Prcld 013 n04 web

Parma Coldiretti >> ed. mensile >> Poste Italiane S.p.A. >> Sped. in A.P. >> D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Parma

N.4 - anno 2013

Parmigiano Reggiano

approvati i nuovi Piani Produttivi

periodico d’informazione e approfondimento di Coldiretti Parma

in primo piano Decreto del Fare: principali novità per l’agricoltura

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Riforma PAC

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Latte Parma: sottoscritto protocollo d’intesa per prezzo latte ad uso industriale

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Parmigiano Reggiano, approvati i nuovi Piani Produttivi

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Periodico di Coldiretti Parma Già Bollettino del Coltivatore Registrato al Tribunale di Parma Il 16-12-1952, n°163

Notizie Danni da fauna selvatica: lettera Coldiretti a Rabboni ���������� 5 Bene l’abolizione 1° rata IMU; ora stop sulla seconda ����������� 9 Latte Parma............................................................................. 11 Consorzio della Bonifica Parmense....................................... 18 Premio per l’innovazione....................................................... 19 Cella di Noceto: Sagra della Polenta........................................19 “Campagna Amica in Festa”................................................... 20 “Il Salone del Camper”........................................................... 22 Caccia: cresce il consenso tra gli italiani............................... 24 Arriva il primo accordo per un leasing in agricoltura........... 25

Direttore Responsabile Gianluca Lelli

Hanno collaborato: Vania Ameghino, Giuseppe Di Paolo, Paola Ferrari, Marco Orsi, Michele Parisi Maurizio Ramazzotti, Marco Tamani Direzione artistica Marino Galli Redazione e amministrazione: COLDIRETTI PARMA 43100 Parma - piazza Antonio Salandra 19/a tel. 0521 901411 parma@coldiretti.it www.parma.coldiretti.it Progetto grafico e impaginazione

Notizie tecniche Focus Contratti di Compartecipazione Agraria Stagionale ����26 Come e quando viene concessa la Legge 104/92............... 28 Revisione infortunio INAIL..................................................... 29 Consorzio Fitosanitario Provinciale di Parma....................... 30 Raccolta straord. di prodotti fitosanitari non più utilizzabili ����� 31

www.nuvolette.it Fotocomposizione e stampa Grafiche Lama Srl Strada ai Dossi di Le Mose, 5/7, Piacenza Sped. in A.P. - D.L. 353/2000 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1 DCB Parma

La Borsa Merci........................................................................ 32 Cambiano le regole dei patentini fitosanitari....................... 34 Invio telematico dello “spesometro”.................................... 34 Notizie Flash........................................................................... 35

N. 4-2013

Prot. 207

Bologna, 16 agosto 2013

Prot. 207

Bologna, 16 agosto 2013all’Agricoltura All’Assessore regionale Dr. Tiberio Rabboni All’Assessore regionale all’Agricoltura Bologna, 16Rabboni agosto 2013 Dr. Tiberio

Prot. 207

Danni da fauna selvatica Coldiretti ha scritto all’Assessore Tiberio Rabboni

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Coldiretti ha scritto all’Assessore Regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni sui danni causati alle aziende agricole dalla fauna selvatica, rimarcando che occorre lavorare sulla prevenzione e rivedere il sistema di accertamento e risarcimento dei danni. Gli agricoltori sono stanchi di subire le conseguenze di un’inefficiente gestione della fauna selvatica che non riesce a dare risposte razionali e fa ricadere totalmente sulle imprese agricole le conseguenze di scelte non corrispondenti alla dimensione del fenomeno. Per questo il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna Mauro Tonello presenta all’Assessore Rabboni le azioni e proposte da attuare nell’immediato così come integralmente riportiamo.

All’Assessore regionale all’Agricoltura Oggetto: proposte di Coldiretti Emilia Romagna inDr.tema di Rabboni danni da fauna selvatica – primo Tiberio stralcio.

Oggetto: proposte di Coldiretti Emilia Romagna in tema di danni da fauna selvatica – primo stralcio.

Oggetto: di Coldiretti Emilia dei Romagna di danni fauna selvatica – primo Il costanteproposte e inarrestabile aumento danni in alletema colture e agli da allevamenti derivanti dalla stralcio. sempre più fuori controllo della fauna selvatica hanno costretto Coldiretti ad insediare presenza Il costante e inarrestabile aumento dei danni alle colture e agli allevamenti derivanti dalla un apposito gruppo di lavoro formato da dirigenti e agricoltori per esaminare la situazione e fare presenza sempre più fuori controllo della fauna selvatica hanno costretto Coldiretti ad insediare proposte volte a migliorare nel breve e a cercare di risolvere nel medio-lungo periodo il rapporto un apposito gruppo di lavoro formato da dirigenti e agricoltori per esaminare la situazione e fare agricolturaee fauna.

Iltracostante inarrestabile aumento dei danni alle colture e agli allevamenti derivanti dalla proposte volte a migliorare nel breve e a cercare di risolvere nel medio-lungo periodo il rapporto presenza sempre più fuori controllo della fauna selvatica hanno costretto Coldiretti ad insediare tra agricoltura e fauna.

Appaiono evidenti ai nostri occhi una serie di problemi sia a livello regionale, che a livello un apposito gruppo di lavoro formato da dirigenti e agricoltori per esaminare la situazione e fare nazionale con implicazioni forti derivanti dalle norme comunitarie che ci hanno portato a proposte a migliorare breveuna e aserie cercare risolveresia nelamedio-lungo periodo Appaiono volte evidenti ai nostrinelocchi di di problemi livello regionale, cheil rapporto a livello segmentare le proposte emerse adeguandole ai livelli di governo ma anche alla possibilità di tra agricoltura fauna. nazionale con eimplicazioni forti derivanti dalle norme comunitarie che ci hanno portato a potere incidere velocemente su determinati meccanismi per dare alcune prime risposte in segmentare le proposte emerse adeguandole ai livelli di governo ma anche alla possibilità di particolareevidenti alle aziende agricole cheuna si trovano in difficoltà che sicuramente sonoa quelle Appaiono ai nostri occhi serie di più problemi sia a elivello regionale, che livello potere incidere velocemente su determinati meccanismi per dare alcune prime risposte in montane ocon comunque situateforti in aree svantaggiate. nazionale implicazioni derivanti dalle norme comunitarie che ci hanno portato a particolare alle aziende agricole che si trovano più in difficoltà e che sicuramente sono quelle segmentare le proposte emerse adeguandole ai livelli di governo ma anche alla possibilità di montane comunque situate in aree svantaggiate.

Le opzionioconseguentemente individuate al primo livello riguardano: potere incidere velocemente su determinati meccanismi per dare alcune prime risposte in particolare alle aziende agricole che si di trovano in difficoltà e che sicuramente quelle Le opzioni conseguentemente individuate albilancio primopiù livello riguardano: 1) La necessità di porre dei vincoli negli ATC tali da destinare almenosono il 35% dei montane o comunque situate in aree svantaggiate. fondi per indennizzi e prevenzione alle aziende agricole e almeno il 15% dei fondi per azioni 1) La necessità di porre dei vincoli di bilancio negli ATC tali da destinare almeno il 35% dei agro-ambientali; Le opzioni conseguentemente individuate al primo livello riguardano: fondi per indennizzi e prevenzione alle aziende agricole e almeno il 15% dei fondi per azioni 2) Negli ATC organizzati per distretti e quindi con assegnazione degli stessi a squadre obbligo agro-ambientali; di rotazione squadre che nondiraggiungono gliATC abbattimenti previsti dagli appositi 1) La necessità delle di porre dei vincoli bilancio negli tali da destinare almeno il 35%piani dei 2) Negli ATC organizzati per distretti e quindi con assegnazione degli stessi a squadre obbligo o, in alternativa, responsabilità diretta solidaleagricole della squadra peril i15% danni da specie fondi per indennizzi e prevenzione alle eaziende e almeno deicausati fondi per azioni di rotazione delle squadre che non raggiungono gli abbattimenti previsti dagli appositi piani sotto il loro controllo nel distretto; agro-ambientali; o, in alternativa, responsabilità diretta e solidale della squadra per i danni causati da specie 3) Negli Approvazione dei P.F.V.P. indipendentemente quella che sarà sorte adelle Province per 2) ATC organizzati per distretti e quindi conda assegnazione deglila stessi squadre obbligo sotto il loro controllo nel distretto; attuare appieno carta delle faunistiche; di rotazione dellelasquadre chevocazioni non raggiungono gli abbattimenti previsti dagli appositi piani 3) Approvazione dei P.F.V.P. indipendentemente da quella che sarà la sorte delle Province per o, in alternativa, responsabilità direttaprevedendo e solidale della squadra per i danni causati da specie 4) Modifica delle linee guidadelle per vocazioni i danni attuare appieno la carta faunistiche;l’abolizione della franchigia, la possibilità sotto il loro alla controllo nel distretto; di accesso richiesta danno per tutti gli agricoltori 2135 C.C. in possesso di P. IVA, 3) Approvazione P.F.V.P. indipendentemente chebonario sarà la fino sorteadelle per semplificazionedeiburocratica attraverso forme da di quella accordo 1000Province € e perizia Via Rizzolioltre 9 – 40125 Bologna attuare appieno i 1000 €; la carta delle vocazioni faunistiche;

tel. 051.27. 58.811 fax 051.29.60.627 5)emiliar@coldiretti.it Applicazione in tutte le Province di quanto previsto dall’art. email: Via Rizzoli 9 – 40125 Bologna web: www.emilia-romagna.coldiretti.it tema di intervento diretto di agricoltori provvisti di licenza di tel. 051.27.

58.811 fax 051.29.60.627 email: emiliar@coldiretti.it per il controllo di animali dannosi. web: www.emilia-romagna.coldiretti.it Via Rizzoli 9 – 40125 Bologna tel. 051.27. 58.811 fax 051.29.60.627 Nello specifico del funzionamento degli ATC occorre: email: emiliar@coldiretti.it web: www.emilia-romagna.coldiretti.it

19 della legge nazionale in caccia nella propria azienda

1) Obbligare tutti gli ATC a dotarsi a livello provinciale di un centro servizi utilizzando mezzi di incentivazione-disincentivazione; 2) Correggere l’errore legato alla scadenza dell’assemblea degli ATC; 3) Porre il divieto del possesso della licenza di caccia per quei rappresentanti degli entii pubblici negli ATC; 4) Inserire una norma negli statuti ove sia garantito il pagamento di tutti i danni con appositi meccanismi di adeguamento di bilancio.

Coldiretti Emilia Romagna ritiene tali azioni le prime necessarie per dare un segnale di inversione della tendenza che attualmente vede l’agricoltore fortemente penalizzato e quasi vittima designata del danno, ritenuto inevitabile indipendentemente dalla gravità, prodotto dalla fauna selvatica.

Nella certezza che saprà cogliere lo spirito costruttivo insito nelle proposte ma anche l’estrema urgenza dell’esame e conseguente applicazione delle stesse porgiamo cordiali saluti.

IL PRESIDENTE Mauro Tonello

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LE PRINCIPALi novità per l’agricoltura DEL decreto del fare

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Riportiamo le novità più importanti contenute nel Decreto del Fare varato dalle Camere e diventato legge con l’obiettivo di rilanciare la competitività del sistema Italia.

• Uno dei provvedimenti più attesi riguardava l’accisa sul gasolio da serra. La norma ha confermato la riduzione della tassa a 25 euro per mille litri, “a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale”.

La disposizione, che decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31

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dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale.

• Come richiesto da Coldiretti, è stata prorogata al 22 marzo 2015 l’entrata in vigore delle disposizioni sul cosiddetto patentino (abilitazione all’uso delle macchine), introdotto dall’Accordo del 22 febbraio 2012 e che aveva determinato confusione ed incertezze interpretative. Ma non è la sola novità importante in materia di lavoro.

• Il legislatore ha introdotto un nuovo modello di semplificazione della valutazione dei rischi per le imprese agricole con particolare riguardo ai lavoratori a tempo determinato e stagionali e per le imprese piccole dimensioni. Il modello che in-

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teressa non solo la valutazione dei rischi, ma anche formazione, informazione e sorveglianza sanitaria – da definirsi con decreto interministeriale – si aggiunge e completa il quadro delle semplificazioni avviato con l’Avviso comune del 16 settembre 2011 relativamente alla formazione, informazione e sorveglianza sanitaria per le imprese con lavoratori stagionali fino a cinquanta giornate.

• Confermata la proroga al 7 ottobre 2014 dell’entrata in vigore delle nuove norme sulla prevenzione incendi per quelle imprese prima non soggette alla normativa e per quelle di nuova costituzione. Ulteriori semplificazioni riguardano più in generale la formazione, la valutazione dei rischi interferenziali e il Durc. Merita, infine, attenzione la abrogazione delle visite mediche pre assuntive dei minori, bambini e adolescenti, e del relativo certificato, previste e sanzionate da una legge speciale, eccezion fatta per le lavorazioni a rischio laddove comunque operano gli obblighi dettati dalle norme sulla sorveglianza sanitaria.

• Per ciò che attiene il DURC viene stabilita la sua validità per 120 giorni dalla data di rilascio; la norma prevede anche che, in caso di contratti con la Pubblica Amministrazione, quest’ultima acquisisce d’ufficio il documento.

• Per quanto riguarda le denunce di infortunio, dal 01/01/2014, sarà l’INAIL che provvederà automaticamente alla comunicazione di infortunio alle autorità di pubblica sicurezza.

• Viene estesa dal legislatore la possibilità, per le cooperative di trasformazione ed i consorzi, nel caso in cui il prodotto trasformato provenga, in tutto o in parte, da zone svantaggiate e/o montane l’applicazione delle aliquote contributive ridotte stabilite per tali zone, ovvero sgravio del 75% per le zone montane e 68% per le svantaggiate. Nell’eventualità che solo parte del prodotto provenga da tali zone si dovrà procedere alla quantificazione percentuale dello stesso da parametrare sulla misura dello sgravio concesso.

• Di prossima emanazione apposito Decreto ministeriale, che consentirà alle aziende agricole appartenenti allo stesso gruppo, ovvero riconducibili allo stesso proprietario e/o a soggetti legati tra loro da vincolo di parentela o di affinità entro il terzo grado, di procedere congiuntamente all’assunzione di dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative nelle rispettive aziende.

• Il Dl Fare prevede anche norme di agevolazione della filiera corta che consentono agli imprenditori agricoli di vendere direttamente i loro prodotti e organizzare il consumo sul posto per i clienti, senza ulteriori autorizzazioni, utilizzando i propri locali e arredi aziendali. Si potrà effettuare la vendita diretta in occasioni di sagre e fiere senza necessità di comunicarlo preventivamente al Comune interessato e di avviare la vendita diretta mediante commercio elettronico contestualmente all’invio della comunicazione.

riforma PAC

Marini: “l’accordo migliora nettamente la proposta iniziale”

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Un risultato che migliora nettamente la proposta iniziale con una riforma che va verso la sussidiarietà ovvero la possibilità degli Stati membri di applicare misure secondo i propri modelli di sviluppo agricolo. Finalmente una opportunità straordinaria per premiare chi vive di agricoltura, il lavoro, la qualità, i giovani e il vero Made in Italy. Lo ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere soddisfazione per l’accordo politico raggiunto dal team dei negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione sulla proposta di regolamento di riforma della Politica Agricola Comune. Oltre ai sensibili miglioramenti che sono stati ottenuti nel precedente accordo del 26 giugno, quali il sostegno per la promozione e lo sviluppo di filiere corte, l’inverdimento a tutela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani, sulla convergenza e per i giovani agricoltori, un ulteriore risultato positivo – ha sottolineato Marini - è stato raggiunto anche per la decisione di applicare per la prima volta su base obbligatoria un tetto agli aiuti (Capping) per combattere le rendite fondiarie. L’accordo sulla riforma della Politica Agricola (PAC) - ha continuato Marini - premierà chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima volta in una black list i soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi. Nei vari passaggi dal nostro Summit a Roma con il Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos e il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, agli incontri con i colleghi di tutte le principali Organizzazioni agricole europee fino al meeting dello scorso maggio a Bruxelles con il Presidente del Consiglio agricoltura e pesca del Consiglio dell’Unione europea Simon Coveney, la proposta anche per un piu’ deciso impegno del Governo e del Ministro dell’agricoltura - ha sostenuto Marini - è andata migliorando. Certamente rimane un taglio importante ai finanziamenti destinati all’agricoltura, ma l’applicazione nazionale demandata al Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo potrà compensare il disagio nell’orientare le risorse - ha continuato Marini - verso i veri agricoltori. L’accordo valorizza infatti il ruolo dei veri imprenditori agricoli stabilendo che possano beneficiare del sostegni solo gli agricoltori attivi e, come richiesto da Coldiretti, saranno gli Stati membri

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a definire gli aventi diritto. Viene anche stabilita una lista negativa obbligatoria di coloro che non possono beneficiare dei pagamenti diretti che comprende aeroporti, servizi ferroviari, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi, con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista. La cosiddetta convergenza interna, ovvero il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, viene attuata con un’adeguata flessibilità nell’arco dell’intero periodo di applicazione della riforma. Per la prima volta viene deciso di applicare, su base obbligatoria il capping (tetto agli aiuti), almeno al 5% per gli importi superiori a 150.000 euro, con la possibilità di applicare una % di riduzione maggiore su base volontaria. Gli Stati membri possono graduare l’importo su cui applicare la percentuale di riduzione in base all’impiego del fattore lavoro comprese le imposte e i contributi sociali. Gli Stati membri possono, inoltre, decidere di applicare un pagamento ridistributivo a integrazione del pagamento di base per i primi ettari di ogni azienda. L’accordo raggiunto - continua la Coldiretti - rivede, sensibilmente, le misure per l’inverdimento sia riguardo alle modalità finanziarie che a quelle applicative. In particolare è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse, come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono quindi salvi, come richiesto da Coldiretti, oltre al riso, tutti i frutteti, i vigneti, gli uliveti, ecc. Per quanto riguarda i giovani agricoltori viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base. L’intesa dà anche risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte e i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche.

