CollageTag #2 Togetherness 08.2020

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COLLAGE

#2 08.2020

TA G

’70S SHADOW INTERVISTA A SANDER BOS


in copertina

Strong Together, Master in Fashion Editing and Styling

Direction CATERINA DI BERT Vice Direction ANDREA REIS Production Management, Art Direction and Design VALENTINA ROSSINI

Questo magazine è stato realizzato all’interno del corso di Fashion Styling e del Master in Fashion Editing and Styling, anno 2019/2020 presso la MKS, Milano Fashion School. I contenuti sono di proprietà degli studenti e della scuola e per il loro utilizzo, buona norma vuole che venga richiesta l’autorizzazione scritta dei proprietari. Le immagini dell’intervista a Sander Bos sono per gentile concessione del designer. Finito di impaginare nel mese di agosto 2020. Per informazioni: Backstage Service srl, via Santa Marta 18, 20123 Milano www.backstageservicegroup.com info@mksfashionschool.com

Fashion Coordination DINALVA BARROS BARBARA BARTOLINI BETTINA CASANOVA Editorial Coordination ELENA AZZOLA Trend Coordination ANNA CASIRAGHI

®


2 # sommario

04

’70s Shadow

70

cover story

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The New Dandy, Adventurers, Into the Wi ld, Graphic Mania, Punk Memories, No Gender, Melting Pot

Summer Volume beauty

74

Making Memories, Different Visions, ’90s Kids, (Un)Lockdown, Mirrors of Time, Open Air, Off the Runway editoriali

rubriche

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10 domande a Sander Bos

1 3 0 Irene Brin, Giusi Ferré ritratti di carta

intervista

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Together at Home speciale

56

Earth Matter, Slow it Down, Be More with Less, New Reality, Soul Care, Creative Social Distancing, Together Is Better tendenze

1 3 2 Fashion Movie Club


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cover story

’70s Shadow

photo AMY HARRIS styling NICOLAS CREA, BEATRICE GUIDI, MARTA PERETTI, MICHELE MATTEVI, PAULINA TORRE BORES make-up VANESSA UDOVICICH hair FLORIANNA CAPPUCCI @ MKS MILANO chemisier di cotone avorio ASOS poltrona di midollino ARTIFICIO SCENOGRAFIE

model ALICJA @ WAVE


6 gilet di fresco di lana nero vintage BLUMARINE blusa e gonna pantalone ZARA décolleté vintage LUCIANO PADOVAN cappello di feltro ALE- HOP


completo di tweed con giacca e shorts ZARA camicia di organza con collo a sciarpa TOPSHOP mary jane di vernice nera con punta stondata RAYNE


camicia con scollo incrociato EQUIPMENT jeans flare SEVEN FOR ALL MANKIND anello con pietra ovale BLUMARINE


9 maxi foulard di seta fantasia SAINT LAURENT orecchini a cerchio in oro BREIL


10 camicia di cotone a righe multicolor / vintage mini di suede abbottonata sul davanti ZARA


11 tailleur pantalone di fresco di lana ZARA clutch di suede con patella PANTA REI


12

12.1

1 2.2

Twiggy e Justin de Villeneuve

Diane von Fürstenberg

12.3

1 2.4

Lauren Hutton

Foto di Oliviero Toscani per “L’Uomo Vogue”


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Una moda anni Settanta in versione ladylike, borghese, quasi bon ton, quella proposta nel nostro servizio fotografico. Un mood che rifugge gli eccessi di un decennio in cui tutto era possibile (dallo stile hippie a quello da discoteca), per concentrarsi su look minimal e puliti, ispirati agli originali Seventy indossarti da una brava ragazza, che studia o lavora, moderatamente impegnata. Una giovane donna che apprezza il “nascente” prêt-à-porter (in Italia quello di Walter Albini, stilista capofila dei grandi del “made in Italy” che di lì a qualche anno conquisteranno il mondo). Un prêtà-porter fatto di eleganti blazer unisex in una moltitudine di tessuti preziosi e ampi revers, pantaloni in jeans, tela o suede, rigorosamente a zampa, ma anche pantaloni palazzo, da portare con camicie luccicanti con grandi fiocchi annodati al collo e gilet, oppure abiti e gonne mini o midi che segnano il punto vita con piccole cinture (il più famoso è il wrap dress in jersey, disegnato nel 1974 da Diane von Fürstenberg, da indossare sia di giorno in ufficio, sia di sera nei locali). Il tutto abbinato a collane, voluminosi orecchini a cerchio, calzature con zeppa o tacco deciso. I colori sono neutri o polverosi, tinta unita o fantasia, mélange o millerighe di derivazione optical. Il dettaglio Seventy per eccellenza è rappresentato dal foulard annodato in testa. Negli anni Settanta questo accessorio attraversa una piccola grande rivoluzione: diventa parte integrante di un modo di vestire “altro”, femminile e femminista insieme, connotandosi come inseparabile gadget di donne libere, anticonformiste, indipendenti e di carattere. – a cura di Nicolas Crea, Beatrice Guidi, Marta Peretti, Michele Mattevi e Paulina Torre Bores


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rubriche

ispirandosi a oscar wilde, fra fantasie check, the new dandy/ floreali e multicolor, l’attenzione è ai dettagli a cura di Anna Luzzi

BERWICH pantaloni tartan

DAKS completo con giacca e pantalone tartan, camicia bianca e cravatta a pois

GUCCI occhiali da sole con lenti colorate

ETRO a/i 2019.2020 DOLCE & GABBANA pantofole con nappine a contrasto MARNI camicia con stampa multicolor Napoleon Sarony, Ritratto di Oscar Wilde, 1882 ca.


rubriche

elegante ma giovane e accattivante; questo lo stile the new dandy/ di un uomo che ama vestibilità slim ed echi rétro a cura di Sara Cocozza

ZEGNA giacca check in alpaca e lino

ETRO giacca di lana con fodera fantasia

RALPH LAUREN giacca con doppia tasca in pied-de-poule multicolor

RIVER ISLAND bomber a fantasia finestrata con zip

CÉLINE a/i 2019.2020

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rubriche

the new dandy/ styling di Xhulia Gjacaj

photo LUIGI ANGELICO make-up ELIJA GUTIERREZ @ MKS MILANO hair XAVIER PEREZ model CAEL CHRISTIAN abito slim e basco in tweed ASOS camicia e orologio da tasca / archivio cravatta RALPH LAUREN guanti SONNY BONO

the gentleman


rubriche

i classici del guardaroba maschile in toni caldi the new dandy/ e forme pulite per un’eleganza senza tempo a cura di Sara Faccinetto

