MeLoLeggo Magazine n.58 - Anno 6 - Aprile 2019

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meloleggo magazine

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meloleggo magazine

D I S T R I B U Z I O N E G R A U I TA

APRILE

2019 ANNO 6

NUMERO 58

In Copertina Tamara Lunger Quadri Gianfranco Vianello Editore ASD MeLoLeggo Direttore Responsabile Mauro Bortone Redazione Maria Vittoria Magnani Francesco Lamanna Vincenzo Piccolo Federica Giobbe Grafica Giada Longo Fotografi Claudio Mich Ale D’Emilia Hanno collaborato Giovanni Bucci Gianpaolo Rega Domenico La Cava Luigi Trentin

MeloLeggo offre un servizio - Non commerciale e NON È IN ALCUN MODO RESPONSABILE per la qualità, provenienza, veridicità e uscita delle inserzioni. Non risponde per eventuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazione delle inserzioni. Non è responsabile per eventuali errori di stampa. La Redazione si riserva di cestinare gli annunci non conformi alle istruzioni indicate o ritenuti impubblicabili. La Redazione si riserva di pubblicare gli annunci in altre proprie testate.

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Ai sensi della legge N°375 del 31-12-1996 con modifica al testo del D.LGS 9 maggio 1997, N.123 e del D.LSG 28 luglio 1997, N.255 sulla “Tutela della Privacy”. Inviando o dettando l’annuncio si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del D.LGS 196/2003. IL MATERIALE PUBBLICATO IN QUESTO MENSILE NON È RIPRODUCIBILE NÈ UTILIZZABILE SE NON CON AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELL’EDITORE. meloleggo NON È RESPONSABILE DEL MATERIALE FORNITO E PUBBLICATO PER CONTO DEL CLIENTE. Mensile di informazione e servizi (Reg.Trib. n.3/2016 in data 24/02/2016 con distribuzione gratuita) - Via Fia, 15 - 38038 Tesero (TN) - Stampa a cura di: Tipografia Esperia Srl

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contatti

Maria Vittoria 333 4117224 Francesco 347 8427225 Mail

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arte

FEDERICA GIOBBE Curatrice e storica dell’arte

A R T I S TA D E L M E S E

Gianfranco Vianello l’essenza della montagna in tocchi di cielo e di roccia

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ianfranco Vianello è nato a Pellestrina, in provincia di Venezia, il 26 luglio 1943, anche se la sua vita si è sempre districata tra il Veneto e il Trentino, più precisamente a Predazzo dove opera e dipinge da diversi anni. Autodidatta, da sempre appassionato d’arte, sin dai tempi veneziani nei quali trascorreva molto tempo ad ammirare i pittori che si cimentavano nelle calli della città lagunare: Fu così, durante quegli appostamenti e quei rituali sguardi verso i pittori di laguna che, Vianello rimase affascinato da quel modo di ritrarre la realtà e, una volta approdato in Val di Fiemme, decise di dedicarsi alle montagne delle Dolomiti di Fassa, ed ai promontori e le distese della Val di Fiemme, studiando tra boschi e radure. Si trasferisce a Cortina d’Ampezzo all’età di venticinque anni e, ammaliato dal paesaggio della conca ampezzana, comincia ad affrontarlo con i colori che poi, giorno per giorno, non abbandonerà mai. Molto tempo è trascorso da quei, fino ad accompagnarlo per mano nell’incessante ricerca espressiva di nuovi soggetti compositivi,

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così da vivere nuove emozioni sulla tela e nella vita. Cime innevate, scenari boschivi d’inverno, fermo immagini di rosei tramonti, e cime tempestose, dove la neve e il vento danzano veloci. Scorci di cielo e di montagna, di boschi e dei suoi abitanti, frammenti di infinito su una tela colma di emozioni reali, che l’artista interiorizza e trasporta direttamente sulle sue tele. La speranza dell’artista è infatti quella di realizzare opere ogni volta più valide, più vivide e concrete. Ci riesce divenendo, nel tempo, uno dei più amati e ricercati artisti di montagna del Trentino, dividendosi tra Mestre e la sua Venezia ed il Trentino, dove vive e lavora da anni. Proprio il 25 aprile prossimo, a Trento, presso il palazzo della Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, in via Gazzoletti 2, si terrà una delle sue ultime mostre con 13 opere selezionate, dal titolo “Luci fra le vette”. Lo spazio espositivo della Regione,sarà visibile solo dall’esterno del palazzo, ma è fruibile 24 h su 24 ore con la logica illuminazione serale e notturna. Un’occasione unica per poter ammirare le vette di Vianello e la bellezza delle luci dei tramonti e delle albe in Dolomiti e dintorni, perché la pittura è e resterà parte integrante della sua vita e della storia della montagna trentina. www.gianfrancovianello.com

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indice R I V I S TA

INFO

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EDITORIALE Uova Eco Friendly

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EVENTI Concerti e molto altro

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BACKSTAGE Tamara Lunger

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ANNUNCI Compra e vendi

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LA TESSERA Il vincitore del mese

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IMMOBILIARE Costruire e ristrutturare

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BAKEKA Gli auguri del mese

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GIOCHI Cruciverba e rebus

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PALESTRA Grumes Fitness Club

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OROSCOPO L’oroscopo del mese

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CALCIO A 5 Futsal Fiemme

SPORT

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CINE-MUSIC

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L’INTERVISTA Roberto Vecchioni

CLASSIFICA top10

brani musicali

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8 50 70 72

CLASSIFICA Box Office

T E R R I TO R I O

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FLORA&FAUNA La Crisalide IL VETERINARIO Il prurito nel Cane

ARTE

IL FILM Dumbo

top4

VINI Müller Thurgau

CUCINA Involtino di ricotta

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L’ARTISTA DEL MESE Gianfranco Vianello L’ARCHITETTO Luigi Trentin MURALES Scritte sui muri SATIRA Domenico La Cava


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Sala pesi 1 mese 35,00 €

Nuova Apertura

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3 mesi 90,00 €

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1 anno 240,00 €

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Orari

Dal Lunedì al Sabato 9.00-20.00

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rivista

FEDERICA GIOBBE Giornalista e scrittrice

E D I TO R I A L E

Colorando le Uova ricetta eco friendly per la

Santa Pasqua a costo zero

A

prile, mese di uova e colori, in attesa della Santa Pasqua del Signore. Ma cosa rappresenta davvero per noi L’uovo? L’uovo pasquale è un elemento venerabile, mentre le uova di cioccolato hanno un origine abbastanza recente, il vero uovo, quello decorato con colori e disegni ha un origine antica ed é simbolo della vita che continua e della resurrezione di Cristo celebrata in primavera, perché associato alla sua rinascita e trasformazione. Secondo alcune tradizioni pagane, il Paradiso e la Terra sono state formate da due parti in un uovo. Proibite durante la solenne festa della Quaresima, le uova furono reintrodotte nella domenica di Pasqua, come regalo per la famiglia, gli amici e la servitù.

