Rassegna Stampa 22 Luglio 2014

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cartograďŹ a della bellezza inquieta Sacrario di Redipuglia 6 luglio 2014 Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014

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Rassegna Stampa 22 luglio 2014


la Repubblica MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014

R2Spettacoli Data: 22 luglio 2014

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Il pianista jazz debutta come autore e attore in “La regina Dada” atteso con Valentina Cenni tra gli eventi del Mittelfest di Cividale IN CALIFORNIA

Redford e Coppola per l’omaggio a Sophia Loren

TUTTI ai piedi di Sophia Lo ren ad Oakville, in Califor nia, per l’annuale Festiva del sole. Robert Redford, Francis Ford Coppola, Whoopi Goldberg erano presenti a omaggia in pillole re l’attrice italiana. Robert Redford ha parlato delle sue origini umili, Coppola ha rac contato come, durante il servizio militare, la sua pena fosse alleviata da una foto dell’attrice.

News

“ «È ANNA BANDETTINI

I CLICHÉ

Amo Tristan Tzara e in genere gli artisti che smontano i clichè come Stravinsky e Frank Zappa VIAGGIO SCIAMANICO

Questo lavoro per me è un viaggio sciamanico nel passato, presente, futuro, vita, morte

ROMA

NATO tutto così per caso, ma ora mi chiedo perché non ho mai fatto teatro prima d’ora?». Stefano Bollani, ex-giovane (ha 42 anni), arruffati capelli neri domati in un codino, una folta barba, da 25 anni suona-compone-cantapresenta-racconta fuori dalla rete delle convenzioni e dei generi che ha piegato in un percorso non comune: pianista jazz, è stato 30 settimane in classifica con un disco inciso con la Gewandhausorchester di Lipsia diretta da Chailly (nel 2010), è diventato un fenomeno portando musiche mai ascoltate in tv con Sostiene Bollani (nel 2011), ha suonato in un disco di Baglioni, duettato con Chick Corea, suona in questi giorni con Hamilton de Holanda, ha fatto radio (Dottor Djembè su Radio3), ha preparato il nuovo album con Mark Turner e Bill Frisell che uscirà in agosto e intanto si è preso, come

dice, «una boccata d’aria un po’ folle». Per la prima volta va in scena in uno spettacolo teatrale, La regina Dada, atteso il 27 luglio al Mittelfest di Cividale del Friuli, accanto a celebrità come Jan Fabre o la grande compositrice Sofija Gubajdulina. Il testo lo ha scritto e lo interpreta con Valentina Cenni attrice, danzatrice (in Fuochi di Bach con il musicista Enrico Melozzi balla col fuoco): ad unirli oltre l’amore, la passione per le cose “diverse”. «Ci piaceva l’idea di una storia dove a parlare più che un personaggio fosse una interiorità, una coscienza, una che si sente costretta nella gabbia delle convenzioni, della felicità a tutti i costi, dell’obbligo di pensare al futuro quando non esiste nemmeno il presente...», dice lei. «È una storia immaginaria gioiosa e leggiadra, fatta di invenzioni poetiche — dice lui — Un regalo che ci siamo fatti, perché ci autoproduciamo e sono contento perché paghiamo tutti e tutti sono felici. Anche perché pensavamo di tenere un profilo basso ma ci siamo viziati da subito». In che senso? «Abbiamo coinvolto altri artisti

Bollani fateatro “State tranquilli non recito Cechov ma le mie fantasie”

di vaglia, Luigi Biondi che ha creato una “pittura della luce”, Francesco Giomi e l’associazione Tempo Reale per la dimensione sonora, una interazione fra voce, strumenti, elettronica, Emiliano Masala che ci dà una mano come occhio esterno perché non c’è regista. Valentina è la regina Dada che dialoga con se stessa in una casa popolata di fantasmi, frutto della sua immaginazione, che poi sono io. In scena sarò sempre mascherato, trasfigurato in un coniglietto, un panda, una gamba, in un suono e perfino nel dio Pan, incavolato per quello che da 5mila anni sta vedendo sulla terra». E il Bollani musicista che conosciamo dov’è? «Non c’è. Ci sono musiche mie, ma registrate». Le piace recitare? «La novità è proprio questa: faccio l’attore. Scrivere, ho sempre scritto. Ma salire in scena... Anche perché qui non c’è un personaggio, come fosse Cechov, devo dar corpo a pensieri, apparizioni. Ma proviamo, mi son detto. E con Valentina da tempo volevamo scrivere qualcosa che riflettesse sul presente». Per dire cosa?

MUSICA E SCENA Stefano Bollani, 42 anni, è in tournée con de Holanda; sopra, con Valentina Cenni in “La reginaDada”

«Le cose che contano. Non parlare dell’attualità, ma del presente che ci sta dentro. Per me questo spettacolo è un viaggio sciamanico nel passato, presente, futuro, vita, morte, nascita, religioni. Parafrasando Aldous Huxley: “come il nostro pianeta anche la nostra mente ha ancora le sue terre non registrate dalle carte geografiche” e noi proviamo a esplorarle”. Perché quel nome, Regina Dada? «Non c’entrano le fiabe. È una donna “regina” nel proprio mondo immaginario e dada perché è una mia passione dall’adolescenza quando già mi piaceva chi rompeva le convenzioni. Tristan Tzara, il teatro dada ci hanno molto ispirato insieme a Profumo di Jitterbug il romanzo di Tom Robbins. Gli abbiamo perfino scritto, se aveva testi teatrali, ma ci ha risposto che a 80 anni non vuole debuttare in teatro. Così abbiamo scritto noi, evitando quello che non ci piace». Cosa, per esempio? «Come tanti ho amato spettacoli, libri, film dove veniva detto cosa è bene e cosa male. Ora mi hanno stancato. Sono passato ad artisti più fantasiosi: Cortàzar, Casares, Queneau, Calvino, i surrealisti... Artisti che mi parlano d’altro, non di un personaggio con cui mi devo identificare. Non voglio passare la vita a piangere emozioni di altri». La pensa così anche quando scrive musica? «Sì, in musica i miei riferimenti sono stati Stravinsky, Satie, Ravel, Debussy, artisti che stavano gomito a gomito con Picasso, Buñuel, artisti partiti dalla classicità che hanno poi trasfigurato come hanno fatto anche Prokofiev, Frank Zappa, Joao Gilberto... A me piacciono quelli che smontano». A teatro chi “smonta” secondo lei? «I cani sciolti, Paolo Poli, Antonio Rezza e, se ci fosse ancora, Carmelo Bene. L’attore che occupa la scena non per interpretare». Paura del debutto? «Per fortuna ho dei concerti prima del debutto e al pianoforte non ho tempo di indugiare sull’emozione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CINEMA

Cumberbatch è Alan Turing: la prima a Londra

È CONSIDERATO l’inventorepioniere dei computer, un genio, omosessuale tormentato, suicida. Il matematico Alan Turing è protagonista del film The im tation game che aprirà il Festival di Londra (Bfi) l’8 ottobre. Protagonisti Benedict Cumberbatch, l’ex Sherlock Holmes e Keira Knightley.

PROGETTO

Joseph Fiennes in tv diventa Nostradamus

DOPO Leonardo Da Vinci anche Nostradamus diventerà protagonista di una serie televisiva, che sarà sviluppata dalla Nbc. Protagonista e produttore sarà l’attore inglese Joseph Fiennes, già interpre te al cinema di Shakespea re in love, nei panni del grande Bardo. Il leggenda rio visionario francese del XVI secolo verrà ritratto nei suoi tentativi di ottenere vendetta per lo sterminio della sua famiglia.


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Data: 22 luglio 2014

MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 IL PICCOLO

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Cultura e S

Cultura e Spettacoli

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L’Ecole des Maîtres piace all’Unione europea di età compresa fra i 24 e i 34

registi di un teatro radical- iniziative italiane nei selezionate anni selezionati 5 Paesi euche animano il progetto mente performativo e di coin- per ilropei semestre di Presidenza Ecole. L’Ecole des Maîtres, il proget- volgente emotività, fra i feno- del Consiglio dell’Unione Euto europeo di formazione tea- meni oggi più seguiti in Italia e ropea. I nuovi maestri dirigeranno registi di un teatro radical- iniziative italiane selezionate un’edizione che vede ampliar◗ UDINE trale avanzata lanciato negli all’estero. 192102” èeuroil timente performativo e di coin- per il semestre di Presidenza“JGsimatricule infatti il partenariato anni 90 dal critico la soddisfazione grande Eutolo del corso,dell’Ecole un’investiL’Ecole des Maîtres, il proget- volgenteteatrale emotività, fra E i fenodel Consiglio dell’Unione peoloro promotore a un to europeo di Franco formazioneQuadri tea- meni più seguitiper in Italia e ropea. quinto Paese, con il e oggi arrivato l’Ecole des Maîtres, sotto- gazione che ha lail Croazia suo cuore trale avanzataall’edizione lanciato neglinumero all’estero. matricule 192102” è ilnell’universo ti- suo Teatro poetico Nazionaledi di Zaga23, sarà lieata ieri in“JG una conferenza Jean anni 90 dal diretta critico teatrale E ladasoddisfazione grande anche tolo del loropresidencorso, un’investiadimprovvisazioni affiancare i quattro Paquest’anno ricci/ stampa dalla Genetbria, e su atFranco Quadri e arrivato per l’Ecole des Maîtres, sotto- gazione che ha il suo cuore esi partner storici del progetto forte, alias Gianni Forte te della regione Friuli Venezia te a sviluppare una Italia, possibilità all’edizione numero 23, sarà lieata ieri einSteuna conferenza nell’universo poetico di Jean - Belgio, Francia, Portofano Ricci, tandem dianche autori Giulia Deborah fisica, emotiva, diretta quest’anno da ricci/ stampa dalla presidenGenet eSerracchiani, su improvvisazioni performativa at- gallo. Forte e Ste-incandescente te della regioneeFriuliè Venezia te a sviluppare possibilità Il corso dal 26 dalla penna quest’anno sarà unauna delle visionaria dei si 20svilupperà attori e attrici ricci/forte condurranno la nuova edizione dell’Ecole des Maîtresforte, alias Gianni ◗ UDINE

L’Ecole des Maîtres piace all’Unione europea

ricci/forte condurranno la nuova edizione dell’Ecole des Maîtres

fano Ricci, tandem di autori dalla penna incandescente e

Giulia Deborah Serracchiani, è quest’anno sarà una delle

performativa fisica, emotiva, visionaria dei 20 attori e attrici

agosto al 19 settembre 2014, fra Udine e Coimbra.

di età anni s ropei Ecole In un’ed si inf peo p quint suo T bria, a esi pa - Belg gallo. Il c agost fra Ud

VecchioTestamento Testamento in musical al Mitt IlIlVecchio in musical al Mittelfest

Inscena scenaoggi oggi in piazza Duomo a Cividale lo spettacolo del Loose Collective, composto da danzatori, In in piazza Duomo a Cividale lo spettacolo del Loose Collective, composto da danzatori, coreografi e musicisticoreog di Rochira diAlberto Alberto Rochira ◗ CIVIDALE

