MURATTIAMO n. 02/2013

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15 Dicembre 2013 - N째 02 - quindicinale - Edizioni Click On Studio - Periodico gratuito

il borgo sotto le stelle



Sommario 5

Editoriale Caro Babbo Natale

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Barinforma Il profumo del Natale arriva da Bari Vecchia

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Festività natalizie ecco il piano della mobilità

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Qualità della vita in calo a Bari e al Sud

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Focus Tra strenne e regali anche le scams

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Ferite urbane ricucite con arte e poesia

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Trent’anni dedicati alle spose

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Edizioni

Iscrizione all’albo Cooperative a mutualità prevalente N° A218249 Via Quintino Sella 40 Tel. 080 9755146 70122 Bari

www.clickonstudio.it Registrazione stampa Tribunale di Bari N° 26/2013 del 22-11-2013

Direttore responsabile

Corinna Trione redazione@clickonstudio.it

Impaginazione e grafica

Arte Cisky ritratto di un artista

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Outfit

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Se mi vesto di... tendenze e look di fine anno Come dimenticare di essere in città

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Shop design, architettura e comunicazione

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Waiting for Una benda sugli occhi per vedere Sensoltre

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Un libro sotto l’albero

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Idee regalo per un Natale low cost

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Gianni Colaianni grafica@clickonstudio.it

Pubblicità

Rino Pavone marketing@clickonstudio.it

Hanno collaborato

Antonio Console Vito Console Pentrelli Erika Ficarelli Giorgia Antonelli

Stampa

Tipolito EFFEGI Portici - NA

Diffusione

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Editoriale

Caro Babbo Natale, chi meno di te potrebbe desiderare di indossare i tuoi panni quest’anno? Il Natale ci ritrova, se non del tutto in mutande, quantomeno abbastanza leggeri, questo è vero. Forse anche troppo, leggeri. Ma pazienza: l’importante è avercela fatta, a sbarcare il lunario, anche se mezzo o solo una falce. Dalle nostre parti si dice che “Sanda Necòle va pe mmàre”: al di là delle similitudini tra storia e leggenda, tradizione e fantasia, noi in realtà speriamo di vederti arrivare sulla classica slitta. A proposito di noi, veniamo al sodo: non sappiamo proprio da dove iniziare con questa lettera e non perché non ci sia nulla da chiedere, anzi. Il problema è piuttosto “cosa mettere al primo posto”. A grandi linee, un’economia sana che permetta di produrre tanti, tantissimi posti di lavoro e contratti a tempo determinato (non per sembrare choosy, ma INdeterminato andrebbe meglio). Se non puoi eliminare i politici di ieri e di oggi, regalacene almeno qualcuno non corrotto per il domani; rinfresca il concetto di “uguaglianza davanti alla legge” e restituiscici un sistema sanitario degno di essere chiamato tale. Restringiamo ora il raggio d’azione: magari diventa più fattibile. Tra bilancio annuale, Pug, piste a singhiozzi ciclabili e twittate che scandalizzano più dell’incostituzionalità del Porcellum, anche qui occorre mettere ordine. Quindi, babbo, vedi un po’ tu da dove partire… Diamo un’occhiata alle strade pedonali che presto saranno affollatissime (o almeno si spera): considerato che le palme illuminate di via Sparano hanno regalato gioia e soddisfazione ai commercianti, perché non fare altrettanto su via Argiro? Sei in tempo per Natale 2014. Contenti anche i più “famosi” costruttori del Sud, per favore, dedicati all’altra parte del

www.borgomurattiano.it

lungomare. Dato che a San Girolamo dovrebbe pensarci l’assessore all’Urbanistica con il suo staff, fermati un po’ prima. Una volta c’era un bellissimo molo o meglio c’è ma era bellissimo: il molo Sant’Antonio. Cosa è successo babbo? Non al molo- quello è evidente-, ma ai baresi che imbrattano e deturpano la loro stessa “casa”. Spargi un po’ d’amore per questa città, ne hanno davvero bisogno. E ne beneficeremo tutti. Inutile parlare della rete fognaria: considerata la complessità del problema, nel frattempo portaci dei Sup, non si sa mai… Scherzi a parte, babbo… dovresti gratificare tutti quelli che sono stati gentili con la suocera, e che hanno sorriso a chi gli ha fregato il parcheggio o il posto in coda alla cassa. Gratifica anche l’uomo che tutti i giorni mi chiede una moneta e quello che vuol vendermi una rosa. E ricompensa anche la brava persona che mi ha rubato la bicicletta. Infine risveglia in tutti il piacere di passeggiare tra le vetrine addobbate e per le strade illuminate, o il gusto di fermarsi a sorseggiare un buon tè caldo, una cioccolata, mentre intorno riecheggiano suoni e odori familiari. Sarebbe bello che la gente ricordasse quant’è stupendo lasciarsi coccolare da una realtà a misura d’uomo. Tanti anni fa anche mio padre faceva il commerciante. L’ha fatto praticamente per una vita. Dice sempre che il dettaglio fa la differenza. Corinna Trione

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Barinforma

IL PROFUMO DEL NATALE ARRIVA DA BARI VECCHIA Location scelta ascoltando i commercianti In un gioco di luci e musica diffusa, di odori caldi e sapori che inebriano la vista e il palato, ce l’abbiamo fatta: il famigerato Mercatino Natalizio ha preso il via e proseguirà l’attività fino alla Vigilia. Per giorni la questione è stata nel mirino dell’amministrazione comunale, tesa a tutelare e preservare le piazze baresi dal vandalismo dilagante. E alla fine la scelta è ricaduta su piazza del Ferrarese, votata all’unanimità come nuova location per accogliere le bancarelle natalizie. Avevamo già preannunciato che, con ogni probabilità, piazza Umberto sarebbe stata scartata, e così è stato. Le ragioni sono state tante e diverse, ma in primis c’è stata la volontà di “accontentare molti commercianti della zona”, come ha spiegato Mario Ferorelli, presidente della circoscrizione Murat- San Nicola: “Ci sembrava giusto ascoltare anche le loro esigenze, soprattutto in questo particolare momento di crisi”.