RIVER ISLAND dolcevita in maglia color cammello

HUGO BOSS completo due pezzi con fantasia a quadri

ANTONIO MARRAS a/i 2019.2020

HARRIS stringate di pelle nera

BURBERRY cappotto monopetto di cashmere

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rubriche

per attraversare il deserto, o semplicemente la cittĂ , ADVENTURERs/ meglio essere dotati di capi e accessori distintivi a cura di Giacomo Saravalli

JUNYA WATANABE trench doppiopetto beige

ELIZ ABETH SUZANN giacca unisex in canvas

BURBERRY pantaloni chino beige

DIOR borsa saddle in pelle

BROWN stivali in pelle battuta con zip laterale

ISABEL MARANT a/i 2019.2020


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rubriche

il mondo militare continua a fornire spunti ADVENTURERS/ e ispirazioni ai giovani e griffati avventurieri di oggi a cura di Matilde Bognetti

POLO RALPH LAUREN giacca taglio denim FENDI valigia rigida in tessuto

A COLD WALL gilet in tessuto tecnico

DSQUARED2 anfibi con pelo

MARGARET HOWELL a/i 2019.2020

RAYBAN occhiali da sole aviator

PRADA camicia a maniche corte SAINT LAURENT giacca con stampa mimetica

HUBLOT orologio sportivo


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rubriche

per gli autori di reportage dagli angoli più remoti ADVENTURERS/ del mondo, il look è grintoso e sofisticato al tempo stesso a cura di Martina Pontari

ISABEL MARANT giacca doppiopetto con imbottitura

DOLCE & GABBANA giacca camicia verde militare in cotone con patch

BRUNELLO CUCINELLI zaino in camoscio e bufalino

MONTBLANC penna a sfera meisterstuck classique

MSGM a/i 2019.2020

NERO GIARDINI stivaletti in pelle nera con ganci di metallo

ERMENEGILDO ZEGNA stivaletti in pelle marrone scuro con suola in carrarmato


rubriche

ADVENTURERS/ styling di Martina Pontari

free spirit

photo MORENO MONTI scarponcini marroni in pelle di vitello SCARPE&SCARPE mappamondo, binocolo e fotocamera BIG APPLE – MILANO valigia THE CLOISTER – MILANO taccuino MOLESKINE

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rubriche

la stampa rettile appare più attuale che mai, Into the wild/ declinata sia sugli abiti che sugli accessori a cura di Giulia Sole Rossi

CÉLINE a/i 2019.2020

GUCCI a/i 2019.2020

GIVENCHY a/i 2019.2020

GIVENCHY borsa gv3 mini di pelle pitonata

BOTTEGA VENETA clutch di pelle pitonata

RED VALENTINO stivali a effetto pitone

CÉLINE borsa phantom di pelle pitonata

TOMMY HILFIGER x ZENDAYA pantaloni di pelle a stampa pitone


rubriche

Into the wild/ styling di Giulia Sole Rossi

photo MORENO MONTI stivali in pelle di serpente GUCCI borsa in velluto stampato VANILLA FLY bracciale in seta e pietre MAX MARA collane di piume ACCESSORIZE

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the jungle closet


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rubriche

la cowgirl degli anni duemila ama mixare INTO THE WILD/ pezzi grintosi con altri decisamente piĂš femminili a cura di Arianna Giancristofaro

PINKO cintura bianca con dettagli di metallo lavorato YVES SAINT LAURENT cappello da cowgirl di paglia

RALPH LAUREN borsa in pelle di vitello

ANIYE BY a/i 2019.2020

ROBERTO CAVALLI foulard con stampa leopardata

VERSACE camperos con punta rinforzata

MIU MIU pelliccia in volpe patch


rubriche

the countrygirl

INTO THE WILD/ styling di Arianna Giancristofaro e Andrea Villani

photo MORENO MONTI stivali in ecopelle QUANTICLO

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graphic mania/ styling di Greta Vecchi

photo MORENO MONTI tracolla bianca con logo VALENTINO felpa nera con logo GIVENCHY cintura dionysus GUCCI

rubriche

logo obsession


rubriche

graphic mania/ styling di Mattia Palmieri

experts only photo RACHELE SALVIOLI @ MKS MILANO make-up VANESSA UDOVICICH @ MKS MILANO model NAIARA PORTO @ NASSMODEL felpa con zip e pantaloni tuta PALM ANGELS t-shirt URBAN OUTFITTERS

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rubriche

una borsa, un messaggio: è questo il senso delle bag graphic mania/ più colorate, disegnate e scritte della stagione a cura di Arianna Ferragut

MARK CROSS satchel per The Carrie Diaries

PINKO baby love bag in pelle con stampa cuore effetto graffiti

GUESS borsa a tracolla con stampa logo

ZANELLATO borsa in pelle con stampa graffiti

PRETTY LITTLE THINGS borsa a tracolla nera con stampa

BALENCIAGA borsa rosa con graffiti e chiusura magnetica

OFF-WHITE borsa mini con stampa testo “cash inside”

DSQUARED2 borsa a tracolla con logo

FASHION DRUG borsa in ecopelle con graffiti al neon

BOOHOO borsa a tracolla “insert cash here”

JADED LONDON borsa stampata con tracolla in catena nera


rubriche

graphic mania/ styling di Arianna Ferragut

urban style

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photo RACHELE SALVIOLI @ MKS MILANO make-up VANESSA UDOVICICH @ MKS MILANO hair XAVIER PEREZ, SONIA BERGAMASCHI model NAIARA PORTO @ NASSMODEL abito ampio con taglio impero COLLUSION borsa a mano / archivio orecchini a cerchio doppio ZARA


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rubriche

tutto il fascino di una dark lady che ama PUNK MEMORIES/ la pelle, le forme pulite e i dettagli preziosi a cura di Fabiana Gianoglio

