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INFOCRITICA A ROMA E DINTORNI - 2013GENNAIOSESSANTA
GENNAIO 2013 CINEMA
MUSICA
PER SEMPRE RAVI 3 MOVIMENTIJAZZ 5 SERIAL ROCKERS 6 CLASSICACONTEMPORANEA 9 ROCKETC. 11
SPLATT! COLPO DI CODA 20 I L CINECONTO RSIONISTA 2 2 GRANDESCHERMO 2 3
NANOGUIDA
TEAT RO DEDICATO A PPP 18 THE DEAD 19 PALCO 06 2 1
A RT E
TENDONI & BANCONI II PA RTE 17
SCRITTURA
PAUL HARBUTT. BAD BOYS 22 VILLA FARNESINA 24 DOVEART E 2 7
GUERRA 28 A RTE MARZIALE 30 ISOLA 31 PUNTODIFUGA 3 2
METROMORFOSI® MENSILE DI INFOCRITICA euro 0,01 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 494/2006 del 29/12/2006 Metromorfosi è un marchio registrato all’U.I.B.M Ufficio Italiano Brevetti e Marchi EDITORE Tic Edizioni di Emanuele Kraushaar DIRETTORE EDITORIALE Emanuele Kraushaar ek@metromorfosi.com DIRETTORE RESPONSABILE Lorenzo Lazzarino CAPOREDATTORE Maria Cera redazione@metromorfosi.com MUSICA Max Parri musica@metromorfosi.com CINEMA Maria Cera cinema@metromorfosi.com TEATRO Simone Nebbia teatro@metromorfosi.com ARTE Natalia Massidda arte@metromorfosi.com QUADERNI DI DOMANI Fabio Orecchini MARKETING Francesca Cucciolla markerting@metromorfosi.com WEB Veronica Cenci press@metromorfosi.com CONSIGLI EDITORIALI Sabine Duras & Margherita Schirmacher COPERTINA La nave di Metromorfosi di Orsola Damiani FASHION EDITOR Caterina Ciancarelli CON Alessandra De Nicola, Alessandro Zoppo, Amos On, Alfonso Angrisani, Andrea Franzoni, Beppe Manni, Elio Florian, Frank Solitario, Ivan Schiavone, Marcella Santomassimo, Marianna Masselli, René Char, Viviana Raciti RINGRAZIAMENTI Annamaria, Beppe, Emanuela, Felicita, Ivan Vicari, Lucio CONSULENTE LEGALE Avv. Enrico Pennacino - Studio Legale Toriello & Associati STAMPA Spedalgraf Stampa S.r.l. via Casilina 1670 REDAZIONE vicolo della Penitenza 24 - 00165 Roma SEDE LEGALE via Leonardo Fibonacci 7 - 00166 Roma WEB www.metromorfosi.com TELEFONO 06.97848965 / 333.2829348 EMAIL info@metromorfosi.com
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MEMORIA
PER SEMPRE RAVI Ravi è volato via con lui qualche anno settanta, con lui tanta musica e lo spirito di un cavallo indiano.
Ravi Shankar medioevo eterno dell’India che pizzica le corde e sempre rimane.
Dice uno: "Questa musica non la capisco" Lei ti capisce sempre, non temere, straniero delle note.
Arriva là dove tu ancora non sei. Apre quella porta che è rimasta chiusa e chiude quelle che volevi aver già chiuso.
Dice un altro: "Sono sempre le stesse note". Lei ha cambiato la sua pelle più volte nel tempo, amico mio che mischi i fili d’erba con la plastica.
Questa è la musica del serpente buono arrotolato dentro di noi.
Ravi Shankar (Varanasi, 7 aprile 1920 – San Diego County, 11 dicembre 2012) è stato uno dei più grandi musicisti del nostro tempo. Il suo Tempo non finirà mai.
LO SPIRITO DI METROMORFOSI 3
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MOVIMENTI JAZZ DAL 4 GENNAIO/ GENNAIO AL 28 DIVINO 28DiVino Jazz (via Mirandola 21 - tel. 340.8249718); ore 22.30 - euro 5 + tessera Piccole, grandi emozioni jazz nella programmazione del locale di via Mirandola. Il 4 gennaio il pianista finlandese Karri Luthala (foto) in trio, il 5 Left Hammond Trio, il 18 Zero Gravity, il 19 Enrico Ghelardi Boptet, il 25 Andrea Pace & Nicola Puglielli 4tet, il 26 Gianluca Figliola 5tet. Anticipazioni di febbraio (1 e 2): due serate dedicate al quartetto newyorkese di Federico Ughi con David Schung al sax, Kirk Knuffke alla tromba e Max Johnson al basso.
9 GENNAIO/ EDDY PALERMO SAMBA JAZZ TRIO Alexanderplatz (via Ostia 95 - tel. 06.39742171); ore 22.30 - tessera annuale: euro 45, mensile: euro 15 Il capostipite italiano del "jazz samba".
10 GENNAIO/ BOSSO SPIRITUAL Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 15 Il trombettista, ormai agli apici del jazz italiano, con Alberto Marsico (organo Hammond) e Alessandro Mineto (batteria).
19 GENNAIO/ MARCELLO ROSA JAZZ 'A LA CARTE Alexanderplatz (via Ostia 95 - tel. 06.39742171); ore 22.30 - tessera annuale: euro 45, mensile: euro 15 Torna con il suo innovativo progetto sperimentale il trombonista Marcello Rosa. Verrà distribuito al pubblico un jazz menù in cui sono elencati sia brani originali composti da Marcello Rosa sia brani classici. A chi ascolta, la scelta.
22 GENNAIO/ ANNA FORT TRIO Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it); ore 20.30 - euro 12/20 - euro 8 per under 30 Anna Fort (pianoforte), Gary Wang (basso) e Roland Schneider (batteria). La pianista e compositrice si esibisce a Roma per la prima volta.
27 GENNAIO/ FRANCESCO BEARZATTI + FEDERICO CASAGRANDE Auditorium PdM T (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 15 Piccola formazione che nasce per dare voce a tutte le composizioni che non hanno trovato spazio nei dischi incisi da Francesco Bearzatti, nei suoi venti anni di carriera. I brani standard vengono stravolti per parlare di "incontri, innamoramenti, abbandoni, fughe, viaggi, fantasie, delusioni, malinconie" che hanno caratterizzato la vita di questo artista. Sul palco Bearzatti (sassofono) sarà accompagnato dal giovane e talentuoso Federico Casagrande (chitarra).
28 GENNAIO/ ROSCOE MITCHELL Auditorium PdM T (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 18 (www.auditorium.com) Dopo lo storico concerto in duo con Anthony Braxton nel 2006, ritorna al Parco della Musica per la rassegna Solo il sassofonista Roscoe Mitchell, figura emblematica della cosiddetta "avanguardia di Chicago". :: a cura di Beppe Manni
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SERIAL ROCKERS
ome out and scream! Così suggeriscono The Kaams, che il 4 al Sinister Noise inaugurano un 2013 da urlo. Nati a Bergamo nel 2009, i quattro miscelano garage punk, rock'n'roll e blues malsano come il manuale del più becero loser comanda. Area Pirata li sostiene e con una benda sull'occhio ha lanciato Uwaga!, primo ed atteso album che maciulla senza sosta Sonics e Hellacopters, Sting Rays e Gluecifer. Stessa sera, diversa sostanza: al Blackout c'è Paolo Benvegnù per l'ultima data del suo tour. Chitarrista e cantante fondatore degli Scisma, l'artista gardesano prosegue nella continua e ostinata ricerca sonora promuovendo Hermann, "colonna sonora di un film, mai girato" e terzo lavoro solista giunto dopo Piccoli fragilissimi film e Le labbra. Concepito come un viaggio "sul tema dell'uomo - della sua storia, la sua evoluzione (o involuzione?) intorno a cui si muove un mondo fatto di immagini, di intuizioni letterarie, di fantasia concreta come nessuna realtà", Hermann è tormento e struggente passione, capace di materializzarsi davanti a migliaia di persone come a una piccola cerchia di appassionati. Di folle radicali poco importa anche ai Cut, una vera e propria bomba. Il 9 al Circolo, la sintesi del migliore rock cazzuto e senza fronzoli. In giro dal 1996, cinque dischi e svariati EP alle spalle, i Cut sono alfieri di un suono tagliente, dannato, crudele: come Jon Spencer preso a schiaffi da John Lee Hooker. Tra l'Abruzzo e Bologna, ci sono due chitarre e una batteria che non lasciano scampo. Iggy says, sounds good! Dopo Pianse per il cane Muscat Blanc, è arrivato per Mangiacassette il momento del Disco interno. Pubblicato dalla Trovarobato, il lavoro del musicista pistoiese (al secolo Lorenzo Maffucci) è eseguito con un multitraccia a otto piste, due microfoni, una "strumentazione canonica con variazioni, e fotografie" per un pugno di canzoni che fanno del songwriting maniera lo-fi. Il 16 al Fanfulla per la tassonomia del punk, perché "chi avvertisse di essere attraver-
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Cut
ROCK ETC.
