Quotidiano Meeting | 25 agosto 2022

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Una libertà, ha proseguito Scholz, testimoniata al Meeting da donne e uomini impegnati nel mondo a costruire la pace, al superamento delle disuguaglianze, a formare i giovani, nelle periferie esistenziali e sociali, alimentando «la linfa vitale di una socialità più umana e di una società civile che si aspetta di essere sostenuta e non sostituita dalla politica».

L'intervento del presidente del Consiglio scalda la platea dell'auditorium e incassa venti applausi

DONARE AL MEETING HA TANTI BENEFICI! Da quest’anno UNO IN PIÙ! Il Meeting per l’amicizia fra i popoli ora è Ente del Terzo Settore* * LA TUA DONAZIONE POTRÀ USUFRUIRE DEI BENEFICI FISCALI 25 ANNO 43 N° 6 IT’S A MATTER OF ENERGY LE VIDEO INTERVISTE www.meetingrimini.org/media-room A apertomicrofono EDITORIALE DOPO LA PANDEMIA L'INTERVISTA A pagina 2 A pagina 9 A pagina 3

Con il laabbiamovaccinovintobattaglia

Da Mario Draghi al premier Draghi di Paolo Costa Dall'intervento di Mario Draghi a quello del premier Draghi sono trascorsi due anni di problemi, vecchie e nuove emergenze, un periodo in cui, ha detto il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz introducendo l'incontro, si è camminato «per una ripresa e una ricostruzione duratura, per riforme che favoriscono l'iniziativa responsabile e riducono il peso della burocrazia». Era il 18 agosto del 2020 quando Draghi al Meeting disse che «la società non può accettare un mondo senza speranza; ma deve, raccolte tutte le proprie energie, e ritrovato un comune sentire, cercare la strada della ricostruzione».

Adesso l'Italia, ha detto Scholz, «ha conquistato una reputazione internazionale meritata e preziosa, in mezzo a una geopolitica sempre più conflittuale». E, rivolgendosi al premier, ha aggiunto: «Col suo governo lei si è impegnato per una Unione europea più forte e solidale, più cosciente e più propositiva dei valori della libertà, dello stato di diritto e della democrazia che la contraddistinguono». Valori perseguiti anche con l'impegno in difesa del popolo ucraino e a favore della pace (richiamo che, nel giorno dell'anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina è stato accolto da un caloroso applauso).

Sempre nel suo intervento iniziale, Scholz ha detto che «la passione per l'uomo è prima di tutto una passione per la libertà». Una libertà capace di «costruire relazioni positive nonostante le difficoltà» e di «fare i sacrifici necessari perché le future generazioni possano prosperare e non trovarsi caricate di fardelli insopportabili».

L'Italia ce la farà

Ha ricevuto una valanga di applausi, commuovendosi. Senza scomporsi: l’uomo non manca certo di aplomb. Ma dicendosi davvero profondamente colpito per la calorosa accoglienza. E ha passato il testimone al nuovo governo, di qualunque colore politico sarà quello deciso dalle urne. Il presidente del Consiglio uscente, accolto dal presidente del Meeting, Bernard Sholz, è venuto a Rimini per fare un bilancio della sua azione di governo, così come due anni fa vi era stato proponendo un metodo di contrasto alla crisi – debito buono sì, debito cattivo no – che poi avrebbe messo in atto nell’esecutivo di unità nazionale. «L’Italia ce la farà», il suo messaggio. Perché è un Paese che nelle difficoltà sa essere forte. Forte però non può essere da solo, isolandosi. Perciò niente sovranismi, l’appartenza europea e atlantica è un punto fermo che non può essere messo in discussione. Così come pieno deve essere il sostegno all’Ucraina, e rapido e accorto il superamento della dipendenza dalla Russia per l’approvvigionamento del gas. Quanto alle elezioni, semplicemente ma in modo eloquente ha invitato ad andare a votare. «Voi rappresentate la speranza della politica – ha detto rivolgendosi soprattutto ai giovani del Meeting.

GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO2 PRIMO PIANO Bertolaso, Figliolo, Rezza, Cesana e la battaglia contro il Covid-19

One Health Alberto MANTOVANI Istituto Superiore di Sanità Simona SERAVESI Organizazione Mondiale della Sanità Marco SIMONELLI Istituto Superiore di Sanità modera Francesca FIORINO Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo

Con il vaccino oltre la pandemia Così, nonostante gli errori commessi, è stata gestita e superata l’emergenza di Giancarlo Cervino Carlo Lucchina, presidente della associazione Varese per l’Oncologia, ha coordinato ieri in Auditorium, un confronto tra Guido Bertolaso che coordina la campagna vaccinale per la Regione Lombardia, Francesco Paolo Figliuolo, già commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute e Giancarlo Cesana, docente di Igiene a Milano-Bicocca. La storia della medicina ha circa 2.500 anni e il problema del rapporto tra la libertà personale e la necessità di proteggere la collettività è legato al fatto di dover curare malattie che all’inizio sono sconosciute e quindi inguaribili. Il Covid-19 è stato all’inizio una patologia che aveva una letalità venti volte superiore a quella di una normale infl uenza. Agli albori della medicina, si sarebbero allontanati i malati senza curarli, poi con il Cristianesimo, per la speranza della resurrezione – afferma Cesana - «la morte non ha più l’ultima parola sulla vita e quindi i malati si potevano curare anche con il rischio di morire». Le amministrazioni pubbliche si sono progressivamente evolute e Guido Baccelli, fondatore del policlinico Umberto primo a Roma nel 1903 disse che «la forza dei popoli è la sanità». E il problema dell’organizzazione della sanità e quello della comunicazione divennero fondamentali. Per quanto riguarda l’organizzazione della lotta contro un’emergenza pandemica, Figliuolo ribadisce che «l’ottimo è nemico del buono» e «bisogna avere il coraggio di scegliere mettendoci la faccia». La comunicazione istituzionale purtroppo, continua Rezza, non fa spettacolo e non potrà mai superare quella non istituzionale in cui non sempre gli esperti sembrano essere all’altezza del loro ruolo. Bertolaso gli fa eco affermando che nel caso del Covid-19, nel 2020, la comunicazione istituzionale agli inizi provocò confusione perché era contraddittoria mentre quando c’è un’emergenza occorre un portavoce, serve essere rapidi e, soprattutto, non bisogna lasciare indietro nessuno. E Cesana conclude affermando che don Giussani diceva che «tutti abbiamo qualche difettino» che bisogna correggere per evitare disastri, e se, nonostante tutta la confusione mediatica, sono stati raggiunti in Italia risultati nella lotta alla pandemia superiori a quelli di altri paesi europei, vuole dire che gli attori che hanno gestito - molte volte evitando i rifl ettori - l’emergenza, sono riusciti nell’intento di correggere i tanti errori fatti.

AREA INTERNAZIONALE PADMEDIAC3-C4PARTNER C’È UN’ITALIA CHE COOPERA Sabato 20 |h 14.00 sostenibileformeistituzionale:Comunicazionenuovemediaesviluppo Dante Brandi Capo Unità di Coordinamento della Comunicazione, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Chiara Piotto Giornalista Torcha modera Samuele Cofano DGCS/Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Domenica 21 |h14.00 Incontro con il cardinale Nzapalainga sulle sfide,principalidell’Africa Sub Sahariana. Card. Nzapalainga Arcivescovo di Bangui, Centrafrica Marina Sereni Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lunedi 22 | h 14.00 Enti locali e diplomazia alimentare: il Milan Urban Food Policy Pact Anna Scavuzzo Vicesindaca di Milano Stefano Gatti Inviato Speciale Sicurezza Alimentare Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. modera Pietro Pipi Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo/AICS Lunedi 22 | h 16.00 Diplomazia alimentare italiana: un impegno per il mediterraneo Fabio Cassese Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelo Riccaboni Presidente PRIMA e SANTA CHIARA LAB/ Università di Siena Dr. Samer Jarrar Direttore Generale del Centro Nazionale di Ricerca Agricola, Ministero dell’Agricoltura dell’Autorità Nazionale Palestinese modera Marinella Giannelli CIHEAM Bari. Martedì 23 | h 14.30 La crisi globale:alimentarelapersona al centro Luigi Di Maio Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Maurizio Martina Vicedirettore Generale FAO Ettore Prandini Presidente Coldiretti Stefano Zamagni Presidente Accademia Pontificia per le scienze Introducesociali. Bernhard Scholz Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra popoli ETS. Modera Stefano Gatti Inviato Speciale Sicurezza Alimentare, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Martedì 23 | h 17.00 Creare e ricreare con l’economia circolare Enrico Dall’Olio Presidente Agribioenergia Soc. Coop. Agricola Massimiliano Cenacchi Direttore Agricolo COPROB-Italia Zuccheri Mario Pascucci Amministratore Delegato Caffè Pascucci Gaetano Dini Ciacci Direttore dei Servizi Conad. modera Augusto Bianchini Professore Associato Dipartimento di Ingegneria Industriale - Università di Bologna. Martedì 23 | h 18.15 L’acqua, un bene per l’umanità Luca Maestripieri Direttore Agenzia Italiana per Cooperazione allo Sviluppo Biagio Di Terlizz Direttore Aggiunto CIHEAM Bari modera Ambra Franceschetti DGCS/Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Mercoledi 24|h14.00 Crisi climatica e sicurezza alimentare: il ruolo dell’imprenditoriatecnologicadell’innovazionee Gianpiero Menza Senior Partnerships & Innovative Finance Officer, Alliance/CGIAR Gladys Morales Senior Innovation Adviser, Change Delivery and Innovation Unit (CDI) United Nations International Fund for Agricultural Development (IFAD) Celeste Righi Ricco Researcher at Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) and co-founder at Change For Planet modera Claudia Zaccari Junior Analyst, Alliance/CGIAR Mercoledi 24|h16.00 Centro e periferia. Al cuore dello sviluppo territoriale sostenibile Rinaldo Melucci Sindaco di Taranto Habib Dhaouadi Sindaco di Gabes Carmelo Troccoli (Farmer World Market Organization) modera Enrica Simonetti Giornalista Gazzetta del Mezzogiorno Giovedì 25 | h 12.00

