Pronti? Facciamo una pausa! Migliorare gli apprendimenti a scuola con le Pause Attive

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Raffaela Mulato Stephan Riegger

PRONTI?

FACCIAMO UNA PAUSA!

Migliorare gli apprendimenti a scuola con

edizioni la meridiana part e nz e

edizioni la meridiana part e nz e

Pause Attive

le

Raffaela Mulato Stephan Riegger PRONTI? FACCIAMO UNA PAUSA!

Migliorare gli apprendimenti a scuola con le Pause Attive

Scheda di approfondimento Salutogenesi e scuole

Parte Prima

Dalla scuola seDuta alla scuola in movimento

Contenuti on line

Il libro si completa con approfondimenti disponibili on line e scaricabili dall’indirizzo bit.ly/pauseattive

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Moving School 21. Seduta dinamica e attiva nella scuola in movimento 15

Equilibrio, attenzione e rendimento

Scheda di approfondimento Strumenti che favoriscono il movimento ogni giorno

Scheda approfondimento Test motori: monitorare gli effetti delle Pause Attive (online)

Pause Attive e partecipazione

25

29

39

Scheda di approfondimento Life skills – Competenze per tutto l’arco della vita 43

Ergonomia a scuola. Imparare meglio e insegnare con più successo

45

Scheda approfondimento Organizzazione degli spazi interni alla scuola (online)

Monitoraggio e valutazione delle Pause Attive (online)

Scheda approfondimento Ricerca-azione come metodo di lavoro, monitoraggio e valutazione (online)

Indice Introduzione ....................................................... 7
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Il profilo della scuola in movimento nel curriculum verticale...................................

Dalla Pausa Attiva all’insegnamento in movimento (online)

Modello per un insegnamento della seduta attiva e dinamica (online)

Parte Seconda manuale pratico Di pause attive

Indicazioni nazionali: una bussola per Pause Attive e lezioni in movimento

Pause Attive

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Pause per attivare 81 Pause per concentrarsi

Pause per rilassare

Pause per la scuola secondaria di primo grado

Le carte dei giochi

104

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147

Organizzazione dello spazio in classe

153

149 I filmati realizzati dalle scuole 151 Giochi con la pioggia

Parte Terza testimonianze, buone pratiche e contributi Della ricerca (online)

Pause Attive nella scuola dell’infanzia e primaria

I-MOVE e ABS Study. Bambini Attivi per una scuola dinamica

Le Pause Attive migliorano l’apprendimento scolastico, il movimento e la salute

Bibliografia 159

Le carte delle Pause Attive (online)

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Introduzione

Le lettrici e i lettori che si interessano alla “Scuola in Movimento” e in particolare alle “Pause Atti ve” vanno avvertiti: perché abbiamo scritto questo libro, ora rinnovato, ampliato e rivolto anche alle scuole secondarie di primo grado? Negli ultimi anni ci sono state molte proposte per migliorare le scuole ed in particolare i processi di apprendimento degli alunni. Alcune di queste promettevano esiti miracolosi, garantendo il mi glioramento del rendimento scolastico. Spesso, per mettere in pratica queste “ricette miracolose”, ci si è dovuti procurare materiali speciali o addirittura ricorrere a pillole come il Ritalin1. Anche noi vi suggeriamo qualcosa! Però le nostre proposte sono conservative e legate a conoscenze pedagogiche già note oltre 100 anni fa: i bambini per imparare, per concentrarsi e per crescere sani hanno bisogno di movimento. Chi vive in campa gna può osservare il processo di crescita dei cuccioli di animali: se osserviamo il processo di sviluppo di un cagnolino o un gattino, vediamo come misura le proprie forze, come sviluppa la destrezza e come impara a stare con gli altri in pace (in movimento). Anche i nostri bambini hanno bisogno di movi

1. Ritalin è un medicinale che fa discutere la comunità scientifica. Uno degli elementi più critici riguarda gli effetti di sostanze psicotrope come il metilfenidato presente nel farmaco: funziona come la cocaina.

mento per crescere bene, sviluppare i loro sensi e le loro competenze!

Adesso i neurologi sono in grado di guardare nella testa delle persone mentre pensano e si muovono. Le ricerche confermano teorie pedagogiche vecchie di secoli: se si impara muovendosi, tutto il cervello viene attivato. I neurologi vedono veri fuochi d’ar tificio di impulsi tra il cervello centrale e il cervel lo marginale, dove si creano le sinapsi: il motore dell’intelligenza.

Che cosa vi proponiamo? Pensate alla vostra situa zione, alle esigenze dell’insegnante, alle vostre sof ferenze professionali. Provate a pensare a ciò che vi disturba durante il vostro lavoro. Alcune delle risposte più frequenti che abbiamo registrato sono: irrequietezza, rumore, disattenzione, disturbi du rante la lezione, episodi di aggressività, oggetti che cadono, confusione, “Pierino e Pierina” che si agi tano avanti e indietro e che neanche quando sgri dati dall’insegnante si tranquillizzano. Vi ritrovate in alcune di queste situazioni?