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GENNAIO 2013 VARI ORARI E PREZZI VARI LUOGHI DETTAGLI NELL’ARTICOLO E NELLA RUBRICA ROCK ETC. A PAG. 11 ALESSANDRO ZOPPO 7
Ufomammut
sato da una diversità, anche tutta sbagliata, sarebbe giusto che avesse la possibilità di coltivarla, invece che rimediare una normalità posticcia, raggiunta per imitazione di altri, di fratelli maggiori, di genitori, di cugini. Segue la disperazione". Automatica e incalzante è la danza di The Snookys, garage punk'n'roll da Bergamo, il 19 al Sinister. Set the World on Fire e Automatic Stomp sono ottimi consigli da mettere in pratica, basta pigiare sull'acceleratore ed ecco bolidi tirati al massimo: massimo tre minuti, mi raccomando. Chi della forma se ne frega altamento sono i Karma to Burn, ancora al Sinister il 22. Stoner rock che spacca le montagne (nello specifico gli Appalachi), il trio ha perso brillantezza in studio (la reunion ha portato in dote due album mediocri), ma dal vivo resta una garanzia. Perché il basso tonante di Rich Mullins e la chitarra che vomita groovy riff di Will Mecum sono un continuo orgasmo. La pesantezza lisergica è garantita il 24 al Traffic con il ritorno degli Ufomammut. L'anno passato li ha visti alchimisti di musica psicotropa con il dittico ORO, composto da Opus Primum e Opus Alter. Ascoltate Mindomine e Sublime per capire cosa vi attenderà: i Pink Floyd suonati da un serial killer negli abissi siderali di un universo putrescente. La psichedelia heavy dimora qui. Il 26 doppio appuntamento per soddisfare avventurieri del rock e palati fini. Per i primi accoglienza la offre il Traffic con The Rock'n'Roll Kamikazes. Guidati da Andy degli Hormonauts sulla strada battuta da Little Richard, Chuck Berry e Bo Diddley, questi tre forsennati hanno pianto la scomparsa del sassofonista Guy Portoghese (il re pugliese dello swing è morto lo scorso ottobre ad appena 44 anni) ed in sua memoria faranno uscire il loro secondo album. Il vento divino soffia ancora, perché The Rock'n'Roll Kamikazes sono sempre "grintosi, divertenti, irruenti, swingati, shufflati, quattro quarti, sei ottavi, tre medie e un single malt!". Radical chic direzione Auditorium: in bilico tra folk e indie rock, i Nobraino presentano il proprio cantautorato ironico, cinico e sprezzante, da Disco d'Oro. Chi ama il rock d'autore, ben scritto e un po' fighetto, non sarà deluso. Conclusione in turbo con i veneziani The Dancers al Sinister il 27. Garage rock'n'roll sudato ma moderno, quello dei tre è il modo ideale per salutare l'anno nuovo: prendere una chitarra e con un riff farne un'arma da fuoco.
Causa sciopero, causa guasti, causa eventi naturali o manifestazioni… Queste, le ennesime motivazioni all'ordine del giorno per giustificare rallentamenti, deviazioni o, al peggio, interruzioni del trasporto urbano romano. L'ultima, con panico da fumo ed evacuazione di una stazione della Metro A, mercoledì 13 dicembre, per "guasto della linea di alimentazione aerea". In relazione agli infiniti disservizi, l'Atac fa spesso appello alla vetustà dell'infrastruttura e alla necessità di riscuotere i crediti dovuti dalla Regione Lazio, che permetterebbero di assicurare regolarità ed efficienza al servizio. Ma ai cittadini servono certezze. Quanto dovremo aspettare perché gli ostacoli siano finalmente rimossi (o quantomeno previsti) e venga offerto un servizio all'altezza di una vera Capitale? Alessandra De Nicola per le tue segnalazioni situazioniste: info@metromorfosi.com
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CLASSICACONTEMPORANEA 5, 7 E 8 GENNAIO/ LA SAGRA DELLA PRIMAVERA Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00 (5 gennaio), 21.30 (7 gennaio), 19.30 (8 gennaio) - euro 19/52 Con l'Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Vasily Petrenko (foto) dirige Alexei Tanovitski al basso. Risuonerà la primavera nelle musiche di Debussy (Primtemps) - ricostruita con il Coro di Tony Palmer -, Rachmaninoff (Cantata di Primavra) e Stravinskij (Sagra della Primavera) in occasione dei cento anni dalla prima esecuzione.
11 GENNAIO/ CORELLI 300 Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 20.30 - euro 18-38 Evento in occasione dei trecento anni dalla morte di Arcangelo Corelli (1713-2013). Accademia Barocca dell'Accademia di Santa Cecilia; Federico Maria Sardelli (direttore); Paolo Pollastri (oboe). In programma: Corelli, Händel, Vivaldi e Valentini.
12 E 19 GENNAIO/ ANDREA LUCCHESINI Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it); ore 17.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30 Tra i maggiori pianisti italiani e appassionato divulgatore, Andrea Lucchesini ci conduce in un affascinante percorso musicale intorno all’Europa danubiana, così ricca di storia e così importante per l’identità della nostra cultura. Due originali programmi a tema che affiancano capolavori del repertorio classico a pagine di grandi maestri del Novecento. Budapest (12 gennaio): musiche di Ligeti, Bartók, Liszt. Vienna (19 gennaio): musiche di Schubert, Brahms, Beethoven.
12, 14 E 15 GENNAIO/ TCHAIKOVSKY - UNA VITA. UN DESTINO. Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); 18.00 (12 gennaio), 21.00 (14 gennaio), 19.30 (15 gennaio) - euro 19/52 Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nikolaj Znaider dirige Saleem Abboud Ashkar (foto) al pianoforte. Musiche di Ligeti (Atmosphères), Beethoven (Concerto per pianoforte n. 2), Tchaikovsky (Sinfonia n. 4).
19, 21 E 22 GENNAIO/ DALBAVIE: CONCERTO PER FLAUTO Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); 18.00 (19 gennaio), 21.00 (21 gennaio), 19.30 (22 gennaio) - euro 19/52 Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Manfred Honeck (direttore); Andrea Oliva (flauto).
26, 28 E 29 GENNAIO/ IL LAMENTO Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00 (26 gennaio), 21.00 (28 gennaio) e 19.30 (29 gennaio) - euro 19/52 Das klagende Lied (Il lamento): questo il titolo del concerto in tre giorni dell'Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Edward Gadner (direttore), Camilla Nylund (soprano), Anna Larsson (mezzosoprano), Toby Spence (tenore), Albert Dohmen (baritono). Musiche di Schubert (Sinfonia n.3) e Mahler (Das Klagende Lied). :: a cura di Elio Florian e Veronica Cenci
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Venite a trovarci nel regno della birra. Arte della spinatura, tecnica degustativa, bellezza del bere. Area espositiva per mostre fotografiche e pittoriche. Consigliato dalla Nanobirra di Metromorfosi. Mc Queen vi aspetta in zona San Pietro! Mc Queen Pub :: tel. 06.631872 :: via Aurelia, 77 Roma metromorfosi
ROCK ETC. 4 GENNAIO/ PAOLO BENVEGNÙ Blackout (via Casilina 713 - tel. 06.2415047); ore 22.00 - euro 12 L'artista gardesano prosegue nella continua e ostinata ricerca sonora promuovendo Hermann, "colonna sonora di un film, mai girato". Hermann è tormento e struggente passione, capace di materializzarsi davanti a migliaia di persone come a una piccola cerchia di appassionati.