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In secondo luogo, non bisogna sottovalutare l’aspetto logistico strettamente legato al turismo, per cui “collocare le bancarelle in piazza del Ferrarese- ha continuato Ferorelliconsente di valorizzare molto meglio l’attività mercatale”. E in effetti, essendo questa zona immediatamente vicina al porto e quindi primo approdo dei turisti, occorre conferirle il marchio di benvenuto della città stessa. E quale accoglienza migliore, se non 21 casette di legno in cui vengono distribuiti i prodotti tipici della tradizione natalizia locale? Artigianato, idee regalo, presepi ed enogastronomia: la risposta va da sé. A tal proposito, interessante è stato anche il commento dell’assessore al Commercio, Rocco De Franchi, che ha sottolineato l’importanza della promozione territoriale: “L’argomento non va affrontato come un’emergenza dell’ultima ora, quanto piuttosto come un’opportunità economica da sfruttare al meglio”.

Il rovescio della medaglia È vero che spostare il mercatino a Bari vecchia può fruttare risultati migliori, ma a che prezzo? Spegnere le luci proprio su piazza Umberto non sarà un’ulteriore stangata alla fruibilità della zona, di per sé già tanto svilita? È un aspetto che non bisogna tralasciare, specie quando sono i cittadini stessi a farsi promotori di iniziative volte a restituirle vitalità. Come testimoniato dal presidente del Comitato di piazza Umberto, Lorenzo Scarcelli che, apertamente

in

polemica

con la IX circoscrizione, nei giorni scorsi ha già espresso disappunto in merito.


FESTIVITà NATALIZIE ECCO IL DELLA

PIANO

MOBILITà

Tabella dei servizi predisposti al cittadino • abbonamento natalizio per il trasporto urbano al costo di € 20,00 valido dal 6 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014. • bus gratuito per gli under 18 anni ed over 65 anni, dal 24 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, previa presentazione di un documento di riconoscimento attestante l’età. • Park & Ride e Circolare Murattiano/ Manzoni (CMM) in esercizio nei giorni festivi 15, 22 e 29 dicembre 2013, 5 e 6 gennaio 2014 (esclusi 25 e 26 dicembre 2013, 1 gennaio 2014). Gli addetti alle aree di sosta, nelle giornate indicate, svolgeranno il servizio dalle ore 7.30 alle ore 22.30; la navetta effettuerà la prima partenza dalle aree di sosta alle ore 8.00 e l’ultima partenza dal centrocittà alle ore 22.00. La CMM espleterà il servizio, con una frequenza di 30 minuti, nella fascia mattutina dalle ore 9.00 (prima partenza) alle ore 13.00 (ultima partenza) e nella fascia pomeridiana dalle ore 16.30 (prima partenza) alle ore 20.30 (ultima partenza).

Nel mirino, l’utilizzo delle vetture private

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ncentivare il trasporto pubblico locale e decongestionare il traffico cittadino. Anche quest’anno, in occasione delle festività natalizie, l’amministrazione comunale, di concerto con l’Amtab, ha predisposto un piano integrato della mobilità finalizzato a favorire l’uso del mezzo pubblico e a scoraggiare l’utilizzo delle vetture private. Il trambusto e il disordine sono infatti un classico delle giornate prefestive nel mese di dicembre. Presi dall’ansia dei regali all’ultimo minuto, capita di prendere la macchina anche quando sarebbe molto meno dispendioso muoversi a piedi. Ma lo scopo non dovrebbe essere solo quello di alleggerire il trambusto e il disordine sotto Natale: in un certo senso, si tratta di sensibilizzare i cittadini all’utilizzo dei mezzi pubblici e- perché no- delle due ruote, in questo periodo quanto durante tutto il resto dell’anno. Nella fattispecie, le misure adottate, dagli abbonamenti ai prezzi ridotti, fino al trasporto gratuito, sono state ideate appositamente per invogliare i cittadini a non utilizzare la propria automobile, se non per raggiungere gli appositi Park & Ride. Il tutto, elaborando un sistema volto a coprire ogni fascia oraria potenzialmente interessata nell’arco di queste giornate di particolare fermento. A renderlo noto, il consigliere incaricato del sindaco per la Mobilità sostenibile, Antonio Decaro, e il presidente di Amtab S.p.A. Tobia Renato Binetti.

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QUALITà DELLA VITA IN CALO A BARI E AL SUD Meglio puntare sull’economia integrata

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i sa che i conti si fanno alla fine. E pure gli oroscopi (pardon: previsioni). Come ogni anno, il Sole24Ore ha pubblicato un ricerca sulla Qualità della vita delle 107 province italiane (tra cui però non compare la BAT). In attesa di sapere che fine faranno proprio le Province in quanto istituzioni, travolte dalla iconoclasta furia della Spending Review all’italiana, proviamo a leggere le performance delle province pugliesi, per aprire un minimo di dibattito in vista dei prossimi impegni istituzionali-elettorali del Comune di Bari e non solo. Persuasi dalla perdurante validità della legge “conoscere per decidere”, ma soprattutto consci della naturale difficoltà del cittadino medio ad analizzare statistiche e rapporti; nella speranza che classe politica e ceti economici contrappongano l’ottimismo della volontà al pessimismo della ragione. Le previsioni, ovviamente, non ci competono, e ancor meno gli oroscopi. Partendo dal risultato finale, le 5 province pugliesi sono agli ultimi posti nella graduatoria della ‘qualità della vita’ complessivamente intesa, naturalmente, insieme alla maggior parte delle province meridionali, anche se Bari annota un leggero miglioramento. Tuttavia la suddetta classifica è data da un aggregato di indicatori socio-economici di varia natura: dal tenore di vita al settore Servizi, ambiente e salute, dalla Sicurezza al Lavoro. Per esempio, se parliamo di ricchezza prodotta, ossia la quota di PIL pro capite, per il 2012 Bari è al primo posto tra le province pugliesi (con un reddito di € 16.798,99) ma solo all’80esimo su scala nazionale. Meglio invece la variazione dell’andamento dei consumi che, con un magro +0,865% rispetto al 2010-2012, ci sospinge al 41esimo po-