ALEXANDER MCQUEEN chiodo di pelle nera DIOR cintura di pelle nera

BALENCIAGA borsa di pelle nera

H&M orecchini dorati

BOTTEGA VENETA a/i 2019.2020

BALMAIN stivaletti neri con catena dorata

ALEXANDER WANG a/i 2019.2020

PRADA portafolio di pelle nera


rubriche

PUNK MEMORIES/ styling di Martina Riva

band wanted photo RACHELE SALVIOLI @ MKS MILANO mkae-up VANESSA UDOVICICH @ MKS MILANO hair XAVIER PEREZ, SONIA BERGAMASCHI model NAIARA PORTO @ NASSMODEL abito midi in ecopelle PROFILO BERGAMO ALTA collant a rete TEZENIS stivali con lacci ALESYA choker borchie CLAIRE’S

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rubriche

lo scozzese viene declinato su capi e accessori anche PUNK MEMORIES/ molto diversi fra loro per ispirazione e occasione d’uso a cura di Alice Zanor

SCOTCH&SODA cappotto a quadri

GUCCI poncho reversibile di lana

PINKO gonna a portafoglio con doppia fibbia

RALPH LAUREN pantaloni di lana scozzese

MC2 SAINT BARTH borsa rossa con logo bianco ricamato

DR. MARTENS stivali di pelle con stampa tartan

VIVIENNE WESTWOOD a/i 2019.2020


rubriche

PUNK MEMORIES/ styling di Alice Zanor

photo MORENO MONTI mini in tartan con borchie applicate IMPERIAL

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tartan isn’t dead


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no gender/ styling di Giulia Dini

rubriche

why not?!

photo LUIGI ANGELICO make-up ELIJA GUTIERREZ @ MKS MILANO hair XAVIER PEREZ model CAEL CHRISTIAN cappotto H&M maglione a collo alto ZARA UOMO kilt scozzese / archivio calze in microfibra CALZEDONIA stivaletti in pelle SCARPE&SCARPE


rubriche

no gender/ styling di Martina Riva

a suave guy

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photo RACHELE SALVIOLI @ MKS MILANO make-up VANESSA UDOVICICH @ MKS MILANO hair XAVIER PEREZ model YECHAN KWON @ URBNMODEL ecopelliccia ARMORICA bomber jacquard, dolcevita basic in cotone, jeans loose fit e calzini ZARA cintura FOSSIL mocassini con dettaglio intrecciato SCARPE&SCARPE occhiali aviatore e collane gold CLAIRE’S


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rubriche

quando i classici del guardaroba di lui entrano in quello di lei no gender/ danno vita a outfit sorprendenti, ricchi di stile e personalità a cura di Lavinia Fucili

FUMITO GANRYU blazer spencer

LACOSTE a/i 2019.2020

ACNE STUDIOS a/i 2019.2020 GUCCI a/i 2019.2020

R13 pantaloni crossover DSQUARED2 camicia relax dan 1017 ALYX 9SM zaino baby x-bag

STUDIO NICHOLSON camicia oversize a maniche corte GUCCI cravatta in seta

ANN DEMEULEMEESTER derby in pelle


rubriche

no gender/ styling di Lavinia Fucili

fluid future

photo RACHELE SALVIOLI @ MKS MILANO make-up VANESSA UDOVICICH @ MKS MILANO hair XAVIER PEREZ model YECHAN KWON @ URBNMODEL blazer monopetto IDENTITY gonna a pieghe PULL&BEAR cintura con maxi fibbia / archivio calze bianche CALZEDONIA anfibi TERRANOVA collana a catena NATIVEJWLR

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rubriche

boots, boots, boots: a ogni look il suo stivale, MELTING POT/ sempre grande protagonista della scena a cura di Alessia Yanagita

MOSCHINO stivali dorati con tacco a spillo VIVETTA stivali con tacco basso in pelle lucida

MAX MARA stivali alti taglio pirata con stampa cocco color cammello

ANNAKIKI stivali over the knee con stampa serpente ARTHUR ARBESSER stivali con tacco alto in pelle olografica color blu metallizzato


rubriche

ama i capi sportivi (anche quelli per lei), le sneakers, i colori, MELTING POT/ le stampe e i dettagli insoliti il giovane cosmopolita di oggi a cura di Ardenia Bolla

PINKO piumino da donna con maniche staccabili

EYEPETIZER occhiali da sole con lente grigia

NATIA x LAKO collana a forma di serpente

CONVERSE x TYLER THE CREATOR sneakers multicolor

VALENTINO p/e 2020

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rubriche

silhouette e dettagli fra i settanta e gli ottanta MELTING POT/ per donne rilucenti e affascinanti come l’amatissima doll a cura di Beatrice Zampieri

GIUSEPPE DI MORABITO giacca-abito doppiopetto con maniche a sbuffo in lurex ANNAKIKI maxicoat con cintura in vita

MOSCHINO abito fantasia con paillettes applicate

GCDS abito in ciniglia con maniche a sbuffo STEFANO DE LELLIS completo spezzato camicia bianca con pantaloni a zampa e cintura in vita

SARA BATTAGLIA completo giacca doppiopetto e pantaloni a zampa


rubriche

MELTING POT/ styling di Giorgia Ossola

fashioned colours

photo RACHELE SALVIOLI @ MKS MILANO make-up VANESSA UDOVICICH, ELIJA GUTIERREZ @ MKS MILANO hair XAVIER PEREZ, SONIA BERGAMASCHI model NAIARA PORTO @ NASSMODEL dolcevita in viscosa a manica lunga TEZENIS jeans a campana PULL&BEAR cappotto in pamuk e foulard in poliestere UNITED COLORS OF BENETTON calze lunghe / archivio sandali con tacco TATA pochette trapuntata con tracolla VICTORIA’S SECRET bracciali hip hop HAPPY LOOPS

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10 domande a intervista

SANDER BOS .

