cartograďŹ a della bellezza inquieta Sacrario di Redipuglia 6 luglio 2014 Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014
cartograďŹ a della bellezza inquieta
Rassegna Stampa 24 luglio 2014
Data: 24 luglio 2014
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Musica, cinema e narrativa al Mittelfest di Cividale del Friuli Prosegue fino al 27 luglio a Cividale del Friuli (Udine) il festival internazionale Mittelfest, che quest’anno ha per titolo «Segnali. Cartografia della bellezza inquieta». Questa sera (piazza Duomo, ore 22) il romanzo di Pierluigi Cappello Questa libertà (Premio Terzani) diventa una suite firmata dal pianista e compositore Glauco Venier. Alle 23, invece, presso il Castello Canussio «Un palco al cinema. La musica nell’opera di Luchino Visconti».
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Cultura e Spettacoli
IL PICCOL
Cala il “branco” sul Mittelfest
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Ca al f Stasera al Teatro Ristori di Cividale lo spettacolo “Trenofermo a-Katzelmacher” Va di Alberto Rochira ◗ CIVIDALE DEL FRIULI
I personaggi (nove ragazzi) s’incontrano in una stazione fantasma, in una città qualsiasi di una qualunque provincia del Sud Italia. Un “branco” anonimo, un gruppo come tanti altri in cui capita di imbattersi negli interstizi degli spazi urbani degradati, quasi non-luoghi. «Non diversi da quelli che abbiamo visto spesso nel corso della nostra infanzia e adolescenza», esordisce Dario Aita, coautore e co-regista, con Elena Gigliotti, di “Trenofermo a-Katzelmacher”, lo spettacolo della giovane compagnia “nO (Dance first, Think later)”, segnalazione speciale al Premio Scenario 2013, in scena oggi al Mittelfest di Cividale (ore 20, Teatro Ristori). «Vogliamo raccontare le dinamiche della violenza di gruppo nei confronti di un singolo - spiega Dario - senza però fare uno spettacolo di denuncia o di analisi sociologica, ma limitandoci a ricostruire in scena dei fatti». Questa compagnia indipendente, autoprodotta e autofinanziata, nata quattro anni fa e composta da dieci attori-artisti del Sud tutti sotto
Una scena di “Trenofermo a-Katzelmacher”, spettacolo della giovane compagnia “nO (Dance first, Think later)”
i 30 anni (già allievi della Scuola di recitazione dello Stabile di Genova o della Silvio D’Amico di Roma), ha creato un lavoro “pop”, facendo interagire musica neomelodica, insegne pubblicitarie, movimento, canto, prosa. «Pop è il background da cui tutti noi proveniamo - fa sapere Dario - e popolare è il taglio dello spettacolo, che può davvero essere fruito da tutti». La miccia che accende la
violenza del gruppo, in questo caso, è l’arrivo nella stazione di uno straniero. «È proprio la sua presenza inquietante e silenziosa a sconvolgere gli equilibri, o meglio, disequilibri del branco aggiunge Aita - facendo esplodere una violenza che non è necessariamente fisica, ma può presentarsi anche sotto forma di esclusione». Oggi molte anteprime, a cominciare dalla produzio-
ne Mittelfest che unirà (ore 22, piazza Duomo) due artisti regionali di fama internazionale: il recente romanzo del poeta friulano Pierluigi Cappello, “Questa libertà” (Premio Tiziano Terzani 2014), si trasforma in una suite firmata dal pianista e compositore Glauco Venier. Con lo stesso Cappello presente in scena, con il Quartetto d’archi composto da Nicola Mansutti, Anna Apollonio, Margherita Cossio e Andrea
Mustoal, e Fabiano Fantini e Massimo Somaglino agli “effetti voce”. La Grande Guerra sarà raccontata attraverso la poesia, con i versi di Alvaro, Apollinaire, D'Annunzio, Owen, Stramm, Trakl e Ungaretti, nel recital letterario “Mentre le granate cantavano orribilmente” (Santa Maria dei Battuti, ore 18) ideato da Emanuele Carrucci Viterbi. I giovani musicisti del Josef Suk Quartet, vincitori del Premio Trio di Trieste 2013, saranno i protagonisti del concerto nella sala San Francesco (ore18), “Dal cuore dell'Europa”, su musiche di Brahms, Martinu e Dvorák. Per la rassegna Mittel-Figura, “Zlateh la capra”, una produzione del Cta (via Monastero Maggiore, ore 23) a cura di Antonella Caruzzi, con l’attrice Duska Kovacevic, tratta dal repertorio dello scrittore Isaac Singer, premio Nobel per la letteratura 1978. Al Castello Canussio (ore 23), un progetto Mittelfest curato da Roberto Calabretto con l'Università di Udine: lo spettacolo “Un palco al cinema”, sulla poliedrica esperienza artistica e umana del grande Luchino Visconti. ©RIPRODUZIONERISERVATA
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Messaggero Estate
MESSAGGERO VENETO GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2014
Festival » mittelfest 23
Gubajdolina, musica nel tempo e nel dolore
La compositrice russa protagonista a Cividale: «Bach è tutto». In platea ad applaudirla l’ex presidente tedesco Horst Köhler il programma di oggi
Il grande giorno di Venier e Cappello
di Lucia Aviani ◗ CIVIDALE
Il confine è sottilissimo, impercettibile. Il mondo la conosce come compositrice, certo, ma dire dove finisca l’artista e dove inizi, invece, la pensatrice la filosofa, non è azzardato - è un’impresa, probabilmente impossibile. Metteteci vicino, poi, un marcato "misticismo", una martellante tendenza a riflessioni sul trascendente: a quel punto raccontare Sofija Asgatovna Gubajdolina come, semplicemente, protagonista della musica contemporanea non può che apparire riduttivo, e tutto sommato ingiusto. La compresenza di “anime” nel celebrato talento russo è tale da far sí che l’insieme, sia passato il termine, non possa venire scisso in sezioni: del resto, non fossero cosí vivi - nel pensiero dell’autrice di “Offertorium”, per citare l’opera che l’ha resa nota su scala internazionale - impulsi meditativi non sarebbero nate, verosimilmente, opere osannate come frutto di una geniale estrosità. Protagonista, ieri, della quinta giornata di Mittelfest prima con una pubblica chiacchierata, a seguire con la presentazione della sua ultima fatica, “Perché? A che scopo? In che modo?” -, Sophja Gubajdolina è autrice di brani «che rifiutano qualsiasi catalogazione». Questo è il punto di partenza, nell’analisi: «Pezzi assolutamente personali, unici. Inclassificabili come genere», ha introdotto un collega di casa nostra, Francesco Antonioni, compositore appunto e voce di Radio 3. Volendo, però, un filo conduttore che agevoli il processo di “identificazione” delle creature della maestra di
La compositrice russa Guabjdolina protagonista assoluta ieri al Mittelfest
Russia c’è. Anzi, ce ne sono due: primo, il citato rapporto con il sacro, con il soprannaturale; note come canale fra umano e divino. Secondo: l’amore incondizionato, ed eterno, per la produzione di Johann Sebastian Bach. «Sui suoi spartiti -
commenta Gubajdolina - c’è l’inizio della mia storia. Per me è sempre stato, e resterà, l’ideale musicale». Ideale. Parola alta, cui ci stiamo disabituando. Non la signora: «Per me l’arte è tutto. A essa mi sono votata, immolata». Gioiosamente, ov-
Ancora anteprime assolute per gli appuntamenti in calendario a Mittelfest oggi. Debutta al festival (piazza Duomo alle 22) la produzione Mittelfest che unisce sul palco due artisti regionali, ormai di fama internazionale. Il recente romanzo del poeta friulano Pierluigi Cappello, “Questa libertà” (alla sua prima prova narrativa, vincitore del Premio internazionale Tiziano Terzani), diventa una suite firmata dal pianista e compositore Glauco Venier. L’ispirazione all’autore è giunta direttamente dal concetto che di libertà dà lo stesso Cappello, eccezionalmente presente in scena. Sul palco anche il Quartetto d’archi composto da Nicola Mansutti e Anna Apollonio ai
violini; Margherita Cossio alla viola e Andrea Mustoal violoncello, con Fabiano Fantini e Massimo Somaglino agli ‘effetti voce’. Tanti furono i poeti che ispirarono i loro versi alla guerra denunciando le atrocità. Ad aprire una finestra sulla poesia della Grande Guerra il recital letterario “Mentre le granate cantavano orribilmente” (Chiesa di Santa Maria dei Battuti alle 18) ideato da Emanuele Carrucci Viterbi. Da non perdere, infine, lo spettacolo “Trenofermo a-Katzemacher” di Dario Aita e Elena Gigliotti (teatro Ristori alle 20), una produzione della giovane e scatenata Compagnia nO per un graffiante affresco di vite al margine.
