Meeting News Maggio/Giugno 2024

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Speciale spettacoli

DA ENERGIE DIVERSE, UN’ENERGIA UNICA.

Vieni a scoprire di più sulla famiglia Eni al Meeting di Rimini 2024, dal 20 al 25 agosto, nella Rotonda Hall Sud.

Al Teatro Galli non una presentazione ma un evento

Cristiana Scelza: quando la “D” fa la differenza

Uno spazio per genitori e bambini Al Meeting il Danone Family Pit Stop

50 città coinvolte nella promozione e nel sostegno del Meeting

a Otello Cenci

“Chi sei tu?”, un viaggio che può cambiare la vita

Edizione da record, 210 iscritti, in gran parte giovanissimi

Il cinema: una lunga e fruttuosa tradizione del Meeting

Spettacoli in Fiera

Ogni sera alle Piscine una proposta diversa. Conclusione con Santa Balera

Spirto Gentil

Da Beethoven al “Dumky” di Dvorˇák Quando la musica parla alla vita

A cura di: Direzione Commerciale e Dipartimento Comunicazione FONDAZIONE MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLI ETS via Flaminia 18/20, 47923 Rimini RN meeting@meetingrimini.org

Progetto Grafico Bruno Monaco comunicazione non convenzionale Rimini

MAGGIO/GIUGNO 2024

Questo numero è stato chiuso in redazione il 15/06/2024

Non una presentazione ma un evento

Formula

rinnovata per la serata al teatro Galli del 21 maggio: spazio ai protagonisti del Meeting, dal pianista Bahrami all’attore Ettore Bassi

Con l’evento “Anteprima Meeting” che si è svolto il 21 maggio al Teatro Galli di Rimini, sono state presentate le mostre, gli spettacoli, il Villaggio ragazzi e la Cittadella dello Sport dell’edizione 2024, che si svolgerà dal 20 al 25 agosto con il titolo “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”.

«Gli spettacoli e le mostre di questo Meeting», ha dichiarato il presidente del Meeting, Bernhard Scholz, «sono un invito a riscoprire ciò che è essenziale, a prendere maggiore consapevolezza di ciò che rende la nostra vita più vera e più creativa, ciò che sostiene la nostra esistenza, soprattutto in questo momento di crescente conflittualità e di tante sfide decisive per il nostro futuro».

I temi delle mostre saranno la storia dei giubilei in vista del Giubileo del 2025, l’opera del fotografo statunitense Curran Hatleberg, con 65 scatti originali, l’opera del pittore americano vissuto in Italia William Congdon (con un importante inedito) e l’opera letteraria dello scrittore svedese Pär Lagerkvist (premio Nobel 1951 per la Letteratura). Altre mostre presenteranno l’attualità di Alcide De Gasperi, la storia dei coniugi austriaci Franz e Franziska Jägerstätter (Franz, martire del nazismo, proclamato beato nel 2007 da papa Benedetto, oggetto anche del film “The Hidden Life” di Terrence Malick) e la tregua di Natale sul fronte occidentale nel Natale del 1914 (raccontata nel 2005 dal film “Joyeux Noël” di Christian Carion).

Un’altra mostra presenterà iniziative sociali nella società civile russa di

oggi; di tema sociale anche altre due mostre, una sulla rinascita dei borghi italiani e una sulla Fondazione Progetto Arca di Milano. Un’esposizione sarà dedicata alla vita del Servo di Dio Enzo Piccinini, medico modenese carissimo al pubblico del Meeting. La mostra scientifica, a cura dell’Associazione Euresis, avrà a tema le speciali condizioni emerse nell’evo-

di Gerusalemme”, una produzione teatrale originale tratta dall’opera del celebre scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt, protagonista Ettore Bassi, con la regia di Otello Cenci. Sempre al Galli nelle serate successive andranno in scena gli spettacoli teatrali “Acqua” il 22 agosto, di Giovanni Maddalena, Nicola Abbatangelo e Giampiero Pizzol, “Fra’. San

luzione dell’Universo che rendono possibile la vita sul nostro pianeta. La Terra Santa infine sarà al centro di un’esposizione sulle due basiliche della Trasfigurazione sul monte Tabor e del Getsemani, mentre la mostra sulla “Fuga in Egitto” presenterà i luoghi dove è passata la Sacra Famiglia e che sono oggetto di una devozione che unisce cristiani e musulmani.

Alla Terra Santa è dedicato anche lo spettacolo inaugurale del Meeting, che sarà rappresentato il 20 e 21 agosto con inizio alle 21.30 al Teatro Galli con il titolo “Chi sei tu? La sfida

Francesco, la superstar del Medioevo”, di e con Giovanni Scifoni il 23 agosto, mentre il 24 agosto si esibirà al pianoforte Ramin Bahrami, tra i più acclamati esecutori del repertorio bachiano. Tutti i contenuti sono stati resi disponibili sul sito del Meeting. I

attualità Meeting

biglietti per gli spettacoli del Teatro Galli sono acquistabili su www.vivaticket.it.

Proprio il maestro Bahrami è stato una delle principali personalità intervenute ad “Anteprima Meeting” al Teatro Galli, assieme all’attore di film

Scifoni. Gli interventi del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e del presidente del Meeting Bernhard Scholz hanno concluso la serata.

«In questo momento buio», ha dichiarato tra l’altro Ramin Bahrami, «sono

e serie tv Ettore Bassi, a Cecilia De Carli, già docente di Arte contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e al poeta Sauro Albisani. Hanno invece inviato messaggi video lo scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt, il fotografo statunitense Curran Hatleberg e l’attore Giovanni

più che mai necessari l’amicizia e il dialogo tra i popoli. Il Meeting di Rimini ne è un fulgido esempio, ma alle buone intenzioni devono seguire i fatti. Dobbiamo dimenticare i nostri interessi economici e mettere quelli umanistici al primo posto. Dialogare, capirsi è l’unica soluzione. La musica

di Bach ne è un meraviglioso esempio. Imbracciamo gli strumenti, non le armi, smettiamola con i nostri egoismi e impariamo a cantare la bellezza del mondo attraverso la cultura e la nostra umanità. Meno intelligenza artificiale e più quella umana. È ancora possibile».

Completa il programma del Meeting 2024 il Villaggio ragazzi, che inviterà bambini e ragazzi con programma ancora più ricco e coinvolgente rispetto alle ultime edizioni. Ampliata nelle proposte e negli spazi, la Cittadella dello Sport cercherà anche quest’anno di rispondere al desiderio di tanti giovani di fare attività sportiva durante il Meeting.

