cartograďŹ a della bellezza inquieta Sacrario di Redipuglia 6 luglio 2014 Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014
cartograďŹ a della bellezza inquieta
Rassegna Stampa 26 luglio 2014
Data: 26 luglio 2014
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Sabato 26 luglio 2014
PPN
MUSICA
esibirsi Den Harrow e Paul Young. Quest'ultimo arriverà direttamente dall'Inghilterra nell'unica data annuale italiana: con la sua "Love of the common people", "Everytime you go away". Domani serata dedicata ai dj set di Gaddamix e Simone Alunni e all'animazione di Oscar Piattelli. Gli stessi disc jockey apriranno e chiuderanno le esibizioni degli artisti assieme ad alcuni gruppi emergenti, specializzati nella musica degli anni Ottanta e non solo. Una sintesi della kermesse, iniziata ieri, andrà in onda venerdì 1 agosto su Joitv, programma di Cafè Tv 24.
Festival per danzare gli anni ’80 sulla spiaggia del faro di Jesolo
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Sulla spiaggia del Faro di Jesolo oggi e domani dalle 20 in poi, un weekend di musica dal vivo, rigorosamente ad ingresso gratuito com'è tradizione di "80 voglia Summer Festival" che sarà poi a Caorle dall'8 al 10 agosto, e a Cittadella il 30 dello stesso mese. Madrina e presentatrice è Jo Squillo, che orchestrerà l'evento. La serata di oggi vedrà
Data: 26VENEZIA luglio 2014
Cassandra Wilson alla Fenice
Pagina:Ultime 20 battute per il Venezia Jazz Festival
che vede di scena questa sera all’isola di San Servolo i cubani Grupo Compay Segundo. Ma l’attesa è per domani alla Fenice quando si terrà il quarto grande appuntamento nel teatro veneziano con la cantante americana Cassandra Wilson, due Grammy Award e una voce dalle splendide venature blues che ha prodotto 22 album in trenta di carriera.
JESOLO Paul Young
CULTURA&SOCIETÀ VILLAFRANCA (VR)
fascicolo nazionale GIAIS (PORDENONE)
Steve Hackett porta questa sera al Castello il suo concerto dedicato alla rivisitazione con la sua band delle canzoni dei Genesis di cui è stato il più famoso e apprezzato chitarrista per molti anni
Al Campo sportivo il concerto della tribute band Beggar’s Farm avrà questa sera come ospite speciale l’ex chitarrista e fondatore dei Jethro Tull originali, Martin "Lancelot" Barre
Stefano Bollani si esibirà al piano stasera a Udine e domani a Cividale con la sua prima opera teatrale
MONFALCONE
Elisa torna a casa portando stasera il suo spettacolo al Lido di Marina Julia a Monfalcone, in chiusura del suo tour estivo "L’anima vola". Ospiti della serata: Raphael Gualazzi e Andrea Nardinocchi
MITTELFEST Stefano Bollani e Valentina Cenni, autore e protagonista di "La Regina Dada" in programma domani a Cividale. A sinistra, il pianista che si esibirà stasera alle 22.45 al teatro Nuovo "Giovanni da Udine" del capoluogo friulano
Laculturadiconfine perla"ReginaDada" PROTAGONISTA
Lorenzo Marchiori
CONCERTI
PORDENONE
C
’è il teatro nella nuova veste artistica di Stefano Bollani, compositore, pianista e cantante milanese, abituato a stupire il suo pubblico con l’eclettismo e curiosità intellettuale che l’ha portato non solo a collaborare con numerosi colleghi spaziando tra i generi musicali, ma pure a scrivere libri e condurre trasmissioni televisive e radiofoniche. Prossimo ai 42 anni, domani sera alle ore 20 sarà a Cividale, dove nell’ultima serata del Mittelfest, festival di prosa, musica e danza, con la prima assoluta de La Regina Dada, spettacolo teatrale scritto assieme all’attrice e fidanzata Valentina Cenni. Non solo autore, ma anche regista e attore sul palco, oltre che compositore delle musiche che saranno proposte registrate. Ad anticipare lo spettacolo, oggi, sempre per Mittelfest, proporrà al Teatro Nuovo di Udine (spostato da Cividale per rischio maltempo) il suo recital piano solo, nel quale - come spesso accade - proporrà l’ascolto di brani decisi al momento, con un programma trasversale e sempre diverso. Sarà alle 22.45, dopo la fine al Ristori del Cividale all’ultimo lavoro teatrale di Luca Ronconi, "Danza Macabra" di August Strindberg con Adriana Asti, Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa. Previste navette per lo spostamento veloce da Cividale a Udine. «Ho scelto di debuttare a Cividale perchè Mittelfest, di cui già sono stato ospite in passato, ben rappresenta lo spirito dello spettacolo: è un festival di confine e ospitato
Valentina Cenni, 31 anni, è la protagonista di "La Regina Dada" la prima opera teatrale scritta dal pianista Stefano Bollani
sul confine italiano, che da sempre guarda all’area mitteleuropea, ed è intriso dello spirito culturale con cui io e Valentina ci siamo approcciati insieme al teatro». Difficile anticiparne i contenuti, di certo si sa che Bollani e Cenni hanno cercato di «interpretare i fantasmi che vivono nella mente della Regina Dada, in un
mondo e una dimensione atemporali - spiega il pianista - Valentina è la protagonista, che ha la sua età ed è una donna perchè l’interpreta la mia ragazza. Potrebbe essere qualsiasi persona (Carmelo Bene, avrebbe potuto recitare il testo) che dialoga con i propri fantasmi, vivendo in una realtà interiore che non ha riferimenti con i fatti
Stefano Bollani in concerto al piano chiuderà l’Estate Village di Mestre l’8 agosto e il 9 sarà a Cortina per il Festival Dino Ciani
OGGI E DOMANI A VENEZIA
"Mediterranean Voices" con 12 compositori
VENEZIA Una performance
Vero e proprio evento dell'estate musicale contemporanea a Venezia, Mediterranean Voices (suddiviso in due distinte serate, questa sera e domani, al Teatro Fondamenta Nuove alle 21) è un progetto sulla fragilità delle identità del Mediterraneo, inserito nel festival Lo Spirito della Musica di Venezia del Teatro la Fenice e nel programma di Performing Architecture Dodici compositori provenienti da dodici nazioni mediterranee, dal Marocco alla Siria, dalla Spagna all’Egitto, hanno scritto un pezzo per i Neue Vocalsolisten, forse
l'ensemble vocale sperimentale più significativo dell'intero panorama musicale mondiale. Il video artista Daniel Kötter ha viaggiato nelle dodici nazioni e ha rappresentato le diverse situazioni degli artisti e delle regioni in più di cento cortometraggi, che si potranno vedere sia durante lo spettacolo sia, fino a lunedì 28 luglio dalle 15 alle 19, nell’installazione 'Catalogue', dedicata agli aspetti architettonici, sociali e politici, presso la nuovissima TFN Gallery adiacente al teatro.
storici o l’attualità. Io, con diverse maschere, interpreto i fantasmi che dialogano con lei: dal dio Pan depresso dopo millenni di trascuratezza degli uomini, ma anche animaletti come un coniglietto, un panda, oppure una gamba, un suono. La Regina Dada è un viaggio sciamanico, di formazione. Un tentativo di uscire dalla convenzione della felicità a tutti i costi». Come è nato il testo? «Io scrivo da sempre e a furia di scrivere è uscita la Regina, che prende nome dal movimento Dadaista. Valentina è bravissima non solo a recitare, ma anche come performer e lo si vedrà domenica sera. Poi siamo ricorsi all’aiuto di amici come Luigi Biondi per le luci, Francesco Giomi e l'associazione Tempo Reale per la dimensione sonora, tra voce, strumenti, elettronica, Emiliano Masala per la regia, e i costumi di Andrea Stanisci». Sembra quasi di sentire evocare l’Alice di Lewis Carroll, ma Bollani precisa che le situazioni surreali, per percorso e intenzioni, hanno più come modello di riferimento Zazie nel metro, romanzo del francese Raymond Queneau. «A teatro - chiosa Bollani mi piacciono i battitori liberi come Antonio Rezza, anche se apprezzo i grandi classici. Invito gli spettatori, domani, a dimenticare di essere entrati di un teatro e di accostarsi alla Regina Dada con lo spirito e stupore con cui da bambini andavano al cinema». Una passione, quest’ultima, che un domani non esclude di esplorare come regista di un film. «Girato, ovviamente, a modo mio» conclude Bollani. © riproduzione riservata
Data: 26 luglio 2014
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Cultura e S
SABATO 26 LUGLIO 2014 IL PICCOLO
Il matrimonio di Strindberg secondo le idee di Ronconi Stasera a Mittelfest va in scena “Danza macabra”, protagonista Adriana Asti con il marito Giorgio Ferrara, nel nuovo allestimento del Festival di Spoleto di Roberto Canziani ◗ CIVIDALE
A sostenere che le donne sono creature del diavolo c'è una lunga e antica tradizione. Oggi possiamo considerarla comica, un motivo tipico, che ricorre in canzoni, detti e proverbi popolari. Una ragione di sorriso, se non fosse che in altri secoli ha segnato irrevocabilmente il ruolo e il destino di metà della popolazione della pianeta. Quel legame diabolico, l'idea di una creatura vampiro che logora, svuota e annienta spiritualmente il maschio, è però qualcosa che diventa ossessione, mania e persecuzione nella mente di August Strindberg, lo scrittore svedese vissuto a cavallo tra 800 e 900. L'aggettivo che più spesso accompagna il nome del drammaturgo di Stoccolma è “misogino”. Se non vuol dire che le odiava proprio, le donne, la parola sta sicuramente a significare un rapporto assai tormentato con l'altro sesso. Non basta la raccolta di novelle “Sposarsi”, con i puntigliosi attacchi al genere femminile e al matrimonio. Non basta il volume che fin dal titolo espone netta la sua opinione: “L'inferiorità spirituale della donna rispetto all'uomo”. E non è ancora sufficiente la trama di quel suo dramma in cui una moglie manda ai pazzi il marito, insistendo nel suggerire a mezza voce che non è lui il padre della loro figlia. Bisogna proprio dare un'occhiata ai tormentatissimi rapporti che Strindberg ebbe con le quattro donne della sua vita per capire perché mai anche lui - come “Il Padre” del dramma omonimo – sia finito col diventare pazzo, perso tra di studi di alchimia e occultismo, lo sguardo opaco e allucinato dei visionari folli. Scritto un decennio prima, a cavallo dei secoli, in quel 1900 tondo tondo che si lasciava dietro la sudditanza millenaria del genere femminile, per dare sempre più spazio al movimento di suffragette che si battevano per la parità, “Danza macabra” (o “Danza
Luca Ronconi fotografato da Luigi Laselva e, sotto, una scena della sua “Danza macabra” in scena al Mittelfest
di morte” in altre traduzioni) è il lavoro teatrale di Strindberg, dove più chiaramente si svela l'idea del matrimonio come gabbia infernale. L'inferno della lotta tra i sessi, cent'anni anni fa. Un testo quindi, niente affatto attuale. Ma straordinariamente teatrale. Perché oramai
da un secolo ha dato occasione a grandi attori - donne di forte temperamento, uomini di navigata perfidia da palcoscenico - di tirare fuori il meglio o, a seconda dei punti di vista, il peggio, che hanno dentro. Una nuova edizione di “Danza macabra”, l'allesti-
mento più recente del Festival di Spoleto, coproduttore insieme a Mittelfest e Stabile della Toscana, va in scena questa sera, fra gli appuntamenti del festival di Cividale (Teatro Ristori, ore 20.30). Non solo c'è l'occasione di veder combattere in scena due interpreti legati da vinco-
lo di coppia anche nella vita. Lei è Adriana Asti, già musa di registi che hanno fatto la storia recente del teatro e del cinema. Lui è il consorte Giorgio Ferrara, il quale, al ruolo di direttore del Festival umbro, aggiunge anche quello di attore, certamente a suo modo. Valore aggiunto, chiave di volta complessiva, è la regia di Luca Ronconi che, oramai oltre gli ottant'anni, non ha perso un solo grammo del suo gusto per il divertimento e di quella salutare cattiveria che toglie la polvere dai vecchi capolavori del teatro borghese, aiutandoli a splendere sotto la luce di un riflettore nuovo. “Danza macabra” – deve aver ha pensato Ronconi – si può affrontare in due modi. Il primo, seguendo un'interpretazione di maniera, prevede attori che si prendano molto sul serio e si sdraino sul lettino dello psicanalista per dare voce ai pensieri più cupi. Il secondo, beh, il secondo è un modo tipicamente ronconiano. Che corre sul filo del rasoio dell'ironia. Che fa della derisione un bisturi affondato nel testo. Che risolve teatralmente, con i continui movimenti di scena, caratteristici degli allestimenti di Ronconi, tutto ciò che per il vecchio Strindberg era studio della psicologia di coppia. E dunque il regista, ben lontano dal seguire la strada della tradizione, ne fa qualcosa che assomiglia a un fumetto nero, a un romanzo di vampiri, a una nuova puntata della famiglia Addams, dove i due protagonisti non si risparmiano i morsi sul collo. Neanche su quello del “terzo incomodo” (è l'attore Giovanni Crippa) che penetra nel rapporto per vivacizzare il tran tran coniugale. Neri, scuri, tombali, le scene, gli arredamenti (di Marco Rossi), gli abbigliamenti (di Maurizio Galante), che Ronconi ha scelto per illustrare il macabro che avvolge quest'isola dei mari del Nord, con il suo solitario faro. Vampireschi e fantasmatici i comportamenti e pronunciamenti (nella nuova traduzione di Roberto Alonge) con cui i tre si intrattengono ed intrattengono il pubblico per i cento minuti che dura il loro match. «Mi piacerebbe che gli spettatori uscissero da teatro domandandosi perché hanno riso, mentre l'argomento sembrerebbe drammatico. Mi piacerebbe lasciar loro questo dubbio, far loro riscoprire il divertimento, l'ironia» dice perfido Ronconi. Ed è una di quelle volte, in cui la perfidia di dimostra una virtù. ©RIPRODUZIONERISERVATA
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Ritorn nella de Fe film “ Il film comm un do del 19 razion ta il p '900 a magin gli in come Calvin Uscir «Pa con b corso il cine che p pende collab ancor nel so dustr na e del no lo Del deleg posito che R a rea 71.a M tre in volos «Hun stanz cesco «M zi son prese la var offert sua ri narie nio ch voluto scere» scono senti “Senz chele marte arte Z zuppa Ferra gi Ro “Gian ma, p Ivano gazzi” ritorn giorn Gassm e Luig Ep day”.
