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DONATELLA OSTORERO
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Prova INVALSI e Test di ingresso alla scuola secondaria di primo grado
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ITALIANO
PREPARIAMOCI PER LA PROVA INVALSI ProvA A - ComPrensione Leggi attentamente questo racconto.
LA GENTE DI GRUNWIESEL 5
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In una regione della Germania c’è la cittadina di Grunwiesel. È una cittadina come tante altre: tutti si conoscono, tutti sanno quello che succede, e se alla tavola del borgomastro o del medico viene servita una pietanza in più, l’intera città lo viene a sapere. È facile immaginare, dunque, quanto scalpore produsse in città l’arrivo di un tizio che nessuno sapeva da dove venisse, che cosa facesse lì, di che cosa vivesse. Il borgomastro disse che l’uomo aveva l’aria di essere un tipo sospetto, e dato che in città il borgomastro era molto considerato, non c’è da meravigliarsi che da allora in poi lo straniero fosse guardato male da tutti. Il suo modo di vivere, inoltre, contribuì ad aumentare i sospetti. Il pomeriggio non andava a giocare a bocce, come gli altri uomini, e la sera non andava all’osteria a chiacchierare di questo e di quello. Inutilmente il borgomastro, il giudice, il parroco e il dottore, uno dopo l’altro, lo avevano invitato a pranzo o al caffè: lui aveva sempre rifiutato. Dopo dieci anni che viveva lì, continuavano a chiamarlo “lo straniero”. Un giorno arrivò a Grunwiesel una compagnia di saltimbanchi che possedevano un enorme orango, grande quasi come un uomo, che camminava su due gambe e sapeva fare esercizi strabilianti. I saltimbanchi sfilarono per la città, fermandosi di fronte a ogni casa, e si fermarono anche davanti alla casa dello straniero che, con grande stupore di tutti, si affacciò alla finestra ridendo allegramente alla vista dell’orango. Il giorno dopo i saltimbanchi proseguirono per la loro strada, lo straniero salì su una carrozza e partì nella medesima direzione della carovana. Era già notte quando, sempre in carrozza, lo straniero si presentò di nuovo alle porte della città, ma accanto a lui c’era un’altra persona con il cappello calato sugli occhi e una sciarpa di seta che gli nascondeva buona parte della faccia. Il custode delle porte chiese i documenti al nuovo arrivato, che borbottò qualcosa in una lingua incomprensibile. «È mio nipote» disse lo straniero. «Non capisce il tedesco!»
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I due entrarono in città e quando il borgomastro e i cittadini lo vennero a sapere tempestarono di domande il custode. Siccome quest’ultimo non sapeva dire di che nazionalità fosse il nuovo arrivato, i cittadini decisero che doveva essere un inglese, e alla fine in città non si parlò altro che del “giovane inglese”. Nessuno fu più stupito del borgomastro quando, un giorno, vide entrare in casa sua lo straniero in persona, per la prima volta in dieci anni. Il vecchio signore spiegò che i genitori del giovane glielo avevano affidato perché completasse la sua educazione, e che si trattava di un ragazzino intelligente, ma svogliato. Il borgomastro fu soddisfatto della spiegazione e la sera, all’osteria, raccontò che raramente gli era capitato di incontrare una brava persona come lo straniero. Questa semplice affermazione bastò a trasformare completamente le opinioni in città. Ora lo straniero era considerato un gentiluomo e nessuno aveva più da ridire, neppure quando dalla sua casa provenivano strane urla e grugniti. «Sta insegnando il tedesco al nipote!» diceva la gente di Grunwiesel. Un bel giorno finalmente lo zio decise di presentare il nipote in società. Il vecchio signore fece il giro di tutte le case e giustificava alcuni atteggiamenti un po’ bizzarri del nipote dicendo alle signore: «Mio nipote è un po’ rozzo, ma grazie alla vostra compagnia migliorerà moltissimo!» La gente di Grunwiesel trovava il giovane irresistibile, qualunque cosa facesse o dicesse. Qualche tempo dopo l’orchestra della città annunciò che avrebbe dato un grande concerto e lo straniero propose di far cantare anche suo nipote. La sera dell’esibizione gli abitanti si vestirono con eleganza, ansiosi di ascoltare il giovane inglese. Peccato che lo zio non l’avrebbe sentito cantare, perché era ammalato e non poteva muoversi di casa. Quando arrivò il momento il giovane, vestito splendidamente, salì sul palco, pronto per cantare, ma all’improvviso cominciò a borbottare in una lingua incomprensibile e a fare strani salti. Poi si strappò il colletto della camicia e il pubblico, inorridito, vide un collo coperto di peli scuri. Alla fine il giovanotto, saltellando di qua e di là, si strappò i capelli dalla testa: portava una parrucca sotto alla quale c’era lo stesso pelame scuro! Poi cominciò a rovesciare ogni cosa e a rompere violini e clarinetti. Fu allora che un dotto signore venuto da una città vicina, grande studioso di storia naturale, si fece avanti e disse: «Santo cielo, cosa ci fa qui una creatura del genere? Questo è un orango! Fermiamolo!»