Sempre nell’ambito dello sviluppo rurale è prevista la possibilità di avere al contempo piani di sviluppo rurale regionali e un piano nazionale per talune misure o interventi.

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IMU

Bene l’abolizione dell’imposta dei terreni agricoli. Ora stop a seconda rata

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Coldiretti ha salutato positivamente l’abolizione dell’imposta dei terreni agricoli. Si tratta ha affermato il Presidente nazionale Coldiretti Sergio Marini di “una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera. È stato mantenuto l’impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti lo scorso luglio, dimostrando di credere nell’agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese”. In merito al voto di fiducia ottenuto dal Governo Marini ha sottolineato che ha prevalso il senso di responsabilità che ci auguriamo sia di buon auspicio per ritrovare quel minimo di serenità di cui il Paese ha estremamente bisogno. Dopo la ritrovata stabilità politica con il voto di fiducia occorre ora intervenire - ha concluso Marini - per fermare l’insostenibile “tassa” di circa 350 milioni di euro che le imprese agricole rischiano di pagare se non verrà mantenuto l’impegno all’abolizione della seconda rata dell’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali strumentali con l’individuazione delle coperture in un provvedimento che accompagnerà la Legge di Stabilità.

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commercio estero

Vola cibo Made in Italy fuori UE (+12%)

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Le esportazioni di cibi e bevande Made in Italy aumentano del 12 per cento fuori dall’Unione Europea dove si è arrivati a realizzare oltre 1/3 del fatturato dei prodotti agroalimentari diretti all’estero nel 2013. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativa al commercio estero nei primi cinque mesi dell’anno. La maggioranza delle spedizioni extracomunitarie è diretta verso altri Paesi europei che non fanno parte dell’Unione che sono anche quelli che crescono di più (+11 per cento rispetto allo scorso anno), che superano di poco in valore assoluto gli Stati Uniti (in crescita del 7 per cento) e i Paesi asiatici (che crescono dell’8). Il prodotto alimentare italiano piu’ esportato all’estero è il vino. Un segnale positivo in vista dell’Expo che deve rappresentare l’occasione per fare conoscere la vera identità del prodotto italiano all’estero dove il nemico maggiore sono le imitazioni low cost con il cosiddetto “Italian sounding” che colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale. Nei diversi continenti sono infatti in vendita inquietanti aberrazioni, dallo “Spicy thai pesto” statunitense al “Parma salami” del Messico, ma anche una curiosa “mortadela” siciliana dal Brasile, un “salami calabrese” prodotto in Canada, il “provolone” del Wisconsin, gli “chapagetti” prodotti in Corea. La denominazione Parmigiano Reggiano è

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tra le piu’ copiate nel mondo con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall’Australia fino al Giappone, ma in vendita c’è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America. Per non parlare del Romano, dell’Asiago e del Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, asiago e pomodori San Marzano “spacciate” come italiane. E in alcuni casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada. Bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi.

Parmigiano Reggiano Incremento di export nel 2012 rispetto al 2011 dell’8,8% in tonnellate e del 14,5% in tonnellate rispetto al 2010 (Fonte: elaborazioni CRPA su rilevazioni dirette)

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sulla sinistra Marco Orsi

latte parma La Coldiretti esprime soddisfazione per la sottoscrizione del nuovo protocollo d’intesa per la determinazione del prezzo del latte per Parmigiano-Reggiano ad uso industriale nella nostra Provincia

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Facendo seguito all’accordo sottoscritto a margine della trattativa per la definizione del latte a riferimento dell’anno 2011 , la Coldiretti e le altre Associazioni Agricole in rappresentanza dei produttori latte da una parte e il Gruppo Imprese Artigiane e Unione Parmense Industriali dall’altra , hanno sottoscritto il nuovo protocollo d’intesa per il prezzo del latte ad uso industriale.

La sottoscrizione di questo nuovo accordo con la parte Industriale e Artigiana - sottolinea Marco Orsi funzionario di Coldiretti che ha partecipato al tavolo delle trattative – ha una grande importanza economica nella filiera agricola provinciale in quanto i q.li di latte che risultano compravenduti a trasformatori e caseifici privati , sono circa 2 milioni .

Nei vari incontri che si sono susseguiti con la parte industriale - continua Marco Orsi - si è arrivati al cambiamento di alcuni parametri che concorrono alla determinazione del prezzo finale, ottenendo, quindi, l’innalzamento a 7.2 Kg della resa di trasformazione dei q.le latte in formaggio; si è rivista la valorizzazione del prezzo del siero che verrà calcolato in base alle rilevazione di vendita della CCIAA di Parma e non forfettariamente come succedeva in passato; ma l’aspetto di maggior rilievo consiste nel fatto che il prezzo del latte sarà saldato quadrimestralmente con pagamento alle aziende entro 15 gg. dalla pubblicazione. In un momento congiunturale come quello che stiamo vivendo negli ultimi anni - sottolinea il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri – il fatto che le imprese agricole possano disporre di un saldo quadrimestrale anziché annuale(come era previsto nel vecchio protocollo d’intesa) è sicuramente un presupposto fondamentale per ridare fiato alle nostre aziende e ad un comparto agricolo con costi di produzione in continuo aumento.

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Parmigiano reggiano

approvati i nuovi piani produttivi

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L’assemblea dei produttori del consorzio del Parmigiano-Reggiano, in data 18 settembre 2013 ha deliberato, con il consenso del 96,45% dei voti rappresentati, la proposta di presentazione del “ Piano di Regolazione dell’offerta” (piani produttivi) 2014-2016.

Elemento di novità è rappresentato dal fatto che il “punto di riferimento” non saranno ancora le QFF (Quote Forme Formaggio), ma i quantitativi di latte.

Al singolo allevatore verrà riconosciuto, in maniera disgiunta da qualsiasi relazione con le precedenti quote latte comunitarie, un nuovo punto di riferimento produttivo soggettivo di latte per Parmigiano Reggiano, espresso in q.li e gestito in un apposito registro informatizzato trasparente ed accessibile .

Al tavolo della commissione Riforme Politiche Istituzionali del Consorzio del Parmigiano-Reggiano , da cui poi sono scaturiti questi nuovi piani produttivi , era presente anche Coldiretti Parma nella persona del proprio funzionario Marco Orsi, che, a seguito dei numerosi incontri avuti con la propria base associativa, ha portato le seguenti considerazioni : “Come premessa generale – ha detto Marco Orsi - si evidenzia il fatto che nel corso di questi anni , con la sola applicazione dei vecchi Piani Produttivi, così come concepiti, non vi sono stati benefici tangibili derivanti da essi, anzi si è visto il progressivo incremento dei volumi prodotti, a cui sta facendo riscontro una forte crisi dei prezzi. è evidente – ha continuato Marco Orsi - come questo strumento così come è strutturato, basato solamente sull’aspetto economico/sanzionatorio, abbia bisogno di ulteriori perfezionamenti e implementazioni. La complessità della materia impone quindi un approfondimento su alcuni temi chiave come ad esempio l’abbinamento di questo strumento a nuove norme da far applicare attraverso

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il “Disciplinare di Produzione”, legando il prodotto finale all’utilizzo di mangimi interamente prodotti in Italia con diversi vantaggi come: 1. filiera completamente certificata; 2. aumento della sicurezza alimentare e della qualità del prodotto finale; 3. valore aggiunto sul prodotto nazionale utilizzato; 4. tutela ambientale e valorizzazione biodiversità.

Ulteriori elementi da prendere in considerazione - ha sottolineato Marco Orsi - dovrebbero essere il controllo della produzione attraverso un meccanismo che preveda un rapporto direttamente proporzionale capi bestiame/ ettari foraggio in zona comprensoriale e una maggiore valorizzazione dei capi nati e allevati nel comprensorio”.

Occorre puntare sul potenziamento e miglioramento del “disciplinare di produzione” – commenta Marco Allaria Olivieri, Direttore di Coldiretti Parma – per evitare l’omologazione per un prodotto di alta artigianalità qual’è il Parmigiano Reggiano ed evitare possibili stravolgimenti (es.: “raccolta unica”, “eliminazione marchio a fuoco”, “doppia cottura”) degli standard di produzione.

Il punto di equilibrio di 3.250.000 forme è stato determinato in base ai precedenti Piani Produttivi 2011-2013.

La forte azione di Coldiretti al tavolo di concertazione si è caratterizzata attraverso due punti salienti della nostra 2013 | Notizie

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esercitati entro i termini di applicazione del Piaprogrammazione: no 2011-2013 tra produttori della filiera PR; - la salvaguardia e tutela delle “quote latte di montac. + QFF derivanti da deroghe Piano 2011-13 ( PSR, gna” eventi sanitari, calamitosi); - la possibilità di mantenere una “riserva comprensoriale di quote latte” per gestire politiche mirate, con d. + QFF derivanti da riassegnazione a fine triennio 2011-2013 (punto 11 – “Nota esplicativa” assemaccesso prioritario ai giovani allevatori. blea 8 novembre 2011); Non tutte le parti presenti al tavolo erano completamente d’accordo su questi due importantissimi temi, e. + quota storica non prodotta nel 2010 (art. 5.4), al netto delle eventuali QFF derivanti da riattriche Coldiretti ha invece sostenuto con determinaziobuzione di contribuzione aggiuntiva pagata nel ne e ottenuto. triennio 2011-2013 su quota storica e dei richiami di cui al punto b).

Riportiamo di seguito le linee Il Piano di regolazione dell’offerta di Parmigiano operative per la definizione del Piano Reggiano avrà quale criterio unico di riferimento di regolazione offerta del parmigiano il latte destinato alla trasformazione in Parmigiano reggiano 2014-2016 Reggiano nell’anno solare, tenendo conto della comPer ogni allevatore inserito nel sistema della Dop, il pensazione al doppio livello, di comprensorio e di caRegistro ufficiale latte per Parmigiano Reggiano avrà seificio. In altri termini, la contribuzione aggiuntiva una posizione così determinata: scatterà al superamento del livello di riferimento di a. kg latte destinati alla trasformazione in Parmi- latte trasformato a livello comprensoriale. giano Reggiano nel 2010 b. +/- acquisti o cessioni definitive di QFF nel triennio 2011-2013 sorrette da quota latte UE di filiera comprensoriale; +/- richiami definitivi di cessioni temporanee afferenti all’annualità 2010, 13 |

Criteri operativi del Piano

consentita solo tra aziende agricole di montagna; per le quote “non di montagna” la trasferibilità è ammessa in tutto il comprensorio; Riferite al registro 1. limite di affitto annuo della sola quota tra soggetti 6. modello di gestione informatizzata e trasparente in attività (anno solare): 30% della quota detenuta del Registro e delle movimentazioni. a registro, con deroghe in caso di eventi straordinari (da definire nei regolamenti applicativi del Piano); nel Riferite al meccanismo del Piano caso di affitto del terreno con la quota, la quota lat- 7. confermare la franchigia minima dello 0,5% di sute PR ceduta temporaneamente sarà direttamente peramento del punto di riferimento (corrispondente proporzionale alla Sau affittata; alla somma totale delle quote inserite nel Registro); 2. la riduzione del latte destinato alla “filiera PR”, in sotto tale livello di incremento non scatta l’applicamisura totale o parziale rispetto alla quota detenuta, zione della contribuzione aggiuntiva; non fa perdere la quota al max per 2 anni (in tale fles- 8. prevedere, comunque, un incremento (fino al +3% sibilità rientra pertanto anche l’adesione a iniziative nel triennio del Piano, derivante da un +1% annuale) di “scolmatura” del latte verso produzioni alternati- con riattribuzione a fine triennio. A differenza del ve); piano attuale, la riattribuzione futura di quote ag3. diritto di prelazione (da esercitare entro 30 gg.) giuntive ad incremento della posizione nel Registro, nell’ambito delle aziende riconducibili allo stesso ac- potrà avvenire al singolo allevatore nel limite del quirente (sia cooperativo che privato); +3% della sua quota. Inoltre, per accedere a tale riat4. creazione di una “riserva” di quote per gestire poli- tribuzione sarà vincolante, da parte dell’allevatore, tiche mirate decise in ambito di filiera PR, con accesso aver corrisposto – tramite il caseificio - la contribuzioprioritario ai giovani allevatori (definiti in base a pia- ne aggiuntiva di sua competenza; ni sviluppo Psr approvati) e, nell’ambito ti tali sogget- 9. per maggiore chiarezza si riporta un esempio nuti, priorità a quelli di montagna. Le quote di riserva merico: allevatore con produzione di 50.000 q.li che saranno assegnate gratuitamente e non saranno cedi- raddoppia la stalla a 100.000 q.li, a fine triennio – se bili. La riserva sarà costituita mediante le eventua- non si copre acquistando quota comprensoriale, e li rinunce a riassegnazioni 2011-2013 e le eventuali paga regolarmente la contribuzione annuale – avrà quantità derivanti dalla decadenza per mancato uti- riattribuzione aggiuntiva di 1.500 q.li portando la lizzo biennale (precedente punto 2). Inoltre andrà quota totale di partenza al 2017 a 51.500. ad alimentare la riserva una quota della crescita pro- 10. Il regolamento UE “Pacchetto Latte” prevede la grammata per il triennio, di cui al successivo punto 8, definizione di misure di compensazione per i piccoli pari ad almeno 1/3 della crescita annua (+1%). Even- produttori. Nella filiera Parmigiano Reggiano, ai fini tuali ulteriori incrementi, nonché la definizione di un del Piano in oggetto, vengono definiti piccoli caseifilimite quantitativo alle singole assegnazioni gratuite ci quelli con produzione inferiore alle 2.000 forme/ delle quote da riserva, nonché specifiche condizioni anno. Per gli allevatori che conferiscono il latte a tali di decadenza/ritiro di tali quote, saranno stabiliti dal caseifici il Piano potrebbe prevedere uno “sconto” Consiglio di amministrazione del Consorzio in base sull’importo della contribuzione aggiuntiva (il 25%); alle indicazioni della Commissione riforme politiche 11.Possibilità di introdurre anche in corso di Piano istituzionali nell’ambito dei Regolamenti applicativi nuovi criteri di sconti mirati per promuovere obiettidel Piano. La riserva potrà essere utilizzata per gesti- vi qualitativi e/o di sviluppo di mercato e/o ulteriori re eventuali casi particolari non previsti nell’ambito categorie specifiche di soggetti; dei criteri iniziali del Piano o contenziosi. Tali even- 12.Eesclusione dall’applicazione del Piano di quelle tuali interventi dovranno comunque essere approvati forme (e del corrispondente latte) che dovessero essedal Consiglio di amministrazione del Consorzio; re smaltite come rifiuto a seguito di eventi eccezionali 5. trasferibilità (sia a titolo definitivo che tempora- tracciati/certificati (calamità, incendio, terremoto, neo) delle quote latte PR detenute in aree di montagna ecc.); (CUAA aziendali ubicati nei Comuni definiti dal re- 13.Nel caso di società che controllano più unità procente Reg. 1151/2012 per il “prodotto di montagna”) duttive, possibilità di gestire la «posizione piano pro-

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duttivo» in termini aggregati (compensazione a livello di caseificio aggregato, legato a singola P.Iva); 14.eliminazione dello “sconto export”; 15.attivazione di strumenti ulteriori per la verifica di correttezza delle dichiarazioni dei dati riferiti ai kg di latte lavorato; 16.definizione meccanismi che diano certezza di adesione degli allevatori ai versamenti della contribuzione aggiuntiva di competenza.

21.L’importo di contribuzione aggiuntiva di spettanza del singolo caseificio potrà essere ripartito tra i singoli allevatori conferenti/cedenti in proporzione ai Importi economici-contribuzione q.li di latte conferiti/ceduti in eccesso alla quota latte aggiuntiva 17.Oltre alla franchigia dello 0,5%, viene introdotta Parmigiano Reggiano detenuta dal singolo, nell’anno una franchigia per i piccoli importi di contribuzione solare di riferimento. aggiuntiva addebitata per caseificio (500 €) 18.Viene inoltre prevista una maggiore progressi- Il coinvolgimento degli allevatori vità della contribuzione aggiuntiva. Infatti, l’espe- 22.Gli allevatori, aderendo al Piano nella rappresenrienza del triennio passato ha dimostrato come siano tatività minima prevista dal Regolamento “Pacchetto possibili scostamenti su base annua anche superiori al Latte”, accedono ad un diritto di quota e al contestuale obbligo di contribuzione aggiuntiva, applicata per il 5-6% e nel triennio fino al 10%.