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MITTELFEST
» I grandi appuntamenti di oggi: Ronconi a Cividale, Bollani a Udine
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GIORNALE DEL FRIULI
otentino della Pittini
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POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N. 46 ART. 1, C. 1) DCB UDINE SEDE: 33100 UDINE, VIALE PALMANOVA, 290 - TEL. (CENTRALINO) 0432/5271, FAX 0432/527256-527218
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DUE INDAGATI
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Potenza, sequestrato per inquinamento lo stabilimento Pittini
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Dop den can Il cantiere per la terza corsia sull’autostrada A4
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Blitz dei carabinieri a Udine: sigilli a “Rossopomodo
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mittelfest Ilgiornodeigrandiappuntamenti: RonconiaCividale,BollaniaUdine
IN VALCELLINA “iClaut”,nuvolettadimusica sportetantagastronomia
sullo zoncolan S’inauguralacasettaconigadget Eilprimobilancioègiàpositivo
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week-end in carnia Unaraffica dieventi intuttelevalli
email: provincia@messaggeroveneto.it
MUSICA
» IL FESTIVAL
brevi san daniele
L’opera di Rossini rinviata al 2 agosto ■■ Sarà presentata il 2 agosto l’opera in piazza IV Novembre a San Daniele; a causa delle avverse previsioni meteo “Il barbiere di Siviglia” di Rossini informano gli organizzatori oggi infatti non andrà in scena. aprilia marittima
Stasera in piazza c’è la sfilata di moda
Alcuni dei protagonisti della serata di oggi a Spilimbergo: da sinistra, Giovanni Giusto, Ambra Pintore e Giuseppina Casarin e il coro Le Cicale
di Nicola Cossar ◗ SPILIMBERGO
“FolkestInFesta” è da sempre una festa nella festa, di gente e di musica, di colori e di culture, di incontri in uno straordinario mosaico popolare in quel di Spilimbergo. Tutta la giornata odierna vivrà di musica nel centro storico, ma sicuramente il clou è, alle 21.30, in piazza Duomo, con “Chiedo scusa al Sig. Gaber”, protagonista Enzo Iacchetti, affiancata dalla Wiz Orchestra e dall’Accademia Naonis di Pordenone. Quale Gaber? Prima di tutto l’amico Gaber, con cui Enzo, lontano da clamori e flash, ha percorso il nobile sentiero degli affetti e al quale, con questo spettacolo e con il disco omonimo del 2010, chiede scusa
Enzo Iacchetti a Folkest canta Gaber, amico di sempre Stasera a Spilimbergo con la Wiz Orchestra e l’Accademia Naonis di Pordenone Omaggio alla stagione delle “canzonette” ritratto di un’Italietta ricca di dignità oggi in scena Mercato, alle 10.30, “Musica tra la gente” con Ciacciabanda Street Band, Giuseppina Casarin e il coro Le Cicale; piazza Garibaldi, alle 11, Gruppo di musica d’insieme della
nora del suo racconto sono quelle “canzonette”. Quale musica? In questo progetto friulano Iacchetti è affiancato dagli sfavillanti colori della Wiz Orchestra, guidata dal maestro Marcello Franzoso, band triestina irresistibile
■■ Stasera ad Aprilia Marittima dalle 21 terza edizione della sfilata di moda: uno spettacolo nello spettacolo, organizzato nella splendida cornice offerta da piazzetta Imbarcadero. RONCHIS
Appuntamento con Musiche in plasse ■■ Nuovo appuntamento con Musiche in plasse, evento organizzato dalla Pro Loco di Ronchis, con il patrocinio dell'amministrazione comunale. Oggi alle 21 primo appuntamento con le Onde Anomale in concerto.
PROGRAMMI REGIONALI RAI Radio1 07.20 Gr FVG 11.30 Nuovo appuntamento con il programma “Dalle strade alle stelle”, itinerari musicali all’aperto
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Messaggero Estate
MESSAGGERO VENETO SABATO 26 LUGLIO 2014
FESTIVAL » MITTELFEST 23
di di Gian Gian Paolo Paolo Polesini Polesini Strindberg, Strindberg, ilil drammaturgo, drammaturgo, fu fu velocissimo. velocissimo. Ci Ci impiegò impiegò una una settimana settimana per per scrivere scrivere Danza Danza macabra. macabra. A A volte volte -- per per ii pochi dotati, ovviamente pochi dotati, ovviamente -- ilil flusso flusso creativo creativo èè davvero davvero inincontenibile. contenibile. Luca Luca Ronconi, Ronconi, ilil regista, regista, ha ha invece invece preferito preferito ascoltare ascoltare ilil suono suono delle delle parole parole finché finché diventasse diventasse familiare. familiare. EE un unannetto annettose se n’è n’èandato andatocosì. così. D’altronde D’altronde ilil signore signore del del teateatro, tro, che che inizia inizia aa inquadrare inquadrare ilil mondo mondo aa Tunisi Tunisi nel nel 1933 1933 ee si si diploma diploma alla alla D’Amico D’Amico esattaesattamente mente vent’anni vent’anni dopo, dopo, èè noto noto per peressere essereun untipo tipo puntiglioso. puntiglioso. Non Non sarebbe sarebbe mai mai diventato diventato Ronconi, Ronconi, altrimenti, altrimenti, ma ma rimarimasto stoun unLuca Lucaqualunque. qualunque. Questa Questa sera sera al al Ristori Ristori (si (si parparte te alle alle 20.30), 20.30), giusto giusto per per semiseminare nare anche anche informazioni informazioni utili, utili, delle delle tre tre barra barra quattro quattro ore ore orioriginali ginali del del dramma, dramma, ne ne sono sono ririmaste maste meno meno della della metà, metà, un un centinaio di minuti complessicentinaio di minuti complessivi. vi.Agilità, Agilità,agilità. agilità. Anche Anche ilil grande grande signore, signore, fafamoso moso per per le le messinscene messinscene biblibibliche, che, ha ha colto colto ilil segnale segnale del del terterzo zo millennio, millennio, rigoroso rigoroso aa non non consigliare consigliare eccessive eccessive dilataziodilatazioni ni temporali temporali quando quando sulle sulle segseggiole giole davanti davanti aa un un palcoscenipalcoscenico co si si abbandonano abbandonano persone persone spesso spesso scalfite scalfite da da una una giornagiornata tadifficile. difficile. EE veniamo veniamo aa noi. noi. Danza Danza di di morte. morte.O Omacabra. macabra.L’invito L’invitodel del deus deus ex ex machina machina dell’operadell’operazione zione “August” “August” al al festival festival dei dei Due Due Mondi Mondi (molti (molti sanno sanno dell’osmosi dell’osmosifra fraililMittelfest Mittelfesteela la mitica mitica rassegna rassegna spoletina) spoletina) èè ardito. ardito. «Vorrei «Vorrei -- ha ha suggerito suggerito -che che lo lo spettatore spettatore uscisse uscisse sorrisorridendo dendo facendosi facendosi la la domanda domanda sul perché accade questo sul perché accade questo se se ha haappena appenavisto vistoun un dramma». dramma». Sappiatelo, Sappiatelo, oo voi voi intenziointenzionati nati all’acquisto all’acquisto di di un un biglietbiglietto toper per stasera. stasera.Lo Lostile stilerigoroso rigoroso ha subìto le manipolazioni ha subìto le manipolazionidel del genio. genio. L’ossatura L’ossatura èè quella, quella, ilil confronto confronto serrato serrato fra fra un un marimarito to ee una una moglie moglie aa pochi pochi metri metri
Ronconi: «Vorrei che la gente uscisse dal teatro ridendo» Stasera al Ristori l’attesa “Danza macabra” di Strindberg con Adriana Asti dai dai venticinque venticinque anni anni di di vita vita asassieme. sieme. Poi Poi su su come come Ronconi Ronconi vede vede la la storia, storia, soltanto soltanto ragraggiungendo giungendo ilil Ristori Ristori lo lo sapresapremo. mo. Nel Nel 1900 1900 la la coppia coppia non non aveaveva va lo lo stesso stesso imprinting imprinting di di quelquella la d’oggi. d’oggi. Ci Ci si si sopportava sopportava con con rassegnazione, rassegnazione, brontolando brontolando ilil lecito. lecito. Adriana Adriana Asti Asti èè Alice; Alice; anancora cora lei lei indefessa indefessa aa lavorare lavorare con la gioventù addosso a con la gioventù addosso a otottantun’anni tantun’anni (la (la stessa stessa età età di di chi chi la la dirige) dirige) un un segnale segnale -- per per dirla dirla con con lo lo slogan slogan di di quest’anquest’an-
no no -- che che l’arte l’arte èè un un ottimo ottimo anantiossidante. tiossidante. Il Il consorte consorte èè ilil CaCapitano pitano(Giorgio (GiorgioFerrara). Ferrara). Sanno, Sanno, ii vecchi, vecchi, di di quanto quanto poco poco hanno hanno onorato onorato la la vita, vita, pipigliando gliando ilil necessario necessario senza senza sforzarsi sforzarsi troppo troppo per per ricambiaricambiare. re. Lui, Lui, nell’esercito, nell’esercito, mai mai riuriuscì scì aa diventare diventare maggiore; maggiore; lei, lei, attrice, attrice, abbandonò abbandonò ilil mestiere mestiere per per le le nozze nozze ee ilil rimpianto rimpianto ora ora èèforte. forte. Falliti. Falliti. A A guardarla, guardarla, la la realtà realtà èè tristemente tristemente questa. questa. Si Si giungiunge ge aa strappare strappare dall’animo dall’animo deldel-
la la donna donna una una natura natura satanica satanica ee da da quella quella dell’uomo dell’uomo un un cacarattere rattere vampiresco. vampiresco. L’effetto L’effetto si si acuisce acuisce con con l’entrata l’entrata in in camcampo po di di un un tale tale Kurt Kurt (Giovanni (Giovanni Crippa), Crippa), l’estraneo l’estraneo che che sollecisolleciterà terà la la violenza. violenza. EE sorge sorge un un paparallelismo rallelismo con con Les Les Boulingrin Boulingrin di di Courteline, Courteline, un un vaudeville vaudeville uscito uscito allo allo scoperto scoperto un un paio paio d’anni d’anni prima prima della della danza. danza. L’arL’arrivo dell’ospite scatenerà tutte rivo dell’ospite scatenerà tutte le le tensioni tensioni di di un un duo duo smaccasmaccatamente tamenteborghese. borghese. Non Non crediamo crediamo serva serva rinfrerinfre-
scare scarela lamente mentesul sul“chi “chiè” è”Luca Luca Ronconi. Ronconi. Forse Forse l’intera l’intera produproduzione, zione, ai ai più, più, resta resta misteriosa misteriosa oo per per lo lo meno meno nebulosa, nebulosa, ecco, ecco, ma ma sui sui suoi suoi muri muri portanti portanti non non crediamo crediamoci cisiano sianoesitazioni. esitazioni. A A dare dare propulsione propulsione al al nome nome di di un un allora allora aspirante aspirante costrutcostruttore tore di di prosa prosa -- direte direte «ma «ma sììì» sììì» appena appena lo lo leggerete leggerete -- fu fu l’edil’edizione zione 1969 1969 de de L’Orlando L’Orlando furiofurioso, so, nella nella riduzione riduzione di di Edoardo Edoardo Sanguineti. Sanguineti. Un Un trionfo trionfo interinternazionale. nazionale. Altri Altri capisaldi capisaldi della della ricca ricca raccolta raccolta seguiranno seguiranno nei nei
Settanta Settanta con con le le Baccanti Baccanti di di EuEuripide ripide ee La La torre torre di di HofmannHofmannsthal. sthal. La La Ronconi’s Ronconi’s List List èè piuttosto piuttosto lunga lunga ed ed eviteremmo eviteremmo ilil rosarosario. rio. Arriviamo Arriviamo veloci, veloci, questo questo sì, sì, al al Mittelfest Mittelfest numero numero venti venti che che accolse accolse la la versione versione roncoronconiana niana de de La La Modestia, Modestia, sul sul tetesto sto dell’argentino dell’argentino Rafael Rafael SpreSpregelburd, gelburd, aa ragione ragione oo aa torto torto dedefinito finito ilil “Pinter “Pinter tropicale”. tropicale”. La La via via di di Cividale, Cividale, ormai, ormai, ilil maemaestro strola laconosce. conosce. ©RIPRODUZIONE ©RIPRODUZIONERISERVATA RISERVATA
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Messaggero Estate
SABATO 26 LUGLIO 2014 MESSAGGERO VENETO
IlIlregista registaLuca LucaRonconi, Ronconi, sotto sottouna unascena scenadi di“Danza “Danza macabra” macabra” di diStrindberg Strindbergstasera staseraal alRistori. Ristori.AAfianco, fianco,un unquadro quadrodi di “Alma “AlmaAta”, Ata”,ililballetto ballettodi diTommaso TommasoMonza, Monza,oggi oggialle alle 23 23
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Le donne antiche e forti legate all’energia della terra L’emozionante racconto di “Trê Zovini'”, contadine “obbligate” a gestire la casa Brave Benedetti, Rainis e Talliente che parlano una marilenghe viva e cristiana la prima
Glauco Venier, echi di libertà e cinque movimenti di fascino ◗◗ CIVIDALE CIVIDALE
Le Letre treapplaudite applauditeprotagoniste protagoniste del dellavoro lavoro di di Somaglino-Tolazzi Somaglino-Tolazzi
◗◗ CIVIDALE CIVIDALE
il programma di oggi
Evento Bollani al Giovanni da Udine --Alle Alle22.45. 22.45.IIgrandi grandinomi nomidel del mondo mondodel delteatro teatroeedella dellamusica musica saranno sarannoospiti ospitioggi oggicon condue due appuntamenti appuntamentida danon nonperdere, perdere,aa partire partiredall’atteso dall’attesoconcerto concerto “Piano “Pianosolo” solo”di diStefano StefanoBollani Bollaniche che regalerà regaleràal alpubblico pubblicoun unviaggio viaggio nella nellasua suamusica musicainteriore. interiore.IlIl concerto, concerto,inizialmente inizialmenteprevisto previstoin in Piazza PiazzaDuomo DuomoaaCividale, Cividale,èèstato stato spostato spostatoal alTeatro TeatroNuovo NuovoGiovanni Giovanni da daUdine Udineper perililperdurare perduraredi di condizioni condizionimeteo meteoincerte: incerte:sipario sipario alle alle22.45 22.45per perconsentire consentireal al pubblico pubblicoche cheassiste assistead adaltri altri spettacoli spettacoliaaCividale Cividaledi di raggiungere raggiungereUdine. Udine. --Alle Alle20.30 20.30Proseguendo Proseguendonel nel programma programmaililteatro teatroRistori Ristori ospiterà, ospiterà,invece, invece,alle alle20.30 20.30 l’ultimo l’ultimolavoro lavorodi diun unmaestro maestrodella della regia regiaquale qualeLuca LucaRonconi, Ronconi,che che firma firma“Danza “Danzamacabra” macabra”ililcelebre celebre dramma drammadi diStrindberg Strindberg interpretato interpretatoda daun uneccezionale eccezionale Adriana AdrianaAsti Asticon conGiorgio GiorgioFerrara Ferraraee Giovanni GiovanniCrippa CrippaScritto Scrittodi digetto gettoin in una unasola solasettimana settimanadallo dalloscrittore scrittore
svedese svedese“Danza “Danzadi dimorte” morte” rappresenta rappresentaal almeglio meglioun unesempio esempio di divita vitaconiugale coniugalevissuta vissutacome come inferno infernodomestico. domestico.Lo Lospettacolo, spettacolo, prodotto prodottoin incollaborazione collaborazionecon con Mittelfest, Mittelfest,segna segnala laprosecuzione prosecuzione della dellafortunata fortunatasinergia sinergiatra trailil festival festivalcividalese cividaleseeeililFestival Festivaldei dei Due DueMondi Mondidi diSpoleto. Spoleto. --Alle Alle18 18Originale Originaleconcerto concerto“Le “Le maghe magheeel'isola l'isolameravigliosa” meravigliosa” (Chiesa (Chiesadi diSan SanFrancesco) Francesco)su sutesti testi di diVanni VanniDe DeLucia, Lucia,che cheèèanche anchevoce voce narrante, narrante,eela lasoprano sopranoFrancesca Francesca Aspromonte. Aspromonte. --Alle Alle18 18..Si Siconclude concludecon conun undoppio doppio appuntamento appuntamentoililmagico magicoteatro teatrodi di figura figuradel delpercorso percorsoMittel_Figura Mittel_Figura con con“Sisto, “Sisto,miseria miseriaeela lacreatura creatura 2.0” 2.0”(via (viaCavour) Cavour)la laprima primaassoluta assoluta di di“Berta “Bertaèèscappata” scappata”(Chiesa (Chiesa Santa SantaMaria Mariadei deiBattuti Battutiore ore21.30) 21.30) --Alle Alle23. 23.spettacolo spettacolodi didanza danza “Alma_Ata” “Alma_Ata”(Chiosto (Chiostodi diSan San Francesco), Francesco),finalista finalistaal alpremio premio Equilibrio Equilibrio2014, 2014,un unprogetto progettodi di Andrea AndreaGentili Gentilicon conla lacoreografia coreografia di diTommaso TommasoMonza. Monza.
