Angela Rinaldi Angela Rinaldi
Angela Rinaldi è dottoranda della Angela Rinaldi è dottoranda della Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Facoltà di Scienze Sociali nella Pontificia Facoltàèdistato Scienze Sociali nella Pontificia Ivrea, Presidente nazionale di Università Gregoriana. Università Gregoriana. Pax Christi, Presidente internazionale Neldello 20162016 ha conseguito la Licenza in in Nel ha movimento conseguito Licenza stesso elaresponsabi“Etica Pubblica” nello stesso Ateneo, “Etica Pubblica” nello stesso Ateneo, le del Centro studi economico-sociale studiando abusi sessuali suiPax minori studiando glipromosso abusi sessuali sui Christi minori per la gli pace da nella Chiesa. Nel 2014 ha ottenuto nella Chiesa. Nel 2014 ottenuto la italiana nell’ottobre del ha 1991 conlasede Laurea Magistrale in “Scienze dello Magistrale in “Scienze dello aLaurea Firenze. sviluppo cooperazione internasviluppo e della cooperazione internaCon lae della meridiana ha pubblicato La sizionale” nell’Università “La Sapienza” zionale” nell’Università “La per Sapienza” nistra di Dio (1996), Giovani la pace con (2004) unauna tesi sui mio, minori nonnon accompacon tesi sui minori accompae Dio perché… abbandonato? gnati. Dal 2013 collabora con il Centre gnati. Dal 2013 collabora con il Centre (2018). for Child Protection della Gregoriana. for Child Protection della Gregoriana.
9 788861 537217
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ISBNISBN 978-88-6153-607 - 4 -4 978-88-6153-721-7 978-88-6153-607
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Dalla parte Egoista Dalla parte dei piccoli adei 18piccoli anni? Chiesa e abusi sessuali Chiesa e abusi sessuali
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Angela Rinaldi Angela Rinaldi Luigi Bettazzi
Prefazione di di Prefazione li responsabi n o n , i n a v o voi giZollner, futuro, nelS.I. ProprioHans ti S.I. Hans Zollner, a t t e i o r p o ma amento del passat sto rinnov e u q i d o c mondo vi cari dulti, un dovete far a i o n a d , creato a solidale del mondo a t s i o g e a i d ’, che divent e capacita r t s o v e l do e valorizzan arupteturots,toon,al t i v a l l b e n o nttanto br i:ta politica le im“pEe’“gEn’aunnduornearteoattoaavi laanelClahliaCehsviaesa: o s d s n e e r s r e s e t e s n r n i e i t e n i om, sto, ra e di greupapesaacemredobrtedeoetcsehseecrhfeea, fqpauieuq’uneoasrnteco.o,e. g e cuhne udnovsraecbl corporpdoeldeSlriiSaiglniobretrat’a’ tratdraiasddciiesfceiesuanildmeiclnoloiarneoprraeolplaallsaanstaintita’ e l rteare un m aibnutsear.essas.i, DecvDheevpeorptoard rei bu e e ieeniviepncrveoepcnearnaegoandgeoo:nmei:gliore. p a n r o n a m u roza’arod’i uunn pmessa naernae.ra. peFraanFf la sc ro.” re una na mess e m e’ e’o comea vfaanrtei,u it,oltloelrlaenrzaanzzae zero.” dare a avant Si Sdievdeevaen andare esco PapPaapFaraFnrcancesco
Chi Chi ricopre una posizione potere nellanella ricopre una posizione diun potere Monsignor Bettazzi tornadicon testo Chiesa deve sapere che essa non è diè di Chiesa edeve sapere che essaainon immediato scorrevole, rivolto giosua proprietà, ma un dono, pertanto maintraprendere un dono, pertanto vanisua cheproprietà, stanno per le nonnon puòscelte abusarne. può abusarne. proprie di vita. A loro l’autore si Il discorso abusi sessuali sui minori Il discorso sugli abusi sessuali sui minori rivolge consugli il tono diretto e spigliato di nella Chiesa cattolica offre diversi spunti nella Chiesa cattolica offre diversi spunti chi conosce la realtà giovanile, dai sendi riflessione che che in questo libro sonosono di riflessione in questo libro timenti alle relazioni, dalla solitudine riassunti in due tematiche principali: la la riassunti in due tematiche all’intenso desiderio di libertà principali: e condiquestione del potere spirituale e e questione potere visione, tipica didel questa età. spirituale gerarchico, con riferimento al clericaliscon riferimento al clericalisCongerarchico, un breve cenno alla storia recente, mo,mo, e la emette necessità di una formazione la necessità di formazione Bettazzi in luce in una modo natuumana completa avissute