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PROVA INVALSI
Come descrivere lo stupore della gente di Grunwiesel? Nessuno voleva crederci! Tutta la città, sentendosi oltraggiata, si recò alla casa dello straniero, che chiaramente se n’era già andato. Sulla scrivania però c’era una lettera, indirizzata al borgomastro, che l’aprì e lesse: Cara gente di Grunwiesel, cercate di imparare qualcosa dallo scherzo che mi sono permesso di farvi. Non avevo nessuna voglia di condividere le vostre inutili chiacchiere, i vostri pettegolezzi e le bevute all’osteria. Ecco perché vi ho evitato per tanto tempo. Ed ecco perché ho ammaestrato il giovane orango che voi avrete preso per un gentiluomo: per darvi una lezione! Gli abitanti di Grunwiesel si vergognarono moltissimo e da quel giorno furono considerati degli sciocchi in tutta la regione. (W. Hauff, La gente di Grunwiesel in Mille anni di storie divertenti, Edizioni EL)
Le domande che seguono si riferiscono al racconto che hai appena letto. Cerca di rispondere a tutte le domande e rileggi il racconto se necessario. A1. Le prime righe del testo sono importanti per conoscere
A. B. C. D.
le città della Germania il borgomastro della città di Grunwiesel una caratteristica degli abitanti di Grunwiesel il personaggio di cui si parla nel testo
A2. L’espressione “se alla tavola del borgomastro o del medico viene servita una pietanza in più, l’intera città lo viene a sapere” (righe 2-4) fa capire che ai cittadini piace molto
A. B.
cucinare mangiare
C. D.
collaborare spettegolare
A3. Nella frase “nessuno sapeva da dove venisse, che cosa facesse lì” (riga 6) la parola “lì” sta al posto di
A. B.
in quell’osteria in quella casa
C. D.
in quella città in quella regione
A4. Lo straniero viene guardato male da tutti a causa
A. B. C. D.
del suo aspetto strano del giudizio negativo espresso da una persona del suo particolare modo di parlare della sua maleducazione a tavola
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PROVA INVALSI
ProvA A - ComPrensione
A5. L’espressione “dato che in città il borgomastro era molto considerato” (riga 8) ci fa pensare che il borgomastro probabilmente è
A. B. C. D.
il vigile il sindaco il re il medico
A6. Lo straniero riceve e rifiuta molti inviti. A che cosa viene invitato? ....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
A7. Rileggi le righe 16-21 e completa le frasi con le parole corrette. camminava su due gambe. ………………………………………………………………………… sfilarono per la città. ………………………………………………………………………… si affacciò alla finestra. ………………………………………………………………………… si stupirono. …………………………………………………………………………
A8. Il motivo per cui lo straniero ride (riga 20) probabilmente è collegato
A. B. C. D.
all’allegria della sfilata a un ricordo felice al carattere gioioso dell’uomo a un’improvvisa idea divertente
A9. Lo straniero parte e ritorna in città con un ospite. Perché il custode non capisce ciò che dice l’ospite?
A. B. C. D.
Perché l’ospite è inglese. Perché l’ospite non può parlare. Perché l’ospite ha una sciarpa sulla bocca. Perché l’ospite è svogliato.
A10. A un certo punto il borgomastro cambia la sua opinione sullo straniero. Qual è l’avvenimento che determina il cambiamento?
A. B. C. D.
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Lo straniero e il nipote salgono su una carrozza. Lo straniero si scusa con il borgomastro. Il borgomastro invita a casa lo straniero. Lo straniero fa visita al borgomastro.
ProvA A - ComPrensione
PROVA INVALSI
A11. I cittadini iniziano a considerare lo straniero un vero gentiluomo. Su che cosa si basa il loro nuovo giudizio?
A. B. C. D.
Sulla sua gentilezza. Sulla sua amicizia con il borgomastro. Sulle parole del borgomastro. Sulla sua capacità di educare il nipote.
A12. Lo zio “decise di presentare il nipote in società” (riga 48) significa che lo zio
A. B. C. D.
dice a tutti che il nipote è un po’ strano fa conoscere il nipote a tutti quanti propone di far cantare il nipote insegna il tedesco al nipote
A13. Con la frase “Mio nipote è un po’ rozzo, ma grazie alla vostra compagnia migliorerà moltissimo!” (righe 50-51) lo zio fa sentire le signore
A. B. C. D.
bellissime gentili importanti eleganti
A14. “La gente di Grunwiesel trovava il giovane irresistibile, qualunque cosa facesse o dicesse” (righe 52-53). Quale idea vuole esprimere questa frase?
A. B. C. D.
La gente ammira solo le persone strane. Gli uomini sono sempre interessanti, qualsiasi cosa facciano. Le persone vedono solo ciò che vogliono vedere. Gli abitanti di una città pensano tutti la stessa cosa.
A15. La sera del concerto i cittadini scoprono una terribile verità. Qual è?
A. B. C. D.
Il giovane ha una bruttissima voce. Lo straniero si è preso gioco di loro. Il nipote in realtà è un gran maleducato. Il borgomastro si è ammalato.
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PROVA INVALSI
ProvA A - ComPrensione
A16. La città si sente “oltraggiata” (riga 70) significa che tutti quanti si sentono
A. B. C. D.
sconfitti offesi colpevoli abbandonati
A17. Leggi la lettera indirizzata al borgomastro e rispondi alla domanda che segue.
Cara gente di Grunwiesel, cercate di imparare qualcosa dallo scherzo che mi sono permesso di farvi. Non avevo nessuna voglia di condividere le vostre inutili chiacchiere, i vostri pettegolezzi e le bevute all’osteria. Ecco perché vi ho evitato per tanto tempo. Ed ecco perché ho ammaestrato il giovane orango che voi avete preso per un gentiluomo: per darvi una lezione! Perché lo straniero non ha mai voluto fare amicizia con la gente di Grunswiesel? .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
A18. La lezione dello straniero vuol far capire alcuni concetti importanti. Quali sono? Metti una crocetta per ognuno dei concetti espressi nel testo. La lezione fa capire che a) Le persone pettegole non sono gradevoli. b) Spesso la gente esprime giudizi sbagliati. c) In una città tutti devono fare le stesse cose. d) Le persone si lasciano influenzare dalle idee degli altri, anche se sbagliate. e) Chi governa in città ha sempre ragione.