19.Nel quadro dell’applicazione annua, in caso di su- tramite del Caseificio in base alle regole del Piano; peramento comprensoriale del livello di riferimento, 23.Ai momento della costituzione ufficiale del Regisi applica prima una compensazione all’interno dei stro avverrà una comunicazione nominativa al singolo allevatore della quota detenuta e l’accettazione e singoli caseifici 20. La contribuzione aggiuntiva viene prefigurata contestuale assegnazione del diritto di quota sarà accome contribuzione consortile ai sensi dello Statuto compagnato da sottoscrizione di impegno ad aderire e nella tabella sottostante viene riportata la nuova agli eventuali importi di contribuzione aggiuntiva. griglia contributiva. L’applicazione avviene a livello 24.Il Piano, nella parte relativa al funzionamento del di singolo caseificio (quindi non del singolo allevato- registro, prevedrà misure specifiche nel caso di manre), determinando per prima cosa la compensazione cato rispetto da parte di singoli allevatori degli obbliinterna ai conferenti/cedenti latte; successivamen- ghi di contribuzione aggiuntiva (es. dalla sospensione te viene determinato l’importo della contribuzione temporanea fino al ritiro/cancellazione della quota complessiva del caseificio applicando gli importi del- detenuta). la tabella per scaglioni progressivi di quantità trasformata in eccesso rispetto alla quota detenuta.

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documento preliminare Rete ecologica della pianura parmense Riportiamo di seguito le osservazioni presentate da Coldiretti Parma al Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e all’Assessore Parchi e turismo Agostino Maggiali

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Prendendo in esame il Documento preliminare della Rete Ecologica della Pianura Parmense, quale variante da adottare al PTCP (Piano territoriale coordinamento provinciale) di Parma, ci troviamo di fronte ad una imposizione di interventi che limitano fortemente la funzione che ha l’agricoltura per la qualità e la valorizzazione di un territorio altamente produttivo, specializzato e con produzioni tipiche che tutto il mondo ci invidia, quale è quello della Pianura Parmense, senza prevedere alcun ristoro per il danno subito sia in termini di sottrazione di suolo produttivo sia di vincoli ad una normale conduzione aziendale.

Volere imporre norme aggiuntive basate su impostazioni restrittive e ampliamenti di aree sottese a tali obblighi senza alcuna contropartita per le imprese crea forte tensione agli imprenditori agricoli; l’obbligo, ad esempio, di ripristinare o di implementare la forestazione agricola (siepi e filari) per favorire la biodiversità di flora e fauna non prevede alcun ristoro o indennizzo diretto per le imprese agricole che si vedono depauperate di altro terreno fertile e produttivo.

Stupisce, sinceramente, come i documenti proposti costituiscano un mero trattato di botanica e zoologia per il mantenimento e lo sviluppo di specie che, in alcuni casi come per le nutrie, rappresentano un danno non solo per gli agricoltori ma per l’intera collettività.

Già la presenza di zone SIC e ZPS ritenute dalla popolazione locale, sovradimensionate sia come numero sia come estensione, rappresentano una forzatura dal momento che solo in pochissimi casi si possono individuare condizioni ecologico-paesaggistiche tali da meritare tutela e salvaguardia. Non è pensabile e accettabile che ora venga proposta pure la creazione di una Rete Ecologica avente il solo obiettivo di ricostruire una interconnessione del territorio per permettere

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alla biodiversità di fluire tra le aree a naturalità più concentrata (nodi) muovendosi attraverso la naturalità diffusa (corridoi).

I benefici a cui si fa cenno nella documentazione sono riferiti solo ed esclusivamente ad esigenze ecologiche della specie senza far alcun riferimento a contributi o indennizzi di sorta agli imprenditori agricoli dal momento che la realizzazione di “corridoi secondari costituiti da siepi e filari” ai fini di aumentare la trasversabilità Est-Ovest della Provincia costituisce strumento di freno e pesante condizionamento allo sviluppo del settore agricolo locale.

Viene proposto anche l’ampliamento dei nodi per i mammiferi: ben 14 allargamenti che implicano una estensione delle aree agricole sottoposte a vincolo.

Non poca preoccupazione suscita, altresì, l’enunciato degli interventi gestionali riferito alla individuazione di ben 182 punti per la messa a dimora di filari e fasce arboree agricole e stradali e 46 punti in cui mettere a dimora nuovi nuclei boscati: si tratta di ulteriore sottrazione di aree agricole altamente specializzate oltre a creare notevoli disagi e tempi morti per la difficoltà ad eseguire ,nei pressi delle piantumazioni ,le operazioni colturali con l’applicazione di tecnologie avanzate proprie di un’ agricoltura moderna.

Da valutare positivamente, invece, l’articolato del documento in cui si prevedono azioni di contenimento di specie non autoctone ed invasive quali le nutrie, che troverebbero nei siti della rete ecologica incentivo ambientale alla proliferazione e sviluppo abnorme della specie. Tuttavia l’utilizzo del condizionale riferito all’attività di monitoraggio lascia intentati molti timori. Serve la certezza di una programmazione degli interventi previsti (piani di controllo mirati) per l’eradicazione totale di tali animali, senza intoppi di

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sorta né burocratici, né politici. E così pure la posa di reti antinutria deve essere prevista in tutte le aree dove l’animale è presente e non solo nei canali a maggiore naturalità.

Al p.to 3.2 – Regolamentazione- preoccupa la mancanza di previsione di qualsiasi indennizzo per gli agricoltori interessati dall’attuazione della rete ecologica in quanto al 2° comma è riportato che i Comuni, che devono recepire la variante, devono investire le proprie risorse a bilancio solo per la realizzazione di interventi atti a ridurre il deficit ecologico.

Non si accettano definizioni normative a posteriori che regolamentino nel dettaglio le aree individuate a “nodi” e a “corridoi ecologici”; in particolare si esprime forte contrarietà all’ipotesi di estendere a tutti i “corridoi ecologici secondari” gli obblighi ed i vincoli propri dei disciplinari per la manutenzione dei corsi d’acqua nei siti di Natura 2000. Trattasi di azioni troppo restrittive ed inapplicabili. E’ assurdo pensare all’applicazione del DMV anche per i corsi d’acqua nei corridoi ecologici secondari, significherebbe privare di acqua le coltivazioni della nostra pianura. Come costante, ormai, che si ripete ogni anno all’inizio dell’estate, i nostri agricoltori subiscono pesanti danni alle coltivazioni per carenza idrica dovuta all’applicazione di una norma iniqua che mette a rischio le produzioni tipiche di un vasto territorio di pianura fertile, ipotizzare l’applicazione del DMV anche in canali dove, tra l’altro , viene auspicata l’immissione di acqua appositamente prelevata, è fuori da ogni logica. Addirittura, viene data indicazione a che il livello minimo non sia troppo elevato per non intaccare la funzionalità idraulica del canale: forse non è ancora ben chiara come è la situazione dei nostri corsi d’acqua che nulla hanno a che fare, sia morfologicamente che come portata, con

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quelli situati nei territori alpini o subalpini.

Inopportune e prive di ogni fondamento di ingegneria idraulica sono, altresì, tutte le proposte di intervento di manutenzione dei canali con sfalci mirati a creare la sinuosità della vegetazione, a creare trappole per sedimenti o a piantumare gli argini con la convinzione che l’ombreggiamento delle piante ostacola la crescita della vegetazione ed aumenta la funzionalità ecologica del corso d’acqua. Non si considerano minimamente gli effetti negativi e contrari che la presenza di piante provoca sia per le coltivazioni limitrofe sia per gli impedimenti ad ogni normale e necessaria operazione di spurgo o semplice manutenzione dei canali stessi per una difesa idraulica sempre più necessaria vista la cementificazione selvaggia dei centri abitati e l’insolvenza da parte delle istituzioni al rispetto dei principi di invarianza idraulica che impongono sempre più casse di espansione o bacini di laminazione.

Il mondo agricolo ha mantenuto e sviluppato nel tempo una fortissima caratteristica identitaria coniugando tipicità, tradizioni, cultura e ambiente , occorre favorire una politica del territorio che abbia una condivisione partecipata e si attui in funzione di uno sviluppo sostenibile senza alcuna ulteriore penalizzazione che gravi su risultati economici delle imprese agricole.

E’ necessario recuperare una adeguata conoscenza e una possibile condivisione delle misure da adottare, perciò occorre precedere e promuovere momenti di partecipazione dei portatori di interesse in sede territoriale, agricoltori in particolare e si conferma la necessità che sul territorio provinciale non siano pregiudicati l’autonomia e i diritti delle singole realtà e che il normale esercizio dell’attività agricola non sia subordinato a nessun vincolo coercitivo.

consorzio dELLA bonifica parmense Prosegue incisivo sul territorio l’intervento della Bonifica

Continua senza sosta il lavoro del Consorzio della Bonifica Parmense.

Da una parte l’attenzione ad un’area geografica (l’Appennino) colpita da una drammatica sequenza di attività franose, dall’altra (la pianura) in cui sono necessari interventi di manutenzione straordinaria per migliorare la sicurezza idraulica. Al centro, una città (Parma) che negli ultimi 15 anni ha urbanizzato il 50% in più di quanto abbia mai precedentemente urbanizzato, creando tensioni ambientali notevoli e non riuscendo, soprattutto, a realizzare le necessarie compensazioni (casse di espansione) che avrebbero dovuto garantire un corretto uso del suolo.

Inoltre, senza tralasciare l’importanza dell’irrigazione di soccorso, che consente ad un territorio molto vasto, di realizzare un’eccellenza agro-alimentare riconosciuta da tutti, in questi giorni il Consiglio di Amministrazione ha votato un piano di investimenti per l’anno 2013 per lavori pari a 6.400.000 euro; tra questi interventi, sono ritenuti di particolare importanza, anche alla luce degli eventi calamitosi della primavera 2013, la realizzazione della cassa di espansione sul Canale Burla (1°stralcio), gli interventi all’impianto idrovoro del Cantonale in comune di Polesine, la sistemazione idraulica del Canal Vecchio in Comune di Fontevivo; fondamentale sarà la capillare attività nel territorio collinare e montano a

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mitigazione del diffuso dissesto idrogeologico e la sistemazione e manutenzione dei 350 km. di strade di bonifica.

Continuerà l’azione del Consorzio sulla Difesa Attiva dell’Appennino; iniziata con la realizzazione del progetto nel 2012; questa azione vuole avviare un’efficace azione integrata di prevenzione e riduzione del dissesto idrogeologico montano che possa garantire opportunità di lavoro e di reddito per gli agricoltori locali che sono i soggetti che operativamente eseguono gli interventi. La difesa attiva si propone di mantenere i versanti in buone condizioni di sicurezza, di mantenere in buono stato idraulico ed ambientale il reticolo idrografico locale programmando interventi di prevenzione, che opportunamente coordinati e condivisi costituiscono uno dei principali strumenti di salvaguardia di vite umane e di riduzione dei danni ai beni e alle attività dell’uomo. Ad oggi sono stati eseguiti oltre 50 interventi di difesa attiva che hanno garantito un importante aiuto economico agli imprenditori agricoli montani, scongiurando così la cura e l’abbandono della montagna. Difesa del territorio, sostegno agli operatori economici locali, investimenti per migliorare sicurezza e paesaggio spingono il Consorzio di Bonifica Parmense a sfide concrete a sostegno della propria Comunità e dei Suoi 130.000 utenti.

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Premio per l’innovazione Premiate due nostre imprese agricole: Parma Vivai e Riva Giuliano Prestigioso riconoscimento della Camera di Commercio di Parma a due imprese agricole, socie Coldiretti, nell’ambito del premio per l’innovazione d’impresa promosso dalla Camera stessa per valorizzare e premiare i migliori esempi di fare impresa già operanti sul territorio locale.

Si tratta della Società agricola Parma Vivai di Bernardi Giacomo e della Società agricola Riva Egisto e Giuliano, premiate per l’innovatività e originalità dei progetti.

Parma Vivai, per aver saputo ampliare e diversificare la sua offerta, aprendo, all’interno del proprio Garden, la prima Bottega di Campagna Amica su Parma, un negozio a filiera corta dove i consumatori possono acquistare prodotti “food” di origine agricola e provenienza esclusivamente italiana. Riva

Giuliano, per aver ideato uno strumento di assoluta innovazione tecnologica di processo, fino ad oggi inesistente: un macchianario per l’antischiacciamento dei prodotti ortofrutticoli durante la raccolta e il trasporto, che permette di avere un prodotto di qualità più elevata in quanto non consente lo schiacciamento dei prodotti ortofrutticoli e quindi evita la perdita di sugo del prodotto stesso.

“Siamo orgogliosi – commenta il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri – di questi riconoscimenti che premiano l’intraprendenza, la capacità imprenditoriale e l’inventiva delle nostre imprese agricole, capaci di guardare avanti, rinnovarsi e apportare un fattivo contributo non solo al settore ma a tutta la collettività”.

Cella di Noceto La sagra della polenta ha il sapore di Campagna Uno dei piatti cosiddetti “poveri” della tradizione locale, realizzato Amica con “la farina del mio sacco” dell’azienda agricola Cominardi

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Le aspettative non sono andate deluse. La sagra della polenta a Cella di Noceto, uno degli appuntamenti enogastronomici più attesi della provincia di Parma, ha registrato un grande successo di pubblico.

Nata oltre quarant’anni or sono, grazie all’impegno, passione e dedizione dei volontari della Pro Loco di Cella, la sagra ha visto protagonista, nel weekend del 31 agosto -1 settembre e in quello del 7 e 8 settembre 2013, una delle pietanze più conosciute e radicate alla tradizione e cucina locale, che quest’anno ha avu19 |

to tutto il sapore buono di Campagna Amica. La polenta servita alla festa è stata infatti realizzata con farina tutta italiana, macinata a pietra, dell’azienda agricola Cominardi “La farina del mio sacco” aderente al circuito Campagna Amica. Un bell’esempio di filiera corta per dare valore alle produzioni locali, recuperare il legame con le proprie origini e fornire garanzia di qualità e sicurezza alimentare. La polenta, cucinata in paioli di rame come vuole la tradizione, è stata abbinata ad un’altra specialità alimentare: la culaccia (culatello con cotenna) del salumificio Rossi di Fontanellato. “Un connubio vincente in termini di qualità, gusto e territorialità – ha commentato il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri - nel segno dei principi ispiratori del progetto Campagna Amica, teso a valorizzare la filiera agricola tutta italiana, le distintività territoriali, i sapori e i saperi dell’agricoltura italiana. Ringraziamo la Pro Loco di Cella, che, condividendo il nostro progetto, ci ha offerto l’opportunità di riaffermare concretamente questi valori nell’ambito di un evento, la cui fama è cresciuta in modo esponenziale nel corso degli anni, arrivando a coinvolgere fino a circa 15 mila persone”.

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sagra campagnola a marano

Alla tradizionale festa campagnola di Marano, svoltasi il 12, 13 e 14 luglio 2013 presso il campo sportivo, in collaborazione con il Circolo CSR Marano, è stato riservato uno spazio per il mercato di Campagna Amica dove i frequentatori della festa hanno trovato un’ampia gamma di prodotti, e nel punto ristoro hanno potuto assaggiare un menù con protagonisti i piatti preparati con i prodotti di Campagna Amica, in primis prosciutto e melone, verdura e trippa. “Con la collaborazione tra produttori di Campagna Amica e organizzatori delle kermesse estive – commenta il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri- i visitatori delle feste hanno potuto gustare prodotti di qualità, certificati, provenienti dalle aziende agricole del circuito Campagna Amica, riscoprendo i sapori e le tradizioni del nostro territorio e dialogare direttamente con i produttori che quotidianamente sono impegnati nella produzione di alimenti sani, genuini e di origine controllata. Un’occasione in più per fare festa all’insegna del gusto, della buona cucina e della filiera agricola tutta italiana”.

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vesparaduno a monticelli terme

A Monticelli Terme, in occasione della settima edizione della manifestazione VespaRaduno (memorial Silvia Mantovani), organizzata dalla Cooperativa Punto Blu e patrocinata dal Comune di Montechiarugolo, i produttori di Campagna Amica, sabato 29 giugno alle ore 15,00, hanno accolto i patiti della mitica due ruote presso i loro gazebi gialli in uno spazio ristoro all’insegna del gusto, tipicità e territorialita’. Anche il pubblico intervenuto alla manifestazione ha potuto fare tappa nello spazio di Campagna Amica e sbizzarrirsi nella scelta di una vasta gamma di prodotti da assaggiare ed acquistare: frutta e verdura di stagione, pane e focacce, formaggi freschi e stagionati, confetture e agribirra. E per una gradevole e sfiziosa serata non poteva mancare una cena con Menù “Campagna Amica nel piatto” a base di pasta, passata di pomodoro e verdure. Tutto all’insegna dell’italianità con la Pasta Ghigi 100% italiana, la passata di pomodoro del Consor-

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zio di Casalasco, aderenti alla rete Campagna Amica. Domenica 30 giugno tutte le vespe partecipanti al VespaRaduno hanno fatto, inoltre, una tappa a Bazzano di Neviano Arduini presso l’Agriturismo, associato a Terranostra, “Il Filare” di Busi Manuel, dove si sono potuti ristorare con le specialità dell’azienda in un ambiente accogliente e rilassante contraddistinto dai filari di frutti di bosco (more, lamponi, ribes) coltivati in azienda con metodo biologico.

