N 2 domani liberi del dicembre 2004

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AMBIENTE

CONFINI

CULTURA

MOBILITA’

Ecco la classifica di Legambiente. Trapani: vivibilità da 98° posto

A cinquant’anni dall’autonomia, Erice e Valderice di nuovo insieme?

Rubina, giuro che ce la farò; solo un sogno non sarà

Russo, le auto anarchiche le batto così: più tecnologia e nuovo personale

domani liberi

mensile di politica, cultura ed informazione su Trapani e dintorni. n. 2 - Dicembre 2004 Euro 1,00

Condannato, resta il capo del Comune Fazio non è in grado di pensionarlo


DOMANI LIBERI Idee, opinioni, informazioni per conoscere, capire, crescere --PROPRIETARIO ed EDITORE Associazione “Una Città per Tutti” Via G. Adragna, 107 - Trapani DIRETTORE RESPONSABILE Leonardo Fonte IDEA E COORDINAMENTO EDITORIALE Natale Salvo DIREZIONE E REDAZIONE Via G. Adragna, 107 - Trapani Tel. 329-440.86.41 Fax 0923-568.443 e-mail natskom@tin.it www.domaniliberi.it STAMPA Tipografia “Nuova Stampa” via Marino Torre, 213 - Trapani telefono 0923-23.425 ---

Io, direttore senza pregiudizi, per aiutare a migliorare, civilmente, Trapani. In maniera molto cortese, qualche tempo fa, mi è stato chiesto se avrei apposto la firma ad un periodico che avrebbe voluto incidere nella realtà politica di Trapani. Essendo cosciente della distanza che mi separa dall’Editore, come weltanshauung e come impostazione politico-dottrinaria, ne ho voluto cogliere l’aspetto positivo, ossia: cercare di dare a Trapani, di tentare di costruire per Trapani, uno strumento di comunicazione, quale “Domani Liberi”, per imprimere a questa Città un dibattito, un percorso, che trascenda dalla politica-politicante, dalle pastoie burocratiche e far

Registrazione Tribunale di Trapani al n. 297 del 13 ottobre 2004

sì che questa [“Città”] sia degna di tale nome. Ad iniziare, come esempio ultimo, dalla viabilità, ove l’inciviltà e l’indisciplina

La consegna delle copie d’obbligo, ai sensi degli artt. 1 e 9 L. 374/1939, è effettuata presso la Prefettura e la Procura della Repubblica di Trapani.

regnano sovrani e tutti fanno finta di non vedere ... e ciò accade sotto gli occhi di

Chiuso in tipografia il 30 novembre 2004 Tiratura 1.000 copie

da un esponente [o ex] locale di Rifondazione Comunista. Ciò non mi ha compor-

PARTECIPA AL PROGETTO, SOSTIENICI:

capitalismo, nel neoliberismo, nel mondialismo e nell’imperialismo statunitense gli

tutti, proprio di tutti. Anche di quelli che dovrebbero intervenire. Io, da “neofascista” [così genericamente, e molto riduttivamente, vengo definito], non ho avuto pregiudiziale alcuna ad “apporre” la mia firma su di un periodico edito tato problema alcuno; ho superato da tempo la pregiudiziale anticomunista per delle sostanziali motivazioni politiche, dato che ho, consapevolmente, individuato nel avvoltoi ed i vampiri dei Popoli. Ho fatto una scelta, anche se, molto probabilmente, temporanea e limitata nel tempo,

Inserisci la tua pubblicità sulle nostre pagine (da euro 30,00 - iva inclusa - a modulo) Tel. 329-440.86.41 Sottoscrivi un abbonamento annuo versa 10,00 euro sul c/c postale n. 58896754 intestato “Una Città per Tutti” Via G. Adragna, 107 - Trapani Invia un tuo articolo o commento via email natskom@tin.it

per “aiutare” una persona che si batte per migliorare, con le mani dell’impegno politico, civilmente, Trapani. In parole povere non mi sono voluto comportare, come si dice a Trapani, nei termini del “Né fai, nè lascia fare”. Non so se, nei mesi a seguire, scriverò alcunchè su queste pagine e se riterrò di “andarmene via” lo farò in punta di piedi. Così come se Natale Salvo decidesse di “tesserare” un altro direttore potrà farlo liberamente, accennandomelo. Tutto qui. Mi auguro solamente che, con coraggio, coloro che scrivono su queste pagine, mettano in risalto tutti i mali, tutte le ingiustizie sociali, tutte le prevaricazioni e tutti gli episodi di diffusa illegalità esistenti. Leonardo Fonte


3 Sanges: “parola” di Sindaco, viaggio tra le promesse e la realtà Domani

Ecco alcune delle promesse contenute nel programma pre-elettorale dell’allora candidato-sindaco di Erice Ignazio Sanges

Questo il Sindaco lo ha già fatto

Liberi

Per questo, a distanza di tre anni, aspettiamo ancora

Note

Realizzazione dell’asilo nido di via Cosenza e della scuola materna di Via Caserta.

L’asilo è in dirittura d’arrivo. Ora il Sindaco, dovrà mostrare di essere in grado di “aprirlo” alla effettiva fruizione dei cittadini. La materna di via Caserta è, ancora, solo in appalto.

La funivia una scommessa che non abbiamo ancora perso. Crediamo ancora nella possibilità di realizzare la funivia ...

L’opera è in cantiere e, forse, fruibile prima della prossima estate. Certo - e non pare un dettaglio - per la realizzazione dovremmo ringraziare la Provincia e non il Comune.

Tra i servizi che vanno assicurati alla valle, rientra, indubbiamente, anche quello di garantire la possibilità di dedicarsi al culto dei defunti senza doversi recare in vetta.

E’ stato deciso di realizzare un nuovo cimitero a Napola, sperando nei finanziamenti privati, ai quali sarebbe assegnata, per dieci anni, la gestione. Quando la “prima pietra”?

Le forme di abusivismo commerciale vanno combattute, per garantire parità concorrenziale a chi, agendo nella legalità, si accolla i costi conessi all’imposizione fiscale.

La via Madonna di Fatima, a San Giuliano, è l’esempio tipico del contrario: occupazione abusiva di suolo pubblico, intralcio al traffico. Ma i vigili urbani di Sanges dove sono?

Grande attenzione va data alla prevenzione della tossicodipendenza, mediante campagne di sensibilizzazione in collaborazione con scuole, parrocchie, associazioni.

A San Giuliano di può parlare di tossicodipendenza e di traffico di droga (vedi frequenti retate della polizia). Ma di prevenzione e collaborazione colle parrocchie proprio no.

E’ opportuno creare un nuovo centro sociale, possibilmente a Casa Santa, caratterizzato dalla polivalenza, per venire incontro alle esigenze assistenziali ed aggregative.

Chi l’ha visto? E, soprattutto, quello di San Giuliano, oltre che come sala da ballo e per il gioco delle carte, a che serve?

Si chiede un ammodernamento dello Statuto del Consorzio Universitario prevedendo, tra l’altro, la partecipazione degli studenti alla gestione dell’istituzione.

Sanges non pare avere la capacità di chiedere alcun chè a Giulia Adamo ...

Garantire i servizi essenziali: E’ un impegno preciso. Raccolta dei rifiuti, acqua, illuminazione, dovranno essere garantiti in tutte le aree del territorio.

Bisogna credere? Domandare sull’esito dell’impegno “preciso” ai cittadini che comprano l’acqua dagli autobottisti privati, a chi vive vicino ai cassonetti stracolmi ...

Un ruolo fondamentale dell’attività comunicativa sarà affidato al sito internet del Comune, che dovrà contenere un albo pretorio virtuale.

Spiegare al Sindaco che un sito del Comune non serve solo per pubblicare i propri comunicati stampa... Dirgli di guardare l’esempio di www.comune.jesi.an.it

L’acqua è un bene essenziale da garantire a tutti. Per tale motivo ci si dovrà impegnare per permettere l’erogazione regolare nel tempo e tale da soddisfare le esigenze.

Crediamo che sia necessario un impegno più puntuale ...

RISORSE IN RETE Il programma integrale è reperibile dentro il sito internet ufficiale del Comune di Erice: http://www.comune-erice.it/amministrazione/programma%20%20elettorale.doc


4 Condannato, resta il capo del Comune Fazio non è in grado di pensionarlo Domani

L’opinione di Natale Salvo

“Galfano si era fatto carico di predisporre una serie procedimentale ... assicurando agli atti una parvenza di legittimità formale.”

