AUTUNNO
速
metromorfosi
INFOCRITICA A ROMA E DINTORNI 2013/66
CINEMA
MUSICA
NELLO SPAZIO PROFONDO E OLTRE 2 ROCKETC. 4 CLASSICACONTEMPORANEA 7 MOVIMENTIJAZZ 9 METROMORFICA VENEZIA 70 10 GRANDESCHERMO 13 IL CINECONTORSIONISTA 15
SCRITTURA
TEATRO
CON I CAPELLI NERI 26 PROMESSA ESTETICA 28 ISOLA 31 PUNTODIFUGA 32
ARTE
DOMINIO PUBBLICO 17 ROMAEUROPA 18 LA SEMPLICITÀ INGANNATA DI MARTA CUSCUNÀ 19 PALCO 06 20 GEMME DELL’IMPRESSIONISMO 22 DOVEARTE 24
METROMORFOSI® MENSILE DI INFOCRITICA euro 0,01
n. 66
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 494/2006 del 29/12/2006 Metromorfosi è un marchio registrato all’U.I.B.M Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
AUTUNNO 2013
EDITORE Tic Edizioni di Emanuele Kraushaar DIRETTORE EDITORIALE Emanuele Kraushaar ek@metromorfosi.com DIRETTORE RESPONSABILE Lorenzo Lazzarino CAPOREDATTORE Maria Cera redazione@metromorfosi.com MUSICA Beppe Manni musica@metromorfosi.com CINEMA Maria Cera cinema@metromorfosi.com TEATRO Simone Nebbia teatro@metromorfosi.com ARTE Natalia Massidda arte@metromorfosi.com MARKETING Sara Sepe markerting@metromorfosi.com FASHION EDITOR Caterina Ciancarelli CONSIGLI EDITORIALI Sabine Duras COPERTINA Donne, lumache, montagne color rame di Reg Mastice CON Alessandro Zoppo, Amelia Rosselli, Andrea Franzoni, Andrea Pocosgnich, Elio Florian, Francesca Vantaggiato, Graziano Graziani, Marianna Masselli, Marcella Santomassimo, Reg Mastice, Viviana Raciti
RINGRAZIAMENTI Annamaria, Beppe, Emanuela, Felicita, Ivan, Lucio CONSULENTE LEGALE Avv. Enrico Pennacino STAMPA Gescom Spa - Strada Teverina km 7 (Viterbo) REDAZIONE vicolo della Penitenza 24 - 00165 Roma SEDE LEGALE via Leonardo Fibonacci 7 - 00166 Roma WEB www.metromorfosi.com TELEFONO 06.97848965 / 333.2829348 EMAIL info@metromorfosi.com La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti nella programmazione. La collaborazione è da ritenersi gratuita salvo diversi accordi contrattuali. Le idee espresse negli articoli sono riconducibili ai singoli autori. Metromorfosi si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto e di effettuare gli opportuni tagli redazionali. L’editore ha cercato di rintracciare gli aventi diritto ai crediti fotografici non specificati ed è a disposizione per qualsiasi chiarimento.
PROSSIMA USCITA INVERNO/ GENNAIO 2014
NELLO SPAZIO PROFONDO E OLTRE C
rock etc.
Dead Meadow
ollezione psichedelica autunno/inverno 2013. Primi a sfilare gli Ozric Tentacles, all’Orion il 16 ottobre per festeggiare 30 anni di carriera. Occasione propizia per rilanciare Paper Monkeys e (ri)scoprire le origini con Vitamin Enhanced. Acid space rock al suo meglio, dal vivo una garanzia. Torna il punk il 18 al Traffic con CJ Ramone, accompagnato da Jonny “Two Bags” e David Hidalgo dei Social Distortion. Dai classici dei Ramones al recente Reconquista, Christopher ribadisce il suo motto: Make the world a better place one song at a time! In apertura, un culto del punk nostrano: i Senzabenza. We wanna pork! L’alterazione della mente è il 23 al Sinister con il “Soul Collective” Acid Mothers Temple. Gli alfieri giapponesi della psichedelia dopata esplandono coscienze nel loro Space Resurrection Tour, addizionale psicotropo Melting Paraiso U.F.O. Tutti alla ricerca della divina arca perduta. Chi predilige il lato etereo (e diciamolo pure, un po’ fighetto) va al Circolo, dove i 65daysofstatic presentano il nuovo Wild Light. I quattro di Sheffield ibridano rock quadrato, dance ed elettronica, cercando la propria strada nell’affollato calderone post. Chi vuole giocare sicuro aspetta il 24 perché all’Init tornano i Dead Meadow, freschi di Warble Womb su Xemu Records. Tra i maggiori esponenti dell’attuale heavy psichedelia, la formazione di Jason Simon è espressione di un suono lisergico, rurale, romantico, primitivo. L’abbandono di Stephen McCarty (per inciso, uno dei migliori batteristi in circolazione) in favore dell’ex Mark Laughlin sarà duro da digerire. Ma sono inezie dinanzi alla magia di Everything’s Going On e Good Moanin’. Dead Meadow is for the children.
metromorfosi
ALESSANDRO ZOPPO 3
Jarboe
Dave Curran è un simpatico signore di New York che dal 1994 spacca i timpani con gli Unsane. In compagnia di Jim Paradise e Andrew Schneider ha ora in piedi i Pigs, il 25 dal Verme. Un monicker più che eloquente, quando hardcore, noise, metal e sludge si fronteggiano a colpi di riff slabbrati e ritmiche panzer. You Ruin Everything, ovvio. Se lo Stato uccide, meglio un viaggio in Africa. In Zaire per la precisione, il 26 all’Init per un tributo alle divinità della psichedelia krauta. White Sun Black Sun è il suono del cobra. Il suo ciclo chiude ottobre con due morsi: il ritorno dei P.I.L. di John Lydon il 27 all’Atlantico – mancavano a Roma da quasi 30 anni – e il selvaggio Mark Sultan il 28 al Muzak, carico di sfrenato garage e libidinoso rock'n'roll. Novembre si apre con la puntuale calata dei Karma To Burn al Sinister, rinnovati nella formazione (Evan Divine al posto di Rob Oswald, Rob Irish per Rich Mullins) e pronti a far rivivere i defunti con il loro groovy & goat-esque stoner strumentale. Da Duluth, Minnesota, attesissimo è il come back dei Low, il 4 all’Auditorium per condividere le soffici emozioni di The Invisible Way e festeggiare i vent’anni di carriera. Celebrazione del rumore il 6 all’Init con il noise post punk delle ZZZ'S. Le tre giapponesi fanno piombare in un’inquietante distopia garantita Thruston Moore. La prescrizione è il suicidio. Più cauti il 7 dal Verme i Destruction Unit: (deep) trip da mescalina nella loro Magick Powerhouse garantito. Bolidi space punk per onorare il culto di Hawkwind, ST 37 e Red Giant. L’8 all’Angelo Mai si indossano giacca stretta, ciuffo e stivaletto per i Calibro 35, nostrani Soundtracks Funkateers in giro per il Traditori di tutti Tour. Omaggio a Giorgio Scerbanenco e deal con la Record Kicks per ribadire che uccidere è lecito nel nome di Ennio Morricone, Franco Micalizzi e Stelvio Cipriani. Ancora Dal Verme il 9 per The Holydrug Couple, altra scoperta di casa Sacred Bones Records. Da Santiago un concentrato di post psichedelia gentile, mid tempo notturni e avvolgente dream pop. Al Traffic il 10 pane duro per denti resistenti: la liquidità roboante del collettivo berlinese The Ocean, il black jazz dei norvegesi Shining, la baraonda strumentale dei polacchi Tides From Nebula e il metal progressivo dei francesi Hacride. Da casa Ipecac il 15 al Sinister sarabanda jazzcore con Sax Ruins (il tentacolare Tatsuya Yoshida di Ruins e Zeni Geva) e le performance solitarie di Tatsuya e della sassofonista Ono Ryoko. Rock'n'roll is the law il 26 al Circolo con i britannici The Answer, emanazione 70's griffata Zeppelin e AC/DC. In apertura gli australiani Tracer. Chiude l’autunno un tris da sanguinamento di polsi e orecchie: il 27 in Auditorium il guru Nick Cave in compagnia dei Bad Seeds; il 5 dicembre dal Verme l’occultismo atavico della divinità ex Swans Jarboe; il 14 all’Orion le ballate oscure dei Death in June di Douglas Pearce. Let a wind catch a rainbow on fire!
