Meeting News ottobre 2023

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meeting OTTOBRE 2023

Meeting 2023 Un’amicizia che continua

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Il bilancio

Il direttore Forlani: due modi diversi (e complementari) di vivere il Meeting

Ministero degli Esteri 11 Abbiamo percorso le strade dell’amicizia Bilancio della quinta presenza al Meeting

Mediocredito Centrale 15 In Fiera per proporre opportunità di business a numerosi imprenditori e giovani visitatori

Nestlé 17 Parola chiave sostenibilità, e il consumo consapevole ne è una tappa fondamentale

I convegni 22 L’amicizia? È una sfida adeguata ai tempi drammatici che stiamo vivendo

Le mostre 26 Vitez: «Quest’anno sono state per tutti una provocazione che rimette al lavoro»

Gli spettacoli 32 Abbinare grandi interpreti con opere di respiro internazionale: parla Otello Cenci

La ristorazione 36 Ricchi (Pollo&Friends): «Imprenditori, dovete portare qui i vostri collaboratori!»

Villaggio ragazzi 42 Torchiana: «Un anno di grande crescita, siamo già a caccia di idee per il 2024»

Lo sport 44 Al Meeting è stato l’anno del basket ma soprattutto dello sport inclusivo

A cura di: Direzione Commerciale e Dipartimento Comunicazione FONDAZIONE MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLI ETS via Flaminia 18/20, 47923 Rimini RN meeting@meetingrimini.org Progetto Grafico Bruno Monaco comunicazione non convenzionale Rimini OTTOBRE 2023 Questo numero è stato chiuso in redazione il 31/10/2023

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il bilancio

Due modi diversi (e complementari) di vivere il Meeting Il resoconto del direttore della Fondazione Meeting, Emmanuele Forlani «Per fare una prima sintesi sul Meeting 2023 partirei da un dato: abbiamo registrato un aumento tra il 15 e il 20 per cento dei partecipanti rispetto al 2022, non solo raggiungendo i livelli pre-pandemia ma superandoli su molti indicatori». Il linguaggio dei nu-

meri è tutt’altro che arido per il direttore del Meeting Emmanuele Forlani. Sono cifre che parlano di un interesse che cresce, che lasciano «molto lieti e anche in parte sorpresi». Raccontano di una notevole vivacità dei visitatori del Meeting, che hanno ritrovato negli ambienti della Fiera di Rimini un luogo famigliare, tanto è vero che la permanenza media in Fiera durante il Meeting 2023 è stata superiore alla grande maggioranza degli eventi fieristici: oltre due giorni e mezzo. «Considerando che tanti visitatori partecipano al Meeting con la famiglia», ar-

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gomenta il direttore, «i padiglioni fieristici a fine agosto si sono trasformati in un piccolo villaggio, nel quale ciascuno trovava proposte adeguate alle tante esigenze della famiglia». Non a caso il Villaggio ragazzi ha quasi raddoppiato le presenze, superando i 22mila parte-

Il dato più rilevante però, segnala Forlani, è che si evidenziano sempre più due grandi target, due prospettive di fruizione del Meeting. Il primo è dato dai convegni e dalla loro penetrazione esterna, che attraverso servizi giornalistici su stampa, tv, radio e web hanno raggiunto 370 milioni di utenti, con la partecipazione fisica in Fiera di quasi 100mila persone (dato riferito alla partecipazione ai convegni). Questo è il Meeting che viene conosciuto dall’esterno, attorno al quale si sviluppano i dibattiti mediatici durante la settimana.

cipanti nella settimana. Anche la partecipazione alle attività sportive è cresciuta quasi del 40% e il considerevole aumento di posti per la ristorazione rispetto al 2022, da 3.000 a 5.000 posti, è stato appena sufficiente a coprire le esigenze dei visitatori.

«Poi è come se ci fosse un secondo Meeting», spiega Forlani, «quello che si svolge fisicamente in Fiera, del quale difficilmente si viene a sapere all’esterno. I media ne parlano raramente, ma rappresenta oltre il 50 per cento dell’interesse dei visiMEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023


il bilancio

tatori. Parlo delle visite alle mostre, con oltre 150mila visitatori, della partecipazione attiva alle decine di attività proposte all’interno dei padiglioni, da parte di associazioni, onlus, cooperative, aziende profit. Rientrano in questa casistica anche le aree tematiche, come la cooperazione internazionale, la sostenibilità e l’ambiente, il lavoro, la vita nella città e l’educazione, con un network di partecipazioni difficilmente immaginabile».

tante interlocutore che il visitatore incontra e che rappresentano a pieno titolo l’identità e lo scopo del Meeting. Sono loro a incontrare i tanti visitatori e a veicolare una testimonianza e un giudizio condiviso sui temi di attualità e di vita comune». Prospettive per il 2024, infine? «La-

voreremo sotto la luce del titolo “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”, interrogandoci su cosa sia davvero l’essenziale per ciascuno di noi e cercando di poterlo rappresentare al meglio nella 45ma edizione». Buon lavoro a tutti.

Sono state due diverse prospettive dalle quali scoprire il Meeting, non alternative tra di loro, spesso convergenti, a volte sovrapponibili, ma da tenere distinte se si vuole percepire l’approccio profondamente mutato al Meeting dopo la pandemia di Covid-19 del 2020-21. Una sottolineatura finale di Forlani riguarda il rapporto con i volontari: «I volontari sono il primo e il più impor-

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INVITALIA ALLA 44ª EDIZIONE DEL MEETING DI RIMINI: UNO SPAZIO APERTO A CITTADINI E IMPRESE Una settimana ricca di incontri, storie imprenditoriali, giochi e un’area espositiva sul mondo del lavoro che i visitatori della 44ª edizione del Meeting di Rimini hanno potuto vivere e condividere. Si è presentata così Invitalia, che dal 20 al 25 agosto ha partecipato in qualità di partner alla kermesse estiva, con uno spazio aperto alle tante persone, imprese e istituzioni che sono venute a conoscere le molteplici attività dell’Agenzia. Lo stand di Invitalia ha accolto i principali rappresentanti del mondo istituzionale e tanti visitatori di ogni età. Tra i moltissimi giovani in visita allo stand di Invitalia, alcuni erano aspiranti imprenditori interessati ai servizi di orientamento; altri hanno partecipato incuriositi alle attività quotidiane: il totem interattivo per testare la propria attitudine imprenditoriale; l’area eventi per ascoltare i dibattiti tra le imprese, il percorso per immagini pensato per accompagnare il pubblico in un viaggio attraverso ottant’anni di lavoro in Italia (dal Secondo Dopoguerra a oggi) realizzato grazie alla collaborazione con l’Archivio Luce Cinecittà e con la Rai Direzione Teche. Grande entusiasmo ha poi suscitato il quiz di gruppo Impresamania che ha consentito di coinvolgere anche i più piccoli. L’AD di Invitalia Bernardo Mattarella è intervenuto il 21 agosto per partecipare al dibattito “Accettare la sfida del cambiamento per crescere”. La sua presenza è stata l’occasione per ricordare il ruolo di Invitalia che, solo nel 2022, ha sostenuto 100.000 imprese, ha contribuito a far nascere quasi 5.000 aziende, ha salvaguardato circa 35.000 posti di lavoro e ha consentito di attivare 18 miliardi di investimenti tramite le agevolazioni. E per contribuire al dibattito a partire proprio dal privilegiato osservatorio di Invitalia sul mondo imprenditoriale, uno speciale contributo è venuto dagli ospiti, che si sono avvicendati nel corso dei dibattiti pomeridiani nell’area eventi,