GAS – «L’Italia sarà in grado di diven tare completamente indipendente dal gas russo a partire dall’autunno 2024. La Russia non ha esitato a usare il gas come arma geopolitica con tro l’Ucraina e i suoi alleati europei».

CRESCITA – «Siamo tornati ai li velli di pil che registravamo prima della pandemia in anticipo rispetto alle stime della Commissione europea. Secondo il Fondo monetario inter nazionale cresceremo più di Fran cia, Germania e della zona euro nel suo complesso».

EUROPA – «L’Italia ha bisogno di un’Europa forte tanto quanto l’Europa ha bisogno di un’Italia forte».

COESIONE – «Terminata l’esperienza dell’unità nazionale, la coesione si dovrà ritrovare nel sentire comune di tutti i protagonisti, nel loro senso di appartenenza agli stessi ideali propri della nostra Repubblica e della nostra Unione Europea».

RUSSIA – «Si parla molto di sovrani tà, ma dipendere, come è accaduto in passato, per quasi metà delle proprie forniture di gas da un Paese che non ha mai smesso di inseguire il suo passato imperiale è l’esatto contrario della sovranità. Non deve accadere mai più».

CRISI – «Gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza. E han no riscritto una storia che sembrava già decisa». ELEZIONI – «Invito tutti ad andare a votare».

3 GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO PRIMO PIANO Standing ovation e rafca di applausi per l’intervento del presidente del Consiglio Draghi: andate a votare, l’Italia ce la farà

CREDIBILITÀ – «L’Italia sa essere un Paese autorevole ed è con l’autorevolezza che viene il rispetto degli altri». PNRR – «Rispettati tutti gli obiettivi previsti dalle prime due scadenze del piano, e siamo al lavoro per raggiungerne il più alto numero possibile prima del cambio di governo».

HAVEL – «Nelle sue parole, libertà e democrazia richiedono parteci pazione e pertanto responsabilità da tutti noi». Non sono state formali le parole conclusive di Mario Draghi: «Con le vostre energie, con la vostra serietà, con il vostro amore per la vita e per l’Italia, voi, noi tutti, supereremo gli ostacoli, vinceremo le sfde. La fducia nel futuro si fonda su questa consapevolezza e sarà la nostra forza».

VACCINAZIONE – «Uno sforzo logistico imponente per cui ringrazio il personale sanitario, l’esercito, la Protezione civile, i volontari».

PROSSIMO GOVERNO – «Sono con vinto che qualunque sia il suo colo re politico l’Italia ce la farà, anche questa volta». SCUOLA – «Abbiamo scelto di riapri re appena è stato possibile. Consci del rischio calcolato a cui andavamo incontro. Il risultato ci ha premiati».

SOVRANISMO – «Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale. Dalle illu sioni autarchiche del secolo scorso alle pulsioni sovraniste che recentemente spingevano a lasciare l’euro, l’Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola».

«Noi europeisti e atlantisti, non dobbiamo isolarci». E al popolo del Meeting: «Siete la speranza della politica» di Maurizio Vitali Standing ovation all’inizio. Una ven tina e più di applausi durante l’inter vento. Standing ovation fnale. Mario Draghi – addirittura lui! – ci deve mettere un po’ di impegno per non tradire l’emozione. Però la dichiara e la motiva: «Grazie per la calorosa ac coglienza. Voi vivete la politica come condivisione di idealità, impegno sociale e coerenza di vita personale. Mi colpisce molto. Siete la speranza della politica». Poi via con un’ora di discorso che è stato un bilancio (positivo) del suo governo di unità nazionale e quasi un passaggio del testimone per il prossimo, che uscirà dalle elezioni, «qualunque esso sia»: «L’Italia ce la farà». Ce la farà, però, se il nuovo governo e la forze politi che sapranno far prevalere lo spirito di coesione e il dialogo sulle mire particolari, e se sapranno tenere alta la credibilità. All’interno, verso i cittadini e la società, saggiamente equilibrando incentivi alla crescita, sostegno ai giovani e alle famiglie ed equilibrio di bilancio. E all’estero, attraverso un chiaro posizionamento europeista e atlantista (e flo-ucrai no), senza chiusure sovraniste, attra verso il mantenimento degli impegni (Pnrr, riforme, ecc.) e attraverso una capacità propositiva. Il popolo del Meeting ha apprezzato molto. E, come detto, ha applaudito una ventina di passaggi: prendiamo gli applausi come fl rouge per ripro porre i punti più “graditi” del discor so del premier. Di manifestazioni di disapprovazione (come capitato ad Enrico Letta sulla sua idea di scuole materne obbligatorie) non ce ne sono stati. Quindi possiamo riferire solo i “placet”. Ecco le frasi applaudite.

TASSE – «Abbiamo avviato la ri forma della riscossione e ci siamo impegnati perché non ci fossero nuovi condoni prima del suo comple tamento. L’evasione fscale non deve essere né tollerata né incoraggiata».

LUCE – «Slegare il costo dell’energia elettrica dal costo del gas. È un lega me che non ha più senso».

DEBITO – «Il rapporto debito/pil resta a livelli molto alti, ma il calo nel biennio 2021-2022 sarà il più consistente in termini assoluti dal dopoguerra».

UCRAINA 1 – «Il grande senso di solidarietà degli italiani, con la loro commovente accoglienza dei profughi nelle case, nelle scuole, nelle parrocchie». UCRAINA 2 – «Non possiamo dirci europei se non siamo pronti a difendere la dignità dell’Ucraina e dell’Europa». UCRAINA 3 – «Missili russi han no bombardato la zona intorno alla centrale e quindi non posso che associarmi alle parole del Santo Padre perché si eviti un disastro nucleare».

UCRAINA 4 – «Sia l’Ucraina a decidere quali termini di pace siano accettabili».

Il lavoro dei volontari che curano i comunicati stampa non solo per i giornalisti Media Room: questo Meeting non finisce oggi

Per ogni incontro o evento un resoconto agile, di sintesi, pubblicato sul sito e a disposizione di tutti gli interessati di Alessandra Montagnoli Ultimo giorno di Meeting. Si è alle battu te fnali su tutto, incontri, mostre, ristora zione, spettacoli. I volontari, anche i più timidi, hanno rag giunto un livello di organizzazione, ge stione e ottimizzazione del tempo, nelle mansioni a loro afdate, per le quali nor malmente servirebbe molto più tempo. Ma qui, si sa, succedono piccoli mira coli, di continuo. Nei dialoghi di questi giorni, o guardando i volti delle persone, si percepisce che serve solo una cosa: tenere il cuore e gli occhi aperti per ri conoscere dove accade qualcosa di bello e rischiare nel seguirlo. Esempio perfetto di questo è Roberto, qui come volontario nell’area comunicati stam pa. Da tempo affascinato da quella che conosceva a distanza come una “mani festazione culturale estiva”, ricorrenza attesa di anno in anno, quest’anno de cide di venire a conoscerla dal vivo e, visitando il sito, scopre di potersi iscrive re come volontario. Che desiderio smi surato ci vuole per voler rischiare così tanto la propria curiosità con un gruppo di sconosciuti. Prima del Meeting per coordinarsi ci si scrive su Whatsapp e solo in fera si inizia a dare un volto ai nomi della chat. Il compito dei comuni cati stampa è prezioso. Ogni incontro va seguito con attenzione e subito dopo si cerca di riportare i punti salienti degli interventi con precisione e accuratez za. Non è la sbobinatura dell’incontro, lavoro altrettanto importante che viene fatto con altre tempistiche. Questi testi sono più brevi e vengono resi disponibi li celermente sul sito web del Meeting, nella sezione Media Room, in modo che ognuno possa usufruirne. Una del le cose che sorprende, dice Maurizia, a cui fa eco Marco, è quanto, in modo incredibile, persone mai viste prima si organizzino in sincronia su tutto, dal tenere in considerazione le preferenze di tutti nella scelta degli incontri da se guire, all’aiutarsi e richiamarsi quando si fa più fatica. Qui è evidente quanto il lavoro di uno sia un servizio utile a tutti. E questo non fnisce con la chiu sura della fera.

