Focus D&R n. 60 - Maggio 2019

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domande e risposte

Ci si può innamorare di un pupazzo?

DOMANDE E RISPOSTE > Chi dava la

sveglia prima che tutti avessero la sveglia? > Quanti soldi danno la felicità? > Quanto si può mentire al partner?

PERCHÉ CANTIAMO SOTTO LA DOCCIA? SEM edicola il 26/04/2019 - Belgio € 7,50 / Austria € 7,50 / Canton Ticino chf 10,40 / Francia € 7,00 / Germania € 12,00 / Lussemburgo € 7,50 / Portogallo (cont.) € 7,50 / Spagna € 7,50 / Svizzera chf 10,80 / Usa $12,00

P.I. Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, Verona CMP

Come fa un camaleonte cieco a cambiare colore?

PERCHÉ LE PATATINE SU GIOVE SAREBBERO PIÙ BUONE?


N. 60 – Primavera 2019 In copertina: Shutterstock (3), Getty Images (3)

Animali 6 Economia 14 Natura 44 Tecnologia 50 Cibo 84 Sport 90

Shutterstock / Ocskay Mark

Avete notato qualcosa di diverso nella copertina di questo Focus D&R? Noi ci auguriamo di sì (e speriamo anche che sia di vostro gradimento!), perché, come sapete, sorprendervi informandovi è la nostra “missione”. Così, con un nuovo direttore (Raffaele Leone, lo stesso del nostro fratello maggiore Focus) e la primavera ormai conclamata, abbiamo provato a rinnovare tutto... mantenendo però lo spirito di sempre. Troverete quindi tantissime risposte (rigorosamente basate su solide ricerche scientifiche) ad altrettante domande curiose e inaspettate e, adesso, anche un po’ più di approfondimenti. Buona lettura, e fateci sapere se siamo riusciti a piacervi di più! Isabella Cioni

66 Perché il sonno aiuta a guarire?

4 | FocusD&R Primavera 2019

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COSA FA LA DIFFERENZA NEL NUOTO A DELFINO?

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QUANTO COSTA UN CASTELLO?

Alamy / IPA

Perché le matite hanno sezione esagonale?

Getty Images

SOMMARIO

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Un alano è più intelligente di un chihuahua?

Getty Images

DOMANDE E RISPOSTE

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Di cosa sono composte le nebulose planetarie?

È legale fare l’amore in macchina?

La musica di oggi è più triste di quella del passato? Getty Images/Aurora Open

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40

Scienza 22 Psiche 30 Arte 38 Salute 60 Società 70 Storia 76 Universo 98 Amore e sesso 106

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SI PUÒ PARLARE COL PENSIERO?

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QUAL È IL PIÙ GRANDE SPORTIVO DI TUTTI I TEMPI?

Alamy/Ipa

Leonello Calvetti/Science Photo Library/Ipa

Come si fanno i ciocolatini con il liquore?

Getty Images

Getty Images

Sì, un nuovo sistema elaborato dalla Columbia University “legge” il pensiero e lo trasforma in parole pronunciate da una voce artificiale. Quando parliamo, ascoltiamo o immaginiamo di parlare, infatti, i segnali emessi dal nostro cervello cambiano in base alle parole. Per tradurre questi segnali è stato usato un “vocoder”, cioè un algoritmo in grado di sintetizzare parole. Il dispositivo ha imparato a interpretare l’attività neuronale rilevando i segnali espressi dal cervello di alcune persone. Il suono meccanico emesso è risultato comprensibile nel 75% dei casi.

Domandona 3


PSICHE MI ACCENDO. Ascoltare la musica “accende� alcune zone del cervello responsabili della sensazione di piacere.

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UN CERVELLO FELICE . L’attività cerebrale vista con la risonanza magnetica funzionale. Da sinistra e in senso orario: com’è il nostro cervello in stato di riposo e come “si accende” all’ascolto di musica e parole, soltanto musica, soltanto parole.

Getty Images

R

ock, pop, jazz, classica, etnica: ognuno ha il suo genere preferito, ma è difficile trovare persone che non amino la musica. E se per lungo tempo il sodalizio tra uomo e armonie musicali è rimasto un mistero, in epoca recente diversi studi scientifici hanno fatto luce sulla questione. Nel 2011, per esempio, i neuroscienziati dell’Università di McGill (Montréal) hanno dimostrato come la musica “accenda” particolari regioni del nostro cervello, scatenando piacevoli effetti neurochimici. COME UNA DROGA. Monitorando le reazioni cerebrali di alcuni pazienti attraverso la risonanza magnetica, i ricercatori hanno notato che mentre ascoltavano melodie di loro gradimento, il loro cervello rilasciava massicce dosi di dopamina, lo stesso neurotrasmettitore responsabile della sensazione di piacere provata durante l’attività sessuale o per l’assunzione di cibo. Stando agli studiosi, ascoltare i nostri brani preferiti avrebbe effetti simili a quelli di una droga, spingendoci a replicare più volte l’esperienza e mettendo in moto reazioni emotive come l’accelerazione del battito cardiaco, l’innalzamento della temperatura corporea e la classica “pelle d’oca”. Se la scienza ha spiegato il motivo per cui ci piace la musica, non ha però ancora chiarito le origini di tale amore. A livello evolutivo, infatti, il rilascio di dopamina è una sorta di “premio” che ci spinge a ripetere comportamenti essenziali alla sopravvivenza (come fare sesso o mangiare). L’ascolto di musica, invece, non rientra affatto tra le funzioni Primavera 2019 FocusD&R | 31

Getty Images/Science Faction

PERCHÉ CI PIACE LA MUSICA?


ARTE

CAPOLAVORO. L’artista fiorentino Michelangelo Buonarroti accettò controvoglia l’incarico affidatogli da Giulio II.


È VERO CHE LA CAPPELLA SISTINA...? C

onsiderata uno dei capolavori assoluti dell’arte rinascimentale, la Cappella Sistina è nota soprattutto per gli affreschi di Michelangelo Buonarroti, ma sono molte le curiosità che la riguardano. Per esempio...

È stata ritoccata più volte La Cappella deve il suo nome a papa Sisto IV, al potere dal 1471 al 1484. Fu lui a iniziare, nel 1473, la ricostruzione della vecchia Cappella Magna. A “ritoccarla”, però, furono anche Giulio II (papa dal 1503 al 1513), Leone X (1513-1521), Clemente VII (1523-1534) e Paolo III (1534-1549).

Ha misure “mitiche” Di forma rettangolare, la Cappella è lunga 40,23 metri e larga 13,40 metri, raggiungendo i 20,70 metri di altezza. Tali dimensioni sarebbero le stesse del celebre Tempio di Salomone di Gerusalemme, raso al suolo dai Romani nel 70 d.C.

Non è solo opera di Michelangelo... Oltre agli affreschi di Michelangelo, la Cappella fu decorata da altre “star”, scelte da Sisto IV: a dipingere le pareti laterali furono, tra gli altri, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Pinturicchio. Invece i disegni degli arazzi furono commissionati a Raffaello Sanzio da Leone X.

... che all’inizio rifiutò la commissione Prima che nel 1508 vi mettesse mano Michelangelo, sulla Volta avremmo visto un cielo stellato dipinto da Pier Mat-

Getty Images

L’OPERA PIÙ IMPORTANTE DEL GRANDE ARTISTA FIORENTINO È UNO DEI LUOGHI D’ARTE PIÙ VISITATI AL MONDO. EPPURE NON TUTTI SANNO CHE...


NATURA

44 | FocusD&R Primavera 2019

Forest Department of Madhya Pradesh Guinnes World Record

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el luglio del 2017, 1,5 milioni di volontari hanno piantato in India 66 milioni di alberi in 12 ore. Un’iniziativa pensata per combattere il riscaldamento globale, che è valsa al Paese asiatico l’ingresso nel Guinness dei Primati. Ma perché e come gli alberi fanno bene al pianeta? Cosa succede esattamente quando piantiamo un albero? PIANETA CALDO. Tanto per cominciare, gli alberi producono ossigeno, migliorando la qualità complessiva dell’aria che respiriamo. Ma non solo. A causa della crescente quantità di anidride carbonica (CO₂) presente nell’atmosfera, i raggi solari riflessi dalla superficie della Terra sono bloccati da questo gas, e contribuiscono ad aumentare la temperatura del pianeta: gli alberi rimuovono una parte di anidride carbonica attraverso la fotosintesi, e contribuiscono così in modo determinante a combattere il riscaldamento globale generato dalle attività umane, come l’uso di combustibili fossili. I benefici si misurano su larga scala, ma ogni albero conta. È stato calcolato che un albero assorbe ogni anno, in media, quasi 6 kg di CO₂. MODERATORI. Piantare un albero significa anche contribuire a pulire il pianeta. Letteralmente. Gli alberi moderano infatti l’effetto del sole e del vento, con evidenti benefici soprattutto nelle zone più aride. Se piantati in prossimità di edifici, contribuiscono a rendere l’aria più fresca e riducono quindi anche la necessità di usare l’aria condizionata: ciò significa meno CFC nell’atmosfera; sono gas industriali usati anche negli impianti di condizionamento e contribuiscono ad assottigliare lo strato di ozono. Gli alberi sono anche molto efficienti nel ripulire l’aria che li circonda, trattenendo la polvere e svariate sostanze inquinanti. CONDOMINIO NATURALE. Restando in tema di ecologia, piantare un albero significa anche offrire un riparo a molti esseri viventi, fra cui uccelli, roditori e numerosi insetti. Le aree con un’alta densità di albe-

ri ospitano generalmente ecosistemi ricchi e in buona salute. ECONOMIA. Piantare un albero ha anche effetti positivi sul versante economico. Una casa con giardino piantumato ha generalmente un valore di mercato maggiore rispetto a una identica, ma con un prato spoglio. Piantare un albero incrementa quindi, a medio termine, il valore economico di un’abitazione. È stato poi stimato che gli alberi hanno un impatto positivo diretto sui livelli di occupazione di molti Paesi: dove ci sono più boschi c’è anche più lavoro. Il legno e la cellulosa sono infatti materie prime che usiamo per produrre un gran numero di manufatti, a partire dai mobili e dai libri. Il legno offre inoltre un evidente vantaggio rispetto ad altri materiali: è infatti rinnovabile, biodegradabile e riciclabile. PROZAC NATURALE. Piantare un albero significa anche migliorare l’umore di chi vive nei suoi paraggi. Uno studio recente dimostra che un’alta percentuale di persone tende a essere più produttiva quando sul luogo di lavoro, o nel tragitto che si compie per raggiungerlo, sono presenti alcune zone alberate. La maggior parte delle persone, infine, tende a essere più rilassata in ambienti con molti alberi, che contribuiscono a calmare il battito cardiaco e lo stress. Paolo Conti

Un cartello che segnala il record di piantumazione di alberi in India, due anni fa.


Cosa succede se pianti un albero?

Getty Images

GERMOGLI VERDI. Arricchire la superficie terrestre di alberi rende il pianeta piĂš gradevole e abitabile.


CIBO

Questa sezione è stata realizzata in collaborazione con

PER SAPERNE DI PIÙ VAI A PAG. 97


Getty Images

Un caffè veloce al bar nei primi anni ’60.

Perché beviamo il caffè a colazione? Science Photo Library

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e appena svegli non possiamo fare a meno del nostro caffè, lo dobbiamo nientemeno che alla sconfitta di Caporetto, il peggior rovescio militare mai subìto dall’esercito italiano. Da quel tragico evento si innescarono infatti una serie di effetti che portarono alla nascita di un “rito” mattutino diffusissimo ancora oggi. ECCITANTE. Il 24 ottobre del 1917, le truppe austro-tedesche scatenarono una micidiale offensiva sull’Isonzo, travolgendo le difese degli italiani. I danni furono tremendi: si contarono oltre 40.000 tra morti e feriti, e la linea del fronte arretrò sul Piave. In questo contesto, nel mese di novembre, lo Stato Maggiore italiano diramò una circolare destinata a cambiare le abitudini alimentari degli italiani a colazione: l’Alto Comando impose infatti l’obbligo di distribuire ai soldati, ogni mattino, otto grammi di caffè con dieci grammi di zucchero, quantità poi raddoppiate nel giro di poco tempo. Dietro questo dosaggio mattutino vi era l’esigenza di sfruttare le qualità eccitanti del caffè e permettere ai militi di essere subito all’erta, per evitare di essere nuovamente sorpresi dal nemico. Forse anche grazie a questo “risveglio”, dopo la batosta subìta, le truppe italiane riorganizzarono le difese sul Piave e ribaltarono le sorti del conflitto.

Primavera 2019 FocusD&R | 85


Science Photo Library / AGF

UNIVERSO

NUOVE CONFERME . Si è scoperto di recente che la teoria della Relatività di Einstein spiega l’orbita di Mercurio.


Scienze Photo Library / AGF

È VERO CHE... ?

Mercurio: la sua orbita è “anomala”.

SONO INFINITI I MISTERI DELL’UNIVERSO, MA OGNI GIORNO GLI ASTRONOMI SCOPRONO QUALCOSA DI NUOVO E, SPESSO, DI INASPETTATO. PER ESEMPIO...

La teoria della Relatività spiega l’orbita di Mercurio?

Sì. L’orbita di Mercurio presenta un continuo spostamento del perielio, cioè del punto della sua orbita più vicino al Sole. Per spiegare questo fenomeno era stata ipotizzata la presenza di un altro pianeta, chiamato Vulcano, ma si è visto che in realtà il fenomeno è in perfetto accordo con la teoria della Relatività generale di Einstein, ed è causato dalla deformazione dello spazio-tempo prodotto della massa del Sole.

Nell’Universo c’è poca acqua?

Scienze Photo Library / AGF

No. In realtà ce n’è molta: le nubi interstellari, per esempio, contengono acqua allo stato di vapore, mentre altra è in alcuni dischi di materia che si trovano attorno a stelle in fase di formazione. Acqua allo stato di ghiaccio è presente in molti asteroidi e comete. In queste ultime ci può essere anche acqua allo stato liquido, come negli oceani sotto la crosta di alcune lune del Sistema solare.

Su Giove c’è idrogeno metallico.

Su Giove e Saturno c’è idrogeno (metallico)? Sì. Nell’idrogeno metallico, gli atomi occupano posizioni fisse in un reticolo cristallino, lasciando liberi gli elettroni di scorrere all’interno di questa specie di solido. La sua formazione richiede pressioni elevatissime, come quelle che si sviluppano all’interno dei giganti gassosi del Sistema solare, Giove e Saturno.

Per gli astronomi, l’ossigeno è un metallo? Sì. Subito dopo il Big Bang, all’inizio della storia dell’Universo, si formarono idrogeno, elio e una piccola percentuale di litio. Tutti gli altri elementi si sono invece formati in seguito, all’interno delle stelle. Gli astronomi, per convenzione, chiamano “metalli” tutti gli elementi chimici successivi all’elio (quindi con numero atomico maggiore di 2), come l’ossigeno, che ha numero atomico 8, o il carbonio, numero atomico 6. Primavera 2019 FocusD&R | 99


AMORE E SESSO

È POSSIBILE L’AMICIZIA TRA UOMO E DONNA? 106 | FocusD&R Primavera 2019


NON È IMPOSSIBILE MA NON È FACILE. ANCHE PERCHÉ, PER RAGIONI EVOLUTIVE, TRA LUI E LEI SCATTANO SEMPRE DEI SEGNALI SESSUALI INCONSAPEVOLI. E GLI UOMINI CI CASCANO DI PIÙ DELLE DONNE.

AMICI... MAI? L’amicizia fra uomo e donna è rara. E quando nasce spesso scatena gelosia nei rispettivi partner.

Getty Images

S

ì, è possibile, e oggi le amicizie di questo tipo sono piuttosto diffuse, anche se mantenerle è più complicato di quello che si tende a pensare. L’amicizia è infatti un tipo di rapporto che si verifica più facilmente con persone del proprio genere fin dall’infanzia, e che diventa importante soprattutto durante l’adolescenza, quando raggiunge un livello di intensità particolare: sono frequenti i rapporti privilegiati con un coetaneo (l’amico o l’amica del cuore) che, facendo da “specchio”, aiuta a crescere e a plasmare la personalità. Le amicizie con persone del genere opposto sono più rare anche perché sono poco definite a livello sociale, e quindi favoriscono pregiudizi o fraintendimenti. Così, quando uno o entrambi i membri della coppia di amici sono fidanzati o sposati, non è raro che i rispettivi partner sviluppino gelosia per un legame che viene percepito come troppo intenso. Il che rappresenta un ostacolo perché l’amicizia possa svilupparsi e proseguire liberamente. COME FRATELLO E SORELLA. Un secondo ostacolo all’amicizia tra un uomo e una donna è l’eventualità che uno dei due sviluppi un sentimento o provi attrazione per l’altro. Heidi Reeder, psicologa americana studiosa dei ruoli sessuali, ha dimostrato che, perché un’amicizia eterosessuale funzioni, è necessario che entrambi vedano l’altro come un familiare (un fratello o una sorella), escludendo la possibilità di una relazione sessuale. Se uno dei due ritiene possibile uno sviluppo diverso, il rischio è quello di sconfinare in una zona molto insidiosa, che può generare molta frustrazione e sofferenza. OCCHIO ALLA “FRIEND ZONE”. La situazione in cui uno dei due membri della relazione di amicizia vorrebbe passare a una relazione romantica o sessuale, mentre l’altro non è interessato a questo passaggio, è chiamata friend zone. Questa espressione è stata usata per la prima volta nel 1994, durante un episodio della serie TV Friends, per indicare la complessa situazione amorosa tra Ross e Rachel, due dei protagonisti, amici di vecchia data. Oltre che sullo schermo, il tema dell’ambiguità della relazione Primavera 2019 FocusD&R | 107


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