Giuseppe Antonelli, Emiliano Picchiorri, Leonardo Rossi
L’italiano di domani
Corso compatto di grammatica , e scrittura
ORIENTAMENTO
INTELLIGENZA
ARTIFICIALE EDUCAZIONE CIVICA
1.
Il nome
Guarda la videolezione introduttiva sul nome e ripassa con il video sugli errori da evitare
Che cos’è il nome
Il nome (o sostantivo) è una parte variabile del discorso, dotata di significato autonomo, che serve a indicare: persone (padre, amica), cose (albero, farina), animali (coniglio, gatta), fatti (innamoramento, festa), azioni (passeggiata, costruzione), sentimenti (amore, simpatia), sensazioni (caldo, soddisfazione), ecc.
I nomi sono parole variabili, e dunque la loro desinenza si modifica per esprimere:
• il genere (maschile e femminile: cavallo / cavalla);
• il numero (singolare e plurale: cavallo / cavalli; cavalla / cavalle).
Con il nome concordano sempre nel genere e nel numero gli articoli e gli aggettivi che lo accompagnano (un caro ragazzo, dei cari ragazzi, la cara ragazza, le care ragazze). Quando è soggetto, inoltre, il numero del nome determina la persona del verbo nella frase (Giovanni gioca a tennis; entrambe le gemelle giocano a tennis).
Con la funzione di nome possono essere usate anche altre parti del discorso (dette sostantivate), spesso precedute da un articolo o da una preposizione articolata: danzare è la mia passione (verbo); ho visitato il Giardino dei Giusti (aggettivo); il meglio deve ancora venire (avverbio); mi chiedo il perché di quella reazione (congiunzione).
2.
I nomi comuni e propri, concreti e astratti, individuali e collettivi
In base al significato, i nomi si distinguono in nomi comuni e nomi propri, nomi concreti e nomi astratti, nomi individuali e nomi collettivi.
I nomi comuni e i nomi propri
■ I nomi comuni indicano una persona o una cosa in modo generico e si scrivono con la lettera inziale minuscola: donna, stella, leone, gioventù, forchetta.
■ I nomi propri indicano una persona o una cosa in modo specifico, come i nomi, i cognomi e i soprannomi di persona (Giovanni, Elena, Ferri, Linuccia), i nomi di luoghi geografici (Lecce, Cervino, Umbria), ecc., e si scrivono con la lettera iniziale maiuscola. Di solito non hanno il plurale e non sono accompagnati dall’articolo. Sono considerati nomi propri, e quindi vanno scritti con l’iniziale maiuscola:
• i nomi che indicano istituzioni, organizzazioni, enti sociali (la Chiesa cattolica, l’Unione europea);
• i nomi che indicano feste e ricorrenze (Natale, Ferragosto, Ramadan);
• i nomi terra, luna e sole quando sono usati come termini astronomici (la Luna è il satellite della Terra; il Sole è la nostra stella).
Si scrivono con la minuscola i nomi dei giorni della settimana e dei mesi: giovedì, 10 aprile.
I nomi concreti e i nomi astratti
■ I nomi concreti indicano qualcosa che si può percepire con i sensi: sabbia, abete, caffè, penna.
■ I nomi astratti indicano qualcosa che non ha un’esistenza concreta, perché è frutto del pensiero, del sentimento, dell’immaginazione: felicità, giustizia, ipotesi, stupore.
I nomi individuali e i nomi collettivi
■ I nomi individuali indicano, al singolare, una sola persona, una sola cosa all’interno di una stessa categoria: donna, pittore, mela, freccia. In italiano, la maggior parte dei nomi è individuale.
■ I nomi collettivi indicano, al singolare, un insieme di persone o di cose dello stesso tipo. Questo insieme può essere numericamente indeterminato (folla, squadra, pineta) o determinato (paio, dozzina, quintetto).
IN BASE AL SIGNIFICATO I NOMI
si distinguono in
comuni bambina, mare propri Francesco, Siracusa
COME SI DICE, COME SI SCRIVE
Prima il nome o il cognome?
concreti albero, gatto
astratti gioia, timidezza individuali uomo, coccinella
collettivi gregge, dozzina
Quando diciamo o scriviamo un nome e un cognome, l’ordine corretto da usare è nome + cognome: Lucia Galli, Tiziano Ferro, Giuseppe Garibaldi. Anche nella firma, perciò, si deve seguire l’ordine nome + cognome.
L’ordine inverso, cognome + nome, si usa soltanto negli elenchi alfabetici (nell’appello da fare in classe ogni mattina, nelle enciclopedie, ecc.) e in alcuni documenti burocratici (se esplicitamente richiesto).
Con i nomi collettivi si usa il verbo al singolare o al plurale?
• Con i nomi collettivi singolari il verbo si concorda al singolare: il quartetto ha suonato alcune composizioni di Bach. Questo vale anche quando il nome collettivo è seguito dalla preposizione di + un nome plurale ( un centinaio di persone ha partecipato alla cerimonia). In questo caso, nel parlato a volte il verbo è coniugato al plurale, secondo la cosiddetta
concordanza a senso , che va però evitata nello scritto: un centinaio di persone hanno partecipato alla cerimonia
• Il verbo al plurale è sempre obbligatorio, invece, con le espressioni un po’ di e un paio di : un po’ di flessioni ti faranno bene; un paio di domande in più sarebbero lecite
ESERCIZI
1 In ogni frase, tranne una, è presente un nome: sottolinealo, poi rispondi alla domanda. 1. Da grande mi piacerebbe fare il pilota 2. Oggi faremo una grande partita 3. Purtroppo stasera non posso venire. 4. Scegliamo un film da guardare insieme. 5. Ha telefonato Marco per dire che non verrà. 6. Ti suggerisco di leggere questo romanzo, è sorprendente.
f Non ci sono nomi nella frase 3
2 TESTO EDUCAZIONE CIVICA Nel seguente brano sottolinea una volta i nomi di cosa e due volte i nomi di persona.
L’albero di Giovanni Falcone a Palermo
Davanti al palazzo bianco del numero 23 c’erano una piccola cassetta di vetro e un grosso albero, che saliva storto oltre il primo piano. [...] Il tronco dell’albero era coperto da fogli di quaderno e da biglietti di carta di tutti i colori, scritti con la penna o con i pennarelli. Oltre alle scritte c’erano una bella foto di Giovanni che sorrideva sotto i baffi, con il mantello nero che hanno sulle spalle gli avvocati durante i processi, e alcuni fazzoletti di stoffa legati al tronco da poliziotti e da militari
(adattato da L. Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, Rizzoli, Milano, 2004) f Chi è stato Giovanni Falcone? Conosci le circostanze in cui è morto? Fai una breve ricerca ed elabora i risultati in un podcast di max 5 minuti.
3 Riscrivi i nomi proposti di seguito nella tabella, distinguendo i nomi che indicano una persona, un animale, una cosa, un luogo, un sentimento o stato d’animo. serpente • amore • mattonella • bosco • psicologo • chiodo • chitarrista • zebra • asciugacapelli • pianura • gioia • zaino • città • usignolo • cugino • paura • isola • solidarietà • scoiattolo • giudice
persona animale cosa luogo sentimento / stato d’animo
psicologo serpente mattonella bosco amore
chitarrista zebra chiodo pianura gioia cugino usignolo asciugacapelli città paura giudice scoiattolo zaino isola solidarietà
4 Nelle seguenti frasi, tranne due, sono usate in funzione di nome altre parti del discorso: sottolineale, poi rispondi alla domanda.
1. Le cose della vita accadono spesso senza nessun perché
2. Canticchiare sotto la doccia è un buon inizio di giornata.
3. Marco non si è ricordato di avvertirmi del nuovo orario.
4. Secondo Voltaire, il meglio è nemico del bene
5. Il bello della storia deve ancora arrivare!
6. Chissà se troverò un passaggio a casa?
f Indica a quali parti del discorso appartengono le parole che hai sottolineato: 1. congiunzione 2. verbo 3. // 4. avverbi 5. aggettivo 6. //
5 TESTO Nel seguente testo tutti i nomi sono scritti con l’iniziale minuscola. In coppia, sottolineate una volta i nomi comuni e due volte i nomi propri e riscrivete i nomi propri con la corretta iniziale maiuscola (le sigle vanno considerate nomi propri).
L’unesco è un’organizzazione dell’onu che ha il compito di identificare, proteggere e trasmettere alle generazioni future i patrimoni naturali e culturali di tutto il mondo. L’italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti (51 di cui 47 culturali e 4 naturali): dalle incisioni rupestri della valcamonica ai portici di bologna, passando per il centro storico di roma, il cenacolo di leonardo nella chiesa di santa maria delle grazie a milano, gli scavi di pompei e tanti altri luoghi e patrimoni. (da www.treccani.it)
f Nomi propri: UNESCO, ONU, Italia, Valcamonica, Bologna, Roma, Cenacolo, Leonardo, Santa, Maria, Grazie, Milano, Pompei
6 LESSICO Completa la tabella scrivendo accanto al nome proprio un nome comune appropriato o viceversa.
nome proprio nome comune
Jannik Sinner tennista
Garda lago
Eolie arcipelago
Sardegna isola
Madame cantante
Gian Lorenzo Bernini scultore
Alda Merini poetessa
Raffaello pittore
Alessandro Baricco romanziere
Afterhours gruppo musicale / band
7 Indica se i nomi elencati sono concreti (C) o astratti (A).
1. passione
2. frutto
3. malinconia
4. parente
5. arbitro
6. giustizia
7. righello
8
C A X
C X A
C A X
C X A
C X A
C A X
C X A
8. colore
9. spintone
10. repulsione
11. ideatore
12. idea
13. crudeltà
14. sapienza
C X A
C X A
C A X
C X A
C A X
C A X
C A X
LESSICO Accanto a ciascun nome concreto, scrivi il corrispondente nome astratto. In caso di dubbio, consulta il dizionario.
1. madre maternità
2. giovane giovinezza
3. schiavo schiavitù
4. poeta poesia
5. filosofo filosofia
6. professionista professionalità
7. fratello fratellanza
8. amico amicizia
NOMI CONCRETI E NOMI ASTRATTI
In italiano molti nomi possono avere sia valore concreto sia valore astratto: dipende dal contesto.
9 Nelle seguenti coppie di frasi sottolinea il nome in corsivo quando ha valore astratto.
1. Il cuore è il motore dell’apparato circolatorio. / Ma sei proprio senza cuore!
2. Per la musica ci vuole orecchio. / Vorrei mettermi due anellini a ogni orecchio.
3. Grazie a quel film ha raggiunto la celebrità. / Quel ristorante è frequentato da molte celebrità.
4. Ho il raffreddore e mi cola il naso. / Poirot ha un gran naso per i misteri.
5. L’umanità spesso dimentica di essere “umana”. / È una persona molto premurosa, dotata di grande umanità.
10 LESSICO Sfida un tuo compagno o una tua compagna: abbinate ciascun nome collettivo al nome individuale di cui costituisce l’insieme. Vince chi termina gli abbinamenti nel minor tempo, ovviamente senza errori.
