Metromorfosi 63 - aprile 2013

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INFOCRITICA A ROMA E DINTORNI - 2013APRILESESSANTATRÉ



MUSICA

NON SOLO THALASSA 2 MOVIMENTIJAZZ 5 CLASSICACONTEMPORANEA 7 ROCKETC. 9

DANZA CINEMA

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA DANZA 11 L’AIRONE VOLA BASSO 12 IL CINECONTORSIONISTA 14 GRANDESCHERMO 15

NANOGUIDA

ARTE

TRASTEVERE DA PASSEGGIARE 17

MARCO TIRELLI/ IMMAGINARIO 22 DOVEARTE 23

TEATRO TEATRI DI VETRO VII 18 SCRITTURA ANTIGONE PÌETAS 19 APPUNTI 24 PALCO 06 21 EGEMONIE 28 ISOLA 31 PUNTODIFUGA 32

METROMORFOSI® MENSILE DI INFOCRITICA euro 0,01

Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 494/2006 del 29/12/2006 Metromorfosi è un marchio registrato all’U.I.B.M Ufficio Italiano Brevetti e Marchi

APRILE 2013 64

EDITORE Tic Edizioni di Emanuele Kraushaar DIRETTORE EDITORIALE Emanuele Kraushaar ek@metromorfosi.com DIRETTORE RESPONSABILE Lorenzo Lazzarino CAPOREDATTORE Maria Cera redazione@metromorfosi.com MUSICA Beppe Manni musica@metromorfosi.com CINEMA Maria Cera cinema@metromorfosi.com TEATRO Simone Nebbia teatro@metromorfosi.com ARTE Natalia Massidda arte@metromorfosi.com QUADERNI DI DOMANI Fabio Orecchini MARKETING Sara Sepe markerting@metromorfosi.com CONSIGLI EDITORIALI Sabine Duras & Margherita Schimarcher COPERTINA Optical Soundscape di Reg Mastice CON Alessandra De Nicola, Alessandro Zoppo, Amos On, Andrea Franzoni, Elio Florian, Eva Radiosa, Francesca Vantaggato, Marcella Santomassimo, Viviana Raciti

RINGRAZIAMENTI Annamaria, Beppe, Emanuela, Felicita, Ivan, Lucio CONSULENTE LEGALE Avv. Enrico Pennacino STAMPA Gescom Spa - Strada Teverina km 7 (Viterbo) REDAZIONE vicolo della Penitenza 24 - 00165 Roma SEDE LEGALE via Leonardo Fibonacci 7 - 00166 Roma WEB www.metromorfosi.com TELEFONO 06.97848965 / 333.2829348 EMAIL info@metromorfosi.com La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti nella programmazione. La collaborazione è da ritenersi gratuita salvo diversi accordi contrattuali. Le idee espresse negli articoli sono riconducibili ai singoli autori. Metromorfosi si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto e di effettuare gli opportuni tagli redazionali. L’editore ha cercato di rintracciare gli aventi diritto ai crediti fotografici non specificati ed è a disposizione per qualsiasi chiarimento.


NON SOLO THALASSA “L

ROCK ETC.

Child Bite

’immaginario dei film di genere all’italiana (cannibal movie, gialli, mondo movie, spaghetti western) e le relative colonne sonore. Quel folklore popolare violento, oscuro, esoterico così ben tratteggiato nei saggi di un Ernesto De Martino e nei documentari di un Luigi Di Gianni, ma anche ansie relative all’età del terrorismo e quel rovescio della medaglia della dolce vita felliniana incarnato dai personaggi di Pasolini. O, ancora, un misto di cattolicesimo e cristianità gnostica fagocitato da ferali istintualità pagane. La wave dell’Italian occult psychedelia ha interiorizzato dette suggestioni, e le ha risputate fuori con un sovraccarico tensivo prodotto dall’impiego di suoni – dal krautrock al blues passando per l’Africa e il Medio Oriente – nervosi, cupi, deflagranti”. Così Antonio Ciarletta descrive l’Italian occult psychedelia che sarà protagonista di Thalassa, dal Verme dal 4 al 6 aprile. Sul palco, a musicare i peggiori incubi, sfileranno Architeuthis Rex, Cannibal Movie, Estasy, Eternal Zio, Fabio Orsi, Father Murphy, Gianni Giublena Rosacroce, Golden Cup, Heroin In Tahiti, How Much Wood Would a Woodchuck Chuck If a Woodchuck Could Chuck Wood?, M.S. Miroslaw, Rainbow Island e Squadra Omega. Da non perdere. Per chi preferisce navigare altri mari, il Sinister Noise propone il 4 i Child Bite, music for losers da Detroit: un mix malsano di punk, art rock, noise, metal e post punk. Il 5 tocca invece a The Greystone, da Helsinki per un assalto di stoner, blues, garage e psichedelia. Insomma, il groove, spigoloso o fumoso che sia, è servito. Pasto diverso il 10 al Circolo con il suono post apocalittico dei Soft Moon. Dall’esordio del 2010 fino al recente Zeros, dark wave e post punk si congelano nel deserto del Mojave a colpi di psichedelia cosmica, sfumature shoegaze e bordate electro noise. Ad accompagnare la creatura di Luis Vasquez, il post rock cibernetico e strumentale dei Maserati: da Athens, uno dei cavalli di razza della Temporary Residence. Tutt’altra musica il 12 all’Ateneo Squat con i paladini del death crust Usurpress. Da Uppsala, freschi del debutto Trenches of

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Soft Moon (sin.) e Cult of Luna

the Netherworld e del 12" In Permanent Twilight. Aggressivi, dissonanti, primitivi, questi quattro mascalzoni svedesi fanno la gioia di chi ha nell’armadio t-shirt di Sodom, Discharge, Celtic Frost, Anti-Cimex, Amebix e Obituary. Ancora metal il 24 al Jailbreak con i polacchi Vader, un’istituzione per tutto ciò che è estremo. Attiva dal lontano 1986, la formazione guidata Piotr Wiwczarek non sembra accusare il passare del tempo. Apprezzati in Europa e negli Stati Uniti, osannati nell’Est Europa, celebrano la seconda parte del Back to the Black Tour eseguendo Black to the Blind e Sothis, più qualche chicca tenuta per l’occasione nascosta. Ad accompagnarli, gli israeliani Melechesh. Per chi cerca qualche ricercatezza in più, al Traffic arrivano i Cult of Luna, tornati con Vertikal a ben cinque anni di distanza dal precedente Eternal Kingdom. Un concept ispirato a Metropolis di Fritz Lang che poggia su sonorità maliconiche e corrosive, atmosferiche e claustrofobiche. Un album oscuro e progressivo, perché il post metal aspira a nuove dimore. Insieme alla formazione svedese, il collettivo tedesco The Ocean, sempre prodigo di sofisticate elaborazioni liquido orchestrali, in attesa del prossimo Pelagial. Chiudono aprile due appuntamenti che dividono reazionari e progressisti. Il 27 al Jailbreak si sciolgono i cuori dei rocker con le Girlschool. La storica allfemale heavy metal band fondata da Kim McAuliffe e Enid Williams festeggia i trent’anni d’attività con la ristampa dell’ormai classico debutto omonimo del 1981 ed un tour in giro per l’Europa. We make our move and you know we’ll never lose, c’mon let’s go! Il 28 al Traffic tocca infine al post metal dei belgi Amenra, che la Neurot Recordings ha supportato per Mass V, quinto capitolo della loro saga putrida e fangosa fatta di sludge, down tempo e hardcore. In apertura, due tra le migliori esperienze estreme tricolori: i milanesi Rise Above Dead e i romani Juggernaut. The last music on Earth.