QUOTID. MEETING 2021-3 inserz.pdf 1 04/08/21 16:05 GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO4 IN FIERA

«Lo abbiamo visto e sentito parlare»

Guide, volontari e visitatori raccontano la commozione per aver incontrato una presenza viva di Gianni Mereghetti Una memoria viva che genera commozione. La commozione di tanti che, nella settimana riminese, hanno visitato “Giussani 100”, la mostra promossa dalla Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, tratta dalla mostra virtuale (mostra.luigigiussani.org) curata dalla Fraternità di Comunione e liberazione per il cen tenario dalla nascita. A raccontarlo sono Anna, Elena, Silvia e Giovanni, tra i volontari in servizio come guide. La ragione di tanta commozione, secondo Silvia, è il fatto di poter incontrare don Giussani, vederlo e sentirlo parlare. Anche Elena sottolinea come per i giovani questa mostra abbia rappresentato una possibilità di stare di fronte alla sua persona. Anna sottolinea come vivere insieme da volontarie abbia dato loro gusto, restituito intensità ai loro rapporti e contribuito a riscoprire su di sé quello sguardo per cui ognuno ha un Giovannivalore.racconta un episodio par ticolarmente signifcativo: stava ac compagnando un gruppo di ragazzi libanesi e d’un tratto si è accorto che c’era anche un gruppo di ragazzi ucraini, che stavano vedendo un video con Elena Mazzola della ong Emmaus di Kharkiv. Vedendoli così attenti e commossi ha colto l’occasione per far notare al gruppo di ragazzi libanesi come l’amicizia ge-

5 GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO IN MOSTRA Giussani 100 sarà itinerante: uno strumento prezioso per tenere desta la memoria

nerata da don Giussani continui ancora oggi. Nella mostra la presenza di don Giussani parla ai giovani e agli adulti di questo tempo, come fosse lì a rivolgersi al cuore di ognuno. «Io non l’ho conosciuto di persona, ma nella mia esperienza di movimento – conferma Giovanni – tanto più vivo quanto più desidero conoscerlo». Questa mostra fa capire l’importanza della memoria di don Giussani, una memoria viva e non un devoto ricordo, come diceva lui. Anche quando, lunedì, la badessa di Valserena Maria Francesca Righi, il professore di Harvard Joseph Weiler, il flosofo Fabrice Hadjadj e Guzman Carriquiry, vicepresidente emerito della Pontifcia commissio ne per l'America Latina, sono entrati in dialogo con don Giussani, si vedeva che lo avevano davanti agli occhi. Quasi fosse una consegna che questo Meeting lascia a tutti: pa ragonate la vostra vita con quella di don Giussani. Ed è questo un modo affascinante di vivere il centenario: non un insieme di manifestazioni retoriche, bensì l’urgenza della sua presenza, del suo carisma in questi tempi, mendicando Cristo per lasciarlo entrare nelle case e nelle comunità ovunque nel mondo. La mostra sarà itinerante, strumento eccezionale per rivivere, nel centenario, l’esperienza dell’ incontro con lui, e tornare a vederlo e sentirlo parlare.

Progetti e interventi della Cooperazione italiana per creare nuove reti idriche ECONOMIA CIRCOLARE

Custodire il creato costruire la pace di Francesco Maria Capitanio Sandali realizzati con foglie di ananas, oggetti d’arredo creati utilizzando fondi di caffè, lampade di design fat te con scarti di bucce d’arancia; chi ritiene che questo sia impossibile può trovare tutto ciò esposto nel padi glione A3, nell’ambito della mostra “Se vuoi coltivare la pace custodisci il creato”, a cura della Fondazione per la Lombardia Ambiente, ARPA Lombardia e Associa zione Magica Compagnia. Visitando lo stand si capi sce che non si tratta di soluzioni futuristiche o il frutto di manie ecologiste. «La nuova visione antropologica proposta nell’enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco – ci dice Fabrizio Piccarolo, direttore della FLA – è alla base del nostro interesse per l’ambiente e della nostra ricerca. Per questo motivo la mostra è dedicata a incro ciare le tematiche ambientali con le proposte dell’enci clica, nella consapevolezza che la fonte della passione per la natura è la stessa della passione per l’uomo». La natura non si preserva, quindi, con un moralismo am bientalista fnalizzato a una sua mera "conservazione" bensì con un intervento intelligente in cui uomo e na tura sono l’uno al servizio dell’altro. Biodiversità, cam biamento climatico, economia circolare ed educazione ambientale i temi al centro anche di quotidiani con isti tuzioni, imprenditori e operatori del settore, oltre che di laboratori didattici per i più piccoli.

UNA

GIOVEDÌ

ore 12.00 Giuseppe Vadalà Commissario Straordinario Bonifche Riccardo Pase Presidente VI Commissione Consiglio Regionale della Lombardia ore 13.00 Cum tutte le creature Davide Rondoni commenta il Cantico delle creature di Francesco d’Assisi letture – Compagnia del Tarlo Amici di Gigi – “Amici di Gigi” Società Cooperativa sociale Onlus: aiuto, amicizia e una casa accogliente da cui afacciarsi al mondo. Canzoni del mondo in accompagnamento ore 14.30 Laboratori didattici a cura di FATTORMIA per i bambini 6/11 anni ore 15.45 Visita guidata all’esposizione dei biomateriali a cura di MAGICACOMPAGNIA Giovedì, 25 agosto Oggi parliamo di Paesaggio e Rigenerazione con L’AMBIENTE TRA SCIENZA, ISTITUZIONI E IMPRESE: GLI INCONTRI 25 AGOSTO PASSIONE PER L’UOMO6 MONDO Il rischio di siccità globale tra gli effetti del “terremoto” climatico Niente acqua, niente vita di Noemi Sbardella Emergenza idrica in una estate torrida. I cambia menti climatici stanno portando siccità in molte aree del paese, con conseguenze gravi su tutte le attività, in modo particolare su quelle agricole. Se guardiamo oltre l’Italia, però, altri paesi stanno soffrendo il terremoto climatico in modo molto più drammatico. Nel Niger, ad esempio, dove la quasi totalità del territorio è desertico e semide sertico, quaranta milioni di persone vivono in con dizione di precarietà e disagio. Senza acqua non c’è vita. E non c’è possibilità di sviluppo. L’acqua domina fra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo svi luppo sostenibile. L’obiettivo 6, in particolare, met te al centro l’urgenza di garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie a tutte le persone del mondo. Ed è uno dei più ambiziosi. «E probabilmente non perseguibile nei tempi prestabiliti» come sostiene Biagio di Terlizzi, direttore aggiunto di Ciheam a Bari, ospite assieme a Luca Maestripieri, diretto re dell’Agenzia alla cooperazione e allo sviluppo, all’incontro che si è tenuto ieri nell’Area internazio nale. In Egitto la bonifca dei canali sta salvando la vita ai bambini che restano invischiati nella mel ma, nelle alghe e nei rifuti. In Palestina, dove solo il 5% delle terre dispongono di acqua, l’obiettivo è quello di introdurre un’agricoltura di precisione. Ed è per questo che le tecnologie innovative stu diate dai giovani sono la nostra speranza miglio re. In un’isola del Kenya che non ha acqua e che ospita una comunità di 300 pescatori, sono stati portati vasi per la raccolta delle acque piovane, che tramite sistemi di canalizzazione garantisco no l’approvvigionamento nell’isola per tutto l’an no. In Etiopia un altro intervento della Cooperazio ne Italiana ha avuto risultati inaspettati.