1. flotta
2. biblioteca
3. banda
4. coro
5. scolaresca
6. stormo
7. squadra
8. erbario
9. sciame
a. giocatori
b. uccelli
c. navi
d. libri
e. api
f. suonatori
g. cantanti
h. alunni
i. erbe essiccate
1. c 2. d 3. f 4. g 5. h 6. b 7. a 8.
11 Nella frase seguente sottolinea i nomi collettivi e rispondi alla domanda. Quando l’ultima nota svanì, il pubblico in sala si alzò in piedi e applaudì l’orchestra e il suo direttore.
f I nomi collettivi sono pubblico e orchestra e gli elementi che li compongono sono rispettivamente gli spettatori e i musicisti/orchestrali
12 Tra le seguenti frasi, sottolinea quella in cui la concordanza fra verbo e nome collettivo in funzione di soggetto è scorretta, poi scrivi la forma verbale corretta.
1. La pattuglia delle Frecce Tricolori sorvolò il pubblico festante.
2. Oggi un paio di noi saranno interrogati.
3. Un gruppo di uccellini cinguettano in giardino salutando la primavera
4. Un po’ di fragole rendono la macedonia più buona e colorata.
f Forma verbale corretta: cinguetta
I nomi primitivi, derivati, alterati e composti
Dal punto di vista della struttura, il nome è formato da due parti:
• la radice, che è la parte iniziale invariabile e contiene il significato di base del nome: mercat-o, stell-e;
• la desinenza, che è la parte finale variabile e indica il genere e il numero: mercat-o, stell-e.
In base alla loro struttura, i nomi si distinguono in primitivi, derivati, alterati e composti.
■ I nomi primitivi sono i nomi che non derivano da altre parole e sono formati soltanto da radice e desinenza: camer-a, fior-e.
■ I nomi derivati derivano da altre parole e si formano unendo a una radice un prefisso (davanti alla radice) o un suffisso (tra la radice e la desinenza) oppure entrambi: anticamera, fioriera, impacchettare.
■ I nomi alterati si formano unendo alla radice di una parola determinati suffissi, che modificano alcuni aspetti del significato ma conservano il significato di base del nome da cui derivano: micione; micetto
I nomi alterati si distinguono in quattro categorie:
• diminutivi, che indicano piccolezza (cavallino);
• accrescitivi, che indicano grandezza (ragazzone);
• vezzeggiativi, che indicano simpatia o affetto (boccuccia);
• dispregiativi, che indicano disprezzo o avversione (gattaccio).
Per un quadro completo dei possibili suffissi alterativi (→ p. 35).
■ I nomi composti nascono dall’unione di due o più parole (nome, aggettivo, verbo, avverbio, preposizione). Il nuovo nome così formato ha un significato diverso e autonomo rispetto a quello delle parole che lo compongono: autocarro (nome + nome); dormiveglia (verbo + verbo); cassaforte (nome + aggettivo); buttafuori (verbo + avverbio); sopralluogo (preposizione + nome); pianoforte (aggettivo + aggettivo).
IN BASE ALLA STRUTTURA I NOMI
primitivi fiore derivati fioriera composti portafiori alterati fiorellino si distinguono in
ESERCIZI
13 Indica se i seguenti nomi sono primitivi (P) o derivati (D).
1. pentola P X D
2. prevendita P D X
3. parola P X D
4. torta P X D
5. incartamento P D X
6. infelicità P D X
7. rosa P X D
8. disonore P D X
9. pollo P X D
10. cartone P D X
11. cristallo P X D
12. inutilità P D X
14 Dei nomi che hai indicato come derivati nell’esercizio precedente scrivi il corrispondente nome primitivo.
2. vendita; 5. carta; 6. felicità; 8. onore; 10. carta; 12. utilità
15 La colonna di sinistra raggruppa nomi primitivi, quella di destra nomi derivati. Abbina ogni nome primitivo della colonna di sinistra al corrispondente nome derivato nella colonna di destra.
1. dito a. colletto
2. ginocchio b. manette
3. mano c. ditata
4. calcolo d. ballerino
5. unghia e. unghiata
6. collo f. ginocchiera
7. fiore g. calcolatore
8. ballo h. fioriera
1.
16 LESSICO Per ognuno dei seguenti nomi primitivi individua e sottolinea il nome derivato. In caso di dubbio, consulta il dizionario.
1. orto → ortica / ortaggio
2. sale → saliera / salice
3. bocca → boccetta / boccata
4. dente → dentatura / cadente
5. riga → righello / rigattiere
6. mano → manico / manovra
7. collo → colonnato / collare
8. marmo → marmotta / marmista
17 Sfida un tuo compagno o una tua compagna: per ognuno dei seguenti nomi scrivete tutti i derivati che vi vengono in mente. Il numero minimo è due, vince chi ne scrive di più nel tempo assegnato dall’insegnante.
1. acqua
2. frutta
3. polvere
4. fiore
5. dente
6. pizza
7. ballo
8. occhio
18 SCRITTURA Scrivi quattro frasi che contengano ciascuna un nome primitivo e almeno un suo derivato, come nell’esempio.
Il pane viene fatto nel panificio dal panettiere che lo vende in panetteria.
19 Sottolinea i nomi alterati e classificali per tipo, scrivendoli nell’insieme appropriato. stregone • omaccione • boccuccia • mazzetta • mazzolino • campione • campicello • mostriciattolo • ometto • sonetto • libraccio • librone • libreria • orsacchiotto • bernoccolo • cagnolino • cagnaccio
f Diminutivi mazzetta, mazzolino, campicello, ometto, cagnolino f Accrescitivi omaccione, librone
f Vezzeggiativi boccuccia, orsacchiotto
f Dispregiativi mostriciattolo, libraccio, cagnaccio
20 Classifica nella tabella i nomi alterati presenti nell’elenco; poi rispondi alla domanda.
Se hai dei dubbi, consulta il dizionario. negozietto • omone • filmettino • parolona • filmone • negoziuccio • tipetto • parolaccia • negozione • tipaccio • cucciolino • omaccio • parolina • filmetto • cucciolone • tipettino • cuccioletto • negoziaccio • paroluccia • filmaccio • cucciolotto • tipino diminutivi accrescitivi vezzeggiativi dispregiativi negozietto, filmetto, filmettino, tipetto, cucciolino, parolina, tipettino, cuccioletto, tipino
omone, parolona, filmone, negozione, cucciolone cucciolotto, paroluccia, negoziuccio parolaccia, tipaccio, omaccio, negoziaccio, filmaccio
f Quali sono i nomi primitivi da cui derivano tutti questi nomi alterati? negozio, film, uomo, parola, tipo, cucciolo
21 Leggi la strofa introduttiva della poesia La vispa Teresa, scritta attorno al 1850 da Luigi Sailer e sottolinea i nomi alterati. Poi rispondi alle domande.
La vispa Teresa / avea fra l’erbetta / a volo sorpresa / gentil farfalletta, / e tutta giuliva / stringendola viva / gridava a distesa: / «L’ho presa! l’ho presa!».
f I nomi alterati sono X 2 3 e sono X diminutivi dispregiativi.
f Aiutandoti con il dizionario, indica se giuliva vuol dire figlia di Giulio X contenta, allegra arrossata, affannata.
FOCUS SU...
I FALSI ALTERATI
Alcuni nomi che terminano in -ino, -one, -accio, ecc., possono sembrare nomi alterati, ma non lo sono. Si tratta invece di nomi che in origine erano alterati, ma poi hanno assunto un significato proprio (come fante e fantino), oppure di nomi la cui parte finale sembra un suffisso alterativo, ma non lo è (per esempio il bottone non è una grande botte come il tacchino non è un piccolo tacco). Questi nomi si definiscono falsi alterati.
22 Completa le seguenti frasi con il falso alterato appropriato.
1. Non è un viso grande, ma un animale dalla pelliccia molto pregiata: è il visone
2. Non è una piccola gemma rossa, ma ne esce l’acqua: è il rubinetto
3. Non è un posto piccolino, ma consegna la posta: è il postino
4. Non è una piccola rapa, ma un grave reato: è la rapina
5. Non è un grosso strumento per curare le unghie, ma è un frutto giallo: è il limone
6. Non è un cumulo di paglia sporca, ma un personaggio che fa ridere: è il pagliaccio
23 Abbina le parole nella colonna di sinistra a quelle della colonna di destra, in modo da formare dei nomi composti. Poi, aiutandoti con il dizionario, indica quali parti del discorso compongono i nomi che hai formato.
1. taglia a. classe
2. alta b. strada
3. alza c. legna
4. fuori d. cenere
5. auto e. tetto
6. scuola f. bandiera
7. porta g. guida
8. senza h. marea
1. c 2. h 3. f 4. a 5. b 6. g 7. d 8. e
f Parti del discorso 1. verbo + nome 2. aggettivo + nome 3. verbo + nome
4. preposizione + nome 5. nome + nome 6. nome + nome 7. verbo + nome
8. preposizione + nome
24 TESTO Nel seguente brano sottolinea i nomi derivati (ma non gli alterati) e cerchia i nomi composti. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.
Per tutto quel giorno il cervello di Marcovaldo macinò, macinò come un mulino. «Se sabato, com’è probabile, ci sarà pieno di cacciatori in collina, chissà quante beccacce caleranno in città; e se io ci so fare, domenica mangerò beccaccia arrosto».
Il casamento dove abitava Marcovaldo aveva il tetto fatto a terrazzo, coi fili di ferro per stendere la roba ad asciugare. […] Mentre i bambini spargevano chicchi di granone dappertutto, lui spennellava di vischio i parapetti , i fili di ferro, le cornici dei comignoli. Ce ne mise tanto che per poco Filippetto, giocando, non ci restò lui appiccicato. […]
Il giorno dopo, a ogni ora, uno dei bambini andava d’ispezione sul tetto: faceva appena capolino dal lucernario, perché, nel caso stessero per posarsi, non si spaventassero, poi tornava giù a dare le notizie. Le notizie non erano mai buone. Finché, verso mezzogiorno , Pietruccio tornò gridando: Ci sono! Papà! Vieni!
(adattato da I. Calvino, Marcovaldo ovvero Le stagioni in città, Einaudi, Torino, 1966)
25 TESTO Leggi il testo e riporta nella tabella i nomi inserendoli nella colonna corretta, poi rispondi alla domanda.
Nella sala dell’aeroporto grande e azzurra come l’anticamera del paradiso, tre passeggeri seduti e silenziosi mangiavano un gelato. Il bambino, un mucchio di ossicini con occhi da lemure, leccava il cono con aria incantata, lo sguardo nel vuoto, dondolando i piedini. Calzava scarpette da ginnastica troppo grandi per la sua misura.