fondamenumana completa che abbia a fondamenrale – proprio diche chiabbia le ha – le to latopersona. la persona. dinamiche con cui l’Occidente ha geDunque, pereper colpire la piaga alle alle radici Dunque, colpire la piaga radici stito libertà democrazia, preparando e porsi sulla strada della prevenzione, e porsi sulla strada dellaamare, prevenzione, un mondo che non sa più acla proposta di questo libro è che la la la proposta di questo libro è che cogliere, includere. Incarnando nella Chiesa dovrebbe agire nel campo della Chiesa dovrebbe agire neldicampo storia l’umanità e la divinità Cristo,della formazione umana in modo formazione umana che, inuna modo il vescovo di Ivrea apreche, ai giovani multidisciplinare gli altri campi multidisciplinare con gli altri campi prospettiva umana con e divina insieme, in formativi, puòèpuò conseguire una formativi, conseguire in una cui l’uomo non asservito ma in co-pardefinizione chiara e insieme trasparente definizione chiara e trasparente tecipe e co-responsabile, al suo dell’identità vera del chierico, ai fini dell’identità vera deldel chierico, aie fini Creatore, della gestione mondo della riscoperta della veravera natura del del della riscoperta della natura dei rapporti sociali. ruolo e dell’autorità di cui investito. ruolo esorta dell’autorità disarà cui sarà investito. In questa di memorandum Bettazzi sollecita i ragazzi ad agire in una realtà che li preferisce addomesticati, silenziosi, repressi, affinché realizzino la propria pienezza e libertà nell’unico modo possibile: mettendosi in relazione.
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Luigi Bettazzi
Egoista a 18 anni? Traduzione di Cristiana Santambrogio
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Indice
Introduzione 7 I giovani?
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Il mondo d’oggi?
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E GesĂš?
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Introduzione
Caro amico diciottenne, ti chiedo scusa se ti affronto in una forma così singolare e provocatoria: essa si rifà a un libro che scrissi anni fa con un titolo analogo: Ateo a diciotto anni?1. S’era allora in un tempo in cui – dopo le vicende del ’68 e l’epoca delle Brigate Rosse (col sequestro e l’uccisione prima dei cinque poliziotti poi dell’onorevole Aldo Moro), e con un partito, la Democrazia Cristiana, collegata nella denominazione alla religione ma avviata alla crisi con tangentopoli – sembrava diventasse di moda proclamarsi atei. In realtà era piuttosto una situazione di indifferenza nei confronti della religione; avrei dovuto esprimermi già nel titolo: “Indifferente a diciott’anni”, ma colpiva di più dire “atei”. Mi chiedevo allora perché i giovani che – in quel tempo praticamente tutti – erano battezzati, avevano fatto la Prima Comunione e ricevuto la Cresima, poi avessero smesso di frequentare la Chiesa o disinteressandosene o addirittura combattendola2. Al giorno d’oggi – scrivo nel 2019 – il nostro mondo occidentale sembra orientato a una certa chiusura su di sé, tra i singoli e tra le nazioni (anche qui dire “egoismo” è provocatorio!). E mi sono chiesto perché voi giovani vi lasciate travolgere da questa mentalità, alimentata ad arte dalle paure, in particolare da quella nei confronti dei migranti, e mi sono Cfr. Bettazzi L., Ateo a diciotto anni?, Rizzoli, Milano 1982. Il libro ebbe un certo successo (quattro edizioni, più una tascabile), era stato perfino adottato come testo ufficiale da insegnanti di religione in alcune scuole statali e risultava conosciuto e letto da molti giovani! 1 2
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Luigi Bettazzi
sentito spinto a riflettere su questo problema da uomo anziano (per non dire vecchio), molto lontano dalla mentalità dei giovani per l’età e per l’attività che ho svolto. Ma questo è un problema generale e si sente la necessità di coinvolgere i giovani che sono il mondo di domani, anzi sono già il mondo di oggi. Ci interessiamo della loro cultura (considerando la prevalenza attuale… di Internet e del telefonino), dello scarso appoggio della politica (per il lavoro troppo precario, quando c’è), e anche della loro vita religiosa (ad esempio con papa Francesco che nell’ottobre del 2018 ha convocato una grande assemblea – chiamata Sinodo – dei e sui giovani e sul loro futuro, espressa con la parola tecnica “vocazione”). Cercherò di riflettere – rapidamente – su come io vedo i giovani di oggi, sul nostro mondo, e quali parole Gesù ha per loro.