vio, pur nella consapevolezza che «una simile scelta comporta, è inevitabile, delle rinunce, anche grandi»: «Non mi è mai pesato fare a meno di determinate cose per dedicarmi, in toto, alla passione per eccellenza. Il desiderio piú forte era
guadagnare tempo per l’ascolto: di me stessa, delle piante, del mondo che mi circonda». E in una prospettiva del genere, evidentemente, l’elemento temporale assume una valenza e una pregnanza del tutto particolari: «I minuti scanditi
dall’orologio si mescolano con l’andamento musicale, e con i ritmi dell’interiorità... che non corrispondono, spesso, alla scansione del metronomo. È dagli anni Ottanta che mi interrogo sulla strutturazione del tempo, chiedendomi a quali leggi ci si possa ispirare: chissà se ci arriverò, alla fine. La faccenda è incredibilmente complicata». E la composizione, nuovissima, proposta a Mittelfest?, domanda, in chiusura, l’intervistatore. Che messaggio trasmette? «Un punto interrogativo. Da dove viene il dolore?». Ad ascoltarla, nella chiesa di San Francesco, anche uno spettatore d’eccezione, Horst Köhler, presidente della Repubblica Federale tedesca dal 2004 al 2010, attuale membro della Cdu e già direttore amministrativo del Fondo monetario internazionale. «Ho volutamente intitolato questo lavoro - chiosa Sophija Gubajdolina con una serie di quesiti, gli enigmi che hanno sempre tormentato gli artisti (di ieri, di oggi, sicuramente pure di domani) come qualsiasi altro uomo... o forse, mi permetto, un po’ di piú. Quesiti destinati a rimanere aperti». ©RIPRODUZIONERISERVATA
il reading di collavino e rota
Piotr, il soldato analfabeta mandato al macello ◗ CIVIDALE
Basta poco, alle volte, per creare suggestione. Prendete un testo raffinato, uniteci un paio di voci sapienti e qualche nota di sottofondo: il gioco è fatto, altro non serve. Non nuova, a Mittelfest affatto: la formula, che soddisfa perfettamente gli imperativi di un budget contenuto, è stata ampiamente sfruttata, nel recente passato del festival -, la lettura scenica è di casa anche nell’edizione 2014: spettacolo basico, dunque, essenziale, ma - alle condizioni di cui sopra -
comunque capace di coinvolgere. Di sicuro lo hanno saputo fare Andrea Collavino e Stefano Rota, protagonisti - ieri sera, in Santa Maria dei Battuti - della lettura, appunto, delle pagine di “Il sale della terra”, l'unica opera in prosa del poeta polacco Jòzef Wittlin, amico nonché traduttore di Joseph Roth. La storia tocca, è delicata e graffiante al tempo stesso: racconta - ed ecco cosí un’ulteriore tappa della proposta di cartellone dedicata ai cent’anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale - di un analfabeta quarantenne ri-
chiamato alle armi; uno degli innumerevoli semplici che la Grande Guerra convogliò in trincea e sui terreni di battaglia, scompigliano le carte di esistenze prima modeste, certo, ma compensate dalla serenità della pace. Il male, superfluo dirlo, ribalta il mondo: Piotr Niewiadomski, galiziano di etnia Hutzul che non sa leggere, si trova improvvisamente catapultato in un dramma che va al di là dello strazio visivo, o meglio che si amplifica per effetto dello stesso. La carne umana “macellata” sul campo, i cumuli di cadaveri,
Collavino e Rota in scena col reading da “Il sale della terra” (Phocus Agency)
il sangue sono scene tali da cancellare l'anima, da annichilire lo spirito dei miseri ignoti chiamati a imbracciare fucili e a tempestare il nemico di bombe a mano. L’unica legge, nella dura vita della recluta, è la paura, madre di una forzata, inevitabile, subordinazione: la tragedia bellica, cosí - ironicamente, amaramente, sacralizzata -, non si pa-
lesa esclusivamente nella barbarie fisica ma pure, o forse prima di tutto, nella strage... d’essere, d’identità. Bravi Collavino (che firmava la regia dello spettacolo) e collega, calzante l’accompagnamento musicale. Quanto al romanzo, esempio - ma questo lo si sapeva - di raffinatezza e intelligenza letteraria. (lu.avi.) ©RIPRODUZIONERISERVATA
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il programma di oggi
Il grande giorno di Venier e Cappello Ancora anteprime assolute per gli appuntamenti in calendario a Mittelfest oggi. Debutta al festival (piazza Duomo alle 22) la produzione Mittelfest che unisce sul palco due artisti regionali, ormai di fama internazionale. Il recente romanzo del poeta friulano Pierluigi Cappello, “Questa libertà” (alla sua prima prova narrativa, vincitore del Premio internazionale Tiziano Terzani), diventa una suite firmata dal pianista e compositore Glauco Venier. L’ispirazione all’autore è giunta direttamente dal concetto che di libertà dà lo stesso Cappello, eccezionalmente presente in scena. Sul palco anche il Quartetto d’archi composto da Nicola Mansutti e Anna Apollonio ai
violini; Margherita Cossio alla viola e Andrea Mustoal violoncello, con Fabiano Fantini e Massimo Somaglino agli ‘effetti voce’. Tanti furono i poeti che ispirarono i loro versi alla guerra denunciando le atrocità. Ad aprire una finestra sulla poesia della Grande Guerra il recital letterario “Mentre le granate cantavano orribilmente” (Chiesa di Santa Maria dei Battuti alle 18) ideato da Emanuele Carrucci Viterbi. Da non perdere, infine, lo spettacolo “Trenofermo a-Katzemacher” di Dario Aita e Elena Gigliotti (teatro Ristori alle 20), una produzione della giovane e scatenata Compagnia nO per un graffiante affresco di vite al margine.
vio, pur nella consapevolezza che «una simile scelta comporta, è inevitabile, delle rinunce, anche grandi»: «Non mi è mai pesato fare a meno di determi-
guadagnare tempo per l’ascolto: di me stessa, delle piante, del mondo che mi circonda». E in una prospettiva del genere, evidentemente, l’elemento
dall’orologio l’andamento ritmi dell’int corrispondo scansione d dagli anni Ot rogo sulla s tempo, chie leggi ci si po se ci arriverò cenda è incr plicata». E nuovissima, fest?, doma l’intervistato gio trasmette rogativo. Da re?». Ad asco di San Fran spettatore d Köhler, pre pubblica Fe 2004 al 2010 della Cdu e g nistrativo de rio internazi mente intito - chiosa Sop con una se enigmi che h mentato gli a gi, sicurame ni) come q mo... o forse
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La compositrice russa Guabjdolina protagonista assoluta ieri al Mittelfest
Russia c’è. Anzi, ce ne sono due: primo, il citato rapporto con il sacro, con il soprannaturale; note come canale fra umano e divino. Secondo: l’amore incondizionato, ed eterno, per la produzione di Johann Sebastian Bach. «Sui suoi spartiti -
commenta Gubajdolina - c’è l’inizio della mia storia. Per me è sempre stato, e resterà, l’ideale musicale». Ideale. Parola alta, cui ci stiamo disabituando. Non la signora: «Per me l’arte è tutto. A essa mi sono votata, immolata». Gioiosamente, ov-
Data: 24 luglio 2014
dall’orologio si mescolano con l’andamento musicale, e con i ritmi dell’interiorità... che non Pagina: 36 (dettaglio) corrispondono, spesso, alla Il grande giorno di Venier e Cappello scansione del metronomo. È dagli anni Ottanta che mi interAncora anteprime assolute per gli violini; Margherita Cossio alla rogo sulla strutturazione del appuntamenti in calendario a viola e Andrea Mustoal tempo, chiedendomi a quali Mittelfest oggi. Debutta al festival violoncello, con Fabiano Fantini e leggi ci si possa ispirare: chissà (piazza Duomo alle 22) la Massimo Somaglino agli ‘effetti se ci arriverò, alla fine. La facproduzione Mittelfest che unisce voce’. cenda è incredibilmente comsul palco due artisti regionali, Tanti furono i poeti che ispirarono plicata». E la composizione, ormai di fama internazionale. Il i loro versi alla guerra recente romanzo del poeta denunciando le atrocità. Ad aprire nuovissima, proposta a Mittelfest?, domanda, in chiusura, friulano Pierluigi Cappello, una finestra sulla poesia della l’intervistatore. Che messag“Questa libertà” (alla sua prima Grande Guerra il recital letterario gio trasmette? «Un punto interprova narrativa, vincitore del “Mentre le granate cantavano rogativo. Da dove viene il doloPremio internazionale Tiziano orribilmente” (Chiesa di Santa Terzani), diventa una suite Maria dei Battuti alle 18) ideato da re?». Ad ascoltarla, nella chiesa di San Francesco, anche uno firmata dal pianista e Emanuele Carrucci Viterbi. spettatore d’eccezione, Horst compositore Glauco Venier. Da non perdere, infine, lo Köhler, presidente della ReL’ispirazione all’autore è giunta spettacolo “Trenofermo pubblica Federale tedesca dal direttamente dal concetto che di a-Katzemacher” di Dario Aita e 2004 al 2010, attuale membro libertà dà lo stesso Cappello, Elena Gigliotti (teatro Ristori alle della Cdu e già direttore ammieccezionalmente presente in 20), una produzione della giovane nistrativo del Fondo monetascena. Sul palco anche il Quartetto e scatenata Compagnia nO per un rio internazionale. «Ho volutad’archi composto da Nicola graffiante affresco di vite al mente intitolato questo lavoro Mansutti e Anna Apollonio ai margine. - chiosa Sophija Gubajdolina con una serie di quesiti, gli vio, pur nella consapevolezza guadagnare tempo per l’ascol- enigmi che hanno sempre torche «una simile scelta compor- to: di me stessa, delle piante, mentato gli artisti (di ieri, di ogta, è inevitabile, delle rinunce, del mondo che mi circonda». E gi, sicuramente pure di domaanche grandi»: «Non mi è mai in una prospettiva del genere, ni) come qualsiasi altro uopesato fare a meno di determi- evidentemente, l’elemento mo... o forse, mi permetto, un nate cose per dedicarmi, in to- temporale assume una valen- po’ di piú. Quesiti destinati a rito, alla passione per eccellen- za e una pregnanza del tutto manere aperti». za. Il desiderio piú forte era particolari: «I minuti scanditi ©RIPRODUZIONERISERVATA
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Piotr, il soldato analfabeta mandato al macello ◗ CIVIDALE
