Elogio del tempo perso

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Sandra Dema ELOGIO DEL TEMPO PERSO Giochi e proposte per restituire ai bambini il tempo per scoprire, crescere. E ri-creare

edizioni la meridiana

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Indice

Introduzione .................................................................................................. 7 UN PO’ DI TEMPO PER GUARDARE La galleria .................................................................................................... 13 UN PO’ DI TEMPO PER CREARE Il laboratorio ................................................................................................ 21 UN PO’ DI TEMPO PER CUCINARE Ricette semplici per bambini troppo indaffarati ........................................ 45 UN PO’ DI TEMPO PER INFORMARSI E RIFLETTERE A piccoli passi .............................................................................................. 63 Nuove parole e sigle nel vocabolario .......................................................... 77 Consigli utili dalla A alla Z .......................................................................... 85 Bibliografia ................................................................................................ 103


Introduzione

Ormai nessuno ha più tempo per nulla. Neppure di meravigliarsi, inorridirsi, commuoversi, innamorarsi, stare con se stessi. Le scuse per non fermarci a chiedere se questo correre ci rende felici sono migliaia, e se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle Tiziano Terzani

“... Ma io non ho tempo, devo andare al doposcuola, a calcio e a nuoto... come faccio? Poi gioco alla Wii prima di addormentarmi” mi risponde Alberto, 6 anni, durante un’attività in classe. In quell’istante ho percepito il problema. Un problema non da poco. Un problema serio. Il bambino ha evidenziato in modo semplice e conciso lo stile e le abitudini di vita della maggior parte delle persone che vivono i luoghi del mondo dove si produce e si consuma oltre il fabbisogno. Nella sua frase tuttavia è anche racchiuso il desiderio di averlo… quel tempo, se solo potesse decidere lui. Un tempo diverso, non costretto nella scatola a 4 ruote e scandito da orari, ma un tempo libero, un tempo creativo, un tempo lento, un tempo all’aria aperta... come un tempo. Parlando in altri contesti con genitori e insegnanti è emerso lo stesso, irrisolto problema. Ci si sente schiavi di questo tempo che non c’è più... ELOGIO DEL TEMPO PERSO

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… forse qualcuno ce l’ha rubato? Questo libro – tratto dal progetto “Indovina che cos’ero” – è una proposta per “sfidare il ladro” del tempo. Per “sfidare il ladro” occorre una strategia. Prima parola d’ordine è Fermarsi. Fermarsi consente di ascoltare. Cancellare la parola Fretta. La fretta non permette di sentire e osservare. Seconda parola d’ordine è Scegliere. Scegliere consente di cambiare. Cancellare la parola Abitudine. L’abitudine non permette di agire e impegnarsi. Terza parola d’ordine è Fare. Fare consente di stare bene. Cancellare la parola Indifferenza. L’indifferenza non permette di condividere e partecipare. A questo punto Scegliere di Fermarsi per Fare pare essere la strada da percorrere per riappropriarsi del tempo. È un percorso semplice di avvicinamento al Fare rivolto a genitori, educatori, insegnanti, animatori. Un “fare insieme ai bambini” che ha come risultato la creazione di giochi e oggetti da usare e conservare e la preparazione di semplici ricette per la merenda. Contiene inoltre alcuni suggerimenti di riflessione e qualche informazione utile a comprendere meglio il problema e la necessità del cambiamento.

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Il libro è suddiviso in quattro parti: Un po’ di tempo per guardare La galleria Presenta venti fotografie di giochi/oggetti creati utilizzando quasi esclusivamente materiali che subito dopo averli acquistati, o al termine del loro ciclo di vita (spesso decisa da noi), verrebbero gettati per diventare rifiuti. Accanto ad ogni fotografia è previsto uno spazio per ipotizzare quali siano stati i materiali e/o gli oggetti utilizzati per assemblare quel prodotto. Un po’ di tempo per creare Il laboratorio Ad ogni disegno corrisponde una scheda esplicativa sulla quale sono riportati: s s s s

l’elenco “eravamo” (le materie prime e/o i prodotti utilizzati per la nuova realizzazione); l’elenco “altri materiali” (pochissimi altri accessori o materiali tipo colla, nastro adesivo, puntine, forbici, ago...); il grado di difficoltà; la spiegazione delle fasi di lavoro.