Sander Bos è il giovane designer belga finalista di Making the Cut, il reality internazionale sulla moda presentato da Heidi Klum e Tim Gunn, trasmesso nella prima parte di quest’anno da Amazon Prime Video. Tra i titoli sulla moda più attesi del 2020 anche grazie al suo cast stellare (una giuria composta da Naomi Campbell, Carine Roitfeld, Nicole Richie, Joseph Altuzarra e Chiara Ferragni), la mini serie ha visto i 12 designer partecipanti sfidarsi in una competizione che ha messo alla prova non solo le loro abilità artistiche, ma anche le loro capacità di gestire i vari aspetti di un’azienda del fashion. Sander Bos non è stato il vincitore assoluto di questa edizione del programma (che ha visto sul podio Jonny Cota), ma a noi è piaciuto molto per il suo approccio concettuale alla moda e abbiamo voluto conoscerlo meglio attraverso questa intervista, la prima da lui rilasciata in Italia.

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QUANTI ANNI HAI? DOVE SEI NATO E HAI TRASCORSO LA TUA INFANZIA? DOVE VIVI ADESSO? Ho 25 anni e sono nato e cresciuto in Belgio, a Hasselt. In questo momento vivo e lavoro ad Anversa. QUANDO HAI DECISO DI TRASFORMARE LA TUA PASSIONE PER LA MODA IN UN VERO E PROPRIO LAVORO? Quando frequentavo la scuola superiore di Hasselt avevo già capito che l’arte sarebbe diventata il mio mestiere… ma poiché ho sempre pensato che, nonostante la mia grande passione, le arti figurative non fossero così entusiasmanti come la moda, decisi poi di iscrivermi al corso di moda della Royal Academy of Fine Arts di Anversa. La laurea breve e il master sono state esperienze fantastiche, ma anche molto difficili, che hanno sicuramente determinato le scelte creative della mia vita. CHE COSA TI HA SPINTO A VOLER PARTECIPARE AL PROGRAMMA MAKING THE CUT E COME HAI VISSUTO QUESTA ESPERIENZA? Making the Cut mi è subito sembrato uno programma molto interessate a cui partecipare. Avendo una formazione artistica, sapevo che avrei imparato molto, sia per quanto riguarda la vestibilità dei capi, ma anche riguardo l’industria della moda nel suo complesso. Poi, a dirla tutta, sembrava anche una cosa divertente… e alla fine lo è stato per davvero!

di Nicolas Crea, Beatrice Guidi, Marta Peretti, Michele Mattevi e Paulina Torre Bores


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La cosa che piÚ mi piace del mio lavoro è la possibilità di creare bellezza, in ogni forma e dimensione, attraverso la moda.


44 .

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IN CHE COSA SI DIFFERENZIA LA TUA CREATIVITÀ RISPETTO A QUELLA DEGLI ALTRI PARTECIPANTI AL PROGRAMMA? Il mio processo creativo e la mia visione della moda sono diversi da quelli degli altri partecipanti. Logicamente, ognuno ha un modo proprio e unico: penso che Making the Cut abbia voluto rimarcare le diverse esperienze e conoscenze di ciascuno anche per intrattenere di più il pubblico e rendere il programma stesso più interessante e divertente. QUAL È LA PARTE DEL TUO LAVORO CHE TI DIVERTE DI PIÙ? La cosa che più mi piace del mio lavoro è la possibilità di creare bellezza, in ogni forma e dimensione, attraverso la moda. Questo è veramente ciò a cui tengo di più. CHI O COSA È PER TE MAGGIOR FONTE D’ISPIRAZIONE? L’ispirazione mi arriva in diverse modalità e da persone differenti, tutte accomunate dal bisogno o dal desiderio di esprimere qualcosa riguardo lo spirito del nostro tempo in questo nostro mondo. Del resto penso che questo sia il compito dell’arte, ovvero far pensare le persone o far provare loro un’emozione. ADESSO CHE IL PROGRAMMA È TERMINATO, QUALI SONO I TUOI PIANI PER IL FUTURO? Continuare a fare crescere il mio brand e a creare bellezza. A CHI SONO RIVOLTE LE TUE CREAZIONI? Al momento ho due linee: la Miss Bos è composta da capi più facilmente portabili e con prezzi più accessibili, nonostante mantenga un approccio ecologico e artigianale; mentre la Sander Bos, la mia prima linea, conserva il suo approccio delle origini e si focalizza sulla creazione di capi più artistici e poco commerciali, che però arrivano in maniera più diretta al cuore della cliente.

intervista


45

intervista

43 Ritratto di Sander Bos foto di Louis Kerckhof

4 4 .1 Un capo della collezione p/e 2019, Antihero foto di Louis Kerckhof

4 4 .2 Immagini della sfilata di Tokyo durante Making the Cut foto di Amazon Prime

4 5 .1 Sander Bos durante una prova di fitting e sdifettamento dei capi per Making the Cut foto di Amazon Prime

4 5 .2 Sander Bos al lavoro per una puntata di Making the Cut foto di Amazon Prime


46

intervista


47

intervista

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TORNANDO A PARLARE DELL’ARTE, QUAL È LA COSA CHE TI PIACE DI PIÙ? Non penso ci sia una cosa che mi piace di più rispetto ad un’altra… semplicemente quello che faccio: creare arte! DOPO QUESTO PERIODO DI QUARANTENA, QUALI PENSI SARANNO I MAGGIORI CAMBIAMENTI NELLA SOCIETÀ E IN PARTICOLARE NELL’INDUSTRIA DEL FASHION? Spero che le persone diventino più consapevoli e responsabili nei confronti del mondo e più riguardevoli nei comportamenti verso il prossimo. Detto ciò, penso che ci saranno molti cambiamenti? No. Spero che ci saranno? Sì.

