N 29 la voce indipendente del luglio 2007

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Anno III - n. 3 Venerdì, 27 Luglio 2007

Mensile Distribuzione gratuita

EDITORE “Una Città per Tutti” Via G. Adragna, 107 Trapani

PREMIATA MACELLERIA ITALIA www.beppegrillo.it Il giornalista inglese Mark Covell si trovava nella scuola Diaz Parodi di Genova il 21/7/2001, poco prima di mezzanotte. Credeva di essere in un Paese democratico. Sbagliava. E’ uno dei 66 stranieri massacrati dalle forze di Polizia. Ai quali vanno aggiunti i 27 macellati nostrani. E’ stata infatti «Un’operazione di macelleria messicana», come ha ammesso il vice questore Michelangelo Fournier. Che ha aggiunto: «Quando sono arrivato nella scuola ho visto quattro poliziotti, due in divisa, due in borghese che al primo piano infierivano su una decina di persone a terra, non erano miei uomini». Mark Covell se l’è cavata con poco: un’accusa di terrorismo; otto costole rotte; entrambi i polmoni perforati; stato di arresto per tre giorni. Infatti, se fosse stato trasferito a Bolzaneto avrebbe assaggiato «il cammino dei canguri». Una variante del football dove i calciatori sono robusti rappresentanti delle forze dell’ordine disposti su due file. Il pallone è il giornalista non allineato preso a calci poderosi durante il percorso. Secondo Mark, ben 76 poliziotti sono accusati di abusi dei diritti umani. Saranno processati, come è giusto, ma chi sono i responsabili politici di quella mattanza? Identifichiamoli, è facile, i nomi fateli voi per una volta..

REGISTRAZIONE TRIB. TRAPANI n. 297 del 13.10.2004

DIRETTORE RESPONSABILE Natale SALVO

REDAZIONE Vito FIORINO Antonino MALTESE Silvestro BONAVENTURA

CONTATTI Tel. 388-196.260.1 Fax 178-227.29.98 salvo.natale@tiscali.it

STAMPA “Grafiche Leo” Via G. De Luca, 20 Trapani

Negli anni 60' era Totò a vendere Fontana di Trevi, ora è toccato alla Torre Carosio

Venduta, ma era inalienabile! Natale SALVO Potrebbe finire nelle aule di Tribunale il caso della Torre Carosio venduta, improvvidamente, dall’Amministrazione Fazio lo scorso ottobre 2006. A minacciare di «adire alle vie legali» è l’avvocato Aldo Verro, per conto del proprio cliente dott. Vincenzo Verro. Il Dott. Verro, dopo aver partecipato all’asta indetta dal Comune di Trapani ed essersi aggiudicato definitivamente l’acquisto di un lotto descritto come «immobile sito in via Carosio» ed aver versato il prezzo non ha, infatti, ottenuto il passaggio di proprietà. Il motivo è presto detto. Era accaduto che il 17 ottobre 2006 l'architetto Silvio Manzo, della Soprintendenza BB.AA. di Trapani, aveva scritto una nota al Comune nella quale, dopo aver premesso che «si apprende da Organi di stampa (La Voce Indipendente, NdR) una notizia secondo la

quale codesta amministrazione avrebbe venduto all'asta, l'antica Torre Carosio e vincolata come bene monumentale sin dal 1913», chiedeva «se corrisponde al vero la notizia della loro vendita». Il nostro giornale, infatti, aveva denunciato l'irregolarità della vendita: si trattava di un bene facente parte del patrimonio storico cittadino e quindi vincolato. Lo stesso sindaco Fazio, all'inizio, aveva personalmente risposto (lettera n. 9172 del 24 ottobre 2006) all’arch. Manzo spiegando

che per lui non si trattava della Torre Carosio bensì di semplici «appartamenti da sempre destinati ed utilizzati per civile abitazione» e che, comunque, l'immobile si trovava in «avanzato stato di degrado» con «conseguente pregiudizio per la pubblica incolumità» (e come poteva essere diversamente dato che l'immobile aveva 8-9 secoli d'età!). Dopo che gli atti, e la “mala figura”, erano divenuti palesi Fazio aveva passato la penna all'ing. Antonino Candela che, il

9 febbraio 2007 scriveva che «della esistenza del vincolo si è avuta documentazione solo nel corso di un incontro tenuto personalmente dallo scrivente e dal segretario generale del Comune, nel novembre scorso, presso l'Ufficio del Soprintendente del BB.AA. di Trapani». L’ing. Candela, in sostanza, poi, confermava che gli immobili posti all’asta erano, in realtà, «inalienabili con la conseguenza che la procedura ad evidenza pubblica posta in essere per la loro dismissione sia da ritenere invalida e nulla». Per l’avv. Verro, quindi, la vendita «non è stata oggetto di ponderata considerazione la natura demaniale dei beni ... e l'aver posto in vendita immobili demaniali costituisce atto antigiuridico, foriero di gravi responsabilità patrimoniali». L’avvocato, quindi, chiede che si formuli una «congrua e seria proposta transattiva onde evitare una lite giudiziaria». Chissà se, come sempre, a pagare sarà Cappiddazzu.