A19. Qual è il proverbio che ti viene alla mente ripensando alle vicende del racconto?
A. B. C. D.
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Chi non sbaglia mai scagli la prima pietra. Le bugie hanno le gambe corte. A volte l’apparenza inganna. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
ProvA B - ComPrensione
PROVA INVALSI
Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono.
NELL’OCCHIO DELLA BALENA Cronaca di un incontro
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Nella primavera del 2009 feci un viaggio lungo la costa occidentale della penisola di Baja, in Messico, sperando di vedere per la prima volta una balena libera nell’oceano. Mi trovavo su una piccola imbarcazione quando vidi il vapore del grande soffio di una balena spandersi sull’Oceano Pacifico. Di colpo la balena si mise a saltare fuori dall’acqua, ricadendo giù tra gli schizzi, e facendosi sempre più vicina. Il mio cuore si fermò e, prima di poter capire cosa stava succedendo, la balena emerse proprio accanto a me. Fu allora che vidi il cucciolo al suo fianco: un giovane maschio già lungo quanto la mia imbarcazione. Quando mi sporsi dallo scafo, la sua grossa testa spuntò fuori dall’acqua e quasi mi sbatté sul naso. Mi trovavo faccia a faccia con un cucciolo di balena. Vedevo il mio riflesso nella scura orbita vitrea del suo grande occhio ovale. Se ne stava lì a fissarmi, come per capire chi o cosa fossi. Ricorderò quel momento per sempre: non potrei immaginare niente di più simile a un incontro con un extraterrestre. Ma è accaduto qui, sulla Terra. Ho scritto questo libro per condividere il senso di stupore e ammirazione che ho provato mentre fissavo l’occhio di quella balena.
Le leggende 20
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Tanto tempo fa la gente pensava che la Terra si reggesse sul dorso di una balena. Si credeva pure che i sette mari potessero entrare in una narice di quella balena e che tutti i terremoti e le inondazioni fossero causati dal suo starnuto. In tutto il mondo, dallo spoglio Circolo Polare Artico fino alle lussureggianti isole tropicali del Pacifico del Sud, popoli che non sapevano niente l’uno dell’altro raccontavano storie simili sulla grande balena, il mostro terrificante che decideva e governava il destino del mondo. I cinesi ad esempio parlavano della balena come di un’enorme creatura simile a un drago, proveniente dal Mare del Nord e chiamata Yu-Kiang. Lunga diverse migliaia di metri, con il corpo di un pesce e le mani e i piedi di un essere umano, Yu-Kiang regnava su tutti gli oceani. Quando si arrabbiava, si trasformava in un uccello gigantesco che agitava le acque in tempeste spaventose.
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PROVA INVALSI
ProvA B - ComPrensione
La terribile caccia
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Chi mai osò dare la caccia alle balene? Nessuno sa chi fu il primo ad avere un’idea tanto folle. Si può immaginare che tutto cominciò quando una balena malata, o vecchia e morente, si trovò all’improvviso in secca su qualche spiaggia. Una balena arenata poteva fornire molti pasti, sufficienti a far sopravvivere un intero villaggio durante un duro e gelido inverno. Di certo la bramosia di balene spinse poi i cacciatori armati di arpioni in alto mare, in cerca di carne fresca. Intere civiltà sorsero grazie all’utilizzo delle varie parti del corpo della balena. Una parte molto importante erano i fanoni, lamine flessibili e robuste che alcune specie utilizzano per raccogliere in bocca le più piccole creature marine (il plancton). Nei villaggi tutto si fabbricava con i fanoni, dai pettini alle slitte. Nel tempo con il grasso di balena si iniziò a produrre olio, sapone, vernice, smalto, cosmetici; i fanoni vennero utilizzati per costruire stecche di ombrelli, paraurti per carri, canne da pesca, bastoni; i denti furono cesellati e diventarono gioielli, pezzi di scacchi e tasti di pianoforte. La balena, grande dominatrice dei mari, veniva uccisa dall’uomo per migliorare la vita sulla terraferma. Ma quanto sarebbe potuto durare questo terribile sterminio? Fino a quando l’uomo si fosse reso conto che un’intera specie animale stava per essere distrutta.
Un animale da salvare 50
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Nel 1986 l’IWC (la Commissione Internazionale per la caccia alla balena) impose il divieto totale della caccia alle balene e solo due stati, il Giappone e la Norvegia, trovarono delle scappatoie per raggirare le regole e proseguire la caccia nonostante le proteste degli ambientalisti di tutto il mondo. Oggi, grazie agli studi di moltissimi scienziati, l’uomo ha scoperto i segreti del misterioso mondo delle balene e cerca di assicurare la sopravvivenza di questo grande mammifero. Adesso sappiamo che le balene emettono dei suoni, diversi da una specie all’altra, che servono per comunicare, per spostarsi e determinare la profondità dell’oceano o stabilire le dimensioni e la forma di potenziali predatori o prede. Sappiamo anche che le balene hanno un’ottima memoria e sono molto intelligenti: le balene si organizzano come una squadra e cooperano per difendere i loro cuccioli da un’aggressione; utilizzano strategie di caccia di gruppo per catturare i pesci; usano le loro mandibole giganti per “rubare” ai pescatori le prede attaccato all’amo; educano i piccoli e insegnano loro a comunicare, orientarsi e cacciare. Il rapporto tra l’uomo e questo animale sta entrando in una nuova era e oggi la gente sale spesso su una barca con la speranza di avvistare una balena e di poterla osservare da vicino. Purtroppo, come spesso è accaduto nella nostra storia, l’uomo arriva a rispettare le altre creature solo quando ne sfiora la distruzione. (C. Siebert, Il misterioso mondo delle balene, Gallucci)
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ProvA B - ComPrensione
PROVA INVALSI
B1. Il titolo iniziale riguarda il contenuto di uno dei paragrafi. Quale?