Un po’ di tempo per cucinare Ricette semplici per bambini troppo indaffarati Venti ricette semplici da preparare insieme ai bambini avvicinandoli in modo attivo e ludico al cibo per vivere insieme momenti divertenti e importanti. L’esperienza favorisce la relazione tra adulto e bambino, la conoscenza e la curiosità verso alcuni alimenti, oltre ad essere un buon esercizio per esercitare la pazienza. Le venti ricette contenute in questa parte sono una variegata e sana alternativa alle merende preconfezionate a vantaggio della salute, del portafoglio e dell’ambiente. ELOGIO DEL TEMPO PERSO

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Un po’ di tempo per informarsi e riflettere A piccoli passi Il nostro agire è spesso dettato dalla fretta, dai condizionamenti, dall’educazione, dalla formazione. Recuperare un po’ di tempo per informarsi e riflettere, anche attraverso il gioco, può essere un buon modo per avviare un cambiamento all’insegna della felicità.

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La galleria

Dado Che cosa eravamo? …............................. …............................ …............................

Biglietto d’auguri Che cosa eravamo? …............................. …............................ …............................

Shangai con contenitore Che cosa eravamo? …............................. …............................ …............................

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Il laboratorio Prima di incominciare prepariamo la fettuccia ricavata da una t-shirt. Ci servirà spesso!

Fettuccia da t-shirt Eravamo: una t-shirt consumata, Altri materiali: forbici. Difficoltà: medio bassa.

rimpicciolita, macchiata.

Svolgimento:

tagliare all’altezza delle maniche e del bordo per ottenere un rettangolo. Girarlo in modo che il lato più corto sia rivolto verso il basso per favorire il taglio (qui nel disegno non l’ho reso molto bene). Praticare dei tagli alla distanza di 1 o ½ cm circa l’uno dall’altro senza arrivare alla fine del pezzo ma lasciando un margine di 3 cm. Allargare il rettangolo in modo da lavorare sulla parte non tagliata che unisce il davanti con il dietro. Tagliare in obliquo partendo dalla seconda striscia inferiore verso la prima superiore e così via. In tal modo si ottiene una striscia unica da arrotolare per formare il gomitolo. ELOGIO DEL TEMPO PERSO

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Eravamo: cartoncino Altri materiali:

Trottola II da imballaggi spesso 3 mm, stecco di uno spiedino.

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righello cutter forbici pennarello tempere o colori acrilici pennello Difficoltà: bassa. Svolgimento:

tagliare 6 cerchi di diametro differente (rispettivamente di cm 8-7; 6-5; 4-3). Con il righello calcolare il centro e segnarlo con la matita. Con l’aiuto dello spiedino praticare il foro dove è stato indicato il centro di ogni cerchio. Colorare con i colori preferiti. Una volta asciutti, scrivere sul bordo di ogni cerchio 8 lettere dell’alfabeto (sul più piccolo 4 lettere). Ridurre lo spiedino a 10 cm di lunghezza. Infilare i dischi dal più grande al più piccolo. Come si gioca:

ogni giocatore deve essere munito di un foglio e una penna. A turno i giocatori fanno roteare la trottola. Quando si ferma chi è di turno annota sul proprio foglio la lettera in corrispondenza del lato su cui si è adagiata. Terminato il giro di tutti i partecipanti, si estrae il primo disco grande e si procede nuovamente al lancio e così via fino alla fine. Vince chi riesce a scrivere la parola di senso compiuto più lunga. 28 Sandra Dema


Muffin Ingredienti 120 g di farina di riso 25 g di farina di cocco 1 bicchiere scarso di latte (va bene anche quello di riso o di mandorle) 2/3 cucchiai di olio di semi di girasole 2 datteri 50 grammi di zucchero (oppure zucchero di canna) scaglie di cioccolato fondente mezza bustina di lievito per dolci Procedimento: mischiare insieme tutti gli ingredienti secchi, poi aggiungere i datteri a pezzettini, la cioccolata in scaglie, l’olio e il latte girando lentamente finché il composto non diventa della consistenza giusta. Versare metà dell’impasto nelle formine coperte con carta da forno e posizionare un pezzo di cioccolato al centro ricoprendo con il restante composto fino a riempire i ¾ delle formine. Infornate a 180° per 15/20 minuti.

