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De Lucia Giuseppe pag
from Volume VI collana "Chi è?", rubrica "Volti casertani e maddalonesi" a cura di Michele Schioppa.
Giuseppe De Lucia(1), decano della Destra maddalonese, nasce a Maddaloni (11 gennaio 1935) da Domenico (Maddaloni 25 ottobre 1912 - Maddaloni 30 luglio 1967) e da Filomena Scarano (Maddaloni 27 dicembre 1912 - Nole (TO) 4 ottobre 1992). In quel freddo 1935 papà Domenico con una compagnia fascista di Maddaloni era stato inviato in Spagna in aiuto del generale Franco; dopo il suo ritorno nell’anno 1938 si ammalò e quindi guarì pagando le cure con le spettanze della missione militare e subito gli fu assegnato l’impiego di vigile annonario comunale di Maddaloni, che da fascista perse nel 1947 con l’avvento del sindaco cav. Eugenio Iorio(2). Il piccolo Giuseppe visse pienamente il momento del bellico ed in particolare i fatti locali dal 1943, diventando da giovincelli esso stesso protagonista di episodi con altri coetanei(3). Giuseppe intanto frequentò gli anni di scuola elementare a Montedecoro dal 1941 al 1945 fino alla quarta elementare per poi prendere nell’anno 1951 la quinta elementare frequentando la scuola serale. Dal 1954 al 1958(4) si arruolerà nell’Arma dei Carabinieri(5). Tornato a casa per qualche mese dovette arrangiarsi a fare l’autista, il fotografo e l’impresario di spettacoli di piazza, animando anche con il canto (era un bravo cantante e si è esibito anche nel periodo dell’Arma) o concorrendo ad animare la festa patronale parrocchiale. Poco dopo e per pochi mesi si trasferì a Torino dal fratello Costantino e qui lavorerà prima in una fabbrica di gomme e poi in una fabbrica di profumi. Nel 1959 sarà nuovamente a Maddaloni, e qui reincontrò corteggiò, si fidanzò e sposo Anna D’Addio il 30 ottobre 1960 nella chiesa “Maria Santissima” di Montedecoro e la messa viene celebrata dal parroco don Salvatore Letizia(6). Il 1 agosto 1961 fu assunto quale guardiano della nascente Face Standard di Maddaloni, anche se nel 1963 fu richiamato dall’Arma dei Carabinieri per un mese di esercitazione all’ex aeroporto di Pomigliano D’Arco, ed al suo ritorno gli notificarono il cambio di mansione in controllore degli operai ma Giuseppe decise di non sottostare a questa scelta arbitraria e si licenziò. In questo periodo si era laureato l’avvocato Gaetano Vairo, poi onorevole, che trovò in Giuseppe un procacciatore di pratiche(7) del ramo assicurativo che lo portarono pian piano a diventare autonomo(8), essendo nate tra il 1964 e 1965 divergenze(9) politiche con Vairo, democristiano, mentre Giuseppe rispolvera la sua fede di Destra. Giuseppe si candidò al Consiglio Comunale di Maddaloni con il Movimento Sociale Italiano MSI, al tempo a Maddaloni coordinato dal duca Alberto Tixon De Vidaurres, e alla fine degli anni ‘60 viene eletto per la prima volta in Consiglio Comunale a Maddaloni(10). Qui vi metterà più volte piede da eletto diventando oggi probabilmente uno degli ultime decani della Destra di Maddaloni, Caserta e Valle di Suessola. Intanto nel 1982 Giuseppe si avvale della collaborazione di Luigi Ruotolo, marito della figlia Mena, nello studio ed allo stesso nel 2006 cede la titolarità. Giuseppe De Lucia intanto diventa Cavaliere della Repubblica dal 27 dicembre 2003, e visto che si sente sempre un Carabiniere, appena ha avuto la possibilità ha aderito all’Unione Nazionale Arma dei Carabinieri delegazione di Maddaloni dove ha svolto il ruolo di segretario fino al 11 gennaio 2017, allorquando è stato nominato Presidente onorario della dele-
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gazione locale con Attestato di benemerenza per il prezioso contributo fornito a sostegno del sodalizio che ha come presidente locale il cav. dott. Gaetano Letizia(11). Attualmente Giuseppe si dedica alla famiglia ed al sociale, mostrando sempre disponibilità verso coloro che ricorrono a lui(12).