sto: segnale evidente che l’economia stenta a crescere mentre il costo della vita aumenta. La graduatoria Affari e Lavoro ci dice che la propensione dei baresi all’investimento è abbastanza bassa, con appena 9,20 aziende per ogni 100 abitanti registrate nel 2013. Anche riguardo l›Export, sebbene terzi in Puglia, produciamo solo il 14,58% del PIL nazionale.Bassi i voti in pagella in materia di Servizi, ambiente e salute, nonostante il posto 27/107 in infrastrutture. A salvarci è il Clima, per cui la nostra posizione, non solo geografica, è premiante e ci vede 24esimi insieme a Lecce e Roma. Chiaro il suggerimento: puntare sull’economia integrata dei servizi di qualità legati all’ambiente, al territorio, al turismo agroalimentare ed enogastronomico, all’arte e alla cultura. A buon intenditor… Sulla Sanità- stando ai dati dell’autorevole fonte- non ci possiamo lamentare, ma non possiamo dire altrettanto per i servizi all’infanzia: evidentemente qui da noi funziona ancora benissimo “l’asilo della nonna” (che bella invenzione, i nonni!). La popolazione è diminuita tanto da risultare quasi più i cancellati che gli iscritti all’anagrafe; e anche nel complessivo trend dei delitti, la performance è negativa rispetto all’anno precedente. Scarsi nel Tempo libero: per ogni 100mila abitanti, abbiamo meno librerie di Lecce, Foggia, Taranto; circa 3 cinema e 440 esercizi di ristorazione e bar. Troppo pigri persino nelle attività di volontariato e nello sport. Questi i numeri, piuttosto impietosi. Diamoci da fare, quindi, perché -lo sappiamo tutti- quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Buone feste a tutti. Antonio Console Condiviso da Google Keep

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Focus

TRA STRENNE E REGALI,

ANCHE LE SCAMS Ecco alcuni consigli su come difendersi

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acanze, giochi, applicazioni, beneficenza, shopping: si nascondo dietro qualunque nome. Basta un piccolo click e siete, come si suol dire, fregati. Di cosa stiamo parlando? Delle cosiddette cybertruffe natalizie. Certo le scams (truffe) in rete sono una tribolazione durante tutto l’anno, ma a quanto pare è proprio nel periodo natalizio che toccano il picco. Sarà la maggiore propensione agli acquisti online, la smania di regalare qualcosa di originale, o la fretta, sarà che a Natale siamo tutti più buoni, ma i criminali informatici non vanno in vacanza. Così ci tocca barcamenarci tra auguri ‘malevoli’, buoni regalo contraffatti e spedizioni fasulle su ordini richiesti. Abbiamo deciso allora di munirvi di consigli utili per stare alla larga dalla navigazione digitale pericolosa: direttamente da Santa Clara (California), targato McAfee, l’elenco di alcune tra le truffe di Natale più comuni. Not-So-Merry software Mobile Apps- software di ricerca non ufficiali e quindi potenzialmente dannosi: progettati per rubare i vostri dati personali, attraverso questi software i criminali possono reindirizzare chiamate in arrivo e messaggi, bypassando i sistemi di doppia autenticazione. Holiday Mobile SMS Scams- installazioni fake per applicazioni che si nutrono degli account dei possessori di smartphone e tablet, inviando automaticamente sms a tariffa maggiorata senza il consenso dell’utente, o attivando servizi di ricezione di sms a pagamento. Hot Holidays Gift Scams- annunci pubblicitari e deal a prezzi stracciati: i truffatori postano sui siti dei social media link di concorsi fasulli e/o inviano email di phishing per invogliare l’utente a rivelare informazioni personali o scaricare malware sul proprio dispositivo. Dangerous E-Seasons Greetings- all’aspetto sembrano delle innocue e-card per augurare ‘buone feste’ agli amici: in realtà cliccando su un allegato o un link, vengono scaricati malware.

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Deceptive Online Games- prima di scaricare giochi, verificate le fonti da cui provengono: molti siti offrono full-version download che spesso sono cariche di virus. Shipping Notifications Scams- si tratta di false notifiche, solitamente inviate per email, per aggiornarvi sulle vostre spedizioni legate ad acquisti online. Bogus Gift Card- le Gift Card sono idee regalo semplici e sbrigative. Tuttavia possono essere sponsorizzate tramite annunci ingannevoli (specie su Facebook e Twitter) che offrono pacchetti esclusivi, spingendo i consumatori ad acquistare carte-regalo fasulle. Holidays SMiShing- spesso, durante gli acquisti online, appaiono messaggi di presunte banche o società di carte di credito che, “per motivi di sicurezza”, chiedono di confermare vostre informazioni, inviando sms in cui compaiono persino le prime cifre del numero della carta di credito, per ottenere dati sensibili. Fake Charities- a quanti cercano di aiutare i meno fortunati: attenti! I criminali informatici creano siti fake di beneficenza, lucrando sulla vostra generosità e intascando le donazioni. Sinceratevi quindi che le associazioni umanitarie esistano davvero e non siano un fac-simile. Phony E-Tailers- convenienza e comodità dello shopping online possono costare care: attenzione ai falsi siti di e-commerce che rubano dati personali e soldi.


FERITE URBANE RICUCITE CON

ARTE E POESIA

“Racconta la tua storia, lascia un pensiero, disegna una fantasia, denuncia una situazione, scrivi la tua provenienza, la tua età, il tuo nome, se vuoi. Questo è il libro dei passanti di piazza Umberto”. Così recita una delle installazioni che adornano le panchine rotte di piazza Umberto. Dai versi di Puccini alle citazioni del Piccolo Principe, il collettivo “Femminile Plurale” tona a prendersi cura della città. Giovane e fresca, partecipativa e moderna, questa associazione culturale nasce nel segno della collettività, per restituire a Bari e ai suoi cittadini tutti quei microluoghi, accantonati o dimenticati, ma che conservano pezzi di storia e ricordi di un passato che continua a riflettersi nel nostro presente. Così, nel cuore della nostra città (ma non solo), quattro donne- Raffaella, Paola, Serena e Claudia- munite di ago, cotone e poesia, vanno in giro rammendando e ricucendo metaforicamente le ferite urbane. E dopo le tante polemiche sorte intorno a piazza