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chiamato alle armi; uno degli innumerevoli semplici che la Grande Guerra convogliò in trincea e sui terreni di battaglia, scompigliano le carte di esistenze prima modeste, certo, ma compensate dalla serenità della pace. Il male, superfluo dirlo, ribalta il mondo: Piotr Niewiadomski, galiziano di etnia Hutzul che non sa leggere, si trova improvvisamente catapultato in un dramma che va al di là dello strazio visivo, o meglio che si amplifica per effetto dello stesso. La carne umana “macellata” sul campo, i cumuli di cadaveri,
Collavino e Rota in scena col reading da “Il sale della terra” (Phocus Agency)
il sangue sono scene tali da cancellare l'anima, da annichilire lo spirito dei miseri ignoti chiamati a imbracciare fucili e a tempestare il nemico di bombe a mano. L’unica legge, nella dura vita della recluta, è la paura, madre di una forzata, inevitabile, subordinazione: la tragedia bellica, cosí - ironicamente, amaramente, sacralizzata -, non si pa-
lesa esclusivamente nella barbarie fisica ma pure, o forse prima di tutto, nella strage... d’essere, d’identità. Bravi Collavino (che firmava la regia dello spettacolo) e collega, calzante l’accompagnamento musicale. Quanto al romanzo, esempio - ma questo lo si sapeva - di raffinatezza e intelligenza letteraria. (lu.avi.) ©RIPRODUZIONERISERVATA
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2014 Cultura&Spettacoli
Giovedì 24 luglio 2014
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CIVIDALE - Il Romanzo di Jaroslav Hašek viene "distillato" nel recital letterario "Le avventure del bravo soldato Švejk", presente al Mittelfest con regia, adattamento e interpretazione dell’attore friulano Paolo Fagiolo. Il titolo dello spettacolo aggiunge il termine "Avventure", come se il recital dovesse completare le vicende narrate da Hašek, mentre ne seleziona pochissime per disegnare il ritratto,
LA RECENSIONE
La regia e l’interpretazione di Paolo Fagiolo forniscono un efficace ritratto di Švejk più che le azioni, del singolare protagonista. Su questo piano l'operazione fa centro. La furbizia genialmente cretina del soldato Švejk smaschera l'autentica imbecillità dei personaggi a lui superiori. La sua ingenuità, che lo porta a essere sincero e diretto, dissacra un sistema politico e mili-
tare che si vota alla guerra e alla distruzione. L'attualità del personaggio è legata alla storia anche recente e al destino del popolo di Praga, di un paese costretto a resistere in forma passiva alla falsa grandezza dei potenti. Alle spalle dell'interprete del recital vengono proiettate le immagini
di Martin Schulz e Angela Merkel in alternanza con sequenze del film del '56 di Karel Stekly, che dà di Švejk una versione un po' marionettistica, che influenza fortemente Paolo Fagiolo nella sua interpretazione. Riduttivo, certo, ma efficace. Non necessario il finale didascalico e
MITTELFEST Tra gli ospiti anche l’ex presidente tedesco Köhler
Podrecca, sogno attuale
provocatorio, in contrasto con l'ironia di tutto il resto: il "Requiem" di Verdi (allusione a Redipuglia?) e immagini di vitelli e maiali condotti al macello. Più che metafora una "figura" della guerra fin troppo scontata. G.C. © riproduzione riservata
IL PROGRAMMA ODIERNO
Emozionante spettacolo sul creatore delle celebri marionette
Cappello e Venier danno vita sul palco a "Questa libertà"
CIVIDALE - Dai 3 ai 93, titolo dello spettacolo al Mittelfest coprodotto da Cassiopea e Teatro Rossetti, significa che i "piccoli" di Vittorio Podrecca divertono i bambini che vanno a vederli e i nonni che li accompagnano: «I primi con la scusa di portare i nipoti, questi perché si divertono da soli», parole di Vittorio che proprio così era solito accogliere il pubblico. Barbara Della Polla fa da guida in questa visita dietro le quinte del Teatro dei Piccoli per raccontare la storia di Podrecca e della sua compagnia. Si ripercorrono le tappe del successo straordinario del suo teatro di figura e al tempo stesso si disegna il profilo di un periodo storico culturale e artistico lungo mezzo secolo. Ora, che ricorre il centenario della fondazione del Teatro dei Piccoli, quell'esperienza riprende il suo percorso, sia pure come memoria e documento storico in attesa di essere rivitalizzato e reso funzionale alla sensibilità del terzo millennio. Il fenomeno Podrecca si spiega con la genialità dell'uomo, dei suoi interessi e della sua frequentazione con i personaggi e le espressioni artistiche più importanti dell'epoca: la musica (soprattutto Respighi), i Balletti Russi di Diaghilev, il futurismo del teatro di varietà e delle marionette di
TRIESTE - Ancora anteprime assolute per gli appuntamenti in calendario oggi al Mittelfest. Debutta in piazza Duomo alle ore 22 la produzione Mittelfest che unisce sul palco il poeta friulano Pierluigi Cappello, il cui libro Questa libertà diventa una suite firmata dal pianista e compositore Glauco Venier, affiancato dal Quartetto d’archi composto da Nicola Mansutti e Anna Apollonio ai violini; Margherita Cossio alla viola e Andrea Mustoal violoncello, con Fabiano Fantini e Massimo Somaglino agli ‘effetti voce’. Nel pomeriggio il recital letterario “Mentre le granate cantavano orribilmente” (Chiesa di Santa Maria dei Battuti ore 18) ideato da Emanuele Carrucci Viterbi su versi di Alvaro, Apollinaire, D'Annunzio, Owen, Stramm, Trakl e Ungaretti. Lo Josef Suk Quartet proporrà il concerto nella Chiesa di San Francesco (ore 18) Dal cuore dell'Europa, su musiche di Brahms, Martinu e Dvorák . Da non perdere lo spettacolo “Trenofermo a-Katzemacher” di Dario Aita e Elena Gigliotti (Teatro Ristori ore 20), produzione della Compagnia nO (Dance first, Think later) - segnalazione speciale al Premio Scenario 2013 - per un graffiante affresco di vite al margine. Le musiche nell'opera di Luchino Visconti saranno protagoniste al Castello Canussio (ore 23) con lo spettacolo “Un palco al cinema” che racconta in prima persona la poliedrica esperienza del regista, dal sodalizio con Maria Callas ai film che maggiormente hanno accolto il melodramma come elemento strutturale e narrativo. Ideazione di Clementina Antonaci con gli Oneiron Ensemble, Felix Bellanti voce narrante, montaggio video Giorgio Affanni.
CENTENARIO Per l’anniversario di Vittorio Podrecca la coproduzione tra Cassiopea e Rossetti ha proposto al Mittelfest lo spettacolo "Dai 3 ai 93" (foto LdA)
MITTEL_FIGURA Oggi alle ore 23, in via Monastero Maggiore, “Zlateh la capra” dal repertorio dello scrittore ebreo polacco Isaac Singer
Depero e Prampolini, il folclore latino americano, il musical, i cartoni animati della Disney e il cinema di Hollywood riassunto nella marionetta di Greta Garbo. Nello spettacolo al Ristori, l'excursus storico e biografico è supportato da proiezioni d'epoca e si interrompe per lasciare spazio ad alcune dimostrazioni pratiche con marionette autentiche. Il ponte e i manovratori sono in vista e, per quanto bravi, riconoscono l’inarrivabile abilità dei loro predecessori come dimostra il numero del concerto con il pianista appassionato che, pur presente sul palco, si lascia sostituire dalla splendida versione originale proiettata sullo
schermo. Si insiste sul binomio perfetto fra musica e marionette che "son fatte della stessa stoffa della musica" perché sono strumenti e come questi hanno le corde, ossia i fili, per suonare nelle mani di sapienti esecutori. Uno spettacolo che è documento e storia, ma anche occasione di commovente divertimento. E come ospite al Mittelfest c’è anche Horst Köhler, presidente emerito della Repubblica Federale di Germania, che ieri ha assistito all’esecuzione della nuova composizione di Sofia Gubajdulina e che oggi assisterà al concerto dello Josef Suk Quartet. Gianni Cianchi © riproduzione riservata
SENTITO A CIVIDALE L’Accademia d’archi Arrigoni con le violiniste soliste Bortolotto e Birringer
Fiorillo, meritevole omaggio Nico Nanni CIVIDALE
L'attenzione che quest'anno Mittelfest dedica ai giovani e alle migliori presenze culturali del territorio ha avuto uno dei momenti più belli martedì, quando nella chiesa di San Francesco si è esibita l'Accademia d'Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento, diretta da Domenico Mason, per proporre al pubblico concerti e sinfonie concertanti di Federigo Fiorillo. Noto agli studenti di violino per un metodo ancor oggi in uso, Fiorillo nacque a Brunswick nel 1755 e morì nel
1823. Discendente da una famiglia di musicisti napoletani, operò in diverse città in Europa e ben rappresenta la dimensione che Mittelfest pone al centro del proprio percorso. La riscoperta delle composizioni di questo musicista è stata abbastanza casuale per l'Accademia Arrigoni: la violinista pordenonese Laura Bortolotto stava studiando il Concerto n. 1 in fa magg., e al maestro Mason è venuto il desiderio di scoprire altre opere di Fiorillo. Da qui il progetto di revisione e di ricostruzione orchestrale (a cura di Davide Pitis), sfociato nella regi-
strazione di un cd uscito con il numero di luglio della rivista Amadeus e nel concerto cividalese. Si è così potuto conoscere e apprezzare un compositore interessante e degno di attenzione. Con le sue musiche si sono distinti anche l'orchestra giovanile e i diversi solisti, tutti guidati da Mason. L'ormai ben nota bravura di Laura Bortolotto si è rivelata appieno nel Concerto n. 1, composizione brillante, l'unica a prevedere un tempo lento fra i due veloci. Né di minor pregio è stata l'esibizione sua, con la violinista Lea Birringer, nelle Sinfo-
SOLISTA Laura Bortolotto diretta dal maestro Domenico Marson (ph.LdA) nie Concertanti n. 2 e n. 3: due musiciste di grande talento, che sanno unire tecnica e passione, dialogando felicemente con l'orchestra. Infine la Sinfonia Concertante per due oboi in fa magg., proposta
da Matteo Trentin e Stefano Rava: pagina impegnativa risolta con abilità da due oboisti. A tutti il caloroso applauso del pubblico e un bis ancora di Fiorillo. © riproduzione riservata
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CIVIDALE - Il Romanzo di Jaroslav Hašek viene "distillato" nel recital letterario "Le avventure del bravo soldato Švejk", presente al Mittelfest con regia, adattamento e interpretazione dell’attore friulano Paolo Fagiolo. Il titolo dello spettacolo aggiunge il termine "Avventure", come se il recital dovesse completare le vicende narrate da Hašek, mentre ne seleziona pochissime per disegnare il ritratto,
