CollageTag #3 Care 07.2021

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COLLAGE

#3 08.2021

TA G

CRISTALLOTERAPIA INTERVISTA A GILBERTO CALZOLARI


in copertina: Stranded and Stoned, Jonathan Niederbrunner in quarta: Healing, Giorgia Tasso

Direction CATERINA DI BERT Vice Direction ANDREA REIS Production Management, Art Direction and Design

Questo magazine è stato realizzato all’interno del corso di Fashion Styling, anno 2018/2019 presso la MKS, Milano Fashion School. I contenuti sono di proprietà degli studenti e della scuola e per il loro utilizzo, buona norma vuole che venga richiesta l’autorizzazione scritta dei proprietari. Finito di impaginare nel mese di agosto 2021. Per informazioni: Backstage Service srl, via Santa Marta 18, 20123 Milano www.backstageservicegroup.com info@mksfashionschool.com

VALENTINA ROSSINI Fashion Coordination DINALVA BARROS Editorial Coordination ELENA AZZOLA Trend Coordination ANNA CASIRAGHI

®


3 # sommario

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Cristalloterapia

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cover story

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Earthy Mood, Pastel Essence, All Colours, B&W Contrast

beauty

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rubriche

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A Natural Bond, NOrmality,, Let Me Out!, Pleasure of Contact tendenze

Au bord du lac, Taking Care of Each Other, Taking Care of Ourselves, No Pictures, Please! editoriali

10 domande a Gi lberto Calzolari intervista

Out and About

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Ritratti di Carta Edward Enninful, Imran Amed

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Fashion Web


cover story

Cristalloterapia

La cristalloterapia, utilizzata come pratica di medicina alternativa, aiuta a eliminare disagi e disfunzioni mediante la collocazione di minerali su determinati punti del corpo. Ogni cristallo ha le proprie capacità di guarigione per la mente, il corpo e l’anima.

team MKS milano CHIARA D’ALESSANDRO, ANDREA REIS, STEFANO VALLETTA team MKS milano fashion school DINALVA BARROS photo GABRIELE LODA styling ARIANNA LENA, ALTHEA RUFFINI make-up and hair ILENIA MURRU @ MBA model VALERIA ESSE @ OLYMPIAMODELS


giacca con chiusura effetto bustier e pantaloni A.TEODORO orecchini ACCESSORIZE


6 cover story

Quarzo rosa

Pietra incentrata sull’amore. Aiuta a ripristinare la fiducia e l’armonia nelle relazioni. Fornisce conforto e calma durante i periodi di dolore. Incoraggia l’amore, il rispetto e la fiducia.


abito in organza MASSIMO CRIVELLI


8 cover story

Ossidiana

Pietra protettiva che fa da scudo contro la negatività fisica ed emotiva. Promuove qualità come la forza e la compassione. Per quanto riguardo il corpo aiuta la digestione e la disintossicazione.


abito A.TEODORO anello SHEIN orecchini ACCESSORIZE


10 cover story

Rubino

Simbolo di vittoria, vita, potere e longevità. Nel Medioevo si pensava che la pietra donasse a chi la indossava poteri divinatori. Nel tempo il colore rosso del rubino è stato associato anche alla passione e all’amore.


abito asimmetrico GILBERTO CALZOLARI chemisier in organza CRISTIANO BURANI


12 cover story

Turchese

Ha poteri che aiutano a guarire la mente, il corpo e l’anima. È vista come un portafortuna che bilancia le emozioni. Giova al sistema scheletrico, respiratorio e immunitario.


corpetto, bermuda e décolleté in denim CRISTIANO BURANI orecchini e anello ACCESSORIZE


14 cover story

Ametista

Pietra protettiva, curativa e purificante. Aiuta a liberare la mente dai pensieri negativi, a comprendere i sogni e dà sollievo all’insonnia. Favorisce umiltà, sincerità e saggezza spirituale.


abito in crêpe envers satin A.TEODORO orecchini ACCESSORIZE


16 cover story

Pietra di luna

Conosciuta anche come “pietra dei nuovi inizi”. Incoraggia la crescita interiore e la forza. Lenisce i sentimenti di disagio e stress. Promuove il pensiero positivo, l’intuizione e l’ispirazione. Pietra femminile, perfetta anche per rafforzare e migliorare il sistema immunitario.


corpetto e pantaloni a palazzo in lino CRISTIANO BURANI orecchini ACCESSORIZE


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rubriche

giacche morbide ammiccano alle felpe per non far EARTHY MOOD/ dimenticare la comodità dell’abbigliamento da casa a cura di Vanessa Scarponi

THE AL blazer “myla” in pelle MAGDA BUTRYM blazer oversize in misto seta

JACQUEMUS blazer “la veste d’homme” in lino grezzo

ACNE STUDIO s/s 2021

LORO PIANA giacca doppiopetto in crêpe di lino

BALMAIN s/s 2021

JUNIA WATANABE giacca in ecopelle con schiena scoperta


rubriche

pantaloni oversize per muoversi a corpo libero EARTHY MOOD/ sotto le architetture della moda a cura di Antonio Musto

VIVIENNE WESTWOOD pantaloni chaplin khaki

SCHIAPARELLI s/s 2021

ACNE STUDIO s/s 2021

VIVIENNE WESTWOOD pantaloni dave bianchi

ACNE STUDIO pantaloni in canapa mélange

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EARTHY MOOD/ styling di Arianna Lena

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up ALESSANDRA SEMISA @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model MAGDALENA KONOPKA @ INDASTRIA MGMT trench in cotone ASOS top in maglia CRISTIANO BURANI pantaloni a gamba larga in cotone ZARA sneakers “stan smith” ADIDAS collana e orecchini ASOS

rubriche

comfort class


rubriche

EARTHY MOOD/ styling di Vanessa Scarponi photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up ALESSANDRA SEMISA @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model VICTOR BERLO @ THE LAB MODELS camicia in seta, pantaloni e scarpe ZARA

new contrasts

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EARTHY MOOD/ styling di Alessandra Lipani

rubriche

bed-chic look photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up ALESSANDRA SEMISA @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model MAGDALENA KONOPKA @ INDASTRIA MGMT camicia, blazer, stivali, occhiali e orecchini STRADIVARIUS borsa ASOS DESIGN


rubriche

EARTHY MOOD/ styling di Antonio Musto

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up ALESSANDRA SEMISA @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model VICTOR BERLO @ THE LAB MODELS giacca e pantaloni ZARA canottiera ASOS sneakers PULL&BEAR durag HAIRIZONE collana e anelli ZARA

urban exclusive

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rubriche

toni rilassati su abiti dalle linee sinuose e PASTEL ESSENCE/ accessori graziosi a cura di Althea Ruffini