ÈÈ un un itinerario itinerario teatrale teatrale tutto tutto al al femminile, femminile, doloroso doloroso ee tosto, tosto, quello quello tracciato tracciato da da Massimo Massimo Somaglino Somaglino ieri ieri sera sera nel nel ChioChiostro stro di di San San Francesco, Francesco, per per Trê Trê Zovini', Zovini',spettacolo spettacololiberamente liberamente ispirato ispirato all’opera all’opera di di Novella Novella Cantarutti, Cantarutti, prodotto prodotto da da Css Css TeTeatro atro stabile stabile di di innovazione innovazione del del Fvg, Fvg, con con ilil sostegno sostegno di di ARLeF, ARLeF, Agjenzie Agjenzie regjonâl regjonâl pe pe lenghe lenghe furfurlane, lane, su su drammaturgia drammaturgia della della stesso stesso regista regista Somaglino Somaglino ee di di Carlo CarloTolazzi. Tolazzi. Gli Gli uomini, uomini, infatti infatti non non ci ci sosono. no. Assenti, Assenti, nelle nelle forme forme di di papadri, dri, mariti mariti oo fratelli, fratelli, ee solo solo evoevocati, cati, come come nell’episodio, nell’episodio, perfetperfetto, to, dedicato dedicato aa Pier Pier Paolo Paolo PasoliPasolini. ni. Così Così l’amore, l’amore, che che non non èè nemmeno nemmeno immaginato immaginato oo desidesiderato. derato. Ma Ma ci ci sono sono loro, loro, le le dondonne ne di di un un mondo mondo antico, antico, le le concontadine tadine obbligate, obbligate, aa gestire gestire casa, casa, famiglia, famiglia, lavori lavori in in prati prati ee camcampi, pi, ad ad accudire accudire ilil bestiame, bestiame, ad ad educare educare ii figli, figli, presto presto perduti. perduti. Nel Nel Friuli Friuli della della poetessa poetessa nata nata aa Spilimbergo, Spilimbergo, ee vissuta vissuta aa NavaNavarons, rons, ee tradotto tradotto in in teatro, teatro, ciò ciò che che continuamente continuamente lo lo spettatospettatore re vede vede èè la la trasformazione trasformazione da da giovani giovani aa vecchie, vecchie, da da stanziali stanziali aa viaggiatrici, viaggiatrici, da da madri madri aa figlie, figlie, di di amiche amiche ee sorelle, sorelle, delle delle donne donne vere, vere,nostre nostremadri madrieenonne. nonne. II quadri, quadri, tasselli tasselli di di un un racconracconto to intenso intenso ee molto molto emozionanemozionante, sono legati dai versi, te, sono legati dai versi, da da un un flusso flusso di di poesia poesia potente potente che che continuamente continuamente sollecita sollecita in in chi chi guarda guardaeeascolta ascoltauna unadomanda: domanda:
“casa”, “casa”, “lavoro”, “lavoro”, “sacrificio”, “sacrificio”, “terra”, “terra”, sono sono ancora ancora gli gli elemenelementiti che che contraddistinguono contraddistinguono una una comunità, comunità, ora ora scossa scossa ee smarrismarrita, ta, da da una una crisi crisi economica economica ee di di valori valori che che ha ha cancellato cancellato ogni ogni certezza? certezza? Le Le risposte, risposte, dissemidisseminate nate nella nella drammaturgia, drammaturgia, sono sono scritte scritte in in una una lingua, lingua, davvero davvero bellissima, bellissima, adoperata adoperata dalle dalle atattrici trici in in scena, scena, le le brave brave Chiara Chiara Benedetti, Benedetti,Sara Sara Rainis, Rainis, Aida Aida TalTalliente, liente, che che restituiscono restituiscono pienapienamente mente una una marilenghe marilengheviva, viva, nunuda, da, cristiana, cristiana, rustica, rustica, pura, pura, esessenziale senzialeed edaustera. austera. Somaglino Somaglino dirige dirige con con attenattenzione zione ee sensibilità sensibilità facendo facendo emergere emergere ii tratti tratti di di femmine femmine sisilenziose lenziose ee forti, forti, mai mai sradicate sradicate dalla dallaterra, terra,eedel deltutto tuttosimili similialle alle pietre, pietre,elementi elementicostanti costantidi diuna una scena scena bianca, bianca, che che sa sa di di arsura, arsura, èè cencia cencia sunsùr sunsùr (senza (senza rumore) rumore) ed ed evoca evoca la la montagna. montagna. Dei Dei tagli tagli ee delle delle fessure fessure che che nella nella vita vita aprono aprono ilil cuore, cuore, c’è c’è percezione percezione continua. continua. «Ed «Ed èè più più facile facile parlaparlare re con con ii morti, morti, scrive scrive la la CantaCantarutti, rutti, ee recitano recitano le le attrici, attrici, che che superare superare quelle quelle fratture fratture che che si si aprono aprono tra tra ii vivi». vivi». Solo Solo ilil canto, canto, quasi quasi un un quarto quarto attore, attore, in in scescena na (a (a cura cura di di Claudia Claudia Grimaz, Grimaz, come come tutta tutta la la parte parte musicale), musicale), irrompe irrompe ee consola, consola, compone compone ee rimette rimette insieme insieme ee ilil mondo mondo anantico tico continuamente continuamente trasmigra trasmigra ee chiede chiede se se quelle quelle “radici” “radici” che che vengono vengono continuamente continuamente predipredicate cate siano siano ormai ormai merce merce di di cui cui facciamo facciamoallegro allegrospreco. spreco. Fabiana FabianaDallavalle Dallavalle ©RIPRODUZIONE ©RIPRODUZIONERISERVATA RISERVATA
Inquieta? Inquieta? Anche, Anche, tanto tanto per per gettare gettare subito subito un un ponte ponte fra fra evento scenico e sottotitolo evento scenico e sottotitolo del del festival festival che che gli gli fa fa da da cornicornice. ce. Lo Lo èè spesso, spesso, la la bellezza: bellezza: nelle nelle forme forme esteriori esteriori come come nelle nelle sfere sfere dell'astratto. dell'astratto. Nella Nella musica, per esempio; o musica, per esempio; o nelle nelle parole. parole. Travagliata, Travagliata, tesa: tesa: ma ma semsempre... pre... bellezza, bellezza, concetto concetto assoassoluto, luto,immagine immagine totale. totale. Ed Ed eccoci, eccoci, dunque: dunque: Questa Questa libertà, libertà, grande grande debutto debutto--nella nella sesta sesta giornata giornata di di Mittelfest Mittelfest -della della nuova nuova composizione composizione di di un un gigante gigante di di casa casa nostra, nostra, ilil pianista pianista di di fama fama internazionainternazionale le Glauco Glauco Venier, Venier, racconta racconta in in note note l’incanto, l’incanto, ilil sottilissimo sottilissimo fascino, fascino, di di un un termine termine altretaltrettanto tanto pregnante, pregnante, libertà libertà apappunto. punto. Cinque Cinque movimenti movimenti per per piano, piano, quartetto quartetto d’archi d’archi ee percussioni percussioni per per delinearne delinearne ii confini confini ripercorrendo ripercorrendo -- con con l’inserto-guida l’inserto-guida di di stralci stralci letteletterari rari -- ilil romanzo romanzo omonimo omonimo alallo lo spettacolo, spettacolo, firmato firmato da da altro altro talento friulano, il poeta Piertalento friulano, il poeta Pierluigi luigiCappello. Cappello. Cinque Cinque fasi, fasi, si si diceva diceva (co(come me nel nel libro: libro: L'uomo L'uomo che che viveviveva va con con le le porte porte aperte, aperte, Il Il temtempo po che che ci ci vuole, vuole, Ogni Ogni sguardo sguardo èè moltitudine, moltitudine, Tutto Tutto il il mondo mondo al al di di là là delle delle montagne montagne ee SanSangue gue ee ossigeno), ossigeno), aa ricostruire ricostruire l'architettura l'architettura narrativa narrativa dell' dell' opera: opera: ee ilil flusso flusso sonoro sonoro èè -riagganciandosi riagganciandosi aa quanto quanto di di cui cui sopra sopra -- inquieto, inquieto, incostanincostante. te. Malinconica Malinconica dolcezza, dolcezza, tratrasporto, sporto, ee poi poi cupo cupo turbine, turbine, ee ancora ancora disagio, disagio, ee fastidio, fastidio, ee ininterrogativi, terrogativi, ma ma pure pure grinta, grinta, determinazione, determinazione, voglia voglia di di ririvalsa. valsa. Nella Nella sua sua suggestiva suggestiva alalternanza ternanza la la catena catena dipinge dipinge la la difficile difficile storia storia umana umana di di CapCappello assente alla serata, che pello - assente alla serata, che avrebbe avrebbe dovuto dovuto vederlo vederlo co-protagonista, co-protagonista, per per questioquestioni ni di di salute salute -, -, tratteggiandone tratteggiandone
Venier Venierin in scena scena(Phocus (PhocusAgency) Agency)
la la sensibilità, sensibilità, le le paure, paure, ii ricorricordi dieele lesperanze. speranze. Lirico, Lirico, alto, alto, l'esordio: l'esordio: «Ti «Ti reregalo galo ilil cielo cielo senza senza nuvole, nuvole, ti ti regalo regalo ilil cielo cielo con con le le nuvole nuvole sottili. sottili. Ti Ti regalo regalo l’odore l’odore del del fiume, fiume, ti ti regalo regalo l’odore l’odore del del lelegno, gno, ti ti regalo regalo l'acqua l'acqua che che corcorre re sulle sulle dita. dita. Ma Ma torna, torna, ma ma tu tu torna», torna», recitano, recitano, citando citando ilil maestro, maestro, le le profonde profonde voci voci reregistrate, gistrate, su su cui cui si si innesta innesta una una melodia melodia avvolgente, avvolgente, toccantoccante, te, un un flusso flusso che che abbraccia abbraccia l’ascoltatore l’ascoltatore ee che che commuocommuove. ve. Poi Poilo lo stacco, stacco,netto. netto.Accenti Accenti cupi, cupi, andamento andamento tempestotempestoso; so; cadenze cadenze che che richiamano richiamano echi echi tribali, tribali, aa tratti, tratti, ee che che in in alaltri tri hanno hanno un un sapore sapore medievamedievaleggiante. leggiante. «Ognuno «Ognuno di di noi noi ha ha ilil suo suo porto porto sepolto», sepolto», conticontinuano nuanoiirecitanti. recitanti. Echeggiano, Echeggiano, scanditi scanditi con con sapienza, sapienza, ii suoni suoni «Pietra, «Pietra, mumuschio, schio,acqua, acqua, ombra, ombra,silenzio, silenzio, fatica, fatica, nuvole»: nuvole»: sintesi sintesi di di un un mondo, mondo, ee di di un’anima. un’anima. II ritmi ritmi proseguono proseguono nella nella loro loro altalealtalena, na, la la storia storia arriva arriva alla alla parte parte più più cruda: cruda: ilil dramma dramma dell’audell’autore, tore, la la paralisi. paralisi. Su Su di di essa essa la la chiusura, chiusura, roboante, roboante, della della suisuite. te. Lucia LuciaAviani Aviani ©RIPRODUZIONE ©RIPRODUZIONERISERVATA RISERVATA
Il regista Luca Ronconi, sotto una scena di “Danza macabra” di Strindberg stasera al Ristori. A fianco, un quadro di “Alma Ata”, il balletto di Tommaso Monza, oggi alle 23 Copia di 4ebee60c52f76b6af5c82bb816fac991
2014
Il regista Luca Ronconi, sotto una scena di “Danza macabra” di Strindberg stasera al Ristori. A fianco, un quadro di “Alma Ata”, il balletto di Tommaso Monza, oggi alle 23
Pagina: 41 (dettaglio) Messaggero Estate
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la prima
Glauco Venier, echi di libertà e cinque movimenti di fascino ◗ CIVIDALE
Le tre applaudite protagoniste del lavoro di Somaglino-Tolazzi
◗ CIVIDALE
a” di Strindberg con Adriana Asti
nfre-
Data: 26 luglio 2014
L’emozionante raccontodella di “Trêterra Zovini'”, cont legate all’energia L’emozionante racconto di “Trê Zovini'”, contadine a gestireche la casa parlan Brave Benedetti, Rainis e“obbligate” Talliente Brave Benedetti, Rainis e Talliente che parlano una marilenghe viva e cristiana
i che la gente o ridendo»
anica n caffetto camvanni llecin pangrin eville paio L’artutte acca-
SABATO 26 LUGLIO 2014 MESSAGGERO VENETO
Le donne antich legate all’energia Le donne antiche e forti
scare la mente sul “chi è” Luca Ronconi. Forse l’intera produzione, ai più, resta misteriosa o per lo meno nebulosa, ecco, ma sui suoi muri portanti non crediamo ci siano esitazioni. A dare propulsione al nome di un allora aspirante costruttore di prosa - direte «ma sììì» appena lo leggerete - fu l’edizione 1969 de L’Orlando furioso, nella riduzione di Edoardo Sanguineti. Un trionfo internazionale. Altri capisaldi della ricca raccolta seguiranno nei
Settanta con le Baccanti di Euripide e La torre di Hofmannsthal. La Ronconi’s List è piuttosto lunga ed eviteremmo il rosario. Arriviamo veloci, questo sì, al Mittelfest numero venti che accolse la versione ronconiana de La Modestia, sul testo dell’argentino Rafael Spregelburd, a ragione o a torto definito il “Pinter tropicale”. La via di Cividale, ormai, il maestro la conosce.
il programma di oggi
Evento Bollani al Giovanni da Udine - Alle 22.45. I grandi nomi del mondo del teatro e della musica saranno ospiti oggi con due appuntamenti da non perdere, a partire dall’atteso concerto “Piano solo” di Stefano Bollani che regalerà al pubblico un viaggio nella sua musica interiore. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il perdurare di condizioni meteo incerte: sipario alle 22.45 per consentire al pubblico che assiste ad altri spettacoli a Cividale di raggiungere Udine. - Alle 20.30 Proseguendo nel programma il teatro Ristori ospiterà, invece, alle 20.30 l’ultimo lavoro di un maestro della regia quale Luca Ronconi, che firma “Danza macabra” il celebre dramma di Strindberg interpretato da un eccezionale Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa Scritto di getto in una sola settimana dallo scrittore
svedese “Danza di morte” rappresenta al meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Mittelfest, segna la prosecuzione della fortunata sinergia tra il festival cividalese e il Festival dei Due Mondi di Spoleto. - Alle 18 Originale concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” (Chiesa di San Francesco) su testi di Vanni De Lucia, che è anche voce narrante, e la soprano Francesca Aspromonte. - Alle 18 . Si conclude con un doppio appuntamento il magico teatro di figura del percorso Mittel_Figura con “Sisto, miseria e la creatura 2.0” (via Cavour) la prima assoluta di “Berta è scappata” (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 21.30) - Alle 23. spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiosto di San Francesco), finalista al premio Equilibrio 2014, un progetto di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
il programma di oggi
Evento Bollani al Giovanni da Udine - Alle 22.45. I grandi nomi del mondo del teatro e della musica saranno ospiti oggi con due appuntamenti da non perdere, a partire dall’atteso concerto “Piano solo” di Stefano Bollani che regalerà al pubblico un viaggio nella sua musica interiore. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il perdurare di condizioni meteo incerte: sipario alle 22.45 per consentire al pubblico che assiste ad altri spettacoli a Cividale di raggiungere Udine. - Alle 20.30 Proseguendo nel programma il teatro Ristori ospiterà, invece, alle 20.30 l’ultimo lavoro di un maestro della regia quale Luca Ronconi, che firma “Danza macabra” il celebre dramma di Strindberg interpretato da un eccezionale Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa Scritto di getto in una sola settimana dallo scrittore
svedese “Danza di morte” rappresenta al meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Mittelfest, segna la prosecuzione della fortunata sinergia tra il festival cividalese e il Festival dei Due Mondi di Spoleto. - Alle 18 Originale concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” (Chiesa di San Francesco) su testi di Vanni De Lucia, che è anche voce narrante, e la soprano Francesca Aspromonte. - Alle 18 . Si conclude con un doppio appuntamento il magico teatro di figura del percorso Mittel_Figura con “Sisto, miseria e la creatura 2.0” (via Cavour) la prima assoluta di “Berta è scappata” (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 21.30) - Alle 23. spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiosto di San Francesco), finalista al premio Equilibrio 2014, un progetto di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza.