(adattato da S. Benni, La grammatica di Dio, Feltrinelli, Milano, 2007) primitivi
sala, paradiso, bambino, mucchio, occhi, lemure, cono, aria, vuoto, ginnastica, misura
derivati alterati composti
passeggeri, gelato, sguardo ossicini, piedini, scarpette aeroporto, anticamera
f Nel testo ci sono 1 2 X 3 nomi alterati X diminutivi accrescitivi dispregiativi.
Il genere
I nomi sono di genere maschile (libro, ragazzo) o di genere femminile (agenda, ragazza).
Il genere dei nomi di cosa
Nella maggior parte dei casi, il genere del nome si capisce dalla desinenza.
• Sono di solito maschili i nomi che finiscono in -o (il cibo, il pensiero) o in consonante (il bar, il rap; ma ci sono molte eccezioni: la band).
• Sono di solito femminili i nomi che finiscono in -a (la foglia, la bellezza). Fanno eccezione i nomi che finiscono in -ma di origine greca (il problema, il tema).
• I nomi che finiscono in -e, in -i, in -ù possono essere maschili oppure femminili: il sapone (m.) e la chiave (f.); il bisturi (m.) e la crisi (f.); il tabù (m.) e la virtù (f.).
Il genere può essere indicato anche da un articolo, un pronome, un aggettivo o un participio conocordato con il nome: questa auto è nuova.
ATTENZIONE! Nei nomi stranieri, il genere dei nomi di cosa di solito corrisponde al genere della lingua d’origine, come nelle parole derivate dal francese la roulotte o il menu
Se i nomi derivano da lingue che non distinguono il genere, come l’inglese, di solito prendono il genere della parola italiana con cui viene spontaneo tradurli: il relax (il corrispondente più intuitivo è il riposo); la fiction (il corrispondente è la finzione).
Il genere dei nomi di persona
Nei nomi di persona il genere corrisponde quasi sempre al sesso biologico: il fratello (sesso maschile) / la sorella (sesso femminile); il cuoco (sesso maschile) / la cuoca (sesso femminile), ecc.
■ Molti nomi di persona cambiano genere modificando la desinenza e per questo si chiamano nomi mobili. Vediamo i casi più frequenti: maschile femminile esempi
in -o in -a figlio / figlia in -a in -essa profeta / profetessa
in -e in -a o in -essa signore / signora campione / campionessa in -tore in -trice
in -sore in -trice (a volte con una radice diversa) o in -sora
Invece di cambiare la desinenza:
spettatore / spettatrice (ma si ha dottore / dottoressa)
precursore / precorritrice
assessore / assessora (ma si ha professore / professoressa)
• alcuni maschili formano il femminile aggiungendo il suffisso -ina (eroe / eroina);
• alcuni femminili formano il maschile aggiungendo il suffisso -one (strega / stregone);
• altri maschili formano il femminile modificando la radice (re / regina; dio / dea).
■ Alcuni nomi di persona hanno una forma identica per il maschile e per il femminile e per questo si chiamano nomi di genere comune. In questo caso il genere si può distinguere solo grazie all’articolo o all’aggettivo. Sono di questo tipo:
• alcuni nomi in -e e in -a (il / la nipote; il / la collega);
• i nomi in -ista, -cida, -iatra (il / la giornalista; il / la liberticida; il / la pediatra);
• i nomi in -ante e -ente (il / la cantante; il / la cliente).
■ Alcuni nomi di persona hanno un’unica forma solo maschile o solo femminile per indicare soggetti sia maschili sia femminili: persona, vittima, spia, sentinella. Sono detti nomi di genere promiscuo. Hanno un’unica forma anche molti nomi di animale. Per distinguerne il sesso si aggiunge la parola maschio o femmina (la zebra maschio / la zebra femmina) o l’espressione maschio del / della, femmina del / della (il maschio della zebra / la femmina della zebra).
■ Alcuni nomi hanno forme completamente diverse per il maschile e per il femminile e per questo si chiamano nomi indipendenti.
maschile femminile maschile femminile uomo donna padre madre maschio femmina fratello sorella marito moglie genero nuora
Sono nomi indipendenti anche diversi nomi di animale (toro o bue / mucca o vacca; fuco / ape; montone / pecora; maiale / scrofa, ecc.).
IN BASE AL GENERE I NOMI DI PERSONA
si distinguono in
mobili
che cambiano genere modificando la desinenza: figlio / figlia
che hanno una forma identica per maschile e femminile: il preside / la preside di genere comune
che hanno forme diverse per maschile e femminile: l’uomo / la donna indipendenti
che hanno un’unica forma per soggetti maschili e femminili: la persona di genere promiscuo
Come ci si regola con il femminile dei nomi di professione?
Con la progressiva emancipazione femminile, le donne hanno finalmente potuto accedere a molte professioni e attività che prima erano riservate agli uomini. Per questo è nata l’esigenza di usare correttamente il femminile di alcuni nomi di cariche, professioni, mestieri. Ecco alcuni suggerimenti al riguardo:
• usare preferibilmente il femminile quando è una donna a esercitare una determinata professione o a ricoprire un certo ruolo (ingegnera, architetta, deputata, ministra, ecc.);
• evitare di aggiungere la parola donna davanti al nome maschile della professione , perché questo sposta l’attenzione sul sesso della persona che svolge una determinata attività, più che sull’attività stessa; quindi è meglio dire poliziotta e sindaca invece che donna poliziotto o donna sindaco;
• evitare il suffisso -essa, spesso usato con intenzione ironica o spregiativa (deputatessa, sindachessa, giudicessa, ecc.), tranne nei casi in cui il femminile sia già affermato nell’uso, come professoressa o dottoressa.
ESERCIZI
26 Indica se i seguenti nomi sono di genere maschile (M) o femminile (F).
1. biglia M F X
2. falò M X F
3. treno M X F
4. arena M F X
5. barbarie M F X
6. barile M X F
7. pipa M F X
8. stemma M X F
9. maglione M X F
10. bugia M F X
11. stazione M F X
12. reame M X F
13. impressione M F X
14. diploma M X F
15. gru M F X
27 TESTO Nel seguente brano sottolinea una volta i nomi comuni maschili e due volte i nomi comuni femminili, poi rispondi alla domanda.
C’è qualcosa di unico nella propria lingua madre, anche quando ne conosciamo bene altre. Lo conferma uno studio pubblicato sulla rivista «Cerebral Cortex», che ha osservato l’attivazione del cervello di persone poliglotte (che parlavano da cinque lingue in su) mentre ascoltavano brevi registrazioni in lingue che conoscevano più o meno bene. I dati raccolti mostrano che le aree cerebrali per la comprensione del linguaggio si attivano tanto più intensamente quanto più la persona conosce bene la lingua che ascolta, con una sola importante eccezione: per la propria lingua madre queste stesse aree si attivano meno che per qualsiasi altra lingua conosciuta. Secondo gli autori, ciò suggerisce che la conoscenza della propria lingua (appresa da bambini, differentemente dalle altre) è talmente profonda che il cervello ha bisogno di meno risorse per comprenderla. (da F. Sgorbissa, Anche per i poliglotti la lingua madre è speciale, «Mind», maggio 2024) f Quale nome di genere promiscuo è presente nel brano? persona
28 Inserisci l’articolo determinativo davanti ai seguenti nomi stranieri e indica se sono maschili (M) o femminili (F).
1. la band M F X
2. il bar M X F
3. i collant M X F
4. la chat M F X
5. lo chalet M X F
6. l’ hard disk M X F
7. la playlist M F X
8. il ribes M X F
9. l’ email M F X
10. la gang M F X
11. la star M F X
12. lo stress M X F
13. il toast M X F
14. lo sponsor M X F
15. l’ hashtag M X F
29 Nel seguente elenco di nomi terminanti in -o sottolinea quelli femminili. trofeo • mano • radio • cielo • pallavolo • canestro
30 Nel seguente elenco di nomi terminanti in -a sottolinea quelli maschili. banca • diploma • enigma • stanza • stella • vaglia • lattina • mattina • problema • sistema • lavagna • cinema
31 Indica se i seguenti nomi che terminano in -e, -i, -ù sono di genere maschile (M) o femminile (F). Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.
1. brindisi M X F
2. analisi M F X
3. gru M F X
4. bisturi M X F
5. carie M F X
6. seme M X F
7. gnu M X F
8. virtù M F X
9. ecchimosi M F X
10. pallone M X F
11. confine M X F
12. parete M F X
13. portale M X F
14. tesi M F X
15. genesi M F X
16. adipe M X F
32 In coppia, trasformate al femminile e al maschile i seguenti gruppi di espressioni, formati da articolo indeterminativo o determinativo + nome.
Dal maschile al femminile
1. un re → una regina
2. un sovrano → una sovrana
3. un principe → una principessa
4. un orso → un’orsa
5. un eroe → un’eroina
Dal femminile al maschile
1. la disegnatrice → il disegnatore
2. la bibliotecaria → il bibliotecario
3. la lupa → il lupo
4. l’oratrice → l’oratore
5. la parrucchiera → il parrucchiere
6. un dio → una dea
7. un signore → una signora
8. un poeta → una poetessa
9. un gallo → una gallina
10. un creditore → una creditrice
6. l’imprenditrice → l’imprenditore
7. la suocera → il suocero
8. l’attrice → l’attore
9. la fioraia → il fioraio
10. la strega → lo stregone
33 Completa con il maschile o con il femminile il seguente elenco di nomi indipendenti.
1. marito → moglie
2. mamma → papà, babbo
3. maschio → femmina
4. donna → uomo
5. mucca → bue
6. genero → nuora
7. patrigno → matrigna
8. frate → suora
9. sorella → fratello
10. nubile → celibe
11. scrofa → maiale
12. pecora → montone
34 Trasforma le frasi volgendo al femminile i nomi maschili in corsivo e concordando di conseguenza tutti gli elementi grammaticali. Segui l’esempio.
Tu sei il miglior giocatore della squadra. → Tu sei la migliore giocatrice della squadra.
1. Mio zio è un lettore appassionato di fantasy. → Mia zia è una lettrice appassionata di fantasy.
2. Mio cugino è il mio miglior amico e confidente → Mia cugina è la mia migliore amica e confidente.
3. Il nostro cane e il nostro gatto sono buoni amici
→ La nostra cagna e la nostra gatta sono buone amiche.
4. Un mio amico vuole fare lo chef e spera di essere il prossimo vincitore di Masterchef.
→ Una mia amica vuole fare la chef e spera di essere la prossima vincitrice di Masterchef.
35 Nel seguente elenco di professioni, sottolinea la corretta forma femminile.
1. la magistrata donna / la donna magistrato / la magistrata 2. la donna giudice / la giudicessa / la giudice 3. il dottore donna / la dottore / la dottoressa 4. la sindaca / il sindaco donna / la sindachessa 5. il deputato donna / la deputata / la deputato 6. la senatore / la senatrice / il senatore donna 7. l’avvocata / l’avvocato donna / l’avvocatessa 8. l’imprenditora / l’imprenditore donna / l’imprenditrice
FOCUS SU...