“In collaborazione con Punto Blu - commenta il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri - abbiamo organizzato la presenza di Campagna Amica in un evento molto partecipato, che ha segnato l’inizio di una serie di appuntamenti estivi che ci hanno visti impegnati su tutto il territorio provinciale per far incontrare produttori e cittadini e promuovere il nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana e la rete di Campagna Amica con i suoi punti vendita, mercati e Botteghe”.

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Campagna Amica nelle principali manifestazioni estive della provincia di Parma

Sagra dello “ sgranfignone” a Medesano

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Campagna Amica non poteva mancare al palio dello sgranfignone a Medesano il 20 e il 21 luglio, un appuntamento molto atteso, in onore di un piatto legato alla cucina e tradizione popolare locale: lo “sgranfignone”, lo gnocco di patate, protagonista da più di cinquant’anni della omonima sagra a Medesano. Nel punto ristoro della Sagra i frequentatori hanno degustato gli gnocchi di patate quale piatto di “Campagna Amica in Festa”, realizzato con patate bio del nostro territorio.

E per completare l’offerta dei prodotti del circuito Campagna Amica i produttori agricoli hanno allestito il mercato di Campagna Amica, in cui fare la spesa scegliendo tra una vasta gamma di frutta e verdura di stagione, patate, formaggi e, dulcis in fundo, piante per gli amanti del verde. “Insieme alla Pro Loco di Medesano- commenta il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri – abbiamo voluto dare, quest’anno, una marcia in più ad un evento gastronomico molto sentito e apprezzato, assicurando un valore

aggiunto, grazie a Campagna Amica, attraverso l’utilizzo di patate della nostra agricoltura locale nella preparazione dello Sgranfignone, recentemente inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Emilia Romagna.

Fiera di Bazzano

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Campagna Amica il 21 luglio 2013 ha fatto tappa anche alla festa di Bazzano (frazione di Neviano Arduini). L’evento è stato annunciato da Coldiretti Parma nel corso di un incontro con i rappresentanti della Pro Loco di Bazzano, a cui è intervenuto anche il Vice Sindaco, svoltosi presso l’agriturismo “Il Filare” di Busi Manuel. I frequentatori della festa di Bazzano hanno avuto così l’opportunità di incontrare i produttori di Campagna Amica presenti con i loro gazebo gialli nel mercato dei prodotti a km zero allestito ad hoc per l’occasione, dove fare acquisti all’insegna della territorialità, distintività italiana, qualità e trasparenza, il tutto certificato dal marchio Campagna Amica, ormai conosciuto dai cittadini consumatori quale garanzia di prodotto locale e sicuro. Inoltre, nel menù del punto ristoro si sono potuti degustare piatti “Campagna Amica in Festa” quale polenta, fagioli e cipolle e deliziose crostate. Pietanze con prodotti dal gusto genuino e nostrano, con origine garantita, provenienti direttamente dalle aziende agricole del circuito Campagna Amica.

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Agriturismo Campagna Amica per il turismo en plein air Presenti anche gli operatori agrituristici Campagna Amica di Parma

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Terranostra-Agriturismo Campagna Amica Parma ha partecipato al Salone del Camper, la più importante manifestazione italiana di caravanning e del “plein air” che si è svolta dal 14 al 22 settembre negli spazi espositivi della Fiera di Parma.

L’offerta degli agriturismi Campagna Amica del territorio parmense unitamente a quella del territorio nazionale era presente nello spazio istituzionale di Terranostra Campagna Amica, dove i visitatori della fiera hanno potuto trovare materiale informativo e divulgativo. Terranostra, inoltre, ha messo a disposizione dei frequentatori del salone un’area dedicata agli agriturismi per la promozione e la vendita dei loro prodotti con degustazione. “Promuovere l’agriturismo con un occhio di riguardo a chi ama scoprire le bellezze storico-culturali, alimentari e ambientali del territorio utilizzando camper o roulotte, è – ha commentato il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri - uno degli obiettivi degli operatori agrituristici locali, che

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sempre più numerosi aderiscono al circuito Terranostra Campagna Amica, teso ad offrire tutto il meglio dell’accoglienza, del ristoro e dei prodotti italiani e locali a km zero” Ad incrementare la scelta della sosta negli agriturismi è stato anche l’accordo sottoscritto lo scorso anno proprio a Parma tra Apc (Associazione Produttori Caravan e Camper) e Coldiretti, per cui gli Agriturismi Campagna Amica di Terranostra aderenti all’intesa offrono la sosta gratuita per una notte ai camperisti che approfitteranno della ristorazione. “Si tratta di un’opportunità – ha commentato il Presidente di Terranostra Emilia Romagna Carlo Pontini – che gli imprenditori agricoli hanno colto per incrementare la loro attività multifunzionale, offrendo nello stesso tempo ai camperisti l’occasione di una sosta anche in zone interne del territorio. La capillarità delle nostre aziende consente di andare alla scoperta di bellezze naturali e culturali anche al di fuori dei grandi percorsi turistici”.

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agriturismo a 4 ruote La mappa degli agri-percorsi della nostra provincia realizzata da Terranostra Campagna Amica Parma

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Uno strumento informativo agile ed utile per andare alla scoperta delle bellezze artistiche, alimentari e ambientali del nostro territorio locale. Si tratta della mappa degli agri-percorsi della provincia di Parma, in cui sono rintracciabili le strutture agrituristiche, i punti vendita, i mercati , le Botteghe e i ristoranti del circuito Campagna Amica unitamente alle attrattive storico- artistiche e culturali della provincia parmense.

La mappa, realizzata da Terranostra Campagna Amica Parma, è stata presentata nel corso dell’incontro “Agriturismo a 4 ruote” organizzato, nell’ambito del Salone del Camper, lo scorso 18 Settembre presso il Palacassa ( Pad.7 - Ente Fiere Parma).

Gli agri-percorsi sono stati raccontati dagli stessi operatori agrituristici (Manuel Busi, Roberto Virdis, Antonella Schiva-

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zappa) in una serata condotta da Marco Epifani, giornalista specializzato nel campo agroalimentare. Il tutto accompagnato dalle note della fisarmonica del Maestro Corrado Medioli, artista molto apprezzato, conosciuto in Italia e all’estero.

“Dopo il successo dello scorso anno - commenta il Direttore di Coldiretti Parma Marco Allaria Olivieri - abbiamo scelto di lanciare la Cartina “Agriturismo a 4 ruote” proprio in occasione del Salone del Camper per intercettare un vasto numero di persone a cui far apprezzare il nostro territorio, anche attraverso la sua ospitalità agrituristica, le sue realtà produttive e le sue eccellenze alimentari. E’ un’occasione in più per far conoscere ed assaporare tutte le proposte e le opportunità del circuito Campagna Amica, rispondendo alle esigenze di un turismo enogastronomico, in forte crescita nel nostro paese”.

caccia cresce il consenso tra gli italiani

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Dall’indagine demoscopica 2013 promossa dal Comitato Nazionale Caccia e Natura, Face Italia e Arcicaccia risulta che il 56 per cento degli italiani è favorevole all’attività venatoria se normata, limitata, responsabile e sostenibile.

Dai risultati è emerso, che ben il 49,2 per cento degli intervistati è, in qualche modo, vicino alla caccia, o perché la pratica, o perché accompagna altri nelle loro attività venatorie, oppure perché ha famigliari o amici cacciatori, o, infine, perché è stato o è cacciatore.

I cacciatori, in totale, sarebbero circa 900mila , con predominio degli uomini, in media sotto i 35 anni. Ciò smentisce la tesi, diffusa anche nel mondo venatorio, per cui andare a caccia sarebbe un’attività prevalentemente ‘vecchia’ e propria dei gruppi sociali più marginali.

Va rimarcato, inoltre, che il livello di accettazione/sostegno per l’attività venatoria è maggiore della media nei comuni rurali e, abbastanza sorprendentemente, nei comuni con parchi. Anche il giudizio sulla caccia vede il prevalere delle valutazioni positive, basate sul fatto che essa è un’attività antica; che risulta severamente limitata e regolamentata da direttive europee, da leggi nazionali, da norme regionali e provinciali ed è utile per evitare che certe specie animali crescano troppo a danno dell’agricoltura e dell’ambiente. È stato poi verificato il consenso sociale verso i cacciatori in Italia. È emerso che coloro che s’impegnano nelle attività venatorie sono oggetto di un giudizio più favorevole, specie per quel che attiene al rispetto delle norme, alla responsabilità e all’estroversione); coerentemente appaiono in netto calo le valutazioni negative (per es. cala di quasi un terzo quella relativa alla “cattiveria” ed alla “inumanità” percepite).

Determinante per un giudizio sulla caccia risulta, inoltre, l’informazione. Grazie anche alle strategie comunicazionali messe in atto dal mondo venatorio,l’indagine conferma, l’esistenza di una correlazione statistica assai forte tra la notorietà delle norme, il consenso per esse e la buona valutazione della caccia: coloro che si dichiarano ostili alla caccia risulta-

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no, infatti, assai meno informati della media. L’edizione 2013 dello studio, inoltre, ha analizzato anche il tema della cultura animalista, per il quale è interessante segnalare come molti soggetti che si dichiarano animalisti, al dunque, non sono affatto ostili all’uccisione di animali a talune condizioni: basti dire che il 56 per cento degli Italiani è favorevole se si tratta di ricavare alimenti per gli umani (come carne, pesce, ecc.); il 49 per cento se gli animali sono pericolosi perchè aggrediscono gli umani o portano malattie; il 48 per cento se gli animali appartengono a specie selvatiche non a rischio di estinzione ma anzi sovrabbondanti e/o che rovinano le coltivazioni ecc..

In coerenza con i dati della ricerca, va rimarcato lo stretto rapporto esistente tra caccia e agricoltura che, al di là della comune adesione ad un modello culturale omogeneo, si consolida nell’ambito della promozione dell’economia rurale di cui proprio la caccia può costituire una componente essenziale, specie recuperando le proprie responsabilità nella difesa dell’ambiente. La caccia, infatti, tende sempre più a configurarsi anche come un’opportunità di lavoro per l’imprenditore agricolo, generando un ritorno di interesse per la campagna come stile di vita e cultura dell’alimentazione e dell’ambiente.

Dall’incontro e dal dialogo tra agricoltori e cacciatori, infatti, potrebbe discendere la messa in campo di alcune condizioni per lo sviluppo del sistema insediativo e dei servizi, in grado di valorizzare il patrimonio delle tradizioni delle comunità rurali, oltre a proporre un modello coerente con la vocazione produttiva di piccole imprese agricole, preservando alcuni mestieri e attitudini professionali.

Sarebbe dunque auspicabile che Associazioni venatorie, Ambiti territoriali di caccia e mondo agricolo dessero il via ad una ampia sottoscrizione di accordi per il coinvolgimento degli agricoltori nella gestione del territorio. Sostenere i rapporti positivi tra agricoltura, ambiente e caccia può, infatti, essere la base di un nuovo patto con la società, per opporsi alla compromissione del territorio agro-silvo-pastorale e, nel contempo, rilegittimare l’attività venatoria..

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arriva il primo accordo per un leasing in agricoltura Uno strumento finalizzato ad agevolare la ripresa delle imprese del comparto agricolo >>Al via il primo accordo nazionale sul leasing in agricoltu-

ra finalizzato ad agevolare la ripresa degli investimenti strumentali ed immobiliari.Alba Leasing – primaria società nella locazione finanziaria – e CreditAgri Italia – ente di garanzia fidi presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale rivolta alle imprese associate – hanno siglato l’importante accordo per la diffusione di questo strumento finanziario alternativo. L’accordo con Alba Leasing permetterà alle oltre 17.000 imprese e cooperative agricole e alimentari associate CreditAgri Italia di usufruire di un canale dedicato per l’intera gamma di beni finanziabili in leasing: beni strumentali, veicoli, macchine e attrezzature, impianti, immobili, investimenti in energia rinnovabile. In particolare la convenzione – che sarà pienamente operativa entro il prossimo mese di ottobre – prevede, attraverso un processo di delibera rapido, la possibilità di offrire piani finanziari calibrati sulle esigenze di liquidità dell’impresa e l’assistenza della garanzia di CreditAgri Italia fino al 50% dell’importo dell’operazione. Per Massimo Mazzega, amministratore delegato di Alba Leasing, si tratta di «una iniziativa importante rivolta al mondo dell’agricoltura e alle cooperative, in cui il leasing è ancora poco utilizzato: l’obiettivo di questo accordo è proprio quello di aprire la strada a uno strumento finanziario alternativo a supporto degli investimenti delle imprese che operano nelle varie filiere del comparto agricolo». CreditAgri ricorda che la flessione del credito erogato alle Imprese prosegue: in particolare quello del

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comparto agricolo, con un taglio del 22 per cento nel 2012, ha raggiunto valori delle erogazioni che hanno toccato il livello più basso dal 2008. In controtendenza è risultato proprio l’utilizzo del leasing che, con 274,5 milioni di nuovo stipulato di leasing strumentale al settore agricolo, nel 2012 è cresciuto del 38,5% (fonte Assilea): nello stesso arco di tempo, il numero dei contratti di leasing strumentale all’agricoltura è passato da poco meno di 3.000 a quasi 5.000, con una crescita del 59,0%.

«Il settore dell’agricoltura e quello della cooperazione ha estremo bisogno di certezza e continuità nella gestione degli investimenti – ha affermato Roberto Grassa Consigliere Delegato di CreditAgri Italia – grazie alla partnership con un operatore primario come Alba Leasing, offriamo oggi ai nostri soci una nuova opportunità per incrementare gli investimenti.» Con questa partnership Alba Leasing – quinta società di leasing a livello nazionale (dati Assilea) – intensifica il proprio impegno nel settore agricolo per il quale recentemente ha lanciato una gamma di prodotti dedicati (Leasing Giallo).

Referente provinciale CreditAgriItalia: Marco Orsi tel. 0521/901422 marco.orsi@coldiretti.it

a cura di Maurizio Ramazzotti

Responsabile Servizi Fiscali Impresa Verde Parma

focus sui contratti di compartecipazione agraria stagionale Problematiche civilistiche e fiscali

Il contratto di compartecipazione agraria è disciplinato dall’art. 56 della legge 203/1982 che così recita: art. 56. Contratti per i quali è esclusa l’applicazione della presente legge.

Le disposizioni della presente legge non si applicano ai contratti agrari 1) di compartecipazione limitata a singole coltivazioni stagionali né 2) alle concessioni per coltivazioni intercalari né 3) alle vendite di erbe di durata inferiore ad un anno quando si tratta di terreni non destinati a pascolo permanente, ma soggetti a rotazione agraria.

Per meglio capire la situazione, è opportuno analizzare i tre casi prospettati nell’art.56 singolarmente, soprattutto per quanto attiene ai requisiti dei contratti.

Si prenda il primo caso: affinché si abbia la compartecipazione stagionale vi deve essere assolutamente, tra il proprietario del terreno dato a coltura ed il coltivatore, comunanza di rischi e stagionalità delle coltivazioni. E’ evidente che, se il terreno fosse concesso solo dietro il pagamento di una somma di denaro che in nessun caso dovrà essere restituita (neppure se, per esempio, il raccolto dovesse andare interamente perduto per eventi meteorologici avversi), ciò non porterebbe assolutamente ad una “comunanza di rischi” giacché il proprietario del fondo non correrebbe rischio alcuno.

Altre ipotesi presa in considerazione dall’art.56 è quella della coltivazione intercalare: essa si ha tra due coltivazioni principali e necessariamente si configura come “meno importante” tra le altre. Non potrebbe mai essere coltivazione intercalare, ad esempio, quella del grano duro: occupando il terreno da Ottobre ad Agosto, risulta evidente che il rimanente tempo a disposizione non permetterebbe di praticare una coltura più importante (al limite, nei mesi da agosto al termine dell’annata agraria, si potrebbe lasciar riposare il campo o far crescere erba).

La stessa inapplicabilità della legge viene prevista dall’ultima parte della norma per la vendita di erbe inferiore ad un anno ; è bene evidenziare che con l’espressione “vendita di erbe”, il legislatore non ha inteso riferirsi al contratto di vendita disciplinato dagli art.1470 e successivi del Codice Civile, quanto più ai contratti di utilizzazione delle erbe nei quali sia previsto il godimento del fondo come cosa produttiva. Laddove il fondo rappresenti solamente lo strumento per l’apprensione delle erbe, ricorre la vendita ex art.1470 e ss., mentre si ha vendita di erbe ex art.56 L.203 quando tali erbe siano, seppur minimamente, “coltivate” con l’intervento dell’agricoltore. Tale coltivazione e vendita, ai fini dell’applicabilità della disciplina dell’art.56, non dovrà superare il termine massimo di un anno e dovrà essere eseguita su terreni soggetti a rotazione agraria. E’ bene ricordare nuovamente che, per i tipi di contratti presi in esame, non si applica la legge 203 con la conseguenza che non potrà es-

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sere concessa alcuna deroga e non sarà conseguentemente necessario il “visto” delle organizzazioni sindacali. Riprendendo le caratteristiche che deve avere il contratto di compartecipazione, essa prevede che il compartecipato(concedente) imprenditore agricolo che apporta la disponibilità del fondo ed i mezzi meccanici per la coltivazione, ed il compartecipante, che apporta gli altri fattori produttivi quali le sementi, i concimi ecc. , concorrano entrambi alle spese di produzione ed al rischio della coltivazione (esclusivamente di colture stagionali) per poi attribuirsi la produzione o il ricavo della cessione in base alla percentuale di compartecipazione prevista dal contratto.