per raccontare le loro storie imprenditoriali, e che sono stati anche l’occasione per parlare degli incentivi di Invitalia per i giovani e per le imprese. Il 22 agosto è stata la giornata dedicata all’innovazione con la partecipazione di Mario Amura che anche grazie all’incentivo Smart&Start Italia ha fondato Phlay, una mediatech company che realizza video immersivi. Il 23 agosto, invece, è stata la giornata dedicata all’imprenditoria femminile: prima l’intervista a Valentina Picca Bianchi, Presidente del Comitato Impresa Donna che si è raccontata nella sua esperienza di imprenditrice attenta ai temi dell’inclusione e, subito dopo, le storie a confronto di Stefania Rifiordi, che con la sua Invisible Carpet (finanziata con Cultura crea) porta le emozioni del cinema anche nelle carceri e nei luoghi meno visibili della società, e di Andrea Zuanetti di Up2You (anche lui finanziato con Smart&Start Italia), che aiuta le aziende a ridurre il loro impatto sull’ambiente. Infine, il 24 agosto è stato il giorno dedicato all’impresa digitale con protagoniste 2 startup pugliesi - finanziate rispettivamente da Invitalia e da Mediocredito Centrale - che hanno raccontato come il digitale può diventare uno strumento di creatività: Riccardo Boccuzzi di Hypex che ha brevettato un software per produrre video interattivi, e Salvatore Pepe di Graffiti4SmartCity che realizza mosaici digitali per decorare ambienti urbani. Infine da ricordare il bellissimo momento di gioia e inclusione vissuto presso lo stand grazie a PizzAut, pizzeria ufficiale del Meeting, gestita da ragazzi con autismo e perfetto connubio tra impresa e inclusione.



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Abbiamo percorso le strade dell’amicizia Politica estera e cooperazione allo sviluppo nel padiglione del Ministero degli Esteri Per il quinto anno consecutivo, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha partecipato – in partenariato con il Ciheam Bari - al Meeting per l’Amicizia fra i popoli con un’area espositiva di circa 6 mila mq dedicata all’impegno dell’Italia per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

La prima delle quattro aree tematiche ha evidenziato l’impegno dell’Italia a sostegno della sicurezza alimentare. A tema della seconda invece l’azione della Cooperazione italiana in Siria con focus su alcuni, mirati progetti volti a rafforzare la resilienza urbana e rurale, a proteggere soggetti vulnerabili e di vittime di violenza di genere, e a promuovere formazione

Il Padiglione coordinato dal MAECI - intitolato “Le strade dell’amicizia: percorsi e storie della Cooperazione Italiana” - è stato realizzato con la forma di un simbolico labirinto delimitato da pannelli descrittivi da cui si dipanavano quattro diversi percorsi, tutti rappresentativi di altrettante tematiche di politica estera e di cooperazione allo sviluppo italiane. Al centro dello spazio, un grande e scenografico faro con attorno i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

professionale, inserimento socio economico dei rifugiati siriani e immediata ripresa. Nella terza area tematica si è trattato dell’importanza della tutela e della promozione della libertà di religione o credo, dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze etniche e religiose e del pluralismo religioso, in quanto fattori di stabilizzazione e sviluppo, in particolare in zone di conflitto. Infine l’ultima area

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tematica ha trattato il ruolo strategico del Mediterraneo nella cooperazione internazionale, il rapporto con l’Africa e il dialogo Nord-Sud. Lo spazio ha inoltre ospitato – d’intesa con il Meeting - tre incontri di alto livello. Il primo, intitolato “Le nostre comuni sfide con l’Africa: cibo, acqua ed energia” e moderato da Giampaolo Silvestri, Segretario Generale Avsi, ha visto la partecipazione dell’On. VP/Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e l’intervento della Direttrice Esecutiva del PAM, Cindy McCain, tramite videomessaggio. Al centro dell’evento, le priorità dell’azione italiana in Africa nel contesto dello

sviluppo del Piano Mattei per l’Africa che prenderà vita nei prossimi mesi. Il secondo evento, intitolato “Food Security e sostenibilità: cooperare per crescere”, ha invece visto la partecipazione del Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione MEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023


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Internazionale Edmondo Cirielli, insieme al Ministro per l’Agricoltura, la Sovranità Alimentare e le Foreste Francesco Lollobrigida, al Presidente dell’ICE Matteo Zoppas e a personalità chiave della filiera agroalimentare come Massimiliano Giansanti, Presi-

L’Area Talk del Padiglione internazionale ha inoltre ospitato un ciclo di altri sei incontri, che hanno permesso di avvicinare i visitatori del Meeting al lavoro che il MAECI e il CIHEAM Bari svolgono nei vari teatri in cui operano insieme, esplo-

e con una piena partecipazione dei vertici politici del MAECI l’On. VPdC/ Ministro Antonio Tajani, l’On. Vice Ministro Edmondo Cirielli e i Sottosegretari di Stato Maria Tripodi e Giorgio Silli. Hanno poi visitato gli spazi MAECI i Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto-Fratin, degli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, del Lavoro e delle Politiche Sociali Mari-

dente Confagricoltura, Giangiacomo Pierini, Direttore Corporate Affairs & Sostenibilità Coca-Cola HBC Italia e Presidente ASSOBIBE, Giovanni Pomella, Amministratore Delegato Lactalis e Consigliere di Centromarca. Focus dell’evento la trasformazione sostenibile dei sistemi alimentari, anche alla luce dei risultati emersi dal Secondo Vertice ONU sui Sistemi Alimentari dello scorso luglio, e ruolo chiave della filiera agroalimentare italiana per la sicurezza alimentare, a partire dai Paesi in via di sviluppo. Il terzo incontro – dal titolo “L’amicizia fra le culture. Culture che curano l’amicizia - ha invece visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato Maria Tripodi che ha evidenziato lo storico ruolo dell’Italia per la promozione del dialogo interreligioso, e in particolare tra il mondo cattolico e quello arabo-musulmano. MEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023

rando temi riguardanti la sicurezza alimentare, l’emigrazione e il lavoro. Il Padiglione è stato visitato al più alto livello dalle Istituzioni italiane, prima tra tutti quella del Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,

na Elvira Calderone, della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, nonché il Sottosegretario di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano e numerosi presidenti di regione e sindaci.

