Parma Coldiretti >> ed. mensile >> Poste Italiane S.p.A. >> Sped. in A.P. >> D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Parma
N.3 - anno 2013
Palalottomatica 2013
è ancora “l’Italia che vogliamo”
periodico d’informazione e approfondimento di Coldiretti Parma
in primo piano UE.COOP
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Assemblea Nazionale Coldiretti
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Made in Italy storico via libera ai nostri salumi
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Assemblea Nazionale Coldiretti Giovani Impresa
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Periodico di Coldiretti Parma Già Bollettino del Coltivatore Registrato al Tribunale di Parma Il 16-12-1952, n°163
Notizie è nata UE.COOP......................................................................... 5 Assemblea Nazionale Coldiretti............................................... 6 Raggiunto l’accordo sulla PAC..................................................... 8 Presentato il libro “Cibo criminale”.......................................... 9 Dagli USA via libera ai salumi Made in Italy......................... 10 Assemblea Nazionale Giovani di Coldiretti.......................... 11 Convention di Coldiretti Emilia Romagna a Reggio Emilia ����12 Cambiamenti climatici........................................................... 14 Settimana nazionale della Bonifica....................................... 14 Inaugurazione del nuovo Pastificio Ghigi............................. 15 Campagna Amica in città....................................................... 16 A Parma la prima “Bottega Italiana”...................................... 17
Direttore Responsabile Gianluca Lelli
Hanno collaborato: Vania Ameghio, Aldo Azzali, Giuseppe Di Paolo, Paola Ferrari, Marco Orsi, Michele Parisi Maurizio Ramazzotti, Marco Tamani Direzione artistica Marino Galli Redazione e amministrazione: COLDIRETTI PARMA 43100 Parma - piazza Antonio Salandra 19/a tel. 0521 901411 parma@coldiretti.it www.parma.coldiretti.it Progetto grafico e impaginazione
Premiazione “Educazione alla Campagna Amica”................ 18
www.nuvolette.it
Negli ultimi 3 anni niente multe sulle quote latte............... 19
Fotocomposizione e stampa Grafiche Lama Srl Strada ai Dossi di Le Mose, 5/7, Piacenza
IMU: bene rinvio prima rata per le aziende agricole............ 19 Terranostra.............................................................................. 21 Sinergie CreditAgri - Cariparma Crèdit Agricole................... 22
Sped. in A.P. - D.L. 353/2000 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1 DCB Parma
CreditAgri Italia: firmato nuovo accordo per credito alle imprese....... 23
Notizie tecniche Conto Energia Termico........................................................... 24 Taglio Accise su Gasolio da Serra.......................................... 25 Nuovi Bonus Casa.................................................................. 26 PSR 2007/2013...................................................................... 26 Sicurezza................................................................................. 27 Invalidità civile........................................................................ 28 Aumento delle pensioni......................................................... 30 Borsa Merci............................................................................. 32 Sistri........................................................................................ 34
N. 3-2013
Contro la crisi nasce UECOOP Emilia Romagna Prima assemblea nuova centrale cooperativa promossa da Coldiretti Presente una delegazione di cooperative aderenti da Parma
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“Si va dal più grande consorzio agrario d’Italia, Cap Emilia con 433 milioni di euro di fatturato; alla piccola cooperativa, “Gas 29”, di artigiani che costruisce mountain bike d’alto livello; dalla cooperativa multifunzionale “Cegs”, che spazia dal settore della logistica e trasporti al turismo con viaggi in barca sul Po, alla cooperativa “Teatrovivo” specializzato in spettacoli della Commedia dell’Arte, alla cooperativa sportiva Rugby Parma. La prima assemblea di UeCoop, (Unione Europea delle cooperative) Emilia Romagna ha subito messo in mostra l’ampia gamma di settori in cui opera la nuova centrale cooperativa promossa da Coldiretti. “Il nostro obiettivo – ha detto il presidente nazionale di Coldiretti e UeCoop, Sergio Marini – è dare un contributo positivo a tutto il Paese, a partire innanzitutto dalla solidarietà e sussidiarietà che sono i valori alla base della cooperazione. In una situazione economica e sociale di crisi e di sfiducia, dobbiamo rimettere al centro delle nostre azioni la persona e le sue aspirazioni, per ridare speranza e prospettive a chi vuole lavorare per un Paese migliore, dove vivere e stare meglio tutti insieme. Lo vogliamo fare – ha proseguito Marini - puntando sulle ricchezze e le risorse tipiche del nostro Paese, in particolare in territorio, il paesaggio, la cultura, il cibo, in una parola; tutti i caratteri distintivi che fanno unico il nostro Paese. E’ chiaro: siamo in un momento economicamente e socialmente difficile che per crescere e per capire impone di trovare maggior forza in uno spirito cooperativo, nella coscienza che la cooperazione è sorta per fare ogni singolo più forte e maggiormente in grado di cresce e non per sovrastarlo”. A pochi mesi dalla nascita, UeCoop conta già oltre 4.000 cooperative a livello nazionale, mentre in Emilia Romagna hanno già aderito oltre 250 cooperative. Tra gli oltre 400 cooperatori che hanno partecipato alla prima assemblea, erano presenti anche i dirigenti della Fortitudo Baseball di Bologna, squadra Campione d’Europa 2012, che ha nuovamente conquistato la finale di Coppa Campioni che sarà disputata il prossimo mese di agosto. La Fortitudo ha per l’occasione regalato a Marini la maglia della squadra. Sono 30 le cooperative, dei vari settori, che ad oggi hanno già aderito a UECOOP Parma. 5|
assemblea nazionale 2013 Presente una nutrita delegazione di Coldiretti Parma
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Gli impegni presi dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea nazionale della Coldiretti trovano il nostro pieno sostegno, perché li reputiamo fondamentali per l’agricoltura italiana. E’ quanto ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini. Dire no agli Ogm in Italia per valorizzare la biodiversità - ha sottolineato - è stata una tesi sostenuta da tutti e tre i ministri interessati alla firma della clausola di salvaguardia per vietare la coltivazione di Organismi geneticamente modificati, dal Ministro delle Politiche Agricole De Girolamo a quello della Salute Beatrice Lorenzin che tra l’altro ha annunciato l’intenzione di “presentare presto in Parlamento un disegno di legge per valorizzare il ‘km zero’”, fino a quello all’Ambiente Andrea Orlando il quale ha affermato “noi non vogliamo gli Ogm perchè non vogliamo che il nostro paese diventi troppo simile o uguale ad altri paesi”. L’abolizione dell’Imu agricola rappresenta - ha continuato Marini - un vero riconoscimento del ruolo ambientale, sociale e culturale del nostro settore agricolo, il riconoscimento di quei beni comuni che l’agricoltura produce e che nessuno paga, il riconoscimento di
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beni strumentali che nulla hanno a che vedere con una tassa che dovrebbe intaccare i patrimoni. La semplificazione della burocrazia nel comparto sostenuta anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e della Salute Beatrice Lorenzin è - ha precisato Marini - una priorità perché troppo spesso siamo abituati a semplificazioni e poi a semplificazioni delle semplificazioni che portano infine a delle complicazioni ingestibili”. Premiare gli agricoltori attivi ovvero quelli che vivono di agricoltura dopo il bel lavoro fatto dal Parlamento europeo e dal Presidente della Commissione agricoltura Paolo De Castro diventa oggi una possibilità degli Stati membri e - ha affermato Marini - non possiamo perdere questa occasione. L’internazionalizzazione vuol dire portare nel mondo l’Italia ma un’Italia vera al 100 per 100 e a tal riguardo apprezziamo l’incoraggiamento del Ministro Zanonato che ha evidenziato che “l’agricoltura è un settore della nostra attività economica che funziona meglio in questo momento e crea occupazione”, sottolineando inoltre il valore di un’iniziativa come quella del marchio Fai, che garantisce prodotti firmati dagli agricoltori italiani. “E’ fondamentale – ha chiosato Zanonato - che questo marchio si affermi con grande efficacia”. 2013 | Notizie
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In mani straniere marchi italiani storici per 10 mld Dall’Orzo Bimbo a Gancia, da Parmalat a Star, dai salumi Fiorucci al Chianti Sono passati in mani straniere marchi storici dell’agroalimentare italiano per un fatturato di almeno 10 miliardi di euro dall’inizio della crisi, che ha reso piu’ facili le operazioni di acquisizione nel nostro Paese, dall’Orzo bimbo agli spumanti Gancia, dai salumi Fiorucci alla Parmalat, dalla Star al leader italiano dei pomodori pelati finito alla giapponese Mitsubishi, ma nel 2013 è stato ceduto anche il 25 per cento del riso Scotti, mentre per la prima volta la produzione di vino Chianti nel cuore della Docg del Gallo Nero è divenuta di proprietà di un imprenditore cinese. E’ quanto ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini sulla base di uno studio presentato all’Assemblea nazionale dove è stato allestito “Lo scaffale del Made in Italy che non c’è più” dal quale si evidenzia che nel mondo c’è fame d’Italia con una drammatica escalation nella perdita del patrimonio agroalimentare nazionale. “I grandi gruppi multinazionali che fuggono dall’Italia della chimica e della meccanica investono invece nell’agroalimentare nazionale perché, nonostante il crollo storico dei consumi interni, fa segnare il record nelle esportazioni grazie all’immagine conquistata con i primati nella sicurezza, nella tipicità e nella qualità” ha affermato il presidente della Coldiretti. “Il passaggio di proprietà - ha denunciato Marini - ha spesso significato svuotamento finanziario delle società acquisite, delocalizzazione della produzione, chiusura di stabilimenti e perdita di occupazione. Si è iniziato con l’importare materie prime dall’estero per produrre prodotti tricolori. Poi si è passati ad acquisire direttamente marchi storici e il prossimo passo è la chiusura degli stabilimenti italiani per trasferirli all’estero. Un processo - conclude il presidente di Coldiretti - di fronte al quale occorre accelerare nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che veda direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi”.
Marchi del Made in Italy che non c’e’ più 2013 • CHIANTI CLASSICO (per la prima volta un imprenditore cinese ha acquistato una azienda agricola del Gallo nero) • RISO SCOTTI (il 25% è stato acquisito dalla società alla multinazionale spagnola Ebro Foods)
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2012 • PELATI AR - ANTONINO RUSSO (nasce una nuova società denominata “Princes Industrie Alimentari SrL”, controllata al 51 per cento dalla Princes controllata dalla giapponese Mitsubishi) • STAR (passata al 75% nelle mani spagnole del Gruppo Agroalimen di Barcellona (Gallina Blanca) • ESKIGEL (produce gelati in vaschetta per la grande distribuzione - Panorama, Pam, Carrefour, Auchan, Conad, Coop) (ceduta agli inglesi con azioni in pegno d un pool di banche). 2011 • PARMALAT (acquisita dalla francese Lactalis) • GANCIA (acquisita al 70% dall’oligarca russo Rustam Tariko) • FIORUCCI –SALUMI (acquisita dalla spagnola Campofrio Food Holding S.L.) • ERIDANIA ITALIA SPA (la società dello zucchero ha ceduto il 49% al gruppo francese Cristalalco Sas) 2010 • BOSCHETTI ALIMENTARE (cessione alla francese Financière Lubersac che detiene il 95%) • FERRARI GIOVANNI INDUSTRIA CASEARIA SPA (ceduto il 27% alla francese Bongrain Europe Sas) 2009 • DELVERDE INDUSTRIE ALIMENTARI SPA (la società della pasta è divenuta di proprietà della spagnola Molinos Delplata Sl che fa parte del gruppo argentino Molinos Rio de la Plata) 2008 • BERTOLLI (venduta a Unilever, poi acquisita dal gruppo spagnolo SOS) • RIGAMONTI SALUMICIO SPA (divenuta di proprietà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International) • ORZO BIMBO (acquisita da Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis) • ITALPIZZA (ceduta all’inglese Bakkavor acquisitions limited) 2006 • GALBANI (acquisita dalla francese Lactalis) • CARAPELLI (acquisita dal gruppo spagnolo SOS) • SASSO (acquisita dal gruppo spagnolo SOS) • FATTORIE SCALDASOLE (venduta a Heinz, poi acquisita dalla francese Andros) 2003 • PERONI (acquisita dall’azienda sudafricana SABMiller) • INVERNIZZI (acquisita dalla francese Lactalis, dopo che nel 1985 era passata alla Kraft) 1998 • LOCATELLI (venduta a Nestlè, poi acquisita dalla francese Lactalis) • SAN PELLEGRINO (acquisita dalla svizzera Nestlè) 1995 • STOCK (venduta alla tedesca Eckes A.G., poi acquisita dagli americani della Oaktree Capital Management) 1993 • ANTICA GELATERIA DEL CORSO (acquisita dalla svizzera Nestlè) 1988 • BUITONI (acquisita dalla svizzera Nestlè) • PERUGINA (acquisita dalla svizzera Nestlè) Fonte: Elaborazioni Coldiretti.
Raggiunto l’accordo sulla pac
Marini: “Premiati i veri agricoltori”
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“L’accordo sulla riforma della Politica Agricola (Pac) premia chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima volta in una black list, ampliabile dallo Stato membro, soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi”. E’ quanto ha affermato il Presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini che, nell’esprimere soddisfazione per l’accordo politico raggiunto dal team dei negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione sulla proposte di regolamento di riforma della Politica Agricola Comune, ha sottolineato che “sensibili miglioramenti sono stati ottenuti anche per l’inverdimento a tutela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani, sulla convergenza e per i giovani agricoltori”. “Nei vari passaggi, condivisi con il Governo italiano, dal nostro Summit a Roma con il Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos agli incontri con i colleghi di tutte le principali Organizzazioni agricole europee, fino al meeting di poche settimane fa a Bruxelles con il Presidente del Consiglio agricoltura e pesca del Consiglio dell’Unione europea Simon Coveney e il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, rimane certamente un taglio importante ai finanziamenti destinati all’agricoltura ma l’applicazione nazionale demandata al Minsitro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo che ha chiuso positivamente per l’Italia il negoziato potrà compensare il disagio - continua Marini - nell’orientare le risorse, come prevede la proposta, verso i veri agricoltori”. L’accordo valorizza infatti il ruolo dei veri imprenditori agricoli stabilendo che possano beneficiare del sostegni solo gli agricoltori attivi e come richiesto da Coldiretti saranno gli Stati membri a definire gli aventi diritto. Viene anche stabilita una lista negativa obbligatoria di coloro che non possono beneficiare dei pagamenti diretti che comprende aeroporti, servizi ferroviari, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi,
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con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista. La cosiddetta convergenza interna, ovvero il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, viene attuata con un’adeguata flessibilità nell’arco dell’intero periodo di applicazione della riforma. Per la prima volta viene deciso di applicare, sebbene su base volontaria, il capping (tetto agli aiuti), in due fasce, la prima tra i 150.000 e i 300.000 e la seconda oltre tale importo. Gli Stati membri possono graduarlo in base all’impiego del fattore lavoro comprese le imposte ed i contributi sociali. Gli Stati membri possono, inoltre, decidere di applicare un pagamento ridistributivo ad integrazione del pagamento di base per i primi ettari di ogni azienda. L’accordo raggiunto rivede, sensibilmente, le misure per l’inverdimento sia riguardo alle modalità finanziarie che a quelle applicative. In particolare è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse, come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono quindi salvi, come richiesto da Coldiretti, oltre al riso, tutti i frutteti, i vigneti, gli uliveti, ecc. Per quanto riguarda i giovani agricoltori viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base. L’intesa da anche risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte ed i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche. Sempre nell’ambito dello sviluppo rurale è prevista la possibilità di avere al contempo piani di sviluppo rurale regionali e un piano nazionale per talune misure o interventi.