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Ingredienti per 8 uova (2 per ogni colore) • 8 uova col guscio bianco o rosa pallido • 4 cucchiai di aceto di mele • 4 cucchiai di sale grosso • 1 barbabietola da circa 300 gr (per il rosa) • 5 cucchiai di curcuma in polvere ( per il giallo oro) • 1 cavolo cappuccio rosso da circa 500 gr (per il blu) • 5 cucchiai di caffè in polvere (per l’ocra)

Per prima cosa preparate i liquidi colorati: Per il rosa: tagliare a cubetti la barbabietola, mettetela in una pentola con 500 ml di acqua, un cucchiaio di sale grosso e uno di aceto e fate bollire coperto per 30 minuti, quindi eliminate la barbabietola. Per il giallo oro: mescolate 500 ml di acqua , un cucchiaio di sale grosso e uno di aceto insieme ai 5 cucchiai di curcuma in polvere e portate a bollore per qualche minuto, fino ad ottenere un composto ben sciolto. Per il blu: tagliate a pezzi 500 gr di cavolo cappuccio rosso e bollitelo per 30 minuti in 500 ml di acqua insieme ad un cucchiaio di aceto e uno di sale grosso, poi toglietelo dal liquido e eliminatelo. Per l’ocra: miscelate il caffè in polvere con 500 ml di acqua, un cucchiaio di aceto e uno di sale grosso e fate bollire per 10 minuti, poi filtrate il liquido con un colino. Una volta pronti i colori, fateli intiepidire e trasferiteli in un contenitore alto e stretto. Bollite tutte le uova in acqua per 7-8 minuti, quindi immergete le uova nei liquidi colorati. Lasciatele in infusione qualche ora, fino ad ottenere la colorazione desiderata. I colori che si otterranno sono più delicati di quelli dei coloranti alimentari ma potrete controllare meglio la resa e non stracuocere le uova. Per lucidarle, passatele con un po’ di oe pulito. Le vostra uova di pasqua colorate in modo naturale sono pronte!!!

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rivista

FEDERICA GIOBBE Giornalista e scrittrice

B A C K S TA G E

Tamara Lunger la dea della montagna tra ricordi, sogni e realtà

“Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un totale coraggio, una sfida che non annoia mai”. (Oriana Fallaci)

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he cosa porta una donna ad amare la montagna? Che cosa la spinge a sfidarla, a scoprirla e scalarla? Esattamente ciò che porta l’uomo a tentare le stesse imprese, a mettere in atto lo stesso amore e la stessa passione, a cercare le stesse risposte e a tentare di raggiungere quelle mete che diventano desideri da realizzare. A volte si tratta di amore per le proprie radici, di sfida nei confronti di se stessi, di ricerca del proprio limite, dell’impossibile che diviene possibile o semplicemente della voglia di vivere la montagna in ogni sua sfumatura. Lo abbiamo chiesto al sorriso aperto e spontaneo di Tamara Lunger, scialpinista, alpinista ed esploratrice che a soli 23 anni è stata la donna più giovane a raggiungere la vetta del Lhotse (la quarta montagna più alta della Terra con i suoi 8.516 m s.l.m.) usando ossigeno supplementare. Giovane e caparbia, Tamara non si è fermata al suo primo ottomila: grazie anche al fortunato incontro con l’amico e compagno di cordata Simone Moro, nel 2010, ha raggiunto la vetta del K2. Nel 2016 ha fatto scalpore la sua rinuncia alla

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conquista della vetta del Nanga Parbat, a soli 70 metri dall’arrivo; ma il vero coraggio è sapersi fermare e tornare sui propri passi. Tamara si è trovata ad un passo dall’ essere la prima donna in assoluto a raggiungere la vetta di un Ottomila invernale; ma anche in questa occasione ha dimostrato la sua forza di carattere, dove la lucidità ha prevalso sulla voglia di conquista, come lei stessa ha dichiarato: “proseguendo, avrei compromesso la mia sicurezza e quella degli altri, soprattutto nella lunga discesa. Perciò ho deciso di lasciar andare i compagni in cima e di ritornare indietro da sola”. Un obiettivo solo rinviato, ma che denota una grande fermezza e volontà, anche nel rinunciare ad un sogno e procrastinarlo. La figura di Tamara è dunque quella di una donna che si staglia nitida in un orizzonte alpinistico spesso maschile, ma che si contraddistingue per la sua spinta ad eccellere anziché a competere. Tamara, ti alleni in Trentino Alto Adige e spesso in Dolomiti. Quali sono le mete delle nostre zone che prediligi per le tue avventure in verticale e perchè? È semplicemente bello e dovremmo sentirci molto felici ed onorati di essere nati qua, tra le Dolomiti, in un luogo che ha la montagna come casa. Sono le mie montagne preferite e le scalo spesso fuori dalla routine turistica. Molte persone vengono nelle Dolomiti a fare vacanze e noi siamo qui sempre. Io prediligo vivere la montagna quando c’è poca gente, quando il turismo è lontano, e quando ti ritrovi ad ascoltare in silenzio il vento e le cime. Lassù, quando affronto una nuova avventura che mi porterà in cima, provo a distaccarmi dalle persone e da me, e tutto acquista un senso diverso, più alto.

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Cosa significa per Tamara, oggi, inseguire un sogno estremo? Per me un sogno estremo, al momento, è quello di curarmi al 100%. E’ da poco tempo che mi sono resa conto di poter ritrovare una forma fisica migliore in futuro e di riuscire a guarirmi. Ero dubbiosa se il mio corpo fosse ancora in grado di seguirmi nelle cose che voglio fare o meno, e quindi ora ogni allenamento, ogni pensiero nella mia vita ha preso tutta un’altra importanza. Continuo a scalare, andare in montagna e fare sci alpinismo, però ho cambiato il mio atteggiamento rispetto a me stessa, e ora so che la salute è la cosa più importante, è un bene prezioso che si deve preservare. Qual è il valore aggiunto che una donna porta con sé quando si rapporta alla montagna? Secondo me noi donne abbiamo la capacità di goderci non solo l’obiettivo, o una cima, ma soprattutto il percorso. Un uomo è molto più razionale, definisce il punto di arrivo, la meta, e poi prova a superare i propri limiti per arrivare in vetta. Io, come donna, quando affronto una salita, ogni step, anche se fa male e fa freddo, anche se le difficoltà ci sono e sono tante, io sono così felice, così felice perché sono a casa e sto facendo la cosa che amo e non c’è nulla di più bello. La cosa ideale sarebbe poter vedere scalare sempre più uomini e donne insieme, se gli uomini avranno il coraggio di andare con una donna, (non è da tutti), e se le donne che voglio vorranno andare con gli uomini; ma entrambi porterebbero armonia: l’uomo in queste esperienze porta la sua parte razionale, mentre la donna porta con sé un mondo sensibile tutto da scoprire ed, insieme, fanno una combinazione ideale”.