ROCK ETC. 16 OTTOBRE/ OZRIC TENTACLES Orion - viale J. F. Kennedy 52 (Ciampino) - tel. 06.89013645 - ore 22.30 - euro 18 Per festeggiare 30 anni di carriera (nello spazio infinito...).
18 OTTOBRE/ CJ RAMONE + SENZABENZA Traffic Club - via Prenestina 738 - tel. 320.547412 - ore 22.00 Dai classici dei Ramones al recente Reconquista; in apertura, un culto del punk nostrano.
23 OTTOBRE/ ACID MOTHERS TEMPLE Sinister Noise - via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648 - ore 22.00 - euro 10 Gli alfieri giapponesi della psichedelia dopata.
23 OTTOBRE/ 65 DAYS OF STATIC Circolo degli Artisti - via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684 - ore 22.00 - euro 15 In bilico tra rock quadrato, dance ed elettronica.
24 OTTOBRE/ DEAD MEADOW Init Club - via della Stazione Tuscolana 133 - tel. 06.97277724 - ore 22.30 Tra i maggiori esponenti dell’attuale heavy psichedelia.
25 OTTOBRE/ PIGS Dal Verme - via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633 - ore 21.30 - euro 5 Hardcore, noise, metal e sludge si fronteggiano a colpi di riff slabbrati e ritmiche panzer.
26 OTTOBRE/ IN ZAIRE Init Club - via della Stazione Tuscolana 133 - tel. 06.97277724 - ore 22.30 Un tributo velenoso alle divinità della psichedelia krauta.
27 OTTOBRE/ P.I.L. Atlantico Live - viale dell'Oceano Atlantico 271d - tel. 06.5915727 - ore 21.30 - euro 26 John Lydon torna a Roma dopo quasi 30 anni.
28 OTTOBRE/ MARK SULTAN Muzak - via di Monte Testaccio 38 - tel. 333.2124586 - ore 22.00 Sfrenato garage e libidinoso rock'n'roll.
1 NOVEMBRE/ KARMA TO BURN Traffic Club - via Prenestina 738 - tel. 320.547412 - ore 22.30 Un groovy & goat-esque stoner strumentale che fa resuscitare i defunti e tramortisci i vivi.
metromorfosi
4 NOVEMBRE/ LOW Auditorium PdM - S. Petrassi - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 15/20 Si festeggiano i 20 anni di carriera con le soffici emozioni di The Invisible Way.
6 NOVEMBRE/ ZZZ'S Init Club - via della Stazione Tuscolana 133 - tel. 06.97277724 - ore 22.30 La celebrazione del rumore con una notte di puro noise post punk.
7 NOVEMBRE/ DESTRUCTION UNIT Dal Verme - via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633 - ore 21.30 - euro 5 Bolidi space punk per onorare il culto di Hawkwind, ST 37 e Red Giant.
8 NOVEMBRE/ CALIBRO 35 Angelo Mai - viale delle Terme di Caracalla 55/a - tel. 329.4481358 - ore 22.30 Omaggio prog a Scerbanenco nel nome di Morricone, Micalizzi e Cipriani.
9 NOVEMBRE/ THE HOLYDRUG COUPLE Dal Verme - via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633 - ore 21.30 - euro 5 Da Santiago un concentrato di post psichedelia, mid tempo notturni e avvolgente dream pop.
10 NOVEMBRE/ THE OCEAN + SHINING + TIDES FROM NEBULA + HACRIDE Traffic Club - via Prenestina 738 - tel. 320.547412 - ore 21.30 Pane duro per denti resistenti tra black jazz e metal progressivo.
15 NOVEMBRE/ SAX RUINS VS RUINS ALONE VS ONO RYOKO + UZ JSME DOMA Sinister Noise - via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648 - ore 22.00 - euro 10 Sarabanda jazzcore + performance solitarie di Tatsuya e della sassofonista Ono Ryoko.
26 NOVEMBRE/ THE ANSWER + TRACER Circolo degli Artisti - via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684 - ore 22.00 - euro 20 Emanazione 70's griffata Zeppelin e AC/DC; in apertura, gli australiani Tracer.
27 NOVEMBRE/ NICK CAVE & THE BAD SEEDS Auditorium PdM - S. S. Cecilia - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.802411 - ore 21.00 - euro 40/60 Tour di presentazione di Push the Sky Away, quindicesimo album della band.
5 DICEMBRE/ JARBOE Dal Verme - via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633 - ore 21.30 L’occultismo atavico della divinità ex Swans.
14 DICEMBRE/ DEATH IN JUNE Orion - viale J. F. Kennedy 52 - tel. 06.89013645 - ore 21.30 - euro 10 Le ballate oscure di Douglas Pearce :: a cura di Alessandro Zoppo
5
metromorfosi
CLASSICACONTEMPORANEA 18 OTTOBRE/ VILLA MÉDICIS Accademia di Francia a Roma - viale Trinità dei Monti 1 - tel. 06.67611 - ore 20.30 - euro 5/15 Per il festival Autunno in Musica, l’occasione unica di ascoltare Villa Médicis, commedia lirica in tre atti di Jules Mazellier dedicata a Villa Medici.
20 OTTOBRE/ IL SUONO SOSPESO. AVANGUARDIA E SPERIMENTALISMO NEGLI ANNI '60 Auditorium PdM - S. Petrassi - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.802411 - ore 20.30 - euro 15 In occasione dei cinquant’anni del Gruppo ‘63, una serata-omaggio a Luciano Berio e Luigi Nono; in programma A Floresta é jovem e cheja de vida (Nono, 1965) e Laborintus II (Berio, 1965).
3 NOVEMBRE/ DIE SCHACHTEL - ASPERN SUITE Auditorium PdM - S. Petrassi - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.802411 - ore 20.30 - euro 15 In programma Die Schachtel (Franco Evangelisti, 1963) e Aspern suite (Salvatore Sciarrino, 1979).
5 NOVEMBRE/ NEUE VOCALSOLISTEN STUTTGART Aula Magna La Sapienza - piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051 - www.concertiiuc.it - ore 20.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30, euro 5 per under 14
Barocco e contemporaneo dialogano grazie alla bravura dei Neue Vocalsolisten Stuttgart. Ai madrigali di Gesualdo da Venosa, che a più di quattrocento anni dalla composizione ancora lasciano stupefatti per la loro audacia, rispondono i madrigali moderni di Sciarrino e due prime esecuzioni romane di Filidei e della giapponese Baba.
16 NOVEMBRE/ IL QUARTETTO DI CREMONA - ESPLORANDO BEETHOVEN Aula Magna La Sapienza - piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051 - www.concertiiuc.it - ore 17.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30, euro 5 per under 14
Il Quartetto di Cremona alle prese con tre quartetti: della giovinezza, della maturità e dell'ultimo periodo di Beethoven.
26 NOVEMBRE/ BENEDETTO LUPO Aula Magna La Sapienza - piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051 - www.concertiiuc.it - ore 20.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30, euro 5 per under 14
Tutta la sensibiltà interpretativa di Benedetto Lupo nell’esecuzione di Brahms e Čajkovskij.