Radio ad occhi aperti: c’è Svevo detective e il mistero Bottecchia

◗ CIVIDALE

Un musical sui generis, con il sapore di un “Jesus Christ Su-con il Un musical sui generis, perstar” terzo millennio, sapore del di un “Jesus Christ Suche promette di coinvolgere perstar” del terzo millennio, gli spettatori del Mittelfest di che promette di coinvolgere Cividale in un inaspettato gli spettatori di “vortice di follia”. del EccoMittelfest il curioIl mistero della morte di so biglietto dainvisita spetCividale undello inaspettato Ottavio Bottecchia ritorna alla tacolo “The Testament”, ribalta in una puntata del “vortice di Old follia”. Ecco il curiooggi in scena in Piazza Duomo programma “Radio ad occhi so biglietto da visita dello spet(ore 22.30), a cura del Loose aperti”. Condotto da Daniela tacolo “The Old Testament”, Collective, collettivo artistico Picoi, va in onda oggi alle 11.07 oggi in scena(composto in Piazza Duomo internazionale da sulle frequenze della Radio Rai danzatori, coreografi e musici(ore 22.30), a cura del Loose regionale. sti) con sede incollettivo Austria, cheartistico al A riportare a galla il mistero Collective, festival della Mitteleuropa predella morte del grande ciclista, internazionale (composto da senta una originale rilettura due volte vincitore del Tour de danzatori, coreografinella e musicidel Vecchio Testamento, France, è il romanzo “La morte sti) condisede in Austria, versione Re Giacomo d'In-che al danza in salita” di Alessandro ghilterra festivaldatata della 1611. Mitteleuropa preMezzena Lona, pubblicato da L’antico Libro viene quirilettura riSimone Volpato Studio senta una originale proposto in chiave eccentrica Bibliografico, che a settembre del Vecchio Testamento, nella e stravagante, fra esperimenti apparirà anche nei Gialli versionebeat-boxing di Re Giacomo dadaisti, e punk d'InMondadori. ghilterra datata rock, per una delle 1611. serate che Nelle indagini sulla morte del si annuncia traLibro le più spiazzanL’antico viene qui rifamoso ciclista viene coinvolto tiproposto di questa edizione 2014. Co- Una scena dello spettacolo “The Old Testament” che arriva al Mittelfest con il Loose Collective. A destra, la magia dei Piccoli di Podrecca uno dei più grandi scrittore del in chiave eccentrica stellato da cori neobarocchi e ’900: il triestino Ettore e stravagante, fra esperimenti costruito con effetti coraggio- ne con il recital letterario “Le Le avventure mania da una famiglia di italia- dal direttore artistico Roberto Schmitz, meglio conosciuto dadaisti, beat-boxing e punk si, il gioco di scena è animato avventure del bravo soldato ni. Non manca il teatro di figu- Calabretto con l'Università decome Italo Svevo. Che in quei di un soldato rock, per una delle serate da un gruppo di esuberanti ra- che Švejk”, (Santa Maria dei Battura, tornato quest’anno a Civi- gli Studi di Udine), con ancora giorni di giugno del 1927 si gazzi, convintitra «che vec- ti ore 18), tratto da uno dei caL’attore e dale: al Teatro Ristori (alle al centro il primo conflitto si annuncia le quel più spiazzantrova in vacanza nel paesino di chio sacroedizione sia ancora2014. oggi CopolavoriUna della letteratura ceca regista 20.30), “Dai 3 aicon 93. Una meramondiale, con illacapolavoro in Friuli. ti dilibro questa scena dello spettacolo “The Old Testament” al Mittelfest il Loose Collective. A destra, magia dei di PiccoliPeonis, di Podrecca Paolo Fagioloche arriva espressione di creatività e utofirmati da Jaroslav Hašek, nelvigliosa invenzione” dedicato Mario Monicelli “La Grande Nel corso del programma, a stellato da cori neobarocchi e pia». Un montaggio «fisico e la messinscena realizzata dal racconterà Svejk, al genio cividalese Vittorio Po- Guerra” (Castello Canussio parlare di Bottecchia sarà un costruitomette con effetti neartistico con il Novadroga. recital letterario “Le al capolavoroLe avventure mania da una italia-che dal artistico Roberto musicale» insiemecoraggiogli collettivo drecca, padre delle “teste di leore famiglia 23), “cultdi movie” fu direttore grande esperto di ciclismo: il ispirandosi si, il gioco scenacorpus è animato avventure del bravo soldato di un soldato ni.fondaNon manca il teatro figu- dediCalabretto conel'Università elementi di undi enorme Protagonista e regista l’attore gno”, a cento anni dalla una delle primedi pellicole giornalista scrittore Gianni dedella letteratura ceca letterario, intrecchiando tra lo- Paolo tratta del pri- dei Battuzione della leggendaria alla guerraa del '15-'18glie Studi da un gruppo di esuberanti ra- Fagiolo, Mura. gli ospiti: Riccardo Švejk”,si(Santa Maria ra, Comtornatocate quest’anno Cividi Tra Udine), con ancora firmato ro i generi più disparati me- vecmo dei tre appuntamenti cu-uno che al tempo suscitò scalpore Cepach,ilresponsabile del gazzi, convinti «cheequel ti ore 18), trattoada dei ca-da Jaroslav Hašek pagnia dei Piccoli. dale: al Teatro Ristori (alle al centro primo conflitto scolando le carte una cate- oggi ra di Annalisa Cosentino LuiNato da una collaborazione e polemiche per lo sguardo luMuseo Sveviano, Simone chio libro sacroinsia ancora polavori della eletteratura ceca 20.30), “Dai 3 ai 93. Una mera- mondiale, con il capolavoro di na di associazioni e collega- gi Reitani per il Dipartimento tra Cassiopea e il Teatro Stabi- cido e privo di retorica sui fatti Volpato e l’autore del romanzo. espressione didecisamente creatività e utofirmati da Jaroslav nel- Mucchiut. vigliosa dedicato Mario Nel Monicelli “La Grande menti dagli esiti di Lingue e Letterature Stranie-Hašek, di Massimo le Rossetti di Trieste, su invenzione” bellici. corso del programma pia». Un montaggio «fisicore edell’Università la messinscena realizzata dal al genio Po- gli apGuerra” (Castello imprevedibili. degli Studi Arriva un’altra prima assolu- un’idea di Barbara Della Polla cividalese DomaniVittorio al via anche saranno intervistati Canussio anche E oggi proseguono, anche di Focus sul artistico senso dellaNovadroga. ta: l'omaggio a Federigo Fioril- e Ennio Guerrato, lo drecca, spettaco-padre puntamenti con i di protagonisti musicale» mette insieme gliUdine. Deana Posrumovie” e Giancarloche fu collettivo delle “teste le- ore 23), “cult nel segno del centenario guerra che ha pervaso l'Eurocompositore che negli anni lo racconta le vicende di Podel anni Festival, chefondaincontranouna gli delle Sherwood, chepellicole hanno coinvolto elementi di un enormedel corpus Protagonista e registalo,l’attore gno”, a cento dalla prime dediPrimo conflitto mondiale, itrapa, forza anche cavallo ogni giorno al Caffè Italo Svevo nel romanzo letterario, intrecchiando lo- entrando Paolocon Fagiolo, si trattaa del pri-tra '700 e '800 seppe drecca e della sua Compagnia zione dellaspettatori leggendaria Com- cate alla guerra del '15-'18 e percorsi che intrecciano i di- nella letteratura soprattutto ben rappresentare il “Geist” sullo sfondo della storia e della San Marco: alle 12, il primo sa“L’avventura segreta”. ro i generi più disparati mo dei tre appuntamenti cu- europea, nel con- cultura italiane. pagnia dei rà Piccoli. che al Facendolo tempo incontrare suscitò scalpore versi linguaggi espressivi dele medegli autori dell’area centro dellaamusica quello con Ivica Buljan, uno a Londra scolando le carte una catera raccontata di Annalisa Cosentino e Luiuna collaborazione e polemiche perdetective lo sguardo lufestival (danza, prosa, in musica, orientale, però con certo con l'Accademia d'Archi Per la chiusura della Nato quartada tra i più apprezzati registi della con il grande Sherlock teatro figura). Sarà la letteraspiccatagicomicità Arrigoni, (sala San Francesco giornata di festival,tra cinema nuova europea, na didi associazioni e collegaIl romanzo è sui fatti Reitanie una perspirito il Dipartimento Cassiopea e ilscena Teatro Stabi-intervicido e Holmes. privo di retorica tura trasposta dissacrante e anticonvenzio18), che di proporrà brani d'autore italiano (grazie pro- statodi da Roberto Canziani. menti daglinella esitidimensiodecisamente di Lingue e Letteraturealle StranieMassimo Mucchiut. le alRossetti Trieste, su bellici.pubblicato da Mgs Press. ne teatrale ad aprire il cartello- nale, anche con le proiezioni inediti dell'autore nato in Ger- getto di Mittelfest 2014 curato ©RIPRODUZIONERISERVATA imprevedibili. re dell’Università degli Studi Arriva un’altra prima assolu-

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L’attore e regista Paolo Fagiolo racconterà Svejk, ispirandosi al capolavoro della letteratura ceca firmato da Jaroslav Hašek

E oggi proseguono, anche nel segno del centenario del Primo conflitto mondiale, i percorsi che intrecciano i diversi linguaggi espressivi del festival (danza, prosa, musica, teatro di figura). Sarà la letteratura trasposta nella dimensione teatrale ad aprire il cartello-

di Udine. Focus sul senso della guerra che ha pervaso l'Europa, entrando con forza anche nella letteratura soprattutto degli autori dell’area centro orientale, raccontata però con spiccata comicità e una spirito dissacrante e anticonvenzionale, anche con le proiezioni

ta: l'omaggio a Federigo Fiorillo, compositore che negli anni a cavallo tra '700 e '800 seppe ben rappresentare il “Geist” della musica europea, nel concerto con l'Accademia d'Archi Arrigoni, (sala San Francesco alle 18), che proporrà brani inediti dell'autore nato in Ger-

un’idea di Barbara Della Polla e Ennio Guerrato, lo spettacolo racconta le vicende di Podrecca e della sua Compagnia sullo sfondo della storia e della cultura italiane. Per la chiusura della quarta giornata di festival, cinema d'autore italiano (grazie al progetto di Mittelfest 2014 curato

Domani al via anche gli appuntamenti con i protagonisti del Festival, che incontrano gli spettatori ogni giorno al Caffè San Marco: alle 12, il primo sarà quello con Ivica Buljan, uno tra i più apprezzati registi della nuova scena europea, intervistato da Roberto Canziani.

Arriva Leny Andrade, first lady del jazz La cantante sarà questa sera sul palco di piazza Verdi a Trieste con il suo trio ◗ TRIESTE

Di lei, il “New York Times” ha scritto: «Per descriverla dobbiamo pensare a voci come Sarah Vaughan e Ella Fitzgerald alle prese con la bossa nova, a un’artista la cui voce sembra contenere il corpo e l’anima del Brasile». Stasera è attesa al TriesteLovesJazz una star assoluta, Leny

di Musica 55, Leny Andrade è stata definita da Tony Bennett la Ella Fitzgerald del Brasile. Dotata di uno stile eclettico che fonde samba e jazz con grande naturalezza e che non mancherà di mettere in luce anche sul palco di piazza Verdi dalle 21 di oggi, la Andrade nel corso di una straordinaria carriera ha cantato con Charlie

condividendolo con Cesar Camargo Mariano, il Latin Grammy Award per la migliore Musica Popolare Brasiliana con l’Album “Ao vivo”. La “First Lady del jazz” (così è soprannominata in Europa dove spesso è in tour), a Trieste presenterà l’album “Iluminados”, uscito quest'anno e contenente brani scritti

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©RIPRODUZIONERISERVATA

“Garota de Ipanema”, che caratterizzano le sue acclamatissime performance live, dove scrive ancora il critico americano Stephen Holden a proposito del concerto tenuto a Bridland nell’agosto 2008 - «l'esecuzione di quel caposaldo della musica brasiliana in portoghese risulta un’eruzione, più che una canzone: come tutto quello che lei

Arriva Leny Andrade, first lady


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Messaggero Estate

MESSAGGERO VENETO MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014

festival » mittelfest 23

di Gian Paolo Polesini

L

a solita disgrazia. Muori, tra l’altro male, e il mondo scopre il tuo genio. Oddio, difficilmente te ne vai bene, però tra i grandi c’è il vizio di crepare in miseria e dimenticato da dio. Finì nella lista dei dotati/puniti pure Jaroslav Hašek, scrittore e umorista praghese che tirò il respiro conclusivo ignaro che il suo Le avventure del bravo soldato Svejk - rimasto peraltro sospeso nel bel mezzo di un capitolo - sarebbe stato tradotto in centoventi lingue, coreano e giapponese compresi, affiancandosi ai tomi eletti della letteratura europea. E lui, all’addio, non aveva neppure gli occhi per piangere, maledizione. Ah, pure il cinema se ne accorse e il romanzo divenne struttura portante di alcuni film. Neppure il teatro fece finta di nulla. Casualmente abbiamo proprio l’ultima versione ancora da scartare. Una prima mittelfestiana. Dove e quando? Stasera, alle 18, nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti. Una performance multitasking con proiezione e suoni ad avvolgere e completare la narrazione di Paolo Fagiolo, una delle migliori voci della prosa friulana, che non disdegna le complesse operazioni a libro aperto. «Costretti a sforbiciare un bel po’- spiega - dalle ottocento pagine originali a una trentina; oltrepassare i settanta minuti scenici è un suicidio. Certo, com’è un sacrilegio toccare un capolavoro, ma se è fatto con garbo, resta il meglio». Fondamentalmente uno scritto antimilitarista che trattiene gli umori di un popolo, quello ceko per capirci, all’improvvisa chiamata della grande guerra. A Sarajevo il pasticcio è compiuto, Gavrilo Princip secca l’arciduca Francesco Ferdinando e l’Europa comincia ad agitarsi. «Boemi e moldavi non sentivano sulla pelle

«Le follie dei burocrati del ’14 somigliano molto alle nostre» Oggi con Paolo Fagiolo la prima del “Soldato Svejk”, cult contro la guerra l’emozione di difendere la patria loro, tutt’altro», racconta Fagiolo. «’Sta battaglia qui proprio non la volevano fare. E iniziano le repressioni. Il buon soldato spiffera in osteria di aver sentito certe offese rivolte all’imperatore. Apriti cielo. La polizia lo trascinerà in un percorso di passione. Questura, tribunale, ancora questura, ospedale, manicomio, per poi rientrare in osteria. La penna di Hašek è gradevolissima. Tratteggia con ironia i para-

dossi di una società avvinghiata a una stupida burocrazia, che poi - più o meno - è la stessa nostra. Non è cambiato un granché dal 1914 al 2014. A parte i normali vantaggi della modernità». Per aiutare il potenziale spettatore di stasera a cogliere il senso della messinscena, potremmo usare una parola esaustiva: lettura agitata. Va spiegata, però. «Un veloce accavallarsi di pensieri, suoni, figure - svela il protagonista - a sostegno di un’azione dicia-

mo statica. Ah, così tanto per puntualizzare. Con la videomapping, un sistema di precisione per incorniciare le immagini, creeremo situazioni visivamente intriganti». Il marchio di fabbrica della compagnia è Novadroga. Oltre a Fagiolo, Massimo Mucchiut (luci e proiezioni) e Andrea Gulli (composizione, arrangiamento, eletronics). Nome curioso, vogliamo sviscerarlo? «Dire droga, spesso, significa tutto o niente. “Spacciava dro-

ga”, poi magari si scopre che fumava banali spinelli. E comunque le nostre tematiche hanno una connotazione cronachistica. Come la pedofilia. Insomma stiamo in campana, ecco». Ora. Che Le avventure del bravo soldato Svejk sia un testo contro gli armamenti è chiaro e l’abbiamo già detto. «Appena lo finisci di leggere e inevitabilmente lo riavvolgi ci dice Fagiolo - ti resta la consapevolezza, forse banale e forse no, di quanto tutte le guerre

siano davvero inutili. “Un male inevitabile”, è la frase tipica da alzata di spalle davanti alla carneficina. “Ogni tanto rimescolano il mondo”, un altro must frequente. No, non vanno bene e basta. La recentissima traduzione di Annalisa Cosentino ha rivelato una scrittura più aggressiva di Hašek rispetto a quella mascherata dalla precedente di cinquant’anni fa. Da tenere in libreria. Semmai servisse. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Data: 22 luglio 2014 Pagina: 35

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Messaggero Estate

MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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Le tante facce del male perfetti i ragazzi della Pepe “Mort à vendre”, la dinamica rappresentazione di ieri ha piacevolmente stupito E dal fronte si levano le voci del dramma, canzoni, urla. Oggi si replica a Udine il programma di oggi

Un trascinante musical in piazza Duomo

Una scena dello spettacolo della Pepe, ieri a Cividale (Foto Phocus Agency)

◗ CIVIDALE

Paolo Fagiolo, “nascosto” nelle cartoline dell’epoca asburgica, sarà oggi in scena alle 18. Sopra, un quadro di “The old testament”, stasera in piazza

“La Grande guerra”, questa sera alle 23 al castello Canussio

Esattamente quello che non ti aspetti. Una sorpresa, gradevolissima: il dramma della guerra, dell’umana bestialità, della Mort à vendre copiosamente dispensata dal primo conflitto mondiale - e da qualsiasi altra pagina bellica - raccontato, cantato, sussurrato e gridato in un’altalena di spunti, di eco, di freddure capace, anche, di far ridere. Scenografia minimalista, per non dire inesistente - non servono fronzoli per dipingere la barbarie -, movenze e parole sovrane; parole... alte, figlie della penna di menti profonde - Bertolt Brecht, Kurt Weill, Karl Kraus; e ancora Boris Vian, Adele Hakim, Pierre Lemaitre, ed Irwin Shaw, Agloja Veteranyi, Carlo Tolazzi... per arrivare fino a un maestro del cinema, Stanley Kubrick -, e interpreti incisivi: non sono presenza nuova, a Mittelfest, i giovani attori dell'Accademia udinese Nico Pepe (diretti, nell'occasione, da Maril Van den Broek), e il ritorno ha segnato un bel momento di questa ventitreesima edizione del festival. Ben congegnata e curata nei minimi dettagli, la proposta scenica che ha sancito l'ufficiale debutto - ieri sera - del filone dedicato alla commemorazione dei cent'anni dall'attentato di Sarajevo: performance dinamica, frizzante, linguisticamente calibrata (spazio agli idiomi, perché si

sa: la guerra è piaga universale). Mort à vendre, dunque. Esistenza umana che diventa merce, dozzinale e abbondante: su uno spazio scenico oblungo, evocazione della trincea - o, comunque, del terreno di battaglia - ma, non di meno, delle stanze del potere, quelle in cui si decidono distruzione e pace, i talenti in erba della Pepe srotolano le tante facce (e i tanti perché) del male. Risuonano, nelle parlate originarie, le lettere dei soldati al fronte: un fiume sonoro fluttuante dal russo al francese, dall'italiano al tedesco - e fino al turco, all'arabo, al fiammingo racconta la tragedia vista dal basso, dalla prospettiva di chi ha avuto in sorte il ruolo di carne da macello. Ecco allora, evocate sulla sottile striscia di un palco calato fra il pubblico, le marce, la frontiera, i bombardamenti. Gli accampamenti e, da parte opposta, i luoghi del comando: «Non c’è l’ordine, senza la guerra!». Si susseguono, in vorticosa sequenza, passi da Generali a merenda (Brecht), le prospettive di una piccina (da I bambini nascono nella polenta, della Veteranyi), le atmosfere apocalittiche tratteggiate da Kraus... e così avanti. Insomma, vale la pena. Oggi si replica (nella sede della Civica Accademia, in Largo Ospedale Vecchio, alle 21): approfittatene. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA

● Alle 18. Il recital letterario “Le avventure del bravo soldato Švejk”, (Santa Maria dei Battuti), uno dei capolavori della letteratura ceca di Jaroslav Hašek, a cura del collettivo artistico Novadroga: protagonista e regista l’attore Paolo Fagiolo – è il primo dei tre appuntamenti a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Udine.Tutto ruota attorno al senso della guerra che ha pervaso l'Europa ed è entrata con forza anche nella letteratura soprattutto degli autori dell'est europeo, raccontata però con irresistibile comicità e una forza dissacrante ● Alle 18. In prima assoluta l'omaggio a Federigo Fiorillo compositore raffinato che negli anni a cavallo tra '700 e '800 seppe ben rappresentare lo spirito della musica europea. Il concerto eseguito dall'Accademia d'Archi Arrigoni, (Chiesa di San Francesco), che proporrà brani inediti dell'autore, nato in Germania ma figlio di italiani, è anche allegato al numero di “Amadeus” attualmente in edicola in un prezioso CD. ● Alle 20.30. Il teatro di figura, che quest'anno ritorna a Cividale, sarà di scena nello spettacolo al Teatro Ristori “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione” dedicato al padre delle “teste di legno”, il cividalese Vittorio Podrecca, a cento anni dalla fondazione della leggendaria Compagnia dei Piccoli. Lo spettacolo, nato da una collaborazione di Cassiopea e il Teatro Stabile Rossetti di Trieste su di una idea di Barbara Della Polla e Ennio Guerrato. ● Alle 22.30. Una originale rilettura del Vecchio Testamento nella versione di Re Giacomo d'Inghilterra datata 1611 è lo spettacolo-musical che il collettivo artistico internazionale con sede in Austria Loose Collective metteranno in scena in Piazza Duomo, “The Old Testament”: un vortice di follia in chiave eccentrica e stravagante, fra esperimenti dadaisti, beat-boxing e punk rock, lo spettacolo sicuramente più “weird” di questa edizione di Mittelfest. ● Alle 23. Il cinema d'autore italiano chiuderà la quarta giornata di Mittelfest con ancora al centro il primo conflitto mondiale con il capolavoro di Mario Monicelli “La Grande Guerra” (Castello Canussio) un film di culto oltre che una delle prime pellicole dedicate alla guerra del '15-'18 e che al tempo suscitò scalpore e polemiche. Un progetto di Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l'Università degli Studi di Udine. Prendono avvio da oggi anche gli appuntamenti con gli i protagonisti del festival, in programma ogni giorno al Caffè San Marco: alle 12 l’incontro pubblico con Ivica Buljan, in assoluto tra i più apprezzati registi della nuova scena europea. Conduce Roberto Canziani.


2014

MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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E dal fronte si levano le voci del dramma, canzon

“Mort à vendre”, la dinamica rappresentazione di ieri ha piacevolmente stupito E dal fronte si levano le voci del dramma, canzoni, urla. Oggi si replica a Udine il programma di oggi

Un trascinante musical in piazza Duomo

Una scena dello spettacolo della Pepe, ieri a Cividale (Foto Phocus Agency)

◗ CIVIDALE

Paolo Fagiolo, “nascosto” nelle cartoline dell’epoca asburgica, sarà oggi in scena alle 18. Sopra, un quadro di “The old testament”, stasera in piazza

ga”, poi magari si scopre che fumava banali spinelli. E comunque le nostre tematiche hanno una connotazione cronachistica. Come la pedofilia. Insomma stiamo in campana, ecco». Ora. Che Le avventure del bravo soldato Svejk sia un testo contro gli armamenti è chiaro e l’abbiamo già detto. «Appena lo finisci di leggere e inevitabilmente lo riavvolgi ci dice Fagiolo - ti resta la consapevolezza, forse banale e forse no, di quanto tutte le guerre

◗ CIVIDALE

siano davvero inutili. “Un male inevitabile”, è la frase tipica da alzata di spalle davanti alla carneficina. “Ogni tanto rimescolano il mondo”, un altro must frequente. No, non vanno bene e basta. La recentissima traduzione di Annalisa Cosentino ha rivelato una scrittura più aggressiva di Hašek rispetto a quella mascherata dalla precedente di cinquant’anni fa. Da tenere in libreria. Semmai servisse. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Esattamente quello che non ti aspetti. Una sorpresa, gradevolissima: il dramma della guerra, dell’umana bestialità, della Mort à vendre copiosamente dispensata dal primo conflitto mondiale - e da qualsiasi altra pagina bellica - raccontato, cantato, sussurrato e gridato in un’altalena di spunti, di eco, di freddure capace, anche, di far ridere. Scenografia minimalista, per non dire inesistente - non servono fronzoli per dipingere la barbarie -, movenze e parole sovrane; parole... alte, figlie della penna di menti profonde - Bertolt Brecht, Kurt Weill, Karl Kraus; e ancora Boris Vian, Adele Hakim, Pierre Lemaitre, ed Irwin Shaw, Agloja Veteranyi, Carlo Tolazzi... per arrivare fino a un maestro del cinema, Stanley Kubrick -, e interpreti incisivi: non sono presenza nuova, a Mittelfest, i giovani attori dell'Accademia udinese Nico Pepe (diretti, nell'occasione, da Maril Van den Broek), e il ritorno ha segnato un bel momento di questa ventitreesima edizione del festival. Ben congegnata e curata nei minimi dettagli, la proposta scenica che ha sancito l'ufficiale debutto - ieri sera - del filone dedicato alla commemorazione dei cent'anni dall'attentato di Sarajevo: performance dinamica, frizzante, linguisticamente calibrata (spazio agli idiomi, perché si

sa: la guerra è piaga universale). Mort à vendre, dunque. Esistenza umana che diventa merce, dozzinale e abbondante: su uno spazio scenico oblungo, evocazione della trincea - o, comunque, del terreno di battaglia - ma, non di meno, delle stanze del potere, quelle in cui si decidono distruzione e pace, i talenti in erba della Pepe srotolano le tante facce (e i tanti perché) del male. Risuonano, nelle parlate originarie, le lettere dei soldati al fronte: un fiume sonoro fluttuante dal russo al francese, dall'italiano al tedesco - e fino al turco, all'arabo, al fiammingo racconta la tragedia vista dal basso, dalla prospettiva di chi ha avuto in sorte il ruolo di carne da macello. Ecco allora, evocate sulla sottile striscia di un palco calato fra il pubblico, le marce, la frontiera, i bombardamenti. Gli accampamenti e, da parte opposta, i luoghi del comando: «Non c’è l’ordine, senza la guerra!». Si susseguono, in vorticosa sequenza, passi da Generali a merenda (Brecht), le prospettive di una piccina (da I bambini nascono nella polenta, della Veteranyi), le atmosfere apocalittiche tratteggiate da Kraus... e così avanti. Insomma, vale la pena. Oggi si replica (nella sede della Civica Accademia, in Largo Ospedale Vecchio, alle 21): approfittatene. Lucia Aviani

● Alle 18. Il recital letterario “Le avventure del bravo soldato Švejk”, (Santa Maria dei Battuti), uno dei capolavori della letteratura ceca di Jaroslav Hašek, a cura del collettivo artistico Novadroga: protagonista e regista l’attore Paolo Fagiolo – è il primo dei tre appuntamenti a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Udine.Tutto ruota attorno al senso della guerra che ha pervaso l'Europa ed è entrata con forza anche nella letteratura soprattutto degli autori dell'est europeo, raccontata però con irresistibile comicità e una forza dissacrante ● Alle 18. In prima assoluta l'omaggio a Federigo Fiorillo compositore raffinato che negli anni a cavallo tra '700 e '800 seppe ben rappresentare lo spirito della musica europea. Il concerto eseguito dall'Accademia d'Archi Arrigoni, (Chiesa di San Francesco), che proporrà brani inediti dell'autore, nato in Germania ma figlio di italiani, è anche allegato al numero di “Amadeus” attualmente in edicola in un prezioso CD. ● Alle 20.30. Il teatro di figura, che quest'anno ritorna a Cividale, sarà di scena nello spettacolo al Teatro Ristori “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione” dedicato al padre delle “teste di legno”, il cividalese Vittorio Podrecca, a cento anni dalla fondazione della leggendaria Compagnia dei Piccoli. Lo spettacolo, nato da una collaborazione di Cassiopea e il Teatro Stabile Rossetti di Trieste su di una idea di Barbara Della Polla e Ennio Guerrato. ● Alle 22.30. Una originale rilettura del Vecchio Testamento nella versione di Re Giacomo d'Inghilterra datata 1611 è lo spettacolo-musical che il collettivo artistico internazionale con sede in Austria Loose Collective metteranno in scena in Piazza Duomo, “The Old Testament”: un vortice di follia in chiave eccentrica e stravagante, fra esperimenti dadaisti, beat-boxing e punk rock, lo spettacolo sicuramente più “weird” di questa edizione di Mittelfest. ● Alle 23. Il cinema d'autore italiano chiuderà la quarta giornata di Mittelfest con ancora al centro il primo conflitto mondiale con il capolavoro di Mario Monicelli “La Grande Guerra” (Castello Canussio) un film di culto oltre che una delle prime pellicole dedicate alla guerra del '15-'18 e che al tempo suscitò scalpore e polemiche. Un progetto di Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l'Università degli Studi di Udine. Prendono avvio da oggi anche gli appuntamenti con gli i protagonisti del festival, in programma ogni giorno al Caffè San Marco: alle 12 l’incontro pubblico con Ivica Buljan, in assoluto tra i più apprezzati registi della nuova scena europea. Conduce Roberto Canziani.

Una scena dello spettacolo della Pepe, ieri a Cividale (Foto Phocus Agency)

o Svejk”, cult contro la guerra

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Le tante facce del perfetti ragazzi d Le tante facce deli male Data: 22 luglio 2014

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“La Grande guerra”, questa sera alle 23 al castello Canussio

Paolo Fagiolo, “nascosto” nelle cartoline dell’epoca asburgica, sarà oggi in scena alle 18. Sopra, un quadro di “The old testament”, stasera in piazza

Esattamente quello che non ti aspetti. Una sorpresa, gradevolissima: il dramma della guerra, dell’umana bestialità, della Mort à vendre copiosamente dispensata dal primo conflitto mondiale - e da qualsiasi altra pagina bellica - raccontato, cantato, sussurrato e gridato in un’altalena di spunti, di eco, di freddure capace, anche, di far ridere. Scenografia minimalista, per non dire inesistente - non servono fronzoli per dipingere la barbarie -, movenze e parole sovrane; parole... alte, figlie della penna di menti profonde - Bertolt Brecht, Kurt Weill, Karl Kraus; e ancora Boris Vian, Adele Hakim, Pierre Lemaitre, ed Irwin Shaw, Agloja Veteranyi, Carlo Tolazzi... per arrivare fino a un maestro del cinema, Stanley Kubrick -, e interpreti incisivi: non sono presenza nuova, a Mittelfest, i giovani attori dell'Accademia udinese Nico Pepe (diretti, nell'occasione, da Maril Van den Broek), e il ritorno ha segnato un bel momento di questa ventitreesima edizione del festival. Ben congegnata e curata nei minimi dettagli, la proposta scenica che ha sancito l'ufficiale debutto - ieri sera - del filone dedicato alla commemorazione dei cent'anni dall'attentato di Sarajevo: performance dinamica, frizzante, linguisticamente calibrata (spazio agli idiomi, perché si

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“La Grande guerra”, questa sera alle 23 al castello Canussio

sa: la guerra è piaga universale). Mort à vendre, dunque. Esistenza umana che diventa merce, dozzinale e abbondante: su uno spazio scenico oblungo, evocazione della trincea - o, comunque, del terreno di battaglia - ma, non di meno, delle stanze del potere, quelle in cui si decidono distruzione e pace, i talenti in erba della Pepe srotolano le tante facce (e i tanti perché) del male. Risuonano, nelle parlate originarie, le lettere dei soldati al fronte: un fiume sonoro fluttuante dal russo al francese, dall'italiano al tedesco - e fino al turco, all'arabo, al fiammingo DOVE I SOGNI racconta la tragedia vista dal SONO basso, dallaREALTÀ prospettiva di chi ha avuto in sorte il ruolo di carne da macello. Ecco allora, evocate sulla sottile striscia di un palco calato fra il pubblico, le marce, la frontiera, i bombardamenti. Gli accampamenti e, da parte opposta, i luoghi del comando: «Non c’è l’ordine, senza la guerra!». Si susseguono, in vorticosa sequenza, passi da Generali a merenda (Brecht), le prospettive di una piccina (da I bambini nascono nella polenta, della Veteranyi), le atmosfere apocalittiche tratteggiate da Kraus... e così avanti. Insomma, vale la pena. Oggi si replica (nella sede della Civica Accademia, in Largo Ospedale Vecchio, alle 21): approfittatene. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le tante facce del male perfetti i ragazzi della Pepe Data: 22 luglio 2014

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Un trascinante musical in piazza Duomo

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sa: la guerra è piaga universale). Mort à vendre, dunque. Esistenza umana che diventa merce, dozzinale e abbondante: su uno spazio scenico oblungo, evocazione della trincea - o, comunque, del terreno di battaglia - ma, non di meno, delle stanze del potere, quelle in cui si decidono distruzione e pace, i talenti in erba della Pepe srotolano le tante facce (e i tanti perché) del male. Risuonano, nelle parlate originarie, le lettere dei soldati al fronte: un fiume sonoro fluttuante dal russo al francese, dall'italiano al tedesco - e fino al turco, all'arabo, al fiammingo racconta la tragedia vista dal basso, dalla prospettiva di chi ha avuto in sorte il ruolo di carne da macello. Ecco allora, evocate sulla sottile striscia di un palco calato fra il pubblico, le marce, la frontiera, i bombardamenti. Gli accampamenti e, da parte opposta, i luoghi del comando: «Non c’è l’ordine, senza la guerra!». Si susseguono, in vorticosa sequenza, passi da Generali a merenda (Brecht), le prospettive di una piccina (da I bambini nascono nella polenta, della Veteranyi), le atmosfere apocalittiche tratteggiate da Kraus... e così avanti. Insomma, vale la pena. Oggi si replica (nella sede della Civica Accademia, in Largo Ospedale Vecchio, alle 21): approfittatene. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA

● Alle 18. Il recital letterario “Le avventure del bravo soldato Švejk”, (Santa Maria dei Battuti), uno dei capolavori della letteratura ceca di Jaroslav Hašek, a cura del collettivo artistico Novadroga: protagonista e regista l’attore Paolo Fagiolo – è il primo dei tre appuntamenti a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Udine.Tutto ruota attorno al senso della guerra che ha pervaso l'Europa ed è entrata con forza anche nella letteratura soprattutto degli autori dell'est europeo, raccontata però con irresistibile comicità e una forza dissacrante ● Alle 18. In prima assoluta l'omaggio a Federigo Fiorillo compositore raffinato che negli anni a cavallo tra '700 e '800 seppe ben rappresentare lo spirito della musica europea. Il concerto eseguito dall'Accademia d'Archi Arrigoni, (Chiesa di San Francesco), che proporrà brani inediti dell'autore, nato in Germania ma figlio di italiani, è anche allegato al numero di “Amadeus” attualmente in edicola in un prezioso CD. ● Alle 20.30. Il teatro di figura, che quest'anno ritorna a Cividale, sarà di scena nello spettacolo al Teatro Ristori “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione” dedicato al padre delle “teste di legno”, il cividalese Vittorio Podrecca, a cento anni dalla fondazione della leggendaria Compagnia dei Piccoli. Lo spettacolo, nato da una collaborazione di Cassiopea e il Teatro Stabile Rossetti di Trieste su di una idea di Barbara Della Polla e Ennio Guerrato. ● Alle 22.30. Una originale rilettura del Vecchio Testamento nella versione di Re Giacomo d'Inghilterra datata 1611 è lo spettacolo-musical che il collettivo artistico internazionale con sede in Austria Loose Collective metteranno in scena in Piazza Duomo, “The Old Testament”: un vortice di follia in chiave eccentrica e stravagante, fra esperimenti dadaisti, beat-boxing e punk rock, lo spettacolo sicuramente più “weird” di questa edizione di Mittelfest. ● Alle 23. Il cinema d'autore italiano chiuderà la quarta giornata di Mittelfest con ancora al centro il primo conflitto mondiale con il capolavoro di Mario Monicelli “La Grande Guerra” (Castello Canussio) un film di culto oltre che una delle prime pellicole dedicate alla guerra del '15-'18 e che al tempo suscitò scalpore e polemiche. Un progetto di Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l'Università degli Studi di Udine. Prendono avvio da oggi anche gli appuntamenti con gli i protagonisti del festival, in programma ogni giorno al Caffè San Marco: alle 12 l’incontro pubblico con Ivica Buljan, in assoluto tra i più apprezzati registi della nuova scena europea. Conduce Roberto Canziani.