In caso affermativo, proseguite la lettura, altri menti dimenticate il libro, perché significa che sie te tra i pochi geniali insegnanti che hanno successo e nervi saldi.

Con chi rimane possiamo andare avan ti a leggere. Se non vi aspettate ricette o me dicine miracolose o una bacchetta magi ca, allora questo libro potrà tornarvi utile. Ad eventuali lettori perplessi, proponiamo di leg gere le proposte pratiche, di provarle e di osserva re con attenzione le reazioni dei bambini. Coloro che sono più riservati o che non amano il rischio, possono provare prima con i loro bambini a casa e ascoltare i loro commenti. Vi daranno il coraggio di andare avanti! Iniziate con piccoli esperimenti. Provate a dare un ritmo e una struttura nuova alla lezione.

Una piccola ombra di tristezza alla fine di questa premessa: le proposte pratiche presentate nel li bro non possono risolvere le mancanze strutturali del vostro ambiente di lavoro, come il rimbombo

7PRONTI? FACCIAMO UNA PAUSA!

nelle aule e nei corridoi, le sedie che scorticano i pavimenti, gli spazi rigidamente definiti, i po chi computer e internet che va a singhiozzo, una Lim per l’intera scuola o altro ancora. Abbiamo preso in considerazione anche gli ostacoli per un insegnamento sano e di successo, affinché sappiate cosa c’è da fare ancora per rendere la scuola più gradevole e l’insegnamento e l’apprendimento più efficaci.

Prima di tutto il libro riguarda voi insegnanti e i vostri alunni. Le nostre proposte per la lezione in movimento con “Pause Attive” sono già state sperimentate con successo da molti critici colleghi in Europa.

Finalmente anche in Italia si riconosce l’impor tanza dell’attività fisica e delle Pause Attive! Il Ministero della Salute ha aggiornato le Linee di indirizzo sull’attività fisica del 2019, con la revi sione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età. Le nuove Raccomandazioni, in continuità con quelle emanate due anni fa, contengono alcu ni messaggi chiave:

• fare un po’ di attività fisica è meglio di niente; • aumentare la quantità di attività fisica permet te di ottenere ulteriori benefici per la salute;

• qualsiasi tipo di movimento conta.

Alla scuola viene assegnato un ruolo chiave, stra tegico nella promozione dell’attività fisica: viene ritenuto il setting privilegiato per dotare bambini e ragazzi di una cultura favorevole alla salute e far loro acquisire comportamenti e stili di vita sani.

Si fa esplicito riferimento alle Pause Attive qua li “preziose opportunità per aumentare i livelli di attività fisica sia all’interno che all’esterno della classe”, intese sia come pause dall’attività scolasti ca per ricavare tempo per il gioco libero, sia inse rite all’interno delle lezioni.

Gli studi scientifici citati nel libro si occupano di promozione della salute orientata alla Saluto genesi (cfr. box di approfondimento). Gli effetti

desiderati delle Pause Attive (PA) sono conferma ti dalle ultime scoperte in neurologia. I risultati degli studi, che si occupano del rapporto tra ap prendimento e movimento, mostrano alle PA la direzione e sostanziano i suggerimenti espressi in questo libro per l’organizzazione del tempo e del lo spazio nelle nostre scuole. Poiché questi risul tati non fanno che confermare la pedagogia degli ultimi 100 anni e più, i nostri suggerimenti per la ritmizzazione del tempo di apprendimento, la qualificazione degli spazi e l’apprendimento attra verso e con il movimento sono probabilmente una rivitalizzazione di conoscenze già note per alcuni lettori (una riemersione del loro archivio di co noscenze); per altri può rappresentare una piccola rivoluzione del proprio metodo di insegnamento. Qui vogliamo ricordare che l’apprendimento av viene attraverso il corpo con tutti i sensi: un’evi denza non sempre al centro dell’azione educativa. Oltre ai cinque noti a tutti ci riferiamo anche a quelli dell’equilibrio e cinestetico, fondamentali per percepire e controllare il nostro corpo nello spazio e in relazione agli altri2. I bambini vanno a scuola con tutto il corpo, ma nella pratica didat tica ci si rivolge principalmente alla testa in un corpo immobile.

A scuola i docenti non hanno ancora elabora to il lutto per la perdita del programma e sembrano poco propensi a praticare la didattica del fare, in coerenza con le indicazioni nazionali e internazionali (lavorare per competenze). Le neuroscienze dimostrano che nei processi di ap prendimento e nella relazione sono fondamen tali i neuroni a specchio: siamo tutti program mati per essere interattivi3.

Esiste un rapporto molto stretto tra spazio, salute, movimento e apprendimento. Il pensiero raziona lista e l’approccio settoriale ai problemi ci hanno fatto perdere per strada un’evidenza che appariva

2. Cfr. Robinson, 2021.

3. Mion, 2013.

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già chiara in passato.

Gli orizzonti sensoriali dei bambini si sono dra sticamente ridotti. Se i bambini stanno “perdendo i sensi”, come possono scoprire il proprio corpo, come possono conoscere e dare un nome al “corpo del mondo”?

