre
altrimenti prendersi una pausa. Fare review post sessio-
a permettere di organizzare eventi di grossa portata.
ne. Studiare e adattarsi e confrontarsi con gli altri.
Potrebbe essere un inizio.
AR: Per quanto riguarda il mercato?
GR: Una contrazione c’è ed è evidente, inutile negarlo. Se
AR: Braccialetto Wsop oppure vita felice accanto alla donna che ami?
GR:
affrontata con maturità e consapevolezza, potrebbe
Questa è troppo facile, vita felice accanto alla donna
essere il momento della maturità o addirittura di un
che amo.
secondo boom. Le possibilità ci sono, la passione per le due carte- e perché no 4 o 7, le varianti meriterebbero più attenzione e potrebbero essere un altro elemento di rilancio - è sempre molto forte, e le po-
AR: Si gestisce meglio un matrimonio o un tavolo finale?
GR:
Non lo so, ancora non sono sposato. ♠
Mentre concordavamo questa intervista, tra l’altro, Giovanni ha vinto il Sunday Master su Gioco Digitale. Non si dica che non portiamo bene...
43
Titanic Thompson Gambler per definizione, abile golfista, truffatore, amante delle donne, ma anche pericoloso pluriomicida. Come si soleva dire in America, “è difficile battere Titanic Thompson”. Nella sua vita vinse e perse più di 10 milioni di dollari. Una vita da pesante scommettitore, da truffatore, e da uomo molto sicuro di se.
affibiò un uomo in una sala, dopo che
gia, e completamente insensibile quando
avendolo visto vincere l’ennesima scom-
doveva scomettere somme da capogiro.
messa disse: “dovresti chiamarti Tita-
Viaggiò in lungo e in largo per tutto il
nic, perché affondi tutti quelli con cui ti
paese, spesso in compagnia di grande
scontri!”.
personalità da cui affermò d’imparare
Nel tempo in cui si giocava a poker
molto.
in stanze fumose, rischiando il tutto per
Uccise cinque uomini, sei se si con-
Mentre i nostri nonni usavano chia-
tutto, Thompson era uno dei migliori.
ta il gangster Arnold Rothstein. Quattro
vi inglesi, saldatrici, martelli e quant’al-
Riusciava a truccare un mazzo in un
dei cinque furono considerati in condi-
tro, gli arnesi da lavoro di Thompson
secondo, con l’abilità del migliore dei
zioni di autodifendersi, ma riguardo al
erano ben altri: mazze da golf, palle da
prestigiatori, e conosceva più modi lui di
primo ucciso, le circostanze risultano
bowling, stecche da biliardo, ferri di ca-
falsare una partita che un politicante di
piuttosto oscure. Ufficialmente si trattò
vallo, pistole, mazzi di carte e banconote.
chiedere tasse.
di un annegamento, ma prima di anne-
Tante banconote. Nato in Ozarks nel 1892 Alvin Cla-
Non partecipò mai ad un evento del-
gare l’uomo ricevette un colpo in testa
le World Series, sebbene fu tra gli invi-
da Thompson. Lui dichiarò di essersi
rence Thomas usò tutto
autodifeso, di averlo colpito e
il suo ingegno, la sua prestanza fisica, le sue abilità, l’ingegno, il coraggio e l’astuzia, per diventare uno dei più grandi giocatori. Fra i suoi avversari possia-
Autodidatta
quindi di averlo spinto in ac-
Imparò da sé tutto quello che
vano, dopo che quello aveva
dimostrò al tavolo da poker e sui campi da golf.
mo annoverare i più grandi
46
qua, dalla barca dove si trovatentato di accoltellarlo. Rothstein invece fu ucciso durante una partita organizzata da Thompson. Era
gangasters in circolazione, compreso Al
tati al primo evento in assoluto, insieme
sotto di $500.000 quando fu crivellato
Capone, o i più grandi nomi del golf di
all’attore Chill Willis. Era un autodidatta,
di colpi. Pare che Thompson non fosse
quel tempo. Il soprannome Thompson
imparò da se tutto quello che dimostrò al
presente al momento dell’uccisione, ma
è figlio di un errore di stampa che poi
tavolo da poker e sui campi da golf. Era
questo non fermò le voci della stampa
gli si cucì addosso, mentre Titanic glielo
un ambidestro, un maestro in psicolo-
che lo diede subito per colpevole.
cardplayer.it
cardplayer.it
cardplayer.it
di Bob Pajich
Ha vinto e perso molte più volte di
da mantenere. Ha avuto
quanto non abbia brandito una mazza
molte storie extraconiu-
da golf.
gali, anche con le famose
Si sposò cinque volte, ebbe tre figli, ciascuno con una moglie diversa. Amava
attrici del tempo, Myrna Loy e Jean Harlow.
le donne giovani, e normalmente dopo che si sposava, conviveva per alcuni mesi
Guadagnando
con la nuova moglie, finché non torna-
con il Golf
va alle sue scommesse in giro per l’A-
Nato in un quartiere
merica, con una moglie divorziata in più
povero, Alvin non prese seriamente il golf fino all’età di 30 anni. Dotato di ottima vista e di ottima coordinazione, fu un abile atleta, ma non diventò mai realmente un professionista. In un periodo in cui il migliore dei golfisti riusciva a malapena a raggiungere un guadagno di $30.000
Era uno gambler eccezionale, sempre un
l’anno, lui con le sue
passo avanti rispetto al suo avversario e
scommesse sul campo,
rispetto alla legge. Riuscì a scomettere fi-
riusciva a vincere quelle
nanche $20.000 per una sola buca. Ben Hogan
cifre in appena una settimana. Questo era il motivo che lo discostò dal mondo profes-
laro d’argento. Scommetteva di saperlo
sionistico del golf, ben più attento ad
colpire dopo averlo lanciato, e di farlo
andare nei circoli frequentati da ricchi
anche più volte consecutive. Il dollaro
giocatori di medio livello.
che lanciava in aria però non era quello
Uno dei suoi stratagemmi più divertenti raccontati, ci spiega di come scon-
colpito.
figgesse un giocatore usando i ferri con
Quando mischiava le carte invece
la mano destra, e poi proponendo una
era in grado di segnare un mazzo nuo-
sfida al raddoppio, offrendo il vantaggio
vo con dei segni minuscoli in pochi
di usarli questa volta con la sinistra: pec-
minuti, non era affatto una buona idea
cato che Titanic fosse ambidestro.
fargli fare il dealer. La sua omissione
Ma sapeva usare molto bene anche la pistola, e all’occorrenza faceva scommesse sulla sua mira. Un’altro trucco famoso che usò spesso, era quello del dol-
cardplayer.it
che mostrava poco prima, ma uno già
cardplayer.it
nella Poker Hall of Fame, è forse la più clamorosa. Morì il 19 maggio del 1974 in Texas, all’età di 82 anni. ♠
cardplayer.it
47
Strategie
& Analisi dicembre 2013
(14/164) X (0,0084) / 100 = 0,072%
Reid Young
Il risultato dell’operazione ci dà la percentuale di floppare colore partendo dal nostro range preflop di raise. Piuttosto raro,
Perchè un buon giocatore non ha mai colore
vero? È chiaro, poi, che questa remota possibilità di floppare colore non sia tutto. Ricordate che non dovremmo continuare a puntare al flop con tutto il nostro range d’apertura, e ovviamente ci sono fattori come l’equity con un progetto di colore da considerare quando, eventualmente, decidiamo di proseguire nel colpo. Quindi l’attuale valore di una c-bet non è così senza speranza come l’abilità del raiser preflop di rappresentare un co-
Le strategie avanzate sono soprattutto una navigazio-
lore floppato; il che potrebbe sembrare ovvio, ma non quando
ne attraverso le tendenze della mente a dimenticare eventi
la c-bet si trova davanti un rilancio. Si potrebbe anche avere una
passati che hanno avuto riscontri emozionali. Quest’ultimo
mano forte o mediamente forte con un buon progetto per en-
aspetto, se riguarda noi, dovremmo metterlo da parte, per
trare nel colpo e accettare un raise.
continuare a ragionare sull’aspetto teorico. Più facile a dirsi
La scoperta più importante è che siccome è così raro floppa-
che a farsi, eh? Comunque, veniamo a noi. In effetti i buoni
re colore rilanciando da utg preflop, un giocatore che bluff-rilan-
giocatori chiudono colore, può succedere. Lasciate perdere,
cia al flop può fare leva sull’avversario se questo rifiuta di mettere
per adesso, il titolo di questo articolo; il concetto, piuttosto,
soldi nel piatto con mani inferiori a colore. La leva può succedere
è che più uno è solido e più “abusa” delle debolezze altrui.
al flop, come detto, con un raise alla c-bet; al turn dopo che un
CARDPLAYER
ITALIA
DICEMBRE 2013
♠
NUMERO 86
ampio range di bet/call è check-foldato senza aver migliorato; al
50
La paura del giocatore meno forte è sproporzionata alla
river se un avversario ha mancato un progetto di colore floppato
probabilità di un player aggressivo che ha colore in mano. Es-
e ha comunque mani fatte (pensate a coppia di J con flop basso
sendo uno che iper-rappresenta il colore e altre mani simili in
tutto di un colore e uno dei due jack di quel seme).
spot particolari, questo significa che sarete in grado di vincere
Se uno impropriamente reagisce con mani più deboli di co-
i piatti solo quando non bluffate. Quindi con mani fatte. Per
lore, allora quello che ha rilanciato avrà l’abilità di iper-rappre-
capire esattamente cosa significhi iper-rappresentare una mano
sentare colore e bluff molto più spesso di quanto avesse previ-
particolare (colore, doppia coppia, eccetera), uno ha bisogno
sto per confondere l’avversario. Creando opportunità di bluff
di rendersi conto della quantità di volte in cui ha quella mano
profittevoli basate sull’errata visuale di un board da parte di un
rappresentata. Nel nostro caso, quanto spesso avrete colore in
oppo, in media chi ha rilanciato guadagnerà sempre più chip o
qualsiasi punto dell’azione?
soldi. Questo perché la tendenza a pesare in modo sbagliato gli
Mettiamo che voi abbiate aperto da utg a un tavolo 6-max
eventi ha a che vedere con la “legge dei piccoli numeri”. Ovvero
con il 12% di tutte le mani possibili; dipende dal vostro range,
la credenza che la rilevanza statistica sia applicabile dopo una
ovvio. Scegliamone un po’, dunque: da A-A a 5-5, da A-K a A-J,
piccola porzione di tempo. In questo caso la porzione è pesata
K-Q, A-10s, K-Js, K-10s, da Q-Js a Q-10s, J-10s, 10-9s, 9-8s,
in modo sbagliato nella memoria del giocatore più debole.
8-7s e 7-6s. Questo range si crea considerando uno scontro con
In realtà, la volta che questo succede nell’hold’em è con pro-
mani casuali, ma è un argomento che vedremo più in là nell’ar-
getti di colore e di “triplo colore”, ovvero con tre semi diversi
ticolo. Naturalmente i suited connectors sono fondamentali se
sul board. Fenomeno che avviene, ad esempio, con board paira-
aspiriamo a floppare colore.
ti. Per cui, forza, non preoccupatevi quando raisano in faccia su
Ora, abbiamo il nostro range preflop. Determiniamo quante
flop monocolore: agite in base all’abilità del vostro avversario,
volte flopperemo colore con queste mani: le possibilità, con una
e ragionate se ha davvero una mano forte o solo un progetto.
mano suited, sono 118 contro una. Quindi lo 0,84%. Guardan-
Finché proseguite con la giusta proporzione di mani più deboli
do il nostro mazzo di combinazioni, quelle elencate poco fa,
di colore, non sarete outplayati così spesso. ♠
vediamo che ci sono 14 mani suited su 164 raise possibili. Moltiplichiamo, dunque: CARDPLAYER.IT
Reid Young è un giocatore cash di successo e un poker coach. È il fondatore di TransformPoker.com .