Data: 22 luglio 2014

XXVIII

Pagina: 28

2014 Cultura&Spettacoli

Martedì 22 luglio 2014

PN

CIVIDALE - Fabrizio Arcuri, regista di Sketches, presente al Mittelfest, riscrive per L'Accademia degli Artefatti il testo che Elfriede Jelinek ha composto "riscrivendo" a sua volta il Faust di Goethe, per raccontare la storia di Elisabeth Fritzl, la giovane austriaca segregata per 24 anni nel bunker costruito dal padre che abusava di lei. Su un pannello viene proiettato il film con cui F.W. Murnau nel '26 creò un capolavoro della

VISTO A CIVIDALE

Sketches, le parole addormentano il teatro cinematografia espressionista con la sua libera "riscrittura" del Faust. Continui rimandi e rifacimenti che dovrebbero suggerire come il fatto di cronaca si sottragga alla manipolazione dei media e acquisti verità umana e forza di denuncia grazie al trattamento intellettuale e artistico dell'operazione. Buone le

intenzioni, sconvolgente il tema trattato, insopportabilmente noioso il risultato. Sono tre le attrici che si succedono in monologhi che sembrano interminabili, per quanto lo spettacolo sia piuttosto breve. La prima funge da prologo dimostrando come la donna sia trascurata, sottomessa e destinata alla de-

pressione. La seconda fornisce le coordinate della vicenda di Elisabeth, la terza descrive gli orrori del bunker. Per quanto brave, le attrici non riescono a rendere interessante un testo fatto di molte parole e non di cose. Non prende e non smuove. In prima fila qualcuno si addormenta. Sorprende come un tema così sconvolgente possa perdere ogni forza per l'uso inefficace dei linguaggi teatrali. Non è ancora finita: le attrici

per rendere ancora più sofisticata la "riscrittura" e indurre il pubblico a indagare significati non espliciti, indossano costumi di peluche. Incuranti del calore estivo e del surriscaldamento della piccola sala dei "Battuti" si presentano come renna, orsacchiotto e coniglietto. Per non fare brutta figura è opportuno non avanzare spiegazioni freudiane. Gianni Cianchi © riproduzione riservata

Tra gli spettacoli odierni la nuova produzione “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione”

Il Mittelfest omaggia VittorioPodrecca CIVIDALE - Proseguono, anche nel segno del centenario della Grande Guerra, i percorsi di Mittelfest: oggi sarà proprio la letteratura trasposta nella dimensione teatrale ad aprire gli incontri in calendario con il recital letterario “Le avventure del bravo soldato Švejk”, (Santa Maria dei Battuti ore 18), uno dei capolavori della letteratura ceca di Jaroslav Hašek, a cura del collettivo Novadroga: il recital – protagonista e regista l’attore Paolo Fagiolo – è il primo dei tre appuntamenti a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e

Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Udine. Tutto ruota attorno al senso della guerra che ha pervaso l'Europa ed è entrata con forza anche nella letteratura soprattutto degli autori dell'est europeo, raccontata però con irresistibile comicità e una forza dissacrante (proiezioni di Massimo Mucchiut). In prima assoluta l'omaggio a Federigo Fiorillo compositore raffinato che negli anni a cavallo tra '700 e '800 seppe ben rappresentare lo spirito della musica europea. Il concerto eseguito dall'Accademia d'Archi Arrigoni, (Chiesa di

San Francesco ore 18), che proporrà brani inediti dell'autore, nato in Germania ma figlio di italiani, è anche allegato al numero di Amadeus attualmente in edicola in un prezioso CD. Il teatro di figura, che quest'anno ritorna a Cividale per affascinare grandi e piccoli, sarà di scena nello spettacolo al Teatro Ristori (ore 20.30) “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione” dedicato al padre delle “teste di legno”, il cividalese Vittorio Podrecca, a cento anni dalla fondazione della leggendaria Compagnia dei Piccoli. Lo spettacolo, nato da una collaborazione di

AL TEATRO RISTORI Stasera “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione” Cassiopea e il Teatro Rossetti di Trieste su idea di Barbara Della Polla e Ennio Guerrato, racconta le vicende di Podrecca e della sua Compagnia che hanno attraversato la storia e la cultura italiana. Un’originale rilettura del Vecchio Testamento nella versione di Re Giacomo d'Inghilterra datata 1611 è lo spettacolo-musical che il collettivo artistico internazionale con sede in Austria Loose Collective metteranno in scena in Piazza Duomo

(ore 22.30), “The Old Testament”, fra esperimenti dadaisti, beat-boxing e punk rock. Il cinema d'autore italiano chiuderà la giornata con il film di Mario Monicelli “La Grande Guerra” (Castello Canussio ore 23). Prendono avvio anche gli appuntamenti quotidiani con i protagonisti del festival al Caffè San Marco: alle 12 Ivica Buljan, in assoluto tra i più apprezzati registi della nuova scena europea, dialoga con Roberto Canziani.

LA RECENSIONE La performance itinerante "Ruedis" di Arearea apprezzata dal pubblico

Danza e bici per rievocare il dinamismo bellico Federica Sassara CIVIDALE

Come di fronte al ready made “Ruota di bicicletta” di Duchamp, sostiamo in piazza San Francesco davanti a una Bianchi anni trenta montata su cavalletto, luogo dell’anima di una quotidianità antica. Panni stesi sul filo tirato fra bici e casa, il cestino trasformato in toilette per la rasatura, il rituale della vestizione, un morso al pane e via, pronti per inforcare la bici e la vita. Inizia così “Ruedis- ruote di confine”, lo spettacolo itinerante di Arearéa creato da Marta Bevilacqua per il Mittelfest, con un carismatico Roberto Cocconi raggiunto dalla compagnia per un quadro dadaista di efficace suggestione. I danzatori brandiscono ruote di bicicletta in prove dinamiche di relazione fra umano e meccanico, in improbabili visioni cinetiche da fermi, finché un allarme antiaereo li mette in fuga verso la prossima location. Accompagnata dal vivo dalla musica “balcanico-futurista” di Leo Virgili, Gabriele Cancelli e Marko Lasic, la compagnia udinese danza La Grande Guerra su telai del primo Novecento, raccontando con

graffiante ironia - in quattro quadri evocativi dislocati in altrettanti spazi urbani di Cividale - l’esaltazione fanatica del dinamismo, del patriottismo e della gloria che hanno spinto il mondo alla follia della guerra, e ricercando in questo “frastuono futurista” l’affermazione della vita. Allora il Foro Giulio Cesare è la “Trincea”, raccontata come il gioco del fazzoletto con le bandierine dell’Europa in guerra e l’Italia sempre disorientata e fuori posto; il sagrato del Duomo accoglie un “Muto” matrimonio con maschere anti gas, la bici divenuta altare; il Ponte del Diavolo intravede “Orizzonti”, mentre i danzatori lasciano la scena portando la bici come Cristo la sua croce. Entusiasta il folto pubblico, convinto da una danza totale, che si mescola col suolo, si fa tutt’uno con la bici, efficacemente suggestiva. © riproduzione riservata

SENTITI A CIVIDALE

Con Bronzi e Camerata Salzburg in viaggio tra le note di Vienna

LA GUERRA IN BICI Ruedis, ruote di confine ha animato il centro di Cividale per Mittelfest (foto LdA)

CIVIDALE - Il concerto "Wiener klassik und moderne" - della Camerata Salzburg, con Enrico Bronzi direttore e violoncello solista - è tutta bellezza. Difficile pensare a un periodo di cambiamenti e innovazioni in ambito musicale come nella Vienna di quel secolo abbondante che da fine ’700 giunge agli inizi del ’900. Si apre coi Sei Ländler KV 606 di Mozart, giocati sull'idea di danza, che Bronzi sottolinea con una direzione che ha lasciato spazio all'orchestra, suo docile e prezioso strumento. Con salto temporale, il programma passa a Schönberg con i 10 Waltzes: opera giovanile, già sintomatica degli sviluppi futuri della sua musica, della quale viene esaltato lo spirito della danza. Ritorno al classico con il Concerto in do magg. per violoncello e orchestra di Haydn, dove appare evidente come l'evoluzione che l’autore portò nella musica la si ritrovi anche nei concerti, laddove lo strumento solista (qui Bronzi) ha una propria fisionomia e indipendenza che mette in dialogo con l'orchestra. Esecuzione bellissima, sublime nell'Adagio; così come nel fuori programma Adagio cantabile dalla Sinfonia n. 13 sempre di Haydn. Altro salto e siamo nel ’900 con i Fünf Stücke op. 5 di Webern, nei quali il linguaggio musicale è nuovo rispetto ai precedenti. Specie a confronto della conclusiva Sinfonia n. 6 in do magg. D 589 di Schubert, opera che si sta liberando degli influssi beethoveniani per privilegiare una diversa cantabilità dei sentimenti. Nico Nanni © riproduzione riservata

Marionette&burattini per tremila spettatori CIVIDALE - Successo oltre ogni aspettativa per la 21^ edizione dello storico festival Marionette&Burattini nelle Valli del Natisone, promosso dal Centro Teatro Animazione e figure per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi: oltre 3000 spettatori hanno seguito, da venerdì a domenica, il programma di spettacoli del weekend allestito con prestigiose ospitalità italiane e straniere, e con il percorso di “letteratura e figure” che ha presentato due produzioni targate Cta. Intanto, fino a sabato a Cividale, nell’ambito di Mittelfest 2014, è di scena il cartellone di Mittel_Figura, che offre al pubblico di Mittelfest una sezione organica dedicata al Teatro d’Animazione. Un percorso di “tendenze e tecniche”, rappresentativo dei segnali e delle novità che provengono dal teatro di figura del nostro tempo.


VittorioPodrecca Maria dei Battuti ore 18), uno dei capolavori della letteratura ceca di Jaroslav Hašek, a cura CIVIDALE - Proseguono, an- Letterature Straniere dell’Unidel Novadroga: il reciversità degli Studi di Udine. che nel collettivo segno del centenario della Grande Guerra, i percorsi Tutto ruota attorno al senso tal – protagonista e regista l’attodi Mittelfest: oggi sarà proprio della guerra che ha pervaso l'Europa è entrata dei con forza lare letteratura nella – Paolotrasposta Fagiolo è il edprimo anche nella letteratura sopratdimensione teatrale ad aprire 2014 autori glitre incontri in calendario con il tutto appuntamenti a degli cura didell'est An-eurorecital letterario “Le avventure peo, raccontata però con irresistibile comicità e una forza del bravo soldato Švejk”, (Santa e nalisa Cosentino Luigi Reitani Maria dei Battuti ore 18), uno dissacrante (proiezioni di MassiIn prima assoludei capolavori della letteratura mo Mucchiut). per il Dipartimento di Lingue e ceca di Jaroslav Hašek, a cura ta l'omaggio a Federigo Fiorillo del collettivo Novadroga: il recital – protagonista e regista l’attore Paolo Fagiolo – è il primo dei tre appuntamenti a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e

compositore raffinato che negli anni a cavallo tra '700 e '800 seppe ben rappresentare lo spirito della musica europea. Il concerto eseguito dall'Accademia d'Archi Arrigoni, (Chiesa di

dissacrante (proiezioni di Massi- scena nello spetta mo Mucchiut). In prima assolu- Ristori (ore 20.30) ta l'omaggio a Federigo Fiorillo Una meravigliosa San Francesco ore 18), che dedicato al padre compositore raffinato che negli proporrà brani inediti dell'autoAL TEATRO RISTORI Stasera “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione” Data: 22 luglio 2014 re, nato in Germania ma figlio legno”, il cividales anni a cavallo tra '700 e '800 di italiani, è anche allegato al Cassiopea e il Teatro Rossetti di (ore 22.30), “The Old TestaPagina: 28 (dettaglio) ment”, fra esperimenti dadaisti, Trieste su idea di Barbara Della numero di Amadeus attualmena cento ann seppe ben rappresentare lo spi- drecca, te in edicola in un prezioso CD. Polla e Ennio Guerrato, raccon- beat-boxing e punk rock. Il cinema d'autore italiano chiudeta le vicende di Podrecca e della Il teatro di figura, che quest'anrito della musica europea. Il zione della leggen no ritorna a Cividale per affasci- sua Compagnia che hanno attra- rà la giornata con il film di Mario dei Monicelli “La GrandeL la storia e la cultura gnia nare grandi e piccoli, sarà di versato Piccoli. concerto eseguito dall'AccadeGuerra” (Castello Canussio ore scena nello spettacolo al Teatro italiana. 23). Prendono avvio anche gli Un’originale riletturadi del Vec- nato Ristori (ore 20.30) “DaiArrigoni, 3 ai 93. da una colla mia d'Archi (Chiesa Una meravigliosa invenzione” chio Testamento nella versione appuntamenti quotidiani con i dedicato al padre delle “teste di legno”, il cividalese Vittorio Podrecca, a cento anni dalla fondazione della leggendaria Compagnia dei Piccoli. Lo spettacolo, nato da una collaborazione di

di Re Giacomo d'Inghilterra datata 1611 è lo spettacolo-musical che il collettivo artistico internazionale con sede in Austria Loose Collective metteranno in scena in Piazza Duomo

protagonisti del festival al Caffè San Marco: alle 12 Ivica Buljan, in assoluto tra i più apprezzati registi della nuova scena europea, dialoga con Roberto Canziani.

