CollageTag #5 GenZ 08.2023

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GEN Z
5 07.2023
TAG
COLLAGE GAMER S(E)OUL INTERVISTA A SIMON CRACKER ANDREA BATILLA: DOVE VA LA MODA? #

in copertina, collage di Smilla Arcamone in seconda e prima romana, collage di Déborah Dresti in ultima pagina, collage di Aboubakar Sidik Diaby in terza, collage di Chiara Carrera in quarta, collage di Beatrice Milione

Magazine Direction

CATERINA DI BERT

Questo magazine è stato realizzato all’interno del corso di Fashion Styling, anno 2022/2023, presso la MKS, Milano Fashion School. La classe prima di Fashion Design ha contribuito con i collage per le copertine. I contenuti sono di proprietà degli studenti e della scuola e per il loro utilizzo, buona norma vuole che venga richiesta l’autorizzazione scritta dei proprietari.

Finito di impaginare nel mese di luglio 2023.

Magazine Direction

ANDREA REIS

Production Management,

Art Direction and Design

VALENTINA ROSSINI

Per informazioni: Backstage Service srl, via Santa Marta 18, 20123 Milano www.backstageservicegroup.com www.mksmilanofashionschool.it info@mksfashionschool.com

Fashion Coordination

DINALVA BARROS

Editorial Coordination

MARIELLA BARNABA

Trend Coordination

ANNA CASIRAGHI

®
sommario 06 16 50 56 66 82 134 138 Gamer S(e)oul cover story Gen Z rubriche 10 domande a Simon Cracker intervista Trip, Gummy Feeling, The Movement, A State of Bliss, Heartbeat tendenze Fantasy, Drama Style, No Legs Hidden, Wowness, On Check, New Punk, Too Sexy for This World, Cruella Style anteprima After Party, Night Life, In the Clouds, Cyber Vintage, Inner Self, My Generation, In Connection editoriali Andrea Batilla secondo me Des_Phemmes, Lessico Familiare, Magliano, Setchu talenti # 5
6
blazer FRANCESCA COTTONE visore INEXIVE

photo DAVIDE VERDERAME

styling

VITTORIA MACRÌ, SOFIA RUZZON

make-up

PAOLA DI DEDDA

hair

RITA DELL’ORCO

model DANA KIM @ THE 1 MODELS

cover story
Gamer S(e)oul
9
tuta con frange FLAVIA MARDI abito camicia CRISTIANO BURANI mule MARIO VALENTINO
10
camicia a maniche corte, abito in maglia lavorata e guanti in pizzo CRISTIANO BURANI stivali MARIO VALENTINO
11

camicia con arricciatura frontale FLAVIA MARDI maglia a rete INTIMISSIMI pantaloni a palazzo FLAVIA MARDI sandali con cinturino / archivio

top in pelle CRISTIANO BURANI pantaloni a palazzo CRISTIANO BURANI

culotte INTIMISSIMI guanti / archivio sabot con tacco CRISTIANO BURANI

blazer crop FRANCESCA COTTONE completo gonna e canottiera e stivali CRISTIANO BURANI collant CALZEDONIA visore INEXIVE

14

completo pantaloni a palazzo e blazer FRANCESCA COTTONE mule con lacci MARIO VALENTINO visore INEXIVE

15

UNISEX/

balaclava per tutti

styling di Francesca Volpe

16 rubriche
photo MARCELLO RAGUSO @ IIF MILANO photo assistance LUCA IMPERATRICE @ IIF MILANO balaclava in cotone con logo SUPREME × NEW ERA collana con pendenti SHEIN calza fucsia CALZEDONIA collana con pendenti SHEIN ciglia di piuma viola / archivio

HILTON HERA/

styling di Giulia Tiraboschi

17 rubriche welove2000s
photo MARCELLO RAGUSO @ IIF MILANO photo assistance LUCA IMPERATRICE @ IIF MILANO collant verdi e collant a rete viola con motivo pizzo a fiori TEZENIS calzini midi NIKE sandali metallizzati oro con tacco plateau BERSHKA sandali con zeppa e fascette in satin ZARA sandali metallizzati rosa con tacco plateau e fascette/ archivio
18 rubriche
ABUNDANCE/
uno strato dopo l’altro alla ricerca del proprio io a cura di Valentina Locatelli VETEMENTS p/e2023 DIESEL p/e 2023 GCDS shoulder bag CP COMPANY balaclava BALENCIAGA occhiali da sole gotham cat RAINS trail tote bag

red bunny/

styling di Francesca Volpe

over x gen-z

photo

make-up MARTA MAZZARINI @ MBA ACADEMY

hair ANNALISA AMORESE @ MBA ACADEMY

model GIOELE PATRONI @ BRAVE AGENCY

total look ZARA

calzamaglia rossa CALZEDONIA

collana / archivio

19 rubriche
photo MARCELLO RAGUSO @ IIF MILANO assistance LUCA IMPERATRICE @ IIF MILANO

TRANSPARENZY/

a cura di Vittoria Macrì

voglia di leggerezza sul corpo e sui social

COPERNI

borsa a mano in vetro con lavorazioni floreali

VALENTINO camicia in organza con dettaglio sciarpa al collo

BOTTEGA VENETA stivali con profili in pelle, chiusura con zip sul retro

VALENTINO

borsa a spalla in materiale polimerico trasparente con profili in pelle

LOEWE ballerine in gomma trasparente

20 rubriche
VICTORIA BECKHAM p/e 2023 COPERNI p/e 2023 CHRISTIAN DIOR p/e 2023 TORY BURCH p/e 2023 MIU MIU p/e 2023i BALMAIN p/e 2023

RHAPSODY/ styling di Giulia Tiraboschi

glam rock

21 rubriche
photo MARCELLO RAGUSO @ IIF MILANO photo assistance LUCA IMPERATRICE @ IIF MILANO make-up MARTA MAZZARINI @ MBA hair ANNALISA AMORESE @ MBA model GIOELE PATRONI @ BRAVE set di catene color oro / archivio camicia plissé MANGO pantaloni chino straight e stivaletti cowboy nero ZARA

EVER GREEN/

a cura di Rebecca Siria Scordo

ieri,

22 rubriche
oggi e domani: capi basici del guardaroba, stilosi e intramontabili PALM ANGELS giacca in denim oversize JACQUEMUS cappello da pescatore BURBERRY t-shirt oversize AZ FACTORY short denim TOMMY HILFIGER sneaker stile basket GUCCI occhiali da sole effetto tartarugato TOMMY HILFIGER p/e 2023

relax time/

styling di Rebecca Siria Scordo

on my mind

23 rubriche
orange
photo DALILA SLIMANI @ IIF MILANO photo assistance BENNI GIAMMARI @ IIF MILANO
kit
ping
ciabatte GEWEO
da
pong ARTENGO

con grinta on the street/

24 rubriche
photo DALILA SLIMANI @ IFF MILANO photo assistance BENNI GIAMMARI @ IFF MILANO model FREDDY GOUEM anelli e bracciale PWC MILANO occhiali da sole BALENCIAGA tshirt e collane / archive

sun lovers/

occhiali da sole avveneristici, il dettaglio fa la differenza

a cura di Sofia Camilla Borgonovo

EMPORIO ARMANI mascherina a specchio

DIESEL plexi rosso con lenti a contrasto

ADIDAS mascheina in acetato blu

BALENCIAGA fashion mask cat

GUCCI fashion inspired con lenti colorate

25 rubriche
OFF WHITE p/e 2023 VETEMENTS p/e 2023 BALENCIAGA skin cat XXL MARINE SERRE stile ciclista BURBERRY marlowe