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Hai tentato l’impresa del secolo nel 2016 con Simone Moro, scalando il Nanga Parbat, ma hai saputo rinunciare quando le condizioni meteorologiche e biofisiche per te erano diventate precarie ed estreme. Cosa puoi dire sullo sperone Mummery, il più pericoloso del Nanga Parbat, dove hanno perso la vita Daniele Nardi e Tom Ballard e che cosa ricordi di loro? Li hai conosciuti? “Nessuno può sapere veramente cosa sia successo sullo sperone Mummery, nessuno può sapere con che intenzione Daniele e Tom siano partiti quel giorno, cosa hanno pensato, che condizioni hanno trovato sullo sperone, e per me come per qualsiasi scalatore, credo sia molto difficile fare ipotesi sull’accaduto. Davanti ad un computer è facile parlare, ma ciò che è successo sul Nanga Parbat, è un mistero. L’unica cosa certa è che due alpinisti sono morti. Io, in cuor mio, spero che questa brutta storia insegni qualcosa a chi va in montagna, soprattutto ai giovani che hanno grandi sogni e che vorrebbero arrivare a fare cose straordinarie oltre il possibile. Perché, secondo me, affrontare in inverno lo sperone Mummery era un sogno molto ambizioso. Se per loro era possibile, tanto di cappello perché, personalmente, io avrei avuto paura scalare lassù, però sono anche molto felice di conoscere della gente che ha il coraggio di lottare per raggiungere i propri sogni, anche se sono fuori dal mio mondo. Penso che ognuno abbia il suo grado di valutazione, siamo tutti differenti, abbiamo valori diversi, culture diverse, metodi di ragionamento diversi…nessuno ha il diritto di giudicare un’altra persona, e questa è una cosa che ho imparato nella mia vita e di cui sono grata. Questa tragedia di certo interferirà molto nella vita degli alpinisti italiani, di più rispetto a prima, ma spero che ognuno impari qualcosa e che si possa rimanere coi piedi per terra nonostante la voglia e il bisogno di inseguire i propri sogni”.

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info

CO M I N G

S O O N

EVENTI

www.meloleggo.com

01

APR

Informazioni e notizie sulla vita culturale della nostra Regione. Tutti gli eventi mese per mese in Trentino Alto Adige. Sagre, Mostre d’arte, Festival e Manifestazioni da non perdere.

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APR

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PALESTRA GRUMES APERTURA INFO 3334117224 www.meloleggo.com WWW.MELOLEGGO.COM

ALESSANDRA AMOROSO AUDIOTORIUM S. CHIARA – TRENTO ORE 21:00 – INFO 0461 213834


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APR

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APR

GIORGIO MORODER

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CIMA TOGNOLA, SAN MARTINO DI CASTROZZA (TN)

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ORE 08:30

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DANILO SACCO IN CONCERTO TEATRO SAN PIETRO - MEZZOLOMBARDO

APR

ORE 21:00 – WWW.FIABAMUSIC.IT

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ENRICO RUGGERI: ACOUSTIC TOUR TEATRO CRISTALLO BOLZANO ORE 21:00 – INFO 0471.067822

PFM-DE ANDRÈ IN CONCERTO AUDITORIUM S. CHIARA - TRENTO ORE 21:00

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APR

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VECCHIONI IN CONCERTO AUDITORIUM S.CHIARA – TRENTO

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ORE 21:00 – INFO 0461 213834

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MASSIMO RANIERI IN CONCERTO AUDITORIUM, VIA S. CROCE, TRENTO

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ORE 21:00 – WWW.FIABAMUSIC.IT

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NEGRITA IN CONCERTO AUDITORIUM S.CHIARA – TRENTO ORE 21:00 – INFO 0461 213834

MARCIALONGA CRAFT VAL DI FIEMME ORE 08:30 – TEL 0462501110


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ALVARO SOLER IN CONCERTO

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TOM WALKER IN CONCERTO GIARDINI DI CASTEL TRAUTTMANSDORFF - MERANO ORE 21:00 WWW.TRAUTTMANSDORFF.IT

IL VOLO IPPODROMO MAIA – MERANO ORE 21:00 INFO 0473270256


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ARA MALIKIAN GIARDINI DI CASTEL TRAUTTMANSDORFF - MERANO

LUG

ORE 21:00 WWW.TRAUTTMANSDORFF.IT

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SUAN ROCK CAMPO SPORTIVO -ZIANO DI FIEMME

NOV

3 GIORNI DI ROCK

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RED BULL 400 STADIO DEL SALTO – PREDAZZO ORE 10:00 - WWW.REDBULL.COM

EROS RAMAZZOTTI PALAONDA, BOLZANO ORE 21:00 WWW.TIKETONE.IT


cine-music

FEDERICA GIOBBE Giornalista e scrittrice

L’ I N T E R V I S TA

Intervista a Roberto Vecchioni R

oberto Vecchioni e il suo” Infinito Tour 2019”: un nuovo modo per andare oltre il finito ricordando chi siamo e proiettandoci fiduciosi verso un futuro nuovo. Dal 21 marzo scorso, dal Teatro Colosseo di Torino, ha preso il via “L’INFINITO TOUR” di Roberto Vecchioni, prodotto da DM Produzioni, che toccherà i più importanti teatri italiani e proseguirà in estate. All’Auditorium Santa Chiara di Trento, il Prof più amato d’Italia approderà il 24 aprile, con brani tratti dal suo ultimo capolavoro di cantautorato intitolato “L’Infinito” come la celeberrima poesia di Giacomo Leopardi, dove il poeta riconosce la forza oggettiva del limite quale condizione umana; ma anche l’ambizione di tentare di superarlo, che è propria dell’uomo. Chiediamo a Roberto Vecchioni che cosa può raccontarci della sua esperienza da uomo e da artista. Che rapporto ha con il nostro territorio e con la città di Trento? E che ricordi la legano con il nostro territorio?

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“Amo molto il Trentino e soprattutto la città di Trento, dove amo ritornare molte volte perché c’è una grande concentrazione di persone che ascoltano la canzone d’autore. Ecco perché ho scelto una tappa del mio tour di quest’anno, proprio a Trento. Inoltre conosco il Trentino da diversi anni, da una vita si può dire, dove amo scorgere le montagne e guardarmi dentro. Penso a Trento e Penso all’Accademia della Musica ad ai teatri a cielo aperto dove i concerti sono più “alti”. Trento è la città che mi causa grandi emozioni e sono felice di tornarci sempre. “ Ha dichiarato che questo ultimo suo lavoro discografico racchiude non 12 brani, ma “un’unica canzone divisa in 12 momenti”, rimandando a suggestioni letterarie e culturali, ma da una sua prospettiva nuova. Quanto del “Nuovo Roberto” sta nascendo oggi?