9 GENNAIO/ CUT Circolo degli Artisti (via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684); ore 21.30 Alfieri di un suono tagliente, dannato, crudele.
10 GENNAIO/ ORCHESTRA COCÒ Ombre Rosse Caffè (piazza Sant'Egidio 12 - tel. 06.5884155 - www.ombrerossecaffe.it); ore 22.00 - ingresso libero Da Django Reinhardt, attraverso la canzone italiana anni ’40, fino a Vangelis e Johnny Cash.
15 GENNAIO/ FRANCESCO FORNI Ombre Rosse Caffè (piazza Sant'Egidio 12 - tel. 06.5884155 - www.ombrerossecaffe.it); ore 22.00 - ingresso libero Francesco Forni (chitarra e voce) + secret guest.
16 GENNAIO/ MANGIACASSETTE Forte Fanfulla (via Fanfulla da Lodi 5 - tel. 06.89021632); ore 22.00 - ingresso con tessera Arci La tassonomia del punk firmata Lorenzo Maffucci.
19 GENNAIO/ THE SNOOKYS + BEATS ME Sinister Noise (via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648); ore 22.00 Garage punk'n'roll da Bergamo.
22 GENNAIO/ KARMA TO BURN + BLACK RAINBOWS + ELEPHANTE Sinister Noise (via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648); ore 22.00 Stoner rock che spacca le montagne.
24 GENNAIO/ UFOMAMMUT Traffic Club (via Prenestina 738 - tel. 328.0547412); ore 22.00 I Pink Floyd suonati da un serial killer negli abissi siderali di un universo putrescente.
26 GENNAIO/ NOBRAINO Auditorium PdM P (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 15 Le canzoni ironiche della band capitanata da Lorenzo Kruger.
27 GENNAIO/ THE DANCERS Sinister Noise (via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648); ore 22.00 Garage rock'n'roll da Venezia. :: a cura di Max Parri e Alessandro Zoppo - musica@metromorfosi.com
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SPLATT! COLPO DI CODA
CINEMA
niziamo il nuovo anno metromorfico con un consapevole Splatt! E diamo attenzione nel modo che meritano a coloro che stanno concretamente cercando di prendere di petto alcune questioni spinose per la fruizione e la distribuzione di visioni in Italia. Più che un dato di fatto, constatare l'effetto domino dell'uscita di certi film (a incasso sicuro e mediocri nella resa e nel coinvolgimento), che occupano quasi la metà delle sale, spezzando le gambe all'alternativa, frustrando sia le aspirazioni di coloro che creano-creativamente l'altro, sia di un pubblico (niente affatto risicato nel numero e nelle pretese di occhio e contenuto) che non vuole affatto subire 'scelte' dall'alto, ma decidere per conto proprio cosa vedere. Distribuzione Indipendente continua indefessamente a dare spintoni al poter scegliere, e quest'anno aggiunge un ulteriore gancio di evidenza… Si rafforza nella riproposizione, anche per il 2013, del listino annuale: da gennaio, un titolo al mese fino a giugno. Sei pellicole di variegato genere e tema, premiate/distintesi/bene accolte da pubblico e critica di festival nazionali ed internazionali, senza per ciò (ciononostante) essere state mai distribuite in Italia. Accolte, ora, grazie a Distribuzione Indipendente in Cineclub, Cinecircoli, Cinema d'Essai, Associazioni Culturali: il circuito 'silenzioso' ma pullulante in ogni regione, contrapposto alle multisale. Una 'unica' proiezione congiunta nella data, farà partire il lancio in tutto il circuito di ciascuno dei sei film, proprio come se ci si trovasse di fronte ad una ufficiale uscita cinematografica. Dopo questa proiezione gratuita per i gestori-esercenti (nel primo week end), gli stessi potranno opzionare in acquisto il film per tenerlo in programmazione più giorni, dandogli maggiore visibilità.
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Listino 2013 4 gennaio The Ghostmaker di M. Borrelli 15 febbraio Vietato Morire di Teo Takahashi 15 marzo W Zappatore di Massimiliano Verdesca 19 aprile Bomber Una scena di Beket
di Paul Cotter 17 maggio Beket di Davide Manuli 7 giugno P.O.E - Poetry of Eerie di AA.VV. info e circuito su distribuzioneindipendente.it
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Una scena di Vietato morire
GM - G. Movie Novità 2013, il Gratis Movie: distribuzione gratuita in dvd di film inediti nel nostro paese, grande cinema e cult di genere. Dove? Nei cinema, teatri, librerie (sia specifiche che generaliste), ristoranti, e nuovi luoghi pubblici. Con una simpatica e quanto dinamica trovata escogitata per Roma e dintorni: grazie ad una convenzione con Miss Pizza (l''onnipotente' pizza a domicilio romano e laziale), il dvd arriva direttamente a casa in regalo, ordinando una pizza a domicilio. Il costo per l'utilizzatore finale è zero (o meglio, quello di una pizza). Il vantaggio per gli esercenti è il passaparola dei rispettivi prodotti-servizi pubblicizzati nel packaging che racchiude il film. Il primo dvd che sperimenterà questa nuova 'presa diretta' e/o l'originalissimo ingresso 'a domicilio', sarà The Ghostmaker, primo film del listino 2013 ad essere gettato in pasto al circuito alternativo di Distribuzione Indipendente. Una tale intraprendenza nella caccia e nella proposizione di modalità più conformi ad una fruizione e gestione del cinema personale, consapevole, curiosa, a misura di crisi e creativa, chiede anche a noi destinatari di tutto questo lo stesso slancio nell'accoglierla e nel saperla sfruttare a nostro vantaggio per allargare cognizioni, percezioni, rompere pregiudizi e, soprattutto, decidere cosa e come guardare. Distribuzione Indipendente nasce nel 2011 da Giovanni Costantino, Alessandra Sciamanna e Daniele Silipo, anche gestori e selezionatori delle opere inserite nel catalogo. È patrocinata dall'A.G.P.C. (Associazione Giovani Produttori Cinematografici) e sostenuta da C.G.S. (Cinecircoli Giovanili Socioculturali), F.I.C.C. (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema), U.I.C.C. (Unione Italiana Circoli del Cinema), Cinematografo Poverania e Tauma Produzioni. Tra i partner: la Casa del Cinema e il Festival Internazionale del Film di Roma.
MARIA CERA 13
IL CINECONTORSIONISTA FINO AL 27 GENNAIO/ CHARLOTTE RAMPLING. ALBUM SEGRETI Auditorium Arte (Auditorium PdM, viale P. De Coubertin 30 - www.auditorium.com); ingresso libero - dal lunedì al venerdì ore 17.00-21.00; sabato e domenica 11.00-21.00 Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Contrasto presenta La fotografia al femminile: percorsi espositivi che affrontano da diverse prospettive il rapporto tra donna e obiettivo fotografico. La apre un simbolo dell'occhio: la conturbante Charlotte Rampling (qui nella miniatura ritratta da H. Newton), icona femminile e cinematografica dell'enigma, tra fragilità e forza dell'essere donna. Tre i percorsi espositivi: la donna rappresentata nei ritratti di grandi fotografi: Jurgen Teller, Peter Lindbergh, Cecil Beaton, Bettina Rheims, Helmut Newton, Alice Springs, Paolo Roversi, Pierre et Gilles; album personali nelle fotografie private che la Rampling ha cumulato-realizzato, rivelatori di incontri, continui viaggi e intimità; autoritratti scelti da lei stessa (Larry Clark, Ralph Gibson, Marie-Laure de Decker, Duane Michals…).