Liberi

C’è qualcosa di “strano”, che va oltre un normale rapporto fiduciario, nel rapporto tra il Sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, ed il suo segretario, Antonio Galfano. Cosa può aver portato il nostro Sindaco ad essere così “duro” con buona parte del personale del Comune (come lui stesso si rende conto quando afferma su “La Sicilia” del 28 ottobre « Le elezioni sindacali qui avvengono sulla base di chi è a favore o contro Fazio ») e poi restare senza “batter ciglia” davanti ad una pesante condanna penale a diciotto mesi per il suo Segretario generale Antonio Galfano? E la nostra domanda se l’è posta pure la Commissione nazionale Antimafia nella recente “visita” a Trapani. Scrive, in merito, Rino Giacalone (27 ottobre, quotidiano “La Sicilia”) che le Forze dell’ordine ed i Magistrati hanno fatto rilevare alla Commissione Antimafia come sia lungo l’elenco dei « politici ed i funzionari condannati o indagati per corruzione, turbativa d'asta, falso e abuso, coinvolti nelle inchieste sugli inquinamenti mafiosi, rimasti al loro posto.» « L'Antimafia ha accertato che anche in presenza di atti dovuti quantomeno solo per opportunità, c'è chi resta al suo posto ». Lo stesso Presidente della Commissione, il

QUALI SONO LE ACCUSE AL SEGRETARIO GALFANO I seguenti brani sono tratti dalla sentenza di primo grado, con la quale il segretario comunale di Trapani, Antonio Galfano, è stato condannato a 18 mesi di reclusione con i benefici della condizionale, poichè incensurato. “Nei confronti di Antonio Galfano è stata rivolta l’imputazione per il reato di abuso di ufficio ... nello svolgimento delle sue funzioni, in violazione delle norme di legge ... ha intenzionalmente procurato alla cooperativa Giustizia Sociale un ingiusto vantaggio patrimoniale, consistito nell’essere designata quale affidataria di un servizio comunale in assenza di qualsivoglia selezione.” “Galfano si era fatto carico di predisporre una serie procedimentale che consentisse, in concreto, il raggiungimento del medesimo fine illecito, assicurando agli atti una parvenza di legittimità formale ... Galfano aveva cercato di individuare il modo per consentire il raggiungimento dello scopo illecito – noto a tutti – con la minore responsabilizzazione possibile – anche in difformità dalla previsioni di legge e dalle prassi amministrative usuali – della giunta comunale e dello stesso segretario. “ “Antonio Galfano è imputato ... del reato di falso ideologico per avere attestato falsamente, con la delibera di giunta n. 367/2000, fatti di cui tale atto era destinato a provare, in parte fino a querela di falso, la verità ... Antonio Galfano è imputato di questo reato di falso ideologico, aggravato ex art. 61 n.2 c.p. dal fine di occultare il delitto di corruzione contestato ai coimputati, nonché di assicurare a sé e ai componenti della Giunta municipale di Trapani l’impunità rispetto al medesimo delitto,in relazione alla relazione denominata Indagine amministrativa a seguito di disposizione di servizio del 20.10.2000.”

senatore di Forza Italia, Roberto Centaro ha precisato che « Devono essere introdotte previsioni di legge che obblighino le amministrazioni a trasferire e sospendere i propri funzionari ». Altrimenti può nascere, nella mente del cittadino, ha evidenziato il deputato della Margherita Giannicola Sinisi « L'immagine di un mondo alla rovescia dove i funzionari condannati fanno carriera e quelli onesti vengono rimossi ». La Commissione, tra gli altri, si riferiva proprio ad Antonio Galfano. Il Sindaco Fazio ricorda le sue precedenti parole? Perchè dichiarare (La Sicilia, 29 aprile) « il Sindaco non ha alcun potere per revocare, nè sospendere il segretario generale del Comune, in quanto i reati per i quali è stato condannato in primo grado non rientrano nella fattispecie di quelli per i quali è previsto l'esercizio di tale potere » per poi invece giustificarsi davanti l’Antimafia (La Sicilia, 28 ottobre) « non c'è stata la rimozione perchè c'erano dei percorsi amministrativi da portare a compimento »: O l’una o l’altra, o no? E poi questi “percorsi amministrativi” da compiere erano più importanti di una trasparente gestione del rapporto lavorativo tra Sindaco e Segretario? E un nuovo Segretario non sarebbe stato in grado di svolgerli? Anche un ritardo di un paio di mesi in questi atti non avrebbe, tuttavia, restituito maggiore serenità ai lavoratori del Comune ed a tutta la Città? E perchè il Sindaco Laudicina ha pagato con l’oblio le eventuali sue colpe, mentre il suo Segretario Galfano, colui che l’accusa afferma essere stato il “grande manovratore” del caso “asili nido”, invece, continua a restare al comando della burocrazia cittadina? Solo dopo che Rino Giacalone (ancora “La Sicilia” del 29 aprile) faceva rilevare al Sindaco che il suo atteggiamento “suona anche come solidarietà nei confronti del segretario generale Antonio Galfano (condannato insieme all’ex-Sindaco Laudicina ...” si giungeva alla farsa delle “dimissioni” di Galfano (La Sicilia, 30 aprile), quando questi s’accorgeva che la condanna “indebolisce indubbiamente il prestigio e l'autorevolezza” del suo ruolo. Una farsa che, dal 30 aprile, aspetta l’esito. Perchè il Dott. Galfano, oggi, scriviamo questo commento a fine novembre 2004, è ancora il capo del Comune di Trapani.


5 Il Sindaco Fazio contro tutti, Tutti contro il Sindaco Fazio Domani

Alcune delle vittime dei provvedimenti del Sindaco di Trapani, Girolamo Fazio.

Liberi

Per molta gente che sta al potere esiste una sola opzione: “O con me, o contro me”. Chi non si piega ai loro voleri rappresenta un nemico da distruggere. Così pare che valga, purtroppo, anche per il Sindaco di Trapani, Girolamo Fazio. Non appare pienamente trasparente, giustificata e logica la condotta tenuta dal Sindaco nella gestione di alcune vicende che hanno riempito le pagine dei giornali, durante il suo mandato.

Ma le “vittime”, a volte, si ribellano ed intasano i tavoli dell’Amministrazione di denunce penali. Abuso d’ufficio è quella presentata dal Comandante Bellofiore, che, con un’altra azione giudiziaria, chiede il suo reintegro. Abuso d’ufficio, violenza privata, è quella scaturita dalla vicenda Dolce. L’accusa di mobbing, invece, è quella lanciata dal dipendete Di Lorenzo. Parla di atti di ritorsione anche l’avvocato Montanti. Ecco le loro storie.

Armando BELLOFIORE Ex Comandante della Polizia Municipale di Trapani. Licenziato dal Sindaco Fazio. Secondo il suo avvocato, Elio De Felice, “la tardività delle contestazioni, quanto l’assoluta infondatezza delle stesse, quanto ancora la sproporzione della sanzione, forniscono prova logica della sussistenza, in capo all’Amministrazione comunale, del motivo illecito che ha sorretto il licenziamento”. “Sono - pertanto - evidenti ragioni ritorsive, ovvero una preordinata volontà dell’Amministrazione a liberarsi di un dirigente scomodo”. Il Comandante Bellofiore chiede che, riconosciuta l’illegittima del licenzimento, venga reintegrato al suo posto, col riconoscimento delle retribuzioni arretrate, nonchè del risarcimento del danno d’immagine patito per l’ingiusto ed offensivo licenziamento.

Vito DOLCE Ex Presidente della S.A.U., l’Azienda dei trasporti di Trapani. Licenziato dal Sindaco Fazio. Le motivazioni “ufficiali” parlerebbero di presunte incapacità amministrative. Si scopre invece, scrive Rino Giacalone su “La Sicilia” del 20 marzo, che Fazio “manda a quel paese Vito Dolce, togliendogli la presidenza della Sau, ritenendolo «garante» di Scontrino per l'appartenenza allo stesso partito e alla stessa corrente (Forza Italia, gruppo Maurici).” Lo stesso Sindaco avrebbe dichiarato a Dolce il 16 gennaio “Io sono costretto a prendermela con lei, nonostante non abbia nulla contro di lei.” Insistendo nel suo atteggiamento: “O io lunedì mattina ho le dimissioni” (dell’avv. Scontrino dall’ATO Rifiuti, n.d.r.) o “le confermo al 100% che lei martedì sono sarà più il Presidente della SAU ”.

Laura MONTANTI Consigliere comunale della Margherita ad Erice, lavora all’Ufficio legale del Comune di Trapani. Motivo della sua contesa è una delibera della Giunta Fazio che ha comportato la revoca, all'avvocato Laura Montanti, delle funzioni dirigenziali, della titolarietà della posizione organizzativa e delle relative indennità di funzione che, invece, dal 2002, lei percepiva. La delibera della Giunta del sindaco Fazio - sostiene l’avvocato Montanti, - ha una sola spiegazione: "Si tratta di una palese ritorsione contro l'iniziativa giudiziaria intrapresa dalla odierna ricorrente per il riconoscimento della qualifica dirigenziale". Lo stesso Giudice del Lavoro - lo scorso 25 agosto - ha scritto che i fatti “...integrano oggettivamente una menomazione delle prerogative fino ad oggi godute” e recano “offesa a posizioni di diritto soggettivo...”.

Innocenzo DI LORENZO Sindacalista UIL, gestiva l’Ufficio Protocollo del Comune, ora è stato trasferito al Patrimonio. Il Sindaco Fazio presentò una denuncia in merito a presunte irregolarità (spazi bianchi) nella tenuta del protocollo. L’inchiesta fu poi archiviata dalla Magistratura senza che venisse rilevato alcun reato. Innocenzo Di Lorenzo, pagò egualmente, col trasferimento, ma ora chiede il riconoscimento del “danno psico-fisico, biologico, esistenziale e morale causato da atti, dichiarazioni, comportamenti ed atteggiamenti posti in essere, con intendimento vessatorio e persecutorio, dal Sindaco di Trapani nei suoi confronti”. Secondo Di Lorenzo, il Sindaco, al solo fine di propaganda, voleva metterlo in cattiva luce con l’opinione pubblica, accusandolo ingiustamente di utilizzare sistemi illegali per ottenere vantaggi economici e politici.


6 A cinquant’anni dall’autonomia Erice e Valderice di nuovo insieme? Domani

Intervista a Nicola Savalli, uno degli ultimi “muntisi”

“ ... Non esiste alcuna identità civica tra gli abitanti di Casa Santa e quelli della Vetta. Un discorso diverso è il legame tra la Vetta e Valderice.”