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“La mia ricerca è nata da più di dieci anni fa, attraverso un lavorio interiore importante e continuo. L’appartenenza di me alla vita è importante e risale agli anni 2000, dove da allora anche le mie canzoni esprimono il mio mutamento. Ne è un esempio il mio spettacolo. L’ho definito non a caso “una canzone divisa in 12 momenti”, proprio perché non svolgo intermezzi tra un brano e l’altro, ma continuo a cantare, recitare promuovere ciò che è. La prima parte dello spettacolo sarà dedicata ai brani del nuovo album per poi lasciare spazio ad alcuni classici del mio repertorio, in una narrazione che tiene insieme la musica, la parola e l’immagine, proprio per dare un continuum di ciò che sono e che sono stato”. Come può un cantautore, secondo lei, oggi, nell’era di una società liquida e così frenetica, esprimersi e illuminare nuove generazioni? “ Era più facile negli anni 70, ora è tutto più difficoltoso, ma non solo per il cantautorato ma anche per la cultura, la letteratura, la musica, il teatro, ogni forma di comunicazione oggi è più complessa, in quanto ogni tipo di pensiero più stabile e meno pre-

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cario o estemporaneo è faticoso da far assorbire, da “arrestare”o da far assaporare. Oggi è tutto più rapido, essenziale, più legato al presente che non al passato o alla visione del futuro. Non disdegno affatto le nuove formulazioni e sperimentazioni musicali o il nuovo modo di rivendicare dei ragazzi di oggi, (mi riferisco al rap e altre forme compositive moderne), dico solo che oggi, un ragazzo che si avvicina al mondo del canto d’autore, è una vittoria in più. Tutta la prima parte dello spettacolo è giocata sul nuovo disco e sui personaggi che hanno battuto il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e se stessi. Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per tutto ciò che si fa e si vive. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati a questo concetto di infinito attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità… e come poi tutte queste piccole cose si siano ricomposte in un’unica idea, che è quella di amare la vita comunque sia, bella o brutta, perché in realtà è sempre bella. Siamo noi che a volte la immaginiamo in un altro modo».

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Nel brano “Imparerò a Volare”, dedicato alla meravigliosa vita e forza di Alex Zanardi, parla proprio della forza che sfida il destino e lo supera, duettando con un amico d’eccellenza, Francesco Guccini, che per l’occasione ritorna sulle scene musicali con un brano intenso, toccante e ispirante, una vera poesia a cuore aperto. Com’è nata l’idea e la voglia di condividere questo componimento sia con Guccini che con Zanardi? «Questo brano si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la “canzone d’autore” e che non c’è, non esiste più dagli anni ’70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Zanardi l’ho pensato subito come l’emblema dell’uomo che batte il suo destino, la sua forza è d’esempio per molti, come lo è oggi Manuel Bertuzzo, al quale dedicherò l’intro del mio concerto. Ce ne sono molti di uomini e donne forti, che fanno del loro destino una nuova opportunità, e credo sia importante ricordarli. Sono uomini mai sconfitti, che hanno una forza umana meravigliosa e che non hanno paura di nulla, donando speranza e buon esempio. Francesco Guccini ha amato subito questa canzone. Forse per questo ha scelto di

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cantare con me e ritornare sulle scene. Mi ha fatto un bel regalo, mi ha fatto ritornare a quando la canzone italiana comunicava grandi messaggi e lo faceva col cuore». Il titolo del suo Tour è “Infinito” ispirato alla celeberrima poesia di Giacomo Leopardi. In questo componimento poetico Leopardi manifesta il suo desiderio di godere dell’immensità, dello slancio vitale dell’uomo. In questa fase della sua vita, può dirsi proiettato che mai verso un futuro migliore? «L’Infinito è un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi, che parte da un’idea precisa: l’infinito non è al di fuori di noi, non è introvabile, ma è dentro di noi, nella nostra anima e nelle nostre emozioni Mi sono ispirato all’ultimo Giacomo Leopardi, quando il poeta ha vissuto i suoi ultimi tre anni di vita a Napoli e quel pessimismo suo proprio stava lasciando spazio a cose piccole ed accettabili. E’ un po andare oltre, per riscoprire qualcosa che c’era ma non riuscivamo ad ammirare”.

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cine-music CLASSIFICA

Classifica top 10 digital download - 28 marzo - fonte FIMI

TITOLO ARTISTA

ETICHETTA CASA

SOLDI

ISLAND

MAHMOOD

UNI

MADEMOISELLE

DEF JAM RECORDINGS/ ISLAND

SFERA EBBASTA

UNI

CON CALMA

VIRGIN

DADDY YANKEE FEAT. SNOW

UNI

PER UN MILIONE

POLYDOR

BOOMDABASH

UNI

CALMA (REMIX)

SONY MUSIC LATIN

PEDRO CAPÓ FEAT. FARRUKO

SME

SWEET BUT PSYCHO

ATLANTIC RECORDS

AVA MAX

WMI

È SEMPRE BELLO

CAROSELLO RECORDS

COEZ

THE ORCHARD

SHALLOW

VIRGIN

LADY GAGA & BRADLEY COOPER

UNI

I TUOI PARTICOLARI

HONIRO

ULTIMO

BELIEVE DISTR. SERVICES

I LOVE YOU

STO RECORDS/ATLANTIC

GHALI

WMI

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POSIZIONE ATTUALE

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NUMERO SETTIMANE

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cine-music

VINCENZO PICCOLO Articolista

IL FILM

Dumbo torna al cinema con la firma di tim burton

È

uscito nelle sale lo scorso 28 marzo il nuovo live-action della Disney filmato Tim Burton. La trama è presto detta, in un circo nasce un elefante dalle orecchie troppo grandi, viene diviso dalla madre perchè diventra troppo aggressiva per difendere il suo cucciolo deriso da tutti. Il piccolo elefantino farà qualsiasi cosa per ritrovare la madre, persino imparare a volare, con l’aiuto di Holt Farrier (Colin Farrell) e i suoi figli che vivono nel circo dalla nascita. Il film è ben fatto e ben rivisitato, commovente ed emozionante, ma non è quello che ti aspetti se a firmarlo c’è un genio come Tim Burton. Non c’è stupore, non c’è da rimanere a bocca aperta, com’è solito per un film del regista di “La fabbrica di cioccolato” e “la sposa cadavere”. Al di là di ogni inevitabile aspettativa, va subito messo in chiaro che Dumbo è un remake nobile negli intenti, perché lontano dalla recente moda del pavido (e inutile) “copia e incolla” che ha caratterizzato film come La bella e la bestia . Il vecchio cartone animato, essenziale sia nella trama che nell’intreccio, viene arricchito con nuovi personaggi e nuove dinamiche, grazie all’inserimento di una preponderante componente umana affiancata alla storia nota

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del buffo, piccolo elefante dalle orecchie enormi “ che solo una madre può amare “. Per Tim Burton quel Dumbo vale dunque da canovaccio, un punto di partenza per imbastire un discorso più ricco, ma non più complesso, perché la morale e il tono danno forma a una classica fiaba disneyana. Questo Dumbo è un film per rutti, anche per i bambini, in cui ci sono soltanto rapidi sprazzi del Tim Burton di un tempo. Le uniche cose deformi in questo film,invece, sono le orecchie di Dumbo, perché proprio così devono essere. Alla tematica, molto importante, del rapporto madre-figlio incarnato dalle figure di Dumbo e la madre, si aggiunge l’istanza animalista che si cristallizza nel finale del film, che ci fa la morale contro lo sfruttamento degli animali nei circo. Quel circo che per Dumbo si trasforma da casa a prigione, ed è proprio lui, Dumbo , il punto forte del film. Il suo aspetto, reso con grande cura da effetti digitali per niente freddi ma prodighi di calore e vitalità, riesce a restituirci una creatura capace di comunicare con gli occhi. Quegli occhi che alla fine sono più veri che mai.