DAL 4 GENNAIO/ DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE - THE GHOSTMAKER Uscita 4 gennaio 2013, nelle sale del circuito alternativo di Distribuzione Indipendente - a fine gennaio 2013 anche distribuito gratuitamente in 20.000 copie dvd con G Movie Un gruppo di ragazzi scova una bara del XV secolo dotata di poteri straordinari. Tale rivelazione li tenterà a varcare il confine tra la vita e la morte, apprestandosi, ciascuno, a smaterializzarsi. Mauro Borrelli è uno dei più grandi illustratori di Hollywood, concept designer de Il Mistero di Sleepy Hollow di Tim Burton, I pirati dei Caraibi di Gore Verbinski, Il Piccolo Buddha di Bernardo Bertolucci... Questo natural thriller è la sua ultima fatica dietro la macchina da presa. Co-prodotto da Fabio Segatori per la Baby Films.
8 E 22 GENNAIO/ A QUALCUNO PIACE CLASSICO Sala Cinema Palazzo delle Esposizioni (scalinata di Via Milano 9/A - www.palazzoesposizioni.it); ore 21.00 - ingresso libero fino ad esaurimento posti Prosegue il viaggio nella storia del cinema: 8 gennaio: The Third Man (1949) di Carol Reed. 35mm, versione italiana. Palma d'Oro a Cannes, Oscar per la impeccabile fotografia di Robert Krasker. Un grande noir, arricchito dal personaggio-leggenda welleseliano. 22 gennaio: La notte del piacere (Fröken Julie 1951) di Alf Sjöberg. 35mm, versione italiana. La contessina Julie, costipata da un'educazione repressiva, si concede a un servo che pare afferrare la sua sensibilità. Sjöberg adatta in forma aperta e innovativa (ricorrendo al novus del flashback) il dramma strindberghiano, mantenendone i temi chiave. Palma d'Oro a Cannes, torbido erotismo e successo di pubblico.
11 GENNAIO/ CINEMA INSIEME - IL PIANETA VERDE Nuovo Cinema Palazzo (piazza dei Sanniti 9a - www.nuovocinemapalazzo.it); ore 19.00 Spazio di tutti, grandi e piccini. In collaborazione con le mamme e i genitori di San Lorenzo, un venerdi al mese dalle ore 19.00 è Cinema Insieme. Il nuovo anno inizia con Il Pianeta Verde (1996) di Coline Serreau. Sguardo ironico e leggero sul moderno Occidente (corsa senza meta, abuso del potere, consumismo commerciale ed ambientale), attraverso le avventure di Mila, giovane vedova 'extraterrestre', che con i suoi quattro figli abita il Pianeta Verde. Nel peregrinare sulla Terra, Mila si confronterà (e ci metterà davanti) l'assurdità della gestione umana dell'esistenza. :: a cura di Maria Cera - cinema@metromorfosi.com
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GRANDESCHERMO
FILM! OPERAZIONE ZERO DARK THIRTY
La regista di The Hurt Locker Kathryn Bigelow dirige un thriller sulla cattura e l'uccisione di Osama Bin Laden per mano dell'unità di Navy Seal, già elogiato dai critici newyorkesi. Il leader di Al-Qaida che con gli eventi funesti del 9/11 impresse un nuovo corso alla storia dell'umanità, è al centro del progetto originariamente destinato a nominarsi Kill Bin Laden ma che, a seguito dell'annuncio della sua morte e delle necessarie revisioni di sceneggiatura, ha ripreso nel titolo l'espressione di gergo militare dell'ora migliore, operativamente, per effettuare incursioni. in sala dal 10 gennaio
FRANKENWEENIE Negli anni '80 Tim Burton concepisce un lungometraggio d'animazione scritto da John August (Big Fish, La sposa cadavere) intitolato Frankenweenie che, per ristrettezze economiche, prese la forma di un corto live action. Dopo oltre trent’anni la storia di Victor - un ragazzino appassionato di scienza che con qualche "ritocco" riporta in vita il suo migliore amico a quattro zampe - diventa uno stop motion in bianco e nero che coinvolge la comunità di New Holland, scossa dalla mostruosità sottesa alla possibilità di generare la vita. in sala dal 17 gennaio
ANIME NELLA NEBBIA 1942, confine occidentale dell'URSS. In una zona caduta nelle mani dei tedeschi, i partigiani Burov e Voitik hanno il compito di trovare il compagno Sushenya e di giustiziarlo per aver tradito la causa ed aver collaborato con i nemici in cambio della vita. Mentre il destino di Sushenya sta per compiersi, i tre subiscono un'imboscata. Pregno di pessimismo, il lavoro di Sergei Loznitsa incasella in efficaci flashback aspettative, paure e motivazioni di tre uomini che senza speranza di salvezza vanno incontro alla morte. La negazione dell'umanità messa in moto dalla guerra incontra l'oblio nella nebbia, che inghiotte le assurdità del conflitto. in sala dal 24 gennaio
AI WEIWEI: NEVER SORRY Alison Klayman ritrae, in un documentario semi-privato dal forte impatto politico, Ai Weiwei, il singolare artista del dissenso contro il governo cinese. Famoso per le sue impressionanti installazioni - come Sunflower Seeds, i 100 milioni di semi di girasole colorati a mano ed esposti alla Tate Modern Gallery, simbolo del Made in China e del rapporto tra artigianato e globalizzazione - e per la sua solerte denuncia del sistema (come con la tragedia del Sichuan), l'abile utilizzatore dei social media è stato misteriosamente arrestato nel 2011. in sala da gennaio :: a cura di Francesca Vantaggiato - cinema@metromorfosi.com
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TENDONI & BANCONI 2 Centro storico piazza Navona - fino al 6 gennaio Una delle piazze più belle di Roma si tinge dei colori del Natale grazie alle bancarelle che, come tradizione, ne animeranno le giornate fino all'Epifania. Consigliato a tutti i fanatici dello spirito natalizio, a chi abbia dimenticato di fare qualche regalo e a chi voglia semplicemente godersi una passeggiata luccicante e festosa.
PIAZZA NAVONA
Centro storico piazza Augusto Imperatore - ogni I e III domenica del mese, dalle ore 8.00 alle 19.00 www.collezionando.org Mostra mercato che attira l'interesse di molti collezionisti, ma anche di quelli che vogliono soltanto sbirciare tra curiosità d'epoca, deliziose creazioni di bigiotteria, porcellane da esposizione e piccolo antiquariato. Il tutto all'ombra dei portici nel centro della Capitale.
LA SOFFITTA SOTTO I PORTICI
ACQUISTARE BIO Parioli Auditorium Parco della Musica, viale P. de Coubertin 30 - ogni I e III domenica del mese www.campagnamica.it L’Auditorium organizza il mercato di "Campagna Amica", una filiera corta tra produttori bio e consumatori che, non solo presso il parco pensile dell'Auditorium, ma in date diverse e in varie zone di Roma, potranno degustare e acquistare prodotti freschi e stagionali provenienti da tutta la regione. Flaminio piazza della Marina 32 - ogni domenica dalle ore 10.00 alle 19.00 - ingresso: c.a. euro 1,60 - www.creativitalia.com Nel gergo tecnico del mercatino viene definito Garage Sale. Traduzione: se avete gli armadi pieni di cianfrusaglie di valore, vecchi vestiti della nonna, radio, mobili e chincaglierie di cui volete liberarvi, questo è il posto giusto. Il Borghetto Flaminio è il tempio dell'usato, paradiso per chiunque voglia vendere o comprare il riciclo. Qui è possibile trovare abiti e borse firmate in ottime condizioni. Se avete voglia di esporre e vendere le vostre creazioni o di accaparrarvi pezzi vintage da fare invidia...