In caso di vendita dei prodotti sarà il compartecipante a fatturare la cessione. Si evidenzia che la compartecipazione è limitata a singole coltivazioni stagionali, non si può dilatare il concetto di coltivazione stagionale sino ad essere questa un modo per eludere l’applicazione della normativa generale; non si può parlare di coltivazione stagionale quando la stessa assume importanza preminente nell’economia della coltivazione del fondo o si svolge per un periodo di tempo quasi annuale. È appena il caso di rammentare che la giurisprudenza ha precisato che concettualmente, le coltivazioni intercalari sono quelle così dette secondarie, che si praticano dopo il raccolto di colture principali e prima della lavorazione di impianti dello stesso tipo, mentre le coltivazioni stagionali devono essere ritenute quelle di durata non molto eccedente quella trimestrale delle stagioni naturali. Al di fuori di questi rigidi limiti, non può trovare applicazione l’art. 56 L. n.203/82.

Ai fini delle imposte sui redditi , essendo normalmente compartecipato (concedente) e compartecipante imprenditori agricoli che determinano la tassazione in base al reddito agrario , esso dovrà essere dichiarato da ciascuno in base alla quota di prodotto e alla durata del contratto (come previsto dall’art.

33 comma 2 del DPR 917/86). Per quanto riguarda la divisione dei ricavi della vendita del prodotto, normalmente attribuito al compartecipante, in genere tale divisione viene monetizzata con la percentuale spettante al concedente, obbligatoriamente indicata nel contratto, con emissione di ricevuta fuori campo IVA art. 2 del DPR 633/72.

Attenzione particolare a due problematiche: la prima il fatto che attribuendosi tutto il prodotto colui che procede alla raccolta, ai fini IRAP andrà ad assoggettare dei ricavi che in realtà non sarebbero tutti di sua spettanza, non potendo per contro far valere le spese che sono state effettuate dal concedente (esempio aratura, erpicatura, concimazione ecc.) e la seconda che lo stesso concedente, per quanto riguarda l’IVA, non può portarsi in detrazione l’imposta relativa alle spese sostenute per la compartecipazione poiché da esse non si originano ricavi in capo al titolare del terreno.

Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento in merito

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FAC SIMILE

FAC SIMILE CONTRATTO DI COMPARTECIPAZIONE AGRARIA STAGIONALE (contratto esclusoDIdall’applicazione della legge 203/1982) FAC SIMILEagrario CONTRATTO COMPARTECIPAZIONE AGRARIA STAGIONALE (contratto agrario escluso dall’applicazione della legge 203/1982) Con la presente scrittura privata redatta in due copie originali tra Con la presente scrittura privata redatta in due copie originali tra -Il Sig. _______nato a__________ il________ e residente a______________________________________ -Il Sig. _______nato a__________ il________ e residente a______________________________________ codice fiscale_____________nella sua qualità di________________________________________________ codice fiscale_____________nella sua qualità di________________________________________________ dell’azienda agricola_________________ avente sede in______________________________ : concedente dell’azienda agricola_________________ avente sede in______________________________ : concedente -Il Sig._____________ nato a__________ il________ e residente a_________________________________ -Il Sig._____________ nato a__________ il________ e residente a_________________________________ codice fiscale_____________nella sua qualità di________________________________________________ codice fiscale_____________nella sua qualità di________________________________________________ dell’azienda agricola_________________ avente sede in__________________________ : compartecipante dell’azienda agricola_________________ avente sede in__________________________ : compartecipante si conviene e si stipula quanto segue si conviene e si stipula quanto segue l’azienda agricola________________________________________concede in compartecipazione stagionale l’azienda agricola________________________________________concede in compartecipazione stagionale all’azienda agricola_________________________ la coltivazione della coltura di______________________ all’azienda agricola_________________________ la coltivazione della coltura di______________________ effettuata sui terreni censiti al catasto del comune di_____________ al foglio mappali_________________ effettuata sui terreni censiti al catasto del comune di_____________ al foglio mappali_________________ La compartecipazione avrà inizio il_______ e cesserà il_______ senza possibilità di proroga o tacito rinnovo.

La compartecipazione avrà inizio il_______ e cesserà il_______ senza possibilità di proroga o tacito rinnovo.

Il compartecipante non avrà nessun vincolo di subordinazione nei riguardi del concedente.

Il compartecipante non avrà nessun vincolo di subordinazione nei riguardi del concedente.

Il concedente apporterà la disponibilità del fondo e le seguenti lavorazioni:__________________________ Il concedente apporterà la disponibilità del fondo e le seguenti lavorazioni:__________________________ Il compartecipante i seguenti fattori produttivi:_________________________________________________ Il compartecipante i seguenti fattori produttivi:_________________________________________________ Il prodotto sarà venduto a cura del compartecipante e il ricavato verrà diviso far il concedente ed il Il prodotto sarà venduto a cura del compartecipante e il ricavato verrà diviso far il concedente ed il compartecipato nella percentuale rispettivamente del_________________ e del_____________________ compartecipato nella percentuale rispettivamente del_________________ e del_____________________ Ai sensi dell’art. 56 della legge 203/1982 il contratto è espressamente sottratto al regime dell’affitto.

Ai sensi dell’art. 56 della legge 203/1982 il contratto è espressamente sottratto al regime dell’affitto.

Le spese di redazione e registrazione del presente contratto sono da ritenersi a carico delle parti in Le spese di redazione e registrazione del presente contratto sono da ritenersi a carico delle parti in egual misura. egual misura.

Letto, confermato e sottoscritto Letto, confermato e sottoscritto _____________,______________ _____________,______________ IL CONCEDENTE IL CONCEDENTE

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IL COMPARTECIPANTE IL COMPARTECIPANTE

informa

Come e quando viene concessa la legge 104/92 Ai cittadini ed hai lavoratori portatori di handicap grave riconosciuto ai sensi dell’art 3, comma 3 della Legge 104/92 e ai loro familiari vengono concessi, in presenza di determinate condizioni, permessi retribuiti aventi come scopo la cura e l’assistenza del portatore di handicap.

Ma chi è il Portato di handicap?

Portatore di handicap è colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

Cosa significa art 3 comma 3 legge 104/92?

L’handicap assume connotazione di gravità, se la minorazione, singola o plurima, ha ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione... ed è questo che viene definito nell’ art. 3, comma 3, legge 104/92. Pertanto, quando ci troviamo di fronte un verbale della cosiddetta Legge 104, esso deve contenere l’articolo sopra riportato al fine di poter usufruire dei permessi retribuiti oppure del congedo straordinario, nonché di altre agevolazioni fiscali.

La legge 104/92 è necessaria per poter usufruire dei permessi retribuiti, vediamo nel dettaglio quali sono i soggetti che possono avvalersi di tali permessi.

A CHI SPETTANO?

•• •• •• ••

alle persone diversamente abili che lavorano come dipendenti; ai genitori lavoratori dipendenti; al coniuge lavoratore dipendente; ai parenti o affini entro il 2° grado che lavorano come dipendenti - il diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado soltanto qualora i genitori o il coniuge della persona in situazione di disabilità grave abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Sono esclusi dal diritto ai permessi L. 104/92 i seguenti lavoratori:

•• ••

a cura di Vania Ameghino

Responsabile Provinciale Epaca

••

agricoli a tempo determinato occupati a giornata, né per se stessi né in qualità di genitori o familiari; •• autonomi; •• parasubordinati.

Nei casi in cui venga concessa la legge 104, si può usufruire in casi particolari al congedo straordinario meglio conosciuto come “permesso dei 2 anni”

Anche in questo caso, vediamo di seguito a chi spetta:

ai lavoratori dipendenti anche se a tempo determinato (tali lavoratori possono essere anche stranieri, apolidi, residenti, domiciliati o aventi stabile dimora nel territorio nazionale).

Hanno titolo a fruire del congedo i lavoratori dipendenti secondo il seguente ordine di priorità: •• coniuge convivente della persona gravemente disabile in via prioritaria ; •• genitori naturali o adottivi e affidatari del portatore di handicap grave, nel caso in cui si verifichi una delle seguenti condizioni: »» il figlio non sia coniugato o non conviva con il coniuge »» il coniuge del figlio non presti attività lavorativa o sia lavoratore autonomo »» il coniuge del figlio abbia espressamente rinunciato per lo stesso soggetto e negli stessi periodi a godere del congedo stesso »» fratelli o sorelle (anche adottivi) – alternativamente – conviventi con il soggetto in situazione di disabilità grave in particolari condizioni da valutare quando ne ricorre la richiesta.

Come fare per presentare la domanda

La domanda deve essere inviata all’INPS attraverso il canale telematico, il nostro Patronato èpaca offre la consulenza qualificata e l’invio della domanda, in maniera totalmente gratuita, segue inoltre le varie fasi successive all’invio ed è sempre a disposizione per fornire la consulenza richiesta dal cittadino che si rivolge al nostro sistema. Inoltre il servizio CAF COLDIRETTI, dotato di personale preparato, svolge l’attività di consulenza relativa al beneficio fiscale per chi si trova nello stato di handicap grave.

a domicilio; addetti ai servizi domestici e familiari;

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Rivolgiti al TUO Patronato èpaca. Istituito nel 1954 dalla Coldiretti, da

sempre è fortemente impegnato nell’assistenza sociale, sanitaria, previdenziale, in maniera trasparente, qualificata e professionale per la difesa dei TUOI diritti. www.epaca.it

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Per avere maggiori informazioni raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria.

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Rivolgiti al NOSTRO Patronato in modo tale che, se continui ad avere problemi ad una parte del corpo su cui avevi subìto un infortunio sul lavoro, potrai proporre Revisione ovvero la procedura che permette di far rivedere nel tempo all’INAIL, il danno subito a causa dell’infortunio. L’ Inail riesamina il caso a seguito di nostra richiesta corredata dal ns medico legale.

La procedura è semplice e gratuita, devi solo contattarci, fissare un appuntamento ed al resto ci pensiamo noi... A seguito dell’eventuale accoglimento dell’istanza proposta, potrai ottenere un aumento del tuo grado di invalidità ed il conseguente riconoscimento economico.

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peronospora Minacciate le coltivazioni di basilico Negli ultimi anni alcuni produttori agricoli della nostra provincia hanno differenziato il proprio panorama colturale coltivando, con soddisfazione economica, il basilico a pieno campo. Il basilico (Ocinum basilicum, L.) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia della Lamiaceae, normalmente coltivata come pianta aromatica. Attraverso ripetuti e frequenti tagli si raccolgono le foglie che vengono utilizzate fresche in cucina per la preparazione di pesti e sughi o nell’industria della surgelazione. La coltura cresce bene nelle aziende che garantiscono irrigazioni giornaliere nel periodo estivo e dispongono di terreni ben drenati che evitano danni da ristagno idrico. Il basilico da qualche anno risulta colpito da una nuova malattia causata dalla peronospora (Peronospora belbahrii). Questo fungo, identificato la prima volta in Uganda nel 1932 e ritrovato in Svizzera nel 2001 su basilico proveniente dal continente africano, non era mai stato osservato nel nostro Paese ed in Europa su coltivazioni da reddito.

Nel corso del 2003 si è manifestato improvvisamente in forma epidemica interessando in estate le coltivazioni piemontesi ed in autunno quelle liguri. La malattia si è diffusa molto rapidamente colpendo campi anche molto distanti e diversi per ambiente e tecnica di coltivazione (serra, serra-tunnel, pieno campo). Negli anni successivi il patogeno si è diffuso anche nelle altre regioni italiane e dal 2005 è presente in tutte le aree di produzione del basilico. Fino all’anno scorso la bassa virulenza della malattia ha permesso ai nostri produttori di difendere in modo soddisfacente la coltura intervenendo con i fungicidi registrati nelle prime fasi di produzione e dopo ogni taglio. Quest’anno, invece, le frequenti ed abbondanti piogge primaverili hanno attivato forti infezioni che hanno gravemente compromesso le coltivazioni e gli anticrittogamici impiegati non sono più riusciti a bloccare il patogeno. Si è osservato un aumentato dell’intensità della malattia dopo ogni sfalcio poiché, con il taglio delle piantine, le foglie che rimangono alla base sono ricoperte di spore del fungo che reinfettatano immediatamente la nuova vegetazione, continuamente bagnata con le due irrigazioni giornaliere a pioggia. I danni si manifestano sulle foglie: inizialmente con una leggera clorosi che nel giro di 2-3 giorni evolve in diffusi giallumi e con la comparsa, sulla pagina inferiore, di una abbondante efflorescenza di colore grigio-olivastro che rende incommerciabile il prodotto. Inoltre si ha una perdita di produzione dovuta alla minor crescita della vegetazione con allungamento dell’intervallo tra un taglio e l’altro e, quindi, ad un minor numero di tagli durante stagione. Poiché queste epidemie si sono verificate in tutta Italia, oltre ad una elevata virulenza della malat-

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tia, si è ipotizzato che il ripetuto utilizzo negli anni dei pochi fungicidi registrati sulla coltura abbia concorso a selezionare ceppi del fungo meno sensibili a tali sostanze attive. Per tale motivo si è chiesto l’intervento del Prof. Agostino Brunelli del Dipartimento di Scienze Agrarie (DipSA) dell’Università degli Studi di Bologna che, dopo un sopraluogo per verificare la situazione e valutare la tecnica colturale e di difesa, ha prelevato campioni di basilico per le relative analisi di laboratorio. Se verrà confermata la presenza di ceppi resistenti o tolleranti ai fungicidi attualmente registrati, occorrerà attivare procedure di estensione di etichetta di altri prodotti al momento non autorizzati su basilico. Alcune Società chimiche si stanno già muovendo in questo senso. Per non puntare solo sulla difesa chimica sarà utile, inoltre, rivedere la tecnica agronomica e colturale per ridurre i fattori predisponenti la malattia e favorire una maggiore resistenza delle piante al patogeno (ampie rotazioni, disinfezione dei semi, diminuzione della densità di coltivazione, localizzazione della bagnatura, minore apporto idrico, sviluppo di induttori naturali di resistenza, apporto di bioattivatori naturali, ecc.).

Il Direttore (Valentino dr. Testi)

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CONSORZIO FITOSANITARIO PROVINCIALE DI PARMA VIALE GRAMSCI 26/C - 43126 PARMA TEL. 0521-292910 - FAX 0521-291233 E-mail: fitosanparma@regione.emilia-romagna.it PEC: fitosanparma@postacert.regione.emilia-romagna.it

Raccolta straordinaria di prodotti fitosanitari non più utilizzabili in provincia di Parma – anno 2013 Nell’ultimo decennio, oltre il 70% dei prodotti fitosanitari è stato revocato e non può più essere impiegato in agricoltura. Nei magazzini di molte aziende agricole sono quindi in giacenza prodotti fitosanitari non più utilizzabili che vanno smaltiti come rifiuti pericolosi.

Il Consorzio Fitosanitario Provinciale, in collaborazione con servizio Provinciale Agricoltura e Risorse Naturali, Associazioni Professionali agricole e Associazioni dei produttori, intende promuovere e finanziare, anche per l’annata in corso, una raccolta straordinaria di tali agrofarmaci, nel rispetto della vigente normativa (D.lgs. n.152/06) e dell’accordo provinciale di program-

ma, al fine di aiutare le aziende agricole nella gestione del loro corretto smaltimento e del relativo peso economico.

Per comprendere quali siano i quantitativi in giacenza e le aziende interessate allo smaltimento e organizzare la specifica raccolta si invitano le aziende associate a segnalare agli Uffici di Coldiretti le eventuali quantità che si intendono smaltire. Uffici dove si potranno avere anche ulteriori informazioni e sottoscrivere il modulo di segnalazione.

peso netto Andamento del Mercato: PREZZI DI APERTUTA CAMPAGNA 2013 Residui del pomodoro U.M. MIN MAX Bucce, semi e cellulosa: umidità 10% circa 100 Kg 0,400 0,450 Andamento del Mercato: PREZZI DI APERTUTA CAMPAGNA 2013 Listino numero: 39 -­‐ 04 ottobre 2013

Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) -­‐ % / -­‐ % -­‐ / -­‐

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DEL POMODORO (Prezzi del 04/10/2013) FORAGGI (Prezzi del 04/10/2013) Fieno U.M. DERIVATI MIN MAX Fieno Erba Medica o Prato Stabile 1° Triplo dci oncentrato residuo refrattometrico Fieno U.M. MIN MAX T.U.M. 80,000 115,000 MIN MAX taglio dpi ressato 013 o Prato Stabile 1° minimo 3E6% Fieno rba M2edica 80,000 T. 115,000 Fieno dpi sressato Erba oM 2 ° e 3n° etto taglio in fusti terili sedica imilari, Kg 1,050 1,200 taglio 013 di p2eso T. 160,000 180,000 pressato 013 in barattoli di M medica arca dda i 12/2 ominale cad.

0,770 0,840 Fieno di E2rba ° ek 3g ° ntaglio T. 160,000 180,000 Fieno d i P rato S tabile d i 2 ° e

3 ° t aglio in barattoli di marca da 5/1 kg nominali cad.

5,460-­‐ 5,680-­‐ pressato 2013 T. pressato 2 013 in t ubetti d i m arca d a 1 00 g

p eso n etto cad.

