Buyer's Guide 2014 - Skialper

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in foto: Jimmy Sesana durante la sessione di test a Stubai (Aut) © Alo Belluscio

SUPPLEMENTO AL NUMERO 90

Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1. LO/MI

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ISSN 1594-850

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GROSSGLOCKNER

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VORDERE GRAUSPITZE

DUFOURSPITZE

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GRAN PARADISO

MONT BLANC


DAY 1

Monday, 29th April 2013

TRIGLAV

2.864 m

DAY 2

Tuesday, 30th April 2013

DAY 3

SLOVENIA

Wednesday, 01st May 2013

GROSSGLOCKNER AUSTRIA

ZUGSPITZE

2.964 m

GERMANY

DAY 4 DAY 7

DAY 6

DAY 5

7 C O U N T RI E S , 7 AT HL E TES & 7SUMMITS

3.798 m

Thursday, 02nd May 2013

VORDERE GRAUSPITZE 2.599 m LIECHTENSTEIN

IN

7DAYS

Fri, 03rd May 2013

DUFOURSPITZE

4.634 m

SWITZERLAND

Sat, 04th May 2013

GRAN PARADISO ITALY

4.061 m

Sun, 05th May 2013

MONT BLANC FRANCE

4.810 m


EDITO

«It´s only rock´n’ roll, but I like it»

DI DAVIDE MARTA

NUMERO SPECIALE, EDITO SPECIALE...

The Rolling Stones, 1974

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[ ISPO, MONACO DI BAVIERA, FEBBRAIO 2013 ]

[ IN REDAZIONE ]

Rumore di fondo, brusio, risate, musica a manetta. E poi parole, parole, in tutte le lingue. Caldo (parecchio) dentro, freddo fuori. Odore di wurstel (immancabile), qualche rutto a causa della birra. Ancora parole, strette di mano, sorrisi, biglietti da visita (tanti)

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[ SULLA NEVE ]

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Lamine che raschiano sul ghiaccio. Sacche di sci da trasportare. Un panino alla veloce in pausa pranzo. Sveglia presto, tutti in pista. Fa brutto, che palle! Clack. clack (questa volta sono i ganci degli scarponi). Parole, i soliti appunti «precisi, mi raccomando!». Impressioni, discussioni, risate, ancora parole. Poi caldo, e freddo. E quel silenzio strano che avvolge tutto. Hai presente un risveglio sotto un metro di neve, no? Risate, voglia di powder. «Yeaaaahhh!». Tutti dietro al visore della Canon di Alo per veder il preview di una foto. «Questa è mitica, da copertina!».

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[ IN FABBRICA, DA UNO DEI TANTI PRODUTTORI ]

Odore di colla, odore di vernice. Profumo di legno. Tanti tipi di legno, pregiato. Rumore, ancora parole. Click, click. Foto, appunti. «Questo non me lo devo proprio dimenticare!». E poi dettagli, numeri, pesi. E qualche piccolo segreto, prezioso, occhiate furtive, tanto orgoglio. Smisurata passione.

Tic, tic, tic… La tastiera del Mac. Tic, tic… Sempre parole, scritte questa volta. File, mail, foto (tanti Mega), dati (un’infinità, chi li controlla tutti?). Sole, fuori dalla finestra. Poi nebbia, pioggia. Giorni che passano, chiusura che si avvicina. La prima neve sulle vette alpine tutto attorno. Quando si va a sciare? Beati i testatori, noi qui davanti al monitor…

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[ IN LABORATORIO ] Trapano che trapana, avvitatore che avvita. E poi ‘olio di gomito’ con il cacciavite, la mola che lavora sulla grafite delle solette, scintille che vengono dalle lamine. Lima, calibro, sciolina. Già, odore di sciolina, pungente. Hai presente? A me piace… Strap che si chiudono, ancora appunti, ancora foto. Click, click, Tic, tic sulla tastiera. Telefono che suona. «Aspetta che carico la macchina!».

VIDEO BACKSTAGE Per entrare meglio nel clima, rivivi le giornate finali del test e lo shooting fotografico, nel bellissimo video girato e montato dal nostro Zorro, testatore e videomaker! skialper.it/Videos

[ STUDIO GRAFICO] «Hai messo quella foto? Sposta un po’ più su il titolo, abbassa la scheda tecnica. Le quote della spatola sono troppo in basso. Così va bene. No, no, lo puoi rifare? Eh, purtroppo sì, su tutte le schede. Il listino è pronto? Ok, per domani». Mail, e ancora mail, messaggi, iPhone bollente. «Ma quanto rompe il direttore?». «Consegna per domani mattina!».

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@davmarta

[SEMPRE IN REDAZIONE… DIRETTORE, QUELLO CHE ‘ROMPE’, DIETRO LA TASTIERA ]

Non sapevo come impostare questo editoriale. Non volevo banalizzare e nemmeno esaltare il lungo, meticoloso, duro e sincero lavoro che abbiamo fatto nel realizzare questo speciale materiali. O Guida Test? Come lo chiameremo? Tra qualche ora si va in stampa e non abbiamo ancora deciso. Sincero, sì, mi piace come definizione. Questo speciale (ok, chiamiamolo così…) è come una pacca su una spalla sincera, quella che ti dà l’amico di cui ti fidi. Se te lo diciamo noi, puoi comprare quello sci che desideravi da tanto tempo, puoi dire a tua moglie che per Natale ti meriti quello scarpone che va proprio bene. Insomma, per farla breve… Ci abbiamo lavorato talmente tanto che non saprei più cos’altro aggiungere. Ho solo cercato di farvi entrare per suoni, suggestioni e sensazioni, nel making of di questo speciale (Guida, rivista? Uffa…). Un’ultima sensazione, la vostra: odore di carta stampata, fruscio delle pagine tra le dita. «Noooo! Troppo bella questa foto, non ci credo!». «Questo è il mio scarpone, non l’avrei mai detto!». Eh, son soddisfazioni!


SPECTRE & SPARKLE sono il risultato di un modo nuovo di interpretare lo scarpone da sci alpinismo a 4 ganci: la potenza, il controllo, la resistenza di uno scarpone da discesa, unite alla mobilitĂ , la compattezza e la leggerezza di uno scarpone da sci alpinismo. Qualcosa di mai visto prima, il prossimo step evolutivo.

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4 #introduzione

QUELLI BRAVI,PRIMA O POI PASSANO TUTTI DA SKI-ALPER… Hanno SCRITTO, LAVORATO, PENSATO, FOTOGRAFATO PER questo NUMERO: Guido Valota

Si è occupato di tutto: ha guidato, telefonato, intervistato, preso appunti, scritto (tanto), dormito (poco), montato, smontato e si è fatto mille scrupoli affinché ogni prodotto venisse spiegato nei minimi dettagli. È il coordinatore di questo test 2014.

Danilo Noro

«Quello che dice Danilo è legge» ha sentenziato Jimmy Sesana, uno dei nostri tester. Legge o no, Danilo ha analizzato in laboratorio, preparato a macchina, montato e smontato tutti gli sci del test 2014. Il suo negozio XL Mountain di Settimo Vittone è la ‘mecca’ degli appassionati di montagna.

Emilio Previtali

KLAUS KRANEBITTER

Emilio è Emilio, anzi, ‘l’Emilio’ per dirla alla bergamasca. Prendere o lasciare. E noi prendiamo, molto volentieri! Si è scelto una decina di sci tra quelli che hanno partecipato al test e li ha montati telemark. Poi ci ha sciato tre giorni e ha dato le sue valutazioni. Una vera ‘chicca’ per gli appassionati del tallone libero!

AlDo Belluscio

Per illustrare la sessione finale di test abbiamo chiamato uno dei big della fotografia d’azione sulla neve, con numerose collaborazioni con le principali riviste di freeski di tutto il mondo (poteva mancare Ski-alper?). Sarà la sua presenza, ma per miracolo ad inizio ottobre a Stubai è caduto un metro di powder in una notte! Sono sue tutte le foto in azione di questo numero.

Classe 1973, di Innsbruck (AUT), scia dal 1976, arrampica dal 1990, fotografa dal 1996. Guida alpina, istruttore di eliski in Canada, fotografo di montagna. Creativo, tecnico, persona solare e simpatica, collabora ad un sacco di progetti. Dal suo sito: «...and thinking some fresh ideas for the next half year...». Ha curato gli scatti dei tricks tecnici per questo e i prossimi numeri della rivista.

Enrico Schiavi

Il suo studio fotografico è stato ‘assediato’ per diversi mesi da decine di paia di sci, scarponi di tutte le forme. Ha curato tutti gli still life di prodotto e soprattutto ha fatto qualche notte davanti al monitor per post-produrre.

Caio (in arte Claudio Getto)

Dalla bio sul suo sito: «Freeclimber di modestissimo livello ma prolifico chiodatore (oltre 1.000 tiri attrezzati presso la palestra di roccia di Traversella), cerco di trasformare in comix la curiosità, lo spirito critico e l’umorismo che mi accompagnano da sempre…». A questo si aggiunga un passato in Armando Testa e nel reparto Comunicazione di Fila. Suoi i comix d’apertura delle sezioni.


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Ideale per gli appassionati della montagna e le guide alpine, la nuova tecnologia di prodotto GORE-TEX® Pro ridefinisce lo standard per il comfort e la protezione: è più robusta* e fino al 28% più traspirante*, è impermeabile nel tempo e antivento. Senza compromessi. La nuova tecnologia di prodotto GORE-TEX® Pro è la scelta dei marchi leader dell’abbigliamento outdoor.

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© 2013 W. L. Gore & Associates GmbH. GORE-TEX, GUARANTEED TO KEEP YOU DRY, GORE e disegni sono marchi della W. L. Gore & Associates


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Direttore responsabile: DAVIDE MARTA davide.marta@mulatero.it Vice-direttore: CLAUDIO PRIMAVESI claudio.primavesi@mulatero.it Marketing e pubblicità: SIMONA RIGHETTI simona.righetti@mulatero.it Segretaria di redazione: ELENA VOLPE elena.volpe@mulatero.it Redazione: GUIDO VALOTA guido.valota@mulatero.it MATTEO TAGLIABUE matteo.tagliabue@mulatero.it Progetto grafico e impaginazione: MICHAEL SCROLLAVEZZA Cartografia: SARA CHIANTORE Webmaster skialper.it: SILVANO CAMERLO Collaboratori: Filippo Barazzuol, Leonardo Bizzaro, Renato Cresta, Giorgio Daidola, Marco De Gasperi, Giorgio Ficetto, Luca Giaccone, Umberto Isman, Fabio Menino, Danilo Noro, Omar Oprandi, Fabrizio Pistoni, Flavio Saltarelli, Aldo Savoldelli, Niccolò Zarattini Contributi fotografici: Alo Belluscio, Klaus Kranebitter, Damiano Levati, Enrico Schiavi Hanno contribuito a questo numero: Robert Antonioli, Carlo Battel, Alberto Casaro, Renato Cresta, Danilo Noro, Martin Riz, Jimmy Sesana, Sandro Sterpini, Niccolò Zarattini. Special thanks to: Tourismusverband Stubai Tirol, Hotel Happy Stubai, Ghiacciaio dello Stubai per l’ospitalità in occasione della sessione finale dei test, Cervino S.p.A. e Sport Hotel Sertorelli per l’ospitalità durante la sessione di Cervinia, Hotel Thoeni 3000 per l’ospitalità e il prezioso supporto al Passo dello Stelvio, Danilo Noro di Xl Mountain di Settimo Vittone per il gran lavoro di laboratorio e ATK Race per la fornitura di attacchi con cui sono stati montati tutti gli sci del test.

In copertina: Jimmy Sesana in azione nella miracolosa powder a quota 1.000 metri di Stubai (11 ottobre 2013). ©Alo Belluscio Distribuzione in edicola: MEPE - Milano - tel 02 89 5921 Stampa: REGGIANI - Brezzo di Bedero (VA) Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 4855 del 05/12/1995. La Mulatero Editore srl è iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il numero 21697. © copyright Mulatero Editore tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa rivista potrà essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge PER FAVORE RICICLA QUESTA RIVISTA (se proprio decidi di non conservarla...) MULATERO EDITORE Via Principe Tommaso, 70 10080 - Ozegna (To) tel 0124 428051 tel 0124 425878 fax 0124 421848 mulatero@mulatero.it www.mulatero.it

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THE NEW GORE-TEX® PRO PRODUCTS

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MEZZI E SISTEMI DI RICERCA

MOUNTAIN SPORT

MOUNTAIN CLASSIC

MOUNTAIN FREE

1 MEZZI E SISTEMI DI RICERCA Introduzione all’uso di Artva, sonda e pala e schede descrittive dei principali prodotti sul mercato da pagina 28

2 MOUNTAIN SPORT Test in laboratorio e sulla neve dei migliori sci e scarponi per l’uso Race e Performance da pagina 46

3 MOUNTAIN CLASSIC Test in laboratorio e sulla neve dei migliori sci e scarponi per l’uso Grantour ed Élite da pagina 92

4 MOUNTAIN FREE Test in laboratorio e sulla neve dei migliori sci e scarponi per l’uso Free Touring e Alpine Freeride da pagina 142

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5 TELEMARK Quali degli sci da ski-alp tra quelli testati può andare bene per un uso telemark? da pagina 188

6 ATTACCHI Valutazione e test sul campo dei migliori ‘attacchini’ e ‘attacconi’ sul mercato da pagina 194

7 PELLI Considerazione sui modelli che possono dare qualcosa di più e test sul campo da pagina 204

8 LISTINO 2014 Il listino completo di 560 prodotti per lo ski-alp in tutte le forme da ben 56 aziende da pagina 208

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Nella foto: Alberto Casaro in azione durante il test della sezione Mountain Free a Stubai ©Alo Belluscio www.gore-tex.it/pro


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VUOI METTERE? Già solo da raccontare agli amici al bar è un’esperienza unica: un metro di powder appena caduta proprio il giorno in cui si devono testare gli sci larghi! © Alo Belluscio


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#LOGIN

PAROLA A

GERSTNER

«…la vita di tutti i giorni sta diventando sempre più complessa. È una conseguenza della rivoluzione digitale; la società è costretta ad accelerare, spinta dalla crescente quantità di dati che maneggiamo ogni giorno. Così i nostri desideri si dirigono verso valori fondamentali e anche verso il nostro ‘essere’…»

Abbiamo deciso di aprire questo numero speciale che si occupa di materiali con l’intervista ad una persona speciale. Potremmo definirlo un ‘guru’ nel settore, un manager illuminato, la cui ‘vision’ sul futuro e le prospettive di questo mondo ci ha da sempre affascinati. Stiamo parlando di Reiner Gerstner

E

ssere il brand manager di un gruppo come Salewa, che al suo interno annovera alcuni marchi strategici in questo settore, Dynafit in primis, significa determinare con le proprie scelte, almeno in parte, l’andamento del mercato globale degli sport invernali outdoor. Questo Reiner Gerstner lo sa e non ha mai avuto paura di affrontare questo ruolo, vivendolo con grande passione e serenità, mettendosi in prima persona nei panni degli scialpinisti e dei potenziali clienti dei prodotti griffati con i brand di casa Oberalp. Gli impegni non mancano, anzi. Un giorno ad uno dei tanti ISPO, gli domandammo dove abitava. «Sono di Monaco di Baviera, passo il 40% del tempo a Bolzano, a casa non oltre il 10%, per il resto sono in giro per il mondo». Nonostante questo Reiner ha accettato di dedicare parte del suo tempo a questa intervista, ‘piovuta’ proprio in chiusura del numero e con le consuete tempistiche serrate. Ma soprattutto ha fatto considerazioni strategiche che sono totalmente inedite ed esclusive. Leggetela con attenzione perché non troverete così facilmente altri suoi interventi pubblici sul tema. Allora Reiner, a che punto è l’evoluzione dello scialpinismo nel mondo in comparazione con il passato recente? «Lo scialpinismo ha più che raddoppiato la sua dimensione nell’ultima decade. Dieci anni fa l’Europa costituiva la fetta nettamente più importante del _10

NUMERO 90_OTTOBRE 2013

mercato mondiale, rappresentando un dato tra il 75% e l’85% del totale. Oggi cresce l’importanza del Nord America, anche in termini di lifestyle: il freeride viene percepito sempre più come un’attività ‘human powered’ e sempre meno tramite ausilio di elicotteri e motoslitte. Anche il Giappone si sta sviluppando in modo promettente. Negli ultimi tre/cinque anni anche il touring veloce è diventato un segmento forte, perché c’è un generale interesse a tutte le attività di endurance con una componente fitness». Quali sono i modi di fare scialpinismo che identifichi con più chiarezza? «Noto che gli sciatori che salgono con le proprie gambe si stanno suddividendo in molti segmenti. Al momento il livello di abilità e di esperienza in terreno aperto differisce molto, anzi, troppo. Si passa da chi sale solo in pista, a gruppi che attraversano intere regioni montuose, fino agli scialpinisti che si spingono sulle montagne più alte della terra. Il top level è costituito da sciatori climber che lo fanno velocemente. Con una punta di orgoglio posso fare l’esempio di Benedikt Böhm, il nostro general manager in Dynafit». Facciamo una stima, quanti potrebbero essere gli scialpinisti nel mondo? E qual è la loro proporzione nel contesto generale dello sci? «Il mercato globale degli sci per alpinismo è attualmente in leggera contrazione e oggi si può valutare attorno a circa 3.100.000 paia. Esistono alcune stime ufficiali riguardanti i praticanti, rese disponibili in qualche singolo paese dai rispettivi club alpini nazionali. Per esempio se ne contano 500.000 in Austria, 300.000 in Germania. La quota dello ski-touring sul totale del mercato, in termini di praticanti attivi, oscilla tra

il 10% e il 15%. Una nostra previsione è che lo sci in ambiente - incluso il freeride - costituirà più del 50% del totale dello sci abbastanza presto. L’influsso sul mondo dello sci in termini di lifestyle finirà per prevalere nel giro di 5/7 anni». A cosa attribuisci questa crescita nel numero di scialpinisti? «In generale la vita di tuti i giorni sta diventando sempre più complessa. È una conseguenza della rivoluzione digitale; la società è costretta ad accelerare, spinta dalla crescente quantità di dati che maneggiamo ogni giorno. Così i nostri desideri si dirigono verso valori fondamentali e anche verso il nostro ‘essere’. ‘Back to Nature’ è uno slogan che sottolinea questo desiderio. Sciare in ambiente alpino aperto, selvaggio, rappresenta la radice dello sci in Europa, ed è per questo che lo scialpinismo crescerà sempre più di importanza tra le discipline invernali. Come anche l’escursionismo con le racchette da neve. I modelli turistici futuri si muoveranno in questa direzione e vedremo sempre più aree dedicate a questo trend. Ma il turismo ‘calmo’ è già un trend forte. Se vado in località che furono località sciistiche tradizionali in passato, oggi trovo molte più auto presenti ai parcheggi rispetto a prima». Quali sono secondo voi i segmenti in maggior crescita? «Il freeride sta evolvendo sempre più in ‘human powered style’, - a trazione animale, si potrebbe ‘italianizzare’ - e questo evidentemente è il settore con le maggiori potenzialità di crescita. Inoltre c’è sempre più gente che inizia direttamente con lo ski-touring, magari partendo dalle piste. Tutto questo contribuisce a far crescere il trend, anche


Reiner Gerstner, brand manager del gruppo Salewa

MONTAGNA ATTIVA A 360° Sotto il medesimo tetto costituito da Oberalp-Group (www.oberalp.com) opera il gruppo Salewa che comprende Salewa stessa, Dynafit, WildCountry, Pomoca, Silvretta. Il gruppo opera a 360° su linee di prodotto che vanno dal tessile ai ramponi passando per tende, sacchi a pelo, imbragature e attrezzi per l’arrampicata, sci, calzature, piccozze, zaini, safety. Filiali del gruppo presenti in tutti i maggiori mercati devono garantire controllo su quello che succede localmente. Lo ski-touring rappresenta circa il 45% del business totale e coinvolge tutte le unità del gruppo, con una crescita prevista tra il 10% ed il 15% per i prossimi cinque anni. Reiner Gerstner è responsabile strategico del posizionamento e dello sviluppo dei marchi. Da oltre 10 anni segue anche con passione lo sviluppo degli sci Dynafit.


«…il top level è costituito da scialpinisti che salgono e scendono velocemente. Con una punta di orgoglio posso fare l’esempio di Benedikt Böhm, il nostro general manager in Dynafit…»

X7, L’IMPRESA In allegato a questo numero speciale potrete trovare un flyer che racconta X7, l’impresa su 7 vette di 7 paesi alpini, compiuta in 7 giorni da 7 uomini dello staff Dynafit. In questa immagine, la salita verso punta Dufour alle prime luci dell’alba ©Julian Bueckers

alita mini in s Sette uo unta Dufour p la o vers

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#LOGIN

photo gallery Alcune immagini dalla gallery personale di Reiner. «Non ho mai tempo per scattare foto! Sarà per la prossima volta...»

in termini di moda e costume. Si può notare che gli idoli sportivi di oggi e del futuro non sono più solamente i campioni dello sci alpino, ma anche freeriders, come per esempio i ‘big’ del Freeride World Tour, i protagonisti di spedizioni o di filmati altamente emozionali. Una tendenza confermata dalla massiccia introduzione delle forme rocker negli sci, la più importante innovazione dai tempi del carving». È vero che ci sono approcci diversi allo scialpinismo tra le nazioni europee? «In Italia e Francia la mentalità è simile, molto spinta in direzione di attrezzatura dal peso ridotto. In Svizzera si notano addirittura differenze tra i Cantoni: la parte tedesca resta molto tradizionale, classica; quella di lingua francese è simile a italiani e francesi. L’Austria occidentale è orientata al downhill e al freeride. A Est sono più amanti della natura, oppure del fast&light. In Germania la scena è di ispirazione ‘alpine’. Fortunatamente notiamo un ringiovanimento dello stile tra i praticanti, di tutti i gruppi di età». Un’occhiata al mondo delle competizioni di scialpinismo: quali sono le dimensioni del fenomeno? Ci sono margini di crescita? «Nel mondo circa 10.000 atleti gareggiano abbastanza regolarmente. Altri 5/10.000 hanno una certa affinità e partecipano una o due volte per stagione. 36 Paesi organizzano gare di scialpinismo. La parte istituzionale, compresi titoli e medaglie, è molto importante per il suo sviluppo. Le gare più famose, come Patrouille des Glaciers, Pierra Menta, Mezzalama, Sellaronda, sono un segnale importante nel mondo degli eventi sportivi. Le gare hanno una storia incredibilmente lunga: lo scialpinismo ha fatto parte dei Giochi Olimpici nel 1928, nel 1936 e nel 1948. Prevediamo che ritorni ad essere di nuovo ‘olympics’: presto, nel 2022, o tardi. I campionati mon-

diali ed europei vengono organizzati a livello professionale e le nazioni più forti (Spagna, Francia, Italia) hanno squadre nazionali ben organizzate, anche a livello giovanile. Nel mondo digitale la stringa ‘ski-mountaineering-races’ è piuttosto attiva ed è in crescita continua. Molte gare non riescono ad accogliere tutte le domande di iscrizione degli atleti. Un buon segnale, insomma». La tua impressione sulle gare? «La vedo come la Formula 1 nell’automotive. La piattaforma perfetta per lo sviluppo dei prodotti, come anche per la comunicazione, anche se la sua diffusione è ancora limitata. Non è il risultato quantitativo ma quello qualitativo sul nostro sport, che rende l’esperienza delle gare così preziosa». Come immagini la montagna invernale nel 2024? Sciatori dell’alpino, del fondo, dello ski-alp, ice-climbers, alpinisti, ciaspolatori? «Tribù, clan, gruppi… Credo che le

diverse comunità troveranno aree montane perfettamente adatte e dedicate. Immagino una specie di revival dello sci alpino su piste perfettamente preparate, così come aree ‘organizzate’, dedicate all’esperienza naturale della montagna. I fondisti del futuro potrebbero trovare anche aree artificiali vicine alle città, simili alle palestre d’arrampicata: piste per l’allenamento. L’arrampicata su ghiaccio potrebbe entare a far parte anche delle palestre. Immagino anche zone con vie ferrate e zone per famiglie e bambini. Tutto lo sport invernale sarà più globale: intendo per esempio il turismo asiatico nelle Alpi e altre cose del genere. Lo scorso anno ho sciato in Cina e sono rimasto sorpreso da quanto si stiano sviluppando gli sport invernali da quelle parti. Da praticamente zero a più di 200 località sciistiche in soli 10 anni… Sfortunatamente lo sci alpino diventerà uno sport d’élite, meno diffuso di oggi, anche per le conseguenze del cambio climatico». buyer’s guide 2014_Ski-alper

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14 #introduzione

COME LEGGERE LE SCHEDE Una cosa è certa: non esiste test al mondo che presenti una scheda tanto curata e dettagliata per ogni singolo prodotto. Sci e scarponi sono stati analizzati e presentati nei minimi dettagli. Il nostro obiettivo è di aiutarvi a comprendere che tipo di prodotto vi trovate davanti in negozio e per che tipo di utilizzo può essere consigliato o sconsigliato.

1 LE FOTO

Tutte le immagini sono state realizzate con i prodotti che poi abbiamo portato sulla neve. Può capitare che alcuni presentino imperfezioni, a seconda di come le aziende ce li hanno inviati per il test. Gli sci sono fotografati contro un fondo bianco. Poi ci sono cinque dettagli per ognuno per farveli scoprire in tutte le sfaccettature. A lato degli sci sono riportate le quote con le misure rilevate e nel caso che la sciancratura si sviluppi sulla doppia asta, vengono presentate entrambe. Gli scarponi sono fotografati in coppia, fronte e retro.

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LA DESCRIZIONE

Si apre con la descrizione generale che vi spiega tutte le caratteristiche salienti del prodotto. La scheda degli sci è suddivisa in due parti, la prima ‘AL BANCO’ con le considerazioni di laboratorio e di preparazione al momento della consegna da parte delle aziende, la seconda ‘SULLA NEVE’ evidenzia le considerazioni dei nostri testatori. Gli scarponi dispongono solo di quest’ultima.

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IN SINTESI

Per riassumere in poche parole: pro, contro, adatto anche a… (usi alternativi) e per cosa è sconsigliato.

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

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PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Nessun prodotto è al 100% specializzato. Ecco in percentuale a quali usi lo riteniamo più adatto nel proprio ‘mondo’ di riferimento. Più la torta è segmentata, più il prodotto è polivalente.

INDICATORI GRAFICI

Quattro voci, un’ipotetica scala valori in cui il centro è zero (sconsigliato) l’estremità è 10 (il top). Per gli sci abbiamo valutato il comportamento su quattro tipi di neve (dura, ventata, primaverile bagnata, powder) e il livello tecnico indicato (beginners, in crescita, advanced, top level). Per gli scarponi il rendimento nelle diverse situazioni (comfort, funzionalità, durabilità e prestazione) e i punti forti e deboli (salita, discesa, camminata, mixclimb).

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SCHEDA TECNICA

Precisa, dettagliata, completa. La prima parte è composta dai dati ufficiali dichiarati dall’azienda, la seconda dai nostri rilevamenti di laboratorio.

IL NOSTRO RATING

Va da A+ a F ed è la sintesi di tutto il lavoro fatto sui vari prodotti. Non è un voto, bensì una valutazione di massima (vedi box a lato).


OLTRE IL VOTO: IL RATING DI SKI-ALPER

REVOLUTION WORLD CUP 105 GRAMMI

Un meticoloso lavoro di analisi e valutazione Esordisce in questa edizione 2014 del test di Ski-alper il rating per la valutazione dei prodotti. Una sterzata rispetto ai voti che avevamo espresso nella tornata precedente, per approfondire ulteriormente il rapporto tra chi scrive e chi legge. Abbiamo preso in prestito il concetto di rating dalle agenzie che valutano la solidità e lo stato di salute di Paesi e aziende: ci piace come sistema, proprio perché tiene conto di molteplici elementi. Qui non si tratta di rischio finanziario sui mercati, bensì di sci e scarponi, che però per l’appassionato che legge Ski-alper e si appresta ad entrare in negozio per i suoi acquisti hanno tantissimo valore! In fondo non abbiamo fatto altro che sintetizzare le parole e gli scambi di opinioni tra testatori sulla neve, in redazione, in laboratorio. Abbiamo tenuto conto della storia, delle prospettive future e delle potenzialità di ogni singolo prodotto, andando oltre al rendimento sulla neve fine a se stesso. Diciamo che il rating dei prodotti dovrebbe rappresentare per il lettore la garanzia che un prodotto possa soddisfare le proprie aspettative tanto quanto quello per nazioni lo è nei confronti dei mercati finanziari. Già, perché scegliere l’attrezzatura con cui condividere la propria passione per la montagna non è mica uno scherzo, o no? Ma su cosa si basa il nostro rating? Abbiamo tenuto in considerazione ben dieci aspetti: 1) intelligenza del progetto (quanto si adegua alle esigenze dei potenziali clienti), 2) attualità (quanto ‘sposa’ l’evoluzione della nicchia di mercato in cui si colloca), 3) polivalenza (capacità di rendere bene in diversi ambiti), 4) affidabilità, 5) tecnologia, 6) innovazione (novità concrete apportate al settore), 7) rapporto qualità prezzo, 8) prezzo a livello assoluto (visti i tempi che corrono…), 9) appeal sul mercato (quanto è atteso sul mercato, quanto è ‘figo’), 10) rendimento sulla neve (last but not least). Un’analisi lunga e approfondita per tutti gli sci e gli scarponi che hanno partecipato al test, per arrivare ad una indicazione che comprenda tutti questi aspetti. Infine abbiamo tenuto conto del passato e del futuro di un prodotto, della storia recente e delle prospettive a breve termine. Non è stato semplice, ma alla fine ci siamo arrivati.

Qualcosa di speciale Ottimo

Vale la spesa Così così

A+ A

A+ Qualcosa di speciale, va a prodotti che hanno sorpreso in positivo e che sono destinati a spopolare sul mercato);

B+

A Ottimo, sono prodotti al top nella loro categoria;

B C+ C D

Qualcosa non quadra Lascia perdere.. Pessimo

l’ evoluzione della tecnica è stata caratterizzata da sconvolgenti balzi in avanti, tanto rilevanti da scatenare vere e proprie rivoluzioni. ATK RACE® vuole essere protagonista nella evoluzione tecnica dello scialpinismo: REVOLUTION WORLD CUP.

INNOVAZIONE

Ecco in sintesi la scala del rating:

Ci piace! Convincente

Nella storia

B+ Ci piace! Hanno tutte le carte in regola per andare molto bene; B Convincente, in alcuni aspetti non è al top, ma è comunque un buon prodotto;

E

C+ Vale la spesa, potete farci un pensiero;

E

C C osì così, non ci fa impazzire ma potrebbe essere adatto a qualche uso specifico;

F

D Q ualcosa non quadra, non ci è sembrato all’altezza delle aspettative; E Lascia perdere, non c’è altro da dire... F

Pessimo, sapete cosa significa!

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16 #introduzione

ANALISI AL BANCO

Come ABBIAMO FATTO i rilevamenti? Tutti i prodotti che hanno partecipato al test sono stati attentamente analizzati al banco. Il nostro staff, attrezzato di flessometro, calibro digitale, bilancia certificata, goniometro oltre che del nostro esclusivo macchinario ‘testina’ (e di tanta buona volontà…), ha misurato, pesato e valutato tutte le caratteristiche fisiche e meccaniche di sci, scarponi e attacchi. Un’analisi minuziosa che ha aiutato a comprendere ancora meglio il feedback proveniente dai testatori sulla neve. Ecco una veloce legenda, per scoprire nel dettaglio come sono stati effettuati i rilevamenti. Il protocollo, nella maggior parte delle voci, è identico a quello adottato nelle scorse edizioni del test.

Un Dynafit Nanga Parbat sottoposto alle torsioni di Testina

SCI

LUNGHEZZA rilevata - Lunghezza da punta a coda espressa in cm, tenendo conto delle curvature in corrispondenza della spatola e della parte terminale dell’attrezzo. Viene rilevata lungo il lato soletta mediante flessometro. SCIANCRATURA rilevata - Vengono rilevate mediante calibro digitale centesimale l’ampiezza massima dello sci in punta e coda, indipendentemente dai punti di contatto con il suolo generati dalle curvature camber o rocker, e l’ampiezza minima in corrispondenza del centro piede. I valori sono in mm. CAMBER - Viene rilevata l’entità della curvatura tradizionale, ovvero dell’arco positivo definito dallo sci. La misurazione, in mm, si riferisce al punto, in corrispondenza del centro piede, di massima elevazione di tale arco rispetto al piano di riscontro. ROCKER - Rispetto alla curvatura tradizionale, ovvero all’arco positivo definito camber, il rocker consiste nell’andamento verso l’alto, più o meno marcato, di punta e coda rispetto alla parte centrale dello sci. Una sorta di disegno ‘a culla’. Ci siamo limitati ad indicare la presenza o meno di gradi di rocker a 20 cm dalla punta sullo sci reso precedentemente solidale al piano di riscontro grazie all’applicazione di un peso di 35 kg in corrispondenza del centro piede.

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

CONTATTO LAMINA - Superficie della soletta realmente a contatto con la neve, annullato l’eventuale camber generato dalla curvatura tradizionale dell’attrezzo. Tale annullamento, poggiato lo sci su di un piano di riscontro, viene ottenuto grazie all’applicazione di un peso di 35 kg in corrispondenza del centro piede. I valori sono espressi in cm. Gli sci rocker, a causa della curvatura ‘a culla’, hanno una superficie di contatto limitata; valore che influisce sulla portanza e sui punti di ancoraggio delle aste per il riscontro della torsione in spatola, coda e al centro. SUPERFICIE DI PORTANZA - Ricavata tenendo conto della sciancratura effettiva dello sci, vale a dire dell’ampiezza in punta, centro e coda. Parametri successivamente interfacciati mediante formula matematica con la superficie di contatto dell’attrezzo. I risultati sono espressi in centimetri quadrati (cm²). RAGGIO calcolato - Valore riferito al raggio di sciancratura statico, determinato mediante formula matematica tenendo conto della lunghezza effettiva dell’attrezzo, della superficie di contatto e della sciancratura rilevata. Viene espresso in metri. PESO rilevato - Il dato ponderale si riferisce allo sci ‘nudo’, privo di attacchi. Vengono pesate mediante

bilancia digitale tarata e certificata entrambe le aste. Viene quindi riportato sia il peso medio, che costituisce il riferimento per ogni considerazione comparativa, sia il peso di ogni asta (riportato tra parentesi). I valori sono espressi in grammi. All’interno della Guida, qualsiasi dato relativo al peso si riferisce al singolo esemplare (‘pezzo’); mai alla coppia. TORSIONE in spatola - Mediante apposito macchinario, una volta bloccato lo sci in corrispondenza delle estremità della superficie di contatto viene applicato alla testa rotante del meccanismo un peso di 60 kg. La testa rotante provoca la torsione della spatola dell’attrezzo, riscontrabile mediante livella laser. I valori sono espressi in gradi angolari. TORSIONE al centro - Procedimento analogo al rilevamento della torsione in spatola. Questa volta, però, la misurazione viene effettuata avanzando 14 cm dal centro piede in direzione della punta. I valori sono espressi in gradi angolari.

peso di 35 kg in corrispondenza del centro piede. Peso che replica le dimensioni standard della suola di uno scarpone taglia 28,0 MP (307 mm). Lo sci viene bloccato alle estremità della superficie di contatto, lasciato libero sia di flettere nella parte centrale sia di scorrere in punta e coda rispetto ai perni di fissaggio; così da non alterarne il flex. I valori sono espressi in cm e corrispondono alla differente distanza dell’asta, in corrispondenza del centro piede, nelle condizioni di riposo e carico rispetto al piano di riscontro.

SCARPONI

MISURA - Taglia dello scarpone in base al sistema internazionale Mondopoint (MP), dal 1991 inserito tra gli standard di misurazione ISO. LUNGHEZZA SCAFO - Lunghezza in mm dello scafo o, per essere più precisi, delle estremità dello scafo. Viene rilevata lungo il lato suola.

TORSIONE in coda - Procedimento analogo al rilevamento della torsione in spatola, ma applicato alla parte terminale dell’attrezzo. I valori sono espressi in gradi angolari.

MAX LARGHEZZA esterna SCAFO - Vengono rilevati gli ingombri esterni, espressi in mm, dello scafo. La misurazione avviene mediante calibro digitale centesimale dotato di prolunghe. Il punto di riscontro corrisponde al punto di massima ampiezza dello scafo.

FLESSIONE - Misurazione della flessione dello sci una volta applicato un

PESO - Il dato ponderale si riferisce allo scarpone comunemente


inteso, ovvero al complesso formato da scocca e scarpetta. Completo d’elementi indispensabili quali plantari o spessori di serie. L’eventuale presenza di accessori opzionali in dotazione è segnalata caso per caso. Il dato ponderale, rilevato mediante bilancia digitale tarata e certificata, si riferisce al singolo esemplare (‘pezzo’); vale a dire al ½ paio. PESO SCOCCA - Dato ponderale riferito alla sola scocca, ovvero al complesso formato da scafo e gambetto ‘depurato’ della presenza della scarpetta e di eventuali accessori a corredo di quest’ultima. Espresso in grammi e rilevato mediante bilancia digitale, si riferisce al ½ paio. PESO SCARPETTA - Dato ponderale riferito alla sola scarpetta. La presenza di accessori opzionali in dotazione, ad esempio lacci o plantari supplementari, è segnalata caso per caso. Espresso in grammi e rilevato mediante bilancia digitale, si riferisce al ½ paio.

ATTACCHI

PESO PUNTALE - Dato ponderale in assenza delle viti di fissaggio e dell’innesto dei rampanti qualora non solidale alla struttura. Espresso in grammi e rilevato mediante bilancia digitale tarata e certificata, si riferisce al ½ paio. PESO TALLONIERA - Dato ponderale in assenza delle viti di fissaggio. Espresso in grammi e rilevato mediante bilancia digitale, si riferisce al ½ paio. PESO STRUTTURA - Dato ponderale connaturato agli attacchi ‘con telaio’ (tradizionali). Prende in considerazione il complesso formato da puntale, talloniera completa di ski-stopper (se in dotazione), telaietto (o barra) basculante cui sono vincolati puntale e talloniera, appendice per il bloccaggio della sezione mobile e sistema alzatacco. Rilevato in assenza delle viti di fissaggio ed espresso in grammi, si riferisce al ½ paio. PESO VITI PER MONTAGGIO - Numero di viti necessario per il montaggio, rispettivamente, del puntale, della talloniera o, nel caso degli attacchi ‘con telaio’ (tradizionali), dell’intera struttura.

SL

WORLD CUP

Flessione e rigidità torsionale? Ci pensa Testina Testina è il nome con il quale amichevolmente identifichiamo il macchinario incaricato di rilevare resistenza alla flessione e rigidità torsionale di ogni sci. Composto da una barra, cui vengono vincolati gli attrezzi in corrispondenza delle estremità della superficie di contatto, e da una testa rotante mossa da un contrappeso di 60 kg, consente di provocare un momento torcente costante in spatola, centro e coda. Le deformazioni, rilevate mediante livella laser, vengono proiettate lungo un piano di riscontro graduato e convertite in gradi angolari. Il bloccaggio in corrispondenza delle estremità della superficie di contatto replica le condizioni di ‘lavoro’ dell’attrezzo su neve dura. Punti di bloccaggio che variano in base all’estensione del contatto, quindi in relazione alla curvatura rocker. Il disegno a culla, pertanto, influenza indirettamente i valori di torsione rilevati. La misurazione della flessione prevede l’applicazione di un peso di 35 kg in corrispondenza del centro piede, una volta vincolato lo sci in corrispondenza delle estremità della superficie di contatto. Bloccaggio solo parziale, in quanto l’attrezzo è lasciato libero sia di flettere sia di scorrere in punta e coda rispetto ai perni di fissaggio; così da non alterarne il flex. I valori sono espressi in cm ed equivalgono alla differenza nella distanza dell’asta, in corrispondenza del centro piede, rispetto al piano di riscontro, rilevata nelle condizioni di riposo e carico. Il peso applicato replica le dimensioni della suola di uno scarpone taglia 28,0 MP (307 mm).

114 GRAMMI

CERTEZZE.

Nelle competizioni servono certezze. La certezza di arrivare, la certezza di non vanificare mesi di allenamento, la certezza di non tradire i propri compagni, la certezza di avere un attacco che da anni domina le più agguerrite competizioni internazionali. La certezza di avere SL WORLD CUP.

EVOLUZIONE

FINE 2009

E PER IL 2014?

INNESTO COLTELLI - Viene indicata la presenza o meno del sistema d’innesto per i rampanti, specificando se sia integrato nel puntale, applicabile mediante componenti in dotazione, optional oppure non disponibile.

SL WORLD CUP IN EVOLUZIONE WWW.ATKRACE.COM Guido al lavoro con testina


18 #introduzione

TANTI MO(N)DI DI DIRE SKI-ALP

TECNICITà

Un aiuto per orientarsi nella nostra interpretazione dello scialpinismo moderno. Non siamo impazziti, è che il mercato è sempre più differenziato, sulla base delle richieste dei praticanti. In fondo lo ski-alp è l’unico settore nel mondo degli sport invernali che continua a crescere e ad evolversi Ski-alp race Il mondo delle gare è tecnico per natura: prestazione innanzitutto.

PerforMance L’approccio degli agonisti trasportato nella gita con gli amici, ma senza pettorale. In crescita.

Ski-Alp Race Performance

Elite La ‘créme’ dello ski touring, composto da ottimi sciatori, preparati fisicamente. Alta tecnicità ma anche un occhio in più per il paesaggio e la montagna.

Ripido

Free Touring

Ski Touring Alpine Freeride

SOLO SALITA IN PISTA

MOUNTAIN SPORT

Solo salita in pista Poco tecnici, aspiranti alla performance, principianti. In crescita. Il popolo della pila frontale.

FREE Touring Lo ski-alp classico in chiave moderna, sci più larghi con obiettivo una bella discesa fuori pista, viaggio.

Ski Touring Di tutto e di più, da chi inizia a chi va per montagne con gli sci da sempre. Dai corsi del CAI, allo scialpinismo ‘fai da te’, allo spirito di avventura e viaggio.

Elite

Climb&ski Area di intersezione tra gli hard skier e i free tourer: ottimi sciatori che si buttano nei canali con aste più larghe.

MOUNTAIN CLASSIC

Alpine Freeride Emozionalità al top, neve fresca e grandi velocità, ma anche poca dimistichezza con la montagna e con l’ambiente. Tecnicità così così.

MOUNTAIN FREE

EMOZIONALITà Proviamo a fare un’ipotetica rappresentazione grafica dello scialpinismo. Sui due assi cartesiani poniamo due elementi cardine, i semi da cui germoglia una passione comune per poi ramificare su estremi opposti: tecnicità ed emozionalità. Abbiamo rappresentato con aree quadrate quei settori in cui c’è un numero pressoché

costante di praticanti e il ricambio è perlopiù fisiologico, con i nuovi praticanti che vanno a sostituire quelli che abbandonano l’attività. Le aree dai margini curvilinei sono per quei settori che invece sono in espansione o contrazione, o quantomeno non hanno dati esatti di stima dei praticanti.


IL NOSTRO METODO

RT

RACE TOUR

175 GRAMMI

A metà tra tradizione e innovazione, ogni anno aggiungiamo qualcosa di nuovo Grandi novità che affondano solide radici in un passato ricco di esperienze. Così possiamo sintetizzare la nuova Buyer's Guide di Ski-alper. Una volta il test era una rubrica diluita su un paio di uscite della rivista, poi è diventata una guida in formato pocket. Infine un vero e proprio 'numero speciale'. Quello che è rimasto inalterato in tutti questi passaggi è il nostro 'modus operandi', sempre rivolto a fornire informazioni chiare, sincere, oneste e obiettive ai nostri lettori. Unico nel suo genere. Ecco le fasi della lavorazione. 1. La scelta dei prodotti. In primis abbiamo visitato gli stand delle aziende più importanti all'ISPO di Monaco di Baviera nello scorso mese di febbraio. È lì che vengono presentate in anteprima tutte le novità 2014. A seguito di incontri con tutti i responsabili prodotto e dopo attenta analisi dei cataloghi, abbiamo optato per una scelta ristretta. 2. Editor's Choice. Un termine molto americano, un po' fa figo, un po' esprime in forma sintetica il concetto. Nel test sono entrati i prodotti che abbiamo ritenuto interessanti per il mercato italiano, per le specifiche esigenze degli scialpinisti nostrani. Abbiamo incluso i materiali di aziende che stanno investendo in R&D per trovare soluzioni innovative, tutte le novità più interessanti per il 2014, i prodotti dell'anno 2013 che sono ancora riferimento nelle proprie categorie. Insomma, non è una rassegna di tutto quello che c'è sul mercato, bensì la nostra selezione critica.

PROFESSIONALITA’ C’ è tutto un mondo dove le performance in termini di leggerezza e prestazioni contano tanto quanto la affidabilità stessa del prodotto; un mondo fatto da professionisti, e da tutti coloro che vivono la montagna a 360° per dovere, passione o altruismo. Creato da professionisti per i professionisti: RT RACE TOUR!

3. Ordinativi e consegne. Ahimé, tasto dolente. Mesi di attesa per ricevere tutta la merce. Aziende in ritardo, consegne a singhiozzo. Alla fine, lottando con il coltello tra i denti, siamo riusciti a ricevere tutto. Sci nuovi e 'nudi', scarponi nuovi. 4. Visita alle aziende. Abbiamo raggiunto la sede di alcune delle principali aziende per parlare di prodotti ed evoluzione dello scialpinismo. A caccia di informazioni interessanti, senza lasciare spazio a marketing o promozione. 5. Photo-shooting. Tutti i prodotti sono passati dallo studio di Enrico Schiavi per essere fotografati. Sì, proprio loro, gli stessi che poi abbiamo portato sulla neve. 6. Laboratorio. Gli sci sono passati dalle mani di Danilo presso XL Mountain di Settimo Vittone. Analizzati, preparati a macchina e montati. Abbiamo deciso di utilizzare attacchini ATK Race su tutte le linee di prodotto.

PRECISIONE ASSOLUTA

ROTATIONAL HEEL SYSTEM® STABILITA’ ASSOLUTA

7. Test sulla neve. Tre diverse sessioni (Stelvio, Cervinia, Stubai), di cui l'ultima di una settimana. Sci, scarponi e attacchi sono stati provati in tutte le condizioni di neve, dal duro ghiacciato alla powder alta un metro. I testatori hanno rilasciato al nostro staff impressioni a caldo al termine di ogni discesa. Due diversi team, divisi per abitudini di utilizzo dei prodotti. Tutte le valutazioni sono state attentamente elaborate e trascritte in redazione, arrivando ad una descrizione univoca e approfondita di ogni prodotto. 8. Test al banco. Sci, scarponi e attacchi sono stati analizzati nel minimo dettaglio al banco. Misurati, pesati, messi in torsione e flessione. A caccia di informazioni utili e per confermare o smentire impressioni a caldo emerse durante la prova in pista. 9. Restituzione. Last but not least, il test di Ski-alper è totalmente gratuito. Nessuna azienda paga un solo euro per essere presente e tutti i prodotti vengono immediatamente restituiti a test completato. Questo non è una marchetta, è un lavoro serio. 10. Parola ai lettori. Questo punto è quello che riguarda voi che state leggendo. Speriamo che tutto il lavoro fatto serva ad aumentare la vostra conoscenza dei prodotti da scialpinismo sul mercato. Buona lettura!

CAM RELEASE SYSTEM® RILASCIO PRECISO

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Nelle foto: (1) l’affilatura delle lamine, (2) verifica della planarità in tutti i punti, (3) la verifica dell’impronta della soletta, (4) il passaggio in macchina, (5) misurazione delle lamine

#lab

DETTAGLIO FONDAMENTALE

1

QUANTO COSTA?

UN

Attrezzarsi per offrire lavorazioni adeguate richiede al laboratorio investimenti pesanti in capitale e manutenzione; e poi manualità, esperienza, conoscenze aggiornate, e soprattutto tempo. Quindi: costi molto alti. Ma il prezzo finale al pubblico resta entro poche decine di euro. Una spesa molto accettabile in rapporto al risultato che procura, e che permette all’attrezzo di esprimere tutte le sue caratteristiche.

La stragrande maggioranza degli sciatori trascura un passaggio Fondamentale. il set-up dell’attrezzo. Bisogna partire da casa con gli sci in ordine: planarità del fondo, pulizia, sciolina, impronta giusta e ben spazzolata; tuning, angolo e filo regolati sulle lamine a seconda dei settori dello sci. La differenza tra uno sci a posto e uno sci in disordine è cruciale. Lo sci diventa irriconoscibile. Scendere a valle, si riesce sempre, o quasi. Sciare bene e divertirsi è completamente un’altra cosa. E poi c’è la famosissima sicurezza: guidereste un’auto con pneumatici a terra, freni inefficienti, convergenza assente, sterzo che gioca e carburante annacquato? Insomma, c’è una forte incoerenza tra investire soldi per l’acquisto (più molto tempo a confrontare modelli e opinioni), e poi trascurare la preparazione dello sci. Si rinuncia mediamente a una buona metà della performance dell’attrezzo. E c’è qualcosa di perfino più cruciale: il primo set-up dello sci appena acquistato. Considerazione numero uno: valutate il prezzo finale del prodotto includendo anche la necessità o meno del set-up post vendita. È giusto che la qualità in rifinitura venga riconosciuta alle aziende che la applicano bene. Considerazione numero due: fatelo! Non è un vezzo per fighetti! Su alcuni attrezzi giunti in ritardo e messi sulla neve anche prima del set-up per nostra curiosità, la successiva finitura ha ribaltato il comportamento dell’attrezzo nel test ufficiale. Come è normale che avvenga. Nel box a lato troverete i parametri di unificazione applicati dal nostro lab di riferimento, XL Mountain, agli sci testati da Ski-alper, prima di portarli sulla neve. Per ogni modello abbiamo descritto anche lo stato originale dello sci giunto in redazione perché è giusto che i lettori valutino anche questo elemento oggettivo.

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PERCHÉ PORTARE IN LABORATORIO UNO SCI NUOVO? Tecnologie indovinate possono essere completamente vanificate da una finitura carente nella fase finale della produzione. Siamo nel 2013 ma capita, anzi si verifica nella maggior parte dei casi come potrete leggere nelle analisi ‘Al banco’ degli attrezzi sottoposti ai nostri test. Ski-alper ha accumulato esperienze interessanti nel panorama del settore in anni di test, veri e sul campo. Una delle più importanti consiste nella conferma della assoluta necessità quasi generalizzata, anche per lo ski-alp, di un set-up professionale dell’attrezzo nuovo, salvo rari casi di prodotti ben finiti. E’ una sana abitudine acquisita da sempre nel race alpino e nordico: bisogna assolutamente verificare lo stato di finitura dello sci nuovo prima di metterlo su neve. _20

Ski-alper_buyer’s guide 2014

LEGENDA

La planarità del fondo a centro sci è invece cruciale.

La planarità della soletta incide su stabilità e manovrabilità dello sci. Un fondo concavo determina proporzionalmente meno manovrabilità. Se il testatore scuote la testa ed esclama: «... due binari!», allora c’è da lavorare di macchina! Al contrario il fondo convesso destabilizza lo sci. Spatola e coda larghe sono maggiormente soggette a queste deformazioni ma, entro certi limiti, producono effetti tollerabili e a volte positivi se coincidenti con le esigenze dello specifico sciatore.

La qualità del materiale è stata valutata in ottica ‘race’: più grafite e minerali sono compresi nella mescola, più la materia prima viene considerata nobile per scorrevolezza, durezza, resistenza, comportamento al taglio della mola. Criterio non essenziale nello ski-alp touring e nel freeride, per il quale può essere addirittura vantaggiosa una materia prima più morbida, deformabile, e quindi anche riparabile dato che la candeletta fusa si aggrappa meglio. Un buon tecnico percepisce subito le differenze al tatto, e poi al taglio manuale.

Una veloce legenda per orientarsi nella lettura della sezione ‘Al banco’ che troverete in ognuna delle schede degli sci testati


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COSA CHIEDERE IN LABORATORIO Ecco un punto di partenza standard per sci con geometrie tradizionali e valido per tutti gli sciatori touring.

1 - Ripristino della planarità del fondo, soprattutto al centro ed entro i limiti del possibile in spatola e coda. 2 - Impronta media

per nevi umide: in genere lo sci incontra resistenza sensibile quando produce effetto ventosa spremendo la goccia dal manto. Mentre su nevi invernali asciutte e soffici, piene d’aria, un’impronta media per nevi umide non produrrà attriti eccessivi, salvo che per esigenze race evolute.

Le dimensioni della lamina: più lamina uguale più peso; ma anche più possibilità di passaggi a macchina e di correzioni a lima. Quindi vita ed efficienza prolungate per l’attrezzo. E’ importante, per le ovvie valutazioni economiche, e di efficienza costante nel tempo attraverso un numero adeguato di set-up regolari. Nella descrizione vengono citate base x altezza in millimetri. Lamine non sbavate e mal preparate significano dapprima poca manovrabilità, e in seguito a pochi slittamenti su fondi duri lamine ‘arrotondate’ senza filo. Sci con meno grip, e comportamento irregolare in conduzione come in slittamento.

3 - 1° di tuning,

almeno davanti e dietro al piede. Inutile in rocker.

4 - 89° di angolo. 5 - Eliminazione

del filo per gli ultimi centimetri di contatto neve in spatola e coda. Inutile su sci rockerati.

6 - Pulizia e sciolina.


22 #intro

A TUTTO

ATTACCHINO!

Una delle poche novità di metodo rispetto alla scorsa edizione del test STA nel fatto di aver montato tutti gli sci, compresi gli XXL, con attacchino

Proposte e soluzioni di sistema sci-scarpa-attacco per tre modi diversi di sciare in montagna. Gli sci per i test 2014 sono stati montati con attacchi e slitte ATK Race. Perché questa scelta? FREE TOURING E FREERIDE - Sugli sci over 80mm sono state applicate le slitte anteriori e posteriori R003 XXL Skis Plate. Quella anteriore è pre-forata e permette tre diverse posizioni della ganascia. Quella posteriore è una slitta tradizionale. Entrambe sollevano di qualche millimetro il complesso dell’attacco. Sono piastre a base allargata e distribuiscono su un’area più ampia le forze che arrivano allo sci XL tramite le viti. Alle slitte sono stati fissati i classici ATK Race RT ‘Race Tour’. L’azienda consiglia questa soluzione in ogni caso, indipendentemente dalla necessità di cambiare l’assetto scarpa - sci, o da quella di fissare scafi di diverse misure. La prima esigenza tecnica è quella di distribuire su una maggiore area della struttura dello _22

Ski-alper_buyer’s guide 2014

sci gli impulsi dello scarpone che le connessioni metallo su metallo del sistema low-tech trasmettono in modo estremamente preciso, senza perdite elastiche né assorbimenti da parte di materie plastiche o, peggio, di suole in gomma a contatto. Maggiore area di distribuzione delle forze uguale leva migliore nella presa di spigolo di uno sci XXL. La seconda esigenza è quella di distanziare tra di loro le viti autofilettanti sui nuovi sci larghi con peso molto ridotto e quindi strutture meno dense: con la minore base d’appoggio dei sistemi low-tech, e del leggerissimo ATK Race RT in particolare, le viti agirebbero su una porzione minima e molto centrale rispetto alla notevole larghezza dello sci sotto il piede. In forte presa di spigolo si creerebbe una leva sfavorevole che solleciterebbe eccessivamente la struttura dello sci sotto l’attacco. La scelta di passare dal sistema step-in a un sistema low-tech è stata concordata con i testatori della sezione Free. È ormai sperimentata

l’evoluzione di questo sistema in termini di affidabilità anche rispetto alle sollecitazioni del freeride mountaineering. Il sistema low-tech viene apprezzato nei test anche in termini di sensibilità agli impulsi nelle due direzioni. MOUNTAIN CLASSIC - Lo stesso ATK Race RT è stato adottato anche sugli sci nei formati Mountain Classic, in questo caso con la sola slitta posteriore R02. Una soluzione ormai piuttosto diffusa, dopo aver spazzato i pregiudizi relativi alle prestazioni di un sistema così leggero anche rispetto allo standard low-tech. L’elevata resistenza alle forze di torsione tra scarpa e sci, messo di spigolo in conduzione su fondo duro, si è rivelata ancora una volta decisiva per poter valutare i limiti delle aste. MOUNTAIN SPORT - A tutti gli sci Race e Performance sono stati applicati invece gli ATK Race SL World Cup noti nel mondo agonistico; la talloniera è stata montata sulla slitta posteriore R02. Le leve sviluppate da sci corti e stretti non riescono a mettere in torsione neppure un attacco superleggero come ATK Race SL World Cup, e le quote del sistema scarpa-attacco sono così rimaste quelle di utilizzo generale.



24 #lab

XL MOUNTAIN

Sulla strada per la montagna Per questo giro di test Ski-alper si è appoggiato a XL Mountain di Settimo Vittone (TO) per tutta la parte di set-up degli attrezzi da testare. La sua fama lo precedeva, ma è stata comunque una bellissima sorpresa conoscere personalmente Danilo Noro. Quando arriva davanti al negozio, l’occhio allenato capisce subito che la situazione promette bene. Ma dentro è ancora meglio, molto meglio: pochi fronzoli e tanto contenuto. Non troppa roba, solo le cose veramente interessanti e utili. Non tutta la gamma: solo quello che funziona e solo nella scelta ragionata da chi se ne intende. L’occhio ci è subito caduto su un certo materassino ultralight e ultracorto da bivacco, che da anni sembrava esistere solo sul catalogo del produttore. Nessun sito specializzato nel web l’aveva disponibile, neppure rovistando in UK e USA dove per queste cose vanno fuori di testa. Non parliamo di rivenditori e distributori italiani. Ecco, il solo fatto che Danilo invece l’abbia in negozio, e consideri logico tenerlo invece della banale versione importata, la dice lunga anche su tutto il resto. «Ma certo! Cosa te ne fai di quelle cose là? L’unico modo per avere la roba giusta è andare a prendersela all’estero di persona, e poi metterla qui in negozio. Se aspetti i distributori italiani…». Danilo Noro conduce XL Mountain insieme alla moglie Erika «conosciuta al corso maestri… e malata quanto me di queste cose!». 42 anni portati atleticamente, gli abbiamo chiesto di elencare le sue preferenze per il tempo libero: «Sci, fuori pista naturalmente, ski-alp, alpinismo inteso come mistone in quota e goulottes, arrampicata su roccia da proteggere, e poi falesia, mountain bike, bici su strada, corsa, fondo, telemark, base jump, kayak… tutto. Sono un malato. Ma il mio sogno resta il surf da onda: solo che ho il terrore dell’acqua… piuttosto, appeso a un micro con mille metri sotto!». Nel laboratorio incombe una gigantesca Wintersteiger. «Mola al corindone, non sintetica, sia chiaro. Velocità bassa e raffreddamento costante. Quando arrivano qui i fondisti è l’unico modo, altrimenti se ne accorgono in un istante ed è finita. In passato ho preparato sci anche per alcune squadre nazionali estere. Per l’alpino e lo ski-alp si potrebbero fare le cose con molta meno attenzione: ma non ci riesco!». _24

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Per la preparazione e il montaggio di tutti gli sci del test e la valutazione a secco di sci e scarponi, abbiamo scelto il meglio. Ci siamo affidati a Danilo Noro di XL Mountain, uno dei punti vendita più qualificati in assoluto per lo ski-alp e gli sport della montagna Nella rastrelliera sono ammucchiati sci da paura, che devono aver visto da vicino l’abisso. Non c’è trippa per fighetti, qui: «Telefonano da ogni parte d’Italia, e poi arrivano davvero! Dal Veneto, dall’Appennino. Un giorno mi è arrivata una mail dagli USA con il numero della carta di credito e l’ordine per un set skialp-race completo e preparato… non voleva neppure sapere prima quanto gli sarebbe costata la cosa». Restando qualche mezza giornata a parlare con lui per raccogliere i consigli che troverete su Ski-alper, si vedono passare in negozio un

XL MOUNTAIN SS26 n.71 - Settimo Vittone (TO) tel 0125 659103 info@xlmountain.it www.xlmountain.it

po’ di facce dure. È praticamente di casa Jimmy Sesana, che tra una Nord del Lyskamm e l’altra passa sempre a fare due chiacchiere: «Quello che dice Danilo è legge!». Qui arrivano da Chamonix e da Courmayeur quelli che menano. Si affidano a Danilo e a loro volta gli passano feedback di prima mano e di livello assoluto. Si assiste al racconto dell’Hornbein all’Everest con gli sci, saltan fuori da sotto il tavolo scafi elaborati in chiave Low-tech, e dappertutto utensili speciali di cui solo l’occhio super-esperto può indovinare la destinazione. Insomma la caverna di Alì Babà dello scialpinista consapevole. Se state tornando dalla Vallée, uscite a Quincinetto e andate a trovare Danilo. Lo sa, la domenica è sempre aperto per questo. Inoltre sul retro c’è quello stupendo grande parco giochi per tutti e la falesia di Montestrutto, alla cui realizzazione naturalmente ha contribuito decisamente anche Danilo. …ah, alla fine siamo usciti con il nostro bravo mattress ultralight da bivacco nel sacchetto, più qualche altra chicca intelligente, con l’animo sollevato per aver finalmente trovato qualcuno che ti capisce!


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#testatori

1

GUIDO VALOTA 51 anni di Curno (BG), maestro di sci nordico ed ex-atleta nello ski-alp, è dalla scorsa stagione responsabile dell’area race di Ski-alper. Da quest’anno si occupa anche di coordinare il test materiali. Sue tutte le interviste ai responsabili delle aziende, i testi introduttivi e conclusivi, nonché la stesura delle valutazioni dei testatori.

2

MARTIN RIZ 33 anni, vive a Canazei (TN). Maestro di sci alpino, aspirante guida alpina e vicecapostazione del Soccorso Alpino di Trento per l’Alta Fassa. Martin ha abbandonato le competizioni di ski-alp dopo il 2009, al termine di una carriera breve ma al massimo livello: oro nella staffetta ai Mondiali di Port du Soleil e secondo a pari punti con Denis Trento in Coppa del Mondo 2008. E poi un Adamello Ski Raid, podi di Coppa e numerose vittorie in gare nazionali. Sciata potente e dinamica, oggi scia normalmente su attrezzi free touring moderni, da novembre a luglio. «Non avrei potuto, sono appena diventato padre, ma la voglia di tornare sugli sci leggeri era troppa!».

3

CARLO BATTEL 41 anni, di Campitello di Fassa (TN). Maestro di sci alpino e snowboard a Campitello, ha corso fino al 2006 e poi anche dopo aver raggiunto il top, spesso in team con i grandi nomi del periodo. Terzo posto al Mezzalama 2001, una tappa del Grand Mont alla Pierra Menta e un Sellaronda con Fabio Meraldi. Titoli italiani, vittorie in gare e circuiti nazionali, podi di Coppa. Si difendeva bene in salita e poi faceva la gara in discesa. Scia leggero ma deciso, anche gli sci dritti da 700 grammi incidono composti in conduzione sotto i suoi piedi. «Un commento a questi test? Mi sono divertito! Quando si ricomincia?».

4

ROBERT ANTONIOLI 22 anni, di Sant’Antonio Valfurva (SO), in forza al Centro Sportivo Esercito di Courmayeur dalla stagione 2012-13. Ha appena conquistato la Coppa del Mondo generale 2013 degli Espoir, giungendo sesto in quella assoluta con i Senior, vincitore della Pierra Menta Espoir 2013 con Michele Boscacci. Terzo assoluto al Mezzalama 2011 in una squadra Espoir e un secondo posto assoluto in Coppa al Marmotta, dietro Kilian Jornet. Sciata race istintiva e nervosa, sfrutta l’appoggio sulle code per risolvere. Si è rivelato un ottimo ‘piede’ e soprattutto parla come mangia nel descrivere gli sci. «Volevo esserci. Ero proprio curioso di provare tutti gli sci e gli scarponi».


TE ST CR EW Ec c o il t e a m che h a t e s tat o p er voi t u t ta l’at t r e z z at ur a . V i sembr a no p er s one di cui ci si p uò f ida re ?

1

5

NICCOLÒ ZARATTINI 25 anni, vive a Misurina (Bl) e… sulle Dolomiti. Maestro di sci, ex atleta del Comitato Veneto e Trentino, una volta finite le gare è stato ‘folgorato’ dal freeride e dallo scialpinismo ripido. Ha partecipato al Freeride World Qualifier, circuito di qualificazione al tour mondiale, classificandosi migliore italiano nel 2011 e mancando per due posti la promozione al World Tour. Sciatore tecnico e completo, peso piuma, ama tutte le nevi ma dà il meglio su quelle dure e difficili. Grandi doti di equilibrio e reattività che allena con la slackline. «Fuoripista o pista? Meglio fuori!».