DATA USCITA: 28 marzo 2019 GENERE: Animazione, Fantasy ANNO: 2019 REGIA: Tim Burton ATTORI: Colin Farrell, Michael Keaton, Danny De Vito, Eva Green, Roshan Seth, Elisa, Nico Parker, Deobia Oparei, Alan Arkin, Joseph Gatt, Douglas Reith, Finley Hobbins, Sandy Martin, Lars Eidinger, Michael Buffer, Bern Collaço PAESE: USA DURATA: 130 Min DISTRIBUZIONE: Walt Disney Italia

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cine-music CLASSIFICA

1.

3.

Box Office top 4 weekend - 22 marzo - fonte mymovies.it

2.

A UN METRO DA TE Un film di Justin Baldoni. Drammatico - USA, 2019

4.

SCAPPO A CASA Un film di Enrico Lando. Commedia - Italia, 2019

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CAPTAIN MARVEL Un film di Anna Boden, Ryan Fleck. Azione - USA, 2019

PEPPERMINT - L’ANGELO DELLA VENDETTA Un film di Pierre Morel. Azione - USA, 2018


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mburrare gli stampini e cospargere di pane grattugiato.

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Schiacciare le patate, aggiungere pepe e sale, porro tritato, parmigiano le uova. Mescolare bene finchè otteniamo un impasto consistente. Riempire gli stampini ed infornarli per 15 minuti in forno a 180°. INVOLTINI: rendere le fettine regolari. Tritare il rimasuglio delle fettine, aggiungere ricotta in quantità eguali alla carne tritata e mescolare il tutto, aggiungere erba cipollina, pepe sale. Il composto ottenuto va messo nelle fettine di carne. Arrotolare le fettine e avvolgerle nella carta stagnola tipo caramella. Infornare per 15 minuti in forno a 180°.

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territorio VINI

Müller Thurgau I

l Müller Thurgau è sempre stato un vitigno poco apprezzato, in molti si sono chiesti cosa passasse per la testa dello svizzero Hermann Müller, cittadino di Thurgau, quando nel 1882 creò il vitigno attraverso degli incroci con il Riesling renano X Madeleine Royale. Il suo problema era la mancanza di un habitat adeguato. Ma fortunatamente qualcuno lo piantò in Trentino Alto Adige, nella Val di Cembra e così il brutto anatroccolo è diventato cigno. In questa antica valle, al riparo di montagne e boschi, le sue caratteristiche di eleganza sobria trovano una culla naturale. I suoli calcarei, l’altitudine e la forte escursione termica favoriscono lo sviluppo di profumi e freschezza, trasformando un vitigno modesto come il Müller Thurgau, in un protagonista della tavola. La buona acidità e il bouquet delicato e così espressivo hanno spinto molti vignaioli a produrre versioni spumantizzate del Muller Thurgau e i risultati sono incoraggianti, con vini tersi e

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suadenti, dotati di precisione stilistica, che puntano su un’aromaticità stuzzicante e gradevole. Speriamo che sia l’inizio di una nuova avventura per il nostro amico Muller! Abbiamo a che fare con un vino molto fresco, aromatico, ricco di profumi, ma abbastanza snello come corpo. Servitelo ad una temperatura di 8-10 se il vino è semplice, optate per 10-12 gradi per le bottiglie più complesse. Colore: dal bianco, al verdolino fino ai più maturi che si presentano di colore giallo paglierino mai troppo intenso. Bouquet: torna ancora la piacevolezza a descrivere anche il naso, spesso pungente. Fiori bianchi, erba e tutta una serie di sentori erbacei e minerali, frutta bianca come mela e pera, salvia, lime, ginestra e mirto. Palato: in bocca è secco e fresco, vivace, snello, con distinti richiami di agrumi, ma buona morbidezza. Finale ammandorlato.

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Varena In piccolo ed elegante contesto di c i n q u e u n i t à a bi t a t i v e , c a l d o e d accogliente trilocale composto da luminosa zona giorno con angolo c o t t u r a / p r a n z o , b a l c o n e c o n vi s t a panoramica, disimpegno, due cam e r e e b a g n o . L ’ i m m o bi l e è i n o l tre dotato di riscaldamento autonomo a metano ed ampia cantina di pertinenza.

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L’ A R C H I T E T T O

A

rchitetto, nato a Cavalese. Vive a Varese e ha studio professionale a Chiasso (Svizzera). Laureato al Politecnico di Milano, il titolo di cui va più fiero è quello di Maestro d’Arte conseguito all’Istituto Statale d’Arte di Pozza di Fassa. Insegna Disegno alla Scuola del Design di Milano (Bovisa) e Geometria Descrittiva all’Accademia di Architettura di Mendrisio (CH). Disegna e lavora dal suo studio ACTarchitettura e potete seguirlo anche su instagram sul suo profilo luigi.trentin. “Solo quando disegno vedo davvero le cose. Non intendo dire che se non disegno scompaiono o cose del genere. Intendo dire che, solo quando disegno, devo fare attenzione e allora attraverso i segni, le ombre, i tratti capisco davvero come sono fatte le cose; o forse come sono fatto io, non sono sicuro.”

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Moena Centro paese ampio ed elegante attico disposto su due livelli dotato di ascensore a piano e composto da ingresso/disimpegno, cucina, zona pranzo, luminoso soggiorno con vista panoramica, camera matrimoniale con terrazzo, camera singola, due bagni e ripostiglio al primo piano, due camere doppie e bagno finestrato al piano sottotetto. L’immobile è inoltre dotato di box auto e riscaldamento centralizzato .

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proprietari di seconde case prima o poi si troveranno a dover scegliere se dare il proprio appartamento in affitto, oppure continuare a tenerlo sfitto. Una scelta non facile, che coinvolge vari aspetti da analizzare. Spesso si decide di affittare casa solo quando ci si rende conto che le tasse per il mantenimento della stessa cominciano a pesare sul tenore familiare, e spesso scegliere di affittare è il modo più facile per coprire i costi di gestione ed ottenere persino un ulteriore reddito mensile . Diversamente c’è anche chi pensa che il modo migliore per eliminare i costi di gestione di una seconda casa e magari guadagnarci su qualcosa è venderla!! Dare casa in affitto ha vari vantaggi, il primo è che lo stesso è fonte di un reddito mensile fisso che contribuisce a mantenerne ed aumentarne il suo valore nel tempo.

