Museo Novecento Novecento museonovecento.it museonovecento.it
Piazza Santa Maria Novella Novella 10, 10 50123 Firenze
n° 27 - Dicembre 2018 n°6 - Aprile 2018
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Duel un progetto ideato da Sergio Risaliti
Ulla von Brandenburg Di un Sole Dorato 21 aprile - 21 giugno 2018
SOLO MEDARDO ROSSO
5. Medardo Rosso ENFANT JUIF [BAMBINO EBREO] 1920 – 1925 (1893) cera su gesso / wax over plaster Courtesy collezione privata
courtesy the
1. Medardo Rosso SALON D’AUTOMNE 1904, Sala Medardo Rosso con l’Empereur éthiopien, il Ulla von Brandenburg Bambino al sole, Carne altrui, Madonna Medici e, in cornice nera sul fondo, finti disegni (in realtà fotografie di disegni ingrandite su carta camoscio con It Has a Golden Sun and an Elderly Grey Moon, 2017 viraggio azzurro) Film super-16-mm, colour, sound, 22’ 25’’ stampa moderna a contatto / modern contact printing Courtesy collezione privata artist, Art : Concept, Paris, Pilar Corrias, London and Produzentengalerie Hamburg
Photo: Martin Argyroglo
Nell’ambito del progetto Duel, accolto nelle sale espositive al piano terra, curatori ospiti sono chiamati a collaborare con artisti attivi sulla scena internazionale per realizzare interventi site-specific ispirati alla collezione del Museo. Il titolo del ciclo rimanda a un duello dialettico tra un progetto ideato artisti contemporanei e il patrimonio civico museale. daDuel Sergio vieneRisaliti inaugurato dalla prima mostra monografica in Italia di Ulla von Brandenburg (Karlsruhe, 1974), a cura di Lorenzo Bruni. Mostra a cura diIn un percorso che si snoda in tre installazioni e un collage, realizzate tra il 2009 e il 2016, Marco Fagioli e Sergio Risaliti l’artista propone un inedito dialogo con un dipinto di Felice 20 dicembre 2018 – 28individuato marzo 2019 Casorati, Nudo giallo (1945), tra quelli della Collezione Alberto Della Ragione. La mostra inizia con le
Solo è un ciclo espositivo costruito a partire dal patrimonio delle collezioni civiche fiorentine che intende offrire un breve ritratto di alcuni grandi maestri del novecento. Alternando mostre che attingono dai depositi ad esposizioni volte ad ospitare non presenti collezione, il immaginipersonalità in bianco ealtrimenti nero di Singspiel, videoindel 2009, per progetto, inaugurato concomitanza con il riallestimento giungere, alla fine del in percorso, al colore di It Has a Golden del Museo Novecento curato dal nuovo direttore artistico Sun and an Elderly Grey Moon, opera del 2016, proiettata Sergio Risaliti, risponde alla duplice necessità di costruire all’interno della attorno cappellaagli sconsacrata del museo, piccolo nuove narrazioni artisti e di integrare il percorso gioiello di architettura riservata alle espositivo del museo, in religiosa, un avvicendamento cheinstallazioni consente di colmare le contemporanee. lacune che caratterizzano collezioni civiche fin artistiche Il nucleolecentrale dell’esposidalla prima costituzione. zioneloro è caratterizzato da una tenda-sipario di colore blu, Con cadenze regolari, il Museo Novecento si concentrerà Blue Curtain del 2015, da guardare e attraversare come sulla figura di un singolo artista, scegliendo di raccontare un un dipinto astratto. Le atmosfere e sospese della aspetto peculiare della sua carrieramagiche grazie all’esposizione di pittura Felice Casorati – Torino, 1963) una o piùdiopere presenti nelle(Novara, raccolte 1883 del Comune di Firenze o concesse prestito da collezioni, unite a documenti e entrano in in risonanza conaltre le opere dell’artista. Il richiamo apparati ai metodidievario alle genere. procedure del teatro e delle arti sceniche
Solo is an exhibition series based on the heritage of the Florentine civic collections that aims to offer short overviews of some of the 20th century great masters. Alternating shows that draw from the deposits to exhibitions that aim to host invita important personalities not dell'arte present in von Brandenburg chi osserva a godere al the collection, project, sulla inaugurated in di là permanent del suo tempo storico ethis a riflettere sua dimenconjunctions with the reorganization of Museo Novecento sione sociale. Scegliendo di dialogare con Casorati, inoltre, curated by the new artistic director Sergio Risaliti, responds riporta nostra attenzionenew al periodo tra around le due guerre, to a duallaneed to construct narrations artists caratterizzato da process populiand to integratedalla the dittatura museum’s