Meeting News | dicembre 2021

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meeting DICEMBRE 2021

La bellezza, strada per la ripresa

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Le interviste

Forlani: «Un evento con una fisicità, una presenza, un cuore pulsante»

Nuove partnership

Fiera internazionale del Libro di Sharjah il racconto del nostro inviato Wael Farouq

Relazioni istituzionali

Abbiamo incontrato il nuovo sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad

Contributi 12 Educazione civica? La imparo al Meeting Un approccio basato sull’esperienza

16 IlGivingTuesday Meeting è un dono che apre al mondo Scopri come sostenerlo con il Contest

Spettacoli 19 Intervista a Otello Cenci: «La bellezza e l’arte sono la vera strada per la ripresa»

A cura di: Direzione Commerciale e Dipartimento Comunicazione FONDAZIONE MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLI via Flaminia 18/20, 47923 Rimini RN meeting@meetingrimini.org Progetto Grafico Bruno Monaco comunicazione non convenzionale Rimini Dicembre 2021 Questo numero è stato chiuso in redazione il 07/12/2021

MEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021

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le interviste

Un evento con una fisicità,

Intervista a Emmanuele Forlani, direttore del Meeting Meeting 2020 e Meeting 2021, se quello dell’anno scorso è stato chiamato “Special Edition”, anche quello di quest’anno non è stato da meno dal punto di vista dell’eccezionalità… La sfida nel 2021 è stata ancora più radicale: tornare ad un evento di grandi dimensioni nel rispetto delle restrizioni provocate dalla pan-

demia. Volontari, relatori, ospiti, visitatori ed espositori hanno documentato che è possibile costruire nel rispetto delle norme. Abbiamo registrato circa il 60% delle presenze del 2019, davvero un dato al di sopra di ogni più rosea aspettativa, dal momento che il 7 agosto è entrato in vigore un decreto che introduceva numerose restrizioni aggiuntive. È un tratto tipico del Meeting, fin dalle sue origini, lasciarsi dettare i temi dalla realtà, non tanto dalle urgenze della cronaca, ma dai

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trend di medio e lungo periodo che ne emergono. In che senso è stato così anche quest’anno? Potremmo dire che nel 2021 è stata la struttura stessa del Meeting a lasciarsi “interrogare dalla realtà”? Ogni edizione ha un titolo e quello del 2021 ha mostrato tutta la sua profondità: il coraggio di dire «io». Dal principio lo abbiamo inteso

Transizione ecologica, sostenibilità, Pnrr, sfida delle culture, innovazione, democrazia, questioni internazionali, naturalmente Covid… Sono i temi di tutti, i temi inevitabili di ogni grande evento del nostro Paese. Guardando a bocce ferme il Meeting 2021, qual è stata l’originalità di approccio a queste tematiche?

come il tentativo di documentare attraverso esperienze e testimonianze come ciascuno sia chiamato a dare il proprio contributo ed in questo emerge il valore del “noi”. I temi sono stati dettati dai testimoni che abbiamo “incontrato” durante l’anno.

Come accennato, l’originalità è nell’esperienza. Il valore dell’esempio non è coreografico, ma rappresenta la chiave per affrontare i temi generali, siano essi sociali, politici, economici, religiosi.

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le interviste

una presenza, un cuore pulsante Il 2021 è stato anche l’anno in cui l’app “Meeting Rimini” è passata dal ruolo di strumento, certamente utile, di informazione sul Meeting a tool necessario per la sua fruizione. Quanto è stata importante l’app? Dobbiamo pensarla come una soluzione smart per gestire situazioni eccezionali o avrà una continuità a prescindere? Avrà una continuità, con numerose migliorie alle quali stiamo lavorando. La pandemia ha portato un’accelerazione e una divulgazione della tecnologia mirata all’user experience, all’immediatezza e intuitività dell’uso: questo traguardo rappresenta un punto di non ritorno.

Il “passo” che intendiamo affrontare è scoprire, ancora una volta partendo dall’esperienza e da testimonianze, da dove nasce l’io, qual è l’origine di un soggetto. Chiedere linee di programma nel novembre dell’anno precedente è velleitario. Ma il Meeting è già orientato su qualche filone in particolare? Sicuramente affronteremo i temi di attualità, a partire dal titolo che abbiamo scelto. Parleremo di PNRR, di sostenibilità, di lavoro, di salute, di scienza. Il programma è già ricco di spunti e di filoni che sveleremo a tempo debito.