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Mediocredito Centrale al Meeting di Rimini Un’importante occasione di incontro con i giovani La 44ma edizione del Meeting di Rimini è stata per Mediocredito Centrale un vero e proprio battesimo. La nostra presenza è stata una importante occasione di incontri e confronti in uno dei principali eventi italiani, grazie ad una manifestazione che si rinnova ogni anno attraverso tematiche sempre nuove e attuali ma che ha uno stesso filo conduttore: uno

tradizionali a quelli più innovativi, come i basket bond. Abbiamo inoltre partecipato sponsorizzando il convegno “Europa unita? Nuove energie per il vecchio continente”, evento che ha visto l’intervento del Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, insieme a importanti rappresentanti politici europei per un confronto sui principali strumenti per rendere più unita l’Europa. Tra questi, è emersa l’importanza della politica di coesione che mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle sue varie regioni. Per l’Italia questo significa soprattutto rafforzare la crescita nel Mezzogiorno, obiettivo che è anche

solo attraverso l’erogazione di prestiti, ma anche tramite la gestione delle agevolazioni, del Fondo di garanzia per le Pmi, dei servizi e della finanza. Infine, il tema scelto quest’anno, l’amicizia, ci ha permesso anche di riflettere e di confrontarci, da una prospettiva inconsueta, sul nostro ruolo di banca di proprietà pubblica. L’amicizia, infatti, può avere per noi un’interessante declinazione e cioè: la creazione di legami forti e stabili nel tempo. Questa rappresenta la costruzione di partnership di respiro strategico con altri attori, pubblici e privati, per creare sinergie sui territori in modo da favorire il loro sviluppo sostenibile.

spazio libero di confronto e partecipazione per persone e imprese. Mediocredito Centrale ha accolto, nello stand condiviso con Invitalia, numerosi imprenditori e giovani visitatori che hanno mostrato grande interesse per le opportunità di business che la banca può offrire. In molti hanno infatti chiesto informazioni sia sulle agevolazioni pubbliche gestite da MCC, dal Fondo di garanzia per l’accesso al credito delle Pmi al Fondo Crescita Sostenibile per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, sia sui prodotti creditizi, dai finanziamenti MEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023

al centro della mission di Mediocredito Centrale e del suo Gruppo. MCC, infatti, lavora per realizzare un vero e proprio distretto finanziario del Sud superando i problemi strutturali che incidono sull’accesso al credito per imprese e famiglie nel Sud Italia non

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i partners

L’impegno di Nestlé per la sostenibilità Il consumo consapevole ne è una tappa fondamentale La sostenibilità è un percorso di cui il consumo consapevole ne è una tappa fondamentale. Dall’approvvigionamento delle materie prime, alla riduzione degli sprechi, il Gruppo Nestlé, grazie all’impegno, all’innovazione e ai progetti dei suoi brand, ha intrapreso questo percorso virtuoso, tenendo conto dell’intera catena di approvvigionamento. Un caffè sostenibile Più di 23mila tazzine di caffè vengono bevute ogni secondo. Una ogni sette è di Nescafé, che nel 2010 ha avviato il Nescafé Plan, nato per promuovere l’approvvigionamento responsabile del caffè ed il sostegno alle comunità agricole delle aree in cui viene

prodotto e raccolto. Questo investimento ha permesso di raccogliere il 75% del caffè in maniera sostenibile, distribuire oltre 235 milioni di piantine ad alto rendimento, creare più di 900mila corsi di formazione per gli agricoltori sulle buone pratiche agricole. L’obiettivo è approvvigionare in modo responsabile il 100% del caffè firmato Nescafé. Qualche numero: l’80% dei coltivatori vietnamiti stanno migliorando la gestione delle loro MEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023

piantagioni; 29,2 milioni di piantine sono state distribuite in Messico, migliorando la produttività dell’81%; in Colombia, la coltivazione di piante resistenti alla ruggine del frumento ha contribuito al sostentamento delle comunità di coltivatori di caffè. Il gusto di non sprecare Ogni anno Buitoni si impegna per ridurre lo spreco alimentare, puntando sull’economia circolare con consigli salva-spreco. Il recupero rientra nel progetto TheTasteOfNoWaste, con cui Buitoni, con la gamma di Basi che comprende la pasta sfoglia, invita a creare ricette anti-spreco: gusto e fantasia permettono infatti di utilizzare gli avanzi in frigorifero. Nestlé è

firmataria del Patto contro lo Spreco Alimentare promosso da Too Good To Go. Con questa collaborazione il Gruppo Nestlé aiuta i consumatori a interpretare correttamente il Termine Minimo di Conservazione (TMC): l’indicazione “consumare preferibilmente” che troviamo sull’etichetta del prodotto significa che oltre quella data il prodotto è scaduto? NO, spesso è buono anche oltre la data indicata sulla confezione.

Riduci, riutilizza, ricicla La sostenibilità riguarda anche il riciclo e la rigenerazione e ci vede coinvolti in prima persona. Il progetto Regeneration di Levissima coinvolge le persone in un percorso di consumo responsabile e di tutela dell’ambiente a partire dal corretto riciclo delle bottiglie in plastica. Nel marzo 2021, Levissima ha lanciato la prima botti-

glia in Italia con il 100% di R-PET, un materiale ottenuto da altre bottiglie in PET, che può essere riciclato innumerevoli volte, per creare nuove bottiglie. Grazie al progetto Regeneration, è stato realizzato all’interno di Parco Sempione un percorso con attrezzi per l’esercizio fisico fatti in plastica riciclata. Levissima aderisce anche a Coripet, il consorzio che ha l’obiettivo di raccogliere e riciclare le bottiglie in Pet. Scopri di più sul nostro percorso di sostenibilità.

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Lombardia, un Patrimonio unESCo da SCoPrirE La Lombardia è La regione itaLiana più riCCa di patrimoni CuLturaLi tuteLati daLL’unesCo

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COLDIRETTI Fondata da Paolo Bonomi nel 1944, con 1,6 milioni di iscritti, è la più grande Organizzazione agricola europea e un punto di riferimento importante per produttori agricoli e consumatori di tutta Europa. Conta oltre 5.000 sezioni territoriali, si configura come uno dei sistemi di distribuzione di servizi più capillari del Paese, che garantisce una rete di supporto e assistenza su tutto il tessuto nazionale. Negli anni Coldiretti ha trasformato ciò che veniva chiamata “materia prima agricola” in “cibo”, costruendo un ponte fra produttori e consumatori; oggi gli sforzi di Coldiretti sono orientati a garantire il vero cibo Made in Italy 100% italiano, attraverso un modello produttivo sostenibile in termini sociali, ambientali ed economici e con progetti concreti. Interpretando così attivamente il concetto di food system, basato sul principio della distintività, della biodiversità e dell’equità dei rapporti di filiera. Coldiretti ha promosso una serie di progetti che concorrono a sostenere, sviluppare, difendere le nuove vie del cibo, la nostra e distintività. CAMPAGNA AMICA Oggi conta più di mille mercati di vendita diretta e genera un fatturato di circa 4 miliardi l’anno. È la principale rete di vendita diretta sotto lo stesso marchio che ospita più di 10mila aziende. Campagna Amica promuove, attraverso Terranostra, il vero agriturismo italiano, che scommette non su un turismo collettivo ma su un turismo consapevole, evoluto, rispettoso dell’ambiente e responsabile. FdAI FIRMATO DAGLI AGRICOLTORI ITALIANI Rappresenta il primo grande tentativo di raggruppare i piccoli e medi produttori di beni agroalimentari 100% italiani sotto un unico marchio che è garanzia di sicurezza, origine, genuinità, qualità per i consumatori italiani.