CHANEL borsa multicolore con pailettes e catena in metallo effetto dorato

BOTTEGA VENETA mocassini in pelle con punta squadrata e tacco a spillo curvo

ALEXANDER MCQUENN p/e 2021 VALENTINO p/e 2021 ALBERTA FERRETTI p/e 2021

CHIARA FERRAGNI borsa “eyelike” con logo frontale in tessuto sintetico

TOD’S borsa a mano “timeless” in pelle

AGL stivaletti con fasce in pelle che disegnano un motivo cut-out e allacciatura con nastro in nylon

VERSACE sabot in pelle con tacco medio con catena dorata


rubriche

colori tenui e forme morbide invadono PASTEL ESSENCE/ anche l’abbigliamento maschile a cura di Davide Costantini

JACQUEMUS cappello a tesa larga

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VERSACE maglione a trecce in lana

LOUIS VUITTON collana di perline con charms

GUCCI p/e 2021

LOUIS VUITTON bomber con inserti in raffia VERSACE cintura con greca a nastro

D1 MILANO orologio “ultra thin” in oro rosa

CALVIN KLEIN pantaloni chino in twill di cotone

VERSACE jeans lilla

BOTTEGA VENETA sneakers gialle

PREMIATA sneakers “mase”


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PASTEL ESSENCE/ styling di Davide Costantini

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up THEA VISMARAI@ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model AURORA CARDIANI @ WONDERWALL MGMT abito azzurro MANGO pochette a bustina ASOS fiocco e fiori in tulle / fatti a mano

rubriche

a colour dream


rubriche

PASTEL ESSENCE/ styling di Giulia Sanfilippo

flower scent

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photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up THEA VISMARAI@ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model ALESSIO MARTIN @ WONDERWALL MGMT camicia oversize con stampa a fiori e pantaloni ASOS DESIGN t-shirt ZARA


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PASTEL ESSENCE/ styling di Althea Ruffini

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up THEA VISMARAI@ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model ALESSIO MARTIN @ WONDERWALL MGMT completo OPPO SUITS camicia in cotone ALAN RENÉ cravatta EREDI CHIARINI sneakers PIER ONE gambaletti JORDAN

rubriche

with charm


rubriche

PASTEL ESSENCE/ styling di Pierluigi Cacciapuoti

african tones

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photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up THEA VISMARAI@ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model AURORA CARDIANI @ WONDERWALL MGMT top in maglia e pantaloni ZARA sandali con cinturino CRISTIANO BURANI velo KAVINGKALY


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rubriche

total look in tinta unita, a blocchi di colore o con stampe a ALL COLOURS/ contrasto illuminano un’estate che ha voglia di divertimento a cura di Alessandra Fusi

DOLCE & GABBANA p/e 2021 BALENCIAGA p/e 2021

VERSACE p/e 2021

VERSACE ciabatte da mare

VALENTINO cintura in vitello

MSGM zaino in tessuto tinta unita

JACQUEMUS cappello a secchiello


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rubriche

anche gli outfit più primaverili ALL COLOURS/ sono riscaldati dai colori del sole a cura di Joshua Tiboc

MIU MIU p/e 2021

PRADA p/e 2021

BRANDON MAXWELL p/e 2021

HERMÈS p/e 2021

VALENTINO p/e 2021


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ALL COLOURS/ styling di Emelie Muia

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up MARTINA FERCIONI @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model MASSIMILIANO RICCI @ THE LAB MODELS giacca, camicia e pantaloni LALORY COSTUMI stivaletti BERSHKA gambaletti e cintura ZARA occhiali da sole RAY-BAN

rubriche

off primary


rubriche

ALL COLOURS/ styling di Joshua Tiboc

velvet sunset

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photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up MARTINA FERCIONI @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model MASSIMILIANO RICCI @ THE LAB MODELS camicia in velluto a costine ASOS pantaloni in velluto a costine HAIKURE sneakers basse PIER ONE marsupio FJÄLLRÄVEN berretto in velluto a costine JACK & JONES calze in spugna NIKE


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ALL COLOURS/ styling di Noemi Previtera

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up MARTINA FERCIONI @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model NATALIA KLUKOWSKA @ THE LAB MODELS body in cotone GUESS gonna con baschina e pieghe TRUE LOVE sandali con cinturino CRISTIANO BURANI borsa a mano ZARA

rubriche

mixing magic


rubriche

ALL COLOURS/ styling di Alessandra Fusi

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up MARTINA FERCIONI @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model NATALIA KLUKOWSKA @ THE LAB MODELS bikini a triangolo lavorato all’uncinetto GOLDEN LADY visiera ASOS

neon shadows

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rubriche

outfit sopra le righe e volumi esagerati B&W CONTRAST/ circondano il corpo con rouche e volant a cura di Anna Annicchiarico

BOTTEGA VENETA clutch “the pouch” in nappa con stampa zebrata GUCCI occhiali da sole quadrati con cristalli applicati

ALEXANDRE VAUTHIER haute couture p/e 2021

ANNAKIKI top con volant tridimensionali

KIDS OF BROKEN FUTURE crop top “miss t bone” in cotone con tip centrale

DSQUARED2 gonna a matita zebrata

ALEXANDER MCQUEEN p/e 2021

Y/PROJECT pantaloni flair in pelle con zip centrale


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rubriche

per un’estate all’insegna di B&W CONTRAST/ un’estetica grafica senza tempo a cura di Lena Pallhuber