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la criminalità organizzata mette le mani sul cibo Presentato alla Feltrinelli di Parma il libro “Cibo criminale”. Intervenuto il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna Mauro Tonello
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Il cibo è il nuovo business della mafia italiana. E’ questo il tema del libro-inchiesta “Cibo criminale” scritto dai giornalisti Luca Ponzi (Rai di Bologna) e Mara Monti (gruppo Sole 24Ore), presentato alla Libreria Feltrinelli di Parma in un incontro che ha visto la partecipazione del Presidente Coldiretti Emilia Romagna Mauro Tonello e del Procuratore aggiunto di Modena Lucia Musti. Il libro, ricostruisce, con documenti e sentenze, i traffici illeciti legati ai prodotti alimentari. Mozzarella di bufala ricavata da cagliate proveniente dalla Germania; concentrato di pomodoro spacciato come italiano ma ottenuto allungando passata cinese; prosciutti di Parma contraffatti; formaggi confezionati con scarti avariati, dannosi per la salute; olio proveniente da olive tutt’altro che nostrane sono – ha sottolineato Luca Ponzi - solo alcuni dei prodotti simbolo dell’italianità, contraffatti e spacciati come vero Made in Italy”. E’ la piaga dell’agromafia, un fenomeno in crescita come dimostrato da Eurispes: 12,5 miliardi di euro di fatturato all’anno, mentre le falsificazioni del marchio italiano nel mondo producono un danno per 60 miliardi di euro. In un mercato sempre più globale, con regole non omogenee, la criminalità - è stato detto all’incontro - riesce a sfruttare ogni smagliatura nei controlli, arrivando a incrinare uno dei pilastri dell’economia nazionale. A ciò si lega il fenomeno dei cosiddetti “colletti bianchi” che operano nel settore agroalimentare e che stanno acquisendo un ruolo strategico per le organizzazioni
allarme “similgrana”
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Negli ultimi dieci anni sono raddoppiate le importazioni in Italia di formaggi similgrana che fanno concorrenza in primis alla produzione di Parmigiano Reggiano a denominazione di Origine Protetta (Dop). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati forniti dal sito www.clal.it dal quale si evidenzia le importazioni italiane di formaggi duri di latte bovino non DOP ha raggiunto i 27,3 milioni di chili nel 2012, con un aumento dell’88 per cento in dieci anni. I similgrana sono arrivati in Italia soprattutto dall’Europa a partire dalla Germania (8,3 milioni di chili) e dalla Repubblica Ceca (8,1 milioni di chili) anche se in forte crescita risulta essere l’Ungheria dalla quale sono giunti ben 2,7 milioni di chili pari al 10 per cento del totale delle importazioni. Volumi addirittura superiori di questi formaggi che spesso
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criminali inserite nel business delle agromafie e interessate soprattutto a spostare l’asse dell’illegalità verso una zona neutra, di confine, nella quale diviene sempre più difficile rintracciare il reato. Sull’ “italian sounding”, uno degli esempi più eclatanti di truffa alimentare consistente nello spacciare per cibi italiani d’eccellenza prodotti che non lo sono, si è soffermato il Presidente Mauro Tonello che ha rimarcato l’impegno pressante e fermo di Coldiretti nello smascherare le truffe alimentari e portare alla luce, anche attraverso presidi alle frontiere e ai porti, prodotti che del rinomato marchio italiano hanno soltanto la facciata e che sono invece messi sul mercato con materie prime acquistate all’estero, in paesi in cui la qualità e i controlli a garanzia dei consumatori sono decisamente inferiori a quelli previsti in Italia. “Di fronte a questi fenomeni - ha sottolineato Tonello - diventa indispensabile una tracciabilità certa dell’origine degli alimenti, in modo che sia facilmente riconoscibile in etichetta la provenienza dei prodotti, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto. Coldiretti - ha concluso Tonello -continua nella sua battaglia perché l’etichettatura obbligatoria venga estesa a tutti i prodotti alimentari e si è attivata con il progetto Campagna Amica, grazie al quale i consumatori possono acquistare direttamente nelle aziende agricole, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori aderenti al circuito Campagna Amica, che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita”.
Import raddoppiato in 10 anni hanno anche una assonanza fonetica con quelli nazionali e sono purtroppo destinati a Paesi diversi dall’Italia, in Europa e fuori, togliendo spazio di mercato al Parmigiano. E’ imbarazzante notare che nella realizzazione di questi prodotti di imitazione siano implicate spesso imprese italiane ed anche chi per ruolo avrebbe il compito di tutelare le denominazioni originali, dal quale dipende il futuro di interi territori e migliaia di allevamenti e caseifici. La somiglianza di tali codici doganali con quelli del Parmigiano-Reggiano (04069061), unitamente alla identica descrizione tecnica del prodotto, crea una similarità fra prodotti caratterizzati, invece da diversa origine e qualità perché i similgrana non devono rispettare i rigidi disciplinari di produzione approvati dall’Unione Europea. Questi formaggi sono codificati dall’Istat con il codice doganale 04069069 hanno tenore, in peso, di materie grasse uguale od inferiore al 40%, e tenore, in peso, di acqua della sostanza (non grassa) inferiore uguale al 47%. Il rischio è che i similgrana vengano scambiati dai consumatori come prodotti Made in Italy perché vengono spesso utilizzati nomi, immagini e forme che richiamano all’italianità, ma anche perché appare il bollo Ce con la “I” di Italia se il formaggio viene semplicemente confezionato in Italia. Un inganno nei confronti del quale occorre immediatamente intervenire per salvaguardare il lavoro di migliaia di allevatori italiani impegnati in una produzione unica che rappresenta l’immagine del made in Italy nel mondo.
made in italy
Dagli USA storico via libera ai salumi Made in Italy
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Finalmente salami, pancette, coppe, culatello e altri salumi Made in Italy potranno arrivare sulle tavole dei 250 milioni di cittadini americani che fino ad ora sono stati costretti ad acquistare imitazioni di bassa qualità realizzate fuori dall’Italia. E’ la Coldiretti a commentare il passo storico compiuto con il superamento del blocco durato 15 anni delle esportazioni nazionali di salumi dal 28 maggio grazie alla pubblicazione del provvedimento con cui le autorità statunitensi di Aphis (Animal and Plant Health Inspection Service) hanno ufficialmente riconosciuto l’indennità dalla malattia vescicolare del suino di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Si tratta delle regioni dove si concentra la stragrande maggioranza degli allevamenti di maiali e degli stabilimenti di lavorazione delle carni in Italia. In questo difficile momento di crisi si tratta di un passo importante per l’economia del sistema agroalimentare nazionale che ha ora l’opportunità di crescere nel ricco mercato americano
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dove le esportazioni di cibo e bevande italiane sono cresciute in valore del 10 per cento ad un livello record di 2,7 miliardi. Il provvedimento non riguarda il prosciutto che se stagionato oltre i 14 mesi può già essere esportato negli Usa. Dal culatello uruguaiano alla soppressata calabrese Made in Usa, dal salame veneto canadese al “Parma salami” del Messico, i consumatori statunitensi sono stati fino ad ora una facile preda di salumi taroccati che purtroppo è imbarazzante notare a volte vedono coinvolte all’estero imprese industriali italiane. Se l’abbattimento di questa anacronistica barriera commerciale, che ha fatto perdere all’Italia un importo stimato in 250 milioni di euro all’anno, sarà accompagnato a livello internazionale da una più decisa tutela delle denominazione di origine dei nostri salumi si aprono enormi spazi di crescita. Si ricorda ad esempio che in Canada vengono venduti salumi locali con il marchio “San Daniele” e che non può essere esportato il prosciutto di Parma perché il marchio è stato registrato da una azienda privata. 2013 | Notizie
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assemblea nazionale giovani di coldiretti
da staffetta generazionale 200 mila nei campi Vittorio Sangiorgio: “stop a pagamento imposte per le aziende che favoriscono il ricambio”
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“Dalla staffetta generazionale è possibile l’inserimento di 200mila giovani nelle campagne dove il 37,3 per cento delle imprese ha un conduttore di età superiore ai 65 anni”. E’ uno dei passaggi della relazione del delegato nazionale dei giovani della Coldiretti, Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale svoltasi a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, alla presenza di oltre duemila imprenditori under 30 provenienti da tutta Italia, tra cui una delegazione di giovani di Coldiretti Parma guidata dal direttore Marco Allaria Olivieri, e con gli interventi del presidente nazionale Sergio Marini, del ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, dell’ex ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “Se proprio vogliamo dare un segnale forte ai figli e ai padri delle nostre campagne, che punti sull’intraprendenza dei giovani, sulla loro voglia di fare e sulla loro capacità di innovare, allora – ha chiesto Sangiorgio - sospendiamo il pagamento di imposte e contributi per cinque anni alle imprese familiari in cui si concretizza quella che viene definita la staffetta generazionale. L’agricoltura sta vivendo una straordinaria fase di attenzione da parte dei giovani, ma alle imprese è preclusa la possibilità di ospitare giovani tirocinanti e offrire quindi l’opportunità anche a studenti di effettuare brevi esperienze full immersion in una realtà di impresa. La pretesa che per ospitare un tirocinante l’impresa debba avere alle proprie dipendenze almeno un dipendente a tempo indeterminato comporta, in un settore nel quale molte imprese utilizzano solo manodopera familiare, l’impossibilità di dare corso a questa esperienza. E’ necessario quindi - ha concluso il Delegato dei giovani Coldiretti - superare l’interpretazione restrittiva della normativa vigente per assecondare e favorire un fenomeno tanto recente quanto positivo come quello del ritorno alla campagna di tantissimi giovani”. Ma il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa ha messo l’accento anche sulla necessità di un ricambio generazionale, con la classe dirigente italiana che è la più vecchia dell’intera Unione Europea. Ma il ricambio non è la sola difficoltà da superare. “Servono politiche che incoraggino le banche a rischiare sui progetti e sui talenti e meno sul consolidato – ha sottolineato il delegato di Coldiretti giovani -, poiché il 65 per cento dei giovani lamenta come ostacolo al fare impresa l’accesso al credito e il
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67 per cento ritiene che strumenti di finanziamento agevolato siano necessari per avviare un’impresa, secondo una indagine Coldiretti/Swg”. E mentre i giovani hanno bisogno di credito, la quasi totalità del credito va a società finanziarie. “Sarà pure arrivato il tempo – ha denunciato Sangiorgio - di smetterla di prendere i soldi dall’economia reale, quella delle persone che lavorano e faticano, per darli a quella virtuale, quella dei capitali e delle speculazioni. Noi lo stiamo facendo con il nostro progetto giovani Coldiretti Giovani Impresa – CreditAgrItalia, con cui quest’anno abbiamo finanziato 57 milioni di investimenti per 760 giovani imprese, 20 milioni in più rispetto all’anno precedente. Un risultato straordinario nell’anno del credit crunch. Nella sua relazione all’Assemblea di Roma Sangiorgio ha anche toccato i temi del dissesto (“dove ci siamo noi l’Italia non frana perché le aziende agricole riescono ad arrivare dove lo Stato fa fatica ad essere. Eppure pochi riescono a ‘vedere’ questa centralità dell’azienda agricola italiana”) e della cittadinanza. Durante l’Assemblea è stata presentata la prima indagine Coldiretti /Swg su “Crisi: i giovani italiani e il lavoro” che scatta la cruda fotografia di come i giovani riescono a sopravvivere con la disoccupazione record, dei compromessi cui devono sottostare, del sentimento patriottico, del confronto con i genitori, delle passioni, delle capacità, aspirazioni e sogni, ma anche le proposte concrete per favorire il ricambio generazionale e il lavoro delle nuove generazioni, che è stato indicato come priorità dal Governo. Un quadro impietoso che non frena tuttavia l’entusiasmo di tanti giovani che non si sono arresi alla crisi e alla disoccupazione e hanno scelto di impegnarsi in un’attività concreta, che offre spazio alla creatività. Lo dimostrano le molte esperienze curiose e innovative realizzate dai giovani agricoltori, presentate con dimostrazioni pratiche nell’ambito dell’Open Space sull’ingegno contadino”con idee brillanti che battono la crisi. Dal prato pret a porter da srotolare in ogni occasione per assicurarsi senza sforzo del verde per esclusivi picnic, all’agrimobiliere che è riuscito a ricavare dalla pianta che caratterizza il Salento, il Fico d’india, una particolare fibra con la quale riveste mobili e complementi d’arredo, rendendoli unici e inimitabili, fino agli “agrivestiti” interamente realizzati con tessuti naturali e colori ricavati dai prodotti dell’orto e all’ agripasticceria..