A. B. C. D.
primo (righe 1-17) secondo (righe 18-31) terzo (righe 32-49) quarto (righe 50-68)
B2. L’autore del libro ha vissuto un’esperienza particolare. Come la definiresti?
A. B. C. D.
Un avvistamento in pieno oceano. Un incontro con un extraterrestre nel mare. La scoperta sensazionale dell’occhio di balena. Un contatto commovente ed emozionante.
B3. Dopo la sua avventura l’autore ha deciso
A. B. C. D.
di vivere per sempre in mezzo alle balene di condividere la sua esperienza attraverso un libro di studiare il più grande mammifero dei mari di proibire la caccia alle balene in tutto il mondo
B4. Nel secondo paragrafo (righe 18-31) si parla di alcune antiche leggende e credenze che riguardano la balena. Completa con le informazioni che trovi nel testo.
Un tempo si pensava: • che sulla schiena della balena ci fosse ……………………………………………………………………………………………………… • che tutti i mari potessero entrare ………………………………………..…………………………………………………………………… • che uno starnuto di balena causasse ……………………………………………………………………………………………………… B5. La balena immaginata dai cinesi aveva alcune caratteristiche. Quali?
A. B. C. D.
Era simile a un uccello e aveva il corpo di un uomo. Era simile a un drago e aveva il corpo di un pesce. Era simile a un uomo e aveva il corpo di un drago. Era simile a un pesce e aveva il corpo di un uccello.
B6. Tenendo conto di quello che hai letto nel secondo paragrafo, puoi dire che
A. B. C. D.
nell’antichità gli uomini temevano e rispettavano le balene in tempi lontani le balene erano creature molto pericolose nel passato esistevano balene di forme molto diverse tutti i popoli del mondo si radunavano per raccontare storie di balene
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PROVA INVALSI
ProvA C - ComPrensione
B7. Il terzo paragrafo (righe 32-49) inizia con una domanda: “Chi mai osò dare la caccia alle balene?” Quale domanda potrebbe sostituire la precedente?
A. B. C. D.
Come si chiamava il primo cacciatore di balene? Quale uomo poté decidere di uccidere un animale tanto grande e bello? Chi fu il pazzo che trascinò una balena sulla spiaggia? Come mai l’uomo iniziò a cacciare un animale acquatico?
B8. Nel terzo paragrafo sono riportate alcune notizie che riguardano la caccia alla balena. Indica le informazioni che hai trovato. Informazione Informazione che NON che si trova nel si trova nel paragrafo paragrafo All’inizio si cacciavano in mare solo le balene ammalate. La carne di una balena poteva sfamare un intero villaggio. Tutte le parti del corpo della balena erano utilizzate dall’uomo. Tutte le civiltà del mondo cacciavano le balene. Con i fanoni si producevano tantissimi oggetti e utensili.
Le donne cacciavano le balene per procurarsi gioielli.
B9. La domanda “Ma quanto sarebbe potuto durare questo terribile sterminio?” (riga 47) stimola il lettore
A. B. C. D.
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a cercare la risposta su un’enciclopedia o su Internet a leggere altri testi sulle balene a contare quante balene vennero uccise a riflettere sui gravi comportamenti dell’uomo
ProvA B - ComPrensione
PROVA INVALSI
B10. Nel quarto paragrafo (righe 50-68) c’è scritto che due Stati trovarono delle “scappatoie” per raggirare le regole e proseguire la caccia alle balene. Che cosa si intende per “scappatoie”?
A. B. C. D.
Nuovi arnesi moderni per la caccia alle balene. Strade per fuggire lontano dagli ambientalisti. Modi poco corretti per non rispettare la legge. Discussioni tra due paesi che la pensano in modo diverso.
B11. Le nuove conoscenze che si hanno oggi sulle balene derivano
A. B. C. D.
dalle proteste degli ambientalisti dal lavoro dei ricercatori dalle decisioni del Giappone e della Norvegia dal divieto di cacciare i grossi mammiferi
B12. A che cosa servono i suoni emessi dalle balene? Cerca e trascrivi le risposte. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
B13. Perché attualmente l’uomo va in cerca delle balene con le barche?
A. B. C. D
Per cacciare le balene di nascosto. Per catturare e addestrare le balene. Per tuffarsi e nuotare con le balene. Per ammirare da vicino le balene.
B14. Oggi l’uomo cerca di evitare una grave tragedia. Quale?
A. B. C. D.
L’inizio di un nuovo tipo di caccia. L’estinzione di una specie animale. La distruzione di tutti i pesci. L’uccisione dei cuccioli di balena.
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PROVA INVALSI
ProvA C - grAmmAtiCA
C1. Indica la frase scritta in modo corretto.
A. B. C. D.
Un uccello aquatico passeggia nello stagno. Un’uccello acquatico passeggia nello stagno. Un uccello acquatico passeggia nello stagnio. Un uccello acquatico passeggia nello stagno.
C2. Ognuno dei seguenti gruppi di aggettivi è formato da sinonimi. In quale gruppo c’è un intruso?
A. B. C. D.
abituale – consueto – solito – tradizionale irritato – esasperato – stanco – infastidito elegante – raffinato – distinto – signorile difficile – complesso – arduo – complicato
C3. Inserisci nei quadratini la punteggiatura adatta.