Sul versante strutturale, logistico e dei servizi sono tante le peculiarità del Meeting 2024. Gli spazi espositivi aumentano di oltre 6.000 mq rispetto all’edizione 2023, i posti per la ristorazione sono stati portati a 5.000, la libreria occuperà 1.000 mq, le aziende partner saranno 130. Il Meeting, che resterà aperto ogni giorno fino alle 24, si conferma poi l’unica manifestazione italiana con ingresso e parcheggi gratuiti; ancor più unica per l’apporto di tremila volontari dall’Italia e dall’estero.

«Ancora una volta il Meeting sarà un’occasione unica per proporre momenti dove la bellezza ci apre al riconoscimento di una prospettiva positiva e costruttiva», ha affermato il presidente Bernhard Scholz. «La condivisione di esperienze e di rifles-

sioni favorisce lo sviluppo di rapporti autentici, capaci di superare avversità e ostilità. La ricerca di ciò che è essenziale nella nostra vita personale e sociale è una questione vitale per non rimanere distratti o indifferenti di fronte ai grandi cambiamenti culturali, sociali, tecnologici e geopolitici».

Il programma completo del Meeting 2024, comprensivo anche dei convegni, verrà presentato a Roma nel mese di luglio.

Quando la “D” fa la differenza

Da un approccio top down ad uno bottom up per affrontare le sfide di un mondo che cambia. Intervista a Cristiana Scelza di Valore D

“‘La diversità è potenza’: è questo il claim di Valore D e credo che in queste parole sia anche sintetizzato al meglio il fulcro della risposta che sento di dare ad uno dei quesiti che quest’anno il Meeting di Rimini pone e cioè ‘Verso cosa e dove guardiamo insieme e che significato riconosciamo alle nostre relazioni?’”. Cristiana Scelza, Executive Vice President della divisione Electrification di Prysmian e Presidente di Valore D, è con questo spirito che si prepara a partecipare al Meeting di Rimini 2024, che quest’anno pone il tema della ricerca dell’essenziale al centro dell’evento.

Intanto partiamo con le presentazioni: che cos’è Valore D? E di cosa si occupa?

“Valore D, prima associazione di imprese in Italia - oltre 380 ad oggi - impegnata nella promozione dei temi dell’equilibrio di genere della diffusione di una cultura dell’inclusione a supporto dell’innovazione, del progresso e della crescita nelle organizzazioni e nel nostro Paese, da ormai 15 anni affronta quotidianamente le sfide di un mondo sempre più dinamico e tecnologicamente avanzato, credendo fermamente che le aziende siano degli agenti di cambiamento e che per tale ragione è fondamentale che siano impegnate costantemente e in prima linea nel costruire un mondo dove la diversità e l’inclusione siano i principi-bussola per rendere possibile un avanzamento culturale, industriale, economico che sia sostenibile. E’ stato un leitmotiv tanto per le dodici visionarie manager che hanno dato vita a Valore D quanto per l’attuale squadra e Consiglio Direttivo dell’Associazione, che negli ul-

timi anni ha provato a fornire risposte concrete alle ripercussioni delle più recenti vicende che hanno caratterizzato le nostre vite (penso in primis ai vari conflitti internazionali ma anche alla crisi pandemica), mettendo a disposizione best practice e know how al servizio della società civile e delle istituzioni.”

lore D al futuro e, in particolare, alle nuove generazioni, con un senso di responsabilità che credo sia più sentito rispetto al passato”.

E chi è Cristiana Scelza?

“Sono una donna STEM che per giunta ha radici che affondano nel meridione d’Italia ed è per tale motivo che in prima persona sono impegnata nel

La D che cosa simboleggia?

“Molti danno per scontato che la ‘D’ di ‘Valore D’ stia per ‘Donna” ma non è così, o, meglio, non è più così, in quanto oggi sta soprattutto per Diversità allargando lo spettro di azione anche ad esempio alla disabilità, alle generazioni. Le nostre parole guida sono: ‘Determinazione’, ‘Direzione’, ‘Domani’: e sono proprio questi nuovi e ulteriori significati che attribuiamo alla lettera ‘D’ a caratterizzare il nostro operato e il senso della nostra partecipazione al Meeting. In particolare, nei termini ‘Direzione’ e ‘Domani’ è racchiuso l’approccio di Va-

raccontare e nel portare la mia esperienza tra i più giovani, in particolare tra le più giovani, al fine di trasmettere un messaggio semplice ma che credo sia fondamentale in questa epoca, e cioè che la formazione e le competenze STEM, la curiosità, l’equilibrio e l’aprirsi al nuovo (che nel mio caso si è tradotto nel non aver timore di trasferirmi per lavoro in Paesi molto lontani e molto diversi dall’Italia, come Cina, Brasile, Russia, Olanda) rappresentano oggi una rete di sicurezza per la crescita professionale e permettono di abbattere qualsiasi stereotipo e pregiudizio”.

i Partner

Cosa vede negli occhi dei più giovani, e delle più giovani, quando parla loro della sua esperienza?

“Spero vivamente che la mia storia possa essere un momento di riflessione per scardinare ideologie che ormai appartengono ad un mondo che non esiste più, un mondo nel quale non è necessariamente vero che chi ha una formazione umanistica non debba formarsi anche in materie più tecnico-scientifiche, un mondo nel quale le professioni classiche a cui abbiamo ambito per decenni stanno mutando pelle, in quanto sempre più contaminate dal supporto/invasione della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. In questo mondo, in cui è l’ibridazione tra le competenze umanistiche e quelle tecnico-scientifiche a caratterizzare il manager del futuro, lo skilling in ambito STEM è certamente un passaporto sempre valido per la realizzazione professionale e il reskilling delle generazioni più mature già presenti nel mondo del lavoro rappresenta un salvagente sociale per non emarginare nessuna professionalità. Di conseguenza, risulta sempre più fondamentale saper orientare al meglio per favorire il miglior matching tra domanda e offerta nel mondo del lavoro. Questo vale anzitutto per i più giovani ed è per

tale ragione che Valore D ha dato vita a Wanter, una piattaforma digitale accessibile a tutti e totalmente gratuita, che supporta i ragazzi, i docenti e i genitori nell’orientarsi tra le 150 professioni che saranno più richieste nei prossimi anni”.

Secondo lei è solo una questione occupazionale? O c’è dell’altro?

“Per la prima volta nella storia abbiamo nello stesso momento storico quattro generazioni impiegate nel mondo del lavoro, dalla Generazione Z a quella dei Baby Boomers, passando per la Gen X e i Millennials. Una delle sfide che già oggi le imprese sono chiamate ad affrontare è quella di far convivere esperienze, visioni, desideri che sono differenti da generazione a generazione, evitando contrapposizioni letali per il settore produttivo e per la società in generale, promuovendo simultaneamente sia l’esperienza e la forte motivazione

al lavoro sviluppati dalle generazioni più mature sia le nuove competenze e l’approccio innovativo focalizzato sui valori e sul work-life balance delle generazioni più giovani”.