6

JIMMY SESANA 43 anni, vive a Gressoney St. Jean (Ao). Guida alpina e soprattutto ‘sciatore’, come ama definirsi. Da sempre amante del ripido, ha al suo attivo prime discese e ripetizioni estreme tra le quali Supersaxo sulla Nord del Breithorn, lo Sperone della Brenva e una decina di volte la parete Nord del Lyskamm («perché è bella!»). «Lavoro come guida soprattutto d’inverno e in primavera: sciano con me e io parlo tutto il giorno. D’estate tiro a campare». Composto e progressivo sugli sci, orgoglioso rappresentante della ‘old school’… ma chiamiamola ‘trad’. E poi piega quanto vuole. Soffre di una rara forma allergica al casco.

7

MATTEO TAGLIABUE Alpinista, climber, sciatore estremo, skyrunner e chi più ne ha più ne metta. 26 anni, vive a Cantù (CO), neo-laureato in Giurisprudenza, new-entry nella redazione di Skialper. Ha partecipato al test come assistente di Guido. Il suo ruolo, insomma, è stato quello del ‘bocia’. Tutto mestiere che entra...

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ALBERTO CASARO 33 anni, vive a San Vito di Cadore (Bl). Maestro di sci e istruttore nazionale di sci alpino, ha rappresentato l’Italia nella squadra di ski-cross e in precedenza ha militato nello sci alpino giovanile distinguendosi nel superG. «Ho sempre sciato anche ‘fuori’ e finite le gare solo ‘fuori’. Il mio obiettivo è sciare in tutti posti belli del mondo». Repertorio completo, impressionante per reattività e potenza: quando decide di partire davvero, piega a ‘U’ gli attrezzi più tosti.


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#SICUREZZA

MEZZI E SISTEMI DI RICERCA

SICUREZZA STRUMENT I E ADDE STR AMENTO

L’importanza di una dotazione di soccorso completa e della corretta conoscenza di come muoversi in caso di valanga di Renato Cresta START

``... nel paese di Glaris, … un ragazzo, rimenando le vacche dal pascolo, … fu da una Valanca … in un campo ravvoltolato e sepolto. I parenti suoi il cercarono, piantando ora in quà (sic), ora in là lunghe pertiche nella neve, ma nol rinvennero il primo dì. Chiamati il giorno dopo in aiuto alcuni vicini … con grande allegranza di tutti inaspettatamente vivo ancora il ritrovarono...´´ o trovato questa citazione nella lunga trattazione redatta dal Prof. Somis, medico di corte al servizio di “Sua Sacra Real Maestà Carlo Emanuele III, re di Sardegna”, a proposito dell’incidente di Bergemoletto (1755). Nella valanga, che sconvolse il piccolo borgo della Valle Stura (CN), andarono distrutti 37 edifici e morirono 22 persone, ma tre donne furono salvate dopo trentasette giorni, quando il marito e il fratello di una delle donne, dopo un faticoso sondaggio praticato con “lunghi pali di ferro”, riuscirono a localizzare i resti della stalla in cui le tre donne erano rimaste imprigionate.“ Tralasciamo di trattare l’incredibile sopravvivenza per un periodo così lungo in un ambiente così ostile; soffermiamoci invece sull’impiego delle pertiche per sondare la neve. Come abbiamo visto, il sondaggio è un metodo di ricerca adottato da oltre 250 anni, ma adesso la sonda non è più un mezzo improvvisato, bensì uno strumento specifico. La sonda, quale mezzo per la ricerca, ha molte caratteristiche positive: è semplice, economico e utilizzabile da tutti; ha anche qualche difetto: il procedimento è lento e poco preciso ed è sempre possibile che i sondatori ‘saltino’ il travolto. Ciononostante, il sondaggio, in alternativa o a completamento

H

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

della ricerca condotta dall’unità cinofila, è tuttora in uso quando il travolto non invia messaggi, volontari o involontari, della sua presenza. Intendo ‘messaggi volontari’ i messaggi vocali o quelli inviati da apposita apparecchiatura elettronica; sono ‘messaggi involontari’ l’affioramento di parte del corpo, l’odore, il battito cardiaco, ... Il problema della ricerca è un problema complesso: occorre che i messaggi che invia il travolto siano percepibili e identificabili dai mezzi che ho per captarli. I nostri rapporti con il mondo esterno avvengono tramite i cinque sensi di cui siamo dotati e, tra questi, la vista e l’udito ci permettono di avere una corretta percezione dello spazio che ci circonda. Solo quando entriamo in contatto con una persona con menomazioni della vista o dell’udito ci rendiamo conto di quanto siano importanti questi due sensi, che ci permettono di dirigerci mantenendo una direzione, sino a raggiungere un punto prefissato. Nel caso di una ricerca di persone completamente sepolte dalla neve, però, ci rendiamo conto che siamo del tutto sprovvisti di mezzi naturali: non vediamo affiorare i corpi, non udiamo invocazioni di aiuto, non riconosciamo l’odore emesso dal loro corpo; possiamo palpare la neve, ma non abbiamo percezione della



#sicurezza loro presenza ed è certamente assurdo leccare la neve per sentire se cambia il gusto. Ci rendiamo conto che le speranze di un travolto di essere localizzato perché il suo corpo affiora o perché qualcuno intende le sue invocazioni sono talmente scarse da essere considerate quasi nulle. Le ricerche si sono perciò indirizzate dapprima nell’uso della sonda, appositamente realizzata o di emergenza. Per inciso: molti anni or sono, in occasione di un incidente avvenuto in prossimità di una pista di sci di Macugnaga, furono usati come sonde dei paletti da slalom che erano, causalmente, a breve distanza dal luogo dell’incidente. I travolti furono tutti rapidamente localizzati ed estratti dalla neve prima ancora che giungesse la squadra di soccorso; purtroppo una bambina di una dozzina d’anni era già morta per sfondamento del torace, ma gli altri nove travolti, di cui alcuni già nella fase iniziale di crisi per ipossia, se la cavarono senza danni. La casuale presenza dei pali da slalom ha abbreviato significativamente i tempi di attivazione della ricerca, l’iniziativa e un’indubbia capacità organizzativa degli intervenuti (alcuni dei quali erano maestri di sci) ha fatto il resto. La lentezza e la scarsa precisione della sonda sembravano avviarla sulla via dell’abolizione, sostituita dai nuovi mezzi di ricerca elettronica; invece ci si è accorti

che anche questi, sebbene permettano di esplorare vaste superfici in tempi brevi, al momento faticano ad indicare con precisione la posizione del travolto e, nella fase di localizzazione, la sonda accelera di molto la delimitazione del perimetro di scavo. Sebbene di grande efficacia, nella fase finale della ricerca, quando si deve decidere dove scavare, l’attuale sistema elettronico di localizzazione (ARTVA) ha dei limiti, e deve essere integrato da altri mezzi. È per questo motivo che, in questo numero speciale di Ski-alper, il mio dialogo con i lettori ha titolo ‘Mezzi e Sistemi di Ricerca’ per porre in evidenza che il mezzo è soltanto un elemento di un sistema. Vediamo di chiarire il concetto: Dotazione: è il complesso di mezzi e materiali di cui si deve disporre per condurre a termine determinate attività. Organizzazione: è la predisposizione, mentale e operativa, a coordinare in modo funzionale la realizzazione di un fatto individuale o collettivo. Sistema: è l’insieme di mezzi (dotazione) e procedimenti operativi (organizzazione), in stretto rapporto tra di loro, impiegati secondo un procedimento razionale, capace di condurre al raggiungimento di uno scopo. Nel nostro caso, lo scopo è chiaro: salvare la

vita di una persona travolta da una valanga. Per raggiungerlo possiamo impiegare più mezzi, ma solo se questi ‘fanno sistema’ potremo ottimizzare il risultato. Le speranze di sopravvivenza del travolto sono affidate alla capacità di ottimizzare il sistema: dotarsi dei mezzi di ricerca necessari, decidere dove cercare, sapere come cercare. Il sistema è tutto qui: devi dotarti di idonei mezzi di ricerca e imparare ad usarli con rapidità e sicurezza. Sembra poca cosa, ma la scarsa confidenza con un’apparecchiatura, anche semplice quanto lo è una sonda, o la mancanza di un elemento del sistema possono dilatare i tempi di localizzazione e scavo, riducendo drasticamente le speranze di sopravvivenza del travolto, che sono superiori al 90% nei primi 17’, ma possono abbattersi al 30% dopo 30’ e a meno del 10% dopo un paio d’ore. L’importanza del sistema di ricerca è stata rilevata da una ricerca condotta in Francia, nel 2002 (pubblicata su Neige et Avalanches n° 135 - novembre 2011). Si tratta di una prova sperimentale, effettuata con personale di medio addestramento all’uso dell’ARTVA, mirata a verificare la durata dei tempi di localizzazione e disseppellimento, in funzione degli attrezzi usati. Ha dato risultati molto interessanti.

Organizzazione della Prova Sperimentale Sono stati seppelliti due ARTVA ad un

Questione di sensi

Come interagiscono con i nostri sensi i segnali di origine naturale e artificiale in caso di ricerca di disperso in valanga mezzi naturali

EFFICACIA

accensione di una spia luminosa (led) oppure comparsa di messaggio grafico (icona) su schermo di apposita apparecchiatura

eccellente, a condizione del rispetto di tutte le misure d’impiego dell’attrezzatura e di un adeguato addestramento

Percezione di invocazioni d’aiuto

raro

messaggio sonoro emesso da apposita apparecchiatura

da molto buono a buono, condizionato dalle facoltà di percezione e di definizione del livello del suono (problemi per i deboli di udito)

Difficile, vedi impossibile un contatto diretto con il corpo del travolto

nulla

contatto fisico mediante una sonda, ossia un mezzo di prolunga delle nostre mani

lento e aleatorio (≈ 70% di probabilità di localizzazione) nel caso di sondaggio sistematico veloce ed efficace su superfici ridotte (fase finale della ricerca con ARTVA)

L’olfatto dell’uomo non riesce a percepire gli odori emessi dal travolto

nulla

in ambiente non contaminato, l’olfatto del cane è in grado di percepire e riconoscere gli odori emessi dal corpo del travolto

sebbene poco tempestivo (deve raggiungere il luogo dell’incidente) è il sistema più veloce ed efficace nel caso di travolto non collaborante

Al momento non appare possibile

nulla

non mi risulta siano mai state avviate ricerche tese a produrre un’apparecchiatura capace di “assaggiare” la neve

metodo non previsto

UDITO

VISTA

occasionale

TATTO

MODO

Affioramento di tutto o parte del corpo

GUSTO _30

mezzi artificiali

EFFICACIA

OLFATTO

MODO

Ski-alper_buyer’s guide 2014


metro di profondità e alla distanza di 6 m uno dall’altro e si sono quindi formati quattro gruppi di sei squadre composte di 5 persone ciascuna: • 6 squadre con ARTVA per ogni persona • 6 squadre con ARTVA e sonda per ogni persona • 6 squadre con ARTVA e pala per ogni persona • 6 squadre con ARTVA, sonda e pala per persona

Cronometraggio

Il cronometro è stato messo in moto al momento della percezione del primo segnale (inizio fase localizzazione) ed è stato fermato quando è stato definito il punto in cui scavare. Le operazioni di scavo sono state predisposte in altra sede: durante questa fase, il cronometro è stato avviato quando il soccorritore, toccato con la sonda il presunto sepolto, ha dato avvio allo scavo. È stato quindi arrestato quando veniva spento l’ARTVA in trasmissione.

Risultati Gruppi dotati di solo ARTVA

La localizzazione approssimativa del travolto è avvenuta in poco meno di 4’, ma sono stati necessari oltre 3’ per stabilire in quale punto scavare. Totale 7’ abbondanti. Il tempo medio di scavo con le mani, gli sci, lo snowboard ha richiesto circa 60’. Gruppi dotati di ARTVA e sonde

La localizzazione approssimativa del travolto è avvenuta in circa 4’ ed il sondaggio ha avuto inizio già durante la fase finale della localizzazione. Il sondaggio è durato meno di 2’, sicché il tocco di sonda positivo è avvenuto in poco meno di 6’ dalla percezione del primo segnale. Il tempo medio di scavo con le mani, gli sci, lo snowboard ha richiesto approssimativamente 60’. Gruppi dotati di ARTVA e pala

La localizzazione ha richiesto gli stessi tempi del gruppo dotato di solo ARTVA (≥ 7’), ma lo scavo ha richiesto, mediamente, solo 22’ invece di 60’. Gruppi dotati di ARTVA, sonda e pala

Il tempo di localizzazione è uguale a quello totalizzato dai gruppi dotati di ARTVA e sonda (circa 6’). Il tempo di scavo si è ridotto a circa 12’, risultando inferiore di 10’ a quello fatto registrare dalle squadre dotate di ARTVA e pala. L’economia del tempo di scavo è dovuta al fatto che il sondaggio ha buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#sicurezza _COMING SOON

Durata dei tempi di soccorso

La dotazione competa, da quanto si può notare, riduce drasticamente le tempistiche

64’

A

55’

A+S 29’

A+P A+S+P

17’ Localizzazione Art va

Sonda

localizzato con molta precisione la posizione della vittima e questo ha ridotto il volume dello scavo.

Conclusioni

La ricerca iniziale del segnale non è stata considerata perché dipende dalle dimensioni della valanga, dalle difficoltà a percorrerla, dal numero delle persone che la eseguono e, infine, dalla portata dell’ARTVA (che in questo caso era eguale, essendo gli ARTVA tutti dello stesso tipo). La localizzazione ha messo in evidenza tre fasi successive: 1. Localizzazione di approssimazione con l’ARTVA. 2. Localizzazione di precisione (con e senza sonda). 3. Scavo e disseppellimento (con e senza pala). Sopprimere uno solo degli elementi della dotazione per la ricerca allunga i tempi, secondo questa progressione: ARTVA, sonda e pala: ≈ 17 minuti ARTVA e pala ≈ 29 minuti ARTVA e sondA ≈ 55 minuti ARTVA ≈ 64 minuti

L’istogramma mette in maggior evidenza la diversa durata dei tempi del soccorso, tenendo presente, ripeto, che questi sono i tempi che vanno solo dall’inizio della fase di localizzazione al contatto con la vittima. Neppure nelle migliori condizioni, quali sono quelle di un’esercitazione con persone di discreta esperienza e non sotto shock per l’incidente, si riesce a restare entro i limiti della sopravvivenza alla prima fase di mortalità, quella per asfissia. Al record di 17’ bisogna, infatti, aggiungere il tempo necessario all’organizzazione del soccorso ed alla fase iniziale della ricerca, cioè _32

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Scavo Pala

Mani

alla cattura del segnale che ci piloterà alla localizzazione. Ci è difficile da accettare, ma dovrebbe essere uno stimolo per sollecitare tutti gli abituali compagni di escursione a muoversi sempre con la dotazione completa e a esercitarsi nella ricerca. La morale? Se tutti siamo dotati di ARTVA, pala e sonda saremo molto più veloci nel disseppellimento del travolto. Resta solo un dubbio … lo tireremo fuori vivo o morto? Di seguito potrete visionare alcune schede che descrivono dettagliatamente le caratteristiche dei mezzi da considerare ‘dotazione per il soccorso’, ed a queste rimando il lettore. Richiamo l’attenzione di chi mi ha seguito sul fatto che ogni sistema di ricerca e di soccorso entra in funzione dopo che è avvenuto l’incidente e che, per quanto sia veloce e funzionale, non può impedire che un certo numero di travolti da valanga sia estratto dalla neve già privo di vita. Per tempestivo che sia, il nostro intervento può salvare solo i sopravvissuti, ma deve rassegnarsi ad ammettere che vi è il rischio di estrarre dei cadaveri. Nonostante questo limite, ho sempre affermato che i soldi spesi per un ARTVA equivalgono ai soldi spesi per un’assicurazione sulla vita. Con una differenza: il beneficiario della ‘Assicurazione ARTVA’ sono io stesso, mentre l’Assicurazione Vita la riscuotono gli eredi. A causa di quest’affermazione qualcuno mi ha tacciato di egoista. Ho scritto queste righe perché sono ben convinto dell’importanza di una ricerca veloce ed efficace, ma sono ancor più convinto dell’importanza della prevenzione, i cui ingredienti fondamentali sono la preparazione, l’attenzione e la prudenza. Quest’ultima dovrebbe essere intesa come la capacità di dirigere la ragione in modo da discernere ciò che è giusto da ciò che è errato (definizione della prudenza intesa come una delle quattro virtù cardinali della teologia cattolica).

NEVE E LE VALANGHE, QUELLO CHE DEVI SAPERE È QUI Nel marzo del 1994 Renato Cresta e Luciana Mulatero, autore ed editore di ‘Neve e valanghe’, ricevevano dalle mani di Mario Rigoni Stern il cardo d’argento al Premio ITAS del Libro di Montagna. Il riconoscimento ad un importanten lavoro, nato dall’esperienza sul campo e dagli studi in fatto di nivologia dell’autore. Velocemente il manuale si è diffuso tra gli appassionati e gli addetti ai lavori, diventando un vero e proprio punto di riferimento in materia. L’ultima ristampa risale all’anno 2000, successivamente è andato esaurito. Nel frattempo è proseguita la collaborazione di Renato Cresta con la nostra casa editrice, con la cura mensile della rubrica di nivologia su Ski-alper. Questo però non è bastato a placare la ‘fame’ di informazioni in tema di neve e valanghe: le numerose richieste dei lettori, oltre alla voglia dello stesso Cresta di mettere mano alla sua prima opera, ci hanno fatti propendere per una nuova pubblicazione piuttosto che ad un’altra ristampa. Un lungo viaggio nel mondo della neve, fatto di tabelle, disegni, immagini e scritto con il linguaggio di chi da tutta una vita è abituato ad insegnare e a spiegare questa materia. Dalla terminologia, all’identificazione dei fruitori della montagna, alla climatologia dell’ambiente montano italiano. Passando per la conoscenza approfondita della neve, la sua formazione, le trasformazioni e il comportamento, per la lettura dell’ambiente circostante e per la corretta pianificazione delle uscite in montagna. Fino ai comportamenti da tenere in caso di valanga.Ecco, per sommi capi, il nuovo ‘Neve’, il compendio di nivologia più completo e aggiornato a livello internazionale. Una volta tanto possiamo vantare un primato in Italia, senza dover sempre cercare all’estero opere curate e approfondite. NEVE di Renato Cresta 350 pagine, 35 euro disponibile dall’1 dicembre 2013 Info: ordini@mulatero.it


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Test estremo. In diagonale. 17 alpinisti di altissimo livello provenienti da tutto il mondo hanno testato la nuova collezione Eiger Extreme sulla nord dell’Eiger, una parete che non ammette compromessi in termini di attrezzatura. Con il loro test hanno segnato un ulteriore passo in avanti per Mammut, l’azienda svizzera specialista nell’ alpinismo. Pretendi anche tu la migliore qualità con massima funzionalità e peso ridotto: www.mammut.ch +++ www.socrep.it

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TOP DI GAMMA, UNA SCELTA CORRETTA? Come per tante altre attrezzature, è inutile acquistare l’apparecchio più costoso e sofisticato se poi non siamo in grado di sfruttare tutte le sue potenzialità. Infatti le aziende hanno messo in commercio diversi modelli proprio per soddisfare i vari livelli di utilizzo e di necessità.


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35 #SICUREZZA

MEZZI E SISTEMI DI RICERCA

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Scelta, manutenzione e consigli pratici su come utilizzare il vostro ARTVA di Renato Cresta

START

on siamo ancora convinti della necessità di dotarci di ARTVA quando pratichiamo attività di fuori pista? Diamo allora un’occhiata a quanto prevede la Legge 363/2003 - ‘Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo’ che, al § 2 dell’Art. 17, recita: Sci fuori pista e sci-alpinismo: I soggetti che praticano lo sci-alpinismo devono munirsi, laddove, per le condizioni climatiche e della neve, sussistano evidenti rischi di valanghe, di appositi sistemi elettronici per garantire un idoneo intervento di soccorso. Questa legge può essere definita ‘legge quadro’, poiché inquadra i principi che devono essere sviluppati nel dettaglio dalle Leggi Regionali, ma ogni Regione ha interpretato questa norma secondo criteri non uniformi. Informatevi bene perché, mentre alcune Regioni lasciano un certo spazio interpretativo all’espressione condizioni climatiche e della neve e agli evidenti rischi di valanghe, altre Regioni, come il Piemonte, la interpretano in modo più rigido. La Legge di questa Regione, infatti, al § 2 dell’art. 30 - Sci fuori Pista - dice: I soggetti che praticano lo sci alpinismo e il freeride sono tenuti a munirsi di appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca, pala e sonda da neve per garantire un idoneo e tempestivo intervento di soccorso. Chi non ottempera, rischia una sanzione amministrativa fino a 250,00 € (quasi quanto il costo un kit ARTVA, pala e sonda). Teniamo presente che, in caso d’incidente, la mancanza anche di

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un solo elemento della dotazione completa può essere un elemento aggravante della nostra posizione di fronte alla legge: il PM oppure un avvocato della parte lesa ci potrebbero accusare del ritardo nel soccorso dovuto alla mancanza di ARTVA o sonda o pala, ritardo che, affermeranno, può aver rallentato le operazioni di soccorso e che, di conseguenza, è stato la causa della morte della persona travolta. Parlando di sci fuori pista, free ride e scialpinismo, la legge non cita espressamente la pratica dell’escursionismo con racchette da neve, tuttavia ritengo che il vincolo della legge si estenda a tutti coloro che praticano attività su terreno innevato, indipendentemente da cosa calzano o non calzano ai piedi, perché l’origine dell’incidente non è dovuta all’attrezzo, ma all’ambiente frequentato.

E SE INVECE DI CAMBIARE GLI SCI ACQUISTASSIMO UN ARTVA?

Ormai convinti della necessità di dotarci del necessario, restiamo perplessi di fronte all’offerta di acquisto: se ci sembra facile vagliare le particolarità di sonda e pala, ci risulta più difficile scegliere l’ARTVA e, anche in considerazione del prezzo, la decisione non è facile. Io suggerisco di non considerare il peso o il costo come elementi discriminanti: il più leggero non è per forza il più funzionale; egualmente, il più costoso (o il più economico) non è necessariamente il più indicato per la nostra attività. Vediamo di crearci una piccola ‘guida all’acquisto dell’ARTVA’.


#sicurezza La prima scelta è alternativa: analogico o digitale? L’analogico funziona benissimo e, come diceva Henry Ford S.r, quello che non c’è non si guasta. Chi ha inventato l’apparecchio digitale, però, non era uno sciocco: un segnale visivo (cambio di colore di un led - modifica di direzione e lunghezza di una freccia su un diplay) è interpretabile molto più facilmente della variazione di volume di un segnale acustico. Tuttavia, se funziona bene, non buttate via il vostro analogico: il segnale emesso dal vostro ARTVA sarà percepito da ogni altro apparecchio, anche dai digitali. Voi riceverete il segnale emesso dall’ARTVA del travolto, analogico o digitale che sia, a distanza maggiore rispetto ai digitali; se sapete usare bene il vostro apparecchio non sarete penalizzati dalla più difficile interpretazione del segnale acustico. La seconda analisi deve prendere in considerazione le principali caratteristiche dell’apparecchiatura. Frequenza: la CISA (Commissione Internazionale Soccorso Alpino), sin dal 1984 ha stabilito che la frequenza deve essere di 457 kHz. È uno standard di produzione e le case produttrici vi si attengono. Portata: non illudiamoci, le portate indicate dai costruttori (mediamente 60 m in digitale - 100 m in analogico) sono portate teoriche, rilevate tra apparecchi dello stesso tipo. Nella realtà, la portata si riduce, anche di molto, in funzione della profondità di seppellimento, dell’orientamento delle antenne, dell’accoppiata apparecchio trasmittente - apparecchio ricevente, ecc. La portata reale può essere verificata solo con prove sul campo, ma è accettato che, per misura di sicurezza, la fascia di ricerca sia di 40 m (20 m a destra e 20 m a sinistra). Semplicità di passaggio dalla fase di emissione alla fase di ricezione, che dovrebbe essere confermata da una spia di prova del passaggio. Praticità d’impiego dei pulsanti e/o dei dispositivi di comando delle funzioni, anche indossando i guanti. Leggibilità e facilità di comprensione dei segnali che ci dovranno pilotare nella ricerca. Anche in cattive condizioni di visibilità, una spia luminosa si ‘legge’ meglio di un display, ma questo può fornire indicazioni più dettagliate e precise. _36

Ski-alper_buyer’s guide 2014

IL MIGLIORE? QUELLO CHE SAI USARE... Non esiste l’apparecchio perfetto. Ma quelli in commercio oggi sono tutti validi e precisi. La differenza in caso di incidente la farà solo e soltanto il nostro grado di preparazione, di conoscenza e di tempo dedicato all’addestramento. Cioè l’apparecchio migliore risulterà essere il nostro, perché lo conosciamo e lo sappiamo usare.

Alcuni soccorritori al lavoro durante un’esercitazione ©Sebastiano Salvetti

Accessori: comprendo sotto questa voce gli auricolari, che sono molto utili perché, escludendo tutti i disturbi esterni, permettono di concentrarci nella ricerca. È preferibile che il manualetto d’istruzioni (solitamente multilingue) comprenda anche l’italiano. Esistono poi altri elementi da valutare, come l’affidabilità della meccanica e dell’elettronica, la qualità del segnale, il numero e l’utilità delle funzioni, ecc. Sono fattori difficili da determinare per un profano, ma che possono far alzare il prezzo. A mio parere, tutti gli apparecchi compresi nella fascia media di prezzo si equivalgono, perciò suggerisco di controllare altre caratteristiche del modello. Vestibilità: semplicità e funzionalità del sistema di fissaggio sul corpo. Estraibilità: dell’apparecchio dalla custodia. L’apparecchio dovrà essere indossato almeno sotto la giacca a vento e, in

caso d’intervento di ricerca, deve poter essere estratto ed utilizzato senza dover compiere mosse di striptease. Lunghezza della fettuccia che vincola l’apparecchio al corpo durante la fase di ricerca. Nella fase finale della ricerca, l’apparecchio deve potersi allontanare dal corpo per tutta la lunghezza del braccio. Una fettuccia corta riduce l’ampiezza del campo di ricerca e obbliga a staccare l’apparecchio, con rischio di perderlo se, a nostra volta, siamo catturati da una nuova colata di neve. È utile, ma non vincolante, in quanto una fettuccia corta può sempre essere allungata. Possibilità di utilizzo dei comandi con le mani guantate, come già detto.

Predisposizione all’Uso Fatto il nostro acquisto, dobbiamo impratichirci delle sue funzioni, dobbiamo


NON SI TRATTA DI ‘AMULETI’ di Sandro Sterpini

L’autorevole opinione di Sandro Sterpini, per anni presidente del Servizio Valanghe Italiano del CAI

diventare bravi nella manipolazione del nostro nuovo (o vecchio) ARTVA come lo erano quei soldati che, a occhi bendati, sapevano smontare e rimontare un’arma, anche complessa come una mitragliatrice. I fattori che rendono difficile la ricerca sono numerosi, non possiamo aggiungere a questi la nostra incertezza e la nostra scarsa pratica nell’uso. Dobbiamo ricordarci, infine, di alcune misure comportamentali; tra queste è prioritaria l’abitudine di rinnovare con una certa frequenza le batterie di alimentazione; una dimenticanza può costare una vita, forse la nostra. La seconda è la precauzione di accendere l’apparecchio prima d’iniziare la gita e di spegnerlo dopo che la gita si è conclusa. Ma accendere l’ARTVA non basta; dobbiamo essere sicuri del suo funzionamento e di quello degli altri componenti del gruppo. Per farlo si applica una procedura standardizzata: 1. I l capo comitiva fa accendere tutti gli

Premetto che, personalmente, non sono d’accordo con le imposizioni, soprattutto se queste passano attraverso leggi spesso inadeguate tecnicamente e che vanno a limitare la sacrosanta libertà individuale di muoversi in montagna. Mi riferisco sostanzialmente alla Legge 363 del 2003 meglio conosciuta come ‘Legge sullo sci’, la quale all’art.17 comma 2 testualmente recita: ‘I soggetti che praticano lo sci-alpinismo devono munirsi, laddove, per le condizioni climatiche e della neve, sussistano evidenti rischi di valanghe, di appositi sistemi elettronici per garantire un idoneo intervento di soccorso’. Molto banalmente: laddove sussistano evidenti rischi di valanghe forse sarebbe meglio non andarci! Ma questo è un altro discorso, che meriterebbe ulteriori e più precisi approfondimenti. Certo è che un legislatore serio e competente non avrebbe mai dovuto scrivere una cosa del genere. Credo che sia invece molto importante che tutti i frequentatori dell’ambiente innevato, nessuno escluso (alpinisti, scialpinisti, ciaspolatori, tutti!) ogni qualvolta si muovano in ambiente innevato, siano sempre in possesso individualmente di ARTVA, sonda e pala, che sappiano usarli e che siano preparati ad intervenire in caso di incidente in valanga. Va sottolineato che le valanghe che coinvolgono persone sono fenomeni abbastanza rari. Ma quando si verificano, purtroppo il più delle volte si trasformano velocemente in tragedia. Le possibilità di essere salvato, per chi è rimasto sepolto, sono limitate e strettamente legate alla velocità e all’efficacia dell’intervento dei propri compagni. Pertanto essere in possesso di ARTVA, sonda e pala diventa fondamentale.

In Italia si verificano mediamente circa 70/90 incidenti in valanga per stagione, che provocano 18/20 vittime all’anno. Ad oggi la stagione peggiore è stata quella 2009/2010 con 120 incidenti e 45 morti

L’intervento del Soccorso organizzato CNSAS è quasi sempre possibile. Ma per motivi che spaziano dalle condizioni meteo avverse fino alle difficoltà a raggiungere il luogo a piedi, con gli sci o altri mezzi, questi potrebbero non consentire un intervento rapido. Ricordo che per essere efficace e dare alla persona sepolta buone chance di sopravvivenza, l’intervento deve iniziare e ‘finire’ in un lasso di tempo compreso tra i 15 e i 20 minuti dal momento di arresto della valanga (tempo max per riuscire a raggiungere e/o liberare le vie aeree del sepolto). Poi sarà necessario altro tempo dedicato allo scavo e alla estrazione. I casi in cui sono state ritrovate in vita persone dopo ore o giorni rappresentano le eccezioni, e non la norma. Ricordiamoci che ARTVA, sonda e pala non sono amuleti che proteggono dalle valanghe. Sono solo dispositivi di protezione individuale che bisogna conoscere ed imparare ad usare correttamente. Per iniziare a capire bene cosa fare, come usarli correttamente, il mio personale consiglio è di partecipare a specifici corsi che, in ogni stagione invernale, vengono periodicamente organizzati dal CAI - SVI o dalle Guide Alpine o in alcuni casi dalle stesse aziende produttrici. In Italia esistono diversi luoghi nei quali, durante la stagione invernale, è possibile addestrarsi alla ricerca con l’ARTVA e la sonda. Sono i cosiddetti ‘campi ARTVA’, per lo più gratuiti. Per motivi di spazio ne cito solo uno di proprietà dello SVI-CAI, gestito in collaborazione con il Centro Valanghe di Arabba ed il comprensorio sciistico Tre Valli a Col Margherita - Passo S. Pellegrino/Falcade. Ma ancora prima che gli ARTVA, bisognerebbe affrontare la fase ‘prevenzione’, che passa obbligatoriamente per la conoscenza della neve e dei fenomeni nivo-meteorologici: la preparazione della gita, la conduzione della stessa e il comportamento individuale e del gruppo. A questi argomenti importantissimi, determinanti e complessi va dedicato altro spazio, ed è ciò che Ski-alper continuerà a fare con rubriche mensili.

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COME INDOSSARLO IN MODO CORRETTO

Non farlo a caso. - Regola le lunghezze in modo che alla fine l’artva non appoggi sulle costole. Precauzione ovvia in caso di caduta. - Indossalo sotto almeno un capo di abbigliamento, ma non sotto troppi strati che lo rendano difficilmente accessibile in caso di bisogno. - Nello zaino non va bene. Se finisce male troveranno ed estrarranno lo zaino mentre tu, sotto la neve a pochi metri, sentirai tutto ma non potrai farci niente.

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#sicurezza ARTVA nella funzione ricezione su un valore basso, 1 o 2 a seconda del numero di intervalli di regolazione (solitamente da 5 a 10). 2. Fa disporre tutti membri del gruppo in fila o in riga, distanziati di un paio di metri e con l’ARTVA in posizione verticale. 3. Tenendo verticale il proprio ARTVA, in funzione trasmissione, sfila lentamente davanti ad ogni compagno di gita e verifica se tutti gli ARTVA ricevono il suo segnale. 4. Completata la verifica, fa commutare tutti gli ARTVA in funzione trasmissione e sfila nuovamente davanti al gruppo, con il suo ARTVA commutato in funzione ricezione, verificando la percezione di ogni segnale. In questo modo si è verificato che ogni apparecchio funziona correttamente in entrambe le funzioni. 5. R iporta infine il proprio ARTVA in trasmissione.

Attenzione

Non invertire le fasi della verifica: potrebbe sempre accadere che qualcuno si dimentichi di riportare in trasmissione il proprio ARTVA. Trovate modo di disporre gli altri apparati elettronici (cellulare, GPS, radio ricetrasmittenti) il più lontano possibile dall’ARTVA, con il quale potrebbero interferire, specialmente nella funzione di ricerca. Suggerisco di compiere queste verifiche prima di lasciare il punto di ritrovo, dove sarà più facile provvedere a sostituire batterie esaurite o a fornire un ARTVA al solito sprovveduto che l’ha dimenticato a casa.

Manutenzione

È sufficiente un contatto ossidato per rendere inservibile il nostro ARTVA. La manutenzione non costa niente, ma mantiene efficace un’apparecchiatura di prezzo elevato. Togliamo le batterie quando l’apparecchio non è utilizzato ma, per non dimenticarle, lasciamole nella custodia o fissiamole all’apparecchio con nastro adesivo. Oltre all’umidità dell’ambiente esterno, il vapore emesso dal nostro corpo può penetrare nell’apparecchio; quando questo viene esposto al freddo, il vapore condensa e si trasforma in acqua che bagna i contatti elettrici delle parti che non sono a tenuta. Appena possibile, togliamo le batterie ed asciughiamo i contatti e le parti interne accessibili. Maneggiamolo con cura: urti e cadute sono solitamente assorbite

dall’involucro esterno, ma possono compromettere l’integrità delle delicate componenti interne. Prima dell’inizio della stagione invernale verifichiamo il buon funzionamento dell’apparecchiatura; se qualcosa non va, abbiamo il tempo per inviarlo alla casa per un controllo. Se tutto va bene, riprendiamo confidenza con il suo funzionamento; potrebbero essersi ossidati i nostri ‘contatti cerebrali’.

Accidenti, l`ho dimenticato!

Non ho trovato in nessun manuale istruzioni o suggerimenti in merito al comportamento che deve tenere il capo comitiva quando qualcuno del gruppo si presenta privo di ARTVA. È uno di quei casi in cui devi decidere da solo. Ricordati che se ammetti nel gruppo un escursionista privo di ARTVA, assumi su di te la responsabilità della violazione di una norma di legge e, comunque, commetti un’imprudenza. Mi è successo una sola volta e non ho avuto esitazioni: l’ho escluso dal gruppo. Non ho voluto assumermi la responsabilità della sua imprevidenza o, forse, della sua tirchieria. Da quella volta, però, ho preso l’abitudine di mettere in automobile un paio di ARTVA e un pacchetto di batterie di scorta e di provare gli apparecchi nel punto di ritrovo invece che nel punto di partenza dell’escursione (es.: il parcheggio delle auto, la stazione di partenza della funivia, invece della stazione di arrivo, ecc.). Non mi è più capitato di dover affrontare questo problema, ma avevo a disposizione i mezzi e il tempo per rimediare.

Concludiamo

I test e le presentazioni di Ski-alper hanno lo scopo di illustrare le caratteristiche dei materiali per permettere una scelta mirata alle nostre esigenze. Quando accettiamo l’idea che dobbiamo portare al seguito ARTVA, sonda e pala, dobbiamo affrontare il problema di come riporli nel sacco da montagna. Per favorire la rapidità d’impiego, dovrebbero essere in posizione ben accessibile, ma questo potrebbe rendere complicato l’accesso al resto del contenuto sicché, quasi sempre, li ficchiamo in fondo al sacco, dove non daranno fastidio. Alcune case forniscono il kit completo (ARTVA, sonda e pala + sacco predisposto); il sacco con tasca dedicata è effettivamente molto pratico: il materiale non disturba e, quando occorre, è subito disponibile. Ho provato ad utilizzare un paio di modelli di questi sacchi ed ho dovuto scartarli, non per imperfezioni loro, ma per difetto mio: i sacchi, di taglia unica, erano adatti a persone di statura maggiore della mia (sono di taglia piccola) e non riuscivo a spalleggiarli bene. Ho manovrato su spallacci, bretelle e tiranti, ma mi scivolavano via dalle spalle oppure mi comprimevano il torace. Infine ho rinunciato. Questo non vuol dire che debbano essere rifiutati, ma che prima dell’acquisto dovete provarli bene, riempiti con le cose che vi portate al seguito e non con un poco di carta accartocciata, che fa solo volume, ma non permette di valutare la comodità di trasporto. A mio parere il comfort di una gita si basa per il 70% sulla calzatura e per il 25% sulla comodità di spalleggio del sacco. Se non sono comodi, il piacere della gita diventa un tormento. buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#sicurezza 1

UN LAVORO PER SPECIALISTI

di Sandro Sterpini

Gli ARTVA vengono costantemente testati da specialisti delle aziende e del soccorso. Vanno tutti bene, si tratta di individuare quello più facile e immediato da utilizzare in situazioni di emergenza. Motivo per cui in questa sezione ci siamo limitati a riportare le schede tecniche fornite dalle aziende Testare ARTVA è un’attività continuativa per i tecnici del soccorso: si svolge naturalmente con ogni addestramento. Una comparazione scientifica che evidenzi le sottili differenze tra i diversi ARTVA risulterebbe però un’esercitazione quasi solo teorica per grandi esperti, che si addentrerebbe in meandri impraticabili da utenti non specializzati. La trattazione di queste differenze richiederebbe almeno un libro, e farebbe perdere di vista il nocciolo del problema: l’abitudine all’utilizzo rapido ed efficiente del proprio ARTVA. Nella pratica bisogna chiarire che tutti gli ARTVA attualmente disponibili funzionano bene e soddisfano anche le capacità del praticante evoluto e molto assiduo delle prove ARTVA. Oggi tutti i dispositivi sul mercato sono perfettamente funzionali all’utilizzo per cui sono progettati, e rispettano sempre quanto dichiarato nella scheda tecnica. La tolleranza nel dato della portata massima, a ragione confrontato ma a torto sopravvalutato, si limita a pochissimi metri nel peggiore dei casi. Inoltre non è mai un dato costante per marca o modello, ma è variabile anche all’interno di uno stesso lotto di produzione. Si tratta di variazioni ininfluenti così come il decadimento dello stesso valore negli anni, che per i modelli attuali si limita entro la stessa soglia di pochi metri. Quindi si tratta ‘solo’ di assimilare il sistema operativo e la logica degli indicatori grafici e di quelli sonori del proprio ARTVA, e poi l’apparecchio fa il proprio dovere quanto tutti gli altri. Una particolarità specifica riguarda i Tracker attualmente in commercio, che offrono una portata massima inferiore rispetto agli altri. Dato che non fa certo piacere al tecnico del soccorso, cui capita di intervenire anche nelle grandi valanghe, che invece sono un’eventualità rarissima per l’alpinista. D’altra parte una buona portata massima in ricezione può aiutare chiunque ad organizzarsi dall’esterno della valanga nei momenti di confusione, se non di panico, che di norma seguono immediatamente un evento con sepolti. I Tracker però offrono una maggior chiarezza e visibilità del display con le indicazioni colorate e luminose, che aiutano in condizioni di luce diffusa e nel maltempo.

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ARVA EVO3+

ARVA NEO

L’apparecchio di ricerca digitale Evo3+ di Arva si avvale di 3 antenne e display digitale uniti ad uso intuitivo e semplicità. Viene migliorato nella ricerca in caso di sepolture multiple con l’integrazione della funzione di ‘marcatura’. Inoltre, grazie al sistema Clip and Safe, il dispositivo sarà sempre acceso quando viene indossato.

Apparecchio digitale a tre antenne di ricezione semplice ed intuitivo, adatto però non solo a principianti ma anche ad utenti più evoluti grazie ai suoi requisiti e prestazioni in termini di velocità di utilizzo, potenza di portata massima e larghezza della fascia di ricerca. Sempre presente la funzione di ritorno automatico in modalità trasmissione in caso di valanga secondaria.

Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batteria AA Alkaline (4) Durata batterie: 250 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 40 m Larghezza fascia di ricerca: 40 m Peso: 220 g Variazione temperatura: nd. Garanzia: 5 anni Prezzo: 219,00 euro en.arva-equipment.com

Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: nd. Durata batterie: 40 ore (ricerca) 250 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 70 m Larghezza fascia di ricerca: 60 m Peso: 230 g Variazione temperatura: nd. Garanzia: 5 anni Prezzo: 269,00 euro en.arva-equipment.com

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ARVA PRO-W Pro-W è un prodotto per un utenza evoluta e/o professionale, più impegnativo da usare per chi è alle prime armi. Si tratta di un potente strumento di ricerca le cui caratteristiche salienti sono: modalità sia analogica che digitale, doppia frequenza, ritorno automatico in modalità trasmissione in caso di valanga secondaria, ottima ricerca in caso di sepolture multiple tramite ‘marcatura’ e modalità standby per non disturbare e creare confusione durante la ricerca. Nella modalità standby l’apparecchio ritorna comunque in modalità trasmissione nel caso di valanga secondaria. Pro-W consente inoltre di selezionare/deselezionare un singolo sepolto con precisione, permettendo di scegliere quale di essi soccorrere prima in base allo scenario di ricerca. Possibilità infine di aggiornamento Software. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batteria AA Alkaline (4) Durata batterie: 40 ore (ricerca) 250 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 70 m Larghezza fascia di ricerca: 50 m Peso: 260 g Variazione temperatura: n.d. Garanzia: 5 anni Prezzo: 340,00 euro en.arva-equipment.com

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BACKCOUNTRY ACCESS TRACKER 3 Processore molto rapido, semplice interfaccia, visualizzazione digitale in tempo reale della direzione e della distanza. Peso ancor più ridotto rispetto al Tracker 2. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batterie AAA alkaline (3) Durata batterie: n.d. Antenne: 3 Portata massima: 40 m Larghezza fascia di ricerca: nd. Peso: 153 g (senza batterie e cinghietti) Variazione temperatura: nd. Garanzia: 5 anni Prezzo: 329,95 euro www.backcountryaccess.com

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BACKCOUNTRY ACCESS TRACKER 2 Il Tracker 2 sottrae peso e dimensioni al DTS Tracker e al contempo aggiunge visualizzazione in tempo reale e una terza antenna. La visualizzazione in tempo reale permette di restringere la zona di ricerca e guadagnare tempo prezioso nella ricerca, mentre la terza antenna aumenta precisione e potenza del segnale. Include spie direzionali per il seppellimento multiplo e la funzione Modalità Speciale. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batterie AAA/LRO3 alkaline (3) Durata batterie: 50 ore (modalità ricerca) 250 ore (modalità trasmissione) Antenne: 3 Portata massima 50 m Larghezza fascia di ricerca: nd. Peso: 193 g (con batterie e imbragatura) Variazione temperatura: −10°/+40° (trasmissione) −20°/+40° (ricerca) Garanzia: 5 anni Prezzo: 279,95 euro www.backcountryaccess.com

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BACKCOUNTRY ACCESS TRACKER DTS Veloce e facile da usare, molto intuitivo. Il display digitale mostra sia la distanza che la direzione del sepolto e, in aggiunta alla modalità ricerca singola/ standard, il Tracker DTS include una speciale modalità che fornisce distanza e direzione di tutti i sepolti in caso di più sciatori coinvolti. Le dimensioni ampie sia del corpo che dei pulsanti ne facilitano l’uso anche con i guanti. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batterie AAA alkaline (3) Durata batterie: 50 ore (modalità ricerca) 250 ore (modalità trasmissione) Antenne: 2 Portata massima: 50 m Larghezza fascia di ricerca: nd. Peso: 385 g (con batterie e cinghietti) Variazione temperatura: −10°/+40° (trasmissione) −20/+40 (ricerca) Garanzia: 5 anni Prezzo: 189,95 euro www.backcountryacces.com


ARVA 3 PRO-W

ARVA 2 NEO BACKCOUNTRY 6 ACCESS TRACKER DTS

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ARVA EVO3+

LA TRAPPOLA EURISTICA

BACKCOUNTRY ACCESS TRACKER 2

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Sì, come in ogni altro campo, anche tra gli ARTVA esiste un modello migliore di altri. Valutazione cui può giungere solo un esperto specializzato. Però esiste una regola: non si dice quale sia il migliore per evitare la trappola euristica per la quale ‘compro quello migliore, che mi caverà d’impaccio più facilmente’. La prima conseguenza di questo atteggiamento è la rinuncia a conoscere bene l’apparecchio e ad esercitarsi nel suo uso. ‘L’ARTVA migliore è quello che sai usare’ (il tuo!) non è un gioco di parole. Si sono dati casi di possessori di apparecchi bellissimi che non hanno trovato niente, mentre altri peggiori trovavano tutti i sepolti.

BACKCOUNTRY 5 ACCESS TRACKER 3

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#sicurezza

MAMMUT 8 PULSE

ORTOVOX 11 ZOOM+

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MAMMUT ELEMENT

ORTOVOX 9 3+

12 PIEPS

VECTOR

PIEPS 13 DSP SPORT

14 PIEPS

FREERIDE

10 PIEPS

DSP PRO

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15 ORTOVOX

S1+


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MAMMUT ELEMENT BARRYVOX Apparecchio digitale a 3 antenne con funzione di ricerca rapida e semplice con pulsante unico e display di facile lettura. Grazie all’analisi e separazione del segnale, all’informazione su distanza, direzione e numero di sepolti ed alla funzione ‘marcatura’ viene semplificata la ricerca in caso di sepolture multiple. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batterie AAA alkaline (3) Durata batterie: 250 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 60 m Larghezza fascia di ricerca: 50 m Peso: 210 g (batterie incluse) Variazione temperatura: n.d. Garanzia: n.d. Prezzo: 290,00 euro www.mammut.ch

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MAMMUT PULSE Pulse Barryvox combina un sistema digitale e analogico a 3 antenne. Facile e rapido da utilizzare con display a 360° completamente grafico che permette un buon risparmio di tempo in caso di più persone sepolte. Possibilità anche di ricerca analogica tramite segnale acustico. Pulse Barryvox fornisce una panoramica con tutti i dati necessari: distanza, direzione e numero di sepolti oltre alla possibilità di marcare i soggetti già trovati. È stato inserito anche un sensore di movimento 3D per analizzare e trasmettere i dati vitali. Funzionamento a due pulsanti, facile da usare anche con i guanti. Oltre a queste caratteristiche si aggiunge un’alta resistenza agli urti. Prodotto 100% made in Svizzera. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batterie AAA alkaline o batterie al litio Durata batterie: 250 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 50 m (digitale) 80 m (analogico) Larghezza fascia di ricerca: 50 m Peso: 210 g (batterie incluse) Variazione temperatura: n.d. Garanzia: n.d. Prezzo: 380,00 euro www.mammut.ch

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ORTOVOX 3+ 3+ è un apparecchio digitale a 3 antenne con diverse funzioni innovative che possono agevolare la ricerca delle vittime sepolte. Da segnalare è il sistema Smart Antenna, brevettato da Ortovox, che analizza la posizione delle antenne e seleziona automaticamente la migliore antenna di trasmissione. Questo grazie ad un riconoscimento intelligente del segnale. La ‘marcatura indica posizione e numero dei travolti, commutazione in trasmissione automatica in caso di valanga secondaria e segnale acustico aggiuntivo. 3+ è inoltre dotato di display ad illuminazione per la ricerca notturna. Da ricordare la possibilità di aggiornamento del Software. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batteria AA Alkaline (1) Durata batterie: 250 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 40 m Larghezza fascia di ricerca: 40 m Peso: 200 g Variazione temperatura: n.d. Garanzia: 5 anni con registrazione Prezzo: 299,00 euro www.ortovox.com

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PIEPS DSP PRO Il DSP PRO è il successore del Pieps DSP, il primo strumento di ricerca al mondo a 3 antenne. Facilità di utilizzo e tecnologia DSP (Digital Signal Processing), ossia elaborazione dei segnali tramite un processore di segnali digitale, offrono un ottimo strumento di ricerca. C’é inoltre il supporto iProbe, consistente nella sonda elettronica Pieps iProbe One con funzione di disattivazione automatica e un rilevatore acustico e ottico. In pratica iProbe disattiva i segnali più forti di tutti gli apparecchi di ricerca in modo da eliminare la sovrapposizione dei segnali in caso di più persone sepolte. Il segnale più forte viene invece automaticamente mostrato sul display dell’apparecchio ricevente. Il Pieps DSP può essere testato e aggiornato con il Pieps Software tramite collegamento a PC. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batterie AAA alkaline (3) Durata batterie: min. 400 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 60 m Larghezza fascia di ricerca: 60 m Peso: 198 g (con batterie) Variazione temperatura: −20°/+45° Garanzia: 2 anni (estensione fino a 5 anni) Prezzo: 350,00 euro www.pieps.com

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ORTOVOX ZOOM+ ZOOM+ è caratterizzato da semplicità sia di utilizzo che di design, i comandi sono ridotti a due tasti e i dati vengono esposti su display a LED. ZOOM+ è inoltre dotato di teconologia Smart-Antenna, brevettata da Ortovox, che permette maggiore velocità nell’individuazione dei sepolti; l’apparecchio seleziona automaticamente la migliore antenna trasmittente. La ricerca è supportata anche da segnalazione acustica; è stato inoltre inserito un riflettore Recco che permette ai soccorritori professionisti maggior velocità di ricerca. Va ricordato che tutti i dispositivi Ortovox sono provvisti di commutazione automatica in modalità trasmissione in caso di valanga secondaria. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batteria AA (1) Durata batterie: 250 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 40 m Larghezza fascia di ricerca: 40 m Peso: 200 g Variazione temperatura: n.d. Garanzia: 5 anni con registrazione Prezzo: 199,00 euro www.ortovox.com

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PIEPS VECTOR Sistema completamente digitale con ben 4 antenne, sostegno GPS per la ricerca primaria e coordinate GPS per il salvataggio. Possibilità di scaricare tracce GPS su PC tramite presa USB 2.0 che viene utilizzata anche per la ricarica; Pieps Vector utilizza infatti batterie ricaricabili Li-Ion. Attenzione: richiamo in corso con ritiro dal mercato. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: Li-Ion Battery + adattatore per batterie alcaline Durata batterie: nd. Antenne: 4 con supporto GPS (Ultra Low Power con −160 dB) Portata massima: 70 m Larghezza fascia di ricerca: n.d. Peso: 200 g Variazione temperatura: −20°/+45° Garanzia: nd. Prezzo: 500,00 euro www.pieps.com

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PIEPS DSP SPORT Il DSP SPORT è la versione più semplificata del DSP PRO e più indicata al freeride proprio per la sua ancor maggiore facilità d’uso. Come il DSP PRO c’è la possibilità di aggiornamento tramite il PIEPS Software tramite collegamento a PC. Possibile anche per questo strumento il supporto iPROBE. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batterie AAA alkaline (3) Durata batterie: min. 200 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 50 m Larghezza fascia di ricerca: 50 m Peso: 198 g (con batterie) Variazione temperatura: −20°/+45° Garanzia: 2 anni (estensione fino a 5 anni) Prezzo: 250,00 euro www.pieps.com

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PIEPS FREERIDE Apparecchio di ricerca digitale ad 1 antenna, semplice da utilizzare e dalle dimensioni di un telefono cellulare. Indubbiamente uno degli apparecchi più leggeri e poco ingombranti a scapito però delle prestazioni. Può però essere supportato dalla funzione iPROBE, ossia la sonda intelligente iPROBE, che offre un buon sistema di ricerca nel caso di seppellimenti multipli. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batteria AAA alkaline (1) Durata batterie: min. 200 ore (trasmissione) Antenne: 1 Portata massima: 40 m Larghezza fascia di ricerca: 30 m Peso: 110 g (con batteria) Variazione temperatura: −20°/+45° Garanzia: n.d. Prezzo: 100,00 euro www.pieps.com

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ORTOVOX S1+ Punto di riferimento di Ortovox, S1+ coniuga massima tecnologia e facilità di utilizzo. Unisce indicatore a display in tempo reale a 360° alla TecnologiaSmart-Antenna. Ad ogni accensione l’apparecchio esegue un autotest predefinito per verificare eventuali problemi ed anche successivamente, nella modalità trasmissione, S1+ è costantemente monitorato, inviando segnalazioni in caso di guasti. Nell’autotest vengono testati: frequenza di trasmissione, durata dell’impulso e periodo di trasmissione. Nel caso di valanga secondaria S1+ passa automaticamente alla modalità trasmissione ed è inoltre dotato di un riflettore Recco. Da segnalare anche le numerose funzioni di configurazione presenti, lo schermo retroilluminato e la segnalazione acustica di supporto. Possibilità inoltre di aggiornamento Software. Scheda tecnica (dati dichiarati) Alimentazione: batteria AA Alkaline (2) Durata batterie: 250 ore (trasmissione) Antenne: 3 Portata massima: 40 m Larghezza fascia di ricerca: 40 m Peso: 230 g (incluse batterie) Variazione temperatura: n.d. Garanzia: 5 anni con registrazione Prezzo: 399,00 euro www.ortovox.com

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44 #SICUREZZA

.01 MEZZI E SISTEMI DI RICERCA

PALE & SONDE PALE E SONDE , CON S IGL I PER L A SCELTA Alcuni importanti aspetti da tenere in considerazione nella scelta del proprio equipaggiamento, sia per lo ski touring che per le competizioni di Sandro Sterpini START

ggi tutte le aziende ne producono tanti modelli in diversi materiali. Per l’utilizzo di sonde e pale destinate all’autosoccorso, i consigli di base sono i seguenti: innanzitutto la sonda deve essere del tipo a frusta, cioè a rapida apertura e montaggio e deve avere un diametro minimo di 10 mm; quelle di diametro inferiore risultano troppo delicate e flessibili con nevi dure e a blocchi. La lunghezza della sonda deve essere di almeno 230/240 cm e deve essere dotata di un buon sistema di bloccaggio del cavetto. Verificarne il forte tensionamento. In caso contrario, se si aprisse sotto la neve non sarebbe più possibile estrarla per continuare la ricerca. Da alcuni anni è disponibile in commercio la sonda ‘intelligente’ Pieps iProbe, dotata di un ricevitore Artva che consente di agganciare anche il segnale di un Artva in trasmissione ad una distanza di circa 1,5/2,0 mt. a seconda del livello di profondità. Il sistema è efficiente e può risultare di grande aiuto durante la fase di localizzazione finale.

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Parlando di pala, invece, il modello ideale dovrebbe avere la benna in materiale metallico e abbastanza grande per spostare più neve possibile: prima e più velocemente si scava, prima si trova il sepolto. Se il manico è telescopico diventa più funzionale per scavare e l’impugnatura a ‘D’ o a ‘T’ consente un’ergonomia ed una maneggevolezza maggiori. _44

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L’utilizzo a ‘zappa’ serve a ben poco; anzi, spesso provoca la rottura dell’attrezzo: ricordiamoci che la neve in zona di accumulo di una valanga raggiunge molto spesso una densità (peso) di 300/500 kg per metro cubo, e quindi può essere molto dura e pesante da rimuovere. …E I MATERIALI DA GARA? Questi dispositivi, nelle versioni destinate alle gare di skialp, meritano un discorso a parte. I regolamenti delle gare prevedono quasi sempre l’obbligo di essere in possesso di Artva, sonda e pala, pertanto e per ovvi motivi gli atleti che sono alla ricerca costante di attrezzatura sempre più leggera e che ingombri il meno possibile, hanno indotto le aziende a produrre attrezzature e dispositivi che rispondono a tali esigenze. Infatti ci troviamo davanti ad apparecchi Artva specifici per gara, leggeri e poco ingombrati, pale con manico corto, benna piccola e piatta, in materiale plastico o in carbonio e sonde leggerissime, sottili e corte. In caso di incidente vero durante l’allenamento o la gita, gli attrezzi con queste caratteristiche si riveleranno molto poco funzionali. Il suggerimento per gli atleti è di avere una doppia dotazione: quella per le competizioni e quella per l’attività personale. Le gare, anche quelle fuori pista, sono assistite e sorvegliate da personale del CNSAS pronto ad intervenire in caso di necessità. La stessa cosa non avviene durante le uscite di allenamento.


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UlTImATE

KIlIAN JORNET


46 #MOUNTAIN SPORT

.02 Mountain Sport

MOUNTAIN SPORT sci e scarpon i R ace e Perfor mance

STATS&NUMBERS Sessioni di test: 2 LocalitĂ : Cervinia, Stubai Testatori: Robert Antonioli, Carlo Battel, Martin Riz coordinamento: Guido Valota supporto: Matteo Tagliabue fotografo: Alo Belluscio


PER COSA SONO ADATTI? Nelle schede di sci e scarponi Race e Performance troverete una torta grafica: indica la predisposizione che abbiamo individuato per ogni prodotto all’utilizzo in queste tre specifiche situazioni che fanno parte dell’universo ‘Mountain Sport’. RACE - Gare, gare, gare. Su pista e fuori, sprint e Grande Course. Tolgono il grasso dal prosciutto. In montagna è sempre confronto. FAST&LIGHT - Gare, ma anche no. Piste, fuori, montagne a raffica, zainetto minimal o anche solo marsupio, veloci e leggeri, con un occhio alla prestazione. GRANDI DISLIVELLI - Gare? Ma sì, una Sellaronda e un Mountain Attack nella vita, e un paio di notturne anche se a fondo classifica. Ma poi via subito in montagna a macinare vette, ripellando anche dopo 2.500 metri. Una bella crestina finale e un po’ di ripido non guastano.


MEGLIO UNA GIOVENTÙ BRUCIATA CHE UNA SOLETTA BRUCIATA Si dice in gergo che la soletta è ‘bruciata’ quando nelle ultime fasi di produzione si altera superficialmente il fondo con mole sintetiche a basso costo, affilate e pulite meno frequentemente, a velocità troppo alte e con pressione sbagliata. Allora le mole ‘strappano’ e non ‘tagliano’. E’ il peggiore incubo dei fondisti. Un buon skiman lo capisce già da lontano, e poi senza più dubbi alla vista da vicino, all’ingrandimento, al tatto, al ferro e alla spatola. La soletta allora è dura, lenta, raccoglie più sporcizia, la sciolina aderisce meno tenacemente. Il rischio di bruciare la soletta esiste anche in laboratorio. Affidatevi a professionisti riconosciuti. Generalmente si può riportare in superficie la parte ancora tenera con pochi passaggi di mola…se ben fatti. La soletta strappata è un’alterazione correggibile, che oggi uno skialper race non può più ignorare. Anche nel touring? Certo! Nel touring la soletta in ordine significa maggior scorrimento, e soprattutto comportamento più regolare in ogni manovra. In certi rientri sui piattoni, o in neve lenta, il fondo a posto fa la differenza tra arrivare giù ‘gratis’ in pochi minuti… o al contrario remare per mezz’ora!

SPORT


MOUNTAIN

49 #MOUNTAIN SPORT

LAVORO, LAVORO E ANCORA LAVORO «Durante i test non abbiamo nemmeno trovato il tempo per fermarci in rifugio a prendere un caffè! Testare è divertente, ma se lo si fa seriamente è un lavoro davvero duro». Parola di Martin Riz.

invasione! Qualche volta sorge il dubbio che lo scialpinismo sia una cosa che si fa in tutina tirandosi il collo dall’inizio alla fine. Forse però non sono così tanti come sembrano. Forse tutti gli altri sono ancora maggioritari; anzi è senza dubbio così, i dati di vendita dell’attrezzo lo dimostrano ampiamente. Il fatto è che questi delle tutine sono sempre in giro. Non si accontentano dell’uscita domenicale; il week-end lo fanno partire possibilmente dal venerdì pomeriggio-sera terminandolo il lunedì mattina presto, e almeno un’infrasettimanale di richiamo è d’obbligo. Facendo i conti siamo a cinque-sei uscite: ognuno lo conti cinque-sei volte. Moltiplicato le quattro volte che risale. L’obiettivo è il dislivello. Anzi: si dice ‘fare metri’, non ‘fare dislivello’, né tantomeno ‘fare allenamento’. Minoritari o maggioritari che siano, gli skialper sportivi si notano tanto. Un po’ conta la velocità tripla rispetto agli standard classici. Un po la ‘mise’. Comunque ora sono tanti e sono in crescita. Magari poi non gareggiano, oppure gareggiano solo nelle notturne fuori casa o al contrario solo nelle classicone obbligatorie come la Sellaronda o il Mezzalama fosse anche solo per partecipare e divertirsi. Comunque fanno tendenza.

Un’

CHI DICEVA CHE LE 'TUTINE ERANO SOLTANTO UNA MODA PASSEGGERA, HA DOVUTO RICREDERSI. LO SKI-ALP RACE NON SOLO RESISTE E SI CONSOLIDA, MA ESTENDE I SUOI CONFINI AD UNA FORMA DI TOURING FAST&LIGHT CON OBIETTIVO I GRANDI DISLIVELLI IN GIORNATA Con il tempo si stanno definendo delle tribù all’interno del mondo dello scialpinismo sportivo. Una minoranza race sempre pronta a tutto. E una maggioranza sportiva in senso ampio: veloci, generalmente ex atleti o comunque agonisti ed ex-agonisti in altri sport di endurance, dallo sci di fondo, al ciclismo, al running in tutte le sue declinazioni ma specialmente in quella sky o trail. E tutti spazzolano montagne e metri con quell’efficienza disarmante che


#mountain sport _libri CIO’ CHE NON HAI MAI OSATO CHIEDERE SULL’ALLENAMENTO Tutti quelli che chiedevano un testo specifico sull’allenamento dello scialpinismo hanno finalmente una risposta. E che risposta! Eros Grazioli è uno dei preparatori più stimati nell’ambiente, con un passato importante da atleta e un curriculum accademico di tutto rispetto: dottore in scienze motorie, qualifica a cui ha fatto seguire numerose specializzazioni, per approfondire tutti gli aspetti dell’allenamento sportivo di alto livello. La passione per la montagna e lo scialpinismo lo hanno portato a contatto con numerosi atleti, tra cui alcuni ‘big’ dello ski-alp come gli azzurri Pietro Lanfranchi, i fratelli Nicolini, Davide Galizzi, Natalia Mastrota e Martina Valmassoi per citarne alcuni, che si sono affidati alle sue cure per migliorare le prestazioni in gara. «Mi piacerebbe mettere nero su bianco, una volta per tutte, quei discorsi che mi trovo ad affrontare quotidianamente con atleti e semplici appassionati, per contribuire ad accrescere la cultura dell’allenamento in questo settore e sfatare alcuni falsi miti e tante dicerie» ha spiegato Eros al nostro primo incontro. La sequenza dei capitoli è lineare ed intuitiva, scritta in modo chiaro e facilmente comprensibile. Si parte dalle caratteristiche fisiologiche dello scialpinista e dalle modificazioni indotte dall’allenamento, per poi approfondire l’allenamento vero e proprio con i concetti di macrociclo, mesociclo e microciclo, quindi preziosi suggerimenti su come valutare il proprio stato di forma e impostare una tabella di allenamento (con numerosi esempi pratici). Si tocca anche il tema dell’overtraining. Il capitolo dedicato al potenziamento presenta una serie di esercizi (a corpo libero e con attrezzi), illustrati minuziosamente, con efficaci sequenze fotografiche, consigli di esecuzione e tabelle periodiche. Inediti e davvero interessanti i capitoli dedicati a mental training, alimentazione e idratazione e al problema del doping.