Dopo aver fatto i compiti Anita va a trovare i nonni in compagnia del suo cagnolino Per la strada il cane vede un gatto e inizia ad abbaiare furiosamente Anita lo sgrida e gli dice “Smettila Sei sempre il solito attaccabrighe ” Il cagnolino offeso per il rimprovero abbassa le orecchie e prosegue mogio mogio per il suo cammino C4. Quale congiunzione potrebbe sostituire “sebbene” nella frase: “Rebecca partecipò alla gara di sci sebbene la caviglia fosse ancora un po’ gonfia”?
A. B. C. D.
però nonostante anche se poiché
C5. Nel seguente periodo, quanti sono i verbi? “Il giovane veterinario si svegliò all’alba, consumò velocemente la sua colazione e si recò pedalando alla fattoria per visitare il vitellino che era nato il giorno precedente.”
A. B. C. D.
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cinque sei sette otto
PROVA INVALSI
ProvA C - grAmmAtiCA C6. Indica la riga in cui tutte le parole sono scritte in ordine alfabetico.
A. B. C. D.
quarzo – quassù – quatto – quasi – quattordici – quattrini cucina – cucinare – cucito – cucitrice – cucitura – cucù abitante – abitare – abitato – abito – abitazione – abituale castello – castagno – castigo – castoro – casupola – catapulta
C7. Indica se ciascuna delle seguenti parole è un aggettivo, se è un nome oppure se può essere sia aggettivo sia nome. Parole
Aggettivo
Nome
Sia aggettivo sia nome
a) forza b) inglese c) meravigliato
d) onesto e) straniero f) veicolo
C8. In quale delle seguenti frasi “erba” ha la funzione di complemento oggetto?
A. B. C. D.
La cicala frinisce fra l’erba. In primavera spunta l’erba nel prato. Le pecore brucano l’erba del pascolo. Mi piace l’erba con le gocce di rugiada.
C9. Trova il nome primitivo intruso in ognuna di queste serie di nomi alterati.
a)
barchetta
casetta
fretta
bimbetta
b)
omone
ladrone
torrone
piedone
c)
ombrelluccio
tesoruccio
nasuccio
luccio
d)
cantina
pietrina
damina
cremina
e)
orticello
fringuello
ponticello
borsello
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PREPARIAMOCI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ortogrAfiA 1 Completa le parole con ce/cie oppure ge/gie.
◗ Gli ar…………ri ripongono le frec………… nella faretra. ◗ Gli aerei moderni possiedono un’ottima effi…………nza di volo. ◗ Un tempo le monete d’oro recavano l’effi………… del sovrano. ◗ A causa della caccia molte spe………… animali si stanno estinguendo. ◗ I …………chi leggono grazie al codi………… Braille usando i polpastrelli delle dita. ◗ Nei bra…………ri si può mantenere accesa la bra………… per molto tempo. ◗ Nella nostra so…………tà non sempre vengono rispettate le norme i…………niche. ◗ La superfi………… di alcune roc………… è stata levigata dall’azione delle piog…………. 2 Scrivi la parola derivata con l’aggiunta del suffisso -iere o -iera.
pancia = ...................................................................
raggio =
pace =
brace = .......................................................................
.........................................................................
....................................................................
croce =
......................................................................
artificio = ..............................................................
3 Completa le parole con sce/scie.
na ……………nza adole……………nza u……………re ……………
co…………… co……………nza fanta…………nza ……………nario
ntifico cono……………nte mi……………la ……………mpio ……………
fa…………… ……………nziato di……………sa ……………lta
4 Completa le parole con qu, cu, cqu, qqu, ccu.
suba…………………eo
se…………………oia
a…………………lei
e…………………ino
…………………
so…………………adro
e…………………atore
ar…………………ato
per…………………otere
ris…………………otere
a…………………itrino
scia…………………are
s…………………alifica
a…………………irente
a…………………isto
a…………………atico
profi…………………o
inno…………………o
…………………
ocere
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ota
COMPETENzA L’alunno conosce, rispetta e utilizza le convenzioni ortografiche.
ta…………………ino
ortogrAfiA
PROVA D'INGRESSO
5 Metti l’apostrofo dove occorre e riscrivi le parole.
lo istrice ................................................................
nella acqua ......................................................
buono uomo ..............................................
una antenna
ci erano ..................................................................
senza altro
ci era ............................................................................
ciascuno orto
...........................................
anche io ................................................................
quello orso .....................................................
nessuna amica
.........................................
santo Antonio
mezza ora
quale è
.................................................
.........................................
....................................................................
.........................................................
qualcuno altro .........................................
di estate
.......................................................
...............................................................
allo indietro
..................................................
nessuno indigeno
.............................
6 Segna l’accento sulle parole tronche.
◗ ◗ ◗ ◗ ◗
Non sempre cio che si dice corrisponde a verita. Oggi è lunedi, percio domani sara martedi. Nella societa dovrebbero essere garantite pari opportunita a tutti. La liberta è uno dei piu importanti valori dell’umanita. Un mercantile trasporto un grosso carico di caffe.
7 Segna l’accento sui monosillabi che lo richiedono.
◗ ◗ ◗ ◗ ◗
Alcuni anni fa qui ci fu un lungo periodo di siccità. Ogni giorno e la stessa storia! Ciabatte di qua, pigiama di la. Che disordine! Ti ho risposto di si perché mi sei simpatico e sei gentile con me. La mamma corre su e giu per le scale tutto il di. Il te verde non piace solo a te! Ne vado matto anch’io!
8 Completa le frasi in maniera adeguata. Scegli tra: a/ha, o/ho, anno/hanno.
◗ Tornerò ……………… Venezia il prossimo ……………………………… . ◗ ……………… ricevuto il tuo messaggio. Lo invio ……………… Marta ……………… a Pietro? ◗ Questa bibita è dolcissima! ……………… il sapore di fragola. ◗ Quante squadre ……………………………… partecipato al campionato di calcio? 9 Inserisci nelle frasi la punteggiatura adeguata.