Insomma, lavorare per vivere, non vivere per lavorare.

“I più giovani considerano il lavoro in maniera differente dalla mia generazione. E credo che questo sia un cambiamento da tenere ben presente da parte delle aziende. A differenza del passato, infatti, la differenza non la fa più necessariamente soltanto la stabilità contrattuale o il livello re-

munerativo ma anche aspetti quali lo smart working e la flessibilità per vivere al meglio anche i propri impegni personali e familiari. Sul punto, un dato emerso dalla ricerca particolarmente indicativo è il seguente: per le giovani generazioni la possibilità di ottenere congedi è un driver importante e chiedono sempre più un riconoscimento della genitorialità che vada oltre gli stereotipi di genere e che consideri responsabilità e diritti di entrambi i genitori, evitando ripercussioni negative sulla carriera delle donne. Ebbene, tale visione dei più giovani - oltre a rappresentare un cambio di paradigma senza precedenti - credo che non possa rimanere inascoltato, pena la perdita di talenti e la loro esclusione da percorsi di crescita professionale”.

Cosa sta succedendo in Italia sul capitolo congedi parentali?

“Sul tema dei congedi, ritengo che sia

necessaria una riflessione congiunta di istituzioni e imprese affinché la genitorialità, da un lato, non comporti più una rinuncia agli impegni lavorativi e, dall’altro, non sia un ‘affaire’ di competenza esclusiva delle donne. A tal riguardo, il Codice di autodisciplina promosso dalla Ministra Roccella e al quale hanno aderito tante aziende del network di Valore D rappresenta un primo importante passo in questa direzione. Parimenti, considero un’estensione del congedo di paternità obbligatorio una policy non più rimandabile che dobbiamo impegnarci a promuovere in favore dei genitori. La crisi demografica che oggi caratterizza l’Italia e tutte le economie occidentali industrializzate non può che essere affrontata se non attraverso un set di politiche e misure private e pubbliche che, partendo dalla conoscenza dei desiderata e delle necessità delle generazioni più giovani, siano in grado definire un nuovo framework culturale, occupazionale e industriale”.

Cosa si può fare di più e di meglio?

“Oltre a considerare imprescindibile e necessario un costante dialogo pubblico-privato, ritengo che l’approccio del mondo delle imprese non debba essere più di stampo top down, bensì bottom up: le politiche, le strategie e gli impegni del mondo produttivo non possono essere più definiti dall’alto senza una preliminare attività di ascolto di coloro che nei prossimi anni entreranno e caratterizzeranno il mondo del lavoro”.

Voi cosa state facendo? E cosa farete?

“Come Associazione stiamo lavorando affinché i futuri impegni delle aziende del nostro network siano ispirati da coloro che entreranno e

rappresenteranno i professionisti di domani. Abbiamo quindi deciso di raccogliere i contributi dei giovani per scrivere insieme i punti cardine di un nuovo mercato del lavoro che sia inclusivo e al passo con i cambiamenti della nostra società che si tradurranno in un “Pledge“ un documento di impegno per tutte quelle aziende che credono in una cultura in cui le persone con le loro identità e diversità sono al primo posto.

Si tratta di un lavoro che abbiamo già iniziato ma che ad agosto, nel corso del Meeting 2024, sarà presentato anche attraverso un importante momento di confronto e di coinvolgimenti delle nuove generazioni, che rappresentano dal nostro punto di vista novità, innovazione, stimolo al cambiamento. Rappresentatività, leadership inclusiva, equità nella distribuzione delle opportunità sono solo alcuni dei grandi temi su cui, insieme ai più giovani, siamo al lavoro al fine di identificare principi e impegni verso un mondo più inclusivo.

Stiamo quindi provando a mettere in atto concretamente quell’approccio bottom up che, partendo dalle persone e dalle relazioni, possa orien-

tarci nella costruzione di un modello produttivo e occupazionale che sia sostenibile, che non emargini nessuno e che guardi alla crisi demografica nonché a quella tecnologia in maniera innovativa.

Dal mio punto di vista – citando un passaggio del Manifesto del Meeting 2024 - si tratta di un approccio basilare per essere umani, per rimanere umani, per diventare sempre più umani”.

La persona al centro

La presenza di Danone Italia al Meeting di Rimini 2024

Con la missione di “portare la salute attraverso l’alimentazione al maggior numero possibile di persone”, Danone si propone di ispirare pratiche alimentari e di consumo più sane e sostenibili, impegnandosi per garantire un impatto positivo sulle comunità nelle quali opera e sul Pianeta. Un impegno, quello di Danone per la sostenibilità sociale, che si sposa

perfettamente con i valori promossi dal Villaggio Ragazzi e che il Meeting di Rimini per l’amicizia fra i popoli desidera trasmettere alle nuove generazioni. Nel 2024 infatti Danone Italia ha scelto di diventare partner del Meeting di Rimini e sarà presen-

te con i marchi Alpro e Mellin per le merende del Villaggio Ragazzi, uno spazio dedicato ai giovani partecipanti dell’evento, interattivo ed educativo, dove i bambini possono partecipare a diverse attività ludiche e formative. Il Villaggio include laboratori creativi, attività sportive, spettacoli e momenti di riflessione, tutti progettati per favorire la cre-

dei suoi uffici, una sala allattamento dedicata ai neogenitori, uno spazio per accogliere le famiglie e prendersi cura dei più piccoli. Danone, infatti, intende valorizzare l’attività di cura di cui riconosce tutto il valore e le potenzialità, partendo dalle proprie persone e portando questa attenzione anche fuori dalle mura dell’azienda.

scita personale e il senso di comunità tra i partecipanti.

Danone Italia promuove inoltre il Danone Family Pit Stop, un luogo pensato per genitori e bambini, dove potersi riposare, dare la pappa ai piccoli, cambiarli ma anche semplicemente prendersi una pausa da tutte le attività frenetiche del Villaggio. La presenza di Danone in questo spazio dedicato è specchio dell’attenzione che l’azienda da sempre rivolge alle proprie persone e alle famiglie in particolare. Fin dal 2011 infatti, Danone Italia ha realizzato all’interno

LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CURA E LE POLITICHE DEDICATE ALLA PARITÀ DI GENERE

Danone crede infatti fermamente che il buon funzionamento di una azienda dipenda dal benessere delle proprie persone, valorizzando il singolo individuo, per creare e mantenere un ambiente di lavoro positivo, inclusivo, e flessibile. Per Danone, la maternità, la paternità e la cura dei più fragili sono portatrici di una carica positiva, capace di alimentare l’energia, la creatività e le capacità empatiche e organizzative delle

i Partner

PERCORSO DI CURA

Tutti i percorsi a supporto della cura lanciati in Danone nascono dall’idea secondo cui le attività di cura restituiscono professionisti migliori alle imprese e alla società intera.

