2 minute read
Aperti a tutti, nessuno escluso
«Il Meeting 2023 ha un titolo audace perché va nettamente controtendenza, in un tempo segnato da individualismo e indifferenza che generano solitudine e tante forme di scarto»
di Roberto Copello
«Che il Meeting per l’amicizia tra i popoli continui a promuovere la cultura dell’incontro, aperto a tutti, nessuno escluso, perché in chiunque c’è un riflesso del Padre». È l’auspicio che papa Francesco rivolge a organizzatori e partecipanti del Meeting 2023, proseguendo l’ormai lunga tradizione di messaggi papali per la manifestazione. Una serie iniziata con la storica visita di Giovanni Paolo II il 29 agosto 1982, per la terza edizione del Meeting, quando papa Wojtyla sottolineò di persona l’importanza della parola “amicizia” che sta al centro della “ragione sociale” del Meeting: «Già solo il pronunciare queste parole rallegra il cuore: “Incontro”! “Incontro di amicizia”! “Amicizia tra i popoli”! Parole che acquistano un particolare significato in queste ore, spesso drammatiche, della storia del mondo». Già allora si intravvedevano due considerazioni molto attuali, analoghe a quelle da cui prende avvio il messaggio di quest’anno, trasmesso al Meeting dal segretario di stato vaticano Parolin tramite il vescovo di Rimini, monsignor Nicolò Anselmi. Da un lato ecco il riconoscimento del bisogno di amicizia proprio di ogni uomo e ogni popolo. Dall’altro la preoccupazione per quanto accade in giro per il mondo. La lettera rilasciata il 29 luglio dalle stanze vaticane va subito al punto: «La guerra e le divisioni seminano nei cuori rancori e paure, e l’altro diverso da me è percepito spesso come un rivale». Impossibile non scorgere riferimenti alle due questioni che più pesano oggi sul cuore del Papa: il dramma del popolo ucraino (nonché di tutti i popoli coinvolti nella “guerra mondiale a pezzi”) e la tragedia dei migranti. Questioni che riguardano tutti. E infatti, nella lettera, il monito («La comunicazione globale e pervasiva fa sì che questo atteggiamento diffuso diventi una mentalità, che le differenze appaiano sintomi di ostilità e si verifichi una sorta di epidemia di inimicizia») s’accompagna alla condivisione della sfida lanciata quest’anno («In tale contesto, il titolo del Meeting suona audace: “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”. Audace perché va nettamente controtendenza, in un tempo segnato da individualismo e indifferenza, che generano solitudine e tante forme di scarto»).
Si troverà poi anche un parallelo fra l’idea di amicizia di Francesco e quella di don Giussani (per il quale l’amicizia è impossibile se non si ama il destino degli altri) in una lettera che è tutta da leggere. E da prendere sul serio nei suoi passaggi: quando ricorda che Gesù stesso ci ha chiamato “amici”; quando sottolinea il concetto di “amicizia sociale”, per papa Francesco unica chance «perfino davanti alla guerra»; quando fa richiesta di «gesti concreti» e «scelte condivise» per costruire una cultura di pace, ovunque ci troviamo.
A energia disponibile o energia alternativa, in Eni preferiamo energia disponibile alternativa.
Per sostenere il presente e il domani di tutto il Paese. Scopri di più su eni.com