Dolce morbido con frutta Ingredienti 4 uova 50 g di zucchero 150 g frutta cotta (o marmellata in pezzi) 125 g di farina 1,3 dl di latte 50 g di burro zucchero a velo vanigliato sale 56 Sandra Dema


Procedimento: mettere la farina in una ciotola, incorporare lo zucchero, le uova e un pizzico di sale. Aggiungere il latte freddo e amalgamare il tutto con la frusta. Montare gli albumi a neve ferma e incorporarli al composto delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarli. Far fondere il burro in una padella, aggiungere la pastella e farla dorare leggermente da un lato. Girare la frittata quando non è ancora del tutto rappresa, sminuzzarla con la paletta, aggiungere la frutta e proseguire la cottura spezzettando ancora finché sarà dorata e completamente rappresa. Cospargere con 3 cucchiai di zucchero a velo e servire.

Sformatino di ricotta Ingredienti: ricotta 600 g amarene sciroppate 500 g (o altra frutta a piacere) nocciole 150 g zucchero 300 g cannella latte Procedimento: tritare grossolanamente metà della dose di frutta. Montare la ricotta in una terrina fino a renderla spumosa e unire la frutta a pezzi, 200 g di zucchero, 100 g di nocciole e la cannella. Mescolare fino a ottenere un composto liscio e omogeneo e se occorre diluire con un po’ di latte. Foderare con pellicola per alimenti gli stampini da creme caramel, versare il composto di ricotta e frutta e mettere nel frigorifero. Cuocere la frutta rimanente con lo zucchero a fuoco basso per 10 minuti. Capovolgere gli stampini su un piatto da portata, eliminare la pellicola e guarnire con la frutta cotta e le nocciole tritate.

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Consigli utili dalla A alla Z Un breve excursus tra rimedi della nonna, saperi antichi e scoperte recenti per capire che molti prodotti, con i loro contenitori, inquinanti, dannosi per la salute e costosi possono essere sostituiti degnamente da ingredienti naturali a poco prezzo. Poche e semplici mosse... basta un po’ di volontà e una buona dose di amore per sÊ e per la Madre Terra.

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Aceto Bollire lentamente in un pentolino per dissipare gli odori penetranti in cucina. Passare un batuffolo imbevuto per calmare il prurito di una puntura di insetto. Usare come deodorante per piedi e ascelle. Assorbe l’odore di vernice e di tinteggiatura fresca se messo in una tazza e posto in mezzo alla stanza per una notte. Strofinare su una cornice dorata ormai opaca e nera. Mescolare acqua e aceto bollente in parti uguali e respirare il vapore per due minuti per calmare un fastidioso mal di testa. Spruzzare sui buchi da cui escono le formiche per allontanarle. Immergere un pezzo di pane imbevuto di aceto in un contenitore di ELOGIO DEL TEMPO PERSO

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plastica maleodorante. Lasciare agire tutta la notte e sciacquare. Pulire rubinetti, piatto della doccia, frigorifero, taglieri versando una piccola quantità su una spugna o su un panno umido. Aggiungere un bicchierino di aceto una volta al mese durante il lavaggio in lavastoviglie per rimuovere residui di calcare dalle tubature e dai filtri. Aggiungere un bicchierino di aceto nella lavatrice o nella bacinella, durante il risciacquo, per ravvivare i colori dei vestiti e ammorbidirli. Per seccare i brufoli prima di andare a dormire preparare una pasta con miele, farina e aceto di mele. Applicare sulla parte, lasciar seccare e rimuovere il mattino successivo.

Acqua (di cottura) Del riso in bianco: è utile per inamidare leggermente i pizzi, i centrini, le tende; può essere aggiunta a quella della vasca per un bagno delicato ed emolliente (adatto anche ai bimbi piccoli) oppure essere usata per detergere il viso e il corpo; è utile per preparare un impacco da applicare sui capelli prima dello shampoo e lasciare in posa per 10 minuti. Delle patate: può essere usata, fredda o tiepida, per detergere il viso. Della pasta: se non è salata è utile per innaffiare le piante; per lavare i piatti con l’aggiunta di una minor dose di detersivo; per nuove cotture a vapore delle verdure; per un pediluvio serale, con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale (di lavanda per un effetto rilassante, di eucalipto per un effetto rinfrescante). 86 Sandra Dema



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