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pate top set contro il suo progetto di scala e colore, che però non
Gavin Griffin
si materializza. Belli contenti, perchè avete fatto fuori uno dei giocatori più forti del circuito, vi sedete al day 2 e vi trovate allo
I tornei con re-entry
stesso stesso tavolo ancora con Phil, che nel frattempo ha fatto
Ho scritto da poco tempo a proposito di un torneo che
determinati tornei, che costruiscono il loro montepremi, ap-
permetteva ai giocatori di entrare al day 2 con lo stack in
punto, sui re-entranti. Che danno tutti quanti la stessa rake,
media. Ho pensato che non fosse la cosa più salutare per il
anche se si iscrivono per la seconda o la terza volta. Fanno
mondo del poker.
girare parecchi soldi per l’industria e non se ne andranno per
re-entry. Altro piattone tra di voi, ma stavolta prevale Ivey e vi trovate a uscire dalla sala del casinò pensando: “Mi ha eliminato uno che avevo eliminato”. C’è di che essere frustrati, vero? Naturalmente questi format sono ottimi per pubblicizzare
almeno tre-quattro giorni. Ora vorrei dire che non ne giocherò Quel festival si è concluso di recente con un evento dal buyin di 3.700 dollari con tre day 1; se si usciva dal primo si po-
più nemmeno uno; perchè quando esco voglio rimanere fuori. E quindi ci vediamo lì. ♠
teva rientrare al secondo, o al terzo, oppure a tutti e due se si
Gavin Griffin è stato il primo giocatore di poker a vincere un titolo del-
veniva bustati anche al day 1b. E addirittura si poteva entrare
le World Series Of Poker, dello European Poker Tour, e del World Poker
direttamente al day 2 con lo stack iniziale. In totale se uno era
Tour. Nel corso della sua carriera di torneista ha accumulato quasi cinque
veramente determinato poteva spendere quattro buy-in. Ecco,
milioni di dollari. Griffin è sponsorizzato da HeroPoker.com
io sono stato uno di questi; prima esperienza del genere per me, e devo ammettere che è stata tutt’altro che piacevole. Già avevo
Matt Matros
una mia idea sui tornei re-entry, e me ne sono andato da lì con questa convinzione ancora più radicata.
Il mio main event 2013
Sarò breve: non mi piacciono. In generale perché rendono il field molto più duro. Se vi fermate a pensare a chi sono quei giocatori che faranno re-entry, state certi che saranno i più forti. Quelli bravi che si sono qualificati con un satellite, e non hanno casa dopo il primo tentativo. Quelli meno bravi ma ricchi magari
Ok, il final table del main event è finito. Tra i November
si faranno due day 1, o entreranno direttamente al day 2 perchè
Nine di quest’anno c’erano veramente dei supercampioni:
il loro tempo è prezioso. Ma per la maggior parte sarà un torneo
bravo a Riess, che ha vinto, a J.C. Tran che ha martellato ogni
che tendenzialmente premierà i più forti ed esperti. Quindi il day
torneo a cui ha preso parte, e David Benefield, forse ad oggi
DICEMBRE 2013
♠
2 sarà molto più difficile del normale, perchè in un classico free-
NUMERO 86
gente dietro che li sostenga economicamente, se ne andranno a
zeout, dove quando fai un buy-in non hai altre opportunità, una buona porzione dei migliori giocatori sarà eliminata al day 1. Ma se i più forti sono in grado di entrare direttamente al day 2, è probabile che riescano ad andare in tutta serenità al day 3 e così via. I
ITALIA
tornei con re-entry sono più semplici per i top player, e quindi il montepremi verrà re-distribuito sempre tra le stesse tasche. Peccato, però, che il poker debba crescere solo se vi entrano
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soldi freschi. Altrimenti i nuovi giocatori andranno rotti più in fretta, per di più senza nemmeno divertirsi, avendo meno possibilità di andare avanti. Immaginate questa situazione: il vostro idolo è Phil Ivey, contro cui vi scontrate alla fine del day 1a. FlopCARDPLAYER.IT
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il giocatore di cash live più rispettato al mondo. Ora tocca a
position con A-Qs. Dimitar subito dopo di me ne mette 6.800.
me tornare a quel day 1c in cui ho giocato il mio main event.
Tutti passano e sta a me, con una mano che rientra al pelo nel mio range di tribet. Danchev già prima aveva dimostrato di
Buon tavolo, ne auspicavo uno proprio così: amatori di-
essere parecchio aggressivo e credo che abbia abbastanza fold
vertenti, simpatici ed educati. Io in sostanza mi siedo e co-
equity; per cui mando tutto e lui chiama subito con coppia
mincio a giocare come al solito, diretto e senza fronzoli. Solo
di dieci. Cosa che in effetti dà ragione ai miei pensieri: non
che precipito da 30mila chip a 24mila; forse ho esagerato con
aveva una premium hand per poter 4-bettare così. Comunque,
le value bet per farmi chiamare solo da mani migliori.
crollo a 33mila perché il flip lo vince lui.
Poi succede qualcosa di bizzarro. Qualcosa che di solito ca-
Un paio di giri dopo il giocatore alla mia destra apre da
pita nei sit and go che fate a casa e che di solito non si vedono a
cutoff e stavolta ce li ho io i due dieci. L’avevo già tribettato
questi livelli. Al secondo livello faccio uno showdown con una
almeno 3-4 volte in precedenza ed era stato testimone del mio
mano fortissima e per un bel pezzo non viene a vedermi nes-
scontro con Dimitar. Mi aspettavo che non desse credito al
suno; mai fatte tante rubate uncontested nella mia vita. Anche
mio rilancio. Quindi re-raise a 3mila, e quando Danchev a sua
dopo qualche bluff non ortodosso, mentre mi dico “Dai, sta-
volta 4-betta a 7.500 sono sicuro che appena la parola torna a
volta non possono passare, è finita”, gli avversari foldano. Paz-
me mando la vasca. Peccato che l’original raiser mi anticipi e
zesco! Mi sento come Vanessa Selbst. Letteralmente, non mi
vada lui all in per una somma di poco superiore alla mia.
fregano mai. “Forse dovrei bluffare ancora più spesso”, penso,
I miei due dieci non sono più così belli come poco prima. Mi tocca prendere una decisione cruciale e mi metto a pensare
impacchettando 51.850 chips al termine del day 1. Il day 2 va leggermente all’opposto. Ho alla mia sinistra
a fondo. Basandomi sul linguaggio del corpo di questo gio-
Dimitar Danchev, vincitore dell’ultima Pca di Pokerstars. Par-
catore non gli do né K-K né A-A. Sicuramente ha qualcosa,
tiva con 10.550, e nel giro di un’oretta ne ha 30mila quando
non sarebbe così pazzo da compiere questa mossa; ma più
arriva la mano cruciale. Bui 300-600, un giocatore da early
una mano da proteggere che non una realmente forte. Altra
position rilancia a 1.300 e io, visto che tutti di solito aprivano
indicazione, il fatto che lui avesse parlato con i suoi amici
molto più larghi, decido di contro-rilanciare a 3mila da mid
qualche minuto prima dicendo loro che non voleva sopravvivere e basta al day 2. Quindi metto tutto insieme e gli assegno A-K: oppure, nell’ordine, J-J, 9-9, Q-Q, 8-8, A-Q, K-K, 7-7 e raramente qualche bluff da matti. Eppure non so come comportarmi. Al massimo posso aspirare a un coinflip; altrimenti o domino o sono dominato. E ho sempre dietro Dimitar, ag-
NUMERO 86
gressivo, che può avere a sua volta qualcosa. Morale, vado “in the tank” per diversi minuti e alla fine lascio decidere all’istinto, che mi stava dicendo: “Guarda che
DICEMBRE 2013
♠
non ha niente di che, il tipo di cutoff ”. Forse memore di una situazione simile al main event 2010; io chiamo con due J la 5-bet di un’avversario coppia di 7. Faccio dunque call: Dimitar disgustato folda due jack, una grande notizia. Non del tutto, perchè l’altro gira coppia di Q, lo scenario peggiore immaginato nel
ITALIA
suo range. Nessun aiuto dal board e addio main event 2013. Non ho rimpianti, comunque. Ho compiuto un’analisi approfondita della mano, compreso il calcolo dei rischi, e non
CARDPLAYER
mi rimprovero niente, date le informazioni che avevo a dispo-
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sizione. Ma l’anno prossimo giuro che emergerò dal mucchione del field di luglio e arriverò ai November Nine. Dove mi scontrerò con qualcuno dei miei affezionati lettori, chissà. ♠ CARDPLAYER.IT
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Matt Matros ha vinto 3 braccialetti WSOP, ed è l’autore di “The
Bryan Devonshire è stato un poker pro per dieci anni circa, con più
making of a Poker Player”. È anche coach per cardrunners.com. Potete
di 2 milioni di $ vinti in tornei, Bryan e giocando highDevonshire stakes e mixed games con
scrivergli a jacksup@mattmatros.com.
i nomi più altisonanti del panorama mondiale. Potete seguirlo su twitter all’indirizzo @devopoker.
Se avessi saputo prima quello che so oggi:
Finanziare i giocatori
FLOP N°10 - A♥ Q♦ 10♦ A volte semplicemente non è giornate essere.
Ho maneggiato parecchie somme di denaro da destinare al finanziamento dei giocatornanziatori. Sì, perchè è qualConfucio una volta diceva: “Sceglietevi un lavoro che
cosa che funziona sia nel breve che nel lungo periodo.
amate e poi non dovrete più lavorare”. Ora, il poker per me e Nel breve, mettiamo che un tizio voglia partecipare a un ta-
per tanti altri professionisti è un lavoro da anni, ma c’è qual-
volo 2-5 dollari no-limit, ma è rollato solo per le partite 1-2. Po-
cosa a cui penso: ci stiamo divertendo, vi state divertendo,
trebbeale reale dell’investimento altrui. Ad esempio quest’estate
state aiutando gli altri a divertirsi?
CARDPLAYER
ITALIA
AGOSTO 2013
♠
NUMERO 82
alle Wsop ho sil resto andrà a meraviglia di conseguenza. ♠
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Gira e rigira, ma un bel freezeout?