JACQUEMUS cappello da pescatore

RAY-BAN occhiali da sole con lenti squadrate

HERMÈS trousse in tela con logo stampato

MISSONI telo mare bicolore

JEAN PAUL GAULTIER p/e 2008

OFF-WHITE borsa tote con stampa logo

BYREDO profumo unisex al mandarino e limone

DIOR sandali trekking con dettaglio in corda


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B&W CONTRAST/ styling di Roberta Ghirardelli

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up THEA VISMARA @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model NICOLAS SARTORE @ THE LAB MODELS gilet, camicia, pantaloni, calzini, collane e anelli PULL&BEAR sneakers REEBOK

rubriche

e-boying


rubriche

B&W CONTRAST/ styling di Lena Pallhuber

summer vibes

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photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up THEA VISMARA @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model PRISCILLA BALANTA @ THE LAB MODELS costume da bagno e sandali in ecopelle SHEIN borsa con cuciture a contrasto URBAN OUTFITTERS occhiali da sole ROSA JUNIO asciugamani da hammam OEKO-TEX


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B&W CONTRAST/ styling di Carol Rossi

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up THEA VISMARA @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model PRISCILLA BALANTA @ THE LAB MODELS blazer maschile vintage VERSACE pantaloncini da ciclista ZARA sneakers “ozweego” ADIDAS calze sportive NIKE occhiali da sole URBAN OUTFITTERS orecchini waterfall TOPSHOP

rubriche

sporty bride


rubriche

B&W CONTRAST/ styling di Anna Annicchiarico

photo FILIPPO FORTIS @ MKS MILANO make-up THEA VISMARA @ MKS MILANO hair FRANCESCO FICARA @ MKS MILANO using bumble and bumble italia model NICOLAS SARTORE @ THE LAB MODELS giacca cropped COSTUMERIA LARIULÀ maglia a rete con maniche lunghe ASOS DESIGN pantaloni con triggers e tasche cargo THE RAGGED PRIEST sneakers bianche con suola spessa BUFFALO

plastic flowers

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10 domande a intervista

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GILBERTO CALZOLA

DA DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER IL TUO LAVORO? COME NASCONO LE TUE COLLEZIONI? Quando creo parto da suggestioni tra le più disparate, immergendomi nel “qui e ora”: l’istinto mi guida nel percorso creativo, soffermandomi a osservare quello che mi circonda, cercando il bello anche nello stridere delle contraddizioni della vita quotidiana. Un colore, un film, un oggetto trovato, una notizia sul giornale, un viaggio… e proprio in quella scintilla ogni mia collezione diventa un’occasione per affrontare temi legati alle problematiche ambientali, che possano essere d’ispirazione e riflessione verso un settore per certi versi effimero, ma che, proprio perché è specchio della nostra società, dice moltissimo sui nostri desideri e le nostre aspirazioni, su chi siamo e chi possiamo e vogliamo diventare. GUARDANDO A RITROSO IL TUO PERCORSO STILISTICO, COME SI È EVOLUTA LA TUA IDEA DI MODA? QUALI PASSI ULTERIORI STAI FACENDO? Nonostante mi faccia guidare molto dall’istinto, se guardo indietro vedo dei tratti comuni in ogni collezione e, al tempo stesso, una precisa evoluzione. Sicuramente giocare con i cortocircuiti estetici è uno dei tratti distintivi del mio brand, nonché, a mio avviso, una delle cifre della contemporaneità. Mi piace trovare l’armonia in elementi dissonanti tra loro, apparentemente in contrasto, dove il dettaglio insolito e inaspettato getta nuova luce e aiuta a reinterpretare un capo, sovrapponendo estetiche diverse. È nelle frizioni dissonanti che risiede l’essenza dello stile contemporaneo. Per questo in tutte le mie collezioni mi piace mettere in contrasto elementi contrapposti senza perdere i riferimenti alla natura che sono fondamentali, per me una costante fonte di ispirazione. Ovviamente il tutto è passato al setaccio di una rielaborazione artistica e culturale e di collezione in collezione il mio processo creativo e la mia visione si è andata a definire sempre più. C’è quindi un filo rosso che le lega tutte, ma anche una precisa evoluzione: nelle prime

il mio approccio forse era più naïf ed emotivo, ora è subentrata una riflessione più attenta, in cui intervengono influssi diversi, dall’arte (pittura, ma anche fotografia, teatro e cinema) alla tecnologia, dalla letteratura alla scienza.

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ABBIAMO NOTATO CHE NEI TUOI OUTFIT GLI ACCESSORI PASSANO IN SECONDO PIANO. CI VUOI SPIEGARE QUESTA TUA SCELTA? Ritengo gli accessori degli elementi molto importanti dello styling, ma ho voluto inizialmente concentrarmi sull’abbigliamento per definire il dna del mio brand. Sicuramente il fatto che mio padre avesse studiato merceologia e fosse poi diventato venditore di tessuti ha influito nell’indirizzare la mia scelta professionale nel settore moda. Lo accompagnavo a vedere le sfilate ai tempi di Milano Vende Moda e a Pitti Filati e lo guardavo allestire le vetrine dei negozi. Quindi la mia formazione è il tessuto, una materia plasmabile e con infinite potenzialità espressive sul corpo. Una forma non può prescindere dal materiale in cui è realizzata, da come cade il tessuto e dalla sua resa visiva posso creare un’immagine romantica o giocosa, rigorosa o colorata, ed esprimere una determinata femminilità. Questo però non significa che io escluda in futuro di realizzare degli accessori. Per ora mi sono limitato a dei prototipi per lo styling delle mie collezioni, ma ho anche iniziato collaborazioni interessanti, come ad esempio nell’ultima collezione FW 21-22 con Kallisté per le calzature (vegane) e anche creando un progetto speciale di upcycled eyewear con Angelica Pagnelli, che ha realizzato ad hoc in esclusiva per il mio brand un originalissimo restyling di montature vintage abbinate a nuove lenti colorate high-tech.

di redazione stylist


O ARI

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La moda? Un impegno che prendo molto seriamente. Il mio brand è conscious glamour


