Museo n16

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Museo Novecento Novecento museonovecento.it museonovecento.it

Piazza Santa Maria Novella Novella 10, 10 50123 Firenze

n° Luglio2018 2018 n°616- -Aprile

Duel un progetto ideato da Sergio Risaliti

#museonovecento #museonovecento.it

JOSEDuel DÁVILA un progetto ideato

da who Sergio Risaliti are lost Not all those wander 03 luglio - 11 ottobre 2018 a cura di Lorenzo Bruni

Ulla von Brandenburg Di un Sole Dorato 21 aprile - 21 giugno 2018

LB Not all those who wander are lost è la tua mostra al Mu-

seo Novecento di Firenze curata da me all’interno del ciclo Duel. Puoi parlarmi della scelta di questo titolo?

JD Not all those who wander are lost [Non tutti quelli che

7. Jose Dávila Untitled. Composizione C.F. 124, 2018 Stampa a pigmenti di carbone Courtesy of the artist

Ulla von Brandenburg It Has a Golden Sun and an Elderly Grey Moon, 2017 1. Jose Dávila (pagina a fianco) Film super-16-mm, colour, sound, 22’ 25’’ Daylight Found Me with No Answer, 2013 Acciaio e smalto epossidico courtesy the artist, Art : Concept, Paris, Pilar Corrias, London and Produzentengalerie Hamburg Courtesy of the artist and Galleri Nicolai Wallner, Photo: Martin Argyroglo Copenhagen

vagano sono persi] è una frase di J.R.R. Tolkien presente nel suo libro Il signore degli anelli. Tolkien scrive di un mondo di fantasia, ma che è collegato ad un mondo molto reale e fisico. Egli racconta di persone che vagano in uno spazio specifico allaNell’ambito ricerca di significati specifici. mi sento perfettamente del progetto Duel,Ioaccolto nelle sale esporappresentato da questa frase se rifletto sul fatto di trovarmi sitive al piano terra, curatori ospiti sono chiamati a collain un mondo dove le informazioni e i contatti sono globali, imborare con artisti attivi sulla scena internazionale per materiali e istantanei. Io faccio parte delle persone perse in realizzare interventi site-specific ispiratiPer allaquesto collezione del questo vagabondaggio fuori dalla storia. ho creato una mostra in del cui ciclo dialogano diverse opere come frammenti Museo. Il titolo rimanda a un duello dialettico tra di un insieme, per permettere di chiederci, a me stesso come artisti contemporanei e il patrimonio civico museale. allo spettatore, come osserviamo e viviamo il mondo oltre ai Duel viene inaugurato dalla prima mostra monogravari livelli possibili della sua interpretazione. Nella mostra al fica in Novecento Italia di Ulla von Brandenburg (Karlsruhe, 1974), aa Museo lo spettatore è come se fosse costretto cura di attraverso Lorenzo Bruni. In un narrativi, percorsoma cheanche si snoda in tre vagare vari strati a rendersi conto che non L’arte è un vasto puoi installazioni eè unperso. collage, realizzate trauniverso il 2009 in e cui il 2016, muovertipropone senza una finale, per questo che l’artista undestinazione inedito dialogo coned unèdipinto di Felice non sei smarrito del tutto in esso. Infatti lo scopo finale è Casorati, Nudo giallo (1945), individuato tra quelli della quello di continuare ad interrogarsi sulle cose e non solo di Collezione Alberto Della Ragione. La mostra inizia con le trovare risposte.

LB Come è avvenuta la scelta delle singole opere che com-

pongono il “viaggio” di questa mostra, che a sua volta è un dialogo con un’opera pittorica su cartone di Mario Radice del 1939 individuata nella collezione del museo di Firenze e inserita all’interno del tuo particolare display?