Umberto, era inevitabile che fosse proprio questa la zona prescelta per far ripartire l’opera di risanamento. A suon di poesie appese ai rami, cuori di cartapesta e casette di carta per gli uccelli nelle aiuole, Femminile Plurale è finalmente tornata a far parlare di sé, con “InPazza Umberto”- secondo intervento nell’ambito del progetto TOcCARE, già avviato a maggio scorso-: quindici installazioni artistiche che lo scorso 30 novembre hanno colorato i viali e le strade di questo pezzo di città. Ma a noi non piace parlare al passato, perché questi interventi non devono lasciare il tempo che trovano. Poetizzare l’ambiente fino a ricostruirne l’identità, è un compito a cui siamo chiamati tutti. Non fatevi intimidire: l’associazione è un’officina costantemente aperta a quanti, donne e uomini, intendano aderire e sostenere questo tipo di iniziative. Il motto è sempre lo stesso: insieme, tutto è possibile. Per info, visitare il sito www.pluralefemminile.net

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Trent’anni dedicati Quante ‘future spose’ sono passate dal suo Atelier di Bari, quante ragazze dell’alta borghesia pugliese ha vestito per il giorno del fatidico “si”! Matrimoni da sogno, cerimonie importanti, con centinaia di ospiti eccellenti, celebrate nelle chiese più suggestive d’Italia. Come la Chiesa di Sant’Alessandro, nel centro storico di Milano, dove Greta, bellissima sposa di origine pugliese, ha fatto il suo ingresso regale al braccio del padre (vedi foto), fasciata da uno degli abiti più eleganti e raffinati che potesse indossare. Anche lei, per la sua mise si è rivolta al noto Store Manager Mino Minafra, perché anche lei ha scelto di essere consigliata dall’esperienza e dalla competenza maturate in trent’anni di solido e ambizioso lavoro. Il buon gusto di Minafra e la sua efficiente capacità nel dettare i mood più di tendenza, hanno fatto sì che la sposa prediligesse un abito disegnato dal noto couturier Peter Langner. Un abito ricco e principesco, armoniosamente composto da strati e strati di tulle; e poi ricami preziosissimi, per un insieme di grazia, stile ed eleganza assolute. Il tutto, incorniciato da un lungo e pregiato velo ed una stola di candida

alle spose

pelliccia a coprire l’importante scollatura, messa poi in evidenza durante il ricevimento. Nell’Atelier Mino Minafra si trovano le collezioni dei migliori stilisti internazionali, ma non solo: per le spose più “speciali” infatti l’abito viene disegnato e costruito su misura, attraverso l’esperienza di chi sa coglierne lo spirito e riesce a tradurre i sogni in realtà.


Arte

Cisky nome: Francesco nome d’arte: in molti pensano Cisky, ma in realtà l’arte conta ben poco. cognome: Gabriele. E qui l’arte c’entra molto di più. E anche il Dna. età: il prossimo aprile ne compio 33. La data è importante, l’età pure… speriamo bene! cosa fai nella vita: spesso mi chiedo cosa fa la vita in me e quasi sempre mi rispondo che fa grandi cose. Grandi e belle cose. Diciamo che conosce i miei gusti… definisci l’arte: qualcuno diceva di non sapere cosa fosse la poesia, ma di riconoscerla ogni qualvolta la sentiva. E allora ecco l’arte annidarsi nella cavità di un’orecchietta fatta a mano, nella teatrale gestualità di un venditore di aspirapolveri, in un calcio di punizione. Arte è donare, è perdonare, è ridere e suonare. cos’è la pittura: la pittura è quella cosa che spesso si compra in barattoli di vetro e che a volte si rivende in quadrati, rettangoli e ovali di quel cazzo che ti pare. come hai iniziato: ho iniziato riproducendo con i pennarelli le copertine dei Topolino, sui cartoncini che trovavo nelle confezioni dei collant di mia madre. Avrò avuto 5 anni e già soffiava

ritratto di un artista di Corinna Trione

il controverso vento del Pop. cosa ti ispira: i dialoghi dei passeggeri sul treno, al supermercato, su facebook; i silenzi di chi abita il deserto; i canti tribali; l’oceano, l’adriatico; la pubblicità; tutto ciò che fa battere il cuore, girare la testa e bruciare lo stomaco. quali sono le difficoltà di questo mondo: le difficoltà di questo mondo? Credo che nascano quasi tutte da una mancanza di fondo: l’incapacità di “sentire”, di immedesimarsi, di tendere la mano e l’orecchio a chi abbiamo di fronte. Siamo riusciti, nel tempo, a tagliare quei fili invisibili che da sempre interessavano le vite di noi fratelli. Siamo sempre meno fratelli, siamo sempre più “wireless”. descrivimi la scena artistica barese: ritengo che Bari sia una città sempre ricca di fervore e buone intenzioni. Purtroppo però resta sempre quel senso di strana incompletezza forse dettato dall’attitudine, che molti creativi hanno, ad attendere che siano le istituzioni a dar loro spazi ed incentivi all’arte. È plausibile, è giusto, ma quando questo non accade, è inutile autocensurarsi: è il momento di far fiorire le proprie idee, per strada, senza convenzioni, con l’audacia dettata dall’amore per se stessi e per la propria città. cosa manca alla nostra città: credo che alla nostra città non manchi proprio nulla; piuttosto penso che a molti dei nostri amati cittadini manchi proprio questa consapevolezza. cos’è murart: MurArt è stato un esperimento perfettamente riuscito, finalizzato a fondere armonicamente le reti dell’arte e del commer-


cio, attraverso una serie di iniziative dinamiche, propositive e a tratti molto coraggiose. Bravi tutti! dalla galleria alla strada, qual è la differenza: le strade non hanno target, le strade sono strade, sono come i fiumi, ci scorre la vita dentro…e poi i passanti, questi lampi, “trailer” dei film che rappresentano a questo mondo. La strada è una galleria ma senza inviti, senza aperitivi, senza dress code, senza pareti. E allora per me il paragone non regge… e non è un caso se già dal 7 dicembre e fino al 23 sarò ancora una volta in via Sparano con i miei cavalletti, dove, almeno per me, tutto ebbe inizio. progetti futuri: come dicevo, c’è la consueta esposizione natalizia di via Sparano. Dopodiché lavorerò intensamente alla decorazione di un B&B che sorgerà a Taranto e poi mi dedicherò all’esposizione personale presso il prestigioso ex palazzo delle Poste, qui a Bari, organizzata dalla Provincia e dall’Università degli Studi, nonché premio per essermi classificato primo al concorso indetto da MurArt. cosa ti aspetti da questa intervista: non mi aspetto qualcosa di particolare, so solo di aver risposto alle vostre domande con l’entusiasmo