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Le case lasciate sfitte per lunghi periodi non hanno lo stesso stato di manutenzione delle case in cui qualcuno le abita. Questa è una cosa che chi possiede una casa vacanze sfitta ormai da anni, dove magari non si reca mai, conosce bene. La presenza di un inquilino è utile a mantenere attivo lo stato di funzionamento di tutti gli impianti, evitando che si deteriorino per il disuso. Inoltre, l’inquilino si farà carico anche della manutenzione ordinaria dell’ appartamento, poiché di sua competenza. Nel tempo, il valore dell’immobile sul mercato degli affitti resterà stabile, basti pensare che lo stesso non cambia da decenni, anzi tende costantemente ad aumentare. I periodi di crisi economica inducono ad un temporaneo ribasso del canone, ma se confrontiamo il livello degli affitti degli ultimi 20 anni con il livello attuale dei canoni di locazione, ci renderemo conto di come questo forse è l’unico mercato in crescita costante!! Per capire se affittare casa conviene sul serio, basta confrontare il regime di tassazione del reddito da cedolare secca, al regime di tassazione di un’attività di tipo diverso. Se scegliessimo, ad esempio, di aprire una qualsiasi altra attività, quanto bisogna investire? Quale sarà il reddito lordo? Quale sarà la tassazione di questo reddito? Ed infine, quanto tempo bisognerà impiegare per seguire l’attività? Se invece possediamo già una seconda casa, non è richiesto nessun investimento iniziale, e magari il reddito che ne ricaveremo ogni mese è più basso del reddito che percepisce un imprenditore di professione, e se abbiamo già un lavoro si tratta comunque di una buona fonte di un’entrata supplementare. Che dire, dare in affitto la seconda casa richiede un impegno in termini di tempo davvero minimo ed una volta concluso il contratto di locazione, bisognarà semplicemente iniziare a percepire i canoni di affitto.

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Dimore Della Valle Via Cesare Battisti, 29 - 38037 - Predazzo (TN) tel/fax: 0462 501205 info@dimoredellavalle.com / www.dimoredellavalle.com 56


Panchià In zona centrale al paese luminoso attico/mansarda composto da ingresso, disimpegno, ampio soggiorno, due balconi panoramici bene esposti al sole, zona cottura/ pranzo, due bagni, due camere m a t r i m o n i a l i e c a bi n a a r m a d i o . L ’ i m m o bi l e è i n o l t r e d o t a t o d i r i s c a l d a m e n t o a p a vi m e n t o , a s c e n s o r e e s c l u s i vo a l p i a n o e d u e p o s t i auto.

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Ziano di Fiemme Villa indipendente circondata da ampio terreno pertinenziale, sviluppata su più livelli e composta da ampio patio d’ingresso, disimpegno, salone con ampio soppalco, cucina, bagno, dispensa, lavanderia, due camere matrimoniali, terrazzi bene esposti al sole. L’immobile è inoltre dotato di dependance composta soggiorno, cucina, due camere e bagno, ampio garage, taverna e cantine.

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Predazzo A due passi dal centro, ampia porzione di casa recentemente ristrutturata curata in ogni suo dettaglio, disposta su due livelli e composta da ingresso, disimpegno, ampia e luminosa zona soggiorno, piccolo giardino, due bagni e tre camere. L’immobile è inoltre dotato di n. 2 posti auto coperti, riscaldamento autonomo a metano, ampia taverna con bagno, locale caldaia e legnaia.

Trattativa riservata Classe energetica immobile in richiesta

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territorio

CLAUDIO MICH Fotografo

F L O R A & FA U N A

La farfalla L

a farfalla, come le falene, appartiene all’ordine dei Lepidotteri. La distinzione tra farfalle e falene non risponde a una classificazione scientifica tassonomica ma deriva dall’uso comune. Le farfalle hanno abitudini generalmente diurne e antenne clavate, a differenza di quelle delle falene che sono spesso pettinate o filiformi e chiudono le ali a libro in posizione di riposo. Nome scientifico: Aporia crataegi “farfalla bianca” Papilio machaon “farfalla colorata”

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Scatti: Val di Fiemme


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territorio

FEDERICA GIOBBE Giornalista e scrittrice

F L O R A & FA U N A

Il risveglio della Crisalide simbolo di cambiamento e del risveglio di una vita nuova

L

a primavera è finalmente approdata anche nelle nostre valli che, più di altre, manifestano il loro risveglio tra fiori variopinti, rugiada di prima mattina e prati ammantati di verde chiaro. Nascosto tra i sassi, in mezzo alle screpolature della corteccia, oppure al sicuro “al di sotto di quel confine che separa il cielo e la terra”, (come lo definisce l’entomologo e scrittore Gianumberto Accinelli), si trova un piccolo animaletto che percepisce la nuova stagione e si appresta ad un grande cambiamento: la farfalla e ciò che era prima, ossia il bruco. Un insetto affascinante dalla forma vermiforme che, ben nascosto fra le foglie, è intento a divorare le piantine ed incamerare tanta energia che userà, nei mesi primaverili ed estivi, per conquistare il cielo. Prima di dispiegare le sua ali al “vento”, il bruco deve affrontare sia l’inverno che un profondo mutamento. Proprio quando il gelo è alle porte, il bruco si trasforma in una crisalide immobile, dotata di una dura corazza e, solo nel caso delle farfalle notturne dette falene, anche di un fitto bozzolo di seta. Non possedendo il bozzolo da seta, le farfalle diurne hanno escogitato altri sistemi per proteggersi dall’inverno e da potenziali predatori. Alle basse temperature provvedono con l’immobilità

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e la loro innata capacità di rallentare il loro metabolismo fino a portarlo al confine tra la vita e la morte. Mentre per dissuadere i predatori, le crisalidi usano diversi stratagemmi. In Africa, per esempio, si rivestono di un involucro dorato mentre nel continente americano, si ricoprono di argento puntellato di macchie gialle. Le crisalidi del nostro paese, invece, non vogliono apparire, anzi la loro strategia difensiva è quella del mimetismo: si nascondono perfettamente integrandosi nell’ambiente circostante con colori che si sfumano nei luoghi in cui sono approdate, a riparo per tutto l’inverno da sguardi indiscreti. Poi, in primavera, inizia il miracolo della trasformazione. Così come per trasformarsi in farfalla, il bruco deve attraversare periodi di crisi, in cui apparentemente non accade nulla, allo stesso modo il mondo interiore dell’uomo vive periodi oscuri, non visibili all’esterno, che sfociano però in un pieno dispiegamento delle sue potenzialità. La metamorfosi dei bruchi, infatti, è simbolo da sempre dell’iniziazione, della matrice delle trasformazioni e, più che un involucro protettore, rappresenta uno stato eminentemente transitorio fra due momenti del divenire, un periodo di riflessione e maturazione. Essa implica la rinuncia al passato e l’accettazione di un nuovo stato; per questo la crisalide ispira rispetto, cura e protezione: è l’avvenire imprevedibile che si forma e che tutto tras-forma. Alla fine è sempre l’inizio: la primavera sveglia la crisalide e la rivoluzione colorata si scatena. Una volta dispiegate le ali, la farfalla può conquistare il suo pezzo di cielo, diverso a seconda delle sue attitudini; azzurro per le farfalle diurne, scuro e punteggiato di stelle luminose per le falene notturne.