I dati che stiamo ancora analizzando ci consegnano il profilo di un visitatore del Meeting molto curioso, attento, disponibile al dialogo. Ciò che persiste e che continua ad alimentare la nostra gratitudine è la stima, la fiducia, l’autorevolezza che viene riconosciuta alle proposte che vengono presentate al pubblico

Nonostante il Meeting sia un evento per molti versi unico, certamente chi lo dirige può trarre utili spunti dal panorama nazionale e internazionale dei congressi e degli eventi. Come si è collocato il Meeting in questo quadro? Cosa possiamo imparare da ciò che è successo in questo settore negli ultimi due anni? Anzitutto che un evento, per essere chiamato tale, deve accadere da qualche parte. Deve avere una fisicità, una presenza, un cuore pulsante. Solo così è possibile raggiungere i più remoti confini, anche con il digitale. Dal “coraggio di dire io” alla “passione per l’uomo”, la continuità dei temi appare evidente. Ma qual è il passo in più che il titolo del 2022 richiederà (oltre naturalmente, come sempre accade, ai passi che scopriremo strada facendo)? MEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021

Un’ultima curiosità: dai riscontri oggettivi, ma anche dalle impressioni personali, come hai percepito il “mood” del pubblico del Meeting 2021? Con quali aspettative è arrivato al Meeting? E cosa si aspetta dalla prossima edizione?

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internazionale

Con il Meeting nella mia valigia Wael Farouq*

Sono arrivato a Sharjah, la capitale culturale degli Emirati Arabi Uniti (mentre Dubai è la capitale economica e Abu Dhabi la capitale politica) per tenere una conferenza alla Fiera del Libro che lì si tiene ogni anno. Non mi ha sorpreso il fatto che fosse visitata da cinque milioni di persone nell’arco di due settimane, né che si

trattasse della più grande fiera del libro al mondo in termini di compravendita. Quello che mi ha davvero sorpreso sono stati i volontari. Sì, all’organizzazione della Fiera contribuiscono migliaia di volontari, proprio come al Meeting di Rimini: volontari che sono lì per accogliere quasi mille scrittori, artisti e intellettuali che partecipano alle attività culturali della Fiera del libro. Ho chiesto a qualcuno perché si fosse offerto volontario per lavorare alla Fiera del libro. Mahmoud, che lavora come direttore presso il MEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021

Ministero degli Affari Sociali, mi ha risposto: «È un’opportunità eccezionale per essere a stretto contatto con le menti più grandi e i cuori più belli del mondo. Anche se sono loro vicino solo per servirli, è comunque un grande onore». Tutti quanti, là, ripetono fieri la storia del loro Emiro da giovane che, prima

che zampillasse il petrolio dei pozzi, aveva dato in pegno il suo pugnale, ornamento e orgoglio del vero uomo, per comprare un libro, non avendo di che pagarlo. L’Emiro dice sempre che l’orgoglio sta nella conoscenza, per questo ha dedicato le risorse del suo emirato all’educazione e alla diffusione dei libri e delle arti. Con loro, non ho avuto bisogno di parole per presentare il Meeting di Rimini. Non hanno esitato nemmeno per un momento a mandare l’invito per presentare questa esperienza spirituale,

Cos’è la Fiera internazionale del Libro di Sharjah È in assoluto la più grande fiera del libro del mondo, si tiene ogni anno nell’Expo Center della città. La Fiera internazionale del Libro di Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, dura undici giorni durante i quali si svolgono 400 eventi letterari, tra cui seminari quotidiani di scrittura, letture di poesie e incontri con l’autore con relativa firma delle copie. Gli stand presentano in primo piano i bestseller dell’area, tra cui diversi libri arabi su Sharjah, cultura araba e arte araba. La Fiera del Libro di Sharjah è un’enorme attrazione per gli appassionati di letteratura. L’evento infatti attira oltre 2 milioni di visitatori e 1.420 case editrici nazionali e internazionali. I libri alla fiera trattano i più svariati generi in oltre 210 lingue. In sincronia quasi perfetta con il Meeting, l’edizione che si è svolta dal 3 al 13 novembre (mentre Expo Dubai è pienamente in corso) è la quarantesima. Quest’anno era presente anche una delegazione di 12 editori italiani. Un’occasione per portare il contributo del nostro Paese alla discussione sull’editoria e sul suo futuro in una fiera che sta acquisendo sempre più rilievo internazionale. Erano presenti anche due autrici finaliste al Premio Strega: Donatella di Pietrantonio e Lisa Ginzburg.