S
“
ai, domani vado a fare un torneo”. Che
rischio o no. Come chiudere una giornata dà corto, o se gio-
torneo? Eh si, oramai non basta più
carsi un colpo dove è probabile essere in flip o simili. Ma an-
dire “torneo”. Accumulator, re-entry,
che in questi casi non è tanto derivato dal fatto dalla possibili-
mix-max, e chi più ne ha più ne metta. Il classico
tà di rientrare il giorno dopo; essa da una sicurezza “mentale”,
freezeout sta passando di moda? In realtà no,
sicuramente, ma non è il motivo per cui giochiamo in un certo
non credo, ma sempre più varie tipologie stanno
modo. Discorso diverso potrebbe essere fatto se effettuare il
nascendo, ritagliandosi lo spazio nel mondo dei
re-entry, o no, in alcune situazioni nei cosidetti “stack choice”,
tornei.
ovvero dove puoi giocare più day 1 e poi scegliere quale stack portare alle giornate successive. Ho un amico che di recente ha chiuso un day 1 molto male, ha giocato il day1b chiudendo
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Partiamo dalla più comune, e trovo più “naturale”, delle
egregiamente e poi ha vinto il torneo. Ha fatto bene a spende-
novità: il re-entry. Molti lo confondono con il re-buy, che è
re un buy-in in più per chiudere bene il day 1? È una doman-
davvero tutt’altra cosa. Il re-buy è davvero un tipo di torneo
da a cui è praticamente impossibile rispondere e decisamente
a parte: nei primi livelli, ogni volta che un giocatore ha meno
troppo personale. Non saprei davvero da che parte iniziare.
di un tot di chips prestabilito può ricomprarne. Mi pare ovvio
Quello che è sicuro, è che se parliamo di tornei accumula-
che questo sia un vero snaturamento del gioco, non per forza
tor, alla domanda “quanti day 1 dovrei giocare?” la risposta è
in negativo, ma comunque comporta un approccio diverso.
tanto banale quanto certa: “tutti”. Sempre e comunque. Que-
Parlando per assurdo, se qualcuno disponesse di fondi infiniti
sto parlando ovviamente solo da un punto di vista teorico/
e il suo unico scopo fosse vincere quel determinato torneo, è
matematico. Ho più spesso valutato la possibilità di saltare
molto probabile che abbia un vantaggio non da poco.
una giornata se stanco o magari con altri problemi, ma lì su-
È la stessa cosa per il re-entry? So di molti giocatori agli
bentrano fattori personali e non derivanti dal gioco. Coloro
esordi che non gradiscono questa formula, inneggiando ap-
che dicono “Beh, ho chiuso le prime giornate a 200mila chips,
punto a un vantaggio troppo marcato per chi può permetter-
cosa serve che mi sieda al terzo day 1 per provare ad accumu-
selo. Non lo trovo molto fondato come punto, e vi esprimo il
lare ancora?” non hanno idea di quello che dicono. Intanto
mio pensiero al riguardo. Dato il re-entry generalmente limi-
perché ricordiamoci che quando ci sediamo al day 1 di un
tato , ed essendo un vero e proprio “nuovo torneo” per chi lo
torneo abbiamo un’aspettativa derivante dal nostro gioco e
effettua, non cambia gli esiti più di tanto: nuovo tavolo, nuovo
dallo stack, quindi quelle chips da cui partiamo possono valere
posto, virtualmente un altro torneo. Dopotutto se invece che
molto di più. Inoltre la possibilità di aggiungere anche una
un Wpt re-entry ci fossero due Wpt freezeout in filotto, cam-
minima cifra al nostro stack è davvero cosa non da poco.
bierebbe qualcosa? Sfatiamo un altro mito, quello del cambio
Come sempre, c’è anche un ipotesi da prendere in con-
all’approccio del gioco. C’è una domanda abbastanza comu-
siderazione: stiamo giocando un po’ fuori roll, decidiamo di
ne: “Data la possibilità di rientrare domani, dovrei giocare in
giocare un accumulator come premio e al day1a chiudiamo
modo diverso?”. A mio parere no. Riallacciandomi alla rifles-
da chipleader con 5 volte la media. La scelta di non giocare
sione di prima, c’è sempre un altro torneo da qualche parte a
i giorni successivi, rilassarsi, e non intaccare troppo il nostro
breve, e non mi succede mai di pensare “Oggi gioco un Ipt da
bankroll è condivisibile, ma non prettamente correlata al “tor-
2.200, quindi dato che a breve ne giocherò un altro, quello di
neo” quanto a una scelta personale. Un po’ come se avessimo
oggi me lo gamblo?”. La risposta, come potete immaginare, è
la febbre il giorno del day1b, ai miei occhi.
negativa. L’unico punto che effettivamente potrebbe cambia-
Sicuramente se sul re-entry non capisco chi dice che fa-
re qualcosa è la scelta, in situazioni marginali, se prendersi un
vorisce troppo i professionisti, è ovvio che qualcuno che
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giocherà sempre i tre starting days con
conda di come giochiamo, quindi è diffi-
paradosso, dato che non basta aspettare
un’esperienza molto alta avrà una mag-
cile che le cose vadano meglio se nel day
per vincere un torneo, ma è un esempio
gior possibilità di andare in fondo. Ciò
1c di un accumulator decidiamo di gam-
calzante di come possa essere utile in ef-
che trovo sbagliato negli accumulator è
blare di più “perché tanto non ho ancora
fetti, cambiare e adattare il proprio stile.
associarla ai tornei deepstack: è decisa-
imbustato niente e tutti gli altri hanno
Un discorso simile si potrebbe fare
mente un controsenso, se un torneo par-
tantissimo” oppure “giocherò molto più
per i satelliti, o comunque per quei tor-
te “deep”, che motivo c’è di accumulare?
nitty, tanto ho già imbustato un sacco”.
nei dove i premi sono “flat” e non c’è
Tanto è vero che questo torneo era nato
Volete sapere una tipologia di tor-
motivo di arrivare primo per forza: ma
nel contesto di un torneo “crapshot”
neo dove secondo me può avere senso
non è l’intenzione del mio articolo par-
delle Wsop, ovvero quei tornei dove nel
di cambiare il proprio stile? Il mixed
lare di strategia vera e propria, quanto
day1 il field si assottiglia dell’80%: in
max. Quel torneo dove ogni giornata
far capire come l’approccio al gioco non
questo modo, l’accumulator aveva il suo
(day1 day2 etc...) cambia la tipologia: ge-
vada praticamente mai cambiato a se-
senso: un torneo con struttura molto ve-
neralmente day1 è un normale 8-9 max,
conda del tipo di torneo. Ovviamente al-
loce ai primi livelli, ma che reggeva nel
il day 2 6max e l’ultima giornata heads
cune scelte possono variare, ma sono più
lungo periodo, dove quindi la possibilità
up. Partiamo ad esempio dal presuppo-
scelte personali o magari “di vita”: non
di arrivare al day2 era veramente bassa.
sto che fossimo degli abituali giocatori di
aver voglia di fare tre giornate al tavolo
Anche qua, è importante cambiare il
6max, magari cash game; non vedrei cosi
di seguito, o non aver voglia di fermarsi
proprio stile di gioco? Direi proprio di
sbagliato stare più conservativi nel day 1
a un day 2 corto. Non sono vie matema-
no. O cambiare il proprio stile di gioco a
per fare meno errori e arrivare al day 2
ticamente percorribili, entra in gioco la
seconda di quanto abbiam chiuso le gior-
ed esprimere il proprio miglior gioco. Al
scelta personale.
nate precedenti? La risposta potrebbe
contrario se arrivassimo al day 2 da chip-
La domanda migliore che dovreste
sembrare meno ovvia, ma a mio parere
leader ma con poca esperienza 6max e
farvi è: ma se ci fosse un modo miglio-
è sempre no. Ricordiamoci che l’aspet-
tantissima di heads up, provare a giocare
re per approcciarsi a questi tipologie di
tativa derivante dal nostro sederci a un
conservativo potrebbe non essere cosi
torneo forse non dovrei usarlo anche nei
torneo può solo alzarsi o abbassarsi a se-
sbagliato. Ovviamente è tutto un po’ un
normali freezeout?
♠
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Accumuliamo patatine
È
un insolito sabato pomeriggio di ottobre: dico
anche essere giustificate. Ora, ragionando razionalmente, fare
insolito perchè al posto della tipica nebbia che
la coda in un negozio per bere un vinello scadente e mangiare
avvolge la Val Padana in autunno c’è un sole cal-
due patatine, è oltremodo bizzarro. Con meno di un euro si
do, quasi primaverile. Non serve un giaccone, basta un
acquista un intero sacchetto che si può comodamente man-
caldo maglione per camminare serenamente per le vie
giare sul divano di casa propria.
del centro.
Ma allora cosa scatta nel nostro cervello? In primis entra in gioco la curiosità, vediamo tanta gente che fa qualche cosa e dobbiamo parteciparvi. Inoltre c’è l’offuscamento della re-
La zona pedonale, dove si concentrano i negozi della mia
altà dato dall’effetto “gratuito”. Per poi, a cose fatte, rendersi
città, nel fine settimana brulica di persone; la crisi spinge mol-
conto che non si è altro che all’interno di un negozio di abbi-
ti a fare quello che gli inglesi chiamano “windows shopping”,
gliamento a mangiare due misere patatine. In pratica, siamo
ovvero, ahimè, limitarsi al solo guardare. Non sono tempi ro-
stati attratti dal più classico degli specchietti per le allodole,
sei per un commerciante. In lontananza però mi sfugge l’oc-
metodo tanto antico quanto efficace per incuriosire chiunque.
chio su un nucleo di persone accalcate di fronte ad una vetri-
Immaginate se questo si potesse replicare anche nel
na. Avvicinandomi scopro che si tratta dell’inaugurazione di
poker, con i dovuti aggiustamenti. Trovare qualche cosa che
un nuovo negozio di abbigliamento. Il tanto interesse è dato
incuriosisca più gente possibile, che dia aspettative di vincita
dal bancone all’interno dove un cameriere, con il volto stan-
superiori al dovuto. Se dovessi pensare io a uno specchietto
co e sudato, versa in flute di plastica uno spumantino da su-
per le allodole pokeristico, penso che deciderei di prendere
permercato accompagnato da qualche patatina spiccia. A lato
un torneo molto blasonato e con un buy-in importante e fare
una signora, con viso sorridente, offre dei palloncini ai bam-
in modo che chiunque possa partecipare. È vero, ci sono già i
bini che accompagnano i genitori impegnati nel sorseggiare il
satelliti online, ma andiamo a prendere anche chi online non
vinello offerto. C’è una vera e propria ressa per accaparrarsi
gioca, chi non vuol fare il satellite, chi vuole andare a fare il
una misera patatina, c’è anche l’ipocrisia di far finta di entrare,
torneo ma non può pagare l’intero buy-in. Semplice, dimi-
disinteressati dal cibo, ma incuriositi dai capi di abbigliamento
nuiamolo! Ma come si fa, si perde il blasone e il montepremi
esposti, per poi ovviamente finire con la mano nel cesto delle
si riduce. Allora facciamolo re-entry, ma solo pochi rientre-
unte patatine da sacchetto.