30 NOVEMBRE, 2 E 3 DICEMBRE/ MOZART - BRUCKNER Auditorium PdM S. S. Cecilia - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80242501 - ore 18.00 (30 novembre), 20.30 (2 dicembre), 19.30 (3 dicembre) - euro 19/52 Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Kent Nagano (direttore); Rafal Blechacz (pianoforte). In programma: Mozart (Concerto per pianoforte n. 24 K 491) e Bruckner (Sinfonia n. 3 "Wagner-Symphonie"). :: a cura di Elio Florian
7
AUTONOLEGGIO CON CONDUCENTE NCC RENT A CAR WITH DRIVER
SERVIZI TRASFERT: AEREOPOTI, PORTI, STAZIONI City Tour, disposizioni orarie, cene, gala, meeting, congressi, shopping, businnes, matrimoni, viaggi, convenzioni Hotel e B&B PREZZI FISSI
OUR SERVICES AIRPORT TRANSFERS FROM/TO AIRPORT OF ROME FIUMICINO/CIAMPINO Stations Transfers from/to stations of Rome Termini - Tiburtina - Ostiense transfer from/to Civitavecchia port City Tour & Escursions FIXED PRICES Send your request 24 hours prior the beginning of the service
AB Limousine Services Mob 24h (+39) 329.0675220 - www.ablimousineservices.com AB Limousine Services - ablimousineservices@gmail.com
metromorfosi
MOVIMENTI JAZZ 20 OTTOBRE/ JOSHUA REDMAN QUARTET Auditorium PdM S. Sinopoli - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 20 Joshua Redman è tra i tenorsassofonisti più apprezzati e più influenti tra quelli emersi alla fine del Novecento. Apre il concerto Paolo Rossi, interprete di alcune pagine tratte Dieci dicembre, ultima raccolta di racconti scritta da George Sauders.
24 OTTOBRE/ MULATU ASTATKE - SKETCHES OF ETHIOPIA Auditorium PdM S. Sinopoli - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 18 Nella musica del percussionista e orchestratore etiope si respirano intuito e talento, arguzia e genuinità. Testi e letture di Gabriella Ghermandi dal libro Regina di fiori e di perle.
25 OTTOBRE/ DANILO REA Auditorium PdM S. Petrassi - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 15 La grande versatilità e l'apertura musicale di Rea si sposano con la lettura di Fabrizio Gifuni dal libro Suburra di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo.
2 NOVEMBRE/ MINGUS DYNASTY - MINGUS SECONDO MINGUS Auditorium PdM S. Sinopoli - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 25 Con la morte di Charles Mingus, sua moglie Sue, si ritrovò tra le mani centinaia di brani inediti dalla portata innovativa sorprendente... Con Abraham Burton (sax tenore), Jaleel Shaw (sax alto), Philip Harper (tromba), Conrad Herwing (trombone), Boris Kozlov (contrabbasso), Helen Sung (piano) e Donald Edwards (batteria). Letture di Francesco Pannofino dal libro Mingus secondo Mingus di John F. Goodman.
9 NOVEMBRE/ LUCA AQUINO Casa del Jazz - viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731 - ore 21.00 Presentazione di aQustico, il suo nuovo lavoro discografico che ha in copertina un’opera di Mimmo Paladino.
27 NOVEMBRE/ IVAN VICARI & GIOVANNI COLASANTI Casa del Jazz - viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731 - ore 19.00 - ingresso libero Serata dedicata agli standard dell’organo con Ivan Vicari, uno dei migliori organisti jazz del panorama italiano, e Giovanni Colasanti alla batteria; presenta il concerto Paolo Veronesi.
12 DICEMBRE/ FABRIZIO BOSSO Casa del Jazz - viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731 - ore 21.00 Presentazione del nuovo album Purple con il suo trio Spiritual, insieme all’organo e al piano di Alberto Marsico e alla batteria di Alessandro Minetto. :: a cura di Beppe Manni
9
METROMORFICA VENEZIA 70 M
cinema
Una scena da Sacro Gra di Gianfranco Rosi
appature emotive di un non luogo di identità ritrovate - Una macchina celibe di Renato Nicolini e Le città invisibili di Calvino, i due testi che contengono il parto e lo sviluppo di Sacro Gra, luce italiana a caccia di un Leone d’Oro arrivato sorprendentemente. Estetica etica e poetica di altrove del saturneo raccordo anulare, monumento stradale di Roma per eccellenza: limbo-purgatorio di un flusso automobilistico incessante, che alienizza i suoi dintorni, fette di vita nelle quali ritrovare un pezzo di autentica umanità, di un’Italia di cui è possibile parlare in un modo diverso. Gianfranco Rosi, documentarista indipendente che ha sempre cercato di coniugare racconto del reale e struttura di cinema in una forma che superi la semplice e mera rappresentazione, accetta di girare il suo primo lavoro su commissione, costola visiva di un progetto più ampio avviato da Nicolò Bassetti, paesaggista urbanista che studia la storia e la complessità di luoghi e territori per valorizzarli in una rinnovata e funzionale identità. Elogio della lentezza e del cinema - Tsai Ming liang è uno dei cineasti più innovatori di questa contemporaneità, anche nel visivo capace solo di correre, stordendosi. Stray dogs (Gran Premio della Giuria), il lentissimo inseguimento-pedinamento di un uomo e dei suoi due figli, anime vaganti ai margini di una Taipei moderna. Lui, cartello-umano di un’agenzia immobiliare per appartamenti di lusso, assorbe traffico, perturbazioni meteorologiche ed umanità. I piccoli girovagano tra bosco, fiume, centri commerciali. Nella non storia a cui assistiamo, ogni scena è una rivelazione compositiva visiva e percettiva atipica ed acuta. Una trasfigurazione shockante: dal banco frigo di un ipermercato ad un lavatoio pubblico, a primissimi piani lasciati fluire dall’esistere dello straordinario Lee Kang-sheng, a forme urbane, spazi naturali attraversati e non da uomini-vagabondi esistenziali smarriti in mancanze da colmare, invano. L’affrancamento da bisogni superflui neppure pare liberarci.
metromorfosi
Una scena da Ana Arabia di Amos Gitai
Il piano sequenza è ritmo politico e visivo dell’utopia-possibilità di convivenza – Amos Gitai con Ana Arabia compenetra in sostanza e forma l’infinita agonia della questione Mediorientale. Il piano sequenza di 85 minuti rende il tempo autentico che Israele e Palestina dovrebbero concedersi reciprocamente, in una coesistenza che è quotidianità, senso di umanità comune che racchiude entrambi i popoli. Mio Leone d’Oro, per l’innovazione di linguaggio che il cineasta israeliano ha portato, concettualmente: una filosofia del tecnicismo filmico che recupera l’Umanesimo che il cinema ha perduto. Yael è una giovane giornalista ebrea venuta ad indagare su Ana, ebrea deportata in un campo di concentramento che ha sposato un Arabo. Ana è morta, ma nel semicerchio al confine tra Jaffa e Bat Yam è rimasta la sua famiglia. Insieme ad altri emarginati Arabi ed Ebrei. Le parole che ascoltiamo penetrano in noi come la coreografia visiva compiuta insieme alla steadicam che lambisce, accarezza e sosta nell’avamposto dell’utopia, in una danza lenta, sinuosa, con pause, ritorni, ‘circumnavigazioni’. Yael la conduce con una grazia e un’attenzione che simboleggiano il lato attivo dell’ascolto, primo essenziale gesto reciproco per qualunque possibile dialogo. L’‘altro’ che abita in noi. - Xavier Dolan, il più giovane regista della storia del Concorso Ufficiale. Tom à la ferme si lega appena agli angoli di un thriller e di una psiche da deviazione standardizzata, scavando con straordinaria profondità simbolica, visiva e narrativa nella nevrosi di due esseri che cercano di colmare i rispettivi vuoti. Dolan (dall’omonima pièce teatrale di Michel Marc Bouchard) trasfigura sullo schermo il limbo territoriale e mentale della fattoria e dei meccanismi ancestrali e di sangue, corrosivi fino all’osso di coloro che la popolano e di chi vi rimane irretito. Tom (lo stesso Dolan), giovane creativo pubblicitario, attraversando il mare verde del Quebec agricolo e placidamente calmo (luogo di sepoltura del suo compagno) abbraccia tutta intera la fine di un amore. Verrà risucchiato in un luogo, in un tempo (fisico e mentale) del quale assaporerà il fascino ambivalente di una corruzione-contaminazione alimentata dagli stessi suoi componenti: Agathe, la madre-vedova e il suo protettore/prigioniero Francis (l’altro e unico figlio restatole accanto). Incredibile pecca della giuria veneziana, la mancata assegnazione di un premio.