BUONI & CATTIVI Antonio D’ALI’ Il presidente della Provincia ha dato mandato all´ufficio legale di verificare se esistono gli estremi di una denuncia nei confronti del magazine Focus che nel numero in edicola inserisce la pubblicità di un dentifricio, considerata offensiva nei confronti della comunità trapanese. Nella vignetta sono raffigurati due molari, che rappresentano un passeggero e un capostazione. "Ferma a Trapani?" chiede il passeggero riferendosi al treno. ”No”, risponde il capostazione. E il passeggero: "Meno male". Giudizio: F R E D D AT O .

I VIGILI L'organico effettivo della polizia municipale di Trapani è formato da 122 elementi di cui 1 funzionario, 10 commissari, 82 ispettori capo, 5 assistenti, 8 agenti (?), 2 ausiliari del traffico e 14 (!!) amministrativi. In pratica ci sono 10,25 capi per ogni agente, non si configura il mobbing in questo caso? Boh! Si dovrebbe avere un capo ogni 10 agenti e non 1 agente ogni 10 capi! Giudizio: IL COMANDARE E’ MEGLIO DEL ...


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ERICE

Rifiuti - Il Comune riduce l’affidamento alla M. Eco. - 17 lavoratori vengono sospesi dal lavoro

Dall’emergenza rifiuti a quella lavoro! Natale SALVO ERICE - Dopo il “caso Midial” un altro duro colpo per i lavoratori trapanesi. Diciassette dei trentasette operai della M.Eco srl di Trapani sono stati sospesi dal lavoro. L'impresa, che gestisce in affidamento il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Comune di Erice, si è trovata costretta a ridurre il personale a causa della contrazione delle commesse decisa dalla giunta guidata dal sindaco Giacomo Tranchida. Se, da un lato, tale decisione com-

porterà un risparmio per l'Ente è indubbio che – almeno nell'immediato –, oltre che le ripercussioni occupazionali, a pagare saranno i cittadini ericini – specie delle frazioni e delle vie di minor interes-

L’eredità ... lasciata da Sanges ERICE - Sono precise le responsabilità dell’uscente amministrazione Sanges nel creare un’emergenza rifiuti. In primo luogo la mancata approvazione del bilancio preventivo 2007, quindi alla mancata tempestiva indizione della gara d'appalto per la gestione del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani, infine il mancato tempestivo ottemperamento all'indicazione del responsabile dei servizi finanziari comunali dott. Antonio Pugliesi. Il dott. Pugliesi, in una nota indirizzata al sindaco Sanges lo scorso 29 marzo, affermava che al fine di mantenere

se commerciale - con servizi meno efficaci, cassonetti stracolmi, spazzatura nelle strade ed erbacce ai piedi dei marciapiedi. E, questa volta, diversamente dal caso “Midial”, bisogna pure rin-

graziare la sensibilità di Salvatore Bertolino, amministratore unico della M.Eco, che ha accettato – con la firma di un “protocollo d'intesa” - i suggerimenti del Sinda-cato che, in luogo del licenziamento del personale in esubero, ha individuato una strada che, attraverso il ricorso alla sospensione ed agli am-mortizzatori sociali, mantiene il legame tra l'Azienda ed i lavoratori sino al prossimo 31 dicembre quando, tuttavia, se l'Amministrazione ericina non amplierà gli affidamenti contrattuali, per i 17 operai in esubero, si apriranno le porte della disoccupazione.

il pareggio di bilancio per l'anno 2007, era necessaria una riduzione delle spese del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il dirigente indicava anche un'altra strada ed una scadenza: quella di agire sul versante entrate, aumentando la tassa dei rifiuti. Per far ciò era necessaria una delibera del Consiglio comunale entro il termine di legge del 30 aprile. L'amministrazione Sanges, tuttavia, era rimasta sostanzialmente inerte. Ad Erice, nel 2006 il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è costato alle casse del Comune 3.496.000 euro, a fronte di una tassa a ruolo di 2.477.000 euro, con una perdita secca di 1.019.000 euro! Oggi Tranchida ha dovuto pagare l’inerzia di Sanges.