ranno. Idea, facciamo giocare tutti tre volte con un buy-in di
Nutrirsi è un bisogno primario, pertanto il nostro cervello, quando vede cibo gratuito, fa scattare un impulso quasi incontrollabile. Per migliaia e migliaia di anni abbiamo dovuto faticare per mangiare, tutt’oggi si lavora per portare a casa la pagnotta. Quando ci si può rifo-
56
un terzo! Stesse chips, stessi livelli, pagate un terzo e avete la stessa esperienza! Idea geniale. Ora chi vuole può giocare un giorno solo mentre chi può permettersi l’intero buy-in ne gioca tre e sceglie lo stack migliore. No, esa-
cillare gratis quindi non si deve perdere
geriamo, gli stack di ogni giorno
l’occasione. In altri tempi, quando il cibo
si sommano, se no non gioche-
era realmente una risorsa scarsa (parliamo
rebbero tre giorni. Siamo sulla
ovviamente dell’Italia), certe reazioni al
strada buona, accontentiamo tut-
potersi nutrire gratuitamente potevano
ti i portafogli e facciamo divertire
per un sacco di tempo, in fondo vogliono tutti giocare live
Vedo qualcuno in sala che sbraita, sarà il solito uomo bol-
in Italia. E perchè no, nei tre buy-in, già che ci siamo, alzia-
la: ah, no, è uno di quelli andato a premi che sta chiedendo in
mo anche la rake, tanto nessuno ci farà caso. Il primo giorno
giro 100 € per finire di pagare l’hotel. Che strano, con quello
facciamo 300 iscritti, il secondo più o meno uguale e il terzo
che ha incassato non dovrebbe aver avuto problemi, salvo che
ne facciamo 400. Ho un’altra idea, al posto di dire che i 300
non abbia giocato tutti i day 1, che non fosse in camera da
erano sempre gli stessi, perchè non dire che gli iscritti erano
solo e in macchina da solo, che non sia andato qualche volta a
mille in totale? Chi li ha mai fatti tanti iscritti in un torneo
cena o a pranzo fuori perchè, nel qual caso, beh, forse non ci
cosi? Successone.
ha guadagnato. Però vuoi mettere l’emozione di andare a pre-
Intanto il torneo prosegue, siamo al day2 e la media è 150
mio nel torneo dei record? Al quinto giorno di gioco dire “io
bui, alla faccia di quei tornei che diventano turbo, questo si
c’ero”! Non importa se il main Wsop va itm al terzo giorno,
che tiene! Poco male se alla fine del secondo giorno, che poi
qui siamo in Italia, abbiamo tempo.
per molti è il quarto, non si va ancora a premio, in fondo si
Vedo poi il giovane grinder dell’online, anche lui itm, an-
parla di mille iscritti! Arriviamo al day 3, qualche faccia asson-
che lui faccia scura. Ma come, è la sua prima bandierina live?
nata ai tavoli, ma dopo soli quattro livelli e quasi 45 ore di gio-
Capisco, sta contando il suo profit orario, ha giocato 46 ore e
co per alcuni, finalmente c’è la prima bandierina e che premio,
ha portato a casa 380 € netti: si, forse ci sono lavori che paga-
quasi 4 volte il buy-in, che poi se sono pochi quelli arrivati
no di più, ma sai quanta esperienza si è fatto…
itm ad averne pagato uno solo non è importante. Intanto alle
Vedo tre signori che sorridono, saranno tre giocatori an-
sei del mattino si arriva al tavolo finale che vedrà 8 giocatori
dati al tavolo finale, almeno da loro riceverò i complimenti
contendersi il primo premio! Qui omettiamo che gli otto sono
per la mia idea. Passano, mi salutano e mi dicono:”Mi racco-
tutti professionisti che han giocato tutti e tre i day 1 e non
mando, tutte le volte così” e poi il direttore del casinò saluta
facciamo riferimento al fatto che, nonostante i mille iscritti,
l’albergatore e il ristoratore e ognuno va per la sua strada.
il montepremi sia inferiore alla maggior parte delle passate edizioni. Diciamo che è il torneo dei mille.
Ma in fondo, tutti vogliono mangiare patatine gratis. ♠ Niccolò Caramatti
57
Marco Bognanni
Il Gatto e il Topo
L
e azioni, o che dir si voglia “mosse”, che un
ating puro in position per due street per poi pushare river su
giocatore di texas hold’em può effettuare
eventuali scary card.
sono molteplici. Si possono individuare nel
Sono davvero innumerevoli, ma anche se a volte sembra-
panorama pokeristico, sia italiano, che interna-
no di semplice fattura da eseguire, vi assicuro che bisogna
zionale, una miriade di giocatori diversi tra loro,
trovare il board giusto ed avere il timing preciso affinchè ogni
tutti catalogabili sotto delle specifiche modalità
singola giocata maniac abbia effetto. Aspetto fondamentale
di gioco. Avremo il tight che si limiterà a sele-
per affrontare una modalità del genere è quello di non cadere
zionare mani forti, senza inventarsi particolari
mai nella presunzione di voler “distruggere” il tavolo, chi si
giocate; ci sarà invece l’aggressive che spingerà
fa trovare troppo spesso con le mani nella marmellata avrà,
l’avversario su decisioni difficili da prendere, pun-
ahimè, vita breve.
tando proprio sulla conservazione dello stack di
Una delle tante mosse utilizzate da un giocatore “skillato” (= giocatore che detiene skills, ovvero buone qualità che gli
molti giocatori.
permetteranno di essere vincente) è il fare delle “trappole” nel corso della mano. Ancor più interessante è come il tenOvviamente se queste due tipologie rappresentano due
dere trappole sia l’azione piu conveniente per affrontare un
fulcri di approccio all’hold’em, avremo anche un consistente
giocatore maniac. Senza aver paura di percentuali minime di
numero di giocatori che si troveranno nel mezzo, ovvero quei
possibile sconfitta, cercare appunto, di trappare un giocatore
giocatori TAG (tight/aggressive) che adotteranno diverse ti-
iper-aggressivo, una volta che abbiamo un punto molto forte
pologie di gioco a seconda della fase del torneo o dell’avver-
con le nostre hole cards, è senz’altro una mossa conveniente
sario che si troveranno a fronteggiare.
che porterà a fruttuosi guadagni, sia di denaro nella modalità
Personalmente ritengo che la modalità di gioco TAG sia la
cash game, che di chips in modalità torneo.
piu completa e vincente nel poker alla texana, ma tuttavia più
Proprio per evidenziare questo concetto, vi porto all’at-
il bagaglio di un giocatore riserva “mosse” inaspettate e più
tenzione una mano giocata dal sottoscritto, avvenuta ai cam-
riuscirà a metterci in difficoltà mano dopo mano. I cosiddetti
pionati del mondo di Las Vegas, le WSOP, che mette in luce
maniac, sono coloro che creano enorme pressione al tavo-
come una trappola ben fatta può farci ottenere ottimi profitti.
lo, vogliono comandarlo, mettono in atto quasi una violenza psichico/mentale sui poveri malcapitati seduti al suo fianco.
Avevo al tavolo campioni del calibro di Tom Marchese, Marc Ladouceur, Galen Hall e Frederik Jensen.
Infatti un ottimo maniac farà passare la voglia di scontrarsi con lui, tutti gli gireranno alla larga per non essere costretti a
----------------- ♥ ♣ ♥ ♣ ♥ ♣ ♥ -----------------
giocarsi il torneo con punti marginali ad ogni singola mano. Riassumendo si può espletare il gioco maniac in un conti-
Torneo: Wsop Evento 5.000$ NL Hold’em;
nuo aggredire sia pre che postflop, mettendo nelle condizioni
Tavolo: 9 giocatori;
gli altri giocatori di doversi giocare larghe parti del proprio
Stack di partenza: 15.000;
stack di continuo. Fanno parte del loro repertorio giocate
Livelli: 1 ora;
come 4bet o mini 5bet preflop con air, check/raise su qualsi-
Stacks: UTG (13k), Middle - Hero (32k), Btn (25k);
asi street, talvolta anche all in quando notano debolezza nella
Blinds: 100 - 200;
puntata avversaria; 3barrel in bluff o l’ancor più difficile flo-
Apre UTG 425, Hero flatta con AA da MD, 3betta BTN
58 CARDPLAYER.IT
CARDPLAYER.IT
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1175, UTG folda, 4betta Hero 2450,
te appoggiato, anche se fuori posizione,
Profittevole è quell’azione che ripetuta
flatta BTN.
perchè nella mia testa già avevo l’idea di
nel lungo periodo ci farà avere guadagno,
ingrandire il pot per poi trapparlo rap-
perciò, sperando che il river non chiuda
presentando una mano foldabile.
nessun draw presente, sappiamo già che
È la prima volta che mi trovo al tavolo contro oppo, ma nei primi due livelli ha fatto capire di essere giocatore ten-
il nostro oppo metterà pressione sul river
dente al maniac, tanti squeeze, aperture
Flop: J♥ J♣ 8♣ (pot: 5625).
da ogni posizione e diverse 4bet che nei
Hero bet 1975, BTN call.
nel caso si senta battuto. River: J♥ J♣ 8♣ 3♦ 5♦ (pot: 16475).
primi livelli è difficile vedere, ma sopra-
Certamente nella mia testa con-
tutto ha giocato ogni board in maniera
tro questo giocatore sono propenso
Hero check, BTN bet all in 16.525,
aggressiva senza concentrarmi sul pot
nell’investire parecchie chips su board
Hero snapcall. BTN gira 22 e abban-
control.
“pairati” (=che presentano una coppia).
dona il torneo.
Avendo questi dati a disposizione
La continuation bet inferiore all 4bet
Le combinazioni di Jx, oppure full di
decido inizialmente di mettere in pratica
preflop è d’obbligo nel momento in cui
8 o 3 esistono, ma sono talmente poche
la prima trappola, flattando l’apertura di
il mio plan sarà quello di check/callare
rispetto all’ampia gamma di draw bucati
UTG, giocatore tight, proprio perche in
le street successive any blank tra turn e
o floating puro che la mossa conveniente
posizione su di me si trovavano 3 gio-
river. Ho voluto scartare l’opzione del
è il check/call al river. Molti giocatori si
catori aggressivi, ma conseguentemente,
mettermi in check/call fin da subito
trovano ad affrontare puntate “close to
dopo il fold dell’UTG, decido di 4bettare
perchè cbettando flop e checkando turn
pot” o addirittura in overbet sul pot la
per permettergli di inventarsi una gioca-
avrei rappresentato piu volte una mano
maggior parte delle volte quando si sono
ta contro uno dei chip leader del tavolo
come AQ, AT o TT, 99 disposta a folda-
resi leggibili o peggio ancora quando
sul quale può avere maggiore fold equity,
re al river davanti ad una grossa bet. Per
stanno rappresentando proprio la mano
visto che ai suoi occhi rappresento molte
dargli ulteriormente questa sensazione
che hanno tra le hole cards, questo fa-
più combinazioni di pocket medie o Ax
abbiamo bisogno di una lunga pensata
vorisce quei giocatori maniac che non
suited che non mani davvero forti.
sul turn prima di effettuare il call alla sua
vedono l’ora di cogliere un segnale di
bet. Su un eventuale check behind turn,
debolezza nella giocata dell’avversario.
opterei per valuebettare river
Sarei potuto uscire da quel torneo con-
D’altro canto, nel caso avessi subito una 5bet, mi sarei semplicemen-
circa 3/4 pot.
tro una mano stupida se il mio avversario avesse avuto la fortuna di superare i miei
Turn: J♥ J♣ 8♣ 3♦ (pot:
assi, ma questa non era la mia preoccu-
9.575).
pazione, ma piuttosto quella di dare in-
Hero check/call la bet
formazioni sbagliate al mio opponent e
3350 di BTN.
di conseguenza coglierne profitto. Il più
Ci sono certe situazioni
grande pericolo per un topo è la presen-
che vanno valutate e rivalutate
za di un gatto, ma si sa, quando il gatto
sul momento, il vantaggio dei
non c’è, i topi ballano. ♠
live è che si riescono a cogliere tell fisici negli avversari, ma in
Marco “Magicbox” Bognanni è un pro del
quel torneo erano tutti molto
team di enjoybet dal 2011 insieme ai suoi com-
forti per cui era davvero com-
pagni e amici Daniele Amatruda, Mustapha
plicato che qualcuno si facesse
Kanit e Sergio Castelluccio. Ha vinto in carrie-
sfuggire anche la minima sotti-
ra, tra live ed online, oltre 400mila euro. Spe-
gliezza. Abbiamo a disposizione
cialista di MTT, aspira a trionfare in un Ept
solo le info sul tipo di giocatore. CARDPLAYER.IT
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o alle Wsop.