CHATTANDO/ styling di Francesca Goio

26 rubriche
sta scrivendo...
photo MARCELLO RAGUSO @ IIF MILANO photo assistance LUCA IMPERATRICE @ IIF MILANO anelli H&M t-shirt TEZENIS smart-phone APPLE

BARBIE GIRL/ styling di Noemi Preatoni

naturalmente rosa

27 rubriche
photo MARCELLO RAGUSO @ IFF MILANO photo assistance LUCA IMPERATRICE @ IFF MILANO model REBECCA SIRIA SCORDO sandali fucsia con tacco e plateau BERSHKA calze alte con logo NIKE occhiali cat-eye rosa BERSHKA bandana rosa PRIMARK mini abito chemisier in jacquard ZARA ciclisti rosa a costine TEZENIS

DENIM ADDICTED/

a cura di Noemi Preatoni

immergiti nella sfumature del jeans di giorno e di sera

BOTTEGA VENETA orecchini a boule con conchiglia lamé

DIESEL

cintura in denim indaco con bordi sfilacciati

DIESEL p/e 2023

BOTTEGA VENETA collana chain in argento starling e smalto azzurro occhiali da sole quadrati con lenti azzurre

DIESEL crop top con allacciatura a gancini sul davanti

DIESEL

borsa tote in denim azzurro con logo jacquard

DIESEL minigonna a vita bassa in denim con monogramma su tutto il tessuto

DIESEL sneaker alte in denim blu con motivo a monogramma all-over

28 rubriche

TOTAL NUDE/

a cura di Vittoria Macrì

i rosa come nuovi neutri

29 rubriche
CHRISTIAN DIOR p/e 2023 LOEWE p/e 2023 CRAIG GREEN p/e 2023 SAINT LAURENT p/e 2023 DRIES VAN NOTEN p/e 2023 HERMÈS p/e 2023 ZEGNA maxi bag in ecopelle con tracolla GIVENCHY passamontagna logato in jersey BALMAIN borsa a spalla con dettagli dorati

DAILY FANTASIES/

sbizzarrirsi in grafismi e stampe pittoriche

30 rubriche
a cura di Carlotta Laurenti VALENTINO borsa shopping le troisieme toile iconographe GIVENCHY p/e 2023 DIESEL borsa a spalla con maxi logo in rilievo FENDI shopper in visone blu con intarsio ribbon BALMAIN p/e 2023 LOUIS VUITTON zaino christopher mm

fattore mary jane what remains/

31 rubriche
photo MARCELLO RAGUSO @ IIF MILANO photo assistance LUCA IMPERATRICE @ IIF MILANO scarpe mary jane in vernice nere ZARA camicie / archivio

TOO HOT TO HANDLE/

a cura di Ilaria Gelormini

ALEXANDER MCQUEEN occhiali da sole a mascherina unisex in metallo color argento con lenti rosa

l’estetica ribelle di una fashionista in vacanza

bikini ricamato all’uncinetto in cotone incrociato con disegno Patrick

mules con tacco in denim lavato

32 rubriche
BLUMARINE p/e 2023 VIVIENNE WESTWOOD borsa tote yasmin tartan piccola JEAN PAUL GAULTIER choker con cristalli POSTER GIRL p/e 2023

la moda segue lo sbocciare della primavera a cura di Francesca Goio

VERDE SPERANZA/

33 rubriche
THE ATTICO minigonna con piume JEAN PAUL GAULTIER × LOTTA VOLKOVA buster in raso: JACQUEMUS borsa a spalla in cavallino le bisuo BOTTEGA VENETA sandali mule lido BOTTEGA VENETA occhiali da sole cat-eye FENDI cappello da baseball in tessuto tecnico verde acido FENDI p/e 2023

MAGNETIC BLACK/ a cura di Njomeza Krasniqi

34 rubriche
signori della notte ALEXANDER MCQUEEN p/e 2023 SAINT LAURENT p/e 2023 EMANUELLE KHANH occhiali da sole squadrati BOTTEGA VENETA stivaletti borchiati ROBERTO CAVALLI cintura in pelle GIORGIO ARMANI borsa ampia con tasconi

MATRIX/

storia o verità?

styling di Carlotta Laurenti

35 rubriche
photo ALESSIO GIANNETTA @ IIF MILANO photo assistance FEDERICA LARIA @ IIF MILANO make-up ANNALISA AMORESE @ MBA ACADEMY hair MARTA MAZZARINI @ MBA ACADEMY trench in ecopelle BERSHKA pantaloni a sigaretta PRADA sneaker bicolore OFF WHITE

SENSUAL SIDE OF BLACK/

36 rubriche
la seduzione e il suo lato oscuro BLUMARINE p/e 2023 BLUMARINE p/e 2023 DOLCE&GABBANA p/e 2023 DIOR doctor bag in pelle con doppio manico BULGARI orecchini a serpente
PRADA
BULGARI collana a serpente
borsa in pelle con logo

like a killer/ styling di Arianna Belotti

a gender murderer

37 rubriche
photo MARCELLO RAGUSO @ IIF MILANO photo assistance LUCA IMPERATRICE @ IIF MILANO make-up MARTA MAZZARINI @ MBA ACADEMY hair ANNALISA AMORESE @ MBA ACADEMY model GIOELE PATRONI @ BRAVE AGENCY total look ZARA guanti rossi in velluto/ archivio

rebel yell/ tra anfibi e total-black, berlin dna

a cura di Federica de Ceglie

38 rubriche
occhiali da sole sportivi RICK OWENS p/e 2023 ANNAKIKI jeans irregular split ALEXANDER MCQUEEN cintura skull in pelle EMANUELE BICOCCHI bracciale in argento con pendenti a croce BALENCIAGA stivali bulldozer con lacci HELIOT HEMIL carabiner box bag

glam in b&w/ snobismi

a cura di Vanessa Ricci

39 rubriche
sull’eterno contrasto SACAI p/e 2023 STELLA MCCARTNEY vestito in raso ALEXANDER MCQUEEN giacca crop con dettagli cut-out MIU MIU stivali infradito alti bianchi JACQUEMUS vestito nero la robe duna CHANEL borsa hobo nera con dettagli oro

LED Z/ find people your age

styling di Vittoria Macrì

photo DAVIDE VERDERAME @ IIF MILANO make up FEDERICA TAVERNA @ MBA ACADEMY hair RITA DELL’ORCO @ MBA ACADEMY model DIANA CHEDUYK @ 26 MODELS MILANO giacca monopetto maschile ZEGNA abito in rete metallica MIIA FONTE slip a vita alta INTIMISSIMI camperos scamosciati PRIMADONNA orecchini pendenti in metallo CRAM