MARIA CERA 11
GRANDESCHERMO
film
GLORIA Il bravissimo cileno Lelio osserva con onestà e concretezza la condizione della donna in una società che cerca di ricostituirsi dopo gli anni della dittatura. Scava senza falsi pudori nell’intimità della sua eroina Gloria (Paolina Garcia), quasi sessantenne e con un divorzio alle spalle. Emancipata, indipendente e coraggiosa nel vivere le pulsioni di un corpo ancora avido di vita, Gloria cerca di non cedere il passo al disincanto nella ricerca dell'amore, di un compagno con cui condividere un tratto significativo del proprio cammino. Il neo-divorziato Rodolfo (Sergio Hernandez) pare incarnarne l’illusione. All'immaturità sentimentale dell'incontro inizialmente felice Gloria dovrà reagidal 10 ottobre re con fermezza.
LA VITA DI ADELE Vincitore a Cannes 2013, La vita di Adele è uno splendido scuotimento intimo ed emotivo che il talentuoso Kechiche ha realizzato ispirandosi al graphic novel Blue is the warmest colour di Julie Maroh. Il film traccia una figura femminile che simboleggia l’essenza della scoperta dell'amore e dell’appagamento del proprio desiderio, rivelata da Kechiche in un erotismo diretto, coinvolgente, dirompente. L'adolescente e inconsapevolmente famelica di vita Adele (Adèle Exarchopoulos) incontra Emma (Léa Seydoux), viso e capelli corti blu indimenticabili. Le due donne vivranno insieme una rarissima esperienza d'appagamento assoluto, seguita da un disorientamento necessario per comprendere che ciò che si sta consumando e perdendo è una straordinaria fusione tra due dal 24 ottobre esseri.
IL TOCCO DEL PECCATO Un preludio di morte è la premessa di Jia Zhang-Ke per raccontare tre storie di omicidi e un caso di suicidio accaduti in quattro province della Cina distribuite da Nord a Sud lungo l'immenso territorio del gigante dai piedi d'argilla. Jia Zhang-Ke inquadra nel sangue la Cina contemporanea, un impero economico dentro un’espansione ancora fragile e contraddittoria, consumato dalla violenza dilagante. Nella geografia paesaggistica e umana delineata, l'incomunicabilità con il proprio vicino e la migrazione alla ricerca di una condizione di vita migliore disattesa, incarnano il fondamento del conflitto sociale, economico e privato… Il fulcro di un cinema alla ricerca del reale che si definisce in una rappresentazione brillantemente rivisitata del genere. dal 7 novembre
metromorfosi
VENERE IN PELLICCIA Thomas (Mathieu Amalric), deluso dalle audizioni per scritturare l'attrice che interpreterà Vanda nella pièce ispirata al romanzo di Leopold Von Sacher-Masoch, si accinge a lasciare il teatro quando una misteriosa e volgare aspirante al ruolo (Emmanuelle Seigner) fa irruzione pretendendo la sua chance. Decadenza e attrazione, sottomissione sessuale e piacere derivato occupano la scena e si declinano in ruoli interscambiabili e continuamente contesi. Regista e attrice si trascinano in un incontro di seduzione sadomasochista danzato sul confine tra realtà e finzione. Nello spazio circoscritto del teatro, Polanski denuda il rapporto tra regista e attore, tra chi plasma e chi si lascia plasmare, portandone alla ribalta il patto di dal 14 novembre dominazione bilaterale intrinseco.
DIETRO I CANDELABRI Soderbergh firma un biopic difficile dove luci e ombre di un artista omosessuale che non fece mai coming out, smodato, carismatico e sempre alla ricerca di nuovi amori raccontano una storia intima, un'epoca e un mondo. Michael Douglas è Liberace, innegabile intrattenitore televisivo e teatrale che ha fatto del kitsch un'arte spettacolare, morto per AIDS alla fine degli anni '80. Soderbergh immortala il retroscena di quel palco appesantito da vistosi candelabri poggiati sul pianoforte nella parabola discendente di un artista che, all'apice della carriera, viene coinvolto nella storia d'amore più forte e struggente della sua vita, quella che devastò Thorson (Matt Damon), il suo comdal 5 dicembre pagno dell'epoca.
IL PASSATO Una situazione di crisi domestica aggravata dalla distanza culturale di una coppia alla deriva si trasforma in un incalzare di misteri e svelamenti scatenati da un passato incombente. Marie (Bérénice Bejo) chiede al marito Ahmad (Ali Mosaffa) di ritornare a Parigi da Theran per ultimare le pratiche del divorzio. La donna convive ormai con un altro uomo, Samir (Tahar Rahim). L'arrivo di Ahmad nella quotidianità turbolenta della coppia incarna la pericolosità dell'irrisolto alloggiata nel tempo che fu, e che forse non si è ancora concluso. L'iraniano Farhadi eccelle nella capacità di rivelare, attraverso l'intimità di una storia universale, una società complessa e claustrofobica, lasciandola emergere nelle parole, nei disagi e nelle costrizioni dal 19 dicembre dei personaggi. :: a cura di Francesca Vantaggiato
13
metromorfosi
IL CINECONTORSIONISTA 8-13 OTTOBRE/ INTERNAZIONALE A ROMA Sala Cinema Palazzo Esposizioni - scalinata di via Milano 9 a - V. o. sottotitolata in Italiano. Ingresso libero fino ad esaurimento posti - www.palazzoesposizioni.it Smettere di credere (troppo) a qualcosa o qualcuno: questa la tematica che attraversa la selezione 2013 dei migliori doc che la rivista Internazionale propone al Palazzo delle Esposizioni direttamente dal festival ferrarese. Dai drammi sociali a quelli più intimi, è il fare i conti con l’insegnamento delle esperienze vissute, la testimonianza che le differenti storie raccontate ci lasciano: una redenzione attiva.
12-20 OTTOBRE/ ASIATICA FILMMEDIALE XIV EDIZIONE La Pelanda – MACRO - piazza Orazio Giustiniani 4 www.asiaticafilmmediale.it Bella e necessaria la filosofia visiva degli Incontri con il Cinema Asiatico. Tra i film in competizione: Television (2012) di Mostofa Sarwar Farooki. Storia del vano tentativo del capo villaggio Amin di difendere la tradizione dalla modernità. A Fallible Girl (2013) di Conrad Clark. Un’inedita Dubai nel sogno-riscatto di due ragazze cinesi: creare un’azienda agricola nel deserto. Yozgat Blues (2013, foto) di Mahmut Fazıl Coskun: Yavuz, cantante decaduto che vive insegnando musica, si riscatta in un cambio ambientale ed emotivo difficile da proteggere.
2-6 NOVEMBRE/ PITIGLIANI KOLNO'A FESTIVAL VIII ED. Casa del Cinema - largo Marcello Mastroianni 1 - www.pitiglianikolnoafestival.it - ingresso libero fino ad esaurimento posti Unica rassegna cinematografica in Italia dedicata al cinema israeliano e di argomento ebraico. Segnaliamo il doc I Guardiani d’Israele – The Gatekeepers di Dror Moreh, che ha fatto discutere, non solo in Israele: 6 ex capi dei servizi segreti israeliani (Shin Bet) raccontano per la prima volta la loro verità. Le interviste, alternate a rari materiali d'archivio, formano una contro-storia in cui anche crimini e sangue sono parte di un disegno che prosegue con ostinata coerenza dal 1948.
