mittelfest Cividale del Friuli 16–24 luglio 2016 mittelfest.org
Estratto rassegna stampa 15 luglio 2016
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◗ ROMA
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Mai così numerosi dal 2005. L’Italia cerca con fatica la strada della ripresa economica ma intanto deve fare i conti con la pesante eredità imposta dalla crisi. I poveri sono arrivati a quota 4,6 milioni.
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■ A PAGINA 10
STOP ALLE PROROGHE
L’Ue sulle spiagge: concessioni all’asta ■ A PAGINA 14
La piccola Matilda assieme ai genitori. Eran
la 25esima edizione
Mittelfest e la sfida della convivenza di GIAN PAOLO POLESINI
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enticinque anni fa cedevano le resistenze, oggi la minaccia del murosi ripresenta. La storia gira su se stessa, fa e disfa. La cultura osserva. Annota, spiega e tramanda dai pulpiti laici. In un quarto di secolo è tangibile la mutazione europea, tutto o molto di ciò è passato per Cividale, sottoforma d’arte. Domani, sabato, si ricomincerà perlaventicinquesimavolta. ■ UNINSERTODI4PAGINE
tour de france
udinese
sul ventoux Froomedeve finire latappaa piedi
le bandiere DaPinzi a Domizzi ecco cosa fannogli ex
■ A PAGINA47
■ D’ESTEAPAGINA 46
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MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 15 LUGLIO 2016
I
Album La venticinquesima edizione da domani, sabato, a domenica 24 Dopo la dedica all’Acqua, tocca alla Terra. Nel 2017 sarà l’Aria di GIAN PAOLO POLESINI
V
enticinque anni fa cedevano le resistenze, oggi la minaccia del muro si ripresenta. La storia gira su se stessa, fa e disfa. La cultura osserva. Annota, spiega e tramanda dai pulpiti laici. In un quarto di secolo è tangibile la mutazione europea, tutto o molto di ciò è passato per Cividale, sottoforma d’arte. Domani, sabato, si ricomincerà per la venticinquesima volta. L’inaugurazione è per le 18 in Foro Giulio Cesare e in San Francesco. Alle 22 l’evento: Menocchio. Lancia «la sfida della convivenza», il presidente Federico Rossi. Allora, nei Novanta, c’era l'evidenza dell'abbraccio: fino a quel momento divisi, i popoli volevano riunirsi. Ora ognuno pensa alla sua terra. Ecco qui, stavolta tocchiamo Terra! Purificati dall’Acqua del 2015 e con l’istinto a inspirare l’Aria nel 2017. Intanto ci incamminiamo verso l’ennesimo festival multitasking, lasciando orme, come sempre, d’altronde. «Aspettando nuove indicazioni», è convinto l’assessore Gianni Torrenti. Ricordiamo quel 1991: l’inizio di una condivisione d’idee fra razze fino a quel punto isolate dalle loro filosofie. E il palcoscenico d’improvviso diventa babele d’idiomi, si parla ungherese, tedesco, slavo, italiano, slovacco, badando al messaggio, all’immagine globale, alle sensazioni. «Se la gente vuole vedere solo le cose che può capire, non dovrebbe andare a te-
informazioni
a tavola
Come muoversi in biglietteria
Cibo dal mondo e laboratori del gusto: è “Terra Madre”
Programma completo e biglietteria online: www.mittelfest.org. Vendita online anche sul circuito vivaticket. Biglietteria: Borgo di Ponte, 1 Cividale. Tel 0432.734316 Orari e informazioni: fino al 15 luglio: 11- 13 / 17-19; dal 16 al 24 luglio: 11-13/ 16-22. Biglietterie a Udine: al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (via Trento, 4) solo il 19 luglio orario 18-21. Alla Società Filologica Friulana (via Manin, 18) fino al 22 luglio: 9.30-12 / 15-17.30. Ritiro biglietti prenotati: in biglietteria (a Cividale, Borgo di Ponte) fino a 2 ore prima dell’inizio dello spettacolo. La Rai e il terremoto: dal 18 al 24 luglio alla Chiesa Santa Maria di Corte (orari 17-20) la mostra con gli strumenti di lavoro degli inviati Rai nel Friuli terremotato e alcuni servizi televisivi realizzati nel maggio ’76. Ingresso libero
atro; dovrebbe andare in bagno», diceva Bertolt Brecht. La concentrazione di un incrocio di anniversari vorrà ben dire qualcosa. I venticinque di Mittelfest, i cinque - lo ricorda il sindaco Stefano Balloch dall’incoronazione di Cividale a patrimonio dell'Unesco, ancora i 25 della Fondazione Crup - sottolinea il presidente D'Agostini - i quaranta dal terremoto e i settanta del Messaggero Veneto. Affrontare a mani nude il pro-
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gramma è un’impresa da gladiatori. Nove giorni di stampo frenetico impongono un attento studio. Il direttore artistico Franco Calabretto - terza edizione con la sua firma, la seconda della trilogia di elementi dà il senso dell’operazione terrestre con una primizia. «Mai il Mittelfest aveva prodotto lirica. Stavolta ci siamo spinti sulla soglia dell’opera da camera, scomodando un personaggio chiave del Friuli, tal Domenico Menocchio finito sul rogo dell’inquisi-
zione nel 1599, la cui storia è stata risucchiata quarant’anni fa dal libro di Carlo Ginzburg Il formaggio e i vermi (Einaudi) tradotto in ventiquattro lingue». Partitura e libretto originali sulle orme della parabola eretica del mugnaio friulano sono firmate, rispettivamente, da Renato Miani e da Francesca Tuscano, la regia, le scene e i costumi sono di Ivan Stefanutti, nativo di Udine, che vanta un' attività molto intensa nell'opera lirica. Sul palcoscenico le vo-
ci del baritono Gabriele Ribis nel ruolo di Menocchio, il tenore Branko Robin, il basso Nicholas Isherwood e il mezzosoprano Elena Biscuola. Eddi De Nadai dirige un ensemble di solisti della Mitteleuropa Orchestra e il Coro Fvg. Teatro, musica, danza, figura. Mittelfest ha sempre schierato l’intera produzione artistica. A Cividale si sperimenta, pratica rara nell’era dei rimescolamenti. www.mittelfest.org ©RIPRODUZIONE RISERVATA
opo il grande riscontro di pubblico per l’incontro dello scorso sabato con il patron di Slow Food Carlo Petrini, prosegue il progetto Terra Madre Mitteleuropa, condiviso da Mittelfest, Convivio-Zorzettig e Slow Food FVG. Sabato 16 e domenica 17 in alcuni dei principali locali, ristoranti e caffè del centro è in programma l’esposizione, degustazione e vendita di prodotti delle Comunità del Cibo di diversi Paesi della Mitteleuropa: Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria, Croazia. Un’occasione per conoscere formaggi, liquori, birra, erbe aromatiche, dolci, vino, prodotti a base di frutta, miele, alimenti biologici, tessuti e altri prodotti delle Comunità internazionali. A questi si affiancheranno nella mattinata di domenica i Laboratori del Gusto: dalle 9.30 laboratorio di degustazione formaggi della Mitteleuropa, a seguire laboratorio di degustazione birre e alle 12.00 laboratorio di degustazione di prodotti dalla frutta, come confetture, sciroppi e distillati. Ingresso libero su prenotazione: 0432 733966.