Liberi

Nicola Savalli fu, nel 1998, uno dei promotori della lista civica “Erice”, nata al fine di rappresentare, all’interno del Consiglio comunale, le problematiche de “u Munti”. L’impegno civico lo spinge, adesso, a manifestare la sua opinione sulla questione territoriale TrapaniErice. Il suo progetto - visto che “u Munti” ha solo 541 residenti e la legge non ammette centri autonomi con meno di cinquemila abitanti - è quello di “rispolverare” i progetti del Castronovo (1866) e del Sindaco Salvatore Bonfiglio (1921) per riunire Erice (solo “u Munti”) al Comune di Valderice, lasciando la sede del Municipio, ovviamente, a valle. A cinquant’anni dall’autonomia di Valderice (alias Paparella-San Marco), avvenuta nel 1955, i due territori e le due comunità tornerebbero, pertanto, insieme. Il destino della frazione a valle di Erice, ovvero Casa Santa, sarebbe segnato - secondo Savalli - dall’unificazione al capoluogo. I Trapanesi emigrati, dalle macerie del dopoguerra, nel territorio ericino tornerebbero anagraficamente ad essere quello che sono già antropologicamente: trapanesi. Perchè procedere ad una rettifica di confini?

sopra Nicola Savalli. sotto Silvana Catalano, nel 1998 candidata a Sindaco di Erice per la lista autonimista “Erice” ha ottenuto 1.213 voti, pari al 6,92%. Oggi è Vice Presidente dell’associazione “Per le Città che vogliamo”.

“Sappiamo bene che gli abitanti di Casa Santa non provengono, se non in minima parte, da Erice capoluogo (“u Munti”) ma dal centro storico di Trapani (esempio il popoloso quartiere San Giuliano). Questa periferia, che è politicamente la periferia di Erice, è, in effetti, la periferia di Trapani. La cittadinanza di Casa Santa nel territorio del capoluogo lavora, svolge la vita sociale, politica, culturale e religiosa. I centri di aggregazione sociale degli abitanti di Casa Santa sono comuni con quelli di Trapani. Assurdo, poi, che la Città capoluogo non disponga di tutti i servizi primari che insistono, di contro, tutti nel Comune di Erice (Ospedali, Università, Stadio). Persino nel professare la fede per la Madonna, anche lì, confusione tra la Madonna di Trapani e la Madonna di Custonaci, patrona dell’intero agro ericino. Insomma non esiste alcuna identità civica tra gli abitanti di Casa Santa e quelli della Vetta. Un discorso diverso è il legame tra la Vetta e Valderice. Tra loro esistono rapporti, radicati da secoli, sotto il profilo culturale e delle tra-

dizioni. Valderice è figlia di Erice. Casa Santa, assolutamente, no.” Le tue parole evidenziano che dai centralità alla cosidetta “identità civica”. Serve l’identità civica nel 2004? “L’identità civica è indispensabile perchè sviluppa il senso d’appartenenza, l’impegno civico, che sono alla base della crescita sociale, culturale ed economica di una comunità. Il senso d’appartenenza permette di operare scelte, anche nel campo politico, più legate al proprio territorio, a favore di chi maggiormente conosce le sue problematiche e può impegnarsi per farlo crescere. Ciò non avviene nè a Trapani nè ad Erice, mentre è presente a Marsala ed Alcamo.” Nicola, alcuni sostengono che ai cittadini interessa poco il tema del Comune di residenza che è indicato nelle rispettive carte d'identità. “E’ vero, ciò è la conseguenza di una diffusa disaffezione nei confronti della politica che non si confronta su grandi temi di sviluppo economico e sociale. Qui si è caduti in una sorta di apatia collettiva; restando assopito l’impegno civico non si comprende che lo sviluppo passa attraverso coraggiose scelte programmatiche aderenti alle reali esigenze del territorio. Tuttavia, occorrerebbe rendersi conto che è sempre il cittadino, alla fine, a pagare le conseguenze per un territorio che non offre un futuro per i nostri figli.” La rinascita della Vetta dovrà passare anche dal turismo e dal mondo universitario. “Anche Erice, come altre città medioevali, quali Gubbio, Orviento, Assisi, dovrebbe diventare sede di Facoltà universitarie inerenti gli studi scientifici che, ad altissimo livello, da oltre un quarantennio, si praticano grazie al nostro concittadino Antonino Zichichi. Tale progetto sarebbe agevolato dalla possibilità di fruire delle immense risorse del Centro “Ettore Maiorana”. Sono pure disponibili gli spazi; il Campus universitario potrebbe essere individuato nel villaggio “La Pineta”, di proprietà della Provincia, oggi inutilizzato e possibile preda, già come avvenuto in passato, dei vandali.”


Domani

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Liberi I residenti ai censimenti Anno

Trapani

Erice

1961

77.139

19.483

1971

70.134

23.068

1981

71.927

26.146

1991

69.497

29.846

2001

68.346

29.879

La tabella mostra lo spostamento di residenti da Trapani (dai 77.139 del 1961 ai 68.346 del 2001, va a dire -11,40%, pari a 8.793 cittadini) ad Erice (che, nello stesso periodo, “guadagna” 10.396 residenti, con un’aumento di oltre il 53% rispetto al dato iniziale).

D’ALI: CON LA FUSIONE ARRIVANO PIU’ SOLDI Un convegno si è svolto domenica 28 novembre sul tema dei confini Erice-Trapani. Ai lavori si è notata l’assenza del Sindaco di Erice e dell’intera sua Giunta, e ciò è indicativo del loro interesse per la proposta del senatore D’Alì, relatore principale dei lavori! D’Ali, comunque, ha dichiarato: - di sposare l’idea di fusione globale tra i comuni di Trapani ed Erice e bocciare ogni rettifica; - che con la fusione, a norma di legge, il nuovo Ente nascente godrebbe, per 10 anni, di un contributo statale che può essere quantificato in 5.000.000 di euro anni; - L’interesse economico della fusione deve travalicare l’interesse all’esistenza di due distinte identità civiche (i “trapanesi” e i “muntisi”); - Lui stesso scriverà una lettera ai Presidenti dei Consigli comunali di Trapani ed Erice per far mettere l’argomento fusione, e la nascita del Comune di Trapani-Erice, subito all’ordine del giorno.

LA RETTIFICA DEI CONFINI IN QUATTRO PASSI Sono gli articoli 8, 9 e 10 della legge regionale siciliana n. 30 del 23 dicembre 2000 a disciplinare le norme per le variazioni territoriali dei Comuni. Essi stabiliscono tutti i passi da intraprendere per avviare e svolgere il relativo procedimento.

1

L’INIZIATIVA. Il “Potere di iniziativa del procedimento di variazione” è accordato, oltre che direttamente alla Giunta Regionale, anche al Consiglio comunale del territorio interessato che deve avviare il procedimento col voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti in carica, ovvero al Popolo, con la richiesta di un terzo degli elettori residenti nei territori da trasferire (articolo 9);

2

L’ISTRUTTORIA. Il “Procedimento istruttorio” prevede che il “progetto di variazione territoriale”, corredato da una documentazione tecnica ed una relazione illustrativa, sia pubblicato presso l'albo comunale. Il progetto, quindi, unitamente alle osservazioni dei cittadini ed alla pronuncia di merito del consiglio comunale, viene trasmesso all'Assessorato regionale degli enti locali che, verificatane la legittimità, autorizza la consultazione referendaria (articolo 10);

3

IL REFERENDUM. Le "popolazioni interessate" aventi diritto a prendere parte alla consultazione referendaria sono costituite esclusivamente dagli elettori residenti nei territori da trasferire. In caso di fusione/cambio denominazione, invece, voteranno tutti gli elettori dei Comuni interessati (articolo 8, comma 5 della legge). Il comma 7 stabilisce che il referendum è valido solo se vota la metà più uno degli aventi diritto;

4

LA LEGGE. In caso di esito positivo della consultazione referendaria, alle variazioni territoriali dei Comuni si provvede con legge regionale (articolo 8, comma 1).

Attenzione, infine, all’articolo 8, comma 6, che prevede un vincolo, secondo il quale la popolazione del Comune di origine non deve ridursi in misura inferiore ai 5.000 abitanti (fatto salvo il caso, ovviamente, di fusione).


8 Russo: le auto anarchiche le batto così Più tecnologia e nuovo personale Domani

Intervista al Dott.Giuseppe Russo, Comandante della Polizia Municipale di TrapaniI COME SONO IMPIEGATI I VIGILI

3 6 3 5 3 5 25 47 44 94

Infortunistica Annona Giudiziaria Edilizia Lavori Tutela Ambiente Uffici ammistrativi Sub-Totale Viabilità-S.I.O. Totale Organico

Liberi

“Ho cercato, da subito, di motivare il personale in organico al Comando, al fine di farlo rendere al massimo. Penso di esserci riuscito anche grazie alla mia personale presenza in strada, a fianco dei vigili, tra i problemi quotidiani.”

Pensi che questo avviene già in paesi come Chiusa Sclafani (PA) dove, nonostante i soli tre vigili in organico, con le infrazioni rilevate sono riusciti pure a sanare il bilancio comunale.” Per quanto riguarda la carenza di personale?

Così esordisce il Dott. Giuseppe Russo, vice questore di Pubblica Sicurezza, che disimpegna, in via temporanea, dallo scorso 1 agosto 2003, l’incarico di Comandante della Polizia municipale di Trapani, durante l’intervista.

“L’ottimo sarebbe assumere 50-60 giovani pieni di entusiasmo. Ma non si prevedono, almeno a breve, concorsi, per non gravare con nuove assunzioni sul bilancio comunale.”