8-17 NOVEMBRE/ FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA VIII ED. Auditorium Parco della Musica - viale P. De Courbetin 30 e MAXXI - via Guido Reni 4a www.romacinemafest.it James Gray e Larry Clark rispettivamente presidenti del Concorso Ufficiale e di CinemaXXI (nuove correnti del cinema mondiale).Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon (in 3D) di Tsui Hark (Maverick director 2013) è una delle prime internazionali Fuori Concorso. I primi 4 titoli del Concorso: Her di Spike Jonze; Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée; Out of the Furnace di Scott Cooper; Another Me di Isabel Coixet. In prima mondiale (nel programma di CinemaXXI) Fear of Falling di Jonathan Demme, protagonista anche di una masterclass. Il doc L’amministratore di Vincenzo Marra aprirà il concorso di CinemaXXI. :: a cura di Maria Cera - cinema@metromorfosi.com
15
metromorfosi
DOMINIO PUBBLICO
teatro
ttobre è mese di ripresa: ripresa dei ritmi pieni di lavoro anche per chi ha procrastinato con vacanze tardive il recuperato scontro col tran tran quotidiano, ripresa della lotta con sbalzi climatici che iniziano progressivamente a farsi più severi e tingono d’autunno la percezione dell’ambiente e, naturalmente, ripresa piena delle attività e iniziative teatrali compiute fuori dalla sospensione propositiva dei circuiti della bella stagione. Per affrontare il rientro le scelte possibili implicano due orientamenti differenti: uno improntato al mantenimento delle modalità e delle abitudini conosciute, l’altro volto a sperimentare cosa la fusione di realtà prima autonome – seppure in parte affini – possa lasciar germinare partendo dalla condivisione di sforzi e obbiettivi. Dal tentativo di applicazione di questo secondo genere di politica sembra esser derivato il progetto Dominio Pubblico. Nato dalla connessione e dal coordinamento di cartelloni tra il Teatro Argot Studio e il Teatro dell’Orologio, l’esperienza ha l’intento di portare sui palcoscenici capitolini alcune delle compagnie più valide del panorama contemporaneo non necessariamente connesse al circuito dei teatri istituzionali. Dunque il cuore centrale, antico di Roma accoglierà fra gli spazi performativi di Trastevere e via dei Filippini le tre repliche degli spettacoli proposte nei weekend (dal venerdì alla domenica) in maniera alternata. Il programma è vario, nel complesso sembra riservare sorprese che vale la pena verificare e accosta nomi di ensemble e protagonisti più conosciuti ad altri di gruppi e artisti giovani, forse solo per questo meno consolidati. Tra i tanti Teatro Minimo, i Sacchi di Sabbia, Balletto Civile, Le belle bandiere, il duo Berardi-Casolari, la Compagnia Krypton, Nerval Teatro, Roberto Latini, Carullo-Minasi, Matteo Tarasco e molti ancora. L’idea intera sarà fiancheggiata da una serie di altre iniziative pensate per incrementare la partecipazione attiva e indispensabile del pubblico che culminerà in aprile con l’apertura a un gruppo di ragazzi sotto i venticinque anni, cui sarà data per una settimana la possibilità di gestire completamente il lavoro dei teatri, dalla biglietteria alla comunicazione, dai cartelloni alla messa a punto pratica degli allestimenti. Insomma, una buona occasione per tentare di lasciarci affascinare una volta ancora dalla freschezza di un tentativo, dalla sua tensione alla novità.
MARIANNA MASSELLI 17
Teatro Minimo - foto di Mirella Caldarone
O
ROMAEUROPA
teatro
Dada Masilo - Il lago dei cigni © John Hogg
T
he art reacts, emblematico titolo della XXVIII edizione del RomaEuropa Festival, porta con sé la tenace convinzione che l’arte – agita vista ascoltata percepita – possa essere un ottimo strumento di reazione contro lo stato di crisi, di intorpidimento, di povertà intellettuale ed emotiva che ci circonda. Molti degli spettacoli, pur mantenendo la propria cifra etica e stilistica, sembrano quasi declinare le diverse sfaccettature di questa macrotematica. Non è un caso che la storia divenga bacino da cui attingere: se l’incontro realmente avvenuto tra Pinochet e la Thatcher acquisisce in Aliados (11/10 – Palladium) la forma di un teatro musicale che mixa suoni acustici ed elettronici, Antonio Latella dirigerà gli attori della Schauspielhaus viennese nella scommessa di dar voce ad un rappresentante delle SS in Die Wohlgesinnten (12-13/10 – Eliseo), mentre lo scenario dei recenti suicidi greci sarà luogo d’azione per lo spettacolo performance di Tagliarini/Deflorian, Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni (7-10/11 – Palladium). Reazione e messa in crisi per la creazione di un proprio sistema sono i lavori di Jan Fabre, presentati all’Eliseo (in due riallestimenti storici del 1984, The power of theatrical madness – 16-17/10 e le otto ore del 1982, This is the theatre like it was to be expected and foreseen – il 20/10) e alla Galleria del MAXXI con una mostra fino a gennaio. Spostare l’accento su un discorso più intimo tocca ad Alessandro Sciarroni che in Untitled - I will be there when you die (23/10 – Palladium) si interrogherà sulla fragilità umana alla distruzione di certi stereotipi circensi. Dal panorama della nuova coreografia africana (presenza ricchissima in questa edizione) Dada Masilo approfondirà la dialettica tra generi, non solo artistici, rivisitando Il lago dei cigni (6-10/11 – Argentina). Ancora un classico come Hedda Gabler (24-27/10 – Argentina) testimonierà il pregevole lavoro con gli attori di Ostermeier, mentre la prima coreografia per più danzatori di Giorgia Nardin, All dressed up with nowhere to go, (26/10 – Opificio Telecom) sarà luogo per cogliere le trasformazioni di movimento e le sue contraddizioni. Sicuramente da non perdere l’ultimo lavoro della Socìetas Raffaello Sanzio con The four season restaurant (30/10-3/11 – Argentina) al cui centro si innesca una riflessione allo stesso tempo concreta e poetica tra scena e artista.
VIVIANA RACITI
metromorfosi
teatro e critica LA SEMPLICITÀ INGANNATA DI MARTA CUSCUNÀ 'è un'artista nata a Monfalcone, già segnalata al Premio Scenario 2011, che è stata capace di fondere la tradizione del teatro di figura con la narrazione civile riportando nei nuovi territori della ricerca teatrale italiana un gusto mitteleuropeo per l'artigianato dedicato alle marionette e ai pupazzi: Marta Cuscunà. Ma la connotazione estetica si lega appunto ad una ricerca su tematiche urgenti nel dibattito culturale. Così anche la sua seconda opera La semplicità ingannata (apprezzata a Short Theatre 2013) riflette sul ruolo della donna nella società e, insieme al fortunato È bello vivere liberi!, compone parte del progetto Resistenze femminili nel nostro paese. Nascere senza avere in dote da parte di madre natura una certa bellezza, che avrebbe rappresentato un patrimonio per padri padroni intenti a misurare il successo della propria genitorialità con matrimoni benedetti dal denaro, voleva dire per una donna del Cinquecento conquistarsi una via preferenziale per il convento; con o senza vocazione, le celle della clausura si aprivano di fronte alle gioie e ai timori dell'adolescenza. Di questo ci parla Marta Cuscunà con ironia e grazia, e lo fa andando a rispolverare una di quelle che al cinema definirebbero, tra i titoli di testa, “una storia vera”: le vicende delle Clarisse di Udine. La drammaturgia, che trae ispirazione anche dalle opere di Arcangela Tarabotti, evidenzia le multiple capacità teatrali della giovane interprete ed autrice, eccellente sia nel prestare la voce alle “pupazze” monache sia quando affronta la scena nella solitudine del monologo. Il risultato è uno spettacolo godibile e profondo allo stesso tempo, con il solo rischio di lasciare poco spazio a una messa in crisi del tema e dello spettatore. Eppure la resistenza delle suore e il loro ribellarsi alla tradizione ecclesiastica diventano immagine simbolo e trasfigurazione metaforica di una lotta al potere combattuta con ingegno e cultura, oggi necessità quotidiana.
ANDREA POCOSGNICH 19
Marta Cuscunà - foto di Ilaria Scarpa
C
PALCO 06 12–13 OTTOBRE/ DIE WOHLGESINNTEN Teatro Eliseo - via Nazionale 183 – tel. 06.4882114 - romaeuropa.net - ore 20.45 e dom. 17.00 - euro 10/25 Tratto dal romanzo di Jonathan Littell Le benevole, il nuovo lavoro teatrale di Antonio Latella ripercorre la storia di Maximilian Aue, un criminale delle SS sfuggito alla cattura, tracciandone una dettagliata mappa psicologica e concentrandosi principalmente sul suo percorso di iniziazione e cedimento al male.