0,357 0,400 Fieno di Prato Stabile di 2° e 3° taglio T. -­‐ Fieno d i P rati V allivi, A rgini 2 013 80,000 90,000 in t ubetti d i m arca d a 1 85 g

p eso n etto cad.

0,483 0,535-­‐ pressato 2013 Andamento dVel Mercato: aumento cad. in tubetti di m arca da A2rgini 00 gP2 prezzi: eso nIn etto 0,483 0,535 Fieno di Prati allivi, 013 T.// Scambi: Calmi 80,000 90,000 in tubetti di m arca da 280 gP prezzi: eso nIn etto 0,735 0,810 Andamento del Mercato: aumento cad. // Scambi: Calmi Paglia di frumento U.M. MAX Andamento del Mercato: PREZZI DI APERTUTA CAMPAGNA 2013 MIN Paglia ddi i ffrumento T.U.M. Paglia rumento pressata 2012 MIN -­‐ MAX -­‐ Paglia di i cffoncentrato rumento p pressata ressata 2012 013 T. 60,000-­‐ 65,000-­‐ Doppio residuo 2 Paglia d rumento T. U.M. MIN MAX Andamento d el M ercato:

P rezzi: I n a umento / / S cambi: C almi refrattometrico minimo 28%2013 Paglia di frumento pressata 60,000 T. 65,000 in fusti sterili doel similari, peso netto In CB 0,840 0,910 Andamento Mercato: Prezzi: aumento Kg // Scambi: Calmi in fusti sterili o similari, peso netto HB Kg 0,860 0,930 in sacchi sterili, peso netto 10 kg cad.

9,620 GRANAGLIE, FARINE E SOTTOPRODOTTI (Prezzi d10,040 el 04/10/2013) in sacchi sterili, peso netto 20 kg cad.

19,030 20,730 GRANAGLIE, FARINE E SOTTOPRODOTTI (Prezzi dMAX el 04/10/2013) Frumento: nazionale U.M. MIN in barattoli dduro i marca da 1/5 kg nominale cad.

0,290 0,320 biologico T. 388,000 398,000 in barattoli dduro i marca da 1/2 kg nominale cad.

0,690 0,760 Frumento: nazionale U.M. MIN MAX fino (peso pder hl arca non dinferiore 80 kg) T. 247,000 252,000 in barattoli i m a 4/4 kg an ominali cad.

1,330 1,400 biologico T. 388,000 398,000 buono mercantile (peso er khg l an ominale on in barattoli i m dinferiore a 5p/2 cad.

2,710 2,920 T. fino (peso pder hl arca non 80 iknferiore g) 247,000 252,000 T. 232,000 237,000 a 7 8 k g) in b arattoli d i m arca d a 3 /1 k g n ominali cad.

3,140 3,400 buono mercantile (peso per hl non inferiore T. 232,000 237,000 mercantile ( peso p er h l n on i nferiore a

7 6 in b arattoli d i m arca d a 5 /1 k g n ominali C B cad.

4,860 5,140 a 78 kg) T. 226,000 231,000 kg)barattoli (dpeso in i marca 5on /1 kinferiore g nominali 5,250 5,670 mercantile per dha l n a 7H6 B cad.

T. 226,000 231,000 altri usi di marca da 130 g peso netto T. in cad.

0,375-­‐ 0,415-­‐ kg)tubetti Andamento del Mercato: calo // Scambi: in tubetti arca da 150 gP prezzi: eso nIn etto cad. Calmi 0,385-­‐ 0,430-­‐ altri usi di m T. in tubetti di m arca da 200 gP prezzi: eso nIn etto cad. Calmi 0,440 0,480 Andamento del Mercato: calo // Scambi: Frumento: tenero nazionale U.M. MAX Andamento del Mercato: PREZZI DI APERTUTA CAMPAGNA 2013 MIN biologico T. 270,000 280,000 Frumento: tenero nazionale U.M. MIN MAX speciale forza (peso p er hl 80; corpi Semplice residuo biologicodci oncentrato T.U.M. 270,000 280,000 MIN MAX estranei 1 %; p roteine m inimo 1 3,5%;hag T. 215,000 218,000 refrattometrico m inimo 1 8% H B speciale di forza (peso per hl 80; corpi 220) in f usti s terili o

s imilari, p eso n etto Kg 0,560 0,620 T. 215,000 218,000 estranei 1%; proteine minimo 13,5%;hag speciale (peso per hl 79; corpi estranei 1%; Andamento del Mercato: PREZZI DI APERTUTA 220) T. CAMPAGNA 2013 192,000 197,000 proteine (m inimo 12,5%) speciale peso per hl 79; corpi estranei 1%; 192,000 197,000 fino (peso pinimo er hl r71efrattometrico 8/79; 1%; 7% T. Passata rm esiduo minimo proteine 2,5%)corpi estranei T.U.M. 185,000 189,000 MIN MAX proteine mpinimo 1,5%)corpi estranei 1%; HB (peso fino er hl 718/79; 185,000 189,000 buono mercantile peso per hl 75/76; corpi T. in scatole /1 nominale cad.

1,460 1,610 proteine m3inimo 1(1,5%) T. 176,000 178,000 estranei %)700 g p(eso in bottiglie netto 0,455 0,530 buono m2ercantile peso per hl 75/76; corpi cad.

T. 176,000 178,000 mercantile ( peso p er h l 7 3/74; c orpi in s acchi s terili d a 2 0 k g cad.

8,800 9,700 estranei 2%) T. 168,000 171,000 estranei 2%)(peso in fusti sterili o similari, residuo mercantile per hl 7 3/74; corpi Kg 0,440 0,480-­‐ T. 168,000-­‐ 171,000 altri usi 2%) 8% T. refrattometrico estranei Andamento del Mresiduo ercato: r efrattometrico Prezzi: Stazionari /T. / Scambi: Calmi in fusti altri usio similari, -­‐ cad.

0,490 0,550-­‐ min 12% Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Calmi Granoturco: secco, l eale, mercantile: U.M. MAX Andamento dsano, el Mercato: PREZZI DI APERTUTA CAMPAGNA 2013 MIN Nazionale 166,000 170,000 Granoturco: sano, secco, leale, mercantile: T.U.M. MIN MAX Estero n azionalizzato T. -­‐ Pizza S auce 1 2% -­‐

1 4% U.M. MIN MAX Nazionale T. 166,000 170,000-­‐ Andamento Mercato: Prezzi: In lieve aumento // Scambi: Normali0,480-­‐ in fusti nsazionalizzato terili doel similari Kg 0,530-­‐ Estero T. in barattoli ddi m da 5/1 g nominali cad. // Scambi: Normali2,620 2,870 Andamento el arca Mercato: Pkrezzi: In lieve aumento MAX Orzo: sano, sdecco, leale, m Percantile: U.M. Andamento el Mercato: REZZI DI APERTUTA CAMPAGNA 2013 MIN Nazionale -­‐ pseso hl ld a 55 m kg a 57 kg T.U.M. 176,000 179,000 Orzo: sano, ecco, eale, ercantile: MIN MAX Nazionale peso eso h hl l d d(a a 65 0 kkg g aa 5 67 2 T. 186,000 188,000 Polpa di pomodoro pomodori triturati) Nazionale -­‐-­‐ p 5 kkgg T.U.M. 176,000 179,000 MIN MAX Nazionale peso eso h hl l d da a 6 60 3 mkkg g 62 4 5kkgg% T. 195,000 198,000 residuo refrattometrico inimo Nazionale -­‐-­‐ p aa 6 T. 186,000 188,000 Nazionale -­‐-­‐ p h ekd T. in fusti sterili o similari, p Kg 0,450-­‐ 0,500-­‐ Nazionale peso eso hl l 6 d7 a 6kg 3 eso g aon ltre 6etto 4 kg T. 195,000 198,000 Estero pesante T. 214,000 221,000 in sacchi sterili, ph eso netto 10 kg cad.

5,250-­‐ 5,560-­‐ Nazionale -­‐ peso l 67 kg ed oltre T. Andamento del pM ercato: / Scambi: Calmi in sacchi sterili, eso netto P1rezzi: 5 kg Stazionari /cad.

7,740 8,270 Estero pesante T. 214,000 221,000 in barattoli ddi m da 1/2 g nominale 0,380 0,420 Andamento el arca Mercato: Pkrezzi: Stazionari /cad. / Scambi: Calmi Avena: sana, ecca, mkercantile: U.M. MIN MAX in barattoli di sm arca ldeale, a 4/4 g nominali cad.

0,630 0,700 nazionale T. in barattoli di sm arca ldeale, a 3/1 g nominali cad.

1,380-­‐ 1,600-­‐ Avena: sana, ecca, mkercantile: U.M. MIN MAX estera pesante T. 218,000 220,000 in barattoli di marca da 5/1 kg nominali cad.

2,310-­‐ 2,550-­‐ nazionale T. Andamento del Mercato: Prezzi: /T. / Scambi: Calmi2013 218,000 REZZI SDtazionari I APERTUTA CAMPAGNA estera pesante 220,000 Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Calmi Farina rumento tcenero con residuo Polpa ddi i pfomodoro ubettata U.M. MIN MAX caratteristiche dm i legge refrattometrico inimo 5%con Farina di frumento tenero U.M. MIN MAX tipo 0 0 T. 443,000 463,000 pezzatura 1 0/14 i n f usti s terili e

s imilari, caratteristiche di legge Kg 0,480 0,530 tipo T. 433,000 443,000 peso 0 tipo 0n0etto T. 443,000 463,000 Andamento del M Prezzi: Stazionari /T. / Scambi: Calmi pezzatura 16/20 in ercato: fusti sterili e similari, tipo 0 433,000 443,000 Kg 0,490 0,540 peso netto del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Calmi Andamento Andamento del Mercato: REZZI DI APERTUTA CAMPAGNA 2013 Farina di frumento tenero Pcon U.M. MIN MAX caratteristiche superiori al cm inimo di legge Farina frumento tenero on Residui ddi el pomodoro U.M. MIN MAX U.M. MIN MAX caratteristiche superiori uamidità l minimo di circa legge T. tipo 00 semi e cellulosa: 588,000 593,000 Bucce, 10% 100 Kg 0,400 0,450 tipo T. 583,000 Andamento del Mercato: PREZZI DI APERTUTA tipo 0 00 T. CAMPAGNA 2013 578,000 588,000 593,000 Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari /T. / Scambi: Calmi tipo 0 578,000 583,000 Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Calmi Crusca U.M. MIN MAX FORAGGI (Prezzi del 04/10/2013)163,000 Crusca di frumento tenero -­‐ In sacchi -­‐ T.U.M. 162,000 Crusca MIN MAX Crusca d i f rumento t enero -­‐

r infusa -­‐ T. 122,000 123,000 Crusca di frumento tenero -­‐ In sacchi -­‐ T. 162,000 163,000 Andamento del Mercato: In -­‐calo // Scambi: Normali Crusca di frumento tenero P-­‐ rezzi: rinfusa T. 122,000 123,000 Andamento del Mercato: Prezzi: In calo // Scambi: Normali

Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) Var.in % al.(MIN/MAX) 6,667 / 9,524 % Var.in / 10,000 Var.in % ((%MIN/MAX) MIN/MAX) Var.in vv5,000 al.(MIN/MAX) 6,667 %

/

9 ,524 % 5,000 / /1 0,000 7,143 %

/

1 1,111 % 0,070 0,120 6,667 % / 12,500 % 10,000 / 20,000 5,479 % / 5,000 % 0,040 / 0,040 6,667 %

/

1 2,500 % 10,000 /

2 0,000 5,000 % / -­‐ 4% ,991 % 0,260 / 0,270 / -­‐ % -­‐ / -­‐ 5,000 % / 5,263 % 0,017 / 0,020 -­‐ / -­‐ / -­‐ % 0,000 ,000 0,000 5,000 % / -­‐ 0 4% ,902 % 0,023 / 0,000 ,025 5,000 0,000 % % // 4 0,902 ,000 % % 5,000 % / 5,195 % Var.in % (MIN/MAX) -­‐ % / -­‐ % Var.in % (MIN/MAX) 9,091 % / -­‐ 8% ,333 % / -­‐ % Var.in % (MIN/MAX) 9,091 % / 8,333 % 7,692 % / 7,059 % 6,173 % / 5,682 % 7,969 % / 4,258 % 8,002 % / 7,969 % Var.in % (%MIN/MAX) 7,407 / 6,667 % 0,000 / 0 7,812 7,000 ,042 % Var.in % (%MIN/MAX) -­‐3,137 7,258 %% % / // -­‐ 3,077 6,000 ,870 % 0,000 0 % 7,115 %% / / -­‐ 3,077 6,960 % % -­‐3,137 -­‐3,333 3,265 7,167 % / 7,595 % -­‐3,333 %% / / -­‐ 3,265 % 7,048 7 ,083 % -­‐3,419 % / -­‐3,347 % 6,925 % / 6,981 % -­‐3,419 / -­‐ % % 7,143 %% / / -­‐ -­‐ 3,347 6% ,410 6,944 % / -­‐ 7% ,500 % / -­‐ % 7,317 % / 6,667 % Var.in % (MIN/MAX) 0,000 / 0,000 % Var.in % (%MIN/MAX)

0,023 0,000 // 0 0,025 ,000 0,035 / 0,040 Var.in val.(MIN/MAX) -­‐ / -­‐ Var.in val.(MIN/MAX) 5,000 / 5,000 -­‐ / -­‐ Var.in val.(MIN/MAX) 5,000 / 5,000 0,060 / 0,060 0,050 / 0,050 0,710 / 0,410 1,410 / 1,530 Var.in val.(MIN/MAX) 0,020 / 0,020 0,000 / 0,050 ,000 0,050 Var.in val.(MIN/MAX) -­‐8,000 0,090 /// -­‐ 8,000 0,000 ,090 0,000 0 0,180 /// -­‐-­‐ -­‐8 0,190 -­‐8,000 8,000 / -­‐8 -­‐8,000 8,000 0,210 / 0,240 -­‐8,000 // -­‐ -­‐8 8,000 / -­‐8 0,320 0 ,340 -­‐8,000 / -­‐8,000 0,340 / 0,370 -­‐8,000 8,000 / /-­‐ 8-­‐ -­‐ 0,025 // -­‐ -­‐8 0,025 0,025 / 0,030 -­‐ / -­‐ 0,030 / 0,030 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX)

0,000 / 0,000 % Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 Var.in % (% 0,000 %MIN/MAX) / 0,000 % 0,000 / 0,000 6,667 %

/

6 ,897 % 0,035 0,000 % / 0,000 % 0,000 // 0 ,000 0,040 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000 0,000 / 0,000 % Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 Var.in % (%MIN/MAX) ,000 % / 0,000 0,000 % // 0 0,000 6,182 0,085 0,000 % % / 5 0,921 ,000 % % 0,000 // 0 0,090 ,000 5,814 % / 6,000 % 0,025 / 0,030 0,000 % // 0 ,000 % 0,000 // 0 ,000 7,843 % 7 ,778 % 0,640 0 ,700 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000 12,821 %% / /1 -­‐ 1,628 0,050 0,000 0% ,000 % 0,000 // 0 0,050 ,000 / -­‐ % % -­‐ / -­‐ / -­‐ % 6,522 % / -­‐ 7% ,843 %

-­‐ / -­‐ 0,030 / 0,040

Var.in % (MIN/MAX) 1,220 / 1,190 % Var.in % (%MIN/MAX) / -­‐ % Var.in % (%MIN/MAX) 1,220 / -­‐ 1% ,190 % 6,667 % / -­‐ 8% ,163 % / -­‐ % 10,084 % / 9,962 % Var.in % (MIN/MAX) 0,000 / 0,000 % Var.in % (%MIN/MAX) 0,000 % // 0 0,000 %MIN/MAX) 0,000 ,000 % % Var.in %

( 0,000 % % // 0 0,000 ,000 % % 0,000 -­‐ %

/

-­‐

% 16,883 %% / /1 1,111 0,000 0,000 % 0,000 ,000 % 6,061 % / -­‐ 0 5% ,905 / -­‐ % 6,027 0,000 % % // 6 0,026 ,000 % % 5,556 % / 6,329 % Var.in % (%MIN/MAX) 5,882 / 6,061 % / -­‐ % 6,154 / -­‐ 6% ,667 Var.in % (%MIN/MAX) 0,000 ,000 % 5,963 % / -­‐ 0 6% ,250 / -­‐ % 0,000 % / 0,000 %

Var.in val.(MIN/MAX) 2,000 / 2,000 Var.in val.(MIN/MAX) -­‐ / -­‐ Var.in val.(MIN/MAX) 2,000 / 2,000 0,030 / 0,040 -­‐ / -­‐ 0,240 / 0,260 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 // 0 0,000 ,000 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 // 0 0,000 ,000 0,000 -­‐ / -­‐ 0,065 // 0 0,000 ,050 0,000 0,000 0,300 / 0,000 ,310 -­‐ / -­‐ 0,440 0,000 // 0 0,470 ,000 0,020 / 0,025 Var.in val.(MIN/MAX) 0,035 / 0,040 -­‐ / -­‐ 0,080 / 0,100 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,150 ,000 0,130 -­‐ / -­‐ 0,000 / 0,000

Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) Var.in % (%MIN/MAX) 0,000 / 0,000 % Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 20,000 % / /1 7,778 % 0,080 0,000 0,000 /// 0 0,080 ,000 0,000 % % / 0 0,000 ,000 % % 0,000 0 ,000 0,000 %

/

0 ,000 % 0,000 /

0 19,512 % / 17,391 % 0,080 / 0,000 ,080 Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) Var.in Var.in % % ((MIN/MAX) MIN/MAX) Var.in Var.in vval.(MIN/MAX) al.(MIN/MAX) 0,000 % / -­‐ 0% ,000 0,000 / 0,000 / -­‐ % -­‐ / -­‐ 0,000 %

/

0 ,000 % 0,000 0,000 % / 0,000 % 0,000 // 0 0,000 ,000 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000 Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) -­‐2,994 / -­‐2,976 % Var.in v-­‐5,000 / -­‐5,000 Var.in %% (MIN/MAX) al.(MIN/MAX) -­‐3,937 % % // -­‐-­‐2,976 3,906 % % -­‐5,000 5,000 -­‐2,994 -­‐5,000 // -­‐-­‐-­‐5 5,000 / -­‐5 -­‐3,937 % / -­‐3,906 % -­‐5,000 / -­‐-­‐5 5,000 / -­‐5

ZANGOLATO (Prezzi del 04/10/2013) ZANGOLATO DI CREME FRESCHE PER U.M. BURRIFICAZIONE della provincia di Parma, destinato ad ulteriore lavorazione, raffreddato e conservato a temperatura inferiore a 4° C, Kg materia grassa minima 82%, residuo secco magro max 2%, acidità max 1%.

Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: Normali

PREZZO

Var.in %

2,900

0,000%

Var.in val.

0,000

SIERO DI LATTE (Prezzi del 04/10/2013) SIERO DI LATTE residuato della lavorazione del formaggio

U.M.

MIN

MAX

Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX)

superiore a 1d3 el kg fino a 1 P6 rezzi: kg (peso medio /Kg Andamento Meercato: Stazionari / Scambi: Normali magro 14,5 kg)max 2%, acidità max 1%.

Andamento d el M ercato:

P rezzi: S tazionari Prosciutto per crudo da sale coscia refilata // Scambi: Normali

3,990

superiore a 10 kg e fino a 12 kg (peso medio Kg 3,020 SIERO DI LATTE (Prezzi del 04/10/2013) 11 kg) Prosciutto per crudo da sale coscia refilata U.M. SIERO MIN DI LATTE (Prezzi del 04/10/2013) SIERO DI LATTE Kg 3,350 MAX superiore ella 12 klavorazione g e oltre del formaggio residuato daATTE SIERO D I L MIN MAX T.U.M. 4,000 5,000 Coppa p er m acelleria d isossata p eso grana, per duella so zlootecnico, caseificio Kg 4,120 residuato avorazione fdranco el formaggio inferiore a

2 ,7 K g T. 4,000 5,000 raffreddato, per uso industriale, franco grana, p er u so z ootecnico, f ranco c aseificio T. 11,000 12,000 Coppa per salagione, rifilata, peso oltre 2,7 caseificio Kg 4,130 raffreddato, p er u so i ndustriale, f ranco kg 11,000 12,000 Andamento del Mercato: Prezzi: In lieve calo T.uso zootecnico // Scambi: Normali caseificio Lombo taglio Modena Kg 3,700 Andamento del Mercato: Prezzi: In lieve calo Kg uso zootecnico // Scambi: Normali Spalla disossata 3,050 Trito da salame Kg 3,560 FORMAGGIO (Prezzi del 04/10/2013) Gola con cotenna e con magro Kg 1,500 Pancetta squadrata Kg 3,180 FORMAGGIO (Prezzi del 04/10/2013) Formaggio Parmigiano-­‐Reggiano qualità MIN Pancettone on cotenna e bdronza kg KgU.M. 1,800 MAX scelto 12% Pfcra 0-­‐1 per lotti i partita Formaggio armigiano-­‐Reggiano q ualità Lardello con mcotenna da lavorazione Kg 1,450 11,950 MIN MAX Produzione inimo 30 m esi dei poartita ltre KgU.M. 11,650 scelto 1 2% f ra 0 -­‐1 p er l otti Lardo spessore 3 cm 2+4 mesi e oltre Kg 2,100 10,650 Produzione m Kg 10,250 Produzione msinimo inimo 30 4m cesi e oltre Kg 11,650 11,950 Lardo d a s ale pessore m + Kg 3,800 Produzione inimo 1 ee o Kg 9,650 10,050 Produzione m m 28 4 m mesi esi oltre ltreIn calo // Scambi: Kg 10,250 10,650 Andamento dinimo el Mercato: Prezzi: Calmi Produzione Kg 8,750 9,050 Produzione m minimo inimo 1 12 8 m mesi esi ee o oltre ltre Kg 9,650 10,050 Andamento dinimo el Mercato: Prezzi: // Scambi: Buoni Produzione m 12 mesi e oltreIn aumento Kg 8,750 9,050 Andamento del Mercato: Prezzi: In aumento // Scambi: Buoni

-­‐0,993%

-­‐0,040

-­‐0,984%

-­‐0,030

Var.in % (MIN/MAX) -­‐0,888% Var.in val.(MIN/MAX) -­‐0,030 Var.in %% (MIN/MAX) al.(MIN/MAX) -­‐5,882 / -­‐4,762 % Var.in v-­‐0,250 / -­‐0,250 -­‐3,513% -­‐0,150 -­‐5,882 % / -­‐4,762 % -­‐0,250 / -­‐0,250 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000 -­‐3,505% -­‐0,150 0,000 % / 0,000 % 0,000 / 0,000 0,000% 0,000 -­‐1,294% -­‐0,040 0,000% 0,000 0,000% 0,000 -­‐2,454% -­‐0,080 Var.in % (MIN/MAX) -­‐2,703% Var.in val.(MIN/MAX) -­‐0,050 Var.in % (%MIN/MAX) 0,866 / 00,000% ,844 % Var.in val.(MIN/MAX) 0,100 / 0,000 0,100 0,000% 0,000 0,985 ,948 0,100 0 0,866 % % // 0 00,000% ,844 % % 0,100 // 0,000 0,100 ,100 1,047 % % // 0 1,948 ,005 % % 0,100 // 0 0,100 ,100 0,985 0,100 1,156 %

/

1 ,117 % 0,100 /

0 1,047 % / 1,005 % 0,100 / 0,100 ,100 1,156 % / 1,117 % 0,100 / 0,100

SUINI (Prezzi del 04/10/2013)

Strutto affinato deodorato in cisterna T.U.M. 1090,000 SALUMI (Prezzi dPREZZO el 04/10/2013) SUINI DrA ALLEVAMENTO Strutto 15 kg raffinato deodorato in cartoni da Kg T. Kg 3,690 1220,000 SALUMI ( Prezzi d el 0 4/10/2013) 25 Prosciutto di Parma con osso da produttore Kg 25 kg 2,690 Strutto raffinato deodorato ielezionati n vaschette da Kg a v enditore f inale p er l otti s c on 30 k g 2,470 MAX 1870,000 Prosciutto di Parma con osso da produttore T.U.M. MIN Kg 1kg specifiche peculiarità di con Kg 40 2,080 a venditore finale per clontrattuali otti selezionati Andamento d el M ercato:

P rezzi: I n c alo / / S cambi: C almi U.M. MIN stagionatura da 16 mesi ed oltre. di 50 kg Kg 1,910 MAX specifiche peculiarità contrattuali 65 k g Kg 1,800 11,200 stagionatura d a 1 6 m esi e d o ltre. da 9,0 a 11,0 kg Kg 10,000 80 kg Kg 1,780 Andamento dkel Mercato: Prezzi: Stazionari /Kg / Scambi: Normali da 9 ,0 a

1 1,0 g 10,000 100 kg Kg 1,760 11,200 UVE (Prezzi del 27/09/2013) Andamento d el M ercato:

P rezzi: S tazionari / / S cambi: N ormali Andamento dPel Mercato: Prezzi: In leggero calo // Scambi: Difficoltosi Prosciutto d i arma c on o sso Uve per vini DOC "Colli di Parma" U.M. MIN MAX alla produzione per pcon artite intere Malvasia 100 Kg 48,000 61,000 Prosciutto i Parma osso SUINI DA MdACELLO U.M. PREZZO U.M. MIN MAX (con s tagionatura d i 1 2 m esi e

o ltre a

Moscato 100 Kg 50,000 alla 1p roduzione per partite intere da 30 a d 1ella 44 kgpezzatura, Kg 1,484 70,000 seconda .M. . 67054 Sauvignon 100 Kg 60,000 70,000 U.M. MIN MAX (con stagionatura di 12 mD esi e onltre a del Kg da 1 44 a

1 56 k g 1,529 5/12/2005) Barbera 100 Kg 45,000 55,000 seconda d ella pezzatura, D.M. n. 67054 del Kg da 1 56 a

1 76 k g 1,574 inferiore ,0 kg Kg 7,000 7,350 Bonarda ea C9roatina 100 Kg 45,000 5/12/2005) da g kg Kg 1,574 55,000 da 1 976 ,0 kag 1aa80 1k1,0 Kg 7,150 7,750 Andamento d ercato: Prezzi: Stazionari /Kg / Scambi: Normali inferiore d 9,0 7,000 7,350 da 180 araffinato 185 kel gkgM Kg 1,554 Strutto deodorato irezzi: n cisterna T. 1090,000 Andamento d el M ercato:

P I n c alo / / S cambi: C almi da 9,0 kg akd g Kg 7,150 7,750 oltre 185 g 11,0 dkeodorato 1,519 Strutto raffinato in cartoni da Kg Kg Uve b1ianche U.M. Calmi MIN Andamento dsel M ercato: Pdirezzi: In 1c2 alo // Scambi: T. 1220,000 Strutto raffinato deodorato n 1090,000-­‐ MAX oltre 95 kg: uino pesante i ocisterna ltre mcon esi Kg 25 Prosciutto c rudo n azionale s tagionato I.G.T. di rcaffinato ollina KgCalmi n.q. n.q.

Strutto deodorato n cartoni da K// g 100 U.M. MIN MAX Andamento del M ercato: Piirezzi: In calo Strutto raffinato deodorato n vaschette da Scambi: 1220,000 osso pder artite I.G.T. i ppianura 100 Kg n.q. n.q.

Prosciutto crudo intere nazionale stagionato con T. T. 1870,000 25 U.M. MIN MAX Kg 1 inferiore a artite 9d,0 kianura gintere Kg 5,550 5,700 mercantile i p 100 K g n.q. n.q. osso p er p Strutto raffinato deodorato in vaschette da U.M. SCROFE ACELLO PREZZO1870,000 Andamento dltre el Mercato: Prezzi: In calo // Scambi: Calmi T. da 9,0 kg DaeA 9oM Kg 5,800 6,100 inferiore

,0 k g Kg 5,550 5,700 Kg 1ualità I^ q Kg 0,870 Andamento del Mercato: Prezzi: Stazionari /Kg / U.M. Scambi: Buoni Uve rosse MIN da 9,0 kg e odltre 5,800 6,100 Andamento el Mercato: Prezzi: In calo // Scambi: Calmi II^ q ualità Kg 0,760 MAX I.G.T. di collina 100 KgNormali n.q. n.q.

Andamento del el M Mercato: ercato: P Prezzi: rezzi: ISn tazionari / Scambi: Buoni Andamento d calo // S/cambi: ALTRI S ALUMI U.M. MIN MAX Fortana I.G.T. Taro 100 Kg 31,000 UVE (Prezzi del 27/09/2013) 36,000 Salame F elino I GP Kg 9,500 11,800 Lambrusco 100 Kg 32,000 37,000 ALTRI SALUMI U.M. MIN MAX Uve per vPini DOC "Colli di Parma" U.M. MIN UVE (Prezzi del 27/09/2013) MAX Coppa arma IGP Kg 8,700 9,100 Andamento del M ercato: Prezzi: In lieve aumento // Scambi: Normali Salame dFi elino IGP Kg 9,500 11,800 Malvasia 100 Kg 48,000 61,000 Pancetta d i P arma c .c. s tagionata Kg 6,350 6,900 CARNI G RASSINE ( Prezzi d el 0 4/10/2013) Coppa di vPini arma IGP Kg 8,700 9,100 Uve per DOC "Colli di Parma" U.M. MIN MAX Moscato 100 Kg Buoni 50,000 70,000 Andamento el Mercato: Prezzi: Stazionari /Kg / Scambi: Pancetta di Pdarma c.c. stagionata 6,350 6,900 Malvasia 100 Kg 48,000 61,000 CARNI G RASSINE U.M. PREZZO Sauvignon 100 Kg 60,000 70,000 Andamento d el M ercato:

P rezzi: S tazionari / / S cambi: B uoni Moscato 100 Kg 50,000 70,000 Grasso d a f usione T. 285,000 Barbera 100 K g 45,000 55,000 MORTADELLA U.M. MIN MAX Sauvignon 100 Kg 70,000 Strutto grezzo in cisterna T. PRODOTTI 60,000 PETROLIFERI (Prezzi d768,000 el 30/09/2013) Bonarda e CBroatina 100 Kg 45,000 55,000 Mortadella ologna IGP preaffettata Kg 13,500 14,500 MORTADELLA U.M. MIN MAX Barbera 100 Kg 45,000 55,000 Andamento dologna el Mercato: Prezzi: Stazionari /Kg / Scambi: Normali Mortadella B I GP f ino a

2

k g 7,800 8,800 Olio combustibile fluido -­‐5° Engler -­‐ (uso Kg Mortadella ologna IGP p3reaffettata 13,500 14,500 Bonarda e CBroatina 100 Kg 45,000 55,000 U.M. PREZZO Mortadella B ologna I GP o ltre 2

k g Kg 7,000 8,000 riscaldamento zolfo Mortadella Bdologna I-­‐GP fino a,3%) 2 kgStazionari /Kg 7,800 8,800 Andamento el civile Mercato: P0rezzi: / Scambi: Normali Uve bianchegenerica di puro suino U.M. MIN MAX Mortadella Per consegne fino a kIGP g 2000 Kg 1,137 11,500 Mortadella Bologna oltre 2 kg 7,000 8,000 Kg 10,500 I.G.T. di collina 100 Kg n.q. n.q. preaffettata Per cbonsegne fino a kdg i 5p000 KgU.M. 1,127 MAX Mortadella uro suino Uve ianchegenerica MIN Kg 10,500 11,500 I.G.T. di pianura 100 Kg n.q. n.q.

Mortadella generica dg i 1p0000 uro suino fino a 2 Kg Per c onsegne f ino a

k 1,117 preaffettata I.G.T. di collina 100 Kg n.q. n.q.

Kg 5,300 6,300 mercantile di pianura 100 Kg n.q. n.q. kg Per consegne fino a kdg i 2p0000 1,107 Mortadella generica uro suino fino a 2 Kg I.G.T. di pianura 100 Kg n.q. n.q.

Kg 5,300 6,300 Per c onsegne o ltre k g 2 0000 Kg 1,097 kg mercantile d i p ianura 100 K g n.q. n.q.

Mortadella 4,500 5,500 Uve rosse generica di puro suino oltre 2 kg Kg U.M. MIN MAX Andamento del Mercato: PREZZI DEL 30/09/2013 COMUNICATI DA ASCOM PARMA Mortadella gdenerica di puro suino Sotazionari ltre 2 kg /Kg 4,500 5,500 I.G.T. di collina 100 Kg Buoni n.q. n.q.

Andamento el Mercato: Prezzi: / Scambi: Uve rosse U.M. MIN MAX Fortana I.G.T. Taro 100 Kg 31,000 36,000 Gasolio er udso iscaldamento: U.M. PREZZO Andamento el rM ercato: Prezzi: Stazionari // Scambi: I.G.T. di p collina 100 Kg Buoni n.q. n.q.