nazi-fascista, expositions. This permits to fill the gaps characterized civic smi di vario genere e dathat una have diffusa paura della the diversità collections since their riproporsi initial establishment. (dinamiche ever che sembrano anche oggi nel nostro On a regular basis, the Museo Novecento will focus on a quotidiano). L’esposizione è stata pensata come una single artist, discussing a specific aspect of their career rappresentazione in tre atti in cui spettatore si ritrova through the presentation of one or lo more works present in ad interrogarsi suthe quale sia il limite tra la realtà e la sua the collections of Municipality of Florence or loaned by other collections, along with documents andoggi materials of rappresentazione, e quali possano essere le forme various kinds. rituali utilizzate per stabilire canali di condivisione tra
servono ad affrontare questioni sociali e storiche. Ulla
l’identità locale e l'altro da sé.
SOLO MEDARDO ROSSO Il terzo appuntamento di Solo vede protagonista Medardo Rosso (Torino 1858 – Milano 1928), a cui Firenze dedica finalmente un’esposizione dopo il 1910, anno della Prima mostra italiana dell’Impressionismo e di Medardo Rosso, organizzata da Ardengo Soffici presso la sede locale del Lyceum Club. Medardo Rosso è inventore di una scultura antiretorica e anti-prospettica, che supera l’Ottocento più accademico e classicheggiante e si libera, fin dalle prime prove, delle suggestioni ricavate dalla diretta conoscenza dell’Impressionismo e della Scapigliatura. Nei suoi primi ritratti, (Cantante a spasso, El locch, Ruffiana), così come nelle sculture di gruppo (Innamorati sotto il lampione, Impression d’Omnibus), è evidente l’attenzione alla vita contemporanea, condizionata nella seconda metà dell’Ottocento da nuovi sistemi di produzione e di trasporto, nonché da inedite fonti di illuminazione e di comunicazione che stravolgevano la percezione della realtà e le relazioni tra gli individui. Dopo i soggiorni parigini del 1885-1886 e del 1889, il suo linguaggio plastico, che scaturisce dalla volontà di superare la tradizione, si fa sempre più autonomo ed essenziale. Osteggiato dalla critica italiana e dalla cultura artistica più conservatrice, Medardo diviene nel corso del Novecento un punto di riferimento cardinale per diversi artisti, tra cui Boccioni, Manzù, Marini e Fontana. Artefice di una pratica sperimentale sia riguardo ai soggetti che alle tecniche, Rosso introduce in scultura la percezione dell’istantaneo e del transitorio. Agendo sulla superficie, riesce a manifestare nella materia il ricordo di un momento, l’emozione di un’apparizione: corpi, gesti, posizioni, volti ed espressioni sospesi tra immaginazione e memoria. Nel ritratto di una Portinaia o di un Bambino ebreo si eternano sentimenti e sensazioni fugaci, catturate nell’attimo veloce della loro epifania. La scultura si offre alla visione unica privilegiando un punto di vista frontale: come la pittura, non richiede di girarle attorno, e sembra vibrare e smaterializzarsi in un gioco informe di luce e di ombra in un tutt’uno con lo spazio circostante. «La luce - dirà Rosso - è la vera essenza della nostra esistenza, un’opera d’arte che non ha a che fare con la luce non ha ragione di esistere». La ricerca sulla luce prosegue incessantemente anche attraverso il lavoro sulla fotografia, su cui dichiara che è “un modo di pensare come su una carta”. Questo aspetto è documentato in mostra da alcune moderne stampe a contatto di scatti effettuati da Rosso nel suo studio, dove l’artista crea vere e proprie messe in scena con le sue opere, a cui a volte accosta riproduzioni di sculture antiche eseguite da lui stesso. La sua pratica travalica quindi gli ambiti delle singole discipline, per pervenire ad una sostanziale abolizione della differenza tra pittura, scultura, fotografia, performance. Discostandosi da un’interpretazione tradizionale del suo lavoro, la mostra intende proporre una rilettura di Medardo Rosso fondata sulla sua assoluta originalità e specificità nell’ambito delle avanguardie e delle neo-avanguardie. Le opere esposte, attraverso un confronto diretto tra diverse varianti dello stesso soggetto come nel caso della Grande rieuse e del Bambino alle cucine economiche, invitano, infatti, a riflettere anche sulla dimensione processuale e seriale del suo lavoro, precursore di pratiche specifiche del contemporaneo come quelle del minimalismo, dell’arte concettuale e dell’arte povera.