40 rubriche

a cura di Verdiana Alberghini

41 rubriche
il corpo in evidenza tra reti e chiffon
BODY CONFIDENT/
OFF-WHITE p/e 2023 MAISON MARGIELA GCDS p/e 2023 VIVIENNE WESTWOOD collana di perle con logo DIESEL borsa nera con logo SAINT LAURENT p/e 2023

styling di Sofia Camilla

photo DALILA SLIMANI @ IIF MILANO

photo assistance BENNI GIAMMARI @ IIF MILANO

model GIOVANNA GALASSO @NO LOGO WOMEN

hair RITA DELL’ORCO @MBA ACADEMY

hair assistance FEDERICA TAVERNA @MBA ACADEMY

make-up ANGELA FRAGA @MBA ACADEMY

occhiali protettivi da luci UV ROCKRIDER

collana in plastica DDOS

gilet oversize JUBA personalizzato KALAFAKER

top bicolore STEFANIA NANNI

minigonna BENETTON

guanti e collant a rete / archivio

chocker con borchie DDOS

stivali al ginocchio con platform LAMODA

42 rubriche
Automaton/
Borgonovocyber emotion

uomo-bambino

styling di Sofia Camilla Borgonovo

43 rubriche
DUALITY/
photo DALILA SLIMANI @ IIF MILANO modello MIRKO BORGONOVO stivali con platform e borchie DEMONIA guanti in poliestere ZOCCOLAIO gonna plissettata VILA collant a rete / archivio

oh my biker!/

a cura di Sofia Ruzzon

VERSACE p/e 2023

biker jacket e sue evoluzioni night e day: i pezzi su cui puntare

SAINT LAURENT giacca biker corta in pelle con revers classico.

ALEXANDER MCQUEEN giacca biker corta con zip sulle maniche

CHLOÉ giacca biker in pelle di vitello bicolore con punti annodati sulle maniche

ROKH p/e 2023

SCHIAPARELLI p/e 2023

44 rubriche

THE BAGGIER THE BETTER/

a cura di Ginevra Loro

consigli di stile: osare

in

45 rubriche
BALMAIN p/e 2023 BALENCIAGA occhiali da sole mask butterfly LOUIS VUITTON pantaloni in denim lavato BALENCIAGA sneaker runner graffiti LOEWE maglia testurizzata con scollo a v DSQUARED2 collana con perline e charm logo DIESEL p/e 2023 una taglia più

NOWADAYS BOSS GIRL/

46 rubriche
a cura di Valentina Locatelli il capo sono io, ma mi metto comoda STELLA MCCARTNEY p/e 2023 GAUCHERE p/e 2023 THE ATTICO stivale cheope GAUCHERE cut-out wool jacket COPERNI swipe bag COURRÈGES the one bag

bossy casual/

styling di Ginevra Loro

eleganza oversize

photo ALESSIO GIANNETTA @ IIF MILANO

photo assistance FEDERICA LARIA @ IIF MILANO

make-up ANNALISA AMORESE @ MBA MILANO

hair MARTA MAZZARINI @ MBA MILANO

model DAMIANO BANZATO @ LOVE MODELS

camicia bianca oversize / archivio

cravatta regimental ZEGNA

pantaloni cargo con tasche ocra BERSHKA

sneaker CONVERSE × COMME DES GARÇONS

47 rubriche

INNOCENCE/ styling di Vanessa Ricci

make-up

hair

model DAMIANO BANZATO @ ILOVEMODELSMANAGEMENT

pantaloni beige GIORGIO ARMANI

balaclava H&M

canotta

borsa beige UNIQLO

48 rubriche
state of mind
photo ALESSIO GIANNETTA @ IIF MILANO photo assistance FEDERICA LARIA @ IIF MILANO ANNALISA AMORESE @ MBA ACADEMY MARTA MAZZARINI @ MBA ACADEMY bianca, manicotti bianchi e collana di perle / archivio

sguardo al passato

styling di Carlotta

49 rubriche
photo
make-up ANNALISA AMORESE
ACADEMY hair MARTA MAZZARINI @ MBA ACADEMY guanto semitrasparente in tulle CRISTIANO BURANI orologio color oro MICHAEL KORS bracciali color oro ZARA anelli color oro H&M
REMEMBER/ uno
Laurenti photo ALESSIO GIANNETTA @ IIF MILANO
assistance FEDERICA LARIA @ IIF MILANO
@ MBA

10 domande a intervista

SIMON cRACKER

PARTIAMO DAL NOME DEL BRAND. PERCHÉ SIMON CRACKER?

La pandemia ha insegnato loro a riassestare la scala di valori e priorità, a vivere alla (mezza) giornata.

Ma soprattutto li ha messi insieme sul progetto Simon Cracker, un brand indipendente e coraggioso costruito su una salda ideologia punk e sulla tecnica produttiva dell’upcycling. Nelle mani di Simone Botte e Filippo Biraghi, in tandem alla guida del brand, nulla si spreca e tutto si trasforma: scarti di lavorazione e giacenze di magazzino, smembrati, smontati, assemblati, ricuciti, imbrattati, siliconati, diventano prodotti rari di un crescendo creativo senza condizionamenti e targhe stagionali.

È Simone, grafico pubblicitario e stylist, a dare vita al marchio nel 2010, dopo una parentesi di vita londinese. Filippo si unisce a fine lockdown, innestando nelle collezioni la sua visione di giornalista e buyer di moda: “ho visto i vestiti di Simone e mi è venuta voglia di indossarli - racconta - il brand aveva già una sua identità e un suo pubblico, c’era da fare solo un passo verso l’establishment e su questo ci siamo messi a lavorare”. L’ingresso nel calendario ufficiale della fashion week milanese è stato praticamente automatico. Tuttavia il loro percorso procede orgogliosamente contromano sulla base di atteggiamenti e pensieri antagonisti: “l’anticonformismo, l’esigenza di un’identità unica e non allineata, la fuga dalle uniformi e dal pensiero ortodosso, la provocazione e il dileggio del sistema”. Oltre alla devozione per Vivienne

simone Non c’entra niente con i biscotti o forse sì. Cracker sta per crack, indica la rottura, che è il concetto da dove parte tutto. Il nostro processo creativo prevede il crack, lo smembramento di un capo o di un materiale originale e il successivo salvataggio nella rielaborazione estetica. filippo Già, per fare qualcosa di nuovo bisogna rompere qualcosa di vecchio. Un’idea che non è solo distruttiva, ma propedeutica alla creazione.