25-27 OTTOBRE/ LA VARIANTE E.K. Teatro Tordinona - via degli Acquasparta 16 - tel. 06.68805890 - ore 21.15, dom. 18.00 - euro 7/10 Elogiato come spettacolo teatrale realmente moderno e innovativo, La variante E.K. ritorna in scena a grande richiesta. Luca Ruocco e Ivan Talarico conducono gli spettatori all'interno della particolare vicenda del suicidio di E.K. Compagnia Doppiosenso Unico.
30 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE/ THE FOUR SEASONS RESTAURANT Teatro Argentina - largo di Torre Argentina 52 - tel. 06.684000311 - ore 21.00, sab. 19.00 e dom. 18.00 - euro 12/30 altre info su romaeuropa.net Romeo Castellucci porta in scena la sua nuova creazione realizzata con la Socíetas Raffaello Sanzio. Continua il lavoro del regista sul concetto di negazione dell'immagine nella società dell'immagine, aggiungendo nuovi tasselli ai precedenti Sul concetto di volto nel figlio di Dio e Il velo nero del pastore.
3-5 NOVEMBRE/ CIRCUS KLEZMER Teatro Vascello - via Giacinto Carini 78 - tel. 06.5898031 - ore 21.00 - euro 15/20 Direttamente da Barcellona ritorna a Roma lo spettacolo che ha conquistato il pubblico e la stampa di tutta Europa. In scena attori e musicisti che sono anche acrobati, giocolieri e clown, accompagnati dalla musica klezmer. Idea e regia di Adriàn Schvarzstein.
7–10 NOVEMBRE/ CE NE ANDIAMO PER NON DARVI ALTRE PREOCCUPAZIONI Teatro Argentina - largo di Torre Argentina 52 - tel. 06.684000311 - ore 20.30 - euro 14/20 - romaeuropa.net Il nuovo lavoro d'indagine esistenziale e di ricerca attoriale del duo Deflorian/Tagliarini prende spunto dalle pagine iniziali del romanzo L'esattore di Petros Markaris.
8–10 NOVEMBRE/ BRANDELLI D'ITALIA Teatro Furio Camillo - via Camilla 44 - tel. 06.97616026 - ore 21.00 - euro 8 + euro 2 di tessera associativa È un paese in rovina questo? O lo è sempre stato e la condizione di precarietà perenne è la nostra arma migliore? Piccola Compagnia Impertinente.
metromorfosi
12 NOVEMBRE – 8 DICEMBRE/ IL SOCCOMBENTE Piccolo Eliseo Patroni Griffi - via Nazionale 183 - tel. 06.48872222 - ore 20.45, dom. 17.00 e lun. riposo - euro 11/20 Nadia Baldi cura la regia del romanzo di Thomas Bernhard. Due giovani amici raggiungono Salisburgo per frequentare un corso di perfezionamento pianistico. Qui incontreranno un ragazzo misterioso e geniale, Glenn Gould. Il loro legame si rivelerà fatale per uno dei tre. Con Roberto Herlitzka.
14 NOVEMBRE – 2 DICEMBRE/ UNA SOLITUDINE TROPPO RUMOROSA Teatro Argot - via Natale del Grande 27 - tel. 065898111 - ore 20.45, dom. 18.00 e lun. riposo - euro 8 + euro 3 di tessera associativa Un'opera teatrale in tre tempi, un viaggio dentro il romanzo dello scrittore boemo Bohumil Hrabal iniziato ben diciassette anni fa. Andrea Renzi sceglie di continuare a confrontarsi con il personaggio di Hanta, portando in scena vari momenti della sua storia.
22–24 NOVEMBRE/ 456 Teatro Tor Bella Monaca - via Bruno Cirino - tel. 06.2010579 - ore 21.00 e dom. 18.00 euro 5 Una famiglia e la sua vita isolata in una valle. Metafora del barbaro conservatorismo dell’istituzione caposaldo della società. Mamma, padre e figlio litigano, pregano, si odiano, ognuno rappresenta per l'altro quanto di più detestabile ci sia al mondo, ma l'arrivo di un ospite atteso da tempo potrebbe cambiare il loro futuro. Scritto e diretto da Mattia Torre.
26 NOVEMBRE – 1 DICEMBRE/ BENLINGUER, I PENSIERI LUNGHI Teatro Vittoria - piazza di Santa Maria Liberatrice 10 - tel. 06.5781960 - ore 21.00 e dom. 17.30 - euro 11/26 Lo spettacolo di Eugenio Allegri ripercorre quarant'anni di storia del nostro paese attraverso la figura carismatica di Enrico Berlinguer partendo dal presupposto che le sue idee, impregnate di correttezza e sobrietà, e il suo nuovo modo di fare politica, incentrato sulla comunicazione personale, rappresentano un viatico per capire meglio il nostro presente.
29–30 NOVEMBRE/ NOT HERE NOT NOW Teatro del Lido di Ostia - via delle Sirene 22 Ostia - tel. 06.0608 - ore 21.00 - euro 5/8 Andrea Cosentino incontra e si scontra con l'arte contemporanea. Not here not now nasce dall'esigenza di indagare il rapporto tra arte e vita, attraverso il resoconto di un'esperienza attiva con un'icona della body art: Marina Abramović.
6-8 DICEMBRE/ ZOO PARADISO Teatro Quarticciolo - via Ostuni 8 - tel. 06.98951725 - ore 21.00 e dom. 18.00 - euro 8/10 È il 4 novembre del 1992. Siamo a Sarajevo durante gli anni dell'assedio. Due personaggi di etnie differenti si ritrovano segregati all'interno di un deposito-macelleria sul retro dello zoo della città. La precaria solidarietà tra i due si rompe quando una giovane ragazza, Sanya, viene uccisa sotto i loro occhi... Di e con Riccardo De Torrebruna. :: a cura di Marcella Santomassimo - teatro@metromorfosi.com
21
GEMME DELL’IMPRESSIONISMO
Manet, Oysters
T
arte
ante esposizioni sugli Impressionisti si sono tenute a Roma, ma questa volta – al Museo dell’Ara Pacis potremo vedere per la prima volta i capolavori della collezione della National Gallery of Art di Washington. Si tratta di un prestito di alto valore, reso possibile grazie ad uno scambio fra Istituzioni all’interno del progetto Dream of Rome. Infatti, dal 15 ottobre la “Rotunda” dello stesso museo di Washington ospiterà la splendida statua del nostro Galata capitolino ai Musei Capitolini, iniziativa che rientra nell’“Anno della Cultura Italiana” negli Stati Uniti. Come sappiamo, gli Impressionisti dipingevano "en plein air", con una tecnica rapida che permetteva di completare l'opera in poche ore. Essi volevano riprodurre sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comunicava loro nelle varie ore del giorno e in particolari condizioni di luce; lo studio dal vero del cielo, dell'atmosfera, delle acque eliminò il lavoro al chiuso, nell'atelier, lo studio, nel quale venivano completati i quadri più grandi o eseguiti i ritratti. Lo sfondo, il paesaggio, non è per i maestri impressionisti qualcosa di aggiunto, ma avvolge le figure. Oggetti e persone vengono dunque trattati con la stessa pennellata ampia e decisa, con contrasti di luci e ombre, e colori forti e vividi. La prima manifestazione ufficiale della nuova pittura si tenne il 15 aprile 1874, presso lo studio del popolare fotografo Nadar, alla quale parteciparono Claude Monet, Edgar Degas, Alfred Sisley, Pierre Auguste Renoir, Paul Cézanne, Camille Pissarro, Felix Bracquemond, Jean-Baptiste Guillaumin, Berthe Morisot e la pittrice statunitense Mary Cassatt. La mostra del '74 fu di per sé un'azione eversiva in quanto, al di là dell'estrema modernità delle singole opere che sconvolse la critica, venne compiuta in risposta e contro il Salon, che le aveva rifiutate, e gli studi accademici in generale.
metromorfosi
Boudin, Beach scene
Dagli assolati prati di primavera di Alfred Sisley alle affascinanti nature morte di Edouard Manet e Paul Cézanne, agli interni “Nabis” di Pierre Bonnard e Edouard Vuillard, ai colori saturi e vibranti di Pierre-Auguste Renoir, la collezione del più importante museo nazionale d’America comprende capolavori che raccontano l’ispirata innovazione nel colore, nel tocco e nella composizione, che hanno reso la pittura francese di fine Ottocento uno dei momenti cruciali della storia dell’arte. La mostra dedicata al nuovo linguaggio con cui gli Impressionisti, dal 1870 circa, raffigurano il paesaggio, tentando di integrare natura e industria, città e campagna, raccoglie una settantina di opere, ed ha un percorso suddiviso in sezioni tematiche che vanno dal ritratto - le figure femminili in particolare - alla natura morta, fino alle rappresentazioni dei paesaggi e della vita moderna.
