Altratrapani 39

Page 1

ERICE

BIRGI

TRAPANI

Una fabbrica di

Orizzonti foschi

Ma a chiacchiere

perdite e consenso

per l’aeroporto

siamo primi

Questo periodico non fa pubblicità agli Enti Locali REGISTRAZIONE n. 297 13 ottobre 2004 PUBBLICAZIONE n. 39 - 30 novembre 2013

DIRETTORE RESPONSABILE Giacomo Augugliaro CONTATTI Cell. 388 196 260 1 altratrapani@gmail.com

EDITORE “Una Città per tutti” STAMPA in proprio

I PARTITI  SI RIORDINANO

QUASI 170MILA EURO IL REDDITO DEL SINDACO DI TRAPANI

Rinasce Forza Italia, è nato il Nuovo Centro Destra. La notizia sta nel fatto che il sen. Tonino d’Alì dopo un ventennio e aver ottenuto dal Silvio nazionale tutto quanto era nelle sue aspirazioni, lo ha lasciato e se ne andato con altri. A Forza Italia ha aderito l’ex senatrice del PID-Cantere Popolare Maria Pia Castiglione esponente da sempre di punta dei cattolici democratici. Anche il mega sindaco di Mazara onorevole di tutto Nicola Cristaldi, che durante l’elezioni comunali di Mazara aveva giurato eterna gratitudine ad Angelino Alfano ed una guerra senza confini al suo ex pupillo Toni Scilla a cui aveva dedicato un liberculo dal titolo “Il Traditore“. A Trapani le cose vanno come sempre e cioè il sindaco Damiano dopo aver incassato tutti i voti del cartello del centro destra locale afferma che i voti sono i suoi e che niente e nessuno può chiedere a lui qualcosa. Le cose stanno così e Tonino d’Alì è avvisato. Dopo Nino Croce, Giulia Adamo, Peppone Maurici e Mimmo Fazio ci sarà un altro dei suoi amici che dirà che non lo ha mai conosciuto. Vito Damiano.

E’ sempre Damiano il Paperone Con i suoi 168 mila euro di reddito imponibile è il sindaco Vito Damiano il “Paperone” fra i politici al comune di Trapani. E' quanto risulta dalle dihiarazioni dei redditi 2012 di tutti gli organi elettivi che sono state pubblicate, in base alla legge sulla “trasparenza”, sul sito web del Comune. A seguire Damiano, per reddito, il consigliere comunale di Forza Italia, e medico Giovanni Vassallo 124 mila. Staccati, un gruppo di altri cinque politici: gli assessori Francesco Mazzara 66 mila e Antonino Giglio 63 mila, ed i consiglieri comunali Peppe Bianco 62 mila, Giuseppe Ruggirello del 53 con

60 mila e Vito Mannina 60 mila. Per quanto riguarda le unità immobiliari recordmen è l'assessore Ivana Inferrera, la quale, nonostante dichiari un reddito di appena 18.861 euro (quasi interamente per

“redditi da affitto”), risulta proprietaria al 100% di 14 unità immobiliari. A seguire, in questa particolare classifica, il consigliere, e piccolo imprenditore edile, Silvestro Mangano, proprietario di 9 unità immobiliari, quin-

di l'ex-sindaco Girolamo Fazio, proprietario di 6 unità immobiliari, di cui 5 al 100% (nonché di 5 pagine di terreni!); seguono il funzionario dell' Agenzie delle Entrate Giueppe Ruggirello del 58 e il medico Giovanni Vassallo, comproprietari al 50% di 6 unità immobiliari ciascuno. La speciale “classifica”, oltre che stimolare gossip ed invidie, ha la funzione di verificare chi, facendo politica, ha aumentato il proprio livello economico. In tal caso, non può non andare all'occhio il reddito di Tiziana Carpitella salito da 580 euro (annui, nel 2011 prima dell’elezione) ai 20.844 euro del 2012.