La mancanza di esperienze attive nello spazio aperto comporta effetti negativi sulla salute e sul la sicurezza dei bambini: disturbi nello sviluppo psicofisico; diminuzione delle esperienze sociali e sensoriali; sovrappeso ed obesità (colpiscono il 38% dei bambini italiani) e patologie correlate in aumento; mancanza di coordinazione; assenza di concentrazione; iperattività motoria. Sono in au mento gli infortuni a scuola nella fascia infantile: cadute, urto di ostacoli, scontri tra bambini sono le cause più ricorrenti degli infortuni, facilmente correlabili al mancato sviluppo di competenze mo torie e della percezione di pericoli e relativi rischi. Secondo una ricerca di Gavin Sandercock4, cardio logo dell’Universita di Essex, in dieci anni la for za delle braccia dei bambini è scesa del 26%. Test motori rivolti ai bambini denunciano la riduzione sensibile delle capacità di saltare, di stare in equi librio, di correre.

Una persona può imparare solo ciò che anche i suoi organi di senso percepiscono! I disturbi a livello di organi di senso (occhio, orec chio, equilibrio) possono avere una forte influenza sul processo di apprendimento. L’apprendimento e il rendimento scolastico sono strettamente cor relati con il senso di equilibrio. L’equilibrio si può esercitare e sviluppare attraverso attività ludiche efficaci.

Insegnare in movimento è fattibile: i bambini im parano meglio e sono più motivati.

“Istruzioni per l’uso”

Vi proponiamo di iniziare subito dalla pratica: fate uno o due esperimenti con le Pause Attive nella vostra classe, scegliendone alcune (vedi Par te seconda “Manuale pratico di Pause Attive”) che potrete trovare anche on line all’indirizzo bit.ly/PauseAttive. Dopo, potete prendervi una pausa di riflessione con la lettura di alcuni contri buti e approfondimenti contenuti nel libro. Par late delle vostre esperienze con i vostri colleghi e proponete un accordo: usare tutti (per un giorno o una settimana) alcune delle Pause Attive proposte. Confrontate gli esiti dell’esperimento, organizza te un incontro di coordinamento – includendo i bambini – per discutere il comportamento, le re gole e, soprattutto, gli effetti. Fate un patto con i bambini della classe, iniziate un diario delle Pause Attive (annotando che cosa è stato fatto durante la settimana, che gioco è piaciuto di più, ecc.). Regi strate anche le vostre impressioni: come mi sento?

Ho meno/più problemi? Qual è il mio prossimo passo per migliorare l’atmosfera in classe? (vedi il capitolo “Monitoraggio e valutazione dell’uso del le Pause Attive”). Non dimenticate di informare genitori e dirigenti. La cosa migliore è decidere di essere una “Scuola in Movimento” e di inserire le Pause Attive nella routine quotidiana della scuola. Gli allievi vi ringrazieranno. Vi auguriamo solo di avere coraggio di provare le Pause Attive!

4. Sandercock, Cohen et al., 2011, pp. 175-177.

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PARTE PRIMA Dalla scuola seduta alla scuola in movimento

Equilibrio, attenzione e rendimento

Pause Attive, giochi di equilibrio, lezione e aula in movimento

Uno studio pilota effettuato all’Università di Potsdam19 ha dimostrato già negli anni Novanta l’influsso che un’offerta di esercizi motori per lo sviluppo degli emisferi cerebrali può esercitare sulle capacità di calcolo, lettura e scrittura dei bambini. Lo sviluppo del concetto Moving Scho ol 21 (gruppo di ricerca Erasmus 2002-2005) ha ripreso questo risultato nel programma per l’al lestimento orientato al movimento dei locali sco lastici, collegandolo a metodi di insegnamento e apprendimento adeguati.

Dal 2010 il modello Moving School 21 è attivo in diverse scuole italiane e berlinesi. In due scuole elementari di Berlino è stato sviluppato un pro gramma della durata triennale, in collaborazione con l’ente sanitario di Berlino Mitte e l’associa zione “Berlinbewegt e.V.”. I docenti coinvolti sono stati formati sui contenu

19. Bitman, Herrmann et al., 2004. La ricerca dimostra che un’offerta di movimento quotidiana influisce positivamente sullo sviluppo neuronale dei bambini.

ti dei vari moduli del programma e la loro messa in atto attraverso corsi di aggiornamento e un co aching intensivo. I capisaldi di Moving School 21 sono l’impiego ottimale orientato al movimento degli spazi interni ed esterni (aule, corridoi, atri, cortili) e la realizzazione di percorsi casa-scuola in movimento, allestiti utilizzando giochi motori elaborati dai bambini.

La formazione e l’aggiornamento dei docenti ha lo scopo di espandere il tempo giornaliero dedi cato al movimento. Questo per stimolare l’atten zione dei bambini durante le lezioni, attraverso proposte per la concentrazione, il rilassamento e l’attivazione (Pause Attive), al fine di aumentare il piacere e il successo nell’apprendimento, oltre ché creare un’atmosfera scolastica che promuova la salute, di studenti e insegnanti.