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Roy Cooke
Recuperare la mentalità vincente
I
l poker è fantastico quando le cose girano
la nostra autostima precipita e il livello dello stress e del tilt
per il verso giusto. Ci sentiamo come se fos-
cresce. Il nostro gioco peggiora ulteriormente. Per uscire da
simo una calamita capace di attirare il dena-
questo circolo vizioso, è necessario risolvere un problema di
ro. Siamo avvolti da un karma fenomenale! Inizia-
natura mentale ed emotiva.
mo a nutrire nuovi sogni, e riusciamo addirittura
I problemi mentali ed emotivi si manifestano in forme
a convertirne alcuni in realtà. La fiducia in noi
differenti. Spesso appaiono sotto forma di rabbia, di com-
stessi è ai massimi storici e ci permette di ren-
portamenti offensivi verso i dealer o gli avversari e, ancor più
dere al meglio in tutti i campi. Il numero di amici
deleterio per il nostro gioco, ci spingono ad agire come se fos-
cresce; persone attraenti sembrano improvvisa-
simo in balia degli eventi. Alcuni giocatori, quando perdono
mente interessate a noi. La vita è splendida! Ma
la fiducia in se stessi, si chiudono dentro il proprio guscio e si
esiste un rovescio della medaglia.
mettono talmente sulla difensiva che arrivano ad aver paura di giocare. Analogamente, alcuni si danno mentalmente per vinti e perdono la capacità di lottare. Quando giochiamo in queste
A volte sembra che le carte ci si rivolgano contro senza
condizioni, è quasi sicuro che i risultati saranno terribili. Se
nessuna pietà. Magari siamo noi, che non giochiamo più bene
rimaniamo intrappolati in questa spirale, finiremo sul lastrico.
come una volta. Magari sono i nostri avversari, che hanno svi-
A questo punto la domanda sembra scontata: come pos-
luppato strategie migliori, hanno imparato le nostre tecniche
siamo riuscire a fare quei cambiamenti che sono necessari per
e ci stanno affrontando in maniera più efficace, ma noi non
uscire dal circolo vizioso e resuscitare quei processi mentali
siamo consapevoli di questi cambiamenti. Magari si tratta del
logici ed efficaci che possedevamo quando eravamo vincenti?
gioco, che è progredito più velocemente di quanto non siamo
Avere la capacità di fare questi cambiamenti è una dote
progrediti noi. Le cause possono essere molteplici, ma noi
essenziale per sopravvivere alla “prova del tempo”, una pro-
ci sentiamo confusi e perduti. Il mondo ci sembra un posto
va che, vi assicuro, gli “dei del poker” vi costringeranno ad
molto più grigio. La negatività sembra contagiosa. La gente
affrontare. Innanzitutto, dobbiamo ammettere che non siamo
ci parla molto meno spesso di prima. Tutti quegli “amici”,
al top e cercare di analizzarne i motivi. È necessario mettere
molti dei quali ora ci devono dei soldi, non si fanno trovare.
da parte scuse e giustificazioni e tenerci per noi le storie sulle
La nostra fiducia in noi stessi è in frantumi; sembra che non
“bad beat”. Dobbiamo recuperare il controllo di noi stessi ed
ne facciamo una giusta. La vita è cambiata, e sicuramente non
essere determinati a guarire dalla nostra malattia. Gli psicolo-
in meglio. Ci rendiamo conto di dover cambiare qualcosa per
gi dello sport consigliano di scegliere il pensiero positivo che
rimetterci in carreggiata, ma non sappiamo esattamente cosa.
volgiamo sostituire ai pensieri negativi e inculcarcelo ripetuta-
Molti giocatori attribuiscono queste oscillazioni unicamente
mente nel cervello ogni volta che siamo avvolti dalla negatività.
alla buona o alla cattiva sorte. Mentre spesso la sorte è un
“Crazy” Mike Caro lo fa con la sua affermazione “sono
fattore importante, è però molto probabile che anche noi non
circondato da un’implacabile forza vincente” ogni volta che
stiamo reagendo adeguatamente, e che lo stress mentale ed
gioca (le parole o il pensiero adeguati variano ovviamente di
emotivo ci stia impedendo di giocare al top. Questo può con-
persona in persona). Questa tecnica dà a Mike la fiducia in se
vertirsi in una spirale negativa senza fine: abbiamo subito una
stesso di cui ha bisogno ed elimina qualsiasi pensiero negativo
sconfitta, perdiamo fiducia in noi stessi e ci lasciamo sopraffa-
che potrebbe avere un effetto dannoso sul suo gioco. Questa
re dal “tilt”. Iniziamo a giocare male. Continuiamo a perdere,
“programmazione mentale” funziona con svariati problemi
60 CARDPLAYER.IT
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di natura mentale. Utilizzate questa for-
rare il giusto stato d’animo, permetten-
in modo fantastico, ma mancano di quel-
mula quando volete modificare pensieri
dovi di ragionare in maniera chiara ed ef-
la forza mentale ed emotiva necessaria
inappropriati che stanno influenzando
ficace. Alzarvi e fare un po’ di stretching,
per essere costanti e non riescono così a
il vostro gioco e, col tempo, imparerete
ruotare il collo per rilassare i muscoli o
superare la “prova del tempo”, nel caso
a sostituire i pensieri negativi con altri
fare due passi quando siete stressati o
di Stu arrivando addirittura a una morte
più appropriati. Per esempio, quando su-
vi trovate in uno stato d’animo negativo
molto prematura. Sono fortissimi quan-
bite una bad beat, ditevi “si tratta solo
può aiutarvi a tornare in carreggiata. Il
do si trovano al top, ma hanno anche un
di varianza” e, come ripeteva Barry Ta-
ricorso alle tecniche di meditazione è un
lato oscuro assolutamente distruttivo.
nenbaum, “la varianza è mia amica, per-
altro metodo per superare le fasi di “tilt”
Provate a fare queste riflessioni sui voi
ché so come gestirla meglio di chiunque
controllando la rabbia e riacquistando la
stessi. Quanto sarebbero migliori il vo-
altro”. “Sono abbastanza forte mental-
giusta mentalità pokeristica.
stro poker e la vostra vita se non andaste
mente da superare qualsiasi oscillazione”
Nella vita in generale, e ancor più
mai in “tilt” e/o se non vi lasciaste mai
è un altro pensiero che spesso funziona.
nel poker, molto dipende dalla nostra
sopraffare da uno stato d’animo negati-
La frase esatta la dovrete trovare voi
mente. Non mi riferisco solo all’intel-
vo? Quanto denaro in più avreste? Quale
stessi, in modo che sia adatta ai vostri
ligenza e alla conoscenza. Un fattore
sarebbe l’effetto di un migliore stato d’a-
punti deboli. In breve, analizzate le vo-
fondamentale nel poker è la capacità di
nimo sulla vostra vita, le vostre relazioni,
stre debolezze, pensate a come potete
mantenersi mentalmente pronti ed emo-
la vostra fiducia in voi stessi e la vostra
convertire i pensieri negativi in un punto
tivamente stabili dalla prima all’ultima
autostima? La risposta è chiara, quando
di forza e inculcatevi nel cervello il nuo-
mano. Molti grandi giocatori, fra cui cito
si possiedono la forza e la disciplina ne-
vo pensiero. Inoltre, eliminare dal vostro
come illustre esempio Stu Ungar, hanno
cessarie! La decisione è solo vostra: che
corpo lo stress fisico vi aiuterà a recupe-
l’intelligenza e la conoscenza per giocare
tipo di persona volete essere? ♠
61 CARDPLAYER.IT
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DOVE SONO FINITI? La nostra nuova rubrica, chiamiamola “amarcord”, torna. Tutti quei giocatori che hanno centrato un grosso risultato e poi via via si sono eclissati. Lo facciamo in modo scherzoso e divertente, cercando informazioni nuove su di loro e, chissà, riabbracciarli ancora.
Giacca di pelle, una resistenza stoica contro Alessio Isaia in un quell’heads up infinito al Wpt di Venezia 2011 che vide trionfare il nostro “fabbro”. Un all in da tilt all’ultima mano perché, in effetti, non ce la faceva più. In realtà non si è eclissato al cento per cento perchè (udite, udite) dopo quel Wpt ha vinto un torneo in Austria. Per lui, ungherese, una specie di derby storico. Mandateci una mail a info@cardplayeritalia.com. I RISULTATI DI SZABOLCS MAYER Piazzamenti a premio in carriera: 6 Vincita più grossa: Wpt Venezia 2011 - 221.090 € (2° posto) Ultimo piazzamento: Ept Barcellona 2013 - Ev. turbo bounty II (8° posto) Totale vincite in carriera: 314.665 € 64
Haxton, la sfiga corre sull’ip O’Brien, chili o soldi? Questione di chilometri
Check in nell’albergo a Toronto: il mio ip, tuttavia, è americano. Quindi non posso giocare su PokerStars. Tilt! Isaac Haxton
Ahi
Tre denti rotti, ora devo fare un intervento chirurgico: sotto i ferri per quattro ore. Doyle Brunson
Passatempi
Ieri ho giocato a Lego tutto il giorno Cliff Josephy
Passatempi #2
Ho deciso, invece di dormire, di guardare il campionato del mondo di scacchi live. Peter Jetten
In giro
Mercatino vintage = orde di ragazzine hipster che spendono la loro paghetta in vestiti fondamentalmente da vecchia. Simone Rossi
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Scambio
Darei indietro tutti i soldi che ho vinto in Europa per avere indietro i chili che ho preso nel frattempo. Dan O’Brien
In fuga
Fuori ottavo all’evento da 1.590 delle Mcop. Ora dritto al bar. Shannon Shorr
Vacanza vera
Per la prima volta dalla mia luna di miele, cento anni fa, sono via senza avere niente a che fare col poker. Daniel Negreanu
Turbo
Atterraggio e uscita dall’aeroporto di Londra in 3 minuti. Grazie! Vladimir Geshkenbein
Ritorno
Dopo sei anni sono tornato a giocare una sessione di cash online per tutta la notte. Mamma mia. Jimmy Fricke
Drink
L’aperitivo è l’aperitivo!
Scende la sera
Riccardo Lacchinelli
È uno di quei giorni in cui ci vorrebbero 43 tramonti. Carla Solinas
Comprare Beffa
Uscito in bolla in modo epico. Jeff Madsen
Prole
Somiglianze
Riess mi ricorda il ragazzo biondo di Karate Kid. Jake Cody
Ma alla fine...
Buona parte del mio denaro è in mano attivamente ai miei due figlioli. Phil Hellmuth
Bulgaro
We are the champions, my friend. Ryan Riess
Poteva essere lui
Ogni volta che vado a fare shopping a Vegas i commessi mi guardano spaventati. Kara Scott
Ha vinto Riess, il mio giustiziere. Quando vuoi contattami per la quota. Alessandro “Bubukonan” Fasolis
Schierato dal fronte bulgaro per gli eventi 25 e 26 delle Icoop! La connessione è un filo ballerina, ma lottiamo ugualmente. Alessandro De Michele
Diciamolo
Cerco soluzioni, non problemi! Jason Mercier
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Sfrutta i tuoi punti di forza e colpisci i punti deboli dell’avversario I professionisti:
o decisamente sbagliato: io cerco sempre di analizzarlo da
Tripp Kirk, Jordan, Cristos e Chris Moorman.
tutti i possibili punti di vista e di capire se presenta qualche vantaggio e, se ne vale la pena, lo incorporo nel mio gioco.