È un itinerario teatrale tutto al femminile, doloroso e tosto, quello tracciato da Massimo Somaglino ieri sera nel Chiostro di San Francesco, per Trê Zovini', spettacolo liberamente ispirato all’opera di Novella Cantarutti, prodotto da Css Teatro stabile di innovazione del Fvg, con il sostegno di ARLeF, Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, su drammaturgia della stesso regista Somaglino e di Carlo Tolazzi. Gli uomini, infatti non ci sono. Assenti, nelle forme di padri, mariti o fratelli, e solo evocati, come nell’episodio, perfetto, dedicato a Pier Paolo Pasolini. Così l’amore, che non è nemmeno immaginato o desiderato. Ma ci sono loro, le donne di un mondo antico, le contadine obbligate, a gestire casa, famiglia, lavori in prati e campi, ad accudire il bestiame, ad educare i figli, presto perduti. Nel Friuli della poetessa nata a Spilimbergo, e vissuta a Navarons, e tradotto in teatro, ciò che continuamente lo spettatore vede è la trasformazione da giovani a vecchie, da stanziali a viaggiatrici, da madri a figlie, di amiche e sorelle, delle donne vere, nostre madri e nonne. I quadri, tasselli di un racconto intenso e molto emozionante, sono legati dai versi, da un flusso di poesia potente che continuamente sollecita in chi guarda e ascolta una domanda:
“casa”, “lavoro”, “sacrificio”, “terra”, sono ancora gli elementi che contraddistinguono una comunità, ora scossa e smarrita, da una crisi economica e di valori che ha cancellato ogni certezza? Le risposte, disseminate nella drammaturgia, sono scritte in una lingua, davvero bellissima, adoperata dalle attrici in scena, le brave Chiara Benedetti, Sara Rainis, Aida Talliente, che restituiscono pienamente una marilenghe viva, nuda, cristiana, rustica, pura, essenziale ed austera. Somaglino dirige con attenzione e sensibilità facendo emergere i tratti di femmine silenziose e forti, mai sradicate dalla terra, e del tutto simili alle pietre, elementi costanti di una scena bianca, che sa di arsura, è cencia sunsùr (senza rumore) ed evoca la montagna. Dei tagli e delle fessure che nella vita aprono il cuore, c’è percezione continua. «Ed è più facile parlare con i morti, scrive la Cantarutti, e recitano le attrici, che superare quelle fratture che si aprono tra i vivi». Solo il canto, quasi un quarto attore, in scena (a cura di Claudia Grimaz, come tutta la parte musicale), irrompe e consola, compone e rimette insieme e il mondo antico continuamente trasmigra e chiede se quelle “radici” che vengono continuamente predicate siano ormai merce di cui facciamo allegro spreco. Fabiana Dallavalle
Inquieta? Anche, tanto per gettare subito un ponte fra evento scenico e sottotitolo del festival che gli fa da cornice. Lo è spesso, la bellezza: nelle forme esteriori come nelle sfere dell'astratto. Nella musica, per esempio; o nelle parole. Travagliata, tesa: ma sempre... bellezza, concetto assoluto, immagine totale. Ed eccoci, dunque: Questa libertà, grande debutto - nella sesta giornata di Mittelfest della nuova composizione di un gigante di casa nostra, il pianista di fama internazionale Glauco Venier, racconta in note l’incanto, il sottilissimo fascino, di un termine altrettanto pregnante, libertà appunto. Cinque movimenti per piano, quartetto d’archi e percussioni per delinearne i confini ripercorrendo - con l’inserto-guida di stralci letterari - il romanzo omonimo allo spettacolo, firmato da altro talento friulano, il poeta Pierluigi Cappello. Cinque fasi, si diceva (come nel libro: L'uomo che viveva con le porte aperte, Il tempo che ci vuole, Ogni sguardo è moltitudine, Tutto il mondo al di là delle montagne e Sangue e ossigeno), a ricostruire l'architettura narrativa dell' opera: e il flusso sonoro è riagganciandosi a quanto di cui sopra - inquieto, incostante. Malinconica dolcezza, trasporto, e poi cupo turbine, e ancora disagio, e fastidio, e interrogativi, ma pure grinta, determinazione, voglia di rivalsa. Nella sua suggestiva alternanza la catena dipinge la difficile storia umana di Cappello - assente alla serata, che avrebbe dovuto vederlo co-protagonista, per questioni di salute -, tratteggiandone
È un itinerario teatrale tutto al femminile, doloroso e tosto, quello tracciato da Massimo Somaglino ieri sera nel Chiostro di San Francesco, per Trê Zovini', spettacolo liberamente ispirato all’opera di Novella Cantarutti, prodotto da Css Teatro stabile di innovazione del Fvg, con il sostegno di ARLeF, Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, su drammaturgia della stesso regista Somaglino e di Carlo Tolazzi. Gli uomini, infatti non ci sono. Assenti, nelle forme di padri, mariti o fratelli, e solo evocati, come nell’episodio, perfetto, dedicato a Pier Paolo Pasolini. Così l’amore, che non è nemmeno immaginato o desiderato. Ma ci sono loro, le donne di un mondo antico, le contadine obbligate, a gestire casa, famiglia, lavori in prati e campi, ad accudire il bestiame, ad educare i figli, presto perduti. Nel Friuli della poetessa nata a Spilimbergo, e vissuta a Navarons, e tradotto in teatro, ciò che continuamente lo spettatore vede è la trasformazione da giovani a vecchie, da stanziali a viaggiatrici, da madri a figlie, di amiche e sorelle, delle donne vere, nostre madri e nonne. I quadri, tasselli di un racconto intenso e molto emozionante, sono legati dai versi, da un flusso di poesia potente che continuamente sollecita in chi guarda e ascolta una domanda:
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Gla e ci
◗ CIVIDA
Venier in scena (Phocus Agency)
la sensibilità, le paure, i ricordi e le speranze. Lirico, alto, l'esordio: «Ti regalo il cielo senza nuvole, ti regalo il cielo con le nuvole sottili. Ti regalo l’odore del fiume, ti regalo l’odore del legno, ti regalo l'acqua che corre sulle dita. Ma torna, ma tu torna», recitano, citando il maestro, le profonde voci registrate, su cui si innesta una melodia avvolgente, toccante, un flusso che abbraccia l’ascoltatore e che commuove. Poi lo stacco, netto. Accenti cupi, andamento tempestoso; cadenze che richiamano echi tribali, a tratti, e che in altri hanno un sapore medievaleggiante. «Ognuno di noi ha il suo porto sepolto», continuano i recitanti. Echeggiano, scanditi con sapienza, i suoni «Pietra, muschio, acqua, ombra, silenzio, fatica, nuvole»: sintesi di un mondo, e di un’anima. I ritmi proseguono nella loro altalena, la storia arriva alla parte più cruda: il dramma dell’autore, la paralisi. Su di essa la chiusura, roboante, della suite. Lucia Aviani
Le tre applaudite protagoniste del lavoro di Somaglino-Tolazzi
◗ CIVIDALE
la pr
“casa”, “lavoro”, “sacrificio”, “terra”, sono ancora gli elementi che contraddistinguono una comunità, ora scossa e smarrita, da una crisi economica e di valori che ha cancellato ogni certezza? Le risposte, disseminate nella drammaturgia, sono scritte in una lingua, davvero bellissima, adoperata dalle attrici in scena, le brave Chiara Benedetti, Sara Rainis, Aida Talliente, che restituiscono pienamente una marilenghe viva, nuda, cristiana, rustica, pura, essenziale ed austera. Somaglino dirige con attenzione e sensibilità facendo emergere i tratti di femmine silenziose e forti, mai sradicate dalla terra, e del tutto simili alle pietre, elementi costanti di una scena bianca, che sa di arsura, è cencia sunsùr (senza rumore) ed evoca la montagna. Dei tagli e delle fessure che nella vita aprono il cuore, c’è percezione continua. «Ed è più facile parlare con i morti, scrive la Cantarutti, e recitano le attrici, che superare quelle fratture che si aprono tra i vivi». Solo il canto, quasi un quarto attore, in scena (a cura di Claudia Grimaz, come tutta la parte musicale), irrompe e consola, compone e rimette insieme e il mondo antico continuamente trasmigra e chiede se quelle “radici” che vengono continuamente predicate siano ormai merce di cui facciamo allegro spreco. Fabiana Dallavalle ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Data: 26 luglio 2014 mozionante racconto di “Trê Zovini'”, contadine “obbligate” a gestire la casa Pagina: 41viva (dettaglio) ve Benedetti, Rainis e Talliente che parlano una marilenghe e cristiana 2014
la prima
Glauco Venier, echi di libertà e cinque movimenti di fascino ◗ CIVIDALE
pplaudite protagoniste del lavoro di Somaglino-Tolazzi
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inerario teatrale tutto al nile, doloroso e tosto, tracciato da Massimo glino ieri sera nel ChioSan Francesco, per Trê ', spettacolo liberamente o all’opera di Novella utti, prodotto da Css Teabile di innovazione del on il sostegno di ARLeF, ie regjonâl pe lenghe fursu drammaturgia della regista Somaglino e di Tolazzi. uomini, infatti non ci sosenti, nelle forme di paariti o fratelli, e solo evoome nell’episodio, perfeticato a Pier Paolo Pasolisì l’amore, che non è eno immaginato o desi. Ma ci sono loro, le donn mondo antico, le conobbligate, a gestire casa, ia, lavori in prati e camaccudire il bestiame, ad re i figli, presto perduti. uli della poetessa nata a bergo, e vissuta a Navae tradotto in teatro, ciò ntinuamente lo spettatoe è la trasformazione da i a vecchie, da stanziali a atrici, da madri a figlie, di e e sorelle, delle donne ostre madri e nonne. adri, tasselli di un racconnso e molto emozionano legati dai versi, da un di poesia potente che uamente sollecita in chi a e ascolta una domanda:
“casa”, “lavoro”, “sacrificio”, “terra”, sono ancora gli elementi che contraddistinguono una comunità, ora scossa e smarrita, da una crisi economica e di valori che ha cancellato ogni certezza? Le risposte, disseminate nella drammaturgia, sono scritte in una lingua, davvero bellissima, adoperata dalle attrici in scena, le brave Chiara Benedetti, Sara Rainis, Aida Talliente, che restituiscono pienamente una marilenghe viva, nuda, cristiana, rustica, pura, essenziale ed austera. Somaglino dirige con attenzione e sensibilità facendo emergere i tratti di femmine silenziose e forti, mai sradicate dalla terra, e del tutto simili alle pietre, elementi costanti di una scena bianca, che sa di arsura, è cencia sunsùr (senza rumore) ed evoca la montagna. Dei tagli e delle fessure che nella vita aprono il cuore, c’è percezione continua. «Ed è più facile parlare con i morti, scrive la Cantarutti, e recitano le attrici, che superare quelle fratture che si aprono tra i vivi». Solo il canto, quasi un quarto attore, in scena (a cura di Claudia Grimaz, come tutta la parte musicale), irrompe e consola, compone e rimette insieme e il mondo antico continuamente trasmigra e chiede se quelle “radici” che vengono continuamente predicate siano ormai merce di cui facciamo allegro spreco. Fabiana Dallavalle ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Inquieta? Anche, tanto per gettare subito un ponte fra evento scenico e sottotitolo del festival che gli fa da cornice. Lo è spesso, la bellezza: nelle forme esteriori come nelle sfere dell'astratto. Nella musica, per esempio; o nelle parole. Travagliata, tesa: ma sempre... bellezza, concetto assoluto, immagine totale. Ed eccoci, dunque: Questa libertà, grande debutto - nella sesta giornata di Mittelfest della nuova composizione di un gigante di casa nostra, il pianista di fama internazionale Glauco Venier, racconta in note l’incanto, il sottilissimo fascino, di un termine altrettanto pregnante, libertà appunto. Cinque movimenti per piano, quartetto d’archi e percussioni per delinearne i confini ripercorrendo - con l’inserto-guida di stralci letterari - il romanzo omonimo allo spettacolo, firmato da altro talento friulano, il poeta Pierluigi Cappello. Cinque fasi, si diceva (come nel libro: L'uomo che viveva con le porte aperte, Il tempo che ci vuole, Ogni sguardo è moltitudine, Tutto il mondo al di là delle montagne e Sangue e ossigeno), a ricostruire l'architettura narrativa dell' opera: e il flusso sonoro è riagganciandosi a quanto di cui sopra - inquieto, incostante. Malinconica dolcezza, trasporto, e poi cupo turbine, e ancora disagio, e fastidio, e interrogativi, ma pure grinta, determinazione, voglia di rivalsa. Nella sua suggestiva alternanza la catena dipinge la difficile storia umana di Cappello - assente alla serata, che avrebbe dovuto vederlo co-protagonista, per questioni di salute -, tratteggiandone
Venier in scena (Phocus Agency)
la sensibilità, le paure, i ricordi e le speranze. Lirico, alto, l'esordio: «Ti regalo il cielo senza nuvole, ti regalo il cielo con le nuvole sottili. Ti regalo l’odore del fiume, ti regalo l’odore del legno, ti regalo l'acqua che corre sulle dita. Ma torna, ma tu torna», recitano, citando il maestro, le profonde voci registrate, su cui si innesta una melodia avvolgente, toccante, un flusso che abbraccia l’ascoltatore e che commuove. Poi lo stacco, netto. Accenti cupi, andamento tempestoso; cadenze che richiamano echi tribali, a tratti, e che in altri hanno un sapore medievaleggiante. «Ognuno di noi ha il suo porto sepolto», continuano i recitanti. Echeggiano, scanditi con sapienza, i suoni «Pietra, muschio, acqua, ombra, silenzio, fatica, nuvole»: sintesi di un mondo, e di un’anima. I ritmi proseguono nella loro altalena, la storia arriva alla parte più cruda: il dramma dell’autore, la paralisi. Su di essa la chiusura, roboante, della suite. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Data: 26 luglio 2014