◗ ◗ ◗ ◗ ◗
Ho completato l’elenco della spesa pane latte biscotti e verdura La quercia un albero forte e robusto vanta una chioma folta e rigogliosa Spegni le luci che non servono non si spreca l’energia elettrica Chi ha lasciato la cartella nell’atrio della scuola La classe ha preparato uno spettacolo teatrale Cenerentola
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PROVA D'INGRESSO
morfologiA
1 Indica il genere dei seguenti nomi con M (maschile), F (femminile) e M/F (maschile e femminile).
chirurgo cantante contadino podista sarta
parente impiegata vasca erede chitarrista
allenatore astronauta musicista tubo commessa
custode cavalla insegnante orso ciclista
2 Forma il plurale: attento alle difficoltà ortografiche!
camicia ..................................................................................................................
frangia .....................................................................................................................
asparago .............................................................................................................
dialogo
chirurgo ...............................................................................................................
provincia
abaco
acacia
.......................................................................................................................
.................................................................................................................. ...........................................................................................................
.......................................................................................................................
3 Indica se i seguenti nomi sono P (primitivi), D (derivati) o A (alterati).
attrezzo occhiali lampone marinaio piazzetta vetta
terrazza musichetta fringuello botto anellino fogliame
rumoraccio pizzeria porticina camionista cagnaccio mulino
giornalaio estate musicista topastro collana corsetta
4 Volgi al plurale (quando è necessario usa l’articolo partitivo).
una foca
....................................................................................................................
lo scontrino
un carciofo
..........................................................................................................
.......................................................................................................
l’ombra
.........................................................................................................................
un’occhiata
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il fuoco
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il guardiano
.........................................................................................................
un’attesa
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5 Sostituisci l’espressione sottolineata con un aggettivo qualificativo adatto.
affamato
◗ Un animale che ha fame:
...................................................
◗ Una città senza abitanti:
.....................................................
◗ Un bimbo che ha sonno:
...................................................
◗ Una parola che offende: .....................................................
◗ Un fiume pieno di pesci:
....................................................
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◗ Una lastra di ghiaccio: ...............................................................
COMPETENzA L’alunno identifica, riconosce e analizza le parti del discorso.
morfologiA
PROVA D'INGRESSO
6 Sottolinea i possessivi nelle seguenti frasi, poi indica se sono aggettivi o pronomi. Metti una crocetta per ogni riga. aggettivo pronome
Questi alberi sono come quelli del tuo giardino. Non c’è dubbio: questo cane è sicuramente il vostro! Fra quelle scarpe ci sono di certo anche le mie. Che confusione! Qual è il nostro materiale scolastico? Domani l’insegnante correggerà i vostri testi. Sì! Questa bicicletta è proprio la sua! 7 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in verde i pronomi dimostrativi.
Mamma, ti piacciono di più questi pantaloni o quelli sul manichino? Preferisco questi, ma per me fa lo stesso: scegli ciò che vuoi. Questa torta è buonissima! È la stessa che hai fatto per il tuo compleanno? Sì, la ricetta è la medesima, ma in quell’occasione non avevo messo lo zucchero a velo. 8 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in verde i pronomi indefiniti.
◗ ◗ ◗ ◗ ◗
In alcune zone montane vivono ancora parecchi lupi. Qualcuno ha dimenticato varie riviste illustrate a casa mia. Certe stanze sono piccole e non possono contenere troppe persone. In cantina non si vede nulla perché c’è poca luce. Ognuno esponga con chiarezza le proprie idee agli altri.
9 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in blu i pronomi interrogativi ed esclamativi.
◗ Quanti ricordi in questo vecchio diario! ◗ Che hai messo nello zaino? È stracolmo! ◗ Quale nastro usiamo per il bordino? ◗ Chi è salito lassù in soffitta? ◗ Che lavoro farai da grande?
◗ Chi hai invitato al tuo compleanno? ◗ Quanti ne vuoi? Due o tre? ◗ Che noia questo film! È troppo lungo! ◗ Quanta fatica mi hai fatto fare! ◗ Quale vorrei? Non lo so ancora!
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PROVA D'INGRESSO
morfologiA
10 Cerchia lo, la, gli, le in verde se sono articoli, in rosso se sono pronomi personali.
◗ La cioccolata calda è pronta: la bevete subito? ◗ Gli avevo raccomandato di ripararsi gli occhi dal sole! ◗ Marco è un orso! Se gli parli, o lo infastidisci o lo irriti. ◗ Lo zio si è comprato la moto: la dovrà guidare con prudenza! ◗ Le mele sono molto buone: le sbuccerò e le userò per la crostata. ◗ Se incontro Ludovico, prima lo saluto e lo abbraccio, ma poi gli dico il fatto suo. 11 Completa le frasi con i pronomi relativi adatti. Scegli tra quelli proposti.
con la quale
◗ Il cane è un amico fedele ……………..…..……………..….. puoi sempre contare.
su cui
◗ La doccia ……………..…..……………..….. mi lavo è larga e comoda.
a cui
◗ Ecco il costume ……………..…..……………..….. indosserò alla festa in maschera!
nel quale che in cui alla quale chi
◗ Ti presento l’amica ……………..…..……………..….. andrò in vacanza all’estero. ◗ La frutta è un alimento …………..…..……………..….. non rinuncerei mai. ◗ Ringrazio …………..…..……………..….. ha ritrovato e restituito il mio portafoglio. ◗ Questo è il laghetto …………..…..……………..….. facciamo il bagno in estate. ◗ Daniela è l’amica …………..…..……………..….. confido tutti i miei segreti.