APRILE VARI ORARI E PREZZI VARI LUOGHI DETTAGLI NELL’ARTICOLO E NELLA RUBRICA ROCK ETC. A PAG. 9 ALESSANDRO ZOPPO 3


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MOVIMENTI JAZZ 4 APRILE/ AWA LY E ALERIO GUARALDI - SONGS FOR TWO Ombre Rosse (piazza S. Egidio 12 - www.ombrerossecaffe.it); ore 22.00 - ingresso libero Repertorio molto eclettico, brani più o meno conosciuti, ma totalmente stravolti negli arrangiamenti, cantati in francese, inglese, italiano e portoghese. Awa Ly (voce) e Valerio Guaraldi (chitarra acustica).

4 APRILE/ MARESUKE OKAMOTO IN 4TET 28DiVino Jazz (via Mirandola 21 - tel. 340.8249718); ore 22.30 - euro 5 + tessera Maresuke Okamoto (violoncello), autorevole rappresentante della scena avanguardistica giapponese, con Eugenio Colombo (sassofoni), Alberto Popolla (clarinetti), Ettore Fioravanti (batteria) in un inedito dialogo tra Oriente ed Occidente.

11 APRILE/ ENZO PIETROPAOLI QUARTET - YATRA 2 Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 10 Enzo Pietropaoli (contrabbasso), Fulvio Sigurtà (tromba), Julian Oliver Mazzariello (pianoforte) e Alessandro Paternesi (batteria).

13 APRILE/ JAVIER GIROTTO & FRANCESCO NASTRO Auditorium PdM T (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 15 Javier Girotto (sax soprano & flauti andini) e Francesco Nastro (pianoforte) si incontrano in una dimensione in bilico tra jazz, rock sinfonico e musica classica, all’insegna dell’improvvisazione.

17 APRILE/ GABRIELE COEN E RAFFAELA SINISCALCHI QUINTET - HO VISTO NINA VOLARE Auditorium PdM P (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 12 Un omaggio dalle tinte jazz a Fabrizio De Andrè con Raffaela Siniscalchi (voce), Gabriele Coen (sax soprano, clarinetto), Stefano Saletti (buzuki, oud, chitarra), Mario Rivera (basso) e Roberto Pistolesi (batteria, percussioni).

20 APRILE/ REMO ANZOVINO - VIAGGIATORE IMMOBILE Auditorium PdM T (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 euro 15 Si intitola Viaggiatore Immobile il quarto album di Remo Anzovino, una perla di immaginazione e comunicazione, che lo proietta e candida come uno tra i più moderni, trasversali e cinematografici pianisti‐compositori italiani.

21 APRILE/ COMPLEANNO DELLA CASA DEL JAZZ Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); dalle ore 12.00 - ingresso libero La Casa del Jazz festeggia il suo compleanno con una serie di concerti nel suo splendido parco: Marcio Rangel / Flavio Boltro Duo, New Talents Jazz Orchestra (diretta da Mario Corvini), Le Cardamomò e Niu Indaco & special guests. :: a cura di Beppe Manni

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La polemica va avanti da decenni, in ogni città d’Italia. Da una parte c’è chi rivendica il 25 aprile come festa di Liberazione, dall’altra chi sostiene che la giornata venga strumentalizzata politicamente. Ma che la passiate in corteo con l’Anpi, in bicicletta con la Fiab, davanti allo schermo della Piramide Cestia o in uno dei Musei Civici aperti, più che gli appelli bipartisan, noi rilanciamo la piena adesione morale alla festa della Liberazione Nazionale. La libertà non ha colore, è l’aria di ogni democrazia, che deve orgogliosamente rivendicarla e goderne. Specie in questo momento storico. Alessandra De Nicola per le tue segnalazioni situazioniste: info@metromorfosi.com

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CLASSICACONTEMPORANEA 6 APRILE/ SOFIA GUBAIDULINA - CANTICO DEL SOLE Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 21.00 euro 15 Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble, Mario Brunello (violoncello), Francesco Gesualdi (bayan) e Ciro Visco (direttore). In programma: In the garden of joy, De Profundis, Jubilatio, Sonnengesang (Cantico del Sole). "Io sono una persona religiosa ... e per 'religione' voglio dire re-ligio, la ri-unione di un legame di vita [...]. La vita divide un uomo in tanti pezzi. Non c'è nessuna occupazione più onerosa di quella della ri-composizione di una integrità spirituale attraverso la composizione di una musica" (Sofia Gubaidulina).

8 APRILE/ CECILIA BARTOLI - SACRIFICIUM Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 20.30 euro 18/42 Il mezzosoprano Cecilia Bartoli ritorna all’Auditorium con un pirotecnico concerto dedicato al virtuosismo di coloro che nel '700 furoreggiavano in tutti i teatri d'Europa, al pari delle attuali star del pop e del rock: i castrati. Farinelli, Carestini e Senesino sono solo alcuni dei nomi leggendari la cui storia di sfarzo e crudeltà continua ad esercitare un fascino intramontabile, nel ricordo di un'era irripetibile di splendore vocale e ambigua sensualità.

9 APRILE/ MUSIC FOR 18 MUSICIANS Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it); ore 20.30 - euro 12/20, euro 8 per under 30

Ars Ludi Laboratorio, Ready-Made Ensemble e Gianluca Ruggeri (concertatore e maracas) in un progetto di megalaboratorio per voci e strumenti, frutto di un lavoro di studio che ha coinvolto anche gli studenti di ben cinque Conservatori di Musica (Roma, Salerno, Benevento, L’Aquila e Latina). Musiche di Steve Reich (Nagoya Marimbas e Music for 18 Musicians), David Lang (I lie), Gavin Bryars (Out of the Zaleski’s Gazebo).

20 APRILE/ MICHELE CAMPANELLA Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it); ore 17.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30

Nel Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner, Michele Campanella esegue al pianoforte musiche di Wagner/Liszt e Verdi/Liszt.

20 APRILE/ UN ORGANO PER ROMA - CONCERTO IN NOMINE JOHANNI SEBASTIANI MAGNI Conservatorio Santa Cecilia - Sala Accademica (via dei Greci 18 - tel. 06.3201752); ore 19.00 - ingresso libero Data di apertura per il festival Un organo per Roma (otto concerti fino al 14 dicembre), con Giorgio Carnini che si alternerà all’organo con le voci del Coro da Camera “Goffedro Petrassi” (diretto da Stefano Cucci). In programma musica di Mendelssohn, Bach e Mozart. :: a cura di Elio Florian

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Venite a trovarci nel regno della birra. Arte della spinatura, tecnica degustativa, bellezza del bere. Area espositiva per mostre fotografiche e pittoriche. Consigliato dalla Nanobirra di Metromorfosi. Mc Queen vi aspetta in zona San Pietro! Mc Queen Pub :: tel. 06.631872 :: via Aurelia, 77 Roma metromorfosi


ROCK ETC. 4 APRILE/ CHILD BITE Sinister Noise (via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648); ore 22.00 - euro 5 Music for losers da Detroit: un mix malsano di punk, art rock, noise, metal e post punk.