Dott. Russo, nonostante il sicuro impegno, bisogna pure ammettere che la Città è in piena anarchia. Strade e marciapiedi sono tappezzate di auto in sosta in violazione di ogni regola, auto strombazzanti sfrecciano in ogni via, quasi nessun motociclista utilizza il casco ...

“E’ invece previsto che circa una ventina di lavoratori socialmente utili (Lsu), già in forza al Comune, vengano “stabilizzati” impiegandoli come “ausiliari del traffico”, così che possano integrare i vigili nei compiti di repressione delle infrazioni alle norme sulla sosta dei veicoli.”

“Sono consapevole che le aspettative della cittadinanza son ben altre, ma bisogna scontrarsi con la realtà oggettiva delle difficoltà operative . Mi riferisco, sia alle carenze dell’organico, sia all’elevata età media del personale, ma anche ad una realtà cittadina dove, mediamente, il senso civico, o lo stesso buon senso, sono scarsi.”

Non è possibile pensare ad altri interventi?

TUTTI I VERBALI 2004 (*) Sosta

non disponibile

Cinture sicurezza Casco Velocità Sub-Totale Annona Edilizia Tutela Ambiente Tot. infr. rilevate (*) Da gennaio ad ottobre 2004

473 16 1.465 1.954 126 134 48 2.262

TUTTO INCIDENTI STRADALI TRAPANI Tot. incidenti in Centro in Città in Periferia nelle Frazioni Esito Feriti Esito Morti Con Auto Con Moto Bus-Camion

2003 2004 (*) 750 632 57 62 358 306 279 221 56 45 964 783 4 0 1.008 786 320 294 51 37

(*) Da gennaio ad settembre 2004

Come, allora, l’Amministrazione comunale vuole attrezzarsi per rispondere positivamente alla consistente richiesta di servizi da parte sia dei cittadini e sia della Pubblica Amministrazione? “La risposta è duplice. Occorre l’impiego di tutta l’ampia tecnologia oggi disponibile ed un ricambio generazionale del personale.” A quale tecnologia si riferisce? “E’ possibile fruire di finanziamenti della Comunità Europea per installare delle telecamere di video-sorveglianza nei punti strategici della Città (ingressi della Città, Centro storico, incroci semaforizzati...) al fine di permettere ad un numero limitato di vigili, dislocati in una centrale operativa, di controllare il territorio.” “Le norme già vigenti consentono di poter elevare dei verbali di contravvenzione anche per le infrazioni rilevate in tele-sorveglianza.

“Certo che sì. Oggi l’attivazione dei controlli sulla velocità dei veicoli, con i tele laser o con velomatic, ci costa l’impiego di una squadra di tre vigili. In alcune Città è stato sperimentato positivamente, invece, l’impiego di un solo vigile da affiancare a personale di aziende private. E’ una soluzione che vedrei con favore anche a Trapani.” I cittadini identificano in Vigile con colui che prende la multa, in realtà il suo personale è impiegato in diverse altre funzioni.. “Esattamente. Oggi il Vigile urbano svolge compiti istituzionali anche, tra l’altro, nel settore della polizia giudiziaria, dell’urbanistica (repressione dell’abusivismo edilizio), dell’annona (rilascio licenze e repressione degli abusi commerciali), dell’ecologia (reati ambientali), dell’infortunistica stradale, da far rimanere quasi residuali i compiti operativi nel settore della viabilità.” Il ruolo ed il compito del Vigile si trasformeranno con la nascita della Polizia Locale, voluta dalla riforma della Costituzione. “Veramente la Regione Sicilia si sta muovendo pure in anticipo in tal senso. Il 7 aprile scorso è stato presentato, a firma dell’assessore agli Enti locali Antonio d’Aquino, un


Domani

“... proprio la Luis Vuitton Cup, con il probabile arrivo di frotte di turisti, creerà notevoli problemi di traffico veicolare e parcheggio ..”

9

Liberi

Disegno di legge, per istituire la “Polizia locale comunale e provinciale”, in riforma delle vigenti norme stabilite dalla Legge 17/1990.” “Le nuove norme si caratterizzano dall’autonomia funzionale del corpo di polizia locale da qualsiasi altra struttura tecnica o amministrativa dell’ente di appartenenza, dall’allargamento del raggio d’azione degli agenti di polizia locale a tutto il territorio regionale, senza la limitazione derivante dal territorio dell’ente di appartenenza, dal reclutamento con corso – concorso unico regionale e dall’istituzione di una scuola regionale di formazione della Polizia locale, dell’indennità di polizia locale e di un fondo di previdenza e assistenza unica regionale.” “Tale riforma dovrebbe essere posta a breve all’ordine del giorno dei lavori parlamentari regionali”. Dottor Russo, parlando di futuro, più o meno lontano, abbiamo tralasciato il presente. Che fine ha fatto il Piano del Traffico approvato dal Consiglio comunale di Trapani, lo scorso aprile, dopo una gestazione durata circa dodici anni? “Primi passi propedeutici alla sua integrale applicazione devono essere l’istituzione dell’Ufficio intercomunale di Piano e il reperimento delle risorse finanziarie per attivare gli interventi adottati (acquisto nuova segnaletica ecc.).” “Tuttavia non si prevedono tempi brevi per l’adozione dello stesso.”

previste a supporto della stessa. Tuttavia non manchiamo di svolgere anche quelle attività, nel settore viabilità, che riteniamo necessarie ed inderogabili, come ad esempio la sistemazione dei sensi unici di circolazione nella zona tra via Milo e via Marsala.” Noi non concordiamo con queste valutazioni del Sindaco Fazio. Riteniamo che, proprio la Luis Vuitton Cup, con il probabile arrivo di frotte di turisti, creerà notevoli problemi di traffico veicolare e parcheggio, per il contemporaneo conseguente arrivo di 15.000-20.000 veicoli al seguito. La mancata adozione immediata del Piano del Traffico, insieme ad altri indispensabili interventi quali il potenziamento del servizio di trasporto pubblico urbano e l’attivazione di tempestive politiche di mobilità individuale alternative (bici e piste ciclabili) rappresentano dei macroscopici errori di programmazione che danneggeranno l’immagine finale della manifestazione. Comandante, un’ultima domanda. Il suo predecessore, il Dott. Armando Bellofiore, come sappiamo tutti, è stato licenziato in tronco nel marzo del 2003. Una delle motivazioni addotte dal Comune, nell’emettere il drastico provvedimento è stata la mancata vigilanza contro la proliferazione delle insegne pubblicitarie irregolari, quando non abusive. Ma cosa ha fatto l’Amministrazione, da allora, per affrontare il problema? “Dapprima è stato svolto un monitoraggio delle insegne, a cui è seguito la rilevazione degli abusi e l’elevazione delle conseguenti contravvenzioni.” “Infine, sta arrivando a definizione un Regolamento sull’installazione delle insegne pubbliche.” Ma le insegne abusive , intanto, restano...

“L’Amministrazione, infatti, secondo un programma di priorità ha ritenuto opportuno concentrare il proprio impegno verso obbiettivi ritenuti più urgenti.” Dare ordine alla viabilità non è ritenuto urgente dal Sindaco Girolamo Fazio? L’Amministrazione comunale non ritiene prioritario occuparsi dello scarso senso civico di taluni cittadini.

“No, non esattamente. Purtroppo incombe la manifestazione velica dell’ottobre 2005. L’impegno principale dell’Amministrazione, per ora, è rivolto alla realizzazione delle opere

“Per la rimozione siamo in attesa dei provvedimenti che devono essere emessi, per competenza, dall’Ufficio Tecnico comunale.” L’intervista è finita. Ringraziamo il Comandate Russo per il tempo concessosi, per la sua cortesia e le preziose informazioni ricevute, usciamo dal suo ufficio e dalla Caserma dei Vigili e ... torniamo ad impantanarci tra le auto in sosta in doppia fila in via Fardella ed i lunghi e lenti serpentoni di veicoli di via Conte A. Pepoli e via Palermo ... ci siamo abituati!


10 Tolleranza zero con la Magistrura Tolleranza massima con la mafia Domani

L’opinione di Mimmo Scarcella

“.... L’intolleranza verso chi critica, anche, con giudizi politici, i potenti è assoluta ...”

Liberi

Uno Stato ha un alto tasso di democrazia quanto più la Giustizia è giusta e uguale per tutti. Da quando, invece, la Magistratura iniziò a scoperchiare, seppure con difficoltà e con l’ausilio di alcuni pentiti, i legami con la politica si è scatenata un’azione di delegittimazione verso di essa. Appena vengono inviati avvisi di garanzia o incriminati uomini politici si scatena una pesante informazione mediatica contro i Giudici che hanno osato tanto. In uno Stato quanta “sfiducia” o addirittura delegittimazione si ha nell’esercizio della Giustizia tanto meno fiducia si crea nelle Istituzioni democratiche. La nostra classe dirigente governativa dimostra verso tutti i giudici impegnati nei processi che vedono coinvolti loro rappresentanti: Tolleranza zero. E ciò avviene senza distinzione di territorio da Milano a Trapani. La realtà è che il principio della tolleranza e del buon Governo è venuto meno. L’intolleranza verso chi critica anche con giudizi politici i potenti è assoluta tanto che chi critica viene additato o come terrorista o come comunista, nell’accezione offensiva del termine. “Il Governatore della Sicilia Cuffaro ed altri politici siciliani sono collusi con la mafia” (on. Lumia Vice-Presidente della Commissione parlamentare antimafia – dichiarazione a “Tg3 Primo Piano” del 5 novembre 2004). La risposta dell’Onorevole Cuffaro è stata “resto al mio posto a fare gli interessi dei Siciliani”. Tolleranza zero! La nostra Presidente Adamo, e la sua Giunta, ed il sindaco Fazio, e la sua Giunta, sono state oggetto di apprezzamenti simili da parte della Commissione parlamentare antimafia e del Vice presidente Lumia in particolare. La risposta della Adamo e della Giunta è stata: Trapani è una Provincia sana e bene amministrata e della massima trasparenza! Vi è stato solo qualche piccolo incidente di percorso. Ha minacciato anzi di querelare l’onorevole Lumia. Tolleranza zero!