che ha la bellezza come origine e fine, ai milioni di visitatori della Fiera del libro di Sharjah. Hanno deciso di dedicare una giornata della Fiera dell’anno prossimo proprio al Meeting di Rimini. Sarà così che il Meeting di Rimini proseguirà il suo cammino, piantando un fiore nella terra scelta da Papa Francesco per firmare il Documento sulla Fratellanza Umana. * Membro della Redazione Culturale del Meeting

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relazioni istituzionali

Abbiamo incontrato il nuovo sindaco di Rimini Giovedì 16 novembre in mattinata a palazzo Garampi, sede del Comune di Rimini, abbiamo incontrato per la prima volta il nuovo sindaco, Jamil Sadegholvaad, per fargli gli auguri di buon lavoro e dar seguito a una collaborazione ormai di lunga data tra il Meeting e l’amministrazione comunale. Erano presenti il presidente Bernhard Scholz, il direttore Emmanuele Forlani e Nicoletta Rastelli, responsabile delle Pubbliche relazioni del Meeting. C’è una lunga tradizione di collaborazione tra il Meeting e le amministrazioni comunali che si sono succedute in città, a partire dal sindaco Zeno Zaffagnini scomparso due anni fa che condivise la nascita del Meeting, partecipando alle inaugurazioni delle prime tre edizioni.

na? A che immagine, a che oscura somiglianza”, a cura di Davide Rondoni ospitata dal Part - Palazzi dell’Arte Rimini. Una tradizione destinata a durare, perché quando si dice il Meeting “di” Rimini, la preposizione non indica solo una localizzazione geografica, ma un’appartenenza…

Da parte del Meeting la presenza in città è una costante. Si pensi ai grandi spettacoli itineranti dei primi anni come il Miguel Mañara con Franco Branciaroli con scene e costumi di Margherita Palli che si tenne nel 1989 in luoghi simbolici della città, dall’Arco di Augusto, alla spiaggia, al ponte di Tiberio. Ma lo stesso si può dire di tante grandi mostre a Castel Sismondo, fino a spettacoli quali “Attraverso il mare del desiderio” del 2018, liberamente tratto da “La scarpetta di raso” di Paul Claudel, che ebbe la Piazzetta sull’acqua al Ponte di Tiberio come spettacolare fondale. Anche nel 2021 il Meeting è stato presentissimo in città, con gli spettacoli che si sono svolti in piazza Tre Martiri e con la mostra “Natura umaMEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021

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contributi

Educazione civica? Io la imparo al Meeting Lo avevamo lanciato nello scorso aprile, e subito era stato adottato da tanti insegnanti per i loro corsi, soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado. Oggi lo abbiamo aggiornato, tenendo conto dei numerosi contributi del Meeting 2021. Parliamo del booklet digitale sull’educazione civica scaricabile liberamente dal link www.meetingrimini.org/ il-meeting-e/pubblicazioni/booklet/, ricchissimo di spunti e materiali provenienti da 42 anni di storia della manifestazione. «La storia del Meeting», spiegava il presidente Bernhard Scholz al momento del lancio della pubblicazione, «è piena di testimonianze e di riflessioni che hanno un grande significato per comprendere il mondo contemporaneo e per dare orientamenti utili in un contesto di grandi cambiamenti culturali, sociali, economici, politici e geopolitici». E scorrendo le pagine del booklet se ne ha subito una chiara dimostrazione. Il fascicolo digitale in 24 pagine sintetizza i contributi del Meeting secondo l’ordine suggerito dai programmi ministeriali per le scuole superiori. Si parla quindi in primo luogo di Costituzione, diritto, legalità e solidarietà, di seguito si affrontano i temi dello sviluppo sostenibile, dell’educazione ambientale, della tutela del territorio e infine si approfondiscono i temi della cittadinanza digitale, sempre attraverso link a testi, video, testimonianze di personalità di rilievo internazionale. Ai tre filoni indicati dal Ministero si uniscono due ulteriori percorsi di ricerca, uno dedicato all’Europa e uno con testimonianze di impegno per il bene comune, come contributo alla costruzione di una comunità civile.