MASCHILI E FEMMINILI CON FORME IDENTICHE
Alcuni nomi hanno forma uguale ma significato diverso a seconda che siano maschili o femminili. Per esempio, il lama è un animale, mentre la lama è la parte tagliente di un coltello.
36 SCRITTURA Con ogni parola delle seguenti coppie scrivi una frase che ne spieghi il significato. Sei hai dubbi, consulta il dizionario.
il fine / la fine • il boa / la boa • il capitale / la capitale • il morale / la morale • il cerchio / la cerchia
Il numero
Il numero dei nomi può essere singolare o plurale
• Il singolare indica un solo elemento: il ragazzo, il castello, il sogno.
• Il plurale indica più elementi: i ragazzi, i castelli, i sogni.
I nomi variabili: come si forma il plurale
La maggior parte dei nomi forma il plurale cambiando la desinenza. Questi nomi sono detti variabili e si dividono in tre gruppi, a seconda di come finiscono.
singolare plurale esempi casi particolari
in -a • in -i se sono maschili
• in -e se sono femminili il tema / i temi la scelta / le scelte
in -o • in -i
il ramo / i rami la mano / le mani
• alcuni nomi maschili sono invariabili: il gorilla / i gorilla; il sosia / i sosia
• i nomi femminili ala e arma hanno il plurale in -i: l’ala / le ali; l’arma / le armi
• il plurale di uomo è uomini
• alcuni nomi maschili in -o hanno il plurale femminile in -a: il paio / le paia; l’uovo / le uova; il centinaio / le centinaia
in -e • in -i
l’amore / gli amori la frase / le frasi
• il plurale di bue è buoi
All’interno di questi gruppi bisogna fare attenzione al plurale dei nomi in -ca e -ga, in -cia e -gia, in -ìa, in -co e -go, in -logo e -fago e in -io.
singolare
in -ca e -ga • in -chi e -ghi se sono maschili
• in -che e -ghe se sono femminili
in -cia e -gia • in -cie e -gie se precedute da vocale
• in -ce e -ge se precedute da consonante
in -ìa (con -i- accentata)
• in -ìe
il monarca / i monarchi il collega / i colleghi
la mosca / le mosche l’alga / le alghe
il nome (e aggettivo) belga al plurale maschile
fa belgi, mentre al femminile
fa regolarmente belghe
l’acacia / le acacie la ciliegia / le ciliegie
l’arancia / le arance la striscia / le strisce la frangia / le frange
la pulizia / le pulizie la compagnia / le compagnie
singolare plurale esempi casi particolari
in -co e -go
• in -chi e -ghi, se hanno l’accento sulla penultima vocale (nomi piani)
• in -ci e -gi se hanno l’accento sulla terzultima vocale (nomi sdruccioli)
in -logo e -fago
• in -ghi se sono nomi di cosa
• in -gi se sono nomi di persona
in -io • in -i se la -inon è accentata
• in -ii se la -iè accentata
I nomi invariabili
il cuòco / i cuòchi il rògo / i ròghi
• ci sono numerose eccezioni in entrambi
il sìndaco / i sìndaci l’aspàrago / gli aspàragi
il dialogo / i dialoghi
il catalogo / i cataloghi
i casi: amìco / amìci, nemìco / nemìci, grèco / grèci, pòrco / pòrci, incàrico / incàrichi, òbbligo / òbblighi, vàlico / vàlichi, ecc.
• i nomi in -fugo hanno il plurale in -ghi: profugo / profughi
l’astrologo / gli astrologi l’antropofago / gli antropofagi il plurale di sarcofago è i sarcofagi ma è possibile anche la forma i sarcofaghi
lo spècchio / gli spècchi
• il plurale di dio è dèi
• il plurale di tempio è templi
il leggìo / i leggìi
Alcuni nomi hanno il plurale uguale al singolare e sono detti invariabili. Per distinguere il singolare dal plurale dobbiamo basarci sul contesto o sulle altre parole che concordano con il nome: bevo un caffè; porta ai clienti questi caffè. Sono invariabili:
• i nomi di una sola sillaba che finiscono in vocale (il re / i re; la gru / le gru);
• i nomi che finiscono in vocale accentata (la città / le città; il tabù / i tabù);
• i nomi che finiscono in -i e -u (la crisi / le crisi; il guru / i guru);
• i nomi che sono abbreviazioni di altri nomi (l’auto, da automobile / le auto);
• alcuni nomi maschili che finiscono in -a (il boia / i boia; il cobra / i cobra);
• alcuni nomi femminili che finiscono in -ie (la carie / le carie; la serie / le serie);
• i nomi di origine straniera (lo sport / gli sport; il garage / i garage);
• il nome maschile euro, che finisce in -o (un euro / due euro).
I nomi con due plurali (sovrabbondanti)
Alcuni nomi maschili che al singolare finiscono in -o, al plurale possono avere due plurali: una forma maschile in -i e una femminile in -a, con due significati diversi. Si parla in questo caso di nomi sovrabbondanti. In caso di dubbio, il dizionario fornisce tutte le informazioni necessarie per usare correttamente i due plurali. Vediamo alcuni esempi.
plurale maschile
plurale femminile
braccio bracci (del lampadario, della gru) braccia (del corpo umano)
ciglio cigli ‘bordi’, ‘limiti’ ciglia (degli occhi) filo fili (d’erba, del telefono) fila ‘intrecci’, ‘trame’ fondamento fondamenti (di una scienza) fondamenta (di un edificio)
gesto gesti ‘movimenti’ gesta ‘grandi imprese’ membro membri ‘componenti di un gruppo’ membra ‘parti del corpo umano’ muro muri (della casa) mura (della città)
I nomi difettivi
Alcuni nomi hanno solo il singolare o solo il plurale e per questo sono detti difettivi
• Hanno solo il singolare molti nomi astratti o relativi a sensazioni fisiche (il coraggio, la sete); i nomi di cose che non si possono contare, come i nomi di elementi chimici, cibi e bevande (lo zolfo, il latte); alcuni nomi di malattie (il morbillo); i nomi dei mesi (marzo).
• Hanno solo il plurale alcuni nomi collettivi (i dintorni); i nomi che indicano oggetti formati da due parti uguali (le forbici); alcuni nomi che derivano dal latino (le ferie).
Il plurale dei nomi composti
I nomi composti formano il plurale in modi diversi. Alcuni nomi al plurale:
• modificano solo la desinenza del secondo elemento (gli arcobaleni; le ferrovie);
• modificano solo la desinenza del primo elemento (i pescispada; i grillitalpa);
• modificano le desinenze di entrambi gli elementi (le casseforti; gli altipiani);
• rimangono invariati (i senzatetto; i purosangue).
Le parole composte con capo- seguono invece regole diverse per formare il plurale.
• Se capo- indica primato o eccellenza, si modifica solo la desinenza del secondo elemento: i capolavori; i capoluoghi (fa eccezione capisaldi, che modifica entrambi gli elementi).
• Se capo- indica una persona che è “a capo” di qualcosa: - al maschile si declina al plurale solo il primo elemento: i capifamiglia; i capistazione; - al femminile il plurale è invariabile: le caposala; le capofamiglia.
Ci sono però eccezioni per entrambi i generi: le caporedattrici / i caporedattori; le capocuoche / i capocuochi (ma esiste anche la forma capicuochi), ecc. In ogni caso, per ogni dubbio, il dizionario riporta il plurale o i plurali di tutti i nomi composti.
IN BASE AL NUMERO I NOMI
si distinguono in
variabili
che formano il plurale cambiando la desinenza: il poeta / i poeti
che hanno il plurale uguale al singolare: la città / le città invariabili
che hanno solo il singolare o solo il plurale: la sete; i viveri difettivi
ESERCIZI
37 TESTO Nel brano sottolinea i nomi comuni, una volta quelli singolari e due volte quelli plurali
Un mattino, aspettando il tram che lo portava alla ditta Sbav dov’era operaio, Marcovaldo notò qualcosa d’insolito presso la fermata, nella striscia di terra sterile e incrostata che segue l’alberatura del viale: in certi punti, al ceppo degli alberi, sembrava si gonfiassero bernoccoli che qua e là s’aprivano e lasciavano affiorare tondeggianti corpi sotterranei. Si chinò a legarsi le scarpe e guardò meglio: erano funghi, veri funghi, che stavano spuntando proprio nel cuore della città!
A Marcovaldo parve che il mondo grigio e misero che lo circondava diventasse tutt’a un tratto generoso di ricchezze nascoste, e che dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre la paga oraria del salario contrattuale, gli assegni familiari e il caropane. Al lavoro fu distratto più del solito; pensava che mentre lui era lì a scaricare pacchi e casse, nell’oscurità della terra i funghi silenziosi, lenti, conosciuti solo da lui, maturavano la polpa porosa, assimilavano succhi sotterranei, rompevano la crosta delle zolle
(adattato da I. Calvino, Marcovaldo ovvero Le stagioni in città, Einaudi, Torino, 1966)
38 LESSICO Rispondi alle domande relative ad alcuni nomi dell’esercizio precedente. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.
f Nel testo sono presenti nomi che hanno la stessa forma al singolare e plurale, sono cioè invariabili ; si tratta dei nomi tram, città
f Nel testo c’è un nome composto di uso non comune. Si tratta del nome caropane formato da (scrivi le due categorie grammaticali) aggettivo + nome , sinonimo di carovita / caroviveri
39 Trasforma al plurale le seguenti espressioni formate da articolo determinativo + nome
1. il problema / i problemi
2. la finestra / le finestre
3. il duca / i duchi
4. l’amica / le amiche
5. il monarca / i monarchi
6. la piega / le pieghe
7. la farmacia / le farmacie
8. la bugia / le bugie
9. l’acacia / le acacie
10. la frasca / le frasche
11. la bacca / le bacche
12. la strega / le streghe
13. la scia / le scie
14. la camicia / le camicie
15. il camice / i camici
16. la goccia / le gocce
17. la manica / le maniche
18. la roccia / le rocce
19. la provincia / le province
20. l’asparago / gli asparagi
40 Per ogni espressione nome + articolo sono proposte due forme di plurale. Sfida un compagno o una compagna a riconoscere il plurale corretto cancellando quello sbagliato nel minor tempo. Il tempo massimo è di due minuti.
1. il cuoco → i cuoci / i cuochi
2. il porco → i porchi / i porci
3. il baco → i baci / i bachi
4. il manico → i manici / i manichi
5. la marcia → le marce / le marche
6. la marca → le marce / le marche
7. lo psicologo → gli psicologi / gli psicologhi
8. il decalogo → i decalogi / i decaloghi
41 In ognuna delle seguenti frasi c’è un errore nella formazione del plurale. Sottolinea gli errori e scrivi il plurale corretto.