CON IL PATROCINIO DI CON IL SOSTEGNO DI Presidenza del Consiglio dei Ministri Confindustria Romagna Conferenza Episcopale Italiana Regione Emilia-Romagna Comune di Rimini L’ IN MOSTRA L’avventura del giovane protagonista del libro sapienziale campeggia nello stand della Fraternità San Carlo Fino alla meta insieme a Tobia

Onde arancioni a Rimini di Giuseppe Bianchini «Ok siete di Cl, siete una Scuola di comunità di Milano, ma se dovessi spiegare cos’è il fenomeno degli Amici di Zaccheo all’uomo del bar che definizione daresti?» Segue il silenzio delle grandi dichiarazioni: «Gli Amici di Zaccheo sono un brand». Giù risate, la battuta funziona sempre. Va chiarito però che non è affatto una battuta e l’espressione “brand” va colta nel suo senso più pieno. Usando il latino si direbbe “habitus” secondo il grande Tommaso D’Aquino. Infatti per i corridoi della Fiera, (particolarmente nella zona delle missionarie di San Carlo) è stato possibile scorgere “strani soggetti” allegri e caciaroni, con t-shirt, occhiali da sole, braccialetti nero/arancio. Una strana allegria irresistibile come testimonia Caterina: «Vengo al Meeting perché alcuni amici mi trascinano con il loro entusiasmo e la loro Gliinsistenza».Zaccheida anni sono una presenza nella settimana riminese. «Perché venite al Meeting?». Tanti contributi a questa domanda. Risponde Alessia: «Dopo tanti anni sono tornata al Meeting perché mia figlia adolescente voleva incontrare una persona e dopo in paio di ore mi sono resa conto di sentirmi proprio a casa: accolta, sicura, contenta di esserci». Aggiunge Francesca: «è sempre occasione di stupore per quello che accade davanti agli occhi: e tutto ciò mi riempie il cuore di bellezza». «Fa bene alla vita! Basta questo per me» afferma Emanuela con gli occhi che le ridono. Benedetta fa un approfondimento sui temi che il Meeting offre: «Una frase detta ad un incontro o letta su un pannello è come un esercizio di allargamento e stiramento della mia mente e del mio cuore». Conferma Lele: «perché questo è lo sguardo di fondo che ritrovo ogni anno in qualunque conferenza, mostra o inconE’tro».un incontro vero non nel senso intellettualistico «perché il meeting è in concreto ciò che per me significa “incontro”» chiosano Elena e Pippo «perché è l'unico luogo al mondo in cui si possono ancora incontrare uomini e donne capaci di creare unità senza voler abolire la differenza»

AMICI DI ZACCHEO

La passione di Dio è non lasciare solo l’uomo. Nemmeno di fronte alle prove più dure di Matteo Rigamonti La prima passione per l’uomo è quella di Dio. Che non viene mai meno, anche nelle difficoltà, oggi come ieri. Lo documenta la mostra allestita al Meeting dalla Fraternità e dalle missionarie di San Carlo, dedicata quest’anno al libro di Tobia. Una mostra che parla di paternità e maternità, di crescita e amicizia, prova e riscatto nell’itinerario al destino. Con tanti personaggi che ne fanno quasi una fiaba cinematografica. Come da tradizione spiegata dai seminaristi e dalle novizie, affiancati da qualche compagno di viaggio che ha già abbracciato la definitività della vocazione, la mostra è allestita presso lo stand della Fraternità, nel padiglione C2, e si compone di cinque quadri illustrati da Jacopo "Ruggine" Riva, professionista dell’immagine amico della San Carlo. Per chi desideri andare più a fondo c’è anche un agile libricino, con tanto di versione in rima per i più piccoli. La trama del libro biblico sapienziale (non storico) di Tobia, che mira dunque a trasmettere un insegnamento – proprio come quello, forse più celebre, di Giobbe –, muove dalle sventure che affliggono l’ebreo Tobi e la sua famiglia: Anna, la consorte, il figlio Tobia e la sua futura moglie, Sara, figlia di Raguele. La trama, densa di avvenimenti e colpi di scena, si svolge nell’ottavo secolo prima di Cristo, tra Ninive, l’odierna Mosul, in Iraq, ed Ecbàtana, in quello che oggi è l’Iran. Ma il libro è stato scritto all’epoca delle conquiste di Alessandro Magno, quando il popolo si trovò improvvisamente straniero nella sua terra. Il commento, proposto dai giovani che appartengono alla realtà nata dall’intuizione di don Massimo Camisasca e ispirata dal carisma di don Giussani, insiste sul viaggio, fisico e metaforico, di Tobia verso Sara, per corrispondere al suo compito, accompagnato dall’angelo Raffaele e da un cane, originale compagnia cui si riferisce la frase che sta nel titolo: “Camminarono insieme”. Tra demoni, maledizioni e difficoltà di ogni tipo, il lieto fine è dichiarato fin dall’incipit, dai curatori così come dall’autore del libro, perché il male si combatte e la missione di Tobia è affidata da Dio, suprema fonte di letizia, conforto e coraggio. Possibilità reale anche per chi vive momenti di prova. “Camminarono insieme” è la seconda mostra della San Carlo realizzata in collaborazione dai seminaristi e dalle missionarie, dopo "O felicem virum!", quella della passata edizione del Meeting, che era dedicata alla figura di San Giuseppe. Come agni anno, allo stand, è possibile rinnovare l’abbonamento a Fraternità e missione con maglietta della mostra in omaggio.

SI RINGRAZIA 7 GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER

UOMO

Un fuoco acceso che illumina la vita di Gianni Mereghetti Al Meeting incontrare i ragazzi e le ragazze dell’Imprevisto è vede re quanto bene fa la passione per l’uomo che hanno incontrato nella comunità e che li ha fatti riforire. Andrea racconta che dopo un pe riodo in comunità ha litigato con il responsabile. Lui allora lo ha chia mato nel suo uffcio e gli ha detto: « Mettiti la mano sul cuore, prometti che la fai fnita e cominci un’altra strada». E’ stato molto doloroso per Andrea che riconosce di esse re introverso e orgoglioso, il suo responsabile lo ha messo davanti alla verità, ma gli ha anche detto «proviamoci insieme». Lì Andrea coglie uno sguardo su di sè da cui inizia il suo cammino che lo porta a ritrovare se stesso. Un giorno ad una festa dell’Imprevisto ha visto la sua titolare, un'importante impren ditrice. Lui non capiva cosa c’en trasse lei con la droga, ma questo gli ha fatto comprendere che l’Im previsto non coincide con la droga, all’Imprevisto vi è qualcosa di più. Iacopo racconta del suo ritorno a casa dopo un certo periodo. Lui è tornato da sua mamma e subito a cena gli è risultato evidente che in casa sua non era cambiato nulla. Allora ha chiamato in comunità e il responsabile gli ha risposto che lui era lì a fare il fglio. Iacopo era ar rabbiato e non sapeva cosa voles se dire fare il fglio, ma quella sera si era messo a riordinare la casa. Andrea dopo alcuni giorni aveva riparlato con il responsabile che gli aveva risposto: «Stai lì ancora, io so già tutto». Lì Iacopo si è detto: «O butto via tutto perchè le cose non cambiano o capisco che sono io che devo cambiare ». Iacopo era ar rivato ad un bivio, lì per lo sguardo del suo responsabile ha riconosciu to che per lui c’era una possibilità diversa. Iacopo era poi andato in un’altra città a fare esperienza di lavoro ed era tornato a fare di testa sua per cui era stato allontanato dalla scuola in cui era. Tornato a casa Iacopo ha pianto molto e si è chiuso in sé stesso. Suo papà ha avuto una particolare attenzio ne a lui e gli ha detto di riprendere come sapeva fare. Questo sguar do di suo padre lo ha commosso, era lo stesso sguardo incontrato all’Imprevisto, allora ha detto «ba sta!» e si è messo a cercare qual cosa per sè e ora sta imparando a fare l’idraulico. Stella è una giova ne ragazza, entusiasta della vita. Lei è entrata nella comunità, ma all’inizio faceva di tutto per torna re a casa, non voleva stare all’Im previsto. Stella era piena di paure e non accettava i suoi limiti, poi ha incontrato operatori che erano felici e che la vedevano come era, così pian piano lei ha avvertito che doveva cambiare la propria imma gine di sè. Ce l’ha fatta perchè non è mai stata da sola. Oggi Stella ha bisogno di questa amicizia. Stella

CATTARINA una volta a casa aveva ancora le sue paure di fronte ai passi da fare. Dire di sì alle proposte che incon trava era per lei diffcile, un giorno dopo tanta insistenza di sua madre è andata a messa e ha incontrato il nuovo parroco, scoprendo che era amico di Silvio Cattarina. Con il sor riso stampato sul volto Stella com menta questo episodio: «Avendo detto di sì ho scoperto che non vi è solo la compagnia dell’Imprevisto, c’è una compagnia anche oltre». Silvio Cattarina che dell’Imprevisto è il presidente sottolinea che «que sti ragazzi riescono a vedere cose così belle e così grandi perchè noi adulti diciamo a loro che c’è una presenza, un fuoco sempre acce so. Per questo vedono, perchè c’è qualcosa di più grande che illumi na, senza qualcosa di più grande non vedrebbero nulla».