4, 5 E 6 APRILE/ THALASSA - ITALIAN OCCULT PSYCHEDELIA FESTIVAL Dal Verme (via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633); ore 21.30 - euro 5 Sul palco, a musicare i peggiori incubi, sfileranno Architeuthis Rex, Cannibal Movie, Estasy, Eternal Zio, Fabio Orsi, Father Murphy (foto), Gianni Giublena Rosacroce, Golden Cup, Heroin In Tahiti, How Much Wood Would a Woodchuck Chuck If a Woodchuck Could Chuck Wood?, M.S. Miroslaw, Rainbow Island e Squadra Omega.

5 APRILE/ THE GREYSTONE Sinister Noise (via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648); ore 22.00 - euro 5 Da Helsinki per un assalto di stoner, blues, garage e psichedelia.

10 APRILE/ THE SOFT MOON + MASERATI Circolo degli Artisti (via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684); ore 21.30 - euro 8 Dall’esordio del 2010 fino al recente Zeros, dark wave e post punk si congelano nel deserto del Mojave a colpi di psichedelia cosmica, sfumature shoegaze e bordate electro noise. Ad accompagnare la creatura di Luis Vasquez, il post rock cibernetico e strumentale dei Maserati.

12 APRILE/ USURPRESS Ateneo Squat (via Fattiboni 1 - Dragoncello, RM); ore 22.00 Direttamente da Uppsala, i paladini del death crust Usurpress.

24 APRILE/ VADER + MELECHESH Jailbreak (via Tiburtina 870 - tel. 380.3677044); ore 22.00 Attiva dal lontano 1986, la formazione polacca, guidata da Piotr Wiwczarek, è un’istituzione per tutto ciò che è estremo. Con loro, gli israeliani Melechesh.

24 APRILE/ CULT OF LUNA + THE OCEAN Traffic Club (via Prenestina 738 - tel. 320.547412); ore 22.00

Il ritorno dopo cinque anni con Vertikal, un concept ispirato a Metropolis di Fritz Lang. Ad aprire, il collettivo tedesco The Ocean con le sue sofisticate elaborazioni liquido orchestrali.

27 APRILE/ GIRLSCHOOL Jailbreak (via Tiburtina 870 - tel. 380.3677044); ore 22.00 La storica all-female heavy metal band, fondata da Kim McAuliffe e Enid Williams, festeggia i trent’anni d’attività. :: a cura di Alessandro Zoppo - musica@metromorfosi.com

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DANZA FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA DANZA

Aterballetto - Le Sacre

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l 24 aprile, ci attendono per essere svelati, quattro diversificati volti della danza contemporanea e del teatro visivo. Interpreti di consolidata esperienza sperimentano ed esplorano le molteplici espressioni del linguaggio coreografico: così si presenta la terza edizione del Festival Internazionale della Danza dell’Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico. Per due mesi, compagnie e artisti di primissimo livello si alterneranno tra danza contemporanea, teatro visivo, acrobatica, nouveau cirque. Due le prime esecuzioni assolute, commissionate dall’Accademia Filarmonica Romana e dal Teatro Olimpico: Misticanza del Collettivo 320Chili (23 maggio); Eros/Aria di Alessandra Cristiani (24 giugno). Apertura il 24 e il 25 aprile con Arteballetto, compagnia contemporanea di danza di Reggio Emilia attiva e di conto nel panorama italiano: due coreografie di Mauro Bigonzetti sulla musica di Stravinskij, Les Noces e Le Sacre - quest’ultima al debutto romano -, nel centenario della prima tentatrice rappresentazione della Sagra della primavera a Parigi nel 1913. In occasione dell’inaugurazione del Festival, anche l’omaggio a Vittoria Ottolenghi, voce critica preziosa della danza, scomparsa recentemente. Dal 3 al 12 maggio tocca ai mitici Mummenschanz, che festeggeranno i 40 anni della loro nascita: sacchetti dilatati, resti di tubo a fisarmonica, teste di bidoni… da sempre vestono i nostri scarti in uno spettacolare, meraviglioso e divertente girotondo sull’umano. Dal 22 al 24 maggio, il Collettivo 320Chili: il peso corporeo dei cinque giovani artisti di circo contemporaneo in pura energia esplora tutte le possibilità del movimento, estremizzandolo con Ai migranti (Premio Equilibrio 2010) e Misticanza. La chiusura del 24 giugno è affidata ad Eros/Aria di e con Alessandra Cristiani: coreografa, attrice, performer, danzatrice, da sempre perlustratrice delle sottigliezze del corpo nel richiamo alle linee del Butoh Dance, la nuova danza giapponese. Il suo Eros itinerante attraverserà le pendici di Villa Borghese.

24 APRILE - 24 GIUGNO EURO 20-32 (DAI 4 AI 14 ANNI: EURO 7) - ORE 21.00, DOM. ORE 18.00 TEATRO OLIMPICO PIAZZA GENTILE DA FABRIANO 17 - TEL. 06.3265991 - TEATROOLIMPICO.IT EVA RADIOSA 11


L’AIRONE VOLA BASSO

CINEMA

“La Cassa Nazionale per l'Assistenza agli Impiegati Agricoli incarica gli architetti Calini e Montuori di realizzare alcuni fabbricati in un lotto del quartiere Appio-Latino e di un cinema lungo la via Lidia…”. “Lo studio del progetto di quest’ultimo è affidato all’architetto Libera”.

A

ffascinante sfida, per un eminente esponente del Razionalismo quale Adalberto Libera, il ricavare nella limitazione spaziale di un agglomerato palazzinale, un luogo di visioni. Il risultato è egregio: forma ovoidale della sala, a sette metri sotto il livello della strada, in modo da limitarne a solo sei metri la superficie esterna dell’arco, con l’evoluzione dell'involucro basso nella zona di proiezione: una dilatazione crescente fino al boccascena, che risponde alle esigenze dello spettatore… “L’interno della sala lo sentivo come l’interno di un mandolino, ma non avevo l’ausilio di una forma matematica, sicché sono andato avanti alla meglio per sezioni ellittiche collegate da relazioni empiriche”. Questa meraviglia architettonica, patrimonio d’arte contemporanea, con interno-soffitto della scala d'accesso firmato da Giuseppe Capogrossi, è un altro pezzo di abbandono architettonico e visivo della nostra Capitale. Il cinema Airone nacque tra il 1952 e il 1956, e fino agli anni ’70 ha vissuto di vita propria e di pellicola… Dopo, il disfacimento e l’oblio, lento e progressivo. Ristrutturazioni-deturpamenti della preziosa struttura e vari cambi di destinazione d’uso: trasformato prima in discoteca - lo Stellarium - , poi in pub dal nome sarcasticamente al ribasso: Makumba. Nel 1998, la morte definitiva. Oggetto di un’occupazione lampo nel marzo del 2007 ad opera di esponenti di Action associazione per il diritto ad abitare -, in risposta-reazione allo sgombero di cinquanta famiglie, è tornato alla ribalta nel 2010, in una contesa a dir poco paradossale tra Comune di Roma, Agis e IX Municipio. Dopo dieci anni e più di incuranza assoluta, Roma Capitale improvvisamente si ricorda dell’Airone, consegnando le chiavi di accesso della struttura all’Actors’s Center, associazione di attori, diretta da Michael Margotta, che strizza l’occhio al modello Actors’