Amor fati - tecnica mista

e l’innata esigenza comunicativa che spero di non perdere mai. Quindi, in una sola parola: grazie! ci lasci il tuo n° di telefono? dovessi diventare famoso… (sorride) il numero ve lo scordate, ma giacché ci sono, potrei lasciarvi questo ad esempio: facebook.com/ciskypop vuoi aggiungere qualcosa? Voglio aggiungere che mi piacerebbe fossimo in tanti ad aggiungere qualcosa, anche perché a sottrarre si rischia di restar soli. E poveri. Felice e luminosa vita a tutti noi.


Outfit

SE MI VESTO DI…

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Natale alle porte: tendenze e look di fine anno

i sa, questa è la stagione delle feste: cene, party, eventi e ricevimenti; in famiglia o con gli amici, in casa o nei locali, non fa differenza. Quello che importa è far brillare il vostro look. Che scegliate un abito nero dal tono semplice ma sempre elegante, oppure un comodo jeans abbinato ad un bel maglione caldo, non potete assolutamente rinunciare a conferire un tocco di classe al tutto. Cool, trendy o chic, a voi la scelta. Ma se volete qualche suggerimento, per quanto ovvio, è utile ricordare che i colori di questo mese sono il rosso e il dorato. E almeno su questo non ci piove. Infatti basta dare un’occhiata alle passerelle o alle riviste di alta moda, e presto vi accorgerete che stiamo percorrendo la strada giusta. “A touch of class” dunque, come il film di Mel-

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vin Frank del 1973; ovvero, la cura del dettaglio. Perché è di questo che stiamo parlando. E cosa, in una donna, può conferire valore aggiunto, più di una borsa? Non i tacchi alti, non i collant, non il rossetto, ma pochette, clutch e handsbags. Rigida o tracolla, la borsa è il simbolo della femminilità per eccellenza, icona indiscussa, capace di raccontare il carattere di chi la indossa: della serie “dimmi che borsa usi e ti dirò chi sei”. Se ne sono viste e se ne vedono ancora di tutti i tipi: a forma di cuore, di pacco regalo e persino di scarpetta. Ma quello che conta è che da Fendi a Trussardi, da Saint Laurent a Zara, per la stagione natalizia 2013-2014 la moda è targata red&golden.


T

S

estimoni di avventure proibite, complici nelle fredde sere invernali, compagne fidate negli eventi mondani, resistenti amiche nelle più stressanti circostanze, addio! Saint Laurent docet e le star imparano: tornano gli anni ’80 della calza velata o a rete.

i alle righe e vada anche per gli stivali da diluvio universale. Ma per quanti intendono osare, può tornare utile sapere che quest’anno le star smaniano per i pantaloni rossi. Una vera e propria passione che si sposa deliziosamente con l’atmosfera natalizia.

Rosso mon amour

Calze a rete

Il ritorno dei Pois

Oversize

Classici bianco su nero, delicati tono su tono, piccoli e discreti, grandi e particolarmente vistosi: che lo vogliate oppure no, i pois tornano di moda. A proporli in passerella, MiuMiu con la collezione autunno/ inverno 2013-2014.

Cappotti, cappelli e maglioni hanno qualcosa in comune quest’anno. Cosa? Ma la taglia, naturalmente! Ancora una volta, infatti, la parola d’ordine è oversize. Lana grossa, spessore esagerato, valido in ogni occasione.

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Outfit

COME DIMENTICARE DI

ESSERE IN CITTà

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ens sana in corpore sano: non si tratta semplicemente di un modo di dire, ma di una vera e propria filosofia di vita, una forma di approccio alla quotidianità basata su un sistema in cui salute fisica e mentale sono vicendevolmente imprescindibili. Ebbene si, perché il benessere non è e non può essere concepito soltanto come una questione di forma fisica. Certo non vogliamo fare gli ipocriti: i pettorali scolpiti, il fondo schiena sodo e la pelle tonica ed elastica sono un bel vedere e su questo non ci piove. Ma il corpo è un contenitore e pertanto va curato anche ciò che c’è al suo interno. E Wake Up ha fatto propria questa filosofia di vita, aprendo il mondo della palestra e del fitness a quello del relax e del benessere. Così, nel cuore di Bari, in uno storico palazzo di fine ‘800, a soli 5 minuti dalla stazione, si staglia questo spazio accogliente, un “club”- come amano definirsi- incorniciato nel legno e nel cristallo, e valorizzato dai colori caldi che concorrono a renderne ancor più gradevole il benvenuto. Fitness e welness, corsi di pilates, total body, g.a.g. e body attack; sala pesi e sala cardio: ce n’è per tutti i gusti e le esigenze. Da un lato le varie salette della palestra, tutte aerate e corredate di attrezzi e specchi; dall’altro la piscina per l’aquagym e il nuoto libero, con una fascia pomeridiana dedicata persino all’acquaticità infantile. Wake Up è tutto questo, ma anche molto di più. Superando la zona welness e gym, si accede infatti al centro estetico dove vengono effettuati trattamenti viso e corpo, epilazione, manicure, pedicure e make up: l’epicentro della cura di sé. E non è tutto. Perché il vero luogo di culto è al livello inferiore, dove tra luci soffuse e profumi avvolgenti, si apre il tempio del relax: percorso termale con zona massaggi, sauna e bagno turco. Lontani dal fragore della vita, potete rilassarvi tanto da dimenticare di essere in città. Il benessere in movimento: è questo il principio su cui si fonda Wake Up, centro dedicato

