Repubblica Ceca - A caccia di castelli in Boemia Orientale

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A caccia di Castelli in Boemia orientale 1


MOTO ON THE ROAD Giornale on line dedicato a viaggi, avventure e turismo in moto Supplemento al numero di aprile 2017 Registrazione Tribunale di Milano n°358 del 16-06-2010 ________________________________ Direttore Responsabile Claudio Falanga

Foto e testo di Nadia Giammarco

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sommario pag. 6

Castello di Monte Kunětická

pag. 10 Castello di Castolovice pag. 18 Castello di Nové

Město nad Metuji 3


Ogni epoca, con la sua corrente artistica, ha lasciato traccia in Repubblica Ceca, rendendo questa nazione ricca e turisticamente molto interessante.

La cittadina di Telc ha una piazza da fiaba tutta rinascimentale con por tici, castello e laghetti tutt’intor no. 4


Nell’area del castello sorge la Chiesa degli Scolopi dell’invenzione della Santa Croce, costruita negli anni 1714-1722 su progetto di Giovanni Battista Alliprandi, mentre l’incarico per la decorazione di questo prestigioso edificio è stato affidato a Matthias Bernhard Braun. Sulla balaustra sopra la porta della chiesa sono stati collocati statue dei SS Venceslao e Procopio, molto probabilmente opera di un allievo di Braun Jiri Frantisek Pacak; vale sicuramente la pena di salire i numerosi gradini che permettono, dall’interno della chiesa, di salire su una torre ed accedere alla balaustra, da cui ammirare dall’alto il castello in tutto il suo splendore.

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a Boemia orientale, così come tutto

il territorio della Repubblica Ceca è costellata di manieri, torri e fortezze che ne rappresentano la cultura e ci permettono di attraversare i vari stili architettonici e artistici che arricchiscono questa nazione. Il nostro percorso parte dal Castello di Monte Kunětická che si trova appena fuori dalla città di Pardubice, sulla cima di un colle, da cui domina la pianura del fiume Elba. Le ricerche archeologiche hanno dimostrato che questo edificio risale alla metà del 14 ° secolo; in passato questo maniero era molto più alto ma le continue estrazioni di roccia provocarono la frana della cava e la roccia sottostante sprofondò, fu quindi avviata una ristrutturazione dopo la prima guerra mondiale, ad opera dell’Associazione Museale di Pardubice, su progetto dall’architetto Dusan Jurkovic. Il castello è una delle principali destinazioni turistiche della regione. Le sale ospitano delle mostre permanenti ma sono sfruttati anche per esposizioni temporanee e spesso gli spazi esterni e interni sono utilizzati per spettacoli, eventi teatrali e musicali e rievocazioni storiche. 6


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Visitando le stanze del castello si ha la possibilitĂ di vedere la sala dei cavalieri che contiene alcune copie di armi dell’epoca, la sala dei trofei di caccia in cui sono esposti degli animali imbalsamati, una camera con una grande mappa storica sul pavimento che mostra un sistema di stagni non piĂš in uso e sulla quale si può camminare indossando delle pantofole e, nelle cantine, anche una modesta collezione di attrezzi di tortura.

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il Castello Castolovice. Nasce nel XIII secolo come una fortezza in mezzo alle paludi ma quando divenne proprietà dei signori di Pernestejn fu trascurata fino a deteriorarsi e a perdere ogni capacità difensiva. Negli anni dal 1588 al 1615 Jan Bedrich di Offerdorff e della moglie Margaret di Donin diventarono proprietari ed edificarono, sui resti della fortezza, un castello rinascimentale. Dopo essere divenuto proprietà dei conti di Czenin per 10 anni, l’edificio entrò in possesso degli Sten-

berg, che ebbero un ruolo fondamentale nella storia culturale e politica boema. Gli Sternberg, furono appassionati d’arte e di scienza, infatti la villa ospita una cospicua collezione di quadri, tra cui opere originali di famosi pittori europei quali Karel Škréta, Lucas van Valckenborg e J. H. Schonfeld e alcuni di ritratti dei re di Boemia. Le tele più preziose decorano la Sala della Carta da parati e il Salotto dei fumatori.

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Camminando attraverso le 20 sale e i corridoi del castello di Castolovice si perde quasi il senso dell’orientamento, tanto si viene presi dalla visione dei numerosi salotti tutti arredati con estrema cura in diversi stili storici, dal Rinascimento al Biedermeier, rendendo evidente come il passare degli anni, anzi, dei secoli, tramutasse il gusto dell’arredamento e delle decorazioni ; non bisogna però dimenticare di alzare lo sguardo verso il soffitto delle stanze, si correrebbe il rischio di non ammirare gli splendidi soffitti decorati. Gli Sternberg, rimasero proprietari fino a quando, nel 1948, l’edificio non gli venne confiscato dallo Stato e Leopold Sternberg e la moglie Cecilia, con la figlia Diana, emigrarono negli Stati Uniti.

Diana Phipps Stenberg si è vista restituire il castello solo nel 1992, dopo aver vissuto tra Europa e Stati Uniti, occupandosi di architettura di interni e di arredamento, attività che le ha consentito di scegliere con gusto gli elementi d’arredo e che permette al visitatore di respirare l’atmosfera del tempo.

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Il parco del castello di Castolovice, vanta una estensione di oltre quaranta ettari e passeggiare attraverso le stradine della tenuta è la naturale prosecuzione della visita degli splendidi interni. Ogni angolo è popolato di alberi secolari, fiori e panchine su cui rilassarsi e godere appieno del panorama, durante l’autunno poi, qui come in ogni angolo della Boemia orientale, anche le foglie degli alberi assumono delle splendide sfumature dal giallo al rosso acceso che regalano a questo posto un aspetto pieno di romanticismo.

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Dirigendoci fino quasi al confine con la Polonia, arriviamo a Nové Město nad Metují per ammirare il suo castello: lo troviamo in un angolo occidentale della piazza centrale del paese, la sua costruzione risale alle origini della città e nasce come un maniero in stile gotico a difesa della città; a seguito di un incendio nel 1526 fu ristrutturato dai Pernštejns che gli conferirono un aspetto rinascimentale a metà del XVI secolo.

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Ciò che rende affascinante la visita del castello di Nové Město nad Metují, molto diverso da tutti gli altri per le sue decorazioni interne, è l’atmosfera forse un po’ decadente, ma che gli conferisce un carattere tutto particolare in cui vale la pena immergersi: le tappezzerie, i soffitti, i tendaggi e il mobilio, ma anche le decorazioni e i soprammobili che ornano le stanze, insomma tutto contribuisce a far sì che questa esperienza rimanga impressa a lungo nei ricordi.

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Successivamente, all’inizio del ‘900, un ricco industriale, proprietario di una fabbrica tessile, J. Bartoň, lo comprò per realizzarne la residenza per la propria famiglia. Così, per esibire il proprio status sociale, ma anche per dare lustro alla Repubblica Cecoslovacca, si avvalse di artisti dell’epoca (Dušan Jurkovič e Pavel Janák) per trasformarlo in una struttura moderna completa di nuove tecnologie quali condotte idriche, riscaldamento, impianti elettrici, telefoni e ascensori. Gli interni dell’edificio furono riprogettati e arredati con mobili moderni per renderli confortevoli e furono decorati da importanti artisti cechi secondo i dettami degli stili: liberty, art déco, cubismo e stile funzionale. Un castello, molto diverso da tutti gli altri per le sue decorazioni interne, e per l’atmosfera forse un po’ decadente, ma che gli conferisce un carattere tutto particolare in cui vale la pena immergersi. 23


Si ringrazia l’Ente Nazionale

C e c o p e r i l Tu r i s m o 24


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