46 Un abito della collezione a/i 2018, Essence of L.I.A., in un editoriale di The Confessional Showroom, New York foto di Rome God

47 Un look della collezione p/e 2020, Sander & the Box foto di Diana Dimbueni


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di Martina AttinĂ , Arianna Giancristofaro, Beatrice Ricci e Martina Vecchietti

56 tendenze

[ comfort zone ]

Vitra

AugustAugust

aeyde


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tendenze

Weck

AVAVAV

dessein

Ruby Cup

[ comfort zone ]


Frida’s

Bonacina 1889

di Lorena Gide, Mattia Palmieri, Martina Pontari e Alessia Yanagita Tondo Forno

58 tendenze

Still: The Slow Home

264 x 418 mm

BYRD


59

tendenze

Eligo

Hermès

Cicli Blume

La Babette KIND STUDIO

Fendi


60

tendenze

BE MORE

di Federica Catona, Sara Cocozza, Giulia Dini Lavinia Fucili e Giorgia Ossola

WITH LESS

The Ordinary Iringรณ Demeter Houzz

The Row Theory Hope in the Woods


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tendenze

Caes Minimalissimo Magazine Project

Hiroyuki Ogawa

Maison Margiela


Lil Miquela

Noonoouri

di Ardenia Bolla, Sara Gregorio e Giulia Sole Rossi

62 tendenze

WGSN Hedonistic Brights Oculus Rift

Tarek Mawad


Travis Scott

Drest

The Fabricant

Carlings

tendenze

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NEW REALITY


Astara

Und

Alo Yoga

Aura Soma

Ikebana

di, Sara Faccinetto, Arianna Ferragut, Xhulia Gjacaj, Beatrice Zampieri e Alice Zanor

64 tendenze


HAY

WGSN Mindful Pales

Vitruvi

Maddalena Selvini

Nur Ceramics

Marie Kondo

tendenze

65


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di Matilde Bognetti, Alessia Coloma, Anna Luzzi, Giacomo Saravalli e Andrea Villani

Richard Quinn

tendenze

Max Siedentopf

Thom Browne

CREATIVE SOCIA Domino Park New York

Commes des Garรงonne

Veronica Toppino


67

tendenze

Moschino

Thumbnail

Freyja Sewell

AL DISTANCING Harikrishnan

MARG Studio, Alessio Casciano Design, Angeletti Ruzza

Noir Kei Ninomiya


Supreme x Takashi Murakami

di Fabiana Gianoglio, Fabiola Ebe Gritti, Martina Riva e Martina Vecchietti

68 tendenze

TO G E T H E R

Beats x NBA

Supreme x Bialetti


tendenze

IS BETTER

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Dior x StĂźssy

Prada x Jea n ne Deta l la nte

Daniel Arsham x Pokemon

Simone Rocha x Moncler


70

beauty

summer volume

photo MOMAROOSTER BEAUTY THEO CARIAS MODEL MALANA JORGE

mascara so volume SISLEY


beauty

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72 rouge pur couture the slim matte lipstick nei colori coral revolt, rouge extravagant e contrary fuchsia YVES SAINT LAURENT BEAUTY

beauty


beauty

profumo lola MARC JACOBS

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74

MAKING MEMORIES photo CHRISTIAN FRANCESCHINI

make-up e hair EMILIANO COLASANTI, SILVIA DELLA BRIOTTA

styling LAVINIA FUCILI

models FRANCESCA CASSINI, DEMBA TOURE


SINISTRA • camicia TERESA ROMA foulard con stampa floreale / archivio pantalone IMPERO COUTURE DESTRA • blusa BALOON shorts URBAN OUTFITTERS foulard / archivio baguette IYARA guanti FURLA


76 SINISTRA • camicia in pizzo / archivio camicia SANDRO FERRONE jeans SUBDUED hair clips ACCESSORIZE orecchini POPJWLR

collana di perle / archivio cintura GUCCI DESTRA • camicia RALPH LAUREN shorts BERSHKA occhiali VARIETY


77 camicia DIOR HOMME maglione ENERGLADER pantalon PULL&BEAR

occhiali RAY BAN calze CALZEDONIA scarpe GUCCI


SINISTRA • camicia NARA CAMICIE pantalonI / archivio calze CALZEDONIA scarpe BLOCK DESTRA • camicia in raso MARELLA abito BLANCO calze CALZEDONIA sandali LEO’S orecchini ACCESSORIZE colletto ricamato POP



80 blusa BALOON foulard / archivio guanti FURLA


81 SINISTRA • camicia TERESA ROMA foulard con stampa floreale / archivio pantalone IMPERO COUTURE calze CALZEDONIA stivaletti pitonati MANGO

DESTRA • blusa BALOON shorts URBAN OUTFITTERS guanti FURLA sandali in suede LEO’S calze CALZEDONIA


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different visions photo MARTINA RIVA

make-up e hair –

styling MARTINA RIVA

models MATILDE BOGNETTI, DANIELE COLAIANNI, ILARIO DARIO RIVA, DAVIDE ROTA, CLAUDIA STRISOVICH, MARIO STRISOVICH


camicie stampa tie & dye ZARA


84 camicia stampa graffiti ZARA occhiali da sole e cintura in pelle con medusa VERSACE orologio con cassa e cinturino in titanio CITIZEN bracciale e collana a catena TIFFANY


camicia stampa geometrica ZARA pantaloni ABITEX cappello BRIXTON occhiali da vista con montatura in metallo TOM FORD


camicia stampa paesaggio ZARA gonna midi stampa fantasia SEM cintura in pelle con strass applicati ORCIANI orecchini con perla LAZZARINI occhiali a goccia RAY-BAN orologio con cinturino in maglia bicolore PHILIP WATCH


87 camicia stampa astratta ZARA


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’90s kids

photo MATILDE BOGNETTI styling MATILDE BOGNETTI make-up e hair – models MATTEO CIRULLI, MARTINA RIVA, DAVIDE ROTA


SOPRA • total look KARL KANI cappello bucket bianco TOMMY HILFIGER sneakers bianche NIKE SOTTO •total look KARL KANI cappello bucket nero DICKIES sneakers nere NIKE


90 giacca in denim ZARA jeans boyfriend ZARA anfibi plartform DR. MARTENS bandana / archivio


SINISTRA• felpa oversize NIKE bermuda cargo ZARA sneakers bianche NIKE DESTRA • felpa vintage ADIDAS pantaloni militari IMPERIAL sneakers nere NIKE


92

foulard usato come top BURBERRY pantaloni baggy ZARA anfibi platform DR. MARTENS basco nero IMPERIAL occhiali da sole BERSHKA


maglioncino crop a righe ZARA articolo BRAND gonna in velluto IMPERIAL articolo BRAND occhiali da sole cat eye ZARA articolo BRAND basco rosso / archivio articolo BRAND calzini NIKE anfibi platform DR. MARTENS


SINISTRA • total look KARL KANI cappello bucket bianco TOMMY HILFIGER sneakers bianche NIKE DESTRA •total look KARL KANI cappello bucket nero DICKIES sneakers nere NIKE