1. Mio padre e mio nonno, entrambi chirurgi! Io mi vedo di più calciatore.
2. A Paestum con i suoi antichi tempi si respira l’atmosfera della Magna Grecia.
3. Quando il nonno è andato in pensione, i collegi gli hanno regalato un orologio con dedica.
4. Fortunatamente non ci sono più i tremendi colleghi per bambini in difficoltà.
5. Va bene che marzo è pazzerello, ma queste pioggie non finiscono più!
f Forme corrette: 1. chirurghi 2. templi 3. colleghi 4. collegi 5. piogge
42 Alcuni nomi variabili hanno una forma irregolare di plurale. Completa le frasi con la forma corretta di plurale delle parole fra parentesi.
1. (Il paio) Le paia di guanti che perdo ogni inverno!
2. Gli antichi (Greco) Greci innalzavano (al dio) agli dèi (tempio) templi maestosi.
3. (Migliaio) Migliaia di anni fa, il deserto del Sahara era verde e popolato di anni fa.
4. Oggi ho corso così veloce che mi pareva di avere (l’ala) le ali ai piedi.
43 Nel seguente elenco sottolinea i nomi invariabili e riscrivili nella corretta colonna della tabella.
polso • zar • volpe • strada • tesi • gru • vento • mare • caffè • superficie • specie • giovedì • pubblicità • pino • impressione • gorilla • leader • sponda • boia • complicità • serie • analisi • metropolitana • cinema • sci • conte • lillà • margherita • kimono • manager • direttore • età di una sola sillaba con finale accentata stranieri in -i e in -ie maschili in -a zar, gru, sci caffè, giovedì, pubblicità, complicità, lillà, età leader, kimono, manager tesi, specie, serie, analisi gorilla, cinema, boia
44 SCRITTURA Nell’esercizio precedente compare un nome di una sola sillaba che può avere due significati. Individualo e scrivi una frase in cui la parola compaia con entrambi i significati.
Il nome è: gru
45 Scrivi il plurale dei seguenti nomi composti e dei rispettivi articoli. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.
1. il doposcuola i doposcuola
2. il portabagagli i portabagagli
3. il cavolfiore i cavolfiori
4. il pescespada i pescispada
5. il soprannome i soprannomi
6. il capobanda / la capobanda i capibanda / le capobanda
7. la capolista / il capolista le capolista / i capilista
8. il capoluogo i capoluoghi
9. il capocuoco / la capocuoca i capocuochi, i capicuochi / le capocuoche
46 TESTO Nel brano sono presenti tre nomi che hanno due plurali di genere e significato diverso: lavorando in coppia, sottolineateli e indicatene il significato nello spazio in basso, poi scrivete accanto l’altra forma in cui possono trovarsi e il rispettivo significato. Il castello, epicentro del feudo, è lo spazio sociale e culturale che caratterizza in particolare i secoli IX-XII. È la dimora, situata nelle campagne, di un grande feudatario e della sua corte, nella quale vive un’aristocrazia di cavalieri che ricava dalla proprietà terriera i mezzi economici per potersi dedicare esclusivamente all’attività militare. I castelli sono sempre circondati da mura con alte torri, dalla cui sommità può essere costantemente controllato a vista il territorio circostante. Il castello ha delle fondamenta profonde ed è teatro di grandi gesta. f mura: perimetro di una città / muri: struttura di una casa f fondamenta: struttura su cui poggia un edificio / fondamenti: saperi di base di una disciplina f gesta: grandi imprese / gesti: movimenti
47 Nelle seguenti frasi, in cui compaiono nomi con due plurali di generi e significati diversi, sottolinea la forma appropriata al contesto. Sei hai dubbi, consulta il dizionario.
1. Si tirano le fila / i fili di un discorso. 2. Gli animali emettono gridi / grida 3. L’essere umano ha due bracci / braccia 4. La mano ha cinque diti / dita 5. Il corpo umano è fatto di membra / membri
48 SCRITTURA Scrivi una frase con ognuno dei nomi plurali che non hai sottolineato nell’esercizio precedente, usandolo nel contesto appropriato.
49 Inserisci i seguenti nomi nella tabella, distinguendoli in nomi difettivi del singolare, nomi difettivi del plurale, nomi invariabili.
ossigeno • analisi • libertà • posteri
stoviglie
euro
orzo
esequie
diocesi
coraggio
febbraio • tunnel • serie • film • pepe • peste • album • auto • cloro • orecchioni • morbillo • redini • progenie • zinco • latte • mutande • manette • trampoli • fauna nomi difettivi del singolare nomi difettivi del plurale nomi invariabili
posteri, stoviglie, esequie, orecchioni, redini, mutande, manette, trampoli
ossigeno, orzo, coraggio, febbraio, pepe, peste, cloro, morbillo, zinco, latte, fauna
analisi, libertà, euro, diocesi, tunnel, serie, film, album, auto, progenie
FOCUS SU...
I DIVERSI SIGNIFICATI
DEI NOMI DIFETTIVI
Alcuni nomi che hanno solo il singolare possono trovarsi nella forma plurale, ma con significati diversi. Per esempio, nell’espressione “Quel ragazzo si dà un sacco di arie”, il nome difettivo aria al plurale assume il significato di ‘eccessiva importanza’.
50 Completa le frasi seguenti con un sinonimo della forma plurale di alcuni nomi difettivi di uso comune, aiutandoti con il dizionario se necessario.
1. Il grano è un cereale; i grani sono i chicchi, i granelli (per esempio del pepe). 2. L’oro è un metallo prezioso, gli ori sono i gioielli, gli oggetti d’oro . 3. Il ferro è un metallo; i ferri sono gli strumenti, gli arnesi del mestiere (per esempio degli idraulici o dei chirurghi). 4. La bontà è una qualità dell’anima; le bontà di una pasticceria sono i dolci, i pasticcini . 5. Il bene è ciò che è giusto e buono; i beni sono le proprietà, gli averi .
ANALISI GRAMMATICALE
Il nome
COME SI FA
Per fare l’analisi grammaticale del nome devi specificare:
1
2
significato
• comune o proprio
• concreto o astratto
• individuale o collettivo specie
GUARDA L’ESEMPIO
• persona (o animale)
3
4
5
• cosa genere
• maschile
• femminile numero
• singolare
• plurale struttura
• primitivo o derivato
• alterato
• composto
Giorgia adora pattinare. Giorgia: nome proprio di persona, femminile, singolare Ieri ho comprato tre libri libri: nome comune di cosa, concreto, maschile, plurale, primitivo Andrea suona il pianoforte. pianoforte: nome comune di cosa, maschile, singolare, composto
FAI L’ANALISI GRAMMATICALE
51 Fai l’analisi grammaticale dei seguenti nomi.
1. odore. 2. rosellina. 3. doposcuola. 4. vicini. 5. Giulio. 6. cinema. 7. gruppo. 8. amiche. 9. passione. 10. asinello.
52 Sottolinea e analizza i nomi presenti nelle seguenti frasi.
1. Sei proprio un ragazzaccio, non sai cosa sia la giustizia! 2. Dopo la tempesta, tra i monti è apparso l’arcobaleno. 3. L’entusiasmo di Giovanni mette sempre tutti di buonumore. 4. In compagnia di Francesca sono andata al bar del paese. 5. L’Autostrada del Sole collega le città di Napoli e Milano.
53 TESTO Sottolinea e analizza i nomi presenti nel seguente testo.
Nei primi anni sessanta, a causa dell’inquinamento dell’aria, e, soprattutto, in campagna, a causa dell’inquinamento dell’acqua sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c’erano più. (Sono ora un ricordo, abbastanza straziante, del passato: e un uomo anziano che abbia un tale ricordo, non può riconoscere nei nuovi giovani sé stesso giovane, e dunque non può più avere i bei rimpianti di una volta). Quel “qualcosa” che è accaduto una decina di anni fa lo chiamerò dunque “scomparsa delle lucciole”.
(adattato da P.P. Pasolini, Saggi sulla politica e sulla società, Mondadori, Milano, 1999)
RIPASSO E RECUPERO
Il nome in sintesi
IL NOME
è indica
una parte variabile del discorso, dotata di significato proprio
che varia a seconda del genere numero
maschile singolare
femminile plurale
Mappa modificabile
I nomi si classificano in base a
ô persone
ô animali
ô cose
ô fatti
ô azioni
ô sentimenti
ô sensazioni
ô comuni
ô propri
ô concreti
ô astratti
ô individuali
ô collettivi significato
ô primitivi
ô derivati
ô alterati
ô composti struttura
ô mobili
ô di genere comune
ô di genere promiscuo
ô indipendenti genere
ô variabili
ô invariabili
ô difettivi numero
Il nome
Il nome è la parte del discorso che indica persone, animali, cose, fatti, azioni, sentimenti, sensazioni.
Il nome è una parte variabile del discorso e quindi può essere: ô maschile o femminile rispetto al genere (cavallo/cavalla); ô singolare o plurale rispetto al numero (cavallo/cavalli).
54 Inserisci nella tabella i nomi seguenti a seconda che indichino persone, animali, cose, fatti, azioni, sentimenti, sensazioni. L’esercizio è avviato. stupore ô vetrina ô paura ô veterinaria ô ariete ô sgabello ô gita ô gioia ô marmotta ô corsa ô freddo ô elettricista ô ricreazione ô nuotata
persone animali cose fatti azioni sentimenti sensazioni elettricista veterinaria marmotta ariete sgabello vetrina gita ricreazione corsa nuotata stupore gioia freddo paura
55 Completa le seguenti coppie di nomi maschili e femminili e di singolari e plurali. L’esercizio è avviato.
maschile femminile singolare plurale
1. avvocato avvocata
2. asino asina
3. ballerino ballerina
4. gufo gufi
5. passione passioni
6. compito compiti
Il significato del nome
In base al SIGNIFICATO i nomi si distinguono in:
COMUNI: ponte
ASTRATTI: verità
INDIVIDUALI: ape
PROPRI: Giovanni, Valeria
CONCRETI: finestra
COLLETTIVI: sciame
I nomi COMUNI indicano persone, animali e cose generiche: insegnante; topo; pala. I nomi PROPRI indicano persone o cose specifiche: Alberto; Lia; Napoli
56 Sottolinea una volta i nomi comuni e due volte i nomi propri contenuti nelle frasi. Quindi conta quanti sono in ogni frase. L’esercizio è avviato. comuni propri
1. Il fiume Po attraversa l’Italia settentrionale da ovest a est. 3 2
2. La zia di Giulia ci ha invitato a pranzo dopo la scuola. 3 1
3. Il razzo lanciato da Elon Musk è esploso poco dopo il decollo. 2 2
I nomi CONCRETI indicano tutto quello che si può percepire con i cinque sensi: terra; pasta; mobile.
I nomi ASTRATTI indicano tutto quello che non ha una sostanza materiale ma si può pensare, immaginare, sentire: bellezza; fiducia.