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Quanto al percorso sulla Costituzione italiana, il booklet propone anzitutto i materiali tratti della mostra del

Repubblica), intitolato “L’incontro con l’altro: genio della Repubblica 19462016”, con la collaborazione di Lucia-

2011 “150 anni di Sussidiarietà - Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”, curata dalla Fondazione per la Sussidiarietà nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e dal ciclo del 2016 (70mo anniversario della

no Violante e la supervisione storica di Agostino Giovagnoli. Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile sono vari i contributi soprattutto del Meeting degli ultimi anni, sul leitmotiv di Agenda MEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021


contributi

LUCIANO VIOLANTE

DIEGO PIACENTINI

MASSIMO GAGGI

2030 e dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) proposti dall’Onu, sempre declinati in chiave di esperienze ed esempi concreti. Nel booklet si parla poi di sostenibilità in rapporto alla sussidiarietà, all’innovazione, ai temi dell’educazione ambientale e della tutela del territorio. Moltissimi gli spunti anche sul tema della cittadinanza digitale, con l’apporto di relatori quali Luciano Floridi, Paolo Benanti, Massimo Gaggi e Diego Piacentini e riflessioni su trasformazione digitale, intelligenza artificiale (un tema su cui il Meeting riflette dal lontano 1986), fake news e agenda digitale. Sono anche disponibili varie esposizioni, molte delle quali sotto forma di mostra itinerante (trovate il catalogo completo sul sito internet www.meetingmostre.com). Le schede delle mostre itineranti all’interno del sito contengono anche i file pdf dei pannelli, che possono essere usati a loro volta come materiale didattico, per ricerche, presentazioni, tesine ecc. Insomma un sussidio utile nei contesti più diversi, non solo allo studente ma anche a chiunque voglia affrontare MEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021

ANNA ODONE

MATTIA ALTINI

PAOLO BENANTI

questo tema in modo non deduttivo, partendo dai principi, ma attraverso il racconto di esperienze di partecipazione viva al tessuto civile e sociale.

LUCIANO FLORIDI

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GivingTuesday

il Meeting è un dono che apre al mondo L’anno scorso lo avevamo celebrato raccontando le storie di tanti amici capaci di regalare un po’ di sé agli altri. Non era stato difficile trovare chi raccontasse la propria esperienza per il Giving Tuesday, la Giornata mondiale del Dono. Assunta scriveva: «Io ancora dico grazie per avermi chiesto la disponibilità a collaborare per portare nel nostro territorio la proposta del Meeting, l’ho sentita un po’ come una chiamata per fare qualcosa di concreto anch’io per gli altri un dono per la mia città!». «Il Meeting da volontario è molto diverso che da visitatore, molto più bello», aggiungeva Bernardo. E sempre parlando dell’esperienza del lavoro volontario (perché i volontari sono i primi donatori del Meeting), Virginia aggiungeva: «Mi sono resa conto che, invece di perdere ore di studio, ho guadagnato tantissimo, e anzi, ho con me un’esperienza preziosissima». Perché il dono è qualcosa che, quando si dà, anziché perdersi si moltiplica.

del Giving Tuesday, abbiamo fatto un passo in più. «Un passo in più perché ci si è chiarito», spiega Alessia Lachi, che all’interno dello staff Meeting segue in modo specifico questo evento, «che non solo le tante storie che abbiamo scoperto e poi raccontato fino ad oggi, ma il Meeting stesso è un dono. Il Meeting è anzitutto un dono ricevuto, un evento che nasce dal dono di tanti amici, che dal 1980 dan-

no il proprio tempo, risorse, creatività per costruirlo. Ma il Meeting è anche un dono ridato, restituito, come desiderio di ricambiare e dilatare la gratuità di chi ci sostiene da sempre».  Sono tantissime infatti le persone che – sembra un gioco di parole – sostengono quello che il Meeting sostiene. Che cioè vedono nel Meeting un’opportunità di incontro tra perso-