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Studio di New York (e che ha tra i suoi ‘testimonial’ presenti e passati Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Francesco Apolloni, Claudio Santamaria). L’associazione si era proposta come volano della rinascita dell’Airone, presentando un progetto coordinato da Roberto Zibetti, che trasformava il fantasma dell’Airone in un moderno auditorium multimediale, un contenitore per spettacoli di danza, dirette d’opera e di eventi sportivi, per musica, prosa, rassegne cinematografiche, tornei di play station (aberrazione!), conferenze, mostre, presentazioni. Con un allungamento all’esterno, coinvolgendo nelle proprie iniziative anche il parco della Caffarella. La prima ad insorgere è stata l’Agis Lazio, rivolgendosi alla Corte dei Conti: “Si ritiene che Roma Capitale con riferimento tanto alla fase progettuale dell'opera da realizzare quanto alla successiva fase dell'affidamento gestionale, era tenuta ad indire una procedura a evidenza pubblica...”. Successivamente, il Municipio IX, con Susi Fantino, suo presidente: “Eppure il territorio, destinatario naturale di questa opera, non è stato in alcun modo coinvolto né informato del progetto, né vi è alcuna trasparenza sulle modalità di gestione degli spazi recuperati..". Per far volare di nuovo l’Airone, Roma Capitale ha messo a disposizione 1,5 milioni, con l’accorpo ulteriore di investimenti derivanti dal project financing. Occhi puntati in primis su Francesco Smedile, presidente della commissione Roma Capitale, che ad ottobre 2012 benestò l'operazione con ‘grandi proclami’. Dopo le polemiche, così replica alle ‘accuse’: “Dentro l'Actor's Center non c'è nessun politico, sono tutti artisti, che davanti allo stato d'abbandono dello spazio meritoriamente si sono rimboccati le maniche e hanno ottenuto l'affidamento solamente in custodia provvisoria del posto. Un milione e mezzo di fondi comunali che mi ero adoperato per far stanziare con l'approvazione del bilancio si renderanno finalmente disponibili. A quel punto indiremo una gara pubblica vigilata dalla Sovrintendenza per recuperare gli spazi. Solo a questo serviranno i soldi”. Fatto sta che intanto L’Actors’ Center sta andando avanti con i lavori di ripulitura interna… Povero Airone, quale sarà il suo volo?

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IL CINECONTORSIONISTA 2,16 E 30 APRILE/ A QUALCUNO PIACE CLASSICO Sala Cinema Palazzo delle Esposizioni (scalinata di via Milano 9a www.palazzoesposizioni.it); ore 21.00 - proiezioni in 35 mm. - ingresso libero fino ad esaurimento posti I classici del mese: 2 aprile: Lo spione (Le doulos, 1962) di Jean-Pierre Melville (foto). Versione italiana. Con questa pellicola Melville mette a punto lo stile che lo contraddistinguerà e gli darà fama… 14 aprile: Non per soldi... ma per denaro (The Fortune Cookie, 1966) di Billy Wilder. V.o. sottotitolata in italiano. Girandola di equivoci esilarante, con il formidabile duo Lemmon-Matthau. 30 aprile: Il fantastama della libertà (Le fantôme de la liberté, 1974) di Luis Buñuel. Versione italiana. Spagna di fine Settecento, Parigi anni ’70: la messa al bando di ogni convenzione sociale e narrativa è irresistibilmente e giocosamente celebrata.

4-7 APRILE/ ROMICS - EDIZIONE DI PRIMAVERA Nuova Fiera di Roma (via Portuense 1645 - www.romics.it) Organizzato anche con lo zampino de I Castelli Animati – Festival Internazionale del Cinema di Animazione, per il 2013 Romics diventa "il primo festival transmediale in Europa dedicato alla fan culture” legando i grandi colossal cinematografici alle ultime serie televisive, al fumetto, all'animazione e ai videogame. Celebrazione, per come merita, dell’eroe universale Superman. Romics d’Oro di primavera: Paco Roca, una delle firme più interessanti del fumetto europeo contemporaneo. Ospiti speciali: Andrea Cascioli, apprezzata firma del fumetto fantascientifico Nathan Never. Goldy, uno dei più grandi cosplayer giapponesi, mostrerà ai visitatori come realizza i suoi robot.

mediapartner metromorfosi Teatro Palladium (piazza Bartolomeo Romano 8); www.cortoons.it, le TV di Cortoons su www.cortoons.tv - ogni giorno dalle 18.00 alle 24.00 - ingresso gratuito Cortoons soffia le sue dieci candeline e ci aspetta al Palladium per scoprire le ultime novità del mondo visivo animato nazionale ed internazionale. Cortometraggi e lungometraggi sfileranno nelle rispettive sezioni di Concorso, animatori indipendenti ed i loro sogni messi su carta e video si scambieranno con il pubblico impressioni e sollecitazioni. Masterclass, eventi live, musica riempiranno questi 5 giorni dentro l’immaginazione e le sue variegate ramificazioni. 17-21 APRILE/ CORTOONS X EDIZIONE

17-21 APRILE/ RENDEZ-VOUS APPUNTAMENTO CON IL NUOVO CINEMA FRANCESE - III EDIZIONE Casa del Cinema, Cinema Quattro Fontane, Accademia di Francia a Roma Villa Medici, Maxxi. Proiezioni in versione originale con sottotitoli in italiano. www.rendezvouscinemafrancese.it Torna, graditissimo, l’appuntamento con le novità del cinema d’Oltralpe. Quaranta pellicole, in un viaggio che attraversa tutti i generi: dalla produzione popolare a quella più sofisticata, dai campioni di incasso alle pellicole indipendenti. Il battesimo di questa edizione avverrà alla presenza del regista François Ozon e di parte del cast del suo Dans la maison, in anteprima italiana. Laurent Cantet, autore di punta del nuovo cinema francese, sarà il soggetto-oggetto del focus-speciale. :: a cura di Maria Cera - cinema@metromorfosi.com

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GRANDESCHERMO

FILM! LA CITTÀ IDEALE

Indimenticabile nei panni di Peppino Impastato (I cento passi), Lo Cascio è passato brillantemente dietro la macchina da presa, pur non rinunciando ad assumere le vesti del protagonista della storia concepita: da Kafka a Pirandello, rilegge i suoi autori e li lascia scivolare in una pellicola dove l'incertezza dei fatti attribuisce nuovi significati alla realtà delle parole e alla loro importanza nella conoscenza del reale. Michele Grassadonia è un architetto ecologista pieno di piccole manie, che ha lasciato Palermo per trasferirsi nella sua città ideale, Siena. La realtà felice in cui fino ad allora aveva vissuto, collassa irreversibilmente in dall’11 aprile seguito ad un incidente dai contorni poco chiari.