FONDAZIONE FILIERA ITALIA Nata per sostenere e valorizzare il cibo 100% italiano. Una solida alleanza tra la produzione agricola, rappresentata da Coldiretti e oltre cento tra le più importanti imprese italiane di trasformazione alimentare, le principali catene della GDO e partners strategici per rispondere all’esigenza di rappresentare con una sola voce a livello nazionale ed internazionale la straordinaria realtà del sistema agroalimentare italiano, considerato come un modello di filiera integrato e sostenibile. FONDAZIONE OSSERVATORIO SULLA CRIMINALITÀ NELL’AGRICOLTURA E SUL SISTEMA AGROALIMENTARE Nata 2014 si colloca come attore importante nel panorama politico e sociale, intervenendo su importanti riforme come la Legge di contrasto al Caporalato e la Proposta di riforma dei reati agroalimentari. Promuove la cultura della legalità e della lotta alla contraffazione, presieduto da Gian Carlo Caselli e composto da magistrati, professori universitari, rappresentanti delle Forze dell’ordine ed esperti designati dalle amministrazioni e dai soggetti sostenitori. EAT EUROPE Nuovo soggetto di rappresentanza nell’Unione Europea, nato per iniziativa di Coldiretti, Filiera Italia e Farm Europe per difendere e valorizzare l’intera filiera agroalimentare europea. Innumerevoli le campagne di mobilitazione che vedono la Coldiretti scendere nelle piazze di tutta Italia a tutela di cittadini e agricoltori. Dall’emergenza mucca pazza che porta gli agricoltori a promuovere la prima raccolta firme per l’etichetta obbligatoria dell’origine degli alimenti, fino alla più recente raccolta firme contro il cibo artificiale.



i convegni

Amicizia, una sfida adeguata ai tempi drammatici che viviamo A colloquio con Marco Aluigi, congress manager del Meeting «Il titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile” mi ha interrogato fin dall’inizio. Poneva una sfida di cui al Meeting abbiamo intuito, compreso e visto in azione la portata esistenziale e storica più generale: una sfida valida tutt’ora». Così Marco Aluigi,

Facile l’obiezione. Con tutto quello che succede nel mondo, dall’Ucraina alla Terra Santa, il titolo del Meeting 2023 non pare essersi realizzato. «Proprio perché viviamo in circostanze storiche così drammatiche, ogni giorno di più», ribatte Aluigi, «è an-

vita - è praticabile anche tra i popoli e a livello sociale come dice papa Francesco, e come è stato ricordato in più convegni».

cora più importante mostrare che l’alternativa può esistere, che l’amicizia - non come teoria, ma come possibilità di persone che desiderano, hanno intravisto o ancora meglio sperimentato il valore dell’incontro e con esso di un senso per la propria

in particolare don Luigi Giussani, la cui amicizia e il cui impatto culturale perdurano ancora oggi. Un Meeting che ha voluto affrontare temi di attualità complessi, come quello della cancel culture, o l’Intelligenza artificiale, o ancora il confronto sull’ap-

Si è trattato di un Meeting che ha avuto l’onore di ospitare l’intervento altamente significativo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ci ha invitato a far sì che «speranza e amicizia corrano anche sulle vostre gambe e si diffondano attraverso le vostre voci», un Meeting che ha sottolineato l’attualità di figure storiche come Dorothy Day, don Pino Puglisi, don Lorenzo Milani, Takashi Nagai e

congress manager del Meeting, riassume l’edizione 2023 nel suo settore specifico: i convegni. Non si parla però di una sfida in termini di performance, ma di una provocazione che va al cuore delle persone, siano esse relatori, visitatori e volontari. «Credo che il Meeting sia riuscito», spiega Aluigi, «a condividere una serie di esperienze, di testimonianze, di contesti, in cui l’amicizia inesauribile del titolo è stata fatta emergere, si poteva incontrare. Questa per me è stata la cifra del Meeting».

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i convegni

re già con il colpo d’occhio. Gli incontri sono stati molto partecipati e il livello di soddisfazione è stato alto. «La riprova», spiega il congress manager del Meeting, «sta negli incontri con tematiche più specifiche, dalla città come luogo di relazioni ai temi ener-

piattimento del mondo e la domanda di verità che alberga nel cuore di ogni uomo. «Anche il tema della libertà e della democrazia, con le sue derive autocratiche, è stato al centro di un intenso dialogo-intervista con lo scrittore e giornalista russo, Mikhail Shishkin, e con lo studioso americano Shadi Hamid; ci sono stati incontri scientifici che spaziavano dalla fusione nucleare al rapporto tra la ricerca scientifica e il senso della natura, e ancora diversi appuntamenti con esperti sui temi dell’educazione, da sempre al cuore della proposta del programma del Meeting. L’incontro inaugurale di domenica 20 agosto “Fratelli Tutti. Testimonianze di un’amicizia operativa sulle orme di papa Francesco”, con il cardinale Matteo Zuppi, ha dato subito il tenore del dialogo e della convivenza delle sei giornate del Meeting. «E non solo per eventi riguardanti temi epocali», aggiunge Aluigi. «Ad esempio nell’incontro sportivo, il campione di moto Marco Bezzecchi ha raccontato con immediatezza e vivacità come si conciliano amicizia e rivalità con gli altri piloti della VR 46 Riders Academy di Valentino Rossi, di cui fa parte, in MEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023

particolare con Pecco Bagnaia, suo grande amico e al tempo stesso avversario in pista». Anche la risposta del pubblico è stata notevole. Chi era in Fiera a Rimini dal 20 al 25 agosto l’ha potuto apprezza-

getici, economici e del lavoro, fino a quelli sulla salute e la difficoltà di accesso alle cure dopo il Covid: in tutti partecipazione e interesse sono stati notevoli». Il tema di quest’anno - è un ulteriore

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i convegni

elemento di valutazione di Aluigi - «si prestava a far emergere forte il valore delle testimonianze, a mettere in gioco la propria esperienza, la propria mano che stringe la mano dell’altro». È qualcosa che ritroviamo anche nei resoconti dei volontari. «I volontari dicono che una settimana di Meeting rimane dentro tutto l’anno come fonte d’ispi-

ché il Meeting non dura una settimana ma è un percorso che continua tutto l’anno». Ognuno poi al termine del Meeting si porta a casa qualcosa che l’ha colpito in modo particolare. Dovendo scegliere uno tra i circa cento convegni del 2023, Aluigi indica quello di giovedì

mo a credere e che ogni anno diventa più efficace e potente». Il pubblico del Meeting peraltro la apprezza e padroneggia, i numeri lo certificano, anche con forme ibride di fruizione. Una formula guardata da tanti con interesse. «È un po’ la quadratura del cerchio, perché le nostre sale incontri sono allo stesso tempo quasi studi televisivi, con una regia dedicata e decine di operatori audio e video. Perciò l’immediatezza dell’incontro dal vivo in sala si si trasforma in un evento “televisivo” che può essere rivisto e fruito per molti mesi dopo il termine della manifestazione». Lo testimoniano le cifre del canale

razione. Il desiderio è poter riscoprire la stessa intensità e capacità di significato, che tiene uniti tutti gli aspetti della realtà, negli ambiti in cui ciascuno poi si ritrova a vivere, finita l’esperienza di lavoro al Meeting».