Convention di Coldiretti Emilia Romagna
Indagine Coldiretti/Censis dopo un anno di terremoto, siccità e frane Presente alla convention una nutrita delegazione di Coldiretti Parma
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Cauti nell’affrontare le sfide socio-economiche, ma meno spaventati dei cittadini del resto del Paese. E’ questa l’immagine degli emiliano romagnoli riflessa dall’indagine Coldiretti/Censis sulle attese per il futuro, dopo che gli ultimi 12 mesi avevano messo la società e il territorio regionale sotto scacco con il terremoto del maggio 2012, la siccità estiva e le frane della primavera 2013. L’indagine è stata presentata a Reggio Emilia, alla convention di Coldiretti Emilia Romagna “AscoltaRe” sul tema del “Valore sociale dell’acqua”, cui sono intervenuti, tra gli altri il presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini, il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, l’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, il presidente dell’Unione regionale dei Consorzi di Bonifica, Massimiliano Pederzoli. Tra il pieno consenso per la razionalizzazione delle spesa pubblica, le agevolazioni fiscali per rendere le imprese più competitive, gli investimenti nel welfare per la tutela e la qualità della vita, gli emiliano romagnoli, secondo la ricerca, riservano un ruolo importante all’agricoltura. L’85 per cento pensa che il settore può contribuire al rilancio della crescita regionale: il 42 per cento perché ne può essere un pilastro e l’altro
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43 per cento perché può creare occupazione di qualità e ricchezza. Tanto è vero che l’86 per cento degli intervistati consiglierebbe ai figli o ai nipoti di lavorare in agricoltura come imprenditore. Dall’indagine emerge poi che per i cittadini della nostra regione, l’agricoltura è importante perché aiuta a tutelare l’ambiente (83 per cento), contribuisce a salvaguardare il territorio e il paesaggio dalla siccità (81 per cento) e, laddove gli venga consentito, svolge un ruolo importante nella prevenzione degli effetti di eventi meteorologici (77 per cento). “L’acqua e il cibo – ha detto il Presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini –sono un bene comune, non si può avere cibo senza agricoltura e non si può avere agricoltura senza acqua. Non solo, per avere una buona gestione dell’acqua e quindi una difesa dell’ambiente e del suolo, occorre una buona agricoltura”. Secondo Marini occorre che “anche la politica riconosca che l’agricoltura è una priorità che può dare un futuro al paese e agisca di conseguenza. Ad esempio destinando le risorse comunitarie ai veri agricoltori, cioè a chi vive di agricoltura ed è davvero attivo nella realizzazione del bene comune, producendo cibo e tutelando il territorio”. Di fronte alle catastrofi naturali, gli emiliano romagnoli, secondo i risultati dell’indagine Coldiretti/Censis chiedono una prevenzione efficace innanzitutto contro la 2013 | Notizie
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Indagine Coldiretti/Censis dopo un anno di terremoto, siccità e frane
devastazione degli edifici causata dai terremoti (40 per cento), e poi contro l’erosione e il cambiamento delle aree interessate da inondazioni, esondazioni (27 per cento), straripamento dei corsi d’acqua (29 per cento) siccità (22 per cento). Il 36 per cento degli interpellati dichiara di essere pronto a finanziare di tasca propria un fondo di tutela dai danni dovuti a fenomeni naturali. La ferita ancora recente ha messo al primo posto tra gli emiliano romagnoli il problema del terremoto, che a livello nazionale viene invece al quarto posto (23 per cento), dietro lo straripamento dei corsi d’acqua (42 per cento), l’erosione del suolo (41 per cento) e la siccità (25 per cento). Il 60 per cento dei cittadini dell’Emilia Romagna afferma di essere molto o abbastanza informato sui temi dell’acqua per la propria regione e il 75 per cento indicano come molto o abbastanza importanti i problemi della qualità e il 69 per cento quelli della sua quantità. La siccità, per il 33 per cento degli interpellati, è da attribuire al fatto che piove meno e fa più caldo, per il 31 per cento alla mancanza di adeguati investimenti in tecnologie per un uso più razionale e efficiente; per il 30% perché imprenditori e cittadini non gestiscono con attenzione l’acqua. Trova ampio consenso (78 per cento) l’idea di costruire alcuni grandi invasi per accumulare l’acqua 13 |
dei periodi più piovosi per poi usarla nei momenti di necessità. Non è un caso quindi che tra gli investimenti infrastrutturali più urgenti, gli emiliano romagnoli mettano proprio i grandi invasi al secondo posto (22 per cento), subito dopo le strutture sanitarie e sociosanitarie (37 per cento) e prima dei termovalorizzatori, i pirogassificatori e gli impianti di trattamento dei rifiuti (21 per cento), che a livello nazionale è sentita invece come l’urgenza principale dal 37 per cento di cittadini italiani. Tra le cose che si devono fare, i cittadini dell’Emilia Romagna al primo posto (40 per cento dei consensi) mettono i tagli alla spesa pubblica per abbassare le tasse e rilanciare i consumi; al secondo posto (36 per cento) gli investimenti nel welfare (sanità, assistenza, scuola) per aumentare l’occupazione e la qualità della vita, al terzo (29 per cento) la richiesta di sgravi fiscali e incentivi per dare più competitività alle imprese. In generale a chi vive in Emilia Romagna piace vivere nella propria regione e vorrebbe restarci: il 72 per cento non andrebbe via dal comune in cui abita, anche se ne avesse la possibilità, percentuale che scende al 59 per cento a livello nazionale.
cambiamenti climatici Convegno a Sorbolo con il meteorologo Andrea Giuliacci
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Clima sempre più estremo e fenomeni meteorologi sempre più disastrosi. E’ questa la sintesi del famoso meteorologo televisivo Andrea Giuliacci intervenuto alla conferenza sui cambiamenti climatici svoltasi a Sorbolo. Al tavolo dei relatori, coordinati dal giornalista Andrea Gavazzoli, gli assessori di Sorbolo Massimo Petrelli e Nicola Cesari, il Direttore del Consorzio della Bonifica Parmense Meuccio Berselli, il comandante del Corpo Forestale Pierluigi Fedele, l’Assessore Serena Brandioni del Comune di Tizzano e il Vice Prefetto Attilio Ubaldi. Dalla relazione di Giuliacci, corredata da diversi grafici, sono emersi alcuni importanti dati, in particolare: meno piovaschi ma di maggior entità che complicheranno sempre più la vita di molti territori più esposti a rischi idrogeologici. Per quanto riguarda la nostra realtà locale, nel 2013 il territorio parmense ha visto nei primi quattro mesi dell’anno ben 650 millimetri di pioggia, vale a dire l’ottanta per cento dell’acqua che di solito cade nell’arco di un anno solare. Per questo, oltre ad un più corretto utilizzo delle risorse naturali, diventa fondamentale
– come ha sottolineato il Direttore della Bonifica parmenseadottare strumenti quali invasi e casse d’espansione, interventi mirati ad evitare pericolosi tracinamenti dei canali, atti anche a ritenere l’acqua, per i periodi di siccità. Il concetto è stato ribadito anche da Sara Magrini, responsabile area ambiente e territorio, sicurezza alimentare di Coldiretti Emilia Romagna, intervenuta all’incontro, la quale ha ricordato come Coldiretti abbia chiesto più volte insieme al Consorzio di Bonifica di predisporre casse di espansione che durante l’alluvione preservano dalle esondazioni, mentre durante la siccità potrebbero diventare un grande contenitore di acqua disponibile per l’irrigazione. Parlando di prevenzione, Sara Magrini ha evidenziato il ruolo importantissimo dell’agricoltura nel mantenimento del territorio. “L’imprenditore agricolo – ha detto – si prende cura del territorio, fa la pulizia dei fossi e delle scoline, spala la neve, mantiene il cotico erboso, coltiva le zone di crinale, fa la cura del bosco in collaborazione col corpo forestale dello Stato. Tutte attività queste di manutenzione, che non preservano solo la montagna, ma anche quello che succede a valle”.
settimana nazionale della bonifica Merenda Campagna Amica per i ragazzi delle scuole in visita all’impianto idrovoro di Bocca d’Enza
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Nell’ambito delle iniziative per la settimana nazionale della Bonifica e dell’irrigazione 2013, il Consorzio della Bonifica parmense ha organizzato diverse iniziative tra cui una visita didattica per le scuole elementari, accompagnando i ragazzi alla scoperta di impianti e paesaggi mediante un percorso guidato all’impianto idrovoro di Bocca d’Enza (Mezzano Inferiore). In tale occasione Coldiretti ha preparato per i ragazzi delle scuole coinvolte una merenda a base di frutta, focaccia, torte e succhi di frutta, tutti prodotti locali e di stagione del circuito Campagna Amica messi a disposizione dai produttori agricoli e dagli agriturismi di Terranostra.
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Inaugurato a San Clemente di Rimini il nuovo Pastificio Ghigi
è boom per la pasta con grano 100% italiano
Presente all’inaugurazione una delegazione di soci di Coldiretti Parma
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È boom di vendite per la pasta fatta con grano 100 per 100 italiano per la qualità del prodotto ma anche per effetto della crisi che spinge i consumatori a privilegiare scelte di acquisto sostenibili che contribuiscono al rilancio dell’economia locale. E’ quanto emerso in occasione dell’inaugurazione del nuovo stabilimento dello storico pastificio Ghigi che è stato salvato dall’innovativo progetto di pasta con grano cento per cento italiano, con i dipendenti che sono praticamente raddoppiati insieme ad un bacino di approvvigionamento che conta su quasi settemila agricoltori. Il marchio Ghigi, dopo aver rischiato di sparire dalle tavole italiane a da quelle di mezzo mondo a seguito del fallimento del dicembre 2007, è stato rilevato da un cordata di consorzi agrari, capeggiata dal Consorzio dell’Adriatico che, nel pieno della recessione mondiale, ha deciso di sfidare la crisi puntando su innovazione, qualità e una integrazione di filiera tra agricoltura e industria che non ha precedenti. Puntando sulla “green economy” con l’utilizzo del grano italiano al cento per cento si è realizzato un piccolo miracolo che ha portato alla realizzazione di un nuovo stabilimento su una superficie di 65 mila metri quadrati di cui 14 mila coperti con un investimento di 29 milioni di euro. All’estero è de15 |
stinato l’85 per cento della produzione di cui il 45 per cento in Francia, con il brand leader Price e Ghigi; il 25 per cento in Germania, con il brand Mamma Lucia e Ghigi; il 15% negli Stati Uniti con il brand Ghigi, Arneo, Vesuvio e Delish (biologico); il restante 15% è suddiviso tra Corea, Etiopia, Spagna, Repubblica Ceca, Libia, Malta e Giappone. Particolarmente importante è il brand biologico Delish, in crescita negli Stati Uniti dove viene venduto dalla maggiore catena di farmacie americane, la Walgreens, con 8.000 punti vendita in tutti gli stati federali. In Italia pasta Ghigi viene distribuita per il momento in Emilia Romagna, nord Marche e Lazio, attraverso la grande distribuzione, grossisti, negozi tradizionali, punti vendita del consorzio agrario Adriatico e Botteghe di Campagna Amica. “La distintività, il legame con il territorio, la nostra tradizione, e in generale l’italianità delle produzioni, rappresentano una leva competitiva straordinaria per affermare i nostri prodotti sui mercati e far tornare a crescere l’economia”, ha affermato il Presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “l’Italia costruirà il proprio futuro tornando a fare l’Italia, ovvero valorizzando al meglio quello che ha già di unico e di esclusivo, a cominciare dal cibo”.
campagna amica in città Cittadella agricola in Piazza Salandra accanto agli uffici Coldiretti, dove si incontrano produttori e consumatori
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Al via Campagna Amica in città, una cittadella agricola in Piazza Antonio Salandra (ingresso da via Cremonese, Piazza Ruini Meuccio, Piazza Salandra, accanto agli uffici Coldiretti) a Parma, dove i cittadini consumatori, ogni mercoledì dalle 17,00 alle 19,00, possono incontrare direttamente i produttori agricoli ed acquistare i prodotti di Campagna Amica. In questo spazio i produttori mettono a disposizione della collettività le migliori produzioni agricole del territorio: frutta e verdura di stagione, formaggi freschi e stagionati, pane, pasta e farine, salumi e tanti altri prodotti agricoli italiani, tutti all’insegna del gusto, della qualità e salubrità. Un’opportunità per i cittadini, anche quando escono dagli uffici, di recarsi alla AEMME imp._Layout 1 25/02/13 11:13 Pagina 1 cittadella agricola per fare comodamente la spesa con le pro-
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duzioni d’eccellenza delle aziende del Circuito Campagna Amica. Presso l’attiguo Bar Ore Libere, locale Campagna Amica nel piatto, è, inoltre, possibile gustare un agri-aperitivo a km zero, per rendere ancora più piacevole il dopo lavoro: agri-birra, vini locali, frullati e succhi di frutta accompagnati da stuzzicanti agri-appetiser. “Si tratta– commenta il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri – di un evento che si aggiunge alle altre iniziative di Campagna Amica, rispondendo ai bisogni di trasparenza e genuinità espressi dai consumatori, garantendo loro la possibilità di fare acquisti consapevoli di prodotti sani e di qualità, con la certezza della loro provenienza italiana e controllata”.
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a parma la 1a BOTTEGA ITALIANA Un ulteriore risultato del progetto Campagna Amica
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Al via a Parma la prima Bottega italiana. Uno spazio commerciale dove acquistare solo prodotti agricoli italiani selezionati all’origine, sia del territorio locale (Parmigiano Reggiano Disolabruna, salumi, uova, pane, vino, birra ed altre specialità) sia nazionale, provenienti direttamente dal circuito delle aziende agricole accreditate al Consorzio Produttori Campagna Amica. Il taglio del nastro, accompagnato dalla benedizione impartita dal Consigliere Ecclesiastico provinciale Don Mario Ghirardi, è avvenuto lo scorso 24 Aprile, in Via Farini 58/B. La Bottega è stata inaugurata lo stesso giorno in cui hanno aperto, in ogni provincia da Piacenza a Rimini, 10 nuovi punti vendita del circuito Campagna Amica, che, in aggiunta a quelli già aperti porteranno a 19 le Botteghe dove i consumatori potranno acquistare prodotti italiani certificati. Le 19 Botteghe si andranno così ad affiancare alle 631 aziende agricole e ai 157 mercati di Campagna Amica che nella nostra regione garantiscono l’origine nazionale del prodotto sia nel fresco, sia nel trasformato, sotto il controllo di un ente terzo. L’apertura a Parma della Bottega Italiana – commenta il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri - è un ulteriore risultato del nostro progetto Campagna Amica che già i consumatori hanno avuto modo di conoscere da vicino ed ap17 |
prezzare attraverso la rete Campagna Amica (vendita diretta in azienda, mercati, agriturismi). Un circuito che rappresenta un vantaggio sia per i produttori sia per i consumatori. I primi, che nella catena distributiva tradizionale ricavano solo 17 centesimi per ogni euro speso al consumo, nella vendita diretta possono aumentare la loro parte di reddito senza pesare sulle tasche dei consumatori. Questi ultimi, da parte loro, hanno l’opportunità di acquistare prodotti sicuramente italiani con un buon rapporto qualità/prezzo. In questo modo, aziende, botteghe e mercati di Campagna Amica contribuiscono a creare nuove economie e nuova occupazione e costituiscono un impegno per battere inefficienze e speculazioni che finiscono sempre per esser pagati proprio dal primo e dall’ultimo anello della filiera alimentare”. L’effetto della riduzione dei passaggi e delle intermediazioni con il rapporto più diretto produttore/consumatore garantisce una maggiore efficienza per assicurare acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica, riducendo la forbice dei prezzi che oggi aumentano in media quasi cinque volte dal campo alla tavola. La Bottega Italiana di Via Farini è aperta mattina e pomeriggio, dal lunedì al sabato e anche la domenica mattina; giorno di chiusura giovedì pomeriggio.