I percorsi si basano su quattro pilastri fondamentali:

IL PILASTRO PSICO AFFETTIVO

IL PILASTRO CULTURALE

che si realizza con il CORAGGIO

che si realizza con la VICINANZA

IL PILASTRO ECONOMICO

che si realizza con la CONCRETEZZA

IL PILASTRO ORGANIZZATIVO

che si realizza con la DETERMINAZIONE

gedo di maternità. La valorizzazione della genitorialità fa sì che il tasso di natalità interno sia pari a + 3% anche nel 2023 (vs. dato nazionale del - 4%). Danone Italia ha inoltre il 55% di donne manager ed il 65% di promozioni femminili: inoltre, il 100% dei papà ha usufruito nel 2023 di 20 giorni di congedo di paternità ed il tasso di assenteismo è pari al 1% (vs. 6,4% Italia).

L’impegno di Danone per il supporto alle famiglie e alla Parità di genere non si ferma però all’interno dell’azienda.

persone, diventando così un valore chiave per la crescita dell’intera organizzazione.

Sulla base di questa convinzione, nel 2011 è stato avviato un percorso a sostegno della genitorialità – attraverso la Parental Policy - con la creazione di un decalogo di impegni che si basano su quattro pilastri (psico-affettivo, culturale, organizzativo ed economico) che nel corso degli anni ha portato risultati notevoli, sia in termini di benessere aziendale sia di produttività.

Il viaggio intrapreso nel 2011 si è rafforzato di anno in anno e nel 2013 ha visto le politiche sulla genitorialità (Parental Policy) diventare una “best practice” a livello globale, ispirando nel 2017 la nascita ufficiale della Danone Global Parental Policy – che ha raggiunto più di 100.000 collaboratori.

Poiché molte famiglie hanno la necessità di prendersi cura non solo dei figli piccoli, ma anche di altri familiari fragili, nel 2020 è stata lanciata inoltre la Caregivers Policy, per supportare i Danoners che si prendono cura dei genitori anziani, di persone malate, disabili o non autosufficienti.

Politiche di questo tipo non solo hanno un effetto positivo sul benessere delle persone ma restituiscono valore anche all’azienda. Ad esempio, in Danone Italia il 100% delle mamme torna al lavoro dopo il con-

Le nostre politiche di supporto alla genitorialità sono diventate infatti anche un volume. Nel 2023 è stato pubblicato Il Congedo Originale, scritto a quattro mani da Sonia Malaspina e Maria Laura Agosta, che racconta le pratiche aziendali e il percorso fatto, per la valorizzazione delle attività di cura e per l’impatto positivo sulla Parità di Genere in azienda.

E non solo: Danone ha voluto agire esternamente anche sulla propria filiera di fornitori e partner, impegnandosi per dare premialità in fase di gara a quanti hanno conseguito la certificazione sulla parità di genere.

Un percorso ambizioso che è partito dalla Certificazione per la Parità di Genere UNI Pdr 125/2022, introdotta nell’ordinamento italiano nel maggio 2022 e che Danone ha ottenuto nel giugno 2023.

Dopo aver ottenuto la Certificazione, Danone Italia ha sottoscritto come prima azienda firmataria il Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera italiana, lanciato il 6 febbraio da Woman Winning Institute, con cui le aziende si impegnano a dare premialità a quei fornitori che si attiveranno nel percorso verso la

parità di genere, attraverso l’ottenimento di misure volte a migliorare e favorire condizioni di inclusione e parità.

Danone Italia quindi non solo abbraccia la parità di genere ma si fa capofila di un percorso che vede la responsabilità delle aziende nei confronti della loro filiera.

IL MODELLO

DEL MEGAFONO SOCIALE

In quasi tredici anni di lavoro per valorizzare attività di cura e dell’inclusione all’interno dell’azienda Danone ha sviluppato un’esperienza ed una sensibilità, che sempre più vuole portare fuori dalle mura dall’azienda per avere un impatto positivo su tutta la collettività, ora anche attraverso i propri brand e attraverso la creazione di un nuovo modello di business chiamato “Megafono Sociale”.

Il Megafono sociale è un nuovo modello di creazione del valore che si basa su sette fasi chiave che integrano il business con iniziative di responsabilità sociale, con un impatto positivo tanto sull’azienda, quanto sulla società in cui opera, per mezzo dei singoli brand.

Questo modello si è tradotto in azioni concrete, partendo dall’individuare una causa sociale rilevante ed un partner del Terzo settore per elaborare iniziative efficaci, che abbiano un impatto misurabile

Un primo esempio è stato, in piena pandemia, quando in collaborazione con Auser, il brand Actimel ha promosso l’accompagnamento ai centri vaccinali dei più fragili. Con il brand Danacol l’azienda ha poi scelto di abbracciare una causa sociale

rilevante, quale la prevenzione delle malattie cardiovascolari, trovando nel Policlinico Gemelli un partner di grande rilevanza e credibilità ed è nata così l’iniziativa «Il mese del cuore» con trentunomila tra checkup gratuiti e misurazioni in farmacia.

L’impegno di Danone Italia è proseguito poi con il progetto che ha coinvolto nel 2023 Danette e PizzAut per esortare all’inclusione lavorativa, e non solo, delle persone autistiche: una sinergia dirompente e di successo. Più recentemente, infine, è stata promossa l’iniziativa di Da-

valori che Danone condivide pienamente attraverso il suo progetto del Megafono Sociale.

Questa partnership rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un futuro più inclusivo e sostenibile, dove l’attenzione alla persona e alla comunità sono al centro di ogni iniziativa.

none Nutricia che, con il suo brand Fortini, ha scelto di collaborare con l’Associazione non profit Animenta per dar vita a 25 laboratori creativi ospitati all’interno della sede di Milano, dedicati a offrire un supporto concreto a chi vive un disturbo del comportamento alimentare (DCA) e contrastare lo stigma e gli stereotipi che ancora oggi caratterizzano queste malattie.