al fitness e al relax, nato per creare equilibrio e soddisfazione nel corpo. Non solo una palestra, ma un luogo nel quale l’attività fisica e la ricerca del benessere si affiancano alla scoperta dell’armonia psico-fisica. Chiudete solo per un istante i vostri occhi e accarezzate dolcemente il desiderio di abbandonarvi nel favoloso mondo del benessere e dell’estetica. Rimodellare il vostro corpo non sarà più solo un sogno ad occhi chiusi, ma prenderà forma e sostanza in macchinari innovativi. Affidatevi al calore endogeno della radiofrequenza e scoprite i benefici di potenti elettrostimolatori associati all’evoluzione della pressoterapia e degli infrarossi. Niente aghi a bisturi: concedetevi il lusso di beneficiare di trattamenti da vere celebrità, con l’ossigeno iperbarico. ISOJET è infatti l’ultima novità nel campo dell’estetica per il ringiovanimento cutaneo: grazie a una miscela di aria compressa e quindi di ossigeno mista ad acqua isotonica alla velocità di 720 km/ora, ISOJET provoca un “refresh” della pelle ad effetto “microiniezioni” immediato e duraturo. Ma anche l’utilizzo della radiofrequenza è l’ultima frontiera nel mondo dell’estetica professionale e della chirurgia estetica. Wonder Body RF è uno stimolatore tissutale da calore endogeno dotato di due manipoli, uno per i trattamenti viso e uno per i trattamenti corpo. Un elettrodo fisso, molto pratico, per addome e cosce, permette di eseguire un trattamento senza controindicazioni: un’energia fredda, che penetrando diventa calore, consente di rivitalizzare i tessuti dermici e di ridurre quelli grassi. Bastano 6-8 sedute da 40 minuti per eliminare l’effetto buccia d’arancia, rimodellare la silhouette, tonificare seno, glutei, cosce e addome. La pressoterapia invece è un’apparecchiatura


che agisce sulla circolazione venosa e linfatica rendendola più efficiente e migliorando, di conseguenza, inestetismi estetici quali cellulite, adiposità localizzate e ritenzione di liquidi. Rigenerate la vostra pelle, rigenerate i vostri sensi… al vostro risveglio non sarete più le sognatrici di prima.

Wake Up: stop, relax and go! Immergere il corpo nel calore e nel vapore è un rito antichissimo che racchiude diverse proprietà benefiche e regala bellezza, salute e relax. Egizi, Greci e Romani lo sapevano… E Wake up lo sa! In primis, il bagno turco purifica e idrata: il calore dilata i pori della pelle facilitando la penetrazione del vapore che agisce liberando l’epidermide dalle impurità e donandole così nuova lucentezza ed elasticità. In secondo luogo, il caldo umido dilata i vasi sanguigni favorendo

una più agevole circolazione del sangue che raggiunge così anche i tessuti più periferici, nutrendoli e ossigenandoli. Inoltre l’umidità ha anche un effetto decongestionante, in modo che a beneficiare del bagno turco siano anche le vie respiratorie, specie per chi soffre di raffreddore e sinusite. Infine la sudorazione, che contribuisce ad eliminare le tossine, accelerando il metabolismo con immediato effetto depurativo. Inutile descrivere la piacevole distensione mentale che ne deriva…



Shop Design,

Architettura e comunicazione “Lo spazio sta al luogo, come la parola sta al discorso parlato, e quindi lo spazio è la parola quando non è parlata... “ (M. De Certau) Architettura e design: tra i vari significati che vogliono esprimere c’è la comunicazione. La prima descrive uno spazio, una funzione, un sistema di vita, un insieme “sociale” fatto di luoghi, cose e persone che interagiscono tra loro. Il secondo dichiara modi di vivere, usi, abitudini e costumi, concetti legati alla fruizione dello spazio che ci circonda, e alle modalità con le quali l’uomo si appropria di esso. Entrambi sono sia un mezzo di comunicazione che comunicazione stessa. Comunicare attraverso l’architettura, oggi più che mai, è una necessità, dettata dall’esigenza di dare visibilità a idee, oggetti e persone. Solitamente i negozi si occupano quasi esclusivamente di curare i contenuti legati al marketing e all’immagine aziendale: tale forma di espressione si può definire “micro-architettura” ed è prevalentemente espositiva. Nel corso del ‘900 però l’architettura dei negozi è diventata un’occasione per integrare e innovare gli spazi di vendita, permettendo di divulgare un messaggio sia visivo che sensoriale, attraverso l’allestimento dell’interno e delle vetrine, che hanno il compito di richiamare l’attenzione dei passanti. Spesso i grandi architetti, forse sempre in minore misura oggi, hanno discriminato questo tipo di architettura. Eppure abbiamo un importante esempio italiano di sperimentazione ben riuscita: lo stabilimento dell’Olivetti di Venezia, progettato dall’architetto Carlo Scarpa, è il tipico caso in cui l’architettura diventa un puro vuoto che accoglie il prodotto e al contempo parla di arte.

Naturalmente non esistono regole fisse per il commercio e ognuno può trovare diversi modi per vendere un prodotto ed esprimere la propria identità. Resta però importante definire l’immagine che “ci” rappresenta. Il minimo comune denominatore è la necessità di attirare la clientela, rendere desiderabile il prodotto e caratterizzare lo spazio in modo che l’atto dell’acquisto risulti un’esperienza piacevole. Fondamentalmente si tratta di adattare le tendenze a queste funzioni primarie. Ed ecco che il minimalismo, con le sue superfici bianche e i campionari ordinati, a trent’anni dal suo avvento continua ad essere uno degli stili più presenti nel mondo dell’abbigliamento e del design: nello sfondo neutro il prodotto diventa protagonista assoluto. Le grandi marche preferiscono invece il classico ‘moderno’, in cui l’ordine va accompagnato da materiali ricchi e mobili che creano atmosfere di lusso e comfort. Ma c’è anche chi preferisce ricreare atmosfere domestiche; e il “trash-chic” che trae le sue radici dal punk e abbina il design alla novità con materiali semplici e riciclati. Mutevole, sospeso tra progetti di architettura e design, allestimento e comunicazione, per architetti e designer il negozio resta dunque una grande occasione per sperimentare le proprie ricerche sui segni e sullo spazio. Arc. Vito Console Pentrelli Arc. Erika Ficarelli