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intervista

COME È NATA E SI È SVILUPPATA NEL TEMPO LA TUA ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ? C’È UN PROBLEMA AMBIENTALE CHE TI STA A CUORE PIÙ DI ALTRI? COSA DOVREBBE FARE IN VIA PRIORITARIA L’INDUSTRIA DELLA MODA PER ESSERE VERAMENTE PIÙ SOSTENIBILE? Già nella collezione zero, la FW 17-18 intitolata “My Arctic Heart”, affrontavo il tema dello scioglimento dei ghiacciai e del climate change. Inizialmente è stato il mio profondo amore per la natura, una delle mie principali fonti di ispirazione, a portarmi a interessarmi di sostenibilità e pian piano, via via che approfondivo la conoscenza del tema e mi rendevo conto dell’impatto ambientale dell’industria della moda, mi sono convinto sempre di più che la moda sostenibile è l’unica strada davanti a noi. Sostenibilità, tracciabilità, circolarità e consumo collaborativo: sono queste alcune delle parole chiave del futuro della moda sostenibile. Significa ripensare ai materiali, alla loro provenienza (con una predilezione per materiali naturali o, se sintetici, derivati dal riciclo di materiali plastici e scarti industriali), alla loro durata, al loro smaltimento, e, soprattutto nel caso di materiali sintetici, alla possibilità di scomporli e riutilizzarli per evitare sprechi. Una visione circolare crea impatti positivi per l’intera comunità. Purtroppo i passi da fare sono ancora molti e se in pochi anni, per quanto riguarda l’approvvigionamento di tessuti sostenibili si sono fatti passi da gigante, sul versante grande distribuzione la strada è ancora lunga e in salita. Quello che mi fa ben sperare è che si avverte nel consumatore finale un desiderio autentico per una moda etica e responsabile, ma troppo spesso le boutique e i department store non dimostrano lo stesso interesse. In molti di loro perdura l’idea che la moda sostenibile sia in qualche modo “meno glamour”. Questa percezione, completamente falsa, è causata spesso da come si comunica la sostenibilità, come se fosse qualcosa di triste, quasi un sacrificio che si fa per il pianeta a scapito dell’eleganza e del lusso. In realtà la moda sostenibile può e deve essere bella, glamour e di classe. Anzi, è la strada che i brand high-end devono adottare per contrastare la fast fashion. La mia battaglia è proprio quella di cambiare nei consumatori la percezione della sostenibilità. Per questo amo usare il termine “conscious glamour” quando parlo della mia moda, eleganza consapevole. A partire dall’abito con cui ho vinto il Green Carpet Fashion Award nel 2018, realizzato con l’upcycling di sacchi del caffè in juta e decorati con cristalli Swarovski senza piombo, fino ai capi realizzati con gli airbag scoppiati o il nylon riciclato dalle bottiglie di plastica, dimostrando, collezione dopo collezione, che essere sostenibili significa essere

profondamente creativi. Da un lato, quindi, bisogna abbattere questi luoghi comuni, dall’altro, all’opposto, bisogna combattere il rischio del green washing, ossia di un commitment solo di facciata. Dobbiamo ripensare profondamente il ciclo produttivo, nelle tempistiche, nelle quantità e nella logistica (si produce troppo, troppo in fretta e troppo lontano). Bisogna tornare a una slow fashion, che significa anche recupero dell’artigianalità e del vero made in Italy e in questo le leggi non ci aiutano, quando basta solo un 30% di manifattura in Italia per ottenere la qualifica di made in Italy.

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IL TUO LAVORO SI CONCENTRA SULLA DONNA. COME MAI QUESTA SCELTA? PENSI MAI A UNA COLLEZIONE MASCHILE O NO GENDER? La mia formazione è avvenuta prevalentemente su collezioni donna e ho sempre avuto un interesse innato per quello che la moda rappresenta nell’espressione di una donna, anche a livello storico e culturale. Per questo una delle mie battaglie, oltre a quella ecologista, è nei confronti di una vera inclusività. Questa arriva ad abbracciare anche, in senso lato, il concetto di identità di genere. Credo che una cifra della contemporaneità sia la grande fluidità di genere. Per questo, all’interno dei “cortocircuiti estetici” di cui parlavo prima, mi piace giocare sul contrasto, labile e illusorio, tra maschile e femminile, rigore e libertà, e in futuro mi piacerebbe molto poter lavorare a delle collezioni che portano il mio dna anche all’interno dell’universo maschile. A QUALE TARGET DI DONNA SI RIVOLGONO LE TUE COLLEZIONI? DOVE SONO VENDUTE? QUAL È IL RAPPORTO CON LA TUA CLIENTELA? Le mie collezioni si rivolgono a una donna profondamente contemporanea: sicuramente amante del lusso e del bello, ma anche consapevole che le sue scelte hanno un impatto sull’ambiente che ci circonda. Una donna con un occhio attento ai dettagli e alle rifiniture che rendono un capo prezioso e ricercato, desiderosa di acquistare un pezzo eclettico e originale allo stesso tempo, unico e fuori dagli schemi di


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intervista

47 L’abito vincitore dell’edizione 2018 del Green Carpet Fashion Award, realizzato con sacchi del caffè in juta e decorati con cristalli Swarovski senza piombo.

4 8 .1– 2 Dettagli della capsule collection per Volvo, realizzata con airbag scoppiati e nylon riciclato.


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intervista

massa, realizzato con materiali e tecniche sostenibili per ridurre il più possibile sprechi e inquinamento. Una donna che crede che etica ed estetica debbano procedere di pari passo. Che poi, a ben vedere, è uno dei più antichi insegnamenti classici: il bello e il buono. Mi concentro su piccole produzioni made to order e made to measure, ma lavoro anche con boutique multimarca interessate a una moda contemporanea e sostenibile, come ad esempio View Concept Store a Milano, una boutique con un’attenzione particolare sui prodotti sostenibili.