Proponiamo di incriminare l’onorevole Lumia del reato di collusione ed appoggio esterno …all’antimafia. “Bisogna pur convivere con la mafia se si vuole operare in Sicilia” ebbe modo di dire il Ministro Lunardi. Tolleranza massima! La richiesta di condanna del Pubblico Ministero di Milano Boccassini di otto anni di galera nei confronti di Silvio Berlusconi ha provocato reazioni isteriche contro la Magistratura da parte dei deputati della casa (speriamo sia del centro storico di Trapani: ne crolla una al giorno) delle libertà. Tolleranza zero! I recenti arresti di Reggio Calabria che vede coinvolti uomini politici a livello nazionale di collusione con la ‘drangheta’, ha visto scendere in campo perfino il Vice Presidente del Consiglio con un attacco inaudito contro i Giudici e la magistratura calabrese. Tolleranza Zero! “I reati di cui si sono macchiati i facinorosi e delinquenti no-globals ed alcuni elementi dei centri sociali con l’esproprio proletario a Roma vanno puniti con la massima durezza. Verso questi delinquenti bisogna avere Tolleranza zero!” (Ministro degli Interni Pisanu). Ordunque pur prendendo le distanze e condannando in maniera netta e decisa gli espropri di Roma ci chiediamo: cos’è più grave dimostrare tolleranza verso Governatori Regionali, Presidenti del Consiglio, Presidenti della Provincia, verso la mafia e la ‘drangheta ed intolleranza totale verso la Commissione antimafia, verso la Magistratura ed anche verso manifestazioni che seppure condannabili, rappresentano pure esplosioni di un malessere popolare? La politica deve fare un salto di qualità e non deve lasciare adito a dubbi o perplessità sui propri comportamenti. Siamo d’accordo Signora Adamo, Giunta Provinciale e Comunale di Trapani, rappresentanti del popolo trapanese? I cittadini trapanesi verso questi comportamenti debbono avere sì: Tolleranza zero!


11 Il Centro storico cade a pezzi? Il Comune ripristina il basolato Domani

L’opinione di Vito Fiorino

Liberi

Si sta via via polverizzando il centro storico di Trapani e quando si afferma questo di certo non si sbaglia. Basta guardare agli esempi che si sono succeduti in città nell'arco di quest'ultimo anno per accorgersi dello stato di abbandono in cui versano i quartieri antichi della città, i quali sono sempre più oggetto di crolli e cedimenti strutturali.

ti è progressivo, ma sono, anche, i quartieri che ancora conservano un’anima storica, della Trapani che non c’è più, i quartieri dove ancora la gente vive e pensa ad una vita più a misura d’uomo, cercando di sopperire all’abbandono da parte delle amministrazioni con l’iniziativa privata. Come avvenuto l'anno scorso, quando furono gli abitanti del quartiere ad addobbare la via a festa per il Natale.

Via Tipa, via Giudecca, via Catito, via Spalti ed ancora via Giudecca appena il mese scorso: oramai i crolli si ripetono con regolarità e con il rischio che prima o poi qualcuno ne possa rimanere coinvolto , come accaduto l'aprile scorso quando il crollo di un palazzo nella via Giudecca ha distrutto un'automobile dalla quale i proprietari avevano appena fatto in tempo ad uscire. Proprio la “Giudecca”, il vecchio quartiere ebraico di Trapani è la zona più colpita, la zona che più di altre risente di questo abbandono.

Ma quest'anno per le festività natalizie, alla Giudecca, non sarà fatto nulla, l'unico “addobbo” sono i tubi della struttura messa lì dal Comune per sorreggere un palazzo da altri eventuali crolli, nell'attesa dell'annunciato monitoraggio o del prossimo crollo. Perchè? Perchè di fronte all'abbandono anche la buona volontà, dopo aver resistito, svanisce sotto i colpi dell'indifferenza amministrativa.

Ad oggi, qualcuno potrebbe obbiettare che, invece, molto è stato fatto per il centro storico, ma a ben pensarci forse si è dato troppo credito a quella che è stata un'ottima operazione di marketing. Ci si riferisce alla via Garibaldi, certo oggi bella, bellissima per carità, oppure alla via Torrearsa, anch'essa oggetto di un restyling col basolato. Ma non basta “piastrellare” una via per parlare di recupero del centro storico, né bastano le attività commerciali: è necessario riportarvi la gente, è necessario che vi siano “abitanti”. La ricetta per rivitalizzare e ripopolare un centro in agonia è quella di ripristinare le attività artigianali e i vecchi “pizzicagnoli”. Avere a dsposizione i generi di prima necessità è fondamentale per gli abitanti affinchè si torni a ripopolare un quartiere, al contrario se si punta tutto su bar, ristoranti, pizzerie e negozi di lusso si sarà realizzato solamente un centro commerciale all'aperto, ma non parlateci di centro storico che rivive. Una vettura ridotta come una “sottiletta” dopo il crollo della via Giudecca. Operai procedono a demolire ulteriori pareti pericolanti.

San Pietro, la Giudecca, il quartiere Catito, tutti quartieri dove lo svuotamento di residen-

Otto mesi e tre crolli dopo al Comune si sono decisi: l’ufficio tecnico Comunale dovrà individuare gli edifici ubicati nel centro storico che possano costituire una situazione di pericolo e procedere all’eliminazione di tali situazioni. Questa sorta di censimento dovrà essere eseguito entro il 20 febbraio 2005 e supportato da quanto occorrente per ingiungere ai proprietari, con apposita ordinanza, l’esecuzione dei lavori e degli interventi occorrenti per eliminare le situazioni di pericolo. In caso di inottemperanza il Comune provvederà d’ufficio con spese a carico dei proprietari inadempienti. Certo, almeno i propri edifici pericolanti l’Amministrazione li dovrebbe pure conoscere e, dove ce ne fosse bisogno, intervenire. Invece si verifichano casi come quello del crollo delle pensiline del Bar Tritone - il locale è del Comune - il 9 novembre scorso. Ma se è possibile ingiungere con ordinanza ad un proprietario di intervenire per la messa in sicurezza, perché non è stato fatto prima? Con un po' di fantasia potremmo pensare che quasi conviene davvero far crollare interi quartieri: nessun costo di demolizione per i proprietari, area edificabile, nuovi investimenti, magari qualche condominio e un bell’albergo in centro in vista della Coppa America ... Per fortuna è solo fantasia …


12 L’amaro “sfogo” del Sindaco Sono solo nel voler difendere le regole Domani

L’opinione dell’ avv. Girolamo Fazio, Sindaco di Trapani (*)

“... L’impressione è che si voglia continuare a mantenere questo territorio senza sviluppo, senza prospettive, senza regole, perchè alla fine ciò fa comodo a molti.”

Liberi

“... Non c’è nessuno che ha la ricetta per cambiare il volto del territorio trapanese, ma semplicemente si vuole lavorare, al servizio della Città, secondo quelle che sono le proprie regole ed i propri valori ...” “Ciò che purtroppo si continua a riscontrare è la mancanza di sensibilità da parte della collettività amministrata, abituata forse da troppo tempo alla totale indifferenza verso le regole ed a un’assenza del senso civico che rischia di mettere a repentaglio qualsiasi iniziativa.” “ ... E’ però avvilente ... dovere stare dietro a beghe di Partiti, quando non addirittura a questioni tra singoli soggetti, dovere fare fronte ad emergenze che non esistono, quando invece occorre spendersi al massimo per quelle che vi sono realmente, dovere sopportare scontri con altri Enti, guidati da soggetti per cui evidentemente le leggi sono optional, che vanno a totale discapito della collettività.” “Si ha l’impressione, in diverse occasioni, che moltissimi a parole affermano di avere a cuore le sorti della Città, ma poi nella realtà sono più interessati a coltivare i propri interessi, grandi e piccoli che siano, passando sopra a tutto ed a tutti.” “... L’impressione è che si voglia continuare a mantenere questo territorio senza sviluppo, senza prospettive, senza regole, perchè alla fine ciò fa comodo a molti.”

Il Sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, alle sue spalle gli assessori, ora dimessi, Messineo e Gianno.

“... Non si può nascondere una profonda amarezza quando si adottano provvedimenti che mirano proprio allo sviluppo del territorio ... che però ... vengono osteggiati da chi preferisce pensare che quella parte rappresenta un serbatoio di voti, per cui è opportuno farsi credere dalla loro parte.” “L’Amministrazione ha intenzione di andare avanti ... nonostante le grandi difficoltà ed i numerosi nemici che si è creata.”

(*) - L’opinione del Sindaco è ricavata dalla sintesi da noi tratta della sua “Relazione semestrale giugnodicembre 2003”.