educazione alla campagna amica
Con una grande festa premiate le scuole più meritevoli
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Il percorso di educazione alimentare “La salute vien mangiando. Frutta e verdura tutto l’anno”, promosso da Coldiretti nell’ambito del progetto Educazione alla Campagna Amica, ha visto il suo coronamento con la cerimonia di premiazione delle scuole elementari e medie, che si sono distinte per i migliori elaborati realizzati nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 e con la mostra di tutti i lavori presentati dagli oltre mille alunni che hanno partecipato al concorso. All’evento, che ha coinvolto insegnanti, ragazzi e genitori, sono intervenuti il Direttore Provinciale di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri, la Responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti Monica Azzoni e il Prof. Adriano Monica Referente educazione alla salute dell’Ufficio Scolastico territoriale di Parma. Polo di attrazione è stata per tutti l’esposizione delle opere iconografiche realizzate, durante l’anno scolastico, dai ragazzi che si sono impegnati, sia in forma teorica che pratica, in un percorso di esplorazione dei prodotti territoriali, della loro stagionalità ed etichettatura, della filiera corta e, in particolare, dell’importanza del consumo di frutta e verdura per mantenersi in salute. Dopo la proclamazione delle scuole vincitrici, alle quali sono stati donati in premio microscopi digitali e buoni acquisto di materiale didattico, oltre agli attestati di partecipazione e cappellini e bandane gialle di Coldiretti, è seguito un riconoscimento speciale alle insegnanti che hanno seguito con maggior assiduità il progetto fin dalle prime edizioni. La giornata si è conclusa con una merenda per i ragazzi e una degustazione con agri-aperitivo in occasione dell’evento Campagna Amica in città, in Piazza Salandra, dove i consumatori, ogni mercoledì dalle 17,00 alle 19,00, possono fare la spesa a diretto contatto
con i produttori agricoli e nel contempo gustare, presso l’attiguo Bar Ore Libere (locale Campagna Amica nel piatto in piazza Ruini Meuccio 33/A) un agri-aperitivo a km zero per rendere ancora più piacevole il dopo lavoro. “ E’ con soddisfazione – ha dichiarato il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri – che oggi completiamo tutto l’iter del progetto di educazione alimentare rivolto alle scuole. E lo facciamo con una grande festa in cui Campagna Amica incontra la città, coniugando i vari momenti del nostro progetto, dalla vendita diretta al progetto di educazione alla Campagna Amica, tesi a far conoscere le particolarità della nostra agricoltura e del territorio, con l’obiettivo di far capire, a partire dalle nuove generazioni, l’importanza di una sana e corretta alimentazione a cominciare dalla stagionalità”. Il legame con la terra e la riscoperta della campagna da parte dei cittadini è stato sottolineato da Monica Azzoni che, ringraziando le insegnanti per l’impegno profuso nel progetto, ha ricordato l’attività svolta dalle fattorie didattiche al servizio delle scuole nell’accompagnare i ragazzi ad una conoscenza diretta e concreta dell’attività agricola, con le sue produzioni e tradizioni . Condivisione e apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso anche dal Prof. Adriano Monica dell’ufficio scolastico territoriale di Parma, che ha definito il progetto di Coldiretti “entusiasmante ed utile per la sua capacità di unire attività scolastica e territorio, l’aspetto dello studio, spesso teorico, con la pratica”.
SAGRA DELLA POLENTA nel segno di Campagna Amica
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La Sagra della polenta di Cella di Noceto (che si terrà il 31 agosto e il 1 Settembre e il 6 e 7 settembre) è uno degli appuntamenti enogastronomici più attesi e frequentati nel panorama degli eventi estivi della provincia di Parma. Nata oltre quarant’anni or sono, grazie all’impegno, passione e dedizione dei volontari della Pro Loco di Cella, la sagra è diventata un evento “cult” della tradizione e cucina locale. La Pro loco di Cella in collaborazione con Campagna Amica ha presentato la 45° edizione della Sagra martedì 2 luglio 2013 alle ore 20 a Cella di Noceto presso la Trattoria Squeri, che, aderendo al circuito dei ristoratori Campagna Amica nel piatto, è in procinto di presentare un menù Campagna Amica, nel segno della territorialità, italianità e sostenibilità. La novità di quest’anno –hanno detto
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i responsabili della Pro loco di Cella – è la sinergia con Campagna Amica, un progetto di Coldiretti che abbiamo subito condiviso in quanto teso alla valorizzazione del Made in Italy e dei nostri territori locali con le loro peculiarità gastronomiche e tradizioni. Così l’abbinamento polenta, realizzata con farina tutta italiana dell’azienda agrituristica il Campagnino del circuito Campagna Amica, e la culaccia del salumificio Rossi di Fontanellato, non può che essere un vero e proprio connubio del gusto, capace di esaltare le proprietà di un piatto cosiddetto “povero” come la polenta e le qualità di un salume tipico della parmigianità. L’incontro del 2 Luglio è stato l’occasione – ha affermato il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri –per mettere in primo piano due prodotti alimentari della nostra cultura contadina e territoriale, festeggiare la lunga storia della Sagra della polenta, la cui fama è cresciuta in maniera esponenziale nel corso degli anni, e salutare l’ingresso di un nuovo locale, la rinomata Trattoria Squeri, nella rete di Campagna Amica nel piatto. 2013 | Notizie
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Quote latte Coldiretti, niente multe negli ultimi 3 anni all’Italia
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Negli ultimi tre anni è stato scongiurato il rischio multe per le quote latte perché la produzione nazionale è sempre rimasta sotto il tetto massimo assegnato dall’Unione Europea all’Italia, oltre il quale scatta il cosiddetto splafonamento e le sanzioni conseguenti. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla lettera di messa in mora, prima tappa della procedura d’infrazione Ue, inviata dalla Commissione europea all’Italia esortandola a ‘’recuperare ai produttori di latte, che tra il 1995 e il 2009 hanno superato le quote loro assegnate, multe per un totale stimato in almeno 1,42 miliardi di euro, in gran parte ancora non riscossi’’. Le pendenze a cui fa riferimento l’Unione Europea riguardano circa duemila produttori. 600 di loro devono pagare somme superiori a 300.000 euro, cioe’ la gran parte del debito. Un comportamento che fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 38mila allevatori italiani che con sacrifici si sono messi in regola ed hanno
IMU: bene sospensione 1a rata
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Con la sospensione della prima rata Imu da 346 milioni per terreni agricoli e fabbricati strumentali, il Governo ha dato un importante segnale al settore agricolo riconoscendone la straordinaria importanza in termini economici e sociali e quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile. E’ quanto afferma il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini in riferimento alla decisione del Consiglio dei Ministri. Un particolare riconoscimento va sicuramente - sottolinea Marini - al Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo che in pochi giorni ha saputo far proprie le aspettative di un intero settore e so essersi impegnata con determinazione e competenza nell’ottenimento di questo importante risultato. Tutto cio’ conclude Marini - è sicuramente di buon auspicio per il riaffermarsi di una rinnovata e meritata centralità del settore agricolo in questo contesto di straordinaria crisi economica che vive il Paese. 19 |
rispettato le regole negli anni acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro. La mancanza del rispetto delle regole da parte di una minoranza pone rischi anche sul piano della sicurezza alimentare come sembra confermare la recente operazione dei Nas del Friuli che ha portato alla scoperta di ingenti quantitativi di latte con un tasso fuori norma di aflatossine che sarebbero stati distribuiti da Cospalat Fvg dal Nord al Sud Italia con l’ipotesi di contraffazione di alcune analisi e la diluizione del latte in modo da eludere eventuali controlli. Questa - rileva la Coldiretti - e’ la penultima campagna lattiera in cui vige il regime delle quote che secondo l’Unione Europea sparirà nel 2015. La questione quote latte è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992, con la legge 468, poi il 2003, con la legge 119, e infine il 2009, con la legge 33, sono state le tappe principali del difficile iter legislativo per l’applicazione delle quote latte.
Agritranquillita!
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TERRANOSTRa parma Agritranquillità Una polizza specifica per gli Agriturismi
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Terranostra, nella gamma dei servizi previsti per le proprie aziende, ha studiato e calibrato una polizza assicurativa specifica per le attività agrituristiche, con l’obiettivo si coprire i possibili rischi nell’ottica del massimo contenimento dei premi. Ha incaricato Green Assicurazioni di studiare un prodotto per il settore, considerando le specificità e le sue diverse declinazioni. Green ha così predisposto una polizza apposita per la copertura dei rischi di responsabilità civile verso terzi, incendio ed altri danni ai fabbricati e furto. E’ nata così la polizza “agritranquillità”, stipulata in esclusiva tra Terranostra e Fata Assicurazioni-Gruppo Generali, idonea alle attività degli agriturismi Campagna Amica. In base alle proprie esigenze, è possibile scegliere tra quattro diverse formule: Minima, Base, Estesa e Top, ognuna con garanzie e massimali diversificati, descritti nel dettaglio nel fascicolo informativo della polizza. Nonostante il costo basso – la formula Minima ha un premio di 90,00 euro e quindi accessibile anche alle piccole imprese – la polizza offre un’ampia gamma di garanzie: dai danni che possono essere causati a terzi nello svolgimento dell’attività (ricezione ospiti, somministrazioni di cibi e bevande, organizzazione attività ricreative, gestione punti vendita prodotti al dettaglio e molto altro ancora) ai danni che le aziende agrituristiche stesse possono subire ai propri fabbricati e beni, garanzie prestate con soluzioni innovative. Per approfondire i vantaggi della polizza e avere ulteriori informazioni sulle modalità di attivazione rivolgersi alla Segreteria provinciale di Terranostra.
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Antonella Schivazappa alla guida dell’associazione che raggruppa gli agriturismi di Campagna Amica
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Si è svolta lo scorso 29 maggio l’assemblea provinciale di Terranostra Parma che ha tracciato le linee programmatiche per le attività future dell’Associazione, al servizio degli agriturismi di Campagna Amica. L’Assemblea ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo che risulta formato dai seguenti componenti : Antonella Schivazappa dell’agriturismo “La Collina del Sole”, Manuel Busi dell’Agriturismo “Il filare”, Diadorim Saviola dell’agriturismo “Casanuova”, Roberto Virdis dell’agriturismo “Casale Eldoro”, tra i quali sono stati eletti Antonella Schivazappa quale Presidente provinciale e Roberto Virdis quale Vice Presidente. “Con i rinnovi si da avvio per Parma – ha dichiarato Antonella Schivazappa – ad una fase di rilancio di Terranostra provinciale, tesa a servire al meglio le aziende agrituristiche associate e a coinvolgerle nel programma di iniziative che l’Associazione sta mettendo in campo per valorizzare e promuovere l’offerta agrituristica locale. Diventa fondamentale – ha sottolineato il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri – sviluppare la rete degli agriturismi Campagna Amica, che costituiscono un volano importante per lo sviluppo, la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e per fare marketing territoriale”.
Coldiretti e Cariparma Crèdit Agricole Rafforzate le sinergie per rispondere al meglio alle esigenze delle imprese agricole
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Implementare e rafforzare le sinergie già avviate tra Coldiretti/CreditagriItalia e Cariparma Credit Agricole per rispondere al meglio alle esigenze delle imprese agricole e a condizioni particolarmente vantaggiose riservate ai soci è stato l’obiettivo principale dell’incontro organizzato presso la sede di Coldiretti Parma. All’incontro sono intervenuti per Cariparma il Direttore territoriale Marco Dell’Otti, i responsabili commerciali aziende Massimo Perfumo e Roberto Carpanoni e lo specialista agrario Luciano Musi, oltre ad un centinaio di gestori aziende del gruppo Cariparma. Per Coldiretti è intervenuto il Direttore Marco Allaria Olivieri che ha aperto i lavori presentando Coldiretti e illustrandone attività e servizi, evidenziando anche la consistenza numerica delle aziende socie a livello provinciale, regionale e nazionale. Il Direttore ha proseguito poi rimarcando l’importanza del servizio creditizio che Coldiretti offre alle aziende agricole, evidenziando inoltre la grande varietà di prodotti finanziari mirati alla nostra agricoltura provinciale nelle varie filiere produttive (Parmigiano Reggiano, Pomodoro, Bietole, ecc.). Marco Orsi, responsabile provinciale servizio economico/ credito ha illustrato l’attività di Creditagri nella provincia di
Parma e presentato alla platea i segretari di zona, intervenuti all’incontro. Questi ultimi hanno relazionato sulle rispettive zone di competenza rimarcandone caratteristiche e specificità. “Le sorti e la capacità di sviluppo delle nostre aziende – ha affermato Marco Orsi – dipendono e dipenderanno sempre più, oltre che dalle capacità imprenditoriali dei nostri agricoltori, anche dalla capacità di far percepire e far valutare al meglio le potenzialità dell’azienda agricola e le idee imprenditoriali degli agricoltori agli Istituti di credito, per far sì che si concretizzi al meglio il fondamentale accesso al credito. L’incontro, quindi, ha permesso di far conoscere ai funzionari della Banca, i Segretari di zona di Coldiretti che operano sul territorio, allo scopo di creare un contatto diretto per implementare anche l’attività del nostro Confidi”. Per CreditagriItalia è intervenuto Giulio Eufrate, responsabile dello sviluppo commerciale per l’Emilia Romagna, che ha spiegato nel dettaglio il “nuovo modello di servizio” fra CreditagriItalia e il gruppo Credit Agricole con tempi di risposta che non vanno oltre i 5 gg. Tra gli argomenti affrontati nella riunione anche l’anticipo Pac che servirà per una liquidità a breve per le aziende agricole.
CAMPAGNA ANTICIPI PAC 2013 Soluzioni finanziarie per le Imprese Agricole
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Anche quest’anno CreditAgri Italia mette a disposizione delle imprese agricole lo strumento dell’anticipo PAC per soddisfare, almeno in parte, le esigenze di credito a breve. Attraverso la sottoscrizione di appositi accordi con alcuni Istituti Bancari Partner è stato messo a punto e condiviso, un modello operativo in grado di favorire l’accesso al credito da parte delle imprese agricole che potranno così richiedere un finanziamento fino all’importo massimo dell’ 80% del valore dei titoli richiesti nella domanda unica a tassi di assoluto vantaggio ed in ogni caso non da sportello diretto. A questo proposito ricordiamo che CreditAgri Italia, il consorzio di garanzia fidi promosso da Coldiretti, è in grado di mettere a disposizione delle imprese agricole i propri accordi e le conven-
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zioni con primari Istituti di Credito a tassi di particolare favore. In particolare all’interno dell’offerta di prodotti e soluzioni finanziare, CreditAgri Italia, mette a disposizione di tutte le imprese che hanno presentato domanda in Regime di Aiuto Unico, soluzioni in grado di soddisfare tutte le esigenze ed in grado di dare risposte in tempi rapidi e a condizioni di particolare favore. In modo semplice e immediato, i titolari delle aziende che decideranno di aderire, potranno richiedere l’anticipazione annuale del premio senza dover attendere l’erogazione da parte dell’Organismo Pagatore. Per maggiori dettagli sulle opportunità rivolgiti direttamente ai nostri uffici territoriali CAA Coldiretti dove è stata presentata la Domanda Unica Pac .