LA RECENSIONE La performance itinerante "Ruedis" di Area

Danza e bici per rievocare il din

LA RECENSIONE La performance itinerante "Ruedis" di Arearea apprezzata dal pubblico

Danza e bici per rievocare il dinamismo bellico Federica Sassara

Federica Sassara CIVIDALE

Come di fronte al ready made “Ruota di bicicletta” di Duchamp, sostiamo in piazza San Francesco davanti a una Bianchi anni trenta montata su cavalletto, luogo dell’anima di una quotidianità antica. Panni stesi sul filo tirato fra bici e casa, il cestino trasformato in toilette per la rasatura, il rituale della vestizione, un morso al pane e via, pronti per inforcare la bici e la vita. Inizia così “Ruedis- ruote di confine”, lo spettacolo itinerante di Arearéa creato da Marta Bevilacqua per il Mittelfest, con un carismatico Roberto Cocconi raggiunto dalla compagnia per un quadro dadaista di efficace suggestione. I danzatori brandiscono ruote di bicicletta in prove dinamiche di relazione fra umano e meccanico, in improbabili visioni cinetiche da fermi, finché un allarme antiaereo li mette in fuga verso la prossima location. Accompagnata dal vivo dalla musica “balcanico-futurista” di Leo Virgili, Gabriele Cancelli e Marko Lasic, la compagnia udinese danza La Grande Guerra su telai del primo Novecento, raccontando con

graffiante ironia - in quattro quadri evocativi dislocati in altrettanti spazi urbani di Cividale - l’esaltazione fanatica del dinamismo, del patriottismo e della gloria che hanno spinto il mondo alla follia della guerra, e ricercando in questo “frastuono futurista” l’affermazione della vita. Allora il Foro Giulio Cesare è la “Trincea”, raccontata come il gioco del fazzoletto con le bandierine dell’Europa in guerra e l’Italia sempre disorientata e fuori posto; il sagrato del Duomo accoglie un “Muto” matrimonio con maschere anti gas, la bici divenuta altare; il Ponte del Diavolo intravede “Orizzonti”, mentre i danzatori lasciano la scena portando la bici come Cristo la sua croce. Entusiasta il folto pubblico, convinto da una danza totale, che si mescola col suolo, si fa tutt’uno con la bici, efficacemente suggestiva.

CIVIDALE

Come di fronte al ready made “Ruota di bicicletta” di Duchamp, sostiamo in piazza San Francesco davanti a una Bianchi anni trenta montata su cavalletto, luogo dell’anima di una quotidianità antica. Panni stesi sul filo tirato fra bici e casa, il cestino trasformato in toilette per la rasatura, il rituale della vestizione, un morso al pane e via, pronti per inforcare la bici e la vita. Inizia così “Ruedis- ruote di confine”, lo spettacolo itinerante di Arearéa creato da Marta Bevilacqua © riproduzione riservata per il Mittelfest, con un carismatico Roberto Cocconi raggiunto dalla compagnia per un quadro dadaista di efficace suggestione. I danzatori brandiscono ruote di bicicletta in prove dinamiche di relazione fra umano e meccanico, in improbabili visioni cinetiche da fermi, finché un allarme antiaereo li mette in fuga verso la prossima location. Accompagnata dal vivo dalla musica “balcanico-futurista” di Leo Virgili, Gabriele Cancelli e Marko Lasic, la compagnia udinese danza La Grande Guerra su telai del primo Novecento, raccontando con

Marionette&burattini per tremila spettatori

CIVIDALE - Successo graffiante SENTITI ironiaA CIVIDALE - in quattro oltre ogni aspettativa per la 21^ edizione delquadri evocativi dislocati in lo storico festival Con Bronzi e Camerata Salzburg Marionette&Burattini altrettanti spazi urbani di Civinelle Valli del Natisone, in viaggio tra le note di Vienna promosso dal Centro Tedale - l’esaltazione fanatica del atro Animazione e figuCIVIDALE - Il concerto "Wiener klassik und moderre per la direzione artidinamismo, del patriottismo ne" - della Camerata Salzburg, con EnricoeBronzi stica di Roberto Piaggio direttore e violoncello solista - è tutta bellezza. e Antonella Caruzzi: oldella gloria che hanno spinto il Difficile pensare a un periodo di cambiamenti e tre 3000 spettatori haninnovazioni in ambito musicale come nella Vienna di no seguito, da venerdì a mondo alla follia della guerra, e quel secolo abbondante che da fine ’700 giunge agli domenica, il programinizi del ’900. Si apre coi Sei Ländler KV 606 di ma di spettacoli del ricercando in questo “frastuoMozart, giocati sull'idea di danza, che Bronzi sottoliweekend allestito con nea con una direzione che ha lasciato spazio all'orcheprestigiose ospitalità itaCI no futurista” l’affermazione delstra, suo docile e prezioso strumento. Con salto liane e straniere, e con temporale, il programma passa a Schönberg con i 10 il percorso di “letteratune la vita. Waltzes: Allora il Foro Giulio opera giovanile, già sintomatica degli svilupra e figure” che ha prepi futuri della sua musica, della quale viene esaltato lo dir sentato due produzioni Cesare èspirito la “Trincea”, raccontadella danza. Ritorno al classico con il Concerto targate Cta. Intanto, fiin do magg. per violoncello e orchestra di Haydn, dove Di no a sabato a Cividale, ta comeappare il gioco del fazzoletto evidente come l'evoluzione che l’autore portò nell’ambito di Mittelfest nella musica la si ritrovi anche nei concerti, laddove lo inn con le ban2014, è di scena il cartelstrumento solista (qui Bronzi) ha una propria fisionolone di Mittel_Figura, qu d i e r i mia n eeindipendenza che mette in dialogo con l'orcheche offre al pubblico di stra. Esecuzione bellissima, sublime nell'Adagio; così Mittelfest una sezione LA GUERRA come nel fuori programma Adagio cantabile dalla ini dell’Euroorganica dedicata al TeIN BICI Sinfonia n. 13 sempre di Haydn. Altro salto e siamo atro d’Animazione. Un Ruedis, nel ’900 con i Fünf Stücke op. 5 di Webern, nei quali il Mo pa percorso di “tendenze e ruote in guerlinguaggio musicale è nuovo rispetto ai precedenti. tecniche”, rappresentadi confine ne Specie a confronto della conclusiva Sinfonia n. 6 in do ra e l’Italia tivo dei segnali e delle ha animato magg. D 589 di Schubert, opera che si sta liberando novità che provengono il centro str degli sempre di-influssi beethoveniani per privilegiare una dal teatro di figura del di Cividale diversa cantabilità dei sentimenti. nostro tempo. per Mittelfest tem Nico Nanni sorientata e (foto LdA) © riproduzione riservata Wa fuori posto; pi il sagrato spi del Duomo in accoglie un ap “Muto” mane trimonio str con maschemi re anti gas, str la bici divenuta altare; il Ponte LA GUERRA com del Diavolo intravede “Orizzon- IN BICI Sin ti”, mentre i danzatori lasciano Ruedis, ne la scena portando la bici come ruote lin Cristo la sua croce. Entusiasta di confine Sp il folto pubblico, convinto da ha animato ma una danza totale, che si mesco- il centro de la col suolo, si fa tutt’uno con la di Cividale div bici, efficacemente suggestiva. per Mittelfest (foto LdA) © riproduzione riservata

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SENTITI A CIVIDALE

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LA GUERRA IN BICI Ruedis, ruote di confine ha animato il centro di Cividale per Mittelfest (foto LdA)

CIVIDALE - Il concerto "Wiener klassik und moderne" - della Camerata Salzburg, con Enrico Bronzi direttore e violoncello solista - è tutta bellezza. Difficile pensare a un periodo di cambiamenti e innovazioni in ambito musicale come nella Vienna di quel secolo abbondante che da fine ’700 giunge agli inizi del ’900. Si apre coi Sei Ländler KV 606 di Mozart, giocati sull'idea di danza, che Bronzi sottolinea con una direzione che ha lasciato spazio all'orchestra, suo docile e prezioso strumento. Con salto temporale, il programma passa a Schönberg con i 10 Waltzes: opera giovanile, già sintomatica degli sviluppi futuri della sua musica, della quale viene esaltato lo spirito della danza. Ritorno al classico con il Concerto in do magg. per violoncello e orchestra di Haydn, dove appare evidente come l'evoluzione che l’autore portò nella musica la si ritrovi anche nei concerti, laddove lo strumento solista (qui Bronzi) ha una propria fisionomia e indipendenza che mette in dialogo con l'orchestra. Esecuzione bellissima, sublime nell'Adagio; così come nel fuori programma Adagio cantabile dalla Sinfonia n. 13 sempre di Haydn. Altro salto e siamo nel ’900 con i Fünf Stücke op. 5 di Webern, nei quali il linguaggio musicale è nuovo rispetto ai precedenti. Specie a confronto della conclusiva Sinfonia n. 6 in do magg. D 589 di Schubert, opera che si sta liberando degli influssi beethoveniani per privilegiare una diversa cantabilità dei sentimenti. Nico Nanni © riproduzione riservata

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23). Prendono avvio anche gli appuntamenti quotidiani con i protagonisti del festival al Caffè Data: 22 luglio 2014 San Marco: alle 12 Ivica Buljan, Pagina: 28 in assoluto tra(dettaglio) i più apprezzati registi della nuova scena europea, dialoga con Roberto Canziani.

Arearea apprezzata dal pubblico

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CIVIDALE - Il concerto "Wiener klassik und moderne" - della Camerata Salzburg, con Enrico Bronzi direttore e violoncello solista - è tutta bellezza. Difficile pensare a un periodo di cambiamenti e innovazioni in ambito musicale come nella Vienna di quel secolo abbondante che da fine ’700 giunge agli inizi del ’900. Si apre coi Sei Ländler KV 606 di Mozart, giocati sull'idea di danza, che Bronzi sottolinea con una direzione che ha lasciato spazio all'orchestra, suo docile e prezioso strumento. Con salto temporale, il programma passa a Schönberg con i 10 Waltzes: opera giovanile, già sintomatica degli sviluppi futuri della sua musica, della quale viene esaltato lo spirito della danza. Ritorno al classico con il Concerto in do magg. per violoncello e orchestra di Haydn, dove appare evidente come l'evoluzione che l’autore portò nella musica la si ritrovi anche nei concerti, laddove lo strumento solista (qui Bronzi) ha una propria fisionomia e indipendenza che mette in dialogo con l'orchestra. Esecuzione bellissima, sublime nell'Adagio; così come nel fuori programma Adagio cantabile dalla Sinfonia n. 13 sempre di Haydn. Altro salto e siamo nel ’900 con i Fünf Stücke op. 5 di Webern, nei quali il linguaggio musicale è nuovo rispetto ai precedenti. Specie a confronto della conclusiva Sinfonia n. 6 in do magg. D 589 di Schubert, opera che si sta liberando degli influssi beethoveniani per privilegiare una diversa cantabilità dei sentimenti. Nico Nanni © riproduzione riservata

Marionette&burattini per tremila spettatori CIVIDALE - Successo oltre ogni aspettativa per la 21^ edizione dello storico festival Marionette&Burattini nelle Valli del Natisone, promosso dal Centro Teatro Animazione e figure per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi: oltre 3000 spettatori hanno seguito, da venerdì a domenica, il programma di spettacoli del weekend allestito con prestigiose ospitalità italiane e straniere, e con il percorso di “letteratura e figure” che ha presentato due produzioni targate Cta. Intanto, fino a sabato a Cividale, nell’ambito di Mittelfest 2014, è di scena il cartellone di Mittel_Figura, che offre al pubblico di Mittelfest una sezione organica dedicata al Teatro d’Animazione. Un percorso di “tendenze e tecniche”, rappresentativo dei segnali e delle novità che provengono dal teatro di figura del nostro tempo.


Data: 22 luglio 2014 Pagina: 1

2014

Mittelfest: pestro dogajanje z nekaj vrhunci Alojzu Rebuli odličje sv. Cirila in Metoda Na Goriškem prispevki za sanacijo azbesta št. 168 (21.101) leto LXX . PRIMORSKI DNEVNIK je začel izhajati v Trstu 13. maja 1945, njegov predhodnik PARTIZANSKI DNEVNIK pa 24. novembra 1943 v vasi Zakriž nad Cerknim, razmnožen na ciklostil. Od 5. do 17. septembra 1944 se je tiskal v tiskarni "Doberdob" v Govcu pri Gorenji Trebuši, od 18. septembra 1944 do 1. maja 1945 v tiskarni "Slovenija" pod Vojskim pri Idriji, do 7. maja 1945pa v osvobojenem Trstu, kjer je izšla zadnja številka. Bil je edini tiskani partizanski DNEVNIK v zasužnjeni Evropi. TRST - Ul. Montecchi 6 - Tel. 040 7786300, fax 040 7786339 GORICA - Ul. Garibaldi 9 - Tel. 0481 356320, fax 0481 356329 ČEDAD - Ul. Ristori 28 - Tel. 0432 731190 Internet: http://www.primorski.eu/

e-mail: redakcija@primorski.eu

TOREK, 22. JULIJA 2014

Izrael in slaba vest Zahoda

@

POŠTNINA P Poste Italian Abbonament (convertito i n° 46) art. 1,

1,2

BLIŽNJI VZHOD - Po krvavi nedelji se je nasilje tudi včeraj nadaljevalo

Izraelska raketa zad bolnišnico v Gazi: 4

MARTIN BRECELJ

Okrepljena diplomatska prizadevanja za pr

Znani italijanski filozof in nekdanji evropski poslanec Gianni Vattimo je pred nekaj dnevi šokiral italijansko in širšo javnost z ostrimi kritikami na račun Izraela, vpletenega v vnovičen oborožen spopad s Palestinci. V intervjuju za oddajo radijske mreže Radio 24 La Zanzara je 17. t. m. zatrdil, da v judovski državi vlada »fašistični režim«, ki »uničuje palestinski narod«. Po njegovih besedah gre za »naciste«, ki so mogoče »še malce slabši od Hitlerja«, ker uživajo podporo zahodnih demokracij. Italijanski filozof je pozval k

GAZA, JERUZALEM - Dan po najbolj krvavem dnevu v šestih letih na območju Gaze, ki je v nedeljo zahteval 140 palestinskih življenj, so se včeraj okrepili pozivi in diplomatska prizadevanja za prekinitev ognja med Izraelom in Hamasom. S ciljem doseči prekinitev ognja je včeraj v Egipt že prispel generalni sekretar ZN Ban Ki Moon v okviru svoje bližnjevzhodne turneje. V Kairo je v okviru teh prizadevanj prispel tudi ameriški zunanji minister John Kerry. Izrael je operacijo v Gazi nadaljeval, tako da je bilo v 14 dneh operacije ubitih že več kot 570 Palestincev, večinoma civilistov, in 27 Izraelcev. Med

UKRAJINA - Po sestrelitvi malezijskega potni

Odpeljali posmrtne ost Visoka napetost med ZD KIJEV - Nizozemski strokovnjaki za sodno medicino so na vzhodu Ukrajine včeraj začeli pregledovati trupla žrtev strmoglavljenja malezijskega letala. Vlak s posmrtnimi ostanki, ki so shranjeni v hladilnih vagonih, je sinoči odpeljal v Harkov. Visok predstavnik ruske vojske je včeraj zatrdil, da je blizu malezijskega potniškega letala, preden je strmo-