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LO SCORSO ANNO HAI PRESENTATO UNA COLLEZIONE SEASONLESS. COME È STATA QUESTA ESPERIENZA? PENSI CHE LE TEMPISTICHE DELLA MODA DEBBANO CAMBIARE? CHE CI SIA UN ECCESSO DI USCITE DI COLLEZIONI? Esattamente. A febbraio 2020, pochi giorni prima del primo lockdown, ho aperto ufficialmente la fashion week con una collezione intitolata “Tilt System”, dove a un certo punto facevo fermare le modelle sulla passerella mentre sugli schermi scorreva la scritta di interruzione delle trasmissioni. In molti mi hanno detto che il titolo era stato in qualche modo profetico, ma la realtà è che i segnali di un sistema in tilt erano già tutti presenti. Mentre i social network ostentano meravigliose vite fake, un mondo pieno di contrasti ci parla di un sistema in tilt, dove la natura soccombe ai cambiamenti climatici, le stagioni hanno perso il loro significato e una crisi globale ci spinge a reinventarci. Come sempre, la moda è un perfetto specchio di ciò che sta accadendo - uno specchio fedele e al tempo stesso distorto, che proietta illusioni, ma lascia trapelare i segnali più profondi di una società costretta a un radicale cambiamento. La mia collezione affrontava questi contrasti di petto, facendo esplodere le contraddizioni attraverso outfit da scomporre e ricomporre a piacimento, in un guardaroba poliedrico e multiforme, dove elementi femminili uniti a dettagli e tessuti maschili, capi invernali ed estivi insieme, e stili di epoche diverse collassavano in silhouette inedite, ma sempre glamour. Colori accesi, righe sfalsate bianche e nere e geometrie dissonanti, come in un glitch, rivelavano un’estetica autenticamente contemporanea e, in uno statement contro i meccanismi di produzione di massa che ci costringono a ritmi sempre più forsennati, rispondevano in maniera virtuosa alle nuove abitudini di consumo e alle svariate richieste stagionali. La strada che bisogna intraprendere è quella di recuperare ritmi più slow e umani, con un ritorno alla cura artigianale e alla ricerca della bellezza, che è al tempo stesso etica ed estetica, contro una fast fashion che ha rivelato in maniera ormai incontrovertibile di avere un impatto devastante sul pianeta. Di qui la scelta di proporre una seasonless collection che rompesse con gli eccessi di un modello stagionale frenetico, di cui siamo tutti vittime.


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intervista

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LA TUA ULTIMA COLLEZIONE HA SFILATO AL TEATRO FRANCO PARENTI, CHIUSO ORMAI DA PIÙ DI UN ANNO PER LA PANDEMIA. DA COSA È NATA QUESTA SCELTA E, PIÙ IN GENERALE, QUAL È IL TUO RAPPORTO CON IL MONDO DELL’ARTE E DELLA CULTURA? La mia formazione si basa sull’arte. Ho studiato storia dell’arte e la ritengo un tassello fondamentale. La mia tesi di laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera si chiamava “Modartificio”: avevo presentato tutti gli interventi fatti dall’uomo sul proprio corpo, qualsiasi elemento per plasmare il corpo con l’abbigliamento nel corso della storia. E poi amo il teatro e il cinema. La mia ultima collezione si chiama “At This Stage” per due motivi. A una prima lettura, quella più comune, “At This Stage” significa “A questo punto”. È infatti una riflessione su questo momento particolare - dove siamo e dove vogliamo andare - in un periodo che ha costretto tutto noi a riflettere e a tornare alle basi, all’essenza. Proprio per questo motivo, ho voluto concentrarmi sul mio dna e ho voluto riscrivere il mio alfabeto colorato e vibrante all’insegna della sostenibilità e di una ritrovata femminilità: una collezione confortevole e giocosa che, senza rinunciare all’eleganza, rivelasse una disinvoltura sensuale nell’assemblare i vari capi. Ma il titolo ha anche un secondo significato, quello letterale. “At This Stage” significa infatti anche “Presso questo palcoscenico”. Dico “presso” e non “sul” palco, perché il video della collezione, interamente girato all’interno del Teatro Franco Parenti di Milano per gentile concessione di Andrée Ruth Shammah, vede le modelle sfilare anche in mezzo alla platea vuota. La scelta non è assolutamente casuale: teatri, cinema, musei e luoghi di cultura sono rimasti chiusi per troppo tempo. Volevo utilizzare la cassa di risonanza offerta dalla settimana della moda per chiedere a gran voce una riapertura di questi spazi così importanti per tutti noi, ovviamente con tutte le misure di sicurezza necessarie. Finalmente adesso stiamo iniziando a rivedere la luce.

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IL PERIODO CHE ABBIAMO APPENA VISSUTO, FRA RECLUSIONE A CASA E LIMITAZIONI ALLE NOSTRE LIBERTÀ, COME HA CONDIZIONATO IL NOSTRO RAPPORTO CON LA MODA? Io sono convinto che dall’esperienza del lockdown ci portiamo via soprattutto un grande desiderio per la nostra cura personale e interiore. Il gioco della moda non

finisce mai, come anche la creatività, ma oggi tutto questo va affrontato in modo responsabile. Non tornerà tutto come prima e questo non è necessariamente un male: il sistema del lusso sta iniziando a fare i conti con i propri eccessi e sta prendendo piede un nuovo modo di concepire la moda, decisamente più umano e responsabile. Anche se come ho detto prima, la strada da fare è ancora tanta.

