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• Massimo Lo Curzio
ICONOGRAFIA DELLA FORTIFICAZIONE
PERMANENTE OTTOCENTESCA DELLO
L
e fortificazioni edificate sulle due sponde dello Stretto di Messina nell’ultimo scorcio del XIX secolo per la difesa dai possibili aggressori del nuovo Stato unitario, vale a dire per l’unificato Regno d’Italia, sono essenzialmente, da un punto di vista strettamente militare e secondo l’ultima versione del Piano di Difesa nazionale proposto dalla Commissione mista per la Difesa ed approvato dal Parlamento, delle batterie da costa armate con cannoni e obici a lunga gittata o delle batterie di campagna a guardia delle vie d’accesso che attraversano i Monti Peloritani. Le caratteristiche d’impianto di queste strutture si basano sulla scelta strategica di progettare e realizzare fortificazioni permanenti non visibili dal mare, vale a dire dal naviglio dei potenziali assalitori, e di poter coprire con tiri incrociati uno specchio d’acqua che va dalla zona sud, laddove lo Stretto ha un’ampiezza di circa 10.000 m, fino alla zona di minore sviluppo, sul lato nord, che ha una larghezza minima di m 3.300. I dati formali di progettazione di queste batterie, unitamente alle soluzioni costruttive adottate, sono fondamentali per la definizione dei caratteri di questo particolare tipo di patrimonio storico e architettonico e possono essere riproposti attraverso l’iconografia. Per iconografia si intende lo studio delle immagini, vale a dire il complesso di elementi esteriori che si possono riproporre in maniera sistematica attraverso gli schemi o i disegni originali delle singole istallazioni, i rilievi più recenti, le poche fotografie storiche e la documentazione fotografica dell’esistente. In merito ai disegni originali si riportano, nella maggior parte delle schede utilizzate per la descrizione sommaria di queste strutture, gli schemi planimetrici dei forti corredati in diversi casi da sezioni trasversali che fanno comprendere meglio i principi costruttivi e l’attacco a terra2. In realtà la documentazione di progetto, specie se si riscontrano i disegni esecutivi, era estremamente precisa ed adeguata a fornire indicazioni dettagliate da applicare in fase di realizzazione.
STRETTO1
Di particolare interesse sono i disegni e le rappresentazioni redatti in caso di tesi di laurea, spesso corredati dalla costruzione del modello tridimensionale dell’opera. Localizzazione e sequenza dei materiali iconografici e descrittivi Per riportare in maniera coerente il complesso delle batterie edificate a partire dal novembre 1884 ed avviate ad esecuzione entro il 1890 si possono utilizzare due tipi di elencazione: quella di numerare e considerare queste strutture in ragione della posizione sui due versanti dello Stretto o piuttosto quella che li elenca secondo la data di avvio dei lavori. La prima soluzione si basa sul dato localizzativo – topografico, la seconda privilegia il dato storico - costruttivo. Per le caratteristiche fisiche delle batterie si preferisce in questo caso utilizzare la seconda possibilità dato che la data d’impianto serve anche a riscontrare il tipo di costruzione adottato a seconda del modello ritenuto più idoneo. Complessivamente, nel penultimo decennio dell’800, sono state edificate ex-novo, a difesa dello Stretto e del territorio limitrofo, 20 fortificazioni. Di queste 12 sul territorio siciliano e 8 sul territorio calabrese. A queste se ne sono aggiunte altre due nei venticinque anni successivi: la batteria Antennamare sulla costa siciliana e la batteria Sbarre su quella calabrese3. Le definizioni adottate dall’Esercito indicano queste costruzioni come “batterie da costa” o, più raramente, come “forti”. La variazione di dizione che viene talora utilizzata non è legata ad una particolare motivazione, ma si deve piuttosto intendere collegata a valutazioni occasionali dell’autore dei resoconti. Per rispettare la logica degli impianti e le denominazioni utilizzate nei documenti originari ci sembra opportuno indicarle come batterie. Per agevolare la lettura di queste batterie si è fatto uso, nelle schede illustrative che seguono, così come negli elenchi, tanto di una numerazione progressiva generale
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