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I giovani?
In realtà, quando si nasce, non si nasce egoisti, cioè chiusi in sé, concentrati su di sé. Certo, le strutture vegetali e animali sono costituite in modo da poter garantire la loro crescita, quindi da potersi difendere e crescere in rapporto al resto dell’ambiente, del mondo; esse hanno in sé i dinamismi e gli istinti, che le portano a relazionarsi con gli altri esseri a loro simili per il loro sviluppo e per lo sviluppo dell’insieme. Gli esseri umani, che partecipano della stessa cura di sé, come persone nascono aperte alle altre, a quelle che le hanno generate, soprattutto alle mamme che le hanno allattate e curate, e a quelle che in ogni modo le intrattengono, le coccolano, le fanno crescere. In realtà la capacità di conoscenza della realtà materiale e di analisi dei suoi rapporti interni, quindi la possibilità di metterla al proprio servizio, cresce via via e acquista una certa capacità di sintesi con l’adolescenza. È allora che il ragazzo e la ragazza si sentono importanti, capaci di dominare il mondo che li circonda e di ridurlo in loro potere, e di reagire a chi li vorrebbe ancora orientare (dai genitori agli insegnanti). È allora che possono percepirsi al centro di tutto, egocentrici; ma anche già egoisti? Vorrei far riflettere su questa duplice dimensione del nostro pensiero. Una è quella iniziale, di intuizione agli altri, da cui dipendiamo e siamo in rapporti di empatia (cioè di scambio implicito di sentimenti e di affetti); l’altra è quella del ragionamento, dell’argomentazione, dell’indagine sulla realtà e sui rapporti fra le cose, che siamo in grado di ana9
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lizzare, di connettere, di rimodellare, di dominare3. Se la prima attività della mente apre agli altri, al noi, la seconda tende a chiudere in se stessi e a subordinare tutto all’io. I mezzi di comunicazione oggi in uso – da Internet al cellulare – mentre moltiplicano le possibilità di contattare il mondo intero, quello attuale e quello del passato, ce lo fanno fare in modo virtuale, con un contatto che non ha riscontro: siamo a tu per tu con situazioni e persone che non intervengono in un dialogo diretto. Anche quando incontriamo realtà in contrasto con quanto pensiamo ed esponiamo, siamo sempre noi ad avere in mano il bandolo della matassa, nel senso che possiamo continuare a vedere ciò che non ci garba, ma possiamo troncarlo all’istante, perché ci sentiamo in grado di regolare tutto al nostro servizio. Ci può – anzi ci dovrebbe – essere un’educazione che colleghi questo dominio del mondo all’apertura iniziale e costante di un’intuizione che ci fa sentire e ci conferma derivanti da altri e bisognosi di altri per realizzare pienamente la nostra umanità, per non chiuderci in una visuale strettamente individuale e, di conseguenza, egoistica. Ma è da riconoscere che spesso noi adulti rinunciamo a questo compito e lasciamo così che gli/le adolescenti vengano educati proprio dal cellulare o dai loro amici. Troppo spesso è un’educazione all’egoismo, di pensiero e di azione. Gli episodi di bullismo, un tempo inesistenti o meno conosciuti, ne danno testimonianza. Espressione tipica di questa ambivalenza è il sesso. È ben vero che il sesso, che divide il genere umano in uomini e Delle “due dimensioni del pensiero” ho parlato espressamente in Ma liberaci dal male… Amen, Guaraldi, Rimini 2017, pp. 15 e sg. Mi piace citare spesso Blaise Pascal con i suoi esprit de géometrie ed esprit de finesse; o Albert Einstein che diceva: “La mente intuitiva è un dono sacro. La mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”. 3
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Egoista a 18 anni?