ERICE E LO SCUOLABUS NEGATO «La Regione riconosce e garantisce la libertà della famiglia nell'educazione dei figli e il diritto allo studio per tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado». Tanto scrive la Regione Siciliana all'art. 1 della Legge 3 ottobre 2002, n. 14. Il secondo comma aggiunge che «al fine di favorire tale libertà la Regione promuove interventi volti a rimuovere

gli ostacoli … che si frappongono alla piena attuazione dei principi indicati». Questi principi diventano discutibili nel Comune di Erice, che è parte della Regione Siciliana. La “libertà di scelta” della famiglia dell'Istituto Scolastico cui affidare l'educazione dei figli è limitata, secondo le chiare indicazioni politiche che sono dietro i principi

ispiratori della norma, dal “Regolamento servizio trasporto scolastico mediante scuolabus”, approvato dal Consiglio comunale di Erice il 20 settembre 2012. Difatti, l'articolo 2, ultimo comma del Regolamento sembra porre una chiara limitazione: «il servizio è concesso, esclusivamente, in favore degli alunni che continua a pag. 2


AltraTrapani Sabato, 30 novembre 2013

ERICE LA FONDAZIONE ERICE ARTE A CHI SERVE?

DALLA PRIMA ... frequentano il plesso scolastico più vicino alla propria abitazione». Una limitazione che sembra una discriminazione: la norma vale solo «per gli alunni abitanti nel territorio urbano di Casa Santa». Le famiglie degli alunni residenti nelle frazioni di Pizzolungo, San Cusumano possono scegliere pienamente la scuola da far frequentare ai propri figlioli. Quelli di San Giuliano e Trentapiedi no. O, se proprio vogliono scegliere, sappiano, dice l'Amministrazione che ha imposto la norma, che non avranno diritto allo scuolabus e quindi che si dovranno “arrangiare”, tanto per le spese quanto per la gestione dei trasferimenti.

2

Fabbrica di perdite e anche di altro Il modo di fare “politica”, oggi, spesso, non è molto lontano, nei fatti, da quello di ieri. Su come “ieri” amministravano certi “politici” ce lo spiegava, sette anni fa, il senatore Massimo Villone (DS) nel corso di una puntata della trasmissione “Report”. Villone «spiega come relazioni clientelari possano sussistere in un regime di piena legalità». Oggi, invece, sappiamo, ad esempio ad Erice, che esiste una “Fondazione Erice Arte”, costituita nel 2009, dalla prima amministrazione Tranchida, il cui vice presidente è Pier Vittorio Demitry, come si rileva dal sito della “Fondazione”, che oltre ad essere stato candidato,

a fianco del sindaco Tranchida, nel 2012 (107 voti), riceve legittimamente un appannaggio di 6mila euro annui. La “Fondazione” ha, da due anni, un bilancio in perdita, [-40.892 euro nel Bilancio 2012, dopo un 37.208 nel 2011] ma ciò

non impedisce di mantenere tanto l'appannaggio, quanto ad un “Direttore Artistico”, sig.ra Giulia Viviano (6mila euro annui), e ad un Sopraintendente, dottor Giuseppe Butera (forse l'ex direttore generale APT?) con 10mila euro annui. Non si

sa da chi e sulla base di che criterio “selezionati”. Come non è chiaro come sono stati selezionati consulenti fiscali (3.800 euro), revisori dei conti (3.400 euro), personale dipendente (12 mila euro) e altre non meglio definitive spese di “gestione” del Castello (30 mila euro). Dal Bilancio di previsione 2012 della "Fonazione", si rileva che la stessa ha ricavi derivanti, in parte direttamente dal Comune di Erice (quota sociale 15 mila euro ed un contributo 30mila) e in parte dagli incassi dell'ingresso del “Castello di Venere” e dal Museo "Cordici"(100mila euro). Somme che si spendono in tanti rivoli. (N.Salvo)