XXVIII
Pagina: 28
2014 Cultura&Spettacoli
Sabato 26 luglio 2014
PN
CIVIDALE - (N.Na.) Ormai bisogna rassegnarsi: non c’è manifestazione che quest’anno (e sarà così anche per i successivi) non contempli una qualche forma di ricordo del centenario della Prima Guerra Mondiale. Mittelfest non fa eccezione, ma diciamo che lo sta facendo in termini non tanto celebrativi, quanto critici e attenti al contesto sociale e culturale del tempo. È il caso di “Tra suoni e
LA RECENSIONE
Suoni e immagini, strada storica per conoscere la Grande Guerra immagini. Gli anni del conflitto”, che ha puntato sulla musica proponendo alcune composizioni accompagnate da immagini di materiali raccolti ed elaborati dalla Cineteca del Friuli. Così Dino Sossai al violino e Michele Bolla al pianoforte hanno eseguito due “Sona-
te”: di Ildebrando Pizzetti e di Leos Janácek (purtroppo non quella di Debussy). In apertura e chiusura di serata deliziose elaborazioni de La leggenda del Piave (di E. G. Gaeta) e di due canzoni militari Bandiera Nera e La tradotta (questo per dire che anche la musica colta può
valorizzare motivi popolari). Ildebrando Pizzetti (1880-1968), profondamente religioso, compose la sua Sonata per violino e pianoforte nel 1919, sotto l’impressione per la recente carneficina. Il clima drammatico lo si coglie nel primo tempo,
diviene preghiera per gli innocenti nel tempo lento, per divenire speranza nel finale. Risale, invece, al 1914 l’espressionista Sonata di Leos Janácek (1851-1928), eseguita però solo nel 1922: fu definita da Kundera come “un confronto senza transizioni, vertiginosamente serrato tra tenerezza e brutalità, furore e pace”. © riproduzione riservata
SENTITO AL MITTELFEST La suite di Venier ispirata al poeta friulano emoziona il pubblico
LalottadiCappello nellamusicadiGlauco Gianni Cianchi CIVIDALE
Questa libertà, il concerto che Glauco Venier ha creato per il Mittelfest, registra il tutto esaurito. Tra il pubblico vi sono molti amici e ammiratori sia del compositore che di Pierluigi Cappello, il cui romanzo di memorie ha offerto lo spunto al pianista per comporre la suite in cinque movimenti, quanti sono i capitoli del libro. Spetta al direttore del Mittelfest, Franco Calabretto, il compito di informare che la partecipazione straordinaria di Cappello,
prevista dal programma, non ci potrà essere a causa delle condizioni di salute dello scrittore. Nessuno si sorprende. Tutti quelli che conoscono la storia personale di Pierluigi si dispongono ad ascoltare la musica a lui dedicata con maggiore partecipazione emotiva, perché tutti rispettano e ammirano un uomo così fragile e così forte, un poeta tanto irripetibile quanto vicino alla sensibilità di ognuno. Venier, nel suo stile particolarissimo, sviluppa i cinque movimenti della suite privilegiando la componente lirica, con passaggi cantabili che sug-
geriscono temi e sensazioni come nostalgia e lontananza senza mai tradurli in tristezza o cupa disperazione. Il pianoforte e le percussioni di Venier dialogano con un quartetto d'archi: i violini di Nicola Mansutti e Anna Apollonio, la viola di Margherita Cossio e il violoncello di Andrea Musto, secondo l'arrangiamento di Michele Corcella. Ogni movimento della suite è introdotto da parole tratte dal libro di Cappello, registrate da Fabiano Fantini e Massimo Somaglino come "effetti voce". Non mancano momenti di forte commozione,
SUL PALCO Glauco Venier
(fotoLdA)
soprattutto quando la musica esprime con il ritmo concitato la lotta del ragazzo determinato a non lasciarsi sopraffare dallo sconforto. Al termine del concerto viene concesso un bis con Ricordandoti, una composizione sempre di Venier, certamente scelta per suggerire che Pierluigi non può ritenersi assente nel pensiero di chi lo conosce o di chi presta ascolto alle sue parole di poeta e narratore. © riproduzione riservata
A UDINE Un murales del cagliaritano Tellas sta comparendo su una parete di 160 metri quadrati
L’arte urbana colora l’autostazione delle corriere UDINE - Se arte e cultura sono il petrolio dell'Italia, a Udine «l'estrazione» coinvolge anche luoghi solitamente poco considerati da questo punto di vista, come l'autostazione delle corriere. E lo fa con una tipologia di arte anch'essa un po’ bistrattata: il graffitismo. Così, chi in questi giorni arriva in città via corriera, può godersi lo spettacolo di vedere all'opera lo street artist cagliaritano Tellas che sta dipingendo i 160 metri quadrati di una delle pareti di confine. È tutto legale ed è Attitudine Urbana, progetto per il recupero visivo degli spazi nato da un'idea dell'Homepage Festival in collaborazione con la rassegna d'arte Avveduti, il Comune di Udine e Autostazione Udine srl. Il lavoro che Tellas sta realizzando è legato sia al luogo specifico (l'autostazione come crocevia di persone) sia all'identità del Friuli Venezia Giulia, territorio disomogeneo dal punto di vista geografico e culturale: una natura variegata che il ventinovenne street artist tra i più significativi in Italia richiama tramite un mosaico di forme geometriche. «Siamo contenti di aver qui un artista dello spessore di Tellas - ha commentato il project manager di Homepage,
Manuele Ceschia -. Grazie alla risposta positiva del Comune e Autostazione srl, ora potrà dare colore e vivacità a questo luogo». «L'amministrazione - ha spiegato l'assessore alla cultura, Federico Pirone -, ha deciso di sostenere questo progetto perché sdogana una forma di arte contemporanea considerata minore e propria della marginalità e perché si tratta di riqualificazione urbana di una zona strategica per la città: con questa espressione colorata, diamo il benvenuto a chi arriva. La nostra idea è di ripetere la cosa in altri luoghi, per questo abbiamo presentato una richiesta in Regione e se verrà accolta, procederemo con la mappatura delle aree idonee». Concetto condiviso anche dall'amministratore di Autostazione Udine srl, Roberto Vuolo: «Spero - ha detto -, che questo progetto sia solo il punto di partenza per altri simili: arte e cultura sono il volano per creare business nel Paese». Alessia Pilotto © riproduzione riservata
FESTIVAL
Homepage saluta il parco del Cormor Dalprossimoannosarà itinerante
ARTE MURALE L’artista urbano Tellas da Cagliari a Udine per un maxi murales sull’autostazione delle corriere
UDINE - (al.pi.) L'Homepage Music Festival lascia il Parco del Cormor, storica sede che l’ha ospitato per sette edizioni sin dalla sua fondazione, e si prepara a diventare itinerante dal prossimo anno. Nell’estate del 2015, infatti, la manifestazione abbandonerà il parco alle porte di Udine, nei pressi dello stadio "Friuli", per entrare nella programmazione di altri festival e nelle iniziative di altre amministrazioni comunali. «Il regolamento del parco è diventato restrittivo e non credo cambierà - ha spiegato il coordinatore Manuele Ceschia - organizzare in questo contesto gli eventi si è fatto difficile, così, per non far morire l'Homepage abbiamo pensato di contribuire con la nostra conoscenza e la nostra esperienza ad altre manifestazioni e agli enti che possano esserne interessati. Siamo contenti perché siamo stati contattati da tantissime realtà, alcune di esse ci vedono come un modo per svecchiarsi. In questo modo, dal prossimo anno, diventeremo più a respiro regionale, ma a Udine manterremo sicuramente alcuni appuntamenti, come la partecipazione alla Notte Bianca e qualcosa anche al Parco del Cormor». L'Homepage si sposterà con tutto il suo format: concerti, quindi, ma anche workshop, mostre d'arte e incontri. © riproduzione riservata
Ronconi e Bollani le "firme" odierne CIVIDALE - Oggi sono due gli appuntamenti da non perdere al Mittelfest, a partire dal concerto piano solo di Stefano Bollani: un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni '40. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il rischio maltempo: sipario alle 22.45. Bollani e l’attrice Valentina Cenni domani alle 12.45 incontreranno il pubblico al Caffè San Marco, parlando del loro spettacolo che debutterà nella serata finale del festival in prima assoluta: La Regina Dada. Proseguendo nel programma odierno, il teatro Ristori ospiterà alle 20.30 l’ultimo lavoro di Luca Ronconi, che firma la regia di “Danza macabra”, dramma di Strindberg interpretato dae Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa: il testo rappresenta al meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Lo spettacolo ha debuttato al Festival di Spoleto. Dal teatro alla musica con Le maghe e l'isola meravigliosa (Chiesa di San Francesco ore 18) su testi di Vanni De Lucia, voce narrante con la soprano Francesca Aspromonte. Un viaggio tra le steppe del Kazakhstan vive nello spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiostro di San Francesco ore 23),di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza.
Data: 26 luglio 2014 Pagina: 28 (dettaglio)
2014
XXVIII
Cultura&Spettacoli
PN
CIVIDALE - (N.Na.) Ormai bisogna rassegnarsi: non c’è manifestazione che quest’anno (e sarà così anche per i successivi) non contempli una qualche forma di ricordo del centenario della Prima Guerra Mondiale. Mittelfest non fa eccezione, ma diciamo che lo sta facendo in termini non tanto celebrativi, quanto critici e attenti al contesto sociale e culturale del tempo. È il caso di “Tra suoni e
Sabato 26 luglio 2014
LA RECENSIONE
Suoni e immagini, strada storica per conoscere la Grande Guerra immagini. Gli anni del conflitto”, che ha puntato sulla musica proponendo alcune composizioni accompagnate da immagini di materiali raccolti ed elaborati dalla Cineteca del Friuli. Così Dino Sossai al violino e Michele Bolla al pianoforte hanno eseguito due “Sona-
te”: di Ildebrando Pizzetti e di Leos Janácek (purtroppo non quella di Debussy). In apertura e chiusura di serata deliziose elaborazioni de La leggenda del Piave (di E. G. Gaeta) e di due canzoni militari Bandiera Nera e La tradotta (questo per dire che anche la musica colta può
valorizzare motivi popolari). Ildebrando Pizzetti (1880-1968), profondamente religioso, compose la sua Sonata per violino e pianoforte nel 1919, sotto l’impressione per la recente carneficina. Il clima drammatico lo si coglie nel primo tempo,
diviene preghiera per gli innocenti nel tempo lento, per divenire speranza nel finale. Risale, invece, al 1914 l’espressionista Sonata di Leos Janácek (1851-1928), eseguita però solo nel 1922: fu definita da Kundera come “un confronto senza transizioni, vertiginosamente serrato tra tenerezza e brutalità, furore e pace”. © riproduzione riservata
SENTITO AL MITTELFEST La suite di Venier ispirata al poeta friulano emoziona il pubblico
LalottadiCappello nellamusicadiGlauco Gianni Cianchi CIVIDALE
Questa libertà, il concerto che Glauco Venier ha creato per il Mittelfest, registra il tutto esaurito. Tra il pubblico vi sono molti amici e ammiratori sia del compositore che di Pierluigi Cappello, il cui romanzo di memorie ha offerto lo spunto al pianista per comporre la suite in cinque movimenti, quanti sono i capitoli del libro. Spetta al direttore del Mittelfest, Franco Calabretto, il compito di informare che la partecipazione straordinaria di Cappello,
prevista dal programma, non ci potrà essere a causa delle condizioni di salute dello scrittore. Nessuno si sorprende. Tutti quelli che conoscono la storia personale di Pierluigi si dispongono ad ascoltare la musica a lui dedicata con maggiore partecipazione emotiva, perché tutti rispettano e ammirano un uomo così fragile e così forte, un poeta tanto irripetibile quanto vicino alla sensibilità di ognuno. Venier, nel suo stile particolarissimo, sviluppa i cinque movimenti della suite privilegiando la componente lirica, con passaggi cantabili che sug-
geriscono temi e sensazioni come nostalgia e lontananza senza mai tradurli in tristezza o cupa disperazione. Il pianoforte e le percussioni di Venier dialogano con un quartetto d'archi: i violini di Nicola Mansutti e Anna Apollonio, la viola di Margherita Cossio e il violoncello di Andrea Musto, secondo l'arrangiamento di Michele Corcella. Ogni movimento della suite è introdotto da parole tratte dal libro di Cappello, registrate da Fabiano Fantini e Massimo Somaglino come "effetti voce". Non mancano momenti di forte commozione,
SUL PALCO Glauco Venier
(fotoLdA)
soprattutto quando la musica esprime con il ritmo concitato la lotta del ragazzo determinato a non lasciarsi sopraffare dallo sconforto. Al termine del concerto viene concesso un bis con Ricordandoti, una composizione sempre di Venier, certamente scelta per suggerire che Pierluigi non può ritenersi assente nel pensiero di chi lo conosce o di chi presta ascolto alle sue parole di poeta e narratore. © riproduzione riservata
A UDINE Un murales del cagliaritano Tellas sta comparendo su una parete di 160 metri quadrati
L’arte urbana colora l’autostazione delle corriere UDINE - Se arte e cultura sono il petrolio dell'Italia, a Udine «l'estrazione» coinvolge anche luoghi solitamente poco conside-
Manuele Ceschia -. Grazie alla risposta positiva del Comune e Autostazione srl, ora potrà dare colore e vivacità a questo luogo».