12 Indica con una crocetta il tempo delle seguenti voci verbali. presente imperfetto pass. rem. fut. sempl. pass. pross. trap. pross. trap. rem. fut. anter.
guardai conteremo salti ebbero visto massaggiava siete scivolati avrò deciso avevano detto
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PROVA D'INGRESSO
morfologiA 13 Nelle seguenti espressioni sottolinea i verbi al modo condizionale e cerchia i verbi al modo congiuntivo.
◗ Io ti avrei curato bene.
◗ Se ci avessero pensato prima!
◗ Se non foste così testardi!
◗ E quando sareste partiti?
◗ Che lo abbia sognato?
◗ Che siano ancora in viaggio?
◗ Non avrei voluto l’incarico.
◗ Sorseggerei volentieri una tisana.
◗ Non lo avesse mai fatto!
◗ Non lo avremmo mai immaginato!
◗ Perché rifiuteresti il suo aiuto?
◗ Se aveste avuto un po’ di pazienza!
14 Riformula le frasi secondo l’esempio: utilizza il modo imperativo.
◗ Verreste a casa con me? ◗ Mi telefoneresti questa sera? ◗ Ti spiacerebbe abbassare il volume? ◗ Chiudereste la porta per cortesia?
Venite a casa con me!
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15 Sottolinea i verbi di modo indefinito e indica con una crocetta il modo a cui appartengono.
infinito participio gerundio Guardando la vetta si scorgono i ghiacciai. Sono contento di ascoltare i tuoi racconti. Avendo dormito troppo giungemmo in ritardo. Ho visto una statua raffigurante Giulio Cesare. Entrato in cantina, vidi un topo. A scuola impariamo a usare il computer. 16 Inserisci le congiunzioni adeguate nelle frasi.
◗ Questa giornata è piovosa, ……………………… non fredda. ◗ Sono affaticato, ……………………… andrò subito a letto. ◗ Ho comprato un nuovo videogioco, ………………… non so ancora usarlo. ◗ Preferisci guardare la televisione ……………………… ascoltare la musica? ◗ Ho chiamato Simone ……………………… mi raggiungesse ……………………… mi aiutasse.
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PROVA D'INGRESSO
sintAssi
1 Indica con una crocetta in quale delle seguenti frasi la parola sottolineata ha la funzione di soggetto.
Questa notte il tronco del pino è stato abbattuto da un violento uragano. In autunno osservo spesso il tronco scuro e rugoso degli alberi del bosco. Sulle acque impetuose del fiume galleggiava il tronco di un vecchio pioppo. Un castoro rosicchia il tronco secco con i suoi denti aguzzi. 2 In ogni frase cerchia il predicato, poi indica con una crocetta se si tratta di un predicato verbale o di un predicato nominale.
p. verbale
p. nominale
Il topo si è infilato in quella fessura. Da quest’altezza il panorama è splendido. La mongolfiera era stata colpita da un fulmine. Di certo un giorno tuo fratello diventerà famoso. La sedia a dondolo è ancora sul terrazzo. Il disegno di Lara è bello e originale. Queste transenne sono un pericolo per i pedoni. 3 Indica con una crocetta le frasi che contengono un complemento oggetto.
Io capisco le tue ragioni!
Festeggeremo insieme a casa mia.
Forse partiremo per la montagna.
Mi passi quel vassoio per favore?
Il cielo è pieno di nuvole grigie.
È caduto un bicchiere dal tavolo!
La polvere ha ricoperto tutti i mobili.
La bicicletta nuova mi piace molto.
Camminammo a lungo per il sentiero.
La gru sposta i blocchi di cemento.
Io ti ascolto con attenzione.
Incolliamo le foto sull’album.
Vorrei un panino al formaggio.
Avete pensato anche a noi?
4 Analizza i complementi indiretti evidenziati.
◗ Le rose del giardino furono potate dal giardiniere. ◗ In primavera le aiuole attirano api e farfalle. ◗ Un tempo i lampadari di cristallo erano apprezzati. ◗ Sono arrivato da Verona con l’autobus. ◗ A Manuela furono regalati molti cioccolatini.
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complemento ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................
COMPETENzA L’alunno riconosce la funzione logico-sintattica delle parti della frase semplice.
PROVA D'INGRESSO
lessiCo
1 Accanto a ogni nome evidenziato ci sono quattro parole. Scrivi nei quadretti se sono sinonimi (S), contrari (C) o se sono parole con un significato diverso (D). Segui l’esempio.
bugia
falsità
parola
verità
menzogna
S
D
C
S
dubbio
certezza
perplessità
sicurezza
risposta
appetito
pranzo
sazietà
fame
inappetenza
premura
urgenza
gara
calma
fretta
tristezza
malinconia
lacrima
allegria
infelicità
acquisto
vendita
compera
regalo
spesa
superbia
arroganza
modestia
umiltà
altezza
coraggio
impresa
eroismo
viltà
audacia
2 Colora in giallo le parole che possono avere più di un significato.
riccio
mare
tasso
nonno
riso
fine
sedia
nota
libro
spazio
pesca
rete
piano
mela
ancora
leggere
divano
rana
cielo
porto
matita
secondo
credenza
gru
coda
operazione
gallina
capello
tulipano
ala
oliva
quaderno
amo
dado
capitale
moto
COMPETENzA L’alunno conosce e comprende le principali relazioni di significato tra le parole.