LO STILE SIMON CRACKER VIENE DEFINITO UN PUNK GENTILE. COSA VUOL DIRE ESATTAMENTE?

filippo L’idea che abbiamo comunemente del punk, ossia borchie, giubbotto di pelle, anfibi, cresta, non c’entra. Simon Cracker è un brand punk perché fa riferimento all’ideologia della trasgressione, alle tecniche dell’upcycling, al “do it yourself”, all’idea del patchwork, all’usare cose che già esistono e alla loro decontestualizzazione estetica. Ed è un punk tutto suo, perché mette insieme questa radice di rottura a un’estetica più gentile, quella delle tradizioni, della spontaneità, delle zie, delle nonne. Che, paradossalmente, nel mondo di oggi, dove vince chi grida più forte, creano sicuramente più disagio di un atto violento.

simone Il punk di Vivienne è un riferimento importante, però di base l’ispirazione la prendiamo per la strada, i parenti, le persone del quartiere, le “zdore”… ogni nostra collezione si chiama col nome di una zia, di una nonna, di un nonno. E poi ci sono i bambini che sono tantissimo punk, con il loro pensiero pulito, le risposte non filtrate, ancora incontaminati da quello che succede attorno. Questo è il nostro approccio. Spesso ci scambiamo vecchie foto di famiglia o quelle di gruppo con i travestimenti di carnevale e da lì partiamo con nuove suggestioni gentili e autentiche.

di redazione stylist

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PER FARE QUALCOSA DI

NUOVO BISOGNA ROMPERE

QUALCOSA DI VECCHIO

51 cRACKER

QUAL È IL MESSAGGIO DELLE VOSTRE COLLEZIONI E A CHI LO INDIRIZZATE?

simone Messaggi ne abbiamo talmente tanti che ogni volta dobbiamo fare un lungo lavoro di filtro. Li inviamo a chiunque sia allineato mentalmente con noi, a chi sceglie di utilizzare i nostri vestiti. Non crediamo nei target classici che si studiano a scuola: età, sesso, potere d’acquisto… filippo I nostri messaggi ricorrenti sono la creatività, la ribellione, e soprattutto l’obbligo morale di fare meno danni possibili all’ambiente producendo abiti. E poi c’è il grande principio dell’anti spreco: noi applichiamo alla moda il detto popolare “del maiale non si butta via niente”. Recuperiamo tutto, anche ciò che resta a terra dopo una giornata di lavoro, a fine mese assembliamo “il raccolto” pezzo per pezzo, come un puzzle, creando il capo più irripetibile, l’“End of the day”. L’upcycling è la nostra alternativa a un sistema produttivo ormai obsoleto e dannoso per noi e per il pianeta. I capi sono tutti unici o riproducibili in piccole quantità, ma sempre in maniera artigianale e sostenibile. A chi ci rivolgiamo? Alle persone che condividono un certo modo di pensare a prescindere dall’età, dal sesso, dalla disponibilità economica. Noi facciamo vestiti, poi chi vuole se li mette.

simone Esatto, a volte giochiamo anche sul nome dei capi: il “gonnalone”, la “pantagonna”, così azzeriamo qualsiasi condizionamento, anche quelli lessicali.

COME VI DIVIDETE I COMPITI?

AVETE DEI RITUALI?

simone Tra i ruoli ormai non c’è più confine. Abbiamo provato ad assegnarci delle mansioni, ma non siamo riusciti a rispettarle. Anche nel processo creativo strutturiamo la storia e procediamo insieme.

filippo Simone è un po’ un solitario nella creazione, ma io sono riuscito a incunearmi e oggi tutto arriva da uno scambio, da uno stato d’animo condiviso. Diciamo che lui cuce di più i capi e io la storia.

simone Rituali… può essere considerato un rituale l’urlarci da una stanza all’altra frasi e titoli di film che ci fanno ridere? Citiamo spesso la Sora Lella, per esempio. Una delle sue battute più classiche è diventata persino il nome di un vestito pieno di toppe con ciliegie, l’“Annamo bbene dress”.

52 intervista . .

LA COSA PIÙ DIFFICILE DEL VOSTRO LAVORO E LA SODDISFAZIONE PIÙ GRANDE?

simone La cosa più difficile è stare dentro un sistema moda che è vecchio, cristallizzato negli anni Ottanta, dove rivalità e liti sono all’ordine del giorno. Stare nel calendario ufficiale, per dirne una, è un onore ma anche un disagio: esistono formati uguali per tutti, all’interno dei quali noi facciamo fatica a stare, perché siamo più astratti, diversi. Ci sentiamo gli strani, però poi ci diciamo che strano è chi fa una sfilata sotto le piramidi, presentando una linea di felpe e vestiti neri in tempi di crisi, di guerra e post pandemici. Noi non abbiamo bisogno della location perché comunichiamo attraverso i vestiti, che sono dei manifesti e parlano da soli. filippo Ci muoviamo paradossalmente in un contesto conservatore e noi con i nostri principi, con la nostra essenza è come se fossimo un quadrato che sta dentro a un cerchio, con gli spigoli che escono. Teniamo alla nostra filosofia, alla verità, siamo contro i filtri e gli artifici, la difficoltà più grande, oltre a quella di autofinanziarci, è essere capiti. Che è poi anche la soddisfazione più importante. Infatti siamo molto grati ai buyer, ai giornalisti, alle stylist che comprendono a fondo e credono nel nostro lavoro.

UN PERSONAGGIO DELLA MODA CHE VI HA ISPIRATO?

filippo Potrei dire Martin Margiela, Rei Kawakubo, Anna Piaggi, Diana Vreeland, ma in cima alla lista c’è senza dubbio Vivienne Westwood. In tempi diversi entrambi abbiamo guardato a lei per il punk, l’anticonformismo, l’attivismo, le provocazioni, l’approccio fanciullesco ai vestiti e anche perché è stata la prima a fare upcycling negli anni Settanta. La perdita di Vivienne per me personalmente è stata devastante, gli amici mi hanno addirittura preso in giro, mi è venuto a mancare un riferimento importante, una maestra. Abbiamo dedicato a lei la collezione dello scorso gennaio e la cosa ha avuto un seguito: un giornale ha chiesto proprio a noi di scrivere una lettera aperta a Vivienne, il testo ha commosso l’ufficio stampa, che ci ha voluti alla commemorazione ufficiale a Londra.

simone Ecco, poco fa parlavamo di soddisfazioni, questo episodio va sicuramente inserito nella lista, accanto ad altri piccoli e grandi riconoscimenti che noi cuciamo insieme e diventano quella mega vela che fa andare avanti le cose.

IL VOSTRO RAPPORTO CON LA MUSICA?

simone Senza musica non si crea. Facciamo proprio delle playlist, una cagnara, da Paola e Chiara a Joy Division, da Einstürzende Neubauten a Harry Styles. La musica ci dà forza, non riusciamo a creare immersi nel silenzio.

filippo La musica è indispensabile, io sono figlio degli anni Ottanta, quello del “the look of music and the sound of fashion”. Tra moda e musica c’è un lungo dialogo avviato negli anni Sessanta, un legame indissolubile.

53 intervista . . .

ULTIMAMENTE LA MODA SEMBRA AVER STERZATO VERSO UNO STILE PIÙ CLASSICO, SOBRIO, LONTANISSIMO DA SIMON CRACKER. COSA NE PENSATE?

simone Non crediamo nella moda sobria, se non ci si diverte guardando una sfilata viene meno il senso dello show.

filippo Credo che la sobrietà e il minimalismo oggi siano concetti che arrivano poco alle persone, se voglio indossare una cosa semplice so già dove andare a prenderla e senza investimenti eccessivi. La moda deve creare ciò che non c’è, fornire spunti, stimoli, deve vendere sogni.