In questo orizzonte valoriale si colloca la scelta di Danone Italia di essere parte del Meeting di Rimini, che rappresenta un momento di incontro e dialogo su temi di grande rilevanza sociale e culturale. Il Meeting di Rimini è un luogo dove si costruiscono ponti e si promuove la solidarietà,

C’È UN’ITALIA CHE COOPERA

Meet the Meeting 2024 Al via in 50 città

Avviato il 25 maggio con un video sul sito internet, il canale Youtube e i social del Meeting, durerà fino al 15 luglio

“Meet the Meeting” torna anche nel 2024 con una carica di energia e coinvolgimento ancora più forte. L’evento, come tradizione, è stato pensato per presentare in tutta Italia il Meeting e per contribuire alla costruzione di questo evento che ogni anno attira centinaia di migliaia di persone. Lanciato il 25 maggio con un video sul sito, il canale Youtube e i social del Meeting, “Meet the Meeting” vedrà la partecipazione di tanti amici in oltre 50 città in Italia e all’estero, da Aosta a Pesaro, da Salerno a Trento.

Negli anni “Meet the Meeting” ha visto crescere il suo impatto grazie all’entusiasmo dei volontari e alla va-

rietà delle iniziative proposte. Ogni edizione ha saputo rinnovarsi, proponendo concerti, incontri culturali e momenti di riflessione che hanno saputo coinvolgere un pubblico sempre più vasto. L’edizione 2024 promette di essere ancora più speciale. Durante

“Meet the Meeting”, che proseguirà fino al 15 luglio, saranno organizzati eventi e momenti di incontro in varie città, dove i partecipanti potranno contribuire direttamente e conoscere meglio le attività del Meeting.

Il programma è diverso in ogni città e offrirà un’anteprima dei contenuti del

volte, «significa entrare a far parte di un’esperienza di amicizia, cultura e condivisione. In particolare, questa edizione del Meeting dedicata al tema dell’essenziale, è l’occasione per sperimentare quanto sia importante costruire relazioni autentiche e comunità coese e partecipare attivamente nella ricerca e costruzione di ciò che è

Meeting di Rimini (per tutte le info su come aderire con la propria città scrivere a donazioni@meetingrimini.org) e un invito alla partecipazione attiva attraverso varie modalità di sostegno. Visitando il sito ufficiale del Meeting di Rimini nella sezione dedicata a “Meet the Meeting sarà possibile donare e ricevere in omaggio dell’ottimo Sangiovese, un gesto simbolico che unisce cultura e solidarietà.

«Partecipare a Meet the Meeting 2024», spiega Federica Cipressi che da Rimini coordina le 50 città coin-

veramente importante nella vita». Vuoi partecipare a Meet the Meeting e sostenere anche tu la costruzione della prossima edizione? Scopri se la tua città partecipa o scegli di donare online per ricevere dell’ottimo Sangiovese da Rimini!

Puoi trovare tutte le informazioni sul sito: https://www.meetingrimini.org/verso-il-meeting-2024/meet-the-meeting-2024/

La mobilità non è più un inferno. “ “

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descrizione che fa degli incontri con le persone e i luoghi simbolo delle diverse religioni. Tuttavia, non si ferma a questa prima reazione che lo porterebbe, come tutti noi, a prendere le distanze, ma supera l’imbarazzo e lo scetticismo, accettando di coinvolgersi e di condividere il viaggio fino in fondo, sia geograficamente che personalmente per scoprire cosa di vero

e importante c’è alla fine per lui. Il suo percorso può coinvolge il lettore e, spero, anche gli spettatori in un percorso interiore sconvolgente.

Adattare il testo di Schmitt per uno spettacolo di 80 minuti è una sfida non banale… il testo originario è molto corposo.

Abbiamo lavorato attentamente per preservare il viaggio umano e geografico senza tagliare i luoghi cruciali visitati da Schmitt, cercando di salvaguardare gli aspetti più drammatici e gli incontri che hanno segnato il cambiamento in lui. La prima riduzione, realizzata insieme a Emanuele Fant, ha ricevuto da lui un riscontro più che positivo. Successivamente abbiamo lavorato per ‘scarnificare’ ulteriormente il racconto per renderlo ancora più essenziale. È emerso così anche il titolo dello spettacolo che pone al centro la domanda ‘Chi sei tu?’, ovvero quella che Schmitt si sente porre con insistenza dai luoghi che visita e da quello che gli accade. Chi sei tu? In cosa credi? In cosa consisti veramente? Domande molto attinenti al titolo di questa edizione del Meeting.

Da quando Schmitt ha scritto il suo diario di viaggio, nella Terra di Cristo si è scatenato un conflitto terribile.

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Chi sei tu?

La sfida di Gerusalemme

Tratto dall’opera

“La sfida di Gerusalemme.

Un viaggio in Terra santa” di Eric-Emmanuel Schmitt

traduzione

Alberto Bracci Testasecca

Adattamento testo

Otello Cenci ed Emanuele Fant

Regia

Otello Cenci

Con Ettore Bassi

Musiche eseguite dal vivo

Mirna Kassis, Matteo Damele, Filippo Dionigi, Tomas Milner, con la partecipazione in video di Eric-Emmanuel Schmitt

Aiuto regi

Mauro Pierro

tecnica

OfficinaTeatro Srl videoproiezioni

Enrico Pazzagli

scenografia

UFO_è Urgente Forzare l’Orizzonte

riprese ad Eric-Emmanuel Schmitt

Marco Barbieri

segreteria di produzione

Mia Fabbri

segreteria organizzativa

Federica Rossi

Da un’idea di Lorenzo Fazzini.

Una co-produzione

Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS

Fondazione Istituto Dramma

Popolare San Miniato

Centro Teatrale Bresciano

Con il patrocinio

Comune di Rimini

In collaborazione con Sagra Musicale Malatestiana

Si ringrazia

Gruppo Maggioli e Vulcangas

L’opera “La sfida di Gerusalemme” di Eric-Emmanuel Schmitt è rappresentata dall’Agenzia Drama, Paris – Francia – www. dramaparis.com per conto di ANTIGONE SAwww.eric-emmanuel-schmitt.com e in Italia dall’Agenzia D’Arborio 1902 srlsRoma – Italia.

Come quest’opera aiuta a leggere la situazione di quei territori?

Eric osserva nel suo testo, che Gerusalemme è un’accozzaglia di stili e architetture diverse. Poi, poeticamente, osserva che forse le pietre possono convivere armoniosamente perché hanno riconosciuto e accettato di essere fatte della stessa materia. “Questo”, scrive, “è un passaggio che l’uomo deve ancora compiere”. Lo spettacolo non ha ovviamente l’ambizione di dire chi ha ragione in questa guerra così drammatica e sanguinosa che alimenta l’odio in tutto il mondo, ma si propone di provocare il pubblico attraverso il racconto di Eric, ad uno sguardo pienamente umano su noi stessi e gli altri, chiunque essi siano.

TRE DOMANDE A ETTORE BASSI

Abbiamo posto alcune domande ad Ettore Bassi, che il 20 e 21 agosto sarà il protagonista di “Chi sei tu? –La sfida di Gerusalemme” al Teatro Amintore Galli di Rimini.