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UNA BENDA SUGLI OCCHI PER VEDERE ‘SENSOLTRE’ La “contaminazione” della Galleria Spazio Giovani

Tutti noi siamo abituati a guardare una fotografia con gli occhi per poter dire che è bella; ad ascoltare un brano musicale con le nostre orecchie, per poter affermare che ci piace. Ma chi ha stabilito che un’opera, per essere apprezzata, debba necessariamente essere “vista”? Una benda sugli occhi può dimostrarvi il contrario. Un po’ come quando si gioca a mosca cieca: venuta meno la vista, tutti gli altri sensi si acuiscono, collaborano e si interpellano vicendevolmente. Si chiama “sinestesia” e, in soldoni, significa “contaminazione” dei sensi nella percezione. In natura la sinestesia è presente in maniera blanda in tutti gli individui, in maniera più definita soltanto in alcuni. Certo è che entrare in contatto profondo con i nostri sensi è possibile,

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ed è un processo del tutto naturale e involontario. Per scoprire come, dal 19 al 21 dicembre, la Galleria Spazio Giovani ospiterà Sensoltre: un percorso multisensoriale per non vedenti, un’occasione unica che vi darà la possibilità di giocare con la vostra immaginazione e di (non) vedere il mondo con occhi diversi. L’idea è stata partorita dall’associazione Informatici Senza Frontiere, una Onlus nata con l’obiettivo di utilizzare conoscenze e strumenti informatici per dare un aiuto concreto a chi vive in situazioni di emarginazione e difficoltà. Sensibile alle diverse condizioni di disagio sociale, ISF ha preso in considerazione l’idea di creare questo percorso attraverso una serie di opere realizzate dall’artista pugliese Giovanni Pedote. E qui entra in gioco la tecnologia: con il supporto di uno smartphone dotato di NFC (Near Field Communication), si offre alle persone ipovedenti o cieche l’opportunità di intensificare l’accostamento all’arte utilizzando l’udito e il tatto per “guardare” le opere. I visitatori vedenti invece saranno bendati, per seguire il percorso al buio. Durante l’ultima giornata, sabato 21, sarà possibile svolgere la “visita a due”: persone non vedenti si offriranno di spiegare le proprie sensazioni toccando, insieme al visitatore, ogni singolo lavoro tattile. Luci abbassate e musica di sottofondo. L’ingresso, dalle 9 alle 21, sarà gratuito. Per info, contattare la curatrice della mostra, Emanuela Ferri.


In breve Prossimamente al cinema Un film “no budget, più che low budget”, ha commentato il regista Ciro De Caro. Eppure ha già fatto il giro dei festival internazionali. Questa la veste con cui Spaghetti Story si presenta al pubblico del grande schermo: una commedia generazionale dal sapore leggermente agrodolce, una pellicola in cui si mischiano un pizzico di giallo ed un tocco di multietnicità; storie intrecciate di disoccupati e sognatori che, immaginando il proprio futuro, sperano di vederci semplicemente costruita una famiglia. Nel presentare la sua opera prima, De Caro ha spiegato: “Volevo mostrare la mia generazione in maniera edulcorata ma non stereotipata, con uno sguardo sincero e libe-

ro che fosse al contempo più onesto di quanto generalmente accade”. Il film è stato girato in soli 11 giorni, prodotto in maniera totalmente indipendente e con sole 27 copie sarà distribuito nelle sale il 19 dicembre.

“Mi sento ubriaco!”

A più di un mese dall’uscita del suo terzo film e dopo aver sbancato i botteghini, Checco Zalone torna a far parlare di sé. E lo fa nel modo migliore possibile, con una pluripremiazione alle Giornate Professionali del Cinema di Sorrento, dove ha ricevuto ben 3 premi: i Biglietti d’Oro per il film Sole a catinelle (con 50 mln di euro d’incassi), le Chiavi d’Oro, come sceneggiatore del film e, infine, un Premio Speciale degli esercenti. “Come mi sento? Ubriaco!” ha commentato Checco.

La stòrie de Sanda Necòle Disegni, dialetto e vita del Santo patrono: questi i tre ingredienti di “La stòrie de Sanda Necòle”. Un progetto nato dall’incontro di tre autori e dalla volontà di raccontare episodi della vita di San Nicola ad un bambino che non riesce ad addormentarsi. Così Vito Signorile, Giuseppe Sansone e Paolo Azzella hanno scelto di narrare storia e leggenda, con i tratti del fumetto ed il dialetto barese. Le illustrazioni a colori sono orientate a un pubblico giovane, ma possono essere apprezzate anche dagli adulti. L’obiettivo è raccontare, con un linguaggio semplice ed immediato, gli avvenimenti tramandati, utilizzando la lingua che caratterizza al meglio la baresità del Santo.

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UN LIBRO

SOTTO L’ALBERO

“Racconti per chi non ha tempo di leggere” Disponibile anche su e-book (www.bookrepublic.it) € 12,00

F

ino ad un paio d’anni fa, in una parte del mondo letterario era diffusa la discutibile opinione che i racconti costituissero una sorta di letteratura minore rispetto al romanzo o alla poesia. Al contrario, io ho sempre ritenuto che il racconto potesse essere la forma letteraria che meglio rappresenti il ventunesimo secolo: la sua congenita brevità interpreta le contraddizioni e la frammentarietà della modernità in modo forse più pertinente rispetto al romanzo. Non è neanche così facile da scrivere, un racconto. Richiede tecnica e capacità di sintesi, e il talento di raccontare una storia e di coinvolgere il lettore in un numero di battute limitato. Il Nobel per la letteratura 2013 ad Alice Munro, che nella sua prolifica carriera ha scritto solo ed esclusivamente racconti, ha forse riabilitato questo genere letterario agli occhi dei più, e io non posso che gioirne. Per questo motivo, quando abbiamo ideato la linea editoriale di LiberAria Edizioni, ho for-