24 agosto intitolato: “’Che fai tu luna in ciel?’ Il mistero sconfinato dell’amicizia”, con il cardinale José Tolentino de Mendonça e lo scrittore Daniele Mencarelli. «Tolentino ha parlato di amicizia come mistero, dell’urgenza dell’uomo che ha una domanda, che chiede ed esige il significato». Nel suo libro “Amicizia”, mi ha colpito in particolare una citazione che il cardinale fa del filosofo Martin Buber: “Il mondo non è comprensibile ma è abbracciabile”. L’abbraccio è probabilmente quello che serve in un momento storico come questo».

Anche la partecipazione dei partner e in senso più generale degli stakeholder è un elemento che caratterizza il Meeting. «In questi anni ultimi abbiamo cercato un coinvolgimento attivo», racconta Aluigi relativamente a tematiche, panel e approfondimenti. «Sono stati compagni di strada, amici con cui abbiamo lavorato fianco a fianco, per-

Una delle ultime note di Aluigi riguarda la peculiare modalità di svolgimento degli incontri al Meeting, tra presenza e collegamento digitale. «Per noi gli incontri in presenza con centinaia se non migliaia di persone, con numeri moltiplicati sia in diretta sia successivamente da web e tv, sono una formula vincente, in cui continuia-

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Youtube: sono decine ogni mese i video “storici” visti e rivisti. «Proprio perché c’è in gioco l’umanità di chi accetta la sfida di cui parlavo prima, molti interventi sono fonti di ispirazione, da cui poter ricavare elementi validi per la propria persona e per la propria vita». E oltretutto, non è male ricordarlo, a titolo gratuito. In conclusione, il Meeting vuole essere al servizio di un numero più ampio possibile di persone possibile. A partire da chi vive nel territorio riminese. «L’auspicio è che un numero sempre maggiore di riminesi possano venire a vedere almeno una volta di che cosa si tratta. La nostra città è candidata a capitale della cultura per l’anno 2026. Mi piacerebbe che fossero sempre di più i miei concittadini che scoprono questo evento che non è nato per caso a Rimini, in questa terra che ha fatto della cultura dell’incontro e dell’accoglienza la sua ragione di vita». MEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023


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le mostre

«Una provocazione che ti rimette al lavoro» Così la responsabile delle mostre Alessandra Vitez individua la “cifra” delle esposizioni 2023 «La prima cosa che mi ha colpito è stata un dato molto elementare: il riscontro dei visitatori». Così apre il suo bilancio dell’edizione 2023 Alessandra Vitez, responsabile delle mostre del Meeting. Ma quando parla di riscontro di pubblico, non intende solamente quello numerico, peraltro molto positivo. «C’è stato un interesse forte, non solo per le due-tre

mostre maggiori ma tutte sono state molto frequentate. Anche i temi che pensavamo più lontani hanno attirato grande attenzione. Questo mi ha stupito molto, perché i visitatori mi hanno restituito la bellezza e la profondità a cui le mostre conducono anche nei più piccoli particolari. È emerso un desiderio di conoscenza non solo dei temi proposti, ma di sé, del proprio percorso umano». Infatti chi è venuto al Meeting quest’anno, dice la responsabile delle mostre, ha percepito che «queste esposizioni entravano nel merito del

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titolo del Meeting, nel tema dell’amicizia inesauribile, ma percependolo come qualcosa che invita a iniziare un percorso, a suggerire paragoni con la propria esperienza, a conoscere qualcosa di nuovo. Erano tutte mostre che ti rimettono al lavoro. E questo non è mai scontato». Per esempio la mostra «Resurgence. Vivere e ripensare la città» ha superato le nostre attese. «Mentre progettavamo e realizzavamo la mostra sulla città con i curatori e partner ci chiedevamo se e quanto sarebbe stata compresa. Invece è diventata l’occasione per approfondire temi che normalmente rimangono di una cerchia ristretta, mentre al Meeting

hanno colpito tanti». Come è stato possibile? «Credo che il lavoro di preparazione con i team e i comitati scientifici abbia provocato noi per primi, ci ha messi al lavoro seriamente e questo è arrivato a tutti». Le mostre di quest’anno sono entrate nel vivo di temi a volte non semplici. Lavoro, questioni sociali, ambiente, condizione giovanile. Lo hanno fatto senza evitare di guardare le criticità e usando sempre un approccio scientifico. «Era una nostra esigenza, volevamo approfondire le questioni che sono al centro dei tavoli delle istituzioni ma con positività, affrontando gli aspetti critici per farne un’occasione di crescita o di un giudizio che

possa tenere conto di tutti i fattori, non solo delle considerazione da talk show». Così quest’anno è stato possibile costruire mostre con persone che non erano mai venute al Meeting, come MEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023


le mostre

fianco con così tanta professionalità e passione». «Mi sono accorta», aggiunge Vitez, «che dicevano con semplicità quello che noi volte fatichiamo a sintetizzare. Per me vederli mettere in gioco

Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello, oppure con il cantautore Giovanni Caccamo, con artisti e storici dell’arte. «All’inizio per alcuni c’era un po’ di titubanza e forse una sorta di pregiudizio, proprio perché non avevano mai messo piede al Meeting», spiega Vitez. «Ne è nato un lavoro molto ordinato, con la volontà reale di immedesimarsi con quello che stavamo facendo. Man mano poi, quando siamo arrivati all’allestimento e poi all’incontro con il pubblico del Meeting, li vedevo

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sempre più entusiasti. Si sono coinvolti fino in fondo, stupiti soprattutto dei volontari che lavoravano con loro. Molti erano commossi: non pensavano che tutti questi ragazzi e adulti potessero mettersi al loro

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le mostre

con il pubblico del Meeting le loro domande, le preoccupazioni e i desideri, ha fatto sì che in molti casi la mostra sia divenuta un punto di partenza, non di arrivo. Credo che l’incontro con il Meeting sia servito anche a loro per capire più a fondo quello che stavano presentando». Sono saltate anche tante previsioni sui cosiddetti target. «Per mostre come quelle su Charles Péguy, Eugenio Corti, o quella sulla Compagnia della Cima avevamo previsto pubblici specifici: gli appassionati! Invece ci siamo trovati sommersi dai visitatori che ci hanno fatto vedere come la bellezza della natura, della montagna, oppure di un romanzo o di un’opera d’arte sono una porta che apre a qualcosa di più di cui tutti hanno bisogno. E questo è stato lo scopo per cui abbiamo lavorato tutto l’anno, sotteso da una domanda costante: cosa ha a che fare questo pezzo di mostra con i problemi del mondo, con le grandi domande di significato degli uomini, con la promessa di felicità e di una possibile amicizia per sempre?». Essere una “porta di bellezza” in modo che provoca e sollecita l’esistenza è una caratteristica che contraddistingue da sempre le mostre del Meeting. La cartina al tornasole è stato il pubblico dei giovani. Sono stati protagonisti di mostre come “Da solo non basto”, espressione delle esperienze di Kayros, Portofranco e Piazza dei Mestieri. «Hanno raccontato il loro disagio e gli incontri con queste realtà educative, che li hanno guardati in un momento storico in cui il disagio giovanile è emerso con forza, soprattutto nelle periferie urbane. Da questo sguardo, dall’incontro con adulti significativi hanno visto che è possibile essere se stessi con libertà ed è iniziato un percorso che prende le mosse dai loro desideri ed esigenze. Le tre esperienze si sono valorizzate l’una con l’altra. Tutti han-