“Si ritiene che nell’arco di un biennio siano

stati raggiunti risultati lusinghieri ... frutto esclusivamente del costante lavoro che ha caratterizzato l’Amministrazione comunale sin dal momento dell’insediamento.” “ ... a fronte dell’impegno della Amministrazione, si continua a dover sopportare che la gente getti i rifiuti fuori dai cassonetti, solo perchè risulta troppo faticoso aprire i contenitori. O ancora i rifiuti ingombranti, nonostante l’apposito servizio attivato, vengono disseminati a destra ed a manca in ogni zona del territorio.” “Nonostante gli interventi posti in essere alcune zone della Città hanno continuato ad allagarsi nei casi di forte pioggia. Il problema, come noto, è determinato da una scellerata gestione del territorio nel passato, anche recente, che ha portato, in taluni casi, a creare fognature senza dotarle delle condutture di collegamento.” “Il periodo estivo è stato caratterizzato dalle polemiche per lo spostamento del mercatino del giovedì da Piazzale Ilio ... non si possono accettare talune strumentalizzazioni, nè il fatto che operatori, quasi tutti provenienti da altre zone della Sicilia e della Provincia di Trapani, dovessero condizionare la vita dei cittadini trapanesi ...”. “L’Amministrazione, proprio per eliminare la realtà dei quartieri-ghetto ... ha deciso di inserire all’interno di Fontanelle Sud un ufficio comunale, al fine di garantire la presenza costante dell’Istituzione. Non si può nascondere l’estrema difficoltà con cui l’iniziativa è stata portata avanti, con veri e propri atti indimidatori nei confronti dei dipendenti destinati al centro da parte di alcuni giovani della zona, poco avvezzi, evidentemente, al corretto vivere civile.” “Nell’ambito delle politiche culturali va inserito il dibattito sul futuro dell’Università di Trapani. In diverse occasioni si è avuto modo di esprimere il proprio parere critico sulla gestione del Consorzio. ... Non si può continuare a puntare sulla quantità dei corsi, senza programmazione alcuna e con evidente e non più sostenibile aggravio economico per gli Enti locali. Purtroppo in questa battaglia, come in altre, ci siamo trovati soli”.


13 Università, studenti che scappano Comuni che non finanziano Domani

“Anche se un nuovo Comune, comunque, volesse entrare tra i Soci ... dovrebbe passare tra le “forche caudine” del Consiglio ...”

Liberi

L’Associazione “Per le Città che vogliamo” ha recentemente condotto un’interessante indagine conoscitiva sul grado di soddisfacimento degli studenti rispetto al funzionamento del Consorzio universitario di Trapani somministrando un questionario agli studenti. Benchè abbiano partecipato all’indagine solo 205 studenti si può ritenere veritiero il risultato ottenuto.

Secondo la Dott. Silvana Catalano, che ha condotto l’indagine, è emerso un elevato grado d’insoddisfazione rispetto al funzionamento della segreteria, in particolare Quote sociali e studenti per Comune di Residenza rispetto agli avvisi riguardanti l’orario Comune Quota Soc. 2003/04 2002/03 2001/02 delle lezioni ed il rinvio degli esami. Inoltre gli studenti intervistati hanno Alcamo -134 144 146 dichiarato come necessaria una Buseto 21 9 10 9 diversa calendarizzazione degli Calatafimi 25 27 26 29 esami ed una maggiore partecipazione degli stessi alle decisioni C.bello M. -16 20 22 prese dal Consorzio. Questi fattori C.mare G. -34 47 51 di negatività possono essere indicaC.Vetrano -69 70 77 tivi di alcuni dei motivi che hanno portato il Consorzio, in tre anni, dal Custonaci 5 13 9 8 2001 al 2003 (e mancano ancora i Erice 500 194 208 207 dati 2004), a perdere 152 studenti, Favignana 5 13 11 16 ovvero l’8,2% degli iscritti. Gibellina

--

11

10

Marsala

1.000

267

307

336 Comuni nulla fanno per contribuire,

10

103

114

129 con adeguati finanziamenti utili a

Paceco

5

50

51

55

Partanna

--

22

15

16

Pantelleria

5

12

10

10

Petrosino

--

22

22

18

Poggioreal

--

3

2

3

Salaparuta

--

1

2

2

Salemi

5

40

31

39

15

16

11

13

S. Ninfa

--

12

15

16

Trapani

750

396

413

422

Valderice

15

47

53

48

--

6

4

3

2.500

1.517

1.605

1.690

345

182

173

161

5.206

1.699

1.778

1.851

Mazara V.

San Vito L.

Vita Prov. TP Altri Totale

Ogni quota sociale ha il valore di 200.000 lire.

15

Ma se gli studenti scappano ... i

rendere più completi e soddisfacenti i servizi del Consorzio. Ci riferiamo, in particolare, a Comuni come Alcamo, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Castellammare del Golfo, Petrosino, Partanna i cui cittadini danno ancora

la preferenza alla sede universitaria di Trapani, ma i cui Municipi non versano alcuna quota (o versano quote irrisorie, vedi Mazara) al Consorzio. Affermano i Sindaci che il loro disimpegno è dovuto alla scarsa democrazia del Consorzio universitario di Trapani, il cui Statuto, in effetti, sembra proprio ritagliato ad uso e misura dei soci fondatori e, inspecie, della Provincia. L’Organo di Governo del Consorzio, vale a dire il Consiglio di Amministrazione è, infatti, composto dal Presidente della Provincia Regionale di Trapani, (che lo presiede), dal Sindaco di Trapani, dal Sindaco di Erice, dal Presidente della C.C.I.A.A. di Trapani e da altri tre membri eletti dall’Assemblea (dove la Provincia ha la maggioranza delle quote!). Anche se un nuovo Comune, comunque, volesse entrare tra i Soci (e quindi tra i finanziatori) del Consorzio, o un Ente già Socio volesse incrementare le proprie quote, dovrebbero, comunque, passare tra le “forche caudine” del Consiglio di Amministrazione, organo deputato all’ammissione, e governato dal Presidente della Provincia, che, attribuisce le quote, secondo Statuto, a proprio giudizio insindacabile. La Provincia, tuttavia, non mostrerebbe interesse a far cambiare i “rapporti di forza” all’interno dell’Assemblea. Uno Statuto, quindi, da cambiare, per dare nuovo e più spazio ad altri e nuovi Soci e per far entrare nel CdA (anche con voto consultivo) i rappresentanti degli studenti (in atto già soci di minoranza). Ma chi può “convicere” il Presidente Adamo a modificare lo Statuto?

Anche il degrado della recinzione del Conzorzio universitario di Trapani è un brutto indice.


14 Rubina, giuro che ce la farò Solo un sogno non sarà Domani

Natale Salvo presenta Rubina

Liberi

“Non con le stelle cadenti ti si avverano i sogni, ma col tempo capirai; basta un pò di coraggio, basta crederci a fondo ... ma nessuno ci sarà a guidarti la strada, ad aiutarti in salita, e da solo proverai ... Riuscire ad esser ciò che vuoi, non è facile lo sò, ma prima o poi una stella anche per te risplenderà... Basta crederci abbastanza e la tua vita cambierà...”. E’ questa la “Promessa” che Rubina ci fa nel brano da lei composto, ed a lei più caro. Rubina Incamicia, in arte solo “Rubina”, è una bella e simpatica ragazza di 23 anni, che divide la sua esistenza tra Dattilo, dove ha il domicilio, Favignana e la musica. Fa parte di quella ricca colonia di giovani trapanesi che si dedicano all’arte, alla cultura, nel silenzio dei media, lontano dai riflettori del grande pubblico.

RISORSE IN RETE All’indirizzo internet

http://www.favignana.com/rubina/mp3/02.zip è possibile scaricale il files mp3 contenente uno splendido ed originale brano di Rubina: “E’ il mare che và”.

Eppure Rubina è una dei più fortunati. Forse perchè, come dicono i versi della sua canzone, “crede in se stessa abbastanza” e, ripetendo i passi di un altro brano da lei scritto (“Se c’è musica”), è pazza per la musica (“C’è una cosa che mi fa girare la testa, ... mi porta in paradiso anche se sto all’inferno, è la musica la vita mia sai...”.). Crede in se stessa sin da investire un piccolo capitale, una somma con la quale un altro suo coetaneo comprerebbe una autovettura, per

Q

ART

produrre cinquecento copie del suo primo CD (“Rubina, amore più non c’è”) che lei dedica a Sandro B. il ragazzo che, più degli altri, voleva che quest’iniziativa arrivasse in porto, ma che, ora, non c’è più ... La scommessa funziona: vende tutte le copie del suo CD, ed ora si prepara a farne uscire uno nuovo. Rubina, e la sua chitarra classica, un binomio che “fila” da quando lei aveva soli cinque anni. “Se c’è musica s’intona la mia vita ”, afferma. Nonostante abbia già partecipato a diversi festival nazionali (2002: Saint Vincent, e quindi l’Accademia di Sanremo) e ricevuto offerte di lavoro da varie parti d’Italia, ha preferito tornare a casa, ad esibirsi nei pub e nelle piazze della sua provincia. E’ un raro esempio di giovane coraggioso ed innamorato della sua Città. Ci dice, salutandoci, “Favignanese non sono, ma mi ci sento, Favignana, ormai è diventata il mio punto di riferimento, il mio pozzo delle ispirazioni. Uno dei miei desideri piu' grandi sarebbe quello di abitare per sempre in questa meravigliosa isola dei sogni, che riesce a regalare quelle sensazioni che solo la musica ti puo' dare”.

