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Governo e Regioni: l’Italia che cambia
Emmanuele Forlani, direttore della Fondazione Meeting: «Tutti i rappresentanti delle istituzioni sono stati invitati a discutere su temi di loro competenza e anche noi avremo l’occasione di dire che cosa pensiamo»
di Davide Giuliani
Dieci ministri, quattro viceministri, tre sottosegretari, nove governatori di Regione, il presidente della Corte Costituzionale e due incontri organizzati con l’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà. Politica e governo avranno grande spazio nel Meeting 2023, ma l’appuntamento da segnare in rosso sul calendario non vedrà protagonista un leader di partito: martedì 22 agosto ore 17 il dialogo sarà con Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
“Cosa sta cambiando in Italia?” sarà il titolo dell’incontro, introdotto dal direttore della Fondazione Meeting Emmanuele Forlani.
«Alfredo Mantovano – spiega Forlani –segue tutti i dossier del Governo. Con lui il colloquio sarà a trecentosessanta gradi per capire dove sta andando il nostro Paese e quali sono le posizioni di Palazzo Chigi su diversi temi. Temi su cui anche noi avremo l’occasione di dire cosa pensiamo».
In assenza della premier Giorgia Meloni («il fatto che non ci sia non è una presa di distanza – hanno spiegato al Meeting – ma non è mai capitato di avere nella stessa edizione il presidente della Repubblica e quello del Consiglio») sarà quindi il dialogo con il sottosegretario a tratteggiare il punto politico dell’Italia a guida centrodestra.
Per il resto, l’elenco dei ministri in Fiera prevede dieci appuntamenti: domani, lunedì 21 agosto ci saranno il titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il mi-
Terza Presenza
nistro del Lavoro Marina Elvira Calderone, quello della Salute Orazio Schillaci e quello delle Imprese e del Made in Italy
Adolfo Urso; martedì 22 spazio agli Affari europei e al Pnrr con Raffaele Fitto e a Famiglia, Natalità e Pari opportunità con Eugenia Roccella.
Il 23 agosto sarà il giorno dei vicepremier: Antonio Tajani, ministro degli Esteri, interverrà sulle sfide comuni con l’Africa, mentre Matteo Salvini, titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti, parlerà di sviluppo legato ai fondi europei. Sempre mercoledì riflettori accesi per il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. A chiudere l’elenco, venerdì 25, Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito.
«Non sono incontri a sé stanti – prosegue Forlani – ma sono posti in un ideale percorso a tappe lungo l’intera settimana. Tutti i ministri, poi, sono stati invitati a discutere su temi di loro competenza. Lo scorso anno avevamo avuto l’incontro con i leader dei partiti, ma quest’anno, avendo diversi di loro un posto nel governo, abbiamo deciso di non replicarlo. Anche Stefano Bonaccini, per esempio, interverrà come presidente dell’Emilia-Romagna e non per il ruolo che ha nel Pd».
Ogni ministro, infine, sarà chiamato a confrontarsi con testimonianze di imprenditori, cittadini, realtà del mondo no profit.
«L’obiettivo – conclude Forlani – è andare oltre le semplici domande e calare i temi nella realtà attraverso esperienze concrete».
Il ritorno di Mattarella
La settimana si chiuderà con il presidente della Repubblica. «A lui consegneremo idealmente quanto accadrà in questi giorni»
Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incontro in programma di venerdì 25 agosto sarà un ritorno al Meeting dopo la presenza in Fiera nel 2016 per i settant’anni dell’Italia repubblicana e quella del 2021, quando inaugurò in videocollegamento la prima edizione post pandemia.
«Al presidente – le parole del direttore di Fondazione Meeting Emmanuele Forlani – consegneremo idealmente, nel giorno della chiusura, i contenuti emersi nell’intera settimana. Sarà infatti un confronto sia sulla provocazione del titolo del Meeting 2023, sia su quanto accadrà in questi sei giorni». D.G.
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