IL VOLTO DI UN'ALTRA In una clinica estetica del Sud Tirolo la raggiante conduttrice di un programma sulla chirurgia estetica Bella (Laura Chiatti), licenziata perché “il suo volto ha stancato”, sta per prestarsi in diretta televisiva ad un intervento che le cambierà i connotati, eseguito dal marito chirurgo Renè (Alessandro Preziosi). Tra doppiogiochismo, truffe e corruzione, il visionario Corsicato annoda semanticamente immagini e sceneggiatura in un racconto sulla società contemporanea dove essere e apparire perdono il loro rapporto antitetico per ritrovarsi stretti in un legame circolare. dall’11 aprile

KIKI – CONSEGNE A DOMICILIO Semplice e lineare, ma non per questo piatta, la storia di Kiki si ispira a un racconto di Eiko Kadono ed è ambientata nella prima metà del XX secolo, in una Svezia rivisitata. Come vuole la tradizione, la tredicenne aspirante strega ha raggiunto l'età per lasciare la famiglia e svolgere il suo apprendistato. In compagnia del gatto nero Jiji, la maldestra ma coraggiosa Kiki si rimbocca le maniche per compiere il suo percorso di crescita, non di certo scevro da intoppi, eppure toccato anche da importanti incontri. Scritto, diretto e prodotto nel 1989 da Miyazaki, Kiki è una fiaba di formazione ottimista e armoniosa, nell’estetica e nella narrazione. dal 24 aprile

DANS LA MAISON Germain è un insegnante di francese annoiato dalla mediocrità dei suoi alunni. Claude, lo 'studente dell'ultimo banco', si lascia notare per la sua capacità d'osservazione – ai limiti del vouyerismo - e di scrittura. Incoraggiato a continuare da Germain, per appagare il suo lettore-consigliere, Claude si inoltra pericolosamente in casa di un suo compagno... Thriller psicologico sull'arte della manipolazione nella scrittura, dove la triade Autore – Storia – Pubblico è continuamente manomessa, in Dans la maison Ozon porta alla ribalta il rapporto di dipendenza e di continua alimentazione creativa tra i tre termini, richiedendoci la partecipazione attiva nella costruzione di senso. dal 25 aprile :: a cura di Francesca Vantaggiato

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TRASTEVERE DA PASSEGGIARE VIA DEI RIARI Qui il tempo si ferma. E sul più bello si ferma anche la piccola strada (chiusa) alle pendici del Gianicolo e al confine con il maestoso Orto Botanico. Provate a passeggiarci di sera, immaginando di trovarvi in un paesino di montagna distante dal chiasso della città... La pallida luce dei lampioni rimbalza sul verde dell’edera che scende dai terrazzi e l’unica voce è quella dell’acqua del nasone. Tutti i rumori sono lontani come in un’altra dimensione e il traffico del vicinissimo lungotevere è ormai qualcosa che non vi riguarda più.

VIA SAN FRANCESCO DI SALES Una via solare e celeste (leggi: il cielo scrutato da qui è grandisioso). Osservando da una parte, si può ammirare l’Ambasciata di Finlandia presso la Santa Sede sul Gianicolo e dall’altra la chiesa di San Giacomo alla Lungara. Su questa via si affacciano tante porte da aprire: l’accogliente Casa della Memoria e della Storia, la bianchissima Galleria Extraspazio, la camaleontica Fondazione Volume!, la storica Cereria Di Giorgio e la multiforme Casa Internazionale delle Donne.

VIA DELLA LUNGARA Cugina povera della nobile via Giulia (con cui in passato ha condiviso anche il nome Julia) e ad essa parallela, questa strada permette di immergersi nei meandri di una romanità che sembra perdurare allo scorrere del tempo. Collega Porta Settimiana a piazza della Rovere, attraversando uno spazio più lucente per poi riempirsi di ombre e trasformarsi in un vero e proprio cunicolo verso il rione Borgo. Per raccogliersi in preghiera o entrare in contatto con se stessi o semplicemente scordarsi di tutto e stare un po’ in santa in pace, consigliamo di fermarsi presso la piccola e suggestiva chiesa di San Giacomo alla Lungara. Ma si può provare un’esperienza mistica anche ordinando un latte macchiato in uno dei baretti su strada o cenare all’osteria Da Giovanni. Per gli amanti delle novità tecnologiche tappa d’obbligo da Di Salvo. Punti notevoli: Villa Farnesina (con affreschi di Raffaello, oggi sede dell’Accademia dei Lincei), Palazzo Salviati e anche (eh sì...) il carcere di Regina Coeli. I tre scalini d’ingresso della prigione hanno ispirato un motto popolare romano che recita: A via de la Lungara ce sta 'n gradino, chi nun salisce quelo nun è romano, nun è romano e né trasteverino.

VICOLO DELLA PENITENZA Terminiamo questa Nanoguida (la seconda parte di “Trastevere da passeggiare” sul prossimo numero) con il vicolo dove ha sede la redazione di Metromorfosi, tra un silenzioso tabaccaio di quelli di una volta e i chiassosi appartamenti degli studenti della John Cabot University. È il territorio di due gatti trasteverini che qui sembrano viverci da molte vite: Carlo e Squala. A loro piace stare seduti su una moto, sognando di scorrazzare per tutta Roma, o passeggiare anche fino (che fatica!) all’omonima via della Penitenza, magari per fare una capatina nell’accogliente teatro Agorà. Vicolo-microcosmo di una Roma da cartolina impossibile. :: Nanoguida 25 a cura di Amos On