UIT

l’arte nell’arredo bagno a Trapani Via Nino Bixio, 7 - Trapani Stampe digitali a colori - Timbri - Partecipazioni

qui fruirai della consulenza dell’architetto Mauro Spitaleri interprete del Barone Cammarata nel film “il ritorno di Cagliostro” ART QUIT è in Via Scudaniglio, 11/a - Trapani


15 Osservatorio dei prezzi: scopri dove risparmiare! Domani

Il nostro “esperimento ” di pubblicare un libero confronto tra i prezzi di alcuni supermercati trapanesi, avviato sin dallo scorso numero e che, peraltro, non ha alcuna pretesa scientifica, pare abbia avuto un doppio “successo”. Un successo di interesse tra i lettori. Ma anche un successo, almeno apparente, speriamo non anche effimero, nella Pubblica Amministrazione. Il Comune di Trapani, ha deciso, infatti, di costituire un “Osservatorio dei Prezzi”. Tuttavia l’iniziativa appare solo propagandistica se è vero, come è vero, che l’Ufficio Statistica del Comune ha rifiutato di fornirci i dati delle rilevazioni, fatte per conto dell’ISTAT: alla faccia dell’informazione e della trasparenza! Il nostro “osservatorio” questo mese si arricchisce del marchio DESPAR. Da sottolineare, nonostante le “promesse” che il Governo ci propina in televisive di “prezzi bloccati” sino al 31 dicembre, l’aumento, rispetto alla nostra rilevazione dello scorso mese, alla COOP del Caffè Zicaffe (+3,2%) e del Cacao Nesquik (+1,9%) e, alla CONVE’, del Detersivo Nelsen (+3,2%). . (rilevazioni del 27 novembre 2004)

Liberi

Supermercati di Erice/Trapani

DESPAR SISA N.Riccio

Mad. Fatima Cesarò

SMA

COOP

della Pace Archi

Latte Granarolo parz. screm. litri 1

0,85

0,89

0,99

0,84

0,85

Cacao Nesquik Plus g. 500

3,52*

3,15

2,80

2,72

3,50*

Caffè Zicaffè gustosa g. 250 x 2

2,70

2,95

2,98

3,19

2,32

Pasta Barilla kg. 1

0,98

0,98

0,97

0,79

1,03

Passata pomodoro Pummarò star g.700

0,72

0,75

0,90

0,92

0,78

Tonno Rio Mare Star g. 160 x 2

3,15

3,18

3,22

2,92

2,85

Confettura marmellata Zuegg g. 400

1,50

1,42

1,17

1,95

n.d.

Provola Auricchio piccante conf.g. 200

2,89

4,61*

n.d.

Formaggini Susanna conf. g. 160

0,94

Banane Chiquita kg. 1

(*2 x 250 g.)

CONVE’

(*2 x 250 g.)

(in offerta)

(in offerta)

3,05

3,54

(*300 g.)

1,39

1,60

1,29

1,35

1,60

1,30

1,95

n.d.

1,59

Acqua Ferrarelle bottiglia l. 1,5

0,52

0,57

0,45

0,45

0,54

Birra Moretti conf. 330 cl. x 3

1,76

1,78

1,75

1,69

1,78

Detersivo Piatti l.1,1 Nelsen marsiglia

n.d.

1,60

1,37

1,52

1,29

Detersivo Lavatrice Ava kg.2,62 (27 mis)

n.d.

6,30

n.d.

6,94

4,95

Pannolini Pampers conf. 48 pann. (m.5)

15,40

17,30

17,98*

17,49

15,60*

(in offerta)

(*2 x 24)

(*normaliz.)

FILLEA-CGIL il sindacato degli edili trapanesi per il rispetto dei contratti, per il rispetto della sicurezza sul luogo di lavoro, contro il lavoro nero

Via Garibaldi, 77 Trapani - tel. 0923-29.777 - 0923-28.377


16 Ecco la classifica di Legambiente Trapani: vivibilità da 98° posto Domani

Liberi

0%

Trapani ancora bocciata da Legambiente. Nel nuovo rapporto “Ecosistema Urbano”, presentato lunedì 29 novembre da “Il Sole 24 ore” il nostro capoluogo risulta essere ancora in fondo alle classifiche che ogni anno vengono stilate per verificare quanto una città è vivibile ed eco-compatibile. Siamo, infatti, al 98^ posto con una percentuale di eco-compatibilità e di vivibilità del Dato 2003 34.26%, peggiorando del 4,14 % 0 % rispetto al 2002.

Vito Fiorino esamina i dati del rapporto “Ecosistema Urbano 2005”

Indice

Unità mis. Dato 2002

Monit. Aria Cons. idrici

l./ab./gg.

l. 192,6

l. 232,4 L’anno scorso, insomma, non era

Nitrati-NO3

mg./l.

mg. 12,0 0%

mg. 16,0 (95^ su 103 Capoluoghi): in com0 % penso, quest’anno, siamo peggiora-

Kg./ab./a.

Kg. 467

Kg. 511 dentemente, non si è sufficiente-

Racc.differ. % su RSU

5%

Dep.fogne Rifiuti urb.

uscita una classifica lusinghiera

ti. L’Amministrazione comunale, evimente

impegnata

9,8 % ambientale. 23

sul

fronte

Trasp.Pub.

pass./ab.

39

Z.Traf.Lim.

mq./ab.

m. 0,41

m. 0,41 Continuiamo ad essere una città

Piste cicl.

m./ab.

m. 0,00

Verde fruib

mq./ab

m. 0,66

m. 0,00 dell’aria. Gli unici dati a disposiziom. 0,66 ne sono le rilevazioni fatte dalla

I dati del rapporto “Ecosistema Urbano 2005” ed il raffronto con i risultati dello scorso anno. Nonostante alcuni progressi, la classifica non perdona: gli altri Comuni pare che progrediscano in misura maggiore.

RISORSE IN RETE Il rapporto completo è scaricabile dalla sezione download del sito

www.altratrapani.it

La raccolta differenziata potrebbe essere notevolmente incrementata dal pieno impiego dell’isola ecologica in costruzione.

MONITORAGGIO DELL’ARIA

senza alcun tipo di monitoraggio

Provincia Regionale di Trapani nel 2000. Successivamente il laboratorio mobile della Provincia ha cessato il servizio a favore della collettività, giusta decisione del Presidente Giulia Adamo, ed è stato dato in “comodato d’uso gratuito” al liceo scientifico “Cipolla“ di Castelvetrano. Vane e senza esito furono, allora, le promesse dell'assessore Mistretta che aveva assicurato che sarebbe tornato a svolgere le rilevazioni già dal marzo 2003. Ma si sa, Trapani è una città ventosa e non c’è smog, non ci sono auto che inquinano, davanti le scuole l’aria è puli-

ta e le auto che girano ed inquinano sono solo frutto della nostra immaginazione. D'altro canto se la Provincia dorme il Comune certo non brilla per iniziativa. Anche per l'amministrazione Fazio l'aria non è una priorità. Dopo tanto litigare, la preside Adamo e il sindaco Fazio si trovano d'accordo almeno su una cosa: il monitoraggio dell’aria non serve. CONSUMI IDRICI Per quel che riguarda i consumi idrici a Trapani siamo nell’ordine dei 226,1 litri per abitante annui, al di sotto della media nazionale ma la media dei consumi è comunque cresciuta rispetto al 2002 di circa 36 litri per abitante. Ci sarebbe da essere contenti di questo dato se non fosse per una considerazione. A Trapani i consumi sono bassi perché comunque l’acqua non arriva con regolarità nel corso dell’anno. Il Comune di Trapani, infatti, ha sospeso la fornitura idrica per 91 giorni nel corso del 2003. A questo si aggiunge un fenomeno di dispersizone idrica pari al 30%, come a dire che su 10 litri d'acqua erogati 3 litri si perdono per strada e non arrivano nelle case dei trapanesi. Dalle analisi risulta che i nitrati presenti nella nostra acqua sono alti, superiori alla media nazionale (16 mg/litro contro i 10 mg/litro). I nitrati, di per sè innocui, tendono a trasformarsi in nitriti e questi in ambiente acido (come nello stomaco) si trasformano in acido nitroso il quale legandosi alle ammine da origine alle nitrisammine, composti dimostratisi cancerogeni. Niente paura però siamo ancora al di sotto dei limiti di legge. La concentrazione massima ammissibile è infatti di di 50


Domani

“... si sfoggiano gli autobus elettrici come segno di rinnovamento, ma i dati dicono che, nel 2003, il numero dei passeggeri serviti è calato di 889.000 unità rispetto al 2002 ...”

Contrada Cassiere: un ottimo punto per insediarvi il parco urbano di Trapani. Qualche “pezzo grosso” della politica trapanese pensa, invece, di seppellire questa distesa verde con una colata di cemento.

Domeniche ecologiche: il Sindaco Fazio e l’assessore all’ecologia (?) Diego Di Discordia sempre in prima linea per mostrarsi convinti ecologisti. “Passata a festa, gabbato lu Santu”. Chi dei due esponenti di Forza Italia parla più di piste ciclabili o ampliamento della Zona a Traffico Limitato?