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creditagri italia
Firmato il nuovo accordo per il credito alle imprese
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è stato firmato il nuovo accordo in favore delle Pmi italiane, sottoscritto a Roma da Abi, Coldiretti e altre organizzazioni di rappresentanza dei vari settori. Considerata l’attuale congiuntura economica, all’interno della quale non si attenuano le tensioni finanziare delle imprese, l’Abi e le Associazioni delle imprese hanno aggiornato le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti previste dai precedenti accordi, focalizzando maggiormente il bacino dei potenziali utilizzatori su quelle Pmi che, per quanto economicamente sane, manifestano un’eccessiva incidenza degli oneri finanziari sul fatturato in conseguenza della diminuzione di quest’ultimo per effetto della crisi economica. Gli interventi finanziari previsti per le imprese sono di 3 tipi. Il primo riguarda le operazioni di sospensione dei finanziamenti. In questo campo rientrano la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”. Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui e delle operazioni di leasing finanziario delle imprese che non abbiano già usufruito di analogo beneficio concesso ai sensi delle “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012. È dunque possibile sospendere nuovamente finanziamenti già sospesi con l’Avviso Comune del 3 agosto 2009 e relativi rinnovi. E’ inoltre possibile sospendere le operazioni di apertura di conto corrente ipotecario con un piano di rimborso rateale. Le operazioni di sospensione sono realizzate allo stesso tasso d’interesse previsto dal contratto originario. Ancora, l’accordo prevede operazioni di allungamento dei finanziamenti. È prevista la possibilità: di allungare la durata dei mutui, in misura maggiore rispetto al precedente accordo; di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili; di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione. Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutui che 23 |
non abbiano beneficiato di analoga facilitazione ai sensi dell’Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio 2011 e dell’accordo “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012, mentre possono essere ammessi all’allungamento anche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione. Le operazioni di allungamento dei mutui se accompagnate da un rafforzamento patrimoniale o da processi aggregativi sono effettuate a condizioni contrattuali invariate, negli altri casi comunque l’eventuale variazione del tasso d’interesse originario non potrà essere superiore all’incremento del costo di raccolta della banca rispetto al momento dell’erogazione originaria del finanziamento e si terrà conto della presenza di eventuali garanzie aggiuntive. Il terzo tipo di intervento riguarda le operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività. Anche alla luce delle agevolazioni fiscali previste dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201, per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale le banche si impegnano a valutare la concessione di un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa. All’interno del nuovo Accordo è, inoltre, individuata una serie di temi strategici di interesse comune per favorire lo sviluppo delle relazioni banca-impresa, in relazione ai quali le Parti firmatarie concordano sull’opportunità di definire nei prossimi mesi nuove e specifiche intese e di avanzare al Governo e alle altre Istituzioni competenti proposte condivise. Da ultimo, per consentire alle banche e agli intermediari finanziari aderenti di adeguare le proprie procedure in relazione alle operazioni previste dal nuovo accordo, il periodo di validità dell’accordo del febbraio 2012, “Nuove Misure per il Credito alle Pmi”, è stato prorogato al 30 settembre 2013. Maggiori informazioni ed approfondimenti presso l’Ufficio Territoriale di Creditagri Italia con riferimento al Responsabile Provinciale Marco Orsi Tel. 0521/901422, oppure consultando i siti: www.emilia-romagna.coldiretti.it, www.creditagri.com e info@creditagri.com
CONTO ENERGIa termico ... per piccoli impianti e interventi di efficienza energetica Con Decreto attuativo è stato istituito un sistema di incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. Si tratta di una opportunità per le imprese agricole e gli agriturismi interessati a diversificare gli investimenti aziendali nell’ottica della multifunzionalità. Tra le novità introdotte dal Conto Energia Termico per il settore agricolo vi è la possibilità di effettuare gli interventi non solo negli edifici ma anche nei fabbricati rurali esistenti. Per le sole aziende agricole, è incentivabile non solo la sostituzione ma anche l’installazione ex novo di impianti di climatizzazione invernale a biomassa; infine è stata estesa la potenza massima incentivabile per pompe di calore e generatori a biomassa, da 500 kW a 1 MW. Per queste tipologie di impianti, limitatamente a quelli di potenza compresa tra 500 kW e 1 MW, la richiesta di accesso all’incentivo deve essere effettuata tramite l’iscrizione ad appositi registri informatici, gestiti dal GSE-Gestore dei Servizi Energetici. Dalle ore 9 del 3 giugno 2013 alle ore 21 del 1° agosto 2013 sarà possibile presentare le richieste di iscrizione ai Registri del Conto Termico riservati agli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con impianti a pompa di calore e agli interventi di sostituzione degli impianti di serre e fabbricati rurali con impianti alimentati da biomassa. Le richieste dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica. Le graduatorie saranno pubblicate sul sito del GSE entro 60 giorni dalla data di chiusura dei Registri. Sono incentivabili gli interventi di piccola dimensione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, quali pompe di calore elettriche a gas o geotermiche, scaldacqua a pompa di calore, collettori solari termici anche abbinati a sistemi di solar cooling. Per il settore delle biomasse sono previsti incentivi per impianti di climatizzazione invernale o
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di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse, sino ad 1 MW di potenza, e installati in sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti, alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone e a biomassa. Tra le tecnologie ammesse: caldaie a pellet, caldaie a biomasse combustibili (esclusa la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani ), stufe e termocamini alimentati a pellet o a legna, purchè garantiscano uno specifico rendimento termico utile. Anche le serre esistenti possono rientrare tra gli edifici da riscaldare con generatori a biomasse e quindi ammissibili al Conto Termico. L’incentivo, che non è cumulabile con altri bonus fiscali, copre fino al 40% dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni, a seconda dell’intervento tecnologico. Il contributo sarà erogato in due annualità per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse fino a 35 kW di potenza termica, e in cinque anni per le caldaie da 36 a 1.000 kW di potenza termica. Il decreto ha previsto un riconoscimento economico per ogni kWh termico destinato al riscaldamento e prodotto da fonti rinnovabili. È stato inoltre previsto un bonus per gli impianti che dimostrano di raggiungere i migliori risultati in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera. A seconda della tecnologia, l’incentivo potrà aumentare del 20 o del 50% a seconda della riduzione dei livelli emissivi. L’accesso al sistema incentivante è riservato a tecnologie che hanno acquisito la certificazione di conformità agli standard europei e che garantiscono precisi limiti emissivi. La manutenzione biennale dei generatori e della canna fumaria è obbligatoria per tutta la durata degli incentivi e dovrà essere dimostrata conservando le certificazioni rilasciate da personale qualificato. Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento in merito
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Decreto del fare tagliaTA l’accisa sul gasolio da serra Via libera al taglio dell’accisa sul gasolio da serra, che salva dall’estinzione un settore da primato del Made in Italy in Europa. Coldiretti accoglie positivamente le disposizioni contenute nel decreto legge per il rilancio economico del Paese approvate in Consiglio dei ministri su indicazione del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo. “Siamo molto soddisfatti perché dopo anni di richieste disattese, arriva il provvedimento che darà un significativo respiro ad un settore particolarmente toccato dalla crisi” afferma il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “sul piano politico è decisamente positiva la conferma di orientare le poche risorse disponibili a soggetti professionali che lavorano e vivono di agricoltura, che l’Italia sta anche sostenendo anche a livello comunitario. L’esenzione dell’accisa sul gasolio è fondamentale per la competitività delle imprese italiane che, con oltre 30mila serre posizionate in tutta Italia, producono ortaggi, fiori e piante ornamentali. Aziende che si
devono confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell’energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche, per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da un clima più caldo, che praticano dumping sociale e che spesso utilizzano pratiche di coltivazione bandite dall’Unione Europea. La nuova norma prevede che “l’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22 per cento dell’accisa ordinaria, viene ridotta a 25 euro per mille litri, a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. La disposizione decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015.
NOVITà SUL DURC In un’ottica di snellimento burocratico, solo per i contratti con il settore pubblico, il cosiddetto Decreto del “Fare” raddoppia la validità temporale del DURC che passa da 3 a 6 mesi. Sempre in quest’ottica viene concessa la possibilità di utilizzare lo stesso DURC in più fasi della medesima procedura di aggiudicazione e stipula del contratto con la pubblica amministrazione. Successivamente il DURC verrà acquisito ogni 180 giorni. Si rammenta che le fasi della procedura sono 5: verifica della dichiarazione sostitutiva, aggiudicazione del contratto, pagamento degli stati di avanzamento lavori, cer-
tificazione di collaudo e/o regolare esecuzione, pagamento del saldo. Altra importante novità riguarda l’indicazione del consulente come uno dei soggetti deputati a ricevere, a mezzo posta certificata, l’eventuale invito degli ENTI preposti (INPS e/o INAIL) a regolarizzare la posizione entro i successivi 15 giorni. Nel decreto viene ribadito che, in caso di inadempienza contributiva dell’esecutore dell’appalto, l’ENTE pagatore trattiene dal certificato di pagamento l’importo corrispondente all’inadempienza.
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a cura di Maurizio Ramazzotti Responsabile Servizi Fiscali Impresa Verde Parma
i nuovi bonus casa
Novità relative alle detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le ristrutturazioni Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge 63 del 4 giugno, sono definitivamente note le novità in merito agli interventi relativi alle ristrutturazioni degli edifici a prevalente utilizzo abitativo e agli interventi per il risparmio energetico degli edifici. Come è noto da tempo esistono le detrazioni fiscali (cioè somme che riducono l’imposta dovuta) relativamente agli interventi di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico, ma avrebbero dovuto cessare o diminuire entro la fine di questo mese. Il Governo, approvando il decreto di cui sopra ha rimodulato scadenze, limiti di spesa e tipologie di interventi che possono interessare molti soggetti che nei prossimi mesi intendono eseguire degli interventi sugli immobili, con un notevole risparmio nella tassazione dei propri redditi. Di seguito le principali novità, con l’avvertenza di contattare sempre, prima di iniziare i lavori, i nostri uffici per pianificare al meglio i possibili risparmi di imposte. RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE per gli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione fino al 31 dicembre 2013 è prorogato il recupero del 50% delle spese sostenute (che avrebbe dovuto terminare il 30 giugno). Dopo tale data si ritornerà al vecchio regime di detraibilità nella percentuale del 36% e ai vecchi limiti di spesa. Si ricorda che il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è di EURO 96.000 per ogni singolo intervento. Per quanto riguarda gli interventi sulle parti comuni condominiali la detrazione riguarda anche gli interventi di manutenzione ordinaria. Si ricorda che è obbligatorio pagare le fatture di spesa con bonifico bancario citando la legge di riferimento e indicando il codice fiscale del/dei soggetti che intendono usufruire della detrazione. acquisto mobili Una novità introdotta dal decreto legge è la possibilità di ottenere il beneficio del recupero del 50% anche all’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’abitazione nella quale si stanno effettuando gli interventi. E’ una agevolazione cumulabile
con l’intervento di ristrutturazione nel limite massimo di spesa di EURO 10.000. E’ da notare che anche una piccola manutenzione straordinaria che da diritto alla detrazione utilizzando il “bonus” ristrutturazioni consente l’acquisto di mobili da inserire nell’immobile oggetto della “piccola” manutenzione. Dalla nozione di mobili sono esclusi i televisori, i computer e gli elettrodomestici, anche se restano ancora dei dubbi su quelli da incasso che si incorporano in una cucina: bisognerebbe scorporarne il costo per escluderli dalla detrazione. Anche per i mobili la detrazione è scomputabile in 10 rate annuali. Per quanto riguarda la decorrenza dell’agevolazione, la stessa dovrebbe riguardare l’acquisto di mobili effettuato a partire dal 6 giugno, data di pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, in relazione ad interventi di ristrutturazione/manutenzione straordinaria effettuati a partire dal 25 giugno 2012, data di debutto del 50% (in sostituzione del vecchio 36%). Si attendono istruzioni sulle modalità di pagamento dei mobili in quanto sembrerebbe non più necessario il pagamento con bonifico bancario. risparmio energetico Una serie di novità riguardano anche il bonus per il risparmio energetico che sarebbe dovuto terminare il 30 giugno ed invece continua sino al 31 dicembre 2013 per le singole unità immobiliari, mentre termina al 30 giugno 2014 relativamente alle spese effettuate dal condominio, con un aumento della percentuale di detraibilità che passa dal 55% al 65%. L’incremento della percentuale di detrazione è partita il 6 giugno anche per i lavori iniziati precedentemente: fa fede la data del bonifico. Unico neo è il leggero abbassamento degli importi massimi su cui calcolare la detrazione. Si ricorda che per le suddette tipologie di spesa è necessario, pena la perdita della detrazione, inviare entro 90 giorni dalla fine dell’intervento, una comunicazione esclusivamente telematica all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo economico sostenibile). Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimenti in materia.
PSR 2007/2013 Misura 121- Ammodernamento delle aziende agricole Misura 112 - Insediamento giovani agricoltori Si rende noto che con delibera n. 598 del 13 maggio 2013, do il limite massimo del 31 dicembre 2013 quale data di la Regione Emilia Romagna ha concesso la possibilità , su fine lavori. Tale ulteriore proroga può essere concessa escluesplicita e motivata richiesta, un ulteriore periodo di sivamente ai beneficiari che abbiano richiesto o richiedano proroga, non superiore a 180 giorni, alle imprese che già preventivamente l’erogazione dell’anticipo del contributo usufruiscono della proroga ordinaria prevista dai Pro- secondo le modalità previste nei rispettivi Programmi Opegrammi Operativi delle Misure 112 e 121, fermo restan- rativi e Avvisi provinciali.
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sicurezza Semplificazione in agricoltura per il lavoro stagionale È stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana l’atteso decreto interministeriale che semplifica alcuni adempimenti relativi all’informazione, formazione e sorveglianza sanitaria nel solo settore agricolo. Il decreto recepisce un avviso comune stipulato il 16 settembre 2011 sottoscritto dalle parti sociali agricole più rappresentative e riguarda i lavoratori agricoli stagionali impiegati in lavorazioni generiche che svolgono sino a 50 giornate annue presso la stessa azienda. Nello specifico, per i lavoratori in questione, gli adempimenti relativi alla sorveglianza sanitaria si intendono assolti attraverso una visita medica preventiva/preassuntiva a carico del “primo” datore di lavoro ed effettuata dal lavoratore presso il medico competente oppure presso il dipartimento di prevenzione delle ASL. La certificazione di idoneità, che deve essere acquisita in copia dal datore di lavoro, ha validità biennale. In questo modo il lavoratore potrà effettuare la propria attività di carattere stagionale, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici, nel limite di 50 giornate l’anno, effettuate anche in altre aziende agricole. Per quanto riguarda la Formazione e Informazione dei lavoratori stagionali e dei prestatori di lavoro accessorio, il datore di lavoro assolve agli obblighi mediante la consegna di documenti (quali ad esempio opuscoli divulgativi in diverse lingue) aventi contenuto informativo e formativo dei rischi presenti in azienda, degli obblighi cui i lavoratori sono tenuti e di tutto quanto sia necessario per lo svolgimento in sicurezza della mansione cui essi vengono adibiti. Il provvedimento, atteso dalle aziende agricole soffocate da un eccesso di burocrazia, rappresenta un esempio da seguire anche per talune altre norme attinenti la disciplina della sicurezza che in agricoltura si applicano con grande difficoltà come, ad esempio, le norme sull’antincendio, revisione delle macchine agricole, sostituzione dell’autocertificazione con il Documento di Valutazione dei Rischi, ecc. Gli uffici della Coldiretti sono a disposizione per ogni ulteriore informazione e fornire qualificata assistenza e consulenza.