Scialpinismo, teoria dell’allenamento di Eros Grazioli 150 pagine, 25 euro disponibile dall’1 dicembre 2013 Info e ordinazioni: 0124 428051 ordini@mulatero.it _50

Ski-alper_buyer’s guide 2014

solo un mezzo di trasporto eccezionale come lo sci permette. Figuriamoci con sci da 800 grammi attacco compreso, e scarponi ampiamente sotto il chilogrammo. Il ‘millino’ è il minimo sindacale se piove, se è notte, se non si ha voglia. Altrimenti si producono mediamente attorno ai 2.000 metri, dipende da quanto si ha voglia di tirare. I lunghissimi stanno tra i 2.500 e i 3.000. Poi ci sono le altre uscite settimanali. Al di fuori degli allenamenti, le loro gite classiche prevedono comunque almeno un paio di ripellate. Preparazione e tecnologia permettono agli sportivi ‘fast & light’ tantissime variazioni sul tema: dal salvataggio della giornata impossibile risalendo piste, fino alle galoppate sui 4.000 del Vallese in concatenamento, per arrivare al Bianco in giornata, senza paura. Non di rado si tratta di ottimi alpinisti. Qualche gara per imparare e per alzare i valori, e poi metri e montagne per tenersi asciutti nel migliore dei modi. La gran parte sono sportivi a 360º. Qualcuno inizia proprio con lo ski-alp sportivo, pur senza avere esperienza di montagna. Magari se la farà in seguito, magari invece no e se ne resterà in prossimità delle piste o su percorsi ragionevolmente sicuri in compagnia di amici più esperti. Come d’altra parte esistono escursionisti e sportivi che in estate non escono dai sentieri, stanno alla larga dalle difficoltà, ma comunque macinano montagne. E sono la stragrande maggioranza. In estate come in inverno zainetti e vestiario minimal che alleggeriscono le gambe ma anche la testa, in un modo semplice ed essenziale di andare in montagna. Gli stessi cambi d’assetto costituiscono brevi momenti di relax, mentre restano un trauma psicologico simile a un trasloco per gli altri mondi dello ski-alp.

LAVORO RIPRESE I testatori al lavoro con scarponi e sci race. A lato, il team race: da sinistra Carlo Battel, Robert Antonioli e Martin Riz. ©Alo Belluscio

Per questi ‘enthusiast’ tutte le case stanno inserendo a catalogo una vasta scelta di prodotti, appena un poco più pesanti, di ottima resa sciistica sulla neve, con prezzi interessanti rispetto al top di gamma race. Probabilmente in futuro questo mondo ‘performance’ sarà ancora più vitale per il settore. Lo ski-alp e la montagna sono un connubio assolutamente perfetto per appassionare gli sportivi evoluti.


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48 #aziende

GENESI DI UN GIOIELLO La terza generazione di Stratos sposta ancora più avanti il limite della ricerca sullo scarpone da gara. Abbiamo fatto il punto sullo scafo da gara in composito con Lorenzo Delladio, amministratore delegato de La Sportiva La presenza di La Sportiva nel mondo dello skialp è molto recente. 80 anni di calzature in pelle per l’alpinismo e uno solo nella plastica… che però è andato dritto al bersaglio. Ma l’azienda di Ziano di Fiemme ci è entrata dal tetto: siamo a cinque anni di Stratos, la scarpa race full carbon made in Italy. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Delladio, amministratore delegato de La Sportiva, ma soprattutto ‘anima’ dello spirito imprenditoriale di famiglia… al punto che lo troviamo in ufficio tecnico con uno Spectre ai piedi mentre ne testa personalmente le fasi dello sviluppo. _52

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Da dove nasce l’impegno di La Sportiva nello scialpinismo? «Il punto di partenza è che La Sportiva aveva l’esigenza e la volontà di entrare anche nel mondo invernale. Naturalmente abbiamo scelto lo scialpinismo, che fa parte del nostro habitat naturale, la montagna. Ma con la scarpa in plastica ci saremmo arrivati per ultimi, con il rischio di rimanere uno dei tanti già presenti. Allora siamo entrati con un prodotto che non fosse in concorrenza diretta con i grandi marchi del settore. Con Stratos abbiamo finanziato un progetto ‘in rosso’, che

si trasformasse però in un investimento utile a ‘trascinare’ la plastica». Una scarpa in materiali compositi costa molto più di una in plastica. A cosa è dovuto questo fatto? «Per la scarpa in plastica, una volta realizzati gli stampi per l’iniezione, il più è fatto. Per la realizzazione dello Stratos invece i costi sono distribuiti in tutte le fasi: la ricerca iniziale dei materiali è costosissima, innanzitutto. Vanno testati decine di tipi di materiali compositi, che si combinano in grammature, tramature e orientamento, perché non esiste un’esperienza specifica nel settore. Si tratta di un investimento enorme, mentre per la plastica si può attingere a ricche esperienze in materia. Poi tutte le successive fasi della produzione richiedono costantemente molto più tempo e risorse che per la plastica, fino all’ultimissimo assemblaggio. Ci fosse un investitore, un socio di capita-


Nelle foto, in senso orario: Lorenzo Delladio a confronto con Matteo Jellici, responsabile R&D. ©Ralf Brunel. In questa pagina in senso orario le tre generazioni dello scarpone Stratos di la Sportiva, Lorenzo Delladio al banco di lavoro ©Umberto Isman, uno dei numerosi test a cui sono sottoposti i prototipi, un momento dell’assemblaggio di Stratos Cube © Ralf Brunel

le, non ci lascerebbe fare queste cose! Invece siamo in famiglia e decidiamo noi. Sono stati quattro anni di sangue, e vogliamo ringraziare i nostri clienti per la pazienza che hanno avuto in questo periodo di ricerca avanzata in un settore particolarissimo in cui non esisteva un know-how». Quali sono le fasi del processo produttivo di Stratos Cube? «In ordine si sono presentati la ricerca sui materiali e sulla loro lavorazione, e poi l’approntamento degli stampi. Alla fine abbiamo deciso per stampi in carbonio, e non in metalli classici, perché consentono maggior velocità e agilità di lavorazione. Quindi si giunge alla fase più lunga e delicata, quella per cui non c’è alternativa al lavoro umano iper-qualificato: la laminazione nello stampo. Il tecnico deve applicare per ogni scafo 53-54 ritagli in fibre composite diverse,

preimpregnati di resine: quindi oltre 100 per paio di scafi. Deve disporli in una successione determinata, posizionandoli con la massima precisione e con differenti orientamenti delle fibre che variano a seconda delle caratteristiche meccaniche che si vogliono ottenere. Questi tasselli sono detti ‘pezze’ e si ottengono sagomandoli con la massima precisione tramite taglio ad acqua a pressioni altissime, scegliendo le giuste direzioni della fibra. Poi le pezze vengono impregnate e conservate in grandi freezer. Nella laminazione anche il posizionamento dell’inserto anteriore per l’attacco è delicatissimo e richiede precisione assoluta. Segue un’altra fase delicata, la cottura: lo scafo viene riempito e avvolto in ‘sacchi’, messo sottovuoto in autoclave, e cotto secondo temperature, pressioni e tempi molto ben definiti in ricerca. Alla fine si ottiene il guscio grezzo ma sottilissimo dello Stratos, che va ‘sbavato’, forato, preparato per l’applicazione di tutta la

meccanica e delle finiture estetiche. L’applicazione della suola richiede mascheraggio, primer, incollaggio e la finitura. E poi c’è la scarpetta... Quante ore di lavoro servono per costruire uno Stratos Cube? «Posso fornirvi qualche elemento: la sola laminazione richiede 5 ore per ogni paio di Cube. Cinque ore di massima concentrazione in cui non si deve sbagliare niente. I cicli di cottura richiedono circa due ore. Le lavorazioni meccaniche seguenti di fresa, trapano, finitura richiedono la massima precisione per altre quattro ore. Mascheraggio e applicazione delle suole altro tempo ancora». Ma quanti Stratos Cube costruite, a pieno ritmo? «Alla fine, più di due paia e mezzo di Stratos al giorno non riusciamo. Abbiamo anche appena buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#aziende

trovato il modo di applicare il logo La Sportiva lungo lo scafo evitando che venga subito distrutto, perché è in posizione molto esposta agli attriti della neve e delle rocce. Anche questo ha richiesto un grande lavoro, che incide sui tempi di produzione». Che tipo di formazione deve seguire un tecnico addetto alla laminazione? «Si tratta di molti mesi. Ma quello che più conta è che le persone che lavorano lungo l’intero ciclo siano assolutamentete affidabili e… appassionate. Serve l’artigiano all’interno dell’industria. Un solo minimo errore umano lungo l’intera catena, e si butta via tutto». Da dove si parte per acquisire il know-how sui compositi, e fino a che punto sono utilizzabili le conoscenze acquisite dagli specialisti in altri campi? «Uno dei punti di partenza è stato che io sono appassionato di auto e di rally, e avevo qualche CHI ASSEMBLA LO SCAFO IN COMPOSITI? contatto personale in quel mondo delle tecnologie dei compositi, «Il tecnico è super-qualificato e opera in ambiente sterile decontaminato da polveri. Indossa camice, mascherina, guanti, e una rete di conoscenze! Ma poi ghette e tutto quello che serve a impedire inquinamenti della va rielaborato tutto daccapo».

lavorazione. Quindi si incontrano in una stessa fase il massimo livello tecnologico e la manualità artigianale vecchia scuola. Praticamente stiamo avvolgendo l’alettone della Ferrari attorno a un piede! Serve la perfezione massima nell’abilità di costruire. Una scarpa indeformabile, inserita sulle punte degli attacchini, deve resistere a sollecitazioni meccaniche dinamiche incredibili combinate ad altri fattori come la temperatura».

Qual è l’obiettivo principale che bisogna raggiungere nella scarpa in composito? «È un attrezzo da gara, quindi la leggerezza insieme all’affidabilità. Vanno conciliati anche con lo smorzamento della rigidità assoluta del carbonio. Il carbonio da solo è troppo rigido per le nostre esigenze, quindi abbiamo adottato largamente il Carbon-Kevlar: ha la stessa resistenza ed è meno secco. Anche la spanciatura dello scafo sotto la pressione del gambetto è voluta. Fa impressione a vedersi, ma è un risultato cercato». L’utilizzo specifico di materiali ultralight gara anche al di fuori delle applicazioni per cui sono costruite porta a situazioni anomale: non è ora di disclaimer sulla distinzione tra utilizzo sportivo-race e utilizzo alpinistico? «Durante lo sviluppo di Stratos noi ci siamo resi molto disponibili a intervenire in garanzia e anche oltre, come era giusto. Poi sono giunte anche richieste che sono andate oltre il diritto alla garanzia. Ora c’è un listino preciso per sostituzioni e riparazioni, e anche per gli upgrade che venissero proposti successivamente all’acquisto. Bisogna anche entrare _54

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Nella foto: Matteo Jellici a confronto con William Bon Mardion durante le fasi di sviluppo del nuovo Stratos Cube

nell’ottica per cui un prodotto come Stratos è un attrezzo preciso e complesso, e va controllato come ogni opera di meccanica». Come nasce la concezione di un nuovo sistema meccanico originale di serraggio del gambetto? «Noi abbiamo un reparto R&D, che io chiamo ‘il pensatoio’. Serviva un sistema che rendesse la mobilità del gambetto completamente indipendente da forze e attriti. Niente più cordini che scorrono sulle superfici e in passanti. Il concetto doveva essere quello delle posizioni a riposo precaricato, in tensione, e quindi…l’archetto dei freni delle biciclette! Siamo letteralmente usciti subito dagli uffici per visionare dal vero un archetto presso un rivenditore di ciclismo qui fuori, e immediatamente dopo è partito l’adattamento del principio alle nostre esigenze. Poi la nostra esperienza specifica su-

gli Stratos precedenti ci ha indirizzato a soluzioni che rendessero tutte le parti in fibra indipendenti al 100% da attriti e estranee ai set-up successivi che lo sciatore volesse applicare allo scafo. Per esempio le boccole sono montate su Teflon, e il sistema di modifica dell’inclinazione del gambetto non implica alcun intervento sulla fibra. Meccanica ed esperienza». Già che ci siamo, parliamo anche di plastica: avete centrato al primo colpo prodotti come Spitfire. Come ci siete arrivati? «Per noi è stata una grande soddisfazione. Siamo arrivati ad un’ottima quota di mercato nello stesso anno in cui eravamo partiti da zero. Il progetto è interamente nostro, ma in più ci siamo avvalsi dell’esperienza degli stampisti specializzati. Sarebbe impossibile fare tutto internamente. Qui a Ziano, dove costruiamo il prodotto supertecnico, siamo già in 214. Più altri 92 a Montebelluna. Stiamo avendo ulteriori ottimi riscontri, al punto che professionisti da sempre abituati al quattro ganci lo hanno adottato subito dopo averlo provato».


C’è chi lo conosce come atleta, come sci alpinista. Chi lo celebra come Campione del Mondo. C’è molto più di questo: la sua storia, la sua quotidianità. Per raggiungere la vetta bisogna saper vivere in salita: sveglia, colazione, allenamento, famiglia, lavoro, allenamento, lavoro. Ripetere. La vittoria porta in alto, ma viene dal basso. Nessuna scorciatoia, nessun compromesso.

WAT C H T H E V I D E O O F P i e r r a M e n ta 2 0 1 3

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LA SPORTIVA ® is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN)

William Bon Mardion


50 #MOUNTAIN SPORT

.02 SCI RACE

MOUNTAIN SPORT

SCI RACE La leggerezza è nulla senza controllo Gli sci da gara vanno in direzione della sciabilità. Quasi tutti gli attrezzi che troverete in questo segmento sono cambiati diventando più guidabili con meno sforzo. Scelta non facile, perché servono ricerca, sviluppo e tecnologia per non penalizzare la prestazione limite, che nello ski-alp race ti viene a prendere anche se sei un regolarista. Gli sci da gara, che in teoria potrebbero risultare identici tra loro per vincoli oggettivi di regolamento, peso e design, alla fine si scoprono invece molto differenti nel comportamento finale sulla neve. Leggete con attenzione per scegliere lo sci giusto. Lo sci migliore non è il migliore, ma quello più adatto a voi.

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori sci sul mercato per l’uso Race e li abbiamo testati per voi Amplatz Atomic Ultimate Blizzard Attack Dynastar Pierra Menta Carbon Elan Triglav Hagan X-Race Merelli M ZERO La Sportiva RSR Movement Fish-X Movement Fish Pro-X Ski TraB Aero World Cup


ROBERT’S STYLE Robert Antonioli, uno dei giovani più forti della scena internazionale dello ski-alp, in azione durante le fasi di test dell’attrezzatura Race


TIPS&TRICKS RACE

DOVE GUADAGNA TEMPO ROBERT ANTONIOLI?

E’ uno dei più veloci ai cambi d’assetto, se non il più veloce in assoluto. Attorno agli 8 secondi i suoi tempi medi per ripartire nelle Sprint, con record personale inferiore ai 6 secondi (c’era in palio una birra). I tempi si intendono dallo stop alle pelli nella tuta. Vediamo dove si risparmiano i secondi decisivi.

FASE 3

FASE 5

FASE 4

FASE 1 FASE 1 - Robert ha già scalzato i bastoncini, li ha accoppiati, e abbassandosi li ha lasciati cadere al suo fianco paralleli agli sci una volta arrivato all’altezza delle leve degli scafi. Le mani sono a pochi centimetri dalle leve e Robert le abbassa. FASE 2

FASE 2 - Ora le mani sono a pochi centimetri dagli sportellini delle talloniere. Vanno aperti, sempre in coppia, usando entrambe le mani contemporaneamente. _58

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Foto 5 - Robert pinza entrambe le pelli in punta.

FASE 3 e 4 - Foto 3 - 4 Sempre restando abbassato, Robert si allunga verso la punta degli sci per pinzare l’aggancio delle pelli. Nel farlo si alza sulle punte degli scafi e poi li chiude nelle spine di aggancio delle talloniere.

Foto 6 - Risalendo tira le pelli verso di se’ arretrando e scaricando così lo sci davanti agli attacchi. Poi si sbilancia in avanti e libera la seconda parte delle pelli, che finiscono poco dietro la talloniera. Segue impacchettamento più o meno attento a seconda che si tratti o meno dell’ultimo cambio d’assetto.

FASE 6



AMPLATZ 163

La nuova versione dello sci ideato da Diego Amplatz, più struttura e meno rocker.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 50%

Il rocker breve ma marcato della scorsa stagione ha lasciato spazio a una più concreta punta quasi tradizionale, lunga e progressiva nel salire. Il contatto lamina ne ha subito guadagnato così come la sensazione di stabilità e sostanza sotto i piedi. Resta uno sci relativamente morbido: non per altissime velocità ma per regolaristi. Anche in questo caso un attrezzo meno leggero e competitivo in velocità di punta, ma docile e facile, potrebbe alla fine rivelarsi per molti la scelta più vantaggiosa di fronte al cronometro.

Contatto Lamina 137,0 cm

Ve cro ntat sta a

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Be gin ne r Ottimo Ci piace!

77,8 mm _60

Ski-alper_buyer’s guide 2014

ADATTO ANCHE:

NON ADATTO A:

facilità e aiuto sensibile su fondo sconnesso

l’alta velocità non è il suo pane

medie velocità energy saving su fondi sconnessi

discesisti da dritti velocissimi più bloccaggi

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Qualcosa non quadra CONTRO:

RATING

Qualcosa di speciale

Così Così

PRO

ita sc cre In

64,2 mm

raggio calcolato 21,1 m

Lunghezza 162,6 cm

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia, fibre composite incrociate Soletta: sinterizzata grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 96/64/78 mm Raggio: n.d. Peso: 735 g Lunghezze: 163 cm Prezzo: 549,00 euro Sito: www.verticalworld.it Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: 163 cm LUNGHEZZA rilevata: 162,6 cm SCIANCRATURA rilevata: 95,1/64,2/77,8 mm CAMBER: 4,5 mm ROCKER in punta: no CONTATTO LAMINA: 137,0 cm SUPERFICIE DI PORTANZA: 1.032 cm2 RAGGIO calcolato: 21,1 m PESO rilevato: 736, 5 g (733 g - 740 g) TORSIONE in spatola: 31,2° TORSIONE al centro: 1,2° TORSIONE in coda: 31,6° FLESSIONE: 71 mm

10%

Grandi Dislivelli

a os r rin de Fa ow p

SULLA NEVE Un po’ leggero davanti al piede, dove sembra mancare in grip come se avesse troppo tuning. Coda morbida che penalizza chi arretra, ma sciando centrali è armonico e relativamente pastoso. Non è uno sci reattivo, ma gira bene sul corto. Facile in entrata curva. La punta non è rockerata ma sale molto gradualmente: aiuta sensibilmente a venire fuori in crosta. In velocità perde aderenza. Non si impunta sugli ostacoli e non incontra in neve mossa, ma diventa un po’ faticoso da tenere.

MOUNTAIN SPORT

ro Du nte rta po

AL BANCO Gli sci in nostre mani erano un prototipo non definitivo, ma il progetto è quello. Fondo leggermente concavo su tutta la lunghezza e impronta lieve su materiale di media qualità. Lamine da 1, 4 x 1,3 mm a 89° da rifinire in punta e coda. Da preparare prima della messa su neve.

40%

Fast&light

Race

P ba rim gn av ata eril e

con 736 grammi ad asta aumentano affidabilità e godibilità in discesa

Ad va nc ed

PIU’ STRUTTURA

95,1 mm

TOP FEATURE

MOUNTAIN SPORT_GARA

Lascia perdere… Pessimo

C D E F


ATOMIC ULTIMATE

Grandi Dislivelli

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

96,5 mm

Al banco Lamine sottili da 1,3 x 1,0 mm a 89° e senza tuning, da sbavare e rifinire. Soletta da sciolinare, molto concava, regolarizzata con 8 passaggi in mola. Assolutamente da preparare prima della neve. Sulla neve Sci piacevole, facile, affidabile e reattivo sul corto-lento. Il rockerino in punta si sente moltissimo: entra in curva da solo, in modo preciso e non casuale, senza alcuno sforzo. In velocità lo sci cede nella seconda parte della curva, lo si sente solo sotto il piede e tende ad aprire vibrando. Perde stabilità e si fatica a tenerlo giù.

SCHEDA TECNICA Costruzione: Anima: Soletta: Lamine: Sciancratura: Raggio: Peso: Lunghezze: Prezzo: Sito:

dati dichiarati

cap legno di carrubo/pioppo e inserti in fibra di carbonio grafite sinterizzata acciaio 97/65/80 mm 23 m 700 g 163 cm 599,99 euro www.atomic.com

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

163 cm 163,3 cm 96,5 / 64,2 / 79,6 mm 6,0 mm sì 132 cm 1.005 cm2 18,2 m 721,5 g (723 g - 720 g) 31° 1,8° 38,2° 64 mm

D E F

Lunghezza 163,3 cm

10%

Lo sci race della casa austriaca conferma le sue caratteristiche anche per il 2014, puntando sull’agilità. Equilibrato nella distribuzione delle forze lungo tutta l’asta nonostante il rocker lungo e marcato per la categoria, che lo alleggerisce davanti in modo sensibile. Resta sempre una scelta affidabile, adatta a molti. Forse è uno sci più amichevole per la media classifica che per l’élite, adatto a facilitare la vita nelle lunghe discese e nelle nevi mosse dai passaggi.

Contatto Lamina 132 cm

MOUNTAIN SPORT

TOP FEATURE

xxxxxx xxxxxxx xxxxxx

raggio calcolato 18,2 mm

20%

Fast&Light

Race

xxxx xxx

64,2 mm

70%

Lo sci di Kilian, non cambia (o poco) rispetto al 2013. Adatto a molti.

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

facilissimo in entrata.

soffre ad alta velocità.

gran parte della media classifica.

sciatori potenti con alte velocità di punta

79,6 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN SPORT_GARA

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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BLIZZARD ATTACK

64 mm

Contatto Lamina 144,5 cm

raggio calcolato 22,2 m

Lunghezza 160,4 cm

77,3 mm

161 cm 160,4 cm 97,8 / 64 / 77,3 mm 5,3 mm no 144,5 cm 1.095 cm² 22,2 m 783 g (775 g - 781 g) 30,1° 1° 25,4° 72 mm

2%

Grandi Dislivelli

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

qualità in ogni situazione

peso buono ma non eccelso. Più un neo, che un difetto

tutti!

non ha controindicazioni, peso non da record in cambio della resa

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

_62

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

MOUNTAIN SPORT

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno con rinforzi in fibra di carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 98/65/78 mm Raggio: 24,0 m Peso: 790 g Lunghezze: 161 cm Prezzo: 599,00 euro Sito: www.blizzard-ski.com

Fast&light

el ev pL To

SULLA NEVE Ha stupito tutti i testatori. Ottimo comportamento in tutte le condizioni salvo che in chiusura condotta, che però non è una prestazione che normalmente si richiede a uno sci race. Meglio indirizzarlo con raggio corto e poi partire via dritti puntando il bersaglio. Facile, entra bene di punta ed esce rapido e reattivo, ma non aggressivo. Molto stabile ad alta velocità, tende a non vibrare e risparmia le gambe. Blocca bene e sicuro.

18%

Race

ro Du nte rta po

AL BANCO Buona preparazione. 1,2 x 1,5 mm di lamine a 88,6° con tuning e finitura medio-buona. Fondo appena concavo in spatola, improntato e con un assaggio di sciolinatura. Da ripetere abbondando, e poi si può partire così.

80%

Ad va nc ed

La vera sorpresa dei test nella sezione Mountain Sport. Il suo peso, pur non essendo fuori limite, forse farà storcere il naso a qualcuno che invece ne potrebbe trarre grossi vantaggi cronometrici alla fine di gare di scialpinismo lunghe su percorsi tecnici. Che sia uno sci concreto ed efficiente si capisce già guardandolo nella forma e negli spessori. Alla primissima pressione cede facilmente, per poi reagire immediatamente con molto tono raggiungendo presto il fine corsa. Un vero sci da gara, e anche nelle gare in pista comprendenti discese veloci potrebbe rivelarsi l’arma giusta.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ve cro ntat sta a

97,8 mm

Non è certo un peso piuma!

Be gin ne r

Uno sci di spiccata vocazione corsaiola. Una delle rivelazioni nella categoria

783 g

TOP FEATURE

MOUNTAIN SPORT_GARA

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


DYNASTAR PIERRA MENTA ROCKER CARBON

Grandi Dislivelli

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

SULLA NEVE Bello sci 100% racing alto livello. Abbastanza facile sullo stretto e poi molto più stabile in velocità rispetto alla media della categoria. La coda sostiene i fine curva e gli arretramenti, aiutando in neve difficile dove vibra meno dei suoi concorrenti. Sciarlo con forza lo aiuta, e lui restituisce il favore. Preciso e affidabile in conduzione. Bloccaggi non istantanei: bisogna abituarsi.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno e fibra di basalto Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 96/65/79 mm (160 cm) Raggio: 23,0 m (160 cm) Peso: 700 g (160 cm) Lunghezze: 150, 160 cm Prezzo: 998,00 euro Sito: www.dynastar.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

160 cm 160 cm 95/64,3/78 mm 9,2 mm sì 130 cm 980 cm² 19 m 740,5 g (730 g - 751g) 21,1° 0,5° 22,5° 75 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

purosangue da gara moderna ad alti livelli.

probabilmente un po’ faticoso dalla media classifica in poi.

sciatori pesanti.

pesi piuma, beginners, non potrebbero apprezzarlo

78 mm

Ottimo

AL BANCO Ottima qualità del materiale della soletta, sciolinata e improntata, che si presenta piatta in spatola, convessa al centro e concava in coda. Lamine di 1,6 x 1,6 mm a 90,5° senza tuning, con finitura grezza e filo fino alle estremità. Così risulterebbe difficile: da preparare con due passaggi in mola.

Lunghezza 160 cm

5%

Il Rocker Carbon è uno sci 100% race, e per l’élite. Grande qualità costruttiva interamente orientata alla prestazione. Unica concessione il rockerino, ma subito dietro l’asta diventa positiva e molto attiva. La struttura è molto forte e raggiunge presto il fine corsa in flex. È lo sci race che può reggere le maggiori pressioni dello sciatore, al punto di incidere decisamente un fondo duro in conduzione se ben caricato. Non è uno sci veramente difficile, ma bisogna saper sciare altrimenti può diventare faticoso.

Contatto Lamina 130cm

MOUNTAIN SPORT

TOP FEATURE

95 mm

5%

Fast&light

Race

21,1°

Torsione record per la categoria in punta

64,3 mm

80%

Lo sci utilizzato da ‘Bonma’ si conferma al top nella categoria race

Raggio calcolato 19 m

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN SPORT_GARA

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_63


ZOOM+


COME FLY WITH ROBERT Volevate sapere se gli sci da gara sono stabili e affidabili? Ci ha pensato lui... ŠAlo Belluscio


ELAN TRIGLAV

Lo sci race secondo la filosofia Elan è ultraflessibile

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 50%

raggio calcolato 27,9 m

Lunghezza 160,7 cm

65,5 mm 79,3 mm

Contatto Lamina 142 cm

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

sono strettissimi, inversioni rapide e velocità nei bloccaggi

sono strettissimi, portanza limitata

medie velocità energy saving su fondi sconness Donne e pesi leggeri

sciatori pesanti e potenti

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

ita sc cre In

_66

161cm 160,7 cm 87,9/65,5/79,3 mm 8,7 mm no 142 cm 1.059 cm² 27,9 m 739,5 g (738 g - 741 g) 38° 2° 33,2° 10 mm

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap monoscocca Anima: legno di Paulonia laminato con rinforzi in carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 89/66/80 mm Raggio: 27,6 m Peso: 730 g +/- 20 g Lunghezze: 161 cm Prezzo: 659,00 euro Sito: www.elanskis.com

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

el ev pL To

SULLA NEVE Molto fermo, stabile e preciso in diagonale e sulle linee dritte. Facile da gestire, è da montare avanti e ha tanta coda. Ottimo grip, vibra poco, rapidissimo in inversione, facile sul corto stretto e fino al medio raggio. Cede in torsione su linee lunghe condotte e veloci, oppure su pendenze forti, sempre per mancanza di resistenza alla torsione. Non spingendoli al massimo restano facili e riposanti, e facilissimi in entrata curva.

5%

Grandi Dislivelli

ro Du nte rta po

AL BANCO Lamine piuttosto sottili da 1,5 x1,4 mm a 89,4° senza tuning e da ritoccare su filo e bave. Impronta profonda per nevi bagnate da ridurre, soletta concava di media qualità. Da sistemare prima della neve.

MOUNTAIN SPORT

Ad va nc ed

Uno sci flessibilissimo e atipico per la categoria, in controtendenza rispetto ai canoni race classici. Ha anticipato i concetti moderni cui anche altre case si stanno convertendo in questi ultimissimi tempi: facilità, risparmio di forze applicate. Niente rocker, ma flex abbondanti e basse resistenze alla torsione. Il tutto viene però restituito con molta elasticità. Caratteristiche distribuite a settori, e il risultato è funzionale ai pesi leggeri e a condotte di gara controllate e regolari. Sci dritto, peso nella norma, dimensioni sotto la media.

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

45%

Fast&light

Race

Ve cro ntat sta a

87,9 mm

Alle estremità risulta davvero pastoso

Be gin ne r

FLEX

TOP FEATURE

MOUNTAIN SPORT_GARA

Lascia perdere… Pessimo

C D E F


HAGAN X-RACE

10%

Grandi Dislivelli

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

C

96,7 mm

AL BANCO Fondo non completamente spianabile per la marcata concavità presente solo in spatola e in coda, sciolinato e ben improntato. Belle lamine regolari di 1,4 x 1,4 mm a 89°. Tuning solo su un’asta. Poca bava e filo fino in punta. Solo da rifinire manualmente, e poi si può andare. SULLA NEVE Estremamente facile in entrata, ma poi bisogna stargli attentamente sopra in velocità e sul ripido e cercare molto spigolo anche di caviglia per fargli tenere la traiettoria. Sul duro il rocker vibra e stacca ulteriormente la punta dal contatto neve. Controllando la velocità in neve morbida migliora nettamente, ma alzandola continua a saltellare in punta. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia e doppio laminato in fibra di carbonio. Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 97/65/80 mm Raggio: 23 m Peso: 730 g Lunghezze: 163 cm Prezzo: 599,99 euro Sito: www.hagan-ski.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

163 cm 163,3 cm 96,7/64,2/79 mm 5,7 cm sì 134,5 cm 1.023 cm² 19,1 m 721,5 g (723 g - 720 g) 31° 1,8° 38,2° 64 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

facilissimo

i limiti in velocità

beginners del fast&light/race in ambiente; velocità controllata.

racers che puntano sulla discesa a tutta. Gare in pista

79 mm

Ottimo

Hagan si affida a una spatola oversize, che impatta tanta neve e prende decisamente lo sci per farlo girare, oltretutto aiutata da un rocker piuttosto marcato e lungo. Il contatto lamine si riduce di conseguenza e lo sci richiede attenzione in velocità su neve dura. Sarà certamente di grande aiuto invece nelle nevi profonde e in quelle bagnate, dove la sua eccezionale facilità di manovra sullo stretto aumenterà ancora. La coda sostiene gli arretramenti quanto basta e i valori di resistenza alla torsione sono molto buoni, come le sezioni cap lasciano intuire, ma richiede un po’ di abitudine per adattarsi.

Lunghezza 163,5 cm

MOUNTAIN SPORT

TOP FEATURE

raggio calcolato 19,1 m

50%

Fast&light

Race

CONVIENE

Ottimo rapporto qualità prezzo!

64,2 mm

40%

Punta oversize e rocker. Patisce il duro e le velocità elevate

Contatto Lamina 134,5 cm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN SPORT_GARA

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_67


LA SPORTIVA RSR

raggio calcolato 24,6 m

Lunghezza 160 cm

66 mm 76,2 mm

Contatto Lamina 141 cm _68

160 cm 160 cm 96,2/66/76,2 mm 6,4 mm no 141 cm 1.073 cm² 24,6 m 725 g (724 g - 726 g) 25,5° 1° 23° 90 mm

Grandi Dislivelli

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

sci riposante per entrata facile e buon grip in diagonale

difficile recuperare arretramenti

medi sciatori che sciano in controllo. Ottimi sciatori centrali

arretrati potenti

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

5%

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno di Karuba e Paulownia, laminati in fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite P-Tex 5000 Lamine: acciaio Sciancratura: 97/65/77 mm Raggio: 24 m Peso: 680 g Lunghezze: 160 cm Prezzo: 799,00 euro Sito: www.lasportiva.com

MOUNTAIN SPORT

a os r rin de Fa ow p

SULLA NEVE Sempre molto facile e preciso, anche in velocità una volta indirizzato. Resta fluido anche se caricato bruscamente. Tutto questo a patto di sciare sempre ben centrali, perché la coda è molto morbida. Allora non è faticoso, lo si percepisce leggero e ben bilanciato. Invece vibra arretrando e poi sciando bruscamente.

25%

Fast&light

Race

ro Du nte rta po

AL BANCO Finitura molto buona delle corpose lamine da 1,3 x 1,3 mm a 89°, niente bave ma un po’ troppo filo da ridurre con un piccolo passaggio manuale. Planarità perfetta, buona impronta, materiale soletta di media qualità già sciolinato. Pronto all’uso.

70%

Ad va nc ed

Piacerà a chi scia bene, composto e centrale. Allora ha delle qualità di adattamento al terreno molto piacevoli e per nulla affaticanti. Lo sci race de La Sportiva è ben bilanciato e regolare nel suo raggio, chiudendolo un po’ di più solo dopo il tallone. Non deve essere usato a strappi e in arretramento, perché non reggerebbe e diventerebbe ‘anarchico’. Sci semplice, efficiente e comodo, con peso nella media race d’élite. Ottima resistenza alla torsione e buona flessibilità significano anche facilità nella curva condotta sul duro.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ve cro ntat sta a

96,2 mm

680 g di morbidezza. Leggero e facile

Be gin ne r

Il race de La Sportiva cresce in qualità su un buon progetto. Uno sci per molti.

SOFT

TOP FEATURE

MOUNTAIN SPORT_GARA

Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C D E F


MERELLI M ZERO

Grandi Dislivelli

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

98,9 mm

AL BANCO Leggermente concavo su tutta la lunghezza, con impronta percepibile solo verso i fianchi. Non sciolinato. Lamine di 1,6 x 1,0 mm a 90,5° con buona finitura. Da preparare ponendo attenzione alla pressione applicata. Grafica definitiva gialla! SULLA NEVE Ha sorpreso rispetto alle aspettative sul full carbon. Comodo in entrata, poi fluido se non si stringe troppo la curva: nello stretto sul duro balla perché prende-non prende, come in trazionecompressione della struttura cap carbon. Sulle traiettorie medio-lunghe invece è bello da sciare caricando bene l’esterno. La coda sostiene e corregge gli arretramenti. Rapidissimo nei cambi e nei bloccaggi secchi. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap monoscocca Anima: fibra di carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 99/65/79 mm Raggio: nd. Peso: 630 g Lunghezze: 160 cm Prezzo: 730,00 euro Sito: www.merelliski.it Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA : RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

160 cm 160,1 cm 98,9/64,7/78,4 mm 5,2 mm no 143 cm 1.096 cm² 21,4 m 630 g (630 g - 630 g) 30,3° 1,5° 28,5° 76 mm

D E F

Lunghezza 160,1 cm

10%

Prosegue la ricerca sui materiali per Merelli, che scende a 630 grammi con le aste testate, ma ha comunicato il traguardo dei 610 grammi proprio mentre questo numero va in stampa. Anche lo sci sembra seguire un’evoluzione: verso la fluidità e la facilità di inserimento per questo 160 da gara senza rocker né codini alzati, tutto alla ricerca di contatto lamina sul terreno. Si tratta comunque sempre di uno sci sensibile alla neve e nervoso rispetto agli impulsi. Resta molto buona la tradizionale stabilità sulle linee aperte e l’aderenza al terreno nello straight-down.

raggio calcolato 21,4 m

MOUNTAIN SPORT

TOP FEATURE

630 g rimangono i più leggeri

Contatto Lamina 143 cm

10%

Fast&light

Race

PESO PIUMA

64,7 mm

80%

Il full carbon bergamasco scende ancora di peso e si dimostra più docile

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

leggerezza, sostegno e rigidità

può stancare la gamba con vibrazioni sul duro

gare su pista con discese ad altissima velocità

beginners, rigidi sulle gambe

78,4mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN SPORT_GARA

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_69


ZOOM+

SCIABILITA’ CERCASI

È un parametro sempre più considerato da chi acquista uno sci da gara. Non solo leggerezza. Martin Riz a velocità sostenuta su fondo duro. ©Alo Belluscio

_70

Ski-alper_buyer’s guide 2014


MOVEMENT FISH-X

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

AL BANCO Sci già preparato e quasi a posto. Lamine molto ridotte: base variabile tra 0,9 sotto il piede e 1,5 agli estremi per altezza di 1,3 mm; 91,5° e buona finitura. Fondo sciolinato, in planarità quasi perfetta e solo tracce dubbie di impronta. Materiale di media qualità. Sulla neve Sci più facile, morbido e governabile del fratellino ultralight Fish Pro. Vibra meno in velocità ed è più facile in entrata e sullo stretto. Per la metà classifica potrebbe essere vantaggioso rispetto ai Pro, facendo i conti alla fine dell’ultima discesa. Per tutti.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: pseudo sandwich Anima: legno di Karuba e pioppo con laminati di carbonio Soletta: grafite P-Tex 5000 Lamine: acciaio Sciancratura: 98/65/79 mm (162 cm) Raggio: 24,0 m (162 cm) Peso: 720 g +/- 30 g (162 cm) Lunghezze: 156, 162 cm Prezzo: 799,00 euro Sito: www.movementskis.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

162 cm 163 cm 97,6/65,3/78,7 mm 6,8 mm no 143,9 cm 1.104 cm² 22,7 m 697,5 g (693 g - 702 g) 27,0° 2,5° 24,0° 105 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

non affaticante

ha un fratellino più leggero e il confronto è inevitabile.

gare molto lunghe dove la velocità di punta è secondaria rispetto a regolarità e affaticamento.

maniaci dell’ultimo grammo

78,5 mm

Ottimo

Il Fish primogenito sta subendo la concorrenza del fratellino Pro ultraleggero e corsaiolo puro. Ma il suo peso resta comunque ampiamente nella media nobile degli attrezzi race. Quindi non andrebbe dimenticato, soprattutto perché il peso in più restituisce il favore con gli interessi alla fine delle discese lunghe e faticose muscolarmente. In più è uno sci equilibrato, adattabile a diversi tipi di sciata, senza vere lacune. Sci facile e sicuro: niente rocker, ponte poco attivo, e il gioco è fatto.

Lunghezza 163 cm

20%

Grandi Dislivelli

97,6 mm

MOUNTAIN SPORT

TOP FEATURE

Contatto Lamina 143,9 cm

40%

Fast&light

Race

GALLEGGIA

Buona la superficie di portanza: 1.104 cm²

raggio calcolato 22,7 m

40%

Affidabili e tolleranti, adatti ad un’ampia fascia di sciatori agonisti

65,3 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN SPORT_GARA

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_71


MOVEMENT FISH PRO-X È tra i più leggeri della categoria

Grandi Dislivelli

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Ve cro ntat sta a

raggio calcolato 22,7 m

5%

65,1 mm Contatto Lamina 143,5 cm

CONTRO:

bello sci senza particolari carenze, con un peso ai limiti inferiori di categoria

non dei più facili in gare in pista entrata. Potrebbe affaticare, oppure tirar dritto se già stanchi

Ski-alper_buyer’s guide 2014

ADATTO ANCHE A:

Be gin ne r Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così

NON ADATTO A:

beginners carenti in tecnica

RATING

Qualcosa di speciale

Qualcosa non quadra

PRO

ita sc cre In

160 cm 160,6 cm 97,1/65,1/78,5 mm 6,0 mm no 143,5 cm 1097 cm² 22,7 m 655,5 g (655 g - 656 g) 27,0 ° 2,5° 24,5° 104 mm

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: pseudo sandwich Anima: legno di Karuba e pioppo con laminati di carbonio Soletta: grafite P-Tex 5000 Lamine: acciaio Sciancratura: 98/65/79 mm (160 cm) Raggio: 24,0 m (160 cm) Peso: 610 g +/- 30 g (160 cm) Lunghezze: 150, 160 cm Prezzo: 1.099,00 euro Sito: www.movementskis.com

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

78,5 mm

MOUNTAIN SPORT

a os r rin de Fa ow p

Sulla neve Ottimo feeling in ottica racing. Facile, resta sufficientemente pastoso anche in condizioni difficili e sul duro. L’entrata deve essere un po’ più decisa che per la media di categoria. In velocità è stabile, reattivo e dinamico. Ottimo rapporto tra prestazione globale ed estrema leggerezza. Consigliato a racer di tutti i livelli.

5%

Fast&light

Race

ro Du nte rta po

Lunghezza 160,6 cm

80%

Lo sci da gara della casa svizzera è 100% orientato alla prestazione. Pur restando facile in ogni fase, è dotato di quel nervo che non sempre si riesce a dominare, specialmente quando si è stanchi: e allora potrebbe scapparci un ‘dritto’. D’altra parte non si può avere tutto, e in cambio risponde benissimo alla domanda di rendimento race. Per tutti i livelli della classifica, ma sempre con buona tecnica sciistica. AL BANCO Lo sci era già preparato. Lamine molto sottili di 1,1 x 1,4 mm a 92° con tuning e buona finitura. Fondo quasi in piano, materiale di media qualità, non sciolinato e con leggere rimanenze di impronta.

_72

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

P ba rim gn av ata eril e

Anima corsaiola al 100%, richiede buone basi tecniche

655 g

97,1 mm

TOP FEATURE

MOUNTAIN SPORT_GARA

Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C D E F


SKI TRAB GARA AERO WORLD CUP

Grandi Dislivelli

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

SULLA NEVE È un’altra generazione di sci rispetto al vecchio World Cup più statico: questo è fluido, pastoso, dinamico, facile, armonico in tutta la sua lunghezza. Bisogna stargli sopra senza arretrare. Non serve strappare. Lui invita a restare centrale, e allora è stabile e preciso. Si addice a qualunque terreno, in pista e fuori. Per l’esperto è il massimo; se invece serve supporto per restare in piedi alla si salvi chi può, allora la coda non porta come faceva quella vecchia. Non vibra praticamente mai. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: Aramide alveolare e rinforzi in carbonio Soletta: grafite sinterizzata ad alta densità molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 91/ 64 / 80 mm (164 cm) Raggio: 21,5 m (164 cm) Peso: 705 g (164 cm) Lunghezze: 157, 164, 171 cm Prezzo: 919,00 euro Sito: www.skitrab.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

164 cm 161,8 cm 90,6/63,3/79,4 mm 7,1 cm no 138 cm 1.023 cm² 21,9 m 695,5 g (693 g - 698 g) 26,2° 1,5° 30,5° 75 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

facile e riposante. Invita a sciare bene e decontratti

si rischia di non recuperare se fuori baricentro

leggeri e donne, sciata leggera e prudente

bruschi e arretrati. Sciare bene conviene

79,4mm

Ottimo

AL BANCO Solo una passata di riscontro e uniformazione per constatare una finitura di fabbrica perfetta. Lamine ben rifinite e consistenti per la categoria: 1,3x1,2 mm a 89° e filo ottimo. Impronta al top su materiale di ottima qualità, fondo perfettamente Prontissimo per la messa su neve.

Lunghezza 161,8 cm

10%

L’evoluzione di un ‘must’ dello skialp race. La casa di Bormio ha ripensato il World Cup per lo sciatore contemporaneo, che in discesa deve guadagnare tempo e riposare la muscolatura allo stesso tempo. Cambio radicale di indirizzo rispetto al passato, quindi, in una direzione che dovrebbe incontrare le esigenze di sciatori meglio impostati sugli sci. Nessun compromesso tra grip e manovrabilità: niente rocker, tanta lamina a contatto, punta progressivamente flessibile e coda più dolce. Finitura maniacale.

Contatto Lamina 138 cm

MOUNTAIN SPORT

TOP FEATURE

90,6 mm

10%

Fast&light

Race

CURATO

Il più rifinito e meglio preparato nell’analisi al banco

raggio calcolato 21,9 m

80%

È pronta la nuova generazione del World Cup per sciare anche in gara

63,3 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN SPORT_GARA

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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34 #aziende

MERELLI

L’INTEGRALISTA DEL FULL CARBON Da dieci anni Dino Merelli produce sci da ski-alp in carbonio. Una fibra che ha sedotto e abbandonato altri costruttori ma non l’azienda di Clusone, fedelissima all’idea originaria Dieci anni, non è un traguardo da poco in un mondo ‘giovane’ come lo ski-alp race... «Tra le mille cose da seguire per condurre un’impresa che resta fondamentalmente artigiana, ci siamo accorti per caso che quest’anno i nostri sci compiono dieci inverni. All’ultimo momento abbiamo deciso per una colorazione speciale giallo del marchio, più un piccolo label per festeggiare l’anniversario». Cosa è cambiato in questi dieci anni? «Sai qual è l’unica cosa che è davvero cambiata completamente? Le linee in discesa e la conseguente velocità. Se dieci anni fa si potevano valutare punte di 40 km/h, oggi sul ghiacciaio al Mezzalama toccano i 90 km/h misurati, per non parlare delle gare in pista. Pensa a quanto sono diverse le sollecitazioni che devono sopportare gli sci!». Quale strada stai seguendo nello sviluppo dei tuoi sci? «Le gare restano la Formula 1 dello scialpinismo, e noi continuiamo a costruire sci da Formula 1 senza compromessi: cerchiamo sempre la massima prestazione per leggerezza in salita e performance in discesa. Restiamo convinti delle caratteristiche eccezionali del carbonio, lo conosciamo, e secondo noi oggi solo il carbonio può fornire le prestazioni che noi vogliamo da uno sci per le gare di scialpinismo». Per esempio, quali sono le novità 2014 sul tuo modello da gara 160 cm? «Abbiamo inserito una sezione in carbonio Plan 1K, una fibra più pregiata rispetto al Plan 3K di generale utilizzo. Costa un ‘occhio della testa’, ma a fronte di un comportamento più fluido ci ha fatto guadagnare altri 30 grammi. Siamo arrivati a 610 grammi per il mezzo paio». Come vedi gli sci di oggi, rispetto a quelli delle vecchia generazione? «Sono più leggeri e più robusti, almeno quelli dei costruttori di riferimento. L’eccezione, l’impatto particolare può sempre capitare. Ma _74

Ski-alper_buyer’s guide 2014

la leggerezza non è più sinonimo di fragilità, ci sono molte meno rotture. Non è detto che uno sci più pesante sia anche più robusto: magari contiene schiume senza caratteristiche meccaniche strutturali. Gli sci con cui si vincevano le gare 10 anni fa pesavano mediamente 300 grammi in più di quelli di oggi. Ma sono certo che se venissero utilizzati oggi si romperebbero tutti. In questi 10 anni noi siamo cresciuti fino ad avere avuto un solo ritorno per rottura della versione 2013, a fronte di una crescita della loro diffusione». In effetti sembra di assistere a un ritorno del full carbon sui campi di gara. Che dati avete? «Lo confermo. I numeri restano piccoli perché noi del full carbon siamo una nicchia di una nicchia rispetto a tutto il mondo dello scialpinismo. Ma ogni anno cresciamo, magari poco, magari si parla di 50 paia in più ogni stagione. Ma per le nostre piccolissime dimensioni sono qualcosa, specialmente di questi tempi. Soprattutto ci confortano nelle nostre scelte perché nascono esclusivamente dal passaparola, mentre non abbiamo le risorse e il tempo per fare marketing. In passato questo ci ha molto penalizzato. Ma ora i fatti ci stanno dando ragione e i numeri sono tornati a salire». Quali sono le caratteristiche principali dello sci full carbon sulla neve? «Sulla neve forte resistenza alla torsione ed elasticità nel riprendere rapidamente. È uno sci nervoso con molta risposta. Il carbonio ha tempi di trasmissione decine di volte migliori rispetto a qualunque altro materiale usato per costruire sci. Così è sensibilissimo nelle due direzioni: porta velocemente sulla neve l’impulso dello sciatore, e trasmette velocemente allo sciatore le caratteristiche del fondo. Il che

significa acuire la sensibilità e velocizzare le correzioni d’assetto. Inoltre lo sci in carbonio non ha invecchiamento: nel tempo e con l’utilizzo mantiene per sempre le caratteristiche meccaniche originali». Quali sono le fasi produttive salienti dello sci full carbon? «Si tratta soprattutto di orientare le fibre strato su strato, per ottenere caratteristiche meccaniche specifiche e smorzare le vibrazioni. Non contempliamo altri materiali interni con differenti caratteristiche, per cui possiamo concentrarci completamente sullo sviluppo del composito. Si tratta di disporre straNel particolare: ti di fibra da 0,2 mm di L’inconfondibile profilo dello sci da gara spessore uno sull’altro. Merelli in fibra di carbonio Sono circa 15 strati nella parte centrale dello sci, che deve sostenere, fino a 5 - 6 strati alle estremità che devono essere più morbide. Altre fibre devono bloccare la corsa di deformazione. In totale si tratta di oltre 100 pezze, ognuna delle quali ha una propria funzione meccanica precisa». Dove si concentrano i costi di produzione? «Il materiale migliore costa oltre 200 euro al metro quadro, e poi i tempi produttivi sono alti: in autoclave lo sci passa cinque ore e mezza di ‘core’ a 7,5 bar e 130°C. Per salvare la soletta questa viene raffreddata e isolata con un riempimento di una schiuma particolarissima». Cosa è cambiato in questi dieci anni nei tuoi sci, e cosa puoi prevedere per lo sci in carbonio nei prossimi dieci anni? «Abbiamo seguito i progressi della fibra. Tra altri dieci anni forse si arriverà a 500 grammi per asta. L’evoluzione dipende dallo sviluppo della materia prima, ma soprattutto dal progetto, che ne deve tenere conto».


Ba ssin d’A rge nti ère

Ch am oni x

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Up&Down Abbiamo messo a dura prova gli scarponi race, testandoli in salita e discesa


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.02

#MOUNTAIN SPORT

SCARPONI RACE

MOUNTAIN SPORT

SCARPONI RACE Tieni il piede in due scarpe

‘Solo’ quattro modelli, ma infinite combinazioni di piede, sciata, performance. Il mondo delle scarpe race scia tutto in quelle quattro scarpe. Più diverse tra loro non potrebbero essere, eppure non esiste la scarpa perfetta e non esisterà mai. I compositi sovvertono le regole, le plastiche e i nylon vivono una seconda giovinezza, e con le mezze stagioni anche le certezze non esistono più. Bisognerebbe possedere e alternare scarpe diverse e sceglierle secondo le condizioni, come gli sci e le pelli. Non incartarti solo sui grammi e sulle schede. Studia bene quello che raccontano i costruttori perché solo lì trovi quell’informazione in più che nessun altro ti può dare.

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori scarponi sul mercato per l’uso Race e li abbiamo testati per voi. Dynafit Dyna EVO La Sportiva Stratos Cube Pierre Gignoux Morpho 400 Scarpa Alien 1.0


74 #aziende

ARTIGIANATO HI-TEC Uno dei vanti del ‘made in Italy’ è la qualità degli scarponi di SCARPA. Abbiamo approfondito alcuni aspetti del processo produttivo con Massimo Pellizzer, repsonsabile R&D dell’azienda di Asolo

Anno 1983, l’area di Montebelluna ospitava il 98% della produzione mondiale di calzature per lo sport outdoor, e il 100% della produzione in plastica. Non stiamo parlando di ere geologiche fa. Con la globalizzazione le cose sono cambiate, ma il distretto industriale veneto resta il riferimento di gran lunga più importante al mondo per le scarpe da montagna. In questo quadro SCARPA è una delle realtà più radicate. Nel campo dello scialpinismo, in particolare, l’azienda ha proposto nel tempo alcune delle innovazioni più significative che hanno portato fino alle scarpe attuali. Il soffietto dell’F1 ha costituito un’innovazione radicale e di riferimento per un decennio (e ha cambiato il telemark). Ne parliamo con Massimo Pellizzer, responsabile del reparto r&d dell’azienda e presenza fissa alle gare di scialpinismo. Quante persone lavorano alla produzione delle vostre scarpe da montagna? «In azienda lavorano 180 persone, di cui 150 si occupano della produzione vera e propria. In questo momento siamo l’azienda che impiega il maggior numero di addetti alla produzione». Perché questa scelta, quando in Europa si va nella direzione di decentrare la produzione in paesi in cui il costo del lavoro è inferiore? «Perché produciamo scarpe da montagna di qualità. Questa si può ottenere solo trattenendo i nostri lavoratori e facendoli crescere in esperienza e competenza. Il saper fare è alla base di tutto. Serve abilità artigiana. Nella costruzione di calzature in pelle e fibre la manualità è 100%, ma è largamente preponderante anche nella plastica. Lo scialpinismo rappresenta il 40% della nostra produzione». Come si costruisce una scarpa da scialpinismo? «Disegno, prototipazione, campionatura, industrializzazione, distribuzione… e service post-vendita. Oggi anche quest’aspetto è importante, almeno quanto il resto. Ma oltre a queste fasi, che sono comuni a tutti i produttori, nel nostro metodo è centrale che il pro_78

Ski-alper_buyer’s guide 2014

cesso si sviluppi sotto lo stesso tetto dall’inizio alla fine. In questo modo tutto è sotto controllo continuo, si possono dare risposte in tempo reale e prendere velocemente decisioni strategiche. Riusciamo a dare seguito immediato a prove e sperimentazioni. È capitato più volte che una soluzione adottata su una linea di produzione abbia suggerito un adattamento su un altro prodotto. Invece di una procedura complicata, basta fare pochi metri per parlare con i tecnici di un’altra linea. L’elasticità nel prendere decisioni è massima. Inoltre è possibile un veloce service post-vendita». Puoi spiegare meglio questo aspetto? «Nel valore della scarpa bisogna valutare anche il service. In stagione siamo in grado di riconsegnare l’Alien quasi sempre in settimana, quindi entro la gara successiva. Non solo per eventuali riparazioni ma anche per un ‘tagliando’. La qualità dell’intervento presso la sede di produzione e con materiali originali è assoluta. Per esempio, spaziando in un altro campo che però è significativo, parliamo di scarpette da arrampicata: le risuolature sono frequenti e si possono fare quasi ovunque, ma effettuate con le forme originali sono un’altra cosa. Gli atleti del team non notano differenze neppure tra il

primo utilizzo e la seconda risuolatura. Anzi, in qualche caso le scarpette sembrano migliorare». Vale anche per questo settore il famosissimo concetto per il quale le soluzioni sviluppate per le gare si trasferiscono in seguito al resto della gamma? «Certo, e nel nostro caso il passaggio dal race o dall’alta gamma alla media gamma diventa immediato. Inoltre negli anni successivi al primo apportiamo migliorie e adattamenti basati sulle segnalazioni. Ma i tempi cambiano: la vita degli stampi dell’F1 è stata di 10 anni, e in quel periodo lo scarpone è stato rielaborato molte volte. Oggi si arriva al massimo a quattro». Ci racconti la realizzazione pratica dell’idea del soffietto di F1 e della Carbon Core Technology del carbonio incorporato nel mix di nylon dell’Alien? «Vale sempre lo stesso principio: lavorando a stretto contatto, sotto lo stesso tetto, le interazioni tra tutte le linee di produzione producono un brainstorming continuo. Immaginare le cose prima ancora che esistano è nel nostro DNA. I feedback dagli atleti ci servono per soddisfare i bisogni, ma le nostre radici arti-


GRANDI (E PICCOLE) TAGLIE: L’ARCHIVIO DI STAMPI DI CASA SCARPA Che costi ha uno stampo, e quanto produce? «Si tratta di decine di migliaia di euro per misura. Investiamo in due paia di stampi per ogni misura centrale per aumentare la produttività al bisogno, perchè l’iniezione dura tra i 45 e i 60 secondi. Tutto il processo, dall’idea allo scarpone in negozio, costa oltre un milione di euro. In tutto questo bisogna prendere decisioni di varia natura. Un esempio riguarda la realizzazione delle forme per le misure: come mai non realizziamo Alien per la misura 31 MP? Perchè sarebbe un investimento costoso a fronte di vendite per ora insufficienti a giustificarlo. Un costo che si trasferirebbe quindi sul prezzo di tutti gli Alien».

Nelle foto, in senso orario: il responsabile R&D di SCARPA, Massimo Pellizzer, in compagnia di due ‘pilastri’ della sezione scarponi, ‘Aka’ Palmiro Dal Pai e Gabriele Marcolin

Come può nascere quasi per caso un successo mondiale: Cristina Parisotto e Mojito

giane fanno sì che tendiamo ad anticiparli. Può succedere che due giorni di full immersion su una scarpa da trail offrano spunti utili anche allo skialp. Inoltre ascoltiamo e incrociamo i feedback tra testatori di sport diversi. Anche il sistema di allacciatura BOA per Alien è nato così: osservando un sistema simile in tutt’altro campo, e ha trasformato lo scarpone in una scarpa. Il giudizio di partenza è sempre un ‘Impossibile!’… come per l’inserto in carbonio rivettato sull’F1 Carbon. E invece ora l’abbiamo adottato anche sul Freedom, che è uno scarpone freeride, con notevoli vantaggi in termini di rigidità e leggerezza. Anche il soffietto, che vent’anni fa si limitava a un modello ski-alp e a uno telemark, è poi stato applicato a 40 diversi modelli. Per dare un’idea

della complessità di alcuni passaggi chiave: mandare in stampo l’inserto di carbonio dell’Alien 1.0 per l’iniezione del nylon ha richiesto due anni di ricerca per realizzare il posizionamento con assoluta precisione». SCARPA non ha mai percorso la strada del full carbon. Quali sono le ragioni principali? «Abbiamo valutato diverse volte questa opzione, ma per ora crediamo nel mix tra materiali diversi. Sotto l’aspetto del peso il carbonio è vincente, ma l’affidabilità ci sembra ancora bassa. Noi continuiamo a valutare comunque. Alien e Alien 1.0, le due versioni della stessa scarpa top di gamma, stanno a dimostrare la nostra attenzione a questi aspetti».

Mojito è stata da subito una scarpa cult per il tempo libero. Come si fa ad azzeccare il successo al primo colpo? «Partendo da un’esigenza personale. Internamente calziamo tutti SCARPA, ma per i miei gusti femminili erano scarpe troppo tecniche e rigide. Allora sono andata dal modellista e gli ho detto: ‘Ne voglio una personale per me, destrutturata. Togli tutto!». A un meeting è stata notata e ha destato curiosità, e il suo nome è nato poco dopo in modo naturale… al bar! Così è nata, e poi c’è stato il gioco dei colori per la campionatura. Per fortuna si inseriva in un canale molto libero».

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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DYNAFIT D.Y.N.A. EVO

MOUNTAIN SPORT_GARA

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

27,5 MP 299 mm 300 mm 103,5 mm 788 g 629 g 159 g

60%

20%

Fast&Light

Race

MOUNTAIN SPORT

20%

Grandi Dislivelli

PUNTI FORTI E DEBOLI

lita Sa

ta ina m m Ca

SULLA NEVE Molto comfort da subito e calzata amichevole. Sistema di chiusura e blocco molto ergonomico e preciso, anche se la leva sporgente in posizione walk può interferire con l’uso dei bastoni di chi li muove rasenti al corpo. L’escursione del gambetto avviene con resistenze trascurabili. Il peso superiore alla media race si sente poco, forse per via di una certa elasticità di risposta delle plastiche sotto il gambetto carbon.

SCHEDA TECNICA Dati dicharati* Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: fibra di carbonio. Spoiler in Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 62° - inclinazione anteriore regolabile (15°-18°) Leve: 2 Suola: Skywalk EVO Race monomescola Scarpetta: Palau TF Race Evo termoformabile Peso: 695 g (27 MP) Misure: da 23,5 a 29 MP Colori: bianco Prezzo: 1.200,00 euro Stio: www.dynafit.com

Di sc es a

AL BANCO D.Y.N.A. Evo è effettivamente l’evoluzione di un progetto consolidato. L’ottimizzazione di ogni singolo elemento ha portato al suo attuale look sobrio e minimale, e ne ha fatto al contempo la scarpa sperimentata che non dà problemi a nessuno. Resta un attrezzo da competizione. Spessori e densità dei materiali non sono quelli di uno scarpone per l’alpinismo tecnico. Precisazione necessaria perché l’impressione di efficacia, che Evo suscita al contatto, potrebbe indurre in tentazione anche gli scialpinisti-climber. In effetti la scarpa accetta bene ramponi tecnici ed è sensibile in arrampicata su misto e ghiaccio ripido, ma le abrasioni ripetute e violente sulla roccia potrebbero usurarla rapidamente. È la sola scarpa da gara impermeabile all’entrata della neve allo snodo.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

M ix cli m b

La scarpa race di Dynafit è essenziale, minimale ed efficace

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

eccellente rapporto tra comfort e prestazione

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CONTRO:

il peso, ma bisognerebbe sottrarre quello della neve che non entra

Ski-alper_buyer’s guide 2014

ADATTO ANCHE A:

Adatto anche a: touring evoluto e alpinismo

NON ADATTO A:

maniaci dell’ultimo grammo

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


LA SPORTIVA STRATOS CUBE

MOUNTAIN SPORT_GARA

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 98%

1%

Fast&Light

Race

MOUNTAIN SPORT

1%

Grandi Dislivelli

lita Sa

M ix cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D

AL BANCO Tutto nuovo, tutto riprogettato. Il carbon-Kevlar fornisce maggiore resistenza meccanica e al taglio, insieme con maggiore assorbimento, ma Cube resta una scarpa precisissima. L’assorbimento delle sollecitazioni dal terreno avviene tramite la deformazione controllata dello scafo: in pratica lo spanciamento fa da ammortizzatore. Lo Stratos Cube va guardato e usato come un attrezzo meccanico di precisione. Si interviene sulle sue regolazioni con metodo e consapevolezza. Il sistema di chiusura è meccanica pura, affidabile e precisa, e unita all’indeformabilità del composito non concede tolleranza. SULLA NEVE Calzata laboriosa, che poi diventa avvolgente e precisa una volta completata. La pianta è la più stretta tra le scarpe race. Grande appoggio posteriore, rassicurante e rilassante. In camminata rulla bene fin quasi al metatarso ma poi diventa lineare. Forse si tratta anche del tassello centrale sporgente della suola, che deve schiacciare il perno delle leve della ganascia anteriore degli attacchi low-tech. In ogni caso la libertà di articolazione avanti-indietro della caviglia è assoluta e senza attriti tra le parti del guscio. Nessuna resistenza, ovviamente, da parte della scarpetta bikini. Precisissimo e sensibile sugli sci. La migliore trasmissione impulsi in assoluto, e lo spanciamento offre pastosità provvidenziale in carico.

La terza generazione di Stratos rivoluziona tutto SCHEDA TECNICA dati dichiarati* Scafo: carbonKevlar Gambetto: carbonKevlar Mobilità gambetto: regolabile 5 posizion da 5° a 19° Leve: 1 Suola: Vibram e gomma Ice Trek Scarpetta: in due pezzi Bikini Cube Peso: 465+80 g (27 MP) Misure: da 23,5 a 29 MP Colori: KarbonKevlar Prezzo: 1.699,00 euro Sito: www.lasportiva.com RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

27 MP nd. 282 mm 104,7 mm 545 g 465 g 80 g

E F

PRO

leggerissimo e preciso

CONTRO:

rigidità estrema da temperare

ADATTO ANCHE A:

gare in pista dove contano i centesimi

NON ADATTO A:

atleti approssimativi nella cura dei materiali

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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PIERRE GIGNOUX MORPHO 400

MOUNTAIN SPORT_GARA

Una macchina da gara: tradizione e affidabilità nel full-carbon

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

AL BANCO L’ultimo frutto in ordine di tempo dell’esperienza più longeva nel campo delle scarpe race full carbon. Pierre Gignoux non si distrae dalla sua mission originale e somma continuamente piccole variazioni ai dettagli che fanno una grande differenza quando l’indeformabilità di ogni parte non offre alcuna tolleranza. Tutti i particolari meccanici sono ormai assolutamente perfezionati in funzione del progetto globale. L’occhio esperto nota accorgimenti geniali e molto funzionali, come l’inserto metallico avvitato per l’appoggio della leva di chiusura dei ramponi e il monoblocco per le spine di aggancio low-tech.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati* Scafo: fibra di carbonio Gambetto: fibra di carbonio Mobilità gambetto: nd. Leve: 2 Suola: nd. Scarpetta: Bikini Peso: 500 g (26 MP) Misure: da 23 a 29 MP Colori: carbonio Prezzo: 1.400,00 euro Sito: www.pierregignoux.fr

Race

SULLA NEVE Scarpa comoda a pianta larga. La chiusura velcro sul collo del piede è efficiente ma molto localizzata. Ottimo appoggio posteriore al gambetto con notevole altezza dello scafo, mentre l’appoggio anteriore ridotto a una patella libera risulta scomodo e richiede adattamento. Il serraggio sulla gamba è più ammortizzante di Cube. Il meccanismo di chiusura è meno scorrevole ed efficace rispetto a quello dei concorrenti, ma non dà veri problemi. Per ottimizzare Morpho sarebbe bello accoppiarlo con l’attacco Gignoux dedicato.