Sarà un excursus tematico ma anche temporale, a partire da Boudin - precursore dell’Impressionismo e maestro di Monet, celebre per aver raccontato la vita mondana dell’epoca - fino all’apertura al nuovo secolo con Bonnard e Vuillard. Tra le tante tele in mostra potremo ammirare: Alle corse (1875) di Manet; Argenteuil (1872) di Monet; Madame Monet e suo figlio (1874); Raccogliendo i fiori (1875) e Giovane donna che tesse i suoi capelli (1876) di Renoir; Letti di fiori in Olanda (1883), tra le prime pitture di paesaggio del tormentato Van Gogh; La battaglia dell’amore (1880) e alcune delle infinite nature morte di Cézanne; Ballerine dietro le quinte (1876/1883) e Autoritratto con colletto bianco (1857) di Degas; Autoritratto dedicato a Carrière (1888 o 1889) di Gauguin; Studio per “La Grande Jatte” (1884-5) di Seurat; Carmen Gaudin (1885) di Henri de Tolouse-Lautrec. Sarà esposta anche Sorella dell’artista alla finestra (1869), un’opera della protagonista femminile dell’Impressionismo, Berthe Morisot, la cui pittura fu definita da Mallarmé come una sintesi di “furia e nonchalance”.
DAL 23 OTTOBRE AL 23 FEBBRAIO 2014 MART/DOM 9-19 - EURO 8/10 MUSEO DELL’ARA PACIS LUNGOTEVERE IN AUGUSTA (ANGOLO VIA TOMACELLI) - TEL. 06.0608 NATALIA MASSIDDA 23
DOVEARTE RVB ARTS & ANTIQUARIATO VALLIGIANO LUCIANELLA CAFAGNA. QUALCOSA DI IMPORTANTE via delle Zoccolette 28 e via Giulia 193 - tel. 06.6869505 - www.rvbarts.com - orario negozio; dom e lun chiuso ingresso libero – dal 10 ottobre al 23 novembre La nuova galleria RvB Arts, promotrice dell’accessible art, ci presenterà – nella sua sede in via delle Zoccolette, e nella galleria antiquaria in via Giulia – la mostra personale della Cafagna; in particolare le sue ultime opere che ruotano intorno al tema dell’età infantile e dell’adolescenza. È questo uno dei suoi temi ricorrenti: “Da Freud a Marcel Proust, da Truffaut a Louise Bourgeois, passando per Balthus, l’infanzia, l’adolescenza sono i luoghi dove tutto si compone, dove la vita è vissuta con il massimo di concentrazione, e anche se attraverso il gioco, con il massimo di serietà. È l’età della vita più densa di mistero, di senso, di intense felicità, dolori, scoperte. Da sempre è il luogo che cerco di raccontare” dice Lucianella Cafagna. Lo stile dell’artista romana, con il suo senso di sospensione senza tempo, tra memoria e l'oblio, unisce l'eleganza formale dello studio tradizionale ad uno slancio nel mondo contemporaneo.
S.T. FOTO LIBRERIA GALLERIA DINO IGNANI. 80’S DARK PORTRAITS via degli Ombrellari 25 - tel. 06.64760105 - www.stsenzatitolo.it - lun/sab 10.30-19.30 ingresso libero – dal 19 novembre al 22 dicembre Nello spazio polivalente della piccola traversa di Borgo Pio, i curatori Matteo Di Castro e Paola Paleari ci presentano l’ultimo lavoro di Dino Ignani: una selezione di ottanta ritratti, stampati sia su carta fotografica sia in formato-locandina. Il fotografo romano ha iniziato nella metà degli anni Settanta e, negli anni Ottanta si è fatto conoscere per una rappresentazione standardizzata e distaccata del new look di quel periodo e di quell’Italia giovane e “giovanile”, unica e spettacolare.
GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA MARCEL DUCHAMP. TRACCE DI UN PERCORSO ITALIANO viale delle Belle Arti 131 - tel. 06.32298221 -www.gnam.beniculturali.it - mart/dom 10.3019.30 - ingresso 12/9.50 euro – dall’8 ottobre al 19 gennaio 2014 In occasione del centenario del primo ready-made di Duchamp (Ruota di bicicletta), la Galleria ha organizzato una mostra dove vengono presentati i quattordici ready-made donati da Arturo Schwarz al museo nel 1997, accompagnati da una selezione di importanti opere e di documenti originali, fondamentali per la comprensione del percorso duchampiano. Il progetto espositivo si concentra su lavori organici e non convenzionali, legati alla parola come formulazione del pensiero. Questa esposizione vuole anche testimoniare l'influenza che Duchamp, animatore del Dadaismo, Surrealismo e dell’arte concettuale, ebbe sulla scena artistica italiana quando, in seguito alle mostre personali presso la Galleria Schwarz di Milano nel 1964, e a Roma presso lo spazio Gavina nel 1965, diede l'occasione ad alcuni artisti italiani di entrare in contatto diretto con lui. Sono infatti presenti anche le opere di Baj, Baruchello, Dangelo e Patella.
metromorfosi
CHIOSTRO DEL BRAMANTE CLEOPATRA. ROMA E L’INCANTESIMO DELL’EGITTO Arco della Pace 5 - tel. 06.916508451 - www.chiostrodelbramante.it - lun/ven 10-20; sab e dom 10-21 - ingresso 12/10 euro – dal 12 ottobre al 2 febbraio 2014 Il percorso espositivo ci mostra i protagonisti principali della complessa vicenda che ha luogo allo scadere della Repubblica romana: Gneo Pompeo, Giulio Cesare, la regina Cleopatra VI e l’imperatore Ottaviano Augusto.
COMPLESSO DEL VITTORIANO CEZANNE E GLI ARTISTI DEL XX SECOLO via San Pietro in Carcere - tel. 06.780664 - www.comunicareorganizzando.it - lun/giov 9.30-19.30; ven/dom 9.30-23.00; domenica 9.30/20.30 ingresso 12/9 euro – dal 4 ottobre al 2 febbraio 2014 L’esposizione coniuga il Cézanne innovatore, padre del Cubismo, al Cézanne classico. Partendo dalla circolazione delle opere del maestro francese in Italia, la mostra ripercorre esposizioni, collezioni ed articoli che trattano la sua pittura, fondamentale e fruttuosa per tutti coloro che dipingeranno dopo di lui; tra gli italiani, ad esempio, Boccioni, Morandi, Severini e De Pisis.
SCUDERIE DEL QUIRINALE AUGUSTO via XXIV Maggio 16 - tel. 06.39967500 - www.scuderiequirinale.it - dom/giov 10-20; ven e sab 10-22.30 - ingresso 12/9.50 euro – dal 18 ottobre al 9 febbraio 2014 Organizzata in occasione del bimillenario della morte (19 agosto del 14 d.C.), la mostra presenta le tappe della folgorante storia del primo imperatore, in parallelo alla nascita di una nuova epoca storica.
FONDAZIONE ROMA MUSEO. PALAZZO SCIARRA IL TESORO DI NAPOLI. I CAPOLAVORI DEL MUSEO DI SAN GENNARO via M. Minghetti 22 - tel. 06.697645599 - www.fondazioneromamuseo.it - mart/dom 10-20; lunedì 15-20 - 10/8 euro – dal 30 ottobre al 16 febbraio 2014 Con venticinque milioni di devoti sparsi in tutto il mondo, San Gennaro è il santo cattolico più famoso e conosciuto nel mondo. La mostra offre l'occasione per approfondire dal punto di vista scientifico l'inestimabile valore artistico e culturale del Tesoro a lui dedicato: settanta opere di inestimabile valore, lungo un percorso affascinante tra devozione e pregiudizio, fede e incredulità.