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SAPPIAMO CHE SEI DOCENTE IN UNA SCUOLA DI MODA. QUAL È IL TUO RAPPORTO CON I GIOVANI CHE VOGLIONO INIZIARE UNA CARRIERA IN QUESTO SETTORE? QUALE MESSAGGIO TIENI MAGGIORMENTE A COMUNICARE AI TUOI STUDENTI? È importante parlare ai giovani. Anch’io ho fatto la gavetta per molti anni presso marchi importanti ed è stato un momento di formazione fondamentale, che paragono a quando gli artisti rinascimentali andavano “a bottega” dai maestri per imparare il mestiere. Bisogna studiare, non si può improvvisare. Inoltre, ci terrei a sottolineare che il mondo della moda offre un sacco di possibilità e professioni diverse. Al giorno d’oggi tutti vogliono fare gli stilisti o, in alternativa, gli stylist, ma ci sono lavori essenziali che vengono sottovalutati come quello di sarto e modellista. E lo dico con cognizione di causa avendo studiato modellistica, il che mi ha dato delle conoscenze fondamentali. E a chi invece vuole fare lo stylist, dico solo che è un lavoro molto più delicato di quello che può sembrare sui social: se fatto a dovere, è un gioco di equilibrismo, che aiuta e dà valore. Uno styling sbagliato rischia di rovinare o snaturare l’intera immagine di una collezione. Ci vuole tantissimo impegno e bisogna aver studiato storia del costume e conoscere il linguaggio dei tessuti e dei colori. Fare quello che c’è già non serve e creare qualcosa di nuovo è difficilissimo. C’è chi nasce col talento e chi si improvvisa, ma nel mondo della moda bisogna essere preparati. Lavorare nella moda per me è la cosa più bella, è la mia vita, ed è un impegno che prendo molto seriamente.


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intervista


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intervista

5 0– 5 1 Immagini della collezione “At This Stage” al Teatro Franco Parenti.


di Davide Costantini, Arianna Lena e Joshua Tiboc

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tendenze

Lisa Freijsen Tomhiro Kono

Acne Studio

Clay Mask Fresh


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tendenze

Windowsen Bottega Veneta

Odd Matter

Aya Feldman

James Shaw

Haute Couture 19/20 Iris van Herpen


di Vanessa Scarponi, Pierluigi Cacciapuoti di Nome Cognome, di Pierluigi Nome Cacciapuoti Cognome, Nome e Vanessa Cognome Scarponi e Nome Cognome

264 xx 418 264 418mm mm H1 Trends H1 Trends

Charles Jeffrey Loverboy p/e 2018 SS18 Charles Jeffrey loverboy

252 tendenze

Rankin Face Rankin face

NO


O

tendenze

533

RMA LITY

Fashipn Snap by Kota Yamaji Fashion snap by Kota Yamaji

Inflatable Chair byby Mojow Inflatable chairs Mojow

People onon Behance CrazyCrazy people behance


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tendenze

di Anna Annichiarico, Lena Pallhuber e Giulia Sanfilippo

LET ME

Rains

Marine Serre

Organism & Eternality Seunghwan Kim

Snow Peak


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tendenze

! T OU

Julbo

Kuu

Burberry

Christopher Raxxy

Balmain


di Alessandra Fusi, Roberta Ghirardelli e Althea Ruffini

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tendenze

Christina Vaso in ceramica

Dolls Skill Pink Fuzz

Jeannine Marchand Folds CXXXIX

PLEASURE OF CONTACT Nadine Goepfert Cranes in the Sky

Giovannetti Le nuvole


tendenze

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Maison Margiela Glam Slam Bag Andrès Resinger Hortensia

Bottega Veneta Lido

Ernesto Neto La primera retrospectiva


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beauty

styling LENA PALLHUBER model JASMINE CIAGHI @ OLYMPIAMODEL gilet ZARA


beauty

photo HINRIK THOR AGUSTSSON @ MKS MILANO make-up & hair SARA ZOLLO @ MKS MILANO


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beauty

styling ALTHEA RUFFINI model RICCARDO @ URBN MGMT total look SARTORIA COSIMO MARTINELLI


beauty

styling ALESSANDRA LIPANI model RICCARDO @ URBN MGMT

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au bord du lac

photographer CRISTINA BELTRAMI stylist GIULIA SANFILIPPO make-up and hair GAIA BOGNI model MARIA SOLE BERTELLI


top ZARA gonna H&M


abito, scarpe e borsa ZARA occhiali da sole INVU bracciale / archivio


65 orecchini H&M


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top, shorts e scarpe ZARA orecchini H&M borsa PRADA occhiali da sole MIU MIU


68 abito e scarpe ZARA orecchini H&M cappello / archivio



abito e scarpe ZARA bracciale / archivio orecchini H&M


71 camicia e gonna ZARA orecchini H&M


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TAKING CARE OF EACH OTHER

photographer VITTORIA CASTIGLIONI stylist ARIANNA LENA

make-up and hair MARTINA ALTAMURA

models MIRELA BORSAN, VIOLA LANZILLOTTA


SINISTRA • vestito con maniche a sbuffo H&M collana ETSY DESTRA • vestito in cotone beige AGATHA



75 SINSTRA • blazer in lino arancione BERSHKA top monospalla a costine ASOS accessori ETSY

DESTRA • blazer in lino celeste BERSHKA top monospalla in cotone BERSHKA accessori ETSY


76 SINISTRA • vestito a maniche lunghe con inserti in pizzo AGATHA DESTRA • vestito in sangallo AGATHA


SINISTRA • completo arancione H&M sandali cammello PITTAROSSO orologio DANIEL WELLINGTON DESTRA • top di cotone e gonna di lino BERSHKA sandali neri PRIMARK


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TAKING CARE OF ourselves

photographer NICOLE BURATO stylist ALTHEA RUFFINI make-up and hair GIORGIA LOCATELLI model MADDALENA VARINELLI


articolo BRAND articolo BRAND articolo BRAND articolo BRAND

abito midi in maglia ZARA sabot in pelle VANILLA PUNK


blazer oversize e abito midi stampato ZARA bracciali SHEIN


81 abito MARIELLA ARDUINI anello SHEIN


top / archivio pantaloni mini flare e foulard in seta ZARA


top a quadretti vichy MANGO gonna in denim OVS occhiali vintage GUCCI orecchini H&M


gilet all’uncinetto / archivio shorts arricciati in vita LEVI’S mules Z_CODE_Z


85 top in maglia ZARA orecchini SHEIN


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no picTUREs, please! photographer TATIANA SANCASSANI

make-up MARGHERITA ALBÈ

stylist JOSHUA TIBOC

hair MARK HERNANDEZ

models CAMILLA BANDINI, MATTEO DAPEI


borsa FENDI cappotto IMPRONTA camicia e pantaloni ZARA scarpe H&M ciontura BRANDY cappello / archivio


borsa MICHEAL KORS camicia FENDI gonna MAX MARA cintura HERMÈS mocassini con fibbia GUCCI


borsa RALPH LAUREN vestiTo PROJECT


SINISTRA • borsa LOUIS VUITTON giacca ZARA pantaloni H&M scarpe GUCCI DESTRA • borsa LOUIS VUITTON giacca e pantaloni ZARA