57 Collega i nomi concreti a sinistra con i nomi astratti a destra. L’esercizio è avviato.
1. colonna a. splendore
2. minestra b. durezza
3. marmo c. morbidezza
4. stella d. antichità
5. stoffa e. sapore 1. d 2. e 3. b 4. a 5. c
I nomi INDIVIDUALI indicano una sola persona o una sola cosa: cane; mela. I nomi COLLETTIVI indicano un insieme di persone o cose: folla; frutta.
58 Scrivi delle frasi per ogni coppia formata da nome individuale e collettivo che trovi nella tabella. L’esercizio è avviato.
individuali collettivi
frasi mucca bestiame La mucca è un capo di bestiame. tronco legname Il tronco è nel capanno del legname. lupo branco Ogni lupo vive con il suo branco. cittadino comunità Siamo cittadini di una stessa comunità.
59 TESTO Leggi il brano e sottolinea tutti i nomi. Poi completa l’analisi.
Maurizio non giocava per la strada con nessuno. Abitava nella campagna un po’ fuori dal paese […]. Dopo la scuola faceva i compiti, guardava la tv e si allenava da solo con le biglie contro il muro, ma soprattutto pregava che maturassero le more nei rovi dei boschi vicino a casa, perché quando diventavano abbastanza nere da poterle mangiare voleva dire che la scuola sarebbe finita di lì a poco, e che i suoi genitori lo avrebbero portato presto a passare l’estate dai nonni a Crabas.
Individua i nomi:
ô propri: 1. Maurizio 2. Crabas
(adattato da M. Murgia, L’incontro, Einaudi, Torino, 2014)
ô comuni, concreti, individuali: 1. strada 2. campagna 3. paese 4. scuola 5. compiti 6. tv 7. biglie 8. muro 9. more 10. rovi 11. casa 12. genitori 13. nonni
ô comuni, astratti, individuali: 1. estate
ô comuni, concreti, collettivi: 1. boschi
La struttura del nome
In base alla STRUTTURA i nomi si distinguono in:
PRIMITIVI: camera DERIVATI: anticamera
ALTERATI: librone COMPOSTI: tostapane
I nomi PRIMITIVI non derivano da altri nomi e sono formati da radice e desinenza: camer-a, fior-e.
I nomi DERIVATI derivano da altre parole attraverso prefissi e suffissi: anti + camera = anticamera.
60 Completa la tabella scrivendo il nome primitivo o i nomi derivati mancanti. L’esercizio è avviato.
nome primitivo
nomi derivati latte lattosio latteria latticino porta portale portinaio portiera
braccio bracciante bracciale bracciata
tavola tavoliere tavolozza tavolata mare marea marittimo marino
I nomi ALTERATI si formano unendo alla radice determinati suffissi che modificano alcuni aspetti del significato, ma non il significato di base: librone; libretto
I nomi alterati possono essere:
ô diminutivi, che indicano piccolezza (cavallino);
ô accrescitivi, che indicano grandezza (ragazzone);
ô vezzeggiativi, che indicano simpatia o affetto (boccuccia);
ô dispregiativi, che indicano disprezzo o avversione (gattaccio).
61 Completa le frasi inserendo il nome alterato corretto. Segui i suggerimenti fra parentesi. L’esercizio è avviato.
1. Prendi l’ombrello: ci sono delle nuvolacce (nuvole brutte) cariche di pioggia.
2. Mila passa ore e ore a fischiettare quella canzoncina (canzone breve e graziosa).
3. Non credevo che Cinzia riuscisse a finire quel gelatone (gelato enorme).
4. Nella sua stanzetta (stanza piccola e graziosa) Luca si sente a suo agio.
5. Lisa si arrabbia per nulla: ha davvero un caratteraccio (brutto carattere).
I nomi COMPOSTI sono formati da due o più parole che possono appartenere a tutte le categorie grammaticali (nome, aggettivo, verbo, avverbio, preposizione) e che si uniscono formando un nome nuovo con un proprio significato: autocarro (nome + nome); dormiveglia (verbo + verbo); cassaforte (nome + aggettivo).
62 Ottieni dei nomi composti collegando le parole della colonna di sinistra con quelle della colonna di destra. L’esercizio è avviato.
1. schiaccia a. schiuma
2. chiaro b. puntura
3. bagno c. scendi
4. sali d. patate
5. ago e. scuro 1. d 2. e 3. a 4. c 5. b
63 TESTO Leggi il brano e sottolinea tutti i nomi comuni, quindi inseriscili nella tabella seguente. L’esercizio è avviato.
Nell’antica Roma si consumavano tre pasti al giorno: la colazione del mattino, a base di latte o acqua o pane e formaggio; un pranzetto veloce a mezzogiorno, a base di frutta, verdura e uova; infine la cena, il pasto principale della giornata, con uova e ostriche, pesce e carne, dolci e frutta.
primitivi pasti, giorno, colazione, mattino, latte, acqua, pane, formaggio, frutta, verdura, uova, cena, ostriche, pesce, carne, dolci, frutta derivati giornata
alterati pranzetto composti mezzogiorno
Il genere dei nomi
Tutti i nomi hanno un GENERE, che può essere MASCHILE (libro, ragazzo) o FEMMINILE (agenda, ragazza). In base al genere, i nomi si definiscono mobili (figlio / figlia), di genere comune (il preside / la preside), indipendenti (padre / madre), di genere promiscuo (la zebra maschio / la zebra femmina).
64 Inserisci i nomi nella riga opportuna della tabella. clima ô cornice ô guanciale ô radio ô coma ô costume ô dinamo ô colera ô pallavolo maschili clima, colera, coma, costume, guanciale femminili cornice, dinamo, pallavolo, radio
65 Trasforma i nomi maschili in femminili, e viceversa. Fai attenzione: un nome è di genere comune. L’esercizio è avviato.
1. poeta ➝ femminile: poetessa
2. geriatra ➝ maschile: geriatra (genere comune)
3. capra ➝ maschile: caprone
4. studente ➝ femminile: studentessa
5. tessitrice ➝ maschile: tessitore
6. nuora ➝ maschile: genero
Il numero dei nomi
Tutti i nomi hanno un NUMERO, che può essere SINGOLARE o PLURALE.
I nomi variabili formano il plurale cambiando la desinenza (il gatto / i gatti).
I nomi invariabili hanno il plurale uguale al singolare (la città / le città).
I nomi difettivi mancano del singolare o del plurale (latte manca del plurale, nozze manca del singolare).
I nomi sovrabbondanti hanno due plurali con due significati diversi.
I nomi composti formano il plurale in base alle parole da cui sono formati.
66 Trasforma i nomi singolari in plurali, e viceversa. Fai attenzione ai nomi invariabili e ai nomi difettivi. L’esercizio è avviato.
1. i monarchi ➝ singolare: il monarca
2. la specie ➝ plurale: le specie (invariabile)
3. le fasce ➝ singolare: la fascia
4. l’asparago ➝ plurale: gli asparagi
5. gli specchi ➝ singolare: lo specchio
6. il coraggio ➝ plurale: // (nome difettivo)
7. il rogo ➝ plurale: i roghi
8. l’alga ➝ plurale: le alghe
9. le frange ➝ singolare: la frangia
10. la pietà ➝ plurale: // (nome difettivo)
11. i dialoghi ➝ singolare: il dialogo
12. il rimedio ➝ plurale: i rimedi
13. le nozze ➝ singolare: // (nome difettivo)
14. i caffè ➝ singolare: il caffè (invariabile)
67 Scrivi il plurale di ogni nome sovrabbondante dato. Aiutati con i suggerimenti fra parentesi. L’esercizio è avviato.
1. il fuso ➝ plur. masch.: i fusi (strumenti usati per filare)
➝ plur. femm.: le fusa (il gatto le fa quando è felice)
2. il fondamento ➝ plur. masch.: i fondamenti (sono i principi di una disciplina)
➝ plur. femm.: le fondamenta (sono strutture murarie)
3. il gesto ➝ plur. masch.: i gesti (sono i movimenti delle mani)
➝ plur. femm.: le gesta (sono le azioni degli uomini famosi)
4. il corno ➝ plur. masch.: i corni (sono strumenti musicali a fiato)
➝ plur. femm.: le corna (le hanno i tori e gli stambecchi)
5. il ciglio ➝ plur. masch.: i cigli (su quelli delle strade camminano i pedoni)
➝ plur. femm.: le ciglia (sono i peli delle palpebre)
68 Completa le frasi con il plurale del nome composto dato fra parentesi.
L’esercizio è avviato.
1. Tutti i dopobarba (singolare: dopobarba) che usa Matteo hanno un profumo delicato.
2. Nel centro del salone delle feste puoi ammirare due preziosi pianoforti (singolare: pianoforte) in mogano.
3. Chiamiamo altorilievi (singolare: altorilievo) le sculture che emergono dal fondo con grande risalto.
4. Una vecchia fotografia ritrae due capistazione (singolare: capostazione) in posa vicino al treno in sosta sui binari.
5. I centravanti (singolare: centravanti) sono i giocatori in posizione più avanzata sul campo di gioco e quindi con le migliori possibilità di segnare un gol.
ESERCIZI DI AUTOVALUTAZIONE
69 Indica se i seguenti nomi sono di genere comune (SÌ) oppure no (NO).
1. consorte
2. parente
3. moglie
4. nipote
5. preside
6. leone
7. cane
8. insegnante
9. bue
10. cassiere
11. violinista
12. liberticida
70 Riconosci la forma corretta del plurale dei seguenti nomi.
1. il duca i duci | i duchi
2. la marca le marche | le marce
3. l’ornitologo gli ornitologhi | gli ornitologi
4. il monarca i monarci | i monarchi
5. l’epilogo gli epiloghi | gli epilogi
71 Seleziona la risposta corretta.
1. Indica il nome derivato
A orto
B ortica
C X ortaggio
2. Indica il nome primitivo
A X libro
B librario
C libraccio
3. Indica il nome derivato
A pasta
B X pastella
C pastore
Svolgi gli esercizi sul libro digitale
6. il pendio i pendii | i pendi
7. lo scambio gli scambii | gli scambi
8. il pizzico i pizzici | i pizzichi
9. la camicia le camice | le camicie
10. la doccia le doccie | le docce
4. Indica il nome primitivo
A X sale
B saliera
C saltuario
5. Indica il nome derivato
A riga
B rigattiere
C X righello
6. Indica il nome primitivo
A boccetta
B X bocca
C boccata
72 Indica se i seguenti nomi sono primitivi (P), derivati (D), alterati (A) o composti (C).
1. girarrosto
2. affarone
3. calma
4. quadrettatura
5. lampadina
6. fermaporta
7. assessore
8. pastasciutta
9. tenore
10. equipaggio
11. fattaccio
12. metalmeccanico
13. contapassi
14. centrino
ESERCIZI DI RIEPILOGO
LIVELLO 1
73 Indica la frase in cui non compaiono nomi.
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1. Sei il mio miglior amico e non ti tradirò mai. 2. X Oggi e per sempre ti amerò 3. L’attaccante segnò uno splendido gol. 4. Non mi fido della tua memoria.
74 SCRITTURA Nel seguente elenco di parole sottolinea l’unica che non è un nome, poi scrivi una frase in cui questa parola viene sostantivata.
sera • giornata • alba • tramonto • domani • pomeriggio • notte
75 TESTO Nel seguente brano sottolinea i nomi e analizzali nella tabella.
Da più di duemila anni le rondini sono nel nostro cuore. I loro stormi che intrecciano voli fanno parte della nostra cultura, forse non immagini neanche quanto. Partiamo da un proverbio italiano: una rondine non fa primavera. Lo avrai sentito spessissimo, ma probabilmente non sai che è una frase di Aristotele diventata col tempo uno dei proverbi italiani più conosciuti, che ci invita a non tirare conclusioni affrettate badando solo alle apparenze.
(adattato dal sito della Lega italiana protezione uccelli, lipu.it.)
nome comune proprio concreto astratto individuale collettivo masch. femm.
76 Lavorando in coppia, trasformate al plurale i seguenti nomi di cose.
1. paga → paghe
2. fatica → fatiche
3. catalogo → cataloghi
4. pioggia → piogge
5. focaccia → focacce
6. scheggia → schegge
7. diga → dighe
8. ago → aghi
9. pesco → peschi
10. provincia → province
77 TESTO Nel seguente brano sottolinea una volta i nomi comuni e due volte i nomi propri, poi indica il genere e il numero dei nomi comuni e rispondi alla domanda. Si potrebbe pensare che divagare con la mente sia un’attività più frequente quando ciò che si deve portare a termine è un compito noioso o ripetitivo. Ma non è così: il nostro cervello va a ruota libera anche quando siamo impegnati su qualcosa di più complesso. E più a lungo restiamo impegnati, più divaghiamo. Lo dimostra una ricerca condotta all’Università di Miami negli Stati Uniti. […] I ricercatori hanno riesaminato i dati provenienti da 68 ricerche sui vagabondaggi mentali, che hanno coinvolto circa 10mila persone. E sono rimasti sorpresi dal risultato. Benché esistano persone più brave di altre a restare concentrate, tutti con il procedere dell’attività in cui erano impegnati (che fosse difficile o meno) si distraevano sempre di più: anche la metà del tempo, alla fine del compito, era impegnata in divagazioni.
(adattato da Divagare è inevitabile, «Focus», maggio 2024)
f Genere e e numero dei nomi comuni: mente: femm. sing; attività: femm. sing; termine: masch. sing. compito: masch sing; cervello: masch. sing.; ruota: femm. sing.; ricerca: femm. sing.; Università: femm. sing.; ricercatori: masch. plur.; dati: masch. plur.; ricerche: femm. plur.; vagabondaggi: masch. plur.; persone: femm. plur.; risultato: masch. sing.; metà: femm. sing.; tempo: masch. sing.; fine: femm. sing.; divagazioni: femm. plur.
f Nel testo è presente una parola sostantivata? Se sì, riportala di seguito: il procedere
78 Scrivi il maschile plurale e il femminile singolare e plurale dei seguenti nomi.
maschile singolare maschile plurale femminile singolare femminile plurale fiorista fioristi fiorista fioriste teologo teologi teologa teologhe radiologo radiologi radiologa radiologhe profugo profughi profuga profughe leone leoni leonessa leonesse gallo galli gallina galline cantante cantanti cantante cantanti leopardo leopardi leopardo femmina leopardi femmine atleta atleti atleta atlete traditore traditori traditrice traditrici
79 Nelle frasi seguenti indica se i nomi in corsivo sono primitivi (P), derivati (D) o composti (C). Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.
1. È un fatto che la principessa ( P ), figlia del re ( P ), giocando con una delle sue governanti ( D ) le osservò una mano, e dopo aver contato le dita: “Come! – disse la bimba ( P ), sorpresa – anche voi avete cinque dita come me?”. E le ricontò per sincerarsene. (N. de Chamfort)
2. La maggior parte dei cavalieri ( D ) sono gentiluomini ( C ) che possiedono terre, servitori ( D ), cavalli, ma sono al servizio ( P ) di qualcuno: di un principe o di un castellano ( D ), cavaliere anch’egli, ma di rango superiore. (A. Barbero)
3. I fiori ( P ) del biancospino ( C ) si spandono lungo i rami come fragili strati ( P ) di neve bianca e rosea. (K. Blixen)
80 Nei seguenti nomi separa con un trattino la radice dalla desinenza e indica le informazioni fornite dalla desinenza sul genere e sul numero. Ricorda che alcuni nomi hanno una forma identica per il maschile e il femminile e altri una forma identica per il singolare e il plurale. Segui l’esempio.
dottoresse → dottor-esse: femminile, plurale
1. atleta → atlet-a: solo il numero, singolare
2. calciatore → calciator-e: maschile, singolare
3. custode → custod-e: solo il numero, singolare
4. ruota → ruot-a: femminile, singolare
5. leoni → leon-i: maschile, plurale
6. problema → problem-a: maschile, singolare
7. orse → ors-e: femminile, plurale
8. re → re: solo il genere, maschile
9. città → città: solo il genere, femminile
10. zebre → zebr-e: solo il numero, plurale
81 Nelle seguenti coppie di frasi sottolinea la parola in corsivo quando è un nome, poi rispondi alla domanda.
1. Chiudi la porta, quando esci. / Porta una tazza di tè alla nonna.
2. Ti telefono per dirti l’ora. / Non voglio parlarne per telefono.
3. Mio padre ama la pesca. / Pesca una carta dal mazzo.
4. Trovi sempre una scusa. / Scusa la mia sbadataggine.
f Quale funzione grammaticale ha la parola che non hai sottolineato nelle altre frasi? È un verbo
82 TESTO Nel seguente brano sottolinea tutti i nomi, poi rispondi alle domande.
Su una cassapanca nell’ingresso nonna Rosa aveva allestito un presepe tradizionale. C’erano tutti: il fabbro, il panettiere, il pescatore, la sartina, i pastori, le pecore, l’asinello, il laghetto fatto con uno specchietto, il prato verde di muschio, la grotta di cartapesta, gli angeli, la stella cometa, la sacra famiglia ancora in attesa di Gesù.
(adattato da V. Polchi, I comunisti che vinsero la lotteria, Rizzoli, Milano, 2018)
f Nel testo ci sono due parole composte:
- la prima è cassapanca , composta di nome + nome
- la seconda è cartapesta , composta di nome + aggettivo
f Nel testo sono presenti sia nomi alterati sia nomi derivati.
a. I nomi derivati sono pescatore, cassapanca X panettiere, pescatore panettiere, specchietto
b. I nomi alterati sono sartina, asinello, laghetto, specchietto e sono tutti diminutivi
f I nomi comuni di esseri animati (persone e animali) sono, rispetto al genere, tutti nomi mobili tranne pecore, che è un nome X indipendente di genere comune.
f Nel testo c’è un nome collettivo. Si tratta del nome famiglia la cui forma plurale è famiglie .
83 Volgi al femminile i seguenti nomi, scrivendo davanti a ognuno l’appropriato articolo indeterminativo, quindi rispondi alla domanda.
1. marito → una moglie
2. autore → un’autrice
3. regista → una regista
4. fioraio → una fioraia
5. infermiere → un’infermiera
6. parente → una parente
7. re → una regina
8. fratello → una sorella
9. giornalista → una giornalista
10. maschio → una femmina
f Nell’elenco ci sono tre nomi che hanno la stessa forma per il maschile e per il femminile e solo l’articolo ci permette di individuarne il genere. I nomi sono regista, parente, giornalista e sono nomi invariabili X di genere comune.
84 SCRITTURA In coppia, inserite i nomi di persona dell’elenco seguente nella tabella, a seconda che siano solo maschili, solo femminili oppure sia maschili sia femminili, poi rispondete alla domanda.
frate • giornalista • dottoressa • insegnante • gallo • zia • ipocrita • zar • genero • scrittrice • pastore • principe • eroina • pianista • maestra • preside • cassiera • donna • pilota • parente • infermiere • pediatra • suocero solo maschili solo femminili sia maschili sia femminili
frate, gallo, zar, genero, pastore, principe, infermiere, suocero
dottoressa, zia, scrittrice, eroina, maestra, cassiera, donna
giornalista, insegnante, ipocrita, pianista, preside, pilota, parente, pediatra
f I nomi che hanno un’unica forma per i due generi si definiscono nomi di genere promiscuo X di genere comune. Da che cosa puoi capire il genere di questi nomi? Spiegalo con un esempio, scegliendo un nome dall’elenco e usandolo in una frase al maschile e in una frase al femminile.
85 Scegli fra le opzioni la forma corretta di plurale dei seguenti nomi.
1. ciliegio X ciliegi ciliegii
2. camice camicie X camici
3. asparago X asparagi asparaghi
4. rimedio rimedii X rimedi
5. profugo profugi X profughi
6. spiaggia spiaggie X spiagge
7. traffico traffico X traffici
8. greco grechi X greci
9. belga X belgi belghi
10. chirurgo chirurgi X chirurghi
86 Classifica i nomi dell’elenco seguente a seconda del numero in variabili, invariabili e con due plurali. Fa’ attenzione agli intrusi: quali sono e perché sono intrusi?
giornalisti • uranio • auto • parenti • nozze • computer • dito • gorilla • virtù • muro • cannocchiale • matrimonio • allegria • contorsionista • spezia • gesto• brindisi • posteri • re • effigi • filo
variabili invariabili con due plurali
giornalisti, parenti, cannocchiale, matrimonio, contorsionista, spezia, effigi
auto, computer, gorilla, virtù, brindisi, re dito, muro, gesto, filo
f I nomi intrusi sono uranio, allegria, nozze, posteri perché sono difettivi
87 LESSICO Completa le frasi scegliendo fra i due nomi che cambiano significato a seconda che siano maschili o femminili.
1. il manico / la manica
Il coltello ha il manico ; la giacca ha la manica
2. il cero / la cera
Il cero è una grossa candela fatta con la cera
3. un buco / una buca
Una buca rende pericoloso andare in motorino; per piantare un tassello ci vuole un buco
4. il boa / la boa
Galleggia la boa ; avvinghia fra le sue spire la preda il boa
5. il morale / la morale
A volte basta un po’ di incoraggiamento per tirare su il morale ; le fiabe si concludono sempre con la morale
88 LESSICO SCRITTURA Scrivi una frase usando entrambi i nomi delle seguenti coppie. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.
1. nomi con due plurali i fili / le fila; i corni / le corna; i cigli / le ciglia
2. nomi con falso cambio di genere il radio / la radio; il filo / la fila; il fonte / la fonte
LIVELLO 3
89 TESTO Nel seguente brano, tratto da Le piccole virtù di Natalia Ginzburg, sottolinea una volta i nomi maschili e due volte i nomi femminili, quindi rispondi alle domande.
Per quanto riguarda l’educazione dei figli, penso che si debbano insegnar loro non le piccole virtù, ma quelle grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l’indifferenza al denaro; non la prudenza, ma il coraggio
(da N. Ginzburg, Le piccole virtù, Einaudi, Torino, 2015)
f Nel testo la maggior parte dei nomi sono astratti; sono concreti figli f Il nome virtù ha la stessa forma per il singolare e il plurale, cioè è un nome invariabile; nel testo è singolare X plurale, come si capisce dalla forma dell’ articolo le e dell’ aggettivo piccole che lo precedono.
90 Leggi la frase seguente, sottolinea i nomi e rispondi alle domande.
Il caffè macchiato consiste in un caffè con poco latte montato. Il caffellatte unisce il caffè al latte scaldato, ideale per coloro che preferiscono un gusto meno intenso.
f Se hai svolto correttamente l’esercizio, tra i nomi che hai sottolineato uno non può essere usato al plurale perché è un nome difettivo . Si tratta del nome caffè caffellatte X latte.
f Quale particolarità hanno gli altri due nomi rispetto al numero? Sono nomi invariabili
91 TESTO Nel brano seguente sottolinea i nomi comuni, una volta quelli singolari e due volte quelli plurali, poi rispondi alla domanda.
Ora dirò della città di Zenobia che ha questo di mirabile: benché posta su terreno asciutto essa sorge su altissime palafitte, e le case sono di bambù e di zinco, con molti ballatoi e balconi, poste a diversa altezza, su trampoli che si scavalcano l’un l’altro, collegate da scale a pioli e marciapiedi pensili, sormontate da belvederi coperti da tettoie a cono, barili di serbatoi d’acqua, girandole marcavento, e ne sporgono carrucole, lenze e gru.
(da I. Calvino, Le città invisibili, Mondadori, Milano, 1993)
f Nel brano sono presenti i nomi composti palafitte, marciapiedi, belvederi , che sono formati rispettivamente da nome + aggettivo, verbo + nome e aggettivo + verbo. X VERO FALSO.
92 Lavorando in coppia, sottolineate e correggete gli errori nella formazione del plurale dei nomi composti. Attenzione: non in tutte le frasi ci sono errori. Se avete dubbi, consultate il dizionario.
1. Il mio ragazzo e io ci siamo lasciati dopo settimane di continui battibecco → battibecchi
2. I cacicavallo che si producono nel Sud d’Italia sono favolosi. → caciocavalli
3. I tuoi amici sono veramente dei perdigiorno. → //
4. Nella vita in alcuni crocivia è necessario fermarsi e riflettere. → crocevia
5. Di solito i sottoscale sono usati come ripostigli. → sottoscala
6. Il preside ha convocato i capoclassi → capiclasse
93 TESTO EDUCAZIONE CIVICA Leggi questo breve testo in poesia, tratto dallo spettacolo
teatrale Chisciotte di William Jean Bertozzo, e svolgi le attività.
In piedi
in piedi, signori, davanti a una donna, per tutte le violenze consumate su di lei, per le umiliazioni che ha subito, per quel suo corpo che avete sfruttato per l’intelligenza che avete calpestato per l’ignoranza in cui l’avete tenuta per quella bocca che le avete tappato per la sua libertà che le avete negato per le ali che le avete tarpato per tutto questo in piedi, signori, in piedi davanti a una Donna.
f Sono nomi concreti piedi, donna, violenze, corpo, bocca. X VERO FALSO
f Sono nomi astratti umiliazioni, intelligenza, ignoranza, libertà. X VERO FALSO
f Rispetto al numero, i nomi ignoranza e intelligenza sono nomi invariabili X difettivi del plurale.
f A quali fenomeni fa riferimento il testo che hai letto? Si tratta di fenomeni ancora attuali? Confrontatevi in classe su questo tema.
LABORATORIO DI LETTURA
94 Leggi l’articolo e svolgi le attività proposte.
Il sonno a ripetizione dei pinguini
EDUCAZIONE CIVICA
I pinguini dal collare ( Pygoscelis antarcticus ) dormono circa 11 ore al giorno, ma non tutte in una volta. Per raggiungere la loro quota di sonno giornaliera, questi uccelli antartici si addormentano più di 10.000 volte nell’arco di una giornata. È quanto hanno scoperto Paul-Antoine Libourel, del Centro per la ricerca in neuroscienze di Lione, e colleghi, monitorando il sonno di una colonia di pinguini sull’isola di re Giorgio, in Antartide. Nello studio, pubblicato su «Science», gli autori hanno usato l’elettroencefalogramma da remoto, sensori non invasivi e riprese video per registrare il sonno di questi animali durante il periodo di nidificazione. Come avviene per altri animali, i ricercatori si aspettavano di osservare il sonno prolungato e uniemisferico - ovvero con uno solo dei due emisferi cerebrali addormentato - anche nei pinguini. È invece emerso che i pinguini dal collare accumulano le circa 11 ore di sonno giornaliere con più di 10.000 micro-sonni al giorno, ciascuno della durata media di quattro secondi, addormentando entrambi gli emisferi. Secondo gli autori, i risultati suggeriscono che anche i microsonni sarebbero efficaci nel fornire i benefici fisiologici legati al sonno e rappresenterebbero una strategia adattiva dei pinguini in un ambiente che richiede una vigilanza costante. Durante il periodo di nidificazione, infatti, mentre un genitore si allontana per diversi giorni per nutrirsi, l’altro è impegnato a proteggere il nido contro i predatori e addormentarsi per diverse ore rappresenterebbe un rischio per la prole.
(da E. Nicosia, Il sonno a ripetizione dei pinguini, in «Le Scienze», febbraio 2024)
COMPRENDERE IL TESTO
a. In che modo i pinguini dal collare riescono a dormire 11 ore al giorno?
b. A chi si può attribuire la scoperta sul sonno dei pinguini dal collare?
c. Con quali mezzi i ricercatori sono arrivati a capire la modalità di addormentamento dei pinguini?
ANALIZZARE LA LINGUA
d. Sottolinea i nomi collettivi presenti nel testo e spiega la differenza tra nomi individuali e collettivi.
e. Sonnellini è un nome alterato. A quale categoria degli alterati appartiene?
f. Nel testo prevalgono nomi comuni o nomi propri? Quale elemento contraddistingue i nomi propri?
LAVORARE SUL LESSICO
g. Che cosa significa l’aggettivo remoto?
h. Come spiegheresti l’espressione strategia adattiva?
GRAMMATICA PER LEGGERE Il nome giusto in base al contesto
Il nome ha la funzione indicare persone, animali, cose, ecc. Per questo è importante usare e scegliere il nome appropriato per esprimere quello che abbiamo in mente, ma anche scegliere il significato corretto che il nome ha nel contesto , cioè nella porzione di testo in cui si trova. Ad esempio, nel brano il termine nidificazione viene ripetuto due volte. Questo nome può indicare o l’insieme degli atti che molti animali, specialmente gli uccelli, compiono per offrire un nido alla prole che nasce, oppure il periodo durante il quale viene costruito il nido.
i. Quale significato puoi attribuire al vocabolo, tenendo conto del contesto in cui è posto? Il vocabolo nido riferito agli esseri umani può avere anche valore metaforico?
j. Nel brano sono presenti altri nomi che possono assumere significati diversi in base al contesto: colonia, emisfero e vigilanza. Cerca sul dizionario il loro significato e scegli quello adatto a questo testo.
LABORATORIO DI SCRITTURA
RIFLETTERE
ORIENTAMENTO
IA LIFE SKILLS
95 DigiComp Lavorando in gruppi cercate in rete l’obiettivo 15 dell’Agenda 2030 e realizzate un video in cui ne esponete alla classe i passaggi più importanti.
96 STEM Dividetevi in gruppi e, all’interno di ciascun gruppo, fate una ricerca sui pinguini dal collare, sul luogo in cui vivono, sulle loro abitudini, sulla loro alimentazione. Scrivete poi una relazione sulla vostra ricerca, facendo attenzione a utilizzare almeno due nomi collettivi, due nomi alterati e due nomi composti.
97 STEM Fai una ricerca sulle cause e gli effetti che possono avere negli esseri umani una modalità di sonno sbagliata o un sonno frammentato, anche solo per motivi lavorativi. Confrontati poi con un compagno o con una compagna sui dati emersi, esprimendo la tua opinione sull’argomento.
PRODURRE
GRAMMATICA PER SCRIVERE Sostituire per non ripetere
La ripetizione di uno stesso termine a breve distanza può risultare fastidiosa; inoltre, può rendere poco chiara la comprensione del testo. Una funzione del nome è quella di sostituire una parola di significato affine, come ad esempio Si decise di abbattere la quercia secolare; l’albero, infatti, era stato colpito da un fulmine e alcuni grossi rami si erano spezzati
98 Nel testo che hai letto ritornano molte volte la parola sonno e il verbo addormentarsi Riscrivi il brano sostituendo con un sinonimo le parole ripetute oppure modificando la frase in modo da evitare le ripetizioni.
99 DigiComp Fai una ricerca in rete su quante ore dovrebbe dedicare un ragazzo o una ragazza della tua età al riposo notturno, poi sintetizza in un testo di 5 righe i risultati della tua indagine.
GRAMMATICA PER SCRIVERE Le parole chiave
I nomi esprimono informazioni, contenuti, concetti. Per orientarsi all’interno di un testo è molto utile individuare i nomi che esprimono i concetti chiave, cioè i contenuti più importanti del testo. Analogamente, quando si deve scrivere un testo o fare un discorso, è molto utile iniziare appuntandosi le parole chiave del proprio elaborato, in forma di scaletta.
100 Scegliete un animale che vi piace o che vi interessa e indagate le sue abitudini nel sonno. Scrivete un elenco (scaletta) dei concetti chiave che volete trattare, poi riportate i risultati della vostra ricerca in un testo espositivo di max 30 righe (→ p. 606).
SVILUPPARE IL PENSIERO CRITICO
101 LifeComp-ORIENTAMENTO Quali sono le tue abitudini in relazione al sonno? Ti addormenti facilmente o fai fatica a prendere sonno? Dormi in maniera continuata oppure ti svegli nel corso della notte? La mattina quando ti svegli ti senti riposato o vorresti dormire ancora? Quali strategie potresti mettere in atto per migliorare la qualità del tuo riposo? E che valore attribuisci al sonno? Racconta la tua esperienza in un testo di max 15-20 righe.
LAVORA CON L’IA
102 Lifecomp Chiedi a un chatbot di generare un’immagine del pinguino dal collare. Fai poi una ricerca in rete e verifica se l’immagine fornita dal chatbot corrisponde alla realtà o presenta dei tratti che fanno chiaramente capire che si tratta di un’immagine artefatta.