PROGETTI FUTURI? COLLAB POSSIBILI?

simone Ultimamente siamo stati impegnati in un progetto molto interessante con Roberta Valentini a Brescia: un pop up all’interno della sua boutique Boysloft, dove abbiamo mostrato come lavora il nostro team, customizzando i capi dei clienti. Ci piacerebbe replicare l’esperienza e dare ancora più struttura al nostro racconto, trovando aziende che si lascino contaminare dalla visione creativa del riuso. Non per diventare uno dei tanti brand della loro scuderia, ma per contribuire a rimettere in circolo a modo nostro il surplus, le loro giacenze di magazzino.

filippo Per quanto riguarda più strettamente le collab potremmo muoverci in direzione di Saiwa e di qualcuno che fa cracker... Scherzi a parte, i cobranding che ci interessano esulano davvero dal mondo della moda, una Coop, un Lidl, partner inaspettati, in modo da generare nuove idee e fare emergere i capi in maniera più originale. La scorsa stagione abbiamo lavorato con Jamie Reid, art director dei Sex Pistols: ci ha donato alcuni capi del suo brand Ragged Kingdom, da noi trasformati nei pezzi che hanno chiuso la sfilata. È stato molto stimolante.

UN CONSIGLIO AI GIOVANI CHE SOGNANO DI LAVORARE NELLA MODA?

simone Non c’è spazio per tutti, quindi occorre procedere senza perdere la visuale, cercando il modo di distinguersi, il proprio modo per arrivare al successo. E crederci, crederci sempre, anche quando le cose sembrano mettersi male.

filippo Aggiungo che bisogna avere radici forti, sapere sempre cosa si sta facendo e di cosa si sta parlando, perché uno dei mali della moda di oggi è il pressapochismo, il cialtronismo. La consapevolezza di un progetto è quello che lo rende solido. E poi suggerisco di non prendersi troppo sul serio, di ridere di se stessi, di riscoprire quell’ironia che si è persa dentro Whatsapp. Leggeri, ma preparati e competenti.

54
. . . intervista

53

54 – 57

55
Simone Botte e Filippo Biraghi, alias Simon Cracker. Immagini dalla passerella “In Teoria”, p/e 2024.
intervista
Photo Nick Soland

T R I P

56 tendenze
di Verdiana Alberghini, Silvia Garruto e Valentina Locatelli Bryan Lewis Psilocybin Mushrooms (2 Caps Onset)
Loewe p/e 2023 Topseeturvy p/e 2022 Kuly.bel p/e 2020
B&B Italia Group Serie Up, Gaetano Pesce

Gummy FEELING

58 tendenze di
e
Carlotta Laurenti, Ginevra Loro
Vittoria Macrì
Jacopo Foggini Gillda B Artemide Stellar Nebula
59
Diane Pernet To Be Honest Gucci Vintage Miu Miu p/e 2022 Lobke Beckfeld and Johanna Hehemeyer-Cürten Sonnet155 Louis Vuitton Resort 2024

THE MOVEMENT

60 tendenze
Iris Van Herpen Molly Goddard Borsa con rouche Zahara Martinelli Luce Cono di Noemi Preatoni, Vanessa Ricci e Rebecca Siria Scordo

THE MOVEMENT

61 tendenze
Natasha V Ferragamo Mule Elina Erik and Martin Demaine Avant-Garde Paris Pierre Paulin Seduta Dos à dos
62
Brooke Callahan Collana con pendente a fiore Santa Marta Brothers 14 Borsa a mano ricamata Décolleté Medusa

A STATE OF BLISS

63 tendenze
Schiaparelli Abito dipinto Gaetano Pesce Vaso Indian Summer

di Sofia Camilla Borgonovo, Ilaria Gelormini e Sofia Ruzzon

Gaetano Pesce Vaso in resina

Who Decides War Jeans con strappi a contrasto

64
Tom Dixon Lampada da terra Raiffe Borsa di vetro
65 tendenze heartbeat
Demonia Cult Stivali in pelle vegana Rush,RaijaJokinen 2008
Aleksandr
Kuskov
Cuore di vetro
Wolford
Collant blu
Raija Jokinen Maglietta In Pouch
× Mugler
Chiharu Shiota Uncertain Journey, 2020
66 anteprima
a cura di Sofia Camilla Borgonovo
Fantasy/
RICK OWENS COLLINA STRADA MARINE SERRE DILARA FINDIKOGLU

outfit immaginifici e creature futuristiche

67 autunno inverno 2023-2024
MOWALOLA THOM BROWNE ANDREAS KRONTHALER × VIVIENNE WESTWOOD WILLIE NORRIS × OUTLIER

drama style/ a cura di Vanessa Ricci

68 anteprima
ERDEM PARSONS BFA THOM BROWNE HELIOT EMIL

colpo di scena: dieci look spettacolari

69 autunno inverno 2023-2024
HARRIS REED DOLCE & GABBANA SIMONE ROCHA FASHION INSTITUTE OF TECHNOLOGY MITHRIDATE
70 anteprima
MIU MIU HUI GCDS
Y PROJECT
No legs hidden/ a cura di Ginevra Loro
FERRAGAMO

gambe in vista su tutte le passerelle

71 autunno inverno 2023-2024
VALENTINO
ANN DEMEULEMEESTER VALENTINO
MICHAEL KORS MARRAS
72 anteprima
a cura di Valentina Locatelli WOWNESS/
WILLIE NORRIS × OUTLIER COMME DES GARÇONS SIMONE ROCHA MATTY BOVAN HARRIS REED

volumi super, décor shock. gli eccessi che piacciono

73 autunno inverno 2023-2024
NINA RICCI MONCLER GENIUS THOM BROWNE CHRISTIAN SIRIANO
NOIR KEI NINOMIYA

ON CHECK/ a cura di Rebecca Siria Scordo

74 anteprima
SAINT LAURENT NEHERA CHRISTIAN DIOR ALBERTA FERRETTI STELLA MCCARTNEY

la regola del clan: osare con quadri e tartan

75 autunno inverno 2023-2024
ADEAM KOLOR BURBERRY BURBERRY ETRO KOLOR
76 anteprima a cura di NEW
PUNK/

il ritorno del punk in passerella

77 autunno inverno 2023-2024
CELINE MAISON MARGIELA VAQUERA

a

cura

di

Ilaria Gelormini too sexy for this world/

78 anteprima
GCDS ROBERTO CAVALLI DIESEL MARCO RAMBALDI GUCCI

real girlboss never gets cold

79 autunno inverno 2023-2024
VERSACE PHILIPP PLEIN ALBERTA FERRETTI DSQUARED2 BLUMARINE

CRUELLA VIBES/

80 anteprima
a cura di Vittoria Macrì DILARA FINDIKOGLU STELLA MCCARTNEY TOVE

pellicce sfrontate in bianco e nero

81 autunno inverno 2023-2024
DEL CORE SCHIAPARELLI
DOLCE & GABBANA

after party

photographer

MATTEO VETRANO

stylist

GIULIA TIRABOSCHI

make-up

DOMENICO MILONE

hair

ALESSIA CASTAGNA

model

GIGI

82
abito nero smanicato / archivio stivali da pioggia BOTTEGA VENETA collana e orecchini SANTA MARTA BROTHERS 14
84
mini abito in mohair CRISTIANO BURANI gonna argentata, borsa e collier / archivio stivali verdi SANTA MARTA BROTHERS 14
86
blazer in tessuto fil coupé e gonna a palloncino / archivio stivali da pioggia BOTTEGA VENETA
88
collana e orecchini SANTA MARTA BROTHERS 14