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PROVA D'INGRESSO
letturA e sCritturA
1 Leggi il testo, poi rispondi con una crocetta alle domande.
AMore “Di gAtto”
5
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20
25
30
35
I gatti hanno sempre avuto una parte di primo piano nella mia vita, prima quand’ero solo un ragazzo, poi nell’esercizio della professione di veterinario, e ora che sono in pensione, eccoli ancora lì a illuminare i miei giorni. La loro grazia ed eleganza innate e il loro affetto me li rendevano cari e non vedevo l’ora di imparare tutto su di loro alla facoltà di veterinaria. La loro giocosa allegria, inoltre, per me era fonte di divertimento. Ricordo una gatta, in particolare, che era l’istigatrice di molti giochi: passava e ripassava di sbieco a passo di danza davanti al mio cane Don che, indispettito, le si avventava contro dando inevitabilmente inizio a un prolungato incontro di lotta libera. Ogni fattoria che visitavo aveva i suoi gatti. C’erano mici ovunque. Tenevano lontani i topi e vivevano liberi e indipendenti in quei luoghi rurali. Si vedevano gatti raggomitolati tra le balle di paglia o stesi beatamente al sole in un angolino, perché amano il calore, e nei giorni più rigidi dell’inverno il cofano tiepido della mia macchina esercitava su di loro un’incredibile attrazione. Non appena mi fermavo sull’aia, un paio di gatti si acciambellava sull’auto. Talvolta, quando me ne andavo da una fattoria, ogni centimetro del metallo surriscaldato era coperto da un arabesco di impronte lasciate dalle zampine inzaccherate. A volte ripenso anche alle strane opinioni che molta gente aveva su questi animali: erano creature egoiste incapaci di offrire l’amore disinteressato di un cane, oppure erano creature indipendenti e circospette che badavano solo al proprio interesse. Che sciocchezza! Mi sono sentito sfregare la faccia da musi di gatto e sfiorare la guancia da zampine con le unghie accuratamente ritratte. Queste, a parer mio, sono espressione di amore. Per non parlare dell’affetto che provo adesso quando me ne sto rintanato in casa tenendo raggomitolato in grembo il mio adorato gatto. È questa una compagnia che fa un’enorme differenza nella vita, soprattutto a chi di vita ne ha già vissuta tanta… (James Herriot, Storie di gatti, Rizzoli)
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COMPETENzA L’alunno legge e comprende un racconto autobiografico; produce un breve testo argomentativo.
letturA e sCritturA 1. L’autore e narratore del testo è
un ragazzo un anziano
un adulto un bambino
2. Il racconto parla di un veterinario sempre al lavoro un uomo che ama molto i gatti un’amicizia tra un gatto e un uomo alcune fattorie piene di gatti 3. Nell’espressione “illuminare i miei giorni” (riga 5) la parola “illuminare” significa allungare rallegrare accendere riscaldare
PROVA D'INGRESSO
7. In inverno i gatti stanno sul cofano della macchina perché preferiscono la vernice alla paglia amano il calore emanato dal motore aspettano che esca il sole sono affezionati al veterinario 8. Le zampine “inzaccherate” (riga 26) sono bagnate infangate accaldate tigrate 9. Secondo l’autore, alcune persone hanno sui gatti delle opinioni strane, ma vere circospette e curiose assurde e sbagliate giuste e corrette
4. La “grazia ed eleganza innate” (riga 6) dei gatti sono due caratteristiche proprie di tutti i gatti 10. Secondo l’autore, i gatti dimostrano le qualità di alcuni gatti il loro amore con le particolarità di una gatta le espressioni del muso i difetti di tutti i gatti i gesti e le effusioni 5. Don è un cane che i versi e le zampe senza unghie non sopporta i gatti le unghie e il pelo morbido istiga una gatta a fare la lotta 11. Nella conclusione del testo l’autore ama giocare con i gatti vuole trasmettere questo messaggio viene infastidito da una gatta è bello stare rintanati in casa con un gatto sulle gambe 6. I “luoghi rurali” (riga 20) sono chi possiede un gatto vive più a lungo territori pieni di topi l’amore e la compagnia di un gatto zone di campagna rendono la vita più bella cortili delle fattorie quando si è anziani bisogna avere un abitazioni per gatti gatto 2 Secondo te, è bello possedere un animale domestico? Perché? Spiegalo sul quaderno.
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PROVA D'INGRESSO
logiCA e PArole
1 In ognuno dei seguenti gruppi di parole c’è un “intruso”, cioè una parola che non fa parte della stessa categoria delle altre. Individualo e cancellalo con una barra.
◗ aereo / motocicletta / autobus / automobile / camion / treno ◗ tovagliolo / forchetta / bicchiere / coltello / cucchiaio / scolapasta ◗ Perugia / Arno / Brescia / Milano / Palermo / Roma ◗ orecchini / cerchietto / cuffia / occhiali / scarpe / paraorecchie ◗ Viola / Rosa / Bianca / Gaia / Arancione / Sara / Azzurra 2 Forma 6 coppie con le parole del riquadro: le parole di ogni coppia devono essere formate dalle stesse lettere dell’alfabeto. Esempio: mela / lame.
trame • teatro • toro • vene • strano • attore neve • cera • marte • orto • nostra • crea
◗
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◗
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◗
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◗
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◗
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◗
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3 Scegli i completamenti corretti e cancella con una barretta quelli sbagliati.
◗ Il treno da Roma è arrivato alle 14.30; quello da Bologna alle due e mezzo del pomeriggio. Dunque il treno proveniente da Bologna è arrivato in stazione prima / dopo / contemporaneamente rispetto a quello da Roma.
◗ Devo fare cinque giri della pista in bicicletta. Impiego circa un quarto d’ora per ogni giro, dunque per finire l’allenamento ho bisogno di tutto il pomeriggio / meno di un’ora e mezza / meno di un’ora.
◗ È il 13 agosto: dunque la scuola inizierà tra circa un mese / tra circa due mesi / tra pochi giorni.
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COMPETENzA L’alunno comprende i principali rapporti logici tra parole.