Quest’anno, ormai il quinto per noi che ormai siamo fan della prima ora ne, tradizioni, culture, ambiti diversi, ciascuno portatore di una grande ricchezza. E allo stesso modo comprendono l’importanza del fatto che nella società di oggi ci sia un’arena come il Meeting, in cui chiunque abbia un contributo da portare lo può fare liberamente, dove anche la politica trova l’opportunità di un confronto costruttivo sui temi che stanno a cuore alle persone. «Si chiarisce sempre di più», racconta Alessia, «che c’è un legame solidissimo tra tutti questi aspetti, il desiderio innato di fare del bene che contradMEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021

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GivingTuesday

Contest GivingTuesday 2021, ecco il regolamento

distingue ciascuno di noi, la necessità di relazioni sincere e poi il dono come fattore che potenzia le relazioni e sostiene e rafforza il legame con gli altri. Di qui è nato anche il claim della nostra campagna Giving Tuesday 2021: “Meeting... un dono che apre al mondo”». Per tornare appunto alla Giornata mondiale del Dono, che quest’anno si è celebrata il 30 novembre (a pochi giorni dalla Colletta alimentare, altra imponente manifestazione di dono nel nostro Paese), uno dei modi per diffondere la cultura del dono è partecipare al 5° Contest GivingTuesday, riservato a organizzazioni non profit, scuole, comuni, persone e aziende per dare un sostegno economico a progetti solidali. Si tratta di un’iniziativa promossa da Aifr – Associazione Italiana di Fundraising (il referente italiano del movimento mondiale GivingTuesday) per contribuire concretamente alla realizzazione di attività e iniziative solidali. Anche il Meeting partecipa da più anni con un proprio progetto: sostienilo cliccando qui o andando sul portale web givingtuesday.it. Vota anche tu, è un modo semplice per sostenere il Meeting e prima ancora per dar forza alla cultura del dono nel nostro Paese!

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Il Contest GivingTuesday 2021, quinta edizione italiana, è promosso da Aifr – Associazione Italiana di Fundraising con l’obiettivo di sostenere progetti solidali in ambito sociale o culturale. A CHI È RIVOLTO Possono presentare un progetto tutte le Organizzazioni non profit, Enti Pubblici (Scuole e Comuni), Persone fisiche e Aziende. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE Ogni partecipante (persone, ONP, aziende, scuole, comuni) può caricare un solo progetto solidale. I progetti verranno votati dagli utenti e i primi 10 che raggiungeranno il maggior numero di voti (avendo superato la soglia minima di 100 voti) avranno la possibilità di accedere alla seconda fase del Contest. Una giuria composta da Associazioni del Terzo Settore Italiano eleggerà, tra i dieci progetti più votati dagli utenti, i vincitori dell’edizione 2021. PREMI Il primo premio è pari a seimila euro, il secondo classificato pari a tremila euro e il terzo classificato 1.500. Inoltre sarà assegnato un ulteriore premio di mille euro tra tutti i partecipanti di questa edizione che supereranno la soglia minima di cinquanta voti, ma non rientreranno tra i dieci finalisti. Questo premio sarà assegnato attraverso un’estrazione in occasione dell’evento del Contest.

MODALITÀ DI VOTAZIONE La votazione è aperta a tutte le persone attraverso il portale givingtuesday.it e avviene attraverso il pulsante VOTA all’interno della pagina dedicata al progetto solidale. Ogni persona ha a disposizione un solo voto da assegnare a un progetto inserendo e validando il proprio indirizzo email. Non è consentito l’utilizzo di email temporanee “usa e getta”, creare appositamente indirizzi multipli per il Contest o comunque utilizzare sistemi che consentano di generare indirizzi email multipli non associati ad una singola persona fisica. Le email dei votanti non saranno utilizzate per attività di marketing successive all’evento e saranno cancellate. DURATA DELLA VOTAZIONE I progetti candidati possono essere votati via email tra il 1° ottobre 2021 e il 6 gennaio 2022. TIMING: 30 novembre 2021 presentazione dei progetti e caricamento sul portale web givingtuesday.it 6 gennaio 2022 fine delle votazioni febbraio 2022 proclamazione ufficiale dei vincitori e consegna premi

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spettacoli

La bellezza, strada per la ripresa Intervista a Otello Cenci, responsabile dipartimento Spettacoli Meeting