Com’è stato il suo “incontro” con Eric Emmanuel Schmitt come autore?

La cosa interessante quando si incontrano grandi autori è scoprire che in realtà sono semplici da affrontare. È una caratteristica dei grandi saper dire le cose in modo diretto, concreto, emozionante. Approcciarsi ai loro testi è semplice! Basta ascoltare quello che dicono, non c’è nulla da inventare.

Che tipo di immedesimazione e interpretazione richiede all’interprete un testo come “Chi sei tu? – La sfida di Gerusalemme”?

Confesso che per me non è stata una ricerca affannosa. Di certo non potevo fare un’imitazione di Schmitt e del suo modo di portare il testo in scena. Allo stesso tempo mi premeva rendere esattamente le suggestioni e le emozioni che riporta nel suo testo, cercando di interpretare al meglio il significato di ciò che lui intende comunicare.

È una narrazione nel corso della quale l’autore cambia nel profondo. Questo cosa comporta per l’attore che lo interpreta?

Come tutti i testi che raccontano un arco emozionale ampio e drammatico, anche qui il protagonista giunge al termine dell’opera in modo profondamente diverso, rispetto allo stato iniziale. È la magia della vita il cambiamento. Per un attore è bello e interessante entrare in questa dinamica, riportando le gradazioni delle emozioni che si susseguono nei vari passaggi. È anche l’aspetto più divertente ed emozionante, dico proprio per me stesso.

Una sera a teatro Le magie del Galli

Tre serate da non perdere al teatro cittadino di Rimini con “Acqua” di Abbatangelo, “Fra’” di Scifoni su san Francesco e il concerto di Ramin Bahrami

Il Teatro Galli di Rimini si prepara ad accogliere tre serate indimenticabili dal 22 al 24 agosto, offrendo al pubblico un crescendo di emozioni e arte. La biglietteria è già attiva su Vivaticket.it per garantire a tutti la possibilità di partecipare a questi imperdibili appuntamenti.

Parlando dello spettacolo del 22 agosto, immaginate una cittadina di mare dove piove incessantemente da giorni e il livello dell’acqua continua a salire inesorabilmente. In questo scenario, nel bar della piazza principale, un gruppo di amici si rifugia, perdendosi in chiacchiere tra piccole ripicche e pettegolezzi. “Acqua” è una tragicommedia in un atto unico che esplora le dinamiche umane in una situazione di crescente emergenza. Le conversazioni si trasformano in accuse e notizie false, e la menzogna diventa ideologia.

Sotto la sapiente regia di Nicola Abbatangelo, con la drammaturgia

di Giovanni Maddalena, Giampiero Pizzol e lo stesso Abbatangelo, “Acqua” promette di essere un affresco vivace e ironico della società contemporanea. Le musiche di Fabrizio Mancinelli e la produzione della Wonderage Production srl e Compagnia Bella, completano un’opera che si preannuncia tanto riflessiva quanto divertente.

Il 23 agosto la figura di san Francesco d’Assisi verrà rivisitata attraverso una lente moderna e vibrante nel monologo di Giovanni Scifoni che si terrà il 23 agosto. Titolo: “Fra’.

San Francesco, la superstar del Medioevo” - di e con Giovanni Scifoni. Ma perché San Francesco è così irresistibile? Perché è stato un artista, un performer capace di incantare folle con la sua genialità creativa. Scifoni, con la sua narrazione appassionata, ci guida attraverso la vita del Poverello d’Assisi, svelando il suo straordinario potere persuasivo e il suo ossessivo desiderio di raccontare il mistero di Dio in ogni forma.

Accompagnato dalle musiche medievali e dagli strumenti antichi di

Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, Scifoni offre una performance che è un viaggio tra passato e presente, una riflessione profonda e toccante sulla spiritualità e l’arte. Con la regia di Francesco Ferdinando Brandi e una coproduzione del Teatro Carcano - Mismaonda - Viola Produzioni, questa serata promette di essere

un’esperienza immersiva e coinvolgente.

Il ciclo di spettacoli al Galli, inaugurato il 20 e 21 agosto da “Chi sei tu? – La sfida di Gerusalemme” si conclude con l’eleganza e la maestria del pianista iraniano Ramin Bahrami, che porta sul palco del Teatro Galli la sua interpretazione unica della musica di Johann Sebastian Bach. Bahrami, con la sua formazione cosmopolita e le influenze culturali che spaziano dalla Germania alla Persia, offre una lettura della produzione tastieristica di Bach che esalta il senso di universalità e profondità della musica del compositore tedesco. Non solo un pianista, ma un vero e proprio ambasciatore della musica di Bach, capace di emozionare e incantare platee internazionali. I suoi concerti sono eventi di grande rilevo, e Rimini avrà l’onore di ospitare questa serata grazie an-

che alla collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana.

Insomma tre serate per vivere l’arte in tutte le sue forme: dalla tragicommedia contemporanea alla rivisitazione storica, fino alla sublime interpretazione musicale. I biglietti sono già disponibili su vivaticket.it, non perdete l’occasione di far parte di questo viaggio alla ricerca dell’essenziale, del cuore del Meeting.

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Record di iscrizioni per il Meeting Music Contest

210 gli artisti iscritti (tanti i giovanissimi), un record per la manifestazione musicale ideata da Meeting di Rimini e MEI – Meeting degli Indipendenti

Il Meeting Music Contest 2024 ha chiuso le iscrizioni con un numero record di partecipanti: 210 artisti iscritti, segnando un nuovo traguardo per la manifestazione musicale nata dalla collaborazione tra Meeting di Rimini e MEI – Meeting degli Indipendenti di Faenza. Questo dato conferma l’interesse crescente e la rilevanza del Contest nel panorama musicale italiano.

«Un numero così alto di partecipanti non l’avevamo previsto e ci rende molto contenti. Inoltre, da una prima rapida verifica, sembra che siano molti i giovanissimi sotto i 25 anni. Ora la giuria inizierà ad ascoltare i brani e a metà mese saranno comunicati i finalisti. È un momento che richiede un grande impegno e scelte non sempre facili, ma anche molto bello perché c’è tutta l’aspettativa e la curiosità di scoprire i generi musicali prescelti e le tematiche sviluppate nelle opere presentate», ha dichiarato Otello Cenci, direttore artistico del Meeting Music Contest.