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FRANCESCA OSS Arredatrice

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DR. GIOVANNI BUCCI www.ambulatorioveterinariobucci.it

IL VETERINARIO

Il prurito nel cane U

na grattatina e una bella scrollata ogni tanto sono più che normali soprattutto nei momenti di ozio o al rientro dalle passeggiate. A volte però questo comportamento diviene più insistente: il cane si gratta spesso, si lecca con insistenza, si mordicchia il pelo, strofina o scuote la testa...qualcosa non va. Osservate bene il cane e ripetutamente: il cane si gratta e/o lecca sempre nello stesso punto: controllate bene pelo e cute di quel distretto. Rimuovete eventuali corpi estranei (es. resina o gomma da masticare, sporco, ecc.) dal pelo e pulite accuratamente la cute semplicemente con acqua fresca. Se il problema continua oltre le 24 ore o rinvenite delle lesioni cutanee occorre una visita veterinaria.

• Il cane gratta sopratutto il collo e scuote spesso la testa: controllate bene pelo e cute del collo e della gola e le orecchie. Se rinvenite delle lesioni sulla cute o sulle orecchie occorre una visita veterinaria. Se le orecchie sono sporche ma non sono evidenti lesioni, pulitele accuratamente con un prodot-

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to veterinario idoneo o con una soluzione fatta di 9 parti di acqua bollita e 1 di aceto bianco. Se la cute del collo è arrossata ma non sono presenti lesioni, rimuovete il collare e lavatelo accuratamente e attendete che sia perfettamente asciutto prima di rimetterlo. Se il punto di arrossamento corrisponde al collare antiparassitario o al punto di applicazione dell’antiparassitario, lavate accuratamente con semplice acqua la cute arrossata e chiedete al Veterinario come e con quale prodotto cambiare antiparassitario.

• Il cane si gratta e lecca in vari parti del corpo, la cute non presenta lesioni se non qualche graffio che il cane si è fatto grattando: controllate minuziosamente la cute del cane. Se rinvenite parassiti o del materiale simile a del carboncino alla base del pelo contattate il Veterinario per iniziare o perfezionare il trattamento per i parassiti cutanei. Se il prurito è comparso dopo un cambio di cibo (marca o gusto) tornate al vecchio alimento e rivedete in seguito assieme al Veterinario l’alimentazione del vostro cane. Se il prurito è insorto dopo la toelettatura o dopo il bagno fatto in casa è probabile che possa trattarsi di una reazione allergica allo shampoo o che sia stato usato un prodotto troppo energico. Rivolgetevi al Veterinario per una terapia temporanea sintomatica contro il prurito e per la prescrizione di un prodotto idoneo per la pulizia di pelli sensibili o per soggetti con allergie cutanee. Se il sintomo persiste da oltre 1 settimana andate dal Veterinario!

• Il cane si gratta e lecca in vari parti del corpo, la cute presenta lesioni (pustole, croste, zone senza pelo, ecc.): subito dal Veterinario!

Per finire un’ultima considerazione. Il prurito può essere davvero difficile da sopportare e come succede a noi, anche il cane sente maggiormente il prurito di notte o nei momenti di tranquillità, quando diminuiscono gli stimoli esterni. Evitiamo di sgridarlo e all’indomani, anche se il problema sembra migliorare, dedichiamoci a capirne la causa.

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sport CALCIO A 5

Futsal Fiemme D

a questa stagione sportiva seguiremo sulle nostre pagine il Campionato di calcio a 5, serie C1, in particolare la nostra attenzione sarà dedicata alla squadra della nostra Valle, il FUTSAL FIEMME. Squadra fondata nell’estate del 2015 per portare avanti la passione del calcio a5 maschile e femminile.

Le partite Futsal Fiemme

5-0

Calcio Bleggio

Comano Terme Fiavè

10 - 7

Futsal Fiemme

Futsal Fiemme

1-2

Bolzano Piani

7 - 10

Futsal Fiemme

Levico Terme

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Classifica dopo 27 turni SQUADRA PT

SQUADRA PT

Autoriparazioni da Ciccio di Deflorian Alberto

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rivista BAKECA

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Hai una ricorrenza da festeggiare: compleanno? anniversario? laurea? divorzio? Inviaci una fotografia con il testo e verrà pubblicata gratuitamente sul prossimo MeLoLeggo

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04 APRILE BUON COMPLEANNO KARLOTTA

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15 APRILE BUON COMPLEANNO TUDOR

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SCRITTE SUI MURI Scritte sui Muri

MURALES

Scritte sui muri L

e scritte sui muri ci fanno interrogare sulle barriere che spesso ci separano dalle altre persone: barriere fisiche e reali, ma anche metaforiche, costruite dal nostro pensiero, dai nostri dubbi e dalle nostre paure. Con le scritte sui muri, in sostanza, siamo indotti a meditare su quanto i confini e i limiti che ci imponiamo automaticamente condizionino la nostra esistenza, in quale misura la migliorino e in quale misura la peggiorino: insomma, delle pagine ricche di aforismi e di citazioni da non perdere.

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arte

DOMENICO LA CAVA Fumettista

I L V I G N E T T I S TA

Il Vignettista A

nche quest’anno abbiamo il piacere di ospitare sul nostro Magazine Domenico La Cava; giornalista pubblicista, nonché grafico illustratore, ma soprattutto vignettista satirico. Napoletano d’origine, trentino d’adozione. Il suo nome compare nell’albo Europeo “Zeitgenӧssischen Illustratoren” tra i 100 migliori illustratori/vignettisti contemporanei.

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EE R F IFI W Da Cris

SULLA STATALE delle DOLOMITI tra CAVALESE e TESERO 73


rivista GIOCHI

(fonte: www.enigmisticain.it)