donne (maschi e femmine), investe l’intera persona, con differenze perfino nella struttura cerebrale, che renderebbe le donne più propense all’intuizione e gli uomini maschi invece all’argomentazione. Vi possono essere situazioni intermedie, dove le differenze risultano meno evidenti, con risonanze anche psicologiche, tanto da creare un’incertezza che viene risolta dalla libertà della persona stessa. Per questo – per quanto ne ho capito – è sorta la teoria del “gender”, che riserva all’individuo la decisione di quale delle due possibilità egli vuole che gli sia propria. Ma credo allora che si possa ridurre questo gender a un numero molto limitato di casi, non ammettendo che qualcuno possa scegliersi un sesso chiaramente contrario a ciò che invece è. Peraltro quando si parla di sesso si allude in genere agli organi che sono strumento dell’attività generativa e al loro esercizio. Per chi ritiene la persona umana una realtà unica, costituita da un corpo, ma animato da una realtà spirituale, questa si serve del corpo per i fini della totalità, che trascendono le strutture materiali (cioè le leggi proprie della materia, della realtà vegetativa e di quella animale). È questa realtà spirituale, che vive nel materiale, ma lo supera e se ne serve, ciò che caratterizza l’essere umano fra tutti gli altri esseri che compongono questo nostro mondo. E allora anche le dimensioni materiali della sessualità dovranno essere inserite nel mondo della totalità, quindi anche dello spirituale. La differenza uomo-donna, con le caratteristiche precipue di un sesso e dell’altro, costituisce la ragione di un incontro tra due persone di sesso diverso per un’integrazione che è veramente tale solo se duratura. L’incontro delle due sessualità corporee, nel momento di integrazione totale, fa dei due corpi quasi un corpo solo, e in quel momento può addirittura dar luogo a una nuova creatura umana; ne deriva che questa unione totale corporea dev’essere 11
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Luigi Bettazzi
l’espressione totale di due persone che vogliono crescere insieme nella loro umanità e sono così disponibili a far crescere nell’umanità la nuova creatura a cui hanno potuto dare la vita. Ma, allora, scindere la corporeità da ciò che la rende veramente umana è stravolgere l’ordine della realtà, è utilizzare il piacere annesso all’unione corporea non al servizio dell’unione totale, bensì strumentalizzarlo al proprio godimento, distaccato dalla sua finalità più profonda: quello che dovrebbe essere atto d’amore diventa così atto di egoismo. In certi casi purtroppo, questo egoismo può imporsi con la forza e con la violenza (e allora si tratta di stupro), in altri casi, dove c’è consenso, diventa espressione di due egoismi: sono i casi in cui “fare l’amore” è “fare l’egoismo”. Se questo è un ambito significativo, ve ne sono altri rilevanti che possono favorire chiusure, dalla famiglia che non comprende e trascura (o… opprime), alla scuola, dove magari non ci si sente considerati o che non interessa, salvo i settori per cui si sente propensione o alcuni compagni con cui si fa gruppo e fanno sentire consistenti. Credo peraltro che una lusinga forte sia quella della droga che fa evadere dal mondo che non soddisfa, ma poi rende dipendenti da miraggi di cui ci si rende schiavi; si inizia magari per curiosità o con dosi che sembrano