FESTIVAL
Homepage saluta il parco del Cormor
Ronconi e Bollani le "firme" odierne CIVIDALE - Oggi sono due gli appuntamenti da non perdere al Mittelfest, a partire dal concerto piano solo di Stefano Bollani: un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni '40. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il rischio maltempo: sipario alle 22.45. Bollani e l’attrice Valentina Cenni domani alle 12.45 incontreranno il pubblico al Caffè San
Data: 26 luglio 2014 Pagina: 28 (dettaglio)
2014
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CIVIDALE - (N.Na.) Ormai bisogna rassegnarsi: non c’è manifestazione che quest’anno (e sarà così anche per i successivi) non contempli una qualche forma di ricordo del centenario della Prima Guerra Mondiale. Mittelfest non fa eccezione, ma diciamo che lo sta facendo in termini non tanto celebrativi, quanto critici e attenti al contesto sociale e culturale del tempo. È il caso di “Tra suoni e
Sabato 26 luglio 2014
LA RECENSIONE
Suoni e immagini, strada storica per conoscere la Grande Guerra immagini. Gli anni del conflitto”, che ha puntato sulla musica proponendo alcune composizioni accompagnate da immagini di materiali raccolti ed elaborati dalla Cineteca del Friuli. Così Dino Sossai al violino e Michele Bolla al pianoforte hanno eseguito due “Sona-
te”: di Ildebrando Pizzetti e di Leos Janácek (purtroppo non quella di Debussy). In apertura e chiusura di serata deliziose elaborazioni de La leggenda del Piave (di E. G. Gaeta) e di due canzoni militari Bandiera Nera e La tradotta (questo per dire che anche la musica colta può
valorizzare motivi popolari). Ildebrando Pizzetti (1880-1968), profondamente religioso, compose la sua Sonata per violino e pianoforte nel 1919, sotto l’impressione per la recente carneficina. Il clima drammatico lo si coglie nel primo tempo,
diviene preghiera per gli innocenti nel tempo lento, per divenire speranza nel finale. Risale, invece, al 1914 l’espressionista Sonata di Leos Janácek (1851-1928), eseguita però solo nel 1922: fu definita da Kundera come “un confronto senza transizioni, vertiginosamente serrato tra tenerezza e brutalità, furore e pace”. © riproduzione riservata
SENTITO AL MITTELFEST La suite di Venier ispirata al poeta friulano emoziona il pubblico
LalottadiCappello nellamusicadiGlauco Gianni Cianchi CIVIDALE
Questa libertà, il concerto che Glauco Venier ha creato per il Mittelfest, registra il tutto esaurito. Tra il pubblico vi sono molti amici e ammiratori sia del compositore che di Pierluigi Cappello, il cui romanzo di memorie ha offerto lo spunto al pianista per comporre la suite in cinque movimenti, quanti sono i capitoli del libro. Spetta al direttore del Mittelfest, Franco Calabretto, il compito di informare che la partecipazione straordinaria di Cappello,
prevista dal programma, non ci potrà essere a causa delle condizioni di salute dello scrittore. Nessuno si sorprende. Tutti quelli che conoscono la storia personale di Pierluigi si dispongono ad ascoltare la musica a lui dedicata con maggiore partecipazione emotiva, perché tutti rispettano e ammirano un uomo così fragile e così forte, un poeta tanto irripetibile quanto vicino alla sensibilità di ognuno. Venier, nel suo stile particolarissimo, sviluppa i cinque movimenti della suite privilegiando la componente lirica, con passaggi cantabili che sug-
geriscono temi e sensazioni come nostalgia e lontananza senza mai tradurli in tristezza o cupa disperazione. Il pianoforte e le percussioni di Venier dialogano con un quartetto d'archi: i violini di Nicola Mansutti e Anna Apollonio, la viola di Margherita Cossio e il violoncello di Andrea Musto, secondo l'arrangiamento di Michele Corcella. Ogni movimento della suite è introdotto da parole tratte dal libro di Cappello, registrate da Fabiano Fantini e Massimo Somaglino come "effetti voce". Non mancano momenti di forte commozione,
SUL PALCO Glauco Venier
(fotoLdA)
soprattutto quando la musica esprime con il ritmo concitato la lotta del ragazzo determinato a non lasciarsi sopraffare dallo sconforto. Al termine del concerto viene concesso un bis con Ricordandoti, una composizione sempre di Venier, certamente scelta per suggerire che Pierluigi non può ritenersi assente nel pensiero di chi lo conosce o di chi presta ascolto alle sue parole di poeta e narratore. © riproduzione riservata
A UDINE Un murales del cagliaritano Tellas sta comparendo su una parete di 160 metri quadrati
L’arte urbana colora l’autostazione delle corriere UDINE - Se arte e cultura sono il petrolio dell'Italia, a Udine «l'estrazione» coinvolge anche luoghi solitamente poco considerati da questo punto di vista, come l'autostazione delle corriere. E lo fa con una tipologia di arte anch'essa un po’ bistrattata: il graffitismo. Così, chi in questi giorni arriva in città via corriera, può godersi lo spettacolo di vedere all'opera lo street artist cagliaritano Tellas che sta dipingendo i 160 metri quadrati di una delle pareti di confine. È tutto legale ed è Attitudine Urbana, progetto per il recupero visivo degli spazi nato da un'idea dell'Homepage Festival in collaborazione con la rassegna d'arte Avveduti, il Comune
Manuele Ceschia -. Grazie alla risposta positiva del Comune e Autostazione srl, ora potrà dare colore e vivacità a questo luogo». «L'amministrazione - ha spiegato l'assessore alla cultura, Federico Pirone -, ha deciso di sostenere questo progetto perché sdogana una forma di arte contemporanea considerata minore e propria della marginalità e perché si tratta di riqualificazione urbana di una zona strategica per la città: con questa espressione colorata, diamo il benvenuto a chi arriva. La nostra idea è di ripetere la cosa in altri luoghi, per questo
FESTIVAL
Homepage saluta il parco del Cormor Dalprossimoannosarà itinerante UDINE - (al.pi.) L'Homepage Music Festival lascia il Parco del Cormor, storica sede che l’ha ospitato per sette edizioni sin dalla sua fondazione, e si prepara a diventare itinerante dal prossimo anno. Nell’estate del 2015, infatti, la manifestazione abbandonerà il parco alle porte di Udine, nei pressi dello stadio "Friuli", per entrare nella programmazione di altri festival e nelle iniziative di altre amministrazioni comunali. «Il regolamento del parco è diventato restrittivo e non credo cambierà - ha spiegato il coordinatore Manuele Ceschia - organizzare in
Ronconi e Bollani le "firme" odierne CIVIDALE - Oggi sono due gli appuntamenti da non perdere al Mittelfest, a partire dal concerto piano solo di Stefano Bollani: un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni '40. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il rischio maltempo: sipario alle 22.45. Bollani e l’attrice Valentina Cenni domani alle 12.45 incontreranno il pubblico al Caffè San Marco, parlando del loro spettacolo che debutterà nella serata finale del festival in prima assoluta: La Regina Dada. Proseguendo nel programma odierno, il teatro Ristori ospiterà alle 20.30 l’ultimo lavoro di Luca Ronconi, che firma la regia di “Danza macabra”, dramma di Strindberg interpretato dae Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa: il testo rappresenta al meglio un esempio di
iCappello cadiGlauco
al programma, non ssere a causa delle di salute dello scritno si sorprende. elli che conoscono la onale di Pierluigi si o ad ascoltare la muedicata con maggioazione emotiva, perspettano e ammirao così fragile e così oeta tanto irripetibiicino alla sensibilità Venier, nel suo stile ssimo, sviluppa i cinenti della suite privicomponente lirica, gi cantabili che sug-
Data: 26 luglio 2014 Pagina: 28 (dettaglio)
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geriscono temi e sensazioni come nostalgia e lontananza senza mai tradurli in tristezza o cupa disperazione. Il pianoforte e le percussioni di Venier dialogano con un quartetto d'archi: i violini di Nicola Mansutti e Anna Apollonio, la viola di Margherita Cossio e il violoncello di Andrea Musto, secondo l'arrangiamento di Michele Corcella. Ogni movimento della suite è introdotto da parole tratte dal libro di Cappello, registrate da Fabiano Fantini e Massimo Somaglino come "effetti voce". Non mancano momenti di forte commozione,
SUL PALCO Glauco Venier
(fotoLdA)
soprattutto quando la musica esprime con il ritmo concitato la lotta del ragazzo determinato a non lasciarsi sopraffare dallo sconforto. Al termine del concerto viene concesso un bis con Ricordandoti, una composizione sempre di Venier, certamente scelta per suggerire che Pierluigi non può ritenersi assente nel pensiero di chi lo conosce o di chi presta ascolto alle sue parole di poeta e narratore. © riproduzione riservata
ano Tellas sta comparendo su una parete di 160 metri quadrati
olora l’autostazione delle corriere
eschia -. Grazie alla sitiva del Comune e ne srl, ora potrà dare acità a questo luogo». trazione - ha spiegae alla cultura, Federiha deciso di sostenerogetto perché sdogaa di arte contemporaerata minore e promarginalità e perché iqualificazione urbana strala città: espresata, diaenuto a La noi ripetein altri questo esentaiesta in e verrà cedereappatuee idoetto condiviso anche istratore di Autostae srl, Roberto Vuolo: a detto -, che questo a solo il punto di er altri simili: arte e o il volano per creare l Paese». Alessia Pilotto
© riproduzione riservata
FESTIVAL
Homepage saluta il parco del Cormor Dalprossimoannosarà itinerante
ARTE MURALE L’artista urbano Tellas da Cagliari a Udine per un maxi murales sull’autostazione delle corriere
UDINE - (al.pi.) L'Homepage Music Festival lascia il Parco del Cormor, storica sede che l’ha ospitato per sette edizioni sin dalla sua fondazione, e si prepara a diventare itinerante dal prossimo anno. Nell’estate del 2015, infatti, la manifestazione abbandonerà il parco alle porte di Udine, nei pressi dello stadio "Friuli", per entrare nella programmazione di altri festival e nelle iniziative di altre amministrazioni comunali. «Il regolamento del parco è diventato restrittivo e non credo cambierà - ha spiegato il coordinatore Manuele Ceschia - organizzare in questo contesto gli eventi si è fatto difficile, così, per non far morire l'Homepage abbiamo pensato di contribuire con la nostra conoscenza e la nostra esperienza ad altre manifestazioni e agli enti che possano esserne interessati. Siamo contenti perché siamo stati contattati da tantissime realtà, alcune di esse ci vedono come un modo per svecchiarsi. In questo modo, dal prossimo anno, diventeremo più a respiro regionale, ma a Udine manterremo sicuramente alcuni appuntamenti, come la partecipazione alla Notte Bianca e qualcosa anche al Parco del Cormor». L'Homepage si sposterà con tutto il suo format: concerti, quindi, ma anche workshop, mostre d'arte e incontri. © riproduzione riservata
Ronconi e Bollani le "firme" odierne CIVIDALE - Oggi sono due gli appuntamenti da non perdere al Mittelfest, a partire dal concerto piano solo di Stefano Bollani: un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni '40. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il rischio maltempo: sipario alle 22.45. Bollani e l’attrice Valentina Cenni domani alle 12.45 incontreranno il pubblico al Caffè San Marco, parlando del loro spettacolo che debutterà nella serata finale del festival in prima assoluta: La Regina Dada. Proseguendo nel programma odierno, il teatro Ristori ospiterà alle 20.30 l’ultimo lavoro di Luca Ronconi, che firma la regia di “Danza macabra”, dramma di Strindberg interpretato dae Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa: il testo rappresenta al meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Lo spettacolo ha debuttato al Festival di Spoleto. Dal teatro alla musica con Le maghe e l'isola meravigliosa (Chiesa di San Francesco ore 18) su testi di Vanni De Lucia, voce narrante con la soprano Francesca Aspromonte. Un viaggio tra le steppe del Kazakhstan vive nello spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiostro di San Francesco ore 23),di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza.
Data: 26 luglio 2014 Pagina: 8
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K U LT U R A
Sobota, 26. julija 2014
MITTELFEST - Balet belgijskega koreografa Jana Fabrea
Intenzivna predstava Postavni Cédric Charron o svojem odnosu z očetom - Danes v Čedadu bogata ponudba doživetij Med najznamenitejšimi imeni, ki so upravičeno privabila na prizorišča čedajskega Mittelfesta veliko število obiskovalcev, je bil tudi belgijski režiser, koreograf in performativni umetnik Jan Fabre. Kdor pozna zahtevnost in drznost njegovih stvaritev, si je tokrat lahko ogledal posebno intimno predstavo, ki zgovorno priča o odnosu, ki ga režiser ima do svojih »vojščakov lepote« (kot imenuje sodelavce). Tokrat je šlo namreč za poklon enemu od najbolj zvestih in najmočnejših junakov kot je postaven Cédric Charron (na sliki), saj je enourna solo predstava Attends, attends, attends... (pour mon pere) nastala na osnovi osebne zgodbe performerja in odnosa, ki ga je imel z očetom. Vodilna misel izhaja iz besedne igre, saj priimek Charron (pravzaprav v varianti «charon») pomeni v francoščini Haron: mitološka metafora se pojavlja kot okvir in uvod v vsako poglavje predstave, s prispodobo čolnarja in kovancev, ki so potrebni za prestop duše pokojnega na drugo stran brega. Dialog se namreč odvija med sinom, ki je sledil klicu umetnosti, in očetom, ki je v določenem trenutku skočil s skale v skrivnostno morje nadnaravne lepote in onstranske popolnosti. Predstava je zgoščena, intenzivna: konstantna živčna napetost, ki izhaja iz nelahke medgeneracijske konfrontacije, se spremeni v mišično napetost, ki jo mora plesalec prestati v fizično izjemno zahtevni koreografiji, ki ne dopušča trenutkov sprostitve in napolnjuje občasno po-
pustitev fizičnega pritiska z emocijskim pritiskom kratkih monologov, ki jih protagonist namenja očetu. Naslov se nanaša na razliko med urejenim tempom očeta in spremenljivim, tudi počasnejšim utripom življenja sina, ki želi »doumeti eleganco nepotrebnega, bogastvo obotavljanja«, noče živeti v ritmu časa današnjih dni, »ko večer pada s preveliko hitrostjo« temveč v »času brez starosti«, v katerem cveti umetnost. Idealne pogovore z očetom na tej obredni in katarzični poti povezuje ovirana, težka, negotova hoja človeka, ki se mora soočati s svojo krhkostjo, kljubovati težavam, podo-
življati in razumeti preteklost. Vsi elementi predstave imajo velik estetski, emocijski in vsebinski naboj, od treh glavnih barv (črnina ozadja, bel dim, izstopajoča, živa rdeča barva oblek interpreta), do luči, ki poudarjajo alternacijo prozornih in neprozornih podob, vse do dima, ki postane zelo konkreten, stalno prisoten scenski element in ustvarja valove morja, povezuje oder in dvorano v celoto, skriva in razkriva protagonista s sugestivnimi efekti. Močna odrska prezenca Charrona spominja na izrazno moč igralca Marka Mandiča, saj je umetnik, ki presega meje dobre interpretacije režiserjeve volje s totalno predanostjo umetniškemu projektu: vsak del njegovega telesa, vsak izraz glasu se namreč istoveti z umetniškim sporočilom, uteleša izrazno nujo. Publika je razumela in ga je nagradila s posebno dolgim aplavzom. Program festivala bo podaril obiskovalcem še marsikatero zanimivo doživetje: danes bo na sporedu poklon videmskega konservatorija umetnosti Roberta in Clare Schumann, sledili bodo baročno-sodobni prepleti mednarodnega ansambla Cafebaum Banda Barocca na temo Händlovih junakov, uprizoritev Mrtvaškega plesa Augusta Strindberga v režiji Luce Ronconija, lutkovna predstava o goriški meji Berta je zbežala, nato še solo koncert pianista Stefana Bollanija in kazaška plesna predstava Alma-Ata. Rossana Paliaga
TOPOLOVO - Zanimivo srečanje s Pierfrancescom Dilibertom - Pifom
Data: 26 luglio 2014
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“La Regina Dada” chiude Mittelfest Intervista al pianista Stefano Bollani che domenica 27 luglio debutterà in qualità di autore teatrale e attore nel lavoro scritto a quattro mani con Valentina Cenni
26/07/2014
Nella serata conclusiva di Mittelfest 2014, domenica 27 luglio (Teatro Ristori ore 20), una prima assoluta segnerà il debutto in qualità di autore teatrale e attore del noto pianista Stefano Bollani. “La R eg i na D ada” è il titolo del lavoro scritto a quattro mani con Valentina Cenni, che con il talentuoso jazzista condividerà il palcoscenico. In un panorama sonoro creato da Francesco Giomi, con i robot di Matteo Suzzi, le musiche di Bollani, la grazia e la fisicità di Valentina Cenni, si dipanerà l’inedito percorso di una regina di fiaba che si inoltra nel bosco delle avanguardie. “Regina Dada” attraversa un viaggio di consapevolezza dialogando con i suoi “fantasmi”, che si manifestano come voci o suoni, ma anche veri e propri personaggi. A incarnare in scena i suoi molteplici interlocutori interiori sarà proprio Stefano Bollani. Maestro Bollani non starà mica pensando di cambiare mestiere? "Ma figuriamoci! Come avrà notato il giorno prima sarò sul palco con il mio pianoforte (piazza Duomo sabato 26 luglio ore 22) per un concerto dedicato a Mittelfest: nessuna anticipazione perché l’ispirazione arriverà lì per lì. Improvviserò assecondando il mio istinto, il mio umore, giocando con il pubblico, dosando musica e ironia. Sarò semplicemente me stesso". Il teatro non è proprio un ambiente nuovo per lei… "Ho scritto la musiche per diversi spettacoli teatrali (monologhi di Lella Costa - Antigone) ma questa volta è diverso: con Valentina Cenni ho scritto i testi e in scena interpreto dei personaggi, insomma faccio l’attore. Le confesso: pensavo fosse più facile…" Che cosa l’ha spinta a lanciarsi in questo progetto? "Si vive una volta sola e la curiosità è tanta. Mi entusiasmo come un bambino, per me è tutto nuovo: devo studiare, fare le prove. E’ un mestiere che richiede impegno e dedizione. Non s’improvvisa nulla ma ho il vantaggio di fare qualcosa che mi piace molto. Essere il committente di me stesso poi implica naturalmente un maggiore coinvolgimento". Da buon frequentatore della nostra Regione ha scelto Mittelfest per presentare la sua creatura: una decisione precisa? "Ha ragione: frequento il Friuli Venezia Giulia con regolarità da tanti anni al punto che credo di potermi meritare le chiavi di una città. Udine per esempio, dove c’è pure un Arco che porta il mio cognome! Scherzi a parte, a Mittelfest avevo suonato un paio di stagioni fa (Palmanova) e, valutando un contesto adeguato per il debutto de “La Regina Dada”, l’ho trovato
Data: 26 luglio 2014
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perfetto quindi mi sono proposto io"! Quale la garanzia assicurata dal nostro Festival? "Con l’interazione di culture e la commistione di forme d’arte diverse Mittelfest ci offre l’ambiente più idoneo per presentare un progetto artistico multiforme e non strettamente teatrale". L’idea di questo lavoro è solo sua? "Condivido scrittura e palcoscenico con Valentina Cenni (attrice e compagna di Bollani ndr). Dopo alcune letture comuni abbiamo iniziato a fantasticare su quello che poteva essere un monologo con lei unica protagonista della scena. Una regina di un mondo immaginario nel quale le regole vengono sovvertite, un mondo fantastico perché interiore". "Poi tutto ha preso una piega diversa- interviene Valentina –. Con il coinvolgimento di altri artisti (Francesco Giomi sound design - Tempo Reale Centro di Ricerca produzione musicale fondato dal maestro Luciano Berio – Emiliano Masala aiuto regia – Roberto Lioli registrazione del suono – Luigi Biondi light design – Andrea Stanisci scenografia e costumi – Roberta Bagni maschera Dio Pan) da un esercizio di visualizzazione creativa è nato uno spettacolo audace, pieno di sorprese ma anche rigoroso, una macchina perfetta". Da attrice il suo approccio è stato più facile? "In fase di stesura io ero quella che fantasticava mentre Stefano era il ragioniere della coppia, colui che annotava con attenzione e precisione i testi. Sul palco sono io a essere l’asse portante dello spettacolo ed è la prima volta dunque per me molto impegnativo". Qual è stato il suo percorso Valentina? "Ho iniziato con la danza classica, ho studiato pianoforte e nel teatro mi sono misurata con testi classici e ruoli in musical di successo. Una mia passione è la danza con il fuoco. Mi nutro di stili diversi e sono aperta alle novità, ai cambiamenti". Ci racconta come ha conosciuto Bollani? "Ci ha presentato un’amica comune all’aeroporto di Palermo. Ma ancor prima di conoscerlo amavo il jazz: adoro la libertà che quella musica esprime". A proposito di musica qual è il prossimo progetto discografico di Stefano Bollani? "A fine agosto, su etichetta Ecm, uscirà un nuovo cd “Joy In Spite Of Everything” brani nuovi e originali che ho composto e suonato con un quintetto inedito e di cui sono molto orgoglioso: i danesi Jesper Bodilsen (contrabbasso) e Morten Lund (batteria), Mark Turner (sax) e Bill Frisell (chitarra). Lo inseguivo da anni, Bill è il mio sogno nel cassetto realizzato (l’altro è Veloso)"! La rivedremo in tv? "Se sarà, sarà Rai3 ma non con “Sostiene Bollani”. Ho bisogno di nuovo stimoli, di cambiare. Perché se non cambio non mi diverto. E poiché il divertimento è contagioso, se non mi diverto io, figuriamoci chi mi guarda…".