95 calzini in spugna con logo NIKE sneakers air force 1 type n.354 NIKE


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(UN) lockdown photo LUCIANA LORIZZO

make-up e hair CLARA MONTARULI

artwork ANNA LUZZI

models FRANCESCA MONTERISI, MICHELE STELLACCI


camicia con stampa all over, pantaloni cargo JACQUEMUS



SINISTRA • camicia bianca gessata bluette, giacca check sportiva, pantaloni tartan oversize, sneakers basse bicolor ANDREA POMPILIO DESTRA • lupetto in cotone bianco, giacca oversize in denim, gonna a matita asimmetrica in denim, cintura a placca ALEXANDER WANG


SINISTRA • camicia in pizzo a righe orizzontali, t-shirt in jersey bianca, collana etnica, cintura in cuoio con fibbia dorata, pantaloni a sigaretta bianchi DSQUARED2 DESTRA • felpa tie & dye, minigonna in paillettes animalier e bordo a volant, cintura in pelle metallizzata ANIYE BY


101 camicia in pizzo a righe orizzontali, t-shirt in jersey bianca, collana in madreperla DSQUARED2


SINISTRA • camicia in raso di seta cipria, pantaloni in chintz FENDI DESTRA • abito tubino di ispirazione cubista MOSCHINO



blazer oversize rosa shocking, décolletée con lacci incrociati JACQUEMUS collana etnica STRADIVARIUS


105 blazer oversize rosa shocking, orecchino pendente a frangia JACQUEMUS anello a fascia in metallo UNODE50


106

MIRRORS of TIME photo TEA PAVANETTO

make-up e hair TEA PAVANETTO

styling LORENA GIDE

models LUIGI FORTE, LORENA GIDE


DESTRA •tuta corta con ricamo all’uncinetto PIMKIE sandali con incrocio ZUIKI cappello panama ZARA SINISTRA • camicia a maniche corte in lino MANGO


108 abito con ricamo floreale e bustino arricciato CONBIPEL cintura in pelle con fibbia e rivetti dorati STRADIVARIUS collana a catena semplice e orecchini a cerchio con intreccio SHEIN anello torchon e anello in metallo con pietra H&M


109 camicia slim fit in popeline di cotone GAP pantaloni in tela di cotone ALCOTT scarpe drive in pelle di vitello BALDININI


mini abito con ricamo floreale e scollo incrociato MOTIVI borsa di paglia intrecciata a mezzaluna H&M sandali con suola in corda e bordo in iuta TATA orecchini e collana SHEIN



112 pantaloni in popeline plissettato MOTIVI infradito in cuoio / archivio borsa a mano in plexi con tracolla a catena SHEIN anelli H&M


113 pantaloni in tela di cotone ALCOTT mocassini in pelle di vitello SAXONE


114

OPEN AIR YOU DON’T HAVE A SOUL. YOU ARE THE SOUL. YOU HAVE A BODY. YOU CAN DECIDE HOW TO COVER IT.

a cura di GIACOMO SARAVALLI abiti CAVALLI E NASTRI


115 Washing on a Clothing Line, by The Irish Image Collection


116 giacca in pelle AMERICAN VINTAGE location VOLTERRA, TOSCANA, ITALIA


117 camicia check YVES SAINT LAURENT location STAZIONE METROPOLITANA OSTBAHNOF, BERLINO, GERMANIA


118 trench vintage BURBERRY location REYKJAVIK, ISLANDA


119 abito plissettato BLUMARINE location PHILADELPHIA, PENNSYLVANIA


120 giacca in velluto a costine LEVI’S location TELLURIDE, COLORADO


121 giacca in bouclé CHANEL location BROOKLYN, NEW YORK


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OFF THE RUNWAY photo VIRGINIA ANELLI, GIULIA SOLE ROSSI

make-up e hair VIRGINIA ANELLI

styling GIULIA SOLE ROSSI

models VIRGINIA ANELLI, LORENZO BIGI, GIULIA SOLE ROSSI


bomber verde militare ALPHA NDUSTRIES tubino nero arricciato MAX MARA stivali in pitone verde GUCCI borsa mini arancione ZARA


SINISTRA • completo bianco ZARA. top di pizzo nero ZARA sneakers ADIDAS borsa baguette in coccodrillo verde SHEIN foulard scozzese verde SHEIN occhiali da sole neri SUPER

DESTRA • completo rosa bubblegum ZARA top bustier dipinto WEEKDAY sneakers NIKE borsa baguette in coccodrillo marrone SHEIN orecchini con dragone dorati SHEIN occhiali da sole tartarugati ZARA


125 giacca rosa bubblegum ZARA top bustier con dipinto WEEKDAY orecchini con dragone dorati SHEIN occhiali da sole tartarugati ZARA


126 cappotto pied de poule PRADA t-shirt bianca basic H&M borsello nero CHAMPION orecchini ad anello in argento NOVE25


127 chiodo in ecopelle nero ZARA t-shirt oversize con logo CHANEL gonna con stampa pitone verde URBAN OUTFITTERS stivali al ginocchio bianchi ZARA


SINISTRA • camicia con stampa blu URBAN OUTFITTERS t-shirt bianca basic H&M pantaloni neri ZARA cappello bucket nero CHAMPION stivaletti di pelle nera ZARA

DESTRA • camicia con stampa multicolor GIANNI VERSACE cappello bucket nero BERSHKA stivali over the knee KENDALL+KYLIE borsa nera con chiusura oro GUCCI orecchini a cerchio dorati H&M


129 camicia con stampa blu URBAN OUTFITTERS t-shirt bianca basic H&M pantaloni neri ZARA cintura nera con fibbia logo oro GUCCI

cappello bucket nero CHAMPION catena in metallo dorato H&M lucchetto placcato oro LOUIS VUITTON orecchini ad anello in argento NOVE25