«C’è nulla più dell’arte che possa cogliere lo spirito, le tensioni, le aspirazioni e i timori di un’epoca, soprattutto quando si parli di un’epoca di crisi profonda come quella che stiamo attraversando? Si potrebbe dire che la bellezza, l’arte è un termometro dello stato di salute di una società che allo stesso tempo indica se non la cura, una strada per la ripresa, verso il ritorno allo stato di salute». Otello Cenci da più di vent’anni è l’anima di una fondamentale componente del Meeting: gli spettacoli. E da questo angolo visuale privilegiato partecipa alla costruzione dell’evento.

cui bisogna ripensare tante certezze messe in discussione dalle pandemia. L’amicizia fra i popoli presente nella nostra “ragione sociale” è più che mai di attualità». Proviamo ad esemplificare… «Quest’anno ad esempio abbiamo chiesto provocatoriamente a giovani artisti e band di confrontarsi con il titolo del Meeting, “Il coraggio di

O ancora? «O ancora Uto Ughi, classe 1944, un’icona del virtuosismo italiano. Poteva benissimo venire, suonare come solo lui sa fare, ricevere tanti applausi, salutare la compagnia e andarsene. Si è messo in gioco regalandoci un concerto in più del previsto, che ora troviamo sul canale Youtube del Meeting. Ha fatto uno storytelling originalissimo delle

Il tentativo infatti che il Meeting fa attraverso convegni e mostre di interpretare i trend, le tensioni e le torsioni di un momento storico, trova un’espressione ancora più piena negli spettacoli. «Attraverso la cultura e lo spettacolo, e soprattutto attraverso tanti incontri che si fanno con grandi maestri e con giovani artisti, con italiani e stranieri, il Meeting ha sempre usato di questo strumento come di un’occasione per un confronto e un incontro, sia a livello umano sia come giudizio sulla situazione attuale, e ha continuato a farlo in questo momento così particolare». Quindi cosa significa sviluppare il messaggio del Meeting attraverso gli spettacoli in un momento come quello presente? «Attraverso la cultura il Meeting incontra tante realtà e mette a confronto la sua visione della vita con le visioni e prima ancora con le storie di tanti artisti e personaggi. Questo è fondamentale in un momento in MEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021

dire io”. Citazione di Kierkegaard, non esattamente il più facile dei soggetti. Si poteva pensare a un concorso per pochi intimi. Hanno risposto in 142 e i testi sono stati coraggiosi, provocatori, imprevisti. Sfida accettata in pieno».

Quattro Stagioni interagendo istante per istante con il pubblico, sempre confrontandosi con il titolo del Meeting e dando una testimonianza di cosa significhi la bellezza, il fare arte oggi, in tempi di pandemia».

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spettacoli

Anche lo spettacolo dantesco aveva una cifra originale. Già il termine spettacolo forse sta stretto a questo evento. «Marco Martinelli, non l’ultimo arrivato, parliamo del Premio dell’Associazione nazionale dei critici francesi

per la miglior pubblicazione sul Teatro 2021, ha creato un evento in cui il pubblico è diventato attore, coro, protagonista, ridonandoci una Divina Commedia viva, popolare, non aulica, che può tenere benissimo il pubblico per due ore nella piazza centrale della capitale del turismo balneare». Insomma, il tema è il confronto con l’altro, a livello di coinvolgimento quasi fisico. «È ciò su cui da sempre il Meeting punta. Ed è il fattore che da più parti, a livello anche economico, viene individuato come il cardine per nuove di-

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namiche di sviluppo, collaborazione e socialità. Cos’è d’altra parte, ad esempio, il teatro se non letteralmente un mettersi nei panni degli altri, attraverso testi nuovi piuttosto che classici, con artisti giovani o affermati?

Quindi qual è stata la cifra degli spettacoli 2021 del Meeting? «Il 2021, come il 2020, è stato un anno in cui il Meeting ha dovuto ri-immaginarsi. E lo ha fatto con coraggio e energia incontrando Rimini, la capitale dell’incontro, una città che è un media in sé e per sé. Così, grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, siamo voluti tornare nelle piazze per facilitare la possibilità dell’incontro con quante più persone possibili, perché i contenuti del Meeting fossero per tutti, contaminando la città. Di certo piazza Tre Martiri non è mai stata usata un’intera set-