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Liberi

mg/litro. RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA Altro aspetto affrontato dal rapporto di Legambiente è stato quello dei rifiuti solidi urbani. A Trapani ne produciamo 511,4 Kg per abitante all’anno, al di sotto della media nazionale ma in aumento rispetto al 2002 quando se ne producevano 467 per abitante. A fronte di questo non esiste nel territorio una raccolta differenziata fatta in maniera articolata: siamo tra gli ultimi dei 103 Comuni con il nostro 9,8 %. Dato questo ancora lontano dagli obiettivi di legge che sono del 35 %. I dati del Comune, sul fronte raccolta diferenziata, rilevano, comunque, un trend in crescita, atteso che dal 2002 al 2003 siamo passati dal 5% al 9,8 % (percentuale lontana anni luce da città come Verbania che ricicla il 51% dei propri rifiuti o Bergamo e Brescia che ne riciclano il 39 %). Un ulteriore impulso alla raccolta differenziata potrebbe venire dalla realizzazione dei Centri Comunali di Raccolta che vita tanto travagliata hanno avuto a Trapani sin dalla loro progettazione. Usiamo il condizionale perché diffidiamo molto circa la reale volontà dell’Ammnistrazione comunale di Trapani di mettere a regime questi Centri.

all’automobile. A Trapani, dati del Comune alla mano, mediamente, un abitante compie 23 viaggi in autobus in un anno. Troppo poco per pensare seriamente che si possa risolvere il problema traffico nella nostra città. Per fare un esempio, a Siena vengono effettuati, in media, 238 viaggi all'anno per abitante, grazie ad una politica d’incentivo a prendere i mezzi pubblici e che vieta il transito ai mezzi privati in tutto il centro storico. VERDE URBANO E USO PUBBLICO Anche da questo punto di vista non c’è certo da stare allegri: parchi e giardini pubblici, nel 2003 sono rimasti invariati: per dirla in parole povere continuano a mancare gli spazi verdi per anziani e bambini i quali hanno a disposizione 66 cm di verde a disposizione, praticamente un quadrato dal lato di 8,1 cm. C’è davvero di che scialare. Il dato scoraggiante è che non è neanche in progetto la realizzazione di un parco urbano che possa soddisfare il bisogno di spazi verdi di questa città. Se pensiamo a Pisa che ha ben 7.243 metri quadri di verde urbano totale per abitante i nostri miseri 385,2 fanno sorridere, ispirano quasi tenerezza. PISTE CICLABILI Assenti e non previste. Pur essendo state inserite nel programma elettorale del sindaco Fazio sono state presto da lui rinnegate e marchiate come “irrealizzabili” in una città come Trapani. Eppure sarebbero un valido mezzo alternativo per gli spostamenti sul breve raggio e permetterebbero ai nostri figli di andare in strada sicuri.

TRASPORTO PUBBLICO URBANO Se dal punto di vista della raccolta differenziata le prospettive sono tutt’altro che buone per quel che riguarda la questione del trasporto pubblico le cose non vanno certo Concludendo, non possiamo certo dire che meglio. Tanto per cominciare non esistono da “Ecosistema Urbano 2005” esca una fotocorsie preferenziali per gli autobus, previste grafia lusinghiera della città … noi continuianella stesura preliminare del Piano Urbano mo a sperare in qualche miglioramento per del Traffico, ma depennate in sede di appro- l’anno prossimo. Come sempre … come ogni vazione causa l’idiosincrasia dei nostri consi- anno. glieri ad un rinnovamento ritenuto troppo “audace”. La S.A.U. funziona poco e male, si continuano a sfoggiare gli autobus elettrici come segno di rinnovamento e modernizzazione ma i dati sono ben diversi e dicono che il parco mezzi viaggia a una velocità media di soli 13,5 km/h, il numero di passeggeri serviti è in forte calo (889.677 in meno rispetto al 2002). D’altro canto i tempi di attesa alle fermate sono troppo lunghi, scoraggiando in questa maniera l’uso alternatiL’Ufficio postale sembra proprio sommerso di “munnizza”. vo del mezzo pubblico rispetto Trapani, infatti, continua ad aumentare la produzione di rifiuti.


18 Rione Palme quartiere-dormitorio Padre Cirrone: mancano i servizi Domani

Intervista a Padre Vincenzo Cirrone

“... Purtroppo non ci sono negozi ... i punti di aggregazione non ci sono ... bisognerebbe che il Comune costruisse strutture ludiche e ricreative ... ”

Liberi

Per conoscere una città bisogna vivere la città. Nasce, quindi, il bisogno di esaminare con una lente d’ingrandimento, le varie realtà che sono presenti nella nostra città, senza etichettarle perché conosciute per quel famoso sentito dire che sa tanto di cultura popolare spicciola. Padre Vincenzo Cirrone, parroco della diocesi di Sant’Alberto nel quartiere di Rione Palme, ha aperto le porte della sua chiesa, per raccontarci di come egli stesso vive questa realtà e di come gli abitanti, affrontino la propria esistenza in un luogo così notoriamente difficile. Cominciamo parlando di “Rione Palme”. “Bisogna per prima cosa sottolineare che il quartiere di Rione Palme si estende sino alla zona di Milo, congloba quindi due realtà: la parrocchia di S. Alberto e quella del SS. Salvatore. Complessivamente il quartiere conta circa quindicimila abitanti, con realtà variegate, strati sociali ben diversi fra loro…è chiaro che nella nostra zona ci sono delle sacche di povertà non indifferenti, gente che sbarca il lunario non avendo un lavoro, un posto fisso, gente costretta praticamente ad arrangiarsi, con lavori in nero o dipendendo talvolta dalle pensioni dei genitori.” Sono soltanto ragazzi?

Padre Vincenzo Cirrone, il parroco di Sant’Alberto.

“Non solo. Parliamo di varie fasce d’età. I ragazzi, fino alla scuola dell’obbligo, di solito rimangono nel quartiere, tuttavia a causa del disagio familiare, sono costretti ad andare a cercare lavoro non potendo continuare gli studi. Non c’è bisogno di dire che ciò, alimenta ulteriormente il fenomeno di decadenza culturale del rione. Rione denominato “dormitorio”, per il ruolo meramente abitativo constatato che, il lavoro sposta gli abitanti verso altre parti della città o addirittura fuori dalla città stessa.” Quante sono le persone che vanno fuori città a cercare lavoro? “Un numero elevato di persone vive e lavora fuori città. Famiglie ed anche ragazzi. Ragazzi che vanno via per non essere sfruttati dalla nostra realtà di lavoro sottopagato

ed in nero. Diverse famiglie del rione che non riescono a spostarsi o a trovare lavoro vivono in condizioni critiche. Qui si vede l’importanza della parrocchia e il grande lavoro dell’associazione “S. Vincenzo”: c’è gente che viene a chiedere viveri ed anche aiuti monetari per luce, acqua ed altri bisogni giornalieri. La parrocchia cerca di svolgere il proprio compito ma non basta.” Quali sono le strutture fruibili all’interno del rione? “Purtroppo non ci sono negozi, c’è solo qualcosa sulla via Michele Amari, ma anche lì si risente della condizione non florida delle famiglie che popolano il quartiere. Anche questa è gente che arranca, che per mettere la sera la pentola sul fuoco fa sacrifici. Nonostante ciò, sussistono anche delle realtà molto belle, quelle che girano attorno alla parrocchia e che sono in realtà al servizio del territorio. Sopra la nostra parrocchia, per esempio, è nato da poco un centro per anziani, ne ospitiamo più di cento che vengono qui a passare il loro tempo. Presto una biblioteca sarà inaugurata e un campetto da gioco polivalente all’interno della parrocchia rappresenta il punto di aggregazione di tutti ragazzi del quartiere. Ma nonostante ciò, i punti di aggregazione mancano: una palestra (la Tenente Alberti) e la piscina comunale sono ancora insufficienti per un quartiere così densamente popolato. Bisognerebbe che il comune ci venga in contro, costruendo strutture ludiche e ricreative con l’obiettivo di togliere i ragazzi dalla strada e portarli verso degli ideali più giusti.” Alla luce di tutto ciò, cosa chiederebbe alla pubblica amministrazione? “Sicuramente una maggiore attenzione da parte delle forze pubbliche. Non mancano nel rione fenomeni di borseggio ai danni specialmente degli anziani. Manca soprattutto l’attenzione del Comune per quello che riguarda lo smaltimento dei rifiuti, la pulizia delle strade, i marciapiedi, che sono fatiscenti, e le barriere architettoniche. Inoltre risulta problematico all'approvvigionamento idrico, l’acqua viene fornita a giorni alterni e le grosse cisterne poste nella Via Amari sono esigue rispetto al fabbisogno.”


19 La Posta di Domani Liberi Domani

Liberi

DI LA TUA, SCRIVICI: Ci scrive Vito

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Maida

“A proposito dell´articolo di Mariza D´Anna "Oggi non è possibile fare il giornalista di denuncia", apparso sullo scorso numero di questo periodico, mi permetto di fare una mia considerazione personale, io che giornalista non sono. La D´Anna dichiara "...ai tempi di Mauro Rostagno c´era la possibilità di fare questo giornalismo di denuncia....". Da questa dichiarazione si deve dedurre che la giornalista in questione, ai tempi di Mauro Rostagno - come dice lei - doveva navigare in mondi sconosciuti nei pressi delle galassie di Star Trek , per cui non poteva vedere quello che succedeva in quei tempi. In quei tempi, come in questi, non si poteva e non si può fare giornalismo di denuncia (leggasi giornalismo libero). E´ vero, Mauro Rostagno l´ha fatto e di conseguenza è morto ammazzato! Ecco cosa succede a fare giornalismo di denuncia nel nostro territorio. Marginalmente, mi permetto di esprimere un parere sul fatto che la folta schiera di pubblicisti (non dopolavoristi) siano obbligati ad andare via dalla nostra città. La colpa è della profonda crisi economica del nostro territorio che non riesce ad avere un tessuto economico e una società civile in grado di esprimersi anche attraverso una testata giornalistica, sia che si tratti di TV, di radio o di carta stampata. Resta - per chi ci riesce - sempre il mestiere di addetto stampa di politici di turno o di enti (valvola di sfogo), e allora addio al famoso giornalismo di denuncia.”

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Il Cigno t'aspetta


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