Cultura&Spettacoli Data: 24 luglio 2014 LA RECENSIONE
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La regia e l’interpretazione di Paolo Fagiolo forniscono un più che le azioni, del singolare protagonista. Su questo piano l'operazione fa centro. La furbizia genialmente cretina del soldato Švejk smaschera l'autentica imbecillità dei personaggi a lui superiori. La sua ingenuità, che lo porta a essere sincero e diretto, dissacra un sistema politico e mili-
tare che si vota alla guerra e alla distruzione. L'attualità del personaggio è legata alla storia anche recente e al destino del popolo di Praga, di un paese costretto a resistere in forma passiva alla falsa grandezza dei potenti. Alle spalle dell'interprete del recital vengono proiettate le immagini
di Martin Schulz e Merkel in alternanza c quenze del film del Karel Stekly, che dà d una versione un po' ma tistica, che influenza mente Paolo Fagiolo ne interpretazione. Rid certo, ma efficace. Non sario il finale didasca
MITTELFEST Tra gli ospiti anche l’ex presidente tedesco Köhler
Podrecca, sogno attuale Emozionante spettacolo sul creatore delle celebri marionette CIVIDALE - Dai 3 ai 93, titolo dello spettacolo al Mittelfest coprodotto da Cassiopea e Teatro Rossetti, significa che i "piccoli" di Vittorio Podrecca divertono i bambini che vanno a vederli e i nonni che li accompagnano: «I primi con la scusa di portare i nipoti, questi perché si divertono da soli», parole di Vittorio che proprio così era solito accogliere il pubblico. Barbara Della Polla fa da guida in questa visita dietro le quinte del Teatro dei Piccoli per raccontare la storia di Podrecca e della sua compagnia. Si ripercorrono le tappe del successo straordinario del suo teatro di figura e al tempo stesso si disegna il profilo di un periodo storico culturale e artistico lungo mezzo secolo. Ora, che ricorre il centenario della fondazione del Teatro dei Piccoli, quell'esperienza riprende il suo percorso, sia pure come memoria e documento storico in attesa di essere rivitalizzato e reso funzionale alla sensibilità del terzo millennio. Il fenomeno Podrecca si spiega con la genialità dell'uomo, dei suoi interessi e della sua frequentazione con i personaggi e le espressioni artistiche più importanti dell'epoca: la musica (soprattutto Respighi), i Balletti Russi di Diaghilev, il futurismo del teatro di varietà e delle marionette di
CENTENARIO Per l’anniversario di Vittorio Podrecca la coproduzione tra Cassiopea e Rossetti ha proposto al Mittelfest lo spettacolo "Dai 3 ai 93" (foto LdA)
MITTEL_FIGURA Oggi alle ore 23, in via Monastero Maggiore, “Zlateh la capra” dal repertorio dello scrittore ebreo polacco Isaac Singer
Depero e Prampolini, il folclore latino americano, il musical, i cartoni animati della Disney e il cinema di Hollywood riassunto nella marionetta di Greta Garbo. Nello spettacolo al Ristori, l'excursus storico e biografico è supportato da proiezioni d'epoca e si interrompe per lasciare spazio ad alcune dimostrazioni pratiche con marionette autentiche. Il ponte e i manovratori sono in vista e, per quanto bravi, riconoscono l’inarrivabile abilità dei loro predecessori come dimostra il numero del concerto con il pianista appassionato che, pur presente sul palco, si lascia sostituire dalla splendida versione originale proiettata sullo
schermo. Si insiste sul binomio perfetto fra musica e marionette che "son fatte della stessa stoffa della musica" perché sono strumenti e come questi hanno le corde, ossia i fili, per suonare nelle mani di sapienti esecutori. Uno spettacolo che è documento e storia, ma anche occasione di commovente divertimento. E come ospite al Mittelfest c’è anche Horst Köhler, presidente emerito della Repubblica Federale di Germania, che ieri ha assistito all’esecuzione della nuova composizione di Sofia Gubajdulina e che oggi assisterà al concerto dello Josef Suk Quartet. Gianni Cianchi © riproduzione riservata
SENTITO A CIVIDALE L’Accademia d’archi Arrigoni con le violiniste solist
Fiorillo, meritevole omaggio
tro. etihedei La aa samili-
del personaggio è legata alla storia anche recente e al destino del popolo di Praga, di un paese costretto a resistere in forma passiva alla falsa grandezza dei potenti. Alle spalle dell'interprete del2014 recital vengono proiettate le immagini
quenze del film del '56 di "Requiem" di Verdi (allusione Karel Stekly, che dà di Švejk a Redipuglia?) e immagini di una versione un po' marionet- vitelli e maiali condotti al tistica, che influenza forte- macello. Più che metafora Data: 24 luglio 2014 mente Paolo Fagiolo nella sua una "figura" della guerra fin troppo24scontata. interpretazione. Riduttivo, Pagina: (dettaglio) G.C. certo, ma efficace. Non necessario il finale didascalico e © riproduzione riservata
x presidente tedesco Köhler
gno attuale
ore delle celebri marionette
ampolini, il folclore cano, il musical, i ati della Disney e il ollywood riassunto etta di Greta Garettacolo al Ristori, orico e biografico è a proiezioni d'epoca mpe per lasciare cune dimostrazioni marionette autentie e i manovratori e, per quanto bravi, l’inarrivabile abilipredecessori come umero del concerto a appassionato che, sul palco, si lascia la splendida versioe proiettata sullo
CENTENARIO Per l’anniversario di Vittorio Podrecca la coproduzione tra Cassiopea e Rossetti ha proposto al Mittelfest lo spettacolo "Dai 3 ai 93" (foto LdA)
schermo. Si insiste sul binomio perfetto fra musica e marionette che "son fatte della stessa stoffa della musica" perché sono strumenti e come questi hanno le corde, ossia i fili, per suonare nelle mani di sapienti esecutori. Uno spettacolo che è documento e storia, ma anche occasione di commovente divertimento. E come ospite al Mittelfest c’è anche Horst Köhler, presidente emerito della Repubblica Federale di Germania, che ieri ha assistito all’esecuzione della nuova composizione di Sofia Gubajdulina e che oggi assisterà al concerto dello Josef Suk Quartet. Gianni Cianchi © riproduzione riservata
IL PROGRAMMA ODIERNO
Cappello e Venier danno vita sul palco a "Questa libertà" TRIESTE - Ancora anteprime assolute per gli appuntamenti in calendario oggi al Mittelfest. Debutta in piazza Duomo alle ore 22 la produzione Mittelfest che unisce sul palco il poeta friulano Pierluigi Cappello, il cui libro Questa libertà diventa una suite firmata dal pianista e compositore Glauco Venier, affiancato dal Quartetto d’archi composto da Nicola Mansutti e Anna Apollonio ai violini; Margherita Cossio alla viola e Andrea Mustoal violoncello, con Fabiano Fantini e Massimo Somaglino agli ‘effetti voce’. Nel pomeriggio il recital letterario “Mentre le granate cantavano orribilmente” (Chiesa di Santa Maria dei Battuti ore 18) ideato da Emanuele Carrucci Viterbi su versi di Alvaro, Apollinaire, D'Annunzio, Owen, Stramm, Trakl e Ungaretti. Lo Josef Suk Quartet proporrà il concerto nella Chiesa di San Francesco (ore 18) Dal cuore dell'Europa, su musiche di Brahms, Martinu e Dvorák . Da non perdere lo spettacolo “Trenofermo a-Katzemacher” di Dario Aita e Elena Gigliotti (Teatro Ristori ore 20), produzione della Compagnia nO (Dance first, Think later) - segnalazione speciale al Premio Scenario 2013 - per un graffiante affresco di vite al margine. Le musiche nell'opera di Luchino Visconti saranno protagoniste al Castello Canussio (ore 23) con lo spettacolo “Un palco al cinema” che racconta in prima persona la poliedrica esperienza del regista, dal sodalizio con Maria Callas ai film che maggiormente hanno accolto il melodramma come elemento strutturale e narrativo. Ideazione di Clementina Antonaci con gli Oneiron Ensemble, Felix Bellanti voce narrante, montaggio video Giorgio Affanni.
d’archi Arrigoni con le violiniste soliste Bortolotto e Birringer
Data: 24 luglio 2014 Pagina: 8
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K U LT U R A
Četrtek, 24. julija 2014
ČEDAD - Na Mittelfestu ob stoletnici znamenitega Teatro dei Piccoli
MITTELFEST - Glasbeni spored
del ponovno Podreccove lutke spet na odru Izbor odkritega Fiorilla Zadruga Cassiopea na odru gledališča Ristori uprizorila poklon z naslovom »Od 3. do 93. Čudovit izum« Stare lutke, ki so bile v prejšnjem stoletju svetovne »zvezdnice« so v torek, za en večer, zapustile skladišče Stalnega gledališča Furlanije Julijske krajine in so nastopile na odru gledališča Ristori v Čedadu. »Lesene glave« bi lahko pripovedovale marsikatero zgodbo, saj se je velika umetniška in podjetniška pustolovščina Vittoria Podrecce začela leta 1914 v Rimu z ustanovitvijo znamenitega ansambla Teatro dei Piccoli in ravno stota obletnica ustanovitve je postala priložnost, da je zadruga Cassiopea uprizorila poklon z naslovom »Od 3. do 93. Čudovit izum.« Igralka Barbara Della Polla, ki je z Enniom Guerratom dala pobudo za ta projekt, je pripovedovala publiki resnično pravljico o ustvarjalnem človeku in inovatorju, ki se je rodil leta 1883 v Čedadu in je ustanovil v rimskem gledališču Odescalchi ansambel lutkarjev, s katerimi je prepotoval svet in je postal eden najznamenitejših italijanskih kulturnih pojavov v prvi polovici dvajsetega stoletja. S svojimi lutkami je uprizarjal varietejske predstave, sodeloval je s futuristom Prampolinijem, s pisateljem Trilusso, s skladateljem Respighijem. V njegovih predstavah je publika občudovala kostume in scene, ki so bili neobičajno razkošni za lutkovno gledališče, poleg tega, da je bila glasbena kulisa izvedena v živo s sodelovanjem instrumentalistov in pevcev. V drugem povojnem času je uresničil še dodatno željo z ustanovitvijo novega ansambla, ki se je ukvarjal izključno s skoreografiranimi izvedbami opernih del. O njegovem ansamblu so se laskavo izrazile znamenite osebnosti, med katerimi Walt Disney in Charlie Chaplin, medtem ko je dirigent Arturo Toscanini gmotno podprl ansambel v težkem obdobju, ko ga je vojna zadržala v Ameriki in ga prisilila, da je več let deloval v Argentini.