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Craig Tapscott: Quali sono i tuoi tre maggiori punti di
Molti scartano a priori tutto ciò che non comprendono o
forza come giocatore di tornei? Potresti raccontarci come
che non condividono e non si fermano a riflettere: così
hai sviluppato una determinata abilità o una certa mentalità
facendo, perdono l’opportunità di assimilare informazio-
e alcuni fattori chiave per la tua crescita?
ni a volte molto importanti. Anch’io, in alcuni aspetti del
Tripp Kirk: Il mio primo punto di forza è la capacità di
poker, commetto questo errore ma, quando si tratta di cre-
adattarmi a un tavolo in base a come stanno giocando gli
atività e di voglia di sperimentare, sono pronto a provare di
avversari. Molti giocatori si considerano “tight” o “super
tutto e a espandere la mia mente, anche quando so che le
aggressivi”, quando in realtà dovrebbero cambiare il pro-
probabilità di fallire sono elevate. Gli edge fra i giocatori si
prio stile in base agli avversari che hanno di fronte. Tanti
stanno riducendo sempre più: più cose siamo in grado di
pensano che sia sufficiente giocare tight a un tavolo ag-
incorporare e di amalgamare in un nostro stile unico, più
gressivo o giocare più loose a un tavolo tight, ma ci sono
avremo un edge in qualsiasi mano contro qualcuno che
molti altri fattori da tenere in considerazione, come la po-
non proviene dalla nostra scuola di pensiero. Sono com-
sizione, la dimensione degli stack, la fase del torneo, ecce-
pletamente onesto con me stesso riguardo agli errori che
tera. Un altro mio punto forte è la disciplina nel cercare di
commetto, perché ho capito che questo è il modo migliore
trarre vantaggio dai giocatori più deboli presenti al tavolo.
e più rapido per crescere e migliorarsi. La maggior parte
Molti buoni giocatori tendono a cercare di imporsi con-
dei giocatori ignora i propri errori, lasciandoseli alle spalle
tro gli avversari forti, mentre allo stesso tavolo magari ci
e dicendosi che si è trattato di una situazione sfortunata.
sono quattro o cinque giocatori che non aspettano altro
Si auto-convincono che se hanno perso la colpa è della
che regalare le proprie chips. Spesso, nelle fasi iniziali di
giocata sbagliata del pollo, quando in realtà la colpa è quasi
un torneo, cerco di identificare uno o due avversari scarsi
sempre loro, ma sono troppo ottusi per vederlo e ammet-
alla mia destra e inizio a martellarli, nel tentativo di farli
terlo. So che molti professionisti hanno questa debolezza,
andare in tilt e di indurli a commettere errori importanti a
una debolezza che costa loro molto cara. Ovviamente an-
mio vantaggio. Infine, quando gioco, cerco sempre di as-
che tutti i giocatori più scarsi usano scuse come queste per
similare tutte le informazioni disponibili. Anche quando
farsi una ragione delle loro continue perdite. Quasi tutti di
non sono coinvolto in una mano, cerco di comprendere il
tanto in tanto commettono l’errore di non essere onesti
linguaggio corporale e le tendenze di chi si sta disputando
con se stessi. Tenere in mente questo concetto è sicura-
il piatto. È molto gratificante quando presti attenzione a
mente stato un fattore determinante per la mia crescita.
una mano durante le fasi iniziali di un torneo e cogli qual-
Comprendo molto bene l’approccio small-ball e qualche
che dettaglio che ti permette in seguito di portare a casa un
mese fa ho sviluppato una strategia unica per contrastarlo
grosso piatto.
con maggiore efficacia, secondo me, rispetto alla maggior
Jordan Cristos: Non mi limito a un singolo approccio
parte delle tattiche esistenti. Si basa sull’idea di mettere gli
che mi consenta di trovare spot che molti giocatori non
avversari in situazioni fuori dalla norma e questo produce
sanno trovare. Non importa se la gente è convinta che un
più vincite che perdite. Mi piace pensare a come cogliere
determinato stile/tattica/idea sia particolarmente efficace
gli avversari di sorpresa, anziché concentrarmi unicamente
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The Inside Straight
sullo stile di gioco più efficace in termine di chips o più
Craig Tapscott: Quali sono le principali debolezze che
standard, approccio che è oggi diventato la norma tanto
tenti di identificare, o che incontri più spesso quando cer-
online quanto dal vivo.
chi di valutare gli avversari presenti al tavolo?
Chris Moorman: Credo che i miei principali punti di forza
Tripp Kirk: Una debolezza molto importante per i giocato-
come giocatore di tornei di poker siano la capacità di met-
ri inesperti è la dimensione delle puntate. Spesso i dilettanti
tere pressione agli avversari, l’abilità nel leggere le mani e
definiscono l’importo della propria puntata esattamente in
il talento nell’identificare i diversi tipi di giocatori. Sono
rapporto alla forza del punto che hanno. Puntano quindi
convinto che la vasta esperienza che ho accumulato mi sia
forte con le mani migliori, puntano poco quando sono in
di grande aiuto nel definire quali siano gli avversari pronti
bluff e mettono nel piatto tutte le loro chips con un pro-
a combattere e quali quelli interessati principalmente a so-
getto di colore. A volte mi trovo a riflettere troppo sul pun-
pravvivere. Per quanto riguarda la lettura delle mani in un
to che potrebbero avere, quando potrei determinare che
torneo, trovo che sia piuttosto facile identificare i range e
mano hanno semplicemente prestando attenzione all’im-
intuire quante puntate un giocatore sia disposto a chiamare
porto che puntano. Un’altra debolezza che vedo spesso è
con le mani che si trovano al top e con quelle che si trova-
quella di difendere i propri blind con troppa leggerezza. I
no in fondo a tali range. Mettere pressione è un concetto
giocatori con minore esperienza vedono un mini-raise e
strettamente collegato ai tipi di giocatori: alcuni avversari
pensano “Beh, posso vedere il flop pagando solo un altro
possono essere messi sotto pressione più di altri. Essendo
big blind”. Quello che non tengono in considerazione sono
arrivato alle fasi finali di un torneo molte volte durante la
le reverse implied odds derivanti dal giocare mani margi-
mia carriera, credo di poter attingere alla mie precedenti
nali fuori posizione. Con questo voglio dire che giocando
esperienze per comprendere quali giocatori cercheranno
mani come A-6 offsuit o J-8 offsuit fuori posizione sarà
di fare una determinata mossa durante una certa fase del
difficile vincere un grosso piatto, e ci ritroveremo spessis-
torneo o di una mano. Tutto questo è molto importante
simo in situazioni estremamente complicate quando, per
nei tornei di poker. In generale, direi che la mia risorsa
esempio, floppiamo una coppia. Quando un giocatore alle
più importante è l’esperienza, che cerco di sfruttare il più
prime armi mi chiede un consiglio, generalmente la prima
possibile a mio vantaggio.
cosa che suggerisco è cercare di evitare di giocare fuori Tripp Kirk
Jordan Cristos
69
posizione. Un altro errore che vedo spesso è la tendenza
maggior parte della gente sembra non curarsene. A me è
tipica dei giocatori inesperti a giocare mani forti preflop
capitato un milione di volte, dopo aver guardato le carte
come se fossero dei bluff. Non saprei dirti quanto volte mi
preflop, di modificare la mia decisione iniziale, che ave-
è capitato di vedere un giocatore tri-bettare, four-bettare e
vo preso istintivamente, perché fermandomi a riflettere
addirittura five-bettare e poi foldare mani come A-K, Q-Q
cinque, dieci o venti secondi ho potuto notare qualcosa al
e J-J. Se non è una situazione in cui sei pronto a mettere
tavolo che mi ha indotto a cambiare idea. Alcuni giocatori
nel piatto tutte le tue chips, allora con mani del genere è
sono in grado di giocare rapidamente e di farlo in maniera
decisamente meglio limitarti a chiamare e vedere il flop.
efficace. Io preferisco un approccio più lento e riflessivo.
Jordan Cristos: Nei tornei con un gran numero di par-
Chris Moorman: A volte mi capita di sopravvalutare gli
tecipanti, la maggior parte dei giocatori non ha molta
avversari, ritenendo che siano di un certo livello. Per esem-
esperienza e, con il loro comportamento, lasciano trape-
pio, in un torneo live, è normale pensare che un giocatore
lare un’infinità di informazioni. Quando riusciamo a iden-
giovane sia forte e capace di fare mosse elaborate. Mi sono
tificarli, è facile trarne vantaggio e accumulare una mon-
però reso conto che spesso non è così e che questi giocato-
tagna di chips. Per riuscire a cogliere queste sfumature è
ri abbiano in realtà un’esperienza limitata, a meno che non
indispensabile una gran dose di concentrazione, che non
giochino regolarmente online e siano i classici “internet
sempre abbiamo quando giochiamo. È però assolutamen-
kids”. È pericoloso categorizzare gli avversari in base alla
te necessaria per chiunque voglia sfruttare al massimo il
loro età senza alcuna informazione extra. A volte, inoltre,
proprio potenziale nel circuito live. Un’altra debolezza che
ritengo erroneamente che un avversario abbia una mano
vedo spesso è quella di agire troppo in fretta, tanto preflop
forte in una determinata situazione, perché sarebbe una
quanto sul flop, sul turn o sul river. Credo che molti gio-
situazione pessima per bluffare, ma in realtà tale avversario
catori agiscano troppo velocemente, permettendo agli av-
non se ne rende assolutamente conto ed è semplicemente
versari di cogliere informazioni che possono sfruttare con-
incapace di tirare i remi in barca e rinunciare a un piatto.
tro di loro. Dal vivo, l’orologio è un nostro alleato, ma la
È importante non analizzare le mani dal punto di vista di come le giocheremmo noi: dobbiamo analizzarle entrando
Chris Moorman
nella mente dell’avversario che abbiamo di fronte ♠ Tripp Kirk: 28 anni, è nato e cresciuto ad Atlanta, in Georgia. Si è laureato con una specializzazione in Finanza presso la University of Georgia. Ha vinto due titoli nel World Series Circuit: il main event a St. Louis nel 2012 e l’evento six-max a Tunica nel 2011. Jordan Cristos: ha vinto il main event del World Poker Tour Legends of Poker nel 2013, incassando $613.335. Fra risultati online e dal vivo, in carriera ha accumulato vincite per oltre $1.300.000. Chris “Moorman1” Moorman: è al momento il giocatore di tornei online di maggior successo della storia, il primo a raggiungere il traguardo dei 10 milioni di dollari vinti online. Vanta inoltre vincite per un totale di $2.900.000 in eventi live. Potete trovare il
70
suo blog all’indirizzo chrismoorman.com.
