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Tik Tok e Gen Z Meno male che ci sono i farmacisti
Nicola Posa
Amministratore Delegato Shackleton Group, società di ricerche marketing, formazione, consulenza e comunicazione nel mondo della Farmacia. Da 20 anni nel mondo retail, collabora con prestigiose aziende nazionali e multinazionali. Segue sul territorio nazionale progetti di category management e formazione gestionale
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TikTok e Gen Z. Meno male che ci sono i farmacisti
Sono figure ideali per coinvolgere i giovani, ma la comunicazione e l’offerta devono essere calibrati su di loro
In questi giorni le farmacie stanno lavorando con ritmi davvero impegnativi. E nonostante la fatica, la soddisfazione professionale per un ruolo molto centrato a livello sanitario è tanta.
Come sapete sono un tifoso del ritorno alla progettazione di comunicazioni salute innovative.
La strategia di comunicazione e la gestione delle categorie in farmacia è decisamente rallentata.
Molte farmacie in questo periodo ci stanno contattando per sviluppare progetti per il futuro, cercando di migliorare, verso il cosiddetto new normal.
Una delle sfide che ci affascina è la seguente sensazione, condivisa da molti addetti ai lavori: la farmacia spesso è il punto vendita preferito dalla mamma, se non dalla nonna.
Nel dire questo ci deve essere grande soddisfazione per il livello di fiducia acquisito, ma nello stesso tempo bisogna strizzare l’occhio ad altri target.
Per fare in modo che le giovani generazioni si avvicinino alle farmacie, si può fare qualcosa, e forse meglio si deve. Iniziamo a vedere chi sono e il loro social network preferito: TikTok.
Vi descrivo la generazione Z. Non è possibile definire con precisione assoluta questo profilo, visto che sono molti gli autori che hanno scritto al riguardo. Userò per definire questo target la definizione di McKinsey, famosissima società di consulenza strategica. La generazione Z comprende i nati dal 1995 al 2010. Un target che oggi ha da 11 a 26 anni. Sono molto differenti dalla generazione precedente i cosiddetti Millenials, (Generazione Y 1980-1994), ma detto tra noi le generazioni avranno sempre differenze tra la precedente e la successiva. Su questo non ho dubbi. Molto interessante la descrizione dei comportamenti del target: non si definiscono con un’unica etichetta, sono aperti, inclusivi, disposti al dialogo e profondamente realistici. Si sono smarcati dalla televisione, sono dipendenti invece da internet. Dal semplice uso o abuso, alla vera e propria dipendenza patologica. Ma detto tra noi non sono gli unici, basta andare al ristorante per capirlo osservando in sala. Leggendo un articolo, mi è molto piaciuto un elenco di punti del prof. Enrico Valdani, che sintetizza davvero bene questa generazione. 11 punti davvero illuminanti.
1. La prima GEN nativa digitale 2. La prima GEN “mobile first” della nostra storia 3. Sono Social e Selfie – Generation 4. Sono il target del futuro. Quello che influenza le strategie di digital marketing delle imprese 5. 97% possiede uno Smartphone 6. Per 7 su 10 è la modalità preferita per collegarsi alla rete 7. Passano quasi 3 h 40’ della propria giornata connessi (oggi > 7, causa DAD) 8. Sono nati all’inizio della grande recessione 2008 9. Hanno vissuto il terrorismo islamico 10. Sono e stanno crescendo in un tempo ove le norme sociali cambiano significativamente: post gender e post race 11. Stanno vivendo anche nel pieno della pandemia
Una generazione consapevole, impegnata, ma che si vuole anche svagare. E che ha trovato il suo social network preferito: TikTok. L’azienda TikTok si descrive così: siamo la piattaforma leader sui video brevi. La nostra missione è ispirare creatività e portare buonumore.
Qui di seguito riporto anche 10 statistiche fondamentali sul social network:
1. TikTok ha 1 miliardo di utenti attivi in tutto il mondo (5,4 milioni in Italia) 2. L’app è stata scaricata oltre 2 miliardi di volte 3. TikTok è l’app più scaricata sull’App
Store Apple 4. Il 41% degli utenti ha tra i 16 e i 24 anni 5. TikTok è stata scaricata oltre 611 milioni di volte in India e 6,4 milioni di volte in Italia 6. Gli utenti trascorrono una media di 52 minuti al giorno sull’app 7. TikTok è disponibile in 155 paesi in tutto il mondo 8. Il 90% degli utenti accede all’app quotidianamente 9. In soli 3 mesi, gli utenti di TikTok in Italia sono aumentati di quasi 3 volte 10. Nel 2019, è stato visualizzato oltre 1 miliardo di video al giorno
TikTok quindi ha un miliardo di utenti attivi nel mondo, di cui 5.400.000 in Italia. È il settimo social network per diffusione. Il nostro campione del mondo è Khaby Lame, nato nel 2000, mio corregionale di Chivasso in provincia di Torino, secondo tiktoker del mondo. Famosissimo per i suoi video senza parole. Che hanno conquistato tutto il mondo. Devo dire che più di qualche farmacista sta cavalcando questo social network. Bravi! E fortunatamente i balletti sono pochi. Ma quale può essere una strategia di comunicazione con questo target? Il primo obiettivo secondo il mio personale avviso è coinvolgerli un po’ di più. Il farmacista è una figura ideale per comunicare con questa età: un camice bianco di prossimità. Credo che nella squadra della farmacia ci siano persone più coinvolgenti (penso a qualche titolare che incute timore, e magari qualche giovane farmacista da leggere come esperto, ma non lontanissimo di età e stile). Credo che una farmacia che voglia coinvolgere i giovani debba farlo non pensando al risultato economico, ma molto di più alla fidelizzazione e all’engagement verso il proprio bacino di utenza. Qualche anno fa ho collaborato e sostenuto alcune iniziative in cui il farmacista si faceva promotore di attività di informazione sulle smart drugs, o di informazione sull’HIV. Le porte delle scuole si aprivano con facilità, e le farmacie ricevevano poi visite sul punto vendita per salutare il farmacista che avevano incontrato a scuola. Quindi, partirei da qualcosa di alto, professionale, per comunicare con questo target con un’autorevolezza necessaria. La generazione Z ama l’impegno, la farmacia può trovare alleati in questo target, puntando sulle sue campagne di sensibilizzazione. Oltre la comunicazione valoriale, si passa al quotidiano. A questo punto è importante pensare ad una propria offerta mirata, sia in termini di consulenza, di selezione prodotti, prezzi e di supporto, anche senza l’accompagnamento dei genitori. I temi tantissimi: integratori mirati, performance sportive, dermocosmesi e i consigli collegati. La farmacia dovrebbe aspirare essere un luogo frequentabile, anche da questa generazione, creando uno spazio ad essa dedicato. Che sono convinto si farebbe coinvolgere in iniziative sociali sul proprio bacino di utenza. Il futuro è della generazione Z. Coinvolgiamola!
Nicola Posa