The third appointment with Solo focuses on Medardo Rosso (Turin 1858 – Milan 1928), to whom Florence is finally dedicating an exhibition for the first time since 1910, the year of the Prima mostra italiana dell’Impressionismo e di Medardo Rosso organised by Ardengo Soffici at the local Lyceum Club headquarters. Medardo Rosso introduced an anti-rhetorical and anti-perspectival sculpture which stands in marked contrast to the more academic and classically-oriented 19th century tradition and from the very beginning he got rid of suggestions from Impressionism and Scapigliatura. In his early portraits (Singer Walking, El locch, The Procuress), as well as in his sculptures featuring more figures (Lovers under the Street Lamp, Impression d’Omnibus), attention to contemporary life is evident. In the second half of the 19th century, the new production and the transportation systems as well as the modern illumination sources and the communication radically changed the perception of reality and the relationships among individuals. Following his stays in Paris in 1885-1886 and in 1889, Rosso’s plastic language – against tradition – became more and more independent and essential. Opposed by the Italian critics and the academic artistic culture, in the 1900s the sculptor became a key figure for many artists, as Boccioni, Manzù, Marini and Fontana. Creator of experimental and innovative practices, both in terms of subject and technique, Rosso introduced into sculpture the instant and the transient form. Working on the surface, he recalled the moment, the emotion of an appearance: figures, gestures, attitudes, faces and expressions suspended between imagination and memory. In his portraits of a Concierge and a Jewish Boy, he caught feelings and sensations in the fleeting instant of their epiphanies. The unique point of view is a privileged side of the sculpture: like painting, never asking the observer to move around, his sculpture seems to vibrate and become ephemeral and seemingly insubstantial through varied approaches to light and form. “Light - Rosso said - is the true essence of our existence; a work of art which has nothing to do with light has no reason to exist”. His research into light continued throughout his career with unusual experiments in photography, which he said was “a way of thinking, as on paper”. This is documented by several modern contact prints of original photographs taken by Rosso in his studio, where he personally set up stagings of his works, sometimes including reproductions of sculptures from antiques by the side. His techniques have broken existing traditions rejecting the differences among painting, sculpture, photography and performance. Far from a traditional interpretation of his work, the exhibition features a new interpretation of Medardo Rosso work based on his absolute originality in the history of the avant-gardes and neo-avant-gardes. The works in this exhibition, through the direct comparisons of different casts of the same subject, as for the Grande Rieuse and Child at the Kitchen Stove, invite to focus on the artist’s work as a pioneer of Minimalism, Conceptualism and Arte Povera.
2. Medardo Rosso AETAS AUREA s.d. stampa moderna a contatto / modern contact printing Courtesy collezione privata
3. Medardo Rosso ENFANT MALADE s.d. stampa moderna a contatto / modern contact printing Courtesy collezione privata
4. Medardo Rosso ENFANT À LA BOUCHÉE DE PAIN [BAMBINO ALLE CUCINE ECONOMICHE] 1897 gesso patinato / patinated plaster Courtesy collezione privata