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ritratti di carta

Lavoro” firmandosi Mariù, ma è Leo Longanesi a consacrarla come Irene Brin e come giornalista di costume. “Io non mi chiamo né Irene, né Brin, anche se così figuro in contratti, elenchi telefonici, discorsi familiari. Io sono un’invenzione di Longanesi”, diceva. Ha inizio così la sua collaborazione per “Omnibus”, rivista diretta dallo stesso Longanesi, nonché primo rotocalco italiano, con una rubrica di cronache mondane scritta con malizia e raffinatezza, intitolata “Giallo e rosso”. La giovane donna diventa quindi giornalista, scrive di moda e di costume, argomenti che fino agli anni Cinquanta venivano considerati frivoli e superficiali, ma che la Brin riesce a elevare a vero genere giornalistico, colto, letterario, elegante, raffinato e ironico. Irene Brin era, del resto, una donna molto elegante che personificava alla perfezione quell’ideale di stile di cui scriveva, uno stile preciso, asciutto, pungente e spiritoso insieme. Di lei si dice che non usasse mai scarpe chiuse, neppure nei freddi inverni, ma preferisse indossare “pantofoline” dai tacchi altissimi, che lasciassero scoperti i talloni e le dita dei piedi. Nel 1950, passeggiando per Park Avenue con il marito, viene fermata da una signora che le domanda dove avesse comprato un vestito così di classe (si trattava di una creazione di Fabiani). Maria Vittoria Rossi, meglio nota come Irene È così che Irene Brin fa la conoscenza di Diana Vreeland, capoBrin, è stata una giornalista e scrittrice italiana redattrice di Harper’s Bazaar, di cui diventerà la prima collaboche ha segnato la cronaca di moda e costume ratrice italiana. dagli anni Trenta agli anni Sessanta, dando vita Più precisamente Irene Brin è stata la prima fashion editor italiaa un nuovo tipo di giornalismo. na, la prima Rome Editor della storia, nonché la prima giornalista a battersi per l’affermazione di uno stile italiano, in un’epoca in cui il mondo della moda parlava soltanLA PRIMA GIORNALISTA A BATTERSI PER to francese. Si comprende pertanto come la Brin sia L’AFFERMAZIONE DI UNO STILE ITALIANO, considerata una delle firme di punta del giornalismo IN UN’EPOCA IN CUI IL MONDO di moda dell’epoca. Un’avanguardista che con la sua DELLA MODA PARLAVA SOLTANTO FRANCESE. innata e del tutto naturale modernità ha portato il made in Italy, per la prima volta nella storia, sulle pa“Irene Brin era mille cose insieme”, affermava gine newyorkesi, con l’intuito e l’apertura al mondo che solo una Indro Montanelli. È stata una viaggiatrice, una personalità libera e colta come la sua sapeva dimostrare. traduttrice, un’opinionista, una editor e galleri- In seguito alla sua morte, Alberto Fabiani le ha dedicato la collesta, nonché mercante d’arte e donna di grande zione primavera-estate 1970, ricordando con parole di stima e di cultura, intelligenza e stile. affetto la donna elegante e l’autorevole giornalista che sempre Appena ventunenne, debutta sulle pagine di ha saputo capire, seguire e incoraggiare la moda italiana. cronaca mondana del quotidiano genovese “Il

di Lorena Gide

Fonte immagine: http://www.i lsitodellarte.com/2014/01/irene-brin.html

liberamente irene brin


ritratti di carta

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Fonte immagine: http://www.futurevintage.it/portfolio-posts/giusi-ferre/

giusi ferré: red explosion!

“Io Donna”, dove si occupa della rubrica “Buccia di banana”. È stata opinionista in vari programmi televisivi e nel 2010 diventa autrice e conduttrice della trasmissione in onda su LeiTv “Bucce di banana”, una battaglia contro il cattivo gusto che dimostra come un buon vestito possa cambiare la vita di una persona. In un’intervista, Giusi Ferré definisce lo stile come “espressione della personalità”, mentre dichiara che l’eleganza si può accrescere e modificare ma non tutti la possiedono: “l’eleganza non nasce solo da ciò che porti, ma anche da ciò che pensi”. Il suo look è inimitabile: un taglio di capelli corto di un color carota che non passa inosservato. In un’intervista a “Detto Fatto” si definisce “nata rossa nello spirito”. Nel suo guardaroba non possono mancare un kimono in stile Marras, borse colorate, gioielli bijoux stile fantasia e camicie in organza: capi pieni di spirito e vivacità, con qualche dettaglio eccentrico. Un consiglio che dà è quello di “mescolare e soprattutto non buttare via mai niente. Se ti piace un modello, come diceva Coco Chanel, non avere paura di averlo in tutte le variazioni possibili. Ma, soprattutto, non essere mai all’ultima moda”. Considerata quindi un’esperta di stile, Giusi Ferré ha fatto parte della giuria del programma “Italia’s Next Top Model” per tutte e quattro le edizioni, dal 2007 al 2011. Ha inoltre pubblicato numerosi libri dedicati al mondo del fashion, tra cui “Alberta Ferretti: lusso, calma, leggerezza” (Milano 1998), “Gianfranco Ferré: itinerario” (Milano, 1999) e il libro fotografico “Now and . . . Moncler 1952-2002” (Milano, 2002), per il quale ha scritto l’introduzione. Nel 2012 ha raccolto consigli e stroncature nel libro “Buccia di banana: lo stile e l’eleganza dalla A alla Z!”.

Giuseppina Ferré, nota semplicemente come Giusi, è una giornalista italiana, conosciuta anche per la sua carriera di scrittrice e per le sue apparizioni in tv. Iscritta all’Ordine dei giornalisti dal 1975, nel 1980 approda a “Epoca”. Essendo l’ultima arrivata deve occuparsi di quello che nessuno vuole fare, le sfilate, quando la sua vera aspirazione è scrivere di cultura. Giusi Ferré, però, decide di intraprendere questa nuova “L’ELEGANZA NON NASCE SOLO DA CIÒ CHE PORTI, strada con altrettanto impegno. MA ANCHE DA CIÒ CHE PENSI.” In quegli anni la moda diventa un fenomeno su larga scala e lei ha l’occasione di conoscere grandi personaggi, È stata anche guest curator del libro-mostra “Lo sguardo italiano. come Gianfranco Ferré e Gianni Versace. Du- Fotografie di moda dal 1951 a oggi” (2005) e i suoi testi sono pubrante la sua attività racconta e commenta sfi- blicati in numerosi libri e cataloghi di mostre, tra cui “Innatural” late, collezioni e opere delle grandi firme della (Triennale di Milano, 2004) e “Gianni Versace: lo stilista dal cuore moda di ieri e di oggi, limitandosi a guardare elegante” (Utopia, 2010). dall’esterno il mondo della moda, senza mai Giusi Ferré non si sarebbe mai aspettata di raggiungere tutti prenderne veramente parte. questi traguardi nel mondo della moda, ha visto nascere e creDopo aver scritto per “L’Europeo” e co-diret- scere i più grandi stilisti italiani e da quarant’anni la sua voce è to “Amica” settimanale, dal 2000 scrive per “Il tra le più temute in fatto di stile. Corriere della Sera”, collaborando con la rivista