A sirene spiegate per i malati di mente «Non avevo alcun lasciapassare, allora ho usato l’ambulanza per aggirare i blocchi e distribuire i farmaci» di Leonardo Cavallo

Giovani giornalisti promossi sul campo

«Ringrazio il Meeting! La mia prima partecipazione nel 1998 ha dato un grande aiuto alla nostra associazio ne: è partito tutto dall’Italia». A parla re è Grégoire Ahongbonon, fondatore della “Saint Camille de Lellis”, opera che cura le persone affette da malat tie mentali in Africa occidentale, dove sono considerate indemoniate o ma ledette e fniscono per essere incate nate agli alberi o a vagare nude per le strade. Come avete lavorato con il Covid - 19? La pandemia ha colto tutti di sorpre sa. Ho visto ancora di più che Dio è al centro del nostro lavoro. Miracolosa mente ci sono stati pochissimi morti, perché il virus non è entrato nei nostri centri di cura strapieni. Un episodio in particolare? Io ero l'unico che poteva portare far maci e psicofarmaci. Era vietato spo starsi e non avevo alcun lasciapassa re. Allora ho usato l’ambulanza, che avevamo ricevuto in dono poco prima della pandemia, per aggirare i blocchi, guidando a sirene spiegate attraverso Togo, Benin e Costa d’Avorio. Durante la pandemia è nata una fra ternità di persone consacrate interna alla Saint Camille, abbiamo aperto un punto per tossicodipendenti in Benin e riceviamo domande per operare anche in Guinea, Nigeria e Ciad. Ci sono ancora persone incatenate? Nei Paesi in cui è presente la Saint Camille non più, ma in altri Stati sì. Ci sono anche malati che vagano per anni attraverso i confni tra Stati e le più esposte al pericolo sono le donne, perché si crede che chi le stupra diventi immune da malocchio e possessioni. Dove trova le forze per andare avanti? Quello che faccio non viene da me, è Dio che l'ha voluto. Tutti i giorni vado a messa per ricevere il Corpo di Gesù. Sono spinto da Qualcuno più forte e non ho paura di niente.

La direttrice dell’istituto di formazione: «Non basta utilizzare le tecnologie, servono conoscenza e cultura» di Michele Flois Per fare una buona comunicazione ci vogliono buoni giornalisti e «per esse re un buon giornalista ci vuole anche tanta conoscenza». Ne ha parlato Lel la Mazzoli, direttrice dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino, che da quattro anni collabora con il Meeting, inserendo studenti nell’uf fcio stampa, dove possono mettere alla prova la propria professionalità. Quest’anno però c’è una novità: il grup po di giornalisti inviato da Urbino a Rimini è meno numeroso, non perché siano diminuiti gli iscritti, ma perché molti di loro hanno trovato altre re dazioni dove lavorare. Gli insegnanti dell’Ifg preparano i loro studenti su di scipline fondamentali per la professio ne giornalistica, alternando lezioni te oriche a stage e periodi di formazione sul campo. Mazzoli tiene a sottolineare che «non serve solo la capacità di uti lizzare bene gli strumenti tecnologici, ma servono cultura e conoscenza». E inoltre sottolinea quanto le stia a cuo re la preparazione non solo di chi scri verà, ma anche di chi leggerà le notizie in video. Viviamo in un’era dominata da internet e circolano notizie di ogni tipo, vere e false. Diventa ancora più decisi vo fornire ai giovani competenze che consentano loro di distinguere e di sce gliere tra i contenuti della rete. La diret trice dell’Ifg di Urbino ribadisce infne che «non esiste un giornalismo di serie A o serie B in base agli argomenti trat tati, ma che ogni articolo deve essere scritto con la massima cura e attenzio ne anche per conquistare e conservare la fducia dei lettori».

IN MOSTRA Da quattro anni al Meeting lo stage degli allievi dell’Ifg di Urbino

GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO8

Grégoire Ahongbonon racconta i mesi della pandemia in Africa

A Rimini ho scoperto un luogo aperto a tutti

9 GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO IN FIERA Il re dei sondaggisti: «Il mio primo Meeting fu una sorpresa, da allora non ho mai smesso»

Un’idea nata mentre don Yakobus Donnisius Migo era in servizio pastorale a Miramare Dall’Indonesia per imparare La storia del giovane prete della diocesi di Maumere, al Meeting per formarsi nella comunicazione di Giuseppe Bianchini Non solo “colletti bianchi” nella comunicazione del Meeting, ma anche collarini e clergyman. Come nel caso di don Yakobus Donnisius Migo, indonesiano di 35 anni. «Sono studente della Facoltà di Comunicazione alla Pontifcia Università Santa Croce di Roma – ci racconta – dove sto per iniziare il terzo anno di corso. Sono prete della diocesi di Maumere». Ma i preti non dovrebbero occuparsi solo di teologia? Sorride don Yakobus: «Il vescovo mi ha mandato a studiare comunicazione perché in Indonesia la realtà dell’informazione è molto sviluppata e abbiamo poche persone preparate in questo campo». Come mai proprio al Meeting? La domanda apre un fume in piena. «Sono venuto al Meeting per fare il tirocinio previsto dall’università, aven do avuto modo di conoscerne l’esistenza tramite il servizio pastorale estivo dello scorso anno a Miramare quando – continua con entusiasmo – ho parlato con molte persone che sono state in Fiera: tutti mi hanno raccontato della bellezza delle mostre, degli incontri e del clima che qui si respira, tanto da far nascere in me il desiderio di partecipare».

Prosegue il racconto il sacerdote: «Mi avevano descritto cosa fosse il Meeting, innanzitutto un luogo aperto a tutti», e l’esperienza che ha fatto alla prima partecipazione è proprio quella di un luogo di libertà: «Dopo aver scoperto questa realtà ho iniziato a guardare il sito internet e sono tornato a Roma, allora ho chiesto ai miei professori di spiegarmi meglio cosa fosse». È accaduto un fatto tutt’altro che scontato: «Ho avuto da alcuni di loro il contatto di Eugenio Andreatta (il responsabile della comunicazione del Meeting di Rimini, ndr); così la scorsa Pasqua sono venuto qui a conoscerlo di persona e per presentarmi all’uffcio della Fondazione. Ho svolto due mesi di tirocinio proprio in preparazione della settimana del Meeting». Ora che il Meeting volge al termine, che cosa lo ha colpito di più? «Innanzitutto ho trovato nel Meeting “l’impossibile” unità nella diversità, come ha dimostrato il segretario della lega musulmana» che è intervenuto sul “Senso religioso” di don Giussani; e poi «la presenza delle famiglie e dei ragazzi volontari, capaci, attraverso i social, di raccon tare il Meeting anche meglio di noi!». Conclude: «Alle persone che incon trerò racconterò che il Meeting è un luogo indimenticabile perché chi arriva qui non vuole semplicemente incontrarsi, ma vuole trasmettere il senso della vita e capisco, come sacerdote, che, prima ancora della formazione spirituale e culturale, noi abbiamo bisogno della formazione umana, che qui possiamo trovare». integrale. Vorrei che tutta la creatività che si sprigiona in questi padiglioni ve nisse istituzionalizzata: il mondo ha bi sogno di questa energia bella. La cosa più bella – dice – è che sorridete tutti: volontari, uffcio stampa, siete sempre con il Anchesorriso!».Piepolisorride spesso, una risa ta gentile e schietta, da bambino. «Sono vicino alla morte, certe cose si fanno urgenti. Anche la domanda più grande di tutte, quella sull’esistenza di Dio, è presente. Gli scienziati a livello mondia le sono divisi a metà sul tema: c’è chi crede e chi no. Io sono stato battezzato, mi sono sposato in chiesa e in chiesa ho accompagnato mio fglio per il fune rale ma ho sempre vissuto tutto questo in maniera particolare. Ma una cosa la posso dire, anche se non ho mai conosciuto don Giussani di persona: davvero la vita ha un’anima religiosa. E io oggi, qui, sento che sono uno di voi. Uno di voi, laico».