Le
Odds
The Inside Straight
di esser beccati da un fulmine
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576.000 a 1
POKER SPORTIVO la lunga strada verso il riconoscimento Il Natale è alle porte e, se dovessi immaginare di fare un sondaggio domandando agli amici pokeristi cosa
internazionali, e le federazioni nazionali, ad essa affiliate,
vorrebbero trovare sotto l’albero, immagino che mi
alle quali è delegata l’organizzazione delle competizioni na-
risponderebbero, pressoché all’unisono, nell’ordine: il
zionali e locali. Alcuni sport hanno anche delle federazioni
regolamento del TH Live o, almeno, la sua fuoriuscita
continentali. Per partecipare alle gare organizzate da una
da limbo normativo in cui langue da oltre un lustro e il
federazione sportiva, gli atleti si devono tesserare presso la
suo riconoscimento da parte del Coni.
federazione stessa e, generalmente, iscriversi ad una società sportiva a sua volta iscritta alla federazione.
Ebbene, sarà stato l’approssimarsi dell’aria natalizia
Le federazioni riconosciute dal Coni sono 45: e sono
(certo con un po’ di anticipo) ma da un paio di mesi a
gli unici autorevoli referenti per gli sport che rappresenta-
questa parte abbiamo avuto modo di assistere, leggere e
no ad interloquire con il Comitato e sono altresì autorizzati
vedere proclami decisamente “incoraggianti” sulla sorte
ad organizzare e promuovere eventi sotto l’egida Coni.
del poker sportivo. Però, se siamo tutti un po’ cresciuti
Accanto alle federazioni riconosciute orbitano le
per credere a Babbo Natale ho pensato che la Befana un
cosìddette discipline sportive associate (dsa): sono
regalino avrebbe potuto farlo; certo magari qualcuno po-
organismi preposti all’organizzazione dello sport italiano.
trà considerarlo non un gran regalo: si tratta, infatti, solo
Sono state regolamentate come organizzazioni sportive nel
di un riepilogo (senza presunzione di esaustività) di come
1986, con deliberazione del Consiglio nazionale del Coni,
funzionano il Coni, le Federazioni, gli Enti sportivi e il ri-
che ha fissato procedure e criteri per il loro riconoscimen-
conoscimento. Eppure, dal momento che per decidere è
to, fornendo anche le motivazioni della scelta, effettuata
meglio conoscere, vi racconto cosa ho scoperto.
per consentire ad alcune discipline emergenti dal carattere ludico e ricreativo, e non ancora considerate sport nazio-
Che cos’è il Coni? È il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ed è l’autorità di disciplina, regolazione e gestione delle attività
nale, di “possedere una specifica identità giuridica sia sotto l’aspetto sportivo che ordinamentale”. Attualmente le dsa sono 19.
sportive nazionali. Inquadrato come Ente pubblico, vi è
Dopo troviamo gli Enti di Promozione Sportiva;
demandata l’organizzazione e il potenziamento dello sport
con questa locuzione si intendono, nell’organizzazione ita-
nazionale, la promozione e diffusione della pratica sporti-
liana, quelle associazioni che hanno come fine statutario
va. Il Coni è stato fondato nel giugno del 1914 a Roma ed
la promozione e l’organizzazione di attività fisico-sportive
oggi è presente in 102 Province e 19 Regioni, riconosce 45
con finalità ludiche, ricreative e formative. Gli Enti di pro-
Federazioni Sportive Nazionali, 19 Discipline Associate,
mozione sportiva si occupano dell’organizzazione di attivi-
14 Enti di Promozione Sportiva Nazionali e una territoria-
tà a carattere amatoriale, anche se spesso di tipo agonistico,
le, 20 Associazioni Benemerite.
di formazione e di avviamento alla pratica, corsi per tecnici ed arbitri, di diffusione della pratica sportiva attraverso
Con il termine Federazione si indica ed individua un ente che disciplina lo svolgimento dell’attività agonistica di un determinato sport. Solitamente per ogni sport vi é
72
una federazione mondiale che organizza le competizioni
eventi e pubblicazioni. Attualmente il Coni riconosce 15 Enti di Promozione Sportiva. Seguono le cosiddette Associazioni Benemerite, i
di Francesca Palmerini
Gruppi Sportivi e Militari dello Stato e i Comitati.
scimento della natura sportiva dell’Associazione (e pote-
Solo questi soggetti sono riconosciuti e legittimati dal
re godere delle agevolazioni fiscali proprie degli Enti “no
Coni: tutte le altre “realtà” a prescindere dal nome che
profit”), le ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica)
hanno deciso di darsi sono degli aggregati sociali, associa-
sono tenute a registrarsi presso un Ente di Promozione
zioni riconosciute e non riconosciute, movimenti o altre
Sportiva (o una Federazione Sportiva Nazionale di riferi-
aggregazioni sociali costituite al fine di svolgere attività
mento): solo così otterrà il certificato necessario per l’ob-
di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza finalità
bligatoria iscrizione al registro del Coni.
di lucro.
Ciò, tuttavia, non vuol dire che la disciplina praticata
Ora, nel panorama del Texas Hold’em al fine di ope-
sia riconosciuta dal Coni né che lo sia l’ASD. Che infatti
rare nel rispetto dell’ordinamento giuridico, molti amatori
può ottenere questo riconoscimento affiliandosi a un qual-
hanno deciso di “aggregarsi” dando origine alla c.d. As-
siasi ente di promozione sportiva: unico limite, che tale
sociazione Sportiva Dilettantistica. Queste sono solo
ente sia riconosciuto dal Coni. Di fatto si tratta solo di
ricomprese nel “genus’’ più vasto degli Enti non commer-
una procedura mirante all’inserimento, tramite l’adesione
ciali di tipo associativo. L’identità di Associazione sportiva
a un ente di promozione sportiva riconosciuto, di una de-
.
dilettantistica richiede la presenza di tre condizioni:
terminata disciplina in un registro del Coni che attribuisce
Requisito soggettivo: il riferimento è agli Enti di
un numero identificativo. Quello che occorre sottolineare
diritto privato, con o senza personalità giuridica, ricono-
è che aderire alla taluna o talaltra realtà (Ente di promo-
sciuti da Coni o da Federazioni sportive nazionali, ovvero
zione sportiva) non equivale a legittimazione da parte del
da Enti di promozione sportiva. Si chiarisce che l’esercizio
Coni. Allo “stato dell’arte” un’ASD che abbia come og-
dello sport dilettantistico, al di fuori dell’appartenenza alle suindicate istituzioni, consentirà il mantenimen-
getto statutario la pratica del
Allo “stato dell’arte” un’A-
Poker Sportivo può iscriversi
SD che abbia come oggetto
citati sopra e richiedere il co-
ad uno qualunque dei 15 Enti
to del termine Associazione
statutario la pratica del Poker
dice dell’attività del registro
sportiva dilettantistica nella
Sportivo può iscriversi ad uno
del Coni. Non esistono, infat-
sola qualità di Ente associati-
ti, canali o interlocutori pre-
vo (eventualmente privilegia-
qualunque dei 15 Enti citati so-
to) senza, tuttavia, legittimare
pra e richiedere il codice dell’at-
dovesse effettuare il ricono-
tività del registro del Coni.
lo farà a prescindere dal fatto
l’ausilio della disciplina previ-
.
sta per i sodalizi sopra indicati. Requisito oggettivo:
è richiesto l’esercizio di attività sportive dilettantistiche,
ferenziali, poiché il Coni se scimento del Poker Sportivo che l’Associazione Sportiva
Dilettantistica si iscritta al Csen, Asi o all’Acsi.
sebbene un esplicito elenco delle stesse sia ad oggi confi-
Nel prossimo numero di CPIta scopriremo qual è la
gurabile nella sola forma indiretta, ossia escludendo, in via
procedura per ottenere l’inserimento del poker sportivo tra
residuale, i settori professionistici contemplati nella legge
le discipline associate
del 1991, n.81 (calcio, pallacanestro, pugilato, ciclismo, mo-
.
Buon gioco e buon anno. ♠
tociclismo e golf). Requisito statutario: l’appartenenza al novero degli
Francesca Palmerini Marelli funzionario pubblico, esper-
Enti non commerciali di tipo associativo necessita dell’in-
ta in Diritto Amministrativo, si occupa delle problematiche legali
troduzione, nel documento dello statuto, delle clausole di
collegate alla pratica del poker sportivo. Puoi contattare Francesca
cui all’articolo 111 comma quattro quinquies (Enti di tipo
all’indirizzo e-mail: palme@tiscali.it per sottoporle i tuoi quesiti
associativo) del DPR n.917/1986.
ai tuoi articoli.
Per completare l’iter burocratico necessario al ricono-
73
“Il gioco online è l’oro degli stolti” Siamo proprio sicuri di questo? Riflessioni sul recente sfogo del re mondiale del gambling, Sheldon Adelson Questo è un estratto di un’intervista fatta assai recente-
Pennsylvania, stanno considerando delle proposte di liberaliz-
mente sulla rivista Forbes, la più autorevole e più letta dai
zazione e di ordinamento del gioco online. Il Nevada, il New
ricchi imprenditori e manager americani. Sheldon Adel-
Jersey e il Delaware hanno già approvato e regolamentato il
son è il maggior azionista e c.e.o. della società Las Vegas
gioco online. Il Congresso è sotto pressione per ordinare e ar-
Sands, quotata in borsa al Nyse, considerata la più grande
monizzare queste differenze e le differenti mozioni a favore e
società operante nel mondo del gambling. Per commen-
contro l’online gaming (l’online è l’oro degli stolti e il Nevada
tare quest’articolo potremmo usare lo slogan: “Click your
è lo stato d’Argento!).
mouse and lose your house” “Clicca sul mouse e perdi la casa” (pessima traduzione senza la rima, scusatemi).
Sheldon Adelson ha più di 70 anni ed è un fiero repubblicano e finanziatore di alcuni dei rappresentanti più conservatori. Negli USA si è profilato nel corso del tempo, se mi
. .
passate la semplificazione e similitudine: Destra = conservatori = repubblicani. Sinistra = progressisti = democratici.
Una polarizzazione che potremmo riassumere in questo modo:
74
In questo contesto il nostro simpatico vecchietto entra
- contro l’online la destra con rappresentanti ed ispiratori sulla
a gamba tesa con dichiarazioni che mi fanno trasecolare
70 ina,
(adoro il parallelo con PacMan come padre di tutti i futuri
- per l’online la sinistra con rappresentanti ed ispiratori sulla
giocatori compulsivi) e con finanziamenti milionari contro
50 ina.
il gioco online.