MUSEO DELL’ARA PACIS GLI IMPRESSIONISTI DA WASHINGTON A ROMA Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli) - tel. 06.0608 - www.arapacis.it - mart/dom 919 - ingresso 10/8 euro – dal 23 ottobre al 23 febbraio 2014 Finalmente a Roma i capolavori della collezione impressionista e post impressionista della National Gallery of Art di Washington. Per approfondire, leggi pagg. 22-23. :: a cura di Natalia Massidda - arte@metromorfosi.com
25
metromorfosi
27
PROMESSA ESTETICA
quaderni di domani
IL PENSIERO (ESTETICA GIOVANE) Infischiandosene di una maniera puntuta sulle punte delle rime fini come il coltello morso dal cane che ritaglia l'immagine che non mi lascia finire le forme degli alberi (sembrano) spiegano (spiegare). I rami portano le dita al cielo, che s'appoggia. Le case mettono radici nel pavimento. Gli uomini portano lunghe radici forma catena trascinante ai loro piedi. Gli alberi espandono la loro bionda capigliatura nelle radici di mia zia, le loro radici bionde crescono nelle radici di mia zia. Bevono l'umido. La luce sboccia spreads itself si spande (vanisce). Il processo creativo è una fusione di più elementi mal distinti mal separabili: non lasciare smarrire la tua fantasia! Tiene le briglie del tuo cavallo cinese. Ed ecco evasa la realtà, sul tuo cavallo fitto (cinese) rosato di paura. Gli uomini sono muti (si fanno segni). Non è semplice l'estatico. Sono muti o giocano un gioco di famiglia? Ce ne sono tre che parlano a gesti: quale è muto? La ragazza, lei anche è muta? È una festa ebraica oggi? (Lunghi capelli a spirale) urla perlomeno, fa freddo! Ma (siamo al caffè) tutti parlano senza emettere un suono, aprendo le larghe bocche preoccupate (con aria preoccupata) (rabbuiata) (serio). Non pressare (sottolineare) l'aspetto evidentemente assurdo (hai letto molto, o moderno) del quadretto (quadrante). È decisamente un'epidemia. E intanto il motociclo russa rumoroso e brutale. Non te ne andare. L'assurdo si risolverà. L'assurdo si risolverà. C'è una normalità al termine di ogni momento, basta cercarla, o aspettarla. Guardate i platani sobbalzare: non sobbalzano: li abbiamo immobilizzati. Mettono radici nella terra, sotto il pesante pavimento, a piccoli blocchi. È una pelle dura? Da dove bevono. Le radici si intrecciano, si tendono in cerchio intorno in segreto sotto terra.
testo tratto da Le Chinois à Rome (1955) di Amelia Rosselli traduzione dal francese di Andrea Franzoni
metromorfosi
FIGURA PROMESSA
I Pervaso d’occhi, d’unghie come dal cavo di facce esorbitate immobile mani sulle guance ganci alle mascelle
II Le tue apparenze denutrite una testata d’inchino d’appartenenza a chi non viene, dice, né coglie per il polso per il collo, dice, non dire: persa la posizione della pelle chiudi il luogo sfracèllati alle finestre
III Emulo residuo estenuando Il gesto tenue di nessuno Seduto nell’udito, tra i capelli Batte le dita, tuba per urlare.
inediti tratti da Figura promessa di Andrea Franzoni
A CURA DI FABIO ORECCHINI 29
nelle librerie del pianeta terra metromorfosi
ISOLA
libri In questa rubrica chiediamo ad uno scrittore di indicarci i tre libri che porterebbe sulla sua isola (luogo fisico, interiore, dimensionale). Graziano Graziani ha esordito in narrativa con Esperia (Gaffi), romanzo su una città immaginaria che si manifesta negli stati d’inquietudine dei protagonisti. È autore del poema I sonetti der Corvaccio (La camera verde), una sorta di Spoon River romanesca. Con Stati d’eccezione (Ed. dell’Asino) ha raccontato quaranta casi di micronazioni, tentativi utopici, artistici, goliardici e fraudolenti di dichiarare l’indipendenza dal paese di appartenenza.
STORIE DI CRONOPIOS E FAMAS – JULIO CORTÁZAR Con questo libro l’argentino Julio Cortázar dà il là a un mondo immaginario sovrapposto in tutto e per tutto al nostro che tracimerà molto oltre la sua opera letteraria. Il Cronopio, quel “coso verde e umido” in cui gli idealisti naïf e artistoidi sconclusionati di mezzo mondo non tardarono a riconoscersi, è diventato nel tempo una sorta di manifesto, ma un manifesto nascosto, misantropo e per niente pop (come si addice agli amanti di Cortázar). Memorabili le istruzioni con cui si apre il libro: esilaranti quelle per salire le scale, allucinate e filosofiche quelle per caricare gli orologi, i nostri privati carnefici del tempo.
FRATELLI INVALIDI – EGON BONDY Egon Bondy è stato uno dei massimi esponenti della beat praghese degli anni Cinquanta, generazione di artisti anti-estabilishment che non doveva vedersela con una democrazia, come Ginsberg e compagni, ma con un regime. Le sue poesie erano messe in musica nei concerti underground e i suoi libri – illegalissimi – circolavano in samizdat, edizioni autoprodotte e contrabbandate. Questa sua anti-utopia, che si apre col ritrovamento del cadavere del mondo e finisce (letteralmente) in un fiume di merda, sintetizza la sua idea anarchica, dove gli invalidi (anche finti) che si sottraggono alla società del lavoro massificato sono gli unici ad avere ancora umanità e sangue nelle vene.
I VIAGGI - IBN BATTUTA Se si sta su un’isola si può solo sognare di viaggiare, e siccome di esotico in un viaggio oggi resta solo ciò che non si può raggiungere – quindi non un “altrove” ma un “altroquando” – impossibile fare a meno dei Viaggi compiuti e raccontato dal Marco Polo del mondo arabo, che nel XIV secolo viaggiò tra lo Yemen e la Cina, le Maldive e il Marocco, Calcutta e Timbuctu. Lontani nel tempo e nella radice culturale, questi viaggi e racconti restano inabbordabili per qualunque Lonely Planet reale o immaginaria. E dunque, nella loro irraggiungibilità, conservano intatto tutto il loro fascino. :: a cura del Collettivo Archiloco
31
P U N TO D I F U G A
T
ra le altre cose, avevo capito finalmente che solo attraverso il dolore potevo accedere alla verità. Sapevo che le verità sono molteplici, ma che bastava salire, come mi avevano insegnato, sulla scala della consapevolezza per vedere che tutte le verità compongono un’unica strada e che quella strada porta all’inizio della strada stessa. Così sono stato più volte dal ragazzo che scrive i segni di dolore sulla sabbia e poi, quando l’onda li cancella, allora urla contro il cielo: in quel momento, in connessione con lui, mi sono sentito svuotato dal peso che ho dentro di me. Grazie a questa pratica, ho iniziato adesso a percorrere la strada che porta all’inizio della strada.
EMANUELE KRAUSHAAR :: il numero sessantasei di Metromorfosi è dedicato a Provolino :: Metromorfosi invita alla lettura di Racconti di demonologia di Rick Moody Maschera di pollo era il ritratto della tristezza, sorellina. :: impaginato ascoltando anche Una voce (la mia o la tua) che dice Amore mio non so dove sei esci dalle acque esci da un citofono se credi esci da un tombino striscia se devi fino a me e ridammi la mia piccola corona di fiori. Fuori è l'alba di un tempo nuovo e se anche qui non c'è la guerra è una guerra continua contro noi stessi e tra poco forse un tifone di niente ci spazzerà via. Io aspetto la mia piccola corona sulla testa a far brillare il mio sorriso per le strade.
:: per questo autunno, Metromorfosi consiglia di trovare il tempo, prima di perderlo
TEL. 06.97848965 - 333.2829348 - METROMORFOSI.COM - INFO@METROMORFOSI.COM
metromorfosi