Lo stupore di Nicola Piepoli: «Che cristianesimo vivace, qui sorridete tutti e io mi sento uno di voi, laico» di Maria Acqua Simi «Il Meeting è qualcosa di straordinario, un formidabile laboratorio di creatività e amicizia che continuamente genera e rigenera. Sono anni che vengo qui, tut te le estati, per imparare qualcosa. Che scuola di vita, che umanesimo integrale, che cristianesimo vivace». Parla a ruota libera Nicola Piepoli, 87 anni, accademi co e sondaggista, fondatore dell’omoni mo istituto tra i più famosi in Italia. «Per me il tempo si fa breve, ma scelgo tutte le estati di venire qui a Rimini perché ho ancora tanto da imparare. In questi giorni vedendo tutti quei leader politici italiani sul palco che dialogavano senza rissa, mi sono chiesto: ma perché qui è possibile? Perché in questo auditorium persone che normalmente si scanna no riescono a guardarsi in faccia e a parlare, perdipiù in piena campagna elettorale?». La risposta, dice, è nel luo go. Un luogo dove ci si scopre disposti all’ascolto, curiosi, pieni di domande, vo gliosi di costruire. «Il mio primo Meeting fu una sorpresa: venni invitato da Rober to Formigoni, amico e politico di lunga data. E da allora non ho mai smesso». Edizione dopo edizione, racconta, si af feziona e la kermesse riminese diventa quindi un appuntamento fsso. «Sono un sondaggista, ho a che fare con numeri e statistiche, ma mi sono lasciato sorprendere dagli imprevisti di questa fera. Se devo dire cosa mi ha insegnato il Meeting, è certamente che non ci si deve arrendere mai, che c’è sempre una risposta alle domande più spinose della vita. E che la risposta può essere pacifca. Qui ho visto cos’è il cristianesimo integrale, l’umanesimo

«Lascio i numeri e scelgo l’imprevisto»

L’imprenditore: «Così investo nel futuro». Il ragazzino e la maglietta da “conquistare” di Gianluigi Valerin Il Meeting offre anche la possibilità di incontrare gli Amici del comitato Rolando Rivi. Uno stand dedicato al giovane seminarista martire, in cui campeggia una sua gigantografia e dove con poche grandi immagini, in tre percorsi tematici, viene presentata la vita e la testimonianza di fede di Rolando sino al dono del martirio. Della vita e della fede di Rolando però quello che emerge è in particolare la sua contemporaneità e il suo stretto legame con il titolo del Meeting. Ciò che cambia la storia è solo la vittoria dell’amore. «Quando il vescovo Camisasca chiese nel 2005, ad alcuni memores domini di seguire il Comitato amici di Rolando Rivi nella Parrocchia di San Valentino a Castellarano - racconta Angelo Porro presentando la mostra - la prima cosa che abbiamo fatto per conoscere più a fondo la sua storia e la sua vita fu quella di andare a intervistare in paese chi l’aveva conosciuto. Tutti, proprio tutti, raccontavano di lui come un ragazzo che si spendeva con entusiasmo per i propri amici, che con la sua umanità e la sua testimonianza di amore a Gesù attirava gli altri ragazzi verso l’esperienza cristiana. Da queste testimonianze siamo partiti per un lavoro molto gratificante che coinvolge ed entusiasma prima di tutto noi». Quando l’amore cambia la storia

GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO10 di Gianni Mereghetti Il Fundraising è una presenza al Meeting dal 2014: un gruppo di volontari che anche quest’anno ha lavorato al Fundraising vivendo una esperienza quanto mai significativa.  Omar, che per la prima volta fa il volontario, racconta di una coppia di sposi sulla quarantina che donano 2500 euro. Lui, colpito, chiede loro il perché di una donazione così consistente. La donna risponde che quei soldi non li porta nell’aldilà, mentre l’esperienza che fa al Meeting sì, sì che la porta nell’aldilà. Il marito aggiunge che lui è un imprenditore e investe sul futuro. Paolo racconta che lui è venuto a fare il Fundraising perché ha seguito i suoi amici. Facendo il volontario ha scoperto che la vita è gratuità e che donare 1 euro o 2500 è lo stesso, è per gratitudine a quello che dà vita al Meeting. Maria è volontaria del Fundraising perché l’ha invitata un suo studente.

DI ROLANDO RIVI

«Il Meeting me lo porto nell’aldilà»

«Un giorno è venuta una ragazza - racconta Maria - e ha voluto fare una donazione a nome di un suo amico perché così a lui sarebbe arrivata una mail e forse sarebbe venuto al Meeting. Questo mi ha fatto molto riflettere, uno dona per una storia che ti coinvolge». Martina è tornata perché ha trovato uno sguardo di fiducia in lei. Un episodio l’ha molto colpita. E’ venuto un ragazzino che voleva la maglietta, ma non aveva i soldi per donare. Allora ha chiesto se avesse portato lì dei donatori poi gli avrebbero dato la maglietta. Alla risposta positiva è andato a cercare persone che donassero e le ha portate allo stand. Così alla fine ha ottenuto la sua maglietta ed è andato via contento. Leonardo racconta di una madre e di un figlio partiti alle 5 da Bari, sono venuti al Meeting, hanno visto un paio di mostre e hanno fatto la donazione, quindi sono tornati a Bari. Anche per Leonardo essere qui a fare il volontario al Fundraising è un anticipo del Paradiso.

FUNDRAISING Storie quotidiane di donazioni raccontate dai volontariAMICI

Gli addetti alle vendite segnalano altri due titoli molto venduti in questi giorni: "La crepa e la luce" di Gemma Calabresi Milite sulla storia di dolore e perdono della moglie dello scomparso commissario Calabresi e poi "Il grande pescatore", sulla figura di Pietro scritto da Lloyd C. Douglas. Lo spazio della libreria si completa con un settore dedicato alla letteratura per ragazzi (è presente anche una libreria nel villaggio ragazzi per i lettori più piccoli), che raccoglie volumi e libri illustrati preferiti da mamme e bambini per i lettori in erba. Sulle pareti laterali sono suddivisi con particolare ordine una miriade di libri di diverse fattezze dedicate a diversi filoni di vario interesse: saggistica, scienza, storia, educazione, famiglia. L'ampia parete al fondo è invece riservata alle occasioni con centinaia di titoli a prezzi scontati. Infine, all'uscita dietro le casse è stata realizzata un'esposizione di borse, gadget e matite che catturano l'attenzione sia per i colori, sia per le citazioni di scrittori e autori famosi.

Scopri come a #MilanoSesto al padiglione A1 Abbiamo bisogno di riconnettere le persone per definire un nuovo equilibrio di vita. Costruire luoghi in comune, progettare esperienze personali e sociali, allargare lo spazio privato in spazio sociale, ci fa sentire parte di una relazione: con noi stessi, con gli altri, con il luogo che abitiamo. MilanoSesto ridefinisce il futuro delle ex aree Falck a Sesto San Giovanni: riconnettere le persone per rigenerare le comunità. A project by di Giorgio Garrone

Entrando nella grande libreria (padiglione C2), frequentatissima in tutti i giorni del Meeting, si può proseguire l'incontro personale con i grandi protagonisti e scrittori fatto nei convegni, nelle mostre o comunque nella vita di ognuno.

nlaColtivatuaatura

unica gra ca dal 20 al 25/08/22 CARTA

Tra i più richiesti, i volumi che propongono le storie dei protagonisti trattate nei convegni e nelle mostre IN FIERA Anche quest'anno tantissimi i visitatori, molte le famiglie con bambini

Per capire come stanno andando le vendite e quali sono gli autori e i titoli più venduti, abbiamo avvicinato i responsabili e il personale nell'area realizzata in collaborazione con la casa editrice Itaca. Anche quest'anno la libreria viene frequentata soprattutto al termine dei convegni e dopo le visite alle mostre, quindi in tutte le ore della giornata. Appena entrati ci si imbatte nello spazio dei libri scritti da don Giussani, o da autori e amici che lo hanno conosciuto. I più venduti sono "Il Cristianesimo come avvenimento" a cura di Carmine De Martino, i due titoli "Una strana compagnia" e "Alle radici di una storia" di Giussani e il volume sulla vita del sacerdote scritto da Alberto Savorana. Altri titoli più richiesti quelli che trattano delle mostre, il catalogo "Sub tutela Dei" e il libro "Un giudice come Dio comanda" sulla figura di Rosario Livatino, i volumi di poesie di Fernando Pessoa, il catalogo sulle opere realizzate da vari artisti sull'associazione delle famiglie per l'accoglienza dal titolo "Non come ma quello. La sorpresa della gratuità'", ancora il catalogo "Uomini nonostante tutto", con le testimonianze degli internati nei lager sovietici, e poi "Maiti, resistenza e perdono" di M. Girtanner. Un altro spazio al quale si sono diretti i maggiori interessi dei visitatori è quello che raccoglie le testimonianze di grandi figure del cristianesimo: Filippo Ciantia su Padre Tiboni "Uno tra i più santi uomini che abbiamo", Davide Perillo "I vostri nomi sono scritti nei cieli" sul mondo di Rose Busingye, il libro scritto da Dieudonné Nzapalainga "La mia lotta per la pace, contro la guerra in Centrafrica".