CAPITALE DELLA CULTURA: BOCCIATA ERICE

Ma gli annunci fan notizia

su www.altratrapani.it TUTTI GLI ARCHIVI  DEL NOSTRO GIORNALE

Il Comune di Erice non sarà la “Capitale europea della cultura” per il 2019. Il suo nome non figura fra le cinque Città italiane che si trovano, per come comunica il Ministero dei Beni Culturali, nella short-list delle candidate: Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna, Siena. La notizia, tuttavia, è stata “bucata” dalla stampa di regime trapanese. Non un rigo ad informare della bocciatura di Erice. La stessa stampa che, però, con grande enfasi, lo scorso 2 ottobre dava la “notizia” di una presunta candidatura della Città di Erice quale “Capitale europea della cultura 2019”. «Il borgo medievale della Vetta sta parte-

cipando alla selezione lanciata dal Ministero dei beni culturali». Così cominciava il servizio dell'emittente televisiva trapanese Telesud. La politica degli “annunci”, peraltro, funziona sempre fra le deboli menti dei trapanesi-ericini. Menti facili a dimenticare, menti apatiche nel cercare riscontri o comunque gli esiti degli annunci. Peraltro, la più attenta Angela Marino, per TrapaniOk, a fianco la “notizia” aveva aggiunto un «forse», poiché, da un riscontro, sembra avesse rilevato come «Erice non ha inviato ancora la candidatura cartacea che andava presentata entro il 20 settembre».

Ci sarebbe da indagare, per sapere se la bocciatura è dovuta ad un così madornale errore! La politica degli “annunci”, si diceva, non è nuova: ancora Telesud, il 4 settembre 2010, tre anni addietro, annunciava come «L'amministrazione comunale di Erice, con in testa il Sindaco, ha intrapreso il percorso che potrebbe portare la cittadina ad ottenere il prestigioso riconoscimento: essere il 46 esimo sito italiano dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco». Anche a quella “notizia” non seguì la notizia più importante: l'accoglimento della richiesta. Natale Salvo


AltraTrapani Sabato, 30 novembre 2013

T R A PA N I

3

SMART CITY? TRAPANI IN FONDO ALLA CLASSIFICA

Ma a chiacchiere saremmo primi Anche per Forum PA, una società romana specializzata in relazioni pubbliche e comunicazione istituzionale, la Città di Trapani è in fondo alla classifica dei capoluoghi italiani. Esattamente, secondo i loro indicatori, al 97° posto, dopo aver perso quattro posizioni rispetto allo scorso anno La società ha realizzato lo “ICity Rate”, un rapporto annuale per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso verso città più intelligenti, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili. «ICity Rate ci aiuta quindi a capire quali sono in questo momento i punti di forza e di debolezza per

ogni territorio, quali città in quest’ultimo anno hanno fatto passi avanti nel percorso verso la smart city e quali invece sono tornate indietro», spiegano dall'Azienda Forum PA. «La classifica delle “prime” è guidata quest’anno da Trento», preci-

sano i ricercatori. Ben distaccato, un gruppone di inseguitrici con Milano, Ravenna, Parma, Padova, Firenze, Reggio Emilia, Torino e Venezia. E Trapani? Si diceva al 97° posto. Tra i tanti indicatori negativi di Trapani: la piaga dello “abbandono scola-

stico”, la insufficiente partecipazione degli anziani ad “università per la terza età”, la bassa “quota di autovetture Euro IV e V sul totale delle autovetture”, il limitato numero di “biblioteche comunali” e l'assenza di “postazioni Internet nelle biblioteche”, il basso numero di “posti disponibili in asili nido comunali in rapporto alla domanda potenziale”, la sostanziale assenza di “hotspot nel Comune”, l'insufficienza del “Numero centri di raccolta dei Rifiuti da apparecchiature elettriche”, la totale assenza di “manifestazioni fieristiche” vere. In parole povere, per essere “Smart”, Trapani deve impegnarsi ancora tanto.

IDV RIPARTE DA NICOLA CAUSI Dopo le ultime “decable”, comunali, regionali e nazionali, Italia dei Valori ha eletto un nuovo segretario nazionale, Ignazio Messina, ed individuato un nuovo progetto che, nel rispetto dei principi di legalità e moralità, prova ad essere più “moderato” rispetto alla più recente gestione di Antonio Di Pietro. A Trapani, si è affidata all’esperienza dell’exconsigliere comunale Nicola Causi. «Sono stato nominato referente provinciale – ci spiega Causi - con il compito di creare, entro quattro mesi, le condizioni per indire il congresso per eleggere il coordinatore».