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no fatto un passo indietro per capire che cosa di bello e vero nasceva dal dialogo con i ragazzi». Ogni mostra ha utilizzato linguaggi diversi e originali per esprimere “al top” il percorso espositivo: oggetti e strumenti inediti, dalle illustrazioni di Giacomo Bettiol sulle storie di Daniele Mencarelli in “Da solo non basto”, alla ricostruzione di una strada venezuelana nella mostra “Il medico del popolo”, con i video inediti provenienti da Azer in Siria, o con l’enorme tela di Alberto Burri che dominava la piazza C1, fino alla lettera dell’allora cardi-

nale Jorge Mario Bergoglio scritta di getto a Eugenio Corti dopo aver letto “Il cavallo rosso”, o ancora la divisa da artigliere dello stesso Corti. Anche mostre di dimensioni più contenute come quella su Santa Teresa di Lisieux o gli straordinari personaggi di Giovannino Guareschi, don Camillo e Peppone, hanno dato un contributo originale al Meeting di quest’anno. «Nelle mostre il visitatore incontra dei protagonisti, ma lui stesso diventa protagonista del percorso che scopre passo dopo passo», è la conclusione di Alessandra Vitez. «Ecco perché una mostra come “Il gu-

sto del quotidiano”, che approfondiva il tema del lavoro sulla scorta dell’esperienza benedettina, è stata visitatissima. Perché toccava domande che sono di tutti. Tutti desiderano che il lavoro non sia un modo di passare la giornata ma un compimento di sé. Al punto da scoprire, lo dico con il titolo di un’altra mostra dedicata al lavoro, che c’è “un compito nel mondo”. Compito in senso letterale, perché è qualcosa che ti compie come persona».

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Missione ambiente:

un futuro rinnovabile, ecologico e più verde

«Con uno spazio aperto e tanti momenti di confronto, il Ministero ha trasmesso al Meeting di Rimini la sua visione di Ambiente e di Energia: due sfide da vincere insieme, puntando sul senso di comunità». Gilberto Pichetto

Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

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gli spettacoli

Grandi interpreti e opere di respiro internazionale Un anno da ricordare per Otello Cenci, responsabile spettacoli del Meeting È stato un Meeting dagli ottimi numeri quello del 2023. E gli spettacoli non hanno fatto eccezione. «Sicuramente per il numero di presenze, che ha sempre la sua importanza», dichiara Otello Cenci, regista e responsabile spettacoli della manifestazione. «Il Meeting ha poi valorizzato un ambiente cittadino di prestigio come il Teatro Amintore Galli, con la capacità

dei quali ha presentato un brano originale sul tema del Meeting, elemento questo che ha comunque costituito un criterio non banale di selezione. «Aggiungiamo che i vincitori delle passate edizioni hanno trovato al Meeting gli ingredienti che servono per entrare dalla porta principale nel mondo della musica d’autore», spiega Cenci, «dall’esibizione al Festival MEI di Faenza alla

borsa di studio artistica, dalla registrazione in studio alla stampa del cd, dalla distribuzione digitale all’ufficio stampa e altri ancora. È stato così con Stifanelli (vincitore della prima edizione) e proprio in questi giorni Vima, il vincitore dell’edizione 2022, grazie al Meeting sta lanciando il suo singolo e si sta mettendo in evidenza, continuando a vincere premi e a produrre brani. In questo senso auguriamo tutto il meglio a La Noce, la vincitrice di quest’anno». Anche l’incontro con protagonisti della musica leggera, com’è accaduto con Morgan, è stata un’occasione per moltissimi giovani di ricevere suggerimenti di scrittura e di approccio a un settore ambito ma difficile e ricco di insidie.

di coinvolgere e attrarre nuovi pubblici. Mai come nel 2023 il Meeting ha saputo abbinare grandi interpreti con importanti testi di autori internazionali: italiani, francesi, russi e statunitensi. Sulla stessa linea internazionale e di alto livello artistico, lo spettacolo musicale con il trio della cantante brasiliana Monica Salmaso». Il riscontro di adesioni è stato addirittura sorprendente se parliamo del Meeting Music Contest. La terza edizione della competizione per giovani artisti e band ha visto più di 150 iscritti, perlopiù giovanissimi, ognuno

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La dimensione artistica internazionale e quella di valore educativo e sociale è stata testimoniata anche dal workshop e dall’incontro realizzati con i coreografi e i ballerini della compagnia di teatro danza libanese Caracalla Dance Theatre, nota in tutMEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023


gli spettacoli

to il mondo per il connubio tra la tradizione di danza libanese e la scuola di Martha Graham. Una compagnia simbolo per tutto il Medio Oriente, divenuta punto di incontro a Beirut per tanti giovani e adulti di diversa cultura e religione. Non dimentichiamo poi tutta una serie di eventi realizzati all’interno dei padiglioni fieristici come “Il coro canta Adriana” che ha radunato in fiera migliaia di persone. «Il pubblico ha molto apprezzato la ripresa, con un coro di un centinaio di persone, dei brani più celebri di una cantautrice nata all’interno dell’esperienza inizia-

le del movimento di Comunione e Liberazione e in grado di catturare oggi l’attenzione e l’entusiasmo di tantissimi ragazzi», spiega il responsabile degli spettacoli. Così come rimane intatto l’appeal dei due incontri “Spirto gentil”, ispirati all’omonima collana discografica ideata da don Luigi Giussani, che da sempre riesce ad avvicinare un pubblico vario ed eterogeneo alla cosiddetta musica alta, come lo Stabat Mater di Pergolesi e le sonate pianistiche di Beethoven. Molto amati e partecipati gli spettacoli programmati ogni sera sul palco delle Piscine. «Tanta buona musica per chi ha voglia di stare insieme, ballare, prendere un aperitivo, passare una bella serata», racconta Cenci, «ma sempre con proposte musicali di valore. Quest’anno le band che si sono avvicendate sul palco nei giorni del Meeting hanno reinterpretato

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standard senza tempo di grandi maestri di cui ricorreva l’anniversario: Lucio Battisti, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci». Nel Meeting dedicato al tema dell’amicizia, gli spettacoli hanno così cre-

lezza testimoniata dall’espressione artistica che il Meeting entra nel vivo di un’epoca come la nostra, connotata tanto da conflitti estremi quanto dalla complessità dell’incontro umano che sfocia spesso in estraneità e

ato un palinsesto nato dai molteplici rapporti di collaborazione, interazione e stima che si sono creati nel corso degli anni, tutti accomunati dal linguaggio della bellezza. «È con la bel-

conflitto. L’attrattiva della bellezza come fonte del dialogo: questa è stata e rimarrà sempre la cifra dominante del Meeting».