91 borsa TORY BURCH giacca URBAN OUTFITTERS camicia DIESEL

cintura BRANDY pantaloni ZARA


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borsa KATE SPADE camicia OVS gonna ZARA cintura HERMÈS


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94 cappotto ALLEGRI sandali FENDI


borsa PRADA vestito GIANLUCA CAPANNOLO occhiali da sole MIU MIU camicia PEPE JEANS pantaloni ZARA scarpe GUCCI


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ritratti di carta

edward enninful: l’uomo del cambiamento

“Si potrebbe dire che lentamente, ma inesorabilmente, il mondo stia cambiando in modo positivo: l’uguaglianza in tutte le sue forme è sempre più parte della conversazione globale e le persone celebrano la diversità e l’individualità”. Questa citazione di Edward Enninful è più che mai rappresentativa della sua vita, in quanto essa è costellata da prime volte importanti e fondamentali per il mondo dell’editoria di moda. QUANDO LE PERSONE SI INCONTRANO E CELEBRANO QUESTA IDEA DI STARE INSIEME, POSSONO ACCADERE GRANDI COSE Edward Enninful nasce in Ghana nel 1972 e in giovanissima età si trasferisce a Londra con i genitori e i cinque fratelli. A 16 anni viene scoperto dallo stylist Simon Foxton e questo gli permette di scattare qualche fotografia con il fotografo di i-D Nick Knight. Contatti che, a soli 17 anni, gli danno la possibilità di conoscere i fondatori della rivista i-D, Trish e Terry Jones. Inizia subi-

Nel frattempo collabora anche con riviste internazionali come Vogue Italia e Vogue America, firmando lo styling di servizi con un impatto importante nella storia della moda. Gli esempi più eclatanti sono: The Makeover Madness, The Black Issue e The Curvy Issue. Questi shooting gli permettono di lavorare a stretto contatto con Franca Sozzani e Steven Meisel. Tutto questo ancora non gli basta, tanto è vero che nel 2011 diventa direttore creativo di W Magazine. La svolta più importante avviene però nel 2017 quando viene nominato direttore di Vogue UK, al posto di Alexandra Shulman, stabilendo un primato: primo direttore uomo della testata di moda. L’annuncio arriva direttamente dal presidente e amministratore delegato di Condé Nast, Jonathan Newhouse, che descrive Enninful come “uno dei più talentuosi e realizzati redattori di moda in tutto il mondo”, nonché “una figura influente nelle comunità della moda, di Hollywood e della musica, che forma lo spirito del tempo”. Grazie alle sua influente posizione decide di dare voce e spazio alle nuove generazioni, specialmente di fotografi. Nel settembre 2020 commissiona la cover della rivista a Misan Harriman, rendendolo il primo fotografo nero a realizzare un servizio fotografico per la copertina di Vogue UK degli ultimi 104 anni. Un altro esempio è la copertina di novembre 2020, in cui viene data l’opportunità a Kennedi Carter di fotografare Beyoncé, raggiungendo così un’altra prima volta, in quanto, a soli 21 anni, Carter è la più giovane fotografa a realizzare una cover per Vogue UK. Sotto la sua direzione la rivista si è esposta anche politicamente. In seguito a commenti sull’immigrazione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, crea il progetto “I Am an Immigrant”: un video in cui vengono raccolti grandi nomi della moda, della musica e del cinema per mostrare il vitale contributo creativo delle persone immigrate negli Stati Uniti. In pochi anni Edward Enninful ha rivoluzionato e innovato il mondo della moda e sicuramente continuerà a stupirci nei prossimi anni.

di Alessandra Fusi

Fonti: campagna Swaroskli a/i 2016, D-Art.it

to ad assistere la fashion director del magazine, Beth Summers. Dopo essersi laureato alla Goldsmiths University, subentra come fashion director alla Summers, posizione che mantiene per 25 anni. Il suo debutto vero e proprio nel mondo della moda inizia qui, diventando a soli 18 anni il più giovane editor di una major internazionale di moda.


ritratti di carta

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imran amed: dal blog al business (of fashion)

di carta) di notizie, opinioni e analisi applicate al mondo della moda: il suo obiettivo è spiegare che la moda non è solo abiti e modelle, ma un mondo estremamente complesso e uno strumento potentissimo, creando consapevolezza e, talvolta, anche provocazione. Amed inizia a scrivere un blog, The Business of Fashion appunto, sul business della moda nel gennaio 2007 dal divano di casa a Londra la sera, mentre durante il giorno consulta marchi di moda e designer emergenti. In precedenza aveva creato una società che forniva capitali ai designer, che dura però solo un anno. Una novità nel mondo della moda è la sua idea di tenere aggiornati i lettori con una newsletter via e-mail. Nel 2016 The Business of Fashion diventa anche di carta e nel 2018 la sua newsletter quotidiana conta quasi 500 mila abbonati. Il suo blog è inizialmente un progetto personale: il sito era addirittura chiuso al pubbliNON SIAMO QUI A SCRIVERE DI CIÒ CHE CI PIACE MA DI CIÒ CHE È RILEVANTE E INFLUENTE E DI COSA FUNZIONA. co da una password. Amed sapeva niente né di scrittura, né di tecnologia. Ma inizia a parlare con gli esponenti del mondo della moda e capisce che per lui scrivere è il modo migliore per strutturare il suo pensiero. Prima di allora, per esprimersi, faceva teatro. Il progetto prende piede e Amed acquista lettori e autorevolezza, tanto da riuscire a intervistare i protagonisti del fashion system. The Business of Fashion è seguitissimo anche per le ricerche, le analisi e le classifiche che promuove, come ad esempio quella su quali siano le migliori scuole di moda al mondo. Nel 2017 la Regina Elisabetta lo onora del titolo di MBE, Membro dell’Ordine Speciale dell’Impero Britannico a Buckingham Palace. Amed quel giorno è emozionato e rivela di aver ripensato ai suoi viaggi e alle esperienze vissute.

