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Quel Pazzo Nel Libro Steve Morris Pag

Erle Montaigue morì con a fianco la sua famiglia nel gennaio 2011. Non passa giorno in cui non pensi a lui, nemmeno uno. Ebbe un impatto così grande sulla mia vita. Sono una persona egoista. Mi manca la sua guida, ora sono da solo. Quando faccio la mia pratica mattutina, e ho una domanda, devo risolverla da solo, perché non c’è Erle dall’altra parte del telefono o a rispondere alle mie e-mail. Davo tutto per scontato. Gli studenti fedeli di Erle rimangono protettivi nei suoi confronti oggi come non mai. Sprecai molto tempo ed energia in passato, combattendo con i guerrieri da tastiera che pensano di poter misurare l’abilità di Erle guardando alcune clip su YouTube. Erle anni fa, aveva smesso di occuparsi di cose così banali, ma suppongo di avere ancora molto da imparare.

Allora, cosa ha reso così caro a me Erle? Diceva qualcosa del tipo: “Tutti finiranno con l’insegnante di Tai Chi che meritano”. Quindi, in un’altra vita, devo essere stato un santo perché finii con il migliore.

Inizialmente, fui attratto dalla sua conoscenza dei metodi pratici del Tai Chi Chuan. Studiavo Tai Chi in zona, con un insegnante molto importante, ma le applicazioni non venivano mai discusse. Per la frustrazione, cercai alcune risposte e acquistai uno dei primi libri di Erle. Non avevo mai sentito parlare di lui a questo punto, poiché Internet era un semplice miraggio per la maggior parte delle persone. Qualsiasi pubblicazione di Tai Chi che avevo letto fino a questo punto illustrava risposte non realistiche ad attacchi non realistici e avevo bisogno di essere convinto del contrario.

Quando il libro arrivò, c’era questo pazzo con i capelli selvaggi che prendeva pugni e calci, sacchi e persone. A quel tempo avevo circa vent’anni e portai con entusiasmo il libro in classe per mostrarlo al mio istruttore. Lo aprì, ne scorse alcune pagine, mi guardò da capo a piedi con disgusto e me lo restituì. Il libro finì sullo scaffale a prendere polvere per un po’ di anni....

La successiva caratteristica di Erle che mi attirava era la sua generosità. Aveva tempo per ogni domanda, per quanto dovessero sembrargli irrilevanti. Era anche generoso con le sue opere.

Anni prima avevo lasciato l’istruttore di cui sopra e da allora ero diventato uno studente privato e assistente istruttore di un insegnante di Tai Chi Chuan dello stile Wu di Hong Kong. Stavo vivendo il sogno. Stavo imparando direttamente, uno a uno, non solo l’arte del Tai Chi, ma mi stavo immergendo nella cultura e nella filosofia cinese mentre io e il mio Sifu passavamo ore insieme. Tuttavia, fu la mia mancanza di comprensione della cultura cinese che alla fine portò a una divisione aspra e, ancora una volta, rimasi senza un insegnante. A questo punto, contattai il pazzo con i capelli selvaggi del libro....

Circa una settimana dopo, un pacco arrivò a casa mia. Lo aprii e trovai due video VHS intitolati Tai Chi to the Max Volume 1 e Volume 2. Erle, dopo aver saputo della mia separazione dal mio insegnante di Tai Chi cinese, si era preso la responsabilità di inviarmi due dei suoi titoli, gratuitamente. Non era business per lui, voleva solo che prendessi il “buon olio” come diceva spesso. Questa generosità si sarebbe manifestata per tutto il tempo che studiai con lui e devo ammettere che non avrei mai potuto ricambiare con qualcosa neppure la metà.

Un’altra caratteristica era il suo spiccato umorismo, un po’ da ragazzino. Quasi immaturo a volte ma, allo stesso tempo, estremamente divertente. Visitai il villaggio in cui visse in Galles un fine settimana per un seminario e trascorsi quasi un’ora guidando per tutte le strade secondarie totalmente perso nel mio tentativo di tornare a casa. Lo chiamai e gli chiesi indicazioni e poiché poteva percepire la mia frustrazione, iniziò a ridacchiare senza sosta al telefono, il che ovviamente mi fece arrabbiare più di prima. Trovò l’intero episodio divertente.

Era una persona che si fidava molto e ciò a volte mi sorprese poiché nel corso della storia, la sua fiducia a volte fu usata contro di lui. Ci sono altre persone più qualificate di me che possono descrivere in dettaglio come alcuni individui avrebbero imparato da Erle e poi avrebbero lasciato la sua organizzazione e fatto ogni sorta di affermazioni per sminuire e diffamare, questo aveva ferito Erle nel profondo. Eppure continuò a mostrare fiducia nei suoi fedeli studenti. Una volta mi disse quanti soldi aveva nel suo conto in banca prima di trasferirsi nel Regno Unito, il che ovviamente era una questione molto personale.

Erle aveva una miriade di qualità. Come tutti noi, anche lui era tutt’altro che perfetto, tuttavia, se non fosse stato capace di passare dalle parole ai fatti per così dire, sarebbe stato scoperto molto tempo fa. Questo è una uomo che tenne seminari in tutto il mondo per decenni e avrebbe potuto essere esposto in uno qualsiasi di questi eventi. Persone come me semplicemente non sarebbero rimaste con lui. Ricordo chiaramente in due diverse occasioni, di aver tentato di staccargli la testa durante l’allenamento. Entrambe le volte, non solo non vidi nemmeno la sua

Lessi alcune critiche nel corso degli anni secondo cui la sua forma non era piacevole alla vista o mancava di bellezza. Per prima cosa, dirò qui e ora, se volevi un insegnante che insisteva nell’indossare il pigiama di seta e nel muoversi come un ballerino, allora Erle non era la persona per te. Aveva una corporatura che a volte non piaceva esteticamente, ma il Tai Chi è un’arte marziale, non un’arte performativa, e il marziale era il suo forte e un ulteriore motivo per cui si distingueva dalla massa. Per quelle persone che avrebbero sminuito la sua forma, una volta assistetti a una sua esibizione del primo terzo della forma Old Yang, eseguita in modo meticolosamente lenta, ma esibendo un completo equilibrio e compostezza che una volta completata, attirò l’applauso spontaneo dei partecipanti.

A differenza di molti nomi noti nei circoli di arti marziali, Erle aveva scarsissimo ego. Non gli importava che il suo amore per la famiglia, gli animali e i suoi continui atti di gentilezza potessero essere percepiti come debolezze. Non c’era bisogno di atteggiamenti maschili, era a suo agio con sé stesso.

A noi che lo conoscevamo ci manca moltissimo. Abbiamo ora il dovere di continuare e ampliare la conoscenza che ci diede. Sarà sempre il mio insegnante, sarà sempre il mio amico, sarà sempre quel pazzo nel libro.......

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