Data: 22 luglio 2014

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Torek, 22. julija 2014

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2014

K U LT U R A

ČEDAD - Uvodni dan 23. Mittelfesta

Zakaj zlodeju uspe premamiti človeka

Tržaški Verdi nastopil s Stravinskim - SMG »udarilo« s Frljićevim projektom Glasba. Mittelfest 2014 je začel razvijati svojo pripoved o »nemirni Evropi« z glasbo. Če tokrat odmislimo slovesni uvodni takt z Riccardom Mutijem in tudi mlada trobila uradnega začetka, so nalogo, da uvede festivalski program, zaupali solistom opernega orkestra Verdi in Stravinskemu. V bivši cerkvi sv. Frančiška je sedemčlanski glasbeni ansambel tržaškega Verdija z igralcem izvedel svojstveno delo Histoire du soldat. Mimirana pripoved, kot delo opredeljujejo, je nastalo leta 1918: glasbo je napisal Igor Stravinski, libreto pa Charles Ferdinand Ramuz. Za to «blazno pobudo», kot jo je označil Stravinski, se je skladatelj navdihnil ob zgodbi o vojaku, ki ga skuša in premami zlodej. Kljub nedvomno ruskemu pečatu Histoire du soldat še danes lahko nagovarja širše občinstvo. Z glasbenega vidika je delo sestavljeno iz različnih žanrov, skladatelj pa je posameznim glasbilom zaupal posamezne vloge, ki jih interpretira igralec. Massimo Somaglino je prijetno podal zgodbo o vojaku, ki ga na poti domov zmoti zlodej … Ansambel, ki je prepričljivo podal domiselno glasbeno mešanico Stravinskega, so sestavljali: Stefano Furini – violina, Angelo Colagrossi – kontrabas, Marco Masini – klarinet, Matteo Rivi – fagot, Massimiliano Morosini – trobenta, Domenico Lazzaroni – pozavna, Fabian Perez Tedesco – tolkala. »Prekleta« predstava, »blagoslovljena« z nagradami Desetič. Slovensko mladinsko gledališče je med najbolj zvestimi gosti čedajskega festivala. Tokrat, desetič, se je predstavilo še posebej »udarno«. Avtorski projekt režiserja Oliverja Frljića Preklet naj bo izdajalec svoje domovine! je predstava, ki šokira in navduši. Šokira gledalce, posebno tiste, ki so vajeni tradicionalnega teatra, navdušuje pa ljubitelje sodobnega gledališča in recenzente. Z vsebinsko in verbalno ostro predstavo sta Frljić in SMG pobrala že vrsto nagrad na mednarodnih festivalih. Naslov je avtor povzel po himni bivše Jugoslavije in vsebinsko se navezuje na razpad države in vojno med nekdanjimi članicami. Teze, odnosi med narodnostmi v novih

republikah, njihove krivde v klanju na Balkanu, odnos do zastave in drugih simbolov, so podane izzivalno. In to na vseh ravneh. V nagovarjanju občinstva. V dialogih med nastopajočimi. V izpostavljanju univerzalnih vrednot. Predstava je v slovenščini (z nadnapisi v posameznih jezikih), v nastopih na tujem pa priredijo »odlomek o krivdi«. V slovenskem izvirniku gre za javno »obtoževanje« Slovencev zaradi odločitev ob razpadu Jugoslavije in dogodkov med vojno na Balkanu. Npr. glede »nevmešavanja« ob tragedijah, kot se je odigrala v Srebrenici. Na tujem, in tokratna je bila že 57. predstava izven Slovenije, prilagodijo odlomek gostitelju. V Čedadu je igralec – v angleščini – verbalno napadel Italijane in jih obtoževal, da se, vsemu navkljub, še opredeljujejo za Berlusconija, glede

priseljencev pa podpirajo zakon Bossi-Fini. In na koncu še, dokaj klavrno, obračunavanje med igralci. V neizprosnem boju med sovraštvom in ljubeznijo Frljić z igralci razkriva obstoječe mehanizme oblasti in medosebnih odnosov, v ospredje pa postavlja univerzalne teme, kot so meje umetniške in osebne svobode, kolektivna in posameznikova odgovornost, razne oblike nestrpnosti. Predstava v odlični igralski interpretaciji, nad katero ne moreš biti ravnodušen. Lahkotnost sodobnega baleta z dvojčkoma Bubeniček Družinska umetniška »zaznamovanost« ni nekaj izrednega, bolj neobičajno je, da sta dvojčka vrhunska baletnika. In da plešeta v različnih prestižnih ansamblih. Izjemoma pa nastopata skupaj. Ji\\u0159i in Otto Bu-

Prizor iz predstave SMG, ki je zaznamovala uvodni večer festivala

beniček sta s solisti uglednih nemških in švedskega baletnega ansambla na osrednjem čedajskem trgu v soboto zvečer zaključila sobotni program. Češka dvojčka, ki plešeta v hamburškem ansamblu oz. v SemperOper Balletu, sta priznana poustvarjalca, preizkušata pa se tudi kot ustvarjalca. V Čedadu so odplesali dve koreografiji Ji\\u0159ija, pri obeh pa je kot kostumograf sodeloval Otto, za eno je podpisal celo glasbo. Plesni večer je lahkotno in elegantno uvedla koreografija Ji\\u0159ija Bubenička Le souffle de l'Esprit, ustvarjena leta 2007 za züri-

LUCA D’AGOSTINO

ški balet. Na prijetno prepleteno glasbo (Bach, Hoffstetter, Pachelbel, O. Bubeniček) je Ji\\u0159i Bubeniček sestavil privlačne plesne prizore. Toccato je Ji\\u0159i Bubeniček ustvaril leta 2009 za slovito skupino New York City Ballet, glasbo in kostume pa je prispeval Otto. Še najbolj pa je številno občinstvo prepričala zaključna točka, Les indomptes. Koreografijo Claudea Brumachona (1992) na dopadljivo glasbo Wima Mertensa sta izvedla dvojčka Ji\\u0159i in Otto Bubeniček. In dokazala, da sta odlična interpreta. (bip)

MITTELFEST 2014 - Bogat nedeljski program

Pestro dogajanje z nekaj vrhunci

Po koncertu ansambla Camerata Salzburg v glasbenem sporedu še »lahkotna« tržaška Contrada z glasbeno komedijo Sciantose V prvi festivalski vikend so organizatorji skušali uvrstiti čim več odmevnih dogodkov. Pri tem jim je bilo naklonjeno vreme. In sončni dnevi in ne preveč hladni večeri pritegnejo številne gledalce. Za nedeljo so morda predvideli celo preveč predstav, tako da se je organizacijsko kolesje malo zaskočilo. Sicer pa na festivalih nikoli ne moreš videti prav vsega. Potujoča plesna furlanska kolesa Ruedis Tako je Marta Bevilacqua (Arearea) naslovila svojo koreografijo v 4 dejanjih na različnih prizoriščih. Z njo so jo odplesali še Luca Campanella, Roberto Cocconi, Valentina Saggin, Anna Savanelli in Luca Zampar. Mimirane prizore bolj kot plesne korake v pravem pomenu besede so izvajali na izvirno glasbo Lea Virgilija in Gabrieleja Cancellija, z avtorjema pa jo je v živo izvajal še Marko Lasič. Ruedis, obmejna kolesa, naj bi se – po zamisli avtorjev – vrtela proti vojni, saj so bili v

Trio en travesti in Ariella Reggio v zabavni predstavi Contrade

delu zelo jasni namigi na 1. sv. vojno. Domače občinstvo je predstavo «deželne odličnosti» navdušeno sprejelo. Elfriede Jelinek in njeni zahtevni teksti Težavno. Zagonetno. Že branje

LUCA D’AGOSTINO

knjig avstrijske pisateljice ni enostavno, odrska postavitev je še večji izziv. Za oblikovalce in občinstvo. Režiser Fabrizio Arcuri je z igralkami Angelo Malfitano, Francesco Mazza in Sandro Soncini predstavil prvi del uprizoritve

SLOVENSKA ŠKOFOVSKA KONFERENCA - Ob pisateljevem 90. rojstnem dnevu

Rebuli odličje sv. Cirila in Metoda V svoji literarni izpovedi pisatelj izraža pristen življenjski utrip, ki ga preleta s svojim bogoiskateljstvom, so zapisali v obrazložitvi Tržaški pisatelj in katoliški mislec Alojz Rebula je ob svojem visokem jubileju, 90. rojstnem dnevu prejel odličje sv. Cirila in Metoda Slovenske škofovske konference. Kot piše v obrazložitvi, njegovo življenjsko delo v literarnem opusu združuje realističen in filozofsko razmišljujoči slog, ki odpira aktualna vprašanja sodobnega krščanstva. »Njegovo služenje Cerkvi prek pisane besede izhaja iz čudenja nad skrivnostjo Božjega učlovečenja, kar spremeni vsako literarno ali kolumnistično delo v pričevalski izdelek in besedilo veroizpovedi, credo. V svoji literarni izpovedi pisatelj izraža pristen življenjski utrip, ki ga preleta s svojim bogoiskateljstvom ter hkrati s krščanskim upanjem premaguje človeško tragiko,« so zapisali v obrazložitvi priznanja. Rebula, kot so zapisali, v svojih razpravah in romanih premišljuje o narodnostnih, ljubezenskih, umetniško-ustvarjalnih, moralnih in družbenih vprašanjih. V romanu Nokturno za Primorsko je na izviren in tenkočuten način vpeljal historično dogajanje okrog mučenca, kandidata za blaženega, duhovnika Filipa Terčelja. Pripoved omogoča širšemu

krogu ljudi, da pridejo v stik z žrtvijo treh totalitarizmov 20. stoletja, saj dogodki in opisi dobijo obliko "literarnega bogoslužja". Rebula med svoje literarne junake rad postavlja duhovniške like, tako med drugim V Divjem golobu izpove svoje gledanje na duhovniško službo, ki mu pomeni krščansko posvečenje slovenskega naroda in hkrati vsega človeštva. V svojih delih pisatelj prepleta ljubezen do domovine in maternega jezika z versko pripadnostjo, kot kolumnist pa aktualizira družbeno dogajanje, ki ga postavi v kontekst družbenega nauka Cerkve. Od leta 1998 kot kolumnist katoliškega tednika Družina »z bleščečo besedo in s hrabrostjo misli odgovarja na vprašanja, zakaj veruje v Boga«, so še zapisali v obrazložitvi in obenem opozorili na roman Jutri čez Jordan, s katerim je uveljavil novo literarno zvrst biblični roman. Odlikovanje sv. Cirila in Metoda, sestavljeno iz bronaste plakete z reliefno podobo obeh svetnikov in diplome, podeljujejo od leta 1985. Namenjajo ga osebam in ustanovam, ki so se izkazale s služenjem Cerkvi med Slovenci.

Sketches, povzete po delu FaustIn&Out. Bolj kot o Faustu je iz 3 monologov izstopal dramatičen pojav posilstva, fizičnega in psihičnega, hčerk s strani očetov, ki »so storili, kar so storili, ker ni šlo drugače«. Tokratna gledališka predstavitev del Jelinikove, čemur so namenili tudi izrecen posvet, ni najbolje uspela. Wiener Klasik und Moderne Novemu umetniškemu vodji Mittelfesta Calabrettu je glasba najbolj pri srcu. Gostovanje ansambla Camerata Salzburg, ki ga je vodil odlični čelist Enrico Bronzi, je bila med osrednjimi glasbenimi dogodki letošnjega festivala. V program so uvrstili tudi manj znana ali redkeje izvajana dela slovitih skladateljev: Mozart - 6 Ländlerische Tänze KV606; Schönberg - 10 Waltzer für Streichorchester; Haydn - Koncert v G duru za violončelo in orkester Hob. VIIb:2; Weber - Fünf Stücke op.5 in Schubert - Simfonija št. 6 v G duru D589. Z navdušenim ploskanjem je občinstvo že v prvem delu iztržilo dodatek: dirigent Enrico Bronzi, ki je v Haydnovem koncertu nastopil kot solist, je dodal še eno Haydnovo skladbo (iz 13. simfonije). Glasba: po »visoki« še lahkotnejša Večerni termin na osrednjem trgu so organizatorji v nedeljo namenili novosti, produkciji tržaškega gledališča La Contrada. Glasbena komedija Sciantose, eccentriche e dive del microfono, s podnaslovom Zgodba o popevkah in svetovnih vojnah na lahkoten način obravnava obdobje pred, med in po 1. svetovni vojni. Ob stoletnici začetka »velike vojne« je uprizoritvenih pobud na to temo nič koliko. Projekt, ki ga kot avtor in režiser podpisuje Giorgio Umberto Bozzo, združuje pesmi in utrinke iz obdobja, ko je glasbeno in nočno življenje domovalo v gledaliških in večjih kavarnah, z znanimi motivi, ki jim je sloves prinesla velika inovacija - radio. »Zagovornica« prvega obdobja je bila priljubljena igralka Ariella Reggio, medtem ko je z novimi ritmi prežete italijanske popevke izvajal odličen trio en travesti Sester Marinetti, na klavir jih je spremljal Christian Schmitz. Prikupna predstava je razvedrila številno občinstvo. (bip)


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Sketches: la moltiplicazione dei linguaggi al Mittelfest rumorscena.com /22/07/2014/sketches-la-moltiplicazione-dei-linguaggi-al-mittelfest CIVIDALE DEL FRIULI - Della parte del poema di Goethe in cui Faust seduce la ragazza, viene rovesciato il punto di vista: non quello del seduttore, ma quello di Gretchen, per noi Margherita. E il fulcro dell’episodio (che inizia così: “Bella signorina, mi permette di offrirle il mio braccio e la mia compagnia?”) viene come protratto nel tempo o fuori dal tempo fino a connetterlo con plagio e segregazione di giovani donne oggi, in particolare con la tragedia di cronaca avvenuta in Austria nel 2008. Fin qui il dramma “Faustin & Out” scritto dal premio Nobel Elfriede Jelinek nel 2010 e “Sketches” di Fabrizio Arcuri - che su quel testo ha lavorato per proporlo al Mittelfest di Cividale -, procedono appaiati. Lo spettacolo vive però di vita propria anche attraverso la moltiplicazione dei linguaggi: sullo sfondo c’è il film di Murnau del 1926, espressionista e pauroso nei suoi grigio su grigio, con un Faust vecchione arrapato, un Mefistofele rapato e senza età; infine, la Sketches (crediti di Elia Falaschi) fanciulla ingannata, poi impazzita. Ma, appunto, questo è lo sfondo che scompare. In scena invece si succedono tre donne, le attrici Angela Malfitano, Francesca Mazza, Sandra Soncini travestite da pupazzoni, affondate fino al collo nel pelo colorato, con enormi teste staccabili, da renna, orso, coniglio, tenere cose d’infanzia


espressionista e pauroso nei suoi grigio su grigio, Data: 22 luglio 2014 con un Faust Pagina: 1 di 2 vecchione arrapato, un Mefistofele rapato e senza età; infine, la Sketches (crediti di Elia Falaschi) fanciulla ingannata, poi impazzita. Ma, appunto, questo è lo sfondo che scompare. In scena invece si succedono tre donne, le attrici Angela Malfitano, Francesca Mazza, Sandra Soncini travestite da pupazzoni, affondate fino al collo nel pelo colorato, con enormi teste staccabili, da renna, orso, coniglio, tenere cose d’infanzia diventate visioni mostruose. E ciascuna di loro racconta una visione di donna, con disprezzo, con sfida, con lucido orrore, scendendo nel profondo del modo femminile di ri-conoscere e bene e male, di rimuovere o sublimare. Se nel testo della Jelinek il presentarsi in scena delle varie figure sfiora i toni dell’avanspettacolo o ha accenti da cabaret, nello spettacolo di Accademia degli Artefatti si procede con una serietà che, contrastando con l’aspetto giocoso dei costumi, si carica di distacco chirurgico nel descrivere il crimine ma con le parole assolutamente poetiche e alte dell’autrice.