innocue e si finisce dove non si vorrebbe: è davvero un campo in cui non si può… rischiare! Ho ricordato alcune eventualità egoistiche della vita di voi giovani, ma esse non arrivano a soffocare i momenti “altruistici”, che sono tanti e spesso prevalenti, sia per un’attenta educazione che vi è stata data sia per un’insorgenza di questa forza interiore che è agli inizi di ogni vita umana, spesso sollecitata e appoggiata da situazioni occasionali (un terremoto, un incendio, un incidente stradale) che vi vedono pronti all’aiuto, o dalla conoscenza e dall’inseri12
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mento in gruppi o in movimenti (laici o di ispirazione religiosa) che fanno dell’attenzione agli altri e della solidarietà con i poveri, comunque con gli indigenti, l’aspetto caratteristico della propria attività. Questi gruppi sono numerosi ma non fanno notizia, come rileva un detto diffuso: “Fa più rumore un albero che cade che non una foresta che cresce”. E come non rilevare l’impegno ecologico partito da una ragazzina svedese e fatto proprio da tanti giovani per il futuro del pianeta? Proprio per questo dovremmo tutti favorire questi momenti, di conoscenza e di incontro, che provochino in voi l’emergere dell’attitudine, che diventa così la caratteristica più autentica della vostra giovinezza4. Penso che voi giovani dobbiate rendervi conto di questa ricchezza interiore di cui godete, per farla diventare stimolo per la vostra affermazione nella vita e per la crescita dell’umanità.
Potrei aggiungere, accanto all’impegno per lo studio, in vista di attività a cui ci si sente portati, l’attenzione allo sport, e magari a qualche specializzazione, che risponderebbe così a una valorizzazione della propria personalità, ma induce a immergersi nella storia del mondo, nella storia degli altri, puntando così a una propria emergenza, ma altresì a un contributo di crescita della società. 4
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Angela Rinaldi Angela Rinaldi
Angela Rinaldi è dottoranda della Angela Rinaldi è dottoranda della Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Facoltà di Scienze Sociali nella Pontificia Facoltàèdistato Scienze Sociali nella Pontificia Ivrea, Presidente nazionale di Università Gregoriana. Università Gregoriana. Pax Christi, Presidente internazionale Neldello 20162016 ha conseguito la Licenza in in Nel ha movimento conseguito Licenza stesso elaresponsabi“Etica Pubblica” nello stesso Ateneo, “Etica Pubblica” nello stesso Ateneo, le del Centro studi economico-sociale studiando abusi sessuali suiPax minori studiando glipromosso abusi sessuali sui Christi minori per la gli pace da nella Chiesa. Nel 2014 ha ottenuto nella Chiesa. Nel 2014 ottenuto la italiana nell’ottobre del ha 1991 conlasede Laurea Magistrale in “Scienze dello Magistrale in “Scienze dello aLaurea Firenze. sviluppo cooperazione internasviluppo e della cooperazione internaCon lae della meridiana ha pubblicato La sizionale” nell’Università “La Sapienza” zionale” nell’Università “La per Sapienza” nistra di Dio (1996), Giovani la pace con (2004) unauna tesi sui mio, minori nonnon accompacon tesi sui minori accompae Dio perché… abbandonato? gnati. Dal 2013 collabora con il Centre gnati. Dal 2013 collabora con il Centre (2018). for Child Protection della Gregoriana. for Child Protection della Gregoriana.