Chiaramente poi in entrambi gli schieramenti c’è pro e
“Come capitano d’industria, e più importante ancora,
contro ma più o meno va così (un sito è di sinistra e una
come padre, come nonno e come cittadino e patriota di que-
casa è di destra). In questo momento l’orientamento generale
sta grande nazione, io mi oppongo fieramente e fermamente
negli Usa è di un progressivo, anche se lento, movimento ver-
contro la proliferazione e regolazione del gioco online. Voi
so la liberalizzazione. Molte lentezze derivano non solo dalla
potreste pensare che io come imprenditore e presidente della
battaglia politica, ma soprattutto dalle differenti legislazioni,
più grande azienda di gioco al mondo possa essere interessato
ogni stato fa storia a sé e data la grande sensibilità legale della
a sfruttare ogni aspetto del gioco stesso in ogni sua mani-
materia, negli Usa è facile che si avvii una class action con
festazione economica, giusto? Normalmente sarebbe giusto,
risarcimenti enormi da schiantare anche le spalle più robuste.
ma il gioco online è l’oro degli stolti. Sia esso casinò, poker
Oggi molti stati americani, incluse le popolose California e
o sia qualunque cosa, questo è un dannosissimo cancro che
minaccia la nostra società. Con l’espansione del gioco online
“Per farla breve: la crescita dell’internet gaming è stata
che si sta diffondendo a livello statale, io invito urgentemente
fatta chiaramente a spese dei casinò terrestri. Cosa tale infor-
il Congresso a o riscrivere il Federal Wire Act (dispositivo che
mazione ci predice possa accadere qui negli Stati Uniti d’A-
dà la cornice alle legislazioni locali, ndr) o a fare una nuova
merica? Una perdita di 200mila posti di lavoro direttamente
legge e apparato di regolamenti che rendano il gioco online
legati all’industria dei casinò terrestri, un’addizionale perdita
illegale in tutta la nazione. In più, io incoraggio un grande
di lavoro nell’indotto di altri 200mila posti di lavoro, 400mila
inasprimento delle leggi che ora proibiscono il gioco online,
posti di lavoro persi nelle città e negli stati che ospitano dei
un aumento delle pene e delle misure contro il gioco online
casinò terrestri attraverso l’America tutta. Ma molto più spa-
fatto da cittadini americani sui siti “punto com” operanti in
ventevole, in aggiunta alla perdita dei posti di lavoro, è la piaga
altre nazioni. I soliti critici diranno che le mie posizioni così
che il gioco online porterà nella nostra società.
apertamente dure contro l’online siano guidate dalla mia pau-
“L’online gambling rende possibile piazzare delle scom-
ra di competere contro il nuovo e dalla paura che possa dan-
messe o delle puntate da chiunque in qualunque momento.
neggiare i miei casinò tradizionali in Nevada e Pennsylvania.
Quando l’offerta online sarà disponibile da ogni cameretta, da
- Primo, con i nostri famosissimi marchi, quali il Vene-
ogni ufficio da ogni salotto, non sarà possibile controllare chi e
tian, noi potremmo operare in questo segmento di mercato in
come abbia fatto tale scommessa, se sia stata fatta da un mag-
maniera molto profittevole ed efficiente e avendo, nella mia
giorenne e se sia stata fatta in modo razionale e controllato. Per
carriera di più di sette decadi, iniziate più di cinquanta diverse imprese, io non sono minimamente spaventato o preoccupato dalla
Pac-Man il padre di tutti i videogiochi
competizione con chicchessia, anzi... - Secondo, la nostra società ha due volte più profitti dalla parte non gaming che dalla parte gaming e che la quasi totalità dei nostri profitti arrivano dalle nostre aziende in Asia, dove il gioco online non esiste e dove non esisterà a breve o forse mai. “Recenti ricerche effettuate in un campione rappresentativo di nazioni europee mostrano che la proliferazione dei siti online di gioco ha causato una contrazione del 20% dei visitatori e della cifra d’affari dei casinò terrestri (crisi economica magari? Offerta vecchia? Strutture fatiscenti? Personale antipatico? ndr) e queste percentuali non potranno che peggiorare al crescere dell’offerta online. La ricerca (che ci dicesse quale! ndr) mostra che negli ultimi dieci anni l’online gaming è cresciuto del 26/28% (partendo da zero è facile crescere a doppia cifra, ndr) mentre l’offerta terrestre ha sofferto, nello stesso periodo, una contrazione importante sebbene le ricerche ci dicevano dovesse crescere del 5% annuo.
75
esempio la possibilità che un minorenne trovi il modo di gio-
nore con un click e tutto questo è assurdamente irragionevole.
care online o che le scommesse siano fatte sotto l’uso di dro-
No, l’online gaming non è un pericolo per le mie aziende e la
ghe o dell’alcool o siano stati obbligati: tutti gli scenari sono
mia ricchezza: è un pericolo per la nostra società, una tossina
possibili quando l’unico controllore è lo schermo di un com-
a cui tutte le brave persone devono resistere”.
puter. Dall’altro lato, abbiamo una persona che si agghinda ed esce con gli amici per una bella serata in un vero casinò dove deve agire in modo responsabile e adulto e soprattutto dove se necessario possa essere assistito dal personale.
Mancano le fonti, Adelson cita fantomatiche ricerche, l’unica fonte per discussioni oggettive deve essere una ricerca
“Concentriamoci ora, sull’impatto del gioco online sui
scientifica fatta su un campione rappresentativo e numeroso
ragazzi. Come padre di due figli sono ben consapevole che
da un’autorevole ed indipendente istituto di ricerca. Quando
ora viviamo in un epoca dove i giovani sono pericolosamente
anche in Italia un politico mi citerà la ricerca fatta dalla Gam-
dipendenti dal gioco online compulsivo. Quello che è iniziato
bling Commission Inglese o una fatta dalla Doxa o Eurisko, allora
nelle sale giochi con PacMan trent’anni fa, adesso è evoluto
potrò credere a quanto mi si dice: fino ad allora siamo nel
in un ambiente dove i nostri ragazzi sprecano i loro anni più
campo della demagogia e della distorsione dei fatti a proprio
formativi immersi nei tablet, nei telefonini e nei videogames.
piacimento ed interesse.
“Fatemi citare alcune parole pregne di significato, scritte
PacMan come padre delle convulsioni e compulsioni dei
in una lettera all BBC dalla fondatrice, Liz Wooley, dei Gioca-
giovani d’oggi credo si commenti da solo così come la fonda-
tori Online anonimi, in cui dice: “Per alcuni, il divertimento
trice dei Giocatori Online Anonimi.
volge al dolore quando diventano compulsivi, quando non
Il punto nodale è che se l’offerta dei casinò rimane quello
giocano più per giocare ma giocano perché devono giocare,
dei tempi di De Sica padre, Onassis e della bella vita, non
quando non vi è più la scelta di giocare ma l’obbligo di gio-
potrà interessare né affascinare le generazioni d’oggigiorno.
care”. Dopo anni di giochini online, dopo anni di dipendenza
Se poi qualcuno del personale sarà scortese perché ti sei di-
dal gioco su internet, i ragazzi e i bambini sono pronti a farsi
menticato di lasciare la mancia sul pieno e sino a quando ci
spremere dai guru dell’online che sanno di poter fare tanti
si ostinerà a far aprire i tavoli francesi a 5 euro a puntata a
soldi sulla loro pelle.
scapito dei tavoli inglesi da un euro o da Black Jack, i casinò
“Per farla breve, in America i giovani studenti cercano di risolvere i loro problemi economici e pagarsi il prestito sull’o-
76
Che dire?
non potranno che andar male. ♠ Marco Melai
Dai computer ai casinò, Adelson in breve Sheldon Gary Adelson è nato a Boston nel 1933. Nel 2008 era il terzo uomo più ricco degli Stati Uniti d’America dopo Bill Gates e Warren Buffet e dodicesimo uomo più ricco del mondo secondo la rivista Forbes nel 2008, con un patrimonio stimato in 26 miliardi di dollari. Nel 2009, complice la crisi economica, il suo patrimonio si è ridotto in modo drastico: si stima che in pochi mesi abbia perso 24 miliardi, anche se nel 2013 è risalito a 26,5 miliardi. Nato da genitori ebrei, il padre di Adelson era un imprenditore originario dell’Ucraina trasferitosi poi a Boston. Sheldon iniziò a lavorare in giovane età, come broker di mutui, consulente per gli investimenti e nel campo finanziario. Avviò poi un business di vendita di kit da toilette e nel 1960 un’attività di tour charter con due amici. Frequentò il college senza mai terminare gli studi universitari. Adelson divorziò dalla prima moglie, Sandra, nel 1988 e incontrò la sua attuale moglie, Miriam, ad un appuntamento al buio l’anno successivo. Si sposarono nel 1991. Miriam Adelson è un medico che dirige la Dr. Miriam and Sheldon G. Adelson Clinic, clinica per abuso di droga. La fonte originale della ricchezza di Adelson è stata la fiera di computer ed informatica Comdex, che lui ed i suoi partner hanno sviluppato. La prima è stata nel 1979 ed è stata l’unica fiera di settore per gran parte degli anni dal 1980 al 1990. Nel 1988, poi, lui e i suoi partner acquistarono il Sands Hotel & Casinò di Las Vegas. Il tutto promuovendo un modello basato sulla sinergia tra il centro congressi, la ristorazione, l’hotel e il casinò a tema o brandizzato, rivoluzionando con questo mix tutte le logiche precedenti. L’anno seguente, ha costruito il Sands Expo and Convention Center, il primo centro congressi privato negli Stati Uniti.
77
Prossimi Tornei Date tornei aggiornate al: 11/11/2013 Date
Tournament
4-9 dicembre
Bruxelles (Belgio)
5-8 dicembre
Riga (Lettonia)
5-8 dicembre
Lloret de Mar (Spagna)
5-16 dicembre
San Diego (Usa)
Wsop Circuit - San Diego
5-21 dicembre
Praga (R. Ceca)
Wpt Praga
7-15 dicembre
Mashantucket (Usa)
8-18 dicembre
Praga (R. Ceca)
11-dicembre
Port Perry (Canada)
Wpt National Series Belgio Unibet Open Texapoker Series
Mega Stack Challenge Ept Praga Great Blue Series Freezeout
11-15 dicembre
Sanremo
11-16 dicembre
Sheffield (Inghilterra)
12-15 dicembre
Tampa Bay (Usa)
Wpt Regional Series
12-16 dicembre
Saint Vincent
People's Poker Tour
16-19 dicembre
Jeju (Corea del Sud)
Wpt Corea del Sud
16-22 dicembre
Zagabria (Croazia)
Csop Grand Prix
17-22 dicembre
Brasov (Romania)
Pokerfest Romania
18-dicembre
78
Country
Texapoker Master Genting Poker Series Grand Final
Port Perry (Canada)
Great Blue Heron King of Cards
18-22 dicembre
Aranjuez (Spagna)
Campeonato de Espana de Poker
25-30 dicembre
Stoccolma (Svezia)
Christman Poker Week
26-30 dicembre
Hollywood (Usa)
Fun in the Sun Open
27-29 dicembre
Namur (Belgio)
Hand of God Tournament
QUESTO MESE VI DIAMO I NUMERI DI...
Mauro Muratori
Anno
Torneo
Piazzamento
Premi €
2010
Pgp Saint Vincent - Rounder event Ipt Sanremo 2 - Side event
20° 16°
660 1.840
2011
Pgp Grand Final - Rounder event Ipo La Notte degli Assi
9° 19° 26°
2.000 1.870 1.300
2012
Ipt Sanremo
54°
3.300
2013
Ipt Saint Vincent Ipt Sanremo - Side event Wpt National Campione Ipt Sanremo
19° 9° 56° 14°
4.500 460 1.800 6.400
TOTALE VINCITE IN CARRIERA
24.130 euro
79
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2012
2011
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Rocco Palumbo
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Alessio Isaia
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2008
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Giovanni Salvatore
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2009
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Giuliano Bendinelli ! 227,38
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% Alessandro Sarro 184.81 ! %
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S. Rossomando ! 225.12
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Daniele Scatragli ! % 225.07
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Rocco Palumbo ! % 380.05 %
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Classifica aggiornata al 28/11/2013. Per consultare gli aggiornamenti collegati su: cardplayer.it/classifica/ipoy
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Ravi Raghavan ! 2.759,10
22
% Chris Klodnicki 2.566,11 ! %
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% Jeffrey Rossiter 2.546,01 ! !
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Sorel Mizzi ! 2.755,51
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Shannon Shorr ! %% 2.970,96 %
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% Justin Bonomo 2.340,83 !%! %
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Joseph Serock ! %% % 2.336,57
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Classifica aggiornata al 28/11/2013
81