“Etica”, parola della quale tutti i partiti si riempiono la bocca, ma che, nei fatti, è una sconosciuta

Quando il “Nuovo” è già “Vecchio” L’avvocato Giovanna Millocca, eletta consigliere comunale nella lista “Tranchida Sindaco – Erice in tutti noi” si è dichiarata indipendente. Ne parliamo con Giovan Rosario Simonte (nella foto) capogruppo del Movimento “Erice che Vogliamo” al Consiglio comunale di Erice. Ma come avete selezionato le candidature nelle vostre liste? Sulla base di criteri politici o di mero potenziale elettorale? «C’era solo la condivisione di un programma elettorale del sindaco. Tutti coloro che si sono candidati hanno collaborato alla costruzione del programma, tramite i Cantieri tematici, e lo condividevano». Ciò vuol dire che una volta uscita dal Movimento continuerà ad impegnarsi per la realizzazione del programma amministrativo di Tranchida? «Lei ha detto che

Tranchida resta il suo sindaco. Il rispetto dell’impegno programmatico resta un suo problema personale e politico». Giovanna Millocca era stata in passato candidata in Forza Italia. In apparenza ha lasciato il

Movimento di Tranchida in cambio della poltrona di Presidente del Consiglio. Agli stessi Roberto Brucato e Sergio Pace – eletti nel centro destra – dichiaratesi indipendenti a loro volta, erano state proposte, dal centrosinistra, altre poltrone. Non ritieni, per il futuro, che i Partiti debbano sottoscrivere un “Patto Etico” che bocci questi cambi di casacca politica piuttosto che incentivarli e premiarli? «Io sono d’accordo. Anche se non era scritto, nel nostro Movimento era sott’inteso. Questi sono i nostri pilastri: la coerenza, la trasparenza, la legalità … Sul discorso di Pace si tratta di un discorso interno ad un Partito, la Margherita, che non riguarda il nostro Movimento. Sul discorso di Brucato si è pensato di votarlo come Presidente del Consiglio per la sua figura indipendente e quindi super-

partes». Dopo questo scambio di battute due cose sembrano essere certe: che non ci sia una assoluta certezza circa l'impegno della Millocca per quanto riguarda la realizzazione del programma amministrativo dell'attuale sindaco di Erice con un ritorno verso la casa (delle libertà) madre da cui proveniva; che troppo spazio all'individualismo politico è lasciato a chi ci rappresenta: l'adesione ad un programma e a delle idee, gioco forza, deve limitare la propria libertà personale di schierarsi, successivamente a un risultato elettorale, in una fazione opposta a quella rispetto alla quale si è stati eletti o di dichiararsi indipendenti. Demandare tutta la questione a un mero discorso interno di partito squalifica la politica stessa e chi la fa.


La Voce Indipendente Venerdì 27 Luglio 2007

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T R A PA N I

Traffico - Dal 1 gennaio 2006 ad oggi solo 34 ragazzi sono stati “pescati” a guidare senza casco

A Trapani i Vigili più buoni d’Italia Silvestro BONAVENTURA TRAPANI - "Cosa prendo oggi: l'auto o lo scooter?". Se siete tra coloro che spesso si pongono questo dilemma per spostarsi a Trapani, oltre a considerare i tempi di spostamento, la comodità dei mezzi o l'agilità con cui possono muoversi all'interno del traffico cittadino, forse potreste prendere in considerazione anche un altro parametro. In base, infatti, alle statistiche del numero di contravvenzioni inflitte dai Vigili Urbani di Trapani durante tutto il corso del 2006 e per i primi 6 mesi del 2007

c'è un dato che emerge chiaramente: il numero di multe riguardanti gli automobilisti supera di gran lunga quello delle multe rilevate nei confronti di possessori di moto e ciclomotori.

I numeri infatti parlano chiaro: negli ultimi 18 mesi sono state effettuate ben 352 multe per l'infrazione dell'art. 172 del Codice della Strada (cinture di sicurezza non allacciate), a fronte di appena

34 centauri che avrebbero infranto l'art. 171 (mancanza del casco). Se da un lato troviamo 164 trasgressioni dell'art. 173 per guida durante l'uso di telefoni cellulari, dall'altro abbiamo solo 36 contravvenzioni per il trasporto di un passeggero su un veicolo a due ruote. C'è forse una differenza di trattamento a seconda del mezzo sul quale si viaggia? Il comandante Corselli respinge al mittente una simile tesi spiegando che il minor numero di multe inflitte ai possessori di ciclomotori è dovuto al minor numero di questi all'interno del territorio cittadino.