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Il lavoro di Arcuri rientra nel filone più intellettuale dell’edizione 2014 di Mittelfest, accanto a messe a punto delle vicende del conflitto nei Balcani, da parte di registi come Ivica Buljan. La musica spazia da Bach alla Gubajdulina, la danza da Jan Fabre alle climbers di Wanda Moretti, con soluzioni inedite come Stefano Bollani in veste di attore. Claudia Provvedini SKETCHES da Faustin & Out dentro fuori sopra e sotto il Faust di Goethe; di Elfriede Jelinek, regia Fabrizio Arcuri visto il 20 luglio a Mittelfest 2014, Cividale del Friuli

Autore: claudia.provvedini Claudia Provvedini giornalista critico teatrale, già redattore del Corriere della Sera. Da oltre 30 anni segue e studia il teatro internazionale con articoli e pubblicazioni. Insegna Storia delle teorie alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano

Sketches (crediti di Elia Falaschi)


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Home | Arte | Cinema | Letteratura | Musica | Moda & Lifestyle | Teatro | New Media Mittelfest 2014 ‐ Una tomba per Boris Davidovič Omar Manini ‐ 22.07.2014 Share Share Share Share Share More

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Tags: davidovic, kis, buljan, mittelfest A Mittelfest un grande romanzo che si spegne sul palcoscenico. Gli autori non riescono a tradurne la carica emotiva. Il festival prosegue con proposte molto interessanti fino al 27 Luglio.

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Gli ultimi commenti Commenta questo articolo annunci gratuiti moto Città: Milano ‐ Provincia: MI dal: 01‐08‐2013 al: 01‐12‐2014 Giacomo Toni in concerto a Montalto delle Marche (Ascoli Piceno) Città: Montalto delle Marche ‐ Provincia: AP dal: 19‐07‐2013 al: 19‐07‐2013 Moustache Prawn: minitour in Puglia Città: Lecce ‐ Provincia: LE dal: 01‐01‐2013 al: 01‐01‐2013 Cartosculture Città: Fabriano ‐ Provincia: AN dal: 25‐07‐2013 al: 14‐12‐2014

Una tomba per Boris Davidovič Teatro Ristori, Cividale (UD) ‐ Un piccolo romanzo molto apprezzato dalla critica, quanto osteggiato in patria e misconosciuto da noi, Una tomba per Boris Davidovič (1976, Ed. Adelphi) di Danilo Kiš mette nero su bianco sette amare vicende umane che s'infrangono contro il muro della repressione e dell'oppressione; la violenza dell'uomo sull'uomo è il fil rouge che unisce storia e territori anche molto distanti tra loro che, purtroppo, si basano sulle stesse fondamenta di dolore, supremazia e odio. I racconti di Kiš, pur nella finzione, poggiano su basi documentarie e hanno punti di tangenza, uno nell'altro, con rimandi a situazioni/personaggi già incontrati –protagonisti‐ in precedenza, mostrando come la centralità dell'essere umano sia un pericoloso ed effimero atto tragicomico di miope onanismo. Nell'episodio del titolo, al centro anche dell'elaborato teatrale di Ivica Buljan e Masa Senicic presentato a Mittelfest 2014 in prima italiana, Boris tenta di conservare l'eredità della propria dignità, anche di fronte alle meschine torture dell'autorità comunista che vorrebbe indurlo al sacrificio per il progresso della Causa. Rinnegare se stessi e la verità per scrivere la Storia dei vincitori. Come raccontato all'inizio dello spettacolo, Boris verrà così dimenticato dalle pagine dei libri, inghiottito dalle pieghe del tempo. Potente base di partenza per costruire una pagina teatrale sui temi assoluti del male dell'uomo sull'uomo, il racconto di Boris Davidovič ha in sé un potenziale feroce di analisi socio‐politica, introspezione psicologica, macerazione emotiva, ma la scrittura dei due autori lo appesantisce con quella che appare più una lettura scenica che una rappresentazione vera e propria. Troppi narratori, troppe parole che rubano la forza a quella che dovrebbe essere una traduzione visiva che prende vita sul palcoscenico. Il multiplo sdoppiamento del personaggio di Boris, interessante all'inizio, risulta ridondante e aggrava un apparato già poco fluido, che si fa ripetitivo e stancante. I giovani attori sulla scena (molto brava Aleksandra Jankovic) sono sicuramente volenterosi e non si risparmiano nulla, neanche fisicamente, ma non appaiono sempre all'altezza di un compito che, almeno in certi momenti, dovrebbe essere molto più introspettivo, sottile, silente. Qui, invece, ci sembra che tutto scorra con la stessa forza, mai una pausa o un'accelerazione, incorrendo in un senso di sazietà che affiora dopo poco. Non mancano alcuni momenti di schiacciante turbamento, come quello di un amplesso violento e animalesco, ma sembrano più delle provocazioni per destare un pubblico annoiato che realmente essenziali allo sviluppo, come avrebbero potuto/dovuto essere. Non giovano alla riuscita scene evocative (solo nelle intenzioni) ridotte all'osso e convince veramente poco anche l'elementare disegno luci che "buca" persino l'attimo fuggente sulla chiusura finale. UNA TOMBA PER BORIS DAVIDOVIČ di Danilo Kiš drammaturgia Masa Senicic regia Ivica Buljan con Aleksandra Jankovic, Milutin Milosevic, Vladimir Aleksic, Stipe Kostanic, Boris Vlastelica, Iva Kevra, Benjamin Krnetic, Strahinja Blazic, Marko Grabez musiche Mitja Vrhovnik Smrekar disegno luci Art foundation Son:DA 31/7/2014 Mittelfest 2014 - Una tomba per Boris Davidovič coproduzione Heartefact (Beograd), Bitef Theatre (Beograd), Mini Theater (Ljubljana), Novo Kazaliste http://lnx.whipart.it/teatro/9893/Mittelfest-Ivica-Buljan.html (Zagreb), Zadar Snova (Zadar) Durata 110′ Voto: 5

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Data: 22 luglio 2014

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Proseguono, anche nel segno del centenario della Grande Guerra, i percorsi di teatro, musica, danza e cinema diMittelfest 2014: martedì 22 luglio sarà proprio la letteratura trasposta nella dimensione teatrale ad aprire gli incontri in calendario con il recital letterario “Le avventure del bravo soldato Švejk”, (Santa Maria dei Battuti ore 18), uno dei capolavori della letteratura ceca di Jaroslav Hašek, a cura del collettivo artistico Novadroga: il recital – protagonista e regista l’attore Paolo Fagiolo – è il primo dei tre appuntamenti a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e Letterature Informazioni Straniere dell’Università degli Studi di Udine. Tutto DOVE ruota attorno al senso della guerra che ha pervaso Cividale l'Europa ed è entrata con forza anche nella letteratura ,Cividale del Friuli soprattutto degli aut ori dell'est europeo, raccontata però con irresistibile comicità e una forza dissacrante (proiezioni di Massimo Mucchiut). In prima assoluta ORARIO l'omaggio a Federigo Fiorillo compositore raffinato che negli anni a cavallo tra '700 e '800 seppe ben COSTO rappresentare lo spirito della musica europea. Il VOTO REDAZIONE concerto eseguito dall'Accademia d'Archi Arrigoni, 0 0 (Chiesa di San Francesco ore 18), che proporràbrani inediti del l'autore, nato in Germania ma figlio di Dal 22/07/2014 Al 22/07/2014 italiani, è anche allegato al numero di Amadeus attualmente in edicola in un prezioso CD. Il teatro di Vai al sito figura, che quest'anno ritorna a Cividale per affascinare grandi e piccoli, sarà di scena nello spettacolo al Teatro Ristori (ore 20.30) “Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione” dedicato al padre delle “teste di legno”, il cividalese Vittorio Podrecca, a cento anni dalla fondazione della leggendaria Compagnia dei Piccoli. Lo spettacolo, nato da una collaborazione di Cassiopea e il Teatro Stabile Rossetti di Trieste su di una idea di Barbara Della Polla e Ennio Guerrato, racconta le vicende di Podrecca e della sua Compagnia che hanno attraversato la storia e la cultura italiana. Una originale rilettura del Vecchio Testamento nella versione di Re Giacomo d'Ingh ilterra datata 1611 è lo spettacolo-musical che il collettivo artistico internazionale con sede in Austria Loose Collective metteranno in scena in Piazza Duomo (ore 22.30), “The Old Testament”: un vortice di follia che travolgerà Cividale per un rilettura dell’Antico Testamento in chiave eccentrica e stravagante, fra esperimenti dadaisti, beat-boxing e punk rock, lo spettacolo sicuramente più “weird” di questa edizione di Mittelfest. Il cinema d'autore italiano chiuderà la quarta giornata di Mittelfest con ancora al centro il primo conflitto mondiale con il capolavoro di Mario Monicelli “La Grande Guerra” (Castello Canussio ore 23) un film di culto oltre che una delle prime pellicole dedicate alla guerra del '15-'18 e che al tempo suscitò scalpore e polemiche. Un progetto di Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l'Università degli Studi di Udine. Prendono avvio da domani, martedì 22 luglio, anche gli appuntamenti con gli i protagonisti del festival, in programma ogni giorno al Caffè San Marco: domani alle 12.00 incontro pubblico con Ivica Buljan, in assoluto tra i più apprezzati registi della nuova scena europea. Conduce Roberto Canziani.


Data: 22 luglio 2014

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Informazioni DOVE

Chiesa di San Francesco ,Cividale del Friuli

ORARIO

La compositrice russa Sofija Asgatovna Gubajdulina, considerata la più grande compositrice vivente, vincitrice di numerosi premi internazionali, Leone d'Oro alla carriera nel 2013, apprezzata nel panorama internazionale per la sua tecnica raffinata e complessa, sarà ospite a Mittelfest, mercoledì 23 luglio, per presentare il suo nuovissimo lavoro “Warum? Wozu? Wodurch?” (concerto ore 19 chiesa di San Francesco): si tratta della seconda esecuzione mondiale, dopo quella dei giorni scorsi all'Emilia Romagna Festival, della sua partitura per flauto, flauto basso, clarinetto, clarinetto basso e archi, affidata alla prestigiosa Filarmonica del Teatro Regio di Torino diretta da Andres Mustonen, con Massimo Mercelli al flauto e Darko Brlek al Clarinetto. Ad arricchire l'esecuzione alcune pagine musicali di Johan n Sebastian Bach per un doppio appuntamento dall'alto respiro.

L'evento sarà anche preceduto da un incontro pubblico con la compositrice russa, in programma alle 17.00, sempre alla Chiesa di San Francesco. VOTO REDAZIONE Messa al bando durante il regime comunista 0 0 sovietico, Gubajdulina è stata sostenuta nella sua carriera da grandi autori del calibro di Šostakovič e il Dal 23/07/2014 Al 23/07/2014 violinista Gidon Kremer, nelle sue numerose Vai al sito composizi oni ha saputo condensare tecnica e spiritualità diventando tra le poche donne, in un infinito elenco di compositori, un punto di riferimento della musica contemporanea mondiale. COSTO

Le vicende della Grande Guerra faranno da trama al recital letterario dedicato al romanzo di Józef Wittlin “Il Sale della terra” (Chiesa di Santa Maria dei Battuti ore 18) per la regia di Andrea Collavino. Sempre alle 18.00, ne l cortile del Monastero di Santa Maria in Valle, Mittel_Figura presenta lo spettacolo di Girovago e Rondella Family Theatre “Manoviva”. Il programma serale si apre su un evento d’eccezione: per la prima volta Mittelfest ospita uno dei lavori del poliedrico e provocatorio regista belga Jan Fabre, inventore di una cifra stilistica che non passa inosservata. Dopo il recentissimo debutto italiano arriva a C ividale l'assolo Attends, Attends, Attends (Pour mon père) al Teatro Ristori alle 21, nuovo lavoro del regista fiammingo per un atto unico creato su “misura” per il danzatore e perfomer Cèdric Charron. Ancora la danza al centro degli appuntamenti della quinta giornata del Festival con la produzione Nexus 2014 in scena un sestetto di danzatori in “Oratori-ae” (Chiostro di San Francesco ore 23) per la co reografia di Simona Bertozzi, con live electronics e musiche di Francesco Giomi, un coro e corifeo. A scandire la scena quadri di vita quotidiana che fotografano momenti di aggregazione in una visione corale dei corpi. Per la rassegna Musica e Cinema dedicata alla grande guerra, nella cornice del Castello Canussio (ore 23), la commistione di “Tra suoni e immagini. Gli anni del conflitto” che racconterà i tragici momenti della guerra con un ricco programma che si apre e si chiude con alcune trascrizioni di famosi brani di guerra e continua con tre importanti sonate per violino (Dino Sossai) e pianoforte (Michele Bolla) di Pizzetti, Debussy e Janáček accompagnate da brevi video documentari della Cineteca del Friuli e immagini d'epoca della Grande Guerra. Continuano gli appuntamenti con i Mittel_Incont ri curati da Roberto Canziani: alle 12.00 il Caffè San Marco ospita un incontro sul progetto curato da Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Udine, composto di tre recital letterari. Presenti i curatori con Emanuele Carucci Viterbi, Andrea Collavino e Paolo Fagiolo.


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in evidenza Cinema Dei Fabbri: "The Flowers Of War" Cinema Dei Fabbri Trieste Dal 24/07/14 al 30/07/14 MarEstate 2014: "La misteriosa peota dei Savoia" Civico Museo del Mare Trieste Il 25/07/14

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Data: 22 luglio 2014

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NOTIZIE > MANIFESTAZIONI > 22 LUGLIO 2014

Mittelfest 2014 ospita la compositrice russa Sofija Asgatovna Gubajdulina Cividale del Friuli (UD) ­ La compositrice russa Sofija Asgatovna Gubajdulina, considerata la più grande compositrice vivente, vincitrice di numerosi premi internazionali, Leone d'Oro alla carriera nel 2013, apprezzata nel panorama internazionale per la sua tecnica raffinata e complessa, sarà ospite a Mittelfest, mercoledì 23 luglio, per presentare il suo nuovissimo lavoro “Warum? Wozu? Wodurch?” (concerto ore 19 chiesa di San Francesco): si tratta della seconda esecuzione mondiale, dopo quella dei giorni scorsi all'Emilia Romagna Festival, della sua partitura per flauto, flauto basso, clarinetto, clarinetto basso e archi, affidata alla prestigiosa Filarmonica del Teatro Regio di Torino diretta da Andres Mustonen, con Massimo Mercelli al flauto e Darko Brlek al Clarinetto. Ad arricchire l'esecuzione alcune pagine musicali di Johann Sebastian Bach per un doppio appuntamento dall'alto respiro. L'evento sarà anche preceduto da un incontro pubblico con la compositrice russa, in programma alle 17.00, sempre alla Chiesa di San Francesco. Messa al bando durante il regime comunista sovietico, Gubajdulina è stata sostenuta nella sua carriera da grandi autori del calibro di Šostakovič e il violinista Gidon Kremer, nelle sue numerose composizioni ha saputo condensare tecnica e spiritualità diventando tra le poche donne, in un

Donna 2014 Ospedale Maggiore ­ Polo tecnologico

contemporanea mondiale.