BORGHETTO FLAMINIO
Flaminio piazzale di Ponte Milvio - ogni I e II domenica del mese dalle ore 9.00 alle 20.00 www.mercatiniroma.it Se vi piacciono le lunghe domeniche mattina e siete pazzi per l'antiquariato, non potete perdervi "il primo mercato dell'antiquariato" a ponte Milvio, dove vengono esposte meravigliose anticaglie e oggetti d'epoca. Un tuffo nel passato ogni prima e seconda domenica del mese.
PONTE MILVIO
PORTA PORTESE 2 Prenestino via Prenestina - via Tor de' Schiavi - tutte le domeniche dalle ore 9.00 alle 14.00 Uno solo non bastava, così ne è nato un altro. Il più famoso e più grande mercato di Roma viene replicato accanto a viale Palmiro Togliatti, anche qui con oggetti di tutti i generi, nuovi ed usati. :: Nanoguida 22 a cura di Veronica Cenci ed Amos On
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DEDICATO A PPP
TEATRO
mesi invernali inducono il trascorrere del tempo alla ricerca di ambienti e dimensioni d'unione capaci di suscitare senso di ricezione e, nel migliore dei casi, impulsi positivi uniti a spunti di riflessione. Il teatro può in tal senso divenire luogo per eccellenza. Su questa linea il Teatro Vascello con la sua programmazione per i mesi a venire si presta come chance da verificare, spazio deputato alla messinscena di "variazioni sul tema" che prendono ad oggetto le declinazioni di una figura complessa, Pier Paolo Pasolini. Profilo d'autore, regista, teorico e poeta coniugato nel proprio ritratto attraverso allestimenti che popoleranno il palco nel corso dei primi tre mesi del nuovo anno. Tra gennaio e il principio di febbraio si succederanno quattro spettacoli riferiti alle forme d'espressione e suggestione che un simile personaggio è da sempre stato in grado di generare. Dopo il primo appuntamento in dicembre con la lettura di Maddalena Crippa della Poesia di Pier Paolo Pasolini, dall'11 al 20 gennaio è in scena Nessuna pietà per Pasolini, ballata in prosa e musica di e con Caterina Venturini, ricostruzione delle ultime ore di vita dell'autore-regista con inserti di musica e cantato, mentre dal 25 al 27 gennaio sarà la volta de La Ricotta con Antonello Fassari e Adelchi Battista a riproporre on stage la vicenda dell'omonima pellicola del '64. A seguire, due lavori di Fabrizio Gifuni: 'Na specie di cadavere lunghissimo (29 gennaio - 3 febbraio) e Un'amicizia in versi - Attilio Bertolucci Pier Paolo Pasolini (4 febbraio). Il primo, con la regia di Giuseppe Bertolucci, incrocia i testi di Pasolini con quelli di Giorgio Somalvico in un lavoro di cucitura, mentre il secondo è narrazione di un'amicizia tradotta e raccontata per via di versi poetici. A chiudere l'excursus, Maurizio Donadoni, che nella doppia veste di interprete e regista presenta Carissimo Pierpaolo (29 marzo), viaggio assemblato tra scritti di diversa matrice il cui mosaico, in cinque capitoli, è volto alla focalizzazione di un uomo nell'eterogeneità delle sue immagini. Insomma, il tentativo di scrutare in profondità, attraverso la scena e in maniere differenti un emblema, l'acume di una mente, i contrasti dell'individualità irripetibile di un pensatore.
Caterina Venturini
I
DALL’11 GENNAIO ORE 21.00, DOM. 18.00 E LUN. RIPOSO - EURO 15/20 TEATRO VASCELLO VIA G. CARINI 78 - TEL. 06.58810121; ORE 21.00, DOM. 18.00 E LUN. RIPOSO MARIANNA MASSELLI
metromorfosi
TEATRO E CRITICA
CITTÀ DI EBLA THE DEAD
'ultimo lavoro del gruppo Città di Ebla, The dead, concludendosi in uno dei luoghi in cui aveva avuto origine il progetto durato due anni, con all'interno diverse tappe intermedie - viene presentato nell’ambito del Romaeuropa Festival, presso il Teatro Palladium. Lo spettacolo prende spunto dall'omonimo racconto di Joyce inserito nella celebre raccolta dedicata a Dublino. Del testo rimangono poche ma persistenti tracce; vengono meno i personaggi, la trama appare appena più che ombra... Il testo, allora, diviene un "pre-testo", un mezzo per scavare nel profondo il rapporto nostalgico tra il passato vissuto come ricordo e il suo inevitabile presente. "L'immenso edificio del ricordo" si fa in scena oggetto concreto: nell'oscurità affiora un grande velatino che cela, inscatolandola, una vera e propria stanza con tanto di letto, lampade e baule. Poche fondamentali domande suggeriscono strade da percorrere durante la visione: "Perché qualcosa torna alla memoria? Di che materiale, di che colore, di quali suoni è formata?". Il tentativo è qui di rendere materico, tangibile, qualcosa che per definizione è astratto e impalpabile. Ma dell'invisibile sono evidenti gli effetti: sul velatino vengono continuamente proiettati gli scatti fotografici in tempo reale di Luca Di Filippo - presenza in scena costantemente occultata. Si compone una figura sfocata; il ricordo, qui dettaglio fotografico, viene lentamente alla luce, accompagnato dal rumore di pioggia. Ed ecco, intravediamo in trasparenza una donna nella stanza (Valentina Bravetti) prendere una valigia, ridere, bere un caffè, disperarsi, rigirarsi nel letto. Le immagini fotografiche ne riprendono le azioni, ne cristallizzano alcuni momenti rievocati, rimandando l'una all'altra, quasi anticipandosi. Tra atmosfere rarefatte e ritmi stroboscopici, in un'alternanza di bidimensionalità (della foto) e tridimensionalità (dell'attrice), Claudio Angelini accompagna lo spettatore in una realtà onirica eppure reale; in una composizione di gesti minimi, che acquisiscono la forza di una "detonazione" proprio in quanto capaci di suscitare in chi guarda il riconoscimento non tanto di un ricordo quanto del suo processo di rivelazione.
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VIVIANA RACITI 19
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PALCO 06 3-13 GENNAIO/ UBU ANTOLOGY mediapartner metromorfosi Teatro Argot Studio (via Natale del Grande 27 - tel. 06.5898111 www.teatroargotstudio.com); ore 20.45, dom. 18.00 e lun. riposo euro 10/12 Quattro diverse identità artistiche: Amnesia vivace/Daniele Timpano (foto), Kataklisma/Elvira Frosini, OlivieriRavelliTeatro/Fabio Massimo Franceschelli, Teatro Forsennato/Dario Aggioli e Andrea Cosentino. Un focus antologico per festeggiare la resistenza e la tenacia con cui questo gruppo porta avanti la sua attività performativa. DALL'11 GENNAIO/ DEDICATO A PIER PAOLO PASOLINI Teatro Vascello (via G. Carini 78 - tel. 06.58810121); ore 21.00, dom. 18.00 e lun. riposo - euro 15/20 Sei gli spettacoli dedicati al grande autore e poeta. Dalla ballata Nessuna pietà per Pasolini a La Ricotta con Antonello Fassari, a Fabrizio Gifuni e 'Na specie de cadavere lunghissimo, fino a Maurizio Donadoni in Carissimo Pierpaolo... percorso nella vita e nelle opere indagate dalla corrispondenza epistolare. Per approfondire, leggi pag. 18.
18-20 GENNAIO/ NOVECENTO Teatro Eutheca (via Quinto Publicio 90 - tel. 06.95945400); ore 21.00 e dom. 17.30 - euro 7/20 Un monologo, un racconto, un testo da leggere a voce alta. Novecento di Alessandro Baricco rivive sul palcoscenico attraverso gli artisti che ne ispirarono la stesura. Con Eugenio Allegri. Allestimento di Gabriele Vacis.
22-27 GENNAIO/ HATE MAIL Teatro Ambra alla Garbatella (piazza Giovanni da Triora 15 - tel. 06.81173900); ore 21.00, dom. 17.00 e lun. riposo - euro 10/18,40 "Preston e Dhalia sono molto diversi, non perché lui sia un facoltoso architetto e lei una squattrinata fotografa; nemmeno perché lui sia un pragmatico provinciale e lei un'artista newyorkese; sono irrimediabilmente diversi perché sono un uomo e una donna". Prodotto dalla Compagnia dei Demoni.