I materiali didattici per le Pause Attive nelle scuole infanzia, primarie e secondarie di primo grado (vedi il capitolo “Pause Attive” della Par te seconda), i giochi per le ricreazioni piovose, il Cantiere in Movimento e altri strumenti (vedi di seguito Scheda di approfondimento il “Cantiere in Movimento”, il “Paracadute” e il “Ponte tibeta no”) servono allo sviluppo del sistema sensoriale degli alunni.

I risultati di un progetto di ricerca realizzato in Assia 20 confermano l’impostazione del modello Moving School 21.

Nel 2007 sono stati eseguiti test di equilibrio, udito e vista in 10 scuole dell’Assia, a cui han no partecipato 3126 alunne e alunni. Una delle questioni principali al centro dello studio è sta ta la seguente: “Quali conseguenze provocano i disturbi dell’equilibrio (sistema sensoriale) sulle prestazioni scolastiche?

Nell’esecuzione del test di equilibrio consisten te nel tentare di rimanere in piedi su una gamba sola (vedi di seguito Scheda di approfondimento

20. Hessisches Kultusministerium (2010): Projekt, Schnecke - Bildung braucht Gesundheit. Wiesbaden. https://tinyurl.com/2uek456b.

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“Movimento, sicurezza, salute e apprendimen to”), il 58% degli alunni ha ottenuto un risul tato leggermente scarso, il 4% notevolmente scarso. Le valutazioni di apprendimento di que sti alunni sono state confrontate con quelle de gli alunni che hanno ottenuto risultati regolari. La media delle valutazioni è significativamente diversa, in particolare quella dei primi è notevol mente più bassa:

• in matematica più bassa di 0,6 punti su un valore massimo di 5;

• in tedesco più bassa di 0,7 punti;

in educazione fisica più bassa di 0,6 punti.

Riassumendo, si può affermare che tanto più evidenti sono le carenze emerse nel test di equi librio, tanto più bassi sono i voti nelle materie tedesco e matematica.

ELFE Lesetest

Grafico 1 Media dei voti nella materia tedesco Asse orizzontale: risultati del test di equilibrio. Asse verticale: media dei voti.

Valori: nella media (282), leggermente evidenti (589), evidenti e molto evidenti (39).

I risultati del progetto di ricerca in Assia hanno confermato che le difficoltà di equilibrio hanno delle conseguenze sulle valutazioni dell’appren dimento di alunne e alunni.

Allacciandosi alla prima ricerca, il Ministero della Cultura di Hessen ha disposto un ulteriore studio per verificare gli effetti di interventi orien

tati al miglioramento delle criticità riscontrate. L’oggetto era questa volta la somministrazione quotidiana di un programma di allenamento per l’equilibrio. I risultati testimoniano in modo evidente l’influsso positivo sulle prestazioni scolastiche nelle materie tedesco e matemati ca, risultate carenti nella prima fase di ricerca, e sulla motivazione all’apprendimento. I grup pi di intervento in cui è stato messo in atto il programma di allenamento dell’equilibrio sono stati soggetti, tra gli altri, a diversi test21. Sono stati appurati gli effetti positivi sulla disposizio ne all’apprendimento, sul clima di classe e sulla capacità di sopportare carichi di lavoro.

Un sondaggio presso gli insegnanti coinvolti dopo 18 mesi ha confermato al 100% il miglio ramento nell’equilibrio, nell’atteggiamento so ciale e nella capacità di concentrazione.

Dalle ultime ricerche in corso risulta che gli interventi di attivazione del modello Moving School 21 a Berlino (in due scuole primarie) con Pause Attive, insegnamento in movimento, giochi nel cortile scolastico, Cantiere in Movi mento, Scarpe Blu (2010-2013) hanno portato al miglioramento delle capacità di equilibrio per oltre il 50% dei bambini.

Tra gli interventi del programma le Pause Attive sono state quelle più usate nelle classi.

Risultati della ricerca nelle scuole pilota di Berlino

Relazione tra attenzione, equilibrio e il peso cor poreo (BMI).

I risultati della valutazione del programma Moving School 21 nelle due scuole pilota a Berlino mostra una correlazione significativa tra i valori ottenuti nei test di concentrazione (vedi Grafico 3) e nelle prove di equilibrio (equilibrio su una gamba).

21. Sono stati effettuati i seguenti test: test di lettura (elfe), matematica (Demat), coordinazione occhio-manuale (Movement abc), integrazione sociale (Fess).

26
47 48 49 50 51 51,8 50,9 T1 2. Klasse Zeitpunkt der Testung T-Wert T2 3. Klasse regelmäßiges Gleichgewichtstraing Kontrollgruppe 54, 54,5 49,5 52 53 54 55

FIGURA A – Test di concentrazione

Dall’analisi dei dati, in sintesi è emerso che:

a) gli alunni che hanno fatto un minor numero di errori durante la prova a stare su una gam ba sola (in termini di contatti di supporto con il piede a terra) hanno anche una maggiore capacità di concentrarsi;

b) gli alunni che hanno fatto molti errori durante la prova di equilibrio, hanno punteggi signi ficativamente peggiori nei test di concentra zione.