Lambrusco 100 Kg 32,000 37,000 SALAMINI U.M. MIN MAX Per consegne l100 1,272 36,000 Fortana I.G.T. fTino aroa litri 2000 Kg 31,000 Andamento del M ercato: Prezzi: In lieve aumento // Scambi: Normali Salamini I taliani a lla C acciatora D OP Kg 10,800 11,800 Per consegne fino a litri 5000 l100 1,260 37,000 SALAMINI U.M. MIN MAX Lambrusco Kg 32,000 Per consegne ino aercato: lCitri 10000 lKg 1,245 11,800 Salamini Italiani alla acciatora DOP 10,800 Andamento dfel M Prezzi: In lieve aumento // Scambi: Normali Per consegne fino a litri 20000 l 1,229 Per consegne oltre litri 20000 l 1,212 Andamento del Mercato: PREZZI DEL 30/09/2013 COMUNICATI DA ASCOM PARMA (Prezzi del 30/09/2013) PRODOTTI PETROLIFERI Olio combustibile fluido 3-­‐5° Engler -­‐ (uso PRODOTTI PETROLIFERI PREZZO (Prezzi del 30/09/2013) Carburanti per uso agricolo U.M. riscaldamento civile -­‐ zolfo 0,3%) Benzina super senza piombo -­‐ Olio combustibile fluido 3-­‐5° Engler -­‐ (uso l Per consegne fino a kg 2000 Kg PREZZO 1,137 1,303 Petrolio autotrazione l U.M. riscaldamento civile -­‐ zolfo 0,3%) Per consegne fino a kg 5000 Kg 1,127 Gasolio a gricolo ( agevolato) P er c onsegne Per consegne fino a kg 2000 1,137 0,923 lKg Per consegne fino a kg 10000 Kg 1,117 fino caonsegne l 1000 fino a kg 5000 Per Kg 1,127 Per consegne fino a kg 20000 Kg 1,107 Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne fino a kg 10000Per consegne lKg 1,117 0,911 Per consegne oltre kg 20000 Kg 1,097 fino caonsegne l 2000 fino a kg 20000 Per Kg 1,107 Andamento del Mercato: PREZZI DEL 30/09/2013 COMUNICATI DA ASCOM PARMA Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne oltre kg 20000Per consegne lKg 1,097 0,901 fino a l 5000 del Mercato: PREZZI DEL 30/09/2013 COMUNICATI DA ASCOM PARMA Andamento Gasolio per uso riscaldamento: U.M. PREZZO Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne 0,890 l Per consegne fino a litri 2000 1,272 oltre l 5000 Gasolio per uso riscaldamento: U.M. PREZZO Per consegne fino a litri 5000 l 1,260 Andamento dfel Maercato: PREZZI DEL 30/09/2013 COMUNICATI DA ASCOM PARMA Per consegne ino litri 2000 l 1,272 Per consegne fino a litri 10000 l 1,245 Per consegne fino a litri 5000 l 1,260 Per consegne fino a litri 20000 l 1,229 G.P.L. sfuso -­‐ U so caombustione PREZZO 1,245 Per consegne fino litri 10000 l U.M. Per consegne oltre litri 20000 l 1,212 Per consegne d i litri 000 in cisterna di fino a l1itri 20000 ll 1,229 1,452 Andamento del Mercato: PREZZI DEL 30/09/2013 COMUNICATI DA ASCOM PARMA proprietà del voenditore Per consegne ltre litri 20000 l 1,212 GPL vendita adl el normal metro cubo D(1 Andamento Mercato: PREZZI EL 30/09/2013 COMUNICATI DA ASCOM PARMA Carburanti per uso agricolo U.M. PREZZO atmosfera di pressione, 15° di temperatura) mc 6,086 Benzina super senza piombo l -­‐ iva esclusa per uso agricolo Carburanti U.M. PREZZO Petrolio autotrazione l 1,303 Andamento d el M ercato:

P REZZI D EL 3 0/09/2013 C OMUNICATI D A A SCOM P ARMA Benzina super senza piombo l -­‐ Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne l 0,923 Petrolio autotrazione 1,303 fino a l 1000 Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne l 0,923 l 0,911 fino a l 1000 fino a l 2000 Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne l 0,911 l 0,901 fino a l 2000 fino a l 5000 Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne l 0,901 l 0,890 fino a l 5000 oltre l 5000 Gasolio agricolo (agevolato) Per consegne Andamento del Mercato: PREZZI DEL 30/09/2013 COMUNICATI DA ASCOM PARMA l 0,890 oltre l 5000

-­‐12,000 Var.in -­‐1,089% % Var.in val.

-­‐0,270% -­‐0,010 -­‐0,974% -­‐12,000 0,000% 0,000 0,000% 0,000 -­‐0,638% Var.in val.(MIN/MAX) -­‐12,000 Var.in % (MIN/MAX) 0,000% 0,000 Var.in % (MIN/MAX) Var.in v al.(MIN/MAX) 0,000% 0,000 0,000 % / -­‐0,552% 0,000 % 0,000 /-­‐0,010 0,000 -­‐0,559% -­‐0,010 0,000 % / -­‐0,565% 0,000 % 0,000 /-­‐0,010 0,000 Var.in % (MIN/MAX) 0,000/0,000 % Var.in Var.in % 0,000/0,000 (MIN/MAX) -­‐4,566% Var.in % 0,000/0,000 (MIN/MAX) -­‐4,438% 0,000/0,000 -­‐0,709 % / -­‐-­‐4,316% 0,676 % 0,000/0,000 -­‐0,694 % % // -­‐-­‐-­‐4,316% 0,641 % % -­‐0,709 0,676 -­‐4,369% -­‐1,089% -­‐0,694 % / -­‐-­‐4,465% 0,641 % Var.in % (MIN/MAX) -­‐0,974% -­‐1,089% -­‐ % -­‐ / -­‐ Var.in % (MIN/MAX) -­‐0,974% -­‐ / -­‐ -­‐0,638% Var.in % (%MIN/MAX) 0,000 / 0,000 -­‐ /% -­‐ Var.in % 0,000 0 ,000 % 0,000 % % // -­‐0,638% 0 ,000 % -­‐4,396% Var.in % (% MIN/MAX) 0,000 / -­‐5,000% 0,000 % -­‐ / -­‐ Var.in %

( MIN/MAX) 3,33333/2,85714 0,000 %

/

0 ,000 % 6,66667/5,71429 Var.in % (MIN/MAX) Var.in % (MIN/MAX) 0,000 0,000 % % // 0 0,000 ,000 % % 0,000/0,000 0,000 % // 0 0,000 0,000 ,000 % % Var.in % (% MIN/MAX) 0,000/0,000 0,000 %

/

0 ,000 % 0,000/0,000 Var.in % 0,000/0,000 0,000/0,000 -­‐2,062% 0,000/0,000 Var.in % (MIN/MAX) 0,000/0,000 0,000/0,000 0,000 / -­‐1,538% 0,000 % Var.in % 0,000/0,000 (%MIN/MAX) 0,000 % 0,000 0,000/0,000 % // 0 0,000 ,000 % % Var.in % 0,000 %

/

0,000 % / 0 0,000 ,000 % % Var.in % (MIN/MAX) 0,000 % % // -­‐1,558% 0,000 ,000 % % 0,000 0 -­‐ / -­‐ -­‐1,572% Var.in % (% MIN/MAX) 0,000 / 0,000 -­‐ /% -­‐ -­‐1,586% -­‐ /% -­‐ 0,000 % / 0,000 -­‐ / -­‐ -­‐1,600% -­‐ /% -­‐ 0,000 % / 0,000 -­‐1,614% -­‐ / -­‐ 0,000 / 0,000 % Var.in % (% MIN/MAX)

Var.in val.(MIN/MAX) 0,000/0,000 val.

Var.in Var.in val.(MIN/MAX) 0,000/0,000 -­‐0,071 0,000/0,000 Var.in val.(MIN/MAX) -­‐0,071 0,000/0,000 -­‐0,050 / -­‐0,071 -­‐0,050 0,000/0,000 -­‐0,050 // -­‐0,071 0,050 -­‐0,050 -­‐-­‐0,050 -­‐0,071 -­‐12,000 -­‐0,050 / -­‐0,071 -­‐0,050 Var.in val.(MIN/MAX) -­‐12,000-­‐ -­‐ / -­‐ Var.in val.(MIN/MAX) -­‐12,000 -­‐ / -­‐ -­‐12,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 -­‐ / -­‐ Var.in val./ 0,000 0,000 0,000 -­‐12,000 /-­‐0,040 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 /-­‐0,040 0,000 -­‐ / -­‐ Var.in val.(MIN/MAX) 1,000/1,000 0,000 /

0 ,000 2,000/2,000 Var.in val.(MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 0,000 // 0 0,000 ,000 0,000/0,000 0,000 0,000 // 0 0,000 ,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000/0,000 0,000 /

0 0,000/0,000 Var.in val. ,000 0,000/0,000 0,000/0,000 -­‐6,000 0,000/0,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000/0,000 -­‐12,000 0,000/0,000 0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000/0,000 0,000 // 0 0,000 0,000 ,000 0,000/0,000 Var.in val. ,000 0,000 0,000 // 0 0,000 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 //-­‐0,018 0,000 ,000 0,000 0 -­‐ / -­‐ -­‐0,018 Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 / 0,000 -­‐ / -­‐ -­‐0,018 -­‐ / -­‐ 0,000 / 0,000 -­‐ / -­‐ -­‐0,018 -­‐ / -­‐ 0,000 / 0,000 -­‐0,018 -­‐ / -­‐ 0,000 / 0,000 Var.in val.(MIN/MAX)

Var.in %

Var.in val.

Var.in % -­‐2,732% -­‐0,547% Var.in % -­‐0,709% -­‐0,547% -­‐0,718% -­‐0,709% -­‐0,647% Var.in -­‐0,718% % -­‐0,574% -­‐0,647% 0,207% -­‐0,574%

Var.in val.

-­‐0,025 -­‐0,007 Var.in val.

-­‐0,009 -­‐0,007 -­‐0,009 -­‐0,009 -­‐0,008 Var.in val.-­‐0,009 -­‐0,007 -­‐0,008 0,003 -­‐0,007

Var.in % -­‐0,098% -­‐ % Var.in % -­‐4,191% -­‐ % -­‐2,534% -­‐4,191%

Var.in val.

-­‐0,006 -­‐ Var.in val.

-­‐0,057 -­‐ -­‐0,024 -­‐0,057

-­‐2,534% -­‐2,775%

-­‐0,024 -­‐0,026

-­‐2,775% -­‐2,805%

-­‐0,026 -­‐0,026

-­‐2,805% -­‐2,732%

-­‐0,026 -­‐0,025

-­‐2,732%

-­‐0,025

0,000 % / 0,000 0,000 / 0,000 -­‐ /% -­‐ -­‐ / -­‐ Var.in % (MIN/MAX) Var.in val.(MIN/MAX) 3,33333/2,85714 1,000/1,000 Var.in % -­‐ / -­‐ Var.in val. -­‐ / -­‐ 6,66667/5,71429 2,000/2,000 Var.in % (MIN/MAX) -­‐0,547% Var.in val.(MIN/MAX) -­‐0,007 3,33333/2,85714 1,000/1,000 0,000 / -­‐0,709% 0,000 % Var.in val.(MIN/MAX) 0,000 /-­‐0,009 0,000 Var.in % (%MIN/MAX) 6,66667/5,71429 2,000/2,000 0,000 % / -­‐0,718% 0,000 % 0,000 /-­‐0,009 0,000 -­‐0,647% -­‐0,008 -­‐0,574% -­‐0,007

-­‐ % Var.in -­‐1,558% % -­‐4,191% -­‐1,572% -­‐1,558% -­‐2,534% -­‐1,586% -­‐1,572% -­‐1,600% -­‐1,586% -­‐2,775% -­‐1,614% -­‐1,600% -­‐1,614% -­‐2,805%

-­‐ Var.in val.-­‐0,018 -­‐0,057 -­‐0,018 -­‐0,018 -­‐0,024 -­‐0,018 -­‐0,018 -­‐0,018 -­‐0,018 -­‐0,026 -­‐0,018 -­‐0,018 -­‐0,018 -­‐0,026

Cambiano le regole dei patentini fitosanitari Agriform sta raccogliendo le iscrizioni per i corsi finalizzati al rilascio e al rinnovo dei patentini fitosanitari da attuarsi entro la fine di novembre 2013.

E’ possibile, infatti, che la data del 26/11/2013 indicata nella bozza del “PAN - Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” (Direttiva 2009/128/CE e Art. 6 del D.Lgs. n.150 14/08/2012), segni uno spartiacque tra l’attuale sistema ed il nuovo sistema. A decorrere da tale data, tra le novità introdotte, potrebbe essere istituito un sistema di formazione obbligatoria e certificata per utilizzatori professionali, distributori e consulenti. Il sistema riguarderebbe sia la formazione di base che l’aggiornamento periodico con sostanziali novità in termini di durata minima dei corsi di base e aggiornamento (in aumento rispetto all’attuale) e modalità di svolgimento.

Pertanto, in attesa che venga approvato il PAN e a fronte di una durata maggiore dei corsi con conseguente aggravio dei costi, Agriform sta organizzando i corsi per il rilascio e per il rinnovo del patentino secondo il sistema attualmente in vigore. L’invito è rivolto a tutti coloro che necessitano dell’autorizzazione per l’acquisto ed uso dei prodotti fitosanitari in agricoltura. Per chi necessita del corso di rinnovo (da attuarsi ogni 5 anni), si ricorda che le domande dovranno pervenire non oltre gli 8 mesi dalla scadenza indicata sul patentino (trascorsi i quali l’autorizzazione è da considerarsi scaduta) né prima di 4 mesi della naturale scadenza. Per informazioni rivolgersi ai nostri Uffici Zona

Invio telematico dello “spesometro” Un recente provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ha definito termini e modalità di presentazione dell’elenco clienti e fornitori (cosiddetto “spesometro”) da parte dei soggetti titolari di partita IVA relativamente alle operazioni 2012.

La scadenza è fissata per il 12 novembre relativamente ai soggetti con liquidazione dell’IVA mensile, e al 21 novembre per gli altri soggetti.

La modalità di invio è esclusivamente telematica, anche tramite intermediari abilitati dall’Amministrazione Finanziaria.

I nostri uffici sono a disposizione per ogni ulteriore informazione, consulenza e disbrigo pratiche.

AEMME imp._Layout 1 25/02/13 11:13 Pagina 1

| settembre

2013 | Notizie tecniche

| 34

notizie FLash INCENTIVI ASSUNZIONI GIOVANI UNDER 30 Messi a disposizione della Regione Emilia – Romagna €12.512.232,79 per gli incentivi per le assunzioni di giovani under 30.

Il d.lgs. 76/2013 stabilisce un incentivo, pari ad un terzo della retribuzione imponibile (max € 650,00/mese) per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato, della durata di 18 mesi, mentre in caso di trasformazione da tempo determinato in tempo indeterminato l’incentivo ha durata pari a 12 mesi.

La domanda può essere inoltrata anche in caso di assunzione di apprendista, in questo caso l’agevolazione è pari al contributo versato a carico del datore di lavoro,

azzerando di fatto tale contribuzione. Durata mesi 18.

Per aver diritto all’incentivo si deve essere in regola con il versamento dei contributi e con la vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

La durata dell’incentivo è condizionata al permanere dell’incremento occupazionale, ovvero per i 18 o 12 mesi per cui si ha diritto all’incentivo non è possibile licenziare dipendenti per giustificato motivo oggettivo, pena la perdita dell’incentivo per il periodo residuo.

Il nostro Ufficio paghe è a disposizione per ulteriori informazioni e disbrigo pratiche.

PSR - Misura 112 - Insediamento giovani agricoltori E’ aperto il Bando regionale per la presentazione di domande di contributo in applicazione della misura 112 “Insediamento dei giovani agricoltori” del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - annualità 2013 Le domande di aiuto dovranno essere presentate entro e non oltre il 5 novembre 2013 all’Amministrazione Provinciale. Le domande devono essere relative ad insediamenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2013.

La graduatoria sarà unica regionale e stilata entro il 7 febbraio 2014. Il PSA (Piano di Sviluppo Aziendale) dovrà svilupparsi su un arco temporale che dovrà concludersi improrogabilmente entro il 31 Dicembre 2014. Si coglie l’occasione per ricordare che a causa delle avverse condizioni climatiche atmosferiche, con delibera n.598 del 13 maggio 2013 la Regione Emilia-Romagna

ha concesso la possibilità – su esplicita e motivata istanza – di un ulteriore periodo di proroga, non superiore a 180 giorni, alle imprese che stiano fruendo della proroga ordinaria prevista dai Programmi Operativi delle Misure 112 e 121, fermo restando il limite massimo del 31 dicembre 2013 quale data di fine lavori. Tale ulteriore proroga può essere concessa esclusivamente ai beneficiari che abbiano richiesto o richiedano preventivamente l’erogazione dell’anticipo del contributo, secondo le modalità già previste nei Programmi Operativi, negli Avvisi provinciali e nelle procedure approvate dall’Agenzia regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA).

Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per l’espletamento delle pratiche per l’ottenimento dei contributi previsti.

NUOVA MORATORIA - LIBERATE RISORSE PER LE IMPRESE AGRICOLE La nuova moratoria (accordo tra Abi e Associazione delle imprese firmato lo scorso 1 luglio) libera risorse anche per l’agricoltura.

La sospensione dei finanziamenti e l’allungamento dei mutui, secondo stime Coldiretti, hanno reso disponibili, infatti, risorse per un autofinaziamento indiretto di cir-

ca 300 mila euro per singola impresa. Secondo Roberto Grassa, Responsabile settore credito e Confidi di Coldiretti, proprio in un momento di difficoltà e crisi creditizia, l’accordo rappresenta una grande opportunità di ”tregua finanziaria” per il settore agricolo.

Sistri - Alcune indicazioni sui recenti aggiornamenti normativi Si rende noto che il SISTRI (Sistema di tracciabilità dei rifiuti), come da Art. 11 del DL 31 agosto 2013 n. 101, per gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale è entrato in vigore il 1 ottobre 2013 mentre per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi entrerà in operatività il 3 marzo 2014.

Con un successivo decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare saranno individuate semplificazioni al SISTRI .

In sede di prima applicazione alle semplificazioni si procederà entro il 3 marzo 2014 e tale data potrà es-

sere differita per non oltre sei mesi. Riassumendo il SISTRI per le imprese agricole entrerà in vigore il 3 marzo 2014 e per individuare categorie di esenzione o semplificazione si dovrà attendere (da 0 a 6 mesi) il decreto di semplificazione.

Fino ad allora, quindi, non potremo spere con precisione chi è dentro al SISTRI nè quali tariffe sarà tenuto a pagare e non potranno nemmeno essere applicate le sanzioni.

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