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

1%

Fast&Light

MOUNTAIN SPORT

1%

Grandi Dislivelli

M ix cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

lita Sa

ta ina m m Ca

Di sc es a

27 MP nd. 286 mm 106 mm 522 g 445 g 77 g

98%

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

collaudatissimo e affidabile nel genere full-carbon, una certezza _82

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

funziona bene ma il proget- atleti alti, pianta del piede larga to inizia a segnalare i suoi limiti di fronte alle novità

Ski-alper_buyer’s guide 2014

NON ADATTO A:

utilizzo allround. È una macchina solo per le gare

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


SCARPA ALIEN 1.0

MOUNTAIN SPORT_GARA

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 80%

15%

Performance

Race

MOUNTAIN SPORT

5%

Grandi Dislivelli

lita Sa

M ix cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D

AL BANCO Alien 1.0 di Scarpa continua a rappresentare quella parte di costruttori che puntano sul mix di composito e materiali plastici, una miscela di nylon pregiati in questo caso. Il che si traduce in un gambetto rigido che si appoggia per l’ammonizzazione a uno scafo più morbido. I valori di flessione di quest’ultimo sono calibrati anche attraverso altri fogli in composito laminati al suo interno. Ne risulta una scarpa race che distribuisce progressività e rigidità per settori, ottenendo un ottimo comfort di calzata per il piede. Sulla neve Comodo in calzata, e anche successivamente la scarpetta a calza si fa apprezzare nel fasciare caviglia e gamba. Il Boa System funziona: distribuisce la pressione necessaria e, volendo, anche qualcosa in più. La sua carrucola a bottone fa pressione localizzata sui colli alti. La leva di chiusura e bloccaggio lavora molto bene ergonomicamente, e gli spanciamenti dello scafo in plastica sollecitato dal gambetto in carbonio assorbono parte della sua rigidità. Al punto che, sollecitato in discesa, tende a cedere un po’ troppo verso fine curva condotta. In pressione sulle code si sente la leva posteriore agire in deformazione sul blocco nervato di nylon in cui è annegata la spina: bella ammortizzazione, ma suscita apprensione. La mobilità del gambetto è ottima, praticamente libera senza resistenze apprezzabili.

La versione 100% race di Alien SCHEDA TECNICA dati dichiarati* Scafo: poliammide Gambetto: fibra di carbonio Mobilità gambetto: nd. inclinazione anteriore regolabile (9-13°) Leve: 1 + Boa System Suola: Vibram/Scarpa Ufo Scarpetta: Alien Intuition 10613-500/1 termoformabile Peso: 700 g Misure da 24,0 a 30,0 MP Colori: giallo fluo/carbonio Prezzo: 1.299,00 euro Sito: it.scarpa.net RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

27 MP 287 mm 287 mm 104,3 mm 714 g 601 g 113 g

E F

PRO

rapporto equilibrato tra comfort, peso, prestazione

CONTRO:

entra molta neve da dietro, e anche Boa ne raccoglie

ADATTO ANCHE A:

calzate difficili

NON ADATTO A:

bisognosi di stritolamento del piede

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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FAST&LIGHT Martin Riz impegnato nel test Performance. Uno stile in crescita di andar per montagne. Š Alo Belluscio


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#MOUNTAIN SPORT

SCI E SCARPONI PERFORMANCE

MOUNTAIN SPORT

PERFORMANCE Per un pugno di grammi in più C’è tutto un mondo là fuori, nascosto dalla mediaticità delle gare. È maggioritario e in crescita, i limiti potenziali non si vedono, e i costruttori lo sanno. Le scarpe e gli sci divertenti non sono quelli ultralight delle gare ma quelli da un etto in più. Capitolo smart per ski-alper evoluti. Sali senza limiti di performance, e poi scia davvero! Divora quattro montagne al giorno, scendile in neve ancora bella, e torna a casa per pranzo con le gambe fresche. Datemi 100 grammi di materiale in più e vi solleverò il mondo!

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori prodotti sul mercato per l’uso Performance e li abbiamo testati per voi. SCI Dynafit PDG Dynastar Pierra Menta Rocker Movement Gold Fish-X SCARPONI Dynafit Dy.Na PDG Scarpa Alien


DYNAFIT PDG

raggio calcolato 20,7 m

Lunghezza 161 cm

64,5 mm Contatto Lamina 142,5cm 79 mm _86

161 cm 161 cm 99 / 64,5 / 79 mm 6,8 mm no 142,5 cm 1.094 cm² 20,7 m 804,5 g (801 g - 808 g) 28,5° 1,2° 27,7° 82 mm

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

sci piuttosto completo, senza particolari lacune.

il codino a punta fa mancare improvvisamente lamina arretrando.

pista performance

terreni irregolari e nevi rotte. Maniaci dell’ultimo grammo

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

20%

Grandi Dislivelli

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno di Paulownia con laminati in carbonio e fibra di vetro Soletta: grafite sinterizzata da corsa Lamine: acciaio Sciancratura: 99/65/80 mm Raggio: 25.5/20 m Peso: 800 g Lunghezze: 161 cm Prezzo: 550,00 euro Sito: www.dynafit.com

MOUNTAIN SPORT

a os r rin de Fa ow p

SULLA NEVE Sci molto eclettico e adatto a a tutti. Entra ed esce bene sul corto, ma tiene bene anche i raggi medi e lunghi a patto di rimanere su fondo regolare e duro, dove è molto performante. In nevi irregolari o cedevoli soffre e diventa ballerino: bisogna scegliere le linee con anticipo e curarlo costantemente. La punta molto larga incontra la neve e si fa prendere dalla crosta. Facile e pastoso, dà feeling immediatamente e non tradisce se spinto al limite sul suo terreno, neppure in conduzione sul duro.

40%

Fast&light

Race

ro Du nte rta po

AL BANCO Un piccolo ritocco è stato dato, ma volendo lo sci era a posto. Eliminati solo un poco di bava e di filo dalle buone lamine da 1,5 x 1,8 mm a 89°. Soletta in buona planarità e ben rifinita, da sciolinare.

40%

Ad va nc ed

Non è il top di gamma race di Dynafit, che mantiene invariato il D.Y.N.A. da 720 grammi anche per il 2014. Il peso in più del PdG ne fa uno sci perfetto per l’uso ‘performance’ di alto livello, ma non lo esclude a priori dalla scelta per le competizioni. La codina a triangolo agevola senza dubbio il suo inserimento nell’anello dello zaino, ma è sempre un peccato rinunciare a centimetri di lamina su sci da gara. E però è proprio dove serve spigolo che il PdG si esalta: molto raccomandabile per fondi duri. Vale sempre il principio per cui qualche decina di grammi in più potrebbero rivelarsi perfino vantaggiosi.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ve cro ntat sta a

Il rapporto qualità prezzo lo rende molto interessante

Be gin ne r

Cresce l’attenzione per gli sci intelligenti: pochi grammi e tanta performance in più

550 EURO

99 mm

TOP FEATURE

MOUNTAIN SPORT_PERFORMANCE

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


50%

Fast&light

Il Pierra Menta ‘base’ ha mantenuto negli anni la costruzione che l’ha fatto conoscere come sci per tutti. Facile, docile, affidabile. Aiuta lo sciatore nelle nevi difficili ma ormai il suo peso lo pone fuori dai limiti superiori di categoria per l’utilizzo ‘race’ puro di alto livello. Costituisce invece un’ottima opzione ‘performance’ in pista e fuori. Geometria classica più rocker poco pronunciato ma lungo, evidente soprattutto alla pressione. Attenzione: non è più per le gare ma non si tratta certo di una seconda scelta. La qualità sulla neve è molto alta. È una scelta di divertimento.

30%

Grandi Dislivelli

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

SULLA NEVE Molto semplice da girare e poi ancora più semplice: il tempo di impostare la curva e lui l’ha già finita. Stra-facile in ogni fase. Non scappa e chiude bene la curva stretta. Facilita le cose su nevi difficili ed irregolari, se si controlla la velocità. Aumentandola invece soffre sul duro di spigolo, mentre resta fluido sul morbido. Conduce bene; non superconduce ma invoglia al cortoraggio. Esce bene anche nelle nevi profonde. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno e acrilico (Rohacell) Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 96 / 65 / 79 mm (160 cm) Raggio: 23,0 m (160 cm) Peso: 900 g (160 cm) Lunghezze: 150, 160, 169 cm Prezzo: 598,00 euro Sito: www.dynastar.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: 160 cm LUNGHEZZA rilevata: 160 cm SCIANCRATURA rilevata: 95,1 / 63,5 / 78,1 mm CAMBER: 5,7mm ROCKER in punta: sì CONTATTO LAMINA: 137,5 cm SUPERFICIE DI PORTANZA: 1.032 cm² RAGGIO calcolato: 20,5 m PESO rilevato: 904 g (903 g - 905 g) TORSIONE in spatola: 24,5° TORSIONE al centro: 1,8° TORSIONE in coda: 27,8° FLESSIONE: 71 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

facilissimo e divertente

Non per alte velocità. Il legno del fianchetto si bagna

fast&light su grandissimi dislivelli con un milione di curve

racing di alto livello con traiettorie aperte

78,1 mm

Ottimo

AL BANCO Buonissimo materiale della soletta, improntata e sciolinata. Fondo molto concavo. Lamine non rifinite a 90,8°, con filo fino alle estremità, un po’ di bava e tuning solo su un lato. Il materiale del fianchetto, legno a vista, soffre la lavorazione e tende a sbriciolare. Così com’è risulta poco maneggevole: set-up necessario.

Contatto Lamina 137,5 cm

MOUNTAIN SPORT

Qualcosa di speciale

TOP FEATURE

raggio calcolato 20,5 cm

Race

900 g

Un peso che lo porta al confine con il grantour

63,5 mm

20%

Il Pierra Menta per tutti: uno sci performante che rende lo skialp ‘friendly’

95,1 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN SPORT_PERFORMANCE

Lunghezza 160 cm

DYNASTAR PIERRA MENTA ROCKER

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_87


raggio calcolato 16,6 m

Lunghezza 159,5 cm

71,1 mm Contatto Lamina 135,8 cm 89,2 mm

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

_88

160 cm 159,5 cm 108,7/71,1/89,2 mm 8,7 mm sì 135,8 cm 1.155 cm² 16,6 m 757 g (760 g - 754 g) 20,0° 2,0° 23,5° 83 mm

Grandi Dislivelli

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

non riesce ad essere lo ‘sci unico’ per racing più touring.

fast&light con prestazioni top in discesa

gare in ambiente. Troppo largo per tracce strette

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra

sci unico nel suo genere, praticamente Race

ita sc cre In

Rilevamenti

40%

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Karuba e pioppo con laminati di carbonio Soletta: grafite P-Tex 5000 Lamine: acciaio Sciancratura: 109-104/71/90 mm (160 cm) Raggio: 24,0 m (160 cm) Peso: 750 g +/- 30 g (160 cm) Lunghezze: 160, 168 cm Prezzo: 815,00 euro Sito: www.movementskis.com

MOUNTAIN SPORT

el ev pL To

SULLA NEVE Il posizionamento attacchi indicato da Movement per il Fish Gold risulta sensibilmente avanzato rispetto agli altri Fish pari lunghezza, e unito alla sua geometria ne condiziona il comportamento particolare: poca punta e tanta coda si percepiscono subito, e la coda prende il sopravvento agganciando le neve e spingendo ‘dentro’, a chiudere le traiettorie. Basta impostarlo e poi fa il resto. In conduzione veloce è perciò più stabile dei modelli race, cui è accomunato dal peso, a patto di non aprire le linee. Sci per condurre su fondi duri, ma senza farsi illusioni: resta comunque in balia del terreno irregolare se non caricato centralmente con molta decisione.

20%

Fast&light

Race

ro Du nte rta po

AL BANCO Come per i Fish e i Fish Pro lamine sottili la cui base si presenta incostante e compresa tra 0,8 sotto il piede e 1,2 mm alle estremità per 1,5 mm costanti di altezza. Buona finitura del filo e 91,8°. Buona planarità su un materiale di medio livello, sciolinato e con tracce dubbie di impronta.

70%

P ba rim gn av ata eril e

Sci atipico. Nulla impedirebbe di partecipare a gare con i Gold, che restano ampiamente in categoria quanto a peso. Ma il problema sono le dimensioni nelle tracce. Invece potrebbe permettere exploit su grandissimi dislivelli ed enchainement, accompagnandoli con qualche piacere in più nelle discese.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ad va nc ed

108,7 mm

Nettamente più caro rispetto ai pari categoria

Ve cro ntat sta a

Lo sci (quasi) da gara che chiude le curve come un grantour

815 EURO

TOP FEATURE

MOUNTAIN SPORT_PERFORMANCE

Be gin ne r

MOVEMENT GOLD FISH-X

Lascia perdere… Pessimo

C D E F


ZOOM+

IN TUTTE LE SITUAZIONI Sci ai piedi, sci nello zaino. Abbiamo testato l’attrezzatura Performance nelle varie situazioni che si possono incontrare. ©Alo Belluscio buyer’s guide 2014_Ski-alper

_89


DYNAFIT D.Y.N.A. PDG

MOUNTAIN SPORT_PERFORMANCE

Solo 100 grammi in più del ‘cugino’ da gara

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

AL BANCO Scarpa snella, sobria e armonica nelle linee. Come il fratellino superlight D.Y.N.A., resta la scarpa ‘Sport’ più legata alle forme tradizionali, o almeno alla loro evoluzione verso prestazione e leggerezza. È più sostanziosa rispetto ai suoi concorrenti, a prezzo di un peso ragionevolmente più elevato: nel senso che la PdG può essere valutata anche in chiave ‘Race’, ponderando bene i pro e i contro dei grammi in più a vantaggio di comfort e sciabilità. Look perfino più aggressivo del fratellino.

20%

40%

Grandi Dislivelli

PUNTI FORTI E DEBOLI M ix. cli m b

27,5 MP 289 mm 289 mm 102,8 mm 868 g 718 g 150 g

MOUNTAIN SPORT

ta ina m m Ca

Di sc es a

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

40%

Fast&light

Race

lita Sa

SULLA NEVE Scarpa molto confortevole in assoluto e non solo per la categoria. Il sistema di chiusura e passaggio walk-ski è molto ergonomico. Peso, ingombri e funzionalità quasi da gara, con il vantaggio di non lasciar entrare neve tra gambetto e scafo. Camminata regolare con rullata sufficientemente rotonda. Scarpa elastica, cedevole in piegamento, resta comunque abbinabile solo a sci race e performance, corti e leggeri, sensibili anche a impulsi deboli. Gli insert Quick Step-in sono molto efficaci. In discesa assorbe urti e vibrazioni meglio di tutti i suoi competitors, e restituisce anche una certa spinta. Lascia qualche dubbio sulla sua aspettativa di vita la ghettina elastica che chiude lo scafo sul collo del piede, molto sollecitata dai passaggi in calzata.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: fibra di vetro e Grilamid Mobilità gambetto: 62° inclinazione anteriore regolabile (14°-17°) Leve: 2 Suola: EVO Race 2.0 Scarpetta: Palau Peso: 795 g (27 MP) Misure: da 23,5 a 29 MP Colori: bianco Prezzo: 650,00 euro Sito: www.dynafit.com

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

scarpa universale, per tutti e per tutto

CONTRO:

materiale dello scafo e della suola molto teneri in ottica alpinistica 360°

ADATTO ANCHE A:

scialpinismo classico d’élite e alpinismo

NON ADATTO A:

alpinismo su misto per via delle abrasioni sulla roccia

Lascia perdere… Pessimo

_90

Ski-alper_buyer’s guide 2014

A+ A

B+ B C+ C D E F


SCARPA ALIEN

MOUNTAIN SPORT_PERFORMANCE

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 20%

40%

Fast&light

Race

MOUNTAIN SPORT

40%

Grandi Dislivelli

lita Sa

M ix. cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+

La versione no-carbon di Alien si evolve in chiave comfort AL BANCO La si notava anche ai piedi di qualcuno forte perché, nonostante il maggior peso, il comfort resta fondamentale anche nel race. Con questa stagione è stato introdotto in Alien un upgrade importante: una ghetta semirigida interna allo scafo impedisce l’entrata della neve. Quello della neve resta il tallone d’Achille degli scafi da gara. Serve la massima mobilità della caviglia, e per ottenerla bisogna togliere materiale. Togliere scafo, togliere guarnizioni, scorrimenti plastica su plastica e in quei vuoti passa la neve. Invece aggiungendo… Sulla neve Alien è molto più pastoso, comodo e tollerante di Alien 1.0. La ghetta all’articolazione della caviglia impedisce l’accesso alla neve, ma nel contempo ne limita l’escursione. Introduce anche una certa resistenza per attrito. Per un utilizzo diffuso Alien è preferibile al suo fratello 1.0, e la nuova versione va proprio in questo senso diventando più appetibile per un maggior numero di scialpinisti evoluti verso la performance e i dislivelli in montagna aperta.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: poliammide (plastica) Gambetto: poliammide (plastica) Mobilità gambetto: nd. inclinazione anteriore regolabile (9-13°) Leve: 2 Suola: Vibram/Scarpa Ufo Scarpetta: 10614-500/1 light termoformabile Peso: 850 g Misure: da 24,0 a 30,0 MP Colori: giallo fluo Prezzo: 649,00 euro Sito: it.scarpa.net RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LARGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

27 MP 287 mm 285 mm 104,3 mm 920 g 749 g 171 g

C D E F

PRO

sempre più adatta allo skialp classic evoluto

CONTRO:

La nuova protezione di Alien contro la neve funziona ma introduce attrito alla escursione.

ADATTO ANCHE A:

sempre più scialpinisti extra-sportivi

NON ADATTO A:

competizione purissima

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_91


STATS&NUMBERS Sessioni di test: 2 LocalitĂ : Passo dello Stelvio, Stubai Testatori: Robert Antonioli, Carlo Battel, Martin Riz coordinamento: Guido Valota supporto: Matteo Tagliabue fotografo: Alo Belluscio


.03 Mountain CLASSIC

MOUNTAIN CLASSIC sci e scarpon i Gr antour ed El i te


GIA’ CHE CI SIAMO... Dovendo utilizzare gli impianti per fare più giri di test possibile, Martin e Carlo hanno deciso di ‘testare’ la resistenza delle code dei loro sci. Son ragazzi... A sinistra Matteo su una cresta di Stubai.

scialpinismo classico è e resterà maggioritario, al punto che sfuggirà sempre a definizioni precise. In questo mondo si trova di tutto perché le possibilità che la montagna offre sono infinite e lo scialpinista classico ci va anche per sfuggire alle irreggimentazioni della vita sociale. Un po’ lo inseguono anche in montagna. Esistono comunque delle regole da rispettare, vanno imparate e si sa: i corsi, la compagnia, le esigenze di prevenzione del rischio inquadrano un po’ in schemi. Ma tutto sommato può ancora capitare di scegliere dove tracciare in neve nuova! E per una pratica non specializzata in un qualche aspetto particolarissimo, ci si può sbizzarrire a sperimentare: dalle gite classiche iperfrequentate fino alla semi-esplorazione. Dai grandi dislivelli, guadagnati con preparazione para-sportiva e partenze antelucane, fino a provare i brividi del ripido. Dall’uscita fuori porta fino alla cresta esposta a 4.000 metri. Tutte cose che si possono interpretare in mille modi e alle quali si possono adattare il proprio livello sci-alpinistico e i propri gusti. In un’allegra confusione c’è chi sale in un’ora e chi in quattro, chi scende in dieci curve, chi in diecimila e chi in diecimila cadute perché aveva raccontato al direttore del corso di saper sciare, pur di aggregarsi…

LO

Anche la scelta dell’attrezzo completa la sacrosanta libertà di divagare. Le aziende stanno offrendo a catalogo attrezzature sempre più variegate. È finita, anzi è sepolta l’epoca degli sci per alpinismo, con tre modelli tutti uguali tra loro. Oggi invece non se ne possono mai identificare più di tre simili tra di loro su 100 che _94

Ski-alper_buyer’s guide 2014

IL TOURING È IL SETTORE PIU´ AMPIO IN AMBITO SCIALPINISTICO, SIA COME NUMERO DI PRATICANTI CHE COME PRODOTTI SUL MERCATO. QUI SI INCROCIANO ESIGENZE CHE VANNO DAL PRATICANTE SUPERCLASSICO A CHI CERCA NUOVE FORME DI SCI IN MONTAGNA APERTA sono un caleidoscopio di geometrie, pesi, valori di flex e di torsione. Per non parlare delle misure. Anche gli scarponi, pur offrendo un minor numero di modelli, coprono tutte le opzioni immaginabili. Senza mai ‘lasciare a piedi’ per un errore di valutazione al momento dell’acquisto. Nel 2014, per lo ski-alp classico, un quattro ganci permette comunque di salire bene senza trascinarsi ai piedi un blocco di cemento. Al limite opposto un due ganci di ultima genera-

QUALI LUNGHEZZE CON IL ROCKER? Il rocker applicato a sci per lo skialp classico è una novità che può generare confusione. Bisogna dimenticare i canoni classici per cui negli ultimi anni si sceglievano sci compresi tra 164 e 171 centimetri nella grande maggioranza dei casi. Un 178 rockerato è spesso più corto di un 160 da gara. Le aziende scrivono talvolta indicazioni di scelta in catalogo, ma in molti casi si resta perplessi. Comunque lo sci rockerato va scelto decisamente più lungo, in assoluto.


95

LE DIMENSIONI CONTANO, ECCOME! L’obiettivo è sciare egregiamente in condizioni di neve difficile. Lo sci va scelto per le nevi brutte, non per quelle belle. Con il rocker serve più lunghezza sempre considerando la massa dello sciatore e ancora, come una volta, i bracci di leva generati dalla sua statura. Una lunghezza di 183 centimetri per uno sci da ski-alp classico sembrano un’eresia, ma con il rocker poterebbe essere il minimo indispensabile. Le indicazioni delle case vanno ragionate con il negoziante, tenendo conto anche di tutto il resto della geometria, delle dimensioni, e anche dei valori di portanza.

#MOUNTAIN SPORT

LICENZA ARTISTICA Carlo Battel durante il test degli Ski Trab Magico. Con gli sci che sono stati portati in pista per i test abbiamo fatto davvero di tutto... © Alo Belluscio

MOUNTAIN CLASSIC buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#mountain classic PIT-STOP SUPER RAPIDO Quando sono stati provati gli scarponi, tutti i modelli erano a disposizione a bordo pista, in modo che i testatori potessero cambiare velocemente. ©Alo Belluscio

_IN NEGOZIO di Danilo Noro «Lo scialpinista tradizionale resta ancora maggioritario. C’è una specie di rito che si ripete sempre uguale, quando entrano in negozio. RICHIESTA NUMERO UNO «Non quelli larghi!!!» (…aspetta!… dobbiamo ancora cominciare a parlare!). RICHIESTA NUMERO DUE Una volta non prendevano in considerazione il peso. Oggi è la seconda domanda che mi viene posta. RICHIESTA NUMERO TRE «Voglio uno sci molto facile» RICHIESTA NUMERO QUATTRO «Deve andare bene sulla crosta» RICHIESTA NUMERO CINQUE «A me la discesa non interessa» (…ma allora…usa le ciaspe!). Scherzi a parte, lo sci moderno per il touring non è mai difficile: consideriamo anche solo le misure attuali. Questa fascia di utilizzatori è attenta al prezzo. Quindi è importante che lo sci duri nel tempo perché molti tengono lo stesso attrezzo per anni. Tutt’oggi arriva ancora qualcuno che passa dal 205 al 170! Qui con lui possiamo parlare di mille cose, ma se alla fine decide per lo sci facile e con tanta lamina… poi torna con le bottiglie!». _96

Ski-alper_buyer’s guide 2014

zione può riuscire a lavorare anche uno sci ben strutturato. Per quella che abbimo voluto definire ‘élite’ (2.800 metri più discesa a 80 kmh in superconduzione) ormai esistono sci attorno al chilogrammo con dimensioni freeride, e scarpe con lo stesso rapporto tra peso e prestazioni. Il ripido è diventato uno standard piuttosto diffuso, con numeri di sciatori sui 40°- 45° che un po’ impressionano se si considera che ci si

può anche far male. Comunque sono cresciuti sia il bagaglio tecnico sciistico che la qualità degli attrezzi: su questi ultimi la case hanno lavorato soprattutto alla ricerca di maggiori facilità e controllo, e i risultati si vedono anche se il rocker lascia sempre un po’ perplesso l’ottimo sciatore che vorrebbe tutto il contatto lamina possibile giù, sulla neve, e non per aria a far niente.


Pellare e spellare Può darsi che l’Accademia della Crusca non lo accetti, e sulla Treccani non esiste. Ma si dice ‘spellare’ e ‘pellare’. Lo dicono tutti così e da sempre, quindi lo scriviamo così, nero su bianco, punto. Gli inglesi l’avrebbero risolto allegramente con un semplice ‘-ing’ aggiunto alle skins, o qualcosa del genere. Non facciamoci sempre riconoscere con un classico ‘sosta e sequenza di movimenti atti ad applicare o altresì rimuovere, con l’ausilio delle mani e degli arti superiori, dispositivi tessili antiarretramento qui e di seguito denominati ‘tessilfoca’ applicati al lato inferiore degli sci per consentire la marcia in salita su terreni innevati di cui alla legge quadro…’, eccetera e marca da bollo. Caro ski-tourer, abbandona i pregiudizi antimodernisti e anticorsaioli! Dimentica quello che ti hanno insegnato al corso. Con lo spellaggio ‘race’ basta un quarto della fatica e dei contorcimenti. Dopo un paio di esperimenti non riusciranno a farti tornare al vecchio metodo neanche sotto la minaccia delle armi. Tempo in più da dedicare a panino, birretta, foto di vetta. Naturalmente la cosa va prevista, adottando per tempo uno dei tanti sistemi elastici di aggancio in punta.

Top Horrors: ma tu spelli ancora dalla coda? Parli di manutenzione delle pelli allo skialper medio e ti sembra di mettergli in mano una mina antiuomo. Tutti a svicolare l’argomento, fino a provare le pelli gel o a portarsi nello zaino chilogrammi di improbabili kit di emergenza. In realtà si tratta solo di pigrizia, perché… cosa c’è che non va nella colla? Ma per evitare che si deteriori in fretta ecco il trick definitivo. In questo modo è cancellato per sempre qualunque contatto con la colla, allungandone a dismisura l’efficienza.

FASE 1

FOTO 1 - Spella dalla punta, come nelle gare. Evita quella sequenza eterna di togli-metti sci e zaino che al giorno d’oggi dovresti ormai vedere come il trasloco del salotto. FASE 4

TIPS&TRICKS MOUNTAIN CLASSIC

FASE 2

FOTO 2 - Allarga bene il braccio e solleva di poco lo sci. Con un minimo di abitudine diventa un gesto rapido e indolore. FASE 3

PER UN PALMO DI PELLICOLA IN PIÙ

Foto 4 - Piega la pelle colla contro colla. Alla riapertura per il ripellaggio successivo impugnerai la pelle per la coda protetta dal ritaglio, con notevoli vantaggi nel pinzaggio a freddo. Applica le pelle allo sci, e solo come ultimo step staccane il ritaglio di pellicola per riporlo nuovamente in tasca. Foto 3 - Senza MAI toccare la colla, né con le mani né con i guanti, applica in coda un ritaglio della pellicola di protezione che avrai tenuto a portata di mano, in una tasca.

Come sempre, prevenire è meglio che curare: mai più spellare dalla coda! Tieni sempre lontane le tue mani dalla colla dell’ultimo tratto di pelle, che oltretutto si trova nell’area che deve essere sempre al 100% della prestazione. Evita di toccare la colla con le mani e con i guanti, che sono sempre sporchi e ‘grassi’ anche se apparentemente a posto: le allunghi la vita. Il sebo dell’epidermide è un solvente, le creme solari peggio ancora.

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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94 #aziende

14 STRATI DI TECNOLOGIA

Abbiamo intervistato Adriano Trabucchi per scoprire quanta ricerca sui materiali e su tutti i dettagli c’è dietro alla costruzione di uno sci Al bar e su internet sono tutti ‘imparati’, ma le cose cambiano quando si va sulla neve a testare o si ha occasione di parlare con chi gli sci li costruisce per davvero. Allora le leggende si sciolgono come neve al sole di luglio. Così siamo andati dove si possono vedere le macchine, gli operai e i tecnici al lavoro, toccare con mano le materie prime, i semilavorati, ammirare i computer con le schermate di dati e gli archivi di migliaia di giornate di test al banco e su neve. Stiamo parlando di Ski-Trab, dove abbiamo incontrato Adriano Trabucchi, che abbiamo intervistato per avere una panoramica tecnica sullo sviluppo degli sci. Dalle sue parole emerge forte la passione per le creazioni della ‘maison’ bormina, ma d’altra parte è giusto andare a cercare informazioni tecniche di prima mano in un’azienda ultra-specializzata, che di norma percorre strade diverse e originali, oltretutto 100% made in Italy. Quali sono le fasi e i tempi che portano alla realizzazione di uno sci? «Il punto di partenza è la definizione dell’obbiettivo ideale legato alle esigenze del tipo di sciatore che si vuole accontentare. Segue una lunga fase di ricerca per stabilire soluzioni tecnologiche che conseguano risultati, conciliando riduzione del peso, facilità di manovra, rigidità torsionale, flex, grip per la pelle e tutto il possibile. La raccolta di dati è enorme perché ci servono riscontri anche per la stan_98

Ski-alper_buyer’s guide 2014

dardizzazione della qualità. La terza fase è la prototipazione: Daniele passa ai tecnici le idee e le soluzioni possibili. Viene realizzato uno stampo-test e con questo fino a 7/8 prototipi successivi e scalari. I test su neve, insomma, determinano la successione di valori progressivamente diversi di struttura, flex e shape. Questa fase dura mesi… o anni. Solo alla fine inizia l’industrializzazione: scelta definitiva dei materiali, la loro preparazione, lavorazione ed assemblaggio, finitura, controllo qualità». Cosa c’è dentro allo sci? «La legge uguale per tutti è: soletta, lamine, gli strati strutturali inferiore e superiore di supporto - che lavoreranno l’uno in trazione e l’altro in compressione -, l’anima, e la superficie (la grafica). Quindi con sei ‘strati’ si può fare, e questo è in effetti oggi lo sci leggero per tutti, utilizzando al meglio la massima tecnologia del minimale. In questo caso il maggior capitolo di costo tra R&D, test, marketing, non è sicuramente lo sci. Possono comunque essere realizzati dei bei prodotti». E invece Ski-Trab… «Facciamo una scelta diversa, privilegiando durabilità della prestazione nel tempo e affidabilità. Nei World Cup contiamo 14 strati. Partiamo con un’anima complessa di 12 elementi tra Aramide alveolare e legni diversi assemblati secondo le loro caratteristiche e il nostro

progetto. Realizziamo così una resistenza costante a un ampio spettro di sollecitazioni, anche se a scapito della leggerezza estrema. Poi iniziano gli avvolgimenti in fibre composite orientate multiassiali». Quali sono i pregi e i difetti del legno? «La casistica è infinita. Dire un nome è dire tutto e niente perché anche solo il luogo in cui è cresciuta la pianta cambia tutto all’interno della stessa specie, creando caratteristiche meccaniche differenti, attraverso infinite combinazioni di densità e disposizione della fibra. In generale il legno ha caratteristiche eccezionali e non ripetibili. All’interno di questa materia prima si può scegliere e fare tutto. Già le prime Pierra Menta di Greco e Meraldi furono vinte con Trab dall’anima in legno. Noi oggi scegliamo una strada più articolata perché da oltre 15 anni abbiamo raggiunto i limiti del legno leggero, tra cui la sua mancanza di memoria, e li superiamo integrando nell’anima in legno anche l’alveolare in Aramide». Passiamo all’attrezzo sul campo. Come agiscono le sezioni dello sci, considerate singolarmente? «Tutte le parti dello sci vanno considerate in combinazione, nell’insieme. Ma diciamo che la zona centrale deve essere di sostegno sotto lo scarpone, e gradualmente il flex diventa più morbido andando verso le estremità. La coda più morbida rende lo sci facile e aiu-


La memoria dei materiali Cosa si intende con memoria dei materiali? Attenzione, la definizione dipende dalla cosa cui ci si riferisce come oggetto della memoria. Una parte dei tecnici parla di materiale che ha memoria quando questo, dopo essere stato sollecitato in trazione e compressione, si ‘ricorda’ e riprende le proprie caratteristiche meccaniche originali. In questo caso ‘ha memoria’ di tali proprietà. Di conseguenza si parla di memoria in accezione positiva: lo sci conserverà per un tempo maggiore le prestazioni per cui era stato progettato e costruito, o anche per sempre. Per un’altra consistente parte di tecnici la memoria di un materiale rappresenta un difetto, se in tal caso intendono che incorpori il ricordo degli stress subiti, e non invece quello del suo stato originale. In generale perdendo reattività, forma, forza. Quando si dice di uno sci che ‘diventa una ciabatta / una buccia di banana’, si intende proprio questo. Insomma, questa cosa della memoria è un po’ come quando si fa una domanda e rispondono: ‘Assolutamente!’ Ok, ma…‘assolutamente sì’ o ‘assolutamente no’?

ta a ricercare la centralità, il che tra l’altro è l’obiettivo del nostro sviluppo. La coda dura sostiene, ma rende lo sci difficile. Questi sono i principi di base, lasciando perdere gli adattamenti dei fuoriclasse. La punta: partiamo dalle dimensioni. Se si scelgono grandi dimensioni, favorisce il galleggiamento generale, e nel cambio di direzione incontra molta neve impattando più decisamente. Rende l’entrata aggressiva e veloce. Favorisce linee più chiuse. La sciata race,

specialmente ad alti livelli, disegna invece linee aperte. Sull’ultimo World Cup abbiamo scelto di ridurre la superficie impattante e ammorbidito il flex».

noi, bisogna rendere facili gli sci. Ma lo raggiungiamo in modo diverso, con la Progressive Tip che mantiene quel contatto sul piatto e sulle lamine che serve per le altre esigenze: salita, traversi e diagonali, fondi duri. Possiamo definirlo un rocker attivo?».

E così arriviamo al must del momento: il rocker. Come lo interpretate in Trab? «La scelta del rocker è la soluzione facile e immediata al problema di facilitare l’inserimento in curva dello sci. Nasce da punte troppo dure e dalle difficoltà tecnologiche ad agire sul flex alle estremità. Per cambiare il modo di incontrare la neve si agisce allora sulle geometrie sollevando la spatola. In questo modo però diminuisce il contatto sul duro piatto e, un po’ meno, anche in curva. Il rocker va bene in neve morbida e profonda, ma in Europa abbiamo molta varietà di nevi. L’obiettivo del rocker è giusto anche secondo

Perché Ski Trab non ha mai ‘sposato’ la causa del full carbon? «Il carbonio resta un materiale estremamente rigido, e su assi distanti che devono lavorare in trazione e compressione pone problemi di elasticità. Abbiamo comunque scelto di utilizzare anche calze di fibre composite proprio per le loro caratteristiche, che localizziamo tra i 14 strati compressi per ottenere rigidità dove serve». Dove risiedono i costi maggiori nella filiera? «Dipende dallo spirito aziendale. Si preferisce puntare sul marketing e decentrare la produzione oppure investire meno in immagine e buyer’s guide 2014_Ski-alper

_99


#aziende

THE SURVIVED Qual è il tallone d’Achille che accorcia la vita di uno sci da alpinismo? «È la lamina. O meglio, il materiale a cui si ancora, che è lo strato inferiore strutturale di supporto alla soletta. Se in slittamento lo sci aggancia un sasso appuntito, la lamina si strappa facilmente quando è montata su legno leggero coperto da un supporto troppo sottile. Il tutto si rivela inconsistente. Inoltre non è più riparabile. Anche in questo caso noi abbiamo optato per un sistema più elaborato… costoso e pesante: il supporto strutturale è più spesso ai bordi, e soprattutto fa da ponte ‘collegando’ le due lamine ai due lati dello sci». A questo punto Adriano Trabucchi estrae da un cantuccio una specie di reliquia. Ha un aspetto impressionante. In effetti la parte inferiore è più simile al cadavere di un lebbroso riesumato dopo 500 anni che non a uno sci: non più del 20% della superficie consiste di polietilene nero della soletta; per il resto si tratta di lamine più supporto inferiore. Il materiale mancante è ora distribuito in giro per le Alpi, arricciato sulle punte dei sassi. Mai visto una cosa simile neanche quando era figo scendere per i ghiaioni in estate. Ma il resto è integro. «Vedi? Questo è uno sci del Guido Giacomelli, ha 300.000 metri. La soletta è finita ma le lamine sono integre tranne che in questo punto lungo un centimetro, poi ricominciano perfettamente rettilinee. Con il ponte una lamina lavora trattenendo anche l’altra, e lo sci resiste».

di più sulla tecnologia per trovare soluzioni a esigenze poco conciliabili tra di loro? Esempio numero uno: prestazione/robustezza versus leggerezza. Noi investiamo tantissimo sul prodotto». In quale direzione si lavora per lo sci del futuro? «L’obiettivo generale è di rendere più facile la discesa, e quindi meno faticosa, specialmente nel race. Lo sci da gara sarà più docile rispetto agli impulsi dell’atleta, che deve ottenere dall’attrezzo la prestazione che dà maggiori vantaggi in gara. Su questo argomento c’è un costante ‘brainstorming’ tra atleti e sviluppatori degli sci. Il nodo centrale che si è evidenziato è quello tra centrali-leggeri versus arretrati-potenti. I primi chiedono una coda morbida e progressiva, i secondi la vogliono rigida che sostenga. A questo punto dell’evoluzione dello ski-alp race abbiamo optato per

la prima strada. Sciare è sciare centrali, sempre. Arretrando ci si affatica. E per gli arretrati è solo questione di adattamento: quando percepisce poco sostegno dietro, il corpo si corregge portando avanti il baricentro per cercare la centralità. Ma può anche darsi che in futuro andremo a differenziare la produzione, offrendo a catalogo durezze diverse».

E adesso dove montiamo gli attacchi? «Problema interessante, con i rocker. Per noi invece si limita alla definizione del punto di equilibrio nel bilanciamento dello sci nelle inversioni. Equilibrio dinamico, con tolleranza, a pelli montate. Naturalmente bisogna interpolare con le misure dello scarpone e con il centro della curvatura dello sci».

LE SOLETTE, QUESTE SCONOSCIUTE

Una leggenda molto diffusa sul web vuole che il fornitore di solette sia uguale per tutti, e di conseguenza siano uguali anche materiali e qualità sotto gli sci di tutti. Va ridimensionata? «Esistono diversi produttori, ma i maggiori sono due. In particolare un’azienda austriaca ha il quasi monopolio. Però è un’azienda aperta a 360° e mette a disposizione di ogni brand tutto il proprio catalogo per non favorire nessuno in un campo delicatissimo, specialmente nel nordico e nell’alpino. Anche in questo caso al produttore di modelli da scialpinismo si pone il solito problema: materiale sinterizzato ad alto peso molecolare, costoso, poco scalfibile e durevole? Oppure soletta in polietilene estruso, con bassi densità, peso e costo, ma molto scalfibile e poco durevole? Noi abbiamo optato per la prima strada, e in questo caso sono decine di grammi di differenza». Nella foto: in alto Adriano e Daniele Trabucchi, skialper innanzitutto ©Umberto Isman, a sinistra una fase del taglio delle solette sinterizzate _100

Ski-alper_buyer’s guide 2014


WWW.SKITRAB.COM

LA SICUREZZA DI SAPERE COSA C’É DENTRO

NUOVO E MAGICO. LA SICUREZZA DI SAPERE COSA C’E’ DENTRO UNO SCI LEGGERO Conoscere la struttura di uno sci è fondamentale quando per esigenze di leggerezza si ricorre a soluzioni minimali, pericolose per affidabilità e sicurezza. SKI TRAB, leader e specialista da oltre 20 anni dello sci leggero, ha individuato una tecnologia costruttiva in cui la LEGGEREZZA non accetta compromessi. L’anima ha una struttura differenziata in legno di diverso tipo ed un cuore in ARAMIDE, alveolare che rimane stabile nel tempo. Ben 14 strati di materiali tecnologici rendono lo sci particolarmente AFFIDABILE e DUREVOLE.

WEIGHT: 171 CM, 1030 GR - SIZE: 116/84/104 - R: 18.50 - S: 1574 CM2

Gli inserti attivo shock absorber proteggono dagli urti gli spigoli superiori e riducono le vibrazioni. La PERFORMANCE è ottimizzata da un’innovativa gabbia hi-box in fibra di carbonio 3k che incrementa i valori di rigidità torsionale fino al 46%. Tutti i nuovi modelli sono ancora più FACILI e DIVERTENTI grazie e alla già nota coda duo e al flex attivo progressive shape che migliora l’entrata in curva ed il galleggiamento su nevi profonde e difficili.


102 #MOUNTAIN CLASSIC

.03 SCI CLASSIC

MOUNTAIN classic

SCI grantour 'Cent cùi, cent crapp'

La saggezza popolare lombarda sembra ispirare i costruttori di sci per lo ski-alp classico. Non ne esistono due modelli veramente paragonabili tra loro. Le case hanno aperto il vaso di Pandora della tecnologia e si sono scatenate nella diversificazione. Noi abbiamo fatto una selezione, è vero, ma non abbiamo trovato un solo sci che vada veramente male. Abbiamo trovato sci più adatti a qualcosa e meno a qualcos'altro. Come lo scialpinismo classico: dalla powder alpina al ripido duro, dalla montagnola di casa a Nordend-Dufour, da 900 grammi a un chilo e mezzo per asta. Dallo spazzaneve più slittamento diagonale alla carvata mano a terra. Ma esiste ancora uno sci normale?

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori sci sul mercato per l'uso Grantour e li abbiamo testati per voi. Black Diamond Revert Black Diamond Stigma Blizzard Expedition Dynastar Cham Alti 79 Elan Alaska Pro Hagan Cirrus Hagan Chimera 1.1 Movement Black Apple La Sportiva RST Ultralight Offtrack PURE SKIING Ski Trab Maestro Ski Trab Sintesi Ski Trab Evo Ripido Voelkl Inuk


SOTTO STRESS Tra i testatori del Mountain Classic c’è anche Robert Antonioli, uno che allo sci chiede tanto, in tutte le situazioni. ©Alo Belluscio


Quando i bastoni sono di troppo

TIPS&TRICKS

trick1 - foto a

trick1 - foto b

a - Sfila dai lacci e accoppia i bastoncini che stavi usando sulla neve. Spingili tra schiena e zaino sopra l’attacco basso degli spallacci.

B - Sei rapidamente in assetto con le mani libere per arrampicare su brevi tratti facili.

MOUNTAIN CLASSIC

VIA AGILI SUL MISTO FACILE

Brevi tratti su roccia facile alternati a lembi di neve? Un continuo susseguirsi di terreni diversi? Sull’orlo della crisi di nervi per i continui metti e togli, ogni poche decine di metri? Azzera le manovre e risparmia le forze. Ecco alcuni facili sistemi che ti risparmiano lo stress.

Quando la picCozza è di troppo Quando gli sci sono di troppo trick2 - foto a

trick2 - foto b

trick3 - foto a

dimostratore: Matteo Tagliabue foto: Klaus Kranebitter

trick3- foto b

FOTO A - Non trascinarla sulle rocce tenendola al polso con la dragonne, ma inseriscila tra gli spallacci dello zaino. foto b - Becca e puntale verso l’esterno. Abbassala fino ad agganciare la becca allo spallaccio.

foto A - Non perdere tempo a fissare gli sci sullo zaino se non sei dotato di un sistema veloce di derivazione race, con anello basso e fettuccia più gancio alti. foto B - Solleva lo spallaccio per far passare la talloniera, poi lascialo. La coppia dei puntali bloccherà gli sci tra zaino e spalla.

Quando trovi neve dura portante

Quando trovi neve non portante

Impugna i bastoncini vicino al puntale e usali in piolet. Più il pendìo è ripido, più le mani si abbassano. Possono appoggiarsi sopra il puntale per far penetrare la punta nella neve molto dura. Molto efficace anche su grandi pendenze.

Usa gli sci accoppiati come appoggio. Scarica una parte del tuo peso su di loro. In neve molto profonda ti aiuteranno anche a fare la traccia.

SECTION 2

USA SCI E BASTONI IN NEVE RIPIDA

Il terreno si fa ripido per qualche decina di metri. Bisogna raddrizzare e salire a piedi. La piccozza è ancora inutile: sfrutta bene gli sci e i bastoni.

trick1 - foto a

trick1- foto b

trick2 - foto a

trick2 - foto b



BLACK DIAMOND REVERT

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 70%

95 mm Contatto Lamina 121,5 cm

180 cm 181 cm 122/95/108,6 mm 5,5 mm sì 121,5 cm 1.278 cm² 18,2 m 1.593 g (1600 g - 1587 g) 15,5° 1,8° 13,4° 5,4 cm

108,6 mm _106

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

grande maneggevolezza

perde il contatto in velocità.

anche a: sciatori leggeri, beginners, tecnica di base

conduzione veloce e attiva

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

Ve cro ntat sta a

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Be gin ne r

raggio calcolato 18,2 m

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Rilevamenti

Ripido

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: Light Sandwich Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 122/95/109 mm (180 cm) Raggio: 22,0 m (180 cm) Peso: 1.550 g (180 cm) Lunghezze: 164, 172, 180, 188 cm Prezzo: 579,00 euro Sito: blackdiamondequipment.com

10%

el ev pL To

SULLA NEVE Sci molto leggero sotto i piedi, facile da girare e maneggevole: un buon compromesso su fondo duro a patto di controllare la velocità. Aumentandola diventa presto instabile nonostante il rocker poco accentuato. Si riprende solo su nevi più morbide; non regala un grande feeling. Con questi presupposti è molto indicato a beginners, anche perché richiede davvero poca energìa per essere manovrato di azione sterzante del piede. In questo contesto può essere una buona scelta per alternare anche la pista, contenendo la velocità. Cede sotto le sollecitazioni dello sciatore evoluto.

MOUNTAIN CLASSIC

ro Du nte rta po

Lunghezza 181 cm

Le dimensioni non devono ingannare. Promette stabilità e invece realizza maneggevolezza sullo stretto-lento. Grande gap tra lunghezza totale e contatto lamina per via del rocker marcato. Camber limitato e piuttosto passivo. Se da qualche parte bisogna pur cominciare, questo sci va bene proprio per iniziare ad uscire di pista con prudenza. AL BANCO Molto consigliata la preparazione prima dell’utilizzo su neve. Materiale della soletta di media qualità, non sciolinata, concavità in spatola e coda: 8 passaggi in macchina prima di raggiungere soddisfacente planarità. Lamine abbondanti con quote di 2,0 x 2,0 mm a 88,5° e buona finitura.

20%

Grantour

Free touring

Ad va nc ed

122 mm

Primi approcci free. Maneggevole in controllo.

Lascia perdere… Pessimo

C D E F


BLACK DIAMOND STIGMA Il classico di casa Black Diamond per il touring alpino

10%

10%

Free touring

Ripido

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Ci piace!

A+ A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B

C+ C

113 mm

AL BANCO Lamine sottili da 1,5 x 1,4 mm a 89° con tuning corretto, ma da sbavare e rifinire. Fondo improntato e quasi in planarità, solo leggermente concavo in spatola, poco ingrassato di sciolina. Potrebbe già essere sciato così, ma tre passaggi leggeri in mola l’hanno reso perfetto. SULLA NEVE Pur essendo piuttosto duri in flex, non sono sci reattivi. Sul corto sono faticosi. Sul veloce invece restano stabili senza doverci mettere troppa buona volontà perché sono abbastanza sciancrati ma relativamente larghi. Però è difficile e faticoso stringere il raggio durante la conduzione. Serve uno sciatore forte e capace, altrimenti sono imprecisi sui raggi minori. È uno sci della generazione precedente. Vanno meglio e sono stabili nelle curve old-style con chiusura in slittamento. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 114/80/104 mm (168 cm) Raggio: 18,0 m (168 cm) Peso: 1.400 g (168 cm) Lunghezze: 168, 176 cm Prezzo: 499,00 euro Sito: blackdiamondequipment.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA : RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

168 cm 169 cm 113/ 79,6/103,2 mm 10 mm sì 138 cm 1.295 cm² 16,7 m 1301 g (1.300 g - 1.302 g) 19,8° 1,8° 17,2° 75 mm

D

103,2 mm

Ottimo

Un’asta dura, un po’ in contraddizione concettuale con la sciancratura accentuata. Tradizionale sci BD, uno dei più ‘alpini’ della gamma. Dimensioni nella media attuale dello sci moderno per il touring classico, che fino a pochi anni fa potevano essere considerate quasi free, specialmente se parametrate alle nostre nevi. Sicuramente adatto a sciatori pesanti anche per via della struttura affidabile.

79,6 mm

MOUNTAIN CLASSIC

Lunghezza 169 cm

Grantour

TOP FEATURE

raggio calcolato 16,7 m

80%

1.301 g

Il peso è interessante in rapporto alla superficie

Contatto Lamina 138 cm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Qualcosa di speciale

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

buon rapporto peso-dimensioni

La sciancratura fa mancare grip sotto il piede su fondo duro e sul ripido

sciatori pesanti e potenti. Ripido non estremo in nevi morbide

beginners, pesi leggeri, tecnica di base

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_107


BLIZZARD MOUNTAIN EXPEDITION

raggio calcolato 17,5 m

Lunghezza 166,5 cm

73,6 mm 95,3 mm

Contatto Lamina 145,5 cm

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

_108

167 cm 166,5 cm 112,5/73,6/95,3 mm 5,1 mm no 145,5 cm 1.291 cm² 17,5 m 1.189 g (1.196 g - 1.183 g) 15,2° 1,3° 26,1° 73 mm

Ripido

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

grip aggressivo

non del tutto omogeneo, la spatola sembra lavorare per conto suo

tutti, pista, e l’esperto ci può affrontare anche i rischi del ripido

powder addicted

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Rilevamenti

20%

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 112/74/96 mm (170 cm) Raggio: 15,0 m (170 cm) Peso: n.d. Lunghezze: 149, 158, 167, 176 cm Prezzo: 480,00 euro Sito: www.blizzard-ski.com

MOUNTAIN CLASSIC

el ev pL To

SULLA NEVE Sta attaccato alle neve come uno sci da pista, e sul duro lo ricorda da vicino. Sci consistente, dà una sensazione di pesantezza davanti che limita leggermente la fiducia nell’entrata in curva. Poi è stabile, non vibra, sotto il piede è affidabile e rapido nei cambi. Si può spingere come un racecarver. Non per nevi profonde, non è lo sci unico. Lo apprezzeranno certamente skialper provenienti dallo sci alpino di buon livello.

20%

Grandi dislivelli

Grantour

ro Du nte rta po

AL BANCO Anche questo Blizzard offre molta lamina per numerosi set-up successivi: 2,2 x 2,4 mm, 89° effettivi, tuning impercettibile, molto filo e sufficiente finitura. Buon materiale per la soletta sciolinata e fondo concavo. Meglio un passaggio in Lab per ottenere il massimo dall’attrezzo.

60%

Ad va nc ed

Uno sci di sapore pistaiolo nella consistenza sotto il piede, e che sui fondi duri lavora tagliando il pendio. Anche la geometria ricorda l’esperienza Blizzard negli sci race da pista, riportata a proporzioni adatte al ‘fuori’. Il risultato è uno sci perfetto per carvare senza paura sulle nevi primaverili e quindi, in fondo, adatto a buona parte delle situazioni che si incontrano sul versante subalpino nell’arco di una stagione. Il peso contenuto lo rende adatto a molti utilizzi e a tutti.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ve cro ntat sta a

112,5 mm

Contatto lamina elevato grazie all’assenza di rocker

Be gin ne r

Ski-alp e carving sul firn primaverile. Buon rapporto qualità /prezzo

145,5 cm

TOP FEATURE

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

Lascia perdere… Pessimo

C D E F


BLIZZARD DISCOVERY

Uno sci consistente per fare curve da gigante scendendo dalla vetta. Peso accettabilissimo per accumulare anche forti dislivelli da scendere a curve medie e lunghe condotte perché il Discovery sembra fatto per quello fin da quando viene messo ai piedi. Chi arriva dalla pista si sentirà a proprio agio.

MOUNTAIN FREE

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

AL BANCO Abbondanti lamine da 2,3 x 2,2 mm a 88,8° senza tuning, con troppo filo. Fondo un po’ concavo, improntato e sciolinato leggermente. Così com’è sarebbe poco manovrabile, meglio prepararlo per ottenere il massimo dallo sci. SULLA NEVE Buon sci pastoso, particolarmente in neve morbida; molto ben proporzionato. Si entra facilmente in curva e poi si prosegue lasciandosi portare senza sforzo, dandogli tempo. Non riserva cattive sorprese, è omogeneo, regolare e progressivo nelle reazioni, e lo si percepisce in ogni sezione della curva. Sotto il piede sembra la struttura consistente di uno sci da gigante. Se fosse più largo anche solo di 5-10 mm sarebbe un buon free touring.

Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

170 cm 169 cm 116/77,5/101,5 mm 12,0 mm sì 120 cm 1.118 cm² 11,5 m 1.322 g (1.358 g - 1.346 g) 15,5° 1,5° 23,7° 56 mm

D

101,5 mm

Ottimo

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

Contatto Lamina 120 cm

RATING

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 115/78/102 mm (170 cm) Raggio: 15,0 m (170 cm) Peso: n.d. Lunghezze: 156, 163, 170, 177 cm Prezzo: 549,00 euro sito: www.blizzard-ski.com

77,5 mm

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Qualcosa di speciale

E F

Lunghezza 169 cm

20%

Free Touring

Grantour

raggio calcolato 11,5 m

80%

Costruito per gli amanti della superconduzione anche nel touring

116 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

facile e riposante. Basta salire sugli sci, e loro ti portano giù.

da non portare al limite su fondi duri.

timorosi della neve profonda e degli sci XXL.

chi cerca reattività nello stretto.

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_109


OFFTRACK PURE SKIING

raggio calcolato 10,2 m 88,5 mm 112 mm

Contatto Lamina 115 cm

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

_110

138 cm 138 cm 129,6/88,5/112 mm 6,3 mm no 115 cm 1.203 cm² 10,2 m 961 g (946 g - 977 g) 17,7° 1,5° 17,3° 73 mm

Climb&ski

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

è proprio corto

è troppo corto

lunghi avvicinamenti a salite alpinistiche

utilizzo come sci unico; beginners alti di statura

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Rilevamenti

50%

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 130/90/110,3 mm (138 cm) Raggio: 16,0 m (138 cm) Peso: 950 g (138 cm) Lunghezze: 138 cm Prezzo: 399 euro Sito: www.carrarasportbg.it

MOUNTAIN CLASSIC

el ev pL To

SULLA NEVE Attrezzo molto particolare nelle dimensioni, che però resta confrontabile nel comportamento con sci che rientrano in canoni più classici. Naturalmente la lunghezza estremamente ridotta gli impone dei bassi limiti in velocità su nevi mosse. Rimanendo centrali però può difendersi fino a velocità e raggi medi su fondi regolari, dove cancella i pregiudizi sullo sci cortissimo a patto di rimanere ben centrali. Sci facile, ma non più di sci facili di normale metratura. Galleggia ed emerge piuttosto bene in rapporto alla superficie di contatto, e comunque molto meglio di un race 160.

Grantour

Ad va nc ed

AL BANCO Quasi pronto all’utilizzo. Planarità perfetta, impronta molto profonda per nevi da umide a bagnate, materiale di media qualità, non sciolinati. Lamine di buone dimensioni (2,0 x 2,2 mm), mediamente rifinite ed angolo aperto a 91,2°.

50%

ro Du nte rta po

Lunghezza 138 cm

129,6 mm

Da non confondersi assolutamente con i Big Foot. A modo loro gli Offtrack sono dei veri sci, molto specializzati nella navigazione ai piedi dei soliti timorosi dello sci lungo nell’off-piste. Li vediamo trarre d’impaccio specialmente in nevi profonde, e soprattutto per il loro trasporto sullo zaino sulle vie dure e articolate. In tal caso riduce gli urti con le piccozze e con i ramponi in caricamento pre-lancio su ghiaccio verticale.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ve cro ntat sta a

La lunghezza ridotta non penalizza troppo la superficie di contatto

Be gin ne r

Perfetti sullo zaino durante l’ice climb. E in discesa non sono affatto male.

1.203 cm²

TOP FEATURE

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

Lascia perdere… Pessimo

B

C+ C D E F


DYNASTAR CHAM ALTI 79

10%

Ripido

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

AL BANCO Lamine da 1,8 x 1,5 mm a 89° con un buon filo solo da rifinire. Soletta improntata e sciolinata in materiale buono, con leggera concavità in spatola e coda. Praticamente pronto per la neve: sono bastati un paio di passaggi in mola per perfezionarlo. SULLA NEVE Sci con buona struttura e risposta elastica, fluida, pastosa. Non salta mai. Non facilissimo da inserire in curva, poi è stabile in conduzione a velocità medio-alta e su raggi medio-ampi. Per condurre chiudendo su fondo duro bisogna caricarlo molto decisamente. Geometria classica solo un poco più sciancrata per lo skialp tradizionale, richiede tecnica di discesa almeno buona.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno e acrilico (Rohacell) Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 114/79/102 mm (170 cm) Raggio: 20,0 m (170 cm) Peso: 1.300 g (170 cm) Lunghezze: 154, 162, 170, 178 cm Prezzo: 358,00 euro Sito: www.dynastar.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

170 cm 170 cm 113,5/78,3/99,3 mm 4,3 mm no 153 cm 1.413 cm² 20,8 m 1.220 g (1.221 g - 1.219 g) 22,1° 1,2° 14,3° 66 mm

D E F

PRO

CONTRO:

affidabilità su tutti i terreni

non immediato da sciatori evoluti inserire in curva come sci unico senza fronzoli

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

beginners e pesi leggeri

99,3 mm

Ottimo

Lo sci tradizionale per lo ski-alp classico, riproporzionato verso quegli 80 mm al centro che sembrano una taglia vantaggiosa ed accettabile per tutti. Niente rocker né codine rialzate: tanto contatto lamina ‘safety first’. Struttura forte e solida che si traduce in un peso non trascurabile, date le dimensioni. Potrebbe essere lo sci unico, specialmente se la stagionalità porta a sciare ‘fuori’ prevalentemente in primavera.

Lunghezza 170 cm

MOUNTAIN CLASSIC

113,5 mm

Pista

Contatto Lamina 153 cm

10%

Grantour

raggio calcolato 20,8 m

80%

Tradizionalissimo ed efficace, un ‘classicone’ a tutti gli effetti

78,3 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_111


ZOOM+

CLIMB&SKI Una delle predisposizioni di utilizzo considerate nella stesura delle torte di valutazione ŠKlaus Kranebitter


ELAN ALASKA PRO

20%

Ripido

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+

99,1 mm

AL BANCO Spatola e coda concave non completamente spianabili dopo 7 passaggi in mola, soletta di buona qualità sciolinata e improntata con una lineare profonda che rende lo sci poco maneggevole. Lamine sottili di 1,5 x 1,6 mm a 89,2° da riprendere per via della presenza di bave. Sulla neve Ottimi la presa e il grip in diagonale, e sostiene in ogni fase. Resta facile da indirizzare sul corto, ma la buona struttura dà le maggiori soddisfazioni su traiettorie relativamente lunghe e veloci, dove non vibrano e stupiscono per il rapporto peso-potenza. Bisognerebbe già saper gestire lo sci per apprezzarne meglio la piacevolezza. Per lo ski-touring classico resta un riferimento, ma sfiora i limiti della categoria superiore in termini di performance. Sarebbe un peccato usarlo solo in piegamento angolazione e in slittamento - good old school. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap monoscocca con scatola di torsione Anima: legno di Paulownia laminato, rinforzi in carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 109/79/99 mm (170 cm) Raggio: 24,5/20,1 m (170 cm) Peso: 1.140 g +/- 40 g (170 cm) Lunghezze: 156, 163, 170, 177 cm Prezzo: 439,00 euro Sito: www.elanskis.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

170 cm 169,5 mm 108,4/78,5/99,1 mm 9,8 mm no 149 cm 1.358 cm² 22,0 m 1.151 g (1.113 g - 1.170 g) 25,3° 1,8° 20,7° 90 mm

C D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

ottimo rapporto dimensioni-pesoperformance

difficile individuarne

lo sci unico perfetto per skialp classic

niente e nessuno. Sci ultrapolivalente

99,1 mm

Ottimo

Alaska Pro conferma la sua polivalenza e fa tutto a livelli di eccellenza. Anche la leggerezza può essere un limite, infatti Alaska è comunque leggero ma non troppo. Adatto a tutti i livelli, può seguire la crescita di un beginner dello ski-alp facilitandolo all’inizio. E alla fine sosterrà anche pieghe da carving in pista. Un’ottima scelta anche in affidabilità sul ripido per via della struttura e di una sciancratura limitata a quello che serve per far lavorare bene la struttura.

Lunghezza 169,5 cm

MOUNTAIN CLASSIC

raggio calcolato 22,0 m

30%

Grandi dislivelli

Grantour

78,5 mm

50%

Per tutto e per tutti. Si conferma al top per lo ski touring moderno

Contatto Lamina 149 cm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_113


HAGAN CHIMERA 1.1

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

50%

86,4 mm Contatto Lamina 140 cm _114

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

la leggerezza in rapporto alla prestazione. Facile sul duro

non facile in nevi profonde quanto la media attuale

Guide alpine buoni sciatori. Grandi dislivelli: più qualità della discesa

beginners, e non è l’attrezzo unico

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

Ve cro ntat sta a

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Be gin ne r

Lunghezza 176 cm raggio calcolato 16,7 m

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

176 cm 176 cm 123,6/86,4/108 mm 8,4 mm sì 140 cm 1.415 cm² 16,7 m 1.405 g (1.400 - 1.410 g) 16,8° 1,7° 14,3° 66 mm

Ripido

a os r rin de Fa ow p

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

10%

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 124/87/109 mm (176 cm) Raggio: 20,0 m (176 cm) Peso: 1350 g (176 cm) Lunghezze: 168, 176, 184 cm Prezzo: 549,00 euro Sito: www.hagan-ski.com

MOUNTAIN CLASSIC

ro Du nte rta po

SULLA NEVE Stupisce in positivo in rapporto a geometria e leggerezza. Sci ottimo su nevi dure e primaverili dove è stabile, leggero, manovrabile, con grip sorprendente in conduzione e nei traversi. La coda sostiene bene. Invece in nevi soffici e profonde bisogna essere sciatori evoluti per farlo uscire. Viene spontaneo paragonarlo a Movement Bond-X per precisare che è meno facile, almeno per sciatori leggeri o poco dinamici: bisogna ‘dargli’ di piede e di caviglia dopo l’entrata per fargli chiudere i raggi stretti; e allora lo fa, ma diventa impegnativo.

40%

Free touring

Grantour

Sci ‘ primaverile’ per fondi portanti, da incidere in conduzione. Peso nella norma touring e leggero per il mondo free, cui sembra avvicinarsi per forza della struttura, rilevabile da ottimi valori di resistenza alla torsione. Però nelle nevi soffici che tanto piacciono ai rider diventa faticoso. AL BANCO Assolutamente da preparare, altrimenti difficile da sciare. Concavità estrema eliminata da 10 passaggi energici. Materiale di media qualità, alterato dalla finitura di fabbrica, non sciolinati. Lamine piuttosto corpose (2,0 x 2,2 mm) a 88,3° effettivi, mal rifinite con bava.

108 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ad va nc ed

123,6 mm

Per fondi duri e conduzione precisa, ma non per tutti

Lascia perdere… Pessimo

C D E F


HAGAN CIRRUS PRO

10%

Fast&light

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

112,5 mm

AL BANCO Lo sci giunto per i test andava senza dubbio preparato: fondo ben improntato e sciolinato ma concavo e lamine non rifinite l’avrebbero reso difficile. 10 passaggi leggeri in mola l’hanno riportato in perfetta planarità. Per le lamine quote di 1,5 x 1,8 mm e 89,1° effettivi, senza tuning. SULLA NEVE Ha sorpreso rispetto alla sua massa contenuta. Stabile anche su neve molto dura, reagisce, diverte, soddisfa in conduzione fino a traiettorie medioampie. Su quelle lunghe e veloci suggerisce meno sicurezza. Vorrebbe ritornare alla sua curva per chiudere in fretta i suoi raggi ma, caricandolo attivamente, alla fine sta dove deve stare. La coda è robusta e sostiene eventuali arretramenti. Va caricato bene anche per chiudere sullo stretto condotto. Dà il meglio su fondi compatti: viene invece catturato dalle croste, e nelle nevi profonde annega. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 113/75/98 mm (163 cm) Raggio: 17,0 m (163 cm) Peso: 940 g (163 cm) Lunghezze: 155, 163, 170, 177 cm Prezzo: 499,00 euro Sito: www.hagan-ski.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

170 cm 170 cm 112,5/74,2/97,2 mm 9,2 mm sì 142 cm 1.271 cm² 16,5 m 1.033 g (1.030 - 1.037) 17,5° 1,5° 20,3° 98 mm

D

97,2 mm

Ottimo

Al primo contatto la costruzione suggerisce quella piccola famiglia di sci divertenti, fatti per continue inversioni brillanti e attive in conduzione. Sulla neve infatti ricorda il Random-X, oppure il La Sportiva RST che però è più consistente per via del maggior peso. Più corto dei suoi concorrenti diretti, fa tutto in modo leggermente meno attivo ma resta uno sci particolarmente divertente, easy, user friendly. In salita è uno sport performance.