Čar Podreccovih lutk je prevzel publiko čedajskega festivala
Odvetnik Podrecca ni bil lutkar, a je bil izjemno talentiran impresarij in režiser, dovzeten za vse novosti. Njegova prtljaga je bila vedno težka, saj se je premikal ob spremstvu 1300. enometrskih lesenih lutk; pisane osemdesetletnice so se ga spomnile na odru Mittelfesta z gibčnimi in duhovitimi nastopi, ki so posredovali čar spomina na mnoge nastope in aplavze publike vseh starosti. Na odru je stal most, na katerem je bilo delo lutkarjev vidno, na panojih, skrinjah in cunjah pa so se z videomapingom, čarobno pojavljali fragmenti starih filmskih tednikov in video pričevanja oseb, ki so posredno ali neposredno spoznale Podrecco: lutkarica Fausta Braga, raziskovalec Alfonso Cipolla, lutkar Eugenio Monti Colla, zbirateljica Giuseppina Volpicelli. Z lutkami pa so zaživele nekatere od najbolj uspešnih točk gledališča dei Piccoli:
LUCA D’AGOSTINO
Rumba, Akrobat, Pevka Sinforosa, pianist Piccolowsky, ples nojev. Publika Mittelfesta se je zabavala kot nekdaj, tokrat z dodatnim čarom zgodovinske in umetniške vrednosti nastopajočih lutk in z občudovanjem vidnega dela tistih, ki jim dajejo življenje. V gledališču je bilo na ogled restavrirano scensko platno iz predstave Ostržek, izvajalci pa so na koncu predstave omenili ob restavratorskih pobudah še neuresničeni načrt o ustanovitvi muzeja o lutkah in umetniški zgodbi Vittoria Podrecce v njegovem rojstnem Čedadu. Z letošnjo obletnico so se lutke, končno lahko vrnile na glavni oder Mittelfesta; po pomenljivi, zanimivi in poetični predstavi o visoki umetniški vrednosti te gledališke zvrsti ostaja upanje, da za novo lutkovno predstavo ne bo treba čakati do naslednje obletnice. Rossana Paliaga
OPERNA AKADEMIJA KRIŽ - Ob koncu letošnjega masterclassa
Trije zaključni koncerti
Zgodovina je stroga sodnica in nekdanja slava ni zagotovilo za trajnost spomina. Imena danes neznanih skladateljev se pogosto pojavljajo v zbirkah, iz katerih črpajo učenci konservatorija in tako se je začela tudi zgodba o ponovnem odkritju življenja in dela Federiga Fiorilla. Izdani koncert za violino in orkester v f duru je bil dejansko najbolj vidna sled, ki jo je dirigent Domenico Mason imel na voljo: arhivske raziskave pa so ponovno ovrednotile simfonije in fragmente življenjske zgodbe tega nemškega skladatelja, ki se je rodil leta 1755 v Brunswicku neapeljskim staršem (oče je pisal opere tudi za tržaško gledališče). Bil je zelo cenjen violinist in je deloval na mnogih evropskih dvorih, od Sankt Peterburga do Rige, Pariza, Londona (kjer je postal član znamenitega kvarteta Salomon). Publika je lahko poslušala štiri od njegovih dvestotih del na koncertu deželnega mladinskega orkestra Accademia d'archi Arrigoni iz San Vita al Tagliamento. Orkester je že posnel dva glasbena projekta za znano strokovno revijo Amadeus in program Fiorillovih skladb je vsebina julijskega dosjeja in cd-ja. Izbrane skladbe so osvetlile portret umetnika, ki ni zasledoval virtuoznosti po vsaki ceni, saj v briljantnosti sloga pride najprej do izraza iskanje barv in spevne žilice, v soglasju s trendi tistega časa. Koncert v f duru ostaja v tem izboru najbolj umetniško dodelana skladba, ki jo je devetnajstletna violinistka Laura Bortolotto suvereno obarvala, v skladu s stilom, z briljantnim zvokom, živahnostjo, lahkotnostjo, s - klasicistično zmerno - čustveno muzikaličnostjo. Očitno se je Fiorillov navdih najlažje izražal ob stiku z instrumentom, ki ga je sam skladatelj igral, v njegovem opusu pa najdemo tudi koncertantno simfonijo za dve oboi in orkester, ki sta jo prepričljivo izvedla solista Matteo Trentin in Stefano Rava. Sledili sta dve koncertantni simfoniji za violini in orkester, pri katerih se je Bortolottovi pridružila že uveljavljena nemška violinistka Lea Birringer. Duo se je izkazal z muzikaličnim soglasjem (kar je še dodatno potrdilo nedvomni talent perspektivne deželne glasbenice), v dialogu z orkestrom, ki z živahnim značajem in homogenim zvokom zagotovo predstavlja zanimiv dosežek in izjemno dober potencial. Dirigent Domenico Mason je z raznolikim in kakovostnim programom predstavil publiki Mittelfesta delo pozabljenega umetnika, a tudi uveljavljeni mladinski orkester iz naše dežele, ki se lahko ponaša s pomembnimi priznanji. ROP
filmi@primorski.eu
GREMO V KINO
Mednarodna operna akademija Križ prireja že četrto leto zapored pobudo Glasbena srečanja v sklopu širšega projekta Belcanto v svetu, ki si ga je zamislil ustanovitelj akademije M°Alessandro Svab in kateremu se iz leta v leto pridružuje vedno več glasbenih ustanov po svetu. Na začetku julija so prišli na študij v Akademijo pevci in pianisti iz raznih koncev: iz Slovenije, Hrvaške, Italije, Ukrajine, Malte, Švedske predvsem pa iz
znanje, ki ga le redki (in to predvsem starejši profesorji) prejmejo v Rusiji. Glasbeniki so že na začetku masterclassa imeli možnost predstaviti se naši publiki z godbo Arcobaleno iz Trsta in Opz Fran Venturini od Domja. Skupno soo oblikovali Koncert za mir v Miramaru ob prisotnosti habsburškega nadvojvode Marcusa in nadnadzornika italijanskega ministrstva za kulturne dobrine dr. Caburlotta. Akademija je imela predstave še na
ni študija prost dan) pa se je del udeležencev odpeljal na ekskurzijo v Slovenijo. Basist Janez iz Moravc je v dopoldanskih urah skupino pospremil po Ljubljani, da so si mladi talenti lahko ogledali glavno mesto Slovenije in njegove skrite lepote, popoldne pa so bili gostje društva Slovenija - Rusija. Podpredsednik gospod Igor Furlan jim je prijazno odprl Rusko kapelico na Vršiču in jim v ruščini obrazložil njen nastanek in
Notte italiana
Režija: Carlo Mazzacurati
RAILER!
Nocoj v Koprivnem, jutri na Vrhu, v soboto v Gorici - Sledita še ekskurziji v Veneto in na Hrvaško
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Četrtek, 24. julija 2014
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ČEDAD - Na Mittelfestu ob stoletnici znamenitega Teatro dei Piccoli
Podreccove lutke spet na odru Zadruga Cassiopea na odru gledališča Ristori uprizorila poklon z naslovom »Od 3. do 93. Čudovit izum« Stare lutke, ki so bile v prejšnjem stoletju svetovne »zvezdnice« so v torek, za en večer, zapustile skladišče Stalnega gledališča Furlanije Julijske krajine in so nastopile na odru gledališča Ristori v Čedadu. »Lesene glave« bi lahko pripovedovale marsikatero zgodbo, saj se je velika umetniška in podjetniška pustolovščina Vittoria Podrecce začela leta 1914 v Rimu z ustanovitvijo znamenitega ansambla Teatro dei Piccoli in ravno stota obletnica ustanovitve je postala priložnost, da je zadruga Cassiopea uprizorila poklon z naslovom »Od 3. do 93. Čudovit izum.« Igralka Barbara Della Polla, ki je z Enniom Guerratom dala pobudo za ta projekt, je pripovedovala publiki resnično pravljico o ustvarjalnem človeku in inovatorju, ki se je rodil leta 1883 v Čedadu in je ustanovil v rimskem gledališču Odescalchi ansambel lutkarjev, s katerimi je prepotoval svet in je postal eden najznamenitejših italijanskih kulturnih pojavov v prvi polovici dvajsetega stoletja. S svojimi lutkami je uprizarjal varietejske predstave, sodeloval je s futuristom Prampolinijem, s pisateljem Trilusso, s skladateljem Respighijem. V njegovih predstavah je publika občudovala kostume in scene, ki so bili neobičajno razkošni za lutkovno gledališče, poleg tega, da je bila glasbena kulisa izvedena v živo s sodelovanjem instrumentalistov in pevcev. V drugem povojnem času je uresničil še dodatno željo z ustanovitvijo novega ansambla, ki se je ukvarjal izključno s skoreografiranimi izvedbami opernih del. O njegovem ansamblu so se laskavo izrazile znamenite osebnosti, med katerimi Walt Disney in Charlie Chaplin, medtem ko je dirigent Arturo Toscanini gmotno podprl ansambel v težkem obdobju, ko ga je vojna zadržala v Ameriki in ga prisilila, da je več let deloval v Argentini.