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TEATRI DI VETRO VII

TEATRO mediapartner metromorfosi

Il tuo silenzio acceso di Claudia Pancini

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'è un processo di espansione che ha colto con forza inarrestabile l'arco progettuale della manifestazione romana Teatri di Vetro, realizzata da Triangolo Scaleno Teatro con la collaborazione della Fondazione Romaeuropa all'interno del quartiere Garbatella. Giunta alla sua edizione numero sette dal 21 al 29 aprile 2013, il passo di quest'anno è decisivo per affrancarsi dalla particolarità di una vetrina che dia visibilità al sommerso del panorama indipendente romano e attestarsi come luogo d'incontro festivaliero attorno alle arti sceniche contemporanee. Pertanto, se già negli anni scorsi il passaggio dal teatro e la danza quali originari campi d'indagine a settori contaminati come la performing art e il videoteatro era evidente, l'allargamento di questa edizione alle arti visive, alla musica e all'elaborazione sonora costituisce il vero punto di svolta. Una crescente richiesta da parte del mondo delle arti contemporanee ha convinto la direttrice artistica Roberta Nicolai di TST a puntare fortemente in questa direzione sempre più contaminata, accettando così la coesistenza fra la volontà di seguire il corso degli eventi, e porsi quindi in malleabile ascolto delle necessità, e viceversa il rischio che sia tale necessità a farsi progetto artistico. Ma l'apertura c'è ed è totale: a nomi più consolidati come Andrea Cosentino, Carrozzeria Orfeo, Musella/Mazzarelli si affiancheranno formazioni più giovani come Clinica Mammut o Giulio Stasi con le sue azioni performative. Anche la danza vivrà l'importante ingresso nel network Anticorpi XL e la presenza di ottime proposte come Zaches, Maddai e Barokthegreat, così come il ciclo di incontri dedicati a Waiting for dna. Anche quest'anno alla fase “di palco” che sarà articolata tra il Teatro Palladium e altri spazi importanti del tessuto cittadino, si affiancherà la specificità del festival, ossia l'abitazione degli spazi non convenzionali nei cortili dei lotti del quartiere, caratteristiche e scenografiche location sempre capaci di creare un cortocircuito intenso tra l'arte e la quotidianità da essa attraversata, sia che ne abbia notizia e ne partecipi, sia che non ne avverta il richiamo e passi inosservata a vivere i propri spazi di città.

21-29 APRILE VARI ORARI E PREZZI VARI LUOGHI TEATRIDIVETRO.IT SIMONE NEBBIA

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ANTIGONE PÌETAS

TEATRO E CRITICA

rembo, antro, grotta umida. La Sala Orfeo del Teatro Orologio si fa tutt’uno con la scena, accogliendo e avvolgendo completamente gli spettatori di Antigone pìetas, in un buio atipico quanto estremamente evocativo. Intravvediamo a tratti una piccola falce illuminata come da timida luna che piano si fa spazio d’esplorazione in questa solitudine visiva ed esistenziale. Si avverte una voce nell’ombra appena rischiarata, proveniente forse da un corpo sospeso, occhi chiusi che servono altra vista, altra ragione. “Cos’hai nel fondo del petto?” chiede, è il viaggio nell’anima – suo e dei suoi interlocutori – in cui Antigone presterà fiato e corpo ai personaggi che l’hanno resa immortale. L’affabulazione portata in scena da Ilaria Drago, che in questo primo studio di un progetto tripartito dedicato all’eroina sceglie di raccontare il momento successivo al mito sofocleo, ambienta l’azione nell’antro della sua prigionia. Antigone trascina completamente lo spettatore all’interno dei propri desideri e rimpianti: facendosi corpo e spazio della memoria, in essa appronta la propria storia di disobbediente alle leggi terrene in favore di quelle divine. La sua umanità e un corpo che quasi ne trascende la quotidianità muovono la drammaturgia fisica e sonora di questa messinscena, nella quale la Drago dà conferma della sua abilità a destreggiarsi nello spazio scenico e drammaturgico, affiancandosi a Marco Guidi per l’interessante sonorizzazione – strutturale per tutto il lavoro – e all’opera di Mikulàš Rachlìk, creatore di un dispositivo scenico praticabile che si lascia abitare modificando necessariamente tutte le azioni della performer-regista. Antigone vive lo strazio della propria condizione, rimpiange a tratti la scelta in cui il microfono si fa conduttore diretto di un dialogo con la terra che è madre e morte, mentre lo spazio è insieme culla salvifica e traghetto d’Acheronte. Antigone troverà ancora la forza di sollevarsi dall’antro polveroso proprio nella pìetas del titolo, la capacità di amare anche gli ultimi, quelli a cui è stata tolta perfino la possibilità di essere seppelliti.

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Ilaria Drego - foto di Marco Taglienti

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PALCO 06 FINO ALL'8 MAGGIO/ ALDO MORTO_54 Teatro Dell'Orologio (via dei Filippini 17a – tel. 06.6875550) ore 21.00, dom. 18.00 e lun. riposo - diretta streaming h24 sul sito www.aldomorto54.it. Per 54 giorni Daniele Timpano sarà prigioniero politico del teatro in una cella di pochi metri quadrati, analoga a quella in cui l'ex presidente della DC fu rinchiuso dalle Brigate Rosse. Unica ora d'aria, quella in cui andrà in scena. Intorno a lui spettacoli, concerti, presentazioni libri e dibattiti.

3-7 APRILE/ DEFLORIAN - TAGLIARINI Teatro Palladium (piazza Bartolomeo Romano 8 – tel. 06.57332768); 3-5 aprile ore 19.30 e 21.30, 6-7 aprile ore 20.30 e dom. 17.00 – euro 10/15 Una doppia indagine sulla percezione della realtà che parte dalla performance/installazione rzeczy/cose e prosegue simmetricamente con lo spettacolo reality, basato sulla vita di una donna di Cracovia che registra tutte le centinaia di azioni che caratterizzano il nostro agire quotidiano.

3-14 APRILE/ CLÔTURE DE L'AMOUR Teatro Vascello (via G. Carini 78 – tel. 06.5881021); ore 21.00, dom. 18.00 e lun. riposo – euro 15/20 Pascal Rambert porta in scena la versione in italiano del suo ultimo lavoro incentrato sulla crisi di una coppia. In una stanza vuota, bianca, quasi asettica, le parole sono lame taglienti che esprimono la potenziale violenza di un amore che muore.

mediapartner metromorfosi Teatro Argot Studio (via Natale del Grande 27 – tel. 06.5898111); ore 20.45, dom. 18.00 e lun riposo – euro 10/12 La compagnia Macelleria Ettore continua il suo percorso di rivisitazione e scomposizione di testi letterari. Il romanzo di Buzzati diventa così un intenso monologo in cui il tenente Dogo si confronta con se stesso, con i suoi pensieri, i suoi desideri, le sue paure. Regia Carmen Giordano. 10-21 APRILE/ IL DESERTO DEI TARTARI

mediapartner metromorfosi Teatro Palladium (piazza Bartolomeo Romano 8 – tel. 06.57332768) e lotti della Garbatella; dal pomeriggio – costi da definire Torna anche quest'anno la rassegna Teatri di Vetro, sempre più festival delle arti sceniche contemporanee. Per approfondire, leggi pag. 18. 21-29 APRILE/ TEATRI DI VETRO – VII EDIZIONE

DAL 25 APRILE/ ANNA CAPPELLI, UNO STUDIO Teatro Ambra alla Garbatella (P.zza Giovanni da Triora 15 – tel. 06.81173900); ore 21.00, dom. 18.00 e lun. riposo – euro 11/18 Maria Paiato reinterpreta uno dei personaggi più conosciuti della drammaturgia di Annibale Ruccello: una donna comune nell'Italietta degli anni Settanta che scivola nella follia fino a farsi mostro. Regia Pierpaolo Sepe. :: a cura di Marcella Santomassimo - teatro@metromorfosi.com