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La nostra storia in movimento. museo.ferrovienord.it

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la ristorazione

«Imprenditori, fate vivere il Meeting ai vostri collaboratori!» Consigli e bilanci di Mirko Ricchi, amministrazione delegato di Pollo&Friends Qual è il contributo specifico che un’azienda di ristorazione può dare al Meeting? Come la sua presenza può arricchire l’offerta ristorativa del Meeting? E che riscontri arrivano dal pubblico del Meeting? Abbiamo proposto queste domande a Mirko Ricchi, amministratore delegato di Pollo&Friends, un gruppo presente per la prima volta nel 2023 al Mee-

ting e che in questi giorni festeggia i suoi dieci anni, essendo stato creato da tre amici nel 2013. «Il primo contributo riguarda certamente il prodotto», spiega Ricchi, «accessibile a tutti e servito con un abbraccio “stayfriends”». Pollo&Friends infatti nasce dall’idea di sviluppare una polleria fondata su un concetto di cibo sano, rispettoso della tradizione ed economico, abbinata a un format semplice, rapido e veloce, in linea con le attuali tendenze internazionali. Le sue proposte devono avere tre caratteristiche fondamentali: essere genuine, semplici e sane.

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«La nostra offerta», dice il manager romagnolo, «è stata molto gradita anche da tanti celiaci ed intolleranti che negli anni precedenti avevano una ridotta possibilità di trovare prodotti senza glutine. Ma soprattutto ciò che ha convinto è la nostra filosofia: dare proposte semplici e genuine a prezzi convenienti. Il pubblico ha molto apprezzato, ma non ne dubitavamo,

perché sappiamo per esperienza che è una formula vincente». Un aspetto che ha sorpreso lo staff di Pollo&Friends è stato il rapporto con i volontari. «Per me l’esperienza più bella del Meeting», afferma Ricchi. «Non avrei mai creduto che dei ragazzi così giovani e senza esperienza nella ristorazione potessero essere così aperti e disponibili a crescere in

un’esperienza che stavano vivendo. La cosa che mi stupisce è che stavano svolgendo un lavoro che molto probabilmente non sarà il mestiere della vita, ma era ugualmente evidente che erano lì per vivere fino in fondo quell’esperienza e per capire cosa poMEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023


la ristorazione

tevano portare a casa per continuare il loro cammino di crescita. Li ho visti grati di questa esperienza, ma io più di loro perché ci hanno sicuramente ricordato il “qui e ora”». Il manager di Pollo&Friends ha visto tutti i volontari partecipi e motivati, capaci in soli pochi giorni di fare squadra. «Ancora oggi», confessa, «ci sentiamo nella chat che avevamo creato per il Meeting. E d’altronde tutti i ragazzi a fine Meeting ci hanno ringraziato per come li abbiamo accolti, cercando sempre di trovare una soluzione ed un sorriso ad ogni avvenimento che capitava». Il loro

grazie più grande, continua Ricchi, è stato nel dire che si sono sentiti parte di una famiglia, «ma forse sarà stato anche l’effetto del fusto di birra che a fine Meeting ci siamo bevuti con loro e i loro amici». Insomma un bilancio davvero positivo. E non solo per i vertici aziendali. «Ieri sera abbiamo fatto una cena con i nostri collaboratori che sono venuti a lavorare al Meeting, non volontari quindi, e abbiamo chiesto per alzata di mano se volevano tornare al Meeting nel 2024. La risposta è stata 14 sì su 14 presenti». E quindi Ricchi ha un consiglio finale da dare agli imprenditori: «Fate vivere il Meeting ai vostri collaboratori. Questa esperienza darà a loro la possibilità di vedere una manifestazione completamente diversa dal solito, dove al centro c’è l’incontro e la valorizzazione dell’essere umano».

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villaggio ragazzi

Uno spazio per i ragazzi ma anche per i loro genitori Parla Cecilia Torchiana: «Un anno di grande crescita, siamo già a caccia di idee per il 2024» Per il secondo anno il Villaggio Ragazzi del Meeting è stato realizzato grazie a un team di genitori, in parte riminesi, in parte lombardi e di altre regioni, che si è costituito nel 2022. Da questo gruppo di amici e dai tanti incontrati lungo il corso dell’anno, sono nate tutte le novità che Meeting ha proposto a bambini e ragazzi in questi due anni. Ne abbiamo parlato con Cecilia Tor-

22mila le presenze registrate. Sono cresciute anche le attività all’interno dei vari spazi: laboratori, mostre, spettacoli, letture e giochi da tavolo. «Tenere presente il titolo del Meeting è stato fondamentale: tutte le nostre proposte erano sul tema dell’amicizia, sempre declinate a misura di bambini e ragazzi». Così ad esempio è avvenuto che dopo aver visto il progetto

diamante dell’edizione 2023 ed è stato replicato più volte alle Scuole Karis di Rimini.

della mostra di Peter Pan una mamma abbia messo in piedi coinvolgendo alcuni amici uno spettacolo (dal titolo “Nessun bambino è (s)perduto”), perché colpita dalla lettura che ne aveva fatto la curatrice Emma Bacca. Lo spettacolo poi si è rivelato la punta di

vece ci ha subito entusiasmato. Peter Pan è il personaggio per cui la finestra sulla realtà rimane sempre aperta in attesa che lui decida di attraversarla. Dire sì e spiccare il salto per protendersi verso la realtà, accompagnati dagli amici più cari, rende felici di cre-

La stessa mostra di Peter Pen ha una genesi particolare. «All’inizio nessuno di noi ci credeva», confessa Cecilia. «Sembrava il solito cliché disneyano del bambino che non vuole crescere. La lettura che ne ha fatto Emma in-

chiana, che fa parte del dipartimento Mostre del Meeting ma che porta anche la responsabilità di coordinare il team del Villaggio «Sintetizzerei così l’idea che ci ha guidato», spiega, «non abbiamo voluto fare un Meeting nel Meeting, ma portare un contributo al Meeting intero: uno spazio per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, che fosse al tempo stesso anche uno spazio per le famiglie e i genitori». È nato così ad esempio il giardino per le famiglie, uno spazio con prato, giochi e panche, utilizzatissimo anche da genitori come punto piacevole di ritrovo. «Ci fa piacere», spiega la coordinatrice, «che il Villaggio sia sempre meno un parcheggio per i figli, ma un luogo nel quale la famiglia intera può vivere della proposta del Meeting». I numeri peraltro sono cresciuti vertiginosamente in questi ultimi anni. Più di

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villaggio ragazzi

scere e di vivere da protagonisti dentro le circostanze». Il segreto di tanta creatività? È dentro il dna del Meeting: «Costruire un pezzo del Villaggio significa costruire in realtà se stessi», racconta la giova-

Spazio letture, dove i bambini ascoltavano letture ad alta voce animate, è una sfida che è stata vinta, «particolarmente in un momento come questo in cui leggere è così fuori moda». I bimbi hanno visto e ascoltato storie assieme ai loro genitori: il tema domi-

tacolo introduceva i bambini al valore e alla storia del presepio, con tutta la capacità ben nota di padre Marco di empatizzare con i piccoli e con un numero di presenze costantemente alto. Passi avanti infine anche per quanto riguarda la giocomotricità, che è stata proposta per la prima volta anche ai bambini che frequentano la scuola dell’infanzia.