E F

Lunghezza 170 cm

MOUNTAIN CLASSIC

Contatto Lamina 142 cm

40%

Classic élite

Grantour

raggio calcolato 16,5 m

50%

Leggerissimo e reattivo per condurre su fondi duri. Niente croste e powder profonda

74,2 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN CLASSI_GRANTOUR

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

leggero e divertente.

non è lo sci unico per tutte le nevi, tantomeno per quelle profonde

mix pista-fuori, specialmente per i provenienti dall’alpino

timorosi delle nevi profonde

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_115


LA SPORTIVA RST ULTRALIGHT

raggio calcolato 16,7 m

Lunghezza 166,3 cm

77 mm 105,1 mm

Contatto Lamina 149 cm

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

_116

167 cm 166,3 cm 115,4/77/105,1 mm 7,9 mm no 149 cm 1.395 cm² 16,7 m 1.183 g (1.200 g - 1.165 g) 17,2° 1,1° 19,5° 86 mm

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

reattivo e consistente

non per traiettorie lunghe e rilassate

amanti delle carvate strette

tranquilloni, pur non ostacolandoli. Neve soffice

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Pista

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

20%

Grandi dislivelli

ita sc cre In

Rilevamenti

10%

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Karuba e Paulownia, laminati in fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite P-Tex 2000 Lamine: acciaio Sciancratura: 116/77/106 mm (167 cm) Raggio: 17,0 m (167 cm) Peso: 1.200 g (167 cm) Lunghezze: 157, 167, 177 cm Prezzo: 429,00 euro Sito: www.lasportiva.com

MOUNTAIN CLASSIC

a os r rin de Fa ow p

SULLA NEVE Massima convergenza di giudizio dei tester: sci molto reattivo che vuole cambiare velocemente sul corto, dove conduce con decisione anche ad alte velocità. Allungando le linee va forzato a restarci caricandolo attivamente con decisione e progressione, altrimenti tende a rientrare per invertire lo spigolo. Facile anche da girare di piede in slittamento, non ostacolerà beginners pur soddisfacendo gli esigenti. Un po’ per tutti: molto piacevole. È pressoché uguale al Random di Movement e simile nel comportamento ad Hagan Cirrus Pro.

Grantour

ro Du nte rta po

AL BANCO Finitura quasi assente della lamina e presenza di bava, filo fino alle estremità, buon acciaio. Quote abbondanti di 1,9 x 2,4 mm a 91°, quasi zero tuning e solo a tratti. Non sciolinato e concavo, impronta poco percepibile. Da preparare con decisione.

70%

Ad va nc ed

Non è uno sci per gente tranquilla. Vuole finire subito un raggio per reagire e passare a condurre il successivo in inversione rapida. Per i canoni attuali è un po’ stretto al centro. Recupera un po’ in coda e spatola a formare una sciancratura atipica per lo skialp (occhio ai traversi duri e ripidi).

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ve cro ntat sta a

115,4 mm

Buon raggio di curva su una struttura reattiva

Be gin ne r

Agile e divertente, non per nevi soffici

16,7 metri

TOP FEATURE

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


MOVEMENT BLACK APPLE

10%

Ripido

Grandi dislivelli

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

SULLA NEVE Sci che non affatica e resta sempre gestibile in ogni situazione. Mai impegnativo. Si comporta benissimo su fondi duri e si difende nelle nevi profonde. Intuitivo da subito, poi non cede anche se molto sollecitato. Uno sci per sciatori ‘trad’, dal comportamento classico e pulito su standard qualitativi elevati. Prevedibile e sicuro.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Karuba Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 118/80/107 mm (169 cm) Raggio: 19,5 m (169 cm) Peso: 1.150 g (169 cm) Lunghezze: 161, 169, 177 cm Prezzo: 569,00 euro Sito: www.movementskis.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

177 cm 177 cm 118/79,7/105 mm 9 mm sì 145,5 cm 1.395 cm² 16,7 m 1.281 g (1280 g - 1.282) 13,1° 1,2° 20,6° 79 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

sci universale, molto adatto a fare da unico sci

non brilla per reattività

chi inizia motivato e ambizioso. Guide alpine

sollecitazioni di potenza da parte di sciatori molto dinamici

105 mm

Ottimo

AL BANCO Buon filo delle lamine che però si presentano a 91,6° e senza tuning. 1,5 x 2,3 mm le quote. Soletta improntata e sciolinata, di media qualità, molto concava. Così com’è gira poco: da preparare, e 9 passaggi in mola hanno ripristinato la planarità del fondo. Lunghezza 177 cm

10%

Lo sviluppo dello sci classico applicando criteri moderni. Fa tutto quello che devono fare gli sci da montagna, ma un po’ meglio. Gli manca lo spunto sorprendente in un’applicazione particolare, caratteristico di (pochi) altri sci attuali, che poi però peccano nella continuità di rendimento sulla prestazione globale mostrando almeno una lacuna. Rocker appena accennato, senza sacrificare lamina a terra, secondo un sano pragmatismo svizzero.

Contatto Lamina 145,5 cm

MOUNTAIN CLASSIC

raggio calcolato 16,7 m

Grantour

79,7 mm

80%

118 mm

Lo ski-alp classico in versione moderna (e Movement-style)

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Qualcosa di speciale

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_117


SKI TRAB EVO RIPIDO

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

87,5 mm Contatto Lamina 157 cm 108,3 mm

178 cm 177 cm 122,5/87,5/108,3 mm 8,4 mm no 157 cm 1.593 cm² 22,1 m 1.373,5 g (1.375 g - 1.372 g) 18,5° 1° 18,8° 79 mm

Ripido

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

_118

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

non è uno sci per pascolare in relax su terreni facili

conduzione energica ad alta velocità

sciata in relax o passiva, pesi leggeri, beginners

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

estrema sicurezza di assetto

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Ad va nc ed

raggio calcolato 22,1 m

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

80%

ita sc cre In

Rilevamenti

MOUNTAIN CLASSIC

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: Aramide alveolare. Rinforzi in carbonio e fibra di vetro Soletta: grafite Lamine: acciaio 52 HRC Sciancratura: 123/121/88/109 mm (171 cm) Raggio: 19,9 m (171 cm) Peso: 1.380 g (171 cm) Lunghezze: 164, 171, 178, 185 cm Prezzo: 699,99 euro Sito: skitrab.com

Free touring

el ev pL To

SULLA NEVE Sci per ripido di nome e di fatto. Offre la massima affidabilità quando servono grip, sostegno, risposta sicura ed omogenea senza sorprese, coda su cui appoggiare e recuperare arretramenti o anche timonare. È sicuro e stabile su ogni neve, e soprattutto fa percepire che non tradirà. Fa la differenza. Entra facilmente, ma poi per condurlo su linee più strette richiede tecnica, centralità, forza e sciata attiva. Oppure pendenza, cioè gravità. Entra e chiude facilmente in piegamento-angolazione classico. Per esigenti, quando il gioco si fa duro.

15%

Grantour

Ve cro ntat sta a

AL BANCO Lamine abbondanti per la categoria, con 2.2x1,9 mm a disposizione, buona finitura, assenza di bava. 89° e 1° di tuning su tutta la lunghezza. Fondo in materiale ottimo e in perfetta planarità, sciolinato e improntato piuttosto in profondità per nevi primaverili e umide, è perfettamente pronto all’uso.

5%

ro Du nte rta po

Lunghezza 177 cm

Il progetto si sente subito nel grip e nel sostegno. ‘Perfetto per il ripido’ è la prima cosa che viene in mente. Sci massiccio che dà fiducia già nel maneggiarlo. I valori che si percepiscono ai soliti assaggi manuali fanno temere uno sci difficile. Sulla neve smentisce i pregiudizi ma resta uno sci da impegnare. L’abbiamo provato anche con un attacco intelaiato (Marker Tour 12) ed è diventato inutilmente più difficile. Peso adatto a sentirlo ai piedi e accettabile per trasportarlo sullo zaino su una Nord.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Be gin ne r

122,5 mm

Solido e massiccio, richiede forza e capacità tecnica

Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C D E F


ZOOM+

WORK IN PROGRESS Alcune fasi del lavoro del nostro team: Guido e Matteo in salita, Carlo in azione e sotto Matteo in aperta montagna

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_119


SKI TRAB MAESTRO

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

74,5 mm 93,2 mm _120

171 cm 170,5 cm 106,3/74,5/93,2 mm 8,7 mm no 147 cm 1.470 cm² 21,4 m 916,5 g (915 g - 918 g) 21,8° 2° 24,4° 86 mm

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

geometria molto ‘tradizionale’. Il Magico è più moderno

sciatori motivati all’evoluzione della propria tecnica

alta velocità, perché ci si perde tutto il resto

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così

lo sci unico per definizione

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Ad va nc ed

raggio calcolato 21,4 m

Lunghezza 170,5 cm Contatto Lamina 147 cm

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

60%

Classic élite

Fast&light

ita sc cre In

Rilevamenti

10%

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: Aramide alveolare Soletta: grafite sinterizzata ad alta densità molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 107/75/94 mm (171 cm) Raggio: 19,9 m (171 cm) Peso: 950 g (171 cm) Lunghezze: 157, 164, 171, 178 cm Prezzo: 879,00 euro Sito: skitrab.com

MOUNTAIN CLASSIC

a os r rin de Fa ow p

SULLA NEVE Tutti gli sci in uno. Facilissimo e permissivo, polivalente con ottimi giudizi in ogni situazione. L’eccellenza sta nella facilità, il neo nella velocità: diventa un po’ meno stabile. Entra subito, ritorna subito, vibra poco in rapporto all’estrema leggerezza. Richiede poco o nessun adattamento ed è costante e preciso su ogni terreno. Non affatica. L’ottimo sciatore obietta che è troppo facile.

Grantour

ro Du nte rta po

AL BANCO Lamine molto curate, quote di 1,4 x 1,7 mm, 89° regolari con tuning su tutta la lunghezza. Perfetta planarità per tutto lo sci con bella impronta ad alto coefficiente di scarico, sciolinato, convessità ininfluente sugli ultimi centimetri di coda. Materiale della soletta ottimo. Pronto all’uso su neve.

30%

Ve cro ntat sta a

Non si riesce a trovargli una vera lacuna, naturalmente considerando la sua destinazione di utilizzo. Se non servono veramente proporzioni XL, Maestro è lo sci tradizionale portato al top. Eccelle nella facilità, ma riesce a trasformare anche buone pressioni che normalmente non vengono applicate nella pratica classica. Per come copia e sta attaccato alla neve non sembrerebbe uno sci nettamente sotto il chilo. Per tutti, da godere senza alzare troppo la velocità.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Be gin ne r

106,3 mm

Prestazione, leggerezza e facilità al top

Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


SKI TRAB SINTESI Grandi dislivelli

Ennesima evoluzione in direzione della facilità per lo ski-alp tradizionale. Per iniziare evitando di complicarsi la vita alla ricerca di miracoli. Arriveranno, ma prima bisogna andare su sci come questo per capire cosa veramente si troverà là fuori. Di sicuro riportano a casa serenamente. Dimensioni sviluppate secondo criteri attuali. Non un entry-level : uno sci molto sviluppato per facilitare attraverso soluzioni nuove.

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

C

SULLA NEVE Semplice, morbido e leggero da manovrare, va meglio su nevi ammorbidite e in fresca non profonda che non sul duro dove se sollecitato si limita a difendersi. Non è la sua destinazione: a velocità molto controllate invece fa tutto bene anche sul duro. Entra in curva molto facilmente e chiude automaticamente sullo stretto in slittamento diagonale. Non crea problemi e aiuta a risolvere quelli che si presentano. Sci amichevole. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno e pioppo bianco con inserti in fibra di vetro e carbonio Soletta: sinterizzata ad alta densità molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 107/75/94 mm (171 cm) Raggio: 19,9 m (171 cm) Peso: 950 g (171 cm) Lunghezze: 157, 164, 171, 178 cm Prezzo: 499,00 euro Sito: skitrab.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: 171 cm LUNGHEZZA rilevata: 170 cm SCIANCRATURA rilevata: 106,7/74,6/93,6 mm CAMBER: 5,8 mm ROCKER in punta: no CONTATTO LAMINA: 148 cm SUPERFICIE DI PORTANZA: 1.293 cm² RAGGIO calcolato: 21,4 m PESO rilevato: 1.098,5 g (1.097 g - 1.100 g) TORSIONE in spatola: 24,6° TORSIONE al centro: 1,4° TORSIONE in coda: 25,4° FLESSIONE: 82 mm

D

93,6 mm

Ottimo

AL BANCO Ottima planarità e solo leggera concavità in spatola. Impronta medio-fine di ricercata fattura. Lamine a 89° e tuning corretto su tutta la lunghezza per quote di 1,8 x 1,3,mm, con buona finitura, assenza di bave. Molto buona la soletta gialla in P-tex non troppo morbido, sciolinata. Perfettamente pronto alla neve.

Contatto Lamina 148 cm

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

raggio calcolato 21,4 m

MOUNTAIN CLASSIC

E F

PRO

CONTRO:

Nessuna complicazione, Classicissimo sci unico

alzando la velocità, approccio allo skiconduce stabile alp in ambiente. solo linee aperte Tecnica di base. Leggeri e donne

ADATTO ANCHE A:

Lunghezza 170 cm

15%

Grantour

74,6 mm

85%

Iniziare col piede giusto. La nave scuola semplice e sicura 106,7 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR

NON ADATTO A:

specializzati nelle singole declinazioni (powder, race, free, ripido ecc) buyer’s guide 2014_Ski-alper

_121


VÖLKL INUK

MOUNTAIN CLASSIC_GRANTOUR PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 60%

82,8 mm Contatto Lamina 144,5 cm

177 cm 176 cm 119,6/82,8/105,4 mm 6,3 mm no 144,5 cm 1.411 cm² 17,6 m 1.350 g (1.344 g - 1.347 g) 18,9° 1,9° 23,0° 73 mm

Ve cro ntat sta a

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

_122

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

affidabile a ogni livello su neve portante.

non è facile in neve profonda.

pistaioli pentiti in fase di passaggio prudente al fuori

skialper e riders puri. Crosta non portante.

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Be gin ne r

raggio calcolato 17,6 m 105,4 mm

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

Pista

ita sc cre In

Rilevamenti

20%

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 120/83/106 mm (177 cm) Raggio: 21,6 m (177 cm) Peso: 1.325 g (177 cm) Lunghezze: 163, 170, 177, 184 cm Prezzo: 629,00 euro Sito: www.volkl.com

MOUNTAIN CLASSIC

el ev pL To

SULLA NEVE Ai piedi si sentono comportamento e geometria da pista: dà la sensazione di potersi fidare, e infatti si è rivelato tra i migliori su fondi duri. Sci facile, adatto anche a beginners, ma la buona reattività dovrebbe piacere allo sciatore evoluto con sciata dinamica da pista. Su neve più morbida è abbastanza versatile, mentre in neve profonda risente del galleggiamento limitato in rapporto ai suoi concorrenti con vocazione free touring. Resta un buono sci ma bisogna dosare le sollecitazioni, così come sopra la crosta, o lavorarci per farlo riemergere. Consigliabile per uso promiscuo in pista e fuori.

Free touring

ro Du nte rta po

Lunghezza 176 cm

Uno sci per ski-alp e free touring adatto a una sciata dinamica in veloce inversione di spigoli e angolazione. Osservandolo si ha l’impressione di averlo già visto, e sono proprio quella sagoma da gigante e la coda che taglia a dare familiarità. Comunque si difende su ogni neve fuori, eccellendo sul duro. A fine giornata si può fare anche qualche giro in pista per rimettere in bolla la superconduzione. Buona leggerezza in rapporto a struttura e dimensioni. AL BANCO Preparazione post-vendita obbligatoria. Concavo in spatola e coda, 5 passaggi l’hanno riportato in planarità. Materiale plastico di bassa qualità e deteriorato dalla finitura precedente. Lamine a 89° effettivi, poco rifinite e limitate a 1,5 x 1,7 mm: piuttosto sottili quindi.

20%

Grantour

Ad va nc ed

120 mm

Fuori come in pista. Adatto al compromesso per chi vuole sciare anche in pista

Lascia perdere… Pessimo

B C+

C D E F


ZOOM+

HARD & SOFT Martin Riz impegnato nel set-up degli attacchi. Sotto una fase del test degli sci grantour in neve profonda. ŠAlo Belluscio


124 #MOUNTAIN CLASSIC

.03 SCI Élite

MOUNTAIN classic

SCI ÉLITE Largo all’avanguardia

Ora non sono più solo tre modelli monomarca. La vera novità, il vero sviluppo interessante in una direzione precisa e molto legata alla realtà sul campo. Sci che racchiudono lo stato dell’arte della tecnologia del leggero e della ricerca sulle geometrie degli sci XL. Un chilo, over 80 al centro, torsione da paura e poco meno di 180 centimetri fanno la pozione magica. Solo un’élite scialpinistica riesce a sfruttare tutte le loro potenzialità. Ma il mondo race e quello performance stanno sfornando gente da 2500 metri up più superconduzione a 70 all’ora down. Più tutto il ripido, la powder nuova da tritare prima che arrivino tutti, i paltoni primaverili da surfare come nell’onda. E quel piacere perverso di mostrare al mondo il tuo cavallo di razza.

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori sci sul mercato per l’uso Touring Elite e li abbiamo testati per voi. Dynafit Cho Oyu Dynafit Nanga Parbat Movement Bond-X Movement Response Ski Trab Magico Stoeckli Stormrider Light


OTTIMI SCIATORI Gli sci selezionati come Élite consentono di godere di una discesa divertente e appagante senza penalizzare eccessivamente la salita, anzi...


DYNAFIT CHO OYU

MOUNTAIN CLASSIC_ÉLITE PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 80%

1%

Free touring

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

a os r rin de Fa ow p

Lunghezza 173,5 cm

MOUNTAIN CLASSIC

ro Du nte rta po

SULLA NEVE Molto immediato da inserire e intuitivo da condurre. Si può facilmente correggere e modificare la traiettoria durante la conduzione perché è davvero sensibile agli impulsi. Esce bene in fresca. Agile anche in inversione in rapporto alla larghezza. Ottimo in superconduzione, dove soffre solo la velocità molto alta su fondo duro e diventa incerto. Verrà apprezzato da buoni e ottimi sciatori dopo che li avrà portati in salita senza limiti di dislivello.

Grantour

Ve cro ntat sta a

124 mm

Sulla neve la conferma, e diventa così uno di quegli attrezzi di nuova generazione che alzano di uno step la tecnologia dello sci e il livello delle prestazioni sul terreno. In questo caso si tratta di poter accumulare grandissimi dislivelli, da sciare poi al massimo. O quasi, perché fatalmente il poco peso sulle grandi dimensioni subisce gli ostacoli resistenti. AL BANCO Finitura identica al fratello Nanga Parbat. Fondo un po’ concavo su tutta la lunghezza, impronta leggera. Non sciolinato. Lamine di 1,8 x 1,6 mm a 88,5° non sbavate, zero tuning. Da preparare.

19%

Classic elite

P ba rim gn av ata eril e

Uno sci XL per l’élite skialp. Massima leggerezza e dimensioni free

87,5 mm

Rilevamenti

174 cm 173,5 cm 124/87,5/109 mm 6,1 mm 1,3° 128,5 cm 1.311 cm² 14,2 m 1.153 g (1.140 g - 1.166 g) 11,8° 1,3° 14,8° 63 mm

109 mm

Contatto Lamina 128,5 cm

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO lamina: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

soffre i fondi sconness

grande dislivello più grande tecnica in discesa

riders duri e puri

Ad va nc ed

Be gin ne r

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così

eccezionale rapporto tra peso, dimensioni e prestazione

ita sc cre In

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 125/88/111 mm (174 cm) Raggio: 16/12/15 m (174 cm) Peso: 1.080 g (174 cm) Lunghezze: 158, 166, 174, 182, 191 cm Prezzo: 800,00 euro Sito: www.dynafit.com

el ev pL To

raggio calcolato 14,2 m

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


DYNAFIT NANGA PARBAT

10%

Fast&light

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

115,2 mm

Più ancora del fratellone Cho Oyu, Nanga Parbat interpreta i desideri di un’élite di scialpinisti che salgono tanto, piuttosto veloci, e poi sciano molto bene. Le sue dimensioni sono più adatte allo spirito di questo modo di andare in montagna; la minore larghezza al centro, seppure di ben 80 mm, è più tollerante sulll’estrema varietà di nevi che si incontrano salendo molto in alto. Il peso si riduce così al limite simbolico del chilo per 171 centimetri di lunghezza, che sembra la migliore opzione in rapporto alle sue dimensioni e alle aspettative di chi lo sceglierà per salire sulle nevi sovente dure della quota. AL BANCO Fondo concavo su tutta la lunghezza e impronta appena percettibile. Non sciolinato. Lamine di 1,8 x 1,6 mm a 88,5° non sbavate e zero tuning. Da preparare prima di andare su neve. SULLA NEVE Entra in curva molto facilmente, ci si può appoggiare quanto basta, la coda sostiene arretramenti ed errori. È consigliabile ad un pubblico molto ampio. Non però a sciatori potentissimi, che dovrebbero controllarsi: se spinto in velocità sul duro irregolare inizia a soffrire la sua leggerezza perdendo un po’ di contatto, e va corretto. Sullo stretto è più facile e reattivo di quanto le dimensioni lascino prevedere. Molto sensibile agli impulsi dello sciatore, si corregge con facilità. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 116/80/104 mm (171 cm) Raggio: 17,5/11,5/15,5 m (171 cm) Peso: 1.000 g (171 cm) Lunghezze: 163, 171, 179 cm Prezzo: 700,00 euro Sito: www.dynafit.com Rilevamenti

LUNGHEZZA dichiarata : LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

171 cm 170,5 cm 115,2/85/103 mm 5,5 mm sì 140 cm 1.359 cm² 20,3 m 1.011 g (1011 g - 1011 g) 17,2° 1,5° 17,3° 73 mm

D E F

85 mm

MOUNTAIN CLASSIC

Lunghezza 170,5 cm

Grantour

raggio calcolato 20,3 m

10%

Classic elite

103,2 mm

80%

Ski-alp élite verso la massima performance in salita e in discesa

Contatto Lamina 140 cm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN CLASSIC_ÉLITE

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

prestazioni da sci più pesantestrutturato

soffre l’alta velocità sul duro sconnesso

anche a: sport performance più prestazione assoluta in discesa

nulla. Difficile immaginare una vera controindicazione


MOVEMENT BOND-X

MOUNTAIN CLASSIC_ÉLITE

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

fa molto bene tutto. Chiusura e uscita speciali

difficile trovarne. Sci al top

Guide alpine, alpinisti-riders, pista

beginners. Non sapere che cosa può fare uno sci è uno scandalo

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

Ve cro ntat sta a

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Be gin ne r

raggio calcolato 17,5 m 84 mm Contatto Lamina 145 cm

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

177 cm 177 cm 119,5/84/108,5 mm 11,5 mm no 145 cm 1.436 cm² 17,5 m 1.136,5 g (1.135 g - 1138 g) 16,9° 1,1° 15,1° 68 mm

MOUNTAIN CLASSIC

a os r rin de Fa ow p

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

Free touring

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Karuba Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 120/84/109 mm (177 cm) Raggio: 19,0 m (177 cm) Peso: 1.150 g +/- 30 g (177 cm) Lunghezze: 161, 169, 177, 183 cm Prezzo: 799,00 euro Sito: www.movementskis.com

50%

Grantour

ro Du nte rta po

SULLA NEVE Considerato il peso piuma e la vita stretta, attrezzo eccezionale in tutte le fasi: entrata, conduzione, chiusura. Ottimo compromesso al massimo rialzo tra salita e discesa evoluta, ultra-maneggevole, grip ottimo. Poi vuole essere spinto in velocità, e allora stupisce perché non fa una piega nonostante la sua leggerezza. Ma anche lo sciatore ‘old school’ di alto livello lo approva molto e ne ricava soddisfazione già a media velocità, comunque trovandolo a sua volta maneggevole. Strepitosi il tratto rettilineo prima della spatola e la coda, probabilmente i due elementi che fanno la differenza.

Rilevamenti

108,5 mm

50%

Introduce e amalgama perfettamente alcuni elementi innovativi che si percepiscono molto prima di andare a vedere cos’è che fa quel certo effetto. Il tratto rettilineo lungo l’ellisse anteriore, subito dietro la spatola. E un codino rocker che spinge il lavoro di tutta l’asta. Probabilmente Movement ha raggiunto qui il magic moment in cui tutti gli elementi si combinano per produrre un risultato molto superiore alla loro somma. AL BANCO Da preparare prima di essere messo su neve, anche se il paio testato era in odore di set-up preventivo. Concavità in spatola e coda, non del tutto azzerata in spatola da 10 passaggi in mola. Materiale della soletta di qualità medio-bassa; già improntata, non sciolinata. Lamina non abbondante (1,8 x 1,8 mm) a 88,1°effettivi, con buona finitura.

Lunghezza 177 cm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ad va nc ed

119,5 mm

Per palati fini. Ottimo, con qualcosa in più

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


MOVEMENT RESPONSE Grantour

MOUNTAIN CLASSIC

20%

Ripido

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

L’ennesima variazione sul tema dello scialpinismo di qualità per la ‘maison’ svizzera specializzata nel ‘fuori’. Response è un altro passo avanti verso la qualità della discesa per lo scialpinista classico, che lo dovrà adottare in una taglia quasi tradizionale, e non aggiungendo quei 15 centimetri in più richiesti dagli sci di ultima generazione free-touring rockerati. AL BANCO Buone dimensioni delle lamine da 2,3 x 1,8 mm a 89°. Da rifinire il filo. Fondo concavo riportato in planarità con 10 passaggi leggeri più impronta. Da preparare e sciolinare. SULLA NEVE Gran sci per hautes routes classiche fatte in ottica godereccia orientata sulla discesa. Ottimo compromesso al rialzo tra salita impegnativa e discesa di qualità. Resta comunque agile, manovrabile e leggero sotto il piede. Questo Movement può essere scelto anche leggermente corto: troppo lungo tende a vibrare. Bene la coda dritta per la guida che lo deve piantare nella neve per calare i clienti. Su fondo duro non si scompone e non cede anche se portato al limite.

Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

177 cm 177 cm 128/88,6/115,5 mm 6,2 mm sì 142,5 mm 1.499 cm² 15,3 m 1.232 g (1.246 g - 1.218 g) 13,1° 1° 21° 81 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

ottimo rapporto peso-prestazione in discesa

non per alte velocità

Guide alpine

riders 90% discesa

115,5 mm

Ottimo

Rilevamenti

Contatto Lamina 142,5 cm

RATING

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Karuba e rinforzi in fibra di carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 128/89/116 mm (177 cm) Raggio: 18 m (177 cm) Peso: 1.300 g (177 cm) Lunghezze: 161, 169, 177, 185 cm Prezzo: 612,00 euro Sito: www.movementskis.com

88,6 mm

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Qualcosa di speciale

Lunghezza 177 cm

10%

Grantour

128 mm

70%

Lo sci classico rivisitato in cerca di facilità. Conciliata con valori sopra la media

raggio calcolato 15,3 m

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN CLASSIC_ÉLITE


SKI TRAB MAGICO

MOUNTAIN CLASSIC_ÉLITE

81,9 mm 103,4 mm

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

dimensioni XL, peso ridottissimo

si fa desiderare ancora più largo e più rigido

donne e pesi leggeri. Sciata tradizionale

riders potenti. Soffrirebbero la leggerezza

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Ad va nc ed

raggio calcolato 21,2 m

Lunghezza 177 cm Contatto Lamina 153 cm

178 cm 177 cm 115,7/81,9/103,4 8,4 mm no 153 mm 1.465 cm² 21,2 m 1.055 g (1061 g - 1050 g) 19,9° 1,0° 20,8° 53 mm

10%

Climb&ski

ita sc cre In

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

MOUNTAIN CLASSIC

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: Aramide alveolare e gabbia di carbonio Soletta: grafite sinterizzata ad alta densità molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 116/82/104 mm (178 cm) Raggio: 20,3 m (178 cm) Peso: 1.085 g (178 cm) Lunghezze: 157, 164, 171, 178 cm Prezzo: 879,00 euro Sito: skitrab.com

Grantour

a os r rin de Fa ow p

SULLA NEVE Un giocattolo per tutte le nevi, molto agile, reattivo, sente gli impulsi e reagisce anche durante un raggio di curva già impostato. Intuitivo da subito. Coda molto attiva nel far recuperare l’assetto centrale in caso di arretramento, altrimenti timona bene. Regge abbastanza bene anche la conduzione in velocità su fondo duro, dove sembra solo un po’ leggero davanti. Si percepisce la stessa filosofia del Maestro, pur sembrando meno pastoso e meno cedevole.

10%

Classic elite

ro Du nte rta po

al banco Prontissimo all’uso. Solo una passata leggera in macchina per uniformazione, ma lo sci era già a posto con fondo piatto, soletta in ottimo materiale, impronta di eccezionale qualità e sciolinato bene. Lamine abbondanti di 1,9 x 2,0 mm a 89° con filo ben rifinito. Il migliore in Lab.

80%

Ve cro ntat sta a

115,7 mm

In un segmento Élite che si sta allargando si presenta anche Ski Trab con uno sci che consente qualunque dislivello più grande performance in discesa, garantita da dimensioni quasi free. Ora devono farsi avanti gli sciatori in grado di concretizzare le potenzialità di questi attrezzi che incorporano molta tecnologia. Niente rocker, punta progressiva e tutta la lamina giù a lavorare sulla neve. A Magico bisogna dare in pasto preparazione per salire e poi tecnica per sciare oltre i soliti standard, altrimenti è una grande occasione persa.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Be gin ne r

Il fratello maggiore di Maestro. Leggerezza e performance in un corpo da free-touring

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


STÖCKLI STORMRIDER LIGHT PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 70%

Grantour

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale

Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

Lunghezza 173 cm

SULLA NEVE Uno sci divertente e facile per molti, ma non per sciatori pesanti e potenti che stressano le aste. La coda è molto morbida, e sotto il piede cede da metà curva se caricato con decisione. Arriva a sostenere una sciata di media potenza. Ottimo sul tritato, nelle gobbe, sullo stretto, per sciatori leggeri, poco muscolari, calmi. Divertente soprattutto per donne con ottima tecnica. Tutte le cose rese facili e fatte un po’ meglio.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno - titanal Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 122/78/107 mm Raggio: 14,5 m Peso: 1.300 g (174 cm) Lunghezze: 159, 167, 174, 181 cm Prezzo: 590,00 CHF Rilevamenti

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

174 cm 173 cm 121/78,4/107 mm 9,5 mm no 152 cm 1.462 cm² 16,2 m 1.352 g (1.343 - 1.361) 21,2° 1,8° 18,2° 92 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

facile e agile, per nulla faticoso

molto molto sciatori in morbido. evoluzione verso Non regge la la qualità conduzione veloce

schiacciasassi

107 mm

Ottimo

AL BANCO Lamine sostanziose da 2,0 x 2,0 mm con buona finitura a 88,9°. Peccato doverle abbassare tentando di ripristinare la planarità del fondo molto concavo, che comunque non presentava impronta.

78,4 mm

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

121 mm

Un attrezzo ben interpretabile da molte categorie di scialpinisti. Impostazione costruttiva e geometria classica, pastoso e cedevole specialmente in flex al centro (da non irrigidire con attacconi), ritorna elasticamente senza fretta. Le dimensioni restano nei buoni vecchi canoni tradizionali, sempre più difficili da reperire in abbinamento alla qualità. Niente rocker, ma cedevolezza della classica punta Stöckli che si allarga ancora di qualche millimetro dopo la fine del contatto lamina. Vale il suo peso.

MOUNTAIN CLASSIC

raggio calcolato 16,2 m

Classic elite

Filosofia easy per lo sci svizzero. Sembra pensato per donne ottime sciatrici

Contatto Lamina 152 cm

30%

MOUNTAIN CLASSIC_ÉLITE


NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI Gli scarponi pronti per essere testati nel deposito dell’Albergo di Stubai dove abbiamo alloggiato per l’ultima sessione di test. © Alo Belluscio


133

.03

#MOUNTAIN CLASSIC

SCARPONI TOURING

MOUNTAIN CLASSIC

SCARPONI TOURING Due più due fa otto. Quattro ganci più leggeri dei due ganci. Due ganci più discesistici dei quattro ganci. Lo sviluppo delle scarpe per lo ski-alp classic ha preso la rincorsa e non si ferma più. Leggi come negli ultimi due anni siano crollati i riferimenti tradizionali. Come sia possibile che un quattro ganci permetta un’escursione da scarpa race. Perché non è più necessario stritolare il piede. Perché la vesciche sono un ricordo dalla preistoria. Perché lo ski-alp sta diventando funny dopo aver lottato con l’alpe per decenni.

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori scarponi sul mercato per l’uso Touring e li abbiamo testati per voi. Dynafit TLT6 Mountain CR Dynafit TLT6 Performance La Sportiva Sideral La Sportiva Spitfire


34 #aziende

OBIETTIVO

ECCELLENZA A Montebelluna e dintorni è stata scritta la storia dello scarpone da sci. Ma non è finita, perché i gioielli di casa Dynafit nascono proprio da quelle parti L’elemento del corredo base per lo scialpinismo che è stato maggiormente sviluppato è lo scarpone. Nonostante ad una prima occhiata non appaia chiaro, sono state sviluppate soluzioni inimmaginabili solo pochi anni fa anche sugli scarponi più tradizionali. Quelli race sono in alcuni casi irriconoscibili rispetto al recente passato. Oggi esiste ogni possibile scelta, partendo dal freeride puro per arrivare a sfiorare quasi il running. Suona male chiamare ‘scarpone’ una calzatura che supera di poco il mezzo chilo e lascia al piede la massima articolabilità. A queste e altre domande abbiamo cercato risposta visitando la sede di Salewa Footwear a Montebelluna, dove nascono gli scarponi top di gamma Dynafit, parlando con Alberto Ferrin e Nicola Viniero. Domanda di rito… Come nasce un nuovo scarpone Dynafit? «Le fasi in successione partono dal disegno; segue la prototipazione in un numero limitatissimo di scarponi di diverse misure, che vengono testati e sviluppati sul campo da ottobre ad aprile da circa dodici persone suddivise secondo la rispettiva specializzazione nei diversi mondi dello scialpinismo: queste sono coordinate da Giovanni Pagnoncelli, che aggrega i feedback e coordina tutte le fasi dello sviluppo. Seguono prove distruttive, la campionatura e l’industrializzazione». Quanto peso ha la ricerca sulla funzionalità e quanto il lavoro sull’estetica del prodotto nella progettazione di un nuovo modello? «Da noi il design veste la funzione quando questa è stata perfezionata. Il processo _134

Ski-alper_buyer’s guide 2014

inverso, che in altre situazioni prevale per compiacere i gusti del mercato, può essere fonte di problemi irrisolvibili o comunque estremamente dispendiosi da affrontare. Per fare uno scarpone da scialpinismo non si può andare dai tecnici chiedendo uno scarpone con un certo disegno accattivante indipendentemente dalle esigenze funzionali, perché li si metterebbe di fronte solo a una serie di problemi da risolvere: non sempre sarebbe possibile farlo». Prendendo in mano un moderno scarpone da scialpinismo, all’appassionato può sembrare un prodotto semplice e si chiede il perché del suo prezzo pari a diverse centinaia di euro. «Il fatto che il guscio di plastica sia iniettato non deve far ritenere che la produzione sia automatizzata. La componente manuale è invece largamente preponderante lungo tutto il processo. Per esempio la sola applicazione della suola in gomma prevede una serie di operazioni di preparazione, pulizia, applicazione di primer speciali, posizionamento e incollaggio che possono essere condotte solo manualmente. Non deve mai succedere che si scollino le suole, e in questa fase vanno investite molte risorse. Una sola di queste operazioni eseguita male, per risparmiare, o con personale non qualificato, potrebbe compromettere il prodotto finale: quel primer, per esempio, va applicato con la massima cura e non può assolutamente arrivare a contatto con le parti visibili dello scafo, che ingiallirebbero vistosamente svalutando la qualità del prodotto. La stessa attenzione è necessaria per ogni altro particolare. La scarpa da scialpinismo deve concentrare presta-


Nella foto, da sinistra Alberto Ferrin, Nicola Viniero, Piero Fenato e Luca Dragoni

IL MAGO E L’APPRENDISTA Nel 2014 dei supercomputer, dei CAD pensanti e delle stampanti 3D, e poi ancora per qualche secolo a venire, i vostri piedi di divoratori di dislivelli devono ringraziare le abilità che solo il cervello e i sensi dell’uomo possono sviluppare in un mix di competenza professionale, esperienza, passione e chissà, forse, istinto. Altrimenti non si spiegherebbe come il responsabile tecnico Mario Sartor, mago degli scarponi, riesca a individuare gli sviluppi da apportare a un elemento facendolo scorrere tra le dita, ancora prima che il resto del team tecnico li individui. Racchiudere il lavoro di Mario Sartor in una funzione tecnica è limitante. Ideazione, creazione e sviluppo di calzature sportive coincidono con la sua vita, ed è probabilmente per questo che non riesce a smettere. «Ci penso sempre. A volte la soluzione che completa un’idea cui sto lavorando

da molto tempo mi balena mentre sto facendo tutt’altro, magari nel tempo libero, e un elemento esterno mi dà lo spunto giusto dopo mesi che ci penso anche di notte». Nell’opera di Strawinski, versione disneyana, Topolino apprendista stregone metteva le mani dove non avrebbe dovuto, scatenando una catena travolgente di effetti indesiderati. Oggi non deve succedere: l’errore non è ammesso. Ma come dalla notte dei tempi ogni mago deve crescere il proprio ‘apprendista’. Nel 2013 ritroviamo la figura del ‘ragazzo di bottega’, in realtà un tecnico specializzatissimo nei processi attuali, che deve però assimilare anche abilità artigianali basate sui cinque sensi, come da secoli. Mario Sartor è affiancato da Nicola Viniero e lo cresce personalmente. Per anni ‘imparerà il mestiere’ in quella fase artigianale che sta alla radice della produzione ipertecnologica del maggior gruppo mondiale del settore. Nelle foto, in alto il ‘mago’ alle prese con l’apprendista, sotto Mario Sartor

zioni contrastanti tra loro in un unico attrezzo, e particolari minimi possono fare la differenza. Fare le cose bene richiede tempo e personale molto specializzato». Altri capitoli importanti di costo? «Tra le diverse materie prime grezze a disposizione i costi per unità di peso variano fino a triplicare. Ma soprattutto il prodotto è 100% made in Italy. È fondamentale per coordinare tutti gli elementi in ogni fase e poterli modificare velocemente prima e durante la produzione». Parliamo spesso di scocca, ma quanto studio c’è dentro alla scarpetta interna? «Produrre una buona scarpetta per lo scialpinismo non è semplice. Aree di pressione differenziate, spessori in materiali diversi e strati da modulare secondo le zone vanno combinati insieme allo scafo in un lavoro costantemente parallelo. Non si può fare prima l’uno e poi l’altra. Con le dimensioni e gli spessori minimi di oggi tutto deve essere molto preciso e coordinato. La scarpetta concorre per un buon 40% alla funzionalità finale». Qual è l’investimento complessivo su un modello per lo scialpinismo? «Il costo finale oscilla tra 800.000 e un milione di euro. Normalmente un nostro

modello viene prodotto per tre anni. Porto un paragone per dare l’idea di come questo investimento incida sul prezzo finale dello scarpone che arriva ai piedi dello scialpinista: una scarpa alta semirigida stringata per alpinismo tecnico su terreno misto e quota richiede un quinto dell’investimento, e vende cinque volte di più!». Una curiosità: spesso capitava di incontrare sulla neve pezzetti di scafi di scarpone da sci sparsi qua e là… Ora succede sempre meno, ma fino a pochi anni fa si trattava di un problema diffuso. A che punto siamo con l’invecchiamento delle plastiche? Qual è la vita di uno scarpone? «Non esiste un dato preciso: dipende dal materiale, dalla sua esposizione alla luce, da utilizzo, stivaggio, manutenzione… e dai coloranti scelti, anche se ormai le conoscenze sono consolidate e sappiamo bene quali colori e quali percentuali sono ammissibili senza inquinare la materia prima. Le plastiche invecchiano sempre, ma oggi la loro vita si è moltiplicata rispetto a un passato di scafi che si spezzavano dopo pochi anni: specialmente quelli in colorazioni molto vive, arancioni e blu. Adesso possiamo tranquillamente parlare anche di 20 anni». buyer’s guide 2014_Ski-alper

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DYNAFIT TLT 6 MOUNTAIN CR

mountain classic

Il nuovo TLT 6 equilibrato e progressivo

27 MP 297 mm 300 mm 105,6 mm 1.298 g 1.011 g 287 g

40%

Climb&ski

Grantour

MOUNTAIN CLASSIC

10%

Fast&light

PUNTI FORTI E DEBOLI

ta ina m m Ca

Di sc es a

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

50%

lita Sa

SULLA NEVE Calzata facile e buona escursione in salita, sopra la media di categoria. Performante il giusto e molto pastoso, regge bene pressioni piuttosto elevate cedendo un po’ solo su fondo duro al massimo dell’appoggio (di un professionista). La differenza tra le due linguette in dotazione è notevole: a sensazione tutti hanno detto il 25-30% in resa e torsione. Senza linguette sfiora prestazioni performance.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 60° - inclinazione anteriore regolabile (15°-18°) Leve: 2 Suola: Dynafit Claw Scarpetta: Custom Ready Peso: 1.225 g (27,5 MP) Misure: da 25 a 30,5 MP Colori: verde Prezzo: 500,00 euro Sito: www.dynafit.com

M ix. cli m b

AL BANCO La versione CR di TLT 6 è sensibilmente più comoda e pastosa del fratello Performance. Materiali più morbidi e scarpetta più imbottita fanno una differenza enorme. Ma questo confronto in famiglia non deve ingannare: si tratta di una scarpa precisa e reattiva in assoluto, tutt’altro che sorda. Non è il fratellino povero, ma il fratello più tollerante. È un due ganci di ultimissima generazione, un ulteriore deciso step rispetto al rivoluzionario TLT 5. Lo scafo slim fit è stato allargato di 5 mm, ma resta una calzata medio-stretta.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

scarpa completa senza vere lacune

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CONTRO:

il gancio superiore aperto sporge sempre troppo

Ski-alper_buyer’s guide 2014

ADATTO ANCHE A:

pentiti dei quattro ganci

NON ADATTO A:

collo del piede alto, piante larghe

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


DYNAFIT TLT 6 PERFORMANCE CL

mountain classic

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 70%

20%

Climb&ski

Èlite

MOUNTAIN CLASSIC

10%

Fast&light

lita Sa

M ix. cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

Il due ganci potato al top, e anche oltre...

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

AL BANCO Il TLT 6 portato alle estreme conseguenze. Il carbonio del gambetto e la scarpetta più leggera e dura lo rendono precisissimo e gli forniscono una forza di trasmissione degli impulsi superiore a molti ottimi quattro ganci. SULLA NEVE Leggero, preciso, attivo, forte. In discesa non cede niente dietro, e davanti solo quel che serve, anche senza linguettone nero, quello hard. Aggiungendolo, è il massimo. In salita la scarpetta a calza nella parte sopra il tendine d’Achille permette ancora più apertura di caviglia. Scarpa eccezionale per ski-alper élite, da grandi dislivelli più eccellenti performance tecniche in discesa. Va curato bene il fitting della scarpetta. Per uso alpinistico in ghiaccio ripido e verticale è possibile in vari modi impedire artigianalmente l’entrata del dente della leva nella sede di bloccaggio ‘ski’, e chiudere così il gambetto senza bloccarne l’escursione.

D

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: fibra di carbonio. Spoiler in Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 60° - inclinazione anteriore regolabile (15°-18°) Leve: 2 Suola: Dynafit Claw Scarpetta: Custom Light Peso: 1.050 g (27,5 MP) Misure: da 22,5 a 30,5 MP Colori: verde Prezzo: 700,00 euro Sito: www.dynafit.com RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

27,5 MP 297 mm 299 mm 105,8 mm 1.141 g 960 g 181 g

E F

PRO

il top in ogni situazione

CONTRO:

Comfort. Scarpetta da adattare con attenzione.

ADATTO ANCHE A:

Sport performance

NON ADATTO A:

Beginners, li bloccherebbe

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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ZOOM+

MOMENTI Alcune fasi del test Š Alo Belluscio


LA SPORTIVA SIDERAL

mountain classic

Uno Spitfire in versione più docile. Lo scarpone user-friendly

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 80%

10%

Climb&ski

Grantour

MOUNTAIN CLASSIC

10%

Fast&light

lita Sa

M ix. cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

AL BANCO Se Spitfire riesce a trasmettere impulsi e forza anche ad aste più potenti di quelle che si utilizzano nello scialpinismo classico, Sideral è invece un po’ più pastoso. Materiali più morbidi sullo stesso progetto. Rientra nella media dei due ganci di ultima generazione ed è per certi versi più centrato del fratello Spitfire sullo ski-alp tradizionale. Più amichevole e tollerante, soprattutto per pesi leggeri e donne. SULLA NEVE Resta valida tutta la sfera delle funzionalità di Spitfire. La maggior pastosità è più tollerante sui fondi duri e sulle vibrazioni degli sci. Faciliterà sciate rilassate, beginners del ‘fuori’ e sciatori alle prime armi, per i quali è vantaggioso rispetto a Spitfire. È una scarpa che porta avanti, e con plastiche più morbide Sideral potrebbe cedere qualche grado di troppo alle tibie. Lavorare sul set dell’inclinazione. Molto indicato anche su sci ‘performance’.

D

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: poliammide PA 12/Nylon (plastica) Mobilità gambetto: 68° - inclinazione anteriore regolabile (12-14-16°) Leve: 2 + fascia in velcro da 30 mm Suola: La Sportiva LazerGrip by Davos Scarpetta: Palau Skimo Liner termoformabile Peso: 1.150 g (27 MP) Misure: da 24 a 31,5 MP Colori: rosso/nero Prezzo: 499,00 euro Sito: www.lasportiva.com RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

27 MP 297 mm 299 mm 106,2 mm 1.158 g 971 g 187 g

E F

PRO

walk eccellente

CONTRO:

il gancio superiore aperto sporge

ADATTO ANCHE A:

beginners

NON ADATTO A:

ghiaccio ripido e ramponi automatici

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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LA SPORTIVA SPITFIRE

mountain classic

Una scarpa perfetta per lo ski-alp classico

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

AL BANCO Materiali ottimi e molto resistenti alle abrasioni, flex sostenuti e ben bilanciati, un sistema skiwalk innovativo ed efficiente. Numerose combinazioni di modifica dell’inclinazione del gambetto. Scarpetta di grande qualità con un sistema di stringatura geniale e di grande utilità. Non è però possibile stringere il gambetto sulla gamba senza entrare in modalità ski, neppure con modifiche artigianali, fattore che ne limita l’uso con i ramponi in alpinismo difficile.

70%

29%

Fast&light

PUNTI FORTI E DEBOLI M ix. cli m b

27,5 MP 297 mm 297 mm 105,7 mm 1.172 g 980 g 192 g

MOUNTAIN CLASSIC

ta ina m m Ca

Di sc es a

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

1%

Climb&ski

Grantour

lita Sa

SULLA NEVE In discesa ha qualcosa in più rispetto al suo diretto concorrente TLT6 Mountain CR: plastiche più rigide e quel soffietto in gomma sul linguettone, progettato per ottenere maggior escursione in avanti, che agisce anche da ammortizzatore e in risposta alle compressioni quel tanto da rendere leggermente più attiva la scarpa. In salita gode quindi anche del vantaggio funzionale di non dover eventualmente estrarre il linguettone. D’altra parte non è possibile modificare il flex complessivo come nei TLT6. Il gancio aperto in salita sporge meno, ma è meno ergonomico in chiusura a ‘ski’. Grande escursione del gambetto, frenata in avanti solo dalla struttura della scarpetta. La forte curvatura della suola permette un’eccellente rullata ma impedisce l’uso sicuro dei ramponi automatici.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: Carbon Reinforced Polymer (plastica/carbonio) Mobilità gambetto: 68° - inclinazione anteriore regolabile (12°-14°-16°) Leve: 2 + fascia in velcro da 30 mm Suola: La Sportiva LazerGrip by Davos Scarpetta: Palau Skimo Liner termoformabile Peso: 1.050 g (27 MP) Misure: da 24 a 31,5 MP Colori: nero/giallo Prezzo: 599,00 euro Sito: www.lasportiva.com

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

performance walk e ski eccellenti

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CONTRO:

il gancio superiore aperto sporge

Ski-alper_buyer’s guide 2014

ADATTO ANCHE A:

sci fuori categoria, race o al contrario free touring

NON ADATTO A:

ghiaccio ripido e ramponi automatici

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F



142 #MOUNTAIN FREE

.04 Mountain FREE

MOUNTAIN FREE sci e scarpon i Free Tour i ng ed Alpi ne Fr eer i de

STATS&NUMBERS Sessioni di test: 2 Località: Cervinia, Stubai Testatori: Alberto Casaro, Jimmy Sesana, Niccolò Zarattini coordinamento: Guido Valota supporto: Matteo Tagliabue fotografo: Alo Belluscio


PER COSA SONO ADATTI? Nelle schede di sci e scarponi Free Touring e Alpine Freeride troverete una torta grafica: indica la predisposizione che abbiamo individuato per ogni prodotto all’utilizzo in queste tre specifiche situazioni che fanno parte dell’universo ‘Mountain Free’. FREE TOURING La cima va guadagnata con le proprie gambe e poi festeggiata con una gran discesa. Non conta quanti metri fai, ma come li fai (in discesa). Li avessero inventati prima, gli sci over 80 al centro. FREESKI MOUNTAINEERING Creste, canali, steep and deep, boschi e boschetti, cliff con giudizio. Per un giro di benna che risparmia mille pallosissimi metri non è mai morto nessuno. La parte divertente che arriva in cresta invece va fatta. E poi giù a 80 all’ora in cinque curve r 50. ALPINE FREERIDE Non c’è limite all’immaginazione. E agli sci.


#mountain free LA COSA PIÙ IMPORTANTE

«...lo sci, se devo dirne una grossa, è la parte più importante della mia vita. La cosa che mi rende più felice in assoluto. Ed è la verità. Posso chiamare dei testimoni che confermeranno questa faccenda...». Jimmy Sesana, cit.

I numeri dicono che gli attrezzi più larghi che lunghi non hanno sfondato. Tre inverni di fresca sopra la media avevano illuso il mercato, ma non si trattava comunque della vera powder. Siamo sulle Alpi, non in Colorado o in British Columbia. Quindi i riders consapevoli stanno restringendo. Si fanno portare giù da biscottoni che restano più larghi e lunghi dei classici tradizionali ma, considerando che la media di questi ultimi si è allargata di almeno 10 mm negli ultimi anni, le distanze non sono più abissali e neppure i rocker. Si stanno accorciando anche tra riders e scialpinisti: i primi sempre di più allungano la parte con le pelli sotto gli sci! E sempre più scialpinisti classici allungano il raggio di curva. Esistono già i punti contatto tra i due mondi, soprattutto nel ripido e nell’estremo. I freeriders hanno portato freschezza e allargato gli orizzonti. Forse il beneficio maggiore, ancor più di qualche decina di millimetri in più sotto il piede, è consistito nella rottura degli schemi seriosi e noiosi, del classicone barbuto e del tutinato fighetto (peraltro

I

FREE _144

Ski-alper_buyer’s guide 2014


MOUNTAIN

E NEVE FU...

Condizioni eccellenti per il nostro test degli sci Mountain Free ©Alo Belluscio

La mia banda suona il rocker Vale e varrà sempre un principio generale: più rocker uguale meno tenuta sul duro perché c’è meno contatto lamina. Il rocker preso da solo non vuol dire niente: andrebbe incrociato con code e ponti diversi, e con i raggi dello sci presi a sezioni. Non se ne viene più fuori. Allora partiamo da un principio generale: il 99% degli sciatori ‘fuori’ chiede più facilità, quindi bene il rocker. Ma poi deve capire dove va a sciare. Nei couloir del Bianco o in polvere aperta? In Dolomiti per canali incassati sempre polverosi o in Appennino sempre in neve dura trasformata? Si sta sperimentando di tutto, ma restando tra le aziende che hanno fatto R&D seriamente possiamo individuare tre filoni: 1) Il full-rocker, davanti e dietro, niente ponte o addirittura camber inverso. Nelle Alpi è un concetto praticamente superato, con le nostre nevi. Comunque non bisogna far niente: piegamento, distensione, anticipi…Eresia: si potrebbe anche scendere standoci sopra dritti come pali. Basta inclinarsi e loro girano, nel fango ancora meglio che in powder. 2) Rocker progressivo in punta, ponte attivo ma poco pronunciato, coda tradizionale. 3) Punta progressiva e ponte attivo, con l’evoluzione del doppio raggio in punta: appena inizia a lavorare in entrata, arriva su un tratto di lamina praticamente rettilinea che dà presa nella nuova direzione. Per ora sembra una buona soluzione qui nelle Alpi.

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#mountain free

PELLI FREERIDE Freeride slow & light. Non esiste un solo rider cui interessi la velocità della pelle. Però Danilo di XL Mountain va in controtendenza come al solito: «Sono sempre stanchi! In generale non sono pronti per le salite, si muovono lentamente rimanendo sul passo e hanno una tecnica approssimativa. Lo scorrimento è inutile, ma a loro sconsiglio comunque le pelli robuste con tanto grip…perché pesano troppo. E loro ne devono mettere sotto a ettari. Quindi pelle da gara leggera». Eh, già. Nello ski-alp race si sta attenti al grammo perché ‘…un grammo qua, un grammo là…’. Ma se si bagnano le pelli XXL sono due chili qua, due chili là.

in perenne diatriba…). Questi ultimi sorridono ancora quando superano in salita i riders che pian pianino si trascinano fino in cima con i loro assi da cantiere. Ma poi in discesa ammutoliscono, surclassati da gente che tira curve come non avevano mai visto fare prima. Per larga parte di questo mondo resta da colmare qualche lacuna di tecnica alpinistica. Per prendere il canale giusto bisogna spesso andare a ficcarsi nelle difficoltà, e magari attrezzare una calata. Spesso si tratta ‘solo’ di migliorare preparazione fisica e tecnica di salita, tradizionalmente estranee a questo mondo di creativi. Sono sempre stanchi e magari un po’ goffi nei passaggi. Ma l’asticella è già stata alzata e ci arriveranno presto, imponendo nuovi standard a tutti. Sta dilagando lo standard low-tech anche nel mondo freeride alpino.

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

MOUNTAIN FREE


SKI-ALPER’S CREW

Il team di testatori della sezione Mountain Free: da sinistra Alberto Casaro, Niccolò ‘Zorro’ Zarattini e Jimmy Sesana. © Alo Belluscio

Un ritardo dovuto forse a pregiudizi, o forse alla insufficiente affidabilità nei cliff. Da qualche anno questi problemi non esistono più e qualche chilogrammo in meno ai piedi e sullo zaino ha convinto anche i conservatori. Oltre a certe caratteristiche di resistenza alla torsione e di trasmissione degli impulsi, perlomeno per un utilizzo ‘mountain’. Per chi arrocca con gli impianti e usa assi di stazza canadese, il contatto scarpone-sci resta ancora importante, così come peso e ingombri sono ininfluenti.

entskis.com

di Danilo Noro

Come preparo uno sci XXL? Affilo tutto lo spigolo a 88° con zero tuning almeno per 20 centimetri dall’attacco verso la spatola e verso la coda. Poi c’è il rocker, e il tuning diventa meno importante. È uno sci che viene maltrattato quindi la larghezza della lamina diventa cruciale. Agli estremi, con quelle dimensioni, presentano quasi sempre forte concavità. Si cerca di riportare in piano, o almeno di ridurla. Ma il rocker toglierà sempre grip alla lamina e sensazione di stabilità dello sci. Le lunghezze vanno riconsiderate, con meno contatto lamine per via del rocker. Comunque anche loro si stanno normalizzando tra gli 88 e i 92 millimetri al centro, qui sulle Alpi. Tendenzialmente i migliori riders sono consapevoli, specialmente se ne fanno anche un uso alpinistico. Anche le case stanno riducendo.

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ROCKER E CONTATTO LAMINA

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www.movem



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.04

#MOUNTAIN FREE

MOUNTAIN FREE

MOUNTAIN FREE

SCI FREE TOURING Downhill for free

L’anello di congiunzione tra freeride e touring classico. Scommettiamo che gli sci classici si allargheranno ancora un po’ e quelli free touring si restringeranno ancora un po’, fino a incontrarsi? I riders stanno scoprendo il gusto di guadagnarsi la discesa con le proprie gambe e questi sci ‘li portano su’ seppur con fatica, ma non sono ancora i biscottoni freeride duri e puri ‘da portare su’. In discesa la differenza si sente già, eccome se si sente!

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori sci sul mercato per l’uso Free Touring e li abbiamo testati per voi. Atomic Aspect Black Crows Ova Freebird Black Diamond Aspect BLACK DIAMOND CONVERT Dynastar Cham Alti 89 Elan Himalaya Hagan CHIMERA Wai-Flow Mountain Wave PUSH Scott Powd’Air Ski Trab Freedom 84


ATOMIC ASPECT

40%

Ve cro ntat sta a

raggio calcolato 14,5 m 84,8 mm Contatto Lamina 130,7 cm

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Be gin ne r

Lunghezza 170 cm

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

stra-facile in nevi profonde

non è uno sci reattivo

ripido non estremo, timorosi di nevi profonde

sciatori di forza, pesanti, arretrati: un po’ tenero in coda

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

ita sc cre In

170 cm 169,8 cm 119,6/84,8/109,1 mm 5,8 mm sì 130,7 cm 1.301 cm² 14,5 m 1.390 g (1.384 g - 1.396 g) 13,5° 0,5° 16,0° 47 mm

Ripido

a os r rin de Fa ow p

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

10%

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno, rinforzi in laminati di titanio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 120/85/109,5 mm (170 cm) Raggio: 17,0 m (170 cm) Peso: 1.320 g (170 cm) Lunghezze: 158, 164, 170, 176, 182 cm Prezzo: 459,00 euro Sito: www.atomic.com

MOUNTAIN FREE

ro Du nte rta po

SULLA NEVE Bello sci: un compromesso molto buono tra salita e discesa, estremamente maneggevole e facile. Risponde comunque benissimo a sollecitazioni non estreme, offrendo anche sul duro sensazioni di affidabilità e grip simili a quelle di un buon sci da pista. Struttura solida, non risponde ma regge. Versatile, apprezzato anche dalla ‘Old School’ nonostante il rocker. In neve profonda o pesante diventa ancora più facile e divertente. Nel fango pomeridiano fa gridare al miracolo. Ideale per beginners e sciatori in evoluzione che cercano qualità senza complicazioni. Perfetto per brave sciatrici in vena di divertimento .

50%

Free Touring

Grantour

Atomic centra uno sci adatto allo ski-alp classico oltre che al free touring. Peso contenuto per la categoria, rocker proporzionato seguito da un buon mix di geometrie e valori di flessione. Nonostante il rocker, la lunghezza 170 è già quasi accettabile per un rider in vena di touring e spazi stretti, mentre il classicone lo percepirà nel corto come un 163 facile. AL BANCO Da preparare prima della messa in pista: molto concavo, dopo 15 passaggi spatola e coda sono risultate non completamente azzerabili. Materiale di qualità medio-bassa e un po’ alterato dalla finitura di fabbrica. Lamine con finitura approssimativa e tuning su un solo lato. Dimensioni piuttosto limitate (1,9 x 1,8 mm) e angolo di 88,7° effettivi.

109,1 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

P ba rim gn av ata eril e

Ottimo rapporto qualità prezzo

Ad va nc ed

Facilissimo ma di sostanza. Rocker e flex ben bilanciati

459 EURO

119,6 mm

TOP FEATURE

MOUNTAIN FREE_Free touring

Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C D E F


BLACK CROWS OVA FREEBIRD

MOUNTAIN FREE

40% Ripido

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Consistente, dalle dimensioni equilibrate, solido e pastoso, alla flessione manuale presenta un arco ben suddiviso in tre sezioni. Quella centrale raggiunge presto un fine corsa prolungato, che fa pensare a pendìi ripidi cui rimanere ben aggrappati sul contatto lamina sotto il piede e compensa la sciancratura accentuata. Sulla neve si conferma attrezzo strutturato per nevi solide. Dà sensazione di robustezza e di struttura già al tatto. AL BANCO Gli sci giunti in redazione erano pronti per la neve, ma mantenevano concavità in spatola. Lamine consistenti da 2,0 x 1,8 mm a 89° con buona finitura e filo a posto. Solo da sciolinare. SULLA NEVE Agile e molto specifico per nevi dure e primaverili. Meglio da marzo in poi; non per nevi profonde leggere invernali. Il peso lo stabilizza sulle superfici irregolari, dove assorbe buona parte delle vibrazioni. Facile in entrata e affidabile in conduzione non troppo veloce. Sci da Guida in primavera, ottimo per il ripido se scelto lungo.

Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

C

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta : CONTATTO LAMINE: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

84 mm Contatto Lamina 148 cm

RATING

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno di Paulownia, rinforzi in carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 125/85/112 mm (178.3 cm) Raggio: 17 m (178.3 cm) Peso: n.d. Lunghezze: 170.3, 178.3, 184.3 cm Prezzo: 599,00 euro Sito: www.blackcrows-skis.com 178,3 cm 178,1 cm 123/84/111,5 mm 10 mm sì 148 cm 1.497 cm² 17 m 1.560 g (1.580 g - 1540 g) 18,9° 1,2° 20,9° 73 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

molto specifico per nevi dure o almeno dense

non è lo sci unico

haute-routes primaverili, ripido, Guide alpine

powder fredda piena d’aria

111,5 mm

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Qualcosa di speciale

Lunghezza 178,1 cm

40%

Free Touring

Grantour

123 mm

20%

Gli sci chamoniard nella versione per le nevi consistenti del versante sud delle Alpi

raggio calcolato 17 m

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN FREE_FREE TOURING


ZOOM+

FOGLIE VERDI Avevate già visto un metro di powder e alberi con le foglie verdi? In questa sessione di test è successo anche questo. Zorro in azione ©Alo Belluscio


BLACK DIAMOND ASPECT

Ripido

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

126,5 mm Lunghezza 177,5 cm

40%

I rocker evidenti lo accorciano di contatto lamina, dotandolo di grande agilità nonostante la struttura forte. Da adottare in questa misura 177 come minimo per sciatori di normale stazza, altrimenti diventa troppo instabile appena lanciato. Sci da montagna molto più che da freeride servito anche solo parzialmente da impianti. Una buona idea anche per divertirsi in climb&ride: su per la Nord D+ e giù per il canale 45° dalla parte opposta, al sole. AL BANCO Molto buono nel complesso: si potrebbe quasi usare così com’è. Materiale della soletta di media qualità, ben lavorata, planarità quasi perfetta, non sciolinati. Lamine a 89,4° effettivi, finitura medioalta, quote di 2 x 1,3 mm quindi piuttosto bassa per la categoria. SULLA NEVE Tra i modelli Black Diamond è quello che ha ricevuto maggiori consensi. Entrata in curva facile, sci sempre maneggevole nonostante le dimensioni. Fa pensare subito a canali ripidi in neve profonda. Per mantenerlo stabile in velocità serve però buona tecnica, una certa potenza, sciata attiva su tutto l’arco di curva. È adatto a uno sciatore evoluto: struttura notevole in rapporto al peso ridotto.

raggio calcolato 16,8 m

MOUNTAIN FREE

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: Flat Sandwich Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 127/90/113 mm (176 cm) Raggio: 19,0 m (176 cm) Peso: 1.450 g (176 cm) Lunghezze: 166, 176, 186 cm Prezzo: 529,00 euro Sito: blackdiamondequipment.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

89,7 mm

50%

Free Touring

Climb&ski

176 cm 177,5 cm 126,5/89,7/112,8 mm 11,67 mm sì 142 cm 1.486 cm² 16,8 m 1.505 g (1.495 g - 1.515 g) 17,1° 1,2° 15,1° 80 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

la leggerezza...

...la leggerezza

climber da Nord più discesa di grande qualità

beginners. Non ne solleciterebbero abbastanza la struttura.