Nell’analisi è stata trovata una correlazione signi ficativa tra il numero di errori nel test di equi librio su una gamba e il numero di immagini contrassegnate rilevati nella prova di concentra zione.

Risultato: maggiore è il numero di punti di errore nel test di equilibrio (contatto suolo), minore è il numero di immagini contrassegnate corretta mente (vedi Grafico 2).

GRAFICO 2 – Correlazione tra test di equilibrio e test di concentrazione

Equilibrio e indice di massa corporea (BMI)

La valutazione ha trovato una correlazione si gnificativa tra i risultati delle prove di equilibrio (numero di contatti con il suolo) e il BMI (indice di massa corporea).

Risultato: maggiore è il BMI, maggiore è il nume ro di contatti a terra (vedi Grafico 3).

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GRAFICO 3 – Correlazione tra BMI ed equilibrio

Efficacia del modello Moving School 21

La relazione tra equilibrio e capacità di concen trazione costituisce una conoscenza di base per tutti i partecipanti delle scuole del programma MS21. La programmazione di attività da par te di insegnanti ed educatori per promuovere il movimento (Pause Attive, insegnamento in movimento nelle diverse discipline, attivazione del cortile con giochi e una squadra di alunni formati) ha portato, dopo un solo anno, miglio ramenti dimostrabili dell’equilibrio negli alunni. Il risultato dimostra l’efficacia e l’efficienza dei moduli che portano a uno sviluppo sostenibile e verificabile negli studenti.

Ci si aspetta che l’ampliamento delle capacità di equilibrio e della competenza di concentrarsi porteranno a un miglioramento anche sulle va lutazioni del rendimento scolastico negli anni a venire, come già dimostrato nei risultati dello studio di Assia.

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PARTE SECONDA Manuale pratico di Pause Attive

Pause Attive

Le PA e il progetto europeo Erasmus + EUmove

Come sono nate le PA

Le PA sono consigliate come buon rimedio per lunghi periodi di permanenza nelle scuole. Le iniziative in tal senso esistono da molti anni e sono state inizialmente promosse dalle aziende socio-sanitarie e dalle istituzioni statali per la prevenzione e la promozione della salute.

Questi erano esercizi motori provenienti dall’e ducazione fisica. È stata fatta una distinzione tra esercizi per il riscaldamento, per stressare il siste ma cardiovascolare ed esercizi di rilassamento, che spesso si basano su pratiche dello yoga. È sorprendente che solo molti anni dopo siano stati condotti studi scientifici per esaminare gli effetti positivi rivendicati dalle istituzioni pro motrici – e anche dalle agenzie governative.

Per garantire validità e affidabilità, la gamma de gli esercizi è stata ristretta e resa il più oggettiva possibile. Il quadro didattico e gli obiettivi edu cativi della scuola non sono stati presi in consi derazione; la PA secondo questa visione ha solo una funzione di interruzione della sedentarietà.

Tutto è stato sacrificato e ridotto ai criteri del test. Non solo la motivazione degli studenti è sta ta compromessa, ma anche gli insegnanti hanno notato la monotonia e provato frustrazione per i risultati del loro lavoro. Che tutto questo non fosse noto è dovuto al metodo di ricerca a bre ve termine degli studi scientifici, non adeguato a valutare gli effetti degli interventi effettuati. Le risposte degli studenti ai questionari hanno por tato molti ricercatori a credere che la PA offerta fosse la soluzione.

Recuperare cosa si è perso

In primo luogo, va sottolineato che ogni attività nella scuola si svolge in un contesto d’apprendi mento, principalmente l’aula; ovvero la PA viene effettuata prevalentemente in classe. L’ambito in cui sono inserite le PA è la promozione della sa lute insieme all’educazione fisica ancorate al cur ricolo e quindi da coniugare con le attività ed i contenuti didattici trattati dagli insegnanti.

In termini di Salutogenesi (OMS), la PA deve es sere collegata a tutte le attività educative e didat tiche della scuola per fare in modo che l’obiettivo curriculare di acquisire competenze relative alla salute possa essere raggiunto. Le lezioni orienta te agli obiettivi della Salutogenesi si sforzano di far acquisire le conoscenze e le abilità pratiche che portano a uno stile di vita sano autodetermi nato e autonomo.

Questa lacuna è colmata dalle PA presentate in questo libro. I commenti associati alla singola PA mostrano le connessioni possibili con la didatti ca, includendo varie discipline e campi di espe rienza. Ciò sottolinea anche il carattere trasversa le alle discipline delle PA.

Infine, ma non meno importante, va sottolineata la natura ludica della PA. Questo apre il senso di uno stile di vita autodeterminato e attivo con cui si può sopravvivere a momenti difficili. La par

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tecipazione degli studenti all’ulteriore sviluppo della PA aiuta in questo.

EUMOVE

Il progetto europeo Erasmus+ EUmove allarga la prospettiva e include nei target della promo zione della salute e delle PA anche le famiglie che possono essere parte attiva, partecipando a “sfide” che verranno proposte dalle scuole e da gli stessi bambini e ragazzi.