Fonti: Elle.

Imran Amed è il fondatore e direttore di The Business of Fashion (BoF), nuova “bibbia” dell’industria della moda. Amed è di origine indiana ma nato e cresciuto a Calgary, Canada. Frequenta la McGill University di Montreal, Quebec, e nel 2000 si iscrive alla Harvard Business School negli Stati Uniti per completare un MBA. Dopo la laurea nel 2002, si trasferisce a Londra per lavorare per McKinsey & Company, la società di consulenza manageriale globale. Ma capisce che quel mondo non è abbastanza creativo per lui. Così, dopo un percorso spirituale, decide di lasciare l’azienda. Nel 2006 inizia a esplorare il suo interesse per l’industria della moda e fonda The Business of Fashion, bibbia online (ma anche

di Pierluigi Cacciapuoti


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fashion web

Salvatore Ferragamo

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L’ELEGANZA DELLA SETA di Alessandra Fusi

Nowness

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LO STORYTELLING PIÙ INNOVATIVO di Anna Annicchiarico

La casa di moda italiana Salvatore Ferragamo fa un regalo ai cultori della moda. Permette, infatti, di vedere da casa l’esposizione di foulard di seta creati da Fulvia Ferragamo, quarta figlia del fondatore. Anche se da fine aprile la mostra è visitabile anche fisicamente presso il museo Salvatore Ferragamo di Firenze, il virtual tour consente non solo di vedere i foulard ma racconta, attraverso file audio, il processo di realizzazione di queste raffinate creazioni dalle originalissime stampe di animali e fiori di ogni tipo.

Nowness è una piattaforma digitale di informazione e approfondimento. Diffonde contenuti multimediali di vario genere: moda, lifestyle, trend, fino ad arrivare al settore culinario. Nowness, fondato e curato dal gruppo francese del lusso LVMH, realizza filmati di pochi minuti anche con finalità di business innovativo: è, ad esempio, il primo canale ad aver prodotto video shoppabili. L’utente, infatti, visualizzando il video e cliccando sui capi arriva direttamente sul sito di e-commerce, dove può acquistare.

SHOWstudio

Nss Magazine

FASHION AND DIGITAL di Emelie Muia SHOWstudio è fondato e diretto dal fotografo di moda Nick Knight, tra i più influenti e visionari della scena. Creato nel 2000, ha l’obiettivo di connettere il mondo del fashion con quello di Internet. È una piattaforma che ogni giorno raccoglie e racconta le ultime novità e tendenze esaltando l’aspetto dell’immagine in movimento nell’era digitale, infatti, non a caso, si definisce “home of fashion film”.

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INFORMAZIONE A TUTTO CAMPO di Vanessa Scarponi Nss è una piattaforma di informazione che si struttura in tre canali. Nss G-Club si occupa di beauty, fashion e celebrity. Nss Magazine ha invece una visione più ampia: non solo moda e bellezza, ma anche cultura, tendenze, arte e musica. Nss Sport, infine, si concentra sullo sport, NBA e serie A in primis. Trovo interessante questa realtà perché riesce a creare contenuti molto identificativi e ad approcciare soprattutto il mondo dei giovani, tramite Facebook e Instagram, con la pubblicazione di post che attraggono l’interesse di questo specifico target.


fashion web

Met Museum

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APPUNTAMENTO AL MET di Joshua Tiboc

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Diesel

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UN SITO FUNZIONALE di Davide Costantini

In questo ultimo anno gli eventi e le sfilate di moda hanno subito un brusco arresto. Quando si parla di Met Gala ogni amante della moda sa che importanza ha questo evento annuale di inaugurazione della mostra dedicata alla moda dalla prestigiosa istituzione newyorchese e di raccolta fondi per il museo stesso. Il sito del Met mette a disposizione contenuti interattivi riguardanti l’arte e la moda delle esposizioni attuali e passate, che si possono scoprire approfonditamente grazie al vasto archivio storico. Non è un semplice sito informativo, ma un luogo di ispirazione per chiunque lo visiti.

Trovo il sito di Diesel, storica azienda del denim fondata nel 1978 da Renzo Rosso, particolarmente interessante: dal punto di vista grafico si presenta molto pulito e ben organizzato, lasciando lo spazio necessario alle immagini di prodotto. Le foto sono efficaci e riescono a comunicare quella che è la filosofia del brand. Il sito dedica una sezione al living, dando la possibilità di far conoscere ed eventualmente acquistare anche gli articoli di questo capitolo della creatività made in Diesel.

SSense Magazine

Gucci Garden

MAGAZINE ONLINE E RETAILER di Roberta Ghirardelli SSense Magazine nasce nel 2003 da un’idea dei fratelli canadesi Atallah e raggiunge presto la popolarità internazionale che vanta attualmente. Ssense tratta argomenti di moda, società e costume, ma a differenza di altre riviste online presenta anche una sezione di vendita. Ha, infatti, una doppia funzione: quella di magazine e quella di retailer. Ssense.com si raggiunge facilmente e si presenta ben curato e attraente: tra un articolo e l’altro si trovano inserzioni non invadenti dei prodotti rivenduti dalla piattaforma, che comprendono calzature, accessori e capi d’abbigliamento, sia per uomo che per donna e bambini.

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GUCCI GARDEN VIRTUAL TOUR di Lena Pallhuber Il museo Gucci, oggi Gucci Garden, inaugurato da Frida Giannini nel 2011, è stato rinnovato e rinominato nel 2018 dall’attuale direttore creativo Alessandro Michele e dal critico e fashion curator Maria Luisa Frisa. Il sito web fa parte del sito principale di Gucci e con la sua estetica romantica e un po’ surreale rende perfettamente omaggio alla maison. Attualmente presenta ai navigatori Gucci Garden Archetypes, lo spazio espositivo multisensoriale allestito dentro il museo e dedicato alle campagne pubblicitarie di Gucci degli ultimi sei anni.



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