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informa
Per tutti i pensionati e titolari d’invalidità civile
a cura di Vania Ameghino Responsabile Provinciale Epaca
Indennità di accompagnamento Vi informiamo che anche quest’anno, l’INPS invierà il c.d. BUSTONE INPS nel quale sono contenuti i mod. RED e le dichiarazioni di responsabilità degli invalidi civili, che nei casi previsti dalla legge devono essere inviati previo canale telematico alla Sede competente INPS. Per la complessità nella compilazione di questi documenti che implicano ragionamenti sia fiscali che previdenziali, il CAF COLDIRETTI, con la consulenza del Patronato èpaca, offre la sua assistenza totalmente gratuita a tutti i soggetti interessati
me di previdenza esonerative, esclusive, sostitutive e delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi, che presentino le seguenti condizioni :
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta:
Il termine della presentazione per il RED AUT è il 30.09.2013
Modelli RED
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Decorrenza della pensione successiva al 31.12.1994; Importo superiore al minimo a gennaio 2013; Anzianità contributiva inferiore a 40 anni (compresa la contribuzione utilizzata per la liquidazione dei supplementi).
La dichiarazione deve riportare i redditi definitivi del 2012 e presunti per l’anno in corso (2013).
I pensionati INPS ed ex ENPALS dovranno completare i moduli per la dichiarazione del proprio reddito 2012 affinché la pensione possa essere erogata correttamente. I modelli da compilare saranno diversi a seconda della residenza all’estero o meno dell’interessato; pertanto avremo il Modello RED ITA per chi vive in Italia, ed i modelli REDEST per chi risiede all’estero.
Mod. Integrazione RED 2010
Chi non deve presentare il RED
Modelli di responsabilità per gli invalidi civili
Il modello RED non deve essere presentato nel caso in cui sia il pensionato, che i suoi familiari, abbiano provveduto a dichiarare i redditi integralmente tramite i dichiarativi fiscali mod. 730 2013 / UNICO 2013.
Chi deve presentare il RED
Tutti i soggetti che non presentano la dichiarazione dei redditi (730/2013 – UNICO/2013) , che ne sono esonerati o percepiscono prestazioni pensionistiche per le quali non è sufficiente produrre solo la dichiarazione dei redditi. Il Termine per la presentazione del RED è il 31.07.2013.
Novità per il 2013 – MOD RED 503 AUT
In merito ai soli soggetti residenti in Italia, con redditi da lavoro autonomo, nel Bustone sarà presente il Modello RED 503 AUT che riguarda nello specifico i titolari di assegno ordinario di invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, delle for-
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L’Inps inoltre nei casi in cui per l’anno 2010, trovi le dichiarazioni reddituali incomplete, invia un modello di integrazione nel quale richiede i redditi del 2010 in maniera da procedere alla riverifica della situazione reddituale al fine di validare le prestazioni godute ( ad esempio maggiorazioni sociali, assegni familiari, ecc .).
Come dicevamo prima, ogni anno l’INPS chiede ai titolari d’invalidità civile / indennità di accompagnamento / indennità di frequenza e assegno sociale la dichiarazione per attestare la permanenza o meno dei requisiti amministrativi per continuare ad usufruire della prestazione di cui è titolare. Inoltre per i percettori di assegno sociale ovvero di pensione sociale viene richiesta l’attestazione sulla permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia. I modelli per le dichiarazioni di responsabilità di cui sopra, sono specifici in base a ciò che l’INPS eroga e vengono divisi per tipologia, in maniera che ogni pensionato trovi all’interno della busta il modello a cui deve fare riferimento e che deve trasmettere al più presto ai nostri uffici al fine di una corretta compilazione. Di seguito illustriamo i modelli che troverete all’interno della busta:
Modello ICRIC
Per i titolari di prestazione INV CIV i quali devono
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effettuare una dichiarazione di responsabilità relativa all’eventuale ricovero a titolo gratuito;
Modello ICLAV
tale modulo riguarda i titolari di invalidità civile che devono effettuare una dichiarazione di responsabilità relativa allo svolgimento o meno di attività lavorativa;
Modello ACCAS/PS
tale modulo riguarda i titolari di pensione e assegno sociale i quali devono effettuare una dichiarazione di responsabilità relativa alla permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia. Inoltre i titolari di Assegno Sociale devono dichiarare eventuali ricoveri a titolo gratuito.
Modello ICRIC Indennità di Frequenza: tale modello
riguarda i titolari di indennità di frequenza che devono effettuare una dichiarazione di responsabilità relativa alla loro frequenza scolastica obbligatoria, frequenza di centri formazione-addestramento professionale, frequenza di centri ambulatoriali.
NOVITà: INDENNITà DI FREQUENZA Denominazione della scuola Dal corrente anno, per chi è titolare di indennità di frequenza diventa necessario acquisire le informazioni relative alla denominazione della scuola frequentata con il relativo periodo. L’informazione è necessaria in particolare per queste tipologie di prestazioni: Tabella esemplificativa: TITOLO
ETà
Frequenza scolastica obbligatoria
5 – 16 anni
Asilo Nido
0 – 3 anni
Scuola materna
3 - 6 anni
Scuola di 2° grado
16 – 18 anni
Centri terapeutici riabilitativi
0 – 18 anni
Centro di formazione o addestramento finalizzato al reinserimento
15 – 18 anni
Tutti i soggetti interessati devono recarsi al Patronato èpaca per la consulenza necessaria relativa all’invio della corretta documentazione agli enti previdenziali preposti
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novità inail Importante: presentazione denuncia di infortunio via telematica Dal 1° luglio 2013 l’unica modalità per effettuare la denuncia infortuni, per i datori di lavoro, sarà quella telematica; lo rende noto l’Inail con Nota del 22.01.2013 n. 725. I Datori di lavoro a partire dal 1° luglio 2013, saranno obbligati a trasmettere solo per via telematica all’Inail la denuncia a fini assicurativi degli infortuni che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni, entro 48 ore a decorrere dalla ricezione del certificato medico; lo ha reso noto l’Inail con Nota del 22 Gennaio 2013 n. 725. Sempre dalla stessa data anche i Coltivatori diretti sono obbligati ad inoltrare la denuncia di infortunio via telematica. Tuttavia, in attesa delle implementazioni telematiche da parte dell’INAIL, con tale circolare si chiarisce che è possibile, al momento, per le imprese agricole di cui all’art 2135 c.c. e coltivatori diretti di cui all’art. 2083 c.c., inviare la denuncia di infortunio e di malattia professionale tramite posta certificata. Comunichiamo a tutti i Coltivatori diretti e coadiuvanti che, per la complessità della compilazione della denuncia di infortunio / malattia professionale, Coldiretti è a disposizione per l’invio di tali denuncie, inoltre il Patronato èpaca OFFRE LA CONSULENZA GRATUITA per la predisposizione di tali documenti.
informa
aumento delle pensioni
a cura di Vania Ameghino Responsabile Provinciale Epaca
c.d. quattordicesima - Legge 127/2007 La legge 127/2007 prevede un sostegno ai titolari di pensioni basse, pertanto per una volta all’anno, i pensionati in possesso dei requisiti che di seguito riassumiamo, hanno diritto ad una somma aggiuntiva non tassata denominata “quattordicesima”. REQUISITI PER IL DIRITTO: ETa
REDDITO PERSONALE NON SUPERIORE A € 9660.50 ANNUI. SONO ESCLUSI DAL COMPUTO DEL REDDITO:
64 ANNI (COMPIUTI ENTRO IL 31 DICEMBRE DELL’ANNO DI EROGAZIONE)
1. ASSEGNI PER IL NUCLEO FAMILIARE 2. ASSEGNI FAMILIARI 3. INDENNITà DI ACCOMPAGNAMENTO 4. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 5. COMPETENZA ARRETRATE SOTTOPOSTE A TASSAZIONE SEPARATA
La somma aggiuntiva è corrisposta in base dell’anzianità contributiva complessiva e della gestione di appartenenza a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico. SE PENSIONATO da LAVORo dipendente: •• FINO A 15 ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI LA QUATTORDICESIMA E’ PARI A 336 € •• DA 15 A 25 ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI LA QUATTORDICESIMA E’ PARI A 420 € •• OLTRE I 25 ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI LA QUATTORDICESIMA E’ PARI A 504 € SE PENSIONATO DA LAVORO AUTONOMO (ESEMPIO COLTIVATORE DIRETTO – ARTIGIANO – COMMERCIANTE): •• FINO A 18 ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI LA QUATTORDICESIMA E’ PARI A 336 € •• DA 18 A 28 ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI LA QUATTORDICESIMA E’ PARI A 420 € •• OLTRE I 28 ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI LA QUATTORDICESIMA E’ PARI A 504 € Invitiamo tutti i pensionati che hanno compiuto i 64 anni di età di verificare, se nel mese di luglio riceveranno tale somma aggiuntiva e, comunque di recarsi presso i nostri uffici per un’attenta valutazione della loro situazione contributiva e richiesta di eventuali diritti pensionistici.
pagamento Contributi coltivatori diretti e imprenditori agricoli Come l’anno scorso, l’INPS non invia ai Coltivatori Diretti e Imprenditori Agricoli i mod. F24 relativi al pagamento delle rate dei contributi, pertanto COLDIRETTI con l’assistenza gratuita del Patronato èpaca offre alle aziende la stampa dei contributi e la verifica della correttezza negli importi dovuti all’INPS. Vi ricordiamo che il pagamento deve essere effettuato in quattro rate alle seguenti scadenze:
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1° rata 16 luglio 2° rata 16 settembre 3° rata 16 novembre 4° rata 16 gennaio (dell’anno successivo, ovvero 2014)
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Hai mal di schiena? Ti fa male la spalla?
Ti fa male il ginocchio? Hai un problema alla mano o al polso? Hai una sordità da rumore? Hai un’allergia da agenti chimici? Hai una broncopatia o l’asma bronchiale?
ATTENZIONE! Puoi aver diritto al riconoscimento della Malattia Professionale Coldiretti ed èpaca al servizio e tutela delle aziende, vi invitano a predisporre la documentazione necessaria per l’invio della domanda all’INAIL.
pezzatura 16/20 in fusti sterili e similari, peso Kg netto Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali Residui del pomodoro Bucce, semi e cellulosa: umidità 10% circa
U.M. 100 Kg
0,410
0,460
MIN
MAX
-‐ Listino numero: 27 -‐ 05 luglio 2013
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Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) -‐ % / -‐ % -‐ / -‐
la borsa merci
DERIVATI FORAGGI DEL POMODORO (Prezzi del 05/07/2013) (Prezzi del 05/07/2013) Triplo concentrato residuo refrattometrico U.M. MIN Fieno minimo 36% Fieno di Erba Medica o Prato Stabile 1° taglio in fusti sterili o similari, peso netto Kg 0,980 T. 70,000 pressato 2013 in barattoli di marca da 1/2 kg nominale cad. 0,730 Fieno di Erba Medica di 2° e 3° taglio pressato in barattoli di marca da 5/1 kg nominali cad. 5,200 T. 115,000 2013 in tubetti di marca da 100 g peso netto cad. 0,340 Fieno di Prato Stabile di 2° e 3° taglio pressato in tubetti di marca da 185 g peso netto cad. 0,460-‐ T. 2013 in tubetti di marca da 200 g peso netto cad. 0,460 Fieno di Prati Vallivi, Argini 2013 T. 70,000 in tubetti di marca da 280 g peso netto cad. 0,700 Andamento del Mercato: Prezzi: Quotazioni d'apertura 2° -‐ 3° Taglio, Stazionari altri // Scambi: Calmi Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali
in tubetti di marca da 200 g peso netto cad. Frumento: tenero nazionale U.M. Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali biologico T.