EUmove è un Progetto Erasmus+ (2021-23) mi rato a realizzare una serie completa di strategie e risorse per consentire alla comunità educativa di promuovere sani stili di vita. Il progetto EUmove si focalizza sullo sviluppo e sulla diffusione di risorse di alta qualità per mettere in pratica interventi scolastici rivolti sia alle scuole primarie sia a quelle secondarie con l’obiettivo di promuovere sani stili di vita per ottenere benefici in termini di salute. EUmove è basato su evidenze scientifiche e fornirà risor se affidabili, sicure e pratiche come Lezioni in movimento, Pause Attive, Interventi basati sulla famiglia, Strumenti operativi per docenti e diri genti e per favorire la Camminabilità. Nel complesso, il progetto EUmove è una pro posta ecologica e sostenibile che coinvolge di versi partner con specifiche competenze nello sviluppo di risorse scientifiche innovative e pra tiche di apprendimento al fine di promuovere uno stile di vita sano nella giovane popolazione in collaborazione con scuole, professionisti e fa miglie.

Moving School 21, insieme all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, è partner italiano di una cooperazione internazionale che com prende Università e istituzioni di 6 Paesi (Spa gna, Portogallo, Francia, Italia, Svizzera, Regno Unito).

Per approfondire: www.eumoveproject.eu

Pause motorie durante la lezione

Attenzione, vigilanza e concentrazione sono fon damentali per stimolare un apprendimento effi cace. Le cellule neuronali cerebrali devono essere attivate tramite stimoli sensoriali e rifornite con ossigeno a sufficienza (finestre aperte, aerazione, respirazione).

Il movimento stimola entrambe le cose. In parti colar modo i tipi di movimento che coinvolgono equilibrio e coordinazione “svegliano” il cervello e lo rendono ricettivo. Attraverso attività fisiche di breve durata si sti mola il metabolismo e si stempera lo stress. Le endorfine rilasciate migliorano l’umore, attivan do meccanismi di premiazione nel cervello.

Fondamenti scientifici

Studi scientifici dimostrano che le funzioni esecu tive del cervello vengono stimolate dalle attività motorie. Queste funzioni sono importanti per le ca pacità di concentrazione, cognitive e per l’appren dimento in generale52. È stata inoltre registrata una diminuzione delle attività di disturbo alla lezione53. Durante uno studio quadriennale di intervento a lungo termine in una scuola elementare tedesca è stato registrato un significativo sviluppo dell’in telligenza in una classe stimolata motoricamente rispetto a un gruppo di controllo54.

Il movimento ha un’influenza evidente sull’umo re, la concentrazione e l’apprendimento55.

Il programma per le pause motorie durante l’in segnamento è stato sviluppato e reso implemen tabile nella quotidianità scolastica su queste basi.

Kubesch, 2008; Rate, Hagermann, 2009.

Wamser, 2003.

Bös, 2003.

Wydra, 2012.

72
52.
53.
54.
55.

Cosa si può fare per bambini e ragazzi ipe rattivi

Le pause in movimento danno sollievo a inse gnanti e alunni. Specialmente allievi irrequieti si dimostrano “grati” verso queste iniziative e si possono abituare a questi appuntamenti gra zie alla loro regolarità e affidabilità: attraverso le pause in movimento possono migliorare il con trollo della propria eccitazione (ritmare l’inse gnamento).

Pause Attive nel programma Moving School 21

Le Pause Attive appartengono alla categoria di attività quotidiane indoor ovvero da svolgersi all’interno della classe/scuola, ma anche outdo or, nel caso di pause più lunghe, e a distanza.

L’insegnamento viene strutturato con l’inseri mento di pause di attivazione, di concentrazione e di rilassamento durante la lezione.

In tal modo si contrasta l’affaticamento inevi tabile provocato dallo stare seduti a lungo. La lezione diviene rispettosa dei bisogni del bam bino e del suo fisico e, quindi, contribuisce a promuovere la sua salute. I processi cognitivi dell’apprendimento sono ottimizzati e la quo tidianità scolastica si trasforma in un esem pio vissuto di stile di vita attento alla salute.

Le esperienze raccolte fino ad ora mostrano che gli alunni apprendono divertendosi di più, mentre si riducono i momenti di stanchezza e di inevitabile disturbo. Insegnanti ed educatori riconoscono una maggiore motivazione nei loro alunni. Possono occuparsi di un determinato ar gomento in modo più efficace e con una maggio re concentrazione. La collaborazione è migliore, e le prestazioni degli alunni diventano più alte.

Attivare, concentrarsi e rilassare

I bambini in età scolare non riescono a restare concentrati, in media, per più di 15 minuti con secutivi (spesso anche meno). Nel corso della giornata scolastica, durante e dopo le fasi di lavo ro, gli alunni si stancano o diventano irrequieti. Le regolari pause motorie prevengono questi fe nomeni. Queste dovrebbero essere attuate al più tardi dopo circa 20 minuti di lavoro per ristabili re la concentrazione. Introducendo un gioco at tivo o di rilassamento (vedi i Capitoli “Pause per attivare”, “Pause per concentrarsi” e “Pause per rilassare”) la normale unità di insegnamento vie ne interrotta per circa 3-10 minuti. Per miglio rare l’assunzione di ossigeno si consiglia anche l’apertura delle finestre

Pause Attive: tempo di lezione perso?