22-27 GENNAIO/ REQUIEM FOR PINOCCHIO Teatro Due (vicolo dei Due Macelli 37 - tel. 06.6788259); ore 21.00 e dom. 18.00 - euro 12/15 É in atto un processo. L'imputato è Pinocchio, che approfitta dell'udienza per chiedere al giudice di poter ritornare ad essere un burattino, di ritornare dunque allo stato naturale delle cose, allo stato d'innocenza. Spettacolo vincitore del premio Anteprima 2012. Di e con Simone Perinelli.
26-27 GENNAIO/ PINOCCHIO Teatro Palladium (piazza Bartolomeo Romano 8 - tel. 06.57332768); info su romaeuropa.net "Un teatro dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla finzione". Un incontro necessario quello tra i Babilonia Teatri e gli attori della compagnia Gli amici di Luca. Il teatro diventa per loro un mezzo e un luogo dove tornare a far parte della società, dove affermarsi e gridare il proprio malessere. I Babilonia si fanno così, ancora una volta, oracoli che bruciano, che penetrano lo spettatore, che lasciano un segno forte, indelebile. :: a cura di Marcella Santomassimo - teatro@metromorfosi.com
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PAUL HARBUTT. BAD BOYS
o abbiamo conosciuto nel 2007 presentando la sua mostra alla galleria Unosunove di via degli Specchi, ed ora lo ritroviamo - dopo la parentesi della mostra fotografica Whispers del 2011 alla Sala Santa Rita - al Museo Carlo Bilotti presso l'Aranciera di Villa Borghese. Bad Boys è il titolo della nuova personale di Paul Harbutt, artista poliedrico e internazionale che si è cimentato con la sperimentazione di diversi media, e che sa mettere insieme concetti profondi del pensiero e dell'immaginario provenienti dalla ricerca e dalla citazione, contaminando il piano alto della storia dell'arte e quello basso della cronaca. Il soggetto che questa volta ci propone Harbutt è il comportamento dei "cattivi ragazzi" dal passato fino ai nostri giorni, ripresi tra mille giochi pericolosi, spesso sopportati dagli adulti, ma anche puniti e a volte repressi ingiustamente per mancanza di dialogo con i "grandi". L'artista vede la violenza sui bambini come conseguenza diretta della tensione sociale e della povertà, ma riesce a comunicarla con sottile umorismo ed ironia mordente, elementi da sempre imprescindibili del suo lavoro. La mostra, curata da Achille Bonito Oliva, promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, in collaborazione con la Fondazione Belga Transpetrol di Bruxelles, comprende ottanta opere fra dipinti con neon colorati, disegni, ed una scultura non prettamente legata al lavoro di Bad Boys, dal titolo The Mirror which Flatters Not, che viene abbinata ad un trittico dando vita, così, ad un'installazione all'interno della project room del museo. "L'esposizione è volutamente problematica e didattica. Possiede una forza pedagogica ed anche una grande dose di comprensione verso la libertà, seppure ai limiti della buona educazione e della convenienza, frutto sicuramente di una mentalità sanamente puritana che vuole restituire all'arte una funzione illustrativa e forse di insegnamento".
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Authority and Abuse
ARTE
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Assault and Battery
Questo ci anticipa il curatore della mostra in cui "neutralità, oggettività, impersonalità, caratteri terribili di accompagnamento della merce diventano i connotati stabilizzati della nuova immagine di Harbutt che allontana e nello stesso tempo seduce l'occhio distratto dello spettatore". L'artista è nato a Londra nel 1947; nel 1959 entra alla Harrow School of Art della sua città e nel 1963 inizia a lavorare per Downton's Advertising, una delle più importanti agenzie cinematografiche della Gran Bretagna. Nel 1969 si trasferisce a New York e lì inizia il suo rapporto con il mondo dei media. Benché la pittura venga sempre preferita al cinema, l'interesse nei confronti della cinepresa ha una notevole influenza sul suo linguaggio visuale. Negli ultimi anni il pittore si è cimentato con successo anche nella fotografia e nella scultura ed ha esposto a Tokyo, New York, Parigi, Madrid, Monaco di Baviera, Buenos Aires, Montevideo, Barcellona, Saragozza, Praga, Firenze, Bologna, ed infine Milano.
FINO AL 3 MARZO 2013 MARTEDI - VENERDÌ 10/16; SABATO - DOMENICA 10/19 - EURO 8, RID. EURO 7 ARANCIERA DI VILLA BORGHESE MUSEO CARLO BILOTTI VIALE F. LA GUARDIA 6 - TEL. 06.0608 NATALIA MASSIDDA 23
VILLA FARNESINA
ROMA
iprendiamo la nostra rubrica sui rioni e luoghi storici di Roma, conoscendo ed esplorando questa volta, una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento: la villa Farnesina alla Lungara. Siamo nel 1506 ed il ricchissimo banchiere Agostino Chigi, ambizioso mecenate ed intenditore d'arte - capostipite della casata di principi e pontefici - commissiona a Baldassarre Peruzzi, senese come lui, la costruzione della sua villa di ristoro in seguito all'acquisto del terreno presso la Porta Settimiana, tra la Lungara e il Tevere. Prima di trasferirsi alla Farnesina, Agostino Chigi, tesoriere ufficiale della Chiesa - che aveva accumulato una grande fortuna dai guadagni della vendita dell'allume e che godeva della protezione di papa Giulio II prima, e Leone X poi - aveva vissuto in una casa in via dei Banchi con la moglie Margherita, morta nel 1508 senza avergli dato figli. Il banchiere, poi, aveva intrecciato una relazione con una cortigiana, Imperia, famosa per la sua bellezza e la sua cultura, da cui ebbe la figlia Lucrezia. Ma già prima della morte della donna, avvenuta nel 1511, aveva cominciato a corteggiare Margherita Gonzaga, figlia naturale del marchese di Mantova Francesco Gonzaga, con la quale però non era riuscito a concludere il matrimonio, nonostante avesse promesso di rinunciare ai suoi affari per superare la diffidenza della corte. Nel 1511, recatosi a Venezia per incombenze, vi conobbe una fanciulla di umili origini, Francesca Ordeaschi, e visse con lei "more uxorio" fino al 1519, quando nel giorno di sant'Agostino, forse presentendo la fine ormai vicina, volle regolarizzare la sua posizione con una solenne cerimonia di nozze. Il banchetto nuziale fu un evento memorabile, ma non meno fastosi, soprattutto nei suoi ultimi anni di vita, erano stati altri conviti durante i quali Agostino Chigi aveva accolto nella sua nuova dimora le più insigni personalità del suo tempo, tra cui poeti, principi, cardinali e lo stesso pontefice. I cronisti dell'epoca che lo chiamavano "Magnifico" per lo splendore cui informò la sua vita, ricordano, per esempio, che nel 1518, in occasione del battesimo del primogenito Lorenzo Leone, le suppellettili d'oro e d'argento usate per il pranzo vennero gettate nel Tevere in segno di munificenza - anche se l'avveduto banchiere molto probabilmente aveva fatto stendere segretamente delle reti nel fiume recuperando così le preziose stoviglie.