Trapani: Poche le patenti ritirate

Il processo all’ex-comandante Agate

(S.B.) - Un'inchiesta del Sole 24 Ore ha messo in luce come, dall'introduzione, avvenuta ormai quattro anni orsono, della “patente a punti”, la Provincia di Trapani sia stata tra le meno toccate dall'ondata repressiva del provvedimento dell'allora ministro ai Traporti Lunardi. Considerando infatti la proporzione tra il numero di patenti ritirate e il numero dei patentati della Provincia, Trapani si piazza in quintultima posizione con lo 0,08% di patenti ritirate (meglio, o peggio, sono punti di vista, solo le Provincie di Grosseto, Lecce, Viterbo e Cuneo).

(N.M.) - Il G.u.p. del Tribunale di Trapani ha rinviato l’udienza del 16 luglio a causa dello sciopero indetto dall’ordine degli avvocati. Le parti avrebbero dovuto svolgere le loro conclusioni, cosicché da avviare il processo alla sentenza finale. Ignazio Agate, ex comandante della Capitaneria di Porto di Trapani, durante la sua carica, avrebbe comunicato dati non corrispondenti alla realtà circa la quantità di merci transitate nel porto; in questo modo il porto di Trapani avrebbe raggiunto la quota minima prevista per l’istituzione dell’Autorità Portuale. La nuova udienza è fissata per il 18 ottobre prossimo.

I trapanesi saranno costantemente osservati dall’occhio delle telecamere istallate dal Comune

Il «Grande Fratello» viola la privacy Antonino MALTESE In «1984» George Orwell ipotizzava una possibile società del futuro, in cui l’intera popolazione mondiale viveva sotto un rigidissimo controllo politico e sociale, attuato mediante l’uso di sofisticati dispositivi tecnici di ripresa audiovisiva. Questi strumenti catturavano e registravano al loro interno le immagini di persone che, ignare, divenivano loro vittime, spiate e per di più inconsapevoli di esserlo. È proprio in questo romanzo che viene coniato per la prima volta il termine “Grande Fratello”, simbolo di un’oppressione totalitaria che impedisce qualsiasi manifestazione di libero arbitrio, attraverso l’incessante controllo di questo occhio meccanico a cui nulla sfugge. Indubbiamente, lo

scenario prefigurato da Orwell è soltanto un’estremizzazione di una eventuale realtà che chiunque di noi spera non si concretizzi mai. Da qualche tempo, a Trapani, ha preso vita un progetto basato su

sistemi di video-sorveglianza mediante l’installazione di telecamere sui pali dell’illuminazione pubblica. Il sistema di video-sorveglianza sarà attivo 24 ore su 24 in potenziali centri nevralgici di traffico cittadino, veicolare e urbano, come in via Fardella, via Garibaldi e il lungomare Dante Alighieri. L’ubicazione del sistema è stabilita dagli organi di sicurezza, i quali hanno collaborato per la realizzazione degli impianti. L’appalto per l’installazione delle telecamere è stato aggiudicato da una cordata di imprese per l’importo di 1.685.973 euro oltre iva. Nel comunicato stampa del 28 Marzo 2006, il Comune adduce che le telecamere saranno utiliz-

zate per garantire la sicurezza, con «sorveglianza di ambiti urbani caratterizzati dalla forte presenza di pedoni […] sorveglianza dei percorsi stradali maggiormente utilizzati da manifestazioni pubbliche e cortei». È semplicistico, forse utopico, immaginare che con l’installazione delle telecamere riusciremo a combattere i fenomeni devianti che si verificano nelle nostre strade. Dissentire da ciò che potrebbe essere utile come dannoso è però azzardare un po’ troppo; certo è che non ci piace essere spiati, cresce in noi la voglia di riservatezza e crescono proteste e ricorsi per la violazione della privacy, eppure continuiamo a essere ripresi involontariamente senza possibilità d’appello da questo sistema di controllo sociale in tumultuosa espansione.