CRISTIANO BURANI

89
minigonna

NIGHT LIFE

photographer

GINEVRA LORO

stylist

GINEVRA LORO

make-up and hair

ILARIA GELORMINI

models

ALICE GARGIULLO, FAUSTE JUSKAITÈ, GAIA MEDUSA, BIANCA PUGLIESE, OSCAR ZOTA

90
camicia BRUNELLO CUCINELLI gonna micro H&M anfibi DR. MARTENS borsa a spalla PRADA occhiali da sole H&M calzini e orecchini / archivio abitino, cintura e anelli / archivio sandali PULL & BEAR pochette GUCCI occhiali da sole H&M
93
t-shirt, pantaloncini, sneaker e calzini / archivio
94 slip e calzini / archivio anfibi DR. MARTENS
95
96
occhiali da sole H&M canottiera rosa DOLCE E GABBANA pantaloni ZARA infradito MANGO borsa a spalla FURLA collana e orecchini / archivio

canottiera, jeans oversize e collane / archivio marsupio SUPREME sneaker NIKE

SONY occhiali da sole H&M

cuffie

IN THE CLOUDS

photographer

CACTUS PRODUCTION

stylist

VALENTINA LOCATELLI

hair

VALENTINA LOCATELLI

model

ALESSIO BERTOLLO

98

gilet blu INVICTA maglioncino smanicato NARACAMICIE pantaloni classici grigi / archivio

100
giacca bordeaux / archivio pantaloni FRED PERRY
101
camicia azzurra e camicia a righe bianche e bordeaux NARACAMICIE pantaloni FRED PERRY
102
camicia bianca classica NARACAMICIE gilet nero e pantaloni classici grigi / archivio

gilet beige INVICTA pantaloni classici grigi / archivio

103
104
camicia bianca con taschino NARACAMICIE collane / archivio
105

CYBER VINTAGE

photographer

RAFFAELLA RUSCIANO

stylist

VITTORIA MACRÌ

make-up and hair

YULIA FEDOTOVA

models

HUIJIE CHEN, MATHEUS HAVA

106
blusa trasparente INTIMISSIMI pantaloni con lavorazione ELISA THIAM gilet a maglia, occhiali da sole e décolleté / archivio
108
coprispalle crop plissettato ELISA THIAM camicia classica / archivio pantaloni con lavorazione RUGGIERO DI TOMA anfibi DR. MARTENS
109
giacca maschile con lavorazione RUGGIERO DI TOMA collant CALZEDONIA camperos bassi BERSHKA

SINISTRA • dolcevita crop e gilet plissettati ELISA THIAM pantaloni con lavorazione RUGGIERO DI TOMA cravatta e mocassini / archivio DESTRA • gilet a collo altro RUGGIERO DI TOMA

camicia oversize STRADIVARIUS collant CALZEDONIA occhiali da sole / archivio mocassini platform OBSEL

110
camperos bassi BERSHKA collant CALZEDONIA

SINISTRA • trench double face / archivio jeans skinny LEVI’S calze in spugna NIKE mocassini uomo / archivio

DESTRA • trench double face / archivio blusa trasparente INTIMISSIMI calze a rete CALZEDONIA mocassini platform OBSEL

113

INNER SELF

photographer

MILA. F

stylist

ARIANNA BELOTTI

make-up and hair

Caterina Centrone

models

ALEX, SELINA POPA

114
bralette nera in pizzo CALZEDONIA choker nero con fiore ZARA
116
vestito con ricamo in pizzo nero ZARA guanti tulle nero MANGO
117
camicia da notte in tulle con ricami in pizzo YAMAMAI guanti tulle ZARA collana con croce gioiello H&M parigine / archivio
118
vestito nero lungo e corsetto con inserti in pizzo nero ZARA guanti neri in velluto SHEIN
119
vestito nero a fascia e sandali neri ZARA copricapo in rete da pesca nero / archivio

photographer

MARILINA SALLUSTIO

stylist

FRANCESCA VOLPE

make-up and hair

VICTORIA BARS

model

PAOLO STEPH

my generation

120
total look
ZARA
sneaker NIKE orecchini oro a cerchio / archivio pantaloni e canottiera nera ZARA blazer / archivio
123
pantaloni neri ZARA collane e orecchino con fiocco / archivio piumino azzuro con monogramma DIOR gonna di jeans e sneaker ZARA calzini NIKE maglietta, bermuda di jeans e sneaker ZARA cravatta / archivio calzini NIKE

photographer

VANESSA RICCI

stylist VANESSA RICCI

make-up and hair

MICHELA TAGLIABUE

model GIULIA LOCICERO

in connection

126
top e reggiseno / archivio gonna ZARA collana SHEIN
128
pareo e stivali / archivio manicotti TERRANOVA costume CALZEDONIA
129
130 abito a salopette H&M
maglione / archivio costume SHEIN gonna BERSHKA
132
costume CALZEDONIA
133
top con maniche lunghe traforate, gonna a pieghe e stivali / archivio

ANDREA BATILLA temi e trend. dove va la moda?

134 secondo me di
redazione stylist

Andrea Batilla di moda ne sa parecchio.

Sull’argomento ha già pubblicato tre libri e un quarto è in arrivo. Nulla di strano per uno che in questo mondo ci è praticamente cresciuto.

“Mia madre - racconta - era ed è una modaiola all’ultimo stadio. Sin da piccolo mi portava con lei a fare shopping nelle boutique di Viareggio. In casa c’erano riviste che sfogliavo affascinato; chissà, forse speravo che un giorno la moda mi avrebbe strappato alla provincia”. Approdato a Milano

nei primi anni Novanta, entra nel vortice di sogni, promesse e colpi di scena che è il made in Italy in quel momento: “c’era una percezione molto alta della moda - ricorda - le persone spendevano tanti soldi nei vestiti. E Milano era il posto magico dove tutto succedeva”.

Sa prendere l’onda: è ricercatore tessile da Romeo Gigli, Bottega Veneta e altri marchi di prestigio, dirige la scuola di moda dello Ied, tiene corsi di formazione aziendale, fonda un magazine indipendente, Pizza, e collabora come brand strategist con molti nomi del settore. La pandemia lo avvicina ai social e oggi i suoi commenti alle fashion week sono moltiplicatori di like su Instagram. Ne emergono riflessioni affilate e lo sdegno verso vizi diffusi: «della moda - dice - detesto personalismi, i narcisismi, certo analfabetismo e l’improvvisazione». Intanto punta su TikTok, per confrontarsi con la Gen Z. A chi, se non a lui, avremmo potuto chiedere di decodificare i segnali e indicarci la direzione che sta prendendo oggi la moda. Ce lo ha spiegato così.

DOVE STA ANDANDO LA MODA, QUALI SONO I TEMI AL CENTRO ULTIMAMENTE?