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VILLA FARNESINA VIA DELLA LUNGARA 230 - TEL. 06.68027268 - VILLAFARNESINA.IT ORARI LUN-SAB 9/14 - SECONDA DOMENICA DEL MESE 9/17 - EURO 2/5 NATALIA MASSIDDA 25
Raffaello e scuola. Particolare della Loggia di Amore e Psiche
La palazzina, su due piani - con una innovativa pianta a ferro di cavallo che si apre verso il giardino in due ali tra cui è posta una loggia - divenne il prototipo della villa suburbana romana e la sua realizzazione ebbe notevole risonanza, anche perché a partire dal 1511, completate la murature, la Loggia di Psiche e le sale vennero affrescate secondo un programma iconografico di straordinaria ampiezza affidato ai più grandi e celebri artisti del periodo. Vi lavorarono lo stesso artefice del progetto Baldassarre Peruzzi con Sebastiano del Piombo, Raffaello Sanzio - che progetterà poi la cappella funeraria del Chigi in Santa Maria del Popolo - e, in testa ai suoi allievi, Giulio Romano e il Sodoma. Anche l'arredamento fu splendido: le stanze erano adorne di quadri e di statue, e per immaginare la ricchezza delle suppellettili basti accennare a due letti intarsiati di oro, avorio e pietre preziose, il cui costo fu superiore a quello del terreno della villa. Degna cornice alla dimora, famosa per gli affreschi della Sala di Galatea, del Salone delle Prospettive, della Stanza delle Nozze di Alessandro e Rossana, era il viridario, giardino bellissimo celebrato dall'Aretino, e prezioso per piante rare, frammenti di iscrizioni e statue classiche. Terminata intorno al 1519, l'opera incontrò il favore di papa Leone X, che conferì grandi onori agli artisti e li coinvolse in ulteriori lavori decorativi nel suo Palazzo Vaticano. La villa decadde con la morte del Chigi nel 1520, nonostante egli avesse lasciato agli eredi 400 mila ducati d'oro, e venne depauperata degli arredi e delle opere d'arte già durante il tragico sacco dei Lanzichenecchi del 1527. Nel 1580 fu acquistata dal cardinale Alessandro Farnese ed ebbe così il nome attuale. A tale periodo risale un progetto, non realizzato, per collegare, con un passaggio coperto, Palazzo Farnese alla Farnesina. Nel 1714 divenne di proprietà dei Borbone di Napoli, che non vi abitarono mai, destinandola a funzioni di carattere diplomatico. La villa rimase in uno stato di abbandono ed incuria fino al 1864, anno in cui vi si insediò l'ambasciatore Bermudez de Castro duca di Ripalta, che, due anni dopo, promosse una serie di pesanti restauri. Nel 1884 è andata purtroppo perduta, a causa della costruzione dei muraglioni del Tevere, la splendida loggia, forse progettata da Raffaello, che affacciava sul fiume e che fu teatro dei sontuosi e memorabili banchetti offerti ai potenti di quella straordinaria epoca. Dal 1927 la villa è proprietà dello Stato italiano, che ne ha avviato il restauro nel 1929-1942 per destinarla all'Accademia d'Italia, proseguendolo, a più riprese, tra il 1969 e il 1983. Oggi è utilizzata dalla prestigiosa Accademia dei Lincei come sede di rappresentanza e ospita, al primo piano, il Gabinetto nazionale delle stampe.
metromorfosi
DOVEARTE GALLERIA LABORATORIO MARGINI E SEGNI INTHEBOX N. 2 via Pescino 59, Bracciano - www.marginiesegni.wordpress.com - ven 10-13; sab 15.3018.30; dom 10-13 - ingresso libero - fino al 20 gennaio In questa seconda sessione di INTHEBOX gli scrittori, artisti e progettisti J. Benci, E. Del Brocco, M. Pasini, C. Meneghetti e M. Sansavini presentano la propria "scatola" creativa, dove ciascuno di loro ha ragionato sulle quattro categorie: sogni, mondi, memorie, segreti.
FONDAZIONE VOLUME! MICHELE DE LUCCHI. COLONNE PORTANTI via di San F. di Sales 86/88 - tel. 06.6892431 - www.fondazionevolume.com mart-ven 17-19.30; sabato su appuntamento - ingresso libero - fino al 15 febbraio L'installazione site specific dell'architetto e designer ferrarese Michele De Lucchi nasce da un'accurata lettura degli spazi di VOLUME!, un luogo in cui le storie si sono sovrapposte e intrecciate nel tempo, trasformando l'ex vetreria di Trastevere in una grande opera aperta e in divenire. Invitato ad offrire la propria interpretazione degli ambienti della Fondazione, De Lucchi cerca nelle pareti della galleria le tracce stratificate negli anni, fino alle sue origini di laboratorio artigiano. E così interviene sul corpo dello spazio espositivo, va a riscoprire antiche nicchie ormai nascoste e ne costruisce di nuove. Ogni nicchia è un "micro mondo", un ulteriore spazio da esplorare, dove trovano posto alcune colonne in legno che realizza personalmente. Una diversa dall'altra, le colonne sono l'esito di una ricerca inedita, maturata negli ultimi mesi nel "Chioso" di Angera, il suo rifugio creativo.
MAXXI WILLIAM KENTRIDGE. VERTICAL THINKING via Guido Reni 4A - tel. 06.39967350 - www.fondazionemaxxi.it - mar-mercgiov-ven-dom 11-19; sab 11-22 - chiuso lunedì - 11/8 euro - fino al 3 marzo La mostra, concepita come un viaggio per immagini tra musica e ombre cinesi, ruota attorno a THE REFUSAL OF TIME, l'avvolgente e suggestiva installazione allestita a Kassel per Documenta, presentata qui al MAXXI in prima nazionale.
MUSEO CARLO BILOTTI. ARANCIERA DI VILLA BORGHESE PAUL HARBUTT. BAD BOYS viale Fiorello la Guardia 6 - tel. 06.0608 - www.museocarlobilotti.it - mart/ven 10-16; sab e dom 10/19 - chiuso lunedì - ingresso 8/7 euro - fino al 3 marzo Questa volta sono i "cattivi ragazzi" il soggetto del poliedrico artista inglese. Per approfondire, leggi pagg. 22-23.
SCUDERIE ALDOBRANDINI - MUSEO TUSCOLANO ABOUT CARAVAGGIO. VISIONI & ILLUSIONI CONTEMPORANEE piazza Guglielmo Marconi 6, Frascati - tel. 06.69674202 - www.soprintendenzabsaelazio.it mart-ven 10-18; sab, dom e festivi 10-19 - 7/5 euro - fino al 7 aprile Il "mito" caravaggesco, generato dalla travagliata biografia dell'artista e dalla portata rivoluzionaria del suo lavoro, ha determinato la trasformazione delle sue tele in vere e proprie "icone" globali. Una trentina sono le opere in mostra tra dipinti, immagini fotografiche, installazioni e video di artisti del calibro di Guttuso, Kounellis, Ontani, Pistoletto e Vanessa Beecroft. :: a cura di Natalia Massidda - arte@metromorfosi.com
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GUERRA
QUADERNI DI DOMANI "L'ieri non è mai sorto" Osip Mandel'stam
Eloquenza d’Orione Corroso d'appartenere a un popolo che mangia cavalli, stomaco e mente divisori, chiasso che si perde nelle avene rosse di eventi privati del granello di punta. Ti fu concesso un tempo di dire alla bella, all'accigliata distanza i canti mattinali della rivolta. Metallo riacceso senza dolore che cessi, mi giungevano intrisi d'inclemenza, d'amore. Potessi dire adesso l'aroma del mondo sprofondato, ricorderesti l'artemisia. Ti fermeresti nella tua pagina, ai bordi di un ruscello, come l'ambra grigia sul vareck incagliato; e risalita la notte distanzieresti gli abitanti insoddisfatti, per un oblio adibito a stella. Non sentiresti più le tue scarpe gemere socchiuse.
Veterana Ora che le apparenze ingannevoli, gli specchi picchettati si moltiplicano agli occhi, le nostre tracce passate divengono veridicamente i siti dove ci siamo inginocchiati per bere. Un tempo immenso, abbiamo circolato e sanguinato solo per captare i tratti di un’avventura comune. Ecco che nel vento brutale i nostri segni passeggeri trovano, sotto l’humus, la realtà di queste polverose falcate che alzano primavera dietro di loro.