JD Ho messo insieme una serie di lavori ben precisi per

creare nuovi livelli di interazione tra di loro, il contesto e il pubblico. Tutte le mie opere nascono da un dialogo e da una frizione con riferimenti artisti, architetti e intellettuali immagini in vari bianco e nero ad di Singspiel, video del 2009, per delle generazioni precedenti alla mia. Non si tratta solo di un giungere, alla fine del percorso, al colore di It Has a Golden dialogo con la memoria collettiva o di una sua riattivazione, Sun and an Elderly Grey Moon, opera del 2016, proiettata bensì di un prendere coscienza degli strumenti che noi tutti all’interno della cappella sconsacrata del museo,avanti. piccolo oggi abbiamo a disposizione per ripensarli e andare In questa di Firenze religiosa, tutte le opere ruotano attorno ad una gioiellomostra di architettura riservata alle installazioni nuova consapevolezza: la miaIl generazione deve dell’esposiprendere in artistiche contemporanee. nucleo centrale esame un nuovo tipo di confronto con il sapere. Ho affrontato zione è caratterizzato da una tenda-sipario di colore blu, tutto ciò a partire da un dialogo con l’opera Composizione Blue124 Curtain delRadice, 2015, da e attraversare come C.F. di Mario del guardare 1939, scelta dalla collezione del un dipinto astratto. atmosfere e sospese della museo. Ci sono due Le motivi per cui magiche mi ha colpito quest’opera. Il primo è collegato al periodo storico era attivo pittura di Felice Casorati (Novara, 1883 in – cui Torino, 1963) Radice che era il ventennio fascista. È un periodo che ho entranoe in risonanza con le opere dell’artista. Il richiamo studiato molto soprattutto per il contributo degli architetti ai metodi e alle procedure del teatro e delle arti sceniche razionalisti come Terragni, a cui il pittore originario di Como servono affrontare questioni sociali e storiche. Ullaa era moltoad legato. Partendo da questo dialogo ho provato

creare un’apertura, una finestra differente con cui osservare il nostro momento storico attraversato da varie forme di populismo. L’altro motivo è legato alla mia intera pratica, che si collega ad una riflessione sui codici astratti. Ho voluto osservarla a partire da un punto di vista nuovo, del tutto inusuale, per mezzo della presenza del gesto storicizzato, ma anche a-storico di Mario Radice. Per me, però, non si tratta solo di un processo concettuale, bensì di una riattivazione dei sensi. Ecco perché è importante da sempre nella mia pratica lavorare sul modo diinvita percepire le formeaastratte non solo di von Brandenburg chi osserva godereedell'arte al crearle. Punto sempre a rendere evidente il loro peso e la gradi là del suo tempo storico e a riflettere sulla sua dimenvità e di conseguenza a trasformare in esperienza attiva il diasionecon sociale. Scegliendo dialogare Casorati, inoltre, logo lo spazio. Per me di infatti tutto con ha inizio dal rapporto riporta la nostra tracontrasto le due guerre, con i materiali e dalattenzione loro esserealinperiodo linea o in con la forma e l’oggetto che manifestano. Il mio processo caratterizzato dalla dittatura nazi-fascista, da creativo populinasce che le persone vedere smi di dalla varioconsapevolezza genere e da una diffusa paurapossono della diversità e interpretare la stessa cosa in modi diversi, ma soprattut(dinamiche che sembrano riproporsi anche oggi nel nostro to dal fatto che la sentono e la percepiscono diversamente. quotidiano). L’esposizione stata pensata una Questa consapevolezza però èdeve dialogare con come la presa di rappresentazione in tre atti ine degli cui lostrumenti spettatore si ritrova coscienza del contesto storico culturali che vengono usati dasuquel dato Conlaquesto ad interrogarsi quale siapubblico. il limite tra realtà progetto e la sua punto a illuminare un storico e a-storico ea rappresentazione, e dato quali paesaggio possano essere oggi le forme renderli compresenti al fine di riportare ad essere palpabile il rituali utilizzate per stabilire canali di condivisione tra momento specifico in cui le persone possono confrontarsi e l’identità locale e l'altro sé. di vista. discutere su questi diversida punti


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