Un orientamento molto forte è il “quiet luxury”, il lusso discreto, minimale. Non ne parlava più nessuno, poi improvvisamente l’attenzione di media, buyer e clienti finali si è spostata dai brand della super moda, come Gucci o Balenciaga, molto radicati nella cultura dello streetwear, a quelli che non lo sono per niente, che usano semplicemente il prodotto e il suo valore intrinseco come mezzo di comunicazione. Vedi Loro Piana, che non fa sfilate e non ostenta loghi né designer. La tendenza corrisponde anche a una richiesta di mercato precisa: i big spender sono stanchi di comprare centinaia di sneakers a mille euro il paio, gli uomini stanno tornando alle scarpe stringate e le donne alle borsette senza logo. Del resto sono dinamiche semplici: ci troviamo in un quadro sociopolitico di ultra crisi e in questi momenti i consumatori cercano beni rifugio. È interessante osservare che moltissime collezioni del prossimo inverno si sono allineate velocemente, talvolta goffamente, al nuovo stile, ma reggerà solo chi quel gusto ce l’ha nel DNA.

QUINDI LO STREETWEAR È MORTO?

Non è morto. Il problema è che da Virgil Abloh in poi, il trend ha nutrito anche marchi del lusso che con lo streetwear hanno poco a che fare, si è creata quindi una saturazione di offerta sul mercato. Tuttavia credo che non si smetterà di vendere le sneakers, forse calerà la quota del lusso, ma brand come Nike continueranno ad andare benissimo per la loro strada.

LA MODA SEMBRA AVER RIFLETTUTO MOLTO ANCHE SUL TEMA DELL’INCLUSIVITÀ. A CHE

PUNTO SIAMO CON LA BODY POSITIVITY E IL GENDER FLUID IN PASSERELLA?

Salutiamoli perché se ne sono andati così come sono arrivati. È un argomento complesso. La moda è uno strumento che si occupa di osservare gli indici di cambiamento, quindi ti dice in questo momento è interessante riflettere su questa o quella tematica. Negli ultimi anni l’idea dell’inclusione si è rivelata molto centrale a livello sociale e la moda ha analizzato e raccontato molto bene l’istanza, accendendo un bel faro. Ma la questione dell’inclusività è un problema etico, sociopolitico, che non può essere risolto sulle passerelle. Il discorso è stato sollevato, cavalcato an-

135 secondo me . . .

che a livello di comunicazione, ha generato contenuti, ma non tutti i brand se ne sono appropriati definitivamente, rendendolo strutturale, come hanno fatto Gucci o Valentino, per citarne un paio. È stato un racconto dei tempi, l’importante è che ora non se ne perda il valore.

.

DALL’INCLUSIVITÀ ALL’ESCLUSIVITÀ. NON TROVI CHE I BRAND SI STIANO MUOVENDO VERSO POSIZIONI DECISAMENTE ELITARIE?

Sì, e si tratta di un fenomeno in atto da molto tempo, accentuatosi con la crisi. Quando il mercato si contrae il prezzo medio si alza, si vende meno, ma si guadagna lo stesso. Sono strategie a brevissimo termine che le imprese mettono in atto per tenere sotto controllo i fatturati, per far sembrare che le cose stiano andando bene. Le stanno adottando un po’tutti, ma in realtà possono permettersele solo i brand del segmento super lusso, per i quali l’aumento dei prezzi non ha ripercussioni sulla domanda.

SI DICE ANCHE CHE I RINCARI SIANO GIUSTIFICATI IN PARTE DA PRODUZIONI PIÙ GREEN E QUINDI PIÙ ONEROSE. LE IMPRESE STANNO FACENDO SUL SERIO CON LA SOSTENIBILITÀ?

La sostenibilità è un altro tema complicato. In generale ci sono delle aziende che lo stanno affrontando in maniera molto profonda e strutturata, e altre che lo usano come leva di marketing. In realtà penso che un brand per essere davvero sostenibile non dovrebbe esistere: non produco, non inquino. Paradossi a parte, credo che il problema riguardi solo marginalmente il mercato del lusso (produce meno e tendenzialmente in Paesi occidentali), ma che coinvolga pesantemente il fast fashion. La soluzione sarebbe una sola: smettere di comprare compulsivamente nelle catene low cost.

RESTANDO IN TEMA AMBIENTALE, NON TROVI SIA UNA CONTRADDIZIONE MUOVERE MEZZI, COSE, PERSONE ATTORNO AL MONDO PER LE SFILATE PRE-FALL E RESORT? ABBIAMO DAVVERO BISOGNO DI TUTTE QUESTE COLLEZIONI?

Fare sfilate in giro per il mondo, produrre migliaia di eventi e collezioni sono scelte che servono per due motivi: nutrire di contenuti i social e arrivare in maniera fisica dentro i mercati di interesse. Prendiamo per esempio la sfilata di Dior a Mumbai: sarà stata sicuramente dispendiosissima dal punto di vista economico e avrà avuto il suo impatto ambientale, tuttavia la scelta dell’India ha un suo perché. Gli indiani, per un problema culturale, hanno sempre evitato di comprare la moda a casa loro, ma ora lo stanno superando e i brand del lusso sono tutti pronti ad aprire negozi sul posto. Sanno bene che tra quel miliardo e mezzo di persone ci sono tantissimi straricchi. Evitabili, secondo me, sono invece gli eventi su mercati impossibili, ricordo Chanel a Cuba, oppure in luoghi improbabili, che soddisfano solo la vanità di designer e proprietari dei brand. Trovo tutto questo profondamente “disgraceful” nel senso americano del termine, però ci guadagnano tutti: giornalisti e i buyer invitati, la gente che guarda e trova divertente. Non c’è quasi nessuno che dica basta, smettetela di usare tutti questi aerei, parlate bene e razzolate male.

136 secondo me . .

IL SECOND HAND SARÀ UNA REALE ALTERNATIVA DI CONSUMO AL LUSSO E AL FAST FASHION NEI PROSSIMI ANNI?

Il mercato del vintage sta aumentando quantitativamente in tutto il mondo, per tutte le fasce di prodotto e di età, e questo è molto positivo per l’ambiente. Il pre-loved sta tornando a essere talmente cool che moltissimi brand, anche del lusso, si stanno strutturando per rivendere i propri prodotti, controllando così la distribuzione del marchio e recuperando quella fetta di clientela persa nella corsa verso l’esclusività di cui parlavamo.

QUAL È OGGI IL RUOLO DEI DIRETTORI CREATIVI, RITIENI ABBIANO UNA DATA DI SCADENZA?

Certo che ne hanno una, sono come gli allenatori del calcio, appena c’è una criticità vengono mandati via. La loro identità arriva a coincidere talmente tanto con quella del brand, che se le cose si mettono male si cambia. Il gruppo Kering, per esempio, è molto bravo a voltare pagina periodicamente, puntando spesso su nomi sconosciuti al pubblico, con un atteggiamento che definirei “disruptive”. A dire il vero ha fatto un’eccezione con Demna dopo lo scandalo della campagna con bambini, peluche e oggetti bondage. Il designer ha infatti conservato il suo posto e non si è capito esattamente perché. Da LVMH, invece, sono più restii ad affrontare il cambiamento: quando un direttore creativo lascia o scompare, come nel caso di Virgil Abloh, loro cercano un erede, una persona che vada in continuità e non in discontinuità rispetto al predecessore. E questo è interessante anche per capire le dinamiche aziendali, la risposta ai problemi.