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Cruciverba

di A.S. Loi

ORIZZONTALI: 1. ORIZZONTALI: Il popolare Patacca - VERTICALI: promettono con i mon38 1. Il popolare Patacca -1.5.Si Lauren 5. Lauren che fu che divafu-diva 10.- Si 2. Nella pecespe- 3. Un animale da 10.indossa Si indossa tiin -bagno - 13. Una in bagno specialità base di - 4. Sono composti da vani - 5. cialità a base diagelatina - 14. cortile Fuoriesce incandescente 41 42 - 13. Una 40 - 16. Centro di Chieti - 18. Insigne storico latino - 19. - 6. Un “ma” cigelatina - 14. Fuoriesce incandescente Una lusinga traditrice Principio agibilitàsto- 20. Operazione marines 44 - 16. Centro di Chieti - 18.diInsigne ceronianoda - 7. Lo stempera il pittore - 8. 22. Jean, attore francese - 24. Il massimo voto di laurico latino - 19. Principio di agibilità Cortile di casa colonica rea - 25. Acquitrini - 26. L’opposto di senza - 28. - 9. Città belga 20. Operazione da - 22.populisti Jean, - 31. - 11. Fa parte di dell’ospedale - 12. Colpo Hamarines atteggiamenti Concittadino Francesco Redi - 32. voto Contengono - 33. Iniziali di attore francese - 24. Il massimo di di refusi muratore - 15. Piccolo arnese utilizSchwarzenegger 35. Quasi incredibile 37. Si dilaurea - 25. Acquitrini - 26. L’opposto di zato dal sarto - 17. Il boccone... che fa stinse ad Abukir - 39. Un caso del greco antico - 41. senzadi-F.28. Ha atteggiamenti populisti abboccare - 21. Serve Caron Indicano le prime nozioni - 42. Si contiene a fatica - per fasciare - 23. - 31. Concittadino43.diIl Francesco Redi - Lo dice chi ha trovato - 25. Ne era dittagiornalista Vergani. NTALI: 1. Edith che cantava Non, je ne refusi - 33. Iniziali di tore Noriega - 27. Io con altre persone 32. Contengono n - 4. Ha due mogli - 7.Schwarzenegger Un po’ d’istru- -VERTICALI: 1. Si promettono i monti - 2. Nel35. Quasi incredibile 29. con Fa dondolare la barca - 30. Località orto sul Weser - 10. Rise del padre Noè - la pece - 3. Un animale da cortile - 4. Sono compo- 37. Si del distinse Unlusinga caso traditrice del Mantovano - 32. o - 13. Responso - 14. Una fase son- adstiAbukir da vani- -39. 5. Una - 6. Un “ma” ci-Hanno fusti spinosi greco antico 41. Indicano prime il-pittore 34. Si per passione - 36. È detto anche dindo - 16. Ildel titolo di Edipo - - ceroniano - 7. Lolestempera - 8.immerge Cortile di came in tavola - 19. Bassa scodella Una sa colonica - 9. Città 11. Falungo parte dell’ospenozioni- -21. 42. Si contiene a fatica - 43.belga Il -molto da superare - 38. Nell’arco - 24. Verbo primaverilegiornalista - 26. Vezzo d’aldale - 12. Colpo di muratoree- 15. Piccolo arnese Vergani. nelle frecce - 40.utiLa fine di Antinoo. 27. Le vocali in sardo - 29. Si prendono lizzato dal sarto - 17. Il boccone... che fa abboccare - 30. Notissimo inventore - 32. Somiglia - 21. Serve per fasciare - 23. Lo dice chi ha trovato 33. Piccolo aereo da turismo - 35. Tutela 25. Ne era dittatore Noriega - 27. Io con altre perso74 - 30. Località del Man7. Condizione - 38. Situati, collocati - 39. ne - 29. Fa dondolare la barca udaci - 41. Regione di rinomati vini - 43. tovano - 32. Hanno fusti spinosi - 34. Si immerge per l’Unesco - 44. Lo aizza il picador. passione - 36. È molto lungo da superare - 38. Nel-

verba filetti


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di Il Piacentino

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di Il Piacentino

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REBUS (Frase: 5-10) di L’Interista Soluzione: ....................................................................................

REBUS (Frase: 3-5-7) Soluzione: .............................................

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di L’Interista

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REBUS (Frase: 6-9) di Serena Soluzione: ....................................................................................

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di Serena

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Sudoku 6x6 Level 1

Dal LunedĂŹ al Sabato

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rivista SEGNO DEL MESE

Ariete

20 MARZO - 20 APRILE

I

l pianeta dominante è Marte, l’elemento è il fuoco, la qualità è cardinale. L’areite è dotato di una forza innovativa straordinaria: difficilissima da domare. La sua voglia di innovazione è inarrestabile, alle volte, tuttavia, tale voglia si tramuta in vera e propria impulsività’. All’Ariete riesce difficile starsene con le mani in mano. Spesso, rischia dunque di fare mosse azzardate. L’Ariete adora la gara, ciò può far apparire l’Ariete litigioso. In amore, come intuibile dalla sua natura irrequieta, l’Ariete potrebbe stancarsi facilmente del partner. È per questo che chi vuole tenersi stretta una persona dell’Ariete deve saperla stuzzicare, fornendole spunti sempre inconsueti e inattesi. La monotonia puo’ uccidere il rapporto con un Ariete in men che non si dica. Nella sfera sessuale, non ha grandissima fantasia e non viene considerato un grande amante, perché in tale campo sa essere egoista ed è troppo concentrato sul proprio piacere per raggiungere una vera armonia di coppia. Colore da portare: il rosso. Pietra portafortuna: il corallo rosso. Metallo: il ferro che appartiene a Marte. Fiore: il narciso. Giorno favorevole: il martedì, dedicato a Marte.

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rivista OROSCOPO

Ariete

Se vi sentirete un po’ giù all’inizio del mese non vuol dire che tutto andrà per il verso sbagliato, avete bisogno di più grinta per affrontare un nuovo mese, non vi converrà restare indietro per pigrizia! Forza!

Toro

Prima portate a termine con rapidità certe urgenze, poi potrete dedicarvi agli svaghi e ai divertimenti, senza pensieri. E in ambito amoroso? Saprete essere affascinanti, dolci, ma anche un po’ frizzanti.

Gemelli

Buon periodo sotto il profilo professionale: sarete attivi e ricchi di spirito d’iniziativa, con le idee molto chiare su cosa è meglio fare e come farlo. Sarete quindi in grado di fare proposte decisamente allettanti.

Cancro

In fatto di sentimenti, darete il meglio di voi! Saprete giocare le vostre carte senza eccedere e senza aver fretta. Cambiamenti importanti per il futuro professionale e ottimi affari.

Leone

Dovrete cancellare ogni incertezza e accettare l’offerta che vi faranno: ne vedrete delle belle e vi divertirete moltissimo. Il giusto equilibrio tra seduzione e intelligenza vi renderà coraggiosi e affascinanti.

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Vergine

La vostra vita sociale è molto attiva e stimolante in questo momento. Buone la capacità nelle pubbliche relazioni e organizzazione di gruppi di lavoro. Vi sentirete forti e consolidati nella stabilità con il partner.

Bilancia

In questo mese è probabile che il vostro partner voglia mettervi alla prova cercando di avere delle conferme sui vostri veri sentimenti. Vi dedicherete ad un nuovo progetto che richiederà molto impegno.

Scorpione

Mese da dedicare al lavoro, allo sport, agli affari. Con ogni probabilità nella coppia ci sono questioni da risolvere, ma questo è il periodo per metterete tutto a tacere sotto un velo di affetto e tenerezza.

Sagittario

Saprete consigliare al meglio una persona cara: la vostra disponibilità sarà presto ricambiata. Nel rapporto con il partner, cercherete di mettere da parte vecchie liti pensando al futuro.

Capricorno

Una bella notizia da un parente vi riempirà il cuore di gioia: concedetevi un piccolo momento di relax, vi farà bene! Nessun cambiamento sul fronte lavorativo, tutto scorre nella più assoluta tranquillità.

Acquario

Vi sentirete bene e sarete soddisfatti perché finalmente realizzerete un ambizioso progetto. In amore, situazione barcollante.

Pesci

La vostra visione della vita sarà molto semplice. Farete di tutto per andare d’accordo con il prossimo e pretendete che gli altri facciano lo stesso con voi. Potreste ottenere molto di più con le buone maniere.

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