Trieste Dal 25/07/14 al 30/09/14

al romanzo di Józef Wittlin “Il Sale della terra” (Chiesa di Santa Maria dei Battuti

enogastronomia

atrocità del conflitto in un lento e pianificato omicidio di milioni di soldati, unica

infinito elenco di compositori, un punto di riferimento della musica

Le vicende della Grande Guerra faranno da trama al recital letterario dedicato

Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­) Dal 10/02/12 al 31/12/14

ore 18) per la regia di Andrea Collavino. La storia di un analfabeta che vive le opera in prosa dello scrittore polacco poeta amico e traduttore di Joseph Roth per una coproduzione Mittelfest 2014 e Associazione Variabile e scelte musicali di Deniz Özdoğan. Sempre alle 18.00, nel cortile del Monastero di Santa Maria in Valle, Mittel_Figura presenta lo spettacolo di Girovago e Rondella Family Theatre “Manoviva”. Il programma serale si apre su un evento d’eccezione: per la prima volta Mittelfest ospita uno dei lavori del poliedrico e provocatorio regista belga Jan Fabre, inventore di una cifra stilistica che non passa inosservata. Dopo il recentissimo debutto italiano arriva a Cividale l'assolo Attends, Attends, Attends (Pour mon père) al Teatro Ristori alle 21, nuovo lavoro del regista fiammingo per un atto unico creato su “misura” per il danzatore e perfomer Cèdric

24/7/2014

“Purcit in Staiare” Charron. Il regista si è ispirato alla vita privata di Charron, ai suoi racconti centro cittadino familiari, per portare in scena un dialogo immaginario tra un figlio e il padre in Artegna (UD) una profonda indagine dei sentimenti umani. Ancora la danza al centro degli Dal 10/02/12 FvgNews.net | Manifestazioni | Mittelfest 2014 ospita la compositrice russa Sofija Asgatovna Gubajdulina | Cividale del Friuli al 31/12/14

http://www.fvgnews.net/view.php?t=n&k=14798 vedi enogastronomia

appuntamenti della quinta giornata del Festival con la produzione Nexus 2014 in scena un sestetto di danzatori in “Oratori­ae” (Chiostro di San Francesco ore 23) per la coreografia di Simona Bertozzi, con live electronics e musiche di

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Francesco Giomi, un coro e corifeo. A scandire la scena quadri di vita quotidiana che fotografano momenti di aggregazione in una visione corale dei corpi. Per la rassegna Musica e Cinema dedicata alla grande guerra, nella suggestiva cornice del Castello Canussio (ore 23), la commistione di “Tra suoni e immagini. Gli anni del conflitto” che racconterà i tragici momenti della guerra con un ricco programma che si apre e si chiude con alcune trascrizioni di famosi brani di guerra e continua con tre importanti sonate per violino (Dino Sossai) e pianoforte (Michele Bolla) di Pizzetti, Debussy e Janáček accompagnate da brevi video documentari della Cineteca del Friuli e immagini d'epoca della Grande Guerra. Un progetto di Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l'Università degli Studi di Udine. Continuano gli appuntamenti con i Mittel_Incontri curati da Roberto Canziani: alle 12.00 il Caffè San Marco ospita un incontro sul progetto curato da Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Udine, composto di tre recital letterari. Presenti i curatori con Emanuele Carucci Viterbi, Andrea Collavino e Paolo Fagiolo. Leggi le Ultime Notizie >>>


Data: 22 luglio 2014

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22 luglio 2014

C’è anche il Mittel-Museo CIVIDALE. Rientra nel nuovo corso avviato dal Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cividale, Fabio Pagano, la partecipazione attiva, con MITTEL_MUSEO, al MITTELFEST, una delle più importanti manifestazioni culturali del Friuli Venezia Giulia che si svolge con successo da oltre venti anni nella Città di Cividale, recentemente proclamata patrimonio Unesco. Evento nell’evento, MITTEL_MUSEO mira a consolidare i rapporti dell’istituzione museale cividalese con le importanti istituzioni museali della mitteleuropa e a costruirne di nuovi. L’obiettivo è dar vita a percorsi condivisi e beneficiare delle reciproche relazioni internazionali. Per concretizzare tutto ciò è stato costruito un programma di eventi che prevede conferenze, visite guidate e concerti, che completa il cartellone del festival offrendo al pubblico – oltre la bellezza degli spettacoli – una conoscenza viva delle risorse storiche e turistiche che ancora oggi il territorio conserva. Martedì 22 luglio, alle ore 17, Fabio Pagano, terrà una conferenza sul tema “I Longobardi: un popolo mitteleuropeo”, una narrazione delle vicende della migrazione longobarda fino ai confini italiani tra mito, storia e tracce archeologiche. Giovedì 24 luglio, alle ore 17, si terrà una conferenza con la presenza di una rappresentanza del prestigioso Museo di Aquincum (Budapest) a cui è stato chiesto di raccontare il passato ed il futuro di una delle più antiche istituzioni museali del centro Europa. Al fine, inoltre, di condividere il clima che Mittelfest porta a Cividale sabato 26, alle ore 11, si terrà un concerto con ingresso gratuito tenuto dagli allievi del Conservatorio Tomadini di Udine con musiche di Robert e Clara Schumann. Per favorire la conoscenza più approfondita del Museo, tra un evento e l’altro sono state organizzate visite guidate dagli archeologi del Museo alla mostra “Fortini antichi erano presso Cividale (domenica 20 luglio) e visite speciali dal titolo “Le pietre del Patriarchi” che conducono alla scoperta delle vestigia del palazzo patriarcale conservato sotto il museo (lunedì 21 luglio – mercoledì 23 luglio ore 17– venerdì 25 luglio ore 11). La partecipazione a tutte le iniziative è libera. Argomenti correlati:

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Mittelfest, 8 giorni di spettacoli. Mitteleuropa in musica con Enrico Bronzi e la Camerata Salzburg Dettagli Categoria: Musica Pubblicato Martedì, 22 Luglio 2014 12:36 Scritto da Marzio Serbo Visite: 137

Cividale del Friuli (Ud) ­ Mittelfest è crogiuolo di spettacoli, musiche ed eventi: in molti sono ad amarlo e frequentarlo, pochi i fortunati che possono godere di tutte le otto giornate del festival che si chiuderà il prossimo 27 luglio. Nel frattempo deve essere segnalato un concerto di musica classica che domenica 20 ha fatto vibrare lo spirito del numeroso pubblico presente nella chiesa di San Francesco a Cividale. La Camerata Salzburg, fondata da uno dei padri del Festival di Salisburgo Bernhard Paumgartner che nel 1952 riunì docenti e studenti del Mozarteum in un ensamble che da allora è sempre presente sulla scena internazionale. Orchestra da camera, dal suono energico, giovane, brillante e, al contempo, capace di intagliare controllati soavi pianissimi e chiaroscuri dettagliati, a Cividale si è affidata alla direzione del violoncellista Enrico Bronzi per un programma dal vago titolo “Wiener klassik und moderne”. Dopo un primo dovuto prologo, con le 6 Ländlerische Tänze KV606 di Wolfgang Amadeus Mozart, già la compagine iniziava a ruggire effervescente con i 10 Waltzer für Streichorchester di Arnold Schönberg, dove il piglio del direttore bene si amalgamava con il gesto compatto e preciso degli archi. L’attesa dei più, ora aveva il sapore dello scetticismo: in programma Franz Joseph Haydn con il Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra Hob. VIIb:1 e Bronzi siede al violoncello. La curiosità preme e ci si chiede se prevarrà il concertista sul direttore. L’orchestra inizia, pronta al suo gesto rapido e la partitura sembra riscriversi con traboccante energia vitale. Il violoncello è generoso e altrettanto l’ensemble che non gli permette di svincolarsi dal ritmo che egli stesso incalza. La sfida è ampiamente superata: è un’ovazione l’applauso del pubblico che premia l’equilibrio di Bronzi e l’altezza della performance della Salzburg. Così i ringraziamenti al termine della prima parte, sono incoronati con un bis ancora da Haydn. Dopo l’intervallo il programma prevede i “Fünf strücke” op.5 di Anton Webern scritti nel 1909 per quartetto, eseguiti qui nella versione per orchestra, un apice geniale di modernità, presentato con delicata minuziosa precisione ritmica dalla Camerata che ha quindi concluso il concerto con la Sinfonia n.6 in do maggiore D589 di Franz Schubert. Chiara, suadente, è eseguita con giusta misura e sereno equilibrio fra gli umori allegri e scherzosi e le dichiarazioni romantiche del compositore che i salisburghesi con Enrico Bronzi hanno saputo raccontare dettagliatamente.

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Nella cornice di Piazza Duomo, nella capitale del Mittelfest, domenica 20 è anche andata in scena la prima assoluta di “Sciantose, eccentriche e dive del microfono. Storia di canzonette e guerre mondiali”. Scritto e diretto Notte dopo gli esami: una storia di ordinario 24/7/2014 Mittelfest, 8 giorni di spettacoli. Mitteleuropa in musica con Enrico Bronzi e la Camerata Salzburg da Giorgio Umberto Bozzo, lo spettacolo, presentato come commedia musicale, è un mélange di canzoni e testi, volontariato letti a leggio e un po’ stentatamente amalgamati dall’ironia redatta a copione per la brillante Ariella Reggio e le

fantastiche Marinetti, bravissimi attori­cantanti nei panni di tre sorelle parodia del Trio Lescano. http://www.ilfriuliveneziagiulia.it/index.php/spettacoli/spettacoli-notizie/musica/5195-mittelfest-8-giorni-di-spettacoli-mitteleuropa-in-musica-con-enrico-bron… Abilissimi a interpretare lo swing italiano degli anni Venti e Trenta, le Marinetti si confrontano qui con la divertente interpretazione attoriale della Reggio che incarna la Belle Époque, così che sono messi a confronto, in un testo a volte forzato, se non stentato, i due conflitti mondiali e la musica e la società di quei tempi. Il risultato, malgrado la cura filologica delle partiture musicali curate da Christian Schmitz e dall’ironia di Ariella Reggio è comunque solo un potpourri di musiche e testi, anche se assai gradevoli, che sgambettano fra i resoconti originali di sciantose e comici di avanspettacolo, cercando di spiccare il volo con il manifesto di Marinetti, i versi di Saba e le citazioni di Ungaretti, ma incespicano passo dopo passo in un refrain troppo didascalico. Rimane debole il fil rouge che dovrebbe rendere lo spettacolo coeso. Le Marinetti, già presenti a Trieste nel 2013 nel cartellone del Bobbio con un loro spettacolo, potranno essere applaudite ancora assieme ad Ariella Reggio in questa produzione de La Contrada, per una replica in piazza Verdi a Trieste, nel contesto delle manifestazioni di “Trieste Estate” 2014, mercoledì 30 luglio alle ore 21.00. Credits: Foto Luca D'Agostino. Tutti i diritti riservati

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2014 24/7/2014 Mittelfest: Una tomba per Boris Davidovič (recensione di Gianni Cianchi) - IL GIORNALE DEL FRIULI |

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Mittelfest: Una tomba per Boris Davidovič (recensione di Gianni Cianchi) Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 22/7/14 • nelle categorie Friuli­VG,Musica e Spettacoli,Recensioni,Udine Mittelfest: “Una tomba per Boris Davidovič” Lo spettacolo “Una tomba per Boris Davidovič”, rappresentato al Mittelfest, è una co­produzione serbo­croato­slovena che adatta per la scena l’omonimo romanzo del serbo Danilo Kiš, uno dei maggiori scrittori della ex Jugoslavia, costretto ad abbandonare la sua Serbia per andare a vivere e morire a Parigi in seguito allo scandalo e alle polemiche che egli suscitò, da parte di uomini fedeli ai regimi totalitari, con la pubblicazione del suo romanzo. Il regista Ivica Buljan costruisce una partitura che condensa nella vicenda del personaggio di Boris Davidovič (rivoluzionario, terrorista dinamitardo) il significato che nel romanzo di Kiš percorre i sette episodi con personaggi diversi eppure funzionali allo stesso tema come capitoli della medesima storia. Lo spettacolo riprende dal romanziere la denuncia del sistema liberticida e persecutorio del “socialismo reale” russo e necessariamente induce a estendere l’accusa anche a tutti i partiti, i gruppi politici e i paesi che allo stalinismo si ispiravano. Da qui lo scandalo e le polemiche nella Serbia di Danilo Kiš. Figura di spicco del romanzo come dello spettacolo, Boris Davidovič vive praticando diversi mestieri, organizzando atti terroristici, cambiando paese, nome, alleanze. Finisce spesso in carcere dove si mantiene fedele ai valori resistendo ad oppressioni e angherie. Tiene testa al suo persecutore che difende il rigore del regime e che lo tortura, lo ricatta con la morte di giovani detenuti, giustiziati a causa del suo rifiuto a confessarsi contrario al regime. Il braccio di ferro fra Boris e il suo aguzzino forse è la parte più avvincente sia sul piano narrativo che su quello drammaturgico, perché vede il confronto conflittuale fra due uomini ugualmente determinati e quasi accecati dai dogmi in cui credono. Il rapporto ideologico e politico assume una forte valenza psicologica e costruisce due personaggi a tutto tondo. Boris confessa ma muore gettandosi nel fuoco per fare una fine decorosa; il suo aguzzino gli estorce la falsa confessione per distruggere moralmente il nihilista in grado di contraddire la rigidità del regime totalitario, e ottiene che la storia cancelli il nome del rivale. Entrambi vincitori, sia puro in modo diverso. Uno scrittore serbo, Danilo Kiš, riscatta dall’oblio quel nome, scatenando di nuovo il conflitto e la persecuzione contro la libertà. Gli attori cantano, suonano leggono, raccontano, agiscono quasi sempre con ritmo concitato, senza escludere un forte coinvolgimento dei corpi con violenza e crudeltà, in qualche modo di matrice artaudiana. Per il pubblico italiano un grosso limite dello spettacolo è dato dalla necessità di leggere i sottotitoli, spesso scorretti, confusi, sfasati con la rappresentazione, in continuo e rapido scorrimento per la preponderanza della parte verbale, soprattutto nei momenti di narrazione o di prolungata lettura al leggio . Dopo un’ora ci si stanca a leggere la traduzione sullo schermo e nella seconda ora si comincia a rimpiangere di non poter quasi mai distogliere gli occhi dal display per osservare meglio quello che succede sul palco. Gianni Cianchi Like

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