AUTORE: Rita Bragagnolo 0 Commenti Copyright © 2013 Il Friuli - p.iva 01907840308
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Mittelfest 2014 chiude con “La Regina Dada” e il balletto "Pearl" Cividale del Friuli (UD) Stefano Bollaniha scelto proprio Mittelfest per debuttare in veste di attore e autore teatrale in prima assoluta con “La Regina
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attraversamento dell'universo dada, scritto assieme all’attrice protagonista Valentina Cenni, raccontato da una regina di fiaba che si inoltra nel bosco delle avanguardie culturali, con un panorama sonoro creato da Francesco Giomi, i robot di Matteo Suzzi, le musiche di Bollani, la grazie e la fisicità di Valentina Cenni. Regina Dada attraversa un viaggio di consapevolezza dialogando con i suoi “fantasmi”, che si manifestano come voci, suoni, animali fantastici: a incarnare in scena i suoi molteplici interlocutori interiori, sarà proprio Stefano Bollani Valentina Cenni e Stefano Bollani saluteranno il pubblico e la stampa presenti al festival in un incontroaperitivo in programma domenica alle 12.45 al Caffè San Marco di Cividale . Costumi mozzafiato, la musica barocca che evoca atmosfere di splendore cariche di seduzione per uno spettacolo di danza indimenticabile, affiancato dal virtuosismo live dell'Ensemble Combattimento Consort Amesterdam sono gli ingredienti di “Pearl”, lo spettacolo firmato dal coreografo Ed Wubbe che dirige,
Lagunafest 2014 varie sedi Grado Dal 05/08/14
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dal 1992, una delle più antiche e longeve compagnie di balletto lo Scapino Ballet di Amsterdam fondata nel 1945. Lo spettacolo, definito “sbalorditivo” dal
perdurare delle condizioni meteo avverse. Inizio ore 22.30 (servizi bus navetta
enogastronomia Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia Pordenone Udine () Dal 10/02/12 al 31/12/14
da e per Cividale). L'Ensemble di Amesterdam punta di diamante nel panorama internazionale per le sue esecuzioni di autori del periodo barocco affascinerà ancora il pubblico in un concerto “speciale” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 11.30) con un repertorio che spazia da Vivaldi a Biber, Porpora, Marini e van Wassenaer. Il teatro di Gabriele Vacis, uno degli autori più apprezzati del panorama culturale italiano, andrà in scena alla Chiesa di San Francesco (ore 18) con “La parola padre”. Sul palco sei giovani donne, tre italiane, una polacca, una bulgara e una macedone che si incontrano in uno dei tanti ideali crocevia del presente e iniziano a raccontarsi. Tutte hanno un conto in sospeso con la loro patria, ma sopratutto con il loro padre. Una storia vera che racconta la vita di sei giovani attrici selezionate durante i seminari nell'Europa dell'Est dei Cantieri
2/8/2014
“Purcit in Staiare” Teatrali Koreja che, con il Teatro Stabile d'Innovazione del Salento, hanno centro cittadino FvgNews.net | Manifestazioni | Mittelfest 2014 chiude con “La Regina Dada” e il balletto "Pearl" | Cividale del Friuli prodotto lo spettacolo. Ancora musica con il giovane duo composto da Carmen Artegna (UD) al 31/12/14 musiche di Tartini, Schubert e Franck. Anastasio e Dragana Gajic allieve del Conservatorio Tartini di Trieste che nel Dal 10/02/12
vedi enogastronomia
http://www.fvgnews.net/view.php?t=n&k=14828
concerto “L'impressione suprema” (Sala San Francesco ore 21) proporranno A chiudere la 23ma edizione di Mittelfest il grande cinema d'autore con la
proiezione del film con Charlie
Chaplin “Shoulders arms” accompagnato dalla colonna sonora originale un progetto di Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l'Università degli Studi di Udine. L’orario di proiezione, ore 23.50, non è casuale, perché proprio il 28 luglio di 100 anni fa esatti, scoppiava la prima guerra mondiale... Leggi le Ultime Notizie >>>
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26 luglio 2014
Concerto di Bollani a Udine CIVIDALE. I grandi nomi del mondo del teatro e della musica saranno ospiti a Mittelfest sabato 26 luglio con due appuntamenti da non perdere, a partire dall’atteso concerto “piano solo” di Stefano Bollani che regalerà al pubblico un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni ’40, dove l’artista sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a sé, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il perdurare di condizioni meteo incerte: sipario alle 22.45 per consentire al pubblico che assiste ad altri spettacoli a Cividale di raggiungere Udine. Bollani sarà protagonista a Mittelfest anche del suo debutto come attore e autore teatrale: attesa per domenica 27, infatti, ultima giornata di festival, la prima assoluta di La Regina Dada, spettacolo scritto e interpretato con l’attrice Valentina Cenni: i due protagonisti saranno ospiti di un incontro-aperitivo con il pubblico del festival domenica mattina al Caffè San Marco alle 12.45. Proseguendo nel programma di sabato, il teatro Ristori ospiterà, invece, alle 20.30 l’ultimo lavoro di un maestro della regia quale Luca Ronconi, che firma “Danza macabra” il celebre dramma di Strindberg interpretato da un eccezionale Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa. Scritto di getto in una sola settimana dallo scrittore svedese, Danza di morte rappresenta al meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Mittelfest, segna la prosecuzione della fortunata sinergia tra il festival cividalese e il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Dal teatro alla musica con un originale concerto “Le maghe e l’isola meravigliosa” (Chiesa di San Francesco ore 18) su testi di Vanni De Lucia, che è anche voce narrante, e la soprano Francesca Aspromonte per una produzione della Caffebaum Banda Barocca che intreccia la musica di Händel con quella di Cage in un tipico pasticcio barocco, un insieme di brani e di opere che partendo da autori diversi danno vita ad un qualcosa di nuovo. Si conclude con un doppio appuntamento il magico teatro di figura del percorso Mittel_Figura con “Sisto, miseria e la creatura 2.0” (via Cavour ore 18) e la prima assoluta di “Berta è scappata” (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 21.30) una produzione del CTA di Gorizia, con Serena Di Blasio, adattamento drammaturgico di Antonella Caruzzi, testo di Fernando Marchiori e allestimento scenico di Stefano Podrecca. In una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, una scimmietta sfugge al controllo dei ragazzini con cui vive come un animale domestico e salta oltre la rete di confine… Un viaggio tra le steppe del Kazakhstan, una finestra aperta su una delle città più popolose della ex repubblica dell’Unione Sovietica, vive in scena nello spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiosto di San Francesco ore 23), finalista al premio Equilibrio 2014, un progetto di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza, prodotto con il supporto dell’Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan. Si entrerà nella vita famigliare di Robert Schumann nel concerto “Casa Schumann” (Museo Archeologico Nazionale ore 11) un progetto dedicato al grande compositore e a sua moglie che vuole ricostruire attraverso il particolare clima di affetto della loro casa attraverso la testimonianza del loro Diario Famigliare. Un progetto in collaborazione con il Conservatorio Tomadini di Udine. Argomenti correlati:
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Data: 26 luglio 2014
Home | Arte | 2014 Cinema | Letteratura | Musica | Moda & Lifestyle | Teatro | New Media Mittelfest 2014 ‐ Trê zovini’: l’eredità viva del passato Omar Manini ‐ 26.07.2014 Share Share Share Share Share More
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Tags: mittelfest, cantarutti, somaglino, css Il teatro che racconta un territorio con la voce del territorio. Una stupenda occasione per conoscere il Friuli e passare un'ottima serata a Teatro.
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Mittelfest 2014, Cividale del Friuli ‐ Io mi impongo di guardare al passato per recuperarlo senza farlo oggetto di nostalgia, per renderlo attivo così che possa ancora operare in me, aiutarmi a continuare a vivere. Questo per fedeltà: continuare a essere quello che si è stati (Novella Cantarutti). Massimo Somaglino (anche regista) e Carlo Tolazzi recuperano lo spirito e l'opera di Novella Cantarutti – grande letterata del ‘900 da poco scomparsa ‐ e, con una scrittura teatrale che emana lealtà d'approccio e ricerca della comprensione più intima e sincera del verbo, riescono a dar forma alle sue storie sul Friuli e sull'essere friulani. Sul palco tre donne che, attraverso il dipanarsi di alcuni quadri solo apparentemente autonomi, raccontano diverse realtà, età e identità. Alla fine, ciò che ne emerge è il continuum tra passato e presente, nelle generazioni: l'eredità del passato che scorre nelle vene e, prima o poi, si manifesta in un Friuli che è sempre pronto ad affrontare l'aridità (la ghiaia rovesciata sul palcoscenico) e la fatica con slanci emotivi spesso insperati. Le tre giovani attrici – Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente – incarnano in modo del tutto convincente pregi e difetti dei personaggi, modelli riassuntivi di un territorio e dei suoi figli. Assolutamente padrone del palcoscenico e tenute sotto controllo sin nel più piccolo gesto/movimento dalla mano e dall'occhio di Somaglino, le protagoniste accendono momenti di autentica comicità e incantano – commuovendo ‐ nel quadro finale di una famiglia contemporanea alle prese con i problemi dell'oggi (adattamento, disoccupazione, …) e gli esempi di ieri. Un plauso a Michele Pegan per aver ricreato delle scene che, attraverso alcuni elementi della tradizione contadina (gerle, panche, …), contribuiscono non poco alla credibilità dell'ambientazione, peraltro illuminata con chirurgica precisione, giocando sulle mezze tinte velanti del grigio e dell'opaco. Un finale di grande suggestione e un pubblico entusiasta hanno salutato questa prima assoluta che raccomandiamo calorosamente. TRÊ ZOVINI' Liberamente ispirato all'opera di Novella Cantarutti drammaturgia Massimo Somaglino e Carlo Tolazzi regia Massimo Somaglino musiche Claudia Grimaz scene/luci Michele Pegan in scena Chiara Benedetti, Sara Rainis, Aida Talliente una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con il sostegno di ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane Durata 80′ Spettacolo in lingua originale friulana con sopratitoli Voto: 8
Data: 26 luglio 2014
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Pubblicato in luglio 26th, 2014
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Debutto di Stefano Bollani autore e attore nell’ultimo giorno di Mittelfest Stefano Bollani ha scelto proprio Mittelfest per debuttare in veste di attore e autore teatrale in prima assoluta con “La Regina Dada” al Teatro Ristori (ore 20), domenica 27 luglio, giornata conclusiva della 23ma edizione del Festival. Un inedito attraversamento dell’universo dada, scritto assieme all’attrice protagonista Valentina Cenni, raccontato da una regina di fiaba che si inoltra nel bosco delle avanguardie culturali, con un panorama sonoro creato da Francesco Giomi, i robot di Matteo Suzzi, le musiche di Bollani, la grazie e la fisicità di Valentina Cenni. Regina Dada attraversa un viaggio di consapevolezza dialogando con i suoi “fantasmi”, che si manifestano come voci, suoni, animali fantastici: a incarnare in scena i suoi molteplici interlocutori interiori, sarà proprio Stefano Bollani Valentina Cenni e Stefano
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Bollani saluteranno il pubblico e la stampa presenti al festival in un incontro-aperitivo in programma domenica alle 12.45 al Caffè San Marco di Cividale .
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Costumi mozzafiato, la musica barocca che evoca atmosfere di splendore cariche di seduzione per uno
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spettacolo di danza indimenticabile, affiancato dal virtuosismo live dell’Ensemble Combattimento Consort Amesterdam sono gli ingredienti di “Pearl”, lo spettacolo firmato dal coreografo Ed Wubbe che
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dirige, dal 1992, una delle più antiche e longeve compagnie di balletto lo Scapino Ballet di Amsterdam fondata nel 1945. Lo spettacolo, definito “sbalorditivo” dal giornale olandese Theaterjournaal (“onestamente, l’unica cosa che si può dire di Pearl è: vedetelo!”), è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni di Udine causa il perdurare delle condizioni meteo avverse. Inizio ore 22.45 (servizi bus navetta da e per Cividale). L’Ensemble di Amesterdam punta di diamante nel panorama internazionale per le sue esecuzioni di autori del periodo barocco affascinerà ancora il pubblico in un concerto “speciale” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 11.30) con un repertorio che spazia da Vivaldi a Biber, Porpora, Marini e van Wassenaer.