11 GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO

Scoperte e incontri tra gli scaffali in libreria

Don12 Claudio, il parroco dei trapper

Non chiamatelo il prete dei trapper. Ma don Claudio Burgio, ai trapper ci tiene davvero, e non solo a loro, tan to da fondare una comunità dedicata proprio ai ragazzi in difcoltà. Lo ab biamo intervistato al Villaggio ragazzi. Perché ti chiamano il don del trap? Mi chiamano così per il rapporto spe ciale che ho con i ragazzi che accolgo. Don Claudio, che cos’è il trap? Il trap è la versione più violenta del rap, “real” dove non c’è alcuna fnzione e si racconta ciò che si è vissuto nell’infan zia, che si ripercuote nella vita attuale. Accogliendo in casa questi ragazzi ho iniziato a entrare nelle loro vite accom pagnandoli, ad esempio nelle sale di re gistrazione. Con loro ho iniziato a sen tire “suoni strani” che non sopportavo, perché continuavano giorno e notte ininterrottamente. Io sono uno che ascolta senza giudicare, perché prima deve conoscere. Pian piano ho inizia to ad ascoltarli, apprezzando sempre di più il signifcato dei loro testi, in cui emergeva la rabbia per la loro condizio ne subita dall’infanzia, degenerata in discriminazione a scuola, nell’incontro con coetanei “che avevano le scarpe, mentre loro le ciabatte”. I miei genitori non mi farebbero ascol tare questo tipo di musica. Tu sei intelligente o no? Un genitore si deve fdare di te, ecco perché tanti ragazzi crescono senza sentire la f ducia dei genitori. Si deve partire dalla realtà. Lo scopo della persona è arri vare a un giudizio critico, una ragazza già formata e ben educata come te ha tutti gli strumenti per poter ascoltare queste canzoni. Io accompagno e os servo questi ragazzi stupito, da “boo mer” ho aggiornato il mio linguaggio, adesso ho il mio proflo Instagram. Si è creato un bel legame con loro? Dire che è un bel legame non è appro priato, lo defnisco un rapporto specia le. Non condivido sempre quello che fanno, ma ognuno è libero e quindi ho dato loro la mia fducia, nonostante i crimini che possono avere commes so, e loro me la ricambiano. Il mio compito è aiutarli a rifettere sulle loro azioni e a cercare una pace interiore. Sai perché è iniziato lo scontro tra le gang? Perché si fanno la guerra se provengono dalla stessa esperienza? Tutto è iniziato per una questione di immagine. Il mondo trap è basato sull’individualismo e non può mostra re le proprie fragilità e debolezze. Nel caso di Simba la Rue tutto è nato da insulti sui social che sono fniti in ris sa, fno al ferimento grave per accol tellamento dello stesso Simba. Sei contento della fama che hanno raggiunto? A me non interessa la loro popolarità, perché il successo non corrisponde alla felicità del cuore. Desidero che si ano più felici, ma per questo c’è ancora tanta strada. Adesso hanno tanti soldi che faticano a gestire, ma “quelli di San Siro” hanno devoluto una somma per ristrutturare il campetto del loro quartiere, punto di ritrovo per ragazzi. Non esistono ragazzi cattivi, forse in cattiviti o prigionieri delle situazioni, in ogni persona c’è della bontà. Caterina, Chiara, Cristina, Emma, Giuseppe, Leonardo e Rebecca

GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO

«Dai loro testi emergono rabbia e desiderio». «Non condivido sempre quello che fanno, ma ho dato loro la mia fducia» VILLAGGIO RAGAZZI NEWS A colloquio con il sacerdote fondatore di una comunità per giovani in difcoltà

In fiera il Csi con l’aiuto di venticinque volontari riesce a proseguire il proprio obiettivo: fare trascorrere il tempo libero dei ragazzi in un ambiente sano, sereno e costruttivo, dove unire i valori del gioco con quelli dell’educazione.

Il Villaggio sport è da sempre sinonimo di amicizia, e quest’anno lo è ancora di più grazie alla vicinanza con il Villaggio dei ragazzi. Marco Guizzardi, coordinatore nazionale dell’area servizi del Csi, nonostante la minore metratura a disposizione dei campi da gioco, ritiene che sia questa la giusta disposizione dei due spazi. In questo modo tutti i ragazzi del Meeting possono trovare un luogo di incontro in quello che Silvano Fonti, responsabile del meeting sport, ormai chiama il “Padiglione della gioventù”. «Giocando da amici ci si diverte il doppio», continua sempre Fonti. A sottolineare il valore del padiglione sport interviene Star Biz, società associata a Mastergroup, che anche quest’anno porta figure professionistiche di rilievo come i tecnici delle federazioni sportive italiane, di Sassuolo e Sampdoria e campioni dello sport come lo schermidore Marco Fichera. Per Marco Guizzardi la figura del professionista è un esempio importante per i più piccoli. Con gente di quel calibro i giovani maturano il proprio interesse per il mondo dello sport partendo dal buon esempio offerto loro dall’atleta. Per rendere possibile l’esperienza delle migliaia di ragazzi che visitano il villaggio l’aiuto dei volontari è fondamentale, come quello di Elia e Valeria che ci hanno resi partecipi della propria esperienza. Alla base del loro lavoro c’è il sorriso e quello degli ospiti. È grazie alla gratuità del loro impegno e della loro passione che le attività si possono svolgere nel pieno divertimento per ognuno.

Lo dell’amiciziascudetto

13 GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO LA FOTO DEL GIORNO © Press Meeting

Nel “padiglione della gioventù” si gareggia ogni giorno senza essere avversari VILLAGGIO SPORT Una sfida vinta da educatori e allenatori di Michele Floris

Il Centro sportivo italiano è soddisfatto del successo riscosso al Meeting. Dopo i due anni di stop nelle scorse edizioni, le iscrizioni ai camp hanno superato le aspettative, con parecchie presenze registrate in tutte le attività.

GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO14 A volte basta una canzone SPETTACOLI Stasera concerto-tributo a sostegno di Avsi CONTRO LA PAURA ChieffoRiscoprendo

La performance dei figli e di quattro artisti d’eccezione di Davide Amata Il repertorio di Claudio Chieffo, interpretato dai figli Benedetto e Martino insieme a un gruppo di artisti del calibro di Omar Pedrini, Mirna Kassis, Giacomo Lariccia, Francesco Moneti e Markéta Irglová, va in scena questa sera per un concerto tributo al cantautore di Forlì nell’Auditorium Intesa Sanpaolo (D3) alle 21:30. Si intitola “Chieffo charity tribute”, come l’album nato in collaborazione con la fondazione londinese Esharelife, che sostiene numerosi progetti di enti no profit, tra cui Avsi. «Sono partito dagli artisti che amo di più e da cui sono stato colpito maggiormente – spiega la scelta degli ospiti Benedetto –. Le loro interpretazioni hanno fatto risuonare in modo più forte le domande che sono presenti nelle canzoni di mio padre. Mentre io, cantandole da tanti anni, rischio di darle per scontate, le loro voci mi aiutano a riaccorgermi di questo». «Irglová arriva dall’Islanda, ha vinto un Oscar per la miglior canzone originale nel 2008 e i suo brani sono molto profondi – prosegue Chieffo –, mentre la presenza di Mirna Kassis, siriana costretta a vivere all’estero, è invece un segno del mondo ferito. Pedrini è una persona veramente straordinaria, di grande professionalità e umanità. Lariccia, finalista Targhe Tenco 2020, l’ho scoperto grazie a padre Massimo Granieri e proporrà un’interpretazione della “Canzone del melograno”. Mentre mio fratello Martino ha appena pubblicato l’album di esordio “Parole leggere”». L’auspicio è che «gli spettatori portino a casa un po’ di stupore e domande», conclude. La serata, anch’essa a sostegno di progetti Avsi, è a pagamento e i biglietti possono essere acquistati su Ticketmaster.it e tramite app. Se pensate che la musica al Meeting sia terminata con la finale del music contest di ieri vi sbagliate. Non ci saranno chitarre o batterie, ma gli ospiti dell’incontro introdotto da Franco Nembrini, di testi e canzoni se ne intendono, eccome: si tratta di padre Massimo Granieri e del cantautore italiano Brunori Sas. Il titolo dell’incontro “Canzoni contro la paura” (Sala Neri Generali, ore 13) si rifà al quasi omonimo pezzo del cantante calabrese, che parlerà della propria esperienza e di come la musica lo aiuti nella quotidianità. I suoi pezzi, che per sua ammissione risentono della cultura cattolica in cui è nato, nascono da sentimenti veri e spesso gli servono da “promemoria” per ricordare cosa veramente conta. Padre Granieri, invece, autore di libri che uniscono fede e rock e in cui ripercorra la sua vita. M.F.

PER CONTINUARE UN INCONTRO.