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ARTE

Marco Tirelli, Senza titolo, tempera e carbone su carta

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entinaia sono gli schizzi, i disegni, le tavole e i bozzetti esposti dal 13 marzo nelle tre sale dell’Istituto Nazionale per la Grafica, una scenografica Wunderkammer privata di Marco Tirelli (Roma, 1956), artista del momento che rappresenterà l'Italia nel padiglione nazionale della prossima Biennale di Venezia. La mostra, una delle più affascinanti personali a Roma degli ultimi tempi, è curata da Ludovico Pratesi, a pochi mesi dalla precedente di Tirelli ospitata al MACRO, e si propone di presentare per la prima volta al pubblico un aspetto inedito della ricerca dell’artista, per costruire una sorta di itinerario visivo legato alla natura e all’evoluzione del suo sviluppo concettuale e creativo. Il titolo allude a una sorta di deposito di immagini della memoria - dagli oggetti d’uso quotidiano alle architetture, dagli animali alle mappe agli atlanti - che invadono in un flusso continuo gli eleganti ambienti di Palazzo Poli: un archivio di modelli e frammenti del mondo intero - oltre che delle incisioni di maestri quali Piranesi, Morandi, Dȕrer e Rembrandt - da cui l’artista ricava volta per volta le visioni e i soggetti delle proprie creazioni. “Questa mostra svela un lato nascosto ma fondamentale della ricerca di Tirelli. Una quantità di materiali preziosi e indispensabili per analizzare il processo creativo dell’artista, dalla prima suggestione fino all’opera finita, attraverso una riflessione sulla natura simbolica di ogni immagine scelta per evocare altro da sé, una dimensione onirica e concettuale densa di riferimenti emersi da una realtà trasfigurata”, spiega il critico Pratesi. L’Istituto per la Grafica, da molti anni spazio deputato al “segno”, dove le arti e tecniche grafiche sono custodite, conservate e valorizzate in tutte le loro declinazioni, dal segno inciso fino a quello impresso sulla pellicola fotografica e video, è senza dubbio il luogo più adatto ad accogliere i disegni, gli album e i quaderni di Tirelli. Consapevole di questo, l’artista – terminata la mostra – lascerà in dono alcuni suoi lavori, che entreranno a far parte della notevole e preziosa collezione dell’Istituto. Oltre agli inediti diari, ricchissimi di pensieri, suggestioni e impressioni, il cortometraggio del regista filippino Raymond Red, che apre le porte dello studio dell’artista nell’antico Pastificio Cerere di San Lorenzo, conclude l’ideale viaggio nell’intimità creatrice di Tirelli.

FINO AL 5 MAGGIO MARTEDÌ – DOMENICA 10/19; CHIUSO LUNEDÌ – INGRESSO LIBERO ISTITUTO NAZIONALE PER LA GRAFICA VIA DELLA STAMPERIA 6 - TEL. 06.699801 NATALIA MASSIDDA

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DOVEARTE MUSEO DELL’ARA PACIS TUTTI DE SICA lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli) – tel. 06.0608 - www.arapacis.it - mart/dom 919 - ingresso 7.50/5.50 euro per i cittadini residenti a Roma – fino al 28 aprile Una mostra multimediale che illumina il Vittorio De Sica regista e attore, ma anche cantante e uomo di spettacolo a tutto tondo, così come il De Sica privato, con le due mogli e i tre figli.

GAGOSIAN GALLERY HOWARD HODGKIN. NEW PAINTINGS via Francesco Crispi 16 - tel. 06.42086498 – www.gagosian.com - mart/sab 10.30-19, chiuso lunedì e festivi; ingresso libero – fino al 4 maggio La mostra di dipinti recenti di Howard Hodgkin (1932) è la prima a Roma dal 1992, anno in cui il pittore inglese presentò Seven Small Paintings presso la British School. Tratti distintivi dell’artista sono i gesti decisi e marcati, la trama ampia e complessa, la ricca cromia, e il dinamico intrecciarsi di chiaro e scuro, oltre i confini della cornice.

GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA ARTE IN GIAPPONE 1868-1945 viale delle Belle Arti 131 – tel. 06.32298221 - www.gnam.beniculturali.it - mart/dom 10.3019.30 - ingresso 12/9.50 euro – fino al 5 maggio Per la prima volta in Italia, un’ampia mostra dedicata all’arte giapponese del Novecento, un periodo di intense trasformazioni, ancora poco esplorato, che va dalla restaurazione dell’imperatore Meiji nel 1868 alla fine della seconda guerra mondiale. Nelle sale vediamo presentata una selezione di opere che reinterpretano lo spirito della tradizione: dai “kakemono”, i tipici dipinti su rotoli verticali di carta o di seta, ai paraventi che decoravano gli interni delle case giapponesi; e inoltre lacche, ceramiche, tessuti, kimono, vasi, intagli in legno, capolavori di una lunga e raffinata tradizione artigianale che tanto aveva influito sulla moda europea del Giapponismo.

ISTITUTO NAZIONALE PER LA GRAFICA - PALAZZO POLI MARCO TIRELLI. IMMAGINARIO via della Stamperia 6/via Poli 54 – tel. 06.699801 - www.grafica.beniculturali.it - mart/dom 1019, chiuso lunedì - ingesso libero – fino al 5 maggio Una vera e propria Wunderkammer privata che contiene centinaia di soggetti diversi. Per approfondire, leggi pag. 22.

MUSEI CAPITOLINI L’ETÀ DELL’EQUILIBRIO. TRAIANO, ADRIANO, ANTONINO PIO, MARCO AURELIO piazza del Campidoglio 1 – tel. 06.0608 – www.museicapitolini.org – mart/dom 9 - 20, chiuso lunedì - ingresso musei + mostra 12/10 euro – fino al 5 maggio Prosegue il terzo importante appuntamento de I Giorni di Roma. :: a cura di Natalia Massidda - arte@metromorfosi.com

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QUADERNI DI DOMANI

EGEMONIE

Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie Theodor Adorno

BOZZA 52: MIDRASH 6. Perchè qualcosa deve essere scritto o no cos'è una “crisi” cos'è un “evento” cos'è una “politica” cos'è “normale” cos'è “egemonia” La poesia ignora la crisi falsifica l’evento dice ‘poco importa la politica’ accetta la norma addobba l’egemonia? quindi non dovrebbe essere proibita? E da chi, per l’esattezza? e come farlo bene? C'è un meccanismo di esecuzione che gradirebbe suggerire?

10. Era la persona contro cui la sua cultura si ritorse. Chiunque sia scampato vive una vita postuma nella sua testa. Sogna di venire gasato nel 1944, al “risveglio” pensa che lui, la vita in cui è dentro, è il sogno di qualcuno che fu ucciso, qualcuno già defunto.

13. Forse il suo problema è la metafora, il linguaggio. Qualcosa “come” qualcos’altro. Questo essendo come niente. È incomparabile. O, lui pensa, dovrebbe.