Il tempo della lezione viene ritmato grazie agli esercizi di attivazione, concentrazione e rilas samento. La maggiore assunzione di ossigeno impedisce ulteriori affaticamenti e stimola la capacità di concentrazione. Il tempo di lezione che segue può essere impiegato in maniera de cisamente più efficace. Gli alunni sono meglio disposti all’apprendimento e tornano a lavorare concentrati.

Requisiti per le Pause Attive

L’esperienza della fase pilota e delle fasi di attua zione nella normale attività didattica registrano che sono sufficienti circa 5 minuti per ristabilire la concentrazione.

Le Pause Attive sono state scelte in base ai se guenti requisiti:

• il più possibile semplici;

• attuabili senza lunghe spiegazioni;

• materiali necessari minimi;

73PRONTI? FACCIAMO UNA PAUSA!

• ridotte necessità di spostamento nell’aula;

• coinvolgimento contemporaneo di tutti i bambini;

• possibilità di integrare varianti e proposte.

Collezione di giochi per la Pausa Attiva

Le idee di gioco per la Pausa Attiva presenti nelle schede per l’insegnamento (proposte nel le pagine seguenti) sono suddivise in esercizi di attivazione, di concentrazione e di rilassamento. Si consiglia di concludere le pause di attivazione con un esercizio di rilassamento per facilitare il ritorno alla lezione.

Quando è meglio iniziare la pausa e prati care gli esercizi?

L’alternanza di fasi di quiete e di moto è rispet tosa dei bambini e del loro apprendimento. Gli esercizi di movimento dovrebbero essere prati cati:

• quando la concentrazione diminuisce;

• in presenza di segni di stanchezza;

• in presenza di episodi di irrequietezza e svo gliatezza;

• per attuare un alleggerimento e un rilassa mento psico-fisico;

• per smaltire lo stress.

A cosa bisogna prestare attenzione intro ducendo ed eseguendo gli esercizi?

• Scrivere i nomi degli esercizi di pause moto rie alla lavagna.

• Eseguire la medesima selezione di attività du rante le pause di una settimana, poi aumen tarne il repertorio.

• Durata: 3-10 minuti (da incrementare lenta mente).

• Ritmo: ogni ora.

• Affidabilità: accordarsi con gli insegnanti del le diverse discipline della classe è una condi zione necessaria per il successo dell’iniziativa.

• Fare attenzione all’apertura delle finestre o all’introduzione di aria fresca nell’aula.

• L’insegnante deve cercare il proprio stile.

Esperienze con la Pausa Attiva

In due scuole elementari a Berlino Moabit sono stati somministrati i giochi per la Pausa Attiva a insegnanti ed educatori, nonché alle loro classi, con un’iniziativa di coaching56. Per lo studio di accompagnamento sulle capacità di concentra zione, le classi prime, terze, quarte e quinte sono state esaminate prima, durante e dopo l’introdu zione delle pause motorie.

In generale si può concludere che la capacità di concentrazione degli alunni sia significativamen te migliorata, con riferimento alla loro prontez za, accuratezza e frequenza di errori.

La praticabilità dell’attività dipende imprescin dibilmente dalle possibilità organizzative di cui dispongono gli insegnanti per ritmare le loro le zioni con le pause motorie.

Le informazioni sulle Pause Attive e il materiale di gioco57 vengono accolte dalle classi in modo molto positivo e vengono proposte delle varian ti; le attività sono condotte parzialmente anche dagli stessi alunni. Spesso nascono nuove varianti che vanno a in crementare il repertorio a disposizione con pro poste che nascono dagli stessi alunni.

56. Programma di coaching: per una settimana è stata eseguita una pausa motoria in ogni ora di lezione. Nella prima fase (2 giorni) gli esercizi di stimolo alla concentrazione sono stati eseguiti da personale esterno. Nella seconda fase hanno preso il controllo gli insegnanti.

57. A tutte le classi sono stati forniti uno schedario di giochi per una Pausa Attiva e i relativi materiali. Le informazioni sono suddivise in gio chi per l’attivazione e giochi per lo stimolo della concentrazione.

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Pause Attive per le scuole dell’infanzia e primaria

Pause per attivare

1Robot

Categoria: Stimolante, concentrazione, cooperazione.

Durata: 5-10’.

Età: 5-10 anni.

Obiettivo: Educare all’ascolto, alla fiducia, all’orientamento.

Competenze: Consapevolezza corporea, sviluppo azione-reazione, orientarsi nello spazio. Materiali: Nessuno.

Forma sociale: Esercizio a coppie.