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Prefazione di di Prefazione li responsabi n o n , i n a v o voi giZollner, futuro, nelS.I. ProprioHans ti S.I. Hans Zollner, a t t e i o r p o ma amento del passat sto rinnov e u q i d o c mondo vi cari dulti, un dovete far a i o n a d , creato a solidale del mondo a t s i o g e a i d ’, che divent e capacita r t s o v e l do e valorizzan arupteturots,toon,al t i v a l l b e n o nttanto br i:ta politica le im“pEe’“gEn’aunnduornearteoattoaavi laanelClahliaCehsviaesa: o s d s n e e r s r e s e t e s n r n i e i t e n i om, sto, ra e di greupapesaacemredobrtedeoetcsehseecrhfeea, fqpauieuq’uneoasrnteco.o,e. g e cuhne udnovsraecbl corporpdoeldeSlriiSaiglniobretrat’a’ tratdraiasddciiesfceiesuanildmeiclnoloiarneoprraeolplaallsaanstaintita’ e l rteare un m aibnutsear.essas.i, DecvDheevpeorptoard rei bu e e ieeniviepncrveoepcnearnaegoandgeoo:nmei:gliore. p a n r o n a m u roza’arod’i uunn pmessa naernae.ra. peFraanFf la sc ro.” re una na mess e m e’ e’o comea vfaanrtei,u it,oltloelrlaenrzaanzzae zero.” dare a avant Si Sdievdeevaen andare esco PapPaapFaraFnrcancesco
Chi Chi ricopre una posizione potere nellanella ricopre una posizione diun potere Monsignor Bettazzi tornadicon testo Chiesa deve sapere che essa non è diè di Chiesa edeve sapere che essaainon immediato scorrevole, rivolto giosua proprietà, ma un dono, pertanto maintraprendere un dono, pertanto vanisua cheproprietà, stanno per le nonnon puòscelte abusarne. può abusarne. proprie di vita. A loro l’autore si Il discorso abusi sessuali sui minori Il discorso sugli abusi sessuali sui minori rivolge consugli il tono diretto e spigliato di nella Chiesa cattolica offre diversi spunti nella Chiesa cattolica offre diversi spunti chi conosce la realtà giovanile, dai sendi riflessione che che in questo libro sonosono di riflessione in questo libro timenti alle relazioni, dalla solitudine riassunti in due tematiche principali: la la riassunti in due tematiche all’intenso desiderio di libertà principali: e condiquestione del potere spirituale e e questione potere visione, tipica didel questa età. spirituale gerarchico, con riferimento al clericaliscon riferimento al clericalisCongerarchico, un breve cenno alla storia recente, mo,mo, e la emette necessità di una formazione la necessità di formazione Bettazzi in luce in una modo natuumana completa avissute fondamenumana completa che abbia a fondamenrale – proprio diche chiabbia le ha – le to latopersona. la persona. dinamiche con cui l’Occidente ha geDunque, pereper colpire la piaga alle alle radici Dunque, colpire la piaga radici stito libertà democrazia, preparando e porsi sulla strada della prevenzione, e porsi sulla strada dellaamare, prevenzione, un mondo che non sa più acla proposta di questo libro è che la la la proposta di questo libro è che cogliere, includere. Incarnando nella Chiesa dovrebbe agire nel campo della Chiesa dovrebbe agire neldicampo storia l’umanità e la divinità Cristo,della formazione umana in modo formazione umana che, inuna modo il vescovo di Ivrea apreche, ai giovani multidisciplinare gli altri campi multidisciplinare con gli altri campi prospettiva umana con e divina insieme, in formativi, puòèpuò conseguire una formativi, conseguire in una cui l’uomo non asservito ma in co-pardefinizione chiara e insieme trasparente definizione chiara e trasparente tecipe e co-responsabile, al suo dell’identità vera del chierico, ai fini dell’identità vera deldel chierico, aie fini Creatore, della gestione mondo della riscoperta della veravera natura del del della riscoperta della natura dei rapporti sociali. ruolo e dell’autorità di cui investito. ruolo esorta dell’autorità disarà cui sarà investito. In questa di memorandum Bettazzi sollecita i ragazzi ad agire in una realtà che li preferisce addomesticati, silenziosi, repressi, affinché realizzino la propria pienezza e libertà nell’unico modo possibile: mettendosi in relazione.
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