l’allestimento
Il ponte (rosso) del diavolo
pre festival
Geopolitica, le mutazioni di un ventennio Se ne parlerà domani, sabato, con Serracchiani, Rossi, Calabretto, Balloch e Rumiz
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■ ■ Per Mittelfest 25 - e per la prima volta - il ponte del diavolo cambia colorazione: il rosso è la tinta simbolo del festival 2016 dedicato alla Terra e al fuoco (Foto Luca d’Agostino)
arà un grande appuntamento pubblico di riflessione e incontro, allargato ai rappresentanti dei Paesi Cei-Ince – Iniziativa Centro Europea – ad aprire la venticinquesima edizione di Mittelfest, il festival della Mitteleuropa in programma da sabato 16 e domenica 24 a Cividale. Nella mattinata di domani, sabato, alle 11 nella Chiesa di San Francesco i riflettori saranno puntati su questi ultimi 25 anni di vita europea. Anni che hanno portato cambiamenti epocali nei contorni geo-politici del Vecchio Continente, fasi di grandi
discontinuità che Mittelfest ha sempre raccontato sui suoi palcoscenici, con produzioni e ospitalità internazionali provenienti, in particolare, da quell’area centro europea che è stata attraversata da conflitti, pacificazioni, allargamento e abolizione di confini e istituzione di nuove frontiere. L’apertura ufficiale dell’edizione, fissata alle 18 con il programma inaugurale tra Foro Giulio Cesare e la Chiesa di San Francesco, seguito alle 22 dall’attesa produzione lirica Menocchio in piazza Duomo. Attesi i saluti di benvenuto del Presidente di Mittelfest Federico Ros-
si, del Direttore artistico Franco Calabretto e del Sindaco di CividaleStefano Balloch con gli interventi della Presidente Debora Serracchiani, del Vice Segretario Generale InCE Erik Csernovitz e degli Ambasciatori, Ministri consiglieri d’Ambasciata e rappresentanti istituzionali di numerosi Paesi aderenti all’InCE (già confermati ad oggi Austria, Bosnia ed Erzegovina, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria). Ad aprire l’incontro, la prolusione di un giornalista che sa vedere lontano, e che da tempo ci mette sull’avviso dei segnali e gli allarmi che ci giungono dall’Eu-
ropa. Paolo Rumiz con l’intervento “La lezione dei Balcani” ripercorrerà sue recenti e note riflessioni, a partire dalle valutazioni sull’uscita dalla Gran Bretagna dall’UE e le linee di frattura che stanno attraversando il nostro continente. Messi assieme, questi segnali compongono un quadro che rischia di apparire molto simile a quello che proveniva trent’anni fa dal Meridione d’Europa, l’area che chiamiamo balcanica, la cui vicenda ha dato origine a un neologismo che è in grado di metterci paura. Balcanizzazione.
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i protagonisti
Mittelfest 2016 ospiterà anche un evento con nomi illustri del giornalismo: Tommaso Cerno dialogherà con Paolo Mieli sul tema “Altri decisivi giorni”
Il critico Vittorio Sgarbi si confronterà con don Alessio Geretti (“La polvere e il soffio”) la conversazione sarà accompagnata dall’opera musicale di Emilio de’ Cavalieri
Esordirà “Pecore nere”, ultima fatica di Stefano Benni. In una notte turbolenta tre donne insegnano alla loro vecchia amica, costretta in un ospizio, a ritrovare la parola
Cristicchi e il suo musical civile Il nuovo lavoro del cant’attore. E ancora Crippa e la produzione Teatro stabile Fvg di Lucia Aviani
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erra!, grida il titolo di Mittelfest 2016. Terra costellata di fuochi, segnale di presenze umane all’orizzonte: corre sul filo di elementi naturali strettamente interconnessi la venticinquesima edizione del festival cividalese, pronta a incantare il pubblico con suggestioni e richiami costruiti ad arte, con perizia, per evocare - con una miriade di declinazioni - il leitmotiv della rassegna. A Maddalena Crippa il compito (domenica 17) di introdurre la platea nelle atmosfere della seconda tappa di una trilogia che già ha omaggiato l’acqua e che si concluderà, nel 2017, con l’inchino all’Aria: l’attrice calerà gli spettatori negli ambienti della Belle Époque, con la piéce per musica e voce recitante L’allegra vedova, café chantant. Forte l’attesa per il nuovo lavoro di Simone Cristicchi, al debutto (sabato 23) nella città ducale: dedicata a David Lazzaretti, il Cristo dell’Amiata, l’indagine del cant’attore romano - costantemente in bilico fra parole musicate e narrazione punta a valorizzare l'ideale di giustizia sociale che attraversa la storia dell'utopista toscano. Il secondo figlio di Dio, sorta di musical civile, racconta, dunque, la grande avventura di un mistico, un visionario che nella fede e nei valori sociali, appunto, vide un binomio innato e inscindibile. Ma Mittelfest, si sa, ha cifra internazionale: fra gli ospiti dall’estero, allora, va segnalato
in primis il gruppo teatrale d’avanguardia Agrupación Señor Serrano, presenza inedita a Cividale; il suo ultimo spettacolo, Birdie (che crea un parallelo tra la facilità con cui si movimentano in rete i capitali e le immani difficoltà che, sul pianeta, avvolgono i migranti in fuga), sarà proposto in prima nazionale. È invece un ritorno al festival quello del regista croato Oliver Frljic, che presenterà - sempre in prima italiana - la performance Aleksandra Zec, dedicata a tutte le giovani vittime di guerra. Onorerà la terra nel suo ruolo di nutrice l’esibizione del Teatro delle Ariette, compagnia che ha sede in un’azienda agricola nei pressi
di Bologna e che ha reso la vocazione contadina il perno della propria creatività. E ancora, pescando nel mare magnum del cartellone: nella cornice di Castello Canussio esordirà Pecore nere, ultima fatica di Stefano Benni. A suggello dei debut-
ti scenici si svelerà a Cividale, il 24 luglio, la nuova produzione del Teatro Stabile Fvg, realizzata in sinergia con Mittelfest: il regista Franco Però indagherà, con Play Strindberg-knock out (in scena Maria Paiato, Franco Castellano e Maurizio Donado-
ni), gli angoli più reconditi del nucleo umano fondamentale, la famiglia. E non poteva mancare la Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, la quale si presenta, stavolta, con il progetto Summer Academy Fest, che coinvolge le Ac-
l’intervista/1
Federico Rossi: «L’involuzione dell’Europa» Il presidente del Mittelfest riavvolge la storia. «È sempre forte il potere dell’arte» di Fabiana Dallavalle
«È
noto che Mittelfest, con i suoi 25 anni di storia, è uno dei festival più longevi a livello italiano, ma la sua grande originalità consiste prima di tutto nella sua anima europea. I pionieri che lo hanno ideato sono stati autentici visionari». Così il Presidente di Mittelfest Federico Rossi, in sintonia con il direttore artistico Franco Calabretto. Entrambi, sollecitati a una riflessione sul percorso tracciato da un festival di respiro internazionale, ne sottolineano la for-
za culturale. «I fondatori hanno avuto il merito di credere, con convinzione, nel potere dell’arte e della cultura come generatrici di nuove visoni politiche. Tra le mille speranze emerse dalle macerie della guerra fredda e i fuochi di guerra che divampavano nei Balcani esattamente venticinque anni fa, Mittelfest, si dava una missione coraggiosa: favorire processi di distensione e di cooperazone tra le molteplici e problematiche realtà del mosaico Europa». Lei parla di Europa. Evoluzione o involuzione? «Purtroppo ci tocca parlare
di involuzione. L’Europa unita fondata sul patrimonio di valori e di diritti umani conquistati nei secoli con tanta, tanta fatica, ha ben poco da spartire con l’attuale UE. Il fenomeno epocale delle migrazioni, che si stanno riversando sul nostro continente, mette a nudo l’incapacità delle classi dirigenti di rendersi conto che siamo all’interno di un processo storico di lunga durata, che probabilmente porterà grandi sconvolgimenti negli attuali equilibri di natura demografica, sociale e culturale». I prossimi decenni del festi-
val, come li immagina? «È suo dna avere un destino intimamente intrecciato con le grandi questioni e le sfide che agitano l’Europa. La gravità delle condizioni in cui versa attualmente e i rischi di disintegrazione rendono impellente, a tutti i livelli, la necessità di moltiplicare le occasioni di dibattito, di confronto di idee e di riflessioni per immaginare il futuro. In quest’ottica Mittelfest potrebbe esercitare un ruolo molto importante, oltre a quello che gli appartiene storicamente per statuto. Può ritagliarsi un ruolo di peso e caratterizzarsi
Federico Rossi
significativamente, cosa che, con alcune direzioni artistiche, era già stato sperimentato, come importante agorà internazionale dove vengono convocati a confrontarsi i più qualificati protagonisti delle diverse discipline della cultura europea».