M
I o
lo go ja in du co no sk šem nje Pe nit
Čar Podreccovih lutk je prevzel publiko čedajskega festivala
Odvetnik Podrecca ni bil lutkar, a je bil izjemno talentiran impresarij in režiser, dovzeten za vse novosti. Njegova prtljaga je bila vedno težka, saj se je premikal ob spremstvu 1300. enometrskih lesenih lutk; pisane osemdesetletnice so se ga spomnile na odru Mittelfesta z gibčnimi in duhovitimi nastopi, ki so posredovali čar spomina na mnoge nastope in aplavze publike vseh starosti. Na odru je stal most, na katerem je bilo delo lutkarjev vidno, na panojih, skrinjah in cunjah pa so se z videomapingom, čarobno pojavljali fragmenti starih filmskih tednikov in video pričevanja oseb, ki so posredno ali neposredno spoznale Podrecco: lutkarica Fausta Braga, raziskovalec Alfonso Cipolla, lutkar Eugenio Monti Colla, zbirateljica Giuseppina Volpicelli. Z lutkami pa so zaživele nekatere od najbolj uspešnih točk gledališča dei Piccoli:
LUCA D’AGOSTINO
Rumba, Akrobat, Pevka Sinforosa, pianist Piccolowsky, ples nojev. Publika Mittelfesta se je zabavala kot nekdaj, tokrat z dodatnim čarom zgodovinske in umetniške vrednosti nastopajočih lutk in z občudovanjem vidnega dela tistih, ki jim dajejo življenje. V gledališču je bilo na ogled restavrirano scensko platno iz predstave Ostržek, izvajalci pa so na koncu predstave omenili ob restavratorskih pobudah še neuresničeni načrt o ustanovitvi muzeja o lutkah in umetniški zgodbi Vittoria Podrecce v njegovem rojstnem Čedadu. Z letošnjo obletnico so se lutke, končno lahko vrnile na glavni oder Mittelfesta; po pomenljivi, zanimivi in poetični predstavi o visoki umetniški vrednosti te gledališke zvrsti ostaja upanje, da za novo lutkovno predstavo ne bo treba čakati do naslednje obletnice. Rossana Paliaga
OPERNA AKADEMIJA KRIŽ - Ob koncu letošnjega masterclassa
ko rig be ril be vsa ba
de lot živ zik ku su ste no ste šk gla vn ča sež zr tel sk zn
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Data: 24 luglio 2014
2014
dei Piccoli
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m »Od 3. do 93. Čudovit izum«
estivala
LUCA D’AGOSTINO
umba, Akrobat, Pevka Sinforosa, pianist Picolowsky, ples nojev. Publika Mittelfesta se je abavala kot nekdaj, tokrat z dodatnim čarom godovinske in umetniške vrednosti nastoajočih lutk in z občudovanjem vidnega dela stih, ki jim dajejo življenje. V gledališču je bilo na ogled restavrirao scensko platno iz predstave Ostržek, izvalci pa so na koncu predstave omenili ob reavratorskih pobudah še neuresničeni načrt ustanovitvi muzeja o lutkah in umetniški godbi Vittoria Podrecce v njegovem rojstnem edadu. Z letošnjo obletnico so se lutke, konno lahko vrnile na glavni oder Mittelfesta; po omenljivi, zanimivi in poetični predstavi o vioki umetniški vrednosti te gledališke zvrsti staja upanje, da za novo lutkovno predstavo e bo treba čakati do naslednje obletnice. Rossana Paliaga
Pagina: 8 (dettaglio)
MITTELFEST - Glasbeni spored
Izbor del ponovno odkritega Fiorilla Zgodovina je stroga sodnica in nekdanja slava ni zagotovilo za trajnost spomina. Imena danes neznanih skladateljev se pogosto pojavljajo v zbirkah, iz katerih črpajo učenci konservatorija in tako se je začela tudi zgodba o ponovnem odkritju življenja in dela Federiga Fiorilla. Izdani koncert za violino in orkester v f duru je bil dejansko najbolj vidna sled, ki jo je dirigent Domenico Mason imel na voljo: arhivske raziskave pa so ponovno ovrednotile simfonije in fragmente življenjske zgodbe tega nemškega skladatelja, ki se je rodil leta 1755 v Brunswicku neapeljskim staršem (oče je pisal opere tudi za tržaško gledališče). Bil je zelo cenjen violinist in je deloval na mnogih evropskih dvorih, od Sankt Peterburga do Rige, Pariza, Londona (kjer je postal član znamenitega kvarteta Salomon). Publika je lahko poslušala štiri od njegovih dvestotih del na koncertu deželnega mladinskega orkestra Accademia d'archi Arrigoni iz San Vita al Tagliamento. Orkester je že posnel dva glasbena projekta za znano strokovno revijo Amadeus in program Fiorillovih skladb je vsebina julijskega dosjeja in cd-ja. Izbrane skladbe so osvetlile portret umetnika, ki ni zasledoval virtuoznosti po vsaki ceni, saj v briljantnosti sloga pride najprej do izraza iskanje barv in spevne žilice, v soglasju s trendi tistega časa. Koncert v f duru ostaja v tem izboru najbolj umetniško dodelana skladba, ki jo je devetnajstletna violinistka Laura Bortolotto suvereno obarvala, v skladu s stilom, z briljantnim zvokom, živahnostjo, lahkotnostjo, s - klasicistično zmerno - čustveno muzikaličnostjo. Očitno se je Fiorillov navdih najlažje izražal ob stiku z instrumentom, ki ga je sam skladatelj igral, v njegovem opusu pa najdemo tudi koncertantno simfonijo za dve oboi in orkester, ki sta jo prepričljivo izvedla solista Matteo Trentin in Stefano Rava. Sledili sta dve koncertantni simfoniji za violini in orkester, pri katerih se je Bortolottovi pridružila že uveljavljena nemška violinistka Lea Birringer. Duo se je izkazal z muzikaličnim soglasjem (kar je še dodatno potrdilo nedvomni talent perspektivne deželne glasbenice), v dialogu z orkestrom, ki z živahnim značajem in homogenim zvokom zagotovo predstavlja zanimiv dosežek in izjemno dober potencial. Dirigent Domenico Mason je z raznolikim in kakovostnim programom predstavil publiki Mittelfesta delo pozabljenega umetnika, a tudi uveljavljeni mladinski orkester iz naše dežele, ki se lahko ponaša s pomembnimi priznanji. ROP
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Data:Spettacoli 24 luglio 2014 Appuntamenti
NOTIZIE > MANIFESTAZIONI > 23 LUGLIO 2014
A Mittelfest 2014 la suite "Questa libertà" di Glauco Venier ispirata al libro di Pierluigi Cappello Cervignano del Friuli (UD) Ancora anteprime assolute per gli appuntamenti in calendario a Mittelfest giovedì
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24 luglio. Debutta al festival (piazza Duomo ore 22) la
Massimiliano d'Asburgo da Miramare al Messico
produzione Mittelfest che unisce sul palco due artisti
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nogastronomia Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia Pordenone Udine () Dal 10/02/12 al 31/12/14
regionali, ormai di fama internazionale. Il recente romanzo del poeta friulano Pierluigi Cappello, "Questa libertà" (alla sua prima prova narrativa, vincitore del Premio internazionale Tiziano Terzani), diventa una suite firmata dal pianista e compositore Glauco Venier. L’ispirazione all’autore è giunta direttamente dal concetto che di libertà dà lo stesso Cappello, eccezionalmente presente in scena. Sul palco anche il Quartetto d’archi composto da Nicola Mansutti e Anna Apollonio ai violini; Margherita Cossio alla viola e Andrea Mustoal violoncello, con Fabiano Fantini e Massimo Somaglino agli ‘effetti voce’. Tanti furono i poeti che ispirarono i loro versi alla guerra cantandone la sua utilità o denunciando le atrocità. Ad aprire una finestra sulla poesia della Grande Guerra il recital letterario “Mentre le granate cantavano orribilmente” (Chiesa di Santa Maria dei Battuti ore 18) ideato da Emanuele Carrucci Viterbi all'interno del progetto Voci dalla trincea. I versi di Alvaro, Apollinaire, D'Annunzio, Owen, Stramm, Trakl e Ungaretti rivivranno in un suggestivo percorso tra passaggi e memoria che hanno attraversato il secolo passato. I giovani e prodigiosi musicisti del Josef Suk Quartet, vincitori del Premio Trio di Trieste 2013, saranno i protagonisti del concerto nella Chiesa di San Francesco (ore18) Dal cuore dell'Europa, su musiche di Brahms, Martinu e Dvořák . Vincitori di numerosi premi internazionali, nei giovani componenti della formazione, la vedova del celebre violinista Josef Suk, pronipote di Antonín Dvořák, ha riconosciuto una singolare eredità affidando loro il lascito di quell'importante nome per conservare la memoria dell'artista cèco. Per la rassegna Mittel_Figura, debutta a Cividale dopo l'anteprima di Gorizia lo scorso inverno, “Zlateh la capra”, una produzione del CTA Centro Teatro Animazione e Figure (via Monastero Maggiore ore 23), tratta dal repertorio dello scrittore ebreo polacco Isaac Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978. Curato da Antonella Caruzzi, e affidato in scena all’attrice Duska Kovacevic, l’allestimento rientra nel percorso di 'letteratura e figure' varato dal CTA ed è tratto da un noto racconto di Singer che si dipana per voce, figure e immagini, narrando lo straordinario rapporto che si costruisce fra un bambino e una vecchia capra destinata al mercato. “I bambini – spiega Isaac Singer sono i migliori lettori di letteratura autentica. Gli adulti sono ipnotizzati da grossi nomi,
“Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12
//www.fvgnews.net/view.php?t=n&k=14801
da giudizi esagerati e da una pressante pubblicità. I bambini non ci cascano. A loro piace ancora la chiarezza, la logica e persino la punteggiatura, così sorpassata”. Da non perdere lo spettacolo “Trenofermo aKatzemacher” di Dario Aita e Elena
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Data: 24 luglio 2014
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anifestazioni | A Mittelfest 2014 la suite "Questa libertà" di Glauco Venier ispirata al libro di Pierluigi Cappello | Cervignano del Friuli
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Gigliotti (Teatro Ristori ore 20), una produzione della giovane e scatenata Compagnia nO (Dance first, Think later) segnalazione speciale al Premio
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Scenario 2013 per un graffiante affresco di vite al margine. È una storia di branco, di motorini e adolescenti coccolati dalle mamme e con i padri assenti. Una storia del sud, cantata e danzata come un musical neomelodico, dove il tema della discriminazione apparentemente si rovescia: “l’altro” qui è uno del nord, un tedesco, ma le dinamiche della differenza sono le medesime. Le musiche nell'opera di Luchino Visconti saranno al centro dell’appuntamento di tarda serata al Castello Canussio (ore 23). In programma con lo spettacolo “Un palco al cinema” che racconta in prima persona la poliedrica esperienza del grande regista, dal sodalizio con Maria Callas alle pellicole che maggiormente hanno accolto il melodramma come elemento strutturale e narrativo. Una ideazione di Clementina Antonaci con gli Oneiron Ensemble, Felix Bellanti voce narrante, montaggio video Giorgio Affanni, un progetto Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l'Università di Udine.