Descrizione/istruzioni

I bambini formano delle coppie in cui uno è il robot, l’altro è il suo comandante. Il robot dà le spalle al comandante e viene comandato tramite dei tocchi che indicano la direzione, il movimento e lo stop:

avanzare = tocco tra le scapole; andare a destra (90°) = tocco spalla destra; andare a sinistra (90°) = tocco spalla sinistra; fermarsi = mano sul capo.

I bambini si muovono imitando un robot.

Variante

Il robot sta con gli occhi chiusi o aperti. I bambini possono inventare altri comandi per il robot.

Collegamenti didattica

Campi di esperienza (scuola dell’infanzia): il corpo e il movimento; i discorsi e le parole.

Scienze: il corpo umano.

Tecnologia: il robot.

Matematica: l’angolo dinamico.

83PRONTI? FACCIAMO UNA PAUSA!

Pause per concentrarsi

1L’insegnante pazzo

Categoria: Stimolante, cooperativo.

Durata: 5-7’.

Età: 6-10 anni.

Obiettivo: Favorire l’ascolto, la concentrazione, l’orientamento, il controllo corporeo in particolare oculo-manuale.

Competenze: Coordinazione, uso corretto dell’orientamento, alto-basso, destra-sinistra.

Materiali: Lavagna e gessi.

Forma sociale: Lavoro di gruppo.

Descrizione/istruzioni

L’insegnante disegna alla lavagna un incrocio con le rispettive direzioni (su, giù, destra, sinistra). Con le braccia stese parallelamente, gli alunni devono orientarle nella direzione che il maestro indica. Con temporaneamente pronunciano la direzione in coro (su, giù, destra, sinistra).

Confusione! Gli alunni devono fare il contrario di ciò che viene indicato dall’insegnante, scambiando destra con sinistra, sotto con sopra.

Variante

1. Gli alunni indicano la direzione contraria, ma pronunciano quella corretta.

2. Gli alunni indicano la direzione corretta, ma pronunciano quella opposta.

3. Gli alunni indicano e pronunciano la direzione opposta.

Collegamenti didattica

Geografia: orientamento nello spazio, punti cardinali, la bussola.

106 Raffaela

I concetti di “Scuola in Movimento” e, in particolare, di “Pause Attive” stanno assumendo sempre maggiore importanza nel contesto della scuola italiana. Le Pause Attive sono state anche riconosciute per la loro efficacia dal Mini stero della Salute che ha aggiornato le Linee di indirizzo sull’attività fisica del 2019, definendole “preziose opportunità per aumentare i livelli di attività fisica sia all’interno che all’esterno della classe” con ricadute positive sull’ap prendimento.

Negli ultimi anni molte sono state le proposte per migliorare le scuole ed in particolare i processi di apprendimento degli alunni e degli studenti. Al cune di queste promettevano esiti miracolosi, garantendo il miglioramento del rendimento scolastico, intervenendo però su modalità di apprendimento ricettive. Le proposte che troverete in queste pagine sono legate a conoscen ze ed esperienze pedagogiche già largamente sperimentate in tutta Europa. Riaffermano con scientificità che per imparare, concentrarsi e crescere sani a scuola occorre fare movimento, programmare le ore di lezione con momenti di Pausa Attiva ogni giorno anche all’aperto. Sono proposte che riguardano la fascia di scuola dell’infanzia e della primaria ma, per la prima volta, si rivolgono anche alla scuola secondaria di primo grado coprendo la fascia di ragazzi e ragazze generalmente esclusa da percorsi ed esperienze didattiche in movimento. Le Pause Attive proposte in questo libro sono di pochi minuti, da fare durante le ore di lezione. Tutti i docenti di ogni disciplina possono adottarle e anche integrarle nella pratica didattica curricolare. Sono giochi di movimento, fasi di rilassamento e possibilità di variare le posizioni sedute. Tutto a costo zero e ad alto rendimento. Inserire le Pause Attive nella routine quotidiana della vita scolastica è una scelta che ripaga tutti: docenti e allievi. Fare della propria scuola una “Scuola in Movimento” è un investimento stra tegico. Il modo coraggioso e anche necessario per cambiare la scuola metten do al centro i ragazzi e le ragazze.

Raffaela Mulato, laureata in Urbanistica, docente di geografia, svolge attività di consu lenza nei campi dell’educazione alla cittadinanza attiva, della progettazione partecipata erigenerazione urbana. È presidente dell’Ass. onlus “Moving School 21” e coordina progetti e iniziative in contesti anche europei, con il coinvolgimento delle scuole e del territorio.

Stephan Riegger, laureato in Scienza dello sport, Pedagogia e Scienze politiche, già docente presso la Humboldt-Universitaet Berlin. È formatore di insegnanti, psicologi, archi tetti e urbanisti e specializzato in educazione motoria, promozione salute, strumenti inno vativi per favorire movimento, salute e apprendimento, progettazione e sperimentazione del modello Moving School 21.

Con le edizioni la meridiana hanno pubblicato Scarpe blu (2013) e Maestra facciamo una pausa? (2014)

In copertina disegno di Fabio Magnasciutti

In copertina disegno di Fabio Magnasciutti

Euro 20,00 (I.i.)

Euro 20,00 (I.i.)

ISBN 978-88-6153-918-1

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