PARLIAMO ALLORA DEI GIOVANI TALENTI CHIAMATI DAI GRANDI GRUPPI ALLA DIREZIONE ARTISTICA DI IMPORTANTI MAISON. COSA NE PENSI?

La scelta dei direttori è una questione critica. Purtroppo tante delle recenti investiture sembrano essere state fatte in maniera superficiale, privilegiando gli amatissimi dalla stampa e le superstar del web senza una preparazione adeguata. E infatti molti progetti si stanno rivelando estremamente fragili, fallimentari.

COME SE LA PASSANO, INVECE, GLI EMERGENTI INDIPENDENTI IN ITALIA?

Benino, stanno ottenendo abbastanza visibilità all’interno del calendario ufficiale, ma dire che il sistema li sostenga convintamente è troppo. Nei concorsi italiani destinati ai giovani talenti, per esempio, premi in denaro sono nettamente inferiori a quelli francesi. Nel nostro sistema ci sono delle resistenze culturali. Per dire: a Londra, durante la pandemia, sono stati raccolti circa 20 milioni di sterline per fondi destinati agli emergenti; in Italia la somma si aggirava attorno ai 50mila euro. Eppure i nuovi designer servono al cambio generazionale, sono necessari alla moda italiana, che qualcosina dagli anni Cinquanta a oggi l’ha detta e ha ancora molto da raccontare.

QUALCHE OPINIONE A RAFFICA SULLE ULTIME FASHION WEEK…

La roba più bella che ho visto di recente è stata Bottega Veneta, stanno facendo un lavoro incredibile con l’artigianato italiano. Apprezzo sempre molto il lavoro di Pierpaolo Piccioli con Valentino, anche se ultimamente mi sembra un po’ in rallentamento. Interessante Magliano, talento in forma pura.

Un sì anche a Giorgio Armani, soprattutto l’uomo. No, invece, alla collezione di Balenciaga dello scorso marzo, sembrava fatta con la forza.

COSA O CHI VORRESTI VEDERE SULLE PASSERELLE DI MILANO A SETTEMBRE?

Vorrei vedere degli italiani giovani e bravi da Moschino e Trussardi. Non per campanilismo, ma perché penso che l’heritage di questi brand sia talmente radicato in certe specificità della cultura italiana, che possa risultare veramente incomprensibile per uno straniero. Poi mi aspetto che Milano sia molto più interessante di Parigi, come è già successo a febbraio; peraltro ci saranno una serie di “prime volte”, tra cui l’attesissima di Sabato De Sarno da Gucci. E poi vorrei che la fashion week durasse non tre giorni ma sette, per dare a tutti lo spazio che meritano, ci sono molte presentazioni di giovani bravi che vengono ignorate a causa della costruzione del calendario.

137 secondo me . . . . .

des_phemmes

Salvo Rizza, nato in Germania nel 1989, ma siciliano di origini, è il creatore di Des_Phemmes. Dopo il diploma in Fashion Design all’Istituto Marangoni di Milano, vola a Parigi ed entra nel team di Giambattista Valli. Successivamente lavora come designer freelance per brand di lusso, tra cui Agnona, Max Mara ed Emilio Pucci. Maturata una significativa esperienza tra alta moda e prêt-à-porter, nel 2019 getta le basi del progetto Des_Phemmes, puntando su uno stile “effortless” e contemporaneo, che supera gli stereotipi di femminilità. La sua rilettura della moda mette al centro ‘90s, con riferimenti alla fotografia di Corinne Day e Juergen Teller, e al glamour di quel decennio. Elementi chiave sono la commistione innovativa dei linguaggi tra quotidiano e couture, la ricerca dei materiali e un uso espressivo del colore.

138 talenti
di Sofia Camilla Borgonovo
Photo: Courtesy of press office

lessico familiare

Sul progetto Lessico Familiare lavorano il designer Riccardo Scaburri, il sarto Alberto Petillo e la magliaia Alice Curti. Il brand upcycled, il cui nome si ispira al celebre romanzo di Natalia Ginzburg, nasce nel 2020 in piena quarantena, dalla creazione di collage fatti in casa tra vecchi indumenti, tende, asciugamani, tovaglie. I capi sovradimensionati e one-season vengono fotografati dapprima tra coinquilini, e poi su Benedetta Barzini. Man mano la collezione prende corpo fino a debuttare a Who is on Next? 2022, dove si guadagna un posto sul podio. Da lì il percorso continua tra abiti sostenibili, eventi e performance, approdando sulle pagine di numerosi giornali, tra cui Vogue, I-D, Elle e NSS. Costanti del processo creativo sono l’handmade e la non riproducibilità: ogni capo è unico e racconta una storia intima e quotidiana, come nelle migliori pagine di letteratura.

139 talenti
di Silvia Cristina Garruto Photo: Alessandro Raimondo; Styling: Riccardo Terzo

magliano

Luca Magliano, classe 1987, cresce in provincia di Bologna e studia alla L.UN.A, Libera Università delle Arti. La prima esperienza lavorativa, “breve ma significativa”, è da Alessandro Dell’Acqua, dopodiché inizia il suo processo di crescita. Nel 2017 partecipa e vince il premio di Vogue “Who is on Next?”, l’anno dopo sale in passerella a Pitti Immagine Uomo, con una collezione che cattura l’attenzione di un pubblico internazionale. Nel 2019 è direttore creativo da Grifoni, poi si dedica completamente al brand Magliano. Cresciuto nella patria italiana dell’underground e del fermento culturale, il designer convoglia nella sua visione estetica istanze sociali, riferimenti alla cultura gay, suggestioni letterarie e cinematografiche, rimandi alla classicità. Nel 2023 è finalista all’LVMH Prize, aggiudicandosi il premio Karl Lagerfeld ex equo con il brand ucraino Better.

140 talenti
Photo: Courtesy of press office. Foto di Luca Magliano: Jacopo Benassi di
Vittoria Macrì

setchu

Satoshi Kuwata, designer giapponese, ha viaggiato a lungo e lavorato per il mondo prima di fondare Setchu, un progetto personale che sin da bambino sognava di realizzare. Il nome dell’etichetta, come spiega spesso nelle interviste, deriva da “Wa-Yo-Setchu”, un termine che indica la fusione di elementi orientali e occidentali. Kuwata intreccia infatti i retaggi della cultura giapponese, come le tecniche ispirate all’origami e al kimono, a un’estetica e un approccio internazionale, disegnando capi minimal, funzionali, di forte impronta sartoriale, realizzati di preferenza con materiali green. Vincitore dell’edizione

2022 di “Who is on Next?” e dell’LVMH Prize 2023, il designer ha costruito il suo curriculum da Givenchy, Edun, Kanye West, Gareth Pugh e presso H.Huntsman and Sons, prestigiosa sartoria londinese di Savile Row.

141 talenti di Francesca Volpe
Photo: Courtesy of press office

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