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C U LT U R A & S O C I E TA’

LA STORIA

Sant’Alberto - Polemiche per la sistemazione della statua

SANT’ALBERTO DEGLI ABBATI

“E’ una mortificazione”

Non sono molte le notizie sulla vita di Sant'Alberto, ma restano almeno alcune tracce sicure della sua vicenda. La tradizione confermata da alcuni documenti dice che Alberto nacque verso la metà del XIII secolo a Trapani da Benedetto degli Abbati e da Giovanna Palizi, dopo ventisei anni di matrimonio sterile il che rimanda inequivocabilmente a grandi esempi biblici come la nascita si Samuele e di Giovanni Battista Divenuto presbitero fu inviato a Messina dove morì il 7 agosto del 1307. Sono molti i miracoli attribuiti al santo da vivo e dopo la morte. Mentre era a Messina riuscì a eludere l’embargo posto alla città di Messina nel 1301 da Roberto di Calabria, poi re di Napoli: per intervento di Alberto una o più navi riuscirono a rompere l’assedio e a portare vettovaglie ai messinesi affamati. Una caratteristica del ministero di Alberto furono le guarigioni: donò la vista ad un ragazzo accecato, il quale si fece poi carmelitano; diverse donne furono curate da ascessi alle mammelle, altre furono guarite da febbri. Un giudeo epilettico si convertì dopo l’intervento del santo. Accanto alle guarigioni fisiche le leggende ricordano quelle spirituali e in particolare l’attività di esorcista.

HANNO DETTO "L'adulazione è il cibo degli sciocchi; tuttavia, di tanto in tanto, gli uomini d'ingegno condiscendono ad assaggiarne un pò". Jonathan Swift “A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre”. Ennio Flaiano

PER SORRIDERE

Vito FIORINO Nell'anno del suo giubileo (settecento anni dalla morte) la città di Trapani ha deciso di dedicare al santo una statua che verrà sistemata alla fine di via G.B Fardella e all'imbocco della Piazza Martiri d'Ungheria, una statua di due metri e mezzo sul modello di quella conservata ad Erice e fatta di marmo. Questa sistemazione, per la verità ha suscitato qualche perplessità: a molta gente che abbiamo intervistato è sembrata inadeguata, se non addirittura mortificante, per l'importanza del santo. Il tenore delle opinioni ascoltate tra la gente è in massima parte orientato a porre la statua all'interno di una rotonda ampia e

che veicolasse il traffico di una zona che spesso è caotica e pericolosa. «Sistemare lì Sant'Alberto non è una bella idea, potevano fare una rotonda bella grande al centro della piazza, con un prato all'inglese e prendere due piccioni con una fava: una sistemazione più decorosa per il santo e una rotonda che veicolasse il traffico in questa zona» ci ha

dichiarato uno dei tanti, Antonino, barbiere in pensione. L'auspicio da parte di molti era che questa fosse comunque una soluzione temporanea e che successivamente, si realizzi veramente una rotatoria e che all'interno di essa, Alberto guardi e protegga la città che, insieme a Messina, lo ha eletto a patrono.

Un sito web cerca di promuovere gli artisti locali

Etichetta senza padroni Trapani Mag è un magazine online di informazione culturale ed artistica della provincia di Trapani che nasce nel 2003 dall’idea di Mario Giacalone di riunire in un sito web, in termini promozionali e pubblicitari, tutte le forme e le espressioni artistiche locali, underground e non, con articoli, news e pubblicazioni varie che hanno il fine di creare, tuttavia rafforzare, la scena artistica locale. Il portale è continuamente aggiornato con le date, gli eventi e gli appuntamenti della nostra provincia ed è attivamente impegnato nel pescare dai sottoborghi locali artisti ed operatori trapanesi che lavorano in direzione artistica inedita, ivi

compresi coloro che risiedono fuori dai nostri confini. Il lavoro di ricerca, in termini di completezza ed esclusività, è disponibile al link del portale www.trapanimag.135.it Con questi propositi Trapani Mag ha prodotto nel 2005 una compilation musicale, che racchiude il meglio della produzione locale, ed il relativo festival, che hanno avuto ottimi consensi da parte di pubblico e critica. A distanza di due anni è uscito nelle scorse settimane il nuovo volume della compilation Trapani Mag, che al solito racchiude il meglio delle ultime produzioni inedite di artisti e gruppi trapanesi. Trapani Mag compilation

vol. 2 è un veicolo esclusivamente promozionale che contiene grossi nomi come Andrea Alberti e Gaspare Bonafede, gli storici gruppi trapanesi, dai Mistura agli Envidhia, e ancora da Giacomo D’Angelo alla setta dei poeti Giacalone, Barbera, Ferrara, e tante altre giovani proposte che meritano senza dubbio supporto e visibilità. Con molta probabilità, sebbene ancora in mancanza di un patrocinio o di un interesse da parte di qualche amministrazione locale, anche quest’anno si terrà la nuova edizione del festival che vedrà le band e gli artisti della compilation salire su un palco e presentare i brani dal vivo.


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