René Char, 1975, traduzione di Andrea Franzoni
metromorfosi
guardali. vanno alla deriva come satelliti sganciatisi dall'orbita. dei detriti. tra la guerra. di che roba? è tutta piena di metastasi. il nitrito dei fantasmi trasuda dalle mura dei palazzi. se fai cadere le molliche arriveranno le formiche e ti ruberanno i piedi. sei tu nell'ombra, mamma? l'immaginario è un avamposto. il colono s'è annidato. il vicino. l'amante. l'alleato. innumeri gli assalti alla frontiera. in limine. in voi stessi introiettato. lacerati dal conflitto interiore tra reale e proiezione. schizofrenica in paesaggio schizomorfo. qui è incursione in atto. offensiva in corso. una guerra senza campo. che per teatro ha ogni corpo. cancella il volto di tua moglie da quello dei tuoi figli. la psicosi si trasmette per contagio. in che terra sono stata deportata? rosso. rossa la trama del tappeto. per la strage. che in questa terra è detta pace.
Automatismo delle Cassandre - Stringa VI
Ivan Schiavone, inedito 2012
A CURA DI FABIO ORECCHINI
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ARTE MARZIALE
IL RACCONTO
La fine tagliente dell'occhio di lei, che arriva vicino alla tempia. Dev'essere quell'angolo acuto e netto, il segreto del mistero. Ho cercato di studiare quello sguardo, senza farmi notare, perché mi sembra che l'essenza dell'Oriente stia tutta lì, in quella fissità che è altro rispetto alla nostra apatia. Ma non riesco ad arrivare al fondo nascosto del suo essere cinese, è una cosa che sfugge, come la natura della gentilezza con cui accoglie me ed ogni altro cliente nel suo negozio di chincaglierie. Una gentilezza d'acciaio. Un rebus da decifrare. D'altra parte per studiare è necessario dedicarsi. Così, facendo finta di telefonare col cellulare, ho fotografato quel volto. E ora lo viviseziono con calma nella mia camera. Quell'angolo mi prende, mi ipnotizza, ma non riesco lo stesso ad andare oltre quello che mi appare: mi blocca quel volto - Sfinge o Pandora? - così liscio, senza alcuna ruga. Al confronto, il mio è devastato come la strada che porta da piazza Capecelatro a Piazza Clemente XI. Perché anche se il mio Oriente ce l'ho a disposizione qui, a Primavalle, mi sembra lo stesso lontano come la Cina. Poi ieri è successo l'inatteso, l'ho incontrata al supermercato di zona. "Ciao". "Ciao". "Sai, ti vedo sempre nel tuo negozio… è la tua giornata di libertà?". "Sì, sono libera oggi". "Ecco, allora se sei libera ti va... ti va di passare qualche ora insieme? Perché mi piacerebbe parlarti...". Silenzio. L'Oriente mi fissa. Il mio Occidente al confronto è una nebbia inconsistente e per niente misteriosa. Poi mi sorride, insegnandomi a parole la prima mossa di Wing Chun: "Parlarmi? E parli sempre al condizionale di quello che stai già facendo?".
Arte marziale è il vincitore del concorso Un racconto per Metromorfosi ed. 2012
ALFONSO ANGRISANI
metromorfosi
LIBRI
ISOLA
Ogni mese chiediamo ad uno scrittore di indicarci i tre libri che porterebbe sulla sua isola (luogo fisico, interiore, dimensionale). Frank Solitario nasce a trentanni. Scrive racconti brevi ed entra in crisi quando li rilegge. Improbo distinguere nel suo flusso narrativo il vero dal verosimile (Cronache da un mondo impossibile, il Foglio Letterario, 2012), il tragico dal comico (Storie ai minimi termini, il Foglio Letterario, 2007), la lettera dallo spazio vuoto. È stato per anni alla disperata ricerca di identificare la natura dello scarto tra pensato e scritto; il rebus verrà risolto a breve, lasciandoci al cospetto del suo primo imminente romanzo.
L’ARCOBALENO DELLA GRAVITÀ di Thomas Pynchon L'isolazionismo psichico è una condizione permanente. Il segreto per non impazzire è assegnarsi dei compiti inesauribili. L'Arcobaleno della gravità va iniziato e abbandonato, agevolando il progetto pynchoniano di confonderci. Riaprirlo e non ricordarsi di chi o cosa si stesse parlando, lasciando alla narrazione il suo ruolo di onnipotente teletrasporto. La trama non esiste; se esiste si esaurisce con l'immaginazione, e l'immaginazione non dovrebbe esaurirsi mai. La trama è una truffa infinita e Pynchon di quella truffa è il re.
ZETTEL'S TRAUM di
Arno Schmidt Mi sveglio spesso in piena notte e apro uno a caso dei sette chili e mezzo di fascicoli dattiloscritti di Zettel's Traum; intontito, cerco con una lente di ingrandire segni, parole, scarabocchi e cancellature. Non posso farmi una colpa del non conoscere che dieci parole di tedesco. Comprensibilmente, nessuno ha avuto l'ardire di cimentarsi nella traduzione di un'opera che armonizza L'interpretazione dei sogni e la Psicopatologia della vita quotidiana freudiane all'opera di E.A. Poe. Probabilmente la poetica di Arno Schmidt è già tutta in Paesaggio lacustre con Pocahontas (trad. di D. Borso) e tanto basta. Per la mia isola mentale ho bisogno però di un Santo Graal inafferrabile. Seguo il flusso di narrazione di una delle tre colonne; quando credo di aver individuato una parola salvifica, comincio a ripetermela e a girare in tondo nella stanza. La notte scorsa, alle due circa, ho spalancato la finestra e urlato:"Wirklich?!".
MORTE A CREDITO di Louis-Ferdinand Céline Un periodo circoscritto dell'esistenza, dove accade sia lo straordinario sia il trascurabile, tutto sottomesso all'arbitraria e travolgente affabulazione di un discorso a se stesso per parlare agli altri. Questo è Morte a credito; una sinfonia di borbottii e insulti, bassezze e meraviglie, che continua oltre l'ultima pagina e inizia tempo immemore antecedente la prima. Prendendone alcuni stralci in francese, ce lo si può borbottare all'infinito come una nenia, una litania accusatoria e struggente, la voce sussurrata e ossessiva di Céline, cronaca impareggiabile del perfido imbuto dove siamo stati nostro malgrado travasati, la vita. :: a cura del Collettivo Archiloco
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PUNTODIFUGA ui in paese mi chiamano Joker, perché dicono che quando rido faccio paura. Io quando rido, rido perché una cosa mi fa ridere, ma gli altri non ridono mai con me. L'altra sera che ero al bar con Enrico e la sua ragazza Silvia, abbiamo visto un tipo scivolare con il motorino. Io stavo per scoppiare a ridere, soprattutto quando quello non riusciva a rialzarsi. Enrico, intanto, è uscito dal bar per dargli una mano. La risata me la sono tenuta dentro, ma Silvia mi ha detto: "Non guardarmi così". Allora, nonostante la pioggia, sono uscito dal bar. Sono corso a casa, mi sono guardato allo specchio e, in effetti, avevo proprio una faccia da far paura. Per questo ho rotto lo specchio e mi sono ferito la mano. Poi, di colpo, mi è esplosa quella risata che ha fatto venire i vicini a chiedere spiegazioni.
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EMANUELE KRAUSHAAR :: il
numero sessanta di Metromorfosi è dedicato a La nave di Metromorfosi Grazie a chi è salpato con noi fin dal primo numero, chi dalle onde è saltato sulla nave come un delfino alato, chi ancora fin qui non è arrivato, chi dice "io c’ero, io c’ero" e non l’abbiamo visto sull’isola laggiù, ma lui c’era e leggeva e sapeva e. il numero sessanta di Metromorfosi è dedicato anche a Ravi Shankar
:: Metromorfosi invita alla lettura di Gatto Mondadory e il telefonino fatato di Dr. Pira (Grrrzetic Edizioni 2011) "Ciao Oscar" "Ciao Gatto Mondadory" :: impaginato
ascoltando anche Tana Mana di Ravi Shankar
:: per questo gennaio, Metromorfosi consiglia di chiedersi almeno una volta al giorno: "tutto questo è vero?"
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