112,8 mm

10%

Free touring con peso e manovrabilità da montagna vera

Contatto Lamina 142 cm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN FREE_FREE TOURING


BLACK DIAMOND CONVERT 180

MOUNTAIN FREE_Free touring

104,6 mm Contatto Lamina 121,5 cm

180 cm 181 cm 132,8/104,6/116,4 mm 6,9 mm si 121,5 cm 1.392 cm² 18,5 m 1680 g (1672 g - 1689 g) 12,8° 1,5° 13° 58 mm

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

116,4 mm

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

bene sulle croste.

impegnativo da girare in spazi stretti

anche a: buoni dislivelli, sciatori pesanti

prudenti, leggeri, beginners

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Ad va nc ed

raggio calcolato 18,5 m

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

Ripido

ita sc cre In

Rilevamenti

10%

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: Light Sandwich Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 133/105/117 mm (180 cm) Raggio: 23,0 m (180 cm) Peso: 1.650 g (180 cm) Lunghezze: 164, 172, 180, 188 cm Prezzo: 629,00 euro Sito: blackdiamondequipment.com

MOUNTAIN FREE

el ev pL To

Sulla neve Sci leggero, molto buono su fondi morbidi e in tutte le nevi soffici. Sulle croste passa sensibilmente meglio della media. Non è uno sci molto maneggevole e sullo stretto ci vorrebbe un ottimo sciatore, preferibilmente muscolare e molto attivo in ogni fase. Ma a buone velocità su linee ampie lo sciatore evoluto ne ricava soddisfazioni. Sui fondi duri invece soffre le difficoltà comuni a molti sci leggeri della sua categoria e risente molto del terreno irregolare.

80%

Free Touring

Freeride

Ve cro ntat sta a

al banco Assolutamente consigliata la preparazione prima dell’utilizzo su neve, con tuning. Materiale di media qualità e soletta concava non sciolinata che ha richiesto 9 passaggi in macchina prima di raggiungere sufficiente planarità. Lamine abbondanti con quote di 2,0 x 2,0 mm a 88,5° e buona finitura.

10%

ro Du nte rta po

Lunghezza 181 cm

Valori perfettamente in media di categoria. Il suo peso permette ancora buoni dislivelli senza esaurire le batterie. Perché poi è uno sci freeride, da powder e linee aperte veloci. I rocker sono lì evidenti a dimostrarlo, così come il camber leggero non troppo attivo. Valori di torsione elevati, flex al centro duretto dopo lo schiacciamento del ponte: per gente potente e attiva.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Be gin ne r

116,4mm

Fino in vetta, per lanciarlo a tutta su linee di curva ampie

Lascia perdere… Pessimo

B

C+ C D E F


DYNASTAR CHAM ALTI 89

50% Ripido

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Classico sci Dynastar amante delle nevi primaverili, molto stabile, e molto efficiente se lavorato bene durante tutta la curva. Per la montagna rischiosa, non per il cazzeggio-vista-impianti. Peso più che accettabile per portarselo in cima se poi serve roba seria sotto i piedi. E quando il gioco si fa duro... niente rocker. AL BANCO Quasi perfetto: pronto all’uso. Soletta ben preparata e sciolinata, planarità assoluta e materiale di ottima qualità. Fatto un solo passaggio in mola. Lamine a 89,9° effettivi, finitura abbastanza buona e quote molto consistenti di 2,1 x 2,2 mm. SULLA NEVE Un ottimo compromesso, perfetto come attrezzo unico. Non troppo facile ma abbastanza per non mettere in difficoltà a inizio curva, soprattutto tenendo conto della sua geometria tradizionale senza rocker: il che lo rende perfetto per il ripido vero, su nevi variabili e anche su nevi dure. Buon feeling e sensazione di affidabilità da subito, che poi non vengono mai meno. Niente sorprese, concreto ed efficiente. Uno sci ‘da lavoro’, per professionisti della montagna che accompagnano in zone esposte.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia e Rohacell (acrilico) Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 122/89/110 mm Raggio: 21,0 m Peso: 1.500 g (165 cm) Lunghezze: 165, 172, 178, 184 cm Prezzo: 558.00 euro Sito: www.dynastar.com

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

172 cm 172 cm 121/89,5/108,7 mm 5,0 mm no 148 cm 1.517 cm² 20,3 m 1.591 g (1.595 g - 1.588 g) 15,8° 1,0° 16,0° 50 mm

Contatto Lamina 148 cm

Rilevamenti

89,5 mm

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

D E F

Lunghezza 172 cm

MOUNTAIN FREE

121 mm

40%

Free Touring

Grantour

raggio calcolato 20,3 m

10%

100% concretezza e affidabilità. Per la vera montagna

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

sci completo, poco altro da aggiungere

meno facile dei suoi concorrenti rockerati, soprattutto in nevi profonde

ottimi sciatori ‘old school’, che non apprezzano i rocker perchè non ne hanno bisogno

beginners

108,7 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN FREE_FREE TOURING


ELAN HIMALAYA

MOUNTAIN FREE_Free touring

96,2 mm Contatto Lamina 140 cm 113,5 mm

177 cm 176,5 cm 128,5/96,2/113,5 mm 8 mm sì 140 cm 1.573 cm² 15,2 m 1.537 g (1535 g - 1.539 g) 19,8° 0,5° 16° 83 mm

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

peso ridotto in rapporto alle dimensioni.

soffre l’alta velocità.

ripido alpinistico con dislivelli impegnativi.

freerider duri e puri senza compromessi.

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO Ad va nc ed

raggio calcolato 15,2 m

Lunghezza 176,5 cm

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Rilevamenti

10%

Ripido

a os r rin de Fa ow p

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap monoscocca con scatola di torsione Anima: legno con rinforzi in vibra di vetro Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 127/97/114 mm (177 cm) Raggio: 23,5/21,5 m (177 cm) Peso: 1.450 g +/- 40 g Lunghezze: 163, 170, 177, 184 cm Prezzo: 519,00 euro Sito: www.elanskis.com

MOUNTAIN FREE

el ev pL To

SULLA NEVE Ottimo sci, uno dei migliori. Si è rivelato anche più facile di Atomic Charter. La manovrabilità ha stupito anche a basse velocità. A velocità sostenute si è rivelato appena un po’ ‘ballerino’, tendendo a scivolare via e richiedendo più carico per riprendere la traiettoria.Stabile, agile e sicuro su neve dura. In neve soffice galleggia e manovra bene. Si percepisce la stessa filosofia aziendale del fratellone ‘Spectrum’: massima sicurezza e affidabilità anche se struttura e peso sono completamente diversi.

80%

Free Touring

Grantour

ro Du nte rta po

AL BANCO Assolutamente da preparare prima della neve. Soletta molto concava in spatola, non del tutto spianata da 15 passaggi in macchina. Materiale di qualità medio-alta ma alterato dalla finitura di fabbrica. Lamine consistenti di 2,2 x 2,2 mm e angolo effettivo di 88,7° senza tuning; presenza di bava.

10%

Ve cro ntat sta a

Un peso quasi touring e comportamenti quasi freeride duro: se i riders stanno iniziando a salire di più con le pelli, questo sci incarna la loro visione futura. Progetto centrato di Elan, la cui filosofia si percepisce passando per livelli successivi degli sci sloveni, dal race al free mountain passando per l’Alaska Pro. Niente appariscenza, rocker lungo ma quasi impercettibile, tanta lamina sulla neve in curva. Sci ovunque.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Be gin ne r

128,5 mm

Concreto ed efficiente. Per tutti e su ogni neve

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


HAGAN CHIMERA WAY FLOW

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

C

129 mm

AL BANCO Meglio prepararli prima della neve, ma non assolutamente obbligatorio. Spatola e coda molto concave e spatola non spianabile dopo 12 passaggi. Materiale della soletta di media qualità, alterato dalla finitura di fabbrica. Niente impronta né sciolina. Buona finitura delle lamine piuttosto ridotte nelle due dimensioni: 1,3 x 1,2 mm a 89° effettivi. SULLA NEVE Bello sci leggero e facile, molto adatto al rider beginner o al massimo a quello in evoluzione. Sci simile al Mountain Wave ma un po’ meno stabile su fondo duro, dove rimbalza se troppo sollecitato. Ottimo comportamento invece su neve primaverile. Lo apprezzerà anche un buono sciatore che non lo solleciti troppo e non lo spinga in velocità, situazioni per cui si percepisce subito non abbastanza strutturato: perciò il feeling è buono se si scia in controllo. Piacerà certamente a buone e ottime riders. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: n.d. Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 130/87/100 mm (173 cm) Raggio: 19,0 m (173 cm) Peso: 1.180 g (173 cm) Lunghezze: 165, 173, 181, 190 cm Prezzo: 599,00 euro Sito: www.hagan-ski.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro : TORSIONE in coda: FLESSIONE:

173 cm 173 cm 129/86,1/99 6,5 mm sì 141 cm 1.411 cm² 17,8 m 1.180 g (1.182 g - 1.178 g) 15,5° 1,4° 21,1° 83 mm

D E F

Lunghezza 173 cm

30%

Classic élite

Se usato in free touring, come propone Hagan, subisce il confronto con una concorrenza ormai evoluta in chiave di portanza nelle nevi profonde, con una massa mediamente superiore che subisce meno le irregolarità del terreno. La casa potrebbe invece proporlo più proficuamente al popolo dello ski-alp classico, anche alla sua crème. Nonostante le dimensioni, perché il peso è quasi record in rapporto.

Contatto Lamina 141 cm

MOUNTAIN FREE

raggio calcolato 17,8 m

30%

Free Touring

Grantour

86,1 mm

40%

Un free touring molto adatto all’uso classico

99 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN FREE_FREE TOURING

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

facile.

ha il limitatore di velocità ed è poco versatile.

classic touring, anzi forse sarebbe molto apprezzato.

riders potenti e dinamici.


MOUNTAIN WAVE PUSH

MOUNTAIN FREE_Free touring

50%

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

facile e di qualità

in neve profonda bisogna farlo sciare, non pensa a tutto lui.

anello di congiunzione tra il mondo touring e quello mountain free.

freeriders veloci da impianti.

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

Ve cro ntat sta a Be gin ne r

raggio calcolato 17,6 m 87,6 mm 111 mm

Contatto Lamina 142 cm

175 cm 175,5 cm 121,5/87,6/111 mm 2,2 mm no 142 cm 1.447 cm² 17,6 m 1.408 g (1.402 g - 1.415 g) 28,8° 1,8° 24,5° 95 mm

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

ita sc cre In

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO RILEVATO: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

a os r rin de Fa ow p

Rilevamenti

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legni leggeri e ABS Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 122/88/112 mm Raggio: 20,5 m Peso: 1.580 g (177 cm) Lunghezze: 166/177/184 cm Prezzo: n.d. Sito: skylotech-sports.com

MOUNTAIN FREE

ro Du nte rta po

SULLA NEVE Facilissimo, leggero, manovrabile, divertente. Ottimo in canali e spazi stretti, e per velocità moderate. Su raggi ampi e a velocità alta diventa ballerino. Caratteristiche molto simili a Stöckli Stormrider Light, e un po’ anche a Hagan Chimera Wai Flow. Però poi finisce il repertorio: lo sciatore più evoluto quindi si annoierebbe. Sicuramente ottimo per donne e pesi leggeri, perfetto sulle nevi primaverili. Portanza limitata per l’uso in neve profonda. Buona opzione per l’uso promiscuo con la pista.

50%

Free Touring

Grantour

Valori di flex e torsione impressionanti, nel senso che cedono davvero molto. Scelta funzionale alla facilità di ingresso in curva e al proseguimento senza sforzo, magari perdendo un po’ in precisione. In tempi di ricerca della traiettoria lunga e stabile, può essere una scelta pragmatica proporre gli sci per fare 333,3 curve ogni mille metri. Soprattutto considerando che la stragrande maggioranza in montagna scia così! Ottimo rapporto qualità-prezzo. AL BANCO Da preparare prima della neve. Estrema convessità e impronta grossa per nevi bagnate che 20 passaggi leggeri in mola non hanno azzerato del tutto. Ottima qualità del materiale della soletta. Sciolinati. Buona dimensione delle lamine (2,0 x 2,0 mm), angolo effettivo a 89,1° e buona finitura.

Lunghezza 175,5 cm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ad va nc ed

121,5 mm

L’anello di congiunzione facile tra ski-alp classico e free

Lascia perdere… Pessimo

C D E F


SCOTT POWD’AIR

Soluzioni costruttive originali portano la sua geometria classica a esprimersi con molta potenza. Anche i valori rilevati dicono di uno sci forte, e la torsione in spatola è da paura. Design atipico, funzionale con le sue nervature a vista e molto tecnologico nel look. Powd’Air è leggero in rapporto alle sua dimensioni e alla forza che esprime, e quindi adatto a tante applicazioni freeride mountaineering top level, fino all’estremo vero.

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

AL BANCO Lo sci giunto in redazione era praticamente già pronto per la neve e mancava solo la sciolinatura. Lamine di buone dimensioni da 1,9 x 1,8 mm con angolo di 89°, filo a posto senza bave. Fondo perfettamente piatto e impronta media. SULLA NEVE Ottimo sci completo con geometria tradizionale, va bene anche sul duro classico; la punta poco rockerata aggancia il pendio quando il buon sciatore lo chiede. Versatile e adattabile, va benissimo come sci unico anche per via del peso contenuto. Non per sciatori incerti, regge bene le pressioni freeride e risponde con tono. Di soddisfazione per il top level. Suggerita una lunghezza attorno ai 180 cm per lo sciatore esigente. Buon compromesso per salire e scendere, ma è meglio per scendere. Tra i migliori sci free touring del lotto. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno di Paulownia, laminati in carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 129/98/120 mm (173 cm) Raggio: 18,5 m (173 cm) Peso: 1.580 g (173 cm) Lunghezze: 163, 173, 183 cm Prezzo: 749,00 euro Sito: www.scott-sports.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: 173 cm LUNGHEZZA rilevata: 172,5 cm SCIANCRATURA rilevata: 128,5/97,5/119,5 mm CAMBER: 10 cm ROCKER in punta: sì CONTATTO LAMINA: 135 cm SUPERFICIE DI PORTANZA: 1.495 cm² RAGGIO calcolato: 17,2 m PESO rilevato: 1.590,5 g (1.594 g - 1.587 g) TORSIONE in spatola: 9,9° TORSIONE al centro: 1,7° TORSIONE in coda: 11,8° FLESSIONE: 52 mm

D E F

Lunghezza 172,5 cm

Ripido

Contatto Lamina 135 cm

10%

raggio calcolato 17,2 m

MOUNTAIN FREE

Qualcosa di speciale

128,5 mm

80%

Free Touring

Pista

97,5 mm

10%

Il freeride mountaineering secondo Scott sorprende. Sci potente e preciso

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

ottimo rapporto peso-prestazioni

non facilissimo in entrata in nevi profonde (no rocker)

ripido, magari non proprio su neve durissima

beginners

119,5 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN FREE_FREE TOURING


POWDER STYLE il nostro Zorro impegnato nel test in neve profonda. Nelle prime ore del pomeriggio si è stabilizzata un po’, così abbiamo avuto la possibilità di testare in powder fredda e più umida ©Alo Belluscio

ZOOM+


SKI TRAB FREEDOM

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

AL BANCO Quote di 1,9 x 2,0 mm sulle lamine ben rifinite senza bave a 88,8° con tuning su tutta la lunghezza, ma meno marcato verso la spatola. Fondo in planarità al centro e in concavità in spatola e in coda. Sciolinato, bella impronta marcata su materiale di ottima qualità. Si può usare così. SULLA NEVE Bello sci consistente, in special modo sotto il piede dove lo si sente lavorare bene. Resta piacevole in ogni fase e regge bene la velocità anche se dà il meglio su raggi medi. Sci omogeneo e ben bilanciato, è veramente difficile coglierlo in vibrazione. Reattivo il giusto, non si rischiano brutte sorprese. Attrezzo da apprezzare, è per tutti gli sciatori in evoluzione. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno e pioppo bianco con inserti in fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite sinterizzata ad alta densità molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 117/115/84/105 mm (171 cm) Raggio: 20,6 m (171 cm) Peso: 1.320 g (171 cm) Lunghezze: 157, 164, 171, 178 cm Prezzo: 439,90 euro Sito: skitrab.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

171 cm 171 cm 116,7/84/104,2 mm 5 mm no 150 cm 1.458 cm² 21,4 m 1.255 g (1.249 g - 1.260 g) 23,9° 1,1° 26° 73 mm

D E F

Lunghezza 171 cm

Ripido

Eccellente rapporto qualità-prezzo per il Freedom, che mette al sicuro da sorprese su qualunque terreno. Sempre affidabile, potrebbe rappresentare una scelta sicura anche per il ripido e comunque per lo ski-alp tecnico su terreni difficili. Dimensioni quasi freetouring e geometrie ben bilanciate con il flex nell’ottica dell’utilizzo da parte di un vasto pubblico. Sci intelligente anche se poco appariscente, molto pratico e piacevole, non può dare problemi.

Contatto Lamina 150 cm

20%

116,7 mm

MOUNTAIN FREE

raggio calcolato 21,4 m

20%

Free Touring

Grantour

84 mm

60%

Lo sci-ovunque dall’eccellente rapporto qualità-prezzo

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

ottimo come sci unico

non esiste una controindicazione precisa a uno sci come questo

ripido non estremo, senza rinunciare alla sciabilità su tutto il resto

beginners e tecnica di base, più che altro perché restando in Trab c’è il Sintesi

104,2 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

sci Free touring


162 #MOUNTAIN FREE

.04 mountain free

MOUNTAIN FREE

SCI ALPINE FREERIDE FIGHT CLUB La sagra del rocker e dell’XXL. Regola numero uno: non ci sono regole. La sperimentazione dilaga ma i costruttori bravi hanno le idee chiare, si capisce alla prima curva. Un po’ al limite del target per un magazine di scialpinismo, ma i riders si stanno affacciando alle gioie delle pelli. Portarli fino in cima è già un’impresa ma quelli bravi non si accontentano di niente di meno in discesa. Devono sostenere linee che nessun altro sci reggerebbe.

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori sci sul mercato per l’uso Alpine Freeride e li abbiamo testati per voi. Atomic Charter Dynastar Cham HM 97 Elan Spectrum La Sportiva Hi5 La Sportiva MEga Lo5 Movement Shift


POWDER OTTOBRINA Jimmy Sesana è un intenditore di powder. «Non mi piace sciare sempre negli stessi posti, credo sia limitante. È bello scoprire zone nuove e nevi diverse». Durante il nostro test ha avuto l’ebbrezza di sciare ad inizio ottobre in un metro di polvere a 1.000 metri di quota. ©Alo Belluscio


ATOMIC CHARTER

MOUNTAIN FREE_ALPINE FREERIDE PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 60%

Ve cro ntat sta a

176 cm 176,5 cm 129/99,5/122 mm 5 mm sì 115 cm 12,7 m 1.294 cm² 1.835 g (1.839 g - 1.831 g) 6,5° 0,9° 13,6° 34 mm

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

112 mm

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

completo, forte e di sostanza

il peso, in ottica ski-alp

anche a: sciatori pesanti e ‘muscolari’

medi e grandi dislivelli

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Be gin ne r

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

ita sc cre In

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

P ba rim gn av ata eril e

SULLA NEVE Ha dato immediatamente sensazioni molto buone a tutti i testatori, e poi le ha confermate in ogni situazione. E’ stato confrontato da tutti all’altro riferimento dei test, il Dynastar Cham 87: solo leggermente meno preciso, senza però le oscillazioni del rocker pronunciato che si avvertono col Cham su terreni duri e irregolari. Ottimo feeling per tutti: molto naturale e sempre facile in entrata, poi in conduzione e infine in chiusura della curva. Sci molto consigliabile anche al buon sciatore che si avvicina al freeride, pur dando le vere soddisfazioni alle andature e sotto le sollecitazioni degli sciatori evoluti.

a os r rin de Fa ow p

96,2 mm

Ripido

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno, rinforzi in laminati di titanio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 129,5/100/119,5 mm (176 cm) Raggio: 20,0 m (176 cm) Peso: 1.710 g (176 cm) Lunghezze: 166, 176, 186 cm Prezzo: 549,99 euro Sito: www.atomic.com

Contatto Lamina 140 cm

30%

AL BANCO Preparazione post-vendita obbligatoria. Così com’era sarebbe risultato poco maneggevole per la forte concavità del piano soletta, ridotta ma non eliminata da 10 appositi passaggi in macchina. Soletta di non eccelsa qualità, deteriorata dalla rifinitura di fabbrica; non sciolinati. Lamine a 89,3° sufficientemente rifinite, niente tuning; 1,8 x 1,8 mmm le quote in base e altezza.

el ev pL To

raggio calcolato 12,7 m

MOUNTAIN FREE

ro Du nte rta po

Lunghezza 176,5 cm

Caratteristiche assimilabili a quelle freeride duro e puro, ma tutte un pochino meno per riuscire a manovrarlo su terreni alpini, e a portarlo su con le proprie gambe. Fatto per correre, va preso lungo perché resta comunque piuttosto manovrabile per la categoria. Il rocker è evidente ma non sacrifica troppa lamina sul terreno.

Rilevamenti

_164

10%

Free Touring

Freeride

Ad va nc ed

129 mm

Grandi prestazioni, grandi dimensioni, ma molto accessibile

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


DYNASTAR CHAM 97

Il freeride mountaineering alla sua massima essenza

100% Alpine Freeride

ita sc cre In

Be gin ne r

RATING

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B C+ C

Lunghezza 178 cm

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: Sandwich Anima: legno di Paulonia e fibra di vetro Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 133/97/113 mm (178 cm) Raggio: 16,0 m (178 cm) Peso: 1.800 g (178 cm) Lunghezze: 166, 172, 178, 184 cm Prezzo: 638,00 euro Sitto: www.dynastar.com Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

178 cm 178 cm 133/98/113 mm 6,8 mm sì 140 cm 1.547 cm² 19,6 m 1.712 g (1.718 g - 1.707 g) 12,4° 0,5° 16° 61 mm

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

grande qualità della performance

il peso

sci ripido, nonostante il lungo rocker che riduce il contatto lamina

beginners

113 mm

Ottimo

SULLA NEVE Non per beginners, ma solo perché non potrebbero apprezzarne che in minima parte le grandi qualità: dà subito fiducia appena messo ai piedi, ma bisogna proprio stargli sopra centrali. Allora è facile, agile, preciso e stabile. Per lo sciatore evoluto grande feeling da subito, ottima tenuta nei traversi e la velocità permette di sfruttarlo davvero molto bene anche se, naturalmente, il lungo rocker oscilla sopra le nevi dure. Ma non sbatte. Bellissima coda che condiziona positivamente tutte le fasi di curva, e bella presa sul ripido. Il peso si sente, ma la qualità della struttura lo giustifica ampiamente.

raggio calcolato 19,6 m

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

AL BANCO Pronto alla messa su neve. Soletta ben preparata e materiale di ottima qualità. Leggermente concavo in coda e un po’ più in spatola come abbastanza prevedibile in caso di geometrie abbondanti più rocker, ha richiesto tre passaggi in mola. Lamine a 90,4°, finitura molto buona, mm 2,0 x 2,1: quote consistenti.

Contatto Lamina 140 cm

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

133 mm

101 % Alpine Freeride. Progetto e realizzazione al massimo livello hanno prodotto qualcosa in più, che passa sopra ogni neve senza fare una piega, anzi addomesticando il fondo irregolare. Non è strettamente necessario neppure lanciarlo in velocità, non ha bisogno neanche di quello che talvolta è anche un vecchio trucco. Che sia un purosangue di classe si capisce già tastandolo, con la sua raffinata costruzione sandwich.

MOUNTAIN FREE

98 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Qualcosa di speciale

MOUNTAIN FREE_ALPINE FREERIDE

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_165


ZOOM+

DIETRO LE QUINTE Un momento del lavoro in ski-room e i preparativi prima di iniziare a sciare in neve alta. Š Alo Belluscio


ELAN SPECTRUM 95 10%

Free Touring

È fuori dai limiti di utilizzo degli attrezzi scelti per questi test, ma potrebbe essere una scelta d’élite al prezzo di un notevole sforzo per portarlo in montagna. Per le occasioni speciali. Caratteristiche e prestazioni per il freeride senza limiti, soprattutto il peso. Grandissima qualità costruttiva e innovazione negli angoli da sperimentare lungo un’intera stagione.

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C

Lunghezza 179,5 cm

AL BANCO Quasi pronto all’uso. Spatola leggermente concava, per il resto buona planarità. Materiale della soletta di buona qualità e sciolinato ma alterato in finitura. Impronta approssimativa. Necessari 5 passaggi in mola. Lamine a 89° effettivi e di buone dimensioni (1,9 x 2,2 mm). SULLA NEVE Grande sci, ma focalizzato sulla discesa per peso e dimensioni. Per freeride puro, anzi, quasi da competizione. Per un uso almeno 90% discesa a tutta, anche su neve dura. Vuole attacconi corposi e lo scafo a contatto. Grande stabilità, ottimo grip, tantissima struttura stagna e pastosa da sollecitare, pur rimanendo relativamente facile. Entusiasmante per evoluti, abituati a queste geometrie, preferibilmente alti e potenti, di grande stazza. Però è leggermente fuori quota rispetto al contesto alpinistico: un po’ sopra il limite superiore. Le soluzioni left-right che alternano geometrie, camber e rocker richiederebbero giorni e giorni di test in condizioni diverse per verificare la gamma delle reazioni. SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: sandwich Anima: legno Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 135/95/110 mm (180 cm) Raggio: 17,5 m (180 cm) Peso: 2.010 g Lunghezze: 173, 180, 187 cm Prezzo: 659,00 euro Sito: www.elanskis.com

94,5 mm

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: 180 cm LUNGHEZZA rilevata: 179,5 cm SCIANCRATURA rilevata: 136/94,5/ 110,4 mm CAMBER: 2,3 mm ROCKER in punta: sì CONTATTO LAMINA: 140 cm SUPERFICIE DI PORTANZA: 1.524 cm² RAGGIO calcolato: 17,1 m PESO rilevato: 2.068 g (2.098 g - 2.038 g) TORSIONE in spatola: 17,1° TORSIONE al centro: 0,9° TORSIONE in coda: 10,5° FLESSIONE: 52 mm

110,4 mm

MOUNTAIN FREE

raggio calcolato 17,1 m

Freeride

Contatto Lamina 140 cm

90%

Freeride duro e puro, meglio con gli impianti 136 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

MOUNTAIN FREE_ALPINE FREERIDE

D E F

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

non ha limiti di velocità

il peso. Chi lo porta su?

freeride ben servito da impianti

beginners e provenienti da geometrie mountain buyer’s guide 2014_Ski-alper

_167


LA SPORTIVA HI5

sci Free touring

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Ve cro ntat sta a

a os r rin de Fa ow p

raggio calcolato 18,2 m

MOUNTAIN FREE

Be gin ne r

104,5 mm Contatto Lamina 135 cm

178 cm 178 cm 134,5/104,5/124,5 mm 9,5 mm sì 135 cm 1.580 cm² 18,2 m 1.872 g (1.846 g - 1.900 g) 6° 0,5° 14° 42 mm

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

regge qualunque sollecitazione

sci piuttosto difficile

freeride full gas

beginners e medi sciatori, ne’ come sci unico

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

ita sc cre In

Rilevamenti

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno di Karuba e Paulownia, laminati in fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite P-Tex 2000 presciolinata a mano Lamine: acciaio da 1,8 mm + gomma accoppiata Sciancratura: 135/105/125 mm (178 cm) Raggio: 17/23/17 m (178 cm) Peso: 1.700 g (178 cm) Lunghezze: 168, 178, 188 cm Prezzo: 629,00 euro Sito: www.lasportiva.com

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

124,5 mm

10%

Free Touring

Freeride

ro Du nte rta po

SULLA NEVE Non è lo sci facile. Ha una struttura molto forte, anzi si può dire che è la classica putrella solo per sciatori forti. Solo per alte velocità e per gente che lo sappia sfruttare. Adatto a salite alpine in nevi invernali profonde, meglio se dense. Bene anche su crosta, ma sempre in velocità altrimenti non è maneggevole. Il raggio è quello: non cede neanche portato oltre i limiti, ma non si può fare nient’altro che non dica lui.

Lunghezza 178 cm

90%

Valori altissimi di resistenza al flex e alla torsione più un ponte attivo e molto marcato: sci difficile in quasi ogni condizione. In nevi profonde e difficili potrebbe però essere un plus ai piedi di gente brava e decisa. Per pochi. AL BANCO Molto concavo in spatola e coda, impronta solo ai bordi, materiale della soletta di qualità medio-bassa. Lamine consistenti 2,0 x 2,1 mm a 90,5°, zero tuning. Da preparare con tuning, se no se ne va dritto.

_168

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

P ba rim gn av ata eril e

134,5 mm

Un mostro di forza. Regge qualunque velocità ma non si deve mai rallentare

Lascia perdere… Pessimo

B C+

C D E F


LA SPORTIVA MEGALO5 50%

Free Touring

Freeride

Uno sci che invita a salirci sopra per farsi trasportare a valle, date le dimensioni e il rocker. Quest’ultimo fa presagire la navigazione, più che la sciata. In effetti non resta molto altro da fare che lasciarsi portare da lui perché non è reattivo agli impulsi né alla neve, e diventerebbe molto faticoso da pilotare fuori dalle sue linee.

MOUNTAIN FREE

AL BANCO Fondo molto concavo, che con zero tuning l’avrebbe reso molto difficile da manovrare. Lamine corpose da 2,6 x 2,0 mm a 90,5° ben rifinite. Da preparare ripristinando la planarità. SULLA NEVE Pesante sotto i piedi, passivo, non facile da svincolare, e però non tiene in presa di spigolo come ci si aspetterebbe dalla sua larghezza relativamente ridotta al centro. Anche in questo va meglio il suo fratellone Hi5, pur essendo sensibilmente più largo. raggio calcolato 22,5 m

a os r rin de Fa ow p

Ve cro ntat sta a

ro Du nte rta po

P ba rim gn av ata eril e

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

Ci piace!

A+ A B+

Convincente Vale la spesa

B C+ C

Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

D

178 cm 179 cm 124,5/94,5/114,5 mm 6,3 mm sì 150 cm 1.605 cm² 22,5 m 1.935 g (1930 g - 1940 g) 15,6° 1° 17,5° 62 mm

Contatto Lamina 150 cm

Ottimo

Rilevamenti LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA : RAGGIO calcolato: PESO rilevato : TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

114,5 mm

RATING

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap/sandwich Anima: legno di pioppo, laminati di carbonio e inserti in fibra di vetro Soletta: grafite P-Tex 2000 presciolinata a mano Lamine: acciaio da 1,8 mm + gomma accoppiata Sciancratura: 125/95/115 mm (178 cm) Raggio: 18 m (178 cm) Peso: 1.915 g (178 cm) Lunghezze: 168, 178, 188 cm Prezzo: 559 euro Sito www.lasportiva.com

94,5 mm

ita sc cre In

Be gin ne r

el ev pL To

Ad va nc ed

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Qualcosa di speciale

E F

Lunghezza 179 cm

50%

XXL di La Sportiva per nevi profonde e leggere. Rocker monumentale

124,5 mm

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

sci Free touring

PRO

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

difficile identificarne uno particolare

sci difficile senza una vera contropartita

conduzione lunga in nevi facili

utilizzo tecnico ed esigente

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_169


ZOOM+


TRENO MERCI Alberto Casaro lanciatissimo su neve compatta con il La Sportiva Hi5 ŠAlo Belluscio


MOVEMENT SHIFT

MOUNTAIN FREE_ALPINE FREERIDE

60%

97,8 mm Contatto Lamina 144 cm

CONTRO:

ADATTO ANCHE A:

NON ADATTO A:

struttura molto forte, di soddisfazione per gente decisa

impegnativo sempre

sciatori pesanti

beginners e intermedi poco decisi, tranquilli, old school, leggeri, donne

Ski-alper_buyer’s guide 2014

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

P ba rim gn av ata eril e

Ve cro ntat sta a

LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO

Be gin ne r

raggio calcolato 15,8 m

Lunghezza 177 cm 124,6 mm

177 cm 177 cm 137,6/97,8/124,6 mm 10,6 mm sì 144 cm 1.654 cm² 15,8 m 1.455 g (1.447 g + 1.464 g) 10,8° 1,5° 15,7° 69 mm

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE

ita sc cre In

LUNGHEZZA dichiarata: LUNGHEZZA rilevata: SCIANCRATURA rilevata: CAMBER: ROCKER in punta: CONTATTO LAMINA: SUPERFICIE DI PORTANZA: RAGGIO calcolato: PESO rilevato: TORSIONE in spatola: TORSIONE al centro: TORSIONE in coda: FLESSIONE:

Ripido

a os r rin de Fa ow p

Rilevamenti

20%

el ev pL To

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Costruzione: cap Anima: legno di Karuba Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 137/98/125 mm (177 cm) Raggio: 18,0 m (177 cm) Peso: 1.450 g (177 cm) Lunghezze: 169, 177, 185 cm Prezzo: 699,00 euro Sito: www.movementskis.com

MOUNTAIN FREE

ro Du nte rta po

SULLA NEVE Molto diverso dal fratello Bond-X: uno sci che vuole un pilota attivo in tutte le fasi, fisico, che lo stressi anche di forza. L’ottimo sciatore potente, veloce, preciso, troverà finalmente una coda che non cede, e uno sci affidabile fin da inizio curva con un ottimo comportamento in ogni situazione, anche in velocità e in nevi profonde. Sci inadatto alla ‘old school’ che lo percepisce ballerino su nevi dure, dove non riesce a farlo lavorare a sufficienza e poi soffre anche il rocker. Davvero ottimo sul ripido, ma solo per quelli bravi.

20%

Free Touring

Freeride

Il peso direbbe free touring, o anche ski touring classico. Invece dimensioni, struttura e comportamento sono da freeride duro. In montagna andrebbe usato da gente potente e decisa, insomma da quelli bravi, se no diventa controproducente. Un cavallo di razza ma non è per tutti. AL BANCO Consigliabile la preparazione: spatola e coda si sono presentate concave, e convesso sotto il piede. Il paio testato poteva essere stato preparato in laboratorio ma ha richiesto ugualmente 12 passaggi. Il materiale della soletta è di qualità medio bassa e la finitura approssimativa. Lamine di buona dimensione a 2,2 x 1,8 mm con angolo di 89° effettivi.

_172

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

Ad va nc ed

136,7 mm

Potentissimo e leggero, bello e impossibile

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


Dopo ore di salita dura arrivi in cima..in piedi...in alto...il sudore scende sul viso. Ma lo sguardo si perde nel panorama che si apre davanti a te e ti senti sopra il mondo! Lo sci che ti ha portato fino in cima ora ti premia con una performance da sci freeride per tutta l’emozionante ed adrenalinica discesa.

Profilo: Mountain Rocker Tecnologia : Bridge-Dual Radius Woodcore Peso: 1450g Misure: 163, 170, 177, 184 Sciancratura: 125/ 95/ 112 - 126/96/113 - 127/97/114 - 128/ 98/ 115

w w w. s o c r e p . i t

LIGHT FAST NATURAL


EASY LIKE A SUNDAY MORNING ...cantavano i Faith No More qualche anno fa. Sembra l’atteggiamento del nostro team la mattina quando sta per iniziare il lavoro di test degli scarponi Mountain Free. ŠAlo Belluscio


175

.03

#MOUNTAIN FREE

MOUNTAIN FREE

MOUNTAIN FREE

SCARPONI FREE TOURING Tutta la vita in due minuti di adrenalina Quelli che hanno cercato un buon compromesso tra salita e discesa freeride non l’hanno ancora trovato, oppure è un compromesso nel peggior senso del termine. Per ora bisogna scegliere il campo in cui schierarsi, e la scelta è una sola: massima prestazione in modalità’ ski’. L’impulso deve deformare sci da due chili di struttura e controllare gli 80 Kmh.

Ski-alper´s

choice

Abbiamo scelto i migliori scarponi sul mercato per l’uso Free Touring e li abbiamo testati per voi. Atomic Waymaker Tour 110 Dalbello Sherpa La Sportiva Spectre Movement FREE TOURING 3 PEBAX Scarpa Freedom SL SCARPA MAESTRALE RS Scott Cosmos Scott Delirium


ATOMIC WAYMAKER TOUR 110

SCARPONI_mountain free

Atomic aumenta le caratteristiche ‘climb’

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

AL BANCO Atomic apre a qualche caratteristica touring, ma il Waymaker Tour 110 mantiene una marcata filosofia freeride-oriented. L’apprezzabile escursione del gambetto in salita è un indicatore di attenzione alla fase touring insieme al buon meccanismo ski-walk. Anche la calzata è facile, come in una scarpa da salita. Tutto il resto è freeride.

80%

MOUNTAIN FREE

10% Ripido

26,5 MP 307 mm 308 mm 106,5 mm 1.788 g 1.518 g 270 g

M ix. cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

ta ina m m Ca

Di sc es a

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

10%

Classic

Freeride

lita Sa

SULLA NEVE Per lo standard freeride buona escursione del gambetto, che si sviluppa soprattutto in apertura di caviglia. In avanti invece si trova subito il fine corsa, così come in discesa. A scarpone chiuso il gambetto è piuttosto verticale e non cede minimamente in avanti, né lo scafo spancia. Non è prevista la possibilità di intervenire sulll’inclinazione. Considerando anche la rigidità della scarpetta, diventa una scarpa un po’ dura per gli standard del ‘fuori’. Il gambetto serra bene, invece il piede medio-basso trova molti vuoti. Serve sicuramente un’opera di fitting, anche perché non si tratta di una scarpetta soffice e la pressione è localizzata a zone.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati* Scafo: Pebax (plastica) + Carbon Spine Gambetto: Pebax (plastica) + Carbon Spine Mobilità gambetto: nd. - canting regolabile Leve: 3 + fascia in velcro Suola: Skywalk Scarpetta: Fodera Asy Intuition Peso: nd. Misure: da 24,5 a 29,5 MP Colori: arancione/nero Prezzo: 599,00 euro Sito: www.atomic.com

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

sufficiente escursione del gambetto

_176

CONTRO:

scarpa molto secca

Ski-alper_buyer’s guide 2014

ADATTO ANCHE A:

pista

NON ADATTO A:

beginners

Lascia perdere… Pessimo

A+ A

B+ B C+ C D E F


DALBELLO SHERPA 5/5 I.D.

SCARPONI_mountain free

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 75%

20% Pista

Freeride

MOUNTAIN FREE

5%

Grantour

lita Sa

M ix. cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

Comodo per le prime esperienze free

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere…

B

AL BANCO Scarpa voluminosa nelle dimensioni esterne e nell’abbondante imbottitura della scarpetta. Tre ganci: quello basso per chiudere il piede, un secondo di spinta sul collo, e l’altro molto alto. Nessun velcro, quindi. SULLA NEVE Scarpa pesante ma comoda in entrata e poi per l’imbottitura della scarpetta. Questa è parsa eccessiva ai testatori potenti, che hanno indicato mancanza di precisione. Uno scarpone ‘sordo’, ma proprio per questa caratteristica è stato indicato come una buona scelta per beginners agli esordi free. Il gambetto è molto verticale. Walk quanto basta, specialmente in avanti, mentre in apertura batte indietro.

C+

C D

SCHEDA TECNICA dati dichiarati* Scafo: Poliuretano Gambetto: Poliuretano Mobilità gambetto: nd. Leve: 3 Suola: Vibram Scarpetta: ID Thermo Peso: 1.656 g Misure: da 23,5 a 28,5 MP Colori: bianco Prezzo: 449,00 euro Sito: www.dalbello.it RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

27 MP 307 mm 309 mm 14,4 mm 1.932 g 1.649 g 285 g

E F

PRO

molto comodo

CONTRO:

gambetto molto verticale

ADATTO ANCHE A:

beginners, sliding

NON ADATTO A:

riders potenti

Pessimo

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_177


POWDER DAY Jimmy Sesana in azione ŠAlo Belluscio


ZOOM+


LA SPORTIVA SPECTRE

SCARPONI_mountain free

Un quattro ganci da salita. Escursione record

27 MP 304 mm 306 mm 105,9 mm 1.400 g 1.150 g 250 g

40%

Freeride

Grantour

MOUNTAIN FREE

30%

Climb&ski

PUNTI FORTI E DEBOLI

ta ina m m Ca

Di sc es a

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARP ETTA:

30%

lita Sa

SULLA NEVE Richiede un po’ di tempo per essere calzato, poi avvolge bene sulla gamba, mentre il piede medio-piccolo trova del vuoto. Il collo può subire pressione: va verificato dopo qualche minuto di adattamento, ed eventualmente termoformata la scarpetta. Sostiene bene fin quasi al freeride puro, ha una certa risposta elastica in uscita, è un po’ meno preciso di Maestrale. Sensibile a quello che passa sotto lo sci. In salita la gamba rimane molto avvolta anche a ganci completamente aperti. Grande escursione molto libera in avanti, in chiusura della caviglia. All’indietro, in apertura di caviglia, è meno libero ma offre ugualmente un movimento eccezionale se confrontato con i quattro ganci free touring.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: Carbon Reinforced Polymer (plastica/carbonio) Mobilità gambetto: 60° - inclinazione anteriore Leve: 4 + fascia in velcro Suola: Vibram Scarpetta: Ez Thermo Liner Peso: 1.390 g (27 MP) Misure: da 25 a 31,5 MP Colori: nero/giallo Prezzo: 479,00 euro Sito: www.lasportiva.com

M ix. cli m b

AL BANCO Scarpa di difficile collocazione: un po’ oltre lo skialp classic anche duro, non ancora freeride ma quasi. Bel design aggressivo e grande strumento per il touring evoluto. Originale sistema di macroregolazione dei ganci, molto preciso ma da fare prima di andare nella neve. Bella calzata avvolgente. L’appoggio piede è per piante larghe. Scarpone alto e molto leggero alla bilancia e al piede.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

4 ganci leggero e mobilissimo

_180

CONTRO:

calzata molto larga

Ski-alper_buyer’s guide 2014

ADATTO ANCHE A:

versatile classic e freeride

NON ADATTO A:

freeride puro

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


MOVEMENT FREE TOURING 3 PEBAX

SCARPONI_mountain free

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 90%

5%

Free touring

Freeride

MOUNTAIN FREE

5%

Ripido

lita Sa

M ix. cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

La prima volta di Movement

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

AL BANCO Arriva anche lo scarpone Movement e punta sul comfort più che sulla prestazione. A metà strada tra freeride e free touring, è un compromesso adatto a beginners del free. Progetto in evoluzione, che merita fiducia per il futuro. SULLA NEVE Non così leggero per la salita, non così da prestazione per la discesa. Per ora è ancora un ibrido ma potrebbe essere una buona opzione per beginners e per il freeride touring. Pianta molto larga, fa trovare dei vuoti. Cede in avanti, servirebbe un gancio in più, o almeno un velcro più alto, o plastica più dura. Volume esterno notevole.

B

C+ C D

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Pebax (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 25° - inclinazione anteriore Leve: 3 Suola: nd. Scarpetta: Freetouring Intuition FT3 Peso: 1.750 g (27 MP) Misure: da 24,5 a 30,5 MP Colori: bianco/nero/verde Prezzo: n.d. Sito: www.movementskis.com RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

27 MP 308 mm 308 mm 111,7 mm 1.913 g 1.597 g 316 g

E F

PRO

comfort notevole

CONTRO:

poco preciso sullo spigolo

ADATTO ANCHE A:

beginners

NON ADATTO A:

freeride puro

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_181


BACKSTAGE Alcune immagini delle giornate di test: Zorro in ski-room e in azione ŠAlo Belluscio

GRAZIE AL LADRO! A proposito di deposito, a qualcuno devono essere piaciuti particolarmente gli Scarpa Freedom, dato che ha pensato bene di rubarceli dall’albergo di Stubai. Grazie infinite...


SCARPA FREEDOM SL

SCARPONI_mountain free

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 40%

30%

Free touring

Freeride

MOUNTAIN FREE

30% Ripido

lita Sa

M ix. cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

Freeride duro e puro più comfort

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+

A B+

Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

B

AL BANCO Freeride mountaineering duro e puro con questa scarpa sostanziosa. C’è la massa per controllare, ma anche la giusta risposta per alleggerire e uscire dalla neve. Escursione quasi a livelli touring e un sistema ski-walk semplice, efficiente, robusto. SULLA NEVE Freedom è omogeneo e pastoso nella spinta e nella reattività. Si nota un ottimo equilibrio tra la consistenza della scarpetta, abbondante, e il flex dei materiali. Un po’ di spancio del gambetto rende progressivo l’impulso. Calzata non abbondante, ma può stare molto tempo ai piedi proprio per la regolare distribuzione della pressione a fasciare. Nessun bisogno di stritolare i piedi, non si trovano vuoti. Tallone fermissimo. Scarpa performante e user-friendly.

C+ C D

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: polimeri termoplastici Gambetto: polimeri termoplastici Mobilità gambetto: 27° - inclinazione anteriore regolabile (10°-18°) - canting regolabile Leve: 4 + fascia in velcro Suola: Vibram Mountain Plus Scarpetta: Intuition FR Speed Peso: 1.799 g (27 MP) Misure: da 24,5 a 31 MP Colori: blu/giallo Prezzo: 429 euro Sito: www.scarpa.com RILEVAMENTI MISURA: 26.5 LUNGHEZZA SCAFO: 309 mm MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: 133 mm PESO: 1.897 g PESO SCOCCA: 1.577 g PESO SCARPETTA: 320 g PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO: sì

E F

PRO

rapporto comfortprestazione

CONTRO:

peso piuttosto elevato

ADATTO ANCHE A:

allenatori sci alpino

NON ADATTO A:

free touring, per il peso

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_183


SCARPA MAESTRALE RS

SCARPONI_mountain free

Il riferimento per i quattro ganci. Freeride mountaineering

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO

AL BANCO Una scarpa universale per lo sci da montagna. Peso ancora più che accettabile per il touring, da record nel free ski mountaineering. Plastiche più forti si sono aggiunte dalla scorsa stagione al progetto originale, probabilmente cogliendo proprio l’upgrade giusto per valorizzare le sue funzionalità. Anche per questa stagione è il quattro ganci di riferimento nel freeride mountaineering, quando la parte mountain impegna quanto quella ski.

40%

20%

Climb& ski

PUNTI FORTI E DEBOLI M ix. cli m b

27 MP 306 mm 306 mm 111,6 mm 1.584 g 1.322 g 262 g

MOUNTAIN FREE

ta ina m m Ca

Di sc es a

a

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

40%

Free touring

Grantour

lita Sa

SULLA NEVE È graduale in avanti e si può spingere. Pastoso: né troppo molle né troppo rigido. Preciso e stabile, trasmette gli impulsi e in salita offre una buona escursione del gambetto: quella che serve c’è tutta. Non affatica troppo e poi garantisce grande performance in discesa. Calzata media e molto adattabile. Forse si potrebbe modernizzarlo contenendone maggiormente il peso totale.

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Pebax (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: inclinazione anteriore regolabile (16°-20°) - canting regolabile Leve: 4 (3 micrometriche) + fascia in velcro Suola: Vibram Cayman Scarpetta: Scarpa Intuition Pro Flex RS termoformabile Peso: 1.570 g (27 MP) Misure: da 23,5 a 32 MP Colori: bianco/nero/giallo Prezzo: 535-596 euro Sito: it.scarpa.net

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo

A+ A

Ci piace! B+ Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

per tutti

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CONTRO:

il peso in ottica touring

Ski-alper_buyer’s guide 2014

ADATTO ANCHE A:

Guide alpine, allenatori sci alpino

NON ADATTO A:

… a niente! Difficile trovare controindicazioni

Lascia perdere… Pessimo

B C+ C D E F


SCOTT COSMOS

SCARPONI_mountain free

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO 70%

20%

Grantour

Free touring

MOUNTAIN FREE

10% Ripido

lita Sa

M ix. cli m b

PUNTI FORTI E DEBOLI

Di sc es a

ta ina m m Ca

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

L’approccio easy al freeride mountaineering

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace!

A+ A

AL BANCO Cosmos può essere un’ottima opzione per cominciare a farsi portare da assi XXL. Comfort e cedevolezza user friendly. Sembra concepito per il free touring. SULLA NEVE Leggero alla bilancia e al piede. Sale agilmente, l’escursione è buona, entra facilmente nell’attacchino. In discesa cede sotto pressioni freeride dure, al punto di provocare l’apertura dei ganci. Assomiglia allo Spectre, ma è un po’ più morbido in tutto. Perfetto per beginners del fuori, come primo scarpone free.

B+ Convincente

B

Vale la spesa

C+

Così Così Qualcosa non quadra Lascia perdere… Pessimo

SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: Grilamid (plastica) Mobilità gambetto: nd. Leve: 4 Suola: Vibram Scarpetta: EZ Fit termoformabile Peso: 1.450 g (27,5 MP) Misure: da 25 a 31,5 MP Colori: bianco/nero Prezzo: 499,00 euro Sito: www.scott-sports.com RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

C D

27,5 MP 306 mm 307 mm 113,9 mm 1.476 g 1.193 g 283 g

E F

PRO

comfort e leggerezza

CONTRO:

non regge pressioni medie

ADATTO ANCHE A:

leggeri, beginners

NON ADATTO A:

freeride mountaineering, muscolari

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_185


SCOTT DELIRIUM FR 130+

AL BANCO Classica scarpa freeride puro, con valori, ingombri, funzionalità pensate per ottimizzare la discesa. Massimo comfort e peso conseguente al progetto. SULLA NEVE Comodo come se fosse una scarpa da salita, invece il peso la trascina a valle. Con Delirium si può salire per un’ora, due al massimo. Per la discesa è un buon scarpone, bilanciato e regolare nelle sue prestazioni, poco cedevole. Molto uniforme anche la pressione su gamba e piede.

PREDISPOSIZIONE DI UTILIZZO SCHEDA TECNICA dati dichiarati Scafo: plastica Gambetto: plastica Mobilità gambetto: nd. Leve: 4 Suola: Vibram Scarpetta: EZ Fit termoformabile Peso: 2.180 g (27,5 MP) Misure: da 25 a 30,5 MP Colori: bianco/blu Prezzo: 519,00 euro Sito: www.scott-sports.com

Freeride

MOUNTAIN FREE

10% Ripido

PUNTI FORTI E DEBOLI

ta ina m m Ca

Di sc es a

27,5 MP 315 mm 315 mm 116 mm 2.314 g 2.003 g 311 g

lita Sa

RILEVAMENTI MISURA: LUNGHEZZA SCAFO DICHIARATA: LUNGHEZZA SCAFO RILEVATA: MAX LARGHEZZA ESTERNA SCAFO: PESO: PESO SCOCCA: PESO SCARPETTA:

90%

M ix. cli m b

Solo discesa e comfort, non adatto per la salita

SCARPONI_mountain FREE

ità bil ra Du

Pr es taz ion e

rt fo m Co

Fu nz ion ali tà

RENDIMENTO NELLE DIVERSE SITUAZIONI

RATING

Qualcosa di speciale Ottimo Ci piace! Convincente Vale la spesa Così Così Qualcosa non quadra

PRO

comfort

CONTRO:

il peso davvero alto

ADATTO ANCHE A:

allenatori sci alpino, pista

NON ADATTO A:

free touring, pesi leggeri

Lascia perdere… Pessimo

_186

Ski-alper_buyer’s guide 2014

A+ A

B+ B C+ C D E F


So much different

Diamir VIPEC 12 – First toe release and easy switch: a different league of safety and comfort. To come January 2014

vipec.ch socrep.it


188 #SKI-ALP& TELEMARK

.05 SPECIAL GUEST TELEMARK

SKI ALP & TELEMARK E SE PROVAS S I MO A MONTAR L I TELEMARK? Abbiamo invitato in redazione Emilio Previtali, chiedendogli quali dei modelli del test di Ski-alper gli sarebbe piaciuto provare con attacchi telemark. Lui se n’è andato via con una decina di sci nel furgone. Ecco il racconto di questo ‘esperimento’ di Emilio Previtali START

idea di farmi provare degli sci da scialpinismo montati a telemark, a Davide, penso di averla data ancora io, un paio di anni fa. Avevamo parlato di un nuovo genere di scialpinismo e di un nuovo genere di scialpinisti - in cui io mi rifletto - per i quali la performance sportiva è importante, anche in salita, ma non può prescindere dalla soddisfazione sciistica. Iniziano a vedersi skialper che vengono dal freeride e dalla in pista, che gli sci li sanno portare bene e che li mettono al limite. Gli sci corti e ultraleggeri a queste persone semplicemente non interessano. Non che non gli interessi lo scialpinismo serio o le gite lunghe, i grandi dislivelli. Semplicemente cercano modelli più sciabili, più divertenti, più larghi, più polivalenti. Che vadano bene fuoripista e in pista, nella polvere e sul firn o quando serve nella crosta, che siano stabili anche ad alta velocità o nella neve cattiva, che passino dallo sbandamento alla conduzione e dalla conduzione allo sbandamento con disinvoltura, con facilità ma senza esitazione. È un genere di sci piuttosto largo quello di cui parlo, oltre i 90mm, che fino alla messa a punto del rocker, una manciata di anni fa, ancora non esistevano. L’idea di chiedermi di provare qualche paio di sci di questa stagione, a Davide, deve essere tornata all’improvviso, mentre parlavamo d’altro. Me l’ha buttata lì. Ho la sensazione che lui a volte mi butti lì un’idea per vedere come

L`

_188

Ski-alper_buyer’s guide 2014

reagisco, per vedere cosa dico. Io avevo voglia di provare degli sci che non conoscevo, è utilissimo provare sci differenti tra loro, ci sono un sacco di cose da imparare e da capire, ma non avevo voglia di perdere tempo a sciare con un genere di sci troppo classici o tradizionali che a me non interessano più. Ho detto a Davide che se gli sci li lasciava scegliere a me dal mazzo di quelli del test 2014 di Ski-alper, liberamente, a me andava bene. Non pensavo che avrebbe accettato. E invece ha detto sì... Quando il team di Ski-alper ha concluso il suo lavoro sugli sci incluse le rilevazioni di misure, torsione, flessione e peso - e tutti i modelli sono ritornati in redazione, sono entrato in azione io. Una telefonata e il giorno dopo ho preso il furgone e sono andato a Ozegna a ritirarli. Tutto si è svolto con una semplicità assoluta e questa cosa mi ha messo di buon umore. Ho partecipato spesso in qualità di tester agli ski-test o agli snowboard test e devo ammettere che a parte la compagnia, nella norma non mi diverto molto. È un lavoro che lascia poco spazio ad autonomia e creatività. Questo modo di procedere semplice e diretto, mi è invece molto più congeniale e ha molto più a che fare con i factory test che vengono realizzati solitamente dalle case per sviluppare i prodotti o per raccogliere dei feedback. I rider durante i factory test non sono chiamati a esprimere


Le foto di questo servizio sono d’archivio. Avendo ‘agito’ in autonomia, Emilio non ha preso parte alle sessioni ufficiali del test per cui non siamo riusciti a ritrarlo in azione. Fanno parte del magnifico reportage realizzato da Damiano Levati in Nuova Zelanda nella scorsa estate.


#ski-alp & telemark

MOVEMENT SHIFT

Ci sono sci che appena li metti ai piedi ti fanno sentire una sensazione che è: casa. Sarà per la facilità con cui rispondono ai tuoi impulsi, sarà per la facilità con cui scorrono e si deformano sulla neve, sarà per la precisione con cui si comportano in modo prevedibile in ogni situazione. Sono sci che mi hanno messo in condizione di concentrarmi unicamente sul gesto e sulla azione. È facile trovare la centralità grazie alla coda solida e pastosa ed è facile controllare lo sci in ogni fase della curva. Anche nel momento dell’appiattimento e dell’inversione di posizione lo sci rimane sempre stabile e preciso, facendo presto dimenticare la sua spatola generosa, probabilmente anche per la forma della punta decisamente poco ingombrante (importantissimo nel telemark) e per via del rocker in punta, decisamente ben dosato: non distrurba mai, nemmeno sul duro o ad alta velocità. La struttura dei fianchi e il ponte moderato mi ricorda il leggendario ‘Driving effect’ dei rivoluzionari TUA Excalibur, da cui probabilmente questo sci riceve un po’ di bagaglio genetico. È divertente e facile da sciare. Bellissimo.

EMILIO’S WAY

Non si tratta di un test di sci da telemark, oppure di una selezione dei migliori sci da telemark. Si tratta della scelta fatta dal nostro ‘special guest’ Emilio Previtali tra i modelli che hanno preso parte al test di Ski-alper per i vari utilizzi scialpinistici. Repetita iuvant…

a seguire non sono voti o valutazioni, ma note, appunti, è il mio punto di vista, obiettivo e decisamente arbitrario. Arbitrario nel senso che gli sci che ho scelto e che mi sono proposto di provare devono riflettere quel concetto di ‘universalità’ e di ‘polivalenza’ che sono in definitiva - usando una parola grossa - il mio credo scialpinistico.

IL CANE E I TARTUFI

Movement Shift

SCOTT SURF’AIR

Serviva uno sci come questo, nel gruppo dei materiali che ho provato. Serviva per fare il punto dello sviluppo dei materiali da freeride/alpinismo oggi. Lo Scott Surf Air 178 è uno sci a costruzione tradizionale, privo di superficie in metallo e per questo molto adatto al telemark. È uno sci preciso, manovrabile e che se la cava sempre bene soprattutto sulla neve dura e liscia, meno a suo agio nella neve crostosa o sconnessa. Nonostante la larghezza, la leggerezza e grazie all’assenza di un vero e proprio rocker, grazie al suo equilibrio costruttivo flex longitudinale/resistenza alla

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

una valutazione o un giudizio, ma piuttosto a mettere nero su bianco le loro sensazioni, a mettere al corrente i designer e i product manager delle loro percezioni, delle loro idee o delle loro impressioni durante l’uso degli sci. I tester devono individuare una traiettoria, il trend con cui i costruttori lavorano per sviluppare i loro prodotti e contemporaneamente indicano la strada verso cui gli sciatori e l’evolversi della tecnica provano ad andare. È un circolo virtuoso. L’utilità pratica di un factory test è rendere queste due traiettorie comprensibili e convergenti fino a un punto ben preciso, che è quello in cui domanda degli utilizzatori e offerta dei costruttori si incontrano, possibilmente oltre allo stato dell’arte dei prodotti già in commercio. E questo è ciò che ho cercato di fare io in questo test, prima di tutto: provare a capire per poi raccontare a voi. Quindi prendete nota innanzitutto del fatto che quelli che troverete

Sono entrato nel deposito di Ski-alper e mi sono messo a scegliere. Davide mi lasciava fare, mi ha veramente dato carta bianca, ma era curioso di vedere che sci sceglievo. Mi osservava. Io li ho guardati gli sci, li ho palpati e toccati e poi li ho scelti, andando a naso. Esatto, a naso. Ma che criterio è ‘andare a naso?’ mi direte voi. Sarà mai un criterio? Sì, secondo me lo è. E per convincervi più velocemente possibile della mia tesi vi dico questa cosa, provo a rispondervi con una domanda: avete presente i tartufi? Ecco, prendete un cercatore di tartufi. Secondo voi, quando il cercatore di tartufi i tartufi li va a cercare, a portata di mano preferisce avere: un goniometro, una bilancia, un calibro, una tabella di Excel, un righello, un ingegnere termonucleare di Voghera, un gps, una App scaricabile da iTunes, un GPS, una fotografia satellitare, il manuale ‘Tutto sui tartufi’ di 600 pagine, oppure un cane? Cane nel senso di animale. Io dico il cane. Un cane da tartufi. Perché il cane da tartufi lo sa dove stanno, i tartufi. È un cane ma ci si può fidare, un cane da tartufi questo mestiere lo sa fare meglio di chiunque altro, andando a naso. Ecco, io sono ancora uno di quei nostalgici che credono al riassumersi dell’esperienza in qualcosa di non tangibile e non matematicamente misurabile, non meccanicamente ripetibile, cose come il fiuto, il colpo d’occhio, la sensazione, i segnali


#ski-alp & telemark che mentre scio dai piedi risalgono tutto il mio corpo passando dai muscoli, dalle ossa, dalle articolazioni, dal cuore e dai polmoni fino al cervello. Ascolto pareri, osservo, rilevo, misuro e ri-misuro, mi documento, provo, a volte faccio anche degli errori, certo, quanti ne ho fatti in vita mia, ma dai miei errori cerco di imparare. In fondo anche un cane da tartufi sbaglia. La sua abilità origina dalla sua capacità di procedere per tentativi ed errori, guidato dal suo addestratore. Mettiamola così: vi ho risparmiato tutta la parte pallosa della faccenda, il mio addestramento, che è quella cosa che è il risultato di una quarantina d’anni sulla neve con le antenne sempre dritte, con i miei recettori sensoriali aperti, sciando facendomi una domanda dopo l’altra, una dopo l’altra, all’infinito, curva dopo curva. Questa è una esperienza che ciascuno di noi - in diversa misura, in base alla età e in base alla capacità di rielaborare le proprie impressioni personali possiede. Chiunque, anche ciascuno di voi che mi leggete, è in grado di valutare un prodotto. Non sottovalutate mai la vostra impressione alla prima curva, la sensazione mentre manipolate o testate o scegliete uno sci, uno scarpone, una giacca a vento, qualsiasi cosa, perché non c’è nessun esperto o nessuna teoria, nessun dato matematico o statistico che può infilarsi tra voi e la vostra percezione, la vostra sensazione di essere o meno a vostro agio con indosso un certo prodotto, anche se lo usate con i piedi come si fa con gli sci. Io quindi, per concludere, tra quelli che avevo davanti, ho scelto a occhio gli sci da scialpinismo che mi sembravano i migliori da montare a telemark. Credo di averci azzeccato, perché gli sci sono risultati tutti belissimi. Voi fidatevi, se vi va...

COSA VUOL DIRE LA PAROLA `SCIARE´

Sciare è una parola molto larga, molto generica, a guardare bene vuol dire un sacco di cose. Troppe, forse. Per me sciare vuol dire esplorare ogni ambito della montagna, ogni tipo di pendio, muoversi su qualsiasi tipo di neve, su qualsiasi pendenza, il più possibile lasciandosi guidare dalle condizioni della neve. Dovremmo ascoltarla di più, la neve. Sentire quello che ci dice, e dovremmo far fare agli sci quello che in quella certa condizione di neve sono in grado di fare. Niente di più, niente di meno. Non si può chiedere a uno sci da freeride di tenere sul duro come uno sci da gigante e viceversa non possiamo chiedere a uno sci da freeride magari molto largo o molto lungo di essere a proprio agio sul duro ghiacciato o sul firn primaverile la mattina presto, prima del disgelo, come uno sci stretto e corto. Dipende. Dalle condizioni, dal nostro modo di sciare, dalla neve. Dagli sci. Ogni modello ha il suo carattere e in definitiva questo carattere è un equilibrio di compromessi e di possibilità. Ognuno sceglie il suo, di equilibrio. Gli sci da scialpinismo che

piacciono a me - il mio equilibrio - sono attrezzi che oltre ad essere sufficientemente leggeri in salita vadano bene in discesa sul duro, sul molle, in neve profonda, andando piano e andando veloce, sul terreno ripido, nei piccoli spazi o se serve su quei versanti immensi e vergini in attesa della prima traccia su cui sciare a velocità supersonica. Quando ho scelto e testato gli attrezzi ho cercato di tenere questo a mente: trovare uno sci universale. Uno sci da consigliare a un amico.

CENTRO SCI SU CENTRO SCARPA

Il mio metodo personale di centratura e di montaggio degli sci è molto semplice: centro scarpone su centro sci. Fine della spiegazione. È un metodo molto semplice, si tratta di allineare la tacchetta segnata sullo scafo dello scarpone, con la linea di centro sci indicata dal costruttore. Secondo me è un metodo che funziona benissimo. A volte, specialmente con degli sci non troppo lunghi come quelli da scialpinismo, e in alcuni sci dotati di rocker in spatola, può essere utile arretrare di 1/1.5 cm, ma è inutile stare delle mezze giornate a pensare cosa sia meglio fare, se forare avanti o indietro. Con i materiali di oggi (scarponi alti e sostenuti e con le molle degli attacchi dure) e alle velocità a cui si scia, si può benissimo sciare centro scarpa su centro sci senza troppi problemi. Anzi, secondo me si scia meglio dei vecchi montaggi telemark a cui molti restano affezionati. Se così non fosse, se stare al centro dello sci non andasse bene, i nostri colleghi dell’alpino starebbero a loro volta a farsi delle infinite ‘pippe mentali’ per decidere se è meglio montare 1 cm avanti o un cm dietro. E invece, non lo fanno. Montano il centro scarpa sul centro di montaggio suggerito dal costruttore e poi via-andare!

PREPARAZIONE DELLO SCI

Una breve nota sulla preparazione degli sci: è fondamentale nel telemark mantenere e preparare perfettamente lo sci rendendolo scorrevole. In caso di preparazione inadeguata (leggasi solette secche come il Sahara) a causa del tallone non vincolato sullo sci, le inerzie saggitali che si creeranno con l’avanzamento interferiranno gravemente con l’equilibrio e con la nostra dinamica di curva. Anche le lamine, che a causa dell’avanzamento dello sci esterno tipico della sciata telemark sfregano continuamente tra loro, si rovinano velocemente. Per questo vanno mantenute e verificate con cura dopo ogni uscita, preoccupandosi sempre di levare con la pietra le bave dagli spigoli che specialmente in caso di neve dura o gessosa possono disturbare lo sciatore nella fase di svincolo dello sci o nello sbandamento. Io, prima di testare gli sci, li ho preparati tutti. Un ringraziamento a questo proposito a Ivo Perico di Perico Sport a Nembro che mi ha dato una mano preziosa.

torsione è in grado di tirare curve da paura anche in pista, è senz’altro uno degli sci di riferimento per chi è alla ricerca di un attrezzo con cui fare tutto, sia in pista che nel freeride o nello scialpinismo. Il camber classico (è presente unicamente in spatola un leggero early rise della punta) lo rende uno sci che richiede ottima padronanza tecnica e discreta forza fisica se usato fuoripista. È uno sci che per l’utilizzo fuoripista risulta efficiente ma che è un po’ penalizzato dalla assenza di rocker, tende a rimanere sugli spigoli ed ha una propensione al passaggio conduzione - sbandamento e viceversa veramente minima. Vi sorprenderà per stabilità e per facilità nell’uso in pista e sulla neve dura.