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Il teatro di Gabriele Vacis, uno degli autori più apprezzati del panorama culturale italiano, andrà in scena alla Chiesa di San Francesco (ore 18) con “La parola padre”. Sul palco sei giovani donne, tre italiane, una polacca, una bulgara e una macedone che si incontrano in uno dei tanti ideali crocevia del presente e iniziano a raccontarsi. Tutte hanno un conto in sospeso con la loro patria, ma sopratutto con il loro padre. Una storia vera che racconta la vita di sei giovani attrici selezionate durante i seminari nell’Europa dell’Est dei Cantieri Teatrali Koreja che, con il Teatro Stabile d’Innovazione del Salento, hanno prodotto lo spettacolo. Ancora musica con il giovane duo composto da Carmen Anastasio e Dragana Gajic allieve del Conservatorio Tartini di Trieste che nel concerto “L’impressione suprema” (Sala San Francesco ore 21)
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proporranno musiche di Tartini, Schubert 2/8/2014 DebuttoediFranck. Stefano Bollani autore e attore nell’ultimo giorno di Mittelfest | R A chiudere la 23ma edizione di Mittelfest il grande cinema d’autore con la proiezione del film con Charlie Chaplin “Shoulders arms” accompagnato dalla colonna sonora originale un progetto di Mittelfest 2014 a http://www.radiopuntozero.it/debutto-di-stefano-bollani-autore-e-attore-nellultimo-giorno-di-mittelfest/ cura di Roberto Calabretto e l’Università degli Studi di Udine. L’orario di proiezione, ore 23.50, non è
casuale, perché proprio il 28 luglio di 100 anni fa esatti, scoppiava la prima guerra mondiale..
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Data: 26 luglio 2014
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Pubblicato in luglio 26th, 2014
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Mittelfest 2014 Segnali I grandi nomi del mondo del teatro e della musica saranno ospiti a Mittelfest sabato 26 luglio con due appuntamenti da non perdere, a partire dall’atteso concerto piano solo di Stefano Bollani che regalerà al pubblico un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni ’40, dove l’artista sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a sé, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il perdurare di condizioni meteo incerte: Sipario alle 22.45 per consentire al pubblico che assiste ad altri spettacoli a Cividale di raggiungere Udine. Bollani sarà protagonista a Mittelfest anche del suo debutto come attore e autore teatrale: attesa per domenica 27, infatti, ultima giornata di festival, la prima assoluta di La Regina Dada, spettacolo scritto e interpretato con l’attrice Valentina Cenni: i due protagonisti saranno ospiti di un incontro-aperitivo con il pubblico del festival domenica mattina al Caffè San Marco alle 12.45. Proseguendo nel programma di sabato, il teatro Ristori ospiterà, invece, alle 20.30 l’ultimo lavoro di un maestro della regia quale Luca Ronconi, che firma “Danza macabra” il celebre dramma di Strindberg interpretato da un eccezionale Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa Scritto di getto in una sola settimana dallo scrittore svedese Danza di morte rappresenta al meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Mittelfest, segna la prosecuzione della fortunata sinergia tra il festival cividalese e il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Dal teatro alla musica con un originale concerto “Le maghe e l’isola meravigliosa” (Chiesa di San Francesco ore 18) su testi di Vanni De Lucia, che è anche voce narrante, e la soprano Francesca Aspromonte per una produzione della Caffebaum Banda Barocca che intreccia la musica di Händel con quella di Cage in un tipico pasticcio barocco, un insieme di brani e di opere che partendo da autori diversi danno vita ad un qualcosa di nuovo. Si conclude con un doppio appuntamento il magico teatro di figura del percorso Mittel_Figura con “Sisto, miseria e la creatura 2.0” (via Cavour ore 18) e la prima assoluta di “Berta è scappata” (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 21.30) una produzione del CTA di Gorizia, con Serena Di Blasio, adattamento drammaturgico di Antonella Caruzzi, testo di Fernando Marchiori e allestimento scenico di Stefano Podrecca. In una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, una scimmietta sfugge al controllo dei ragazzini con cui vive come un animale domestico e salta oltre la rete di confine… Un viaggio tra le steppe del Kazakhstan, una finestra aperta su una delle città più popolose della ex repubblica dell’Unione Sovietica, vive in scena nello spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiosto di San Francesco ore 23), finalista al premio Equilibrio 2014, un progetto di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza, prodotto con il supporto dell’Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan. Si entrerà nella vita famigliare di Robert Schumann nel concerto “Casa Schumann” (Museo Archeologico Nazionale ore 11) un progetto dedicato al grande compositore e a sua moglie che vuole ricostruire attraverso il particolare clima di affetto della loro casa attraverso la testimonianza del loro Diario Famigliare. Un progetto in collaborazione con il Conservatorio Tomadini di Udine.
http://www.radiopuntozero.it/mittelfest-segnali-2/
Data: 26 luglio 2014
2014 2/8/2014
Mittelfest: Trê zovini' (recensione di Gianni Cianchi) - IL GIORNALE DEL FRIULI |
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Mittelfest: Trê zovini’ (recensione di Gianni Cianchi) Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 26/7/14 • nelle categorie FriuliVG,Musica e Spettacoli,Udine Mittelfest: Trê zovini’ “Queste donne avevano tutta la mia ammirazione. Io ho solo la soddisfazione di aver potuto dire qualcosa di qualcuna di loro”. In questo modo Novella Cantarutti nel corso di una intervista parla delle donne friulane conosciute al tempo delle sue ricerche sulle tradizioni, della collaborazione con “L’Academiuta de lenga furlana” di Pasolini, del suo magistero di poetessa e narratrice. Donne che rimanevano sole, in attesa che il marito tornasse dall’estero, che sgobbavano tutto il giorno lavorando la terra, allevando i figli, portando nella gerla pesi che potevano spezzare la schiena. ” Trê zovini’ ” è uno spettacolo liberamente ispirato all’opera della Cantarutti ed è la riproposta più dettagliata del quadro che Massimo Somaglino e Carlo Tolazzi avevano preparato per “Siums” lo spettacolo curato da Gigi Dall’Aglio per Mittelfest 2012. Quel quadro si è trasformato in un polittico per l’attuale edizione del festival cividalese, con gli stessi drammaturghi, Tolazzi e Somaglino, la stessa regia di quest’ultimo e l’interpretazione del medesimo terzetto femminile: Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente. Il progetto iniziale, nel suo sviluppo, mantiene il friulano ma diviene cosa diversa dal germe di partenza e si struttura come spettacolo completo in cui si rende necessario ricavare molto altro dalla Cantarutti. Bisogna anche elaborare passaggi da un quadro all’altro con parti di raccordo da creare ex novo ma sempre nello spirito della scrittrice. E’ necessario anche fare proprio e potenziare il gusto per la ricerca linguistica di un friulano che accosta a quello parlato di Navarons e della Val Meduna altre varianti, senza escludere le parlate locali in via di estinzione o l’irruzione di lingue straniere “forti” come il francese. E’ questa la riscrittura di Tolazzi e Somaglino che chiedono a Claudia Grimaz di completare la variegata composizione curandone l’aspetto musicale e canoro. Ogni cosa in questo spettacolo è di buon livello. La stessa scenografia, costituita da pochi oggetti di scena, risulta funzionale con semplici varianti alle diverse situazioni, mantenendo una forte carica evocativa e lasciando sempre in primo piano le tre bravissime attrici. I quadri, intercalati da canti e da poesie, non rispettano un ordine cronologico, non rispondono alla medesima poetica e non concorrono a formare una sola atmosfera. Ognuna delle tre donne svolge ruoli sempre diversi di quadro in quadro. Possono essere bambine, poi ragazze, vecchie, donne mature o in attesa di matrimonio, perfino già morte in attesa che il loro Pierpaolo le raggiunga. Possono essere amiche, nemiche, madri, figlie, sorelle, contadine, operaie o anche straniere in cerca della casa degli antenati partiti molto prima dal paese. Per questa ragione comico e tragico, realismo e surrealismo, letterale e simbolico, italiano corretto e storpiato, friulano spontaneo o rivisitato con scrupolo filologico si accostano incessantemente a formare “i macs da li’ steli’ ” (i mazzi delle stelle) come recita la poesia scelta come epigrafe dello spettacolo. Qualche lungaggine e qualche ripetizione, facilmente calibrabili, non intaccano la gradevolezza di questo spettacolo che si è fatto decisamente apprezzare dal pubblico del Mittelfest. Gianni Cianchi Like
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2/8/2014
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Data: 26 luglio 2014
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MITTELFEST. Lo spettacolo “PEARL” di domani 27 luglio, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni di Udine causa il perdurare delle condizioni meteo avverse. Inizio ore 22.30 (e non 22.45, come precedentemente indicato). Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 26/7/14 • nelle categorie FriuliVG,Musica e Spettacoli,Udine Mittelfest 2014 Segnali Cividale del Friuli 1927 luglio L’ARTISTA STEFANO BOLLANI DEBUTTA COME ATTORE E AUTORE TEATRALE NELLA GIORNATA CONCLUSIVA DI MITTELFEST: DOMANI, DOMENICA 27 LUGLIO, PRIMA ASSOLUTA DI LA REGINA DADA CON L’ATTRICE VALENTINA CENNI, COAUTRICE DELLO SPETTACOLO (TEATRO RISTORI ORE 20); STEFANO BOLLANI E VAALENTINA CENNI INCONTRERANNO LA STAMPA E IL PUBBLICO DEL FESTIVAL DOMENICA MATTINA, AL CAFFÈ SAN MARCO DI CIVIDALE, ALLE 12.45 DI SICURO IMPATTO SCENICO LO SPETTACOLO DI DANZA PEARL CON LA COREGRAFIA FIRMATA DA ED WUBBE DIRETTORE DELLA STORICA COMPAGNIA SCAPINO BALLET DI AMSTERDAM E L’ESECUZIONE DAL VIVO DELL’ENSEMBLE COMBATTIMENTO CONSORT AMSTERDAM CON UN REPERTORIO DI MUSICA BAROCCA E COSTUMI MOZZAFIATO: LO SPETTACOLO È SPOSTATO AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE ALLE 22.30, CAUSA IL PERDURARE DI CONDIZIONI METEO SFAVOREVOLI; ANCORA UN APPUNTAMENTO CON IL COMBATTIMENTO CONSORT AMSTERDAM UNO DEI COMPLESSI BAROCCHI PIU’ ILLUSTRI AL MONDO IN CONCERTO ALLE 11.30 NELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI. LA PAROLA PADRE (CHIESA DI SAN FRANCESCO ORE 18) E’ LO SPETTACOLO DI GABRIELE VACIS, UNO DEI MAESTRI DEL TEATRO CONTEMPORANEO ITALIANO, CHE METTE IN SCENA SEI GIOVANI ATTRICI ITALIANE, POLACCHE, MACEDONI E BULGARE; LE MUSICHE DI TARTINI, SCHUBERT E FRANCK RISUONERANNO NEL CONCERTO L’IMPRESSIONE SUPREMA (CHIESA DI SAN FRANCESCO ORE 21) CON IL CONSERVATORIO TARTINI DI TRIESTE. A CHIUDERE LA 23A EDIZIONE DEL FESTIVAL IL LA PROIEZIONE DEL FILMCAPOLAVORO DI CHARLIE CHAPLIN, http://www.ilgiornaledelfriuli.net/udine-cron/mittelfest-spettacolo-pearl-domani-27-luglio-spostato-teatro-giovanni-udine-causa-perdurare-delle-condizioni-…
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2/8/2014
MITTELFEST. Lo spettacolo “PEARL” di domani 27 luglio, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni di Udine causa il perdurare delle condizioni met…
SHOULDERS ARMSACCOMPAGNATA DALLA COLONNA SONORA ORIGINALE: LA PROIEZIONE È FISSATA ALLE 23.50, PROPRIO A CAVALLO DI QUEL 28 LUGLIO, GIORNO FATALE PER LO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE Comunicato stampa Stefano Bollani ha scelto proprio Mittelfest per debuttare in veste di attore e autore teatrale in prima assoluta con “La Regina Dada” al Teatro Ristori (ore 20), domenica 27 luglio, giornata conclusiva della 23ma edizione del Festival. Un inedito attraversamento dell’universo dada, scritto assieme all’attrice protagonista Valentina Cenni, raccontato da una regina di fiaba che si inoltra nel bosco delle avanguardie culturali, con un panorama sonoro creato da Francesco Giomi, i robot di Matteo Suzzi, le musiche di Bollani, la grazie e la fisicità di Valentina Cenni. Regina Dada attraversa un viaggio di consapevolezza dialogando con i suoi “fantasmi”, che si manifestano come voci, suoni, animali fantastici: a incarnare in scena i suoi molteplici interlocutori interiori, sarà proprio Stefano Bollani Valentina Cenni e Stefano Bollani saluteranno il pubblico e la stampa presenti al festival in un incontroaperitivo in programma domenica alle 12.45 al Caffè San Marco di Cividale . Costumi mozzafiato, la musica barocca che evoca atmosfere di splendore cariche di seduzione per uno spettacolo di danza indimenticabile, affiancato dal virtuosismo live dell’Ensemble Combattimento Consort Amesterdam sono gli ingredienti di “Pearl”, lo spettacolo firmato dal coreografo Ed Wubbe che dirige, dal 1992, una delle più antiche e longeve compagnie di balletto lo Scapino Ballet di Amsterdam fondata nel 1945. Lo spettacolo, definito “sbalorditivo” dal giornale olandese Theaterjournaal (“onestamente, l’unica cosa che si può dire di Pearl è: vedetelo!”), è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni di Udine causa il perdurare delle condizioni meteo avverse. Inizio ore 22.30 (servizi bus navetta da e per Cividale). L’Ensemble di Amesterdam punta di diamante nel panorama internazionale per le sue esecuzioni di autori del periodo barocco affascinerà ancora il pubblico in un concerto “speciale” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 11.30) con un repertorio che spazia da Vivaldi a Biber, Porpora, Marini e van Wassenaer. Il teatro di Gabriele Vacis, uno degli autori più apprezzati del panorama culturale italiano, andrà in scena alla Chiesa di San Francesco (ore 18) con “La parola padre”. Sul palco sei giovani donne, tre italiane, una polacca, una bulgara e una macedone che si incontrano in uno dei tanti ideali crocevia del presente e iniziano a raccontarsi. Tutte hanno un conto in sospeso con la loro patria, ma sopratutto con il loro padre. Una storia vera che racconta la vita di sei giovani attrici selezionate durante i seminari nell’Europa dell’Est dei Cantieri Teatrali Koreja che, con il Teatro Stabile d’Innovazione del Salento, hanno prodotto lo spettacolo. Ancora musica con il giovane duo composto da Carmen Anastasio e Dragana Gajic allieve del Conservatorio Tartini di Trieste che nel concerto “L’impressione suprema” (Sala San Francesco ore 21) proporranno musiche di Tartini, Schubert e Franck. A chiudere la 23ma edizione di Mittelfest il grande cinema d’autore con la proiezione del film con Charlie Chaplin “Shoulders arms” accompagnato dalla colonna sonora originale un progetto di Mittelfest 2014 a cura di Roberto Calabretto e l’Università degli Studi di Udine. L’orario di proiezione, ore 23.50, non è casuale, perché proprio il 28 luglio di 100 anni fa esatti, scoppiava la prima guerra mondiale.. Like
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