TRAPANI: ASIA ED AFRICA DENTRO IL CONSIGLIO

Domenica in 845 al voto Domenica 15 dicembre Trapani si reca alle urne. Sarà una giornata di festa. Si svolgeranno, per la prima volta nel capoluogo, le consultazioni per l'elezione del primo Consiglio comunale degli immigrati. A recarsi alle urne, seggio unico in piazza San Francesco di Paola, saranno in 845, ovvero tutti gli extracomunitari residenti a Trapani da almeno un anno. Si tratta, in dettaglio, 425 africani (per oltre metà si tratta di marocchini e tunisini), 210 asiatici (per oltre un centinaio rappresentati da cinesi e per il resto da cittadini provenienti dall'area della peni-

sola indiana), 145 europei (prevalentemente provenienti dalla disgregata Jugoslavia), 64 cittadini provenienti dal continente americano. Voterà anche una donna australiana. A fronteggiarsi due liste: la lista dell'Africa, composta da 13 candidati, e quella dell'Asia, che ha raccolto 6 candidati. Non han presentato lista, di certo per disinteresse, né gli americani né gli extracomunitari europei. Lo scrutinio, curato dall'Ufficio Elettorale del Comune di Trapani porterà all'elezione di 15 rappresentanti i quali, al proprio interno, eleggeranno un presidente ed un vice. Si tratta, indubbiamente,

di un primo importante e tangibile successo dell' Amministrazione Damiano che, con questa iniziativa democratica e partecipativa, conta di coinvolgere le comunità immigrati per una costruttiva presenza a Trapani. Certo spiace che la comunità cinese non prenda parte al voto, che la lista Asia, cioè, sia composta da soli cittadini bengalesi. Ma la giornata di voto sarà utile anche per noi italiani: 15 uomini extracomunitari siederanno fra le seggiole del Consiglio, senza indennità, senza permessi dei datori lavoro, solo per curare l'interesse dei propri concittadini. Un esempio per tutti.

su www.altratrapani.it TUTTI GLI ARCHIVI  DEL NOSTRO GIORNALE


AltraTrapani Sabato, 30 novembre 2013

4

REGIONE

LA REGIONE VENDE AIRGEST? RYANAIR RIDIMENSIONA BIRGI?

Orizzonti grigie per l’aeroporto “Abbiamo vinto la battaglia per Birgi”, diceva soddisfatto lo scorso 15 Settembre il capogruppo del Pd all’Ars, Baldo Gucciardi. E per fortuna che c’era Rosario Crocetta, già: la Regione aveva deciso di investire sull’aeroporto di Trapani. Aveva comprato le azioni che erano della Provincia di Trapani: 1,2 milioni di euro. Ma è durato poco.La Regione Siciliana ha comprato, è vero, le azioni dell’Airgest, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Trapani – Birgi. Azioni che erano della Provincia di Trapani. E’ già sul punto di finire l’impegno della Regione

per salvare l’aeroporto di Birgi, e, soprattutto, presto si avrà la cessione ai privati della maggior parte delle azioni dell’aeroporto. A dire come le stanno le cose, schiettamente, è l’assessore all’economia Luca Bianchi, che ha messo le cose in chiaro:

“Il nostro intervento a Trapani è servito soltanto a non consentire la svendita delle azioni Airgest che presto venderemo al giusto prezzo. A gennaio sarà pronto il bando per la nomina dell’advisor, metteremo in vendita il 39 per cento di Airgest, mentre la Regione manterrà il

10 per cento”. E chissà che tutto non finisca nelle mani del gruppo armeno- argentino di Eduardo Eurnekian. Ryanair da parte sua si sta comunque cautelando, e le notizie non sono buone. In attesa di capire se rimarrà a Trapani o no, la compagnia irlandese low – cost si prepara a ridurre le rotte, tanto che ormai è certo che non saranno più quattro ma tre gli aerei che faranno base a Trapani. Intanto, da Marsala, il sindaco Giulia Adamo insiste su quella che è per lei la priorità: “Il Vincenzo Florio presto dovrebbe assumere la denominazione di aeroporto di Trapani-Marsala”.