ne mamma riminese. «E chi ne fruisce come partecipante, i visitatori e le famiglie, è protagonista in uguale misura come noi che lo organizziamo». Il Villaggio ragazzi, inoltre, è stato uno spazio dove incontrare un numero imprevisto di persone. Basta pensare al numero di laboratori attivati, ben 106. E tutti nati dall’incontro con persone che hanno voluto condividere i loro talenti, dall’archeologo al geologo, fino ad ogni tipo di artisti che hanno messo a disposizione le loro abilità. Anche l’area giochi da tavolo, grazie a un gruppo di amici milanesi appassionati, era di alto livello. Grazie alla presenza di amici che lavorano nel settore, è stata addirittura l’occasione per testare i prototipi di giochi di società non ancora lanciati sul mercato. Proseguendo nel nostro viaggio all’interno del Villaggio, anche lo

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nante era ancora una volta l’amicizia. Un passo avanti verso un Villaggio Ragazzi – e un Meeting – più inclusivo è stato fatto con “La carezza del Villaggio”, con il sostegno della cooperativa sociale Cura e Riabilitazione. «Siamo contenti», ricorda Cecilia Torchiana «perché quest’anno siamo riusciti ad offrire alle famiglie che hanno figli con disabilità la possibilità di godere pienamente del Meeting. Gli operatori della cooperativa hanno permesso a circa 25 ragazzi di andare alla scoperta del Villaggio Ragazzi, ma anche del Meeting intero, permettendo ai loro genitori di prendersi uno spazio per seguire una mostra o un convegno». Anche lo spazio gestito da un protagonista “storico” come padre Marco Finco è stato di richiamo, con la mostra sul presepio ad 800 anni dal primo voluto da san Francesco a Greccio. La mostra-spet-

Insomma un anno di grande crescita, e non solo in termini di metri quadrati (da 2.700 del 2022 a 3.400), ma anche di partecipazione, con il sold out ovunque, grazie anche alla novità dell’accesso ai laboratori attraverso la prenotazione con l’app del Meeting. Un bel bilancio, per cui bisogna ringraziare moltissimo anche i volontari di Premeeting e Meeting, fondamentali per la costruzione e la riuscita del Villaggio, anche se a questo punto ci si guarda indietro solo per fare un veloce punto della situazione e partire con la programmazione del 2024. «Il desiderio e la speranza è cogliere tutte le potenzialità contenute nel titolo del Meeting 2024», conclude Cecilia. «Noi siamo già a caccia di cose belle per i bambini e le loro famiglie. Con il gruppo dei promotori ci siamo presi una giornata intera a Bologna con questo scopo, il lavoro sia di insieme sia delle varie aree è già pienamente ripreso».

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lo sport

Un anno sotto il segno del basket Grande attenzione del pubblico per lo sport inclusivo Lo sport al Meeting 2023 è nato sotto il segno del basket. Certo, la proposta di eventi sportivi è stata ampia, con decine di eventi diversi al giorno, grazie anche alla collaborazione storica con il Centro Sportivo Italiano, ma c’era molta curiosità, dopo anni in cui ha avuto maggior peso il football, su come si sarebbe sviluppata la nuova partnership con Derthona Basket. Parliamo di una società di Lega Basket Serie A con grandi progetti, su tutti la Cittadella dello Sport Tortona, un sogno che sta diventando realtà con un palazzetto da cinquemila spettatori, diversi campi polifunzionali, ristoranti e spazi per il tempo libero, oltre a un edificio che ospiterà il quartier generale del Derthona Basket. «Il Derthona è sbarcato al Meeting con entusiasmo e voglia di fare», dice Tommaso Sgubbi, responsabile dello sport per la manifestazione riminese. «La collaborazione è stata un grande successo, tutte le attività sono state prese d’assalto. Mai visto una cosa del genere, c’era il tutto esaurito ovunque, perfino al torneo di scacchi…». Le attività erano organizzate da tradizione con le mattine dedicate ai camp, cioè alle attività guidate con istruttore, mentre il pomeriggio era riservato all’attività sportiva libera. Uno degli eventi di maggior successo è stato il baskin, un basket inclusivo in cui giocano insieme atleti normodotati e atleti con disabilità di vario tipo. «È stata la grande scoperta del 2023 per tutti», racconta Sgubbi. «È un dato confortante e molto interessante l’attenzione del nostro pubblico allo sport inclusivo; di certo un’idea da approfondire anche per le prossime edizioni».

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Nell’ottica dello sviluppo futuro le collaborazioni sono fondamentali. Quella con Derthona, certamente. «Tra l’altro può portare sviluppi futuri per gli sport minori, con maggiore spazio e visibilità», osserva il responsabile dello sport del Meeting. Ma almeno altrettanto importante è il ruolo del Centro Sportivo Italiano. Come da lunga tradizione, in collaborazione

Lo ha testimoniato al Meeting 2023 anche il presidente nazionale del Csi Vittorio Bosio. «Cerchiamo di unire donne e uomini capaci di dedicare il loro tempo alla fondamentale opera educativa attraverso lo sport», ha detto Bosio, «agendo per il bene dei giovani e contrastando quella mentalità secondo cui l’attività sportiva è fina-

con il Meeting ha allestito e gestito con decine di volontari metà del padiglione sportivo, «soprattutto con la grande attenzione, che contraddistingue il Csi, al valore educativo dello sport, da sempre inteso come un’attività per tutti».

lizzata esclusivamente al risultato. Per il Centro Sportivo Italiano i verbi fondamentali sono accogliere, proteggere, promuovere ed integrare, come dimostra anche l’impegno a favore di immigrati e persone con disabilità». MEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023


lo sport

«Mi piacerebbe dare sempre più spazio allo sport come veicolo di valori importanti», commenta al proposito Sgubbi. «Il riferimento al titolo del Meeting è fondamentale anche per noi. Quest’anno abbiamo lavorato molto sullo sport come amicizia e per il 2024 siamo pronti a lasciarci sfidare da un titolo altrettanto promettente, aiutandoci insieme a capire cos’è essenziale nell’attività fisica sia amatoriale sia competitiva. Il padiglione dello sport non è solo un contenitore attrattivo per le famiglie e i ragazzi, ma un ambito in cui si possono trattare argomenti

ste che ci giungono, non ultimi quelli del territorio riminese, con relazioni storiche come quelle con le società ginniche di Riccione o di scherma di Rimini, con un mix di grandi e piccole realtà che è un po’ la cifra distintiva della presenza sportiva al Meeting».

interessanti in modo piacevole e con leggerezza». Nel frattempo si ragionerà anche sugli spazi fisici dedicati all’attività sportiva. «Il Meeting ha visto bene quando ha deciso per il 2023 che le nostre attività avrebbero occupato un’area di dimensioni doppie rispetto all’anno scorso», spiega Sgubbi. «E ci sarebbe stato spazio anche per altre proposte». C’è tutto un mondo ormai che gravita sui padiglioni sportivi della Fiera di Rimini a fine agosto. «Oltre che sullo sport inclusivo, rifletteremo anche sui molti apporti e propoMEETING NEWS | N. 25 | OTTOBRE 2023

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