Scott Surf Air

BLACK CROW CAMOX FREEBIRD

Il primo sci che ho preso dal deposito e che ho caricato sul furgone tra quelli da testare, è stato il Black Crow Camox Freebird (anche se faceva parte del lotto della scorsa edizione del test, ma è tuttora a catalogo). Ne avevo sempre sentito parlare bene, a naso quello che avevo sentito raccontare corrispondeva esattamente alla sensazione che lo sci mi regalava guardandolo e tenendolo tra le mani, non vedevo l’ora di provarlo. Appena messo ai piedi il feeling è stato subito straordinario, di quelli che ti fanno innamorare. Il Camox è uno sci facile in ogni condizione, la sua punta e il suo rocker lungo e graduale, mai eccessivo, lo rendono adatto in ogni condizione di neve, anche sullo sconnesso. Sono sci con cui è facile percorrere tutte le ampiezze di curva, dalla serpentina sul ripido alle grandi curve in velocità. Il camber nella zona centrale dello sci offre una sensazione di controllo e di precisione estrema, con un po’ di pratica si riesce a interagire bene buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#ski-alp & telemark con il flex e con la vivacità dello sci, la sensazione sotto i piedi è che lo sci si deformi sempre in modo uniforme e graduale. La forma della coda e della punta sono super-compatibili con il movimento telemark, non capita mai di essere disturbati dalle estremità nella fase di inversione. Se proprio vogliamo trovargli un limite (non certo un difetto, ma un elemento del suo carattere) la coda è abbastanza morbida (cosa che certamente lo rende uno sci molto manovrabile e divertente montato ‘alpino’) ed è necessario quindi nella sciata telemark rimanere centrali per tutto il tempo della curva, senza appoggiarsi troppo alla parte posteriore dello scarpone. Bellissimo.

strada tra uno sci da freeride e un attrezzo da scialpinismo moderno, con il quale sciare veloci e affrontare dislivelli discreti. Sotto i piedi è molto solido, ci si può appoggiare agli spigoli in velocità anche sulla neve dura, rimanendo impressionati dalla stabilità e dalla precisione, le vibrazioni sono limitate, soprattutto tenendo conto del rocker anteriore davvero notevole, molto vicino a quello studiato per sci da freeride puro. È uno sci a cui si può chiedere davvero di andare veloce o di rimanere stabile anche sulla neve dura, grazie alla lamina in metallo nella parte superiore si ha sempre la sensazione che lo sci sia pronto per passare a un livello di performance superiore. Richiede certamente un attacco duro e uno scarpone sostenuto a 4 ganci, indispensabile per governare le forze che si creano in fase di fine curva e inversione della presa di spigolo. Il fratello minore, l’Aspect 175, è probabilmente uno sci più equilibrato, patisce un po’ in neve difficile o profonda a causa della sua magrezza, ma rimane sempre facile da sciare in ogni condizione di neve. Il rocker dell’Aspect è disegnato

Black Crow Camox Freebird

Atomic Charter

ATOMIC CHARTER \ ATOMIC ASPECT

Ero curioso di provare questi sci, per una serie di ragioni. La prima per la qualità costruttiva di Atomic, che da sempre è un riferimento assoluto. La seconda per lo shape di questi sci, molto innovativo a mio modo di vedere. Il Charter si può forse considerare uno sci a mezza _192

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Atomic Aspect

per poter usare con precisione gli spigoli anche sulla neve dura. È uno sci ben studiato, bellissimo e che vi sorprenderà. A me ha sorpreso, positivamente.

DYNASTAR CHAM HM 97 UNA NICCHIA IN CRESCITA

Sci alpinismo in telemark, com’è la situazione? «Di sicuro c’è una crescita - spiega Diego Cavallo del Cavallo Centro Sport di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, da sempre specializzato in questo settore, oltre che istruttore nazionale di telemark - grazie ai fatto che con i nuovi attacchi snodati si fa meno fatica in salita, colmando un po’ il gap, per esempio nel passo corto, con lo ski-alp ‘classico’. In questo modo si sceglie uno sci che si possa utilizzare sia in pista che fuori. Anche in un negozio specializzato come il mio nel telemark i numeri sono ancora molto bassi, rispetto a quelli dello scialpinismo. Resta il fatto che chi adesso sceglie telemark, quasi sempre vuole comunque uno sci che possa essere pronto anche per le uscite fuori pista». Che tipo di sci viene richiesto più frequentemente? «Uno sci largo, diciamo sui 90 sotto il piede, e piuttosto leggero che possa essa sfruttato bene nelle discese, ma non sia troppo impegnativo in salita».

A guardarli, devo ammetterlo, non mi piacciono molto. Sono un po’ goffi con quella punta così sollevata e ‘ripida’ nell’ultima parte e così stretti in coda. Eppure ne ero certo, c’è qualcosa di speciale nella costruzione di questo sci. Non mi sbagliavo. Una volta messi ai piedi la cosa impressionante è il livello di precisione della presa di spigolo e la facilità del passaggio conduzione sbandamento e viceversa. Cercando di sciare con gli sci piuttosto piatti, senza esasperare la presa di spigolo, rimangono sempre facili e prevedibili nelle reazioni e non è mai necessario correggerli, anche in velocità e sulla neve sconnessa. Grazie alla coda stretta, alla costruzione sandwich e alla forma della punta, tendono sempre a galleggiare sopra l’ostacolo, sia che si tratti di neve grumosa o crostosa, sia che si tratti di neve in cui si sprofonda, leggera o Dynaster Cham 97


Black Diamond Revert pesante che sia. In pista risultano sorprendentemente precisi e stabili, il rocker decisamente accennato non disturba mai e lascia divertire. D’altra parte la forma della punta e la larghezza della spatola tendono a entrare in conflitto con lo scarpone anteriore a fine curva, nel momento della inversione della presa di spigolo e della posizione telemark. Consiglierei a chi li compra con l’intenzione di montarli a telemark di non esitare nel prenderli una taglia più lunghi rispetto allo standard degli sci con il camber classico, questo per avere a disposizione una maggiore superficie di scorrimento e qualche centimetro in più di lamina effettiva. Per quanto riguarda il montaggio degli attacchi in questo caso rispetto al centro sci ho arretrato di 1 cm e funzionavano benissimo.

BLACK DIAMOND REVERT \ BLACK DIAMOND ASPECT Se avessi dovuto dare un premio delusione a un paio di sci, lo scorso anno, il Revert avrebbe vinto quel premio. Mi aspettavo uno sci rivoluzionario, li avevo provati montati a telemark e non ero praticamente riuscito a usarli, la coda era molto molto morbida, probabilmente troppo morbida, anche per lo sci alpino. Infatti quest’anno lo sci è stato completamente rivisto, nella coda

Black Diamond Aspect che ora è più dura, nella distribuzione del flex, che ora lo rendono uno sci più consistente adatto anche al telemark e alle nevi europee. Lo shape dello sci è bellissimo, molto innovativo, la coda non ingombrante, la spatola graduale e progressiva nel rocker. Nei piedi la sensazione è completamente diversa dallo sci dell’anno precedente, complice probabilmente anche il fatto che la fabbrica di produzione è cambiata. Rimane uno sci che richiede molta sensibilità, la coda ancora non consente recuperi e appoggi per ristabilire l’equilibrio. Il suo fratello maggiore, l’Aspect 176 è secondo me uno sci molto più equilibrato, sia nelle durezze che nella larghezza. L’Aspect è uno sci più consistente, più polivalente e che può spaziare tranquillamente dallo sci alpinismo al freeride-alpinismo anche su nevi difficili. Ha una coda di forma classica, niente rocker in coda e una buona costruzione sandwich. Richiede precisione e controllo e di essere capito per svelare a fondo il suo carattere, ma una volta entrati in sintonia, viene voglia di non provare più un altro paio di sci. Vale la pena forse, anche qui, di azzardare la scelta di prendere attrezzi un po’ più lunghi, per uno della mia statura e peso suggerirei la lunghezza 182, anche se pesa qualcosa in più.

#ski-alp & telemark maneggevole, preciso e leggero sotto i piedi. Si deforma in maniera omogenea ed è facile portarlo in conduzione sulla neve dura. La sua costruzione classica con uno shape e un camber tradizionale lo rende meno a suo agio sulle nevi difficili o crostose, mentre al contrario sulle nevi regolari e omogenee è facile trovare il ritmo di curva. Predilige gli archi medi o brevi, non è uno sci adatto a fare grandi velocità soprattutto in neve profonda. È perfetto per un uso ibrido 50% pista e 50% fuoripista, con cui accumulare anche grandi dislivelli giornalieri.

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La precisione costruttiva di Voelkl si fa sentire, dalla prima curva. Lo sci è subito

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ATTACCHI

ATTACCHI

ATTACCONI IN DIFESA Lo sci alpi n i s mo all´at tacco, i l s i stema low- tech di l aga START

Hanno resistito finchè potevano. Ma da quando gli invasori si sono infiltrati anche nelle roccaforti del freeride e dell’estremo, i sistemi di attacco step-in tradizionali stanno rifugiandosi in ridotte ancora più difficili da espugnare. Quelle in cui sciano riders in grado di portare ai limiti aste così potenti da richiedere un contatto spalmato ad alta pressione sulle due superfici piane dello sci e dello scarpone. Proibite le suole tassellate in gomma: sotto il piede plastiche dure per la massima rigidità tra le superfici di contatto per il totale trasferimento delle forze. A un certo punto servirebbero attacchi da race alpino, di quelli belli e possibilmente a pistone sul tallone orientato dall’alto verso il basso. Naturalmente stiamo parlando di pochissimi riders da cliff di 10 metri minimo, non di fighetti da bordo pista dove basterebbero anche scarpe e attacchi da fondo.

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

QUANDO SERVONO VERAMENTE Su sci over 100, misura al centro non perentoria messa lì per dare un’idea, non serve alzare lo scarpone su piastre: comunque non toccherà la neve in angolazione, ma aumenta i cedimenti in torsione della catena sci-attacco-scarpone (soluzione Diamir). Si cerca anzi di abbassarlo sullo sci, si vedano le soluzioni Marker Duke e F12 da una parte, e Salomon-Atomic-Look dall’altra: è più facile far leva per disporlo di spigolo. Inoltre il telaio largo e la pressione dei serraggi verso il basso vanno a diminuire il cedimento in torsione tra scarpone e sci. EFFETTO PIASTRA SUL PONTE DELLO SCI L’abbinamento allo sci di un attacco step-in con telaio induce un effetto piastra: ulteriore resistenza alla torsione a centro sci (ed è un bene), e netto indurimento del flex del ponte dello sci, e normalmente è un male. O comunque modifica il progetto dello sci: magari avevate scelto uno sci

morbido con ponte neutro o negativo per facilitare la manovrabilità in nevi profonde, e vi ritrovate con una putrella d’acciaio sotto il piede dopo aver avvitato allo sci l’attaccone con telaio. Senza contare che l’effetto piastra si prolunga verso la coda fino alle ultime viti che fissano il meccanismo ski-walk. Una coda dura può piacere e sostenere, ma certamente non rende più facile lo sci. VALORI DI TORSIONE Durante i rilevamenti dei valori di torsione e flessione dei vari sci, abbiamo provato a mettere sulla nostra ‘testina’ uno sci nudo e successivamente montato con attacchino Atk Race RT e con Marker Tour F12. I valori di sci nudo e con attacchino coincidevano: torsione 18,5° in punta, 1° al centro e 18,8° in coda, con valore di flessione di 7,9 cm al centro. Con il Tour F12 la torsione si riduce a 17,7° in punta, 0,8° al centro e 16,5° in coda e la flessione a 6,4 cm al centro.



#attacchi

MARKER 5 Tour F12

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DIAMIR FREERIDE PRO

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DIAMIR FREERIDE PRO

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Atomic Tracker 16 Look Wts Xm 13 Salomon Guardian Wtm Oversize me. I tre attacchi della Fratellanza Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: step-in Materiale: acciaio alluminio plastica Posizioni alzatacco: 2 Peso: 1.495 g Prezzo: 379,00 euro salomonfreeski.com | atomic.com look-bindings.com RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

*(senza viti) 1535 g 22 g no *(senza viti)

A prezzo di mezzo chilo in più per attacco, l’impressione generale è di molta maggior forza generale del telaio rispetto a Marker. La resistenza alla torsione appare di gran lunga migliore. Al test con il dinamometro, lo scarpone si deforma ma l’attacco non fa una piega. Rigidità quasi assoluta e anche la minore altezza di soli 26 mm rispetto allo sci aiuta. Attacco concepito pensando alla Fratellanza e a un uso in salita limitato al minimo sindacale. Poi in discesa ci sono fino a 16 DIN per saldarvi agli sci. Passaggio ski-walk e viceversa comodissimi, tramite pressioni del bastone a scarpone inserito. Doppia linea d’aggancio della talloniera allo sci in posizione ski, effetto piastra moltiplicato. Non per sci che devono flettere (camber inversi e ponti passivi). Passando da un sistema low-tech anche supportato sotto il tallone - a questi attacchi, la prima cosa che si avverte è la coda che aggancia il pendio e lo taglia. Se Marker e Diamir tengono ancora un piede nello skialp classico, i tre fratelli da un chilo e mezzo al mezzo paio sono attrezzi freeride 101%, e anche qualcosa in più. _196

Ski-alper_buyer’s guide 2014

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MARKER Tour F12

Step-in classicissimo e comodo Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: step-in Materiale: acciaio alluminio plastica Posizioni alzatacco: 3 Peso: 1.200 g Prezzo: 449,50 euro www.diamir.com RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

*(senza viti) 1.115 g 22 g sì, optional

Valori di sgancio da 4 a 12 per questa versione del classicissimo Diamir, l’attacco step-in tutt’ora più diffuso per lo skialp classico. La comodità di passare da walk a ski senza togliere gli sci, che rappresenta anche un fattore di sicurezza, non compensa una carenza sensibile di resistenza alla torsione. Questa si evidenzia ancora di più su sci XXL che agiscono in leva laterale sulla barra troppo alta per le geometrie di oggi. Può fornire un buon effetto piastra su sci molto stretti al centro ma… li fanno ancora? Il progetto ha fatto il suo tempo.

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Step-in moderno per freeride. Poca torsione e peso ragionevole. Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: step-in Materiale: acciaio alluminio plastica Posizioni alzatacco: 2 Peso: 905 g Prezzo: 394 euro www.marker.de RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

*(senza viti) 1.013 g 22 g sì, optional

Un Duke dopo la cura dimagrante, il compromesso tra le esigenze freeride e quelle della salita. Ottimi valori di torsione per la categoria, anche se uno scafo in trazione laterale all’altezza del gancio basso del gambetto riesce a deformare le plastiche della base prima di quelle dello scarpone a partire da 18 kg statici applicati in orizzontale. L’altezza dello scarpone sullo sci è superiore rispetto al progetto concorrente Atomic-Salomon-Look, e sugli XXL non è un bene. Il passaggio walk-ski obbliga a togliere gli sci e l’operazione non è sempre agevole con guanti e neve. Rischio di formazione di ghiaccio difficile da ripulire. L’effetto piastra sulla flessione dello sci è molto sensibile, ma in salita nelle mezze coste il telaio torce paurosamente, fino a non far prendere spigolo allo sci quando serve. Il sistema Duke probabilmente ha proprio bisogno di quei 300 grammi in più, propri del fratello maggiore.

LOOK WTS Xm 13 3

Salomon Guardian Wtm

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Atomic Tracker 16


www.leki.de

Danilo al lavoro con gli attacchi durante la fase di laboratorio del test

RIFLESSIONI SUL MONTAGGIO

DOVE ATTACCO L’ATTACCO?

‘Grande è la

confusione sotto il Danilo, dove lo mettiamo l’attacco? cielo: la situazione Un buon sciatore si accorge di è eccellente’ spostamenti dell’ordine di 10-20 (Mao Tse-tung) mm, Alberto Tomba si regolava al millimetro, qui arriva gente con gli attacchi montati mezzo piede indietro dopo due anni passati così, senza essersene mai accorti. «Il montaggio storicamente valido era: punta dello scarpone sulla metà della corda tesa tra punta e coda. La legge generale è sempre che spostando avanti l’attacco, nell’ordine di un paio o al limite estremo di tre centimetri, si chiudono meglio le curve condotte. Al contrario, un po’ di arretramento favorisce la stabilità nelle linee aperte veloci. Ma bisogna sempre fare i conti con i raggi particolari delle sciancrature accentuate: in quei casi bisogna rispettare il progetto dell’azienda. Poi ci sono i casi particolari, che oggi diventano la norma con rocker e codine rialzate sempre più diffusi». E dunque, come suggerisci di procedere? «Consiglio questo metodo a chi vuole provare un montaggio ski-alp ‘all terrain’: determinare il bilanciamento dello sci come nello sci di fondo, in equilibrio su una riga. Senza attacchi precedenti, ovviamente! Poi bisogna determinare la metà della corda, e infine posizionare la punta della scarpa sulla linea a metà strada tra le due. Ma gli elementi di cui tener conto restano troppi. Durezze, geometrie, lunghezza e progressività del rocker le principali. A questo punto il consiglio definitivo è di montare gli attacchi sulle slitte, che oggi sono delle leggerissime piastre pre-forate, che oltretutto hanno il vantaggio di distribuire le notevoli forze trasmesse dalle punte dell’attacchino negli inserti ferro-su-ferro su un’area più ampia, e sperimentare. Noterete che variazioni di due-tre centimetri cambiano tutto». Ma è vero che sul montaggio attacchi sei un po’ eretico? «Diciamo che ho un metodo personale un po’ eretico. Faccio corrispondere la metà del contatto lamina con la metà dello scarpone. A me piace, non ci trovo controindicazioni. Ma lo applico solo sui miei sci o di amici fidati. Mai sugli sci dei clienti perché può capitare che l’attacco finisca fuori dalla zona raccomandata dal costruttore. Se poi succede qualcosa allo sci, anche non legato direttamente al montaggio, l’azienda ha tutti i diritti di non risponderne. A buon intenditore…».

piccolo pratico migliore Tour Stick Vario Carbon


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ATK RACE Revolution World Cup

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ATTACCHINI ALL´ATTACCO Legger ez z a , i mmedi atez z a , comodi tà e pr e sta z ion i . I l futuro è qu i? Ormai si vedono attacchini montati dappertutto. E fior di professionisti della neve, gente da 300 giorni all’anno di ‘fuori’, che scendono 50° alpinistici su oversize da 92 al centro montati ATK o Dynafit. START

Ma a parte queste esigenze particolari, che nel caso citato consistevano nel portare lungamente gli sci arrampicando in luoghi fuori mano a 4.000 metri (Est dell’Aiguille Blanche), è ormai evidente che il sistema low-tech ha raggiunto e in molti casi superato le prestazioni degli attacconi tradizionali. I punti deboli del nuovo sistema, portato in ambito hard-ski, erano considerati soprattutto la resistenza agli atterraggi nei cliff e la torsione rispetto allo sci messo di spigolo. Leggende digitali più che altro, ma il potere del web è proprio quello di far diventare reali le fantasie meno fondate. Subito dopo i primissimi modelli, Dynafit per prima ha comunque sviluppato versioni più sostanziose offrendole in parallelo a una gamma sempre più variegata. La torsione già eccezionale, garantita dalla larga ganascia anteriore che lavora metallo su metallo, è stata migliorata di oltre il 30% tramite efficaci upgrade successivi. Anche i competitors nati dopo la fine del brevetto Dynafit (qualcuno anche un po’

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

prima… del resto siamo in Italia) hanno in qualche caso percorso strade almeno parzialmente originali. La concorrenza e l’ingegnosità italiana - più quella di Gignoux che però resta un profeta poco ascoltato - hanno fatto il resto. Oggi il risultato è che abbiamo decine di ‘attacchini’ solo apparentemente simili, ma con caratteristiche e prestazioni radicalmente diverse tra loro. In genere sono accomunati da livelli di affidabilità e di durata eccezionali rispetto alla media della tecnologia disponibile. Il che, per un attacco da scialpinismo, va apprezzato ben oltre la qualità riconosciuta della leggerezza e del poco ingombro. Da meno di 100 grammi il mezzo paio fino ad oltre 500, la qualità cresce di anno in anno, con step decisivi realizzati proprio negli ultimi due. Ogni esigenza è ora soddisfatta… in attesa di qualcosa di rivoluzionario di cui si intravedono segnali sempre più insistenti.

Lo sviluppo del sistema low-tech. Design futuristico. Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal/titanio Materiale talloniera: ergal/titanio Materiale molla a U: titanio più boccole in metallo speciale Posizioni alzatacco: 1 Peso: 105 g Prezzo: 549,00 euro www.atkrace.it RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI PER MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

*(senza viti) 105 g 64 g 41 g 11 g no - disponibile la versione R con innesto

Se non l’avessero cromato sarebbero altri 2,5 grammi in meno. Comunque li vale perché è un gioiello di design oltre che di tecnologia. Il rivoluzionato sistema di scatto anteriore lavora in carico su una slitta sagomata e non in appoggio sullo sci, eliminando i malfunzionamenti dovuti ai cedimenti di struttura degli sci race. La leva crea un terzo piano di riferimento e l’aggancio anteriore risulta molto facilitato. Scompaiono così le molle sui braccetti. Curvatura della leva molto ergonomica. Le spine di aggancio posteriori della molla a ‘U’ in titanio sono state ridotte nella zona di innnesto e poi rivestite con boccole: un microcilindro rotante da 4/10 in metallo speciale azzera l’usura e agevola l’innesto dello scarpone, effettivamente più fluido.

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ATK RACE Revolution World Cup


#attacchi AVETE MAI FATTO CASO AL DROP?

Controllate ii dislivello tra le quote delle ganasce anteriori delle mille versioni di attacchini low-tech, e quelle della forchetta che va a finire nell’inserto posteriore dello scarpone. Poi confrontatele tra modelli diversi di attacchini, anche prodotti dalla stessa azienda. Quindi fate lo stesso controllo sugli scarponi, rilevando anche solo a occhio il dislivello tra inserti anteriori e posteriori. Dopo due incroci sarà impossibile raccapezzarsi. Differenze di decine di millimetri, in infinite combinazioni che possono mettere uno scarpone in salita o in discesa su uno sci appoggiato in orizzontale. Ma come? Nell’alpino lavorano sui decimi di millimetro per correggere la postura sui piani 2

ATK RACE 3 SL WORLD CUP

sagittale e longitudinale, e noi ci facciamo letteralmente ribaltare in avanti o all’indietro così, senza dire niente? Chiamiamolo ‘drop’, come si fa nel running con il dislivello antero-posteriore tra il tallone che ammortizza e la zona metatarsale che spinge dopo la rullata. 3

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ATK Race RAIDER 12

ATK Race SL World Cup

ATK Race RT

L’attacco low-tech full optional con taratura fino a DIN12

Collaudatissimo nelle competizioni. Il low-tech tradizionale al suo top

Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal/titanio/pom Materiale talloniera: ergal/titanio/pom Posizioni alzatacco: 2 Peso: 330 g (con ski-stopper) Prezzo: 488 euro www.atkrace.it

Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: Materiale puntale: Materiale talloniera: Posizioni alzatacco: Peso: Prezzo:

L’attacco da gara con regolazione dei valori di sgancio adottato nel touring

RILEVAMENTI PESO (mezzo paio): PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

*(senza viti) 330 g (con ski-stopper) 155 g (con ski-stopper) 175 g 14 g sì

Attacco low-tech in cui tutto è di serie nel progetto. Gli ski-stopper (4 larghezze disponibili) sono rimovibili ma resta a vista la predisposizione anteriore. La slitta posteriore offre 25 mm di corsa e la talloniera valori di sgancio tra 5 e 12 DIN. Il Rotational System dell’RT è stato adottato anche nel Raider 12: nessuno sforzo in aggancio alla talloniera, e stabilità assoluta fino al momento dello sgancio. Leveraggio dolce alle manovre ma estremamente potente: la leva anteriore blocca completamente in posizione ‘walk’ già al primo dei tre scatti. I seguenti sono disponibili per seguire l’eventuale usura del sistema

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ATK RACE RAIDER 12

low tech ergal/titanio ergal/titanio 1 114 g 435 euro www.atkrace.it

*(senza viti) 112,5 g 72,5 g 40 g 11 g no - disponibile la versione R con innesto

Praticamente tutto il superfluo è stato eliminato ottimizzando la struttura dell’indispensabile per migliorare le proprietà meccaniche all’utilizzo. Resta nei canoni tradizionali, con le molle sui braccetti anteriori e la molla a ‘U’ posteriore. Design curatissimo, tutte le manovre funzionali. Facilità di innesto anteriore nella media.

ATK RACE 4 RT

Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: Materiale puntale: Materiale talloniera: Posizioni alzatacco: Peso: Prezzo: RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI MONTAGGIO INNESTO COLTELLI:

low tech ergal/titanio ergal/titanio 1 175 g 450 euro www.atkrace.it * *(senza viti) 175 g 91 g 84 g 16 g sì

Attacco collaudato sul campo da numerosi scialpinisti classici e free-tourer, che lo apprezzano per leggerezza e stabilità in sciata. La talloniera non torce e non accenna a ruotare elasticamente verso il momento di sgancio laterale finchè non raggiunge il valore DIN impostato. È ormai celebre per la facilità di innesto nelle spine di aggancio posteriori, che lo rende adatto anche a sciatori leggerissimi e donne. Ma potrebbe essere scelto con vantaggio da sciatori evoluti in cerca di alta rigidità torsionale.


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KREUZSPITZE SCTTT

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KREUZSPITZE SCTTT Efficace e solido. Soluzioni meccaniche raffinate.

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SKI TRAB TR RACE

Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal, acciaio temprato, polimero PE-HD Materiale talloniera: ergal, acciaio temprato, polimero PE-HD Materiale molla a U: titanio Posizioni alzatacco: 1 Peso: 128 g Prezzo: 399,00 euro www.kreuzspitze.com RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI PER MONTAGGIO*: INNESTO COLTELLI:

*(senza viti) 136 g 74 g 52 g 17 g sì (kit optional incluso)

Attacchino race tradizionale e solido al tatto, e anche molto ben rifinito nel trattamento superficiale del metallo nudo con effetto satinato molto raffinato. Piacevole alla vista e alla manovra l’arrotondamento di alcuni spigoli. Bello lo sportellino nervato, ben fisso in appoggio ma un po’ duro da sollevare. Nella media la facilità di accesso e serraggio in ganascia anteriore. Brillante sistema per la leva anteriore corta, con cilindretto rotante sulla linguetta della base e la molla a sfera di posizionamento. Fin troppo rassicuranti le quote del telaio.

Abbiamo chiesto un parere al nostro tecnico di riferimento, Danilo Noro di XL Mountain.

«C’è una confusione folle. Sotto questo aspetto siamo all’età della pietra. Anche se il corpo tende sempre a ristabilirsi in equilibrio, ciò avviene a prezzo di tensioni muscolari che comportano grande dispendio di energia. Senza contare che si scia anche in scafi rigidissimi in carbonio, con scarpette sottili che non concedono tolleranze. Sarebbe bene cercare la planarità dell’appoggio partendo da quella del progetto dello scarpone. Può non essere facile perché il drop tra gli inserti anteriori e quelli posteriori può risultare positivo o negativo anche prima dell’inserimento sull’attacco a seconda della rullata che viene data allo scafo per la camminata. Il tutto si incrocia con la regolazione dell’inclinazione del gambetto in posizione di discesa». _200

Ski-alper_buyer’s guide 2014

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CRAZY IDEA

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SKI TRAB TR RACE

CRAZY IDEA

Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal Materiale talloniera: ergal Materiale molla a U: acciaio (disponibile in titanio) Posizioni alzatacco: 1 Peso: 132 g Prezzo: 424,50 euro www.skitrab.com

Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: Materiale puntale: Materiale talloniera: Materiale molla a U: Posizioni alzatacco: Peso: Prezzo:

L’attacco race più funzionale

RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

*(senza viti) 134 g 81 g 53 g 11 g sì (kit optional incluso)

Versione molto funzionale ed efficiente nelle manovre, più fluide e facili della media. Peso totale non da record ma allineato alla media di categoria. Molto collaudato sul campo ad ogni livello e durevole nel tempo, specialmente per via del lamierino piegato che trattiene la molla a ‘U’. Anche la rotazione dello sportellino appoggia la camma sullo stesso lamierino elastico, rimanendo morbido in movimento ma ben bloccato nelle posizioni ski e walk.

Tradizionale ed efficiente, costruzione solida.

RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI PER MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

low tech ergal ergal acciaio 1 126 g 500,00 euro www.crazyidea.it

*(senza viti) 134 g (prototipo) 85 g 49 g 15 g sì (kit optional incluso)

Anche il low-tech Crazy si colloca nella fascia di attacchini tradizionali e affidabili nelle soluzioni tecnologiche e nelle lavorazioni. Sportellino posteriore pastoso in rotazione e innesto anteriore tra quelli veloci, ma questo fattore dipende spesso dalla combinazione scarpa-attacco. La spina di bloccaggio della molla a ‘U’ è ben posizionata, ma come tutte va controllata nel tempo assicurandosi che non esca di sede a causa dell’usura da ossidazione e dei cicli di utilizzo.


#attacchi 4

DYNAFIT LOW TECH RACE

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DYNAFIT speed radical

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DYNAFIT RADICAL ST

Limiti spostati molto più in là. Grande resistenza alla torsione. Full optional Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: low tech Materiale puntale: alluminio/acciaio/plastica Materiale talloniera: alluminio/acciaio/plastica Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 2 Peso: 531 g (con ski-stopper da 82 mm) Prezzo: 400,00 euro www.dynafit.com RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

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DYNAFIT LOW TECH RACE

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DYNAFIT LOW TECH RACE 5

*(senza viti) 553 g (con ski-stopper) 182 g 371 g (con ski-stopper) 22 g si, rimovibile

DYNAFIT SPEED RADICAL

L’evoluzione partita da TLT Speed passando per i Vertical ha portato oggi ai Radical. La modifica più appariscente sta nella possibilità di impostare gli alzatatacchi con un facile movimento del bastoncino. Può non piacere ma funziona. Può produrre qualche ticchettìo sul passo deciso di pianura. La rotazione della torretta in un solo senso richiede un po’ di abitudine, dopo tutti questi anni di libero va e vieni. Invece è perfetto l’ulteriore irrigidimento dei braccetti anteriori, ormai delle vere morse da banco, con allegati fine corsa di posizionamento di tutti gli scarponi disegnati secondo specifiche Dynafit. Queste vengono comprovate da un seal, l’inserto di plastica rossa facilmente rimovibile dallo scarpone al momento della vendita. Un bel passo avanti anche la slitta inserita sullo skistopper per aggirare gli attriti della suola in gomma e salvaguardare i valori di sgancio. Attacco user-friendly, facilissimo da calzare e aprire. Grandi prestazioni in resistenza alla torsione, visivamente superiori a quelle degli attacchi stepin. Però la talloniera cede a qualche millimetro di rotazione elastica quando sollecitata dallo scafo in azione sterzante energica.

Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: low tech Materiale puntale: alluminio/plastica/ acciaio Materiale talloniera: alluminio/plastica/acciaio Posizioni alzatacco: 2 Peso: 341 g Prezzo: 350,00 euro www.dynafit.com

Tutti gli upgrade Dynafit ad un peso contenuto

RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI:

*(senza viti) 349 g 142 g 207 g 18 g sì (kit optional incluso)

Interessante versione Radical: senza ski-stopper è più basso sullo sci, mantiene una buona regolazione in lunghezza su slitta a vite, e soprattutto il puntale con i fermi di posizionamento e i braccetti estremamente rigidi in torsione. Praticamente si deforma la plastica dello scarpone prima che lo scafo inizi a torcere nelle spine d’aggancio. Peso inferiore di circa 200 grammi per mezzo paio rispetto a Radical ST.

Il gioiello Dynafit originale. Un oggetto di culto

Scheda tecnica (dati dichiarati) Tipologia: low tech Materiale puntale: alluminio/magnesio/titanio Materiale talloniera: alluminio/magnesio/ titanio Materiale molla a U: titanio Posizioni alzatacco: 1 Peso: 115 g Prezzo: 600 euro www.dynafit.com RILEVAMENTI PESO (mezzo paio)*: PESO PUNTALE*: PESO TALLONIERA*: VITI MONTAGGIO: INNESTO COLTELLI: sì

*(senza viti) 126 g 78 g 48 g 7g (kit optional incluso)

Una talloniera-gioiello, unica nel suo genere, ne fa un oggetto di culto prima ancora che un attacco da sci. È bene però valutare la struttura dell’asta su cui viene avvitata perché si fissa con sole tre viti molto ravvicinate tra loro e la superficie di appoggio si limita agli anelli dei tre piedini che fanno da sede alle viti in titanio. Lo sportellino alzatacco, che nelle scorse stagioni ruotava troppo liberamente, ora scatta in una sede azzerando il rischio di sollevamento accidentale e conseguente blocco involontario dello scarpone in posizione ski. In assoluto la migliore fase di entrata nella ganascia anteriore. buyer’s guide 2014_Ski-alper

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202 #aziende

Dagli Appennini alle Alpi

Abbiamo fatto il punto della situazione sul mercato dell’attacco con Giovanni Indulti di ATK Race Nella foto: Giovanni Indulti di ATK Race

Con un tragitto inverso rispetto a quello standard, ecco che alcune innovazioni tecnologiche in un settore ultraspecialistico partono dall’Emilia per arrivare sulle nevi delle Alpi. Sentiamo la versione di Giovanni Indulti, che con il figlio Davide crea la gamma ATK Race. Oggi ATK è il marchio più conosciuto nel mondo race e si sta affacciando in quello dello ski-alp classico e free. Nel contesto delle differenti potenzialità, probabilmente l’unico prodotto veramente confrontabile con gli originali Dynafit. Giovanni, ora anche ATK è sempre più presente presso i rivenditori, Dynafit presenta upgrade a ogni stagione e fioriscono attacchini di ogni foggia di piccoli produttori, si può dire che è la fine del mondo step-in? «Ma no, restano ancora attacchi validi sotto l’aspetto della comodità e della facilità di calzata. Inoltre per i noleggi presentano dei vantaggi in adattabilità. Per le persone cui non interessa il peso ma la semplicità di utilizzo sono ancora la soluzione». Il vostro RT presenta molta fluidità in aggancio come se la molla fosse scarica, ma alti valori in torsione percepibili anche sulla neve. Qual è il sistema che permette questa particolare caratteristica? «Il sistema è ribaltato rispetto a quello standard. Le molle stanno a centro torretta invece che di lato e si comprimono gradualmente fino al momento scelto in taratura. La differenza con il progetto standard è che fino a quel momento nulla si sposta. La talloniera resta ferma e stabile, aprendo solo nell’attimo dello sgancio. In sciata si percepisce un attacco sempre stabile, non cedevole sotto carico». Perché proponete una vasta scelta di slitte? «A parte le esigenze di adattamento a diverse misure di scafo è sempre più sentito il bisogno di sperimentare. Spostare la scarpa avanti o indietro modifica sensibilmente il _202

Ski-alper_buyer’s guide 2014

I VALORI DI SGANCIO C’è un peccato originale su cui si sorvola, e che riguarda gli attacchi low-tech da gara: non se ne conoscono i valori di sgancio. Com’è possibile, quando ogni aspetto che riguardi la sicurezza è oggi regolato in modo ossessivo? «Le regolamentazioni sono nate quando lo ski-alp sportivo esisteva già da tempo. ISMF ha trovato una tecnologia esistente e già ‘definitiva’ per efficenza e diffusione. Inoltre il problema non è sentito, anche perché la casistica riguardante infortuni legati alle cadute con attrezzatura da gara è quasi inesistente. Si tratta di sci leggeri, corti, e di materiali che nel peggiore dei casi si rompono prima della gamba. Quindi hanno dovuto prendere atto della situazione. Ma potrebbero anche fare un passo indietro e decidere per la possibilità di taratura dei valori di sgancio».

Fissando e regolando l’appoggio allo zero sotto il tacco, cioè senza vuoto né pressione, questo abbassa ulteriormente la torsione dello scafo nell’attacco. Inoltre aumenta la resistenza allo sgancio in seguito ad atterraggi bruschi, e migliora la trasmissione degli impulsi allo sci. Sono però da esplorare gli effetti sui valori di sgancio: l’unica certezza esistente è che aumentano con lo spessore allo zero sotto la suola».

comportamento dello sci. Con i rocker si è complicata la scelta».

«Qual è la corretta manutenzione per i vostri attacchi? «Sull’SL Race direi nessuna, o al massimo un minimo di lubrificante siliconico waterproof sugli snodi a vista. Sull’RT e sul TR12, una volta ogni sei mesi o in un anno a seconda dei cicli di utilizzo va lubrificato il sistema di sgancio. Sul sito ATK c’è la video guida».

Lo spessore regolabile sotto il tallone sembrerebbe la realizzazione a regola d’arte di un appoggio che in precedenza qualcuno si costruiva artigianalmente… «È un prodotto che nasce da un’esigenza sentita nel mondo free. Nel sistema low-tech la ganascia anteriore irrigidisce in torsione, mentre le due spine di aggancio parallele posteriori sono ravvicinate e tendono a torcere.

Ma perché un puntale che si è sempre aperto e chiuso perfettamente non scatta bene proprio nel cambio d’assetto decisivo? «Le interferenze in ambiente possono essere infinite. Per citare una casistica diffusa, pensa che certi sci da gara hanno una struttura così debole che il puntale non trova una superficie sufficientemente solida cui appoggiarsi in leva».


COMFORT MEETS FUNCTIONALITY

SCOTT PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE MOUNTAIN 2013/2014: IL JACKET E I PANT EXPLORAIR NG (REALIZZATI CON LA NUOVA GENERAZIONE DI GORE-TEX速 PRO SHELL), I GUANTI MANUAL E FLEX-AIR (IN GORE-TEX速 E PRIMALOFT速) E IL NUOVO ZAINO AIR MTN 36 ( CON LO DIACOMP SKI CARRY SYSTEM IN ATTESA DI BREVETTO) SCOTT ITALIA SRL Tel. 035 756000 - infosport@scott-sports.it


204 #PELLI

.07 PELLI

Mountain Sport Mountain classic

PELLI QUESTE SCONOSCIUTE Alcune con s i de r a z i on i sulle pe ll i , l´acce s sor i o che pi ù d i ogn i altro car at ter i z z a lo sci alpi n i s ta START

Con generale sollievo delle foche, oggi perfino gli ambientalisti hanno capito che si tratta solo di innocente tela più nylon, o mohair, o un mix dei due. Comunque non è stata fatta molta strada dai tempi delle povere foche. Quello delle pelli rimane il contesto dove più resta da fare. Se per il touring l’attuale sistema non muterà probabilmente ancora per molti anni a venire, stupisce che per il mondo race si resti tutt’ora ancorati a concetti ultrasecolari. Ci sarebbero da sperimentare sistemi diversi di fissaggio, magari non in punta, dimensioni ridotte, parti di scivolamento puro, lubrificazioni adatte. Qualche buona idea è stata applicata solo dagli atleti e generalmente osteggiata dalle federazioni, fisiologicamente in drammatico ritardo. Qualche rivenditore bravo ha immaginato di meglio (per non fare nomi: XL Mountain e Amplatz), ma bisognerebbe che venissero supportati nello sviluppo dalle aziende di sci e pelli. Le case produttrici di pelli hanno cercato generalmente un po’ di scorrevolezza in più, ma restano sempre un passo indietro rispetto ai tempi. Sembrerebbe la difesa di un esistente molto comodo, dato che si esprime in un regime di quasi monopolio.

C

COME IL VINO, NO? Il che sembra confermato anche da una certa variabilità nella qualità e nelle prestazioni: questa suggerisce a sua volta una tecnologia approssimativa. Lotti di pelli che ‘tirano’ da una parte, traslando a destra o a sinistra lo scialpinista (problema trasversale da un marchio all’altro!). Annate di colla a prova di bomba, e altre in cui circolano _204

Ski-alper_buyer’s guide 2014

rotoli da incollare ex-novo prima di uscire dal negozio. Metri di tela non finiti in fondo al rotolo. Una certa pelle race al primo anno aveva sbaragliato la concorrenza e la propria versione precedente con un più 16% minimo in scorrimento - anche e soprattutto da nuova! - e un grip abnorme, roba da fare Saalbach senza usare i bastoni, ma l’anno successivo sembrava una touring in nylon low cost che va più indietro che avanti. La scorsa stagione le forniture di un’altra pelle race avevano diviso il mondo in due: i rotoli finiti nelle Alpi Occidentali volavano, quelli distribuiti sulle Orientali e in Dolomiti erano inchiodati. Stessa casa, stesso modello, misura, anno di produzione. Misteri? No, ci sono spiegazioni per tutto quando si tratta di softwear che impiega fibre naturali. Fa parte del gioco, come per certe cere fluorate sofisticatissime che cambiano da un lotto all’altro. Come per il vino, no? TRA TANTE COSE INUTILI Invece di tante cose inutili che finiscono nello zaino, è quasi sempre incredibilmente assente un bel paio di pelli di scorta nella dotazione dello scialpinista. A parte l’ovvia considerazione che senza pelli si può solo tornare indietro (quando possibile), le pelli di scorta pesano meno di qualunque accrocchio d’emergenza davvero efficace. Il top horror tra questi è l’american tape: magari in rotolo da 100 metri. La cosa diventa cruciale in primavera, o passando dalla pioggia alla neve asciutta che si incontra salendo. A un certo punto la pelle bagnata inizia a raccogliere neve, e inizia il calvario: zoccolo raschiato passando sui bastoni, sciolinature tardive, bastonate agli sci sollevati e altri orrori. Lasciamo perdere e decidiamo subito per il pit-stop: via le pelli



SKI TRAB 2 RACE WORLD CUP MOHAIR

PREZZI E MISURE Tutte le informazioni su prezzi, misure, accessori dei vari modelli in commercio a pagina 213 del Listino Prezzi

POMOCA 1 RACE PRO

Ski-alper´s

choice

LE PELLI PIÙ COOL DEL MOMENTO MOUNTAIN SPORT Ecco quelle che danno qualcosa in più

AMPLATZ 3 Black Panther

COLLTEX 4 RACE PDG

Colltex Race PDG Leggerissima e superperformante. Poco durevole e prezzo low. Materiale: 100% Mohair

Pomoca Race Pro

Ski Trab Race World Cup Mohair

Amplatz Black Panther

Versatile, robusta, affidabile. Materiale: 100% Mohair

Leggera, rigida, velocissima sul bagnato. Materiale: 100% Mohair

La pelle di riferimento nel mondo race. Rende mediamente meglio su nevi fredde e su fondi compatti, mentre su nevi bagnate a cristallo grosso cede terreno e grip alla diretta concorrente PdG. Globalmente è più versatile e sul passo incontrano in modo simile. Non tende ad assorbire acqua. Colla morbida, fa quasi filo. Molto durevole nel tempo. Ma dov’è finita la miracolosa Pomoca Race nera del primo anno?

Prodotta da Colltex per Ski Trab con caratteristiche pari alla PdG. In scorrimento resta generalmente nella media race e diventa un missile sul bagnato. Rigida in sezione, non si attorciglia nei cambi veloci. Colla tenace e solida. Usura veloce. Le differenze in scorrimento con la gemella PdG si alternano soprattutto a seconda dei lotti di produzione, dipendendo quasi del tutto dalla variabilità della materia prima.

Leggera, buon grip su ogni neve e ottimo su fondi compatti. Materiale: 100% Mohair

bagnate, e su quelle asciutte di scorta. La gestione delle pelli avviene così: si parte da valle con le pelli peggiori e si tengono nello zaino quelle migliori per la neve fredda in alto. Essendo meno usate delle prime, probabilmente avranno anche mantenuto un po’ di trattamento idrorepellente in più. Hanno più grip ed entrano in gioco quando siete più stanchi. Si cambiano quando la neve è sufficientemente asciutta o se proprio state ravanando. Intanto che finite di salire, tenete quelle fradicie all’esterno dello zaino _206

Ski-alper_buyer’s guide 2014

Globalmente un po’ meno scorrevole rispetto alle altre considerate, ma va tenuta presente la maggior larghezza della coppia testata. Comunque l’accelerazione sul passo è in linea. Ottimo grip deciso che dura nel tempo e alta resistenza all’usura, colla molto tenace. Sufficientemente rigida in sezione trasversale, non si bagna.

per farle asciugare: non si sa mai. Peseranno sempre meno. Non bagneranno l’interno dello zaino. LEGGENDE METROPOLITANE Una delle tante leggende inverificabili - ma questa è riportata da un produttore - vuole che tra i tanti fattori che concorrono alla qualità delle pelli in mohair vada annoverato anche l’andamento climatico in Mongolia. Una buona stagione, con buona alimentazione per le capre che forniranno il

La PdG ha sostituito le gloriose Original azzurre con un netto incremento delle prestazioni. Da nuova è subito veloce senza rodaggio e non conviene trattarla, almeno per i primissimi utilizzi. Grande grip e scorrimento su nevi umide. In accelerazione sul passo resta comunque simile a Pomoca Race Pro. Separazione colla contro colla facile. Leggerissima pur mantenendo sufficiente rigidità in sezione, importante nelle manovre di cambio d’assetto. Tutto questo ha un costo e si tratta della resistenza all’usura, nettamente inferiore alla media, e il primo a risentirne è il grip. Durano poco, quindi, ma in compenso godono di un ottimo prezzo al pubblico.

loro pelo, influisce positivamente sulla qualità del filato. Ma da qui a dire come andrà la pelle corre molta strada. Non c’è niente da fare: bisogna provarle sulla neve. Sicuramente, come per ogni fibra animale, esiste un’enorme scelta. Le dimensioni e le caratteristiche del Mohair variano anche a seconda dell’età e del ceppo dell’animale tosato. Quindi se vi trovate inchiodati nei su e giù del Campolongo durante il Sellaronda potrebbe non essere colpa vostra, ma del caprone che ha mangiato pesante.


Pomoca Climb Pro Glide

Colltex Extreme

Ski Trab Evo

Amplatz Black Panther Touring

Consistente, scorrevole, lunga durata. Materiale: 70% Mohair - 30% Nylon

Sottile, leggera, veloce. Materiale: 100% Mohair

Veloce, leggera e rigida per sci élite Materiale: 100% Mohair

La stessa pelle race in formato classic e XL Materiale: Mohair 100%

Una delle scelte più diffuse nel mondo classic tra gli assidui allenati. Nei loro cuori ha preso il posto della gloriosa Adventure Glide. Ottimo scivolamento e grip sotto la media ma più che sufficiente per la progressione in continuità di movimento. Scelta da valutare soprattutto in relazione alle geometrie degli sci moderni, che comportano più pelle in attrito sulla neve. Ottimo trattamento del pelo e membrana impermeabile intermedia stabile nel tempo: difficilissimo che si formi zoccolo anche quando la pelle invecchia. Il modello Climb (gialla) è più diffuso per il maggior grip e una maggior resistenza all’usura, ma è sensibilmente meno scorrevole.

Agile e leggera anche per il touring, in filosofia Colltex. Elementi da tenere sempre più in considerazione, data la tendenza degli sci ad allargare la superficie di portanza. Oltre certe misure il peso e l’attrito di una pelle tradizionale diventano un fattore critico. Non si ottiene maggior grip perché comunque il peso sulla neve rimane costante. Viene anzi spalmato con minore pressione unitaria. Si tratta di contenere il peso della pelle e la resistenza allo scivolamento che cresce esponenzialmente insieme alla superficie di contatto. La ‘Mix’ (70% Mohair-30% Nylon) è più diffusa presso ski tourer classici, fornendo più grip sul passo statico anche se a prezzo di minor scorrevolezza. È nota soprattutto per l’eccellente resistenza all’usura. Pelle che tende all’immortalità.

Una bella pelle sottile e leggera, prevista da Ski Trab per l’abbinamento con gli sci leggerissimi ma performanti in discesa della categoria Attivo. Prestazioni nettamente sopra la media di categoria in scorrimento e grip, entrambi superiori a Pomoca Climb Pro sulla maggior parte delle nevi. Prodotta da Colltex su scelte tecniche Ski Trab, può capitare che venga scelta anche in gara quando si presentano le nevi giuste (generalmente quelle umide). La pelle testata era sagomata per i Maestro su 170 cm, ma non cedeva molto terreno alle pelli race corte e sottili. Da verificare la resistenza all’usura, che la casa comunque indica come caratteristica di questa pelle. Colla abbondante e tenace.

Si tratta della Black Panther Race nei grandi formati, e ne mantiene le caratteristiche di grip e resistenza all’usura, fornendo quindi anche nel touring uno scorrimento race. Fare scialpinismo classico con una pelle race ha una sua logica in tempi di gente preparata. Eccellente rapporto qualità-prezzo.

Ski-alper´s

COLLTEX 6 EXTREME

choice

LE PELLI PIÙ COOL DEL MOMENTO MOUNTAIN CLASSIC Ecco quelle che danno qualcosa in più

SKI-TRAB 7 EVO

8

POMOCA 5 CLIMB PRO GLIDE

AMPLATZ Black Panther TOURING

Diego Amplatz: The Skins Connection

«Alla fine le pelli di riferimento restano due-tre per le gare, e quattro-massimo cinque per il touring. Inutile girarci attorno. Noi negli anni abbiamo fatto la nostra parte: abbiamo cercato di sviluppare qualcosa di nuovo cooperando con un piccolo produttore estero. Qualche volta abbiamo indovinato dei prodotti particolari. Magari per grip su certe nevi, o per scivolamento su altre, o per durata. Ormai conosco bene tutte le pelli che si sono avvicendate negli anni: quelle più veloci, quelle sbagliate, le annate giuste, su quali nevi va usata una pelle e non un’altra. So quali sono più facili da tagliare, quali durano di più, come cambiano con l’utilizzo. Ogni volta è un caso a sé, il pelo cambia. La nostra pelle di quest’anno, per esempio, si difende bene. Vedremo le differenze sulle diverse nevi invernali non appena arriveranno. La tela di alcune pelli leggere sembra sfilacciarsi, può perdere un filo ogni tanto. Ma questo è un fattore che non incide, mai. E non bisogna rifinire le pelli tagliate cauterizzandole ai bordi: è un lavoro inutile nella pratica e garantisce solo perdita di velocità».

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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.08 LISTINO 2014

560 PRODOTTI DA 46 AZIENDE Artva, attacchi, bastoni, pale, sonde, pelli, sci, scarponi, zaini, ramponi Prezzi, configurazioni, misure, pesi, categorie Arva, Arc’Teryx, Atk Race, Atomic, Backcountry, Black Crows, Black Diamond, Blizzard, Bottero Ski, Camp, Colltex, Crazy Idea, Crispi, Dalbello, Deuter, Diamir, Dynafit, Dynastar, Edelrid, Elan, Ferrino, Fizan, Gabel, Gignoux, Hagan, K2, Kreuzspitze, La Sportiva, Leki, Mammut, Marker, Merelli, Millet, Montana, Movement, Ortovox, Pieps, Pomoca, Salewa, Salomon, Scarpa, Scott, Stubai, Ski Trab, Tecnica, Voelkl,


#listino 2014

ARTVA

* Possibilità di update software

NOME MODELLO

PREZZO

N. ANTENNE

DIGITALE / ANALOGICO

PESO

DIMENSIONI

PORTATA

UPDATE*

40 m 60 m 50 m

no si si

ARVA

ARVA - Importatore: Panorama Diffusion sas Via Brennero, 17A - Varna (Bz) - tel. 0472.201114 - www.panoramadiffusion.it - www.nic-impex.com - info@panoramadiffusion.it

EVO 3+ Neo Pro W

219 € 269 € 340 €

3 3 3

digitale digitale analogico/digitale/ doppia frequenza

220 g 230 g 260 g

n.d. n.d. n.d.

backcountry

Backcountry Access - Importatore: Ski Trab srl Via Battaglione Tirano 6 - Bormio (So) - tel. 0342.901650 - www.skitrab.com - www.backcountryaccess.com/it/ - info@skitrab.com

Tracker3 Tracker2 Tracker DTS

329,95 € 279,95 € 189,95 €

3 3 2

digitale digitale digitale

170 g 248 g 257 g

115 x 70 x 22 mm 130 x 85 x 25 mm 132 x 86 x 25 mm

40 m 40 m 40 m

si si no

210 g 210 g

113 x 75 x 27 mm 113 x 75 x 27 mm

95 m 60 m

si si

mammut

Mammut - Importatore: Socrep srl Via Arnaria, 13 - Ortisei (Bz) - tel. 0471.797022 - www.socrep.it - www.mammut.ch - info@socrep.it

Pulse Barryvox Element Barryvox

380 € 290 €

3 3

analogico + digitale digitale

ortovox

* Prezzi indicativi con quotazioni prima dell'adeguamento iva 22%

Ortovox - Importatore: Outback'97 srl Via Baioni, 24 - Bergamo - tel. 035.361103 - www.outback.it - www.ortovox.com - ortovox@outback.it

ZOOM 3+ S1+

199 € 299 € 399 €

3 3 3 + sensori

digitale digitale digitale

200 g 210 g 230 g

116 x 79 x 23 mm 122 x 73 x 27 mm 120 x 80 x 30 mm

40 m 40 m 55 m

no si si

115 x 74 x 27 mm 115 x 74 x 27 mm 110 x 58 x 24 mm

60 m 50 m 40 m

si si no

pieps

Pieps - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

DSP Pro DSP Sport Freeride

350 € 250 € 100 €

ATTACCHI

NOME ATTACCO

3 3 1

digitale digitale digitale

PREZZO

200 g 200 g 110 g

PESO

TECNOLOGIA

atk RACE

* Prezzi consigliati al pubblico

Atk Race Via della Fisica, 36 - Fiorano Modenese (Mo) - tel. 0536.071831 - www.atkrace.com - info@atkrace.coM

Revolution World Cup Revolution R World Cup SL World Cup SL R World Cup RT Race Touring Raider 12 Newmark

POSIZIONI

549 € 560 € 415 € 435 € 450 € 488 € 440 €

103 g 107 g 114 g 117 g 170 g 330 g 285 g

Low Tech 'Pin System' race Low Tech 'Pin System' race Low Tech 'Pin System' race Low Tech 'Pin System' race Low Tech 'Pin System' race Low Tech 'Pin System' race Low Tech 'Pin System' race

2 2 2 2 2 (con regolaz.) 2 n.d.

atomic

Atomic - AMER Sports Italia spa Via Priula, 78 - Nervesa della Battaglia (Tv) - tel 0422.5291 - www.atomic.com - www.amersports.com

Tracker 16 L Tracker 16 S Tracker 13 L Tracker 13 S

379 € 379 € 329 € 329 €

1480 g 1480 g 1460 g 1460 g

Step-In Step-In Step-In Step-In

2 2 2 2

500 €

126 g

Low Tech

n.d.

crazy idea

Crazy Idea Via L.go Adda V Alpini, 118 - Tirano (So) - tel. 0342.706371 - www.crazyidea.it

NRG Binding Crazy

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#listino 2014

ATTACCHI

NOME ATTACCO

PREZZO

PESO

TECNOLOGIA

POSIZIONI

diamir

Diamir Fritschi - Importatore Socrep srl via Arnaria, 16 - Ortisei (Bz) - tel. 0471.797022 - www.socrep.it - www.fritschi.ch - info@socrep.it

Diamir Eagle 12 Diamir Scout 11 Diamir Free Ride Pro

399,50 € 379,50 € 449,50 €

890 g 790 g 1000 g

Step-In Step-In Step-In

3 3 3

dynafit

Dynafit Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - Bolzano - TEL. 0471.242900 - www.dynafit.it - info@salewa.it

Low Tech Race (Auto Lock) inc. set ext. di viti titanio Low Tech Race (Manu Lock) inc. set ext. di viti titanio Low Tech Radical TLT Speed Superlite TLT Speed Radical TLT Speed Turn TLT Radical ST with Stopper 82 mm TLT Radical ST with Stopper 92 mm TLT Radical ST with Stopper 100 mm TLT Radical ST with Stopper 110 mm TLT Radical ST with Stopper 130 mm TLT Radical FT with Stopper 110 mm TLT Radical FT with Stopper 130 mm TLT Radical ST Test 92 mm TLT Radical ST Test 110 mm TLT Radical ST Test 130 mm Beast16 90 mm Beast16 105 mm Beast16 120 mm Beast16 135 mm

600 € 600 € 400 € 500 € 350 € 250 € 400 € 420 € 430 € 440 € 450 € 490 € 500 € 490 € 500 € 510 € 800 € 810 € 820 € 830 €

115 g 115 g 185 g 185 g 341 g 330 g 531 g 531 g 531 g 531 g 531 g 599 g 599 g 585 g 585 g 585 g 935 g 935 g 935 g 935 g

Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech Low Tech/Freeride Low Tech/Freeride Low Tech/Freeride Low Tech/Freeride

1 1 1 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2

gignoux

Pierre Gignoux - Importatore: Crazy Idea Via L.go Adda V Alpini, 118 - Tirano (So) - tel. 0342.706371 - www.crazyidea.it - www.pierregignoux.fr

Pierre Gignoux Ultimate 2

450 €

75 g

Low Tech Gignoux Ultimate boots

1

Low Tech Low Tech

2 2

Step-In Step-In Step-In Step-In Step-In Step-In

2 2 2 2 2 2

Step-In

2

Low Tech Low Tech

2 2

kreuzspitze

Kreuzspitze via Castelnuovo 16 - Carzano (Tn) - TEL. 0461.751143 - www.kreuzspitze.com - info@kreuzspitze.com

SCTTT SCTT

399 € 399 €

128 g 136 g

Marker

Marker - Importatore: Calzaturificio Dalbello srl Via Frattalunga, 12 - Casella d'Asolo (Tv) - tel. 0423.55641 - www.dalbello.it - info@dalbello.it

Tour F12 EPF S Tour F12 EPF L Tour F12 S Tour F12 L Tour F10 S Tour F10 L

394 € 394 € 379 € 379 € 359 € 359 €

1075 g 1090 g 1020 g 1040 g 980 g 999 g

salomon

Salomon - AMER Sports Italia spa Via Priula, 78 - Nervesa della Battaglia (Tv) - Tel 0422.5291 - www.salomon.com

Guardian WTR 16

379 €

1495 g

ski-trab

Ski Trab srl Via Battaglione Tirano 6 - Bormio (So) - tel. 0342.901650 - www.skitrab.com - info@skitrab.com

TR Race TR2

424,50 € 449,60 €

132 g 580 g

scott

Scott - Scott Italia srl Via Provinciale, 110 - Albino (Bg) - tel. 035.756000 - infosport@scott-sports.it - www.scott-sports.com

BC 16 Guardian N B100 BC 13 Guardian B100

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

379 € n.d. 329 € n.d.

Step-In Step-In

2 2


#listino 2014

BASTONI NOME BASTONE

* peso compresa rotella scialpinismo

PREZZO

MATERIALE

LUNGHEZZA (FISSA\REGOLABILE)

LUNGH. RIPIEGATO

ATK RACE

MATERIALE IMPUGNATURA

PESO*

* Prezzi consigliati al pubblico

Atk Race Via della Fisica, 36 - Fiorano Modenese (Mo) - tel. 0536.071831 - www.atkrace.com - info@atkrace.com

Carbon Kevlar® Race Tour Ergal

128 € 39 €

Carbonio / Kevlar® Ergal

155 cm (da tagliare) da 115 a 145 cm

no no

BLACK DIAMOND Pure Carbon

129 €

137 g 183 g

* 95-145 cm **(gomma doppia densità)

Blackdiamond - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu Traverse 69,90 € Alu 16 mm - 14 mm da 95 a 145/ da 105 a 155 cm n.d.

Gomma Bi-materia Duplo-Grip

Carb. 16 mm - 14 mm

n.d.

tour. s. grip** tour. s.grip **

585 g* 600 g

da 115 a 140 cm da 115 a 145 cm da 115 a 145 cm 145 cm 145 cm

no no no 115 cm 115 cm

Foam Grip Cork Grip Foam Grip Foam Grip Ergo Grip

128 g 220 g 190 g 214 g 198 g

fissa da 110 a 145 cm ogni 5 cm fissa da 110 a 145 cm ogni 5 cm fissa da 100 a 135 cm ogni 5 cm regolabile da 61 a 132 cm regolabile da 105 a 130 cm

n.d. n.d. n.d. 61 cm 105 cm

bimateria con gomma bimateria con gomma bimateria con gomma-sughero bimateria con gomma-sughero bimateria con gomma-sughero

156 g 152 g 169 g 178 g 183 g

n.d. n.d. n.d.

Foam grip Foam + Foam touring grip D. dens. gummi + Foam tour. grip

164 g 186 g 209 g

da 95 a 145 cm

DYNAFIT

Dynafit Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - Bolzano - tel. 0471.242900 - www.dynafit.it - info@salewa.it

Dy.N.A. EVO Ski Touring Pro Ski Touring Expert Se7en Summits Broad Peak

100 € 65 € 80 € 125 € 145 €

Carbonio Titanal Carbonio / Titanal Carbonio / Titanal Carbonio

FIZAN

Fizan srl via Borgo Tocchi, 18 - Rosà (Vi) - tel. 0424.85409 - www.fizan.it - info@fizan.it

Superlite ALP Superlite ALP Performance Race Lite Trainer ALP

59 € 59 € 69 € 69 € 89 €

Carbonio Carbonio Carbonio Alluminio 7001 Carbonio

GABEL

Gabel Gabel srl - Via Cassola, 50 – 36027 Rosà (Vicenza) - tel. 0424.561144 - www.gabel.it - gabel@gabel.it

Pierramenta Carbon Mezzalama Sellaronda

109,90 € 69,90 € 49,90 €

Carbonio 85% Aluminio F60 Aluminio F60

150 cm da 110 a 150 cm da 110 a 150 cm

LA SPORTIVA

La Sportiva Via Ischia, 2 - Ziano di Fiemme (Tn) - tel. 0462.571800 - www.lasportiva.com - lasportiva@lasportiva.com

RSR World Cup RSR Carbon Pro

249 € 119 €

Carbonio Carbonio

160 cm da 130 a 160 cm

160 cm da 130 a 160 cm

sughero gomma

140 g 158 g

105 cm 70 cm 98 cm 71 cm 100 cm 94 cm 95 cm 90 cm 110 cm da 110 a 140 cm da 110 a 140 cm da 120 a 150 cm da 120 a 150 cm

2 Component Thermo foam 2 Component Thermo foam 2 Component Thermo foam 2 Component Thermo foam 2 Component Thermo foam 2 Component Thermo foam 2 Component Thermo foam 2 Component Soft 2 Component Soft 2 Component Thermo foam 2 Component Soft 2 Component Cork 2 Component Cork

272 g 288 g 256 g 316 g 286 g 266 g 250 g 304 g 202 g 260 g 260 g 190 g 240 g

82 cm 56 cm

Foam Grip Foam Grip

230 g 260 g

LEKI

Leki - Leki Lenhart GmbH Karl Arnold Str. 30 - Kirchheim - Germania - tel. +49-702194000 - www.leki.de - service@leki.de

Venom Vario Aergon Tour Carbon III Aergonlite II Carbon Aergon III Aergon II Aergonlite II Edge 2 Ultralite Haute Route Tour Vario Vertical Extr.Carbon Vertical Extr. Alu Cima Carbon Cima Titanium

149,95 € 139,95 € 119,95 € 119,95 € 99,95 € 99,95 € 79,95 € 79,95 € 69,95 € 99,95 € 69,95 € 159,95 € 79,95 €

Alluminio / Kevlar HM Carbonio Alluminio / Carbonio Alluminio Alluminio Alluminio Alluminio Alluminio Alluminio Kevlar Alluminio Carbonio Alluminio

150 cm 150 cm 145 cm 150 cm 150 cm 145 cm 145 cm 150 cm 150 cm da 110 a 140 cm da 110 a 140 cm da 120 a 150 cm da 120 a 150 cm

SALEWA

Salewa Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - Bolzano - tel. 0471.242900 - www.salewa.it - info@salewa.it

Mountain Explorer Approach

74,95 € 99,95 €

Alluminio 7075 T6 Alluminio 7075 T6

140 cm 140 cm

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_211


#listino 2014

BASTONI

* peso compresa rotella scialpinismo

NOME BASTONE

PREZZO

MATERIALE

LUNGHEZZA (FISSA\REGOLABILE)

LUNGH. RIPIEGATO

MATERIALE IMPUGNATURA

PESO*

Race handle Race handle + SG handle Foam handle + SG handle Foam handle + SG handle

160 g 190 g 230 g 220 g

SKI-TRAB

Ski Trab srl Via Battaglione Tirano 6 - Bormio (So) - tel. 0342.901650 - www.skitrab.com - info@skitrab.com

Piuma vertical Piuma gara Magico 16/14 carbon Maestro

PALE arva

NOME PALA

133,60 € Carbonio 59,80 € Ergal 16 x 0,8 89,90 € Ergal 16 x 0,8 Carb. 14 x 0,8 54,90 € Ergal oval 16 x 0,8

PREZZO

PESO

fissa da 120 cm a 150 cm ogni 5 cm fissa da 110 cm a 145 cm ogni 5 cm regolabile da 105 cm a 140 cm fissa da 110 cm a 145 cm ogni 5 cm

MATERIALE MANICO

n.d. n.d. 100 cm n.d.