DATAGATE: IL NONNO DI LINUX CONTRO LA NSA

La sicurezza passa da Linux Pochi sanno di avere Linux in tasca, perchè lo chiamano Android. Però sono 1.000.000.000 dicesi un miliardo ... Pochissimi sanno che Linux è un sistema operativo Libero creato da Linus Torvalds che perciò ne è considerato il padre. Ancora meno persone, io stesso fino ad oggi, sanno pertanto che il “nonno” di Linux è Nils Torvalds, parlamentare europeo finlandese eletto nella “Alliansen Liberaler och Demokrater för Europa”. Come ogni nonno che si rispetti Nils Torvalds segue la crescita dei suoi nipoti (ovviamente ce ne sono di reali, in

carne ed ossa) e ha rivelato che la NSA ha richiesto al figlio di inserire una backdoor nel sistema operativo Linux. «Quando al mio figlio maggiore è stata posta la stessa domanda - "È stato avvicinato dalla NSA per inserire delle backdoor?" - lui ha risposto "NO" ma allo stesso tempo ha annuito» ha spiegato l'onorevole Torvalds. «Ha dato la risposta giusta, ma tutti hanno capito che la NSA lo aveva avvicinato». Il dubbio che si può porre e che quindi ci sia una backdoor in Linux? Linus Torvalds non ha detto se poi ha fatto quanto richiestogli.Christian

Engström, anche lui parlamentare europeo per il Partito Pirata Svedese, ha rapportato alla commissione dell'europarlamento che, essendo Linux open source, è impossibile che una backdoor possa essere inserita. Inoltre proprio per questo Linux è stato scelto da Russi, Cinesi, Brasiliani e molti altri stati come unico sistema operativo per gli uffici pubblici e quindi tutto il “sistema paese” di queste nazioni. Impossibile che una backdoor si celi davanti agli occhi di esperti cinesi, assolutamente. E' altresì vero che esistono distribuzioni non community, customizzate,

con driver e packages proprietari. Lì potrebbe annidarsi qualcosa, ma l'ipotesi è assolutamente remota, finchè tutto il sistema è libero. Allora, possiamo trarre una conclusione, sono 30 anni che la famiglia Torvalds, consapevolmente o meno, difende veramente la nostra libertà, la libertà vera di tutto il mondo libero. Si può dormire più sereni sicuramente dopo riflessioni del genere. Un solo dubbio può assalire le coscienze più accorte, ho fatto bastevolmente la mia parte in questa battaglia? Ma questo sarà oggetto del prossimo capitolo di questa storia. Vincenzo Virgilio

RYANAIR PUNTA DRITTO VERSO LA SICILIA  ORIENTALE CATANIA – La compagnia aerea irlandese low cost Ryanair, ha comunicato nella giornata di oggi di voler puntare su i due aeroporti di Catania e Comiso, inaugurando ben sette tratte per il primo e quattro tratte per il secondo.Per quanto concerne Fontanarossa, le quattro tratte italiane (Roma Fiumicino, Torino, Bologna e Venezia) saranno attive già dal 13 dicembre, mentre bisognerà aspettare aprile per vedere i primi voli diretti a Madrid, Marsiglia ed Eindhoven, che trasporteranno oltre un milione e duecentomila passeggeri in più all’anno e sosterranno oltre 1.200 posti di lavoro ‘in loco’ presso l’Aeroporto di Catania. Le nuove tratte dell’Aeroporto di Comiso invece riguardano le mete Dublino, Francoforte, Kaunas e Pisa, che trasporteranno 250 mila passeggeri in più all’anno e sosterranno 250 nuovi posti di lavoro in loco presso l’Aeroporto di Comiso. COMUNISTI AL CONGRESSO «Penso che dovremmo tornare alle lotte e non è retorica, è quello che chiede la gente: meno chiacchiere, meno concertazione con qualsiasi potere, più proposte e più fatti», è quanto dichiara Francesco Bellina alla vigilia del Congresso del Partito.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.