(1) Per approfondimenti si veda Michele Schioppa, “Maddaloni, il cav. Giuseppe De Lucia 82 anni ma non li dimostra, oggi Presidente onorario U.N.A.C.” in L’Eco di Caserta del 11 gennaio 2017. (2) La famiglia riuscì a superare le vicissitudini grazie all’apporto del nonno paterno Vincenzo De Lucia e della nonna materna Vittoria Ventriglia. Difficoltà acuite dalla perdita del lavoro comunale di Domenico e che portarono lo stesso a diventare agricoltore, anche presso fondi non propri o in affitto ed svolgere la funzione di mezzano, attività già brillantemente svolta dal padre Vincenzo. (3) Con la partenza degli alleati furono vissuti momenti di escalation di “guapparia” tra la frazione Montedecoro e Maddaloni che furono segnati da scia di sangue per azioni di rivalità di dominio territoriale, anche tra famiglie imparentate. La situazione dopo qualche tempo torno alla tranquillità con notevoli arresti e lunghe detenzioni. Nel mentre la frazione Montedecoro, a cui nel tempo si è associata la figura dello stesso Giuseppe De Lucia per l’impegno politico e sociale, cercava un riscatto. Iniziò qui un commercio di stoffe di paracaduti, di vestiari vari militari, prelevati alle milizie in transito o al Deposito del quartiere militare di via Roma di Maddaloni oramai lasciato al libero accesso. Iniziò a diventare attività lucrosa del posto la vendita dei cosiddetti “straccia americani” presso privati, fiere e mercatini vari, anche comprati presso il mercato Resina a Napoli, e ciò comportò un risanamento graduate del tenore sociale economico della frazione, a cui, riferirà De Lucia, non conseguì un immediato e pari sviluppo culturale della popolazione direttamente proporzionato. (4) In questo periodo Giuseppe, nel tempo libero, arrotondava lo stipendio facendo il fotografo e con i suoi risparmi contribuii a risollevare le sorti della famiglia in un momento di difficoltà legato alla salute della sorella Silvia. (5) Si arruolò nell’arma dei Carabinieri entrando in servizio il 2 febbraio 1954 destinato ad Alba nel 3° Battaglione degli Allievi della Legione di Torino, qui vi rimase nove mesi e finito il periodo con il grado di Caporale fu trasferito al Battaglione Mobile di Napoli al Corso Vittorio Emanuele a Mergellina, dopo 7 mesi fu trasferito a San Giovanni a Teduccio e quindi a Barra e nel 1955 a San Pietro a Patierno sempre nel napoletano. Sul finire del 1957 Giuseppe subì episodi di nonnismo per non aver accettato la corte della figlia di un suo superiore e si predispose “una punizione” per il rifiuto con il trasferimento a Taranto ma si crearono le giuste condizioni per cui Giuseppe decise di farli collocare in congedo dall’Arma cosa che accadde nei primi mesi del 1958. (6) La loro residenza fu la stessa dove abita oggi Giuseppe, in Via Murelle. Giuseppe con la moglie Anna ha avuto i seguenti figli: Filomena, Maria Pia e Domenico. (7) Le pratiche erano soprattutto nel ramo assicurativo di infortunistica prendendolo nel suo studio come fidato collaboratore. Giuseppe collaborava anche con agenzie assicurative maddalonesi aventi sede sul territorio maddalonese e casertano, tra cui Assicurazione Generali, Sara-Aci ed altre. (8) Infatti, nel 1964 Giuseppe incontrò il geometra Salvatore Brignola, che era perito per l’Assicurazione Generali, che lo instradò ad essere autonomo e quindi Giuseppe si iscrisse alla Camera di Commercio di Caserta come assicuratore e attraverso Brignola si iscrisse all’odierna AICIS Associazione Italiana Consulenti Infortunistica Stradale-. (9) La separazione professionale con l’avvocato Vairo consentirà a Giuseppe un netto aumento di guadagni che gli consentiranno nel tempo di definire un status sociale e patrimoniale soddisfacente per se ed i propri familiari. (10) La sua notorietà è data anche da fatto che attualmente è considerato il decano della destra maddalonese, per ben quattro volte è seduto nel consiglio comunale di Maddaloni a partire dalla prima elezione e per altre 3 volte consecutive (mandato n. 1 con a sindaco il dott. Caliendo), (mandato n. 2 con a sindaco il dott. Di Cerbo) (mandato n. 3 con a sindaco il dott. Lurini) e (mandato n. 4 con a sindaco il dott. Pascarella) come consigliere all’opposizione che comunque era costruttiva e collaborativa quando venivano prese in considerazione le sue proposte. Nel corso della sua presenza in Consiglio Comunale è stato nelle commissioni consiliari relative al territorio ed alle periferie e si è occupato particolarmente delle battaglie relative al miglioramento di esse ed al benessere dei cittadini che le abitavano con richiesta di maggior controllo da parte dei vigili, ampliamento dell’illuminazione pubblica, asfaltamento di strade, ecc. (11) Giuseppe De Lucia è iscritto, va ricordato, anche all’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo si può dire da sempre, si è sentito sempre carabiniere anche effettuando alti lavori, prima con la sezione di Santa Maria a Vico ove era iscritto anche il fratello Costantino, poi passò a quella di Caserta per favorire il M.llo Visconti ex comandante della stazione di Maddaloni ed infine, da quando è stata istituita, all’U.N.A.C. di Maddaloni che vede alla sua presidenza il M.A.“s”UPS Cav. dott. Gaetano Letizia. (12) Sono stati suoi maestri in politica il Duca Tixon e, anche se avversario politico, don Salvatore d’Angelo fondatore del Villaggio dei Ragazzi e capo della Democrazia Cristiana di Maddaloni. Giuseppe è credente cattolico cristiano e con i diversi sacerdoti succedutasi nella parrocchia ha avuto un contatto corretto e, a volte, anche collaborativo. E’ stato un figlio che si è comportato da primogenito anche non essendolo, un marito e padre protettivo per la famiglia anche se a volte burbero e un nonno premurosissimo e affettuoso. Nell’ambito della vita civile ha tentato sempre di avere corretti rapporti sia con politici che con prelati (vescovi e sacerdoti) e con personalità maddalonesi tutti ed anche casertani. Michele Schioppa

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