MATERIALE PALA

L. ESTESA

L. RIPIEGATA

LARGHEZZA

ARVA - Importatore: Panorama Diffusion sas Via Brennero, 17A - Varna (Bz) - tel. 0472.201114 - www.panoramadiffusion.it - www.nic-impex.com - info@panoramadiffusion.it

Pala ULTRA

59,90 €

310 g

Carbon Fiber

alluminio

50 cm

30 cm

atk RACE

20 cm

* Prezzi consigliati al pubblico

Atk Race Via della Fisica, 36 - Fiorano Modenese (Mo) - tel. 0536.071831 - www.atkrace.com - info@atkrace.com

Carbon Shovel

129 €

245 g

alluminio

carbonio

50 cm

33,5 cm

21 cm

57 cm 73 cm 79 cm 101 cm 81,1 cm

40,5 cm 40,5 cm 42 cm 53 cm 46 cm

23,0 x 25,5 cm 23,0 x 25,5 cm 25,0 x 28 cm 28,0 x 33,5 cm 25,0 x 28 cm

lega alluminio lega alluminio lega alluminio lega alluminio lega alluminio

64.5 cm 67.5 cm 83 cm 87 cm 65 cm

44,5 cm 47,5 cm 65 cm 69 cm 40,5 cm

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

alluminio polipropilene ABS alluminio alluminio

65 cm 49 cm 58 cm 66 cm 38 cm

49 cm 35 cm 45 cm 43 cm 43 cm

24x28 cm 20x20 cm 20x20 cm 22x25 cm 22x25 cm

59 cm 59 cm

59 cm 59 / 79 cm

21.5x 26 cm 21.5x 26 cm

backcountry

Backcountry Access - Importatore: Ski Trab srl Via Battaglione Tirano 6 - Bormio (So) - tel. 0342.901650 - www.skitrab.com - www.backcountryaccess.com/it/ - info@skitrab.com

B-1 B-1 ext B-2 ext B-52 ext D-2 ext

45 € 49,95 € 55 € 65 € 79,95 €

525 gr 595 gr 723 gr 963 gr 936 gr

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

black diamond

Blackdiamond - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

Deploy 3 Deploy 7 Transfer 3 Transfer 7 Lynx

59,90 € 69,90 € 49,90 € 59,90 € 32,50 €

565 g 700 g 650 g 770 g 635 g

lega alluminio lega alluminio lega alluminio lega alluminio lega alluminio

camp

CAMP - C.A.M.P. spa Via Roma, 23 - 23834 Premana (Lc) -tel. 0341.890117 - www.camp.it - contact@camp.it

Rocket Crest Crest Touring Alu Tele Alu Fix

51,80 € 39,80 € 44 € 42 € 36 €

660 g 253 g 400 g 605 g 558 g

alluminio alluminio alluminio alluminio alluminio

mammut

Mammut - Importatore: Socrep srl Via Arnaria, 13 - Ortisei (Bz) - tel. 0471.797022 - www.socrep.it - www.mammut.ch - info@socrep.it

Alugator s. light Alugator light

50 € 55 €

600 g 650 g

alluminio alluminio

ortovox

alluminio alluminio

* Prezzi indicativi con quotazioni prima dell'adeguamento iva 22%

Ortovox - Importatore: Outback'97 srl Via Baioni, 24 - Bergamo - tel. 035.361103 - www.outback.it - www.ortovox.com - ortovox@outback.it

Kodiak PRO ALU 3 Beast Beast Saw Badger Orange 2 Economic 2

_212

Ski-alper_buyer’s guide 2014

79,95 € 69,95 € 49,95 € 74,95 € 39,95 € 37,95 € 29,95 €

790 g 790 g 710 g 770 g 625 g 600 g 510 g

AL 6061 AL 6061 AL 6061 AL 6061 AL 6061 AL 6061 AL 6061

T6 tempr. T6 tempr. T6 tempr. T6 tempr. T6 tempr. T6 tempr. T6 tempr.

AL 6061 T6 tempr., superf. anodizzata AL 5052 incr., superf. anodizzata AL 5052 incr., superf. powder coated AL 5052 incr., superf. powder coated AL 5052 incr., superf. powder coated policarbonato policarbonato

88 cm 84 cm 86 cm 86 cm 70 cm 85 cm 63 cm

49 cm 44 cm 45 cm 43 cm 45 cm 43 cm 46 cm

30 x 23 x 6 cm 29 x 22 x 5 cm 28 x 21 x 4 cm 28 x 21 x 4 cm 28 x 21 x 4 cm 29 x 21 x 6 cm 29 x 21 x 6 cm


#listino 2014

PALE

NOME PALA

PREZZO

PESO

MATERIALE MANICO

MATERIALE PALA

L. ESTESA

L. RIPIEGATA

LARGHEZZA

pieps

Pieps - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

Tour Racer

45 € 60 €

520 g 540 g

lega alluminio lega alluminio

lega alluminio lega alluminio

n.d. n.d.

45 cm 49 cm

22 cm 21 cm

salewa

Salewa Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - 39100 Bolzano - tel. 0471.242900 - www.salewa.it - info@salewa.it

RAZOR SCRATCH D-2 ext

69,95 € 54,95 € 79,95 €

720 g 560 g 936 gr

Progrip Alu, D-Griff Progrip Alu, T-Griff n.d.

Alu 6061 T6 Alu 5052 n.d.

max 90 cm 47 x 23 cm max 79 cm 39 x 20 cm 81,1 cm 46 cm

32 x 23 cm 27 x 20 cm 25,0 x 28 cm

PELLI NOME PELLI

PREZZO

PREZZO AL METRO

PESO AL METRO

COMPOSIZIONE

LARGHEZZA

atomic

Atomic - AMER Sports Italia spa Via Priula, 78 - Nervesa della Battaglia (Tv) - tel 0422.5291 - www.atomic.com - www.amersports.com

Multi Fit MIX 163 cm Multi Fit MIX 173 cm Multi Fit MIX 183 cm Multi Fit MIX 193 cm Ultimate Race 163 cm

170 € 170 € 170 € 170 € 100 €

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

70% mohair - 30% sintetico 70% mohair - 30% sintetico 70% mohair - 30% sintetico 70% mohair - 30% sintetico 100% mohair

black diamond

130 mm 135 mm 138 mm 138 mm 62 mm *gancio coda

Blackdiamond - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

Ascension Nylon STD Ascension Nylon STS* Ascension Nylon Split STS Ascension Nylon Roll Glidelite Mohair Mix STS Glidelite Mohair Mix STD Glidelite Mohair Mix kicker Glidelite Mohair Mix Roll Glidelite Mohair Pure STS Glidelite Mohair Pure STD Glidelite Mohair Pure Roll

da 109 a 129 € da 99.90 a 149 € € 189 n.d. da 129 a 169 € da 119 a 149 € da 69,90 a 79,90 € n.d. da 149 a 179 € da 139 a 169 € n.d.

n.d. 699 (110mm) g n.d. 751 (110mm) g n.d. 708 g da 9,40 a 21 € n.d. n.d. 696 (110mm) g n.d. 644 (110mm) g n.d. 205 (65mm) g da 18 a 27 € n.d. n.d. 696 (110mm) g n.d. 644 (110mm) g da 24 a 32,50 €

nylon nylon nylon nylon 65% mohair 35% nylon 65% mohair 35% nylon 65% mohair 35% nylon 65% mohair 35% nylon 100% mohair 100% mohair 100% mohair

da 95 a 125 mm da 65 a 140 mm 160 mm da 50 a 140 mm da 80 a 140 mm da 80 a 125 mm da 50 a 95 mm da 80 a 125 mm da 80 a 125 mm da 80 a 125 mm da 80 a 125 mm

100% Mohair 100% Mohair 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon

60 mm 62 mm 100 mm 110 mm 95 / 64 / 80 mm 95 / 66 / 80 mm 95 / 68 / 85 mm 100 / 70 / 90 mm 100 / 72 / 90 mm 100 / 76 / 95 mm 110 / 76 / 95 mm

camp

CAMP - C.A.M.P. spa Via Roma, 23 - Premana (Lc) -tel. 0341.890117 - www.camp.it - contact@camp.it

Competition Competition Mix Mix Mix Carving Mix Carving Mix Carving Mix Carving Mix Carving Mix Carving Mix Carving

120 € 120 € 138 € 142 € 134 € 134 € 134 € 142 € 142 € 142 € 142 €

40 € 40 € 40,50 € 41 € n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

90 g 93 g 160 g 176 g n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

colLtex

Colltex - Importatore: Panorama Diffusion sas Via Brennero, 17A - Varna (Bz) - tel. 0472.201114 - www.panoramadiffusion.it - www.colltex.ch - info@panoramadiffusion.it

Race PDG Race PDG Race PDG Race PDG

97 € 105 € 107 € 109 €

n.d. n.d. n.d. n.d.

n.d. n.d. n.d. n.d.

n.d. n.d. n.d. n.d.

60 mm 62 mm 65 mm 68 mm

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_213


#listino 2014

PELLI

NOME PELLI

Race PDG Mix Mix Mix Mix Extrem Extrem CT 40

PREZZO

PREZZO AL METRO

110 € 139 € 148 € 155 € 159 € 147 € 157 € 155 €

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

PESo/M

COMPOSIZIONE

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

n.d. 65% Mohair 35% nylon 65% Mohair 35% nylon 65% Mohair 35% nylon 65% Mohair 35% nylon 100% Mohair 100% Mohair 100% Mohair

LARGHEZZA

70 mm 100 mm 110 mm 120 mm 130 mm 100 mm 110 mm 110 mm

ferrino

Ferrino Corso Lombardia, 73 - San Mauro (To) - 011.2230711 - www.ferrino.it - info@ferrino.it

Race Mezzalama Rando Mix

da 102 a 140,20 € da 134 a 164,80 €

n.d. n.d.

n.d. n.d.

100% mohair 65% mohair 35% nylon

59 / 62 / 70/- 90 mm 100 / 110 / 120 / 130 mm

k2

K2 - Importatore: The Group Distribution srl Via Vignolese, 290 - Marano Sul Panaro (Mo) - tel. 059.7440244 - www.k2skis.com - info@thegroupdistribution.it

Trim to Fit 125 mm Trim to Fit 150 mm

149,95 € 159,95 €

n.d. n.d.

n.d. n.d.

70% mohair 30% nylon 70% mohair 30% nylon

125 mm 150 mm

montana

Montana - Importatore: Socrep srl Via Arnaria, 13 - Ortisei (Bz) - tel. 0471.797022 - www.socrep.it - www.montana-international.com - info@socrep.it

Alaska Himalaya Karakorum Sierra Spectrum 95

149,50 € 149,50 € 149,50 € 149,50 € 149,50 €

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Montamix Montamix Montamix Montamix Montamix

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Völkl

Völkl - Importatore: Calzaturificio Dalbello srl Via Frattalunga, 12 - Casella d'Asolo (Tv) - tel. 0423.55641 - www.dalbello.it - info@dalbello.it

Inuk Skin Nunataq Skin Amaruq Skin Mauja Skin Qaniq Skin Nukka Skin Mantra Skin Marker Freeride Universal

139 € 139 € € 139 € € 139 € € 129 € € 129 € € 149 € € 149 €

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

70% mohair 30% nylon mohair / nylon 65/35 mohair / nylon 65/35 mohair / nylon 70/30 mohair / nylon 70/30 mohair / nylon 70/30 mohair / nylon 70/30 mohair / nylon 70/30

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

100% Mohair 100% Mohair 100% Mohair 100% Mohair 100% Mohair 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 100% Mohair 100% Mohair 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 70% Mohair - 30% Nylon 100% Nylon 100% Nylon

59 mm-62mm 59 mm-62mm 120 mm 59 mm-62mm da 59 mm a 65mm da 100 mm a 140mm da 100 mm a 140mm da 100 mm a 120mm da 100 mm a 120mm da 100 mm a 140mm da 100 mm a 120mm da 100 mm a 140mm da 100 mm a 120mm da 100 mm a 120mm da 100 mm a 120mm da 100 mm a 140mm da 100 mm a 140mm

POMOCA

OBERALP VIA WALTRAUD GEBERT DEEG, 4 - BOLZANO - TEL. 0471.242900 - WWW.POMOCA.COM - INFO@POMOCA.COM

RACE PRO Top Fix Race (160 cm) RACE PRO senza accessori (160 cm) RACE Back Fix (180-190 cm) RACE Top Fix Race (160 cm) RACE senza accessori (160 cm) CLIMB PRO GLIDE ready2climb (da XS a XL) CLIMB PRO GLIDE Back Fix (180-190 cm) CLIMB PRO GLIDE Top Fix (180-190 cm) CLIMB PRO GLIDE Tradition (180-190 cm) CLIMB PRO ready2climb (da XS a XL) CLIMB PRO Back Fix (180-190 cm) CLIMB ready2climb (da XS a XL) CLIMB Back Fix (180-190 cm) CLIMB Top Fix (180-190 cm) CLIMB Tradition (180-190 cm) FREE ready2climb (da XS a XL) FREE Back Fix (180-190 cm)

_214

Ski-alper_buyer’s guide 2014

125-129 € 87-89 € 189-198 € 117-119 € da 79 a 85 € da 170 a 234 € da 172 a 234 € da 180 a 209 € da 160 a 189 € da 166 a 236 € da 168 a 196 € da 157 a 215 € da 159 a 183 € da 166 a 190 € da 145 a 171 € da 146 a 202 € da 146 a 200 €

22,71-23,80 22,71-23,80 40,71 € 20,9-21,80 € da 20,9 a 22,80 € da 35,28 a 48,61 € da 35,28 a 48,61 € da 35,28 a 42 € da 35,28 a 42 € da 34,04 a 47 € da 34,04 a 40,47 € da 30,85 a 42,52 € da 30,85 a 36,66 € da 30,85 a 36,66 € da 30,85 a 36,66 € da 26,9 a 36,85 € da 26,9 a 36,85 €


#listino 2014

RAMPONI NOME RAMPONE

PREZZO

ATTACCO

PESO

MISURE

MATERIALE

N. PUNTE

ANTIz.

black diamond

Blackdiamond - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

Neve Contact Serac Sabretooth Cyborg Stinger

99.90 € 109.90 € 129.00 € 139.90 € 199.00 € 179.00 €

auto./fettuc. semiauto./fettuc. auto./semiauto./fettuc. auto./semiauto. auto./semiauto. auto.

da 593 a 576 g da 850 a 808 g da 938 a 890 g 925 g 1080 g 960 g

36-46 36-46 36-46 36-46 36-46 misura unica

lega alluminio acciaio Inox acciaio Inox acciaio Inox acciaio Inox acciaio Inox

camp

si 10 10 si 12 si 12 si bi/monopunta si monopunta si *Sandvik Nanoflex

CAMP - C.A.M.P. spa Via Roma, 23 - Premana (Lc) -tel. 0341.890117 - www.camp.it - contact@camp.it

Tour Nanotech XLC 390 Race 290 Tour 350

146 € 110 € 142 € 122 €

auto. auto. auto. agg. post. per att. auto.

630 g 402 g 296 g 446 g

36-44 36-47 36-44 36-44

acciaio* 7075 alluminio 7075 alluminio 7075 alluminio

PETZL

si no no si

*Cromo molibdeno High Performance

Petzl - Importatore: Dinamiche Verticali srl Corso Lombardia, 75 - San Mauro Torinese (To) - tel. 011.2732500 - info@petzl.i - www.petzl.com/it

10 12 10 10

Irvis Vasak

118 € 135 €

fettucc. / semi. fettuccia / semi. / auto.

410 g 470 g

27-46 36-50

acciaio sel. cromo* acciaio sel. cromo*

10 12

si si

edelrid

Edelrid - Importatore: Panorama Diffusion sas Via Brennero, 17A - Varna (Bz) - tel. 0472.201114 - www.panoramadiffusion.it - www.edelrid.de - info@panoramadiffusion.it

Beast Shark

190,00 € 150,00 €

auto. mod.in semi. e fettuc. fettuc. mod. in semi. e auto.

970 g 880 g

34-48 34-48

acciaio 3D acciaio 3D

salewa

12 12

*Piastra Antizoccolo

Salewa Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - 39100 Bolzano - tel. 0471.242900 - www.salewa.it - info@salewa.it

Alpinist Walk Alpinist Combi Alpinist Step-In Alpinist Alu Walk Alpinist Alu Combi Alpinist Alu Step-In

si si

99,95 € 99,95 € 99,95 € 119,95 € 119,95 € 119,95 €

fettuccia semiauto. auto. fettuccia semiauto. auto.

885 g 935 g 910 g 680 g 720 g 690 g

35-48 35-48 35-48 35-48 35-48 35-48

acciaio acciaio acciaio alluminio alluminio alluminio

12 12 12 12 12 12

10 10 10 10 8 8 8 8 10 10 10 10 4 6 12 12 12

si si si si si no no si si si si si no no si si si

* * * * * *

stubai

Stubai Dr. Kofler Str. 1 - Fulpmes - Austria - tel. 0043.5225696065 - www.stubai-bergsport.com

Light Classic Light Universal Light Combi Light Prof. Twin Peaks Clas. Twin Peaks Univ. Twin Peaks Univ. TP Light Uni Trekking Classic Trekking Univ. Trekking Combi Trekking Prof. Antislip 4 Antislip 6 Tirol Universal Tirol Combi Tirol Professional

109,95 € 109,95 € 109,95 € 109,95 € 79,95 € 79,90 € 99,95 € 109,95 € 94,95 € 94,95 € 94,95 € 94,95 € 28,50 € 42,50 € 104,90 € 104,90 € 104,90 €

fettuccia cradle semiauto. auto. fettuccia cradle cradle cradle fettuccia cradle semiauto. auto. fettuccia fettuccia cradle semiauto. auto.

590 g 630 g 680 g 680 g 705 g 710 g 745 g 600 g 840 g 870 g 930 g 930 g 280 g 410 g 1005 g 1065 g 1065 g

38-45 38-45 38-45 38-45 38-45 38-45 38-45 38-45 38-45 38-45 38-45 38-45 taglia unica taglia unica 42-50 42-50 42-50

alluminio alluminio alluminio alluminio acciaio acciaio acciaio alluminio acciaio acciaio acciaio acciaio acciaio acciaio acciaio acciaio acciaio

buyer’s guide 2014_Ski-alper

_215


#listino 2014

SCARPONI NOME SCARPONE

AT = Alpine Touring LT=Low Tech BK=Backcountry SA=Sci Alpino FR=Freeride TM=Telemark SL=Superleggeri SI=Step-in IT= Iso-Touring IA=Iso-Alpine

PREZZO

MISURE

PESO

MOB. GAMBETTO

N. LEVE

SUOLA

COMP. ATTACCO

Touring Grip Pads Touring Grip Pads Touring Grip Pads Touring Grip Pads Skywalk Rubber Skywalk Rubber Skywalk Rubber Skywalk Rubber Skywalk Rubber

tutti tutti tutti tutti SI SI SI SI SI

atomic

Atomic - AMER Sports Italia spa Via Priula, 78 - Nervesa della Battaglia (Tv) - tel 0422.5291 - www.atomic.com - www.amersports.com

Waymaker Tour 110 Waymaker Tour 100 Waymaker Tour 100 W Waymaker Tour 90 Tracker 130 Tracker 110 Tracker 90 Tracker 90 W Tracker 70 W

599 € 499 € 529,99 € 399,99 € 459,99 € 379,99 € 299,99 € 349,99 € 299,99 €

24.5 / 29.5 25.5 / 29.5 22.5 / 24.5 25.5 / 29.5 24.5 / 29.5 25.5 / 29.5 25.5 / 29.5 22.5 / 27.5 22.5 / 27.5

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

si si si si si si si si si

3 3 3 3 4 4 4 4 4

black diamond

Blackdiamond - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

Factor MX 130 Shiva MX 110 Quadrant Prime Swift Push Stiletto

499 € 499 € 479 € 429 € 429 € 479 € 479 €

24,5 / 30,5 23,5 / 26,5 24,5 / 30,5 24,5 / 30,5 23,5 / 26,5 24,5 / 30,5 23,5 / 26,5

400 (27,5) g 370 (25,5) g 343 (27,5) g 328 (27,5) g 304 (25,5) g 390 (27,5) g 340 (25,5) g

130 flex, 40° 110 flex, 40° 120 flex, 40° 110 flex, 40° 100 flex, 40° 110 flex 100 flex

4 4 4 3 3 4 4

suola interc. Alpine-AT suola interc. Alpine-AT full rubber, AT sole full rubber, AT sole full rubber, AT sole full rubber full rubber

SA, SI, LT SA, SI, LT SI, LT SI, LT SI, LT TM TM

55° 50°

3 3

Vibram Vibram

SI e LT SI e LT

n.d. n.d.

3 3

Vibram Vibram

n.d. n.d.

62° 62° 60° 60° 60° 60° 60° 60° 60° 60° 60° 60° 60° 60° 60°

2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3

EVO Race EVO Race Claw Claw Claw Claw Claw Claw Dynafit Pro Dynafit Pro Dynafit Pro Dynafit Pro Dynafit Pro Dynafit Pro Dynafit Pro

LT LT LT LT LT LT LT LT LT LT LT LT LT LT LT

crispi

Crispi Via Nome di Maria, 14 - Maser (Tv) - tel. 0423.524211 - www.crispi.it - crispi@crispi.it

Skr!!m Synthesi

500 € 360 €

25,5 / 30,0 25,5 / 30,0

1580 g 1550 g

dalbello

Dalbello - Calzaturificio Dalbello srl Via Frattalunga, 12 - Casella d'Asolo (Tv) - tel. 0423.55641 - www.dalbello.it - info@dalbello.it

Sherpa 5/5 I.D. Sherpa 2/8 I.D.

449 € 399 €

23.0 / 28.5 23.0 / 28.5

1780 g n.d.

dynafit

Dynafit Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - 39100 Bolzano - 0471.242900 - www.dynafit.it - info@salewa.it

Dy.N.A. EVO Dy.N.A. PDG TLT 6 Performance CL TLT 6 Performance CR TLT 6 Mountain CL TLT 6 Mountain CR TLT 6 Mount.Women‘s CL TLT 6 Mount. Women‘s CR ONE PX - TF ONE Women‘s PX - TF ONE U - MF ONE Women‘s U - MF Vulcan TF Mercury TF Mercury Women‘s TF

1200 € 650 € 700 € 700 € 500 € 500 € 500 € 500 € 480 € 480 € 420 € 420 € 750 € 550 € 550 €

23.5 / 29 23.5 / 29 22.5 / 30.5 22.5 / 30.5 25 / 30.5 + 1/2 tg 25 / 30.5 22.5 / 27.5 22.5 / 27.5 25 / 31.5 22.5 / 27.5 25 / 31.5 22.5 / 27.5 25 / 31.5 25 / 31.5 22.5 / 27.5

695 g 795 g 1050 g 1050 g 1065 g 1225 g 970 g 1105 g 1490 g 1300 g 1650 g 1450 g 1590 g 1600 g 1460 g

gignoux

*Solo le misure intere ** Solo le mezze misure

Pierre Gignoux - Importatore: Crazy Idea Via L.go Adda V Alpini, 118 - Tirano (So) - tel. 0342.706371 - www.crazyidea.it - www.pierregignoux.fr

Morpho 400 Morpho 400 Ultimate XP444 XP444 Ultimate XP Mountain

1400 € 1400 € 1300 € 1300 € 1330 €

Dal 23 al 29* Dal 23 al 29* Dal 23,5 al 29,5** Dal 23,5 al 29,5** Dal 23,5 al 29,5**

500 (26) g 500 (26) g 600 (26) g 600 (26) g 720 (26) g

12°-14°-16°-18° 12°-14°-16°-18° 13°-15°-17°-19° 13°-15°-17°-19° 13°-15°-17°-19°

2 2 2 2 2

k2

Pinnacle 130 Pinnacle 110

_216

LT LT e Ultimate 2 LT LT e Ultimate 2 LT

*Solo le mezze misure **power strap

K2 - Importatore: The Group Distribution srl Via Vignolese, 290 - Marano Sul Panaro (Mo) - tel. 059.7440244 - www.k2skis.com - info@thegroupdistribution.it

PU 80 shA PU 80 shA PU 80 shA PU 80 shA Vibram

Ski-alper_buyer’s guide 2014

574,95 € 474,95 €

Dal 25,5 al 30,5* Dal 25,5 al 30,5*

2200 g 2000 g

14° gradi 14° gradi

4 3+p.s.**

Vibram Vibram

LT e SI LT e SI


#listino 2014

SCARPONI NOME SCARPONE

PREZZO

MISURE

PESO

MOB. GAMBETTO

N. LEVE

SUOLA

COMP. ATTACCO

la sportiva

La Sportiva Via Ischia, 2 - Ziano di Fiemme (Tn) - tel. 0462.571800 - www.lasportiva.com - lasportiva@lasportiva.com

Stratos Cube Spitfire Sideral Spectre Sparkle Starlet

1699 € 599 € 499 € 479 € 479 € 499 €

23,5 / 29 24 / 31,5 24 / 31,5 24 / 31,5 23 / 31,5 24 / 26,5

465 (27) g 1050 (27) g 1150 (27) g 1390 (27) g 1190 (24) g 1050 (26) g

76° 68° 68° 60° 60° 68°

1 2 2 4 4 2

Vibram Ice Trek La Sportiva LazerGrip by Davos La Sportiva LazerGrip by Davos Vibram Vibram La Sportiva LazerGrip by Davos

LT LT LT LT e SI LT e SI LT

salomon

Salomon - AMER Sports Italia spa Via Priula, 78 - Nervesa della Battaglia (Tv) - Tel 0422.5291 - www.salomon.com

Quest Max BC 120

520 €

24.5 / 29.5

1800 g

120°

3

sostituibile

tutti

scarpa

Calzaturificio S.C.A.R.P.A. SPA V.le Enrico Fermi, 1 - 31011 Asolo (Tv) - Tel. 0423.5284 - it.scarpa.net - info@scarpa.net

Freedom SL Freedom SL WMN Freedom Freedom WMN Maestrale RS Gea RS Maestrale Gea Pegasus Skadi Rush Blink Thrill Euphoria Alien Alien 1.0 TX Comp TX Pro TX Pro WMN TX T-Race T1 T1 WMN T2 Eco T2 Eco WMN T4/T4 WMN TJ

569 € 569 € 429 € 429 € 535-569 € 535 € 475-519 € 475 € 429 € 429 € 439 € 439 € 365 € 365 € 649 € 1299 € 525 € 539 € 539 € 499 € 525 € 499 € 499 € 449 € 449 € 249 € 205 €

23,5-31 23,5 / 28 23,5 / 31 23,5 / 27 23,5 / 33 22,5 / 27 22,5 / 33 22,5 / 27 23,5 / 33 22,5 / 27 25,5 / 31 22,5 / 28 25,5 / 31 22,5 / 28 24 / 30 24 / 30 24,5 / 30 24,5 / 30 22,5 / 27 24,5 / 30 22,5 / 31 23,5 / 31 22,5 / 27 24,5 / 32 21,5 / 26 21,5 / 32 22 / 26

scott

1800 g 1600 g 2000 g 1825 g 1570 g 1410 g 1530 g 1370 g 1800 g 1640 g 1415 g 1280 g 1700 g 1550 g 850 g 700 g 1710 g 1750 g 1580 g 1640 g 1940 g 1940 g 1780 g 1720 g 1510 g 1360 g 1200 g

27° 27° 27° 27° 37° 37° 39° 39° 39° 39° 39° 39° 39° 39° 60° 58° 22° 22° 22° 27° 22° 22° 22° 30° 30° n.d. n.d.

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 3 3 3 3 2 2 4 4 4 3 4 4 4 3 3 3 3

Scarpa Mount. Plus Sole - Vibram Scarpa Mount. Plus Sole - Vibram Scarpa Mount. Piste Sole - Vibram Scarpa Mount.Piste Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa Cayman Sole - Vibram Scarpa UFO Sole - Vibram Scarpa UFO Sole - Vibram Scarpa EVO Sole - Vibram Scarpa EVO Sole - Vibram Scarpa EVO Sole - Vibram Scarpa EVO Sole - Vibram Scarpa ESCAPE Sole - Vibram Scarpa ESCAPE Sole - Vibram Scarpa ESCAPE Sole - Vibram Scarpa PRINT Sole - Vibram Scarpa PRINT Sole - Vibram Scarpa PRINT Sole - Vibram Scarpa PRINT Sole - Vibram

SI / LT SI / LT SI SI SI / LT SI / LT SI / LT SI / LT SI / LT SI / LT SI / LT SI / LT SI / LT SI / LT LT LT NTN NTN / LT NTN / LT NTN / LT 75 mm 75 mm 75 mm 75 mm 75 mm 75 mm 75 mm

*intercambiabili: IA o IT in Vibram con inserti Tech ** donna 23 / 26, uomo 26-30.5 ***donna 1090g (24.5)

Scott - Scott Italia srl Via Provinciale, 110 - Albino (Bg) - tel. 035.756000 F - infosport@scott-sports.it - www.scott-sports.com

Delirium FR 130+ Asylum FR 120 Cosmos Celeste Orbit Nova Radium Luster Phantom Summit Voodoo Minerva Excursion G-Rex

569 (TN) 25 / 30,5 2350 (27,5) g 38° 4 intercambiabili* SA - SI -LT 519 € 569,00 (TN) 23 / 27,5 1865 (24,5) g 38° 4 intercambiabili * SA - SI -LT 519 € 499 € 25 / 31.5 1450 (27.5) g 60° 4 doppia densità Vibram SI -LT 499 € 23 / 27,5 1250 (24.5) g 60° 4 doppia densità Vibram SI -LT 449 € 25 / 31,5 1345 (27.5) g 60° 3 doppia densità Vibram SI -LT 449 € 23 / 27.5 1140 (24.5) g 60° 3 doppia densità Vibram SI -LT 499 € 25 / 30.5 1765 (27.5) g 45° 4 Rapid SI -LT 499 € 23 / 27.5 1490 (24.5) g 45° 4 Rapid SI -LT 450 € 25 / 30.5 1690 (27.5) g 45° 4 Rapid SI -LT 400 € 23 / 27,5 1425 ( 24.5) g 45° 3 Rapid SI -LT 499 € 25 / 30.5 1820 (27.5) g 46° 3 Rapid 75 mm o NTN 499 € 22 / 27.5 1510 (24.5) g 46° 3 Rapid 75 mm o NTN 299 € 23/30.5** 1400 (27.5) g*** / 2 Rapid 75 mm 209 € 19 / 25.5 1090 (23.5) g / 2 Rapid 75 mm

tecnica

* Power Lock

Tecnica Via Fante d'Italia, 56 - Giavera del Montello (Tv) - tel. 0422.8841 - www.blizzard-ski.com - info@tecnicagroup.com

Cochise Light PRO DYN Cochise 130 PRO 98MM Cochise 120

515 € 515 € 460 €

220 / 310 220 / 310 220 / 310

1600 g n.d. n.d.

Mobility Cuff Mobility Cuff Mobility Cuff

3 3 + P.l.* 3 + P.l.*

Touring Rubber Alpine with Rubber Alpine with Rubber

buyer’s guide 2014_Ski-alper

LT SI SI

_217


#listino 2014

SCI NOME SCI

PREZZO

LUNGHEZZE

PESO

SCIANCRATURA

RAGGIO

ATOMIC

Atomic - AMER Sports Italia spa Via Priula, 78 - Nervesa della Battaglia (Tv) - tel 0422.5291 - www.atomic.com - www.amersports.com Atlas Charter Drifter Aspect Free Dream Descender Ultimate

649,99 € 549,99 € 499,99 € 459,99 € 369,99 € 299,99 € 599,99 €

182 / 192 cm 166 / 176 / 186 cm 164 / 173 / 182 cm 158 / 164 / 170 / 176 / 182 cm 157 / 164 / 171 / 178 cm 156 / 163 / 170 / 177 cm 163 cm

2050 / 2250 g 1570 / 1710 / 1850 g 1550 / 1680 / 1810 g 1160 / 1240 / 1320 / 1400 / 1480 g 1295 / 1350 / 1410 / 1465 g 1205 / 1260 / 1360 / 1420 g 700 g

140 / 115 / 122 mm (182) 129,5 / 100 / 121,5 mm (176) 130 / 95 / 119 mm (173) 121 / 85 / 110,5 mm (176) 116,5 / 82 / 106,2 mm (171) 113 / 76 / 98 mm (170) 97 / 65 / 80 mm

22 m 20 m 18.9 m 18 m 19.5 m 19 m 23 m

ULTIMATE

ATLAS

BLACK DIAMOND

Blackdiamond - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu Megawatt Amperage Zealot Verdict Carbon Megawatt Convert Revert Aspect Current Stigma

749 € 649 € 729 € 679 € 679 € 629 € 579 € 529 € 529 € 499 €

178 / 188 cm 165 / 175 / 185 / 195 cm 182 / 192 cm 164 / 172 / 180 / 188 cm 178 / 188 cm 164 / 172 / 180 / 188 cm 164 / 172 / 180 / 188 cm 166 / 176 / 186 cm 157 / 166 / 175 / 184 cm 168 / 176 cm

da 4100 a 4800 g da 3900 a 4500 g da 4600 a 4900 g da 3900 a 4500 g da 3200 a 3600 g da 2009 a 3500 g da 2700 a 3300 g da 2700 a 3100 g da 2400 a 3000 g da 2600 a 2800 g

151 / 125 / 131 mm (188) 142 / 115 / 124 mm (185) 135 / 110 / 123 mm (182) 132 / 100 / 119 mm (180) 147 / 120 / 127 mm (188) 132 / 105 / 116 mm (172) 121 / 95 / 109 mm (172) 125 / 90 / 112 mm (166) 116 / 86 / 105 mm (166) 114 / 80 / 104 mm (168)

35 m (188) 22 m (185) 27 m (182) 21 m (180) 28 m (188) 22 m (172) 21 m (172) 18 m (166) 19.5 m (166) 18 m (168)

AMPERAGE

STIGMA

BLACK CROWS

Black Crows 125 Chemin des Tissourds - Chamonix - France - tel. 0033.450902193 - www.blackcrows-skis.com - info@blackcrows-skis.com camox freebird orb freebird ova freebird

669 € 186 / 177 / 167 cm 599 € 186,2 / 179 / 168,2 cm 599 € 184,4 / 178,4 / 170,2 / 162,1cm

3050 g (167) / 3350 g (177) 128 / 97 / 119 mm (177) 20 m (177) / 3650 g (186) 2900 g (168,2) / 3000 g (179) 123 / 90 / 114 mm (179) 18 m (179) / 3200 g (186,2) 2850 g (162,1) / 2900 g (170,2) / 120 / 85 / 108 mm (170,2) 17 m (170,2) 2950 g (178,4) / 3100 g (184,4)

BLIZZARD

Blizzard Via Fante d'Italia, 56 - Giavera del Montello (Tv) - tel. 0422.8841 - www.blizzard-ski.com - info@tecnicagroup.com Attack Discovery Mountain Expedition Scout Kabookie Bushwacker

599 € 545 € 480 € 739 € 665 € 615 €

161 cm 156 - 163 - 170 - 177 cm 149 - 158 - 167 - 176 cm 170 - 177 - 185 -193 cm 166 - 173 - 180 - 187 cm 159 - 166 - 173 - 180 - 187 cm

790 g n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

98 / 65 / 78 mm 115 / 78 / 102 mm 112 / 74 / 96 mm 134 / 108 / 122 mm 133 / 98 / 118 mm 125 / 88 / 110 mm

24 m 15 m (170) 15 m (170) 27 m (177) 21 m (180) 19 m (180)

BOTTERO

Bottero Ski Via Genova, 40 - Limone Piemonte (Cn) - tel. 0171.92274 - www.botteroski.com - info@botteroski.com Bec Aguss Abisso Cime du Diable Randonnè

_218

299 € 299 € 299 € 499 €

Ski-alper_buyer’s guide 2014

161 cm 161 cm 168 cm 168 cm

780 g 740 g 740 g 740 g

93 / 65 / 79 mm 93 / 65 / 79 mm 115 / 75 /105 mm 115 / 75 /105 mm

n.d. n.d. n.d. n.d.


#listino 2014

SCI NOME SCI

PREZZO

LUNGHEZZE

PESO

SCIANCRATURA

RAGGIO

DYNAFIT

Dynafit - Via Waltraud Gebert Deeg, 4 39100 Bolzano - TEL. 0471 242900 - www.dynafit.it - info@salewa.it Dy.N.A PDG Broad Peak Nanga Parbat Cho Oyu Se7en Summits Baltoro Baltoro Women Mustagh Ata Superlight Manaslu women Manaslu Grand Teton Huascaran

850 € 550 € 500 € 700 € 800 € 400 € 450 € 450 € 500 € 550 € 550 € 600 € 700 €

161 cm 161 cm 149 / 158 / 167 / 176 cm 163 / 171 / 179 cm 158 / 166 / 174 / 182/ 191 cm 149 / 156 / 163 / 170 / 178 cm 149 / 158 / 167 / 176 / 183 cm 149 / 158 / 167 cm 161 / 169 / 178 / 187 cm 161 / 169 / 178 cm 161 / 169 / 178 / 187 cm 164 / 173 / 182 / 191 cm 167 / 177 / 186 / 196 cm

710 g 790 g 1005 g (158) 1000 g (171) 1080 g (174) 1170 g (156) 1290 g (158) 1220 g (158) 1255 g (169) 1270 g (169) 1350 g (169) 1540 g (173) 1780 g (177)

99 / 65 / 80 mm 99 / 65 / 80 mm 110 / 74 / 94 mm (158) 116 / 80 / 104 mm (171) 124 / 87 / 110 mm (166) 111 / 78 / 98 mm (156) 114 / 84 / 101 mm (158) 114 / 84 / 101 mm (158) 116 / 86 / 109 mm (169) 118 / 92 / 104 mm (169) 118 / 92 / 104 mm (169) 129 / 105 / 119 mm (173) 134 / 112 / 123 mm (177)

25,5 / 20 m 25,5 / 20 m 16,9/15,8 m (158) 17,5 / 11,5 / 15,5 m (171) 15 / 10 / 13 m (166) 20,5 / 16,5 m (156) 19 / 17,5 m (158) 19,0 / 17,5 m (158) 23,7 / 18,2 m (169) 33,5 / 19 m (169) 33,5 / 19 m (169) 34,5 / 20,1 m (173) 35 / 18,5 / 30 m (177)

DYNA

CHO OYU

DYNASTAR

Dynastar - Rossignol Sci srl Strada Statale 230, 34 - Formigliana (Vc) - Numero Verde 800.905683 - www.dynastar.com - info.italia@rossignol.com Cham Alti 79 Cham Alti 89 Cham Alti 83 Pierra Menta Rocker Carb. Pierra Menta Rocker Cham High Mount. 97 Cham High Mount. 87 Cham High Mount. 107

358 € 558 € 478 € 998 € 598 € 638 € 578 € 718 €

154 / 162 / 170 / 178 cm 165 / 172 / 178 / 184 cm 153 / 160 / 170 / 178 cm 159 / 160 cm 150 / 160 / 169 cm 165 / 172 / 178 / 184 cm 166 / 172 / 178 / 184 cm 166 / 175 / 184 / 190 cm

1300 g (170) 1500 g (165) 1400 g (170) 700 g 900 g 1800 g (178) 1600 g (172) 2100 g (184)

114 / 79 / 102 mm 122 / 89 / 110 mm 113 / 83 / 103 mm 96 / 65 / 79 mm 96 / 65 / 79 mm 133 / 97 / 113 mm 127 / 87 / 103 mm 137 / 107 / 122 mm

20 m 21 m 23 m 23 m 23 m 16 m 16 m 20 m

PIERRA MENTA ROCKER CARBON

CHAM ALTI 89

ELAN

Elan - Importatore: Socrep srl Via Arnaria, 13 - Ortisei (Bz) - tel. 0471.797022 - www.socrep.it - www.elansports.com - info@socrep.it Alaska Pro Alaska Himalaya Spectrum 95 Alu Karakorum Sierra Triglav

439 € 369 € 519 € 659 € 279 € 229 € 659 €

156 / 163 / 170 / 177 cm 156 / 163 / 170 / 177 cm 163 / 170 / 177 / 184 cm 173 / 180 / 187 cm 154 / 162 / 170 / 178 cm 148 / 154 /162 / 170 cm 161 cm

1140 g 1299 g 1450 g 2010 g 1340 g 1250 g 730 g

109 / 79 / 99 mm 110 / 80 / 100 mm 127 / 97 / 114 mm 135 / 95/ 110 mm 120 / 80/ 108 mm 114 / 76 / 102 mm 89 / 66 / 80 mm

Triglav

24,5 / 20,1 m (170) 26,2 / 21,8 m (177) 23,5 / 21,5 m (177) 17,5 m (180) 16,7 m (170) 16 m (162) 27,6 m (161) SPECTRUM

HAGAN

Hagan - Agente per l'Italia: Massimo Parrini tel. 0125.51238 - www.hagan-ski.com - info@hagan-ski.com - massimo.parrini@outlife.it Way Flow Chimera1.1 Chimera2.1 Chimera3.1 X / Race Cirrus Pro X / Ultra Daemon Corvus Skyraider Dragon

599 € 549 € 499 € 479 € 599 € 499 € 440 € 479 € 449 € 232 € 399 €

165 / 173 / 181 / 190 cm 168 / 176 / 184 cm 154 / 162 / 170 / 178 cm 146 / 153 / 160 / 167 / 174 cm 152 / 163 cm 155 / 163 / 170 / 177 cm 155 / 163 / 170 / 177 cm 170 / 177 / 184 cm 168 / 176 / 184 cm 154 / 162 / 170 / 178 cm 146 / 153 / 160 / 167 / 174 cm

1180 g (173) 1350 g 1250 g 1150 g 715 g (160) 715 g (160) 1000 g 1600 g 1470 g 1430 g 1300 g

130 / 87 / 100 mm 124 / 87 / 109 mm 122 / 83 / 107 mm 117 / 77 / 107 mm 97 / 65 / 80 mm 113 / 75 / 98 mm 111 / 71 / 101 mm 124 / 93 / 114 mm 124 / 87 / 109 mm 122 / 83 / 107 mm 117 / 77 / 107 mm

19 m 16 / 18 / 20 m 12 / 14 / 16 / 18 m 14 / 15 / 16 m 26 m 17 m 15 m 18 m 10,9 m 16 m 15 m buyer’s guide 2014_Ski-alper

_219


#listino 2014

SCI NOME SCI

Soul Spirit X / Carbon Alpin Off / Limits

PREZZO

LUNGHEZZE

PESO

SCIANCRATURA

RAGGIO

399 € 299 € 299 € 220 € 239 €

146 / 154 / 162 / 170 cm 140 / 147 / 155 / 163 cm 147 / 155 / 165 / 170 cm 145 / 150 / 155 / 160 / 165 / 170 cm 130 cm

1330 g 1150 g 1270 g 1300 g 1250 g

122 / 83 / 107 mm 112 / 75 / 100 mm 112 / 75 / 100 mm 110 / 70 / 100 mm 130 / 90 / 110 mm

14 m 14 m 16 m 17 m 9,5 m

XRace

CIRRUS

K2

K2 - Importatore: The Group Distribution srl Via Vignolese, 290 - Marano Sul Panaro (Mo) - tel. 059.7440244 - www.k2skis.com - info@thegroupdistribution.it

Backlite Backup Wayback Coomback Rictor 90 XTI Annex 98 Annex 108 Annex 118

449,95 € 479,95 € 559,95 € 669,95 € 699,95 € 724,95 € 779,95 € 814,95 €

153 / 160 / 167 cm 160 / 167 / 174 / 181 cm 160 / 167 / 174 / 181 cm 167 / 174 / 181 / 188 cm 163 / 170 / 177 / 184 cm 170 / 177 / 184 / 191 cm 170 / 177 / 184 / 191 cm 174 / 181 / 188 cm

1150 g (167) 1520 g (167) 1440 g (167) 1820 g (174) n.d. n.d. n.d. n.d.

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

16 m (167) 17 m (167) 20 m (167) 22 m (174) 18 m (177) 21 m (177) 23 m (177) 26 m (181)

LA SPORTIVA

La Sportiva Via Ischia, 2 - Ziano di Fiemme (Tn) - tel. 0462.571800 - www.lasportiva.com - lasportiva@lasportiva.com RST Mega Lo5 HI5 RSR GTR GT GTS Women Lo5 Hang 5

429 € 559 € 629 € 799 € 529 € 529 € 529 € 559 € 649 €

157 / 167 / 177 cm 168 / 178 / 188 cm 168 / 178 / 188 cm 160 cm 158 / 168 / 178 cm 170 / 177 / 184 cm 157 / 166 cm 168 / 178 / 188 cm 178 / 188 cm

1100 g (167) 1815 g (168) 1600 g (168) 680 g +/- 3% 1250 g (168) 1340 g (170) 1210 g (157) 1350 g (168) 1900 g (178)

116 / 77 / 106 mm 125 / 95 / 115 mm 135 / 105 / 125 mm 97 / 65 / 77 mm 114 / 82 / 104 mm 123 / 89 / 111 mm 121 / 88 / 109 mm 125 / 95 / 115 mm 145 / 117 / 135 mm

17 m (167) 17 m (168) 16 m (168) 24 m 22 m (168) 21 m (170) 18 m (157) 17 m (168) 23 m (178)

RSR

Hi5

MERELLI

Merelli Via Ing. Balduzzi, 10 - Clusone (Bg) - tel. 0346.24747 - www.merelliski.it - info@merelliski.it VRT Mgt MZero

730 € 730 € 730 €

166 cm 166 cm 160 cm

630 g 680 g 590 g

99 / 65 / 79 mm 99 / 65 / 79 mm 83 / 63 / 73 mm

n.d. n.d. n.d.

MOVEMENT

Movement - Importatore: Boardcore srl Via E. Oldofredi, 41 - Milano - tel. 02.69017189 - www.boardcore.it - www.movementskis.com - info@boardcore.it Fish Pro Gold Fish Bond-X Black Apple Response Shift Fish-X Random-X Response-X Random Green Apple Bond Magnet Sweet Apple Balance

1099 € 815 € 799 € 569 € 612 € 699 € 799 € 795 € 804 € 539 € 611 € 589 € 615 € 569 € 589 €

bondx

_220

150 / 160 cm 160 / 168 cm 161 / 169 / 177 / 183 cm 161 / 169 / 177 cm 161 / 169 / 177 / 185 cm 169 / 177 / 185 cm 156 / 162 cm 151 / 159 / 167 / 175 cm 161 / 169 / 177 / 185 cm 151 / 159 / 167 / 175 cm 161 / 169 / 177 cm 161 / 169 / 177 / 183 cm 169 / 177 / 183 cm 153 / 161 / 169 154 / 161 / 168

da 610 a 630 g da 750 a 770 g da 950 a 1250 g da 1050 a 1250 g da 1100 a 1400 g da 1350 a 1550 g da 650 a 720 g da 700 a 1000 g da 900 a 1200 g da 900 a 1200 g da 1200 a 1400 g da 1200 a 1500 g da 1400 1600 g da 1000 a 1150 g da 1000 a 1200 g

98-93 / 65 / 79 mm 109-104 / 71 / 90 mm 120 / 84 / 109 mm (177) 118 / 80 / 107 mm (169) 128 / 89 / 116 mm (177) 137 / 98 / 125 mm (177) 98-93 / 65 / 79 mm 115 / 76 / 105 mm (167) 126 / 89 / 114 mm (169) 115 / 76 / 105 mm (159) 118 / 80 / 107 mm (169) 120 / 84 / 108 mm (177) 130 / 94 / 119 mm (177) 117 / 80 / 106 mm (161) 124 / 88 / 112 mm (161)

24 m 18 m (160) 19 m (177) 18,5 / 19,5 / 20,5 m 18 m (177) 18 m (177) 24 m (162) 19 m (167 ) 17.5 m (169) 18 m (159) 19.5 m (169) 18 m (169) 19 m (177) 18.5 m (161) 16.5 m (161) fishx

Ski-alper_buyer’s guide 2014


#listino 2014

SCI NOME SCI

PREZZO

LUNGHEZZE

PESO

SCIANCRATURA

RAGGIO

SCOTT

*c. = centro ; r.=raggio

Scott - Scott Italia srl Via Provinciale, 110 - Albino (Bg) - tel. 035.756000 F - infosport@scott-sports.it - www.scott-sports.com

The Ski Reverse Crusade Pure Venture Scrapper Punisher Jib TV Jib Powd'Air Crus'Air Xplor'Air Rock'Air Surf'Air Fly'Air Layla Luna

599 € 575 € 575 € 599 € 575 € 525 € 499 € 449 € 399 € 749 € 699 € 649 € 549 € 499 € 449 € 549 € 525 €

155 / 165 / 175 / 186 cm 156 / 166 / 176 / 186 cm 159 / 169 / 179 / 189 cm 178 / 188 /194 cm 168 / 178 / 188 cm 180 / 190 cm 163 / 173 / 183/ 189 cm 158 / 168 / 178 / 184 cm 158 / 168 / 178 / 184 cm 163 / 173 / 183 cm 169 / 179 cm 165 / 175 cm 175 / 183 cm 158 / 168 / 178 cm 155 / 165 / 178 cm 158 / 168 / 178 cm 156 / 166 cm

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 1420 / 1580 / 1700 g 1430 / 1540 g 1270 / 1460 g 1640 / 1710 g 1180 / 1320 / 1480 g 1090 / 1190 / 1280 g n.d. n.d.

c. 89/r. 3D-15m/19m/12m/superf. 0.34 (165) 126/85/117 mm (166) 130/90/118 mm (169) 138-104-124 mm (188) 134-96-121 mm (178) c. 124-r. 3D; 20m/600mm/18m (190) c. 106-r. 3D; 10m/450mm/9m (173) c. 86 – r. 3D ; 16m/400mm/12m (178) c. 85-r. 3D; 15m/350mm/11m (168) 129-89-120 mm (173) 129-92-116 mm (179) 118-80-108 mm (175) 137-105-127 mm (183) 126-86-113 mm (168) 115-75-105 mm (165) 130/92/116 mm (168) 124/84/114 mm (166)

Powd'Air

3D 14 m (166) 14 m (169) 23 m (188) 16 m (178) 3D 3D 3D 3D Dual radius = 163 (18,5) Dual radius = 179 (16) 15,5 m (183) 21 m (183) Dual radius = 168 (13) 13 m (165) 15 m (168) 14 m (166) Xplor'Air

SKI TRAB

Ski Trab srl Via Battaglione Tirano 6 - Bormio (So) - tel. 0342.901650 - www.skitrab.com - info@skitrab.com

Gara Aero World Cup Maestro Magico Sintesi Libero Freedon84 Freedom90 TourandoXL Evo Polvere Evo Ripido Evo Volare

919 € 879 € 879 € 499 € 499 € 439,9 € 469,9 € 369,9 € 649,9 € 699,9 € 699,9 €

157 / 164 / 171 cm 157 / 164 / 171 / 178 cm 157 / 164 / 171 / 178 cm 150 / 157 / 164 / 171 / 178 cm 150 / 157 / 164 / 171 / 178 cm 157 / 164 / 171 / 178 cm 157 / 164 / 171 / 178 cm 150 / 157 / 164 / 171 / 178 cm 164 / 171 / 178 / 185 cm 164 / 171 / 178 / 185 cm 164 / 171 / 178 / 185 cm

705 g (164) 940 g (171) 1.030 g (171) 1.140 g (171) 1.080 g (171) 1.320 g (171) 1.370 g (171) 1.330 g (171) 1.260 g (171) 1.380 g (171) 1.460 g (171)

91 / 64 / 80 mm (164) 107 / 75/94 mm (171) 116 /83 / 104 mm (171) 107 / 75 / 94 mm (171) 107 /75 / 94 mm (171) 117 / 115 / 84 / 105 mm (171) 125 / 123 / 90 / 112 mm (171) 113 / 110 / 80 / 99 mm (171) 123 / 121 / 88 / 109 mm (171) 123 / 121 / 88 / 109 mm (171) 129 / 127 / 100 / 116 mm (171)

evo volare

21,5 m (164) 19,9 m (171) 18,5 m (171) 19,9 m (171) 19,9 m (171) 20,6 m (171) 19,5 m (171) 21,7 m (171) 19,9 m (171) 19,9 m (171) 25,4 m (171) evo polvere

Völkl

Völkl - Importatore: Calzaturificio Dalbello srl Via Frattalunga, 12 - Casella d'Asolo (Tv) - tel. 0423.55641 - www.dalbello.it - info@dalbello.it Inuk Nunataq Nanuq Amaruq Amak Mauja Quanik Nukka

629 € 719 € 649 € 629 € 579 € 529 € 339 € 339 €

156 /163 / 170 / 177 / 184 cm 170 /178 / 186 cm 163 / 170 / 177 / 184 cm 163 / 170 / 177 / 184 cm 156 / 163 / 170 / 177 / 184 cm 156 / 163 / 170 / 177 cm 156 / 163 / 170 / 177 cm 149 / 156 / 163 cm

1325 g (170) 1710 g (170) 1560 g (170) 1349 g (170) 1350 g (170) 1225 g (170) 1349 g (170) n.d.

120 / 83 / 106 mm 139 / 107 / 123 mm 131 / 96 / 114 mm 127 / 88 / 109 mm 120 / 83 / 106 mm 116 / 78 / 102 mm 114 / 76 / 102 mm 114 / 76 / 102 mm

20,3 m (170) 24,9 m (170) 20,2 m (163) 18 m (163) 18,3 m (163) 16,1 m (156) 15,2 m (156) 14,1 m (149)

AMAK

QUANIK

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#listino 2014

SONDE

NOME SONDA

PREZZO

LUNGHEZZA

LUNGHEZZA RIPIEGATA

PESO

MATERIALE

ARVA

ARVA - Importatore: Panorama Diffusion sas Via Brennero, 17A - Varna (Bz) - tel. 0472.201114 - www.panoramadiffusion.it - www.nic-impex.com - info@panoramadiffusion.it

ARVA Alp 2.40

39,90 €

2.40 m

40 cm

atk RACE*

230 g

Alu 7075

*prezzi consigliati al pubblico

Atk Race Via della Fisica, 36 - Fiorano Modenese (Mo) - tel. 0536.071831 - www.atkrace.com - info@atkrace.com

Carbon Probe

80 €

240 cm

38 cm

109 g

carbonio 100%

backcountry

Backcountry Acces - Importatore: Ski Trab srl Via Battaglione Tirano 6 - Bormio (So) - tel. 0342.901650 - www.skitrab.com - www.backcountryaccess.com/it/ - info@skitrab.com

B-1 Stealth 240 Stealth 270 Stealth 300 Stealth 260 Carbon

39,95 € 49,95 € 55 € 59,95 € 79,95 €

180 cm 240 cm 270 cm 300 cm 270 cm

n.d. 42 cm 47 cm 48 cm 44 cm

142 g 255 g 289 g 340 g 213 g

alluminio alluminio alluminio alluminio carbonio

black diamond

Blackdiamond - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

Quickdraw Super Tour Qickdraw Carbon Qickdraw Tour

59,90 € 79,90 € 39,90 €

265 cm 240 cm 190 cm

38 cm 38 cm 38 cm

300 g 240 g 223 g

alluminio carbonio alluminio

133 g 263 g

carbonio alluminio

camp

CAMP - C.A.M.P. spa Via Roma, 23 - Premana (Lc) -tel. 0341.890117 - www.camp.it - contact@camp.it

Sonda Carbon Sonda Light

79,00 € 45,80 €

240 cm 240 cm

46 cm 46 cm

mammut

Mammut - Importatore: Socrep srl Via Arnaria, 13 - Ortisei (Bz) - tel. 0471.797022 - www.socrep.it - www.mammut.ch - info@socrep.it

Probe light Probe plus Probe expert

55 € 65 € 80 €

240 cm 280 cm 320 cm

ortovox*

44 cm 44 cm 44 cm

180 g 210 g 310 g

alluminio alluminio alluminio

* Prezzi indicativi con quotazioni prima dell'adeguamento iva 22%

Ortovox - Importatore: Outback'97 srl Via Baioni, 24 - Bergamo - tel. 035.361103 - www.outback.it - www.ortovox.com - ortovox@outback.it

240 Carbon pfa 240 Carbon Pro pfa 320 Pro Steel pfa 240 Light pfa 240 hd pfa 320+ pfa 200 eco 240 eco

79,95 € 72,00 € 72,00 € 54,95 € 59,95 € 69,95 € 34,95 € 39,95 €

240 cm 240 cm 320 cm 240 cm 240 cm 320 cm 200 cm 240 cm

45 cm 46 cm 46 cm 45 cm 45 cm 46 cm 44 cm 44 cm

190 g 260 g 670 g 270 g 230 g 430 g 175 g 200 g

carbonio carbonio acciaio 7075 alu T6 7075 alu T6 7075 alu T6 7075 alu T6 7075 alu T6

pieps

Pieps - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

iProbe One iProbe One Carbon Tour Carbon Tour Aluminium

_222

Ski-alper_buyer’s guide 2014

110 € 130 € 70 € 80 € 50 €

220 cm 260 cm 220 cm 260 cm 260 cm

40 cm 40 cm 40 cm 40 cm 40 cm

350 g 390 g 230 g 265 g 290 g

alluminio alluminio carbonio carbonio alluminio


#listino 2014

SONDE

NOME SONDA

PREZZO

LUNGHEZZA

LUNGHEZZA RIPIEGATA

PESO

MATERIALE

salewa

Salewa Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - Bolzano - tel. 0471.242900 - www.salewa.it - info@salewa.it

Lightning 320 Pro Lightning Carbon 320 Pro Lightning 200 Lightning 240 Lightning Carbon 240

ZAINI

NOME ZAINO

59,95 € 79,95 € 39,95 € 49,95 € 69,95 €

PREZZO

320 cm 320 cm 200 cm 240 cm 240 cm

CAPACITà DI CARICO

45 cm 45 cm 38 cm 45 cm 45 cm

420 g 345 g 210 g 260 g 195 g

CATEGORIA

Alu 7075 Carbon Alu 7075 Alu 7075 Carbon

PESO

ARC'TERYX

Arc'Teryx Suite 100 - Highway North Vancouver - Dollarton - BC Canada - www.arcteryx.com - bird@arc'teryx.com

Alpha FL 30 Backpack

150 €

da 23 l

alpinismo tecnico

610 g

BLACK DIAMOND

Blackdiamond - Black Diamond Equipment AG Christoph Merian Ring, 7 - Reinach - Svizzera -tel. 0041.615643333 - eu.blackdiamond.com - ski@blackdiamond.eu

Anthem Avalung Alias Avalung

199 € 209 €

da 26 l da 33 l

skialp/backcountry/freeride skialp/alpinismo tecnico/backcountry

da 1530 g da 1690 g

CAMP

CAMP C.A.M.P. spa - Via Roma, 23 - Premana (Lc) -tel. 0341.890117 - www.camp.it - contact@camp.it

Skin 85,80 X3 600 Plus 102,00 Rapid Racing 73,80 Rapid 79,80 M5 122,00 M4 112,00 M3 106,00

15 l 30 l 20 l 20 l 50 l 45 l 30 l

skialp - skialp race/trail skialp - alpinismo tecnico skialp race skialp - skialp race alpinismo tecnico- skialp alpinismo tecnico- skialp alpinismo tecnico- skialp

508 g 625 g 374 g 454 g 1230 g 980 g 930 g

DEUTER

Erich Weitzmann S.p.A. Via Miglioli, 2 - Cernusco Sul Naviglio (Mi) - tel. 02.92106761 - www.weitzmann.it - info@weitzmann.it

Provoke 16 Speed Lite 20 Pace 20

94,90 € 67,90 € 67,90 €

16 l 20 l 20 l

Alpin Alpin Alpin

920 g 530 g 650 g

DYNAFIT

Dynafit Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - Bolzano - tel. 0471.242900 - www.dynafit.it - info@SALEWA.it

RC 20 RC 20 PDG Broad Peak 28 Cho Oyu 35

100 € 100 € 125 € 145 €

20 l 20 l 28 l 35 l

alpinismo tecnico trail/skialp race skialp skialp

440 g 250 g 570 g 860 g

DYNASTAR

Dynastar - Rossignol Sci srl Strada Statale 230, 34 - Formigliana (Vc) - Numero Verde 800.905683 - www.dynastar.com - info.italia@rossignol.com

Cham Alpi 20 Blue Cham Alpi Cham ABS Compat Pro Rider 28 Cham 40 Blue

78 € 70 € 116 € 98 €

20 l n.d. 28 l 40 l

skialp race skialp race skialp alpinismo tecnico

610 g 370 g 1210 g 1010 g

buyer’s guide 2014_Ski-alper

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#listino 2014

ZAINI

NOME ZAINO

PREZZO

CAPACITà DI CARICO

CATEGORIA

PESO

FERRINO

Ferrino Corso Lombardia, 73 - San Mauro (To) - 011.2230711 - www.ferrino.it - info@ferrino.it

RACE 15+3 RACE 20 TORQUE 20

59 € 62 € 98 €

15 l 20 l 20 l

skialp race skialp race skialp

da 380 g 430 g da 630 g

LA SPORTIVA

La Sportiva Via Ischia, 2 - Ziano di Fiemme (Tn) - tel. 0462.571800 - www.lasportiva.com - lasportiva@lasportiva.com

Backpack Stratos Backpack Stratos Race

75 € 75 €

20 l 18 l

skimountaineering tour skimountaineering race

550 g 350 g

MAMMUT

Mammut - Importatore: Socrep srl Via Arnaria, 13 - Ortisei (Bz) - tel. 0471.797022 - www.socrep.it - www.mammut.ch - info@socrep.it

Nirvana Ride Nirvana Pro Spindriff Light Spindriff Guide

da 120 € da 140 € 140 € da 170 €

da 22 l da 25 l 30 l da 35 l

backcountry backcountry alpinismo tecnico/backcountry alpinismo tecnico/backcountry

da 1420 g da 1550 g 930 g da 1730 g

skialp skialp skialp

390 g 900 g 1150 g

MILLET

Millet Vicolo Boccacavalla, 18 - Montebelluna (Tv) - tel. 0423.648281 - www.millet.fr - contactlmo@lafuma.fR

Touring Comp 20 Matrix 25 Matrix 30 MBS

65 € 118 € 161 €

20 l 25 l 30 l

ORTOVOX*

* Prezzi indicativi con quotazioni prima dell'adeguamento iva 22%

Ortovox - Importatore: Outback'97 srl Via Baioni, 24 - Bergamo - tel. 035.361103 - www.outback.it - www.ortovox.com - ortovox@outback.it

Powder Rider 18 Cross Rider 22 Haute Route 35

69,95 € n.d. 89,95 € n.d. 129,95 € n.d.

n.d. n.d. n.d.

n.d. n.d. n.d.

SALEWA

Salewa Via Waltraud Gebert Deeg, 4 - Bolzano - tel. 0471.242900 - www.salewa.it - info@salewa.it

Verbier 26 pro ABS Randonnée 36 Randonnée 25 SL Taos 28 Pro Pure 25 SL

749,95 € 129,95 € 129,95 € 159,95 € 139,95 €

26 l 36 l 25 l 28 l 25 l

skialp skialp skialp skialp skialp

2800 g 1060 g 760 g 1550 g 960 g

SKI TRAB

Ski Trab srl Via Battaglione Tirano 6 - Bormio (So) - tel. 0342.901650 - www.skitrab.com - info@skitrab.coM

World cup aero Gara aero Evo

99,9 € 79,9 € 34,2 €

15 l 25 l 18 l

trail/skialp race trail/skialp race/ skialp skialp

ARRIVEDERCI IN EDICOLA Dopo questa uscita speciale, il 9 dicembre torna in edicola Ski-alper con il numero 91 e l'allegato Up&Down dedicato al mondo delle gare. Ancora test, anche sulla rivista: vi presenteremo

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Ski-alper_buyer’s guide 2014

infatti i migliori zaini da ski-alp provati dal nostro staff tecnico e tutti i bastoni. E poi il primo grande test di attrezzatura alpinistica: piccozze, ramponi, viti da ghiaccio e imbrachi! Da non perdere!

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