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Il più classico regalo è sempre il migliore, sia per gli altri che per se stessi. Ai lettori proponiamo “Volare sott’acqua”, di Fabio Lubrano, classe 1973, ravennate di origine e milanese d’adozione. temente voluto pubblicare racconti. Abbiamo creato i Singolari, raccolte di racconti solo in digitale e osservatorio sui nuovi scrittori italiani, e dato alle stampe due raccolte di racconti nel primo anno: “Volare sott’acqua”, di Fabio Lubrano, e “L’odore della plastica bruciata”, di Giovan Battista Menzani. Come primo suggerimento dell’editore vorrei però parlare di “Volare sott’acqua”, e del perché l’abbiamo scelto. I racconti di Fabio Lubrano contengono milioni di sfaccettature, sono poliedrici come la gamma delle sensazioni conoscibili. La quotidianità del vivere si dispiega, agli occhi del lettore, sempre con delicatezza e leggerezza. Nella sua scrittura, anche nei racconti più ironici e divertenti, non manca una vena di malinconia del vivere, la consapevolezza del paradosso dell’esistenza. Se questo Natale avete voglia di emozionarvi, sognare, ridere e riflettere, affidatevi alla penna ironica e profonda di Fabio Lubrano, e leggete “Volare sott’acqua. Racconti per chi non ha il tempo di leggere”, LiberAria Edizioni (www.liberaria.it). Giorgia Antonelli Editore LiberAria


Idee regalo per un natale low cost Per chi non ha voglia di fare casa-ufficio a/r più di una volta al giorno, portapranzo con scritta “Yay Lunch!” firmato Happy Jackson. Test d’intelligenza di Mens: ironico e simpatico gioco di carte per mettere alla prova il vostro q.i. Ai gentiluomini moderni che non vorrebbero mai confondere un Margarita con un Mojito, il libro The Gentlman’s Guide to Cocktails, di Alfred Tong, insegna ciò che occorre sapere della raffinata “arte della mixologia”. Ma per quelli meno conformisti ci sono altri due libri: Understand rap e Supreme, oltre che FiftyTwo Things to do while you poo. A vederla sembra un giocattolino in plastica ma, se volete spendere un po’ di più per gli appassionati di design e fotografia, una Lomography è un regalo azzeccatissimo. Per lei invece sarà sempre utile una mini piastra professionale per capelli, da portare in borsa ovunque, nei colori oro, argento, nero oppure rosa. Adorabili invece i bigodini di spugna a forma di cuore, per ottenere capelli ondulati e ricci. Salen-

do un po’ di prezzo, troviamo un vero e proprio scrigno di bellezza: Happy go Lovely LeeLee di Benefit, con mini size dei prodotti e l’Eau de Toilette shakerabile. “Send, do, read, file”: sono le robuste clip promemoria, un piccolo pensiero anche per i più smemorati, con messaggi colorati e concisi. Per tutti coloro che sono sempre in viaggio, è arrivato il momento di convertirsi all’e-reader: con il nuovo e leggerissimo Kobo Touch il vostro bagaglio peserà appena 200 gr in più. E sempre in ambito tecnologico, ci sono anche le casse a forma di robot, lo speaker portatile bluetooth Myfour e il microfono vintage per chi ama la chat-video. Infine, sotto l’albero- perché no!- anche i prodotti bio: dalle tisane ai tè, tantissime e profumatissime le miscele tra cui potete scegliere; oppure le candele in cera di soia naturale, con le lettere dell’alfabeto. Non dimenticate: ciò che conta è il pensiero!

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Mente locale

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Libri

resentazione del libro della giornalista barese Angela Alessandra Milella, “Cronache dal Belgio” (Edizioni dal Sud): il vissuto di una generazione nella narrazione di un viaggio, un percorso di vita da guardare e ascoltare, attraverso gli scatti fotografici e gli articoli pubblicati su quotidianoitalia.it. Appuntamento per domenica 15 dicembre, alle 17.30 al Caffè Borghese.

N

Rassegna

ell’ambito del Festival di musica contemporanea URTIcanti, martedì 17 dicembre alle 16.30 al Conservatorio Piccinni di Bari, presentazione del libro di G. Fronzi: “Electrosound. Storia ed estetica della musica elettroacustica”. A conclusione del Festival, venerdì 20 alle 20.30 presso la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, il concerto “Flauto ed elettronica”, di M. Caroli e F. Abbrescia.

V

Tradizione

isitabile per tutto il periodo natalizio e fino al 6 gennaio, “SpaccaBari”: la tradizionale mostra dei presepi artigianali, giunta all’ottava edizione. Realizzata dai soci dell’omonima Associazione, è ospitata nei locali dell’ex Tesoreria Comunale (via Roberto da Bari).

G

Musica

rande concerto di Natale in favore di Save the Children: diretta da Paolo Lepore, la Jazz Studio Orchestra si esibirà nel concerto “We all love Ennio Morricone”. Appuntamento per martedì 17, al teatro Multisala Showville, ore 21. Ingresso € 10. Il ricavato sarà devoluto all’associazione.

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I

Collettiva

n memoria dell’opera di Pascali e per far conoscere ciò che accadeva intorno a lui, la collettiva “Compagni di strada”, in mostra al museo Pino Pascali di Polignano a Mare fino al 26 gennaio, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21 (il museo resterà chiuso nei giorni 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio).

N

Concerto

ell’ambito del 14° Festival di Musica antica del Mediterraneo “Mousikè”, domenica 22 dicembre, alle 17, nella Chiesta di Santa Teresa dei Maschi, l’Orchestra Sparagnina di Corigliano d’Otranto, diretta da Michele Sparagna, si esibirà nel concerto di Natale “Festa dei Nuclei del Sistema di Puglia”.

A

Mercatino

nche quest’anno, fino al 19 dicembre, Bari ospita il mercatino “Natale sotto il ponte”, in C.so Cavour (al lato del ponte XX Settembre, di fronte al liceo Scacchi), dove dall’oggettistica al piccolo arredo, è possibile acquistare variegati prodotti hand made.

L’

Mostra

arte arriva sotto l’albero: aperta fino all’11 gennaio 2014, la mostra I Low Art, curata dalla galleria ArtCore, che propone venti nomi, tra esordienti e personalità già affermate, per offrire dipinti, sculture, fotografie ed installazioni accessibili a tutti.




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