cademie teatrali di Polonia, Svizzera, Russia e Bulgaria. Mittelfest 2016 ospiterà pure due eventi con nomi illustri del giornalismo e dell'arte: Tommaso Cerno dialogherà con Paolo Mieli sul tema Altri decisivi giorni, Vittorio Sgarbi si con-
Quindi il senso di Mittelfest è ancora attuale e ha un futuro... «È stato e resta un grande progetto regionale e internazionale di cultura, legato anche alla comunità. Difatti, nelle ultime edizioni, è riuscito a dare maggiore evidenza, attraverso il coinvolgimento di qualificati progetti del territorio e un uso convinto del valore del plurilinguismo, alla ricchezza originalissima e straordinaria di questa nostra terra, che ha un’anima europea che non si trova in altro luogo. Per i 25 anni di Mittelfest abbiamo realizzato un progetto editoriale che ne documenta proprio l’identità e il senso con l’utilizzo di cinque lingue: italiano, friulano, sloveno, tedesco e inglese. Più Friuli di così». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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altri percorsi
III
la storia
MusMa premia i giovani artisti
La mostra sul terremoto della Rai Fvg
Mittelfest ha intrapreso quest’anno un nuovo percorso sulla musica contemporanea, in rete con altri 5 festival europei membri dell’Efa, European Festival Association, che riunisce i più importanti Festival europei delle arti performative. Il progetto denominato MusMa (Music Master on Air) premia giovani artisti offrendo a sei giovani compositori (per l’Italia il friulano Alessio Domini) individuati dai sei festival afferenti (oltre a Mittelfest, KlaraFestival e Festival de Wallonie in Belgio, Ankara Festival in Turchia, Wratislavia Cantans in Polonia, Saxa Kammarmusik Festival in Svezia) e altrettanti esecutori la vetrina di prestigiosi palcoscenici e la trasmissione sulle reti radiofoniche partner. Venerdì 22 alla chiesa di San Francesco esibizione del “Polish Cello Quartet”, insolita formazione d’archi di soli violoncelli, sulle composizioni dei sei giovani compositori.
La Rai seguì il terremoto del Friuli fin dalla tarda serata di quel tragico 6 maggio. La troupe della sede regionale fu la prima a raggiungere le aree terremotate e i suoi faretti a batteria furono utilizzati dai soccorritori per salvare alcune persone imprigionate dalle macerie. Il terremoto del 1976 è considerato il primo grande avvenimento nazionale seguito in diretta da una televisione. Non poteva mancare alla 25^ edizione di Mittelfest, e nel quarantennale del terremoto in Friuli, un ricordo a quei tragici fatti. Al festival da lunedì 18 fino alla domenica la mostra della sede Rai del Fvg che presenta gli strumenti di lavoro degli inviati e alcuni servizi realizzati nel maggio ’76, oltre al filmato di Assunta Cannatà “Giovedì è stato il terremoto”, produzione Sede Rai Fvg in collaborazione con Rai Teche. Al festival anche dirette quotidiane i protagonisti di questa edizione.
Simone Cristicchi presenterà il suo nuovo spettacolo; a fianco, il “China National Opera and Dance Drama Theatre”; nella foto piccola, l’attrice Maddalena Crippa ne L’allegra vedova
di Lucia Aviani
fronterà con don Alessio Geretti (La polvere e il soffio. Rappresentazione di Anima et di Corpo): la conversazione sarà accompagnata dall'opera musicale seicentesca di Emilio de’ Cavalieri. ©RIPRODUZIONERISERVATA
Musica, danza. Il festival cividalese le ha sempre dispensate con generosità, e così sarà anche in questa venticinquesima edizione. Qualche spunto, allora: nella sezione sonora del cartellone la menzione d’onore spetta giocoforza a Menocchio, prima produzione lirica targata Mittelfest e non a caso evento d’apertura (alle 22 di sabato, in piazza Duomo). Dedicato alla figura dell’eretico friulano Domenico Scandella, condannato al rogo dall’Inquisizione nel 1599, il progetto affianca artisti internazionali ed eccellenze locali: partitura e libretto sono firmati, rispettivamente, da Renato Miani e Francesca Tuscano; Ivan Stefanutti sigla regia, scene e costumi. Sul palcoscenico il baritono Gabriele Ribis, nel ruolo di Menocchio, il tenore Branko Robinsak, il basso Nicholas Isherwood e il mezzosoprano Elena Biscuola.
La lirica dell’eretico Menocchio Musica e danza offrono eccellenze internazionali: Nyman e l’Opera cinese Come non citare, poi, il concerto Music for films, che porta a Cividale il geniale Michael Nyman, compositore e pianista conosciuto soprattutto per straordinarie colonne sonore cinematografiche (una per tutte, Lezioni di piano). Preziose le partecipazioni della cantante greca Savina Yannatou, camaleonte della musica mediterranea, dell’Orchestra Spira Mirabilis, particolarissimo organico - per la prima volta a Mittelfest - anarchico, capace cioè di esibirsi senza la guida di un direttore, e del Progetto MusMa: sei festival europei e altrettante emittenti radiofoniche hanno commissionato sei
nuove composizioni per un quartetto di violoncelli; a Cividale verrà presentata la partitura del friulano Alessio Domini, eseguita dal Polish Cello Quartet. Suggestioni regaleranno la magica alchimia dei tre musicisti spagnoli del Nes Ensemble, che unisce percussioni e violoncello, e il gran finale della rassegna: domenica 24 luglio piazza Duomo ospiterà la sontuosa esibizione della Slovenska Filharmonjia di Lubiana, diretta da Nir Kabaretti; in programma Waste Land, inedita partitura del compositore pordenonese Cristian Carrara, e L’uccello di fuoco di Stravinsky. Un assaggio di danza, ora? Ec-
colo servito. Si staglia, nel palinsesto, la performance del siciliano Teatro del Fuoco, unica realtà nazionale che dedica le sue produzioni e un intero festival al fuoco, appunto: Feminine Flame è danza, acrobazia, mimo, in un'armonia di gesti che suona come un rito in onore di madre terra. Brillerà a Mittelfest la stella del coreografo polacco Janusz Orlik, che ballerà sulle musiche di Stravinsky; la Compagnia Arearea, non nuova al festival, proporrà invece un progetto dedicato a Le quattro Stagioni. Sfarzoso e visionario l'allestimento (in scena, però, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, martedì
L’intervista/2
Franco Calabretto: «Soprattutto un’idea di utopia» Il direttore artistico fa il punto. «Cividale è ancora un ottimo avamposto italiano» di Fabiana Dallavalle «Oserei dire che Mittelfest è soprattutto un’idea di utopia possibile: quella che nasce dall'ideale europeista dei Padri fondatori, nel 1991, di un luogo ove possono accadere cose apparentemente impossibili». A un giorno dall'inaugurazione, il direttore artistico del festival, Franco Calabretto fa il punto di una manifestazione internazionale che ancora una volta non ospiterà solo lo spettacolo dal vivo, (musica, teatro, danza, teatro di figura) ma si dedicherà ad approfondimenti te-
matici anche attraverso progetti collaterali. È il suo terzo mandato. Che forma gli ha dato? «Ho accettato l'incarico della direzione di Mittelfest sapendo bene quale fosse la responsabilità del condurre una manifestazione dalla storia così importante e con l'idea che la cultura è strumento di dialogo e integrazione. Ho fortemente voluto un momento di alta caratura istituzionale, in cui ambasciatori e autorità consolari europei portassero il loro contributo proprio in occasione di questo importante complean-
no del festival: sotto il patrocinio della Regione e della sua Presidente, dell'Iniziativa Centro Europea e Mittelfest, prima della cerimonia di apertura». Quale ruolo ha Mittelfest? «Dopo 25 anni di storia, è ancora il luogo franco, dove dibattere dei destini di questa parte di Europa, da sempre oggetto di indagine da parte del festival. Un’area dove la Regione Fvg recita un ruolo strategico, avamposto italiano che si incunea nel cuore della Mitteleuropa. Gli spettacoli sono quasi sempre prime assolute o prime italiane. Spesso artisti
poi divenuti famosi hanno debuttato a Mittelfest». Obiettivi raggiunti? «La mia più grande soddisfazione è quella di aver inaugurato, con l'avvio del ciclo legato agli elementi, un nuovo percorso legato all'attenzione ambientale. Dal punto di vista artistico sono molto fiero di essere riuscito a dar vita alla produzione di un’opera lirica, assoluta novità per Mittelfest. Il progetto Menocchio coinvolge molti artisti friulani, è un grande progetto corale (musica, danza, scene, costumi) che mette assieme molte eccellen-
Franco Calabretto
ze del territorio friulano, ma anche fior di artisti internazionali. Raccoglie in sé l'eredità di un enorme lavoro culturale, realizzato nel corso degli anni attorno alla figura del mugnaio friulano eretico, arso in piazza a Portogruaro nel 1599; a parti-
19) del China National Opera and Dance Drama Theatre: in Confucio terra e cielo si incontrano grazie a un apparato visivo e coreografico stupefacente. Esclusiva Mittelfest è, infine, Fuoco e Terra: il coreografo turco Azazi valorizza le fiamme nelle velocissime rotazioni dell’arte appresa dai dervisci, mentre echi di rituali ancestrali affiorano dalle movenze del danzatore keniota Anuang’a, cresciuto nella terra dei Masai. Cenno, in coda, a due felici ritorni: si rinnovano sia la fortunata iniziativa della Danza in Vetrina che il ciclo Conservatori/Innovatori. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
re dal volume di Ginzburg (Il formaggio e i vermi) e tutti gli studi storici e sociali successivi, e grazie al lavoro prezioso del Circolo di Montereale Valcellina a lui intitolato». Quale spettacolo le risulta indimenticabile? «L’anno scorso, il duo pianistico formato da un ebreo e un palestinese. Vede, certi segnali di convivenza, di collaborazioni e confronti possono accadere solo sul piano dell’arte, della cultura. Più difficilmente sul piano della politica. Ma se le idee anticipano i fatti, se l’attività di un festival attraverso progetti internazionali condivisi può condizionare favorevolmente i rapporti politici ed economici tra gli stati, allora è evidente l’importanza di una tale presenza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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gli SPETTACOLI
Torna in Friuli per un concerto gratuito e una dedica speciale - a Giulio Regeni - il cantautore Roberto Vecchioni: domenica 17 a Fiumicello
32 | ilFRIULI | www.ilfriuli.it/spettacoli
MITTELFEST, uno spettacolo di città World music a Spilimbergo lunedì 11 per il batterista panamense, protagonista della stagione d’oro del jazz rock e della fusion
Azazi
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‘Confucio’
Tuscano, la regia di Ivan Stefanutti, con la Mitteleuropa Orchestra e il Coro Fvg diretti da Eddi De Nadai. Ufficialmente definito eretico pure il protagonista del nuovo spettacolo di Simone Cristicchi, David Lazzaretti detto il ‘Cristo dell’Amiata’, al
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EZIO BOSSO: The 12th room PAOLO FRESU featuring OMAR SOSA: Eros REH HOT CHILI PEPPERS: The getaway
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debutto il 23 luglio nel musical civile ‘Il secondo figlio di Dio’ (arrangiamenti di Valter Sivilotti, regia di Antonio Calenda). Tra gli altri nomi importanti nazionali, quello di Maddalena Crippa, che farà rivivere la Belle Époque nello spettacolo per musica e voce
recitante ‘L’allegra vedova, café chantant’, e Stefano Benni, autore e regista di ‘Tutto quello che so del grano’. Caratteristica rodata nel tempo: le presenze internazionali, ampliate geograficamente dall’originale progetto ‘mitteleuropeo’. Attesi il BLINK-182: ‘California’
David Gilmour
RA LABO ZIONE OL
N CO
Il binomio terra/fuoco si sviluppa dal 16 al 24 luglio in un cartellone ricco – sperando che l’acqua abbia già esaurito il suo contributo nell’anteprima, il concerto di Santana! – fatto di grandi nomi nazionali e internazionali, progetti speciali, prime e il coinvolgimento con le eccellenze culturali del territorio. Come per lo spettacolo inaugurale, la prima produzione lirica di Mittelfest: un’opera da camera dedicata al mugnaio eretico eretico friulano finito sul rogo nel 1599, Domenico Scandella detto ‘Menocchio’, scritta da Renato Miani e Francesca
Anuang’a
IN C
INAUGURAZIONE CON L’ERETICO MENOCCHIO IN FORMA DI OPERA LIRICA TUTTA MADE IN FVG
Michael Nyman
HIT PARADE
eatro, musica, danza, incontri di artisti (e pubblico) in una città che è di per sé uno spettacolo: dal 1991 tutto questo e altro ancora è ‘Mittelfest’, una rassegna multidisciplinare che nel tempo ha cambiato ‘comandanti’, ma non la rotta. E che per la 25° edizione vede… ‘Terra!... e all’orizzonte i fuochi’, come da sottotitolo della seconda parte di una trilogia sugli elementi voluta dal direttore artistico Franco Calabretto.
LA NOVITÀ
Dal 16 al 24 luglio, Cividale offre decine di appuntamenti con prime assolute, ospiti da tutto il mondo e un occhio di riguardo per le produzioni regionali. Tra i big: Simone Cristicchi, Maddalena Crippa, Stefano Benni e Michael Nyman. >> D I A N D R E A I O I M E
Un atto d’amore alla loro terra, la California: è il ritorno in grande stile degli eterni ragazzacci del pop-punk made in Usa, che tre lustri dopo i maggiori successi in carriera confermano la loro formula metà aggressiva, metà scherzosa.
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MUSICA | 33
| N . 2 8 | 1 5 l u g l i o 2 0 1 6 | www.ilfriuli.it Simone Cristicchi e il suo nuovo musical civile ‘Il secondo figlio di Dio’, realizzato con professionisti della nostra regione
gruppo teatrale Agrupación Señor Serrano con ‘Birdie’, il China National Opera and Dance Drama Theatre in ‘Confucio’, il coreografo turco Azazi, il danzatore keniota Anuang’a, la cantante greca Savina Yannatou, il regista croato Oliver Frljic´ per la prima italiana di ‘Aleksandra Zec’. E, soprattutto, il compositore e pianista Michael Nyman col suo ‘Music for films’. Senza dimenticare il dialogo d’arte tra Vittorio Sgarbi e don Alessio Geretti, l’attenzione al territorio regionale passa attraverso il progetto formativo/ produttivo della ‘Nico Pepe’ di Udine ‘Summer Academy Fest’, le nuove produzioni di Teatro Stabile Fvg e Arearea, la consueta attenzione al teatro di figura garantita da Roberto Piaggio per il Cta goriziano e le esibizioni dei migliori giovani allievi dei Conservatori musicali di Udine e Trieste, oltre agli ‘aperitivi jazz’. Last but not least: il progetto in friulano ‘Sfueâi’ di Elsa Martin e Stefano Battaglia e la ‘Suite per Federico Tavan’ con le voci recitanti di Carla Manzon e Mauro Corona.
■ LA CLASSICA
L’operetta va in piazza sul Carro di Tespi
D
a dodici anni porta la grande musica sinfonica in piazza, in Friuli Venezia Giulia, in forma itinerante. Quest’estate il Carro di Tespi, progetto artistico della società udinese Filarmonia, porta in scena ‘La vedova allegra’, dal 15 luglio al 12 agosto, per un totale di sette date. Il debutto in Piazza Duomo a Udine, con recupero il giorno dopo e replica domenica 17. Il ‘carro’, poi, si sposterà a Sacile martedì 19, giovedì 21 ad Aquileia e in agosto a Portorose, Gemona e Lignano Sabbiadoro. I Carri di Tespi erano teatri mobili realizzati attraverso strutture lignee di cui si servivano gli attori del teatro nomade popolare italiano per i loro spettacoli L’allestimento di una delle edizioni precedenti
andrea.ioime@ilfriuli.it
■ CARNIARMONIE
Le corde giuste per il week-end P rimo week-end per la 25a edizione di ‘Carniarmonie’, il festival estivo delle Alpi carniche, con due appuntamenti imperdibili. Venerdì 15, nella cornice della Pieve di S. M. Annunziata a Castoia di Socchieve, apre la rassegna uno degli ensemble italiani più apprezzati Teofil Milenkovic a livello internazionale: l’Ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti, con ospite straordinario il talentuoso violinista Teofil Milenkovic, giovane figlio d’arte italo-serbo che sta collezionando da anni premi e vittorie in rinomati concorsi internazionali. Il giorno dopo, nella chiesa della Santissima Trinità ad Oltris di Ampezzo, protagonista uno dei violinisti friulani che si sta facendo più apprezzare nei grandi circuiti concertistici, dal Teatro alla Scala alla Grosser Saal del Mozarteum di Salisburgo, al Maggio Musicale Fiorentino. Pascoletti, che ha collaborato e collabora con diverse orchestre di fama internazionale, come la Mahler Jugend Orchester sotto la direzione di Abbado, Ozawa, Boulez, concluderà il progetto iniziato l’anno scorso a Carniarmonie e dedicato alle ‘Sei sonate e partite per violino solo senza basso accompagnato’ di Bach.
di strada, a partire dal tardo Ottocento. Venivano montati ‘su piazza’ e restavano allestiti per alcuni giorni, legati all’idea di un teatro di massa di forte impatto emotivo e capace di veicolare la cultura teatrale a fino a fasce dimenticate di popolazione. È proprio su questo principio, la diffusione di massa della cultura dell’opera lirica, che la società Filarmonia basa i suoi progetti. Itineranti sì, ma curati fin nei minimi dettagli e caratterizzati da un altissimo livello qualitativo, garantito da audizioni rigide, la cui commissione è presieduta dal tenore Beniamino Prior. Per la prima volta dopo 12 anni, il direttore Alfredo Barchi ha deciso di mettere da parte l’opera per l’operetta, accompagnata non da un’intera orchestra, ma da un pianoforte a coda, suonato da Andrea Del Piccolo. ‘La vedova allegra’ di Franz Lehár, operetta in tre parti su libretto di Léon e Stein, sarà diretta da Barchi per la regia di Umberto Scida. Il cast sarà composto da 14 elementi, quattro dei quali hanno partecipato anche all’edizione 2015, ne ‘L’italiana in Algeri’ di Rossini.
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Artikel vom Freitag, 15. Juli 2016
Warmup für Bolzano Danza: Schaufenstertanz am 16. Juli Am Samstagmittag werden sich in Bozen einige Schauläden in der Museumsstraße zu Performancebühnen wandeln zwei Stunden lang wird in den Auslagen von sechs Geschäften getanzt: Bolzano Danza/Bozen Tanz beginnt mit einem Warmup.
Die Museumsstraße wird am Samstag zur Tanzbühne. Foto: Bolzano Danza Claudia Corrent
Der offizielle Festivalbeginn der 32. Ausgabe von Tanz Bozen organisiert von Stiftung Haydn von Bozen und Trient steht zwar erst am Montag, den 18. Juli, an. Doch schon im Vorfeld bieten die Veranstalter den Boznern und Bozen Besuchern einen "Appetizer" an sie wollen Lust auf das Tanzfestival machen. Schaufenstertanz in 6 Geschäften Dafür verwandeln sich am Samstagmittag zwischen 11 und 13 Uhr manche Schaufenster in der Altstadt in Performancebühnen für Tänzer: Die Museumstraße wird zur Bühne. Professionelle Interpreten und leidenschaftliche Hobbytänzer werden bei den Schaufenstertänzen ihrer Kreativität und ihrem Können freien Lauf lassen. In diesem Jahr findet der Schaufenstertanz nicht mehr in Form eines Wettbewerbs statt, sondern ist Teil der Festivalveranstaltungen. Alle teilnehmenden Tänzer wurden vom künstlerischen Leiter des Festivals und in Zusammenarbeit mit den Partnern Progetto Danza Treviso und Mittelfest ausgesucht. Tanz auf engstem Raum Sechs Choreografen und Tänzer zeigen ihre eigens für die beengenden Räume geschaffenen Kreationen: Sarah Merler, Santija Bieza, Giulia Arduca, Christian Balzamà und der Gewinner des Schaufenstertanzwettbewerbs in Treviso, der erst am 15. Juli ermittelt wird. stol
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vet kulture
Predtava Pilad na Fetivalu Ljuljana vet kulture Ana Rozman 15. 07. 2016
Predtava Pilad na Fetivalu Ljuljana
Polušaj (14:00)
vet kulture
Ana Rozman 15. 07. 2016
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Ana Rozman 15. 07. 2016
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Iz predtave Pilad Piera Paola Paolinija Iz predtave Pilad Piera Paola Paolinija
Zadnja oddaja tega tedna prinaša vpogled v dogajanje na Iz predtave Pilad Piera Paola Paolinija nekaterih aktualnih fetivalih. V Križevniški cerkvi v Križankah Zadnja oddaja tega tedna prinaša vpogled v dogajanje na odo nocoj v klopu 64. Fetivala Ljuljana uprizorili predtavo
Pilad Piera Paola Paolinija. Predtavo neworškega gledališča La nekaterih aktualnih fetivalih. V Križevniški cerkvi v Križankah Zadnja oddaja tega tedna prinaša vpogled v dogajanje na Mama je režiral Ivica uljan, v njej pa natopa tudi igralec
nekaterih aktualnih fetivalih. V Križevniški cerkvi v Križankah odo nocoj v klopu 64. Fetivala Ljuljana uprizorili predtavo ljuljanke drame Marko Mandič. Jutri e v italijankem Čedadu
odo nocoj v klopu 64. Fetivala Ljuljana uprizorili predtavo začenja 25. mednarodni fetival literature, glae, plea in Pilad Piera Paola Paolinija. Predtavo neworškega gledališča La gledališča Mittelfet, ki ga že drugo leto zapored povečajo Pilad Piera Paola Paolinija. Predtavo neworškega gledališča La
Mama je režiral Ivica uljan, v njej pa natopa tudi igralec naravnim elementom. Lankoletni Mittelfet je il povečen vodi, Mama je režiral Ivica uljan, v njej pa natopa tudi igralec
letošnji fetival pa poteka pod loganom »Zemlja!… in na ozorju ljuljanke drame Marko Mandič. Jutri e v italijankem Čedadu
ljuljanke drame Marko Mandič. Jutri e v italijankem Čedadu ogenj«. Za ve ljuitelje literature pa omo prelitali prevodne
začenja 25. mednarodni fetival literature, glae, plea in novoti Cankarjeve založe. začenja 25. mednarodni fetival literature, glae, plea in
gledališča Mittelfet, ki ga že drugo leto zapored povečajo gledališča Mittelfet, ki ga že drugo leto zapored povečajo
naravnim elementom. Lankoletni Mittelfet je il povečen vodi, naravnim elementom. Lankoletni Mittelfet je il povečen vodi, letošnji fetival pa poteka pod loganom »Zemlja!… in na ozorju letošnji fetival pa poteka pod loganom »Zemlja!… in na ozorju ogenj«. Za ve ljuitelje literature pa omo prelitali prevodne ogenj«. Za ve ljuitelje literature pa omo prelitali prevodne novoti Cankarjeve založe. novoti Cankarjeve založe.
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L'APPUNTAMENTO
Slow Food Fvg @ Mittelfest 2016: weekend tra 'Comunità del Cibo' e 'Laboratori del Gusto' Sabato 16 e domenica 17, nel cuore della città, l’esposizione dei prodotti di tanti Paesi della Mitteleuropa. Contrappunto, domenica mattina, ai Laboratori di degustazione in sala San Francesco REDAZIONE UDINE
venerdì 15 luglio 2016 10:53
CIVIDALE Proseguono nel weekend gli appuntamenti della gustosa declinazione ‘slow’ che Mittelfest ha scelto per arricchire in modo originale la sua 25esima edizione. Grazie al progetto condiviso con ConvivioZorzettig e Slow Food Fvg, a fare da corollario ai momenti artistici del fine settimana saranno il cibo e i prodotti della terra e della tradizione, ovviamente quelli ‘buoni, puliti e giusti’, come recita il mantra del Movimento Slow Food. Dopo la Slow night dello scorso sabato con il patron Carlo Petrini, sabato 16 e domenica 17 luglio, dalle 10 del mattino alle 19.30 circa, a Cividale si presenteranno le Comunità del cibo di Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia. In negozi, locali e negli spazi aperti della città, ci sarà la possibilità di conoscere, approfondire, degustare e acquistare tantissimi prodotti speciali della tradizione di questi Paesi, dai formaggi alle birre, dal vino ai liquori, dai dolci al miele, dalle erbe aromatiche al vino, fino ai tessuti ricamati e ai prodotti in legno lavorati a mano. Una festa colorata, un tuffo vivace e sincero tanto nella memoria quanto nel futuro di quest’area d’Europa, che nella giornata di domenica 17 sarà anche contrappunto dei ‘Laboratori del Gusto’, programmati da Slow Food in sala San Francesco: alle 9.30 una degustazione di formaggi della Mitteleuropa, alle 11 il laboratorio di degustazione di birre e alle 12 di prodotti della frutta, tra confetture, sciroppi e distillati. Per i laboratori l’ingresso è libero ma è necessaria la prenotazione, perché ci sono una ventina di posti disponibili per ciascun appuntamento (telefono 0432.734316).
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Slow Food Fvg @ Mittelfest ilfriuli.it/articolo/Gusto/Slow_Food_Fvg_@_Mittelfest_/10/156981
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Proseguono nel weekend gli appuntamenti della gustosa declinazione “slow” che Mittelfest ha scelto per arricchire in modo originale la sua 25esima edizione. Grazie al progetto condiviso con ConvivioZorzettig Proseguono nel weekend gli appuntamenti della gustosa declinazione e Slow Food Fvg, a fare da corollario ai momenti artistici del fine “slow” che Mittelfest ha scelto per arricchire in modo originale la sua settimana saranno il cibo e i prodotti della terra e della tradizione, 25esima edizione. Grazie al progetto condiviso con ConvivioZorzettig ovviamente quelli “buoni, puliti e giusti”, come recita il mantra del e Slow Food Fvg, a fare da corollario ai momenti artistici del fine Movimento Slow Food. settimana saranno il cibo e i prodotti della terra e della tradizione, ovviamente quelli “buoni, puliti e giusti”, come recita il mantra del Dopo la Slow night dello scorso sabato con il patron Carlo Petrini, Movimento Slow Food. sabato 16 e domenica 17 luglio, dalle 10 del mattino alle 19.30 circa, a
Cividale si presenteranno le Comunità del cibo di Polonia, Slovacchia, Dopo la Slow night dello scorso sabato con il patron Carlo Petrini, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia. In negozi, locali e sabato 16 e domenica 17 luglio, dalle 10 del mattino alle 19.30 circa, a negli spazi aperti della città, ci sarà la possibilità di conoscere, Cividale si presenteranno le Comunità del cibo di Polonia, Slovacchia, approfondire, degustare e acquistare tantissimi prodotti speciali della Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia. In negozi, locali e tradizione di questi Paesi, dai formaggi alle birre, dal vino ai liquori, dai negli spazi aperti della città, ci sarà la possibilità di conoscere, dolci al miele, dalle erbe aromatiche al vino, fino ai tessuti ricamati e ai approfondire, degustare e acquistare tantissimi prodotti speciali della prodotti in legno lavorati a mano. tradizione di questi Paesi, dai formaggi alle birre, dal vino ai liquori, dai
Cividale si presenteranno le Comunità del cibo di Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia. In negozi, locali e negli spazi aperti della città, ci sarà la possibilità di conoscere, Data: 15 luglio 2016 approfondire, degustare e acquistare tantissimi prodotti speciali della tradizione di questi Paesi, dai formaggi alle birre, dal vino ai liquori, dai Pagina: 2/2 dolci al miele, dalle erbe aromatiche al vino, fino ai tessuti ricamati e ai prodotti in legno lavorati a mano.
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Una festa colorata, un tuffo vivace e sincero tanto nella memoria quanto nel futuro di quest’area d’Europa, che nella giornata di domenica 17 sarà anche contrappunto dei “Laboratori del Gusto”, programmati da Slow Food in Sala San Francesco: alle 9.30 una degustazione di formaggi della Mitteleuropa, alle 11 il laboratorio di degustazione di birre e alle 12 di prodotti della frutta, tra confetture, sciroppi e distillati. Per i laboratori l’ingresso è libero ma è necessaria la prenotazione, perché ci sono una ventina di posti disponibili per ciascun appuntamento (telefono 0432.734316).
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15 luglio 2016
Un convegno sull’Europa apre il Mittelfest a Cividale CIVIDALE. Sarà un grande appuntamento pubblico di riflessione e incontro, allargato ai rappresentanti dei Paesi CEI-INCE – Iniziativa Centro Europea – ad aprire la 25^ edizione di Mittelfest, il festival della Mitteleuropa in programma tra sabato 16 e domenica 24 luglio prossimi nella consueta cornice di Cividale. Nella mattinata del giorno inaugurale (sabato 16 luglio, dalle 11 alla Chiesa di San Francesco a Cividale), riflettori puntati su questi ultimi 25 anni di vita europea. Anni che hanno portato cambiamenti epocali nei contorni geo-politici del Vecchio Continente, fasi di grandi discontinuità che Mittelfest ha sempre raccontato sui suoi palcoscenici, con produzioni e ospitalità internazionali provenienti, in particolare, da quell’area centro europea che è stata attraversata da conflitti, pacificazioni, allargamento e abolizione di confini e istituzione di nuove frontiere. Nato nel 1991, Mittelfest festeggia quest’anno la sua 25esima edizione: un’occasione importante per rinsaldare il legame con la regione e il territorio che lo ha visto nascere e lo ospita, terra di originale composizione linguistica e incontro tra le genti. Non poteva, quindi, mancare in occasione di questo importante anniversario, e in un momento particolarmente delicato per l’Europa, un’occasione di incontro e dialogo sul ruolo che la Cultura può ancora giocare per realizzare ponti, per unire i popoli laddove rischiano di prevalere motivi di divisione e chiusura. “Nuovi segnali dall’Osservatorio Europa. Tra inquietudine e speranza, la Cultura come strumento di dialogo e integrazione” è il titolo del convegno pubblico – organizzato con il sostegno della Regione e InCE – che farà da ideale prologo all’apertura ufficiale dell’edizione, fissata alle 18 con il programma inaugurale tra Foro Giulio Cesare e la Chiesa di San Francesco, seguito alle 22 dall’attesa produzione lirica Menocchio in piazza Duomo. Una finestra di confronto che Mittelfest, Regione e InCE vogliono aprire sul ruolo della Cultura nella promozione del dialogo e della cooperazione tra i Paesi dell’area centro europea. Attesi i saluti di benvenuto del Presidente di Mittelfest Federico Rossi, del Direttore artistico Franco Calabretto e del Sindaco di Cividale Stefano Balloch con gli interventi della Presidente della Regione
“Nuovi segnali dall’Osservatorio Europa. Tra inquietudine e speranza, la Cultura come strumento di dialogo e integrazione” è il titolo del convegno pubblico – organizzato con il sostegno della Regione e InCE – che farà da ideale prologo all’apertura ufficiale dell’edizione, fissata alle 18 con il programma inaugurale tra Foro Giulio Cesare e la Chiesa di San Francesco, seguito alle 22 dall’attesa produzione Data: 15 luglio 2016 lirica Menocchio in piazza Duomo. Una finestra di confronto che Mittelfest, Regione e InCE vogliono Pagina: 2/2 aprire sul ruolo della Cultura nella promozione del dialogo e della cooperazione tra i Paesi dell’area centro europea.
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Attesi i saluti di benvenuto del Presidente di Mittelfest Federico Rossi, del Direttore artistico Franco Calabretto e del Sindaco di Cividale Stefano Balloch con gli interventi della Presidente della Regione Debora Serracchiani, del Vice Segretario Generale InCE Erik Csernovitz e degli Ambasciatori, Ministri consiglieri d’Ambasciata e rappresentanti istituzionali di numerosi Paesi aderenti all’InCE (già confermati Austria, Bosnia ed Erzegovina, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria). Ad aprire l’incontro, la prolusione di un giornalista che sa vedere lontano, e che da tempo ci mette sull’avviso dei segnali e gli allarmi che ci giungono dall’Europa. Paolo Rumiz con l’intervento “La lezione dei Balcani” ripercorrerà sue recenti e note riflessioni, a partire dalle valutazioni sull’uscita dalla Gran Bretagna dall’UE e le linee di frattura che stanno attraversando il nostro continente.
Paolo Rumiz
L’insofferenza per le politiche comunitarie in molti Paesi d’Europa, magari gli stessi che avevano contribuito a fondare la Comunità, l’inasprirsi nel pensare quotidiano della diffidenza, il rancore, l’ostilità per il ‘diverso’, ci dice che dobbiamo ancora presidiare il terreno dell’incontro e del dialogo. Messi assieme, questi segnali compongono un quadro che rischia di apparire molto simile a quello che proveniva trent’anni fa dal Meridione d’Europa, l’area che chiamiamo balcanica, la cui vicenda ha dato origine a un neologismo che è in grado di metterci paura: Balcanizzazione. E’ anche scopo della Cultura e dei luoghi che la ospitano, offrire strumenti e momenti di incontro per interpretare questi segnali, rinsaldare amicizie e legami, saper riconoscere e valorizzare i livelli di civiltà e di giustizia che in settant’anni – con conflitti, sforzi, separazioni, mediazioni – questo continente ha saputo conquistare.
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MITTELFEST 2016: APERTURA DOMANI, MITTELFEST 2016: APERTURA DOMANI, SABATO 16 LUGLIO, CON LA LECTIO DI PA SABATO 16 LUGLIO, CON LA LECTIO DI PAOLO RUMIZ E IL DEBUTTO DELL’OPERA RUMIZ E IL DEBUTTO DELL’OPERA “MENOCCHIO” “MENOCCHIO”
Terra!… e all’orizzonte i fuochi è la sugg Terra!… e all’orizzonte i fuochi è la suggestione
tematica di Mittelfest 2016, che inaugu tematica di Mittelfest 2016, che inaugura domani,
sabato 16 luglio, la sua 25.ma edizione. sabato 16 luglio, la sua 25.ma edizione. Dopo la dedica
del 2015 all’Acqua, prima di quella del 2 del 2015 all’Acqua, prima di quella del 2017 in cui
l’omaggio sarà rivolto all’Aria, i diversi l’omaggio sarà rivolto all’Aria, i diversi volti della Terra
ispirano quest’anno il festival. Questo s ispirano quest’anno il festival. Questo secondo tassello
della trilogia ideata dal direttore artisti della trilogia ideata dal direttore artistico Franco
Calabretto vuole accendere i riflettori s Calabretto vuole accendere i riflettori sul binomio
terra/fuoco, lungo il quale si dipana il c terra/fuoco, lungo il quale si dipana il cartellone degli
oltre 50 spettacoli che per nove giorni popoleranno le strade e le piazze della città ducale. oltre 50 spettacoli che per nove giorni popoleranno le strade e le piazze della città ducale.
Ad aprire il festival nella mattinata di domani (sabato 16 luglio, dalle 11.00 alla Chiesa di S Ad aprire il festival nella mattinata di domani (sabato 16 luglio, dalle 11.00 alla Chiesa di San Francesco a
Cividale), riflettori puntati su questi ultimi 25 anni di vita europea con un importante app Cividale), riflettori puntati su questi ultimi 25 anni di vita europea con un importante appuntamento
pubblico, realizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, allargato ai rappre pubblico, realizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, allargato ai rappresentanti dei Paesi CEIINCE – Iniziativa Centro Europea. Paesi CEIINCE – Iniziativa Centro Europea.
Nuovi segnali dall’Osservatorio Europa. Tra inquietudine e speranza, la Cultura come stru Nuovi segnali dall’Osservatorio Europa. Tra inquietudine e speranza, la Cultura come strumento di
dialogo e integrazione è il titolo del convegno pubblico che apre una finestra di confronto dialogo e integrazione è il titolo del convegno pubblico che apre una finestra di confronto sul ruolo della
Cultura nella promozione del dialogo e della cooperazione tra i Paesi dell’area centro euro Cultura nella promozione del dialogo e della cooperazione tra i Paesi dell’area centro europea. Attesi i
saluti di benvenuto del Presidente di Mittelfest Federico Rossi, del Direttore artistico Fran saluti di benvenuto del Presidente di Mittelfest Federico Rossi, del Direttore artistico Franco Calabretto e
del Sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch con gli interventi della Presidente della R del Sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch con gli interventi della Presidente della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, del Vice Segretario Generale InCE E Autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, del Vice Segretario Generale InCE Erik Csernovitz
e degli Ambasciatori, Ministri consiglieri d’Ambasciata e rappresentanti istituzionali di nu e degli Ambasciatori, Ministri consiglieri d’Ambasciata e rappresentanti istituzionali di numerosi Paesi
aderenti all’InCE (già confermati ad oggi Austria, Bosnia ed Erzegovina, Repubblica Ceca, aderenti all’InCE (già confermati ad oggi Austria, Bosnia ed Erzegovina, Repubblica Ceca, Romania,
Slovacchia, Slovenia, Ungheria). Ad aprire l’incontro, la prolusione di Paolo Rumiz con l’i Slovacchia, Slovenia, Ungheria). Ad aprire l’incontro, la prolusione di Paolo Rumiz con l’intervento “La
dialogo e integrazione è il titolo del convegno pubblico che apre una finestra di confronto sul ruolo della Cultura nella promozione del dialogo e della cooperazione tra i Paesi dell’area centro europea. Attesi i
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saluti di benvenuto del Presidente di Mittelfest Federico Rossi, del Direttore artistico Franco Calabretto e Data: 15 luglio 2016 del Sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch con gli interventi della Presidente della Regione Pagina: 2/2 Autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, del Vice Segretario Generale InCE Erik Csernovitz
e degli Ambasciatori, Ministri consiglieri d’Ambasciata e rappresentanti istituzionali di numerosi Paesi aderenti all’InCE (già confermati ad oggi Austria, Bosnia ed Erzegovina, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria). Ad aprire l’incontro, la prolusione di Paolo Rumiz con l’intervento “La lezione dei Balcani”. Il giornalista e scrittore da tempo ci mette sull’avviso: i segnali d’inquietudine che ci giungono dall’Europa sono numerosi e rischiano di apparire molto simili a quello che proveniva trent’anni fa dal Meridione d’Europa, l’area che chiamiamo balcanica, la cui vicenda ha dato origine a un neologismo che è in grado di metterci paura. Balcanizzazione. Appuntamento inaugurale alle 18.00 in Foro Giulio Cesare con lo spettacolo Terra – Tiare – Zemlja che i bambini della scuola primaria di Cividale, e i loro insegnanti, hanno ideato intorno al tema di questa edizione: un augurio vivace ed entusiasta ai 25 anni del festival, testimonial di questo momento festoso Bluenergy che affianca da quest’anno Mittelfest. A seguire (ore 19.00 circa), nella Chiesa di San Francesco, la cerimonia ufficiale di apertura del festival con i saluti delle autorità. L’apertura artistica è affidata ad uno degli eventi più attesi di questa edizione: alle 22.00 in Piazza Duomo al debutto la prima produzione lirica mai realizzata da Mittelfest, con l’opera da camera dedicata ad un grande eretico friulano finito sul rogo dell’Inquisizione nel 1599, Domenico Scandella detto Menocchio, da Montereale, la cui storia è stata raccontata magistralmente da Carlo Ginzburg in Il formaggio e i vermi, il best seller edito da Einaudi di cui proprio quest’anno ricorrono i quarant’anni dalla pubblicazione. Il progetto musicale – che gode del sostegno particolare di Fondazione Crup e del supporto della RAI – raccoglie artisti internazionali ed eccellenze territoriali. Partitura e libretto originali sono firmate, rispettivamente, da Renato Miani e Francesca Tuscano, la regia, le scene e i costumi sono di Ivan Stefanutti. Sul palcoscenico le voci del baritono Gabriele Ribis nel ruolo di Menocchio, il tenore Branko Robinšak, il basso Nicholas Isherwood e il mezzosoprano Elena Biscuola. Eddi De Nadai dirige un ensemble di solisti della Mitteleuropa Orchestra e il Coro FVG.
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15 luglio 2016
Il 23 e 24 luglio 2016, in occasione della 25ma edizione di Mittelfest di Cividale del Friuli (UD), la Compagnia Arearea, presenta Le Quattro Stagioni, coreografie di Roberto Cocconi e Marta Bevilacqua su musiche di Antonio Vivaldi, riscrittura di Max Richter. Fondata nel 1992 da Cocconi, già danzatore della compagnia del Teatro La Fenice di Venezia con Carolyn Carlson, Arearea è attualmente guidata da un nucleo artistico stabile, formato da Cocconi, Bevilacqua, Valentina Saggin e Luca Zampar, e articola le sue creazioni in una doppia dimensione, sul palcoscenico e negli spazi del quotidiano, come piazze, parchi e strade. Con la sua nuova produzione Le Quattro Stagioni, la compagnia crea uno spettacolo di danza urbana itinerante, suddiviso in quattro coreografie che rappresentano appunto le quattro stagioni: Estate e Inverno sono firmate da Bevilacqua, mentre Primavera e Autunno nascono dall’idea di Cocconi. Ognuna di queste stagioni prende vita in una location naturale a sé ed è caratterizzata da una qualità di movimento diversa, in cui i quindici interpreti ci insegnano che abitare la terra significa accettarne e rispettarne le leggi naturali, occupando il proprio spazio nel mondo e pre-occupandosi di esso, nella convinzione che la felicità e la danza siano solo sia qui e ora, nel momento presente, l’unico davvero importante. ORARI & INFO 23 luglio e 24 luglio 2016, ore 18:30 Parco del Convitto Nazionale P.tta Chiarottini, 8 33043 Cividale del Friuli – UD Tel: +39 0432 733966