Appuntamento speciale per i "Mittel_Incontri" con la diretta di Radio1 sede Rai del Friuli Venezia Giulia: dalle 11.07, direttamente dal Caffè San Marco di Cividale, andrà in onda in diretta la trasmissione dedicata a Mittelfest 2014, condotta dal giornalista Mario Mirasola. Mittelfest in onda prevede la presenza di molti ospiti, dal direttore di Mittelfest Franco Calabretto, al Presidente Federico Rossi, il Sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch, la consulente per il teatro Rita Maffei, l’attore Massimo Somaglino, Roberto Piaggio, curatore di Marionette & Burattini, il pianista Glauco Venier, .. La trasmissione va in diretta dalle frequenze di Radio Rai, in diretta streaming audio su www.sedefvg.rai.it, in diretta video su mittelfest.org e messaggero veneto.it e potrà essere seguita dal caffè da tutto il pubblico del festival, che potrà scoprire come funziona una diretta radiofonica. Leggi le Ultime Notizie >>>
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oggi in friuli venezia giulia Trieste (TS): Salon Revoltella Trieste (TS): "E...state in libreria!": tre appuntamenti per bambini e ragazzi alla Giunti al Punto Trieste (TS): Scritte, lettere e voci: tracce di vittime e superstiti della Risiera di San Sabba
Debutta in prima assoluta a Mittelfest 2014 "Trê Zovini'" tratto dalle opere di Novella Cantarutti Cividale del Friuli (UD) Ancora attesi appuntamenti in prima
Trieste (TS): Il sogno imperiale di Massimiliano d'Asburgo da Miramare al Messico
Mittelfest 2014. Venerdì 25 luglio,
Trieste (TS): Cinema: "#AristonEstate"
alle 22.00 il debutto di “Tre
Rassegna di film d'autore
Zovini'” liberamente tratto dalle
Piccolo Festival Fvg 2014: “Clarinet Rêverie” Chiostro di San Francesco
assoluta per il calendario di il Chiostro di San Francesco ospita
opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia, su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSSTeatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF. In scena tre donne, le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente, che in continuo andare e tornare si trasformano in madri e figlie, in giovani e vecchie, viaggiatrici e stanziali, attraversando il passato e il futuro, la storia e la cultura del mondo antico e
Pordenone Il 26/07/14
duro che da sempre caratterizza i luoghi di montagna.
Ma dov'è l'Armando? Scene spiritose d'operetta e dintorni piazza Aurisina Stazione Duino Aurisina Il 26/07/14 Sexto 'Nplugged 2014: Angus & Julia Stone Piazza Castello Sesto al Reghena Il 26/07/14
enogastronomia Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia Pordenone Udine () Dal 10/02/12 al 31/12/14
26/7/2014
Appuntamenti
NOTIZIE > MANIFESTAZIONI > 24 LUGLIO 2014
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Gorizia (GO): DolceMentEstate 2014
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“Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12
Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semitragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L'insostenibile arte della guerra”, una performance, che nel centenario del conflitto mondiale, vuole celebrare la pace e la convivenza tra i popoli. Uno spazio sonoro della durata di quaranta minuti in forma ciclica, la performance viene ripetuta una decina di volte negli spazi delle Officine Ipsia (dalle 15.30). Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 18) con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino porta in scena “Marginal landTerra di confine” un viaggio nei luoghi limite dove non è consigliato addentrarsi. Con “Bussola” Sara Grenga si ispira a Siddartha di Hesse e nel suo solo ci parla di un Dio che conforta e infine “Senza sapere né leggere né scrivere” di Giovanni Gava Leonarduzzi un percorso che si snoda a spirale ripetendosi come in un ingranaggio di un orologio, in un continuo e incessante girare. Da non perdere in prima serata (Chiesa di San Francesco ore 20) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto diTara Bouman , in Moving Sounds” (Il programma del concerto spesso viene deciso in base all'acustica e alle vibrazioni trasmesse dal luogo dove si trovano e dallo stato d'animo di chi ascolta. Musica intuitiva è un termine che deriva dal padre del trombettista, il compositore Karlheinz Stockhausen che ha condiviso con il figlio un quarto di secolo di ricerca nel mondo del suono. Markus Stockhausen utilizza questo concetto al fine di "delimitare" il free jazz, la cui estetica impedisce, a suo avviso, un'appropriata e estensiva ricerca musicale).
FvgNews.net | Manifestazioni | Debutta in prima assoluta a Mittelfest 2014 "Trê Zovini'" tratto dalle opere di Novella Cantarutti | Cividale del Friuli E' liberamente ispirato a "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino" di al 31/12/14
http://www.fvgnews.net/view.php?t=n&k=14806 vedi enogastronomia
Mostre
Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che questa volta approda allo spazio principale del festival, la centrale piazza Duomo , alle 21.30. Dedicato al grande attore russo Nikolaj Karpov , il progetto dèi Zaches Teatro, con a regia di Luana Gramegna. Dopo una prima fase di lavoro in Russia, che ha visto la creazione di uno spettacolo per ragazzi in co produzione con il Teatro delle Marionette di Ekaterinburg, Zaches Teatro torna a confrontarsi con il testo di Collodi con l'idea di recuperare la storia originale di Pinocchio, come Collodi l'aveva pensata nel 1883. Una storia cruda e ironica, permeata dal tema della morte e dell'inquietudine. Per gli appuntamenti con i protagonisti del Festival si chiude "Mittel_Incontri" che vedrà ospiti al Caffè San Marco (ore 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i testi del concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” e gli attori dell'Accademia Nico Pepe di Udine. Leggi le Ultime Notizie >>>
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Data: 24 luglio 2014
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"Questa libertà" diventa una suite firmata Glauco Venier Giovedì 24 luglio, a Mittelfest lo spettacolo che unisce sul palco due artisti regionali, di fama internazionale: Pierluigi Cappello e il pianista e compositore friulano 24/07/2014
Ancora anteprime assolute per gli appuntamenti in calendario a Mittelfest giovedì 24 luglio. Debutta al festival (piazza Duomo ore 22) la produzione Mittelfest che unisce sul palco due artisti regionali, ormai di fama internazionale. Il recente romanzo del poeta friulano Pierluigi Cappello, Questa libertà (alla sua prima prova narrativa, vincitore del Premio internazionale Tiziano Terzani), diventa una suite firmata dal pianista e compositore Glauco Venier. L’ispirazione all’autore è giunta direttamente dal concetto che di libertà dà lo stesso Cappello, eccezionalmente presente in scena. Sul palco anche il Quartetto d’archi composto da Nicola Mansutti e Anna Apollonio ai violini; Margherita Cossio alla viola e Andrea Mustoal violoncello, con Fabiano Fantini e Massimo Somaglino agli ‘effetti voce’. Tanti furono i poeti che ispirarono i loro versi alla guerra cantandone la sua utilità o denunciando le atrocità. Ad aprire una finestra sulla poesia della Grande Guerra il recital letterario “Mentre le granate cantavano orribilmente” (Chiesa di Santa Maria dei Battuti ore 18) ideato da Emanuele Carrucci Viterbi all'interno del progetto Voci dalla trincea. I versi di Alvaro, Apollinaire, D'Annunzio, Owen, Stramm, Trakl e Ungaretti rivivranno in un suggestivo percorso tra passaggi e memoria che hanno attraversato il secolo passato. I giovani e prodigiosi musicisti del Josef Suk Quartet, vincitori del Premio Trio di Trieste 2013, saranno i protagonisti del concerto nella Chiesa di San Francesco (ore18) Dal cuore dell'Europa, su musiche di Brahms, Martinu e Dvořák . Vincitori di numerosi premi internazionali, nei giovani componenti della formazione, la vedova del celebre violinista Josef Suk, pronipote di Antonín Dvořák, ha riconosciuto una singolare eredità affidando loro il lascito di quell'importante nome per conservare la memoria dell'artista cèco. Per la rassegna Mittel_Figura, debutta a Cividale dopo l'anteprima di Gorizia lo scorso inverno, “Zlateh la capra”, una produzione del CTA - Centro Teatro Animazione e Figure (via Monastero Maggiore ore 23), tratta dal repertorio dello scrittore ebreo polacco Isaac Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978. Curato da Antonella Caruzzi, e affidato in scena all’attrice Duska Kovacevic, l’allestimento rientra nel percorso di 'letteratura e figure' varato dal CTA ed è tratto da un noto racconto di Singer che si dipana per voce, figure e immagini, narrando lo straordinario rapporto che si costruisce fra un bambino e una vecchia capra destinata al mercato. “I bambini – spiega Isaac Singer - sono i migliori lettori di letteratura autentica. Gli adulti sono ipnotizzati da grossi nomi, da giudizi esagerati e da una pressante pubblicità. I bambini non ci cascano. A loro piace ancora la chiarezza, la logica e persino la punteggiatura, così sorpassata”. Da non perdere lo spettacolo “Trenofermo a-Katzemacher” di Dario Aita e Elena Gigliotti (Teatro Ristori ore 20), una produzione della giovane e scatenata Compagnia nO (Dance first, Think later) - segnalazione speciale al Premio Scenario 2013 - per un graffiante affresco di vite al margine. È una storia di branco, di motorini e adolescenti coccolati dalle mamme e con i padri assenti. Una storia del sud, cantata e danzata come un musical neomelodico, dove il tema della discriminazione apparentemente si rovescia: “l’altro” qui è uno del nord, un tedesco, ma le dinamiche della differenza sono le medesime. Le musiche nell'opera di Luchino Visconti saranno al centro dell’appuntamento di tarda serata al Castello Canussio (ore 23). In programma con lo spettacolo “Un palco al cinema” che racconta in prima persona la poliedrica esperienza del grande regista, dal sodalizio con Maria Callas alle pellicole che maggiormente hanno accolto il melodramma come elemento strutturale e narrativo. Una ideazione di Clementina Antonaci con gli Oneiron Ensemble, Felix Bellanti voce narrante, montaggio video Giorgio Affanni, un progetto Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l'Università di Udine.
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Data: 24 luglio 2014
2014
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Venerdì 25 luglio, il Chiostro di San Francesco ospita alle 22.00 il debutto di “Trê Zovini'” liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia, su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSS-Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF.
Informazioni DOVE
Piazza Duomo,Cividale del Friuli
ORARIO
dalle 15.30
COSTO VOTO REDAZIONE
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Dal 25/07/2014 Al 25/07/2014
Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L'insostenibile arte della guerra”, una performance, che nel centenario del conflitto mondiale, vuole celebrare la pace e la convivenza tra i popoli. Uno spazio sonoro della durata di quaranta minuti in forma ciclica, la performance viene ripetuta una decina di volte negli spaz i delle Officine Ipsia (dalle 15.30). Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 18) con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino porta in scena “Marginal land-Terra di confine” un viaggio nei luoghi limite dove non è consigliato addentrarsi.
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In prima serata (Chiesa di San Francesco ore 20) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto diTara Bouman, in Moving Sounds. E' liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che approda in piazza Duomo, alle 21.30. Dedicato al grande attore russo Nikolaj Karpov , il progetto dèi Zaches Teatro, con a regia di Luana Gramegna. Per gli appuntamenti con i protagonisti del Festival si chiude Mittel_Incontri che vedrà ospiti al Caffè San Marco (ore 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i testi del concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” e gli attori dell'Accademia Nico Pepe di Udine.