Giordano Sangiorgi, direttore artistico assieme a Cenci, patron del MEI (che torna a Faenza dal 4 al 6 ottobre) e noto produttore musicale, ha aggiunto: «L’entusiasmo dimostrato dai partecipanti è straordinario. Un segnale che dimostra

la grande vitalità, nonostante le difficoltà del settore, della nuova musica indipendente ed emergente italiana. Questo contest offre una piattaforma unica per i giovani artisti emergenti e rappresenta un’importante occasione per scoprire nuovi talenti. Siamo impazienti di iniziare le valutazioni e di condividere con il pubblico i finalisti che

avranno l’opportunità di esibirsi dal vivo durante il Meeting di Rimini 2024. Le esibizioni finali, che si terranno nella Fiera di Rimini nella serata di sabato 24 agosto, saranno arricchite dalla presenza di ospiti d’eccezione come Filippo Graziani, cantautore e figlio del celebre Ivan Graziani, che celebrerà anche al MEI il nuovo album dedicato al

avranno l’opportunità di esibirsi al Meeting di Rimini mentre il vincitore si esibirà al Mei di Faenza il 5 ottobre».

I finalisti selezionati dalla giuria saranno annunciati a metà giugno e

padre e arrivato in testa alle classifiche, e Francesco Arpino, cantautore, musicista, producer. La loro partecipazione offrirà un valore aggiunto al Contest, garantendo un’esperienza formativa e stimolante per tutti i partecipanti.

Per ulteriori dettagli sul Meeting Music Contest e per conoscere i finalisti, visita il sito ufficiale del Meeting di Rimini www.meetingrimini. org.

Meeting&cinema, un amore che viene da lontano

Tre

proiezioni nella Corte degli Agostiniani

(“Tatami”, “The Old Oak” e “I bambini di Gaza”) tra le proposte, ma anche “Cabrini” e il Signor G

Tra gli appuntamenti più attesi al Meeting 2024, spiccano quelli che si terranno nella storica cornice riminese della Corte degli Agostiniani, al cinema Fulgor e con un evento speciale in Fiera dedicato a Giorgio Gaber, tutti accomunati dal linguaggio cinematografico, come da lunga e fruttuosa tradizione del Meeting.

Il 21 agosto la Corte degli Agostiniani ospiterà la proiezione del film “Tatami”, diretto da Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi. Presentato all’80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha vinto il Premio Brian, il film racconta la storia della judoista iraniana Leila e della sua allenatrice Maryam. Durante i campionati mondiali di Judo, le due ricevono un ultimatum dalla Repubblica Islamica: Leila deve fingere un infortunio e perdere, per evitare di essere considerata una traditrice. Con la libertà sua e della sua famiglia in gioco, Leila si trova di fronte a una scelta impossibile. “Tatami” è il primo lungometraggio

co-diretto da una regista iraniana e da uno israeliano, e promette di offrire una serata di grande intensità emotiva e riflessione.

Il 23 agosto, sempre alla Corte degli Agostiniani, sarà la volta di “The Old Oak”, l’ultima fatica del regista inglese Ken Loach, sceneggiata da Paul Laverty.

Ambientato in un’ex cittadina mineraria del nord est dell’Inghilterra, il film racconta la storia dell’Old Oak, l’unico pub aperto e luogo di ritrovo della comunità. Quando nel quartiere arrivano alcuni rifugiati siriani, il proprietario TJ Ballantyne cerca di fare da ponte tra le due comunità. In particolare, TJ si interessa a Yara, una giovane rifugiata alla quale un atto di intolleranza ha distrutto la macchina fotografica. Un film che promette di toccare il cuore del pubblico con il suo messaggio di speranza e comprensione reciproca.

Il 24 agosto alla Corte degli Agostiniani si proietterà “I bambini di

Gaza - Sulle onde della libertà”, opera prima del regista italo-americano Loris Lai. Ambientato durante la seconda Intifada nel 2003, il film racconta l’amicizia tra Mahmud, un palestinese, e Alon, un israeliano, uniti dalla passione per il mare e il

surf. Ispirato al romanzo per ragazzi “Sulle onde della libertà” di Nicoletta Bortolotti, il film è impreziosito dalla colonna sonora del premio Oscar Nicola Piovani. Una storia toccante e intensa che esplora la possibilità di amicizia e comprensione in un contesto di conflitto.

Il Fulgor, invece, ospiterà il 22 agosto la proiezione di “Cabrini”, diretto da Alejandro Gómez Monteverde. Il film narra la storia di Maria Francesca Cabrini, nata nel 1850, religiosa e missionaria, inviata da Papa Leone XIII a New York per assistere le

Non meno atteso è l’evento del 23 agosto nella Sala Neri, dove verrà proiettato il documentario “Io, noi e Gaber”, diretto da Riccardo Milani. Il film percorre la vita e la carriera di Giorgio Gaber, entrando a fondo nelle parole del “Signor G” e ricordando come ogni sua canzone trasformasse la libertà in partecipazione.

Il documentario, che ha ottenuto una candidatura al David di Donatello, offre uno sguardo appassionato e approfondito su uno degli artisti più influenti del panorama musicale italiano.

ondate di immigrati italiani. Grazie alla sua determinazione, riuscì a fondare numerosi ospedali e orfanotrofi dedicati agli italoamericani. Interpretato da Cristiana Dell’Anna, Giancarlo Giannini, David Morse e John Lithgow, “Cabrini” promette di essere un ritratto affascinante di una donna straordinaria.

Biglietti su invito, maggiori informazioni scrivendo all’email segreteria@centriculturali.org

In collaborazione con AIC - Associazione italiana centri Culturali

Quanta vita c’è alle Piscine in Fiera

I giovani al Meeting? Li trovi qui ogni sera. Per loro e per il pubblico del Meeting quest’anno un cartellone ricco ed estremamente vario

Le serate alle Piscine della Fiera sono senza ombra di dubbio gli eventi più frequentati dal pubblico dei giovani al Meeting. E l’edizione 2024 non deluderà certamente le attese, con una scelta di eventi che si caratterizza per la varietà dei temi e dei formati, oltre che perla qualità dei contenuti. Il 20 agosto alle 21.30 Davide Rondoni, poeta

e saggista ben noto al pubblico del Meeting, ci condurrà in un viaggio attraverso l’Italia alla ricerca del sacro con il suo documentario “Sacritalia”. Diretto da Francesco Castellani, questo racconto esplora le manifestazioni del sacro nella vita contemporanea, mettendo in luce quegli aspetti capaci di resistere al consumo e di generare grandi cose. Rondoni, con la sua sensibilità poetica, ci invita a riscoprire la dimensione spirituale del nostro Paese in un’indagine che si preannuncia profonda e illuminante.

La serata del 21 agosto alle ore 21.30 vedrà invece protagonisti poesia e musica con lo spettacolo “Voglio la pace che nessun uomo

può dare”, a cura dell’Associazione Amici di Nicco. Questo evento si interroga sulla possibilità di sperare nella pace in un mondo sempre più segnato dai conflitti, affrontando le contraddizioni e i contrasti della vita quotidiana. Attraverso la recitazione di testi poetici, sia antichi che contemporanei, e l’esecuzione di brani musicali, lo spettacolo offre un percorso arricchito dalle voci esperte di Sauro Albisani e di giovani talenti selezionati tra i vincitori del Concorso di Poesia Niccolò Bizzarri. Una serata che promette di toccare il cuore del pubblico con la forza delle parole e delle note.