RACHEL BLAU DUPLESSIS, Dieci bozze, Vydia editore, 2012 traduzione di RENATA MORRESI

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COMPLEMENTI DI SPECIFICAZIONE 9853: la penale del decreto del divieto della detenzione dell’arma della scansione 9854: la sanzione della penale del decreto del divieto della detenzione dell’arma 9855: il pragmatismo della sanzione della penale del decreto del divieto della detenzione 9856: l’agnostico del pragmatismo della sanzione della penale del decreto del divieto 9857: il postulato dell’agnostico del pragmatismo della sanzione della penale del decreto 9858: la parallela del postulato dell’agnostico del pragmatismo della sanzione della penale 9859: la destra della parallela del postulato dell’agnostico del pragmatismo della sanzione 9860: il nazionalista della destra della parallela del postulato dell’agnostico del pragmatismo 9861: il conservatorismo del nazionalista della destra della parallela del postulato dell’agnostico 9862: il reazionario del conservatorismo del nazionalista della destra della parallela del postulato 9863: il privilegio del reazionario del conservatorismo del nazionalista della destra della parallela 9864: l’esenzione del privilegio del reazionario del conservatorismo del nazionalista della destra 9865: il vescovo dell’esenzione del privilegio del reazionario del conservatorismo del nazionalista 9866: la consacrazione del vescovo dell’esenzione del privilegio del reazionario del conservatorismo 9867: la primavera della consacrazione del vescovo dell’esenzione del privilegio del reazionario 9868: l’equinozio della primavera della consacrazione del vescovo dell’esenzione del privilegio 9869: la precessione dell’equinozio della primavera della consacrazione del vescovo dell’esenzione 9870: la retrogradazione della precessione dell’equinozio della primavera della consacrazione del vescovo 9871: lo spostamento della retrogradazione della precessione dell’equinozio della primavera della consacrazione 9872: l’intervallo dello spostamento della retrogradazione della precessione dell’equinozio della primavera 9873: la maggiore dell’intervallo dello spostamento della retrogradazione della precessione dell’equinozio 9874: la terza della maggiore dell’intervallo dello spostamento della retrogradazione della precessione 9875: l’inversione della terza della maggiore dell’intervallo dello spostamento della retrogradazione 9876: la dissonanza dell’inversione della terza della maggiore dell’intervallo dello spostamento 9877: il disappunto della dissonanza dell’inversione della terza della maggiore dell’intervallo […]

MICHÈLE MÉTAIL Complementi di specificazione,1996 traduzione di ANDREA FRANZONI

A CURA DI FABIO ORECCHINI 29


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LIBRI

ISOLA

Ogni mese chiediamo ad uno scrittore di indicarci i tre libri che porterebbe sulla sua isola (luogo fisico, interiore, dimensionale). Fabrizio Gabrielli è l’autore di Sforbiciate. Fraseggi fuori area & storie di pallone (ma anche no), pubblicato da Piano B Edizioni. Ha tradotto i Racconti Fatali di Leopoldo Lugones per i tipi di Nova Delphi, è stato direttore editoriale di “Prospektiva” e collabora randomicamente con le redazioni di Finzioni, Fùtbologia, edizioniSUR, Scrittori Precari e Vicolo Cannery.

L’INVENZIONE DI MOREL di ADOLFO BIOY CASARES C’è un’isola deserta, avviluppata nella calugine tropicale. E su quell’isola deserta un uomo, con un diario da riempire di supposizioni, tesi da smontare e rimontare: chi sono esattamente quello scienziato misterioso, la corte di amici di cui si circonda, la bella Faustine che sugli scogli non si volta, se la chiami urlando? Se ogni isolamento è per definizione concavo, L’invenzione di Morel spiega appieno come l’uomo, per horror vacui, avverta sempre la necessità di riempimenti convessi, artati. Un capolavoro d’allucinazione onirica, con una trama della quale Borges ebbe a dire “non mi sembra un’iperbole qualificarla di perfetta”. Bompiani

MAPPA DEL NUOVO MONDO di DEREK WALCOTT Lontani dai toni elegiaci per il beau temp perdu della mesmerizzante verginità caraibica tanto quanto da quelli vendicativi dell’anticolonialismo, i versi di Walcott partono dalla convinzione che attraverso il linguaggio poetico si possano travalicare i confini tra servi e padroni fino a raggiungere un’identità che scavalca i confini di razza, classe, ego. Ho rubato questo libro in una libreria di Bologna; e non c’è giorno in cui non legga quel passo della poesia Vulcano in cui Walcott dice “Si potrebbe anche smettere di scrivere per seguire i segnali dei grandi [...] e diventare invece il loro lettore ideale, ruminante, vorace, che antepone l’amore per i capolavori al tentativo di ripeterli oppure superarli”. Adelphi

ALLEGRO MA NON TROPPO di CARLO M. CIPOLLA Un libro da sfogliare con cautela, pagina dopo pagina, strato dopo strato, velo dopo velo, fino a giungere al cuore, commovente e lacrimevole. Un libro nomen omen col di lui autore, insomma. Ottanta pagine neppure, che mescolano l’etimologia alle più complesse - eppure semplicissime - teorie di economia politica. Un divertissement funambolico, divertente e divertito, illuminante soprattutto nella seconda ed ultima parte, quella dedicata alle leggi fondamentali della stupidità umana. Quanto mai puntuale, e attuale. Il Mulino :: a cura del Collettivo Archiloco

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PUNTODIFUGA

V

incenzo Gotta scese dall’Audi. Con lui c’era una delle sue donne. Quella bionda che di solito portava al Pescatore e poi alla casa al mare. Prima di raggiungere la banca, si voltò verso di lei: “Rimani in macchina, ci metto un minuto”. La donna abbassò il finestrino, si accese una sigaretta e fece passare il minuto. Tre bambini giocavano a pallone. Un ragazzino saltellava su una lucertola ridotta in poltiglia. Faceva caldo.

Il minuto si portò dietro la notte. Un tipo con un lunga barba rossiccia, uscito dalla banca a rapide falcate, entrò dentro come se quella fosse la sua macchina. Lei lo guardò terrorizzata: fece cenno di uscire, ma la macchina già si muoveva. “Abbiamo detto più volte a Vincenzo che deve tagliare alcune spese” disse prendendo la litoranea. La donna si affacciò dal finestrino e vide solo una lunga tavola scura.

EMANUELE KRAUSHAAR :: il numero sessantatré di Metromorfosi è dedicato a chi va a correre in pantofole :: Metromorfosi invita alla lettura di Gigantologia di Anonimo (manoscritto di difficile datazione) C’è questo gigante che chiameremo Dalos, in quanto è meglio non scrivere né pronunciare il suo vero nome, foriero di vibrazioni negative. Dalos distrugge qualsiasi cosa si ponga tra lui e l’orizzonte. Essendo molto pigro, difficilmente avanza in direzione di qualsivoglia orizzonte. È terrorizzato dalle pulci. Ultimo avvistamento a Roma in via Baldo degli Ubaldi, un aprile di qualche manciata di tempo fa. :: impaginato ascoltando anche La voce di Nicanor Parra che dice: I quattro grandi poeti del Cile sono tre: Alonso de Ercilla e Rubén Darío :: per questo aprile, Metromorfosi consiglia di salire le scale come se le si scendesse

TEL. 06.97848965 - 333.2829348 - METROMORFOSI.COM - INFO@METROMORFOSI.COM

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