di Arianna Ferragut


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fashion movie club

Alexander McQueen Il genio della moda, 2018 di Ian Bonhôte e Peter Ettedgui

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UN SALTO NELL’OSCURITÀ di Fabiana Gianoglio Il documentario ritrae uno degli stilisti più innovativi e visionari di sempre, il londinese Alexander McQueen, nato nel 1969 e morto suicida nel 2010. È la giornalista Isabella Blow che si accorge delle sue capacità, portandolo alla ribalta. Lo stilista segna un’epoca nel mondo della moda, grazie alle sue collezioni provocatorie, che in passerella diventano veri e propri show, in grado di dare forma alle sue fantasie più oscure: gli abusi sessuali subiti da bambino, l’uso delle droghe, lo stress, la solitudine che lo hanno accompagnato per tutta la vita.

Blow-Up, 1966 di Michelangelo Antonioni

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NIENTE È COME APPARE di Ardenia Bolla Un film italo-britannico del 1966 ambientato nel periodo della “Swinging London”, il cui protagonista, Thomas, è un affermato fotografo di moda. La pellicola riflette sulla realtà e le molteplici sfumature che può assumere dinanzi all’occhio umano, in quanto quello che a volte ci sembra chiaro, tramite un’analisi più attenta, spesso si rivela un abbaglio. A distanza di anni questo film è considerato uno dei più importanti della cinematografia. Da vedere per la sua trama insolita e perché fornisce una testimonianza sulla moda degli anni Sessanta.


fashion movie club

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Coco avant Chanel – L’amore prima del mito, 2008 di Anne Fontaine

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OSTINATA COCO di Sara Gregorio La pellicola ripercorre le tappe della vita di Gabrielle “Coco” Chanel, che da orfana ostinata, attraverso un lungo percorso travagliato, giunge al grande successo con la sua prima sfilata. Tra storie d’amore, amanti e finanziatori, riuscirà ad affermarsi in un mondo in cui le donne sono solo mogli e amanti che indossano corsetti e lunghe gonne. La stilista rivoluzionerà questo modo di vestire, andando contro le convenzioni del suo tempo, senza mai rinunciare all’eleganza e alla raffinatezza, di cui ancora oggi è simbolo.

Dior and I, 2012 di Frédéric Tcheng

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L’ESORDIO DI SIMONS DA DIOR di Giacomo Saravalli Parigi, primavera del 2012. Alla maison Dior arriva il nuovo direttore creativo Raf Simons con una forte esperienza nel prêt-à-porter maschile. Il marchio gli chiede di tenere alta la tradizione della casa, ma anche di innovarla, e con l’aiuto di Florence Müller ha otto settimane a disposizione per disegnare la nuova collezione haute couture. Raf Simons dovrà comunicare le sue idee allo staff, avere la sua collaborazione, affrontare la stampa e stupire il mondo con una sfilata all’altezza.


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Franca: Chaos and Creation, 2016 di Francesco Carrozzini

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LA LEGGENDARIA DIRETTRICE DI VOGUE ITALIA di Giulia Dini Franca Sozzani, intervistata dal figlio Francesco Carrozzini, ripercorre la sua vita: dall’infanzia e il rapporto con il padre a quello che, da una semplice rivalsa personale, è diventato un lavoro nei fashion magazine, che ha fatto di lei una protagonista assoluta del mondo della moda. Franca parla molto anche del rapporto che la lega ai più grandi fotografi internazionali, come Steven Meisel, Paolo Roversi e Peter Lindbergh. Questo documentario testimonia come Franca, credendo nelle sue idee, abbia rivoluzionato il giornalismo di moda.

Jeremy Scott: The People’s Designer, 2015 di Vlad Iodine

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L’UOMO CHE SI È FATTO DA SÉ di Alice Zanor Un film documentario che racconta l’ascesa nel mondo della moda del designer statunitense Jeremy Scott; un viaggio a tutto tondo nella sua vita: dalle umili origini, rappresentate da una famiglia delle campagne del Missouri, alla direzione creativa dell’iconico brand italiano Moschino. Vengono intervistati gli amici e i famigliari dello stilista, che lo descrivono come un visionario, una persona mai scontata, che riesce sempre a sorprenderti con le sue creazioni. Da non perdere.


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Very Ralph, 2019 di Susan Lacy

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AMERICAN DREAM di Andrea Villani Di Ralph Lauren, emblema dello stile americano, vengono raccontati in questo docu-film aspetti poco conosciuti: l’infanzia, il matrimonio, gli esordi, il grande successo e la sua visione della moda. Racconta di essersi trovato per caso in questo mondo: tutto è cominciato con le cravatte che creava per sé, non apprezzando quelle in commercio. Sono intervistati molti personaggi influenti del sistema moda e membri della famiglia Lauren. Realizzato magistralmente, racconta una storia che fa sognare a occhi aperti.

Yves Saint Laurent, 2014 di Jalil Lespert

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UN GENIO DALLA VITA TORMENTATA di Anna Luzzi Nel 1957 Yves Saint Laurent prende in mano le redini dalla maison Dior. A causa, però, delle continue pressioni, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico, perdendo il contratto. Con l’aiuto di Pierre Bergé, il quale gli rimarrà sempre accanto, riesce a raggiungere il successo. Jalil Lespert con questo film biografico vuole raccontare una vita tormentata, che non traspare, però, dall’interpretazione dell’attore francese Pierre Niney, a volte piatta e priva di espressione, ma che riesce tuttavia a trasmettere l’anima più cupa e triste del grande stilista.



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