Il 22 agosto sempre alle 21.30 sarà

la volta di Ivan Talarico, che con il suo spettacolo “Tu sei una lingua sconosciuta” affronterà il tema dell’incomprensione amorosa. Tra canzoni che parlano dell’amore prima dell’amore, dell’impossibilità del dialogo, delle rivoluzioni fallite e

racconti di amori impossibili, Talarico porterà il pubblico in un viaggio tra il dramma e la comicità. Un continuo dialogo con il pubblico, cercando invano di smettere di parlare d’amore, che promette risate e riflessioni su uno dei temi più universali e complessi della vita umana.

Abbiamo già trattato in un articolo precedente la quarta edizione del Meeting Music Contest, che vedrà la sua finale sabato 24 agosto, con la presenza tra gli altri di Filippo Graziani e Francesco Arpino.

L’ultimo giorno del Meeting invece, domenica 25 agosto, le Piscine della Fiera saranno animate dalla Nuova Orchestra Santa Balera, composta da 15 giovani artisti provenienti dall’Emilia-Romagna. L’orchestra, formata da musicisti e ballerini di liscio della generazione Z, ha già avuto l’onore di esibirsi insieme a Mirko Casadei per la celebrazione dei 70 anni della canzone “Romagna Mia”

e in occasione del 74esimo Festival di Sanremo. Con un repertorio che spazia dalla musica popolare alla dance, l’Orchestra Santa Balera promette una serata di festa, ballo e divertimento, coinvolgendo il pubblico con la loro energia e talento.

Il Concorso di Poesia

Niccolò Bizzarri, organizzato dall’Associazione Amici di Nicco, celebra la passione per la poesia e mantiene vivo il ricordo di un giovane poeta fiorentino scomparso prematuramente. Giunto alla quarta edizione, invita poeti emergenti da tutta Italia a partecipare con opere inedite. Niccolò Bizzarri, affettuosamente chiamato Nicco, ha lasciato un segno grazie alla sua forza d’animo e alla profondità dei suoi scritti, nonostante fosse affetto da Distrofia Muscolare di Duchenne.

Il concorso si ispira ai suoi scritti, promuovendo un messaggio di speranza e resilienza. I partecipanti, sotto i 25 anni, possono inviare fino a cinque poesie inedite, valutate da una giuria di esperti. I vincitori partecipano a un seminario poetico a Firenze e la premiazione si svolge presso il Salone dei Cinquecento, trasmessa anche in streaming. L’evento celebra il talento dei giovani poeti e la vita di Niccolò, ispirando molti.

Dettagli su www.amicidinicco.it

Spirto Gentil, quando la musica parla alla vita

Una lettura unica della musica classica quella proposta da don Giussani, che esprime la verità dell’esistenza. Quest’anno con Beethoven e Dvorˇák

Il Meeting ha una lunga tradizione di appuntamenti culturali e musicali che si intrecciano con il profondo desiderio di bellezza e verità, riflettendo l’ispirazione della collana discografica “Spirto Gentil” voluta da don Luigi Giussani. Questa collana, nata nel 1997 con l’intento di avvicinare il pubblico alla grande musica classica, ha sempre cercato di far emergere la

dimensione profondamente umana della musica, rivelando come essa possa essere un veicolo privilegiato per l’incontro con il Mistero e la bellezza.

Gli appuntamenti “Spirto Gentil” al Meeting di Rimini sono divenuti un punto di riferimento per chi desidera vivere un’esperienza musicale che va oltre il semplice ascolto, invitando a una riflessione più profonda e a un dialogo interiore. Anche quest’anno, il Meeting propone due serate imperdibili, entrambe a ingresso libero, dedicate a Ludwig van Beethoven e Antonín Dvorˇák, che promettono di essere momenti di grande intensità emotiva e spirituale.

Il primo appuntamento, “Spirto Gentil. Guida all’ascolto. L.v. Beethoven VII sinfonia”, si terrà mercoledì 21 agosto alle ore 21.00 nella Sala Neri. In questa serata, il maestro Filippo Caramazza guiderà il pubblico attraverso le emozioni e le sfumature della Settima sinfonia di Beethoven. Descritta come la rappresentazione di una grande festa, la sinfonia porta con sé un momento di introspezione quando uno dei partecipanti si distacca per osservare la scena dall’esterno, percependo la vanità e la superficialità del trambusto. Filippo Caramazza, offrirà una chiave di lettura che permetterà di cogliere il dualismo tra la gioia esuberante e la sottile tristezza che si insinua come un sottofondo costante. Sarà un’occasione unica per scoprire come Beethoven riesca a trasmettere la complessità delle emozioni umane attraverso la sua musica, dialogando con il cuore e l’anima degli ascoltatori.

Il secondo appuntamento, “Spirto Gentil. Guida all’ascolto. A. Dvorˇák:

Trio Dumky op.90”, si svolgerà sabato 24 agosto alle ore 21.00, sempre nella Sala Neri. Questa serata vedrà la

partecipazione del SchuberTrio, composto da Giulio Giurato al pianoforte, Roberto Noferini al violino e Andrea Noferini al violoncello. Il Trio Dumky di Dvorˇák, con le sue melodie brevi ma intense, ha la capacità di riportare chi ascolta a un tempo di innocenza e purezza, simile all’aria rarefatta di montagna.

Dvorˇák, ricordava don Giussani, con il suo cuore di bambino, riesce a esprimere emozioni e idee con una semplicità e una profondità che richiedono un ascolto altrettanto puro e aperto. Come suggerisce l’invito evangelico, per apprezzare veramente questa musica, occorre avere un cuore semplice e povero di spirito, riconoscendo la propria piccolezza e la grandezza del Mistero che tutto crea. Il Trio Dumky sarà un viaggio musicale che invita a ritrovare quella semplicità e quella meraviglia che spesso perdiamo nella vita adulta.

Spirto Gentil quindi non solo un’opportunità per ascoltare musica di altissimo livello, ma anche un invito a una riflessione più profonda sulla vita e sul nostro rapporto con la bellezza e il Mistero. Attraverso le guide all’ascolto, il pubblico sarà accompagnato in un viaggio che va oltre la musica, toccando le corde più intime dell’anima.

Non perdete l’occasione di partecipare a questi eventi unici che, nel solco della tradizione di “Spirto Gentil”, promettono di arricchire lo spirito e il cuore.

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