UN’AULA GRANDE COME LA CITTÀ E COME IL MONDO ore Sala13:00Open Fiber A2 Paolo Andreolli, Docente Scuola della Formazione Professionale Dieffe; Euge nio Paterlini, Dirigente Comune di Reg gio Emilia; Federico Samaden, Dirigente Fondazione Demarchi. Introduce Alberto Raffaelli, Preside, Associazione Festival dell’Innovazione Scolastica. Cannatelli, già Direttore Ge nerale degli ospedali Niguarda e Fa tebenefratelli Sacco, Milano; Marina Negri, già Coordinatrice di sezione di corso di laurea in Infermieristica Uni versità degli Studi di Milano. Valentina Becchi, Infermiera Chirurgia Generale Ospedale Cisanello, Pisa; Giovanni Iob, Infermiere Chirurgia Generale prima di visione Ospedale Santa Chiara, Trento; Pasquale Roberto, Infermiere Coordi natore, Hospice Il Tulipano, Ospedale Niguarda, Milano; Isabella Tonini, Infer miera Ospedale Fatebenefratelli Sac co, Milano; Sandra Montalti, Direttore SC Direzione Infermieristica e Tecnica IRST-IRCCS Meldola. Contributi video di Emanuela D’Anna, Coordinatrice Infer mieristica Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e Paola Galafassi, Coordinatrice Infermieristica Caposala presso la S.C. di Ematologia Alta Intensità CTM ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguar da, ModeraMilano.Paolo Cainelli, Fondazione Me eting per l’amicizia fra i popoli ETS. IL FILO DELLA MEMORIA E IL FIORE DELLA SPERANZA ore Auditorium15:00 Intesa Sanpaolo D3 Natal’ja Davtjan, Psicoterapeuta, diret trice del centro di sviluppo personale e di sostegno psicologico “Vita Nova”, Charkiv, Ucraina; Irina Scerbakova, Membro fondatore Memorial; Ol’ga Sedakova, Poetessa e traduttrice russa; Elena Zhemkova, Direttore Esecutivo IntroduceMemorial. Giovanna Parravicini, Fonda zione Russia Cristiana.

LAINCONTRIMACCHINIZZAZIONE DELL’UOMO E L’UMANIZZAZIONE DELLA MACCHINA Auditoriumore12:00 Intesa Sanpaolo D3 Paolo Benanti, Docente alla Pontifcia Università Gregoriana di Roma ed esper to di bioetica, etica delle tecnologie e human adaptation; Miguel Benasayag, Filosofo e psicanalista argentino natura lizzato Introducefrancese. Marco Aluigi, Vicedirettore & Congress Manager Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS.

TALK “IL CAMBIAMENTO POSSIBILE”. EUROPA, PACE E SVILUPPO ore Sala19:00Neri Generali In diretta su RaiNews, Quotidiano Na zionale, Corriere Tv, Repubblica TV, Askanews. A cura di Fondazione per la Sussidia rietà. In collaborazione con Centromar ca. Sponsor tecnico Bayer Carlo Calenda, Deputato al Parlamento Europeo, Segretario di Azione; Mario Mauro, Presidente Centro Studi Meseu ro; Enzo Moavero Milanesi, Professore di Diritto dell’Unione Europea all’Uni versità Luiss, Guido Carli e al College of Europe, Bruges, Belgio; Irene Tinagli, Presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari del Parlamento Europeo; Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà. Conducono Enrico Castelli e Irene Elisei

CRISI O RIPRESA: QUALI LE CHIAVI DELLO SVILUPPO? ore Sala17:00Neri Generali In diretta su RaiNews, Repubblica TV, Askanews In collaborazione con Fondazione per la GiancarloSussidiarietàBlangiardo, Presidente ISTAT; Marco Ceresa, Group Chief Executive Offcer Randstad Italia; Roberto Giacchi, Amministratore Delegato Italiaonline; Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Svi luppo Economico; Bernardo Mattarella, Amministratore Delegato Invitalia. Introduce Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà.

Dr.ssa Denise Giacomini, Ministero del la Salute; Dr. Alberto Mantovani, Istituto Superiore di Sanità; Dr.ssa Simona Se ravesi, Organizazione Mondiale della Sanità; Dr. Marco Simonelli, Istituto Su periore di ModeratriceSanità.Francesca Fiorino Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Conclusioni: Dr. Luigi Bertinato, Istituto Superiore di Sanità.

CANZONI CONTRO LA PAURA ore Sala13:00Neri Generali Massimo Granieri, Religioso passioni sta e parroco di Sant’Oliverio Martire presso il Santuario della Madonna della Catena a Laurignano, esperto di musi ca, scrittore; Brunori Sas, Cantautore. Introduce Franco Nembrini, Insegnante e scrittore.

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CHARITY TRIBUTE ore Auditorium21:30 Intesa Sanpaolo D3 Concerto fnale dedicato al cantautore Claudio Chieffo, in occasione dei 15 anni dalla morte. Sul palco ad interpretare i suoi brani e ad esibirsi, saranno presenti i fgli Benedetto e Martino, accompa gnati da una band residente e noti artisti del panorama musicale: Omar Pedrini, Mirna Kassis, Giacomo Lariccia, Fran cesco Moneti e Marketa Irglova, premio Oscar per la canzone “Falling Slowly” Serata a sostegno dei progetti AVSI. Biglietti disponibili su Ticketmaster.it Editore Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, Fondazione costituita in data 31 marzo 2008 con atto a ministero del Notaio del Plescia di Rimini (rep. n. 47.236/7949, registrato all’Agenzia delle Entrate di Rimini il 10 aprile 2008 al n. 4.919/I) sede: via Flaminia 18/20, c.p. 1106, 47900 Rimini Tel. 0541-783100 | Fax 0541-786422 Direttore Gianfranco Giuliani Direttore responsabile Cesare Trevisani Progetto grafco Bruno Monaco Impaginazione Caterina Ghio Marco AngelaSabrinaPrevidiScalescianiSpano

15 GIOVEDÌ 25 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO OGGI IN FIERA

FARE IMPRESA NELL’AMBITO SalaoreSANITARIO17:00Ferrovie dello Stato B2 Fabio Biondi, Fondatore e Presidente Diatech Pharmacogenetics; Sergio Da niotti Presidente Banco Farmaceutico; Luc Zongo, Sacerdote, Burkina Faso. Introduce Riccardo Zagaria, Ammini stratore Delegato DOC Generici. SOSTENIBILITÀ E COMUNITÀ LOCALI ore Sala17:00Open Fiber A2 Luca Alippi, Amministratore Delegato EP Produzione; Sergio Emidio Bini, As sessore Regione Friuli Venezia Giulia. Introduce Giovanni Mulazzani, Ricerca tore Dipartimento di Scienze Giuridiche Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.

DIALOGO CON… ore Arena16:00Scienza Pad. C1 A cura di Associazione Euresis e Camplus Paolo Benanti, Pontifcia Università Gre goriana di Roma. Modera Sergio Martinoia, ingegnere, Università di Genova.

LA TERRA DOVE È NATA LA VELOCITÀ. LA MOTOR VALLEY ore Auditorium17:00 Intesa Sanpaolo D3 Enea Bastianini, Pilota Team Gresini MotoGp; Stefano Bonaccini, Presiden te Regione Emilia Romagna; Gian Carlo Minardi, Presidente dell’Autodromo di Imola, Presidente Commissione Veloci tà IntroduceAcisport.Federico Aliverti, Direttore Rivista Motociclismo e commentatore Sky.

IL FUTURO DEL LAVORO ore Sala13:00Ferrovie dello Stato B2 In collaborazione con Cdo Intervento introduttivo di Dario Odifred di, Presidente Piazza dei Mestieri e Pre sidente Consorzio Scuole Lavoro e Da niele Sacco, Group Human Resources, Organization and Legal Counsel presso Gruppo Mondadori. Partecipano Marco Bentivogli, Coordinatore e co-fondatore di Base Italia; Cristina Scocchia, Ammi nistratore Delegato Illycaffè e Consiglie re di Amministrazione EssilorLuxottica; Giuseppe Tripoli, Segretario Generale IntroduceUnioncamere.emodera Guido Bardelli, Pre sidente Compagnia delle Opere.

WEBINAR – INFERMIERI PERCHÉ PasqualeWEBINARoreUMANI14:00

CLAUDIOSPETTACOLICHIEFFO

Immagini Foto Meeting Fotolito e stampa ViaCEDdell’Industria, 52 Erbusco (BS) Registrazione Tribunale di Rimini n. 16/91 del 15/07/1991

DIALOGO CON… ore Arena12:30Scienza Pad. C1 A cura di Associazione Euresis e Camplus Fernanda Rimini, fsico, Culham Centre for Fusion Energy, Regno Unito e Pier giorgio Sonato, ingegnere, Università degli Studi di Padova e Consorzio RFX. Modera Carlo Sozzi, fsico, Istituto di Scienze e Tecnologia del Plasma, CNR.

PER CONTINUARE UN INCONTRO.

Cosa saremmo senza connessioni?

Perché la connessione vera è quella che ci fa superare la distanza e le di erenze.

Con le connessioni ci informiamo, impariamo, giochiamo, ci riappropriamo di luoghi e tempi preziosi.

Informazioni, servizi ed eventi per i giovani in Lombardia Naviga in un mare di www.giovani.regione.lombardia.itopportunità Via Fabio Filzi 5, 24060, Montello (BG) | www.montello-spa.it | info@montello-spa.it Riciclo di Rifiuti Organici Riciclo di Rifiuti Plastici

Per questo lavoriamo ogni giorno per rendere le vostre connessioni accessibili, sicure, a dabili.

Le connessioni uniscono le persone, uguali o diverse da noi, vicine o lontanissime.

TIM, la forza delle connessioni.

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