0,410 MIN -‐
Crusca U.M. Crusca di frumento tenero -‐ In sacchi -‐ T. Crusca di frumento tenero -‐ rinfusa -‐ T. Andamento del Mercato: Prezzi: In forte calo // Scambi: Calmi
www.borsamerci.pr.it
Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / -‐ 0% ,000 / -‐ % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / -‐ 0% ,000 / -‐ % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 %
0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000
0,450 MAX -‐
Var.in % (MIN/MAX) Var.in % (MIN/MAX) -‐ % / -‐ % -‐ % / -‐ % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % Var.in % (MIN/MAX) 0,000 % / 0,000 % -‐ % / -‐ % 0,000 % / 0,000 % -‐ % / -‐ % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / -‐ 0% ,000 / -‐ % 0,000 % / 0,000 % -‐ % / -‐ % 0,000 % / 0,000 % -‐ % / -‐ % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % Var.in % (MIN/MAX) -‐ % / -‐ %
Var.in val.(MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) -‐ / -‐ -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000
MAX -‐
Var.in % (MIN/MAX) -‐ % / -‐ % Var.in val.(MIN/MAX) -‐ / -‐
MIN MAX Paglia di frumento U.M. Doppio concentrato residuo refrattometrico MIN MAX Paglia di frumento pressata 2012 T.U.M. 50,000 55,000 minimo 28% Paglia di frumento pressata 2013 T. -‐ -‐ in fusti sterili o similari, peso netto CB Kg 0,780 0,850 Andamento del Mercato: QUOTAZIONI DI APERTURA in fusti sterili o similari, peso netto HB Kg 0,810 0,880 in sacchi sterili, peso netto 10 kg cad. 8,910 9,630 in sacchi sterili, peso netto 20 kg cad. 17,620 19,200 in barattoli di marca da 1/5 kg nominale cad. GRANAGLIE, FARINE 0,270 E SOTTOPRODOTTI (Prezzi del 0,300 05/07/2013) in barattoli di marca da 1/2 kg nominale cad. 0,640 0,710 Frumento: duro nazionale U.M. MIN MAX in barattoli di marca da 4/4 kg nominali cad. 1,240 1,310 biologico T. -‐ -‐ in barattoli di marca da 5/2 kg nominale cad. 2,530 2,730 fino (peso per hl non inferiore a 80 kg) T. -‐ -‐ in barattoli di marca da 3/1 kg nominali cad. 2,930 3,160 buono mercantile (peso per hl non inferiore a in barattoli di marca da 5/1 kg nominali CB cad. 4,540-‐ 4,800-‐ T. 78 kg) in barattoli di marca da 5/1 kg nominali HB cad. 4,910 5,300 mercantile (peso per hl non inferiore a 76 kg) T. -‐ -‐ in tubetti di marca da 130 g peso netto cad. 0,350 0,390 altri usi T. -‐ -‐ in tubetti di marca da 150 g peso netto cad. 0,360 0,400
Semplice residuo speciale dci oncentrato forza (peso p er hl 80; corpi MIN -‐ T.U.M. refrattometrico minimo 18% H1B3,5%;hag 220) estranei 1%; proteine minimo in fusti sterili o similari, peso netto Kg 0,525 speciale (peso per hl 79; corpi estranei 1%; Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // T. Scambi: Normali -‐ proteine minimo 12,5%) fino (peso per hl 78/79; corpi estranei 1%; Passata residuo refrattometrico minimo 7% T. 199,000 U.M. MIN proteine minimo 11,5%) HB buono mercantile (peso per hl 75/76; corpi in scatole 3/1 nominale cad. 1,375 T. 191,000 estranei 2%) in bottiglie 700 g peso netto cad. 0,430 mercantile (peso per hl 73/74; corpi estranei in sacchi sterili da 20 kg cad. 8,160-‐ T. 2%) in fusti sterili o similari, residuo Kg 0,390-‐ altri usi T. refrattometrico 8% Andamento del Mercato: Prezzi: Quotazioni d'apertura per alcune voci in fusti o similari, residuo refrattometrico min cad. 0,460 12% Granoturco: sano, secco, leale, mercantile: U.M. MIN Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali Nazionale T. 217,000 Estero nazionalizzato T. -‐ Pizza Sauce 12% -‐ 14% U.M. MIN Andamento del Mercato: Prezzi: In calo // Scambi: Calmi in fusti sterili o similari Kg 0,450 in barattoli di marca da 5/1 kg nominali cad. 2,380 Orzo: sano, secco, leale, mercantile: U.M. MIN Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali Nazionale -‐ peso hl da 55 kg a 57 kg T. 171,000 Nazionale -‐ peso hl da 60 kg a 62 kg T. 181,000 Polpa di pomodoro (pomodori triturati) MIN Nazionale -‐ peso hl da 63 kg a 64 kg T.U.M. 190,000 residuo refrattometrico minimo 5% Nazionale -‐ peso hl 67 kg ed oltre T. -‐ in fusti sterili o similari, peso netto Kg 0,385 Estero pesante T. 223,000 in sacchi sterili, peso netto 10 kg cad. 4,950 Andamento del Mercato: Prezzi: In lieve calo // Scambi: Calmi in sacchi sterili, peso netto 15 kg cad. 7,300 in barattoli di marca da 1/2 kg nominale cad. 0,360 MIN Avena: sana, secca, leale, mercantile: U.M. in barattoli di marca da 4/4 kg nominali cad. 0,595 nazionale T. -‐ in barattoli di marca da 3/1 kg nominali cad. 1,300 estera pesante T. -‐ in barattoli di marca da 5/1 kg nominali cad. 2,180 Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali Farina di frumento tenero con caratteristiche U.M. MIN di legge Polpa di pomodoro cubettata residuo MIN tipo 00 T.U.M. 473,000 refrattometrico minimo 5% tipo 0 T. 463,000 pezzatura 10/14 in fusti sterili e similari, peso Kg Calmi 0,400 Andamento del Mercato: Prezzi: In calo // Scambi: netto pezzatura 16/20 in fusti sterili e similari, peso 0,410 Farina di frumento tenero con caratteristiche Kg netto U.M. MIN superiori al minimo di legge Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali tipo 00 T. 618,000 tipo 0 T. 608,000 Residui del pomodoro U.M. MIN Andamento del Mercato: Prezzi: In calo // Scambi: Calmi Bucce, semi e cellulosa: umidità 10% circa 100 Kg -‐
i listini completi e aggiornati li trovi su
MAX 1,080 100,000 0,800 5,410 125,000 0,380 0,510-‐ 0,510 80,000 0,770
0,580 -‐ 203,000 MAX
0,000 % / 0,000 % -‐ % / -‐ %
0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) -‐ / -‐
0,000 / 0,000 -‐ / -‐
-‐ % / -‐ % -‐ / -‐ Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX)
1,520 193,000 0,500 9,000-‐
0,000 % / -‐ 0% ,000 / -‐ % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / -‐ 0% ,000 / -‐ %
0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 -‐ / -‐
0,430-‐
0,000 % / -‐ 0% ,000 / -‐ %
0,000 / 0,000 -‐ / -‐
0,510 MAX 221,000 -‐ MAX 0,490 2,610 MAX 174,000 183,000 MAX 193,000 -‐ 0,450 228,000 5,250 7,800 0,395 MAX 0,660 -‐ 1,500 -‐ 2,400
0,000 % / 0,000 % Var.in % (MIN/MAX) -‐2,252 % / -‐2,212 % -‐ % / -‐ % Var.in % (MIN/MAX) 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % Var.in % (MIN/MAX) -‐1,156 % / -‐1,136 % -‐1,093 % / -‐1,081 % Var.in %% (MIN/MAX) -‐1,042 / -‐1,026 % -‐ % / -‐ % 0,000 % / 0,000 % -‐0,889 % / -‐0,870 % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % 0,000 % / 0,000 % Var.in % (MIN/MAX) 0,000 % / 0,000 % -‐ % / -‐ % 0,000 % / 0,000 % -‐ % / -‐ % 0,000 % / 0,000 %
0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) -‐5,000 / -‐5,000 -‐ / -‐ Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) -‐2,000 / -‐2,000 -‐2,000 / -‐2,000 Var.in v-‐2,000 al.(MIN/MAX) / -‐2,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 -‐2,000 / -‐2,000 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000 -‐ / -‐ 0,000 / 0,000
MAX
Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX)
MAX 483,000 473,000 0,450
Var.in %% (MIN/MAX) al.(MIN/MAX) -‐1,046 / -‐1,025 % Var.in v-‐5,000 / -‐5,000 -‐1,068 % / -‐1,046 % -‐5,000 / -‐5,000 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000
0,460 MAX
0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000 Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX)
623,000 613,000 MAX -‐
-‐0,803 % / -‐0,796 % -‐5,000 / -‐5,000 -‐0,816 % / -‐0,809 % -‐5,000 / -‐5,000 Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) -‐ % / -‐ % -‐ / -‐
MIN MAX 199,000 200,000 FORAGGI 159,000 (Prezzi del 05/07/2013)160,000
Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) -‐6,573 % / -‐6,542 % -‐14,000 / -‐14,000 -‐8,092 % / -‐8,046 % -‐14,000 / -‐14,000
ZANGOLATO (Prezzi del 05/07/2013) ZANGOLATO DI CREME FRESCHE PER U.M. BURRIFICAZIONE della provincia di Parma, destinato ad ulteriore lavorazione, raffreddato e conservato a temperatura inferiore a 4° C, Kg materia grassa minima 82%, residuo secco magro max 2%, acidità max 1%. Andamento del Mercato: Prezzi: In aumento // Scambi: Normali
PREZZO
Var.in %
2,750
1,852%
Var.in val.
0,050
SIERO DI LATTE (Prezzi del 05/07/2013) SIERO DI LATTE residuato della lavorazione del formaggio grana, per uso zootecnico, franco caseificio
U.M. T.
MIN 4,250
MAX 5,250
Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 % / 0,000 %
0,000 / 0,000
12 kg) max 2%, acidità max 1%. magro Prosciutto per crudo "Parma" coscia Andamento del Mercato: Prezzi: In arefilata umento // Scambi: Normali 3,650 superiore a 13 kg e fino a 16 kg (peso medio Kg 14,5 kg) Prosciutto per crudo da sale coscia refilata SIERO DI LATTE (Prezzi del 05/07/2013) 2,630 superiore a 10 kg e fino a 12 kg (peso medio Kg 11 kg) DI LATTE SIERO U.M. MIN MAX Prosciutto dpella er clrudo da sale dcel oscia refilata residuato avorazione formaggio Kg 2,960 T. 4,250 5,250 superiore 2 zkootecnico, g e oltre franco caseificio grana, per au 1so Coppa per mpacelleria disossata pfeso inferiore raffreddato, er uso industriale, ranco Kg 4,000 11,750 T. 10,500 a 2,7 Kg caseificio Andamento del Mercato: Prezzi: Scambi: Normali Coppa per salagione, rifilata, peso Sotazionari ltre 2,7 k/g/ Kg 4,010 Lombo taglio Modena Kg 3,370 Spalla disossata Kg 2,740 FORMAGGIO ( Prezzi d el 0 5/07/2013) Trito da salame Kg 2,990 Gola con cotenna e con magro qualità Kg 1,180 Formaggio Parmigiano-‐Reggiano U.M. MIN Pancetta s quadrata Kg 2,990 MAX scelto 12% fra 0-‐1 per lotti di partita Pancettone c on c otenna e b ronza k g Kg 1,650 11,750 Produzione minimo 30 mesi e oltre Kg 11,400 Lardello con mcotenna da Kg 1,080 10,450 Produzione inimo 24 mlavorazione esi e oltre Kg 9,950 Lardo spessore 3 cm 1+8 mesi e oltre Kg 2,100 Produzione minimo Kg 9,350 9,850 Lardo da sale pessore m +e oltre Kg 3,800 Produzione msinimo 12 4m cesi Kg 8,400 8,850 Andamento d del el M Mercato: ercato: P Prezzi: rezzi: SIn aumento Scambi: Buoni Andamento tazionari // /S/ cambi: Normali
1,671%
0,060
1,938%
0,050
Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 % / 01,718% ,000 %
0,000 / 0,050 0,000
0,000 % / 01,781% ,000 %
0,000 / 0,070 0,000
1,777%
0,070
0,597% 0,020 2,239% 0,060 2,048% 0,060 0,855% 0,010 Var.in % (MIN/MAX) 1,014% Var.in val.(MIN/MAX) 0,030 1,227% 0,000 % / 0,000 % 0,000 0,000 / 0,020 0,000 % / 04,854% ,000 % 0,000 / 0,050 0,000 0,000 % / 02,439% ,000 % 0,000 / 0,050 0,000 0,000 % / 01,333% ,000 % 0,000 / 0,050 0,000
SUINI (Prezzi (Prezzi ddel el 005/07/2013) 5/07/2013) SALUMI SUINI DA AdLLEVAMENTO PREZZO Prosciutto i Parma con osso da produttore U.M. 15 kg a venditore finale per lotti selezionati con Kg U.M. MIN 25 kg Kg specifiche peculiarità contrattuali di 30 kg Kg stagionatura da 16 mesi ed oltre. 40 k g Kg da 9,0 a 11,0 kg Kg 10,000 50 k g Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Kg Scambi: Normali 65 kg Kg 80 kg Kg Prosciutto di Parma con osso 100 pkgroduzione per partite intere Kg alla Andamento del Md ercato: Prezzi: In laieve magroni // Scambi:Molto U.M. MIN difficoltosi (con stagionatura i 12 mesi e oltre aumento seconda della pezzatura, D.M. n. 67054 del SUINI DA MACELLO U.M. 5/12/2005) da 130 a 1a44 kgkg Kg inferiore 9,0 Kg da g kg Kg da 1 944 ,0 kag 1a56 d 1k1,0 Kg da 156 a 176 dkel g Mercato: Prezzi: Stazionari // Kg Andamento Scambi: Normali da 176 a 180 kg Kg da 180 a 185 kg nazionale stagionato con Kg Prosciutto crudo oltre 85 pkartite g KgU.M. osso p1er intere oltre 1 95 k g: s inferiore a 9,0 uino kg pesante di oltre 12 mesi Kg Kg Andamento del Mercato: Prezzi: In aumento /Kg / Scambi: Normali da 9,0 kg e oltre
PREZZO 7,100 7,200
MIN 5,200 5,600
Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali SCROFE DA MACELLO U.M. I^ qualità KgU.M. ALTRI SALUMI MIN II^ qualità Kg Salame Felino IGP Kg 9,200 Andamento del IM ercato: Prezzi: In lieve aumento Coppa di Parma GP Kg // Scambi: Normali 8,300 Pancetta di Parma c.c. stagionata Kg Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali
PREZZO
3,690 2,690 2,470 2,050 1,830 1,620 1,560 1,520
Var.in % Var.in val. 0,000% 0,000 Var.in % (MIN/MAX) val.(MIN/MAX) Var.in 0,000% 0,000
MAX 11,200
MAX 1,407 1,447 1,497 1,497 1,475 1,440 -‐
0,780 0,680
6,200
Zampone Modena IGP da cuocere 1 Kg Kg -‐ Carburanti p gricolo U.M. Carburanti per er u uso so paarecotto gricolo 1 Kg U.M. Zampone generico Kg -‐ Benzina s uper s enza p iombo l Benzina super senza piombo l Petrolio a utotrazione l Petrolio autotrazione l Gasolio aagricolo gricolo ((agevolato) agevolato) P Per er cconsegne onsegne Gasolio ll fino aa ll 1 1000 000 fino Gasolio aagricolo gricolo ((agevolato) agevolato) P Per er cconsegne onsegne Gasolio ll fino fino aa ll 2 2000 000 Gasolio a gricolo ( agevolato) P er c onsegne Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne ll fino fino aa ll 5 5000 000 Gasolio a gricolo ( agevolato) P er c onsegne Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne ll oltre oltre ll 5 5000 000 Andamento d del el M Mercato: ercato: P PREZZI REZZI D DEL EL 3 30/06/2013 0/06/2013 C COMUNICATI OMUNICATI D DA A A Andamento ASCOM SCOM P PARMA ARMA
PREZZO PREZZO PREZZO 267,000 1,117 732,000 1,117 1,107 1.052,000 1,107 1,097 1,097 1.182,000 1,087 1,087 1,077 1,077 1.832,000 PREZZO PREZZO
PREZZO PREZZO
1,242 1,242 1,231 1,231 1,212 1,212 1,201 1,201 1,189 1,189
-‐-‐ 1,295 1,295
5,500 5,850
Var.in % Var.in val. 0,000 % / 00,933% ,000 % 0,000 / 0,013 0,000 0,000 % / 00,907% ,000 % 0,000 / 0,013 0,000 0,876% 0,013 0,876% 0,013 0,889% 0,013 Var.in % (MIN/MAX) 0,911% Var.in val.(MIN/MAX) 0,013 -‐ % 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000-‐ 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000
MAX 11,550 8,700 6,750
Var.in % Var.in val. 1,299% Var.in val.(MIN/MAX) 0,010 Var.in % (MIN/MAX) 0,000 % / 01,493% ,000 % 0,000 0,000 / 0,010 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000
7,400 7,800
MAX
MAX 14,500 8,800 8,000
11,500 6,300 5,500 MAX 11,800 10,200 MAX
-‐ -‐ -‐
Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) Var.in Var.in val./ 0,000 0,000 % / % 0,000 % 0,000 Var.in Var.in Var.in % % Var.in vval. al. 0,000 % / 03,891% ,000 % 0,000 /10,000 0,000 0,540% 0,006 2,809% 0,000 % / 00,540% ,000 % 0,000 /20,000 0,000 0,006 0,545% 0,006 1,938% 20,000 0,545% 0,006 0,000 % / 00,550% ,000 % 0,000 / 0,006 0,000 0,550% 0,006 1,721% 20,000 0,555% 0,006 0,000 % / 00,555% ,000 % 0,000 / 0,006 0,000 0,560% 0,006 0,006 0,000 % / 00,560% ,000 % 0,000 / 0,000 1,104% 20,000 Var.in % Var.in al. % vval. % (MIN/MAX) val.(MIN/MAX) Var.in Var.in Var.in Var.in 0,323% 0,004 0,000 % / 00,323% ,000 % 0,000 0,000 / 0,004 0,408% 0,005 0,000 % / 00,408% ,000 % 0,000 / 0,005 0,000 0,331% 0,004 0,331% 0,004 0,334% 0,004 0,334% 0,004 0,422% Var.in val.(MIN/MAX) 0,005 0,422% 0,005 Var.in % (MIN/MAX) -‐ % / -‐ % -‐ / -‐ -‐ % / -‐ % -‐ / -‐ Var.in % Var.in v al. Var.in % Var.in val. -‐ / -‐ -‐ % / -‐ % -‐ % -‐-‐ -‐ % -‐1,145% -‐0,015 -‐1,145% -‐0,015
0,915 0,915
0,549% 0,549%
0,005 0,005
0,903 0,903
0,445% 0,445%
0,004 0,004
0,888 0,888
0,452% 0,452%
0,004 0,004
0,865 0,865
-‐0,575% -‐0,575%
-‐0,005 -‐0,005
G.P.L. ssfuso fuso -‐-‐ U Uso so ccombustione ombustione U.M. PREZZO G.P.L. U.M. PREZZO Per Per cconsegne onsegne d di i llitri itri 1 1000 000 iin n ccisterna isterna d di i ll 1,401 1,401 proprietà d el v enditore proprietà del venditore GPL v endita a l n ormal m etro c ubo ( 1 GPL vendita al normal metro cubo (1 5,903 atmosfera atmosfera d di i p pressione, ressione, 1 15° 5° d di i ttemperatura) emperatura) mc mc 5,903 iva iva eesclusa sclusa Andamento d del el M Mercato: ercato: P PREZZI REZZI D DEL EL 3 30/06/2013 0/06/2013 C COMUNICATI OMUNICATI D DA A A Andamento ASCOM SCOM P PARMA ARMA Gasolio aagricolo gricolo ((agevolato) agevolato) P Per er cconsegne onsegne Gasolio ll 0,992 0,992 fino a l 1 000 fino a l 1000 Gasolio a gricolo ( agevolato) P er c onsegne Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne ll 0,981 0,981 fino fino aa ll 2 2000 000 Gasolio aagricolo gricolo ((agevolato) agevolato) P Per er cconsegne onsegne Gasolio 0,964 ll 0,964 fino aa ll 5 5000 000 fino Gasolio aagricolo gricolo ((agevolato) agevolato) P Per er cconsegne onsegne Gasolio 0,944 ll 0,944 oltre ll 5 5000 000 oltre Andamento Andamento d del el M Mercato: ercato: P Prezzi rezzi d del el 1 15/02/2013 5/02/2013 ccomunicati omunicati d da a A ASCOM SCOM P PARMA ARMA
Var.in % % Var.in
G.P.L. G.P.L. ssfuso fuso -‐-‐ U Uso so ccombustione ombustione Per consegne di litri 1000 in cisterna di
Var.in Var.in % %
U.M. U.M.