timana come arena di spettacoli, l’Amministrazione va ringraziata per aver condiviso fino in fondo questa proposta». Abbiamo parlato di Meeting Music Contest, la competizione per artisti e band indipendenti, tra i quali forse qualcuno che un domani scalerà le classifiche… «Era una prima volta in quarant’anni di storia e più del Meeting. Ci siamo buttati senza rete, i numeri sono stati quelli he abbiamo detto, entusiasmanti, ma soprattutto il Contest ha provocato i giovani a dire chi sono, cosa si aspettano. Il progetto proseguirà anche nel 2022. Sottolineo l’altra caratteristica fondamentale, il “fare con”, la collaborazione con altri soggetti, in questo caso il MEI di Faenza, ovvero la galassia di riferimento di tutto questo mondo giovanile e musicale, la più poderosa fucina di talenti (altro che talent!) di questi anni. Anche loro hanno rischiato investendo sul Meeting, siamo felici che il risultato finale sia stato così positivo». Insomma i compagni di viaggio sono importanti. «Necessari direi. E non per solo motivi di reciproca utilità. Il Meeting non vuole dire solo come la pensa ma confrontarsi con altri, trovare compagni di viaggio per raccontare la vita, la società, l’arte. Già ho parlato del maestro Ughi, la cui disponibilità mi ricorda quella che ci dimostrò Ennio Morricone in passato. Anche allora ci fu più che un semplice concerto. Sono eventi che si cercano, che ci si augura avvengano. Non solo performance, ma un incontro vero con artisti che hanno una tempra umana di un certa qualità». Cosa si percepisce nel mondo dello spettacolo in questo momento senza precedenti? «Gli ultimi due anni sono stati devaMEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021


spettacoli

stanti per il mondo dell’arte e dello spettacolo. Una situazione senza precedenti, che ci ha messi tutti sullo stesso piano. Leggerla con la sensibilità degli artisti può essere l’occasione per ripartire. Da una parte c’è l’atteggiamento, peraltro più che comprensibile, di chi aveva progetti nel cassetto e non vede l’ora di rimetterli in campo, ritornando a fare quello che ha sempre fatto. Dall’altra, chiunque sia sincero con se stesso sa che nulla sarà più uguale a prima, neanche sotto l’aspetto della forma artistica, per cui si cerca una nuova espressività e un nuovo modo di raccontarsi. È l’aspetto più interessante in questo momento. Per chi può permetterselo, naturalmente». “Una passione per l’uomo”. Gran bel tema per un cartellone di spettacoli. «Mi ha colpito una delle persone con cui mi sono confrontato in questo periodo, che mi ha suggerito di partire dalla domanda “cosa appassiona l’uomo? cosa lo rapisce?” Un punto di partenza davvero stimolante. Naturalmente poi “passione per l’uomo” significa anche passione per l’irripetibile singolarità di ciascuno. Non siamo già giunti a una sintesi. Tenendo conto di queste provocazioni sto incontrando artisti, vedendo progetti, c’è parecchio movimento in giro. Ciò che non ci interessa come Meeting è la posizione cinica rispetto alla realtà, la perdita di passione. Dove c’è vitalità e interesse per la persona, comunque essa nasca, ci fa capire di più l’umano, mostra una strada percorribile insieme. Di sicuro ci piacerebbe tornare nel centro della città, proseguendo la collaborazione con l’amministrazione comunale, un luogo ospitale, accogliente e invitante per tutti. Nel 2022 poi vorremmo tornare a presentare un’opera teatrale, cosa che non è stata possibile nelle ultime due edizioni, come occasione di approfondimento del tema del Meeting». MEETING NEWS | N. 16 | DICEMBRE 2021

Quello che invece non si è interrotto sono gli appuntamenti di Spirto Gentil, gli incontri di ascolto guidato di musica classica. «È un format che ha mostrato di sapersi riconvertire e che non ha patito più di tanto il mezzo digitale, anzi, ha

di oggi, al loro contributo non solo tecnico – da maestro riconosciuto della cinematografia italiana – ma da persona di una ricchezza umana non comune».

permesso di incontrare un pubblico nuovo, mostrando, anche grazie a nuovi interpreti, tutta la freschezza di un’intuizione che risale a don Luigi Giussani». Una cosa - tra le tante - che rimarrà del Meeting 2021? «Abbiamo fatto già tanti esempi. Non abbiamo invece ancora citato l’incontro con Pupi Avati, una perla di questo Meeting, perché testimonia quanto alcuni artisti siano in grado di rappresentare una ricchezza per tutti grazie alla loro esperienza, alla loro capacità di giudizio sulla realtà

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