28/7/2014
MITTELFEST, il programma di venerdì 25 luglio 2014 - IL GIORNALE DEL FRIULI |
La Coltellata
IL GIORNALE DEL FRIULI
Data: 24 luglio 2014
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MITTELFEST, il programma di venerdì 25 luglio 2014 Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 24/7/14 • nelle categorie FriuliVG,Musica e Spettacoli,Udine Mittelfest 2014 Segnali Cividale del Friuli 1927 luglio ANCORA UNA PRIMA ASSOLUTA A MITTELFEST: VENERDI’ 25 LUGLIO AL DEBUTTO LA PRODUZIONE CSSTEATRO STABILE D’INNOVAZIONE “TRÊ ZOVINI’“, SU DRAMMATURGIA DI CARLO TOLAZZI E MASSIMO SOMAGLINO, CHE FIRMA ANCHE LA REGIA, LIBERAMENTE TRATTO DALLE OPERE DI NOVELLA CANTARUTTI (CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO ORE 22) IN SCENA TRE DONNE, CHIARA BENEDETTI, SARA RAINIS E AIDA TALLIENTE, DI VOLTA IN VOLTA MADRI E FIGLIE. LA STORIA DEL BURATTINO PIU’ FAMOSO AL MONDO, PINOCCHIO RIVIVRA’ PER MITTEL_FIGURA NELLO SPETTACOLO DI ZACHES TEATRO DIRETTO DA LUANA GRAMEGNA PER UNA DOPPIA PRODUZIONE ITALORUSSA (PIAZZA DUOMO ORE 21.30). MARKUS STOCKHAUSEN FIGLIO DEL FAMOSO COMPOSITORE TEDESCO KARLHEINZ, E TARA BOUMAN PROPORRANO MOVING SOUND UN CONCERTO DEL TUTTO ORIGINALE CON LA LORO MUSICA INTUITIVA IN SINTONIA CON LO STATO D’ANIMO DEGLI ASCOLTATORI (CHIESA DI SAN FRANCESCO ORE 20). LE ECCELLENZE COREOGRAFICHE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA VANNO IN SCENA CON TRE SOLO, SOLO TRE , E I TRE COREOGRAFI FRANCESCO COLLAVINO, SARA GRENGA E GIOVANNI GAVA LEONARDUZZI (CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI ORE 18). NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA APPRODA A CIVIDALE LA PERFORMANCE MULTIVIDEO DI ALFREDO LACOSEGLIAZ L‘INSOSTENIBILE ARTE DELLA GUERRA (OFFICINE IPSIA DALLE 15.30 A RIPETIZIONE OGNI 40 MINUTI). Ancora attesi appuntamenti in prima assoluta per il calendario di Mittelfest 2014. Venerdì 25 luglio , il Chiostro di San Francesco ospita alle 22.00 il debutto di “Trê Zovini’” liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia, su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSSTeatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF. In scena tre donne, le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente, che in continuo andare e tornare si trasformano in madri e figlie, in giovani e vecchie, viaggiatrici e stanziali, attraversando il passato e il futuro, la storia e la cultura del mondo antico e duro che da sempre caratterizza i luoghi di montagna. Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semitragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L’insostenibile arte della guerra”, una performance, che nel centenario del conflitto mondiale, vuole celebrare la pace e la convivenza tra i popoli. Uno spazio sonoro della durata di quaranta minuti in forma ciclica, la performance viene ripetuta una decina di volte negli spazi delle Officine Ipsia (dalle 15.30). Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 18) con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino porta in scena “Marginal landTerra di confine” un viaggio nei luoghi limite dove non è consigliato addentrarsi. Con “Bussola” Sara Grenga si ispira a Siddartha di Hesse e nel suo solo ci parla di un Dio che conforta e infine “Senza sapere né leggere né scrivere” di Giovanni Gava Leonarduzzi un percorso che si snoda a spirale ripetendosi come in un ingranaggio di un orologio, in un continuo e incessante girare. 28/7/2014 MITTELFEST, il programma di venerdì 25 luglio 2014 - IL GIORNALE DEL FRIULI | IL GIORNALE DEL FRIULI Da non perdere in prima serata (Chiesa di San Francesco ore 20) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del
noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto diTara Bouman , in Moving Sounds” (Il programma del concerto spesso viene
http://www.ilgiornaledelfriuli.net/udine-cron/mittelfest-programma-venerdi-25-luglio-2014/ deciso in base all’acustica e alle vibrazioni trasmesse dal luogo dove si trovano e dallo stato d’animo di chi ascolta. Musica intuitiva è 2/3
un termine che deriva dal padre del trombettista, il compositore Karlheinz Stockhausen che ha condiviso con il figlio un quarto di secolo di ricerca nel mondo del suono. Markus Stockhausen utilizza questo concetto al fine di “delimitare” il free jazz, la cui estetica impedisce, a suo avviso, un’appropriata e estensiva ricerca musicale). E’ liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che questa volta approda allo spazio principale del festival, la centrale piazza Duomo , alle 21.30. Dedicato al grande attore russo Nikolaj Karpov , il progetto dèi Zaches Teatro, con a regia di Luana Gramegna. Dopo una prima fase di lavoro in Russia, che ha visto la creazione di uno spettacolo per ragazzi in coproduzione con il Teatro delle Marionette di Ekaterinburg, Zaches Teatro torna a confrontarsi con il testo di Collodi con l’idea di recuperare la storia originale di Pinocchio, come Collodi l’aveva pensata nel 1883. Una storia cruda e ironica, permeata dal tema della morte e dell’inquietudine. Per gli appuntamenti con i protagonisti del Festival si chiude Mittel_Incontri che vedrà ospiti al Caffè San Marco (ore 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i testi del concerto “Le maghe e l’isola meravigliosa” e gli attori dell’Accademia Nico Pepe di Udine. Like
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Chiavi di ricerca: arte, avviso, Cividale, cultura, danza, debutto, Friuli, Futuro, giovani, lavoro, musica, progetto, rosso, spazio,
Data: 24 luglio 2014
2014
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Data: 24 luglio 2014
2014
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Home | Arte | Cinema | Letteratura | Musica | Moda & Lifestyl Mittelfest 2014 ‐ Guerra alla stupidità di ogni Guerra. Omar Manini ‐ 24.07.2014 Share Share Share Share Share More
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Tags: hasek, wittlin, svejk, fagiolo Due spettacoli. Due libri poco conosciuti. Due scrittori quasi dimenticati. Due modi di farci capire la follia della guerra. Due occasioni da recuperare assolutamente!
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Il festival di quest'anno celebra il centenario dall'inizio della Prima Guerra Mondiale proponendo numerose e stimolanti occasioni di dibattito sui mali che ogni conflitto trascina con sé e lascia in eredità alle generazioni future. Oggi che, sempre di più, l'uomo sembra compromettersi in un primitivismo cultural‐sociale alimentato dalla passione totalizzante per l'edonismo (cibo, sesso e uniformità), emarginando la riflessione e l'impegno, abbiamo bisogno di ricollegarci agli errori del passato per riflettere su un presente colpevolmente non dissimile. Ecco allora due autori per due modi antitetici di riflettere sull'insensatezza dell'azione umana e militare: l'ironia satirica di Jaroslav Hasek che ci rimbalza da una peripezia all'altra in Il buon soldato Svejk e la prosa aderentissima al piccolo reale quotidiano de Il sale della terra di Jozef Wittlin. Le avventure del bravo soldato Svejk ‐ Paolo Fagiolo, anche nelle vesti di regista, in questa lettura scenica interpreta il soldato del titolo donandogli, come ci ha già abituato in ogni sua apparizione, una serie di sfumature da consumato attore di razza che usa modulazione della voce e mimica al massimo delle sue potenzialità (che, peraltro, sono notevoli, nda). Con un apparato scenico essenziale (alcuni scatoloni sovrapposti ai lati che fanno anche da muro di proiezione) e una serie di immagini da serie televisive ridoppiate ad hoc che interagiscono con il nostro protagonista, Fagiolo restituisce il viaggio caotico di un ingenuo soldatino in balia di una storia ben più grande di lui, affastellata di personaggi sui generis, momenti paradossali, situazioni contraddittorie. Senza dimenticare parentesi comiche d'attualità con Merkel, Putin e Co. che diventano giudici caricaturali, ottusi e petulanti. Il lato follemente stupido della guerra e della vita condito dall'insignificante massa di idioti che vi gravitano attorno. Si sorride, si pensa e, alla fine il dramma si palesa per quello che realmente è: un macello a cui l'uomo/animale è destinato. Il sale della terra ‐ Stefano Rota e Andrea Collavino (anche regista) ci accompagnano con la loro voce tra le pieghe delle parole di Wittlin che, nelle descrizioni accurate dei personaggi, mantengono una capacità straordinaria di andare in profondità trovando un'agilità di scrittura rarissima, vivida ed emozionante. I due attori si completano e diventano perfettamente complementari nel raccontarci la storia di un piccolo, povero e oscuro analfabeta richiamato alle armi. Un perdente che si accomiata dalla sua donna in un'ultima, struggente, ma asciuttissima (senza sdolcinatezze) e cinicamente ironica notte d'amore. Da recuperare assolutamente in libreria LE AVVENTURE DEL BRAVO SOLDATO ŠVEJK dal romanzo di Jaroslav Hašek traduzione di Annalisa Cosentino lettura performativa con proiezioni e suoni a cura del collettivo artistico Novadroga Paolo Fagiolo regia, adattamento, recitazione Massimo Mucchiut immagine, luce e proiezioni
http://lnx.whipart.it/teatro/9894/Mittelfest%202014-hasek.html
Data: 24 luglio 2014
2014
31/7/2014
Pagina: 2 di 2
Mittelfest 2014 - Guerra alla stupidità di ogni Guerra.
Andrea Gulli composizione, arrangiamento, effetti e electronics un progetto del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell'Università degli Studi di Udine a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani coproduzione Associazione Variabile e Mittelfest 2014 Durata 70′ Voto: 7+ IL SALE DELLA TERRA lettura scenica dal romanzo di Józef Wittlin nella traduzione di Silvano De Fanti regia di Andrea Collavino con Stefano Rota e Andrea Collavino scelte musicali di Deniz Özdoğan un progetto del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell'Università degli Studi di Udine a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani coproduzione Associazione Variabile e Mittelfest 2014 Durata 50′ Voto: 7+
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