P PREZZO REZZO
0,000 0,000 / 0,000 0,000 0,000 0,010 0,030 0,030
Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX)
PRODOTTI ETROLIFERI ((Prezzi 3 CARNI GP (Prezzi del d 5/07/2013) PRODOTTI PRASSINE ETROLIFERI Prezzi d0el el 30/06/2013) 0/06/2013)
MORTADELLA U.M. MIN Olio ombustibile luido 3reaffettata -‐5° EEngler ngler -‐-‐ ((uso uso CARNI GRASSINE U.M. Olio ccombustibile ffluido -‐5° Mortadella Bologna IGP p3 Kg 13,500 U.M. U.M. riscaldamento ccivile zzolfo Grasso da fusione T. riscaldamento ivile I-‐-‐GP olfo 0a,3%) ,3%) Mortadella Bologna fino 0 2 kg Kg 7,800 Per onsegne ino g 2 2000 000 Kg Strutto grezzo in cisterna T. Per cconsegne ffino aa kkIGP g Kg Mortadella Bologna oltre 2 kg 7,000 Per c onsegne f ino a k g 5 000 Kg Strutto r affinato d eodorato i n c isterna T. Per consegne fino a kdg i 5p000 Kg Mortadella generica uro suino Kg 10,500 Per c onsegne f ino a k g 1 0000 Kg Strutto r affinato d eodorato i n c artoni d a K g Per consegne fino a kg 10000 Kg preaffettata T. Per cconsegne ffino 25 Per onsegne ino aa kkdg g i 2 2p0000 0000 Kg Mortadella generica uro suino fino a 2 kg Kg 5,300 Per onsegne oltre ltre g 2i p0000 0000 Kg Strutto raffinato deodorato vaschette Per cconsegne o kkg Mortadella generica d2 uro isn uino oltre 2d ka gKg Kg 4,500 T. Andamento del el M Mercato: ercato: P PREZZI REZZI Dtazionari EL 3 30/06/2013 0/06/2013 COMUNICATI OMUNICATI DA A A ASCOM SCOM P PARMA ARMA 1 Andamento d EL C rezzi: SD // Scambi: Normali D Andamento del Mercato: Prezzi: In aumento // Scambi: Buoni Gasolio per er u uso so rriscaldamento: iscaldamento: U.M. Gasolio p U.M. SALAMINI MIN Per cconsegne ffino aa llCitri 2 llKg Per onsegne ino itri 2000 000 DOP Salamini Italiani alla acciatora 10,800 Per c onsegne f ino a l itri 5 000 l Per consegne fino dai plitri 5s000 lKg Salamini generici uro uino fino a 350 g 9,200 Per cconsegne ino llitri Per onsegne dffel ino itri 1 10000 0000 Andamento Maaercato: Prezzi: Stazionari // llScambi: Normali Per cconsegne onsegne ffino ino aa llitri itri 2 20000 0000 Per ll Per onsegne o oltre ltre llitri itri 2 20000 0000 Per cconsegne ll U.M. ZAMPONE MIN Andamento del el M Mercato: ercato: PREZZI REZZI DgEL EL 3 30/06/2013 0/06/2013 COMUNICATI OMUNICATI D DA A A ASCOM SCOM P P-‐ ARMA ARMA Andamento d P Zampone Modena IGP precotto 1 KD Kg C
0,000% 0,000 % / 00,000% ,000 % 0,000% 0,621% 1,961% 2,013%
Var.in vval. al. Var.in
0,000% 0,000%
0,000 0,000
0,000% 0,000%
0,000 0,000
2,479% 2,479%
0,024 0,024
2,188% 2,188%
0,021 0,021
2,335% 2,335%
0,022 0,022
1,724% 1,724%
0,016 0,016
Var.in Var.in vval. al.
sistri Tracciabilità rifiuti, il Sistri verso l’abolizione Il Sistri non è un sistema idoneo perché comporta eccessivi sovraccarichi organizzativi e va abolito con un intervento legislativo, abrogando le norme che lo prevedono e sostituendolo con nuovi criteri. Queste le conclusioni dei lavori coordinati dal prof. Edo Ronchi, incaricato dal Ministro dell’Ambiente di organizzare e gestire il confronto con le organizzazioni professionali e gli operatori potenzialmente interessati al sistema di tracciabilità dei rifiuti, al fine di verificare la posizione delle associazioni sulla funzionalità dello stesso. Nell’ambito della consultazione è stato fatto esplicito riferimento alla Relazione sul Sistri “L’evoluzione normativa e le problematiche connesse alla sua attuazione” della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, approvata il 28 febbraio 2013, che parte dalla constatazione che “il progetto, avviato sin dal 2007, ad oggi non ha avuto concreta applicazione e si sono susseguiti nel tempo una serie di interventi legislativi che ne hanno rinviato sistematicamente l’entrata in vigore”. Dal medesimo documento emerge che: “in proposito, diverse sono state le opposizioni delle associazioni di categoria rispetto a questo specifico sistema di tracciamento, in quanto ne è stata sottolineata l’inadeguatezza, la scarsa fruibilità da parte degli operatori e l’ingerenza con i sistemi informatici già in uso”. Dai lavori della consultazione effettuata sotto il coordinamento del prof. Ronchi sono scaturiti due documenti: una relazione generale del coordinatore al Ministro ed un documento conclusivo in cui sono delineati, oltre alle conclusioni delle 31 organizzazioni di imprese interessate dal Sistri, alcuni indirizzi per lo sviluppo di un eventuale sistema alternativo. Coldiretti ha segnalato come sia impensabile l’avvio del Sistri alle date definite del 1 ottobre 2013 per i produttori e gestori di rifiuti pericolosi e del 3 marzo 2014 per gli altri enti ed imprese obbligati, permanendo tutte le difficoltà e le anomalie segnalate nel corso degli anni e che sono attualmente ancora irrisolte. Ha quindi rimarcato la necessità di un sistema proporzionale ed adeguato al settore agricolo, con opportune semplificazioni e fasce di esonero per le piccole imprese, che valorizzi il ruolo degli accordi di programma e delle convenzioni con i circuiti organizzati di raccolta sottoscritti in sede locale. Dopo discussione e in-
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troduzione di alcune modifiche, è stata quindi approvata all’unanimità dalle 31 Organizzazioni di imprese presenti la “Conclusione della consultazione delle organizzazioni delle imprese in materia di Sistri”. Nel documento, condivisa l’utilità di un sistema di tracciabilità che, da un lato, sia idoneo a rendere trasparenti la gestione e le movimentazioni dei rifiuti e, dall’altro, sia fruibile dalle imprese senza eccessivi sovraccarichi organizzativi, gli operatori hanno sottolineato la necessità di prendere atto che il Sistri non risponde affatto a questi requisiti, richiedendo un sistema con minori sovraccarichi organizzativi per le imprese. E’ emerso, quindi, che il termine del 1° ottobre 2013, qualora fosse confermato, comporterebbe notevoli disagi delle diverse decine di migliaia di imprese e di operatori che producono e gestiscono rifiuti pericolosi: i costi economici e organizzativi di tale avvio sarebbero rilevanti, in particolare in un momento di crisi e di difficoltà per le imprese. E’ stato esclusa la possibilità di utilizzare tale scadenza anche solo come sperimentazione considerate le molteplici dimostrazioni della non funzionalità del sistema. Preso atto, quindi, che il Sistri non è idoneo perché comporta eccessivi sovraccarichi organizzativi e che va abolito con un intervento legislativo, abrogando le norme che lo prevedono e sostituendolo con nuovi criteri da affidare poi a normativa secondaria e mantenendo nel frattempo il sistema preesistente, con eventuali piccole integrazioni che ne garantiscano una maggiore efficacia, compreso quello sanzionatorio, sono stati proposti alcuni indirizzi. Vanno poi previste la possibilità di assicurare la tracciabilità attraverso organizzazioni, tipo consorzi relativi ai rifiuti o organizzazioni di categoria, in particolare per le piccole imprese, e la trasmissione dei dati dell’Albo relativi al trasporti e quelli delle Arpa relative alla produzione dei rifiuti ad un centro di elaborazione nazionale in collegamento con Ispra. E’ stato anche richiesto che il sistema, prima di partire, sia idoneamente sperimentato sotto il coordinamento e con il coinvolgimento delle organizzazioni e che il nuovo sistema non comporti oneri aggiuntivi per le imprese e favorisca con misure di semplificazione determinate categorie da individuare successivamente sulla base di esigenze obiettive.
2013 | Notizie tecniche
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scadenze
agroenergetiche Contributo di funzionamento dell’Autorità per l’Energia elettrica ed il gas I soggetti operanti nel settore dell’energia elettrica iscritti nel registro delle imprese nell’anno precedente e con l’obbligo di iscrizione all’anagrafica operatori, ovvero coloro che hanno impianti con produzione di energia uguale o superiore a 100 Kw, entro il 31 luglio di ogni anno devono versare il contributo di funzionamento dell’Autorità per l’Energia elettrica e il gas. Per l’anno 2012 l’aliquota del contributo è confermata nella misura dello 0,3 per mille dei ricavi relativi all’anno 2011 conseguiti dai soggetti operanti nel settore energetico.Il versamento non è dovuto per somme uguali o inferiori a 12 euro (ovvero 40.000,00 € di fatturato) Entro il 15 settembre di ciascun anno, i soggetti obbligati al versamento devono inviare all’Autorità apposita dichiarazione online di eseguito pagamento. Tutti i soggetti obbligati al versamento, anche nel caso esso non sia dovuto, devono inviare all’Autorità apposita dichiarazione online. Per quanto riguarda la regolarizzazione di posizione per gli anni pregressi è necessario richiedere tramite e-mail il modulo cartaceo da compilare riportando l’importo comprensivo degli interessi maturati e calcolati mediante apposito schema. Unbundling: Obbligo di separazione amministrativa e contabile L’Unbundling è la procedura istituita dall’Autorità per l’Energia ed il Gas per gli obblighi di separazione amministrativa e contabile per le imprese che producono energia elettrica. Tutti i soggetti tenuti ad iscriversi all’Anagrafica Operatori dell’Autorità, ad esclusione degli impianti di potenza nominale complessiva inferiore o uguale a 100 Kw, sono tenuti a compilare la dichiarazione preliminare alla raccolta dati di unbundling contabile al fine di dichiarare o di essere tenuti all’invio dei dati di separazione contabile o di indicare i motivi per cui non si è tenuti all’invio di tali dati. Sono esentate dall’invio dei conti annuali separati le imprese in cui: A. la somma delle potenze degli impianti gestiti è inferiore ad 1Mw; B. l’autoconsumo è pari almeno al 70% dell’energia prodotta. Nei casi di non invio si devono, comunque, rendere disponibili i dati di contabilità separata in caso di richiesta dell’Autorità.
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