31 minute read

SHOWROOM EVOLUTION UNA VETRINA SUL MONDO / A SHOWCASE ON THE WORLD

Next Article
ORGANIC COVERINGS

ORGANIC COVERINGS

LookINg AROUND NEW showroom ATLAS concorde

DESIGNER’S WEEK’S OPENINGS

Milano è sempre ‘the place to be’. Numerose le nuove vetrine d’autore aperte sul mondo del design, a 360 gradi: dal mobile alla cucina, dall’illuminazione ai rivestimenti ceramici fino all’arredobagno

UNO SHOWROOM DI RIVESTIMENTI CERAMICI CHE SEMBRA UNA GALLERIA D’ARTE. È IL NUOVO SPAZIO ATLAS CONCORDE A BRERA, FIRMATO DA LISSONI & PARTNERS. IL PROGETTO, SPIEGA PIERO LISSONI, “NASCE INTORNO A DUE ELEMENTI SPECIALI. INNANZITUTTO IL LUOGO, UN PALAZZO DEL '700 NEL CENTRO DI MILANO DI CUI ABBIAMO VOLUTO RISPETTARE LE PREESISTENZE: I MURI E I VECCHI PAVIMENTI, GLI AFFRESCHI. IL SECONDO ASPETTO È LA VOLONTÀ DI LEGARE UN’AZIENDA IPER-INDUSTRIALE A UN MODELLO ARTISTICO”. L’AMBIENTE PRINCIPALE È INFATTI CONCEPITO COME UNA ‘GALLERY’ DOVE LE LASTRE CERAMICHE SONO ESPOSTE, COME QUADRI, SU TELAI SOSPESI A UN SISTEMA DI GUIDE IN GRADO DI MODULARE, SPOSTANDOSI, DIFFERENTI PERCORSI. ANCHE L’ESPOSIZIONE PIÙ TECNICA DELLE VARIE COLLEZIONI, SU PANNELLI SCORREVOLI IN RETE METALLICA, È ISPIRATA AGLI ARCHIVI MUSEALI. VERSO L’INTERNO SI TROVANO LA ZONA LOUNGE PER ACCOGLIERE I CLIENTI E L’AREA CO-WORKING DEDICATA ALLA CONSULENZA PROGETTUALE. UN’ULTIMA ZONA È INFINE DESTINATA AD ESPOSIZIONI TEMPORANEE, PER FAR VIVERE LO SHOWROOM ATTRAVERSO SPECIFICI PROGETTI O INSTALLAZIONI. K.C. (FOTO MATTEO CIRENEI)

VIA SAN MARCO 12 20121 MILANO ATLASCONCORDE.COM

LookINg AROUND new showroom marsotto

foto di Matteo Cirenei

SPAZIO PERMANENTE E LUOGO DI INCONTRO PER PROGETTISTI E CULTORI DI ARTE E DESIGN, MARSOTTO MILANO SHOWROOM, INAUGURATO NEL CUORE DI BRERA, ACCOGLIE AL PROPRIO INTERNO UNA SELEZIONE DI MATERIALI, PROFILI E INTARSI PER PROGETTI TAILOR MADE. OVVIO PROTAGONISTA DELLO SPAZIO È IL MARMO, VARIAMENTE MODELLATO NEL PERCORSO EMOTIVO DI STUDIO NENDO, GIÀ A PARTIRE DALLA SOLUZIONE D’INGRESSO: “UNA PARTE DELLA FACCIATA È STATA CONFIGURATA COME UNA SCULTURA INCAVATA A MURO, UNA SEDUTA IMPROVVISATA PER CHIUNQUE VOLESSE ACCOMODARSI”, SPIEGA OKI SATO, FONDATORE DI NENDO. “ABBIAMO CHIESTO A NENDO DI RAPPRESENTARE IL NOSTRO HERITAGE ATTRAVERSO UN AMBIENTE EMOZIONALE”, RACCONTA COSTANZA OLFI, RESPONSABILE MARKETING DEL MARCHIO. RICHIESTA CHE LO STUDIO HA FATTO PROPRIA CREANDO UN LUOGO POETICO, DOVE L’IMPIEGO DEL MARMO DEFINISCE UN’ATMOSFERA ETEREA IN CUI IL VISITATORE È LIETO DI PERDERE LE PROPRIE COORDINATE SPAZIALI. A.P.

LARGO CLAUDIO TREVES 2, 20121 MILANO MARSOTTO.COM

foto di Simone Barberis

LookINg AROUND new showroom ceccotti collezioni

LO STUDIO CALVI BRAMBILLA FIRMA L’INTERIOR DESIGN DEL NUOVO FLAGSHIP STORE CECCOTTI COLLEZIONI, INAUGURATO IN VIA DURINI CON IL DEALER INTERNI DESIGN EXPERIENCE. DUE AMPIE VETRINE CONSENTONO AL PASSANTE DI COGLIERE LA VISTA DELL’INTERO SPAZIO A DOPPIA ALTEZZA, CONCEPITO COME UNA SCATOLA ARCHITETTONICA DAL RAFFINATO MINIMALISMO. L’ALLESTIMENTO, QUASI ASTRATTO, PUNTA SUL TRATTAMENTO MATERICO DELLE SUPERFICI (PAVIMENTI E RIVESTIMENTI IN PIETRA GRIGIA, BOISERIE IN METALLO BRUNITO) PER ESALTARE DETTAGLI E LAVORAZIONI DEI SINGOLI ARREDI. LO SPAZIO, CONFERMA FRANCO CECCOTTI, DIRETTORE CREATIVO DELL’AZIENDA, “RAPPRESENTA LA VOLONTÀ DEL BRAND DI CONTINUARE A CREDERE ANCHE IN TEMPI COME QUESTI NELL’ESPERIENZA REALE, VISIVA E TATTILE, LA SOLA IN GRADO DI FAR APPREZZARE PIENAMENTE LA STRAORDINARIA ABILITÀ MANUALE E L’ECCELLENZA NELLA REALIZZAZIONE DELLE NOSTRE CREAZIONI”. K.C.

VIA DURINI 23, 20122 MILANO CECCOTTICOLLEZIONI.IT

missonihome.com

LookINg AROUND new showroom iris ceramica group

UNO SCRIGNO DI MATERIALI PREZIOSI: COSÌ SI PRESENTA A PRIMA VISTA IL NUOVO FLAGSHIP STORE DI IRIS CERAMICA GROUP. NON A CASO È OSPITATO NEGLI SPAZI PRECEDENTEMENTE OCCUPATI DA UNA BANCA, TRA DUOMO E CORDUSIO. ESTESO SU 750 METRI QUADRATI, LO SHOWROOM DELLA HOLDING ACCOGLIE LE COLLEZIONI E I PROGETTI DI TUTTI I SUOI BRAND: ARIOSTEA, FMG FABBRICA MARMI E GRANITI, FIANDRE ARCHITECTURAL SURFACES, IRIS CERAMICA, PORCELAINGRES, SAPIENSTONE E IL NEONATO MARCHIO D’ARREDO BAGNO SEVENTYONEPERCENT. CURATO DALLO STUDIO AREA-17 ARCHITECTURE & INTERIORS, IL PROGETTO ARTICOLA GLI AMBIENTI SU TRE PIANI, INTERPRETANDOLI COME SPAZI DA VIVERE, OGNUNO CON DIVERSE DECLINAZIONI FUNZIONALI: LOUNGE E COCKTAIL BAR AL PIANO TERRA, SPA AL PIANO SUPERIORE, CON L’ESPOSIZIONE DELLE COLLEZIONI PER IL SETTORE WELLNESS&BATHROOM DEL NUOVO BRAND SEVENTYONEPERCENT NATO DALLA COLLABORAZIONE CON PAOLO CASTELLI. AL PRIMO LIVELLO SI TROVA ANCHE UNA MEETING ROOM FIRMATA DIESEL LIVING WITH IRIS CERAMICA. AL PIANO INTERRATO L’AREA ESPOSITIVA PIÙ TECNICA, CHE CULMINA NEL CAVEAU ORIGINALE DELL’EX BANCA, ORA RIVESTITO CON MATERIALI ECO-ATTIVI DELLA COLLEZIONE ACTIVE SURFACES. K.C.

VIA SANTA MARGHERITA 4, 20121 MILANO FLAGSHIPSTORE.IRISCERAMICAGROUP.IT

LookINg AROUND new showroom fenix

“UN LUOGO DOVE I PROFESSIONISTI POSSANO TROVARE I MATERIALI RAPPRESENTATI IN FORMA DI SUGGESTIONI INTERATTIVE”. CON QUESTE PAROLE GIO TIROTTO DESCRIVE LO SPAZIO DI CUI HA CURATO L’ALLESTIMENTO: FENIX SCENARIO CHE, INAUGURATO IN FORO BUONAPARTE, APPARE COME UNA MACCHINA SCENICA IN CUI LE VARIE AREE SI MODIFICANO GRAZIE AD ARREDI MOBILI CHE FANNO DIALOGARE FRA LORO VOLUMI E MATERIALI. INSIEME A FENIX, PROTAGONISTI DELLO SHOWROOM SONO GLI ALTRI BRAND DEL GRUPPO: ARPA, FORMICA, GETALIT, GETACORE E HOMAPAL. ALL’INGRESSO DI FENIX SCENARIO È COLLOCATA CIRRUS, SCULTURA DI ZAHA HADID IN LAMINATO NERO FORMICA: UNA PLASTICA TESTIMONIANZA DI COME SI POSSANO ESPLORARE UTILIZZI NON CONVENZIONALI DEI MATERIALI. SULLO STESSO LIVELLO SONO PRESENTI LE STRUTTURE A SOFFITTO CHE PERMETTONO DI COSTRUIRE QUINTE FLESSIBILI E PANNELLI GIREVOLI A TUTTA ALTEZZA. CUORE DEL FLAGSHIP È LA MATERIOTECA, DOVE I MATERIALI SONO MESSI A DISPOSIZIONE DEI DESIGNER PER CREARE MOODBOARD ISTANTANEE. LO SPAZIO AL PIANO INFERIORE – DEFINITO DALLA PRESENZA DI UNA COREOGRAFICA VOLTA A BOTTE – È DESTINATO A OSPITARE RIUNIONI E INCONTRI. FOTO DI FEDERICO VILLA. A.P.

VIA QUINTINO SELLA 1, 20121 MILANO, FENIXFORINTERIORS.COM

foto di Simone Barberis LookINg AROUND

new showroom arredo3

ALLESTITO DA ANDREA FEDERICI – CHE FIRMA ANCHE LA NUOVA CUCINA TRATTO_10, IL FLAGSHIP STORE DI VIA SOLFERINO CHE ARREDO3 HA APERTO IN COLLABORAZIONE CON INTERNI DESIGN EXPERIENCE È OSPITATO ALL’INTERNO DELLO STORICO EDIFICIO ‘CASA IN PIAZZA SAN MARCO’, PROGETTATO NEL 1969 DA VICO MAGISTRETTI. LO STORE È DISLOCATO SU DUE LIVELLI: L’INGRESSO CON AREA ESPOSITIVA E L’AMPIO PIANO INTERRATO DEDICATO AGLI UFFICI E ALLA PRESENTAZIONE DEI DIVERSI MODELLI. IL LAYOUT, CONCEPITO PERCHÉ POSSA TRACCIARE LE LINEE GUIDA DEI PROSSIMI MONOMARCA, È STATO SVILUPPATO PER ENFATIZZARE LA QUALITÀ MATERICA NON SOLO DELLE CUCINE, MA ANCHE DELLE SOLUZIONI LIVING PRESENTI NEL CATALOGO AZIENDALE. A.P.

VIA SAN MARCO 1 - FRONTE VIA SOLFERINO 3 20121 MILANO ARREDO3.IT

TEAM We designed a holistic series that makes workspace lighting more streamlined and easy than ever before.

IL FLAGSHIP STORE FLEXFORM DI CORSO MONFORTE, PRECEDENTEMENTE DEDICATO ALLA COLLEZIONE MOOD, È UNO SPAZIO INTIMO IN CUI SI RESPIRA UN’ATMOSFERA DA CASA BORGHESE MILANESE. E CHE TRASMETTE IN MODO EFFICACE IL LIFESTYLE DEL BRAND: IL DESIGN SENZA TEMPO DEI SUOI PRODOTTI IN EQUILIBRIO TRA GUSTO CLASSICO E CONTEMPORANEO, L’ELEVATO LIVELLO DI COMFORT E LA QUALITÀ DI MATERIALI E DETTAGLI COSTRUTTIVI. IL PROGETTO, CURATO DAL DESIGN CENTER INTERNO, ESALTA IL CONCETTO DI UNO SPAZIO ‘BOUTIQUE’ IN CUI PROPORRE UNA SELEZIONE DELL’AMPIA COLLEZIONE AZIENDALE, IN UNA RAFFINATA CORNICE MATERICA E CROMATICA: PIETRA, LEGNO SCURO, METALLI BRUNITI, COLORI NEUTRI. IL PERCORSO ESPOSITIVO CULMINA IN UNA PIACEVOLE AREA OUTDOOR, AFFACCIATA SUL CORTILE INTERNO DELL’EDIFICIO D’EPOCA, ARREDATA CON I PEZZI SALIENTI DELLA COLLEZIONE EN PLEIN AIR DEL MARCHIO. K.C.

CORSO MONFORTE 28, 20122 MILANO, FLEXFORM.IT LookINg AROUND

new showroom flexform

foto di Simone Barberis

LookINg AROUND new showroom falper

foto di Matteo Cirenei foto di Matteo Cirenei

DOPO I MONOMARCA DI BERLINO E PARIGI, E I FALPER STUDIO DI FRANCOFORTE, AMSTERDAM, KIEV, TAIPEI, ROUEN, AQUISGRANA E LOSANNA, FALPER APRE IL SUO SHOWROOM A MILANO, NEL CUORE DI BRERA, IN VIA PONTACCIO 10. PROGETTATO DA VICTOR VASILEV, FALPER MILANO È CONNOTATO DA UN’ARCHITETTURA MINIMALISTA, DA VOLUMI RIGOROSI, DA RICERCATI TAGLI DI LUCE ED ELEMENTI ARCHITETTONICI DISTINTIVI, COME LA SCENOGRAFICA SCALA CHE METTE IN COLLEGAMENTO I DUE LIVELLI DELLO STORE. IL BIANCO CHE DOMINA LO SPAZIO RISPECCHIA QUELL’IDEALE DI ESSENZIALITÀ PROGETTUALE CHE DISTINGUE DA SEMPRE LE COLLEZIONI DEL BRAND, FIRMATE DA DESIGNER QUALI ANDREA FEDERICI, IRENE GOLDBERG, ROBIN RIZZINI, MATTEO THUN & ANTONIO RODRIGUEZ, OLTRE CHE DALLO STESSO VASILEV. LO STORE È GESTITO IN COLLABORAZIONE CON INTERNI DESIGN EXPERIENCE (ECCELLENZA RETAIL NEL SETTORE DELL’ARREDAMENTO DI DESIGN IN ITALIA) E OFFRE SERVIZI DI FORMAZIONE, PROGETTAZIONE, RENDERIZZAZIONE E PREVENTIVAZIONE IN AMBITO SIA CONTRACT SIA RESIDENZIALE. A.P.

VIA PONTACCIO 10, 20121 MILANO, FALPER.IT

LookINg AROUND new showroom barovier&toso

LO SHOWROOM MILANESE BAROVIER&TOSO, IN VIA DURINI, SI RINNOVA E SI ESPANDE SU PROGETTO DI VANDERSANDESTUDIO. AL RESTYLING DEGLI SPAZI ESPOSITIVI AL PIANO TERRA SI AGGIUNGE UN ‘CONCEPT FLAT’ AL NUOVO LIVELLO SUPERIORE, CONFIGURATO COME UN INTIMO APPARTAMENTO IN CUI OGNI STANZA, DALLA SALA RIUNIONI AL BAGNO, ACCOGLIE LE CREAZIONI LUMINOSE DEL MARCHIO, IN UN CONTESTO ATTIVO E REALISTICO. QUESTO SPAZIO OSPITA L’UFFICIO MARKETING E COMUNICAZIONE, DUE UFFICI DIRETTIVI, UN SALONE E UN TERRAZZO PER EVENTI, OLTRE A DUE AMBIENTI PARTICOLARMENTE SCENOGRAFICI: LA VETROTECA E IL CORRIDOIO. LA PRIMA ESPONE UNA SELEZIONE DI ELEMENTI IN VETRO CHE TESTIMONIANO FORME, TECNICHE, LAVORAZIONI E COLORAZIONI IDENTIFICATIVE DEL PATRIMONIO CONOSCITIVO DELL’AZIENDA, INSIEME AD ALCUNI PEZZI DEL MUSEO AZIENDALE E STRUMENTI DELLA FORNACE. IL CORRIDOIO CHE CONDUCE AGLI UFFICI È IN REALTÀ UN’INSTALLAZIONE D’ARTE, CON ELEMENTI PRISMATICI DEL PROGETTO TRIM CHE SEMBRANO TRASFORMARE IL SOFFITTO IN UNA CASCATA DI GHIACCIO. K.C. FOTO DI SIMONE BARBERIS

VIA DURINI 5, 20122 MILANO, BAROVIER.COM

my life, my style.

“LA NOSTRA IDEA DI CASA È UN VIAGGIO: FISICO, ATTRAVERSO I PAESI PRODUTTORI DEL DESIGN PIÙ RAFFINATO; EMOZIONALE, ATTRAVERSO I SENSI E LE ISPIRAZIONI. L’ORIGINALITÀ DIVENTA IL MODO IN CUI MOSTRARE SE STESSI”. CON QUESTE PAROLE GIANLUCA MOLLURA, CEO DI MOHD, COMMENTA L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO SHOWROOM MILANESE – NELLA CENTRALISSIMA VIA TURATI – DI UNA TRA LE AZIENDE LEADER NEL SETTORE DELL’HOME DESIGN DI QUALITÀ. PROTAGONISTA DELLA CULTURA DELL’ARREDO DAL 1968, PRIMA ATTRAVERSO I SUOI NEGOZI E IN SEGUITO CON LA PROPRIA PIATTAFORMA ONLINE, MOHD RAGGIUNGE OGGI OLTRE 90 PAESI, OFFRENDO UN ACCURATO SERVIZIO DI PROGETTAZIONE E CONSULENZA AL CLIENTE. REALIZZATO SU UNA SUPERFICIE DI 200 METRI QUADRATI, LO SPAZIO DI MILANO È STATO CONCEPITO PER OSPITARE UNA SELEZIONE DI ARREDI AD ALTO CONTENUTO PROGETTUALE, TRA CUI SPICCANO LE NOVITÀ PROPOSTE DA ALCUNI BRAND NORDICI COME IL DANESE VIPP. PER QUANTO RIGUARDA LE SCELTE DI ALLESTIMENTO, LO SHOWROOM SI DISTINGUE PER LA PAVIMENTAZIONE RIVESTITA IN MALTA COLOR PRUGNA, LAVANDA, FERRO E ARGENTO, I MURI IN COCCIOPESTO BIANCO CALCE, TERRA E GRIGIO VULCANICO, I SOFFITTI IN MARMORINO E LE SCALE RIVESTITE IN TAVOLE DEL PIAVE DI ROVERE CANAPA. A.P.

VIA FILIPPO TURATI 3, 20121 MILANO, MOHD.IT LookINg AROUND

new showroom mohd

foto di Paolo Riolzi

LookINg AROUND new showroom trussardi casa

COLORI CALDI E PASTOSI DEFINISCONO L’ATMOSFERA DEL NUOVO SHOWROOM TRUSSARDI CASA DI VIA DURINI, MILANO. UNO SPAZIO IDEATO PER UNA FINALITÀ SPECIFICA: PROMUOVERE IL BRAND MILANESE ATTRAVERSO UN PUNTO VENDITA DIRETTO NEL CUORE DEL DESIGN DISTRICT. PROGETTATO DALL’UFFICIO STILE DEL MARCHIO, LO SPAZIO SI ESTENDE SU UNA SUPERFICIE DI 150 METRI QUADRATI SUDDIVISI SU DUE LIVELLI: UNO AL PIANO STRADA E L’ALTRO, INTERRATO, DEPUTATO ALL’ESPOSIZIONE. CONTENITORE ACCOGLIENTE STUDIATO AD HOC PER PRESENTARE AL PUBBLICO LE COLLEZIONI AZIENDALI, LO SHOWROOM È CONNOTATO DA UN PAVIMENTO IN PIETRA NATURALE E DA PARETI RIVESTITE CON CARTA DA PARATI DELLA COLLEZIONE TRUSSARDI WALL PAPER PRODOTTA DA ZAMBAITI PARATI. A.P.

VIA DURINI 25-27, 20122 MILANO, LUXURYLIVINGGROUP.COM

LookINg AROUND new showroom nemo

BORGONUOVO19 È LA NUOVA ‘CASA’ PERMANENTE DI NEMO CHE, AFFIANCANDOSI ALLO SHOWROOM DI CORSO MONFORTE, ASSUME IL RUOLO DI CONTENITORE DI PROGETTI SPECIALI DEDICATI AL MONDO DELL’ILLUMINAZIONE ARCHITETTURALE E DECORATIVA. GLI INTERNI DI BORGONUOVO19 SONO STATI CURATI DA STUDIO IBSEN, CHE HA REINTERPRETATO IN CHIAVE CONTEMPORANEA GLI SPAZI DI CARLO SCARPA IMPIEGANDO DETTAGLI IN TRAVERTINO ARETINO. L’ALLESTIMENTO SCELTO PER L’INAUGURAZIONE, DAL TITOLO "UN PERCORSO DI LUCE NELL’ARTE", HA PERMESSO DI PRESENTARE LA NUOVA GAMMA ARCHITETTURALE DI NEMO STUDIO ATTRAVERSO UN PROGETTO ILLUMINOTECNICO STUDIATO AD HOC PER ATTRIBUIRE ALLA LUCE IL RUOLO DI PROTAGONISTA, VALORIZZANDOLA COME ELEMENTO PRIMARIO NEL CONCEPT PROGETTUALE DI UNA MOSTRA. FOTO DI MARCELLO PEREGO. A.P.

VIA BORGONUOVO 19, 20122 MILANO NEMOLIGHTING.COM

LookINg AROUND new showroom

QUADRODESIGN HA INAUGURATO IL SUO PRIMO FLAGSHIP STORE MILANESE ALL’INTERNO DELLO SHOWROOM MO.1950, IN CUI SONO PRESENTI ANCHE LE AZIENDE PARTNER REXA DESIGN E CERAMICHE CESAR. LE AREE OCCUPATE DA QUADRODESIGN SINTETIZZANO VISIVAMENTE LA LOGICA DEL BRAND: UN’ESTETICA ESSENZIALE DOVE SPICCA L’ACCIAIO INOSSIDABILE CON CUI L’AZIENDA REALIZZA GLI ELEMENTI BAGNO, CUCINA E DEPURAZIONE. BOCCHE, MANOPOLE, SOFFIONI E ACCESSORI SONO DISPOSTI IN SUCCESSIONE SU GRIGLIE A PARETE E BASI ORIZZONTALI, MENTRE ALCUNE CASSETTIERE DI CONTENIMENTO OSPITANO LE DIVERSE FINITURE E ALTRI ELEMENTI CONSULTABILI PER CREARE SOLUZIONI PERSONALIZZATE. ESPOSTI IN EVIDENZA SONO SIA GLI ULTIMI MODELLI PER IL BAGNO – VALVOLA01, VALVOLA02 E Q, TUTTI DISEGNATI DA STUDIO ADOLINI – SIA I RUBINETTI PER LA CUCINA. IL PIANO INFERIORE, CON LA SUA MATERIOTECA, È STATO INVECE CONCEPITO COME ZONA LAVORO PER UN’UTENZA PIÙ TECNICA.

VIA MOLINO DELLE ARMI 14, 20123 MILANO, QUADRODESIGN.IT MARIANI DESIGN AND MORE, POCO LONTANO DA VIA DURINI, È UN NUOVO SPAZIO DEDICATO ALL’ABITARE CON UNA FORMULA TRASVERSALE: SHOWROOM MULTIBRAND, STUDIO DI PROGETTAZIONE E GALLERIA ESPOSITIVA DELLE ORIGINALI CREAZIONI D’ARREDO DELLA MARIANI COLLECTION FIRMATA DALL’ARCHITETTO MAURIZIO MORAZZONI. DA TRE GENERAZIONI LA FAMIGLIA PROPONE SOLUZIONI DI DESIGN INDUSTRIALE DI ALTA GAMMA, TRASFERENDO LE CAPACITÀ ARTIGIANALI DELLE ORIGINI (AD ARLUNO, IN BRIANZA) NELL’ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE CHIAVI IN MANO. ESTESO SU 200 METRI QUADRATI ARTICOLATI SU TRE LIVELLI, LO SPAZIO ACCOGLIE UNA SELEZIONE DI ARREDI E COMPLEMENTI DI MARCHI ITALIANI E INTERNAZIONALI TRA CUI ARFLEX, GLAS ITALIA, IVANO REDAELLI, BONACINA, EFFETI, LLADRÓ, LIEBHERR.

VIA VISCONTI DI MODRONE 8 20122 MILANO MARIANIDESIGN.IT

SI CHIAMA IVANO REDAELLI ATELIER IL NUOVO MONOBRAND INAUGURATO DAL MARCHIO NELLA STORICA GALLERIA STRASBURGO DI MILANO. UNA VETRINA IN CUI RICERCATE COMBINAZIONI DI TEXTURE, MATERIALI PREZIOSI E FINITURE ESCLUSIVE GENERANO SOLUZIONI (TESSILI E DI ARREDO) DI INDISCUTIBILE QUALITÀ. L’INAUGURAZIONE DELLO SPAZIO RAPPRESENTA UN DECISIVO PASSO VERSO L’INTERNAZIONALITÀ COMPIUTO DA UN’AZIENDA ORGOGLIOSA DI MANTENERE BEN SALDE LE PROPRIE RADICI NELLA TRADIZIONE E NELLA MANIFATTURA ARTIGIANALE. L’ATELIER SI FA CARICO COSÌ DI ESPRIMERE QUELLA COMBINAZIONE TRA STORIA E MODERNITÀ CHE CARATTERIZZA DA SEMPRE IL BRAND, OFFRENDO AI VISITATORI UN’ESPERIENZA SENSORIALE DI LUSSUOSA INTIMITÀ. FOTO GIONATA XERRA

VIA DURINI 17, 20122 MILANO, IVANOREDAELLI.IT

LookINg AROUND awards

1 2

1. PANNELLO BUTTERFLY IN PIETRA RICOSTRUITA, DI DECOR (FOTO PAOLO RIOLZI). 2. L’ALLESTIMENTO “ART&DESIGN”, CON IN PRIMO PIANO I TAPPETI DI ARAZI HOME. (FOTO ARMANDO MONETA)

3 DIALOGHI APERTI

Andrea Castrignano per Interni Designer’s Week apre il suo loft a una nuova sfida: Arte & Design possono creare inedite sperimentazioni? Una mostra e un premio raccontano il progetto

3. ANDREA CASTRIGNANO, LOREDANA LONGO, L’ARTISTA CHE SI È AGGIUDICATA LA MENZIONE SPECIALE, E ADRIANA POLVERONI DAVANTI ALLA PARETE IN PELLE DI EGOITALIANO, OPERA DELL’ARTISTA (FOTO ARMANDO MONETA). Come possiamo far dialogare due mondi così diversi? L’arte emoziona, fa riflettere, il design sviluppa un’idea e la concretizza in un oggetto. In questo momento storico, e non solo, queste due discipline si contaminano sempre più, alimentandosi e dando vita a nuove evoluzioni. Durante le settimane di Interni Designer’s Week, nel suo headquarter, Andrea Castrignano,

1. EMOTIONAL SPACE, L’INSTALLAZIONE DI VINCENZO MARSIGLIA. 2. COMPOSIZIONE CON CAPRIOLO E PANETTONE, OPERA IN CERAMICA DI BERTOZZI & CASONI. 3. GLI ARREDI DI CASTRIGNANO: COFFEE TABLE HEXAGON DI ITLAS, LAMPADE NUT DI CASTRIGNANO CON SUPREMA, RIVESTIMENTI TESSILI SOPHIA GOLD DI EGOITALIANO (FOTO ARMANDO MONETA)

2 3

influencer e interior designer, le ha messe in contatto in un modo innovativo. “Art & Design è il risultato di un anno di lavoro”, spiega Castrignano. “Quando ne ho ideato il concept insieme alla consulente d’arte Serena Cassissa, non potevo immaginare quanta bellezza potesse nascere unendo la mia creatività, l’operosità delle aziende e la genialità dei 12 artisti selezionati”. Ogni artista è stato abbinato a un’azienda partner lavorando in sinergia, in alcuni casi con i materiali che caratterizzano la produzione delle stesse aziende e con opere site-specific. In una scatola completamente nera, illuminata da tocchi giallo oro, pittura, scultura, fotografia, installazioni, video e performance hanno dialogato con i nuovi prodotti e le special edition di Castrignano. Tra le forme ricorrenti, le farfalle, simbolo di libertà e leggerezza, compaiono in pannelli decorativi, e gli esagoni nei tappeti bicolori. Durante la serata conclusiva è stata conferita la menzione speciale all’artista catanese Loredana Longo per il suo approccio radicale e la sua performance su una grande parete in morbida pelle color carne, realizzata da Egoitaliano, azienda di imbottiti di Matera. ■

Carolina Trabattoni

LookINg AROUND projects

Un vero progetto di industrial design, dove innovazioni strutturali e soluzioni estetiche si integrano tra loro a esprimere un’idea polisensoriale di luce e trasparenza. È la nuova bottiglia dell’acqua Chiarella disegnata da Lorenzo Palmeri

PUREZZA FLUIDA

musicista, ma Lorenzo Palmeri è un designer a tutto tondo che da sempre lavora a ogni scala del progetto: da quella super industriale – rappresentata per esempio dall’asciugamani ad aria Magnum – a quella di super nicchia – è il caso del ventaglio per Pieces of Venice, Compasso d’Oro 2020 – per arrivare all’interior design. “Non mi interessano specifici ambiti di prodotto”, commenta. “Quello che mi appassiona è la progettualità intesa come attitudine”. Non stupisce quindi che l’ultimo dei suoi lavori riguardi un oggetto molto diffuso ma spesso anonimo: la bottiglia in vetro dell’acqua minerale. Una sfida lanciata dai titolari del marchio Chiarella, che Palmeri ha accettato per la sua intrigante complessità, sia tecnica che concettuale. “Il progetto”, spiega il designer, “nasce dalla ricerca di un archetipo, di un’icona e di un gesto giusto. L’acqua prende forma dal suo contenitore, per cui l’idea è stata cucirle addosso una bottiglia che la potesse trasportare con gioia ed eleganza, come un abito su misura”. Da un anno di lavoro complesso, condiviso con tutte le parti in gioco (i produttori Chiarella ma anche quelli del vetro, dell’etichetta e del tappo), è nata una bottiglia che si distingue per più elementi innovativi. Innanzitutto il restringimento centrale, solitamente

Tutti lo conoscono come il designer realizzato nelle bottiglie di plastica per motivi strutturali e qui riproposto non solo per rendere più agevole e immediato il gesto di impugnare il contenitore, ma anche per citare in modo subliminale un elemento di forte italianità, il profilo della moka del caffè. La scelta di un’estetica ‘naked’, priva di etichette, ha condotto ad altre soluzioni distintive. Come quella di raccontare alla base della bottiglia il territorio da cui nasce l’acqua, quindi i monti del lago di Como riprodotti in rilievo e riconoscibili al tatto. Al di sotto dei monti, la linearità della superficie cede il passo a un leggero inspessimento: è un accorgimento che nasce dallo studio dello ‘scarfing’, il punto in cui le bottiglie di vetro subiscono le maggiori sollecitazioni nel corso dei loro innumerevoli viaggi. In corrispondenza di questo punto il vetro forma una riga bianca che a lungo

A SINISTRA, LORENZO PALMERI SULLE ALTURE DEL LAGO DI COMO, SOPRA BELLAGIO, DOVE SI TROVA LA FONTE CHIARELLA. SOTTO, LA NUOVA BOTTIGLIA IN VETRO DELL’ACQUA DISEGNATA DAL PROGETTSITA.

andare avrebbe ‘sporcato’ la pulizia formale della bottiglia. Un inconveniente risolto concentrando all’estremità inferiore l’area di contatto grazie a un rigonfiamento che risulta funzionale anche a un’altra scelta, quella di realizzare un fondo convesso capace di raccogliere e riflettere la luce. “Per ottenere le linee e le curvature desiderate”, commenta il designer, “abbiamo lavorato ai limiti tecnici del vetro. Eppure la bottiglia ha assunto una straordinaria resistenza”. Infine il tappo, reinventato grazie a una riga segnaletica, azzurra o rossa, che rende riconoscibili dall’alto le bottiglie riposte in cassetta e, allo stesso tempo, crea un piacevole dinamismo grafico. “Mi piace progettare”, conclude Palmeri, “perché mi permette di acquisire ogni volta nuove conoscenze. Il lavoro per Chiarella mi ha fatto scoprire, per esempio, che l’acqua che beviamo compie un ciclo di vita di 800 anni prima di arrivare sulle nostre tavole. E che una bottiglia dell’acqua in vetro parte e torna all’origine circa dieci volte in un solo anno e solo dopo diversi anni viene riciclata. Questo progetto è stato ricco di scoperte ma anche di confronti con una serie di regole e vincoli: di produzione, di materiali, di trasporto e distribuzione... Ognuna di queste voci ha chiesto un pensiero e una soluzione, a volte in contrasto con la direzione che avevamo scelto. Come sempre, quello che è scaturito dal progetto ha qualcosa di miracoloso che trova evidenza alla fine di tutto il processo, quando, finalmente, questa bottiglia arriva tra le mani delle persone”. ■

Maddalena Padovani

1. LA STRUTTURA VERTICALE DI PLANET FARMS CONSENTE DI COLTIVARE ORTAGGI SOSTITUENDO L’USO DELLA CHIMICA CON LA TECNOLOGIA.

LookINg AROUND projects

1

AGRICOLTURA 4.0

Risparmio di acqua e di terra, 365 giorni di produttività e prodotti a km 0: è il progetto sostenibilile di Planet Farms vincitore del premio Innovazione Smau 2020 nel settore Agrifood

2

3

Responsabilità e sostenibilità in un progetto rivoluzionario: coltivare in verticale, senza pesticidi, con pochissima acqua e 365 giorni all’anno. Sembra un sogno, in realtà è un progetto molto concreto presentato al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano in occasione di Interni Designer’s Week, all’interno della mostra We are Nature curata da Rossana Orlandi nell’ambito di RoGUILTLESSPLASTIC. Si tratta di un sistema di coltivazione verticale indoor che consente di coltivare ortaggi in un edificio energet icamente autosufficiente, quindi ovunque nel mondo, anche in zone climatiche non favorevoli, grazie a un sistema capillare di sensoristica interamente automatizzato che monitora luce, acqua, temperatura, purificazione dell’aria. Luca Travaglini, co-founder di Planet Farms afferma che questo progetto consente di risparmiare quasi il 90% di suolo e oltre il 97% dell’acqua utilizzata nei sistemi di coltivazione tradizionali, e di produrre 365 giorni all’anno. Siamo in grado di azzerare gli sprechi e di offrire prodotti sani, buoni e freschi realmente a chilometro zero”. In costruzione c’è la più grande vertical farm d’Europa, su progetto dello studio Dordoni Architetti nei pressi di Milano, a Cavenago

Brianza. ■ Carolina Trabattoni

2. LA VERTICAL FARM IN COSTRUZIONE A CAVENAGO BRIANZA SU PROGETTO DELLO STUDIO DORDONI ARCHITETTI. 3. LUCA TRAVAGLINI, CO-FOUNDER DI PLANET FARMS. 4. MODULO DI COLTIVAZIONE DI BABY LEAVES ALL’EVENTO ROGUILTLESSPLASTIC (FOTO PAOLO RIOLZI).

4

1. IL ROOFTOP-BELVEDERE. ARREDI DI PEDRALI E LAMPADE DA TAVOLO DI FERMOB. TUTTE LE FOTO SONO DI DIEGO DE POL

LookINg AROUND projects

1 2

NEL CUORE DI MILANO

2. L’INFORMAL MEETING ROOM MILANO POETIC: ARREDI DI PEDRALI, CARTA DA PARATI DI WALL&DECÒ, LAMPADA DI ALMERICH. 3. IL WELCOME FLOOR CON ARREDI DI RODA. LA CORTE ESISTENTE È STATA RIPORTATA ALL’ORIGINALE COLORE BIANCO ED È STATO AGGIUNTO IL CORPO ASCENSORI. 4. LA LOUNGE KITCHEN MILANO RADICAL: ARREDI MAGIS, LAMPADE DI STIP, TAVOLI PEDRALI CON PIANO CUSTOM (PIASTRELLA DI FONDOVALLE)

stimolante lavorare in un ufficio privato pronto all’uso 24/7, accessibile con il proprio smartphone e personalizzabile per design e dotazioni, ma connesso anche a postazioni di coworking, sale riunioni e a una serie di aree comuni che vanno dalla corte pensata come una raffinata lounge outdoor alla receptionconcierge, per assistenza ad esigenze personali (lavanderia, babysitting, prenotazione cena) o professionali (l’organizzazione di un evento), dalla sala palestra alla biblioteca, dal bar al ristorante, fino al suggestivo rooftop con vista sul Duomo di Milano da una parte e sul Castello Sforzesco dall’altra. Questa formula mix use è offerta dal gruppo Covivio (operatore immobiliare di grande expertise in Europa nel settore alberghiero e uffici), che durante la Milano Design City dello scorso ottobre ha presentato in un edificio di sua proprietà, un antico palazzo neoclassico con fronte e ingresso sulla pedonale via Dante, il suo innovativo concept di pro-working rivolto ai grandi gruppi così come a start-up, imprenditori e liberi professionisti: Wellio Milan Dante, spazi di lavoro flessibili (per oltre 400 postazioni) e servizi premium su ogni piano, per circa 4.700 metri quadrati complessivi. Il progetto di ristrutturazione architettonica dell’immobile è stato sapientemente curato dallo studio Caputo Partnership International, quello di interior design dallo studio Cristofori Santi Architetti. E

3

Il concept pro-working di Wellio Milan Dante (Gruppo Covivio). Come spazi di lavoro e servizi premium 24/7 possono diventare un nuovo format

Alzi la mano chi non troverebbe proprio gli interni rappresentano in questo quadro un vero e proprio tributo alla centralità di Milano capitale del design. Ogni piano è infatti caratterizzato da un mood differente che interpreta, nelle scelte di materiali, finiture, colori e arredi, una corrente artistico-architettonica e di design, sviluppatasi a Milano durante il secolo scorso. A ciascuno il suo. ■

Antonella Boisi

4

LookINg AROUND projects

A conferma di una spiccata attitudine all’innovazione, Caimi ha inaugurato il progetto Open Lab: sette laboratori dedicati alla sperimentazione teorica e applicata, volti a migliorare la qualità della vita quotidiana

LA RICERCA AL SERVIZIO DELL’UOMO

A conferma di una propensione alla ricerca e alla sperimentazione da sempre insita nel suo DNA, Caimi ha messo a punto, nel totale rispetto dell’ambiente, un progetto dall’indiscutibile carica innovativa. Si tratta di Open Lab, sette avveniristici laboratori specificamente dedicati alla ricerca teorica e applicata in ambito tecnologico e acustico, ma anche ai nuovi materiali e alla prototipazione avanzata. Per restituire la portata dell’operazione, basti sapere che Open Lab è stato creato nel cuore dell’headquarter aziendale impiegando 40 chilometri di cavi elettrici e di cavi dati; le camere acustiche presenti nei laboratori pesano complessivamente 270 tonnellate e galleggiano su più strati di sabbie speciali con densità diverse. Questi i sette laboratori che definiscono il progetto: Supernova Lab, camera di prova completamente isolata dal resto del mondo, la cui composizione permette di assorbire il 99,9% dei rumori, sviluppata per indagare le capacità percettive umane in un ambiente isolato da interferenze elettromagnetiche; Rev Lab, camera riverberante dedicata alla misurazione e allo studio dei materiali fonoassorbenti, la cui sagoma a pareti inclinate può riprodurre il riverbero di una grande cattedrale; Micromax Lab, in cui si studiano le microstrutture dei materiali mediante microscopi di estrema precisione; Habitat Lab, area che espande la tipologia dell’analisi del campo sonoro all’ambiente reale, grazie a un’acustica modificabile in tempo reale e a un sistema di visualizzazione diretta delle onde sonore; Hub Lab, sala di connessione e controllo che regola il flusso di dati, informazioni, registrazioni e immagini provenienti dai vari laboratori; Design Lab, laboratorio che finalizza la ricerca applicata consentendo percorsi conoscitivi che si ritrovano nell’elaborazione di modelli e prototipi propedeutici alla messa in produzione; Ipogeo Lab, infine, camera in ambiente sotterraneo e protetto dove vengono

NELLE IMMAGINI, LA CAMERA ANECOICA SUPERNOVA LAB, UNO DEI SETTE LABORATORI CHE COMPONGONO IL PROGETTO OPEN LAB DI CAIMI.

eseguite le più severe prove di stress sui materiali per verificarne l’efficacia e la durata. Sempre coerente alla propria attenzione al sociale, l’azienda ha aperto gratuitamente le porte di Open Lab attraverso la costituzione di una struttura no profit messa a disposizione di università, istituti di ricerca, fondazioni ed enti che potranno usufruirne per studi e sperimentazioni nel campo dell’acustica ma non solo, così da individuare nuove soluzioni per il miglioramento della salute e del benessere psicofisico delle persone. Così, partendo dallo studio dell’habitat umano, Open Lab Caimi si propone come centro di ricerca e sviluppo in cui ergonomia, estetica, modularità e tecnologia convergono, al fine di esplorare quelle potenzialità del design ancora inespresse e applicarle nel modo più pertinente a materiali e prodotti. Sempre al servizio

dell’uomo. ■ Andrea Pirruccio

LookINg AROUND projects

In anteprima a Milano Design City, Marazzi ha presentato una nuova generazione di prodotti antibatterici. Superfici ceramiche che alla ricerca estetica uniscono la tutela della salute

PURA BELLEZZA

La stretta attualità sanitaria porta in primo piano, anche nel campo del design, la questione dell’igiene e salubrità delle superfici. Puro Marazzi Antibacterial è la risposta del brand di Sassuolo che, nell’85° anno dalla nascita, segna un’altra importante tappa nel proprio percorso di ricerca. Si tratta di una innovativa tecnologia per le superfici ceramiche, in grado di eliminare fino al 99,9% batteri e altri microrganismi nocivi, grazie a un avanzato ed esclusivo trattamento agli ioni d’argento. Incorporando gli additivi di contrasto alla proliferazione dei microbi nel processo produttivo, prima della cottura a 1200° C, il trattamento esplica un’azione antimicotica e antibatterica costante, irreversibile, in qualsiasi condizione di luce, compresa l’assenza di raggi UV.

Le piastrelle Puro Marazzi Antibacterial possono essere utilizzate sia a pavimento che a parete in ambienti residenziali, commerciali e pubblici. Come nel caso di Carácter, la prima collezione realizzata con tecnologia antibatterica Puro. È un gres porcellanato effetto pietra, dalla superficie connotata dall’inclusione di ciottoli di differenti forme, dimensioni e colori, in finitura naturale o strutturata. Carácter incorpora ed esprime, per la prima volta, tre tecnologie messe a punto nei laboratori Marazzi: è un prodotto antimicrobico ad azione

IN OCCASIONE DI MILANO DESIGN CITY, LO SHOWROOM MARAZZI, IN CUI SI È SVOLTO UNO TRA GLI EVENTI DELLA INTERNI DESIGNER’S WEEK MILANO, È STATO ALLESTITO CON LA COLLEZIONE CARÁCTER, POSATA A PAVIMENTO E RIVESTIMENTO. QUESTO GRES EFFETTO PIETRA (NEI FORMATI 60X120, 60X60, 30X60 CM E IN 6 COLORI) È IL PRIMO AD ESSERE PRODOTTO CON TECNOLOGIA ANTIBATTERICA PURO. FOTO SIMONE BARBERIS

costante, con superficie antiscivolo morbida e pulibile perché priva di ruvidità (brevetto StepWise) e realizzato a ciclo chiuso con una percentuale di oltre il 40% di materiale riciclato. Il bello e il buono della ceramica. ■ K.C.

LookINg AROUND projects

1.3. DUE AMBIENTI DELLO SHOWROOM DI MILANO ELIE SAAB MAISON. LA COLLEZIONE E LO SPAZIO (ALL’ANGOLO TRA VIA DELLA SPIGA E VIA SANT’ANDREA) SONO DISEGNATI DA CARLO COLOMBO. 2. RITRATTO DELLO STILISTA LIBANESE.

1

ELIE SAAB: MILLE E UNA CASA

Carlo Colombo traduce in design il lifestyle dello stilista libanese. Nasce così la collezione casa Elie Saab Maison, con primo showroom dedicato a Milano

3

Protagonista della Haute Couture, ponte creativo tra oriente e occidente, amato da regine e celebrities, Elie Saab ci accoglie nella sua prima ‘maison’ milanese, lo showroom che ospita la nuova Home Collection. Un luogo che gli assomiglia: nel cuore del quadrilatero della moda ma in posizione defilata, al primo piano, eleganza da casa borghese milanese, in cui però si respirano atmosfere lontane. “Io vivo tra Ginevra, Beirut, Londra e Parigi, in case molto diverse tra loro, che colgono lo spirito del paese in cui si trovano. Ma tutte esprimono le mie passioni, il mio gusto per gli oggetti, il mio modo di abitare in un mix di contrasti tra antico e moderno. È proprio questa visione di

2

lifestyle che voglio trasmettere nella mia collezione casa, riflettendo l’heritage della firma Elie Saab, con uno stile senza tempo. Ho lavorato sul concetto di Modern Baroque perché nel mondo dell’arredamento è ciò che ricercano i miei clienti, persone sofisticate che amano le belle cose”. Per lo stilista creare una collezione casa non significa disegnare un tessuto per un abito e trasporlo su un divano, ma diventare motore di un progetto collettivo “in cui più persone mettono

2

1 3

insieme il loro know-how. Io ho una mia visione, ma poi serve qualcuno che la analizzi su carta e la traduca in linguaggio architettonico, come Carlo Colombo, qualcuno che crei le relazioni, e poi i fornitori e i produttori”. Elie Saab Maison è prodotta e distribuita da Corporate Brand Maison, società svizzera di private equity specializzata in progetti di extension nei settori dell’arredamento e dell’hospitality di marchi internazionali del lusso, dalla moda all’automotive, ed è interamente realizzata in Italia (da partner licenziatari esclusivi come Zambaiti per le carte da parati e Sahrai per i tappeti). Articolata nei capitoli Day & Night, la collezione può essere definita un total look che attraversa ogni ambiente della casa, spaziando “dai divani ai tavoli, dal tappeto allo chandelier, dalle sedute al wallpaper, fino all’oggettistica”, spiega da remoto Carlo Colombo. “Il mio apporto è stato marcatamente progettuale, per interpretare il dna, la storia e il modo di lavorare di Mr Saab, di cui ho colto l’essenza negli atelier di Parigi e Beirut. Sono stato molto aderente al suo linguaggio, creando oggetti sinuosi, visto che i suoi abiti sono un omaggio alla femminilità. Per esempio, l’idea di smaterializzare il bracciolo di un divano con dei tondini di metallo è citazione diretta di un suo modello da sera. Fondamentale il ruolo di materiali e finiture quali marmi, velluti, bronzi, metalli satinati, lavorazioni martellinate sui tavolini… Come l’abito è un’opera d’arte realizzata a mano, così la finitura fashion del metallo è riportata nell’artigianalità dell’arredo”. Dal singolo mobile a un più ampio concetto di interior, l’idea alla base è offrire al cliente un’esperienza immersiva nel mondo del couturier, come accade nello showroom milanese, il cui concept, spiega il progettista, “è puntare sulla sensazione, sul far vivere il mood Elie Saab, con un tocco fashion pulito, ma ricco di finiture e materiali: pannelli in bronzo, specchi, legno caldo a spina di pesce, tende glamour”. La stessa immagine coordinata, con attente varianti di look&feel in base alla cultura locale, verrà proposta nei numerosi showroom di prossima apertura: Beirut, Londra (un monobrand e uno spazio da Harrod’s), Parigi, Dubai, Doha, Cina. Questo perché la collezione nasce già con spirito internazionale e trasversale, “con prodotti pensati sia

1. DETTAGLIO DEL DIVANO LEGACY SOFA, CON BRACCIOLO COMPOSTO DA ELEMENTI IN OTTONE SPAZZOLATO. 2. SCHIZZI DI CARLO COLOMBO. 3. CHANDELIER DIAMOND IN VETRO DI MURANO. 4. TAVOLINI IN METALLO PALACE.

per il retail che per contract, che si ambientano tanto in un luxury hotel quanto in residenze private. Non a caso stiamo sviluppando progetti nel settore hotellerie, hospitality e soprattutto Real Estate, come la Grand Blue Tower Interiors by Elie Saab a Dubai”, spiega Colombo. In questa esplorazione di nuovi percorsi nel mondo del design, dell’architettura e del lifestyle, a breve rientreranno anche “oggetti esclusivi, in edizione limitata, per soddisfare le esigenze di appassionati d’arte e collezionisti”, conclude, con pacata determinazione